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Dissertations / Theses on the topic 'E-794'

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1

Favaretto, Alice <1993&gt. "Donne di potere dietro i paraventi: il ruolo delle dame e delle nutrici di corte nell'epoca Heian (794-1185)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14460.

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Abstract:
La ricerca inizia per l’interesse per la figura della nutrice nell’epoca Heian (794–1185), una delle figure che – assieme alla dama di corte – più ha caratterizzato tale epoca. Nel primo capitolo si analizzano il contesto sociale e le varie fasi delle relazioni uomo – donna attraverso alcuni passi dei capolavori letterari del periodo. Nel secondo capitolo si analizza la figura della dama di corte (nyōbō, 女房), figura che rappresenta una donna ideale che esercitava un grande fascino per l’uomo del tempo. Nel terzo capitolo si analizza la figura della nutrice (menoto, 乳母). Nonostante le alleanze matrimoniali fossero molto importanti nell’epoca Heian, anche i rapporti tra nutrice e il bambino che le veniva affidato e tra maestro e allievo erano considerati importanti e solidi quasi quanto i legami che si instauravano tra i membri dello stesso clan, infatti, i rapporti tra nutrice e bambino erano solidi e basati sulla fiducia ed affetto reciproco. Nel quarto ed ultimo capitolo si analizzerà la figura della nutrice all'interno dei capolavori di epoca Heian: il Sumiyoshi monogatari ('Storia di Sumiyoshi'), il Genji monogatari ('Storia di Genji') e il Sagoromo monogatari ('Storia di Sagoromo'). Verrà utilizzato un metodo deduttivo, e l’analisi della ricerca verrà effettuata attraverso l’analisi del ruolo della nutrice in alcuni testi rappresentativi del periodo Heian: Genji monogatari, Ise monogatari, Kagerō nikki e Izumi Shikibu nikki per il rapporto uomo-donna del periodo, Makura no Sōshi e Murasaki Shikibu nikki per il ruolo della dama di corte e della nutrice e, infine, Sumiyoshi monogatari, Genji monogatari e Sagoromo monogatari per l’importanza del ruolo della nutrice nella letteratura classica.
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2

Corrado, Lucia. "Psicologia e scienza dell'anima tra i secoli XII e XIII. Giovanni Blund e il Tractatus de Anima." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2013. http://hdl.handle.net/10556/794.

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Abstract:
2011 - 2012
La ricerca è circoscritta all’opera di un maestro delle arti, Giovanni Blund, vissuto dal 1175 al 1240. L’opera su cui converge l’attenzione dell’intera ricerca è il Tractatus de anima, scoperto da Padre Callus che ne ha dato una completa edizione critica nel 1970. Nel tentativo di definizione di una nozione ambigua com’è quella di ‘anima’, si è rivolta l’attenzione anche ad Alfredo di Sareshel, a Domenico Gundisalvi, ad Avicenna e alle cognizioni mediche arabe e greche, indiscussa fonte per i maestri attivi tra i secoli XII e XIII. Blund era stato uno dei primi a tenere lezioni sul nuovo Aristotele, sia ad Oxford che a Parigi, e in breve tempo aveva acquisito una celebrità notevole. Tuttavia nel suo Tractatus non troviamo tanto Aristotele quanto i suoi interpreti arabi: al-Kindi, Avicenna, al-Farabi e Costa ben luca. Il suo trattato sull’anima è dunque testimonianza della penetrazione nelle scuole, all’inizio del secolo XIII, delle teorie del filosofo arabo Avicenna, guida preziosa nell’esegesi di un testo difficile e intricato qual era l’opera aristotelica. L’opera si articola, in base a quanto indicato dall’indice dei contenuti, in 27 capitoli ma l’ultimo, il De divina providentia, manca e non ci è possibile stabilire se l’autore abbia lasciato l’opera incompiuta o se l’ultimo capitolo sia stato deliberatamente omesso. Il piano del Tractatus è approssimativamente quello del testo avicenniano. Fatta eccezione per il capitolo xxvi sul libero arbitrio, significativamente ispirato al De libero arbitrio di Anselmo d’Aosta, Blund segue da vicino il Liber Sextus Naturalium, organizzando però la materia liberamente. Il Tractatus non è l’opera di un teologo ma di un maestro delle arti; è quanto indubbiamente suggerisce il metodo della trattazione. Persino argomentando questioni come l’immortalità dell’anima o il libero arbitrio, Blund non spodesta il teologo dal suo compito, non ne invade il territorio ma tratta le varie questioni in modo puramente filosofico. Il Tractatus de anima segna l’ingresso, nell’Occidente latino, di un nuovo approccio alla trattazione dell’anima perché il piano metafisico e teologico incrocia abilmente considerazioni fisiche e psicologiche. [a cura dell'autore]
Xi n.s.
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3

DELLE, CAVE MARIANO. "ADESIONE E RECESSO NELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/794.

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4

DELLE, CAVE MARIANO. "ADESIONE E RECESSO NELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/794.

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5

ALVES, Maria Danise de Oliveira. "Peixe-boi marinho, Trichechus manatus manatus: ecologia e conhecimento tradicional no Ceará e Rio Grande do Norte, Brasil." Universidade Federal de Pernambuco, 2007. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/794.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2014-06-12T15:05:30Z (GMT). No. of bitstreams: 2 arquivo1788_1.pdf: 2117325 bytes, checksum: ff77f2b01f48ced23f8d1683d354cdbe (MD5) license.txt: 1748 bytes, checksum: 8a4605be74aa9ea9d79846c1fba20a33 (MD5) Previous issue date: 2007
O peixe-boi marinho é considerado o mamífero aquático mais ameaçado de extinção no Brasil, ocorrendo de modo descontínuo ao longo da costa norte-nordeste do país. O objetivo deste trabalho foi obter conhecimento acerca da ecologia de Trichechus manatus manatus no litoral leste do Ceará e noroeste do Rio Grande do Norte, coletando-se dados por meio de monitoramento de animais nativos e questionários com comunidades litorâneas para averiguar os possíveis padrões de utilização espacial e temporal, sazonalidade, estrutura social, influências geoambientais e atividades antrópicas existentes. Os pontos-fixos de monitoramento estavam situados nas praias de Picos e Retiro Grande (município de Icapuí - Ceará) e os questionários foram aplicados em localidades no litoral leste do Ceará e noroeste do Rio Grande do Norte. O monitoramento durou 27 meses e foram realizadas 246 entrevistas. A área de estudo mostrou-se rica em recursos ecológicos (macroalgas, fanerógamas marinhas, fontes de água doce e conglomerados) essenciais para a manutenção do peixe-boi marinho, especialmente no município de Icapuí. Animais solitários e dois indivíduos (dois adultos ou fêmea com filhote) caracterizam a estrutura social predominante na região. As avistagens se concentraram nos meses de outubro a dezembro e os meses de outubro a março foram representados como provável período reprodutivo da espécie (acasalamento e nascimento de filhotes). Os municípios de Fortim e Aracati possuem maiores impactos antrópicos contra os animais, influenciando áreas vizinhas, como Retiro Grande. As atividades antrópicas que oferecem maiores riscos para a manutenção da espécie na região são a carcinicultura (perda de habitas para cuidados parentais e subseqüente encalhe de filhotes órfãos), a presença de barcos motorizados (desagregação de grupos e riscos de colisão), e as atividades de pesca, destacando-se a pesca de arrasto-de-fundo (perda dos locais de forrageio e emalhe de adultos e filhotes) e de rede de espera (emalhe). A descrição da ecologia e dos recursos ambientais foram similares tanto no estudo de monitoramento em campo como através do conhecimento empírico das comunidades litorâneas, demonstrando a importância dessas duas ferramentas de estudo para a conservação do peixe-boi marinho e a proteção de seu habitat
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LUCREZIO, MONTICELLI CHIARA. "Alle origini della polizia moderna: apparati di controllo ecclesiastici e nuovi sistemi di polizia nella Roma del primo Ottocento." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/794.

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Abstract:
Un’ampia storiografia ha analizzato gli apparati di polizia sorti tra XVIII e XIX secolo negli Stati europei come oggetto di studio ricco di implicazioni per la comprensione dei processi di modernizzazione. Negli anni più recenti l’interesse esclusivamente giuridico-istituzionale si è inoltre arricchito di un approccio maggiormente attento alle pratiche diffuse nella società, ai meccanismi di legittimazione popolare, alle culture amministrative e professionali del personale impiegato, restituendo così valore alla dimensione sociale in cui la storia di questa istituzione è immersa. La presente ricerca si colloca all’interno di questo contesto storiografico individuando nel periodo della Restaurazione romana la nascita di un modello di polizia con caratteristiche istituzionali, organizzative e operative comparabili alle coeve polizie diffuse in Italia e in Europa. Anche in una realtà peculiare come quella dello Stato pontificio, ancora fortemente legata a condizioni socio-politiche riconducibili all’ancien régime, penetrarono alcuni modelli di governo importati dai francesi nel corso delle occupazioni: un esempio fu proprio l’istituzione di una Direzione generale di polizia nel 1816. Questo nuovo organismo centralizzato, attraverso l’articolazione periferica sul territorio, si sovrappose alle preesistenti strutture di controllo ecclesiastico deputate, sin dal Concilio di Trento, allo svolgimento di molte funzioni analoghe. In special modo nella dimensione urbana di Roma, parroci e poliziotti si trovarono fianco a fianco nell’adempiere ad alcuni dei loro principali compiti di sorveglianza della popolazione (certificazioni anagrafiche, registrazione dei movimenti, rilascio passaporti) e del “buon costume” (precetti, ammonizioni, segnalazioni ai tribunali), facendo però capo a distinti apparati amministrativi, seppur sotto l’unica guida politica del sovrano-pontefice. A contrapporsi furono un progetto di “sacralizzazione” (culminato con la riforma delle parrocchie del 1824 e il Giubileo del 1825) ed uno di “secolarizzazione” della città, a cui corrisposero due concezioni distinte di governo della popolazione e del territorio che si confrontarono influenzandosi a vicenda. Se nel resto dei paesi cattolici l’istituzione della polizia, a partire dal riformismo settecentesco fino agli sviluppi ottocenteschi, coincise con l’abolizione dei tribunali ecclesiastici e dei sistemi di controllo connessi, nello Stato pontificio si sviluppò una particolare convivenza tra queste istituzioni che consente di incrociare le fonti da esse prodotte. La ricerca si pone l’obiettivo di individuare gli elementi di conflitto e collaborazione tra i diversi apparati al fine di meglio valutare i fattori di continuità e rottura nelle istituzioni e nella società della prima metà del XIX secolo. A tale scopo la prospettiva è incentrata su un triplice livello di questioni: l’assetto legislativo e normativo, i rapporti tra gli organismi nello svolgimento pratico delle rispettive funzioni, il grado di riconoscimento e legittimazione da parte della popolazione. L’ipotesi di fondo è quella di un’interazione tra strutture ecclesiastiche e nuova polizia nella definizione di un inedito campo di saperi e tecniche di controllo, registrazione e identificazione della popolazione. Allo stesso tempo il caso di studio considerato dimostra l’influenza esercitata dai sistemi ecclesiastici nella definizione di una moderna polizia, ponendo così il problema di estendere tale paradigma interpretativo ad altri contesti che conobbero forme più marcate di secolarizzazione nel corso dell’Ottocento.
The police apparatuses emerged in the European states of 18th-19th centuries have been widely studied as a subject particularly relevant to the understanding of modernization processes. In recent years new approaches to social practices, popular legitimization, administrative and professional cultures, have enriched traditional views based on institutional and judiciary studies. This research follows such new approaches, focussing on Rome in the era of Restoration, when a modern police was established with institutional and organizational characteristics quite similar to the Italian and European model. Even in such a peculiar context as the State of the Pope, strictly bound to the legacy of ancien regime, some models of government exported by the French were maintained. The General Police Department was clearly established in 1816 on the pattern of the French heritage. This new centralised body overlapped the former ecclesiastic control structures, created since the time of the Trento Council. Priests and policemen operated simultaneously in the urban territory of Rome for implementing their tasks of surveillance of the public order (identity certification, check of population mobility, release of passports) and of “buon costume” (bids, warnings, judiciary denounciations), depending however from different administrative bodies, although under the unified rule of the King-Pope. Consequently, two opposite approaches either toward increased “sacralisation” (based on parishes reform in 1824 and Giubileo in 1825) and toward “secularisation” of the city confronted each other, implying distinct concepts of government. But those two concepts also showed mutual influence. While in other countries of Catholic Europe, to begin from 18th century reforms, the establishment of centralised police led to the abolition of ecclesiastic law courts and of their own control systems, in the State of the Pope a coexistence emerged between old and new institutions. Such peculiarity allows the historian to examine and compare two different sets of sources. The research aims at assessing the elements of conflict and cooperation between the two police apparatuses, thus providing better knowledge of the balance between continuity and change in institutions and society during the first half of the 19th century. Three aspects have been particularly considered: the legal system, the relationship between different police bodies, the social perception and legitimization. The basic thesis here pointed out is that an interaction took place between church apparatuses and new police institutions in the field of control, registration and identification practices of the population. Our particular case study shows, at the same time, that ecclesiastic control mechanisms had some role in the formation of modern police. Such interpretative paradigm might reveal relevance to other European experiences, also presenting the persistence of ecclesiastic structures, even if underlying and less incumbent.
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7

Magliano, Marcus Vinicius Morais. "Sílica coloidal como agente ligante e fonte mulitizadora em concretos refratários." Universidade Federal de São Carlos, 2009. https://repositorio.ufscar.br/handle/ufscar/794.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-06-02T19:11:57Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2683.pdf: 5804915 bytes, checksum: 7fd1e27874105b5205f405e029b48011 (MD5) Previous issue date: 2009-03-03
Universidade Federal de Sao Carlos
The recent development of refractory castables for high temperatures applications are closely related to binders technology, especially those presenting superior performance and installation properties. The calcium aluminate cement (CAC), one of the most used binder for refractories, has passed over the last years through several enhancements leading to an increase of monolithic use instead of traditional bricks. The continuous search for new binder s came to the development of several binding systems such as hidratable alumina, and others. Nowadays, with the strong presence of nanotechnology on all science fields, new binders containing nano structures are being studied. The colloidal silica is one of the most studied nano structured binder. It has three mains advantages, that places it as a promising substitute for CAC in some applications. First it contains nano pores that facilitates the drying process. Second, it does not have hydraulics components, avoiding reduction on mechanical strength at intermediate temperatures. Third, it is free of CaO and others elements that could deteriorate the performance at high temperatures. Furthermore, the colloidal silica is a highly reactive source of SiO2. This work aims to study the influence of hidratable alumina, CAC and colloidal silica for mullitization on alumina based compositions. The objective is to compare green and final properties as well as the amount and morphology of the mullite formed. The results indicated better drying conditions, superior high temperatures properties and suggested higher mullitization for castables using colloidal silica. However, the molding and curing steps should be well controlled to avoid cracks due to high reactiveness of this binder.
O desenvolvimento tecnológico de concretos refratários para aplicações a altas temperaturas está intimamente relacionado aos ligantes, principalmente aqueles mais facilmente aplicáveis e que desenvolvam superior desempenho durante o uso. O cimento de aluminato de cálcio (CAC), amplamente utilizado na indústria de refratários, passou ao longo dos anos por inúmeros aprimoramentos que alavancaram a utilização de concretos, substituindo os tradicionais tijolos. A busca por melhores ligantes levou ao desenvolvimento de algumas alternativas como a alumina hidratável, entre outros. Hoje com a forte presença da nanotecnologia em quase todos os campos de pesquisa, têm sido desenvolvidos ligantes nanoestruturados entre os quais se destaca a sílica coloidal. Esse ligante possui três principais vantagens que o coloca como promissor candidato a substituição do CAC, são elas: estrutura nanoporosa que facilita a secagem; ligação não hidráulica, que não leva a perda de resistência mecânica em temperaturas intermediárias; ausência de CaO e outros, que deterioram o desempenho a quente. Além disso a sílica coloidal se constitui de uma fonte altamente reativa de SiO2, com alto potencial para mulitização quando utilizada juntamente com Al2O3. Baseado nestes aspectos, esse trabalho estuda a influência dos três principais ligantes utilizados na indústria de refratários: alumina hidratável, CAC e sílica coloidal, verificando sua influência em composições mulitizáveis, as quais são comparadas entre si quanto à quantidade e forma da mulita, fase vítrea residual após queima, poder de ligação e propriedades finais. Os resultados mostraram maior facilidade de secagem e superior desempenho a quente para os sistemas ligados por sílica coloidal, sugerindo superior mulitização. Por outro lado, as etapas de preparação e cura dos concretos precisam ser bem controladas para evitar trincamento devido a alta reatividade do ligante.
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Olsson, Débora Cristina. "Efeitos da estimulação ultra-sônica pulsada e contínua no processo cicatricial de ratos submetidos à celiotomia." Universidade do Estado de Santa Catarina, 2005. http://tede.udesc.br/handle/handle/794.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-12-08T16:24:03Z (GMT). No. of bitstreams: 1 PGCV05MA002.pdf: 1691913 bytes, checksum: 713d1f5baaea9131f22eecaf7a6e63bc (MD5) Previous issue date: 2005-02-23
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
In this work two protocols of ultrasound therapy were used, in way continuous and pulsed, to evaluate the cicatrization of surgical wounds in mice submitted the celiotomy. Forty five female mice were used, rantomized in 3 experimental groups with 15 animals each group. The evaluation healing was accomplished by morphometry being evaluated the proportion size of the representatives tissue and cellular of samples of obtained tissues of the abdominal wall in time zero, 48, 96 and 144 hours after celiotomy. Twenty-four hours after the surgical intervention, the ultrasound application began on the surgical wound. The application of US in the pulsed way resulted larger proportion polymorphonuclear size, fibroblasts and angiogenesis at the 48 hours when compared with the group control and the group that it received ultrasound application in the continuous way (p 0,05). T hose resul ts suggest that the application of US in the pulsed way can be recommended in the treatment of surgical wounds in the abdominal cavity
Neste trabalho foram utilizados dois protocolos de ultra-som terapia, nos modos contínuo e pulsado, para avaliar a cicatrização de feridas cirúrgicas em ratos submetidos a celiotomia. Foram utilizados 45 ratos, fêmeas, separados aleatoriamente em 3 grupos experimentais com 15 animais por grupo. A avaliação da cicatrização foi realizada por esteriometria avaliando-se a proporção volumétrica dos constituintes tissulares e celulares de amostras de tecidos obtidos da parede abdominal às zero, 48, 96 e 144 horas após celiotomia. Vinte e quatro horas após a intervenção cirúrgica iniciou-se a aplicação de ultra-som sobre a ferida cirúrgica. A aplicação de US no modo pulsado determinou maior proporção volumétrica de polimorfonucleares, fibroblastos e angiogênese às 48 horas quando comparado com o grupo controle e o grupo que recebeu aplicação de ultra-som no modo contínuo (p 0,05). Esses resultados sugerem que aplicação de US, no modo pulsado pode ser recomendado como adjuvante no tratamento de feridas cirúrgicas na parede abdominal
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Pedrotti, Priscila Ono. "Gestão e planejamento regional : o papel do Colegiado de Gestão Regional (CGR) no processo de regionalização da saúde em Mato Grosso." Universidade Federal de Mato Grosso, 2013. http://ri.ufmt.br/handle/1/794.

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Abstract:
Submitted by Simone Souza (simonecgsouza@hotmail.com) on 2018-08-29T16:16:50Z No. of bitstreams: 1 DISS_2013_ Priscila Ono Pedrotti.pdf: 2474809 bytes, checksum: d0b05d9f704a34d75e10544ec41083bc (MD5)
Approved for entry into archive by Jordan (jordanbiblio@gmail.com) on 2018-10-03T16:44:16Z (GMT) No. of bitstreams: 1 DISS_2013_ Priscila Ono Pedrotti.pdf: 2474809 bytes, checksum: d0b05d9f704a34d75e10544ec41083bc (MD5)
Made available in DSpace on 2018-10-03T16:44:16Z (GMT). No. of bitstreams: 1 DISS_2013_ Priscila Ono Pedrotti.pdf: 2474809 bytes, checksum: d0b05d9f704a34d75e10544ec41083bc (MD5) Previous issue date: 2013-07-03
A Constituição Brasileira de 1988 criou o Sistema Único de Saúde (SUS), adotando a descentralização e a regionalização como estratégias para a consolidação deste Sistema. Desde então, muitas foram as iniciativas implementadas, com destaque para o Pacto pela Saúde, que institucionalizou os Colegiados de Gestão Regional (CGR), espaço de negociação e pactuação visando a gestão regional. O presente trabalho busca analisar este papel dos CGR, frente ao processo de regionalização em Mato Grosso. Método: Pesquisa qualitativa que constou de uma exploração dos 16 CGR constituídos no estado, mediante a utilização de questionário autoaplicado e de estudo de caso de dois CGR, escolhidos por critério de polaridade após análise de dados oriundos daquele questionário. O período de análise referiu-se aos anos de 2006 a 2012. O foco da investigação deu-se na conformação do CGR, no seu funcionamento, sua organização e relações, principalmente à luz da gestão e planejamento, buscando apreender como se dá essa prática no nível regional. Resultados: O incentivo precoce dado à regionalização da saúde em Mato Grosso fortaleceu as instâncias regionais (CIB Regionais e CGR) e a institucionalidade materializou-se, principalmente no que tange aos seus componentes regulatório e normativo. Deram-se avanços também na governança, já que no âmbito do CGR, interesses de sujeitos, governos e organizações são contemplados e pactuados. No entanto, a partir dos questionário autoaplicados, da base documental analisada e do estudo de caso, são evidenciadas as limitações da gestão estadual na coordenação e na indução do processo de regionalização da saúde, comprometendo sobremaneira a gestão do SUS neste estado.
The Brazilian Constitution of 1988 created the National Health System (SUS), adopting decentralization and regionalization as strategies to consolidate this system. Since then, many initiatives have been implemented, especially the Health Pact, which established the Regional Management Boards (CGR), space for negotiation and agreement, aimed at regional management. This paper seeks to analyze the role of CGR within the process of regionalization in Mato Grosso. Method: qualitative research, consisting of the exploration of 16 CRG’s already created in state, through the usage of self-administered questionnaires and the study of two different cases – chosen through a polarity criteria – after the analysis of all the data retrieved from said questionnaire. The period of analysis referred to the years 2006 to 2012. The investigation was mainly focused on the conformation of the CGR, its operation, organization and relations – also considering management and planning, seeking to understand how this practice works at the regional level. Results: The early incentive given to the regionalization of health in Mato Grosso strengthened regional bodies (CIB Regional and CGR), having the institutionalization been materialized mainly in regard to its regulatory and normative components. Advances were also made in governance, since under the CGR, interests of individuals, governments and organizations were contemplated and established. However, from the self-administered questionnaire, the analysis of database and through case studies, the limitations of state management coordination and induction process of regionalization of health were highlighted, proving that it affects and compromises the NHS management on the analyzed state.
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Amaral, Maria Cristina Fontes. "Registros e avaliação na educação infantil: entrecruzando olhares para qualificar as práticas." Universidade Federal de Juiz de Fora, 2014. https://repositorio.ufjf.br/jspui/handle/ufjf/794.

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Abstract:
Submitted by Renata Lopes (renatasil82@gmail.com) on 2016-02-18T17:23:09Z No. of bitstreams: 1 mariacristinafontesamaral.pdf: 1795202 bytes, checksum: cbceea093f9b8c971eaaf25982bac1f1 (MD5)
Approved for entry into archive by Adriana Oliveira (adriana.oliveira@ufjf.edu.br) on 2016-02-26T13:33:54Z (GMT) No. of bitstreams: 1 mariacristinafontesamaral.pdf: 1795202 bytes, checksum: cbceea093f9b8c971eaaf25982bac1f1 (MD5)
Made available in DSpace on 2016-02-26T13:33:54Z (GMT). No. of bitstreams: 1 mariacristinafontesamaral.pdf: 1795202 bytes, checksum: cbceea093f9b8c971eaaf25982bac1f1 (MD5) Previous issue date: 2014-03-28
CAPES - Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
Este trabalho tem por objetivo compreender, a partir dos significados atribuídos por professores, familiares e crianças aos registros pedagógicos produzidos em uma instituição de educação infantil, como esses registros podem se configurar como elementos para subsidiar a avaliação das práticas e do desenvolvimento infantil nesta etapa da educação básica. Desse objetivo central, decorrem outras questões: (i) como os professores da educação infantil estão registrando e documentando o cotidiano das crianças nas instituições? (ii) Em quais momentos e com quais finalidades professores, familiares e crianças produzem ou consultam tais registros? (iii) Quais os significados atribuídos por esses diferentes atores às práticas de registro? (iv) De que modo esses registros podem contribuir para a formação de adultos e crianças? Busca-se compreender essas questões a partir dos aportes teórico-metodológicos da psicologia histórico-cultural, para a qual a historicidade dos fenômenos é tomada como categoria central. Consideramos que os registros materializados, por meio de múltiplas linguagens, medeiam a interação entre sujeito-objeto em determinado contexto histórico e cultural. Nessas práticas de linguagem, estão em jogo a produção de significados e, consequentemente, a constituição das subjetividades, pois não se trata apenas de formas pelas quais dizemos dos sujeitos, mas configuram-se também como instrumentos pelos quais os próprios sujeitos dizem sobre si mesmos e sobre o mundo. Como procedimento metodológico, foi realizado um estudo de caso no qual foi investigada uma pré-escola do município de Juiz de Fora que vem incorporando ao seu projeto pedagógico variadas formas de registro das práticas a fim de qualificar o trabalho desenvolvido. A investigação pautou-se nas relações estabelecidas entre registros e avaliação nos documentos oficiais que normatizam as práticas nesta etapa da educação básica (BRASIL, 1998; 1999; 2009) e, ainda, na concepção de avaliação enquanto “processo de documentação, interpretação e memória das aprendizagens realizadas na instituição” (SE, 2010). Para a produção dos materiais de campo, foram utilizadas as observações participantes e as entrevistas individuais e coletivas. As observações e interlocuções com os sujeitos, ao longo da realização desta pesquisa apontam que se faz necessário intensificar as reflexões acerca da avaliação como processo de documentação e produção de significados envolvendo outros interlocutores nessa prática, tornando essa ação mais humana e dialógica.
This research aims to understand, from the meanings assigned by teachers, family and children to pedagogical registration produced in an early childhood institution, how these registers may be configured as elements to support the evaluation of practices and child development at this stage of basic education. From this central purpose other questions arise: (i) how teachers of early childhood education are registering and documenting the daily lives of children in institutions? (ii) At what times, and with what purposes, teachers, families and children produce or consult those registers? (iii) What are the meanings attributed by these different characters to registration practices? (iv) How these registers can contribute to the education of adults and children? The main goal is to understand these questions from the theoretical-methodological basis of historical-cultural psychology, to which the historicity of phenomenon is taken as central category. We considered that the registration, materialized through multiples languages, mediate subject-object interaction in a specific historic and cultural context. In those practices of language, the production of meanings and, consequently, the construction of subjectivities are at stake, because it is not only about the ways with which we refer to individuals, but also the instruments with which the individuals refer about themselves and about the world. As methodological process, a case research was developed focused in an early childhood school of city of Juiz de Fora, in Brazilian state of Minas Gerais, that adopted in its pedagogical project several forms of register to evaluate the work developed. The investigation was based on the relationship established between registration and evaluation of official documents that regulate those practices in this basic education stage (BRASIL, 1998; 1999, 2009) and also in the design of evaluation as "process of documentation, interpretation and memory of studies undertaken in the institution" (SE, 2010). For field material creation, were used comments of participants, individual and collective interviews. The comments and interlocutions with individuals, developed along this research, show that it is necessary to intensify the studies on evaluation as process of documentation and production of meanings involving other interlocutor in this practice, aiming to become this action more human and dialogical.
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SILVA, Maria de Lourdes. "A relação entre a teoria física e o desejo na filosofia política de Hobbes." Universidade Federal de Goiás, 2009. http://repositorio.bc.ufg.br/tede/handle/tde/794.

Full text
Abstract:
Made available in DSpace on 2014-07-29T15:06:28Z (GMT). No. of bitstreams: 1 maria lourdes filosofia.pdf: 519391 bytes, checksum: 13c38de6040a154dc9e26865955df060 (MD5) Previous issue date: 2009-12-04
This dissertation tries to show the relationship between the physical and the political theories of Thomas Hobbes. This is possible because Hobbes made no distinction between the way in which physical bodies and humans move: every body moves as a result of the action of another body. When a body is affected by another, movements or conatus appear within itself that can manifest externally, determining its trajectory. In man, those conatus appear in the form of sentiments: desire or aversion. The conatus desire or aversion unchain other passions such as fear, courage, hope, despair etc. However, it is those conatus that play the role of determining choices and human behavior. Given the force of those passions, the State has to exert the tremendous power that Hobbes allows to the sovereign. This dissertation will try to make those relationships clear
O objetivo deste trabalho é mostrar a relação entre a teoria física e a teoria política no pensamento de Thomas Hobbes. A aproximação entre essas teorias é possível porque Hobbes não distinguiu o modo como os corpos físicos e os homens se movem: todo corpo se move em decorrência da ação de outro corpo. Ao sofrer a ação, o corpo reage e aparecem no seu interior princípios de movimentos ou conatus, mas que podem se manifestar por um movimento externo, determinando, inclusive, a sua direção. E o conatus proveniente da reação no homem aparece sob a forma de sentimento: desejo ou aversão. Os conatus ― desejo e aversão ― desencadeiam todas as outras paixões: o medo, a coragem, a esperança, o desespero, etc. Entretanto, são os conatus ― desejos e medos ― que cumprem a função de determinar as escolhas e o comportamento dos homens. Dada a força dessas paixões, o Estado tem de exercer o tremendo poder que Hobbes atribui ao soberano. Esta dissertação tenta tornar claras essas relações
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Mendes, Jairo Faria. "O SILÊNCIO DAS GERAIS: O nascimento tardio e a lenta consolidação dos jornais mineiros." Universidade Metodista de São Paulo, 2007. http://tede.metodista.br/jspui/handle/tede/794.

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Made available in DSpace on 2016-08-03T12:30:35Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Jairo Faria Mendes.pdf: 452885 bytes, checksum: 93379f6349fd897537374831d090dd00 (MD5) Previous issue date: 2007-03-19
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
This paper analyses the facts that were responsible for the delay in the appearance and development of newspapers in the state of Minas Gerais during its main stages: political-discourse press, informative press and the greater print media. Despite its political and economical importance during the XVII and XIX centuries, the State of Minas Gerais saw its press play a secondary role in the country. It was the sixth province to have newspapers, a step behind the states of Rio de Janeiro, Bahia, Pernambuco, Pará and Maranhão. To understand what made Minas Gerais remain in that position, it was necessary to learn deeply about its particularities. The research demonstrated that the suppression applied against the Inconfidência Mineira (Minas Conspiracy), the migratory movements and the social and economic changes the province underwent during the XIX century were responsible for the delay in the establishment of the state s newspapers. The typical lifestyle of the state s native people, called mineiridade , also contributed to the fact.(AU)
Este trabalho analisou os fatores responsáveis pelo atraso no surgimento e no desenvolvimento dos jornais mineiros em suas principais fases: imprensa publicista, informativa e grande imprensa. As Minas, apesar de possuírem importância política e econômica, nos séculos XVIII e XIX, viram sua imprensa sempre assumir um papel secundário no país. Ela foi a sexta província a ter jornais, ficando atrás do Rio de Janeiro, Bahia, Pernambuco, Pará e Maranhão. Para entender o que deixou as Gerais nessa situação, foi necessário conhecer profundamente suas particularidades. A pesquisa demonstrou que a repressão a Inconfidência Mineira, os fluxos migratórios e as mudanças econômicas e sociais, que a província viveu no século XIX, foram responsáveis pelo atraso dos jornais mineiros. O próprio modo de ser do mineiro, a chamada mineiridade , também contribuiu para que isso ocorresse.(AU)
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Perinotto, Wendell Marcelo de Souza. "A??o de Beauveria bassiana e Metarhizium anisopliae sobre popula??es de Rhipicephalus (Boophilus) microplus de diferentes localidades. 2010." Universidade Federal Rural do Rio de Janeiro, 2010. https://tede.ufrrj.br/jspui/handle/tede/794.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-04-28T20:15:37Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Wendell Marcelo de Souza Perinotto.pdf: 801461 bytes, checksum: 1968d4da38ce1a3b31453946416d435c (MD5) Previous issue date: 2010-02-05
Conselho Nacional de Desenvolvimento Cient?fico e Tecnol?gico
Recent studies have indicated the possibility of difference in susceptibility between different populations of ticks, while undergoing treatment with entomopathogenic fungi. To assess whether this difference actually occurs, this study intents to verify the in vitro effect of fungi Metarhizium anisopliae and Beauveria bassiana on two distinct populations of Rhipicephalus (B.) microplus collected from different properties. Experiments were conducted on engorged females, eggs and larvae. To evaluate the effect of fungi female reproductive parameters were observed. In eggs, the hatch percentage was evaluated, and in larvae, the mortality rate was analyzed. Five groups were formed (108, 107 con?dia/ml of M. anisopliae; 108, 107 con?dia/ml of B. bassiana and control group) with 10 repetitions each. The specimens were immersed in one ml of the suspension for three minutes and the control group was exposed only to diluent. The results showed that the fungi were efficient, influencing all females s reproductive parameters of both properties. To verify the susceptibility of different populations statistical analysis were carried out comparing the treatments on females of different origins. The following parameters presented significant difference: periods of the pre oviposition, larvae hatch and egg production index. Furthermore, B. bassiana was more effective than M. anisopliae on engorged female. In the bioassay with eggs the hatch percentage ranged between 3.1 and 49.5% in one property and from 3.4 to 42.7% in another, but there was no significant difference between the two populations at this stage of R. (B.) microplus. At the bioassay with larvae the mortality percentage of larvae ranged from 91.8 to 98.7% in one and 71.0 to 94,0% in another property. Moreover, the average lethal time (LT 90) ranged from 19.52 to 27.51 days in one of the properties and 22.89 to 37.31 days in the other. Through these results, it can be concluded the entomopathogenic fungi used in this study are effective in controlling this tick species. However, different populations have variation in their susceptibility to B. bassiana and M.anisopliae.
Estudos recentes indicaram a possibilidade de diferen?a na susceptibilidade entre popula??es distintas de carrapatos, quando submetidos ao tratamento com fungos entomopatog?nicos. Para avaliar se ocorre realmente essa diferen?a, foi avaliada a a??o in vitro dos fungos M. anisopliae e B. bassiana sobre duas popula??es distintas de R. (B.) microplus, oriundas de diferentes propriedades. Foram realizados bioensaios sobre f?meas ingurgitadas, ovos e larvas. Para avaliar o efeito dos fungos sobre as f?meas observaram-se os par?metros reprodutivos. Para ovos analisou-se o percentual de eclos?o das larvas e sobre larvas analisaram-se o percentual de mortalidade e tempo m?dio letal. Foram formados cinco grupos por propriedade (108, 107 con?dios/ml de M. anisopliae; 108, 107 con?dios/ml de B. bassiana e controle) com 10 repeti??es cada. No tratamento, as esp?cimes foram imersas em um ml da suspens?o testada durante tr?s minutos e o grupo controle foi exposto apenas ao diluente. Os resultados obtidos demonstraram que os fungos influenciaram na maioria dos par?metros reprodutivos das f?meas de ambas as propriedades. Para verificar a susceptibilidade das popula??es distintas, foram realizadas an?lises estat?sticas comparando os tratamentos sobre as f?meas de diferentes origens. Pode-se observar que houve diferen?a significativa nos seguintes par?metros: per?odos de pr?-postura, per?odo de eclos?o das larvas e ?ndice de produ??o de ovos. Al?m disso, pode-se observar que o isolado Bb 986 de B. bassiana foi mais patog?nico do que o isolado Ma 959 de M. anisopliae sobre f?meas ingurgitadas, promovendo um percentual de controle de 49%. No bioensaio com ovos, a redu??o do percentual de eclos?o das larvas variou entre 3,1 a 49,5% em uma propriedade e 3,4 a 42,7% em outra, por?m n?o houve diferen?a significativa entre as duas popula??es nesta fase do R. (B.) microplus. No bioensaio com larvas o percentual de mortalidade das larvas variou de 91,8 a 98,7% em uma e 71,0 a 94,0% em outra propriedade. Al?m disso, o tempo m?dio letal (LT 90) foi de 19,52 a 27,51 dias em uma das propriedades e de 22, 89 a 37,31 dias na outra. Atrav?s destes resultados, pode-se concluir que os fungos entomopatog?nicos utilizados neste estudo s?o capazes de agir sobre esta esp?cie de carrapato. No entanto, popula??es distintas apresentam varia??o na sua susceptibilidade ? B. bassiana e M. anisopliae.
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Branco, Bianca de Moraes. "A medida de atividade externa dos adolescentes infratores internos da Funda??o de Atendimento S?cio-Educativo e as caracter?sticas da rede social e do funcionamento familiar." Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2006. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/794.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2015-04-14T13:22:05Z (GMT). No. of bitstreams: 1 387810.pdf: 817746 bytes, checksum: 332eefbe5ecb64241112c40578e436f6 (MD5) Previous issue date: 2006-09-17
No Rio Grande do Sul, os adolescentes infratores s?o julgados por um juiz da Inf?ncia e da Adolesc?ncia e podem ser condenados ? medida s?cio-educativa, a ser cumprida na Funda??o de Atendimento S?cio-Educativo (Fase). O objetivo geral desse estudo ? avaliar a rede social e o funcionamento familiar do adolescente que cumpre a medida de interna??o (ICPAE- Interno com Possibilidade de Atividade Externa). Os objetivos espec?ficos s?o caracterizar as fam?lias desses internos aqui entrevistados, quanto aos aspectos s?cio-bio-demogr?ficos; apontar a percep??o do funcionamento familiar por esses adolescentes ICPAE; identificar as caracter?sticas da rede social; avaliar o sucesso ou o fracasso da medida de ICPAE, compreendendo essa medida ? luz da rede social do interno. Ser?o estudados os adolescentes infratores que tiveram progress?o para ICPAE, a partir do crit?rio da justi?a, e que passam a cumpri-la, a partir de 01/03/2006 na Fase-RS, mais especificamente no CASE POA I. O delineamento deste estudo ? longitudinal, j? que a confec??o do mapa da rede social e a avalia??o do cumprimento da medida de ICPAE ser?o realizadas no come?o do cumprimento da medida de ICPAE e, seis meses ap?s, quando do final da medida Atrav?s de um question?rio, ser?o levantados dados s?cio-demogr?ficos de identifica??o e caracteriza??o do n?cleo familiar desses jovens, buscando informa??es como a composi??o familiar, educa??o, emprego, renda, moradia, escolaridade, lazer, sa?de, atos infracionais dos membros da fam?lia, uso de drogas na fam?lia, faixa de idade dos membros das fam?lias. O funcionamento familiar ser? avaliado a partir da Escala GARF (Avalia??o Global do Funcionamento Interacional). Tamb?m os internos desenhar?o a sua rede social, o que ser? avaliado de forma qualitativa. A avalia??o da medida de ICPAE ser? feita pelo pr?prio interno, mas tamb?m pela equipe t?cnica (composta por psic?logos, educadores e assistentes sociais) e pelos monitores que os atendem naquela institui??o
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Oliveira, Ivone Alves do Vale de. "As informações sobre ativos intangíveis nos relatórios da Vale- 2013: um estudo exploratório." Universidade Federal do Rio de Janeiro / Insitituto Brasileiro de Informação em Ciência e Tecnologia, 2015. http://ridi.ibict.br/handle/123456789/794.

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Abstract:
Submitted by Priscilla Araujo (priscilla@ibict.br) on 2015-11-27T17:52:33Z No. of bitstreams: 2 license_rdf: 21267 bytes, checksum: 73e23c2acaaf13389e092bd813e3223d (MD5) Dissertação Mestrado Final Revisada Ibict Ilce - 05 JUL 2015.pdf_OpenElement&FileName=Dissertação Mestrado Final Revisada Ibict Ilce - 05 JUL 2015.pdf: 1186724 bytes, checksum: 9a9bcbb16a2ea0931dc700c864a8d5e9 (MD5)
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Pesquisa de natureza qualitativa/quantitativa, com o objetivo principal de analisar as informações sobre ativos intangíveis nos relatórios da Vale de 2013. A metodologia adotada foi um estudo exploratório com a abordagem qualitativa/quantitativa. A análise quantitativa dos dados foi feita por meio da ferramenta “software AntConc”. A análise qualitativa foi a abordagem metodológica usada para a análise dos dados coletados. Os resultados identificaram informações não explícitas de ativos intangíveis nos relatórios da empresa. Foi possível identificar informações de terminologias não usuais de ativos intangíveis relacionadas aos Capitais do Conhecimento.
Qualitative / Quantitative research that aimed to identify contributions for information on intangible assets in 2013 reports of Vale Company. The methodology adopted was an exploratory study with a qualitative / quantitative approach. The quantitative analysis was done through the AntConc software. Qualitative analysis was the methodological approach applied for data analysis. The results indicate no explicit information of intangible assets in the company's reports. It was possible to identify unusual terminology information of intangible assets related to the knowledge capital.
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TARGINO, Luciano Campos. "Viabilidade e oportunidade de mercado na criação de Galinhas da Angola (Numida melagris galeata)." Universidade Federal de Campina Grande, 2015. http://dspace.sti.ufcg.edu.br:8080/jspui/handle/riufcg/794.

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Abstract:
Submitted by Johnny Rodrigues (johnnyrodrigues@ufcg.edu.br) on 2018-05-23T17:10:40Z No. of bitstreams: 1 LUCIANO CAMPOS TARGINO - DISSERTAÇÃO PPGSA PROFISSIONAL 2015..pdf: 553406 bytes, checksum: 2610d8596de919df9e7821e442749625 (MD5)
Made available in DSpace on 2018-05-23T17:10:40Z (GMT). No. of bitstreams: 1 LUCIANO CAMPOS TARGINO - DISSERTAÇÃO PPGSA PROFISSIONAL 2015..pdf: 553406 bytes, checksum: 2610d8596de919df9e7821e442749625 (MD5) Previous issue date: 2015
A exploração racional de Galinhas da Angola (Numida melagris galeata) pode ser um negócio rentável e sua viabilidade econômica está intimamente ligada ao manejo adequado e capacidade empreendedora do produtor, já que é uma ave extremamente apreciada pelo sabor característico e peculiar de sua carne. Objetivou-se com este estudo avaliar a viabilidade e oportunidade de mercado na criação de Galinhas da Angola como parte do setor avícola. A coleta de dados ocorreu ao longo do ano de 2014 e meados de 2015 em dois municípios do estado do Ceará (Maracanaú e Cascavel), que se destacam no cenário nacional, na exploração comercial e industrial dessas aves. Verificou-se que ao atingirem 100 (cem) dias de idade quando apresentam no mínimo, 1,5kg/ave, são abatidas, atingindo uma média de abates de 3.000 galinhas angolas/mês, da linhagem Francesa, sendo o Kg comercializado (em setembro/2014) pelo valor de RS 16,00. O público consumidor que mais aprecia a carne é a classe média. Toda a produção é escoada na Grande Fortaleza e municípios vizinhos, tendo como público alvo, os restaurantes (70%), frigoríficos (28%) e pessoas que adquirem individualmente as aves já abatidas, direto com os produtores (2%). Observou-se que o pequeno produtor que recebe 160 pintos, no final da produção de cada lote, poderá lucrar até R$ 400,00/ciclo de criação, com valor recebido de R$ 2,50/ave, onde poderá lucrar até R$ 800,00/mês quando são entregues dois lotes sem nenhum custo já que toda a despesa com manejo alimentar e sanitário é custeado pelo produtor distribuidor. A exploração de Galinhas da Angola caracteriza-se por ser uma atividade economicamente viável, devido à rusticidade dos animais, minimizando os custos com manejo sanitário e uso de medicamentos. O sistema semi-intensivo de produção é o mais indicado para a criação comercial, por permitir uma maior qualidade vida às aves, pré- requisito que permite um sabor característico a carne, fugindo assim dos padrões dos frangos e galinhas criadas em total confinamento. A criação de Galinhas da Angola mostra-se viável, devido sua boa aceitação pelo mercado consumidor que busca cada vez mais alimentos alternativos e de qualidade, e por garantir uma diversificação e renda extra aos sistemas de produção dos municípios de Maracanaú e Cascavel.
The rational exploitation of chickens Angola (Numida melagris galeata) can be a profitable business and their economic viability is closely linked to adequate management and entrepreneurial capacity of the producer, as is a bird greatly appreciated by the characteristic and peculiar flavor of their meat. The objective of this study was to evaluate the feasibility and market opportunity in creating chickens Angola as part of the poultry sector. Data collection took place during the year 2014 and mid-2015 in two cities in the state of Ceara (Maracanau and Cascavel), which stand out on the national scene, in the commercial and industrial exploitation of these birds. It was found that on reaching one hundred (100) days of age when they present at least 1.5 kg / bird is slaughtered, reaching an average of 3,000 Angolans slaughter chickens / month, the French lineage, being marketed Kg (in September / 2014) in the amount of RS 16.00. The consumer audience that appreciates more the flesh is the middle class. The entire production is sold in the Fortaleza Grande and neighboring municipalities, with the target audience, restaurants (70%), refrigerators (28%) and people who individually have already slaughtered birds, direct with producers (2%). It was observed that the small producer who receives 160 chicks at the end of each production batch, it may profit to R $ 400.00 / creation cycle with value received from R $ 2.50 / bird where you can earn up to R $ 800.00 / month when they are delivered two lots at no cost since all spending on food and health management is funded by the distributor producer. The exploitation of chickens Angola is characterized for being an economically viable activity, due to the rusticity of animals, minimizing the costs of health management and use of medications. The semi-intensive production system is the most suitable for business creation by enabling a higher quality life to the birds, prerequisite that allows a characteristic meat flavor, thus escaping the standards of chickens and hens in virtual confinement. The creation of chickens Angola proves feasible, due to its good acceptance by the market seeking more and more alternative and quality food, and ensuring diversification and extra income to production systems in the municipalities of Maracanau and Cascavel.
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Claro, Maria Isabel de Fátima. "Interpretações do trabalho do professor de Educação Infantil em textos para e sobre esse profissional." Universidade de Taubaté, 2015. http://www.bdtd.unitau.br/tedesimplificado/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=794.

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Abstract:
This research has the objective to ascertain the Early Childhood teachers work (EI) in texts that bring guidance on this act. This research is justified to seek knowledge to explain how the teacher makes use of these texts. The problem is that motivated the search for information to clarify how the teacher proceeds with these texts, they have instructions or not. The specific objective is to identify how the EI teachers work is represented in the documents: Pedagogical Political Project (PPP) and Teacher Plan Work (PD) and compare them in order to identify teacher job actions in these texts. The theoretical basis of the research is Discursive Social Interactionism (ISD), according to which the texts are reconfigurations of vehicles of human action. Thus, the work activity is as an interactive activity related to language activities, as well as the texts, which are the instrument - in which and through which - the human issues and transmits interpretations and evaluations related properties of the act as your professional and your own work activity. The research is organized into four chapters: the first presents the theoretical and methodological framework of the ISD, the language of activity, action, representation, analysis categories and the Clinical Activity contribution; the second: synthesis of some research on the Brazilian educational work, definition of teaching and their characteristics; third: the historical background of Brazilian EI, explanation of educational laws, list of documents at the federal level that guide the teaching practice, description of quality parameters for this level of education and definition of PPP and PD; fourth: methodological procedures, analysis and discussion of the analysis of the PPP and the PD, and at the conclusion found that the prescriptive document PPP is vague and does not present definition of teacher pedagogical action, in the PD detected that the teacher describe their own work, the teacher describes his own work he writes beyond prescribed for his work by the school unit, but has no description of the actions themselves.
Esta pesquisa tem por objetivo geral averiguar o trabalho do professor de Educação Infantil (EI) em textos que trazem orientações sobre esse agir. Esta pesquisa justifica-se por procurar conhecimentos que expliquem como o professor faz uso desses textos. O problema que a motivou é a busca de informações que esclareçam como o professor procede com esses textos, eles apresentam instruções ou não. O objetivo específico é identificar como o trabalho do professor de EI está representado nos documentos: Projeto Político Pedagógico (PPP) e Plano Docente (PD) e compará-los com o intuito de identificar ações do trabalho do professor nesses textos. A base teórica da pesquisa é o Interacionismo Sociodiscursivo (ISD), segundo o qual os textos são veículos de reconfigurações do agir humano. Dessa forma, a atividade de trabalho encontra-se como uma atividade interativa relacionada às atividades de linguagem, assim como os textos, os quais são o instrumento - no qual e pelo qual - o ser humano emite e transmite interpretações e avaliações relacionadas as propriedades do seu agir como profissional e de sua própria atividade de trabalho. A pesquisa está organizada em quatro capítulos: o primeiro apresenta o quadro teórico e metodológico do ISD, a atividade de linguagem, o agir, a representação, categorias de análises e a contribuição da Clínica da Atividade; o segundo: síntese de algumas pesquisas sobre o trabalho educacional brasileiro, definição do trabalho docente e suas especificidades; terceiro: o percurso histórico da EI brasileira, explanação das leis educacionais, síntese dos documentos em nível federal que orientam a prática pedagógica, descrição dos parâmetros de qualidade para esse nível de ensino e definição do PPP e PD; quarto: procedimentos metodológicos, análise e discussão das análises do PPP e do PD, e na conclusão constatamos que o documento prescritivo PPP é vago e não apresenta definição de ação pedagógica docente, no PD detectamos que o professor se autoprescreve, e ao se autoprescrever realiza além do prescrito para seu trabalho pela Unidade Escolar, todavia não apresenta descrição das ações.
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Melo, Carla Thiciane Vasconcelos de. "Estudo dos efeitos farmacolÃgicos de (O-METIL)-N-2,6-Dihidroxi-benzoil Tiramina (Riparina III) de Aniba Riparia (NEES) mez (Lauraceae) em modelos comportamentais de ansiedade e depressÃo em camundongos." Universidade Federal do CearÃ, 2006. http://www.teses.ufc.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=794.

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Abstract:
Conselho Nacional de Desenvolvimento CientÃfico e TecnolÃgico
A riparina III, alcamida isolada do fruto verde de Aniba riparia, foi avaliada em modelos animais clÃssicos para screening de drogas com atividade em ansiedade, depressÃo, sedaÃÃo e convulsÃo, tais como, campo aberto, rota rod, labirinto em cruz elevado (LCE), placa perfurada, nado forÃado, suspensÃo da cauda, hipotermia induzida por apomorfina, tempo de sono induzido por pentobarbital e convulsÃo induzida por pentilenotetrazol. A riparina III foi administrada de forma aguda em todos os testes, nas doses de 25 e 50 mg/kg, atravÃs das vias oral e intraperitoneal. Os resultados mostraram que esta alcamida nÃo alterou a atividade locomotora, mas diminuiu o nÃmero de rearing e grooming, no teste do campo aberto, sugerindo um possÃvel efeito ansiolÃtico. No LCE e no teste da placa perfurada, a riparina III comprovou seu efeito ansiolÃtico, pois aumentou todos os parÃmetros analisados no LCE, como NEBA, PEBA, TPBA e PTBA, assim como o nÃmero de head dips na placa perfurada. Este efeito està possivelmente relacionado com o sistema gabaÃrgico jà que o flumazenil, antagonista dos receptores GABAA/BenzodiazepÃnico, reverteu o efeito ansiolÃtico da riparina III no LCE. A avaliaÃÃo sedativa/hipnÃtica da riparina III, no teste do tempo de sono induzido por pentobarbital, mostrou uma potencializaÃÃo do sono, que parece estar envolvido com processos farmacocinÃticos ou com mecanismos de regulaÃÃo do sono, jà que o efeito sedativo nÃo foi corroborado no campo aberto. No teste da convulsÃo induzida por pentilenotetrazol, a riparina III protegeu parcialmente os animais da convulsÃo, assim como prolongou o tempo de vida, e, em alguns casos, atà impediu a morte dos animais. Esse resultado sugere um efeito anticonvulsivante da riparina III, possivelmente relacionado com o sistema gabaÃrgico, visto que hà um envolvimento desta substÃncia com os receptores GABAA/BenzodiazepÃnico mostrado no LCE. A riparina III tambÃm parece apresentar um efeito antidepressivo, pois no teste do nado forÃado e suspensÃo da cauda, esta substÃncia diminuiu o tempo de imobilidade dos animais. Este efeito antidepressivo nÃo parece estar relacionado com o sistema noradrenÃrgico, jà que no teste da hipotermia induzida por apomorfina, a riparina III potencializou, ao invÃs de antagonizar, a hipotermia. O efeito de antagonizar a hipotermia à uma caracterÃstica de drogas antidepressivas do tipo imipramina, descartando assim, o envolvimento da riparina III com o sistema noradrenÃrgico. No entanto, o efeito antidepressivo da riparina III parece estar envolvido com o sistema dopaminÃrgico, pois, o antagonista dos receptores dopaminÃrgicos do tipo D2, sulpirida, reverteu o efeito da riparina III no nado forÃado. Por outro lado, o antagonista dopaminÃrgico do tipo D1, SCH23390, nÃo reverteu este efeito. Esse resultado sugere, entÃo, que o efeito antidepressivo desta alcamida, se dà pelo envolvimento com o sistema dopaminÃrgico, especificamente com os receptores do tipo D2. Em conclusÃo, esses efeitos mostraram que a riparina III apresenta efeito ansiolÃtico e anticonvulsivante, provavelmente relacionado com o sistema gabaÃrgico e efeito antidepressivo, provavelmente relacionado com o sistema dopaminÃrgico
Riparin III, an alkamide isolated from unripe fruit of Aniba riparia, was evaluated in animal classical models for screening of new drugs in anxiety, depression, sedation and convulsion, such as, open field, rota rod, plus maze, hole board, forced swimming, tail suspension, apomorphine-induced hypothermia, pentobarbital-induced sleeping time and pentilenotetrazole-induced seizures tests. Riparin III was administered acutely in all tests, at doses of 25 e 50 mg/kg, through oral and intraperitoneal routes. The results showed that this alkamide did not alter the locomotor activity, but decreased the number of rearing and grooming, in the open field test, suggesting a possible anxiolytic effect. In the plus maze and hole board tests, riparin III presented anxiolytic effect due to an increase in all parameters analyzed, such as, NEOA, PEOA, TPOA and PTOA, in the plus maze, and an increase in the number of head dips in the hole board test. This effect is possible related with GABAergic system, since flumazenil, an antagonist of GABAA/Benzodiazepinic receptors, reversed the anxiolytic effect of riparin III, in the plus maze test. The sedative/hypnotic evaluation of riparin III, in pentobarbital-induced sleeping time, showed a sleeping potentiation that seems to be involved with pharmacokinetic processes or sleeping regulation mechanisms, since the sedative effect of riparin III was not corroborated in the open field test. In the pentilenotetrazole-induced seizures test, riparin III partially protected the animals from seizures, increased the death time, and in some cases, even protected the animals from death. This result may suggest an anticonvulsant effect of riparin III, possible related to GABAergic system, since there is an involvement of this substance with GABAA/Benzodiazepinic receptor, seen in plus maze test. Riparin III also presents an antidepressant effect, since in the forced swimming and tail suspension tests, this substance decreased the immobility time of the animals. This antidepressant effect does not seem to be related with noradrenergic system, since in the apomorphine-induced hypothermia test, riparin III potentiated instead of antagonizing, the hypothermia. It is known that the hypothermia-antagonized effect is a characteristic of antidepressant drugs, such as imipramine-like drugs. This way, it can be eliminated the possible involvement of riparin III with noradrenergic system. On the other hand, the antidepressant effect of riparin III seems to be related with dopaminergic system, since the antagonist of D2 dopaminergic receptor, sulpiride, reverted riparin III effect in the forced swimming test. However, the antagonist of D1 dopaminergic receptor, SCH23390, did not revert this effect. This result suggests that the antidepressant effect of this alkamide is involved with dopaminergic system, specifically with D2 dopaminergic receptor. In conclusion, these efects showed that riparin III presents anxiolytic and anticonvulsant effects, probably related with GABAergic system, and presents antidepressant effect, probably related with dopaminergic system
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Carvalho, Mariela Costa. "COMUNICAÇÃO E SAÚDE: interações do Ministério da Saúde com os usuários das redes sociais na internet." Universidade Federal do Maranhão, 2015. http://tedebc.ufma.br:8080/jspui/handle/tede/794.

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Made available in DSpace on 2016-08-18T18:55:03Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Dissertacao Mariela Costa Carvalho.pdf: 2050216 bytes, checksum: 022050d8fad349dd96b4ba1abad35edb (MD5) Previous issue date: 2015-03-12
Analysis of the communication policy of the Ministry of Health on social networks on the Internet. The research focuses on the interactions in the virtual environment between users and the Ministry of Health about public health policies. In a mediated and networked society, the Ministry has the challenge to change its communication logics historically driven by unidirectional campaigner model. In this sense, the intention is to discuss the potential and limits of social participation in social media related to the cycle of public health policies. For this, the empirical object used in this study is the interaction on the first stage of the vaccination campaign against HPV (Human Papillomavirus) in the Ministry of Health fanpage on Facebook social networking site held in 2014. In order to understand this communication policy and these interactions, this study puts into context the social struggles for the construction of the Unified Health System (SUS); the formation of the Communication and Health field; and the National Policy on Social Participation of the Federal Government to the digital environment. The paper uses the theoretical and methodological framework of Social Theory of Discourse and Bourdieu s notions of field and symbolic power.
Análise da política de comunicação do Ministério da Saúde nas redes sociais na internet. A pesquisa tem como foco as interações no ambiente virtual entre os usuários e o Ministério da Saúde a respeito das políticas públicas de saúde. Em uma sociedade midiatizada e conectada em rede, o Ministério tem o desafio de alterar sua lógica de comunicação historicamente pautada pelo modelo campanhista unidirecional. Nesse sentido, o intuito é debater sobre as potencialidades e os limites da participação social nas mídias sociais em relação ao ciclo das políticas públicas de saúde. Para isso, utilizam-se como objeto empírico as interações sobre a primeira etapa da campanha de vacinação contra o HPV (Papilomavírus Humano) na fanpage do Ministério da Saúde no site de redes sociais Facebook realizada em 2014. Com o propósito de compreender essa política de comunicação e essas interações, contextualizam-se as lutas sociais para a construção do Sistema Único de Saúde (SUS); a formação do campo da Comunicação e Saúde; e a Política Nacional de Participação Social do Governo Federal para o ambiente digital. O trabalho utiliza os referenciais teórico-metodológicos da Teoria Social dos Discursos e as noções de campo e poder simbólico de Bourdieu.
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C?sar, Nayara Rayne. "Efeitos da substitui??o parcial da banha de porco por ?leo de pequi (Caryocar brasiliense) em uma dieta ocidental sobre o metabolismo, a fun??o card?aca e o estado redox celular de ratos." UFVJM, 2015. http://acervo.ufvjm.edu.br/jspui/handle/1/794.

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Funda??o de Amparo ? Pesquisa do estado de Minas Gerais (FAPEMIG)
Conselho Nacional de Desenvolvimento Cient?fico e Tecnol?gico (CNPq)
Coordena??o de Aperfei?oamento de Pessoal de N?vel Superior (Capes)
O padr?o diet?tico ocidental, caracterizado pelo alto consumo de gordura saturada e carboidratos refinados, favorece o ac?mulo de tecido adiposo e o surgimento de v?rias doen?as cardiometab?licas (DCM). Atualmente, tem-se considerado que n?o apenas a quantidade, mas o perfil das gorduras ingeridas pode exercer forte influ?ncia sobre o desenvolvimento dessas doen?as. Nesse contexto, v?rios estudos t?m demonstrado que o consumo de alimentos fontes de ?cidos graxos monoinsaturados (MUFA) est? associado a um menor risco para o desenvolvimento de DCM. Al?m disso, t?m sido tamb?m identificados muitos compostos bioativos presentes nos alimentos vegetais, os quais t?m sido associados a efeitos ben?ficos na redu??o do risco e, ou, no tratamento de DCM. Dentre esses compostos est?o os carotenoides, que apresentam atividade antioxidante. Nessa perspectiva, o ?leo do pequi apresenta-se como um potencial alimento funcional, dado que os MUFA representam aproximadamente 60% dos seus ?cidos graxos, e possui ainda um teor elevado de carotenoides totais. Considerando que o padr?o de consumo alimentar ocidental favorece o desenvolvimento das DCM, e que o ?leo do pequi ? um potencial alimento protetor, mas ainda n?o foi explorado nesse contexto, o objetivo deste estudo foi avaliar os efeitos da substitui??o parcial da banha de porco (rica em ?cidos graxos saturados - SFA) por ?leo de Caryocar brasiliense ? pequi (rico em MUFA e carotenoides) em uma dieta de padr?o ocidental, sobre o metabolismo, a fun??o card?aca e o estado redox celular de ratos. Ap?s uma semana de adapta??o, os animais rec?m-desmamados foram distribu?dos em tr?s grupos (n=12) e tratados durante 12 semanas. Os grupos foram identificados conforme a dieta que receberam: CTRL ? controle, dieta AIN93G; HFS ? dieta alta em gordura e sacarose; HFS-OP ? dieta alta em gordura e sacarose, com substitui??o parcial da banha de porco por ?leo de pequi (27%). O peso corporal e a ingest?o alimentar foram monitorados durante todo o per?odo experimental; a press?o arterial sist?lica (PAS) e a frequ?ncia card?aca (FC) foram aferidas na 3? e 10? semanas; as fezes das ?ltimas 72 horas foram coletadas para avalia??o das concentra??es de colesterol e triglicer?deos (TG) e, ao final do experimento, os animais foram eutanasiados por decapita??o. As cavidades abdominais e tor?cicas foram abertas para coleta de amostras: (A) cora??es: foram retirados imediatamente para avalia??o da fun??o card?aca ex vivo; posteriormente foram avaliados os n?veis de peroxida??o lip?dica e capacidade antioxidante total; (B): tecido adiposo das regi?es epididimal e retroperitoneal, que foi pesado e posteriormente utilizado para avalia??es da adiposidade e histol?gicas; (C) soro: para determina??o das concentra??es de glicose, colesterol e TG; (D) plasma: para determina??o das concentra??es de insulina, leptina e adiponectina, peroxida??o lip?dica e capacidade antioxidante total; (E) f?gados: para avalia??o das concentra??es de colesterol e TG, an?lises histopatol?gicas e peroxida??o lip?dica, capacidade antioxidante total e atividade enzim?tica (super?xido dismutase, catalase e glutationa peroxidase). Observou-se que os pesos corporais dos animais HFS-OP e HFS foram mais elevados que CTRL (p<0,05), no entanto, a deposi??o de gordura na regi?o visceral em resposta ao consumo das dietas ocidentais foi atenuada pela substitui??o da banha de porco por ?leo de pequi (p<0,05). A menor sobrecarga reduziu a deposi??o de TG no tecido hep?tico o que pode estar associado ao retardo do desenvolvimento do diabetes. De um modo geral, a fun??o card?aca foi prejudicada pelas dietas ocidentais em compara??o ao CTRL. Nas avalia??es in vivo n?o foram observados efeitos diferenciais da substitui??o parcial da banha de porco por ?leo de pequi, contudo, quando a fun??o card?aca foi avaliada ex vivo, a ingest?o do ?leo atenuou os danos ? fun??o card?aca (p<0,05), sugerindo que, ainda que modestamente, o ?leo do pequi exerceu um efeito protetor sobre as estruturas card?acas intr?nsecas. Al?m disso, foi observada uma atenua??o da peroxida??o lip?dica no tecido hep?tico para HFS-OP em rela??o ? HFS (p<0,05), sugerindo que o ?leo do pequi pode ter favorecido a incorpora??o dos MUFA e de carotenoides nas membranas dos cardiomi?citos, o que exerceu um efeito protetor. Devido ao papel prim?rio do f?gado no controle metab?lico de todo o organismo, esse efeito de prote??o contra a peroxida??o lip?dica n?o p?de ser observado nos hepat?citos. Contudo, a presen?a dos carotenoides na dieta HFS-OP fortaleceu o sistema antioxidante ex?geno, evitando que a atividade das enzimas super?xido dismutase e glutationa peroxidase fosse prejudicada em HFS-OP como observado para HFS (p<0,05). Essas adapta??es sugerem que a substitui??o parcial da banha de porco por ?leo de pequi foi capaz de atenuar alguns efeitos delet?rios da dieta ocidental sobre o metabolismo lip?dico, a fun??o card?aca e o estado redox celular de ratos.
Disserta??o (Mestrado) ? Programa Multic?ntrico de P?s-gradua??o em Ci?ncias Fisiol?gicas, Universidade Federal dos Vales do Jequitinhonha e Mucuri, 2015.
ABSTRACT The Western diet pattern, which means a high saturated fat and refined carbohydrates intake, leads to body fat accumulation and several cardiometabolic diseases (CMD). Currently, it has been considered that, not only the amount, but the fat quality, can exert a strong influence in the development of those diseases. In this context, several studies have shown that consuming foods high in monounsaturated fatty acids (MUFA) is associated with lower risk for CMD. Moreover, it has also been identified many bioactive compounds in plant foods which are associated with beneficial effects in reducing the risk, or treating DCM. Among these compounds are carotenoids, which have strong antioxidant activity. In this perspective, pequi oil is a potential functional food, since MUFA represent approximately 60% of its fatty acids content, and it is also high in several antioxidant carotenoids. So, considering that western diet pattern promotes CMD development, and pequi oil is a potential functional food, but it has not been explored in this context, the aim of this study was to evaluate the effects of a partial replacement of lard (high in SFA) by pequi oil (high in MUFA and carotenoids), into a Western diet model, on metabolism, cardiac function and cellular redox status of rats. The animals were divided into three groups (n = 12) and treated during 12 weeks: CTRL - control, AIN93G diet; HFS ? high in saturated fat and sucrose; HFS-OP - high in saturated fat and sucrose, with partial replcement of lard by pequi oil (27%). Body weight and food intake were monitored throughout the experimental period; systolic blood pressure (SBP) and heart rate (HR) were measured at the 3rd and 10th weeks; faeces from the last 72 hours were collected for evaluation of cholesterol and triglycerides (TG). At the end of the experiment, all animals were killed by decapitation, the abdominal and thoracic cavities were opened for collection of samples: (A) hearts were taken immediately to evaluate the ex vivo cardiac function; levels of lipid peroxidation and total antioxidant capacity; (B): epididymal and retroperitoneal adipose tissues were harversted, weighed and subsequently used for adiposity and histological evaluations; (C) serum: for glucose, cholesterol and TG determination; (D) plasma: for insulin, leptin and adiponectina determinations, lipid peroxidation, total antioxidant capacity; (E) livers: for cholesterol and TG levels, histopathological analyzes, lipid peroxidation, total antioxidant capacity and enzyme activities. Body weights from HFS-OP and HFS animals were equally higher than CTRL (p<0.05); however, visceral fat deposition in response to consumption of the Western diet was attenuated by replacing lard by pequi oil and it also led to less TG deposition in the liver (p<0.05). In general, cardiac function was impaired by Western diet, promoting a higher blood pressure and heart rate in vivo and a lower cardiac contractility and relaxation efficiency ex vivo (p<0,05). However, although there were no differential effects from the partial replacement of lard by pequi oil on blood pressure and heart rate in vivo, this replacement attenuated the damage to cardiac function compared to HFS (p<0.05), suggesting that, eventhough modestly, pequi oil exerted a protective effect on intrinsic cardiac structures. In addition, the partial replacement of lard by pequi oil reduced lipid peroxidation in cardiomyocytes (p<0.05) compared to HFS, which was not observed in hepatocytes. Moreover, in the hepatocytes, there were an increasing in total antioxidant capacity and catalase and glutathione peroxidase activities compared to HFS (p<0.05). These adaptations suggest that the partial replacement of lard by pequi oil mitigated some deleterious effects of the Western diet on lipid metabolism, cardiac function and cellular redox status of rats.
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MELO, Rômulo Rodolfo Rodrigues de. "Alterações na estrutura da comunidade zooplanctônica e na morfologia de cladóceros relacionadas ao aumento no grau de trofia do reservatório da UHE de Furnas – MG." Universidade Federal de Alfenas, 2015. https://bdtd.unifal-mg.edu.br:8443/handle/tede/794.

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Abstract:
O reservatório da Usina Hidroelétrica de Furnas - MG é um sistema com grande heterogeneidade e ecologicamente instável. Ele vem sofrendo com a degradação ambiental devido às ações antrópicas ao seu entorno, que lançam grandes volumes de matéria orgânica e inorgânica sob a forma dissolvida ou particulada. Nos últimos anos, o reservatório está com baixo volume útil o que associado as ações antrópicas pode afetar os processos ecológicos e alterar a comunidade zooplanctônica deste ecossistema. Para avaliar a estrutura e a biomassa desta comunidade no reservatório e associar as alterações morfológicas identificadas em cladóceros à diminuição na qualidade da água foram realizadas coletas mensais durante o período de julho de 2013 a fevereiro de 2014. Foram amostrados cinco pontos do reservatório, sendo dois na região litorânea e três na limnética para análise das variáveis físicas, químicas da água e da comunidade zooplanctônica. A grande concentração de nutrientes e clorofila a resultantes da ação antrópica aliada ao período estiagem caracterizou os pontos em sua maioria como eutróficos durante o período seco. Houve uma baixa riqueza de espécies, com 54 táxons identificados, com elevada riqueza de espécies de Rotifera (25 táxons) nos pontos com maior grau de trofia. Machos de Alona sp. foram encontrados entre os meses de julho a novembro em quatro dos cinco pontos analisados. Foram observadas alterações morfológicas em cinco espécies de cladóceros: Dapnhia gessneri, Chydorus pubescens, Ceriodaphnia silvestrii, Bosmina tubicen e Bosmina freyii. Dois tipos de alterações no intestino de Ch. pubescens foram registradas em todos os pontos com maior frequência nos meses de julho a dezembro. Estas alterações podem estar relacionadas ao aumento do grau de trofia motivado pela diminuição do volume útil do reservatório.
The reservoir of the hydroelectric plant of Furnas - MG is a system with great heterogeneity and ecologically unstable. He has suffered from environmental degradation due to human activities to its surroundings, which release large volumes of organic and inorganic matter in dissolved or particulate form. In recent years, the reservoir is low storage volume which associated human actions can affect the ecological processes change the zooplankton community of this ecosystem. To evaluate the structure and biomass of the zooplankton community of this reservoir and associate ace morphological changes identified in cladocerans the decrease in the reservoir water quality have been collected monthly during the period July 2013 to February 2014. Five points of Furnas reservoir were sampled, two in the coastal region and three in the limnetic for analysis of the physical, chemical parameters and the zooplankton community. The high concentration of nutrients and chlorophyll resulting from anthropogenic activities coupled with the drought period was characterized points mostly as normal during the dry season. There was low species richness, with 54 taxa identified, with high species diversity of rotifers (25 taxa) in points with higher trophic level. Males of Alona sp. were found between the months from July to November in four of the five points analyzed. Morphological changes were observed in five species of cladocerans: Dapnhia gessneri, Chydorus pubescens, Ceriodaphnia silvestrii, Bosmina tubicen e Bosmina freyii. Two types of changes in Ch. Pubescens were recorded at all points more frequently in the months from July to December. These changes may be related to the increase of the trophic level driven by the decrease in the useful volume of the reservoir.
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Eliel, Regiane Alc?ntara. "Institucionaliza??o da ci?ncia da informa??o no Brasil: estudo da converg?ncia entre a produ??o cient?fica e os marcos regulat?rios da ?rea." Pontif?cia Universidade Cat?lica de Campinas, 2007. http://tede.bibliotecadigital.puc-campinas.edu.br:8080/jspui/handle/tede/794.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-04-04T18:36:30Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Regiane Alcantara Eliel.pdf: 595798 bytes, checksum: 7ebc0062afda8a4dc7c01f2084088b05 (MD5) Previous issue date: 2007-02-28
The objective of this present study is to show the development and the institutionalization of Information Science in Brazil, analyzing the degree of convergence between the scientific production - materialized in thesis and dissertations and landmarks (Documento de ?rea da CAPES e Grupos Tem?ticos da ANCIB). The research inserts in the science social studies field, giving an exploratory characteristic at the research. Its empirical object is constituted of references data of theses and dissertations of information science, analyzed by means of scientometric methods. They had been privileged about the theoretical reference, of a side, arguments about the Information Science including its genesis, evolution and relation with the Librarianship and Documentation, its paradigms, its connections interdisciplinary and performance while postmodern science; on the other side, landmarks: documents of the CAPES and the Work groups of the National research Association and Post-Graduation in Science of the information. Finally, over the analysis of the graphical representation that the theses and dissertation present partial convergence with landmarks and that the science of the information needs to surpass some challenges such as to diminish the high number of studies directed for the practice and to guarantee the production of theoretical and conceptual research, in detriment of the research that aim to put resolution of concrete and located problems; and to define the object of study of the area, avoiding it thematic dispersion and, moreover, guarantee greater index of growth of the Post- Graduation programs, mainly in relation to the courses of doctorate to guarantee its effective social and cognition institutionalization.
O presente trabalho tem como objetivo estudar o desenvolvimento e a institucionaliza??o da Ci?ncia da Informa??o no Brasil, analisando o grau de converg?ncia entre a produ??o cient?fica - materializada em teses e disserta??es - e os marcos regulat?rios da ?rea (Documento de ?rea da CAPES e Grupos Tem?ticos da ANCIB). A pesquisa insere-se no campo dos estudos sociais da ci?ncia, caracterizando-se como uma pesquisa explorat?ria. Seu objeto emp?rico ? constitu?do de dados referenciais de teses e disserta??es da Ci?ncia da Informa??o, analisados por meio de m?todos cientom?tricos. Foram privilegiados quanto ao referencial te?rico, de um lado, as discuss?es sobre a Ci?ncia da Informa??o - abarcando sua g?nese, evolu??o e rela??o com a Biblioteconomia e a Documenta??o, seus paradigmas, suas conex?es interdisciplinares e atua??o enquanto ci?ncia p?s-moderna; e, de outro lado, os marcos regulat?rios da ?rea: documento de ?rea da CAPES e Grupos de Trabalho da Associa??o Nacional de Pesquisa e P?s-Gradua??o em Ci?ncia da Informa??o. Conclui-se, por fim, atrav?s da an?lise das representa??es gr?ficas, que as teses e disserta??es apresentam converg?ncia parcial com os marcos regulat?rios da ?rea e que a Ci?ncia da Informa??o precisa superar alguns desafios, tais como o de diminuir o elevado n?mero de estudos direcionados para a pr?tica; o de garantir a produ??o de pesquisas te?ricas e conceituais, em detrimento das pesquisas que visam ? resolu??o de problemas concretos e localizados; e o de definir o objeto de estudo da ?rea, evitando-se a dispers?o tem?tica existente e, al?m disso, garantir maior ?ndice de crescimento dos programas de P?s-gradua??o, principalmente em rela??o aos cursos de doutorado para, ent?o, garantir sua institucionaliza??o social e cognitiva efetiva.
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Piccinini, Marzio. "Porous calcium phosphate granules for biomedical applications." Doctoral thesis, University of Trento, 2012. http://eprints-phd.biblio.unitn.it/794/1/PhD%2BThesis_Piccinini_Definitiva_Aprile%2B2012.pdf.

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Abstract:
The repair or replacement of damaged or diseased hard tissue is a biomedical field that has been the subject of more and more interest in many areas of research and especially in the development of new biomaterials. The rise in the average age of the world population, increasing osteoporosis treatments and the spread of cancer and genetic bone diseases, has brought about the need to find solutions for patient care. To achieve this target/objective, biomaterials must simulate the body environment as much as possible and favour tissue repair by integrating them into the host site. Calcium phosphates are used as medical implants because they have a chemical composition similar to the mineral of human bones, i.e. apatite. For this reason they are biocompatible and they can interact in a bioactive way with bone tissue. In the present work a specific form of bone graft, in the form of calcium phosphate granules, has been developed by using the droplet extrusion technique. The granules were characterized chemically and physically, with specific attention to in vivo and in vitro analyses. The proposed method has allowed us to obtain spherical granules in very narrow micrometric size distribution (300-1200 μm) without the use of solvents or oils thus avoiding time consuming washing processes. Granules were produced with several controlled mineralogical compositions including: pure Hydroxyapatite (HA) and β-Tricalcium Phosphate (βTCP), mixtures of HA/βTCP and Hydroxyapatite/Tetracalcium phosphate (HA/TTCP), and compositions doped with zinc (for antibacterial purposes) and strontium (for anti-osteoporosis purposes). Of several interesting features, the produced granules show high interconnected microporosity (0.1-10 μm) and surface roughness, properties necessary for osteoconductivity. The solubility behavior of granules was studied and demonstrated that the morphology and microporosity are more important in dissolution processes than chemical or mineralogical composition. Products were tested in simulated body fluid (SBF), and among the different compositions, HA/TTCP has been found to be bioactive during in vitro studies. In fact an intense precipitation of a carbonated layer of apatite was observed, associated with the high dissolution of a TTCP phase. All pure granules were demonstrated to not be cytotoxic. Bone implantations in different animal models (rabbits and primates) showed good performance of granules in the repairing of bone. The granules stimulated the bone growth without any inflammatory reactions. In particular, HA/TTCP granules exhibited excellent biomechanical properties by increasing the stability of neo-formed bone. These preliminary investigations were sufficient to show that the developed granules can be used for bone repair or replacement. However, more studies, especially for doped products, such as in vitro cells experiments, have to be performed to assure the biocompatibility and the effective stimulation of bone growth. This work was performed in collaboration with Eurocoating S.p.A. (Trento, Italy), a company expert in biomedical coatings for prostheses and implants, and it is a part of “CaP project” co-sponsored by Provincia Autonoma di Trento (Italy).
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Lezina, Jane. "Transformations of political culture in post-totalitarian societies: post-World War II West Germany and post-Soviet Russia in comparative perspective." Thesis, IMT Alti Studi Lucca, 2010. http://e-theses.imtlucca.it/79/1/Lezina_phdthesis.pdf.

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Abstract:
This dissertation is a comparative historical analysis of institutional and cultural transformtions in post-totalitarian societies of post-World War II West Germany and post-Soviet Russia. It addresses democratization efforts in the two countries trying to discover and understand determinants of political culture transformations as well as the factors affecting democratic consolidation in them. Given the complexity of post-totalitarian contexts, the interplay between different levels of post-totalitarian transformations – political, economic, social, and cultural – is researched. More specifically, this study investigates how institutional transformations in post-totalitarian societies affect political culture. The dissertation is based on critical evaluation and synthesis of the following theoretical fields: democratic transition, political culture, collective memory and national identity. It employs and develops a view of political culture as a system of symbols and meanings that determines both the collective identification and the citizens’ attitudes and orientations towards the political system. This understanding of political culture has defined a twofold analysis of political culture transformations in West Germany and Russia from both attitudinal and symbolic perspectives. The analysis combines, thus, the focus on political attitudes and orientations of citizens with the focus on the historyrelated symbolic structures in public opinion. The variables under consideration in the comparative study of West German and Russian societies on the individual level are interest in politics, the feeling of political efficacy, political participation, social trust, and support for democratic values. The study investigates how attitudes toward self (civic attitudes, and primarily, the feeling of political efficacy) and toward others in politics (trust, cooperative competence) as well as toward the political system changed in the cause of post-totalitarian transformations in the two analyzed cases. Given the central place of memory in the constitution of identity the development of collective memory discourses of the two totalitarian pasts is also analyzed in detail. More specifically, the dissertation explores the ways in which West Germany and Russia confronted their totalitarian legacies and how they remembered their respective totalitarian regimes - the Third Reich and the Soviet Union. The questions addressed in this regard are: How collective memory discourses influenced the national identity and political processes in postwar West Germany and post-Soviet Russia? And more generally: How the shift in the official memory narratives from a nation-centered positive memory towards a more complex and more critical memory framework may affect democracy and national political development?
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Laffranchi, Massimo. "Zur Konzeption gekrümmter Brücken /." Basel ; Boston ; Berlin : Birkhäuser, 1999. http://e-collection.ethbib.ethz.ch/show?type=incoll&nr=795.

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Guggisberg, Beat Christoph. "Eine zweidimensionale refraktionsseismische Interpretation der Geschwindigkeits-Tiefen-Struktur des oberen Erdmantels unter dem Fennoskandischen Schild (Projekt Fennolora) /." Zürich, 1986. http://e-collection.ethbib.ethz.ch/show?type=diss&nr=7945.

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Gälli, René. "Optimierung des mikrobiellen Abbaus von Dichlormethan in einem Wirbelschicht-Bioreaktor /." [S.l.] : [s.n.], 1986. http://e-collection.ethbib.ethz.ch/show?type=diss&nr=7994.

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Gozzoli, Livio. "Die Haltung von Legehennen in der Auslauf-, Boden- und Gitterrosthaltung : eine vergleichende Beurteilung anhand von Untersuchungsdaten aus 33 Hühnerherden in Praxisbetrieben /." [S.l.] : [s.n.], 1986. http://e-collection.ethbib.ethz.ch/show?type=diss&nr=7943.

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Hofer, Urs Alain. "Photosynthese, Aktivität von Ribulose Bisphosphat Carboxylase und Verwendung von Assimilaten in Abhängigkeit von Lichtintensität, Alter und Position der Blätter von Rotklee (Trifolium pratense L.) /." [S.l.] : [s.n.], 1986. http://e-collection.ethbib.ethz.ch/show?type=diss&nr=7949.

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Stumm, Daniel Ra. "Penetrationsstudien mit Pflanzenparasiten an Pflanzen mit verschiedenen Resistenzarten /." [S.l.] : [s.n.], 1986. http://e-collection.ethbib.ethz.ch/show?type=diss&nr=7940.

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31

Röthlisberger, Heinz. "Die energieversorgung der Emmentalerkäserei /." [S.l.] : [s.n.], 1985. http://e-collection.ethbib.ethz.ch/show?type=diss&nr=7934.

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Riesterer, Thomas. "Electronic structure and bonding in metal hydrides, studied with photoelectron spectroscopy /." [S.l.] : [s.n.], 1985. http://e-collection.ethbib.ethz.ch/show?type=diss&nr=7948.

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Hagenlocher, Martin. "Hartgelatinekapseln als Arzneistoffträger für die rektale Applikation /." Zürich, 1986. http://e-collection.ethbib.ethz.ch/show?type=diss&nr=7944.

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Carreirão, Yan de Souza. "Eleições e sistema partidário em Santa Catarina, 1945-79." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 1988. https://repositorio.ufsc.br/handle/123456789/111881.

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Vida, Ana Clara Felix. "A eletroforese capilar para a separação das metalotioneínas da cianobactéria (Synechococcus PCC 7942) e de mamíferos." Universidade de São Paulo, 2011. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/64/64133/tde-22062011-105023/.

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Metalotioneínas (MTs) são proteínas de baixa massa molecular, que tem como principal função a regulação dos níveis de metais nos organismos. A caracterização das MTs da cianobactéria Synechococcus PCC 7942 por eletroforese capilar foi feita em comparação com os padrões comerciais de MTs de rim de cavalo e de fígado de coelho. As MTs de mamíferos apresentam diferentes arranjos moleculares, classificadas em isoformas. Na aplicação da eletroforese capilar como metodologia analítica para a otimização da separação das isoformas existentes, foram investigados a influência da composição da solução eletrolítica, variações da voltagem, comprimento do capilar e diâmetro interno do capilar. Os perfis eletroforéticos das misturas das MTs purificadas a partir de rim de cavalo e fígado de coelho comparados com a de cianobactéria mostraram uma diferenciação no tempo de migração. Para a separação foram testados eletrólitos tais como fosfato, borato e TRIS-HCl, sendo que os melhores resultados foram obtidos com o tampão TRIS-HCl (70 mM, pH 8,2) com adição de 5% de metanol. A separação eletroforética foi testada em capilares de sílica fundida de 75 e 25 m d.i., comprimento de 40, 50 e 60 cm. As soluções das amostras em volume de 327 nL foram introduzidas por injeção hidrodinâmica. As diferenças de potencial testadas foram de 10, 15, 20 e 25 kV. As melhores condições de separação foram atingidas empregado TRIS-HCl com 5% metanol como solução eletrolítica, em capilar de 60 cm e diferença de potencial de 20 kV o que estabilizou a corrente de separação em 42 \'mü\'A. Os resultados mostraram que a eletroforese capilar mostrou-se eficiente para separação das MTs de mamifero e da Synechococcus devido às diferenças de carga e tamanho das moléculas
Metallothioneins (MTs) are low molecular weight proteins, which main functions are the regulation of metals levels in the body and detoxification. The capillary electrophoresis (CE) characterization of MT from Synechococcus cyanobacteria was attained by comparison with commercial standards of horse kidney and rabbit liver MTs. The influence of electrolyte, such as phosphate, borate and TRIS-HCl buffers on the separation performance were tested. Also, parameters such as voltage potential, capillary length and capillary inner diameter were investigated to attain optimized separation of mammal and Synechococcus MTs. The electrophoretic profiles of MTs revealed four abundant metallothionein isoforms for the horse kidney sample, one for rabbit liver MTII and two for cyanobacteria Synechococcus. The separation by CE of horse and cyanobacteria MTs mixtures differentiated two sets of signals, the first with four peaks corresponding to the horse sample and the last to Synechococcus. The mixture of rabbit liver MT and cyanobacteria MTs presented a first peak for rabbit MTII and a second for cyanobacteria. Tests were performed trying phosphate, borate and TRIS-HCl buffers, however the best results were attained with TRIS-HCl buffer (70 mM, pH 8.2) with addition of 5% methanol. Different capillary lengths of 40, 50 and 60 cm and two internal diameters of 75 and 25m were tested. Also, voltages of 10, 15, 20 and 25 kV were studied. The best experimental conditions were attained using a 60 cm long capillary, TRIS-HCl plus 5% methanol as electrolyte, the application of 20 kV which allowed maintaining a separation current of 42 \'mü\'A. Results demonstrated that capillary electrophoresis was efficient for separation of MTs of mammals from that of Synechoccocus due their differences on size to charge
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Ghosh, Biswanath. "Cosmic rays at sea-level 26 degree N, 79 degree E." Thesis, University of North Bengal, 1986. http://hdl.handle.net/123456789/676.

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Imfeld, Alexander. "Semantisches Filesystem ObjectSFS." Zürich : ETH, Eidgenössische Technische Hochschule Zürich, Department of Computer Science, Institute for Information Systems, Database Research Group, 2002. http://e-collection.ethbib.ethz.ch/show?type=dipl&nr=79.

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Brito, JoÃo Aurino Mendes. "O advento da ConstituiÃÃo Federal de 1988 e a inconstitucionalidade superveniente do artigo 791 da consolidaÃÃo das leis trabalhistas." Universidade Federal do CearÃ, 2007. http://www.teses.ufc.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=4242.

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Abstract:
Em 1943, vem a lume a ConsolidaÃÃo das Leis do Trabalho, que traz em seu bojo a autorizaÃÃo legal para que as prÃprias partes possam, por si mesmas, sem a assistÃncia de advogados e valendo-se, para tanto, do âjus postulandiâ ali previsto no art. 791 do referido diploma, judicialmente patrocinar os seus interesses no Ãmbito da JustiÃa do Trabalho, organismo que contou, atà 1999, na sua composiÃÃo, com os juÃzes classistas leigos e temporÃrios, representantes de empregados e de empregadores. Apesar de as normas reguladoras do exercÃcio da advocacia no Brasil nÃo dispensarem a atuaÃÃo do advogado nas lides de natureza trabalhista, âo jus postulandiâ de que trata o art. 791 da CLT, que nÃo foi, atà agora, objeto de especÃfico e direto controle de constitucionalidade por parte do Supremo Tribunal Federal, vem sendo aplicado atà hoje, mesmo depois de promulgada a ConstituiÃÃo Federal de 5.10.1988, jà que a validade daquela norma consolidada foi expressamente reafirmada pela SÃMULA 329 do Tribunal Superior do Trabalho, nada obstante o Art. 133 da CF/88 estabelecer a indispensabilidade do advogado na administraÃÃo da justiÃa. O Advento da CF/88, no entanto, na nossa concepÃÃo, cristalizou a inconstitucionalidade superveniente do referido dispositivo celetista, tanto porque o advogado passou a ser considerado como parte essencial ao funcionamento do organismo destinado à administraÃÃo da JustiÃa (art. 133 da CF/88), quanto porque a Lei Fundamental de 1988 erigiu à categoria de direito(preceito) fundamental, o acesso (qualificado) à jurisdiÃÃo (Art. 5Â, Inc. LV) e a garantia de que o Estado prestaria assistÃncia jurÃdica integral e gratuita aos necessitados, como previsto no inciso LXXIV do referido art. 5 da Carta Magna, que tambÃm impÃs, na mesma linha de lÃgica decorrÃncia, ao Estado, o dever de organizar a Defensoria PÃblica da UniÃo (art. 134 e parÃgrafos da CF/88), instrumento por meio do qual essa assistÃncia jurÃdica integral e gratuita aos necessitados (CF/88, Art. 5Â, Inc. LXXIV) deveria ser disponibilizada. E se o acesso qualificado à jurisdiÃÃo (CF/88, art. 5Â, Inc. LV) e se o dever de prestar assistÃncia jurÃdica aos necessitados (CF/88, art. 5Â, Inc. LXXIV) sÃo preceitos fundamentais, afigura-se Ãbvio que todas as demais disposiÃÃes constitucionais a eles (a esses preceitos) correlatas, inclusive a do art. 133 da CF/88, sà existem para o fim de exatamente realizar (concretizar) e de dar densidade normativa a esses mesmos preceitos. Ao lado disso, considere-se que a extinÃÃo da representaÃÃo paritÃria, imposta pela Emenda Constitucional n 24/99, que a excluiu definitivamente da 20 estrutura dos ÃrgÃos integrantes da JustiÃa do Trabalho, demoliu, irremediavelmente, o argumento dos que entendiam que sendo a justiÃa laboral integrada por juÃzes leigos, nela podiam postular as prÃprias partes sem a intervenÃÃo de advogados, inclusive porque cada um desses representantes classistas das categorias que se digladiam no contexto do conflito trabalhista, alÃados à condiÃÃo de juÃzes nÃo togados, atuaria na defesa dos interesses dos membros dessas respectivas classes de trabalhadores e de empregadores. Nada obstante, a AÃÃo Direta de Inconstitucionalidade de n 1.127-8 (DF), proposta pela AssociaÃÃo dos Magistrados Brasileiros (AMB) contra dispositivos do atual Estatuto da OAB (Lei n 8.906/94) veio a ser considerada, em 17.05.2006, pelo Supremo Tribunal Federal (STF), como procedente em parte, mantendo-se, em face disso, o âjus postulandiâ das partes no Ãmbito da JustiÃa do Trabalho, apesar de esta, jà desde 09.12.1999, por forÃa da Emenda Constitucional n 24/99, nÃo mais contar, na sua composiÃÃo, com juÃzes leigos e temporÃrios representantes de empregados e de empregadores. Sendo assim, como o Art. 791 da CLT positiva direito prÃconstitucional cuja aplicabilidade, expressamente reafirmada por SÃMULA do TST, finda por ensejar o flagrante descumprimento de preceitos fundamentais (sobretudo os encartados nos incisos LV e LXXIV do art. 5 da Carta Magna de 1988), somente a ArgÃiÃÃo de Descumprimento de Preceito Fundamental (ADPF), nos termos do previsto na Lei n 9.882, de 3.12.1999, se afigura ser o mecanismo apropriado para se obter, de parte do STF, a formal declaraÃÃo dessa inconstitucionalidade, com o conseqÃente e definitivo expurgo do art. 791 da CLT do ordenamento jurÃdico nacional, o que concorrerÃ, por certo, para a final observÃncia e integral efetividade dos preceitos fundamentais fixados, preponderantemente, nos incisos LV e LXXIV do art. 5 da Carta da RepÃblica
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Brito, João Aurino Mendes. "O advento da constituição federal de 1988 e a inconstitucionalidade superveviente do artigo 791 da consolidação das leis trabalhistas." reponame:Repositório Institucional da UFC, 2006. http://www.repositorio.ufc.br/handle/riufc/12458.

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Abstract:
BRITO, João Aurino Mendes. O advento da Constituição Federal de 1988 e a inconstitucionalidade superveniente do art. 791 da Consolidação das Leis Trabalhistas. 2006. 174 f.: Dissertação (mestrado) - Universidade Federal do Ceará, Programa de Pós-Graduação em Direito, Fortaleza-CE, 2006.
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In 1943, it comes to fire the Consolidation of the Laws of the Work, that he/she brings in his/her salience the legal authorization so that the own parts can, for themselves, without the lawyers' attendance and being been worth, for so much, of the "right postulandi" there foreseen in the art. 791 of the referred diploma, judicially to sponsor their interests in the extent of the Justice of the Work, organism that counted, up to 1999, in his/her composition, with the judges lay and temporary class representative, employees' representatives and of employers. In spite of the norms to regulate of the exercise of the legal profession in Brazil spare not the lawyer's performance in you participate in them of labor nature, "the right postulandi" that he/she treats the art. 791 of CLT, that it was not, up to now, I object of specific and direct constitutionality control on the part of Federal Supreme court, it has been applied until today, even after having promulgated the Federal Constitution of 5.10.1988, since the validity of that consolidated norm was reaffirmed expressly by SÚMULA 329 of the Superior Tribunal of the Work, obstructive Art. 133 of CF/88 to establish the lawyer's indispensable in the administration of the justice. Advent of CF/88, however, in our conception, it crystallized the unconstitutionality supervenient of the referred device celetista, so much because the lawyer passed to be considered as essential part to the operation of the organism destined to the administration of Justice (art. 133 of CF/88), as because the Fundamental Law of 1988 erected to the right (preceito category) fundamental, the access (qualified) to the jurisdiction (Art. 5th, Inc. LV) and the warranty that the State would render integral and free juridical attendance to the persons in need, as foreseen in the interruption LXXIV of the referred art. 5th of the Charter, that also imposed, in the same line of logic consequence, to the State, the duty of organizing Public Defender of Union (art. 134 and paragraphs of CF/88), I score through which that integral and free juridical attendance to the needed (CF/88, Art. 5th, Inc. LXXIV) it should be made available. The qualified access is been to the jurisdiction (CF/88, art. 5th, Inc. LV) and if the duty of rendering juridical attendance to the needed (CF/88, art. 5th, Inc. LXXIV) they are fundamental precepts, it is figured obvious that all the other constitutional dispositions the they (a those precepts) you correlate, besides the one of the art. 133 of CF/88, they only exist for the end of exactly to carry through (to materialize) and of giving normative density the those same precepts. Beside that, be considered that the extinction of the representation paritária, imposed by the Amendment Constitutional no. 24/99, that it excluded her definitively of the structure of the integral organs of the Justice of the Work, it demolished, hopelessly, the argument of the ones that understood that being the justice laboral integrated by lay judges, in her they could postulate the own parts without the lawyers' intervention, besides because each one of those representatives class of the categories that you/they are fought in the context of the labor conflict, raised to the judges' condition no judges, would act in the defense of the interests of the members of those respective classes of workers and of employers. Obstructive, the Direct Action of Unconstitutionality of no. 1.127-8(DF), proposed by the Association of the Magistrates Brazilian-AMB against devices of the current Statute of OAB(Lei no. 8.906/94) the being came considered, in 17.05.2006, for the Supreme Tribunal Federal-STF, as reasonable partly, staying, in face of that, the "right postulandi" of the parts in the extent of the Justice of the Work, in spite of this, already since 09.12.1999, for force of the Amendment Constitutional no. 24/99, no more to count, in his/her composition, with lay judges and temporary representatives of employees and of employers. Being like this, like Art. 791 of right positive CLT daile pay-constitutional whose applicability, expressly reaffirmed by SÚMULA of TST, it finishes for to try the instant noncompliance of precepts inserted basic (over all them in the interruptions LV and LXXIV of the art. 5th of the Charter of 1988), only the Oral test of Noncompliance of Precept Fundamental-ADPF, in the terms of the foreseen in the Law no. 9.882, of 3.12.1999, is figured to be the appropriate mechanism to obtain, of part of STF, the formal declaration of that unconstitutionality, with the consequent and definitive purges of the art. 791 of CLT of the national juridical order, what will compete, for right, for to final observance and integral effectiveness of the fastened fundamental precepts, preponderantly, in the interruptions LV and LXXIV of the art. 5th of the Letter of the Republic.
Em 1943, vem a lume a Consolidação das Leis do Trabalho, que traz em seu bojo a autorização legal para que as próprias partes possam, por si mesmas, sem a assistência de advogados e valendo-se, para tanto, do “jus postulandi” ali previsto no art. 791 do referido diploma, judicialmente patrocinar os seus interesses no âmbito da Justiça do Trabalho, organismo que contou, até 1999, na sua composição, com os juízes classistas leigos e temporários, representantes de empregados e de empregadores. Apesar de as normas reguladoras do exercício da advocacia no Brasil não dispensarem a atuação do advogado nas lides de natureza trabalhista, “o jus postulandi” de que trata o art. 791 da CLT, que não foi, até agora, objeto de específico e direto controle de constitucionalidade por parte do Supremo Tribunal Federal, vem sendo aplicado até hoje, mesmo depois de promulgada a Constituição Federal de 5.10.1988, já que a validade daquela norma consolidada foi expressamente reafirmada pela SÚMULA 329 do Tribunal Superior do Trabalho, nada obstante o Art. 133 da CF/88 estabelecer a indispensabilidade do advogado na administração da justiça. O Advento da CF/88, no entanto, na nossa concepção, cristalizou a inconstitucionalidade superveniente do referido dispositivo celetista, tanto porque o advogado passou a ser considerado como parte essencial ao funcionamento do organismo destinado à administração da Justiça (art. 133 da CF/88), quanto porque a Lei Fundamental de 1988 erigiu à categoria de direito(preceito) fundamental, o acesso (qualificado) à jurisdição (Art. 5º, Inc. LV) e a garantia de que o Estado prestaria assistência jurídica integral e gratuita aos necessitados, como previsto no inciso LXXIV do referido art. 5º da Carta Magna, que também impôs, na mesma linha de lógica decorrência, ao Estado, o dever de organizar a Defensoria Pública da União (art. 134 e parágrafos da CF/88), instrumento por meio do qual essa assistência jurídica integral e gratuita aos necessitados (CF/88, Art. 5º, Inc. LXXIV) deveria ser disponibilizada. E se o acesso qualificado à jurisdição (CF/88, art. 5º, Inc. LV) e se o dever de prestar assistência jurídica aos necessitados (CF/88, art. 5º, Inc. LXXIV) são preceitos fundamentais, afigura-se óbvio que todas as demais disposições constitucionais a eles (a esses preceitos) correlatas, inclusive a do art. 133 da CF/88, só existem para o fim de exatamente realizar (concretizar) e de dar densidade normativa a esses mesmos preceitos. Ao lado disso, considere-se que a extinção da representação paritária, imposta pela Emenda Constitucional nº 24/99, que a excluiu definitivamente daestrutura dos órgãos integrantes da Justiça do Trabalho, demoliu, irremediavelmente, o argumento dos que entendiam que sendo a justiça laboral integrada por juízes leigos, nela podiam postular as próprias partes sem a intervenção de advogados, inclusive porque cada um desses representantes classistas das categorias que se digladiam no contexto do conflito trabalhista, alçados à condição de juízes não togados, atuaria na defesa dos interesses dos membros dessas respectivas classes de trabalhadores e de empregadores. Nada obstante, a Ação Direta de Inconstitucionalidade de nº 1.127-8 (DF), proposta pela Associação dos Magistrados Brasileiros (AMB) contra dispositivos do atual Estatuto da OAB (Lei nº 8.906/94) veio a ser considerada, em 17.05.2006, pelo Supremo Tribunal Federal (STF), como procedente em parte, mantendo-se, em face disso, o “jus postulandi” das partes no âmbito da Justiça do Trabalho, apesar de esta, já desde 09.12.1999, por força da Emenda Constitucional nº 24/99, não mais contar, na sua composição, com juízes leigos e temporários representantes de empregados e de empregadores. Sendo assim, como o Art. 791 da CLT positiva direito préconstitucional cuja aplicabilidade, expressamente reafirmada por SÚMULA do TST, finda por ensejar o flagrante descumprimento de preceitos fundamentais (sobretudo os encartados nos incisos LV e LXXIV do art. 5º da Carta Magna de 1988), somente a Argüição de Descumprimento de Preceito Fundamental (ADPF), nos termos do previsto na Lei nº 9.882, de 3.12.1999, se afigura ser o mecanismo apropriado para se obter, de parte do STF, a formal declaração dessa inconstitucionalidade, com o conseqüente e definitivo expurgo do art. 791 da CLT do ordenamento jurídico nacional, o que concorrerá, por certo, para a final observância e integral efetividade dos preceitos fundamentais fixados, preponderantemente, nos incisos LV e LXXIV do art. 5º da Carta da República.
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Andreola, Florencia Natalia <1984&gt. "Architettura insegnata. Aldo Rossi, Giorgio Grassi e l'insegnamento della progettazione architettonica (1946-79)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7465/1/Andreola_Florencia_tesi.pdf.

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Abstract:
La Scuola di Architettura come oggetto di una ricerca di dottorato, pur nella sua parzialità temporale e spaziale, si offre come nodo di interesse nel tentativo di illuminare uno dei molteplici aspetti che caratterizzano l’ambito più generale dell’architettura in Italia oggi. Porre sotto i riflettori l’insegnamento come tema cardine per la formazione di generazioni di professionisti, ma anche per il destino della ricerca in architettura, è utile alla ricomposizione degli strumenti formativi, al loro corretto utilizzo, conservando ciò che la storia ha lasciato nei suoi risultati positivi, aggiornando ciò che oggi non si confà più alla condizione socio-culturale e alle nuove dinamiche produttive, avendo infine il coraggio di liberarsi di ciò che non ha portato buoni frutti. Aldo Rossi e Giorgio Grassi diventano in questo senso protagonisti di una ricerca che si concentra sul loro specifico ruolo di docenti universitari, di maestri, di portatori di una teoria, forse tra gli ultimi nella storia dell’architettura italiana. Due protagonisti che hanno saputo sistematizzare un messaggio didattico, una teoria, e hanno potuto/voluto/saputo/provato a trasmetterlo a più generazioni attraverso – anche – l’insegnamento accademico. In particolare la ricerca approfondisce il periodo iniziale delle carriere accademiche dei due protagonisti trattati, cercando di comprendere anzitutto il clima culturale di appartenenza, le esperienze di formazione e la condizione che li ha portati a impostare l’insegnamento in un determinato modo, per poi soffermarsi sulle esperienze di didattica vera e propria dal 1965 alla fine degli anni Settanta.
The School of Architecture as subject of a doctoral research - even in its temporal and spatial incompleteness – can be observed as a node of interest, as we try to shed light on one of the many aspects that characterize the more general field of architecture in Italy today. Putting the spotlight on teaching as a cardinal theme for the training of generations of professionals - but also for the fate of research in the field of architecture -, can be helpful in reconsidering the educational tools in their proper use, preserving what useful results history has produced, updating what today does not suit the socio-cultural conditions and the new production dynamics anymore, and eventually having the courage to get rid of what didn’t bring good results. Aldo Rossi and Giorgio Grassi become protagonists of this research, which focuses on their specific role of academics, teachers, of bearers of a theory, perhaps among the last in the history of Italian architecture. Two key players who were able to systematize an educational message - a theory - and who could / wanted / tried to transmit it to several generations (also) through academic teaching. In particular, this research explores the initial period of their academic careers, trying first of all to understand the cultural climate around them, their training experiences and the condition that led them to set up their teaching in a certain way, then going on to dwell on their actual teaching from 1965 to the late seventies.
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Andreola, Florencia Natalia <1984&gt. "Architettura insegnata. Aldo Rossi, Giorgio Grassi e l'insegnamento della progettazione architettonica (1946-79)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7465/.

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Abstract:
La Scuola di Architettura come oggetto di una ricerca di dottorato, pur nella sua parzialità temporale e spaziale, si offre come nodo di interesse nel tentativo di illuminare uno dei molteplici aspetti che caratterizzano l’ambito più generale dell’architettura in Italia oggi. Porre sotto i riflettori l’insegnamento come tema cardine per la formazione di generazioni di professionisti, ma anche per il destino della ricerca in architettura, è utile alla ricomposizione degli strumenti formativi, al loro corretto utilizzo, conservando ciò che la storia ha lasciato nei suoi risultati positivi, aggiornando ciò che oggi non si confà più alla condizione socio-culturale e alle nuove dinamiche produttive, avendo infine il coraggio di liberarsi di ciò che non ha portato buoni frutti. Aldo Rossi e Giorgio Grassi diventano in questo senso protagonisti di una ricerca che si concentra sul loro specifico ruolo di docenti universitari, di maestri, di portatori di una teoria, forse tra gli ultimi nella storia dell’architettura italiana. Due protagonisti che hanno saputo sistematizzare un messaggio didattico, una teoria, e hanno potuto/voluto/saputo/provato a trasmetterlo a più generazioni attraverso – anche – l’insegnamento accademico. In particolare la ricerca approfondisce il periodo iniziale delle carriere accademiche dei due protagonisti trattati, cercando di comprendere anzitutto il clima culturale di appartenenza, le esperienze di formazione e la condizione che li ha portati a impostare l’insegnamento in un determinato modo, per poi soffermarsi sulle esperienze di didattica vera e propria dal 1965 alla fine degli anni Settanta.
The School of Architecture as subject of a doctoral research - even in its temporal and spatial incompleteness – can be observed as a node of interest, as we try to shed light on one of the many aspects that characterize the more general field of architecture in Italy today. Putting the spotlight on teaching as a cardinal theme for the training of generations of professionals - but also for the fate of research in the field of architecture -, can be helpful in reconsidering the educational tools in their proper use, preserving what useful results history has produced, updating what today does not suit the socio-cultural conditions and the new production dynamics anymore, and eventually having the courage to get rid of what didn’t bring good results. Aldo Rossi and Giorgio Grassi become protagonists of this research, which focuses on their specific role of academics, teachers, of bearers of a theory, perhaps among the last in the history of Italian architecture. Two key players who were able to systematize an educational message - a theory - and who could / wanted / tried to transmit it to several generations (also) through academic teaching. In particular, this research explores the initial period of their academic careers, trying first of all to understand the cultural climate around them, their training experiences and the condition that led them to set up their teaching in a certain way, then going on to dwell on their actual teaching from 1965 to the late seventies.
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Venturim, Lara Marina de Vasconcelos Pinho. "Atividade física e comportamentos sedentários em crianças de 7 a 10 anos." reponame:Repositório Institucional da UFES, 2014. http://repositorio.ufes.br/handle/10/1570.

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A prática da atividade física (AF) tem ocupado espaço de destaque, tendo em vista sua relação direta com a promoção da saúde e a prevenção de doenças. Alguns comportamentos relacionados a essa prática são facilmente incorporados na infância e tendem a permanecer na vida adulta, trazendo importantes benefícios para a saúde em geral. Por sua vez, o comportamento sedentário (CS) tem crescido, especialmente entre crianças. Este trabalho tem por objetivo analisar a tendência temporal da prática de atividade física e do comportamento sedentário em crianças de 7 a 10 anos matriculadas em escolas públicas de duas regiões de Vitória/ES. Foi analisado banco de dados construído a partir de duas pesquisas realizadas no município, em 2007 e 2011. Informações sobre AF e CS foram obtidas com auxílio de questionário validado para a população infantil e identificadas variáveis para este estudo. A variável “Tempo Total de Tela” (TTT) foi estabelecida com base no tempo dispendido em televisão, videogame e computador e identificadas as crianças com TTT >2h/dia. Deslocamento ativo, AF supervisionada e tempo de brincadeiras foram mensurados e as crianças foram classificadas como “fisicamente ativa” quando AF ≥300min/semana. Variáveis quantitativas foram apresentadas como média+desvios-padrão e analisadas em relação ao sexo, idade, classe socioeconômica, estudo e região. A tendência no tempo foi analisada utilizando teste qui-quadrado e nível de significância p<0,05. A maioria das crianças foi classificada como FA nos dois estudos, 72% e 62%, respectivamente, porém houve uma redução significativa da AF semanal (p<0,001), bem como do deslocamento ativo para a escola (p<0,001). Escolares do sexo feminino e os domiciliados na região de melhor nível socioeconômico apresentaram menor tempo de AF em ambos estudos. O uso diário de dispositivos de tela aumentou de um estudo para o outro (p<0,05). Meninos apresentaram maior TTT nos dois estudos em relação às meninas. Conclui-se que houve incremento do CS, especialmente em relação ao uso do computador. É possível que esse cenário tenha relação com melhoria da condição socioeconômica das famílias nas duas regiões estudadas, mas o fato de participar de AF supervisionada contribuiu para aumentar o percentual de crianças fisicamente ativa nos dois momentos.
The practice of physical activity (PA) has occupied a prominent space, given its direct relationship to health promotion and disease prevention. Some behaviors related to this practice are easily incorporated in childhood and tend to remain in adulthood, bringing significant benefits to overall health. In turn, sedentary behavior (SB) has grown, especially among children. This work aims to analyze time trends in physical activity and sedentary behavior in children 7-10 years enrolled in public schools in two regions of Vitoria / ES. Database built from two surveys conducted in the county in 2007 and 2011 was analyzed. Information about PA and SB were obtained with the aid of a questionnaire validated for infant and population variables identified for this study. The variable "Total Screen Time" (TTT) was established on the basis of time spent on television, video games and computer and identified children with TTT > 2h/day. Active commuting, PA and supervised play time were measured and the children were classified as "physically active" when PA ≥ 300min/semana. Quantitative variables were presented as mean ± standard deviation and analyzed in relation to gender, age, socioeconomic class, and study area. The trend over time was analyzed using chi- square test and significance level p < 0.05. Most children were classified as PA in two studies, 72 % and 62 %, respectively, but there was a significant reduction in PA weekly ( p < 0.001 ) and active commuting to school ( p < 0.001 ). Female students and those residing in the region of higher socioeconomic status had shorter AF in both studies. Daily use of screen devices increased from one study to another ( p < 0.05 ). Boys had higher TTT in both studies compared to girls. It was concluded that there was an increase in SB, especially in relation to computer use. It is possible that this scenario is related to improving the socioeconomic status of families in the two regions studied , but the fact of participating in supervised AF contributed to increase the percentage of physically active children at both times
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Nitzsche, Nico, and Henry Schulz. "Zur Durchführbarkeit eines regelmäßigen Trainings mit der Nintendo Wii Fit Plus bei Frauen nach der Schwangerschaft." Technische Universität Chemnitz, 2010. https://monarch.qucosa.de/id/qucosa%3A19471.

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Abstract:
Kurzfassung: Sport im Sinne eines regelmäßigen körperlichen Trainings sollte aus gesundheitlichen Gründen nach einer Schwangerschaft empfohlen werden. Jedoch müssen an diese Aktivitäten besondere Ansprüche gestellt werden. Die Beanspruchung sollte moderat und mit geringem Risiko sein. Weiters muss die körperliche Aktivität in den Tagesablauf einer jungen Mutter integrierbar sein. Hierzu könnten digitale Spiele mit Ganzkörperaktivitäten sinnvoll eingesetzt werden. Ziel dieser Trainingsstudie war es, möglichen Einsatz und mögliche Wirkung ausgewählter Übungen der Nintendo Wii Fit Plus bei postnatalen Frauen zu überprüfen. Dabei wurden subjektive Eindrücke wie das Spielerleben und wahrgenommene Beanspruchung erhoben. Die Wirkung auf die aerobe Ausdauerleistungsfähigkeit wurde durch eine 6-wöchige Intervention überprüft. An der Studie nahmen 8 Probandinnen (Alter 29,0 ± 4,6 Jahre, Größe 1,7 ± 0,1 m, Body-Mass-Index [BMI] 25,1 ± 3,1 kg/m², postnatal 6,3 ± 1,9 Wochen) teil. Ergebnisse: Die Probandinnen zeigten nach einmaligem Spielen eine hohe bis sehr hohe Motivation, dieses Spiel noch mal zu spielen. Es wurde als nicht stressig mit mittlerer Spielgeschwindigkeit bei einfacher und übersichtlicher Bedienung bewertet. Über den Beobachtungszeitraum nahmen die Frauen eine moderate (etwas anstrengende) Beanspruchung mit hohem Spaßempfinden wahr. Signifikante Gewichtsreduktionen sowie eine Verbesserung der aeroben Leistungsfähigkeit konnten nicht festgestellt werden. Schlussfolgernd bleibt festzuhalten, dass trotz nicht-signifikanter metabolischer und morphologischer Adaptionen eine hohe Motivation zu erwarten ist, was unter gegebenen Übungsvariationen der Nintendo Wii Fit Plus zu regelmäßigem Training führen kann. Da diese Studie nur Pilotcharakter hatte, wäre unter randomisierten kontrollierten Bedingungen eine Untersuchung mit größerem Probandenumfang durchzuführen.
Exercise after pregnancy should be recommended for health reasons. However, special considerations are necessary in the context of physical training. The intensity should be moderate and the activity itself lowrisk. In addition, the exercise has to be capable of being integrated in the daily routine of a young mother. This could also include digital games that involve whole body movements. The aim of this study was to investigate the possible use and the effects of selected exercises of the Nintendo Wii Fit Plus in postnatal women. Data on the subjective impressions of the game experience was collected as well as the perceived exertion during the activity. Furthermore, the effect on the aerobic performance after 6 weeks intervention was investigated. The study involved 8 female subjects (age 29.0 ± 4.6 years, height 1.7 ± 0.1 m, Body Mass Index 25.1 ± 3.1 kg/m², postnatal 6.3 ± 1.9 weeks). Results: The subjects showed a high to very high motivation to play the Wii Fit Plus again after the first game session. The game was assessed as causing no stress at medium speed with a simple and clear operation. During the observation period, the women showed a moderate (somewhat hard physical exertion) with a high sensation of fun. Significant weight reductions and improvements in aerobic capacity could not be proven. Summing up, using the Wii Fit Plus, a high level of motivation can be expected despite any significant metabolic and morphological adaptations, which may lead to a regular participation in exercise activities. Since this study only had pilot-character, it would be advisable to conduct further research using a larger number of subjects under randomized controlled conditions.
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Ugaz, Mont Dionisio. "ARMAS RAMÍREZ, Carlos E. y Juan DÍAZ CAMACHO, eds. Ciencia química: conceptos fundamentales. 1a ed. Trujillo: Editorial Libertad EIRL, s.f. 795 p." Revista de Química, 2013. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/100041.

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Marques, Priscilla. "Validade e reprodutibidade do Teste de Caminhada da Milha para idosas de 70 a 79 anos." Florianópolis, SC, 2008. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/91163.

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Abstract:
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Desportos, Programa de Pós-Graduação em Educação Física, Florianópolis, 2008.
Made available in DSpace on 2012-10-23T19:24:03Z (GMT). No. of bitstreams: 1 266547.pdf: 3171280 bytes, checksum: f039dfbfb0a7d4f129b19ea2f454bee8 (MD5)
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Oliosi, Lorenna Pereira. "A utilização das praias como espaços de esporte e lazer : tensões entre o público e o privado." reponame:Repositório Institucional da UFES, 2014. http://repositorio.ufes.br/handle/10/1312.

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Abstract:
Submitted by Maykon Nascimento (maykon.albani@hotmail.com) on 2015-03-04T19:52:36Z No. of bitstreams: 2 license_rdf: 23148 bytes, checksum: 9da0b6dfac957114c6a7714714b86306 (MD5) Dissertação Lorenna Pereira Oliosi.pdf: 1562888 bytes, checksum: 2634deb1b735926b429c0093019daa3e (MD5)
Approved for entry into archive by Elizabete Silva (elizabete.silva@ufes.br) on 2015-03-05T20:56:16Z (GMT) No. of bitstreams: 2 license_rdf: 23148 bytes, checksum: 9da0b6dfac957114c6a7714714b86306 (MD5) Dissertação Lorenna Pereira Oliosi.pdf: 1562888 bytes, checksum: 2634deb1b735926b429c0093019daa3e (MD5)
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O presente estudo se propõe a investigar a relação estabelecida entre o Poder Público e a iniciativa privada na utilização das praias do município de Vila Velha/ES como espaços de esporte e lazer, analisando se e como as políticas formuladas para utilização das praias podem incidir no acesso do cidadão ao esporte e ao lazer, no período de 2009-2012. Trata-se de uma pesquisa de abordagem qualitativa, que utiliza como planos de pesquisa os estudos descritivo e explicativo. A realização do estudo ocorreu em etapas, constando de levantamento bibliográfico, coleta de dados documentais, inserção em campo e por fim, análise dos dados coletados, utilizando como meio a técnica de análise de conteúdo (BARDIN, 2009). Os resultados da pesquisa apontam que a Secretaria de Esportes e Lazer de Vila Velha/ES, através das políticas implementadas, não buscou garantir o acesso do cidadão ao esporte e ao lazer, considerando que as políticas adotadas não contemplam a gestão dos espaços públicos e das práticas de esporte e lazer. Além disso, as parcerias estabelecidas com a iniciativa privada não são institucionalizadas e não preveem o acesso livre e gratuito ao cidadão, comprometendo o direito previsto constitucionalmente no acesso ao esporte e ao lazer.
The present study aims to investigate the relation between government and the private sector in the use of the beaches in the municipality of Vila Velha / ES as sports and leisure spaces, analyzing whether and how policies formulated for use of beaches can focus on citizen access to sport and leisure, in the period 2009-2012. This is a qualitative study, using as research plans the descriptive and explanatory studies. The completion of the study occurred in stages, consisting of literature, collection of documentary data, field integration and finally, data analysis, using the content analysis technique. (Bardin, 2009). The survey results show that the Department of Sports and Recreation Vila Velha / ES, through the policies implemented, did not seek to ensure citizen access to sport and leisure, considering that these policies do not address the management of public spaces and sports practices and leisure. In addition, partnerships with the private sector are not institutionalized and do not provide the free access to citizens, jeopardizing the right constitutionally provided of access to sport and leisure.
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Castro, Isabele Cardoso Vieira de. "Avaliação da utilização das fototerapias Laser (λ 790 nm) e LED (λ 850 ± 10 nm) no processo inflamatório induzido por carragenina na articulação temporomandibular de rato." Faculdade de Odontologia, 2014. http://repositorio.ufba.br/ri/handle/ri/20781.

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Abstract:
Submitted by Hiolanda Rêgo (hiolandarego@gmail.com) on 2016-09-30T13:40:35Z No. of bitstreams: 1 Tese_ODONTO_ Isabele Cardoso Vieira de Castro.pdf: 5717290 bytes, checksum: 1510d5d5cade7aea5b24f73f8f597bae (MD5)
Approved for entry into archive by Delba Rosa (delba@ufba.br) on 2016-10-07T12:02:38Z (GMT) No. of bitstreams: 1 Tese_ODONTO_ Isabele Cardoso Vieira de Castro.pdf: 5717290 bytes, checksum: 1510d5d5cade7aea5b24f73f8f597bae (MD5)
Made available in DSpace on 2016-10-07T12:02:38Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Tese_ODONTO_ Isabele Cardoso Vieira de Castro.pdf: 5717290 bytes, checksum: 1510d5d5cade7aea5b24f73f8f597bae (MD5)
CNPq
As disfunções temporomandibulares (DTMs) são frequentes na população e geralmente envolvem processos inflamatórios. Trabalhos prévios têm evidenciado efeitos positivos das fototerapias Laser e LED (diodos emissores de luz) nas DTMs, porém sua ação e mecanismo no infiltrado inflamatório da articulação temporomandibular ainda são pouco conhecidos. O objetivo deste trabalho foi avaliar, através da análise histológica, a eficácia das luzes Laser (10 J/cm2, λ 780 nm, 70 mW, CW) e LED (10 J/cm2, λ 850 ± 10 nm,100 mW,CW) na inflamação da articulação temporomandibular de ratos induzida por carragenina. Quarenta e cinco animais foram divididos em três grupos com cinco animais por subgrupo de acordo com os tempos experimentais de dois, três e sete dias: Inflamação; Inflamação + Fototerapia Laser e Inflamação + Fototerapia LED. A primeira irradiação foi realizada 24 horas após a indução com intervalo de 48 horas entre as sessões. Após a morte animal, os espécimes foram processados e corados com HE e Picrosirius. Em seguida, as amostras foram examinadas histologicamente. Os dados foram submetidos à análise estatística. No decorrer dos tempos experimentais, no grupo inflamação, foi observado infiltrado inflamatório crônico discreto a moderado entre as trabéculas ósseas do côndilo. No grupo tratado com Laser, a região do côndilo apresentou intensa vascularização e presença de discreta inflamação crônica na maioria dos espécimes. No grupo LED, o côndilo apresentou aspectos de normalidade e ausência de inflamação em alguns espécimes, ao longo dos tempos experimentais. O grupo irradiado com Laser apresentou maior quantidade de colágeno no côndilo (p=0,04) e disco (p=0,03) quando comparado aos grupos inflamação e LED, respectivamente. Os grupos irradiados com Laser ou LED apresentaram um menor número de camadas da membrana sinovial quando comparados aos grupos não irradiados. Concluiu-se que as fototerapias Laser e LED apresentaram de modo geral efeitos positivos em relação à redução do processo inflamatório na articulação temporomandibular de rato.
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Francelino, Josiane de Araújo [UNESP]. "Os determinantes do endividamento externo brasileiro, 1964-79: uma tentativa de categorização das principais interpretações e análise empírica." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2004. http://hdl.handle.net/11449/154609.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2018-07-27T17:13:40Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2004-06-03. Added 1 bitstream(s) on 2018-07-27T17:16:30Z : No. of bitstreams: 1 000883752.pdf: 11234847 bytes, checksum: 9de1491fe78d07231485a0c20495dd31 (MD5)
Buscou-se, neste trabalho, examinar como a literatura interpretou os determinantes do endividamento externo brasileiro para o período 1964-79, e dar um passo além na determinação das variáveis explicativas desse processo. Foi possível dividir as interpretações entre três grandes categorias: a primeira categoria enfatizou os fatores internos ligados ao financiamento da economia como principal determinante de uma política econômica pró-endividamento externo; a segunda categoria enfatizou os fatores externos ligados à conjuntura econômica internacional do período e a terceira categoria, subdivida em mais dois grupos, combinou fatores externos e internos, chamando a atenção para a existência de estruturas internas que necessariamente estimularam e apoiaram esse tipo de diretriz de política econômica pró-endividamento (endividamento como opção de política econômica ratificada externamente e, sobretudo, internamente). A partir das variáveis levantadas pela literatura, estimamos um modelo geral para o endividamento externo para o período completo (1964-79), que não difere dos já estimados pela literatura empírica, e inovamos ao incluir variáveis alternativas com vieses político e social em recortes temporais diferenciados (devido a não disponibilidade dos dados para todo o período). Realizamos ainda Testes de Quebra Estrutural e de Análise de Intervenção os quais evidenciaram que os fatores comumente designados como responsáveis pelo endividamento externo, o baixo custo do empréstimo externo, a elevada taxa de juros interna, a liquidez internacional, a crise do petróleo, não são suficientes para a explicar a evolução da série ao longo de todo o período. Os resultados parecem evidenciar mais a favor dos autores que consideram em suas análises fatores internos e externos
This work aims to examine how the economic literature has interpreted the causes of Brazilian foreign debt in the 1964-79 period and take one step ahead concerning the explaining variables in this process. It was possible to classify those interpretations into three major categories: the first one emphasizes domestic factors regarding the financial system as the main cause of the debt; the second one emphasizes foreign factors, specially because of the world economy in the period; the third one, divided into two subgroups, uses a blend of domestic and foreign factors, emphasizing the existence of domestic structures that necessarily stimulated and supported this kind of pro debt policy (debt as an option of economic policy, with foreign and domestic support). Based on variables pointed out in the literature, we estimated a general model for foreign debt in the whole period (1964-79). This is not entirely different from what was made before in empiric works, but there are innovations such as the inclusion of social and political variables for different time frames (since those data are not available for the whole period). Tests of Structural Breaks and Analysis of Intervention seems to show that factors usually taken as responsible for foreign debt in the period, such as low cost of foreign money, high domestic interest rates, international liquidity, petroleum crisis, are not sufficient explanations to the evolution of debt in the period. The empiric results seem to be more in favor of those who consider in their analysis, both domestic and foreign causes
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Francelino, Josiane de Araújo. "Os determinantes do endividamento externo brasileiro, 1964-79 : uma tentativa de categorização das principais interpretações e análise empírica /." Araraquara, 2004. http://hdl.handle.net/11449/154609.

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Abstract:
Orientador: Alexandre Sartoris Neto
Banca: Marislei Nishijima
Banca: Renato Perim Colistete
Resumo: Buscou-se, neste trabalho, examinar como a literatura interpretou os determinantes do endividamento externo brasileiro para o período 1964-79, e dar um passo além na determinação das variáveis explicativas desse processo. Foi possível dividir as interpretações entre três grandes categorias: a primeira categoria enfatizou os fatores internos ligados ao financiamento da economia como principal determinante de uma política econômica pró-endividamento externo; a segunda categoria enfatizou os fatores externos ligados à conjuntura econômica internacional do período e a terceira categoria, subdivida em mais dois grupos, combinou fatores externos e internos, chamando a atenção para a existência de estruturas internas que necessariamente estimularam e apoiaram esse tipo de diretriz de política econômica pró-endividamento (endividamento como opção de política econômica ratificada externamente e, sobretudo, internamente). A partir das variáveis levantadas pela literatura, estimamos um modelo geral para o endividamento externo para o período completo (1964-79), que não difere dos já estimados pela literatura empírica, e inovamos ao incluir variáveis alternativas com vieses político e social em recortes temporais diferenciados (devido a não disponibilidade dos dados para todo o período). Realizamos ainda Testes de Quebra Estrutural e de Análise de Intervenção os quais evidenciaram que os fatores comumente designados como responsáveis pelo endividamento externo, o baixo custo do empréstimo externo, a elevada taxa de juros interna, a liquidez internacional, a crise do petróleo, não são suficientes para a explicar a evolução da série ao longo de todo o período. Os resultados parecem evidenciar mais a favor dos autores que consideram em suas análises fatores internos e externos
Abstract: This work aims to examine how the economic literature has interpreted the causes of Brazilian foreign debt in the 1964-79 period and take one step ahead concerning the explaining variables in this process. It was possible to classify those interpretations into three major categories: the first one emphasizes domestic factors regarding the financial system as the main cause of the debt; the second one emphasizes foreign factors, specially because of the world economy in the period; the third one, divided into two subgroups, uses a blend of domestic and foreign factors, emphasizing the existence of domestic structures that necessarily stimulated and supported this kind of pro debt policy (debt as an option of economic policy, with foreign and domestic support). Based on variables pointed out in the literature, we estimated a general model for foreign debt in the whole period (1964-79). This is not entirely different from what was made before in empiric works, but there are innovations such as the inclusion of social and political variables for different time frames (since those data are not available for the whole period). Tests of Structural Breaks and Analysis of Intervention seems to show that factors usually taken as responsible for foreign debt in the period, such as low cost of foreign money, high domestic interest rates, international liquidity, petroleum crisis, are not sufficient explanations to the evolution of debt in the period. The empiric results seem to be more in favor of those who consider in their analysis, both domestic and foreign causes
Mestre
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Silva, Eduardo Viganor. "Educação olímpica no ensino médio : validação qualitativa de um material didático de educação em valores por meio do esporte." reponame:Repositório Institucional da UFES, 2014. http://repositorio.ufes.br/handle/10/1930.

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Abstract:
Submitted by Maykon Nascimento (maykon.albani@hotmail.com) on 2016-03-31T19:46:52Z No. of bitstreams: 2 license_rdf: 23148 bytes, checksum: 9da0b6dfac957114c6a7714714b86306 (MD5) dissertacao versao final.pdf: 5235257 bytes, checksum: 780dca4901f981d337a1a251089d6d1c (MD5)
Approved for entry into archive by Patricia Barros (patricia.barros@ufes.br) on 2016-06-08T16:39:53Z (GMT) No. of bitstreams: 2 license_rdf: 23148 bytes, checksum: 9da0b6dfac957114c6a7714714b86306 (MD5) dissertacao versao final.pdf: 5235257 bytes, checksum: 780dca4901f981d337a1a251089d6d1c (MD5)
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FAPES
A mudança de valores sociais e sua pluralidade indicam um novo cenário educacional cuja compreensão aponta para a necessidade de uma educação em valores. A Educação Física enquanto componente curricular obrigatório da educação básica não se isenta dessa responsabilidade de elaborar propostas que abarquem a discussão e problematização de valores no contexto de suas aulas. Porém, a sistematização de tais propostas parece ser pouco desenvolvida na escola, de modo geral, e nessa disciplina, em particular. Em contrapartida, o conteúdo esportivo submetido a um tratamento pedagógico específico tem sido apontado como um veículo de formação moral. Em conjunto, também o livro didático bem estruturado pode ser um auxiliador da prática docente. Neste sentido, este trabalho buscou realizar a validação qualitativa de um instrumento pedagógico destinado a professores de Educação Física escolar atuantes no Ensino Médio e aos alunos pertencentes a esse segmento de ensino. Para isso, a pesquisa contou com a colaboração de quatro professores de Educação Física atuantes no nível médio de escolarização que aplicaram e analisaram a pertinência do material a partir de diferentes critérios. O referido material apresenta-se como um livro didático com propostas de atividades voltadas para a promoção de valores a partir do esporte e tendo como referência a Educação Olímpica. Os resultados indicam que o material é claro, conciso e coerente, mas precisa avançar na indicação de mais atividades práticas que permitam a discussão de valores. Conclui-se que a iniciativa é válida, porém ainda é necessário desenvolver indicadores de aplicação que sinalizem para a ocorrência ou não de mudanças comportamentais e atitudinais por parte dos alunos submetidos às atividades do instrumento.
The changing social values and its plurality indicate a new educational landscape whose understanding points to the need for education in values . The Physical Education curriculum as an obligatory component of basic education is not exempt from this responsibility to develop proposals that cover the discussion and questioning of values in their classes. However, the systematization of these proposals seems to be underdeveloped in school in general, and this discipline in particular. In contrast, the sports content under particular pedagogical treatment has been touted as a vehicle for moral education. Together, also the well-structured textbook can be a helper of teaching practice. Thus, this study attempts to make qualitative validation of a teaching tool for teachers of Physical Education acting in high school and students belonging to this segment of education. For this, the research involved the collaboration of four physical education teachers working in the average level of schooling that have applied and analyzed the relevance of the material from different criteria. Such material is presented as a textbook with proposed activities for the promotion of values from the sport and with reference to the Olympic Education. The results indicate that the material is clear, concise and coherent, but need the indication of more practical activities that allow the discussion of values. It is concluded that the initiative is valid, but it is still necessary to develop indicators that signal application for occurrence of behavioral and attitudinal changes on the part of students subjected to the activities of the instrument.
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