Academic literature on the topic 'Due Sicilie'

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Journal articles on the topic "Due Sicilie"

1

Spadaro, Carmela Maria. "A Deo Coronato. Sovranità cristiforme e rappresentazioni del potere nel Regno di Napoli tra Normanni, Angioini e Borbone." Italian Review of Legal History, no. 8 (December 21, 2022): 7–38. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19249.

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Abstract:
Il Cristo Pantocratore assunto come modello iconografico per rappresentare la sovranità nel Regnum Siciliae in età normanno-sveva, lasciava il posto in età angioina alla paupertas che, per effetto della predicazione francescana accolta dai sovrani napoletani, diventava elemento ineludibile di legittimità del potere regio. In una lettera scritta dal frate francescano Angelo Clareno a Filippo di Majorca, fratello della regina Sancha di Napoli, sono delineati i caratteri del sovrano cristiforme, che esercita il potere in qualità di amministratore del Regno, il cui unico titolare è Cristo: a Deo coronato è solo il sovrano che si fa povero, spogliandosi di ogni brama di potere e volontà di dominio ed usando le ricchezze pubbliche al solo scopo di provvedere alle necessità dei sudditi. La novitas francescana incentrata sul precetto del sine proprio codificato nella Regola di Francesco di Assisi, mutava la rappresentazione e le prospettive della sovranità, introducendo nel diritto pubblico del Regno concetti giuridici destinati ad ampliare la gamma dei significati di proprietas e di dominium. Con sguardo retrospettivo ed in continuità con la tradizione del Regno, l’ultimo re delle Due Sicilie Francesco II di Borbone faceva appello agli antichi diritti del trono di Ruggero e di Carlo III per difendere la legittima sovranità delle Due Sicilie, richiamando così l’immagine del sovrano a Deo coronato la cui condotta politica non poteva che ispirarsi al modello della christiformitas: una prospettiva della sovranità che di lì a poco sarebbe stata travolta dagli eventi rivoluzionari in corso in tutta Europa, dei quali tuttavia potrebbe fornire un’inedita chiave di lettura, proponendosi come momento di riflessione sulla storia italiana ed europea degli ultimi due secoli.
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2

Faustini, Giuseppe. "Il Regno delle due Sicilie e le potenze europee 1830–1861." Journal of Modern Italian Studies 18, no. 4 (September 2013): 525–26. http://dx.doi.org/10.1080/1354571x.2013.810828.

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3

Schininà, Giovanni. "Una potenza euromediterranea? L'Austria di Metternich e il Regno delle Due Sicilie." ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, no. 1 (March 2017): 83–102. http://dx.doi.org/10.3280/asso2017-001007.

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4

Delpu, Pierre-Marie. "Renata DE LORENZO, Borbonia felix. Il Regno delle Due Sicilie alla vigilia del crollo." Revue d'histoire du XIXe siècle, no. 48 (June 1, 2014): 211–12. http://dx.doi.org/10.4000/rh19.4713.

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5

Chiaruttini, C., and L. Siro. "Focal mechanism of an earthquake of Baroque age in the “Regno delle Due Sicilie” (Southern Italy)." Tectonophysics 193, no. 1-3 (July 1991): 195–203. http://dx.doi.org/10.1016/0040-1951(91)90199-3.

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6

Scotti Douglas, Vittorio. "Napoli e Torino, due rivoluzioni sull’esempio di Cadice." Pasado y Memoria. Revista de Historia Contemporánea, no. 22 (January 28, 2021): 53. http://dx.doi.org/10.14198/pasado2021.22.02.

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Abstract:
Dopo una breve introduzione sui secolari rapporti tra Spagna e Italia, il saggio presenta un esame sommario della Costituzione di Cadice e si sofferma poi sulla situazione italiana agli inizi della Restaurazione, analizzando in dettaglio e in profondità il caso del Regno delle Due Sicilie e del Regno di Sardegna dal punto di vista politico e sociale, spiegando come la Costituzione di Cadice fosse divenuta la parola d’ordine del movimento patriottico italiano. Il testo continua indicando come l’insurrezione costituzionale spagnola del 1820 abbia costituito il detonatore della rivoluzione di Napoli dello stesso anno, e mette in luce le reazioni della società napoletana al nuovo regime politico, soffermandosi sul dibattito culturale e politico che si svolse sulla stampa. Si passa poi alla rivoluzione piemontese, mettendo nuovamente in risalto come l’insieme dei patrioti decidesse di adottare la Costituzione di Cadice dopo molte accese discussioni, e come infine la rivoluzione fallisse da un lato per la condotta pusillanime del Principe Reggente Carlo Alberto, dall’altro per la sostanziale apatia e indifferenza delle classi popolari, che non scorgevano alcun possibile vantaggio materiale immediato in un nuovo sistema politico. Infine l’Autore, che vuole qui sottolineare l’impiego di una bibliografia basata essenzialmente su fonti contemporanee e di testimoni oculari, conclude l’opera tracciando un parallelo tra patrioti spagnoli e italiani, uniti nel comune destino della lotta per la libertà e l’indipendenza.
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Antonini, Erica. "Una Rivoluzione per la Costituzione. Note sull'ultima opera di Maria Sofia Corciulo." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 1 (March 2012): 151–59. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-001007.

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Abstract:
La rivoluzione napoletana del 1820-21 č stata singolarmente ritenuta da una consistente parte della storiografia italiana un moto marginale, pressoché slegato dalle successive vicende risorgimentali, soprattutto a causa della sua breve durata (luglio 1820-marzo 1821) e del presunto limitato impatto esercitato sulla popolazione del regno delle Due Sicilie. In esplicita controtendenza rispetto a tale approssimativa valutazione si pone l'ultima opera di Maria Sofia Corciulo, Una Rivoluzione per la Costituzione (1820-'21) - dal significativo sottotitolo Agli albori del Risorgimento Meridionale - che, tramite l'approfondita analisi di un ricco materiale storico-archivistico, propone una decisa "rivalutazione" dell'evento, sotto il profilo istituzionale e, originalmente, socio-culturale.
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Sonetti, Silvia. "La fine delle Due Sicilie nelle cronache della "Gazzetta di Gaeta". Alle origini della causa perduta (1860-1861)." IL RISORGIMENTO, no. 1 (October 2018): 23–55. http://dx.doi.org/10.3280/riso2018-001003.

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Lacriola, Michele. "Un principe marinaio. La figura di Luigi di Borbone, conte d'Aquila, nella crisi della Marina delle Due Sicilie." IL RISORGIMENTO, no. 2 (February 2019): 139–58. http://dx.doi.org/10.3280/riso2018-002005.

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10

Di Mauro, Luca. "Un progetto di congiura assolutista durante l'ottimestre costituzionale del 1820-21." IL RISORGIMENTO, no. 2 (November 2022): 7–37. http://dx.doi.org/10.3280/riso2022-002001.

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Abstract:
L'adozione della costituzione spagnola nelle Due Sicilie a seguito del moto carbonaro di Nola non interrompe l'attività politica delle società segrete che aveva caratterizzato il decennio precedente. Durante gli otto mesi del reme rappresentativo la clandestinità continua a essere considerata uno strumento politico e formazioni democratiche, liberali e reazionarie si muo- vono nell'ombra per modificare o rovesciare il governo. Le carte del fondo Ministero di grazia e giustizia dell'Archivio di Stato di Napoli restituiscono le indagini della polizia del regime costituzionale napoletano su di una congiura della società reazionaria dei calderari, preparata tra il dicembre 1820 e il febbraio 1821. Pur se rimasta priva di effetti pratici, l'azione del nucleo legittimista mette in luce una rete composita di azione e reclutamento e consente di analizzare le ragioni - politiche o personali - alla base della politicizzazione dei differenti gruppi sociali coinvolti nel progetto.
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Dissertations / Theses on the topic "Due Sicilie"

1

Agro', Francesca <1978&gt. "Produzione, circolazione e consumo della ceramica rivestita nella Sicilia occidentale dai normanni al regno delle "Due Sicilie" (XII-XVI secc.)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10365.

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Abstract:
Il presente progetto di ricerca intende tracciare un quadro della produzione, circolazione e consumo della ceramica rivestita nella Sicilia occidentale, al fine di ricostruire i traffici commerciali nel Mediterraneo occidentale durante il bassomedioevo, proponendo di mettere in evidenza i momenti di continuità e di rottura nell'arco di tempo che va dalla costituzione del Regno normanno a quello delle Due Sicilie.
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Delpu, Pierre-Marie. "Politisation et monde libéral en Italie méridionale (1815-1856) : le malgoverno et ses opposants : acteurs et pratiques dans le royaume des Deux-Siciles." Thesis, Paris 1, 2017. http://www.theses.fr/2017PA01H067.

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Abstract:
La thèse cherche à restituer les mécanismes de la politisation libérale dans la partie continentale du royaume des Deux-Siciles, de l’effondrement de l’Empire napoléonien en 1815 au moment où se précisent les voies de l’annexion du royaume méridional dans l’Italie en construction, au milieu des années 1850. Le croisement de la documentation administrative, des écrits personnels des libéraux et de leurs productions politiques permet d’identifier ce courant avec l’opposition patriotique à la monarchie restaurée des Bourbons. Il prend la forme d’une société d’opposants réticulée et disparate, davantage anti-absolutiste qu’elle n’est idéologiquement libérale, qui s’est appuyée sur les pratiques politiques locales pour contester le pouvoir centralisé mis en place par la monarchie française d’occupation (1806-1815) et maintenu par Ferdinand IV de Bourbon après 1815. À partir de cinq observatoires régionaux (la capitale, les deux Principats Citérieur et Ultérieur et les provinces calabraises de Cosenza et de Reggio), choisis pour leur représentativité au regard des structures politiques du royaume, cette thèse veut mettre en évidence les structures et les rythmes de la politisation libérale sur le temps long de la période pré-unitaire, par-delà les seules révolutions de 1820-1821 et de 1848 plus particulièrement étudiées par l’historiographie. À travers un parcours chronologique, on interrogera l’articulation du courant libéral napolitain avec le « libéralisme » qui se structure au même moment dans l’espace plus large des révolutions occidentales, la permanence du personnel politique, la tension entre espaces politiques locaux et nationaux et l’appropriation complexe de la construction nationale italienne, qui se précise au lendemain des révolutions de 1848
The thesis aims to study the mechanisms of liberal politicization in the continental part of the Kingdom of the Two Sicilies, from the collapsing of the Napoleonic Empire in 1815 to the acceleration of the Italian national construction in the middle 1850s. By crossing the administrative documentation, the liberals’ personal writings and their political productions, this political movement can be identificated with the patriotical opposition to the restored monarchy of the Bourbons. It constitutes a reticulated and disparate society of opponents, more anti-absolutist than ideologically liberal, who used to lean on local political practises to contest the centralized power instituted by the French occupation monarchy (1806-1815) and maintained by Ferdinand IV after 1815. On the basis of five regional observatories (the capital, the two Citerior and Ulterior Principates and the Calabrian provinces of Cosenza and Reggio), chosen for their representativity towards the political structures of the kingdom, the thesis wants to enlighten the structures and the rhythms of liberal politicization in the long period of the lungo Risorgimento, beyond the two revolutions of 1820-1821 and 1848 particularly studied by historiography. Through a chronological approach, we will question the links between the Neapolitan liberal movement with the European forms of « liberalism », the permanence of political actors, the tension between local and national political spaces and the difficult appropriation of the Italian national construction, which becomes more precise after the 1848 revolutions
La tesi mette al centro della sua riflessione i meccanismi della politicizzazione liberale nella parte continentale del Regno delle Due Sicilie, dalla caduta dell’Impero napoleonico nel 1815 al momento in cui si precisano le modalità di annessione del regno meridionale all’Italia in costruzione, a partire dal 1850. Il confronto tra la documentazione amministrativa, gli scritti personali dei liberali e le loro produzioni politiche permette di identificare questo movimento politico come l’opposizione patriottica alla monarchia restaurata dei Borboni. Esso si presenta inoltre come una società di oppositori, ramificata e diffusa su tutto il territorio del Regno, più di matrice anti-assolutista che ideologicamente liberale, che si è affidata alle pratiche politiche locali per contestare il potere centralizzato della monarchia francese durante il Decennio (1806-1815) e, dopo il 1815, di Ferdinando IV di Borbone al momento del suo ritorno sul trono di Napoli. Concentrandosi su cinque spazi geografici ben definiti (la capitale, i due Principati Citra e Ultra e le provincie calabrese di Cosenza e di Reggio), scelti per la loro rappresentatività rispetto alle strutture politiche del regno, la tesi di dottorato vuole studiare le strutture e i ritmi della politicizzazione liberale sul lungo periodo del Risorgimento preunitario, oltre alle rivoluzioni del 1820-1821 e del 1848, ampiamente analizzate dalla storiografia. Utilizzando un approccio cronologico, si propone infine una riflessione sul movimento liberale napoletano in comparazione al « liberalismo » risultato delle altre rivoluzioni occidentali, sulla permanenza del personale politico, sulla tensione tra gli spazi politici locali e nazionali e sulla difficile appropriazione della costruzione nazionale italiana che si definisce all’indomani del 1848.Parole chiave : politicizzazione ; rivoluzione
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3

Rossi, Elena <1986&gt. "Sicilia e Andalucía: due regioni mediterranee a confronto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1637.

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Abstract:
Confronto storico, geografico, economico, culturale e geopolitico tra Sicilia e Andalucía, due regioni mediterranee per molti aspetti simili, ma allo stesso tempo diverse sotto vari punti di vista. Si tratta di due territori con un passato glorioso, un presente caratterizzato da diversi problemi ed un futuro incerto.
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4

Starck, Jessica. "Nuovo cinema paradiso e maléna : la sicilia in due film di Giuseppe Tornatore." Thesis, Högskolan Dalarna, Italienska, 2008. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:du-3736.

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5

Hollender, Ulrike. "Leonardo Sciascia und die Polemik um "I professionisti dell'antimafia" : die idealistischen Ängste eines intellektuellen und ihre negativen Auswirkungen auf die Anti-Mafia-Bewegung /." Frankfurt am Main : P. Lang : Europäischer Verl. der Wissenschaften, 2000. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb38877735k.

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6

Gans, Henning. "De situ insulae Siciliae : die Entdeckung von Tinacria im Werk Claudio Arezzos /." Frankunt am Main : P. Lang, 2006. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb40202719n.

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7

Calabro', Monica <1984&gt. "Ecologia trofica di comunità pelagiche in due aree del Mediterraneo: stretto di Sicilia e Mar Tirreno." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6550.

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8

Krems, Eva-Bettina. "Raffaels römische Altarbilder : Kontext, Ikonographie, Erzählkonzept : Die Madonna del Pesce und Lo Spasimo di Sicilia /." München : Akademischer Verlag, 2002. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb389393130.

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9

Barbe, Louis. "Contribution à l'étude du Règne de Philippe III : Don Pedro Tellez Giron, duc d'Osuna, Vice-roi de Sicile : 1610-1616." Grenoble 3, 1986. http://www.theses.fr/1986GRE39030.

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Abstract:
Apres une jeunesse delinquante qui lui valut d'etre emprisonne plusieurs annees sur l'ordre de philippe deux, puis de philippe trois, ce grand noble devoye s'enfuit vers les flandres. Il y resta six ans, cherchant a y retrouver la grace du monarque. Il y parvint, et obtint, en 1610, la vice-royaute de sicile. Son gouvernement, dans ce petit royaume attache a la grande couronne d'espagne, fut marque par une activite inlassable et, surtout, incontrolable. Desavoue par le pouvoir central lorsqu'il tenta d'imposer a la sicile l'absolutisme castillan- au mepris des franchises seculaires dont jouissait l'ile - il se lanca dans une guerre navale effrenee contre les turcs et les etats barbaresques du maghreb. Sa flotte, servie par des amiraux de grande valeur, fut partout victorieuse. Les butins qu'elle rapporta lui permirent d'acheter les plus grands ministres de la cour, d'obtenir, en 1615, la vice-royaute de naples, et de faire mettre sous le boisseau les innombrables plain- tes qui parvenaient a madrid sur son compte. Pour certains (en espagne surtout) il fut le plus grand capitai- ne du regne de philippe trois; pour d'autres (italie), il ne fut qu'un tyran fantasque, megalomane et corrompu. Exemple frappant de double perspective historique difficilement reductible.
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10

Poldi, Fabio <1987&gt. ""Sicilia nel cuore": storia di un amore tra due terre - Proposta di sottotitolaggio linguistico-culturale di una soap opera cinese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2357.

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Abstract:
在中国电视剧越来越受到关注,而且观众的比例日益上升。电视剧受到关注的原因在于它们代表世界的缩影,就是说,之所以电视剧吸引那么大观众的兴趣,是因为它们演的是普通人的普通生活。因此,它们也能被看为分析中国文化的重要工具。 本文的重点在于一篇中文题目叫«情系西西里»,英文题目叫«Love in Sicily»的剧本的中意翻译。电视剧的主要内容是关于来自西西里的女士和中国男人结婚之后的婚姻生活。该文的最终目的是讨论为了解决由文化或语言系统的不同所产生的问题翻译者所采取的策略。 研究的第一部分围绕翻译界的介绍,包括翻译这个词的定义, 它的历史,翻译理论以及在翻译界最为有名的理论者。除此之外,该文的第一部分还向读者提供了视听翻译的介绍。 第二部分讨论电视剧在中国的产生,它在中国的日益普遍性以及电视剧的主要特点。翻译是论文的结果。不仅如此,论文还探索把原文所提出的内容正确地传达到译文翻译者所采取的策略。
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Books on the topic "Due Sicilie"

1

Pagano, Antonio. Due Sicilie: 1830-1880. Lecce: Capone, 2002.

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2

Mariella, Basile Bonsante, D'Alessandro di Pescolanciano Ettore, and Onesti Pompeo, eds. Due Sicilie 1860: L'invasione ... Verona: Fede & cultura, 2008.

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3

Guido, Donatone, ed. Maiolica delle Due Sicilie. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1998.

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4

Settembrini, Luigi. Protesta del popolo delle due Sicilie. Roma: Archivio Guido Izzi, 2000.

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5

Storia del Regno delle Due Sicilie. Bologna: Il mulino, 1997.

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6

Settembrini, Luigi. Protesta del popolo delle due Sicilie. Palermo: La Zisa, 1990.

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7

Settembrini, Luigi. Protesta del popolo delle due Sicilie. Roma: Archivio Guido Izzi, 2000.

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8

Renda, Francesco. L' espulsione dei gesuiti dalle Due Sicilie. Palermo: Sellerio, 1993.

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9

Borgia, Luigi. Lo stemma della Regno delle Due Sicilie. Firenze: Polistampa, 2001.

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10

Amodeo, Rosario. Guardale le sirene: Crescere nelle Due Sicilie. Venezia: Marsilio, 2000.

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Book chapters on the topic "Due Sicilie"

1

Bellomo, Manlio. "Guglielmo Perno giurista di Sicilia (sec. XV)." In Textes et Etudes du Moyen Âge, 151–58. Turnhout: Brepols Publishers, 2013. http://dx.doi.org/10.1484/m.tema-eb.4.000320.

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2

Bellissimo, Giancarlo, Benedetto Sirchia, and Vincenzo Ruvolo. "Assessment of the ecological status of Sicilian coastal waters according to a macroalgae based index (CARLIT)." In Proceedings e report, 519–28. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-147-1.52.

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Abstract:
In the frame of the European Water Framework Directive (WFD, 2000/60/EC), a macroalgae based index (CARLIT) was applied along the Sicilian coastal water bodies (WBs) in order to assess for the first time their ecological status and collect accurate information on the distribution and abundance of shallow-water communities, especially of those most sensitive. The ecological quality ratio values, sensu WFD, showed “high”/“good” levels in all WBs with lushy forests of Cystoseira amentacea except two with “moderate” level due to the presence of stress-tolerant species related to local factors.
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3

Trampus, Antonio. "The First Reception: Sicily, Corsica and the Mediterranean Islands." In Emer de Vattel and the Politics of Good Government, 59–71. Cham: Springer International Publishing, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-48024-0_4.

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4

Castiglione, Marina, and Michele Burgio. "Poligenesi e polimorfia dei ‹blasoni popolari›. Una ricerca sul campo in Sicilia a partire dai moventi." In Actas del XXVI Congreso Internacional de Lingüística y Filología Románica, edited by Emili Casanova and Cesáreo Calvo, 61–74. Berlin, Boston: DE GRUYTER, 2013. http://dx.doi.org/10.1515/9783110299977.61.

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5

Chiarenza, Nicola. "La dea in cucina: un bruciaprofumi a testa femminile fra pratiche domestiche, interazioni e ibridazioni nella Sicilia punico-ellenistica." In LRBT. Dall’archeologia all’epigrafia / De l'archéologie à l'épigraphie, 159–80. Turnhout, Belgium: Brepols Publishers, 2021. http://dx.doi.org/10.1484/m.supsec-eb.5.127643.

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6

Assenza, Elvira, and Alessandro De Angelis. "Monottongazione dei dittonghi metafonetici e abbassamento delle vocali alte in un’area della Sicilia centrale: per una riconsiderazione del problema." In Actas del XXVI Congreso Internacional de Lingüística y Filología Románica, edited by Emili Casanova and Cesáreo CALVO, 485–96. Berlin, Boston: DE GRUYTER, 2013. http://dx.doi.org/10.1515/9783110299892.485.

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7

"Costituzione provvisoria delle Due Sicilie (1815)." In Constitutional Documents of Italy and Malta 1787–1850, Part II: Modena and Reggio–Verona Malta, edited by Jörg Luther. Berlin, New York: De Gruyter, 2010. http://dx.doi.org/10.1515/9783110231106.379.

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8

Ulunyan, Artyom. "A. Ipsilanti’s Moldavo-Wallachian Saga in Newspapers of the Kingdom of the Two Sicilies and the Sardinian Kingdom (First Half of 1821)." In 1821 in the History of Balkan Peoples (On the 200th anniversary of the Greek Revolution), 39–69. Institute of Slavic Studies, Russian Academy of Sciences; Hellenic Cultural Center, 2022. http://dx.doi.org/10.31168/0469-5.03.

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Abstract:
International relations in Europe after the Vienna congress, the conferences following it and the treaties signed as a result, were shaped by a confrontation of two main ideological principles that emerged after the Napoleonic era - liberalism and conservatism, amplified by the internal political developments in most European states. From the point of view of the public news agenda, events in Greece have attracted widespread attention not just as another conflict po-tentially capable of turning into a full-scale war involving European empires, but also as one of the manifestations of the struggle for national independence based on liberal ideas. This chapter examines the way the uprising led by A. Ipsilanti in Moldavia and Wallachia was portrayed by the semi-official “Giornale del Regno delle Due Sicilie” and by two Sardinian publications, “Gazzetta di Genova” and “Gazetta piemontese”. Particular attention is given to the time-frame of publications, which usually came much later than the actual events, as well as the general tone of those publications, determined largely by situation in post-Revolutionary Italy, Austrian influence on Italian political life and the fact that Italian publications depended on Austrian sources for information about the events in Moldavia and Wallachia. The author deconstructs the reprinting system used by Italian publications and the usage of material in a de-chronologised, mosaic fashion which further transformed the image of the events for the Italian public, creating a “chorographic image” of the events in the Danube principalities as the Greek struggle for independence unfolded. The description of A. Ipsilanti’s actions, for all the details provide by the aforementioned publications, was inconsistent, as was the description of the results of his struggle, primarily due to the reliance on Austrian and German newspapers as a source of information.
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Thatcher, Mark R. "Shifting Identities in Thucydides’s Sicily." In The Politics of Identity in Greek Sicily and Southern Italy, 178–211. Oxford University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780197586440.003.0005.

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Abstract:
This chapter explores the politics of identity in the Sicilian theater of the Peloponnesian War. Initially, most poleis in Sicily formed alliances based on ethnicity (either Dorian or Ionian), a form of kinship diplomacy that was typical in Greek politics. Camarina, however, allied with the Ionians despite being Dorian due to its unique polis identity, which had been shaped by hostility toward its mother city, Syracuse. Political decisions were thus conditioned by identities, and these, in turn, were often shaped by political rhetoric. An analysis of two speeches of the Syracusan politician Hermocrates, as rewritten by Thucydides, reveals a series of arguments, based on different identities in different contexts, that persuaded poleis to follow his recommendations. Identity thus played a central role in Greek politics, since the changing salience of different identities enabled poleis to make decisions on the basis of multiple identities over a short time.
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10

"LES CULTES ISIAQUES EN SICILE." In De Memphis à Rome, 35–62. BRILL, 2000. http://dx.doi.org/10.1163/9789004295933_004.

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Conference papers on the topic "Due Sicilie"

1

Ragel, Philippe. "Le prince Kassatzky au royaume des Deux-Siciles — Un intellectuel entre deux révolutions manquées." In Territoires du récit bref. De l'image dans la fiction à l'imaginaire en science-fiction. Fabula, 2018. http://dx.doi.org/10.58282/colloques.5263.

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2

Ballarin, Matteo, and Nadia D'Agnone. "Paesaggio, suolo, tempo: la rappresentazione dei tempi geologici nella citta' di Catania." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8041.

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Abstract:
Parlare di tempo geologico è un modo di contestualizzare i processi materiali della terra nella sua storia. La scala dei tempi geologici suddivide la lunga storia della terra in eoni, ere, periodi ed epoche, non omogenei tra loro, ma in relazione l'un l'altro a seconda di ciò che emerge dall'analisi dei dati stratigrafici o dallo studio della stratificazione dei diversi livelli della crosta terrestre. Recentemente negli studi relativi a territorio e paesaggio è stata introdotta l'idea che l'epoca dell'Olocene, iniziata circa 11.700 anni fa, sia terminata e che sia stata sostituita da una nuova epoca geologica chiamata Antropocene, ovvero, 'l'era della razza umana'. Per confermare o meno questa ipotesi, siamo partiti da due categorie concettuali di paesaggio: il paesaggio terrestre ed il paesaggio costruito. Il caso studio della città di Catania, in Sicilia, ben si applica a questa ricerca: il suolo della città si è costruito sia tramite l'intensa opera dell'uomo -negli ultimi 40 anni fino a risalire al XVII secolo ed al nucleo greco antico- sia tramite una non indifferente attività geologica, rappresentata dalle molteplici eruzioni vulcaniche e dai frequenti terremoti che hanno colpito la conurbazione nel corso dei secoli. L'analisi -tramite sezioni e carotaggi- della stratigrafia storica ha evidenziato come la forma non solo della città ma del paesaggio di Catania abbia risentito in maniera eccezionale delle mutazioni geologiche intercorse, più di ogni altra città europea, e la rende un oggetto di studio privilegiato per esaminare la correlazione tra paesaggio, tempo ed usi. Geologic time is a way of contextualizing the material processes of the Earth within its long history. The geologic time scale divides the long history of the earth in eons, eras, periods and epochs, not separately, but in relation to each other depending on what emerges from the analysis of stratigraphic data and the different levels of the crust of the earth.Recently, studies related to territory and landscape have introduced the idea that the current Holocene epoch that began 11,700 years ago has ended and has been replaced by a new geological epoch called the Anthropocene, or, 'the era of human race'. To confirm or reject this hypothesis, we started from two conceptual categories of landscape: the terrestrial landscape and the constructed landscape. We apply this research using the case study of Catania, Sicily. The soil of the city of Catania is built is through both the intense work of man – in the last 40 years going back to the seventeenth century and to antiquity with the ancient Greeks – and, through substantial geological activity – by the many volcanoes and frequent earthquakes over the centuries. The analysis is defined by a sectioning and dissection of the historical stratigraphy of the ground of Catania. It reveals how the form of the city and landscape of Catania has undergone exceptional change and mutation evolving slowly in geologic time, more so than any other European city. It is therefore an interesting object of study to examine the relationship between landscape, time and use.
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Musumeci, Rosaria E., Carla Faraci, Felice Arena, and Enrico Foti. "Estimate of Storm Induced Beach Erosion Through the ETS Approach." In ASME 2008 27th International Conference on Offshore Mechanics and Arctic Engineering. ASMEDC, 2008. http://dx.doi.org/10.1115/omae2008-57749.

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Abstract:
In the present paper the risk of beach erosion is evaluated by applying the Equivalent Triangular Storm (ETS). The selected case study is ‘La Plaja’ beach located in the South of Catania, Sicily. The proposed approach has shown that when the ETS model is applied, a shoreline retreat has been found which on average overestimates the one obtained by means of actual storm data of about 35%. The model has been applied for the determination of the return period of shoreline recession due to beach erosion during extreme events in order to recover risk maps, which can provide useful information in the planning of coastal interventions. Finally the model has been applied to predict the shoreline retreat in the presence of a submerged breakwater, confirming that the introduction of such coastal protection work strongly limits the risk of coastal erosion.
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Grandillo, Silvana. "ITALIAN TRADITIONAL TOMATO VARIETIES: A FOCUS ON THE CAMPANIA REGION." In I CONGRÉS DE LA TOMACA VALENCIANA: LA TOMACA VALENCIANA DEL PERELLÓ. Valencia: Universitat Politècnica de València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/tomaval2017.2017.6526.

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Abstract:
La larga tradición del cultivo del tomate en Italia ha permitido la evolución de una amplia diversidad de variedades tradicionales o variedades autóctonas que han sido cultivadas durante siglos, muchas de las cuales siguen siendo comunes en los mercados locales. La adaptación a las peculiares condiciones climáticas y edáficas, el aislamiento geográfico de varias zonas de cultivo, las técnicas de cultivo específicas, la selección de los agricultores locales, también basada en las preferencias sensoriales de los consumidores, han dado como resultado grupos de variedades locales distribuidas no sólo por regiones, sino por áreas sub-regionales. En la mayoría de los casos, el cultivo de estas variedades autóctonas italianas cubre áreas muy limitadas y se están llevando a cabo en huertos familiares para consumo personal y / o en fincas pequeñas que, por lo tanto, desempeñan un papel clave en el mantenimiento de este valioso germoplasma, que en muchos casos está en peligro de extinción. La región de Campania ha sido, y sigue siendo, un área importante para la producción de tomate con una larga tradición en la selección, cultivo y procesamiento de este cultivo, resultando en un rico reservorio de variedades autóctonas de tomate valiosas. Hasta el momento, sólo tres variedades autóctonas de tomate italiano han obtenido el estatus de protección geográfica conforme a la legislación de la Unión Europea, la IGP “Pomodoro di Pachino” de Sicilia y las dos DOP “Pomodoro S. Marzano dell'Agro Sarnese-Nocerino” y “Pomodorino Del Piennolo del Vesuvio" de Campania. Esta breve revisión abordará algunas de las razas tradicionales más populares de la región de Campania, con especial atención a las dos DOP.
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Archetti, Renata, Silvia Bozzi, and Giuseppe Passoni. "Feasibility Study of a Wave Energy Farm in the Western Mediterranean Sea: Comparison Among Different Technologies." In ASME 2011 30th International Conference on Ocean, Offshore and Arctic Engineering. ASMEDC, 2011. http://dx.doi.org/10.1115/omae2011-49372.

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Abstract:
The cost of the energy extracted by ocean surface waves depends on many technological-physical factors like conversion principle, wave energy potential, water depth, shore distance, and ocean floor characteristics. Economic factors, like assumed discount rate, cost reduction due to technological improvement and fiscal incentives, are extremely important too. The Mediterranean Sea and the Tyrrhenian Sea in particular, possess an interesting energy potential. At some locations offshore Sardinia and Sicily the wave energy density is of the order of 10kW/m. In this paper the energy production has been computed for three different wave energy converters (AquaBuOY AWS and Pelamis), at two promising locations in the western Italian seas.. The energy cost has also been computed for the Pelamis device at Alghero site which has the highest wave energy potential. The results indicate that the existing Pelamis converter is oversized with respect to the typical wavelength of the investigated sites After proper scaling of the device, the performance in the energy conversion could become economically attractive also for Italian seas.
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Schuch Brunet, Karla. "Una deriva por el Mar Mediterráneo. Arte, ciencia y narrativas en una actuación de Live Cinema." In V Congreso Internacional de Investigacion en Artes Visuales ANIAV 2022. RE/DES Conectar. València: Editorial Universitat Politècnica de València, 2022. http://dx.doi.org/10.4995/aniav2022.2022.15518.

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Abstract:
Mi práctica artística de los últimos 15 años involucra mares, océanos y ríos. El agua es parte de mi vida. Buceo libre, submarinismo, natación, remo, vela son formas de sentirse parte del agua. Aquí, propongo una comunicación sobre el proceso de creación de la actuación de Live Cinema Deriva Tortuosa #REConectar que trata del fluir hacia el mar Mediterráneo. Las imágenes en movimiento y los sonidos se grabaron en lugares seleccionados del Mediterráneo como: Ceuta, Gibraltar, Malta, Valencia, Delta del Ebro, Formentera, Cerdeña, Sicilia y Chipre. Cada lugar tiene una particularidad por haber sido seleccionado como lugar para recolectar datos. Los criterios fueron geográficos, subjetivos, sociales y ambientales. Por ejemplo, Ceuta y Gibraltar son la puerta de entrada al Mar, y donde se percibe que las distancias físicas de Europa y África son mínimas. Las islas del Mediterráneo central son la puerta de entrada de la mayoría de los intentos de llegada a Europa y en ella se constata la mayor cantidad de muertes por ahogamiento. El Mediterráneo Occidental tiene el mar más salado y el Delta del Ebro es una de las zonas con mayor peligro de ser inundada por el calentamiento global. Deriva Tortuosa #REConectar mezcla videos, sonidos y animaciones de visualización de datos. Es el resultado de meses recopilando datos científicos, imágenes, sonidos e historias en diferentes puntos deste mar. Algunos protagonistas de estas historias son: el capitán de un barco, la policía ambiental, pescadores, buzos, refugiados, kayakistas, remeros, trabajadores de la gestión del agua, ecologistas, socorristas y bañistas. El arte y la ciencia se fusionan para formar nuevas estéticas ambientales. La ciencia es una forma de comprender el entorno y sus implicaciones. No solo los datos y los números definen este mar, sino que las narrativas y cuestiones sociales también son cruciales aquí, ya que el agua es el camino hacia un mundo nuevo, una vida nueva. Las fronteras, geográficas y políticas, son parte de ella. El mar está hecho de sal, cuerpos y controles.
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Di Gregorio, Giuseppe. "THE TAORMINA THEATER: THE DIGITAL SURVEY SYSTEM OF KNOWLEDGE OPEN IN TIME." In ARQUEOLÓGICA 2.0 - 9th International Congress & 3rd GEORES - GEOmatics and pREServation. Editorial Universitat Politécnica de Valéncia: Editorial Universitat Politécnica de Valéncia, 2021. http://dx.doi.org/10.4995/arqueologica9.2021.12168.

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Abstract:
In Sicily there are 19 show venues including ancient theaters and theatrical architectures. Many of these structures are fully functional and subject to visitor flows such as the theater of Syracuse and that of Taormina. They are object of interest and curiosity, revealed in the eighteenth century during the grand tour by travelers and landscape painters, in the last twenty years they have become reasons for study in various scientific areas as from acoustics to archeology, always passing through digital surveying. Studied through classical photogrammetry, structure from motion (SFM), 3D laser scanner, their representation as well as by increasingly refined and detailed two-dimensional graphics, makes use of 3D representations and techniques of virtual reality (VR) and augmented reality (AR). Due to their particular geometry, the need for studies and research is considered essential to deepen the methods of the surveys and plan their developments. Examples and problems for the archaeological survey are reported with the aim of critically evaluating the current state of the art of 3D survey, the potential and possible future developments, in the present study the results obtained for the survey of the Taormina theater (ME) and in-depth analysis of the versure environments.
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Mollica, Sonia. "Tradition and semantics: the case of Aeolian architecture." In HERITAGE2022 International Conference on Vernacular Heritage: Culture, People and Sustainability. Valencia: Universitat Politècnica de València, 2022. http://dx.doi.org/10.4995/heritage2022.2022.14070.

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Abstract:
Vernacular architecture is identified as a structure based on specific local needs, on the presence of building materials present in the place and on the extemporaneousness of the architecture, built according to structural dogmas based on the local construction tradition. This is confirmed by the etymology of the word ‘vernacular’, from the Latin “vernaculus”, meaning "indigenous, domestic", or from “verna”, that is "native slave". In the present, vernacular architecture takes on new meanings, often used as an identifier for popular architecture - as also stated by Allen Noble in "Traditional Buildings: A global Survey of Structural Forms and Cultural Functions" of 2007 - or rather structures belonging to common people but «That can be built by skilled professionals, using local and traditional designs and materials», which is also supported by the Oxford English Dictionary. It is in this context that the vernacular Aeolian architecture fits, which significantly and identically characterize the entire territory of the Aeolian Islands, awarded the title of World Heritage Site by UNESCO. Aeolian architecture is inextricably linked to the history of the invasions of different peoples that have taken place in this area, such as the Greek-Roman, Islamic and finally Campania influences, due to their modifications both from an urbanistic and compositional point of view. But today how is it possible to encourage the dissemination and knowledge of these architectures which are so identifying for the Sicilian territory? Cataloging and semantics are configured as fundamental actions for the analysis and use of the architectural heritage, broken down into its deepest formal and compositional characteristics, identifiable in Aeolian architecture through the identification of semantics with a peculiar nomenclature. This article therefore investigates the aspects of semantics applied to traditional language and the compositional characteristics of Aeolian architecture, treated as an indissoluble link of knowledge and analysis of the building, through possible uses of digital applications.
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Di Gregorio, Giuseppe. "Il digitale e la rappresentazione: la seconda linea e il castello dimenticato di Fiumedinisi." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11398.

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Abstract:
Digital and representation: the second line and the forgotten castle of FiumedinisiThe Belvedere Castle of Fiumedinisi (ME) belongs to that historical heritage of Sicily characterized by abandoned and forgotten military architecture. Along the Ionian coast the defensive problem has been particularly felt over time, due to the proximity of the Turkish coast, the Middle East and the African one. The first defensive line was the coastal one, defined by principals placed on the sea in a strategic position for direct control of the coast. They were part of this group: the Maniace castle of Syracuse, that of Augusta, of Brucoli, of Catania, of Acicastello, the Tocco of Acireale, Schisò in the territory of Giardini, Capo Sant'Alessio, the Saracen Tower of Roccalumera, Capo Grosso in Ali , San Salvatore in Messina. Along the eastern side of the Peloritani mountains from Calatabiano to Messina, the island's defensive strategy also included a second line of fortifications, which controlled a more distant horizon from their position. These include the castle of Calatabiano, Taormina, Castelmola, Forza d’Agrò, Savoca, Fiumedinisi, Scaletta Zanclea, Santo Stefano di Briga, Matagrifone. Among them, the Belvedere castle of Fiumedinisi, at a critical distance from the village, so as to be in a state of neglect, among those listed is that which is in the worst conditions. In stark contrast to the dignity and history of the site and territory of Fiumedinisi, dating back to the Greek period. In this work we propose the survey of the castle with digital, photogrammetric technologies, Structure From Motion (SFM) and dense matching, to arrive at a 3D documentation and graphic drawings, considering that to date there are no significant scientific surveys and representations of this abandoned fortress.
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