Academic literature on the topic 'Donne attiviste'

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Journal articles on the topic "Donne attiviste"

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Tola, Vittoria, and Ilaria Scalmani. "Violenza sessuale in Italia: una lunga storia digitalizzata." DigItalia 16, no. 1 (June 2021): 150–59. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00033.

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Abstract:
Il presente articolo illustra il progetto di digitalizzazione dei documenti inerenti la violenza sessuale conservati presso l’Archivio centrale dell’Unione Donne in Italia (UDI). Le attiviste dell’UDI fin dal 1944 lottano contro ogni tipo di violenza sulle donne, e questi documenti testimoniano il loro impegno e le loro vittorie ottenute attraverso manifestazioni, convegni e proposte di legge.
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Cherubini, Daniela. "La pratica della cittadinanza "dal basso" nelle associazioni di donne migranti." MONDI MIGRANTI, no. 1 (March 2022): 63–81. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-001004.

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Abstract:
L'articolo analizza le forme di esercizio e rivendicazione della cittadinanza dal basso, portate avanti da diverse associazioni di donne migranti attive nel sud della Spagna (Andalusia), indagate attraverso una ricerca etnografica. L'analisi mostra come le attiviste coinvolte nella ricerca agiscono nella sfera pubblica sulla base di un'identità complessa, nella quale l'appartenenza di genere e la condizione migrante si intrecciano con l'appartenenza etno-culturale e di classe. Da tale posizione, avanzano una fondamentale richiesta di inclusione, ma anche un'opera di ridefinizione della cittadinanza in senso inclusivo. Mettono in discussione il confine tra cittadini/e e non cittadini/e, e risignificano la cittadinanza come una questione di accesso a diritti e risorse, di riconoscimento e di parità partecipativa. Il caso studio vuole contribuire, in ottica intersezionale, alla comprensione delle forme di cittadinanza dal basso elaborate da settori diversificati della popolazione migrante, e delle trasformazioni della cittadinanza ad esse collegate.
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Ribeiro Oliviera. "Relazioni transatlantiche tra circoli repubblicani radicali durante l'era delle rivoluzioni: la centralità delle donne." International Journal of Science and Society 4, no. 2 (June 3, 2022): 174–88. http://dx.doi.org/10.54783/ijsoc.v4i2.460.

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Abstract:
I movimenti migratori tra le due sponde dell'Atlantico sono stati di grande rilevanza, sia per la loro quantità che per la loro eterogeneità, dal momento in cui questi territori sono entrati in contatto. Il flusso costante di persone, nonché di beni e idee in questo ambiente oceanico, fece sì che nella seconda metà del 18° secolo i circoli repubblicani inglese e americano rafforzassero i loro legami, con alcune donne come attiviste di rilievo. La scrittrice inglese Catharine Macaulay (1731-1791), oltre a scrivere degli eventi cruciali del momento, ha attraversato l'oceano con il desiderio di starle vicino e viverli in prima persona. D'altra parte, per interessi comuni, mantenne per più di vent'anni un intenso rapporto epistolare con la scrittrice americana Mercy Otis Warren (1728-1814). Nonostante i limiti che trovavano in ambiti prevalentemente maschili, come la storia e la politica, il contributo di queste donne non si limitava al sostegno atteso, ma le loro preoccupazioni si riflettevano in alcuni importanti scritti per la causa repubblicana. Nonostante questo e paradossalmente, questi movimenti rivoluzionari non hanno portato cambiamenti significativi nella situazione e nei diritti delle donne.
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Mieli, Paola. "Donna in sé." Balthazar, no. 4 (September 13, 2022): 59–71. http://dx.doi.org/10.54103/balthazar/18485.

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Abstract:
Mario Mieli, attivista del movimento gay negli anni 70, ha aperto una pista queer ripresa e studiata ai giorni nostri. La sua critica del capitalismo patriarcale si accompagna a una critica delle derive identitarie e revisioniste di alcuni movimenti di liberazione. Gli strumenti psicanalitici sono fecondi per decostruire il regime binario e per lottare contro il colonialismo del dissimile.
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BARBOZA, Vanessa Maria Gomes, and Ana Paula Abrahamian de SOUZA. "Mulheres Negras Evangélicas e o Processo de Autoformação." INTERRITÓRIOS 6, no. 10 (April 14, 2020): 131. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i10.244898.

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Abstract:
RESUMOO presente artigo é parte das análises da pesquisa autobiográfica em educação, movimentos sociais e práticas coletivas, sobre o processo de autoformação das mulheres negras evangélicas ativistas sociais no Brasil. O lócus da investigação é o movimento progressista evangélico, especificamente da recém-criada Rede de Mulheres Negras Evangélicas (2018) das quais fazem parte a pesquisadora as interlocutoras da pesquisa. Por meio do método autobiográfico e das epistemologias feministas construiu-se o caminho metodológico de aproximação e sistematização da realidade, e da analise interpretativa as reflexões das categorias: Experiência, Diálogo e Prática Política sobre as quais se buscou conhecer a importância do movimento social no processo de autoformação das sujeitas da pesquisa. Os resultados indicam uma autoformação comprometida com a mudança social, com a luta antirracista e antissexista, e com a construção de identidades dissidentes em meio ao conservadorismo e fundamentalismo religioso fortemente presente na sociedade brasileira.Autoformação. Negras Evangélicas. Movimento Social. Evangelical Black Women and the Self-Training Process ABSTRACT This article is part of the analysis of autobiographical research on education, social movements and collective practices, about the self-formation process of black evangelical social activists in Brazil. The locus of the investigation is the progressive evangelical movement, specifically the newly created Evangelical Black Women Network (2018) of which the researcher is the interlocutor of the research. Through the autobiographical method and feminist epistemologies, the methodological way of approaching and systematizing reality was constructed, and the interpretative analysis the reflections of the categories: Experience, Dialogue and Political Practice, which sought to know the importance of social movement in the process. self-training of the research subjects. The results indicate a self-formation committed to social change, anti-racist and antisexist struggle, and the construction of dissident identities amidst conservatism and religious fundamentalism strongly present in Brazilian society.Self-training. Black Evangelicals. Social Movement. Mujeres evangélicas negras y el proceso de Auto-FormaciónRESUMENEste artículo es parte del análisis de la investigación autobiográfica en educación, movimientos sociales y prácticas colectivas, sobre el proceso de auto formación de mujeres negras evangélicas activistas sociales en Brasil. El centro de la investigación es el movimiento progresista evangélico, específicamente la Red de Mujeres Negras Evangélicas (2018) recientemente creada, de la cual la investigadora y los interlocutores de investigación forman parte. A través del método autobiográfico y las epistemologías feministas, se construyó el camino metodológico de aproximación y sistematización de la realidad, y se construyeron las interpretaciones de las reflexiones de las categorías: Experiencia, Diálogo y Práctica Política sobre las cuales buscamos conocer la importancia del movimiento social en el proceso de auto-formación de las sujetas de investigación. Los resultados indican una auto-formación comprometida con el cambio social, con la lucha antirracista y antisexualista, y con la construcción de identidades disidentes en medio del conservadurismo y fundamentalismo religioso fuertemente presente en la sociedad brasileña.Autoformación. Negras evangélicas. Movimiento social. Donne evangeliche nere e processo di auto-formazione SINTESEQuesto articolo fa parte dell'analisi della ricerca autobiografica in educazione, movimenti sociali e pratiche collettive, sul processo di auto-formazione delle attiviste sociali delle donne di colore evangeliche in Brasile. Il focus della ricerca è il movimento evangelico progressivo, in particolare la nuova Evangelical Black Women Network (2018), di cui fanno parte il ricercatore e i partner di ricerca. Attraverso il metodo autobiografico e le epistemologie femministe, è stato costruito il percorso metodologico di approssimazione e sistematizzazione della realtà e sono state costruite le interpretazioni delle riflessioni delle categorie: esperienza, dialogo e pratica politica su cui cerchiamo di conoscere l'importanza del movimento sociale nel processo di auto-formazione delle materie di ricerca. I risultati indicano un'auto-formazione impegnata nel cambiamento sociale, con la lotta antirazzista e antisessualista e con la costruzione di identità dissidenti tra conservatorismo e fondamentalismo religioso fortemente presenti nella società brasiliana.Auto-allenamento. Neri evangelici. Movimento sociale.
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Aime, Marco. "Donne, commercio e fantasia. Conflitti familiari in Africa occidentale." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 18 (September 2012): 145–53. http://dx.doi.org/10.3280/eds2012-018015.

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Abstract:
L'articolo affronta il problema del conflitto di genere che nasce all'interno di molte famiglie africane, quando le donne, grazie alle loro piccole attivitŕ commerciali, diventano le principali fornitrici di reddito. In molti casi, infatti, il guadagno delle donne, č l'unica entrata in denaro, che consente di andare al di lŕ della mera sussistenza. Dimostrando fantasia e notevole spirito imprenditoriale, molte donne dell'Africa occidentale, danno vita a forme di associazionismo, finalizzate al commercio, che consentono di ridurre i rischi e di ottimizzare i guadagni. Tale impegno si scontra perň con certi aspetti del pensiero maschile, retaggio di tempi andati.
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Falcao Casaca, Sara, and Joao Peixoto. "Flessibilitŕ e segmentazione del mercato del lavoro in Portogallo: genere e immigrazione." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 117 (May 2010): 116–33. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-117009.

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Abstract:
L'articolo offre una panoramica generale del mercato del lavoro portoghese, utilizzando il genere e l'immigrazione come prospettiva di analisi. In uno scenariodi flessibilizzazione crescente del lavoro, la maggiore partecipazione delle donne nel mondo del lavoro e l'aumento dell'immigrazione hanno svolto un ruolo decisivo. Sia le donne sia gli immigrati sono piů presenti nei segmenti piů precari dell'occupazione, il che significa che essi hanno contribuito a sostenere alcune delle dinamiche occupazionali piů recenti. L'articolo presenta alcuni dei principali indicatori della situazione delle donne nel mercato del lavoro (tassi di partecipazione, settori di attivitŕ, accordi contrattuali, lavoro part-time e disoccupazione), insieme ai dati relativi agli immigrati stranieri (tassi di partecipazione, settori di attivitŕ, fenomeni di discriminazione, accordi contrattuali e disoccupazione). Si conclude evidenziando come i modelli di incorporazione delle donne e degli immigrati nel mercato del lavoro continuano a subire forti ostacoli strutturali che impediscono l'uguaglianza e l'integrazione.
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Toscano, Anna. "Scrittura e pittura come solchi." Balthazar, no. 4 (September 13, 2022): 146–50. http://dx.doi.org/10.54103/balthazar/18513.

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Abstract:
La produzione artistica di Etel Adnan nel suo insieme, scrittura e pittura, è un santuario della memoria legato a paesi, lingua, culture, società diversissime. Le vite vissute da Adnan, donna e artista attivista e femminista, ruotano intorno all’esperienza di differenti luoghi e idiomi e creano un’arte legata a un corpo a corpo con la vita.
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Caffarena, Fabio. "L’Archivio Ligure della Scrittura Popolare." REVISTA DE HISTORIOGRAFÍA (RevHisto), no. 37 (July 21, 2022): 111–26. http://dx.doi.org/10.20318/revhisto.2022.7058.

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Abstract:
L’Archivio Ligure della Scrittura Popolare, fondato da Antonio Gibelli nel 1986 presso il Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea, dal 2017 è un centro di ricerca e documentazione del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova. La sua attività è finalizzata al recupero, allo studio e all’utilizzo didattico delle testimonianze scritte della gente comune nei secoli XIX e XX, con l’intento di analizzare i processi di affermazione della soggettività che affiorano fra le scritture di migranti, soldati, operai, donne e bambini.
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Di Pietro, Maria Luisa, and Maria Beatrice Fisso. "Donna e lavoro: considerazioni etico-giuridiche sulla prevenzione del rischio riproduttivo." Medicina e Morale 44, no. 3 (June 30, 1995): 447–87. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.980.

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Abstract:
E' oramai noto che le attività lavorative possono influenzare, in modo diretto o indiretto, la salute: da questa consapevolezza ha avuto origine, nel tempo, una sempre maggiore attenzione nei confronti degli effetti nocivi di sostanze "sospette" in ambiente di lavoro. In questo articolo viene affrontato un aspetto particolare del rischio lavorativo, cioè il rischio a seguito dell'esposizione della donna a sostanze chimiche o ad agenti fisici o biologici che possono alterare la sua capacità riproduttiva o essere causa di gravi danni alla prole che è stata o verrà concepita. Dopo aver fatto distinzione tra rischio riproduttivo (la possibilità che una sostanza possa interferire con o impedire il concepimento) e rischio di sviluppo (la possibilità di produrre nel nascituro o successivamente nel nato fino alla pubertà anomalie strutturali, deficit funzionali o la morte), e aver analizzato il meccanismo di azione delle sostanze chimiche e degli agenti fisici e biologici più di frequente presenti in ambiente di lavoro, e precisato il momento di interferenza (la oogenesi, la gravidanza, l'allattamento), le Autrici individuano ed esaminano criticamente le possibili modalità di prevenzione del rischio riproduttivo e di sviluppo. Dall'individuazione delle situazioni a rischio alla messa a punto delle misure di controllo necessarie per ridurre o eliminare l'esposizione dei lavoratori, all'informazione dello stesso sull'esistenza e sull'entità del rischio: un'analisi che, in un'ottica personalistica, vorrebbe indicare - anche alla luce delle normative vigenti - nuove strade perché si possa attuare una reale tutela della lavoratrice e una vera politica di protezione fetale.
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Dissertations / Theses on the topic "Donne attiviste"

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SCRIMIERI, FEDERICA. "Vivere con i leader. Etnografia dell'attivismo rom in Albania: famiglie e debito." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/365779.

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Abstract:
Il focus di questa ricerca è il contesto dell’attivismo rom in Albania, l’assetto familiare che lo contraddistingue e il sistema del mercato dell’aiuto allo sviluppo in cui è inserito. Nella prima parte è ripercorsa la storia della comunità rom nell’area balcanica e in Albania, dalle prime attestazioni in epoca ottomana fino al trentennio socialista in epoca contemporanea. Nella seconda parte la storia della comunità rom in Albania è intrecciata con il resoconto della nascita del movimento rom per la società civile suddiviso in tre fasi storiche caratterizzate da tre diverse generazioni di leader e di protagonisti. Il movimento sarà analizzato delineando le tematiche emerse, soprattutto la sovrapposizione tra i “legami associativi” e i “legami familiari” e l’ indebitamento delle organizzazioni causato dal “sistema dei rimborsi” che regola il funzionamento della progettazione e dunque l’accesso alle risorse economiche.
The focus of this research is the context of Roma activism in Albania, the family structure that distinguishes it and the system of the development aid market in which it is embedded. In the first part, the history of the Roma community in the Balkans and in Albania is traced, from the earliest occurrences in the Ottoman era to the 30-year socialist period in contemporary times. In the second part, the history of the Roma community in Albania is intertwined with an account of the new born Roma movement for civil society divided into three historical phases characterised by three different generations of leaders and protagonists. The movement will be analysed by outlining the issues that emerged, especially the overlap between "associative ties" and " kinship ties" and the indebtedness of the organisations caused by the "reimbursement system" that regulates the functioning of the cycle project management and therefore access to economic resources.
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GEMELLO, LUCIANO. "Studio sugli effetti di diversi programmi di attività fisica in donne operate di carcinoma mammario." Doctoral thesis, Urbino, 2015. http://hdl.handle.net/11576/2631274.

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Abstract:
Il tumore della mammella risulta essere la neoplasia più frequente, per quanto riguarda il sesso femminile, in tutto il mondo. Si è voluto studiare un programma di mobilizzazione e muscolazione del cingolo scapolo omerale, dopo intervento chirurgico per carcinoma mammario, utile a riportare la sua completa funzionalità nel minor tempo possibile, sia da un punto di vista biomeccanico, che cardio circolatorio. A questo proposito sono stati messi a confronto i risultati di diversi tipi di allenamento:  a prevalente impegno muscolare con sovraccarichi  a prevalente impegno muscolare in acqua  a prevalente impegno cardio vascolare La diminuzione di grasso corporeo è stato un altro obiettivo per scongiurare recidive. Sono stati raccolti i risultati di 100 pazienti, tutte donne trattate con intervento chirurgico per carcinoma mammario, divise in 3 gruppi (P, H, A) ed 1 di controllo (C), ognuno composto da 25 soggetti. I parametri presi in esame sono stati: peso, altezza, B.M.I., circonferenze, VO2max e rotazione interna-esterna dell’omero abdotto. Complessivamente, è stato osservato un miglioramento statisticamente significativo in tutti i gruppi sottoposti a protocollo di allenamento a fronte di un peggioramento nel gruppo di controllo. Dal punto di vista delle variabili antropometriche, il miglioramento più importante è stato osservato nel gruppo di pazienti che ha eseguito il programma di allenamento in sala pesi. Relativamente alle variabili funzionali, non sono state osservate differenze significative per CSI, mentre un incremento di mobilità (CSE) significativamente maggiore è stato osservato nei pazienti del gruppo P (Pesi). Diversamente, il VO2max ha evidenziato un miglioramento maggiore nelle pazienti che hanno intrapreso l’allenamento di tipo aerobico rispetto a coloro le quali hanno effettuato il programma di allenamento in sala pesi o in acqua. Questo studio ha consentito di ottenere risultati che, per alcuni aspetti, sembrano inattesi, il lavoro con i pesi è risultato essere protagonista in tutti i parametri rilevati tranne in quello di VO2max. Pesi, acqua e cardio fitness sono disposti in quest’ordine in quasi tutti i risultati ottenuti. Il grande peggioramento del gruppo C, di controllo, ha ulteriormente rafforzato i risultati positivi dei gruppi attivi, definendo in modo preciso l’importanza dell’attività fisica nella ripresa motoria specifica, generale e nel controllo del peso corporeo. Gli importanti risultati psicologici positivi, inoltre, hanno preceduto quelli fisici ed indicano un auspicabile futuro lavoro che indaghi, in modo oggettivo, la quantità e la qualità di questi
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Baldini, Marta <1980&gt. "Influenza della dieta e differenti tipologie di attività fisica sul peso, composizione corporea e prestazioni fisiche in donne sovrappeso." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/130/1/tesi_completa.pdf.

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Baldini, Marta <1980&gt. "Influenza della dieta e differenti tipologie di attività fisica sul peso, composizione corporea e prestazioni fisiche in donne sovrappeso." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/130/.

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Cicci, Federica <1994&gt. "La mobilitazione delle donne cinesi nella Guerra di Resistenza contro il Giappone (1937-1945): nuovi modelli di attivismo femminile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13933.

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Abstract:
La seguente ricerca intende esaminare il ruolo che ebbero le donne durante la Guerra di Resistenza contro il Giappone (1937-1945) e la loro significativa partecipazione, valutando quanto sia stato importante questo ruolo, quanto abbia indirizzato una certa direzione o cambiato quello che poteva essere il destino tradizionale femminile. La loro importanza viene ancora parzialmente ignorata, eppure svolsero un compito fondamentale in quegli anni. Con l’inizio della guerra, le donne cinesi si rifiutarono di essere “lasciate indietro” rispetto agli uomini e agirono in alleanza di nazionalisti e comunisti per creare una Resistenza del tutto femminile, affermandosi su molti fronti di lavoro sociale e militare. L’elaborato presenta i principali modelli di servizio a cui le donne presero parte durante la Resistenza, ovvero come membri del Corpo Nazionale al fronte; infermiere volontarie e professionali; educatrici di orfani di guerra, con particolare riferimento alla provincia di Guangdong grazie al lavoro di Wu Jufang; promotrici del PCC per la mobilitazione di massa nelle zone rurali. Se da un lato le donne nazionaliste operarono maggiormente nella cura dei bambini orfani di guerra e in soccorso ai soldati feriti, quelle comuniste, invece, lavorarono nelle zone rurali per mobilizzare le donne contadine. Tuttavia, entrambe, uscendo dal loro piccolo mondo domestico, si mobilitarono per la salvezza nazionale e il loro lavoro servì da finestra su cui il genere plasmò i significati di guerra e costruzione di nazione nella Cina moderna, offrendo allo stesso tempo l’opportunità di ridiscutere i valori sociali e i ruoli tradizionali delle donne.
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Guidi, Giulia <1991&gt. "LUDUS AL FEMMINILE: il ruolo della donna nelle attività ludiche tra Medioevo ed Età Moderna (sec. XII-XVI)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12072.

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Abstract:
Nel mio elaborato ho cercato di iniziare dalle origini e localizzare da che momento si può parlare di gioco e di donne nello stesso contesto. Ho ritenuto perciò interessante trattare come incipit la tematica della questione di genere, facendo una panoramica generale dell'immagine della donna nel Medioevo, passando anche dal punto di vista delle Istituzioni laiche ed ecclesiastiche, all'interno del contesto ludico. Il corpo del mio lavoro però è composto da una serie di nozioni che cercano di individuare quali fossero le pratiche a cui partecipassero le donne, quali connotazioni avessero queste attività, quali fossero i luoghi maggiormente frequentati, ecc.
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Vanore, Ines. "Ding Ling Ricerca estetica, denuncia civile e profezia politica nella Cina degli anni ‘20." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20866/.

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Abstract:
Ding Ling è fra le principali autrici cinesi del ventesimo secolo. Il suo maggior merito è quello di aver trattato questioni riguardanti il mondo delle donne e la loro sensibilità in un’epoca particolare per la Cina, epoca di grandi e costanti cambiamenti politici, culturali e sociali determinati, in primis, dal Movimento del 4 maggio. Il predetto movimento, che ha influenzato in maniera evidente la prosa e la coscienza dell’autrice, ha inciso sui giovani intellettuali cinesi che, pur mantenendo la loro identità, hanno iniziato ad acquisire una visione geopolitica, percependosi parte di un mondo più vasto, creando circoli letterari il cui scopo principale era quello di diffondere teorie e generi di scrittura provenienti dall’occidente. L’autrice è stata fra le prime donne, nella letteratura cinese, a dare visibilità alla figura femminile, mostrando il problema dell’essere donna e le difficili e intricate sfide che le donne erano costrette ad affrontare nella loro quotidianità a causa del contesto in cui vivevano. Attraverso le protagoniste delle sue opere, Ding Ling dà voce alla soggettività femminile, approfondendo svariati temi fra i quali: la repressione e la libera espressione sessuale; l’insoddisfazione della vita e la ricerca del suo reale significato; i sentimenti romantici e sessuali. L’opera al centro del mio elaborato, Il diario della signorina Sofia, con la quale l’autrice nel 1927 esordisce nel mondo della letteratura, è figlia del fervore artistico e letterario di quegli anni. Ding Ling, nell’opera, sostituisce gli antichi e tradizionali ruoli confuciani, introducendone di nuovi, dando origine ad un nuovo tipo di eroina e di donna nella letteratura cinese che, a partire dalla sua femminilità e intimità, rivendica la propria indipendenza ed autonomia. Sin dal primo capitolo del Diario, tradotto e commentato nel presente elaborato, Sofia è l’esempio lampante della donna moderna, nella quale risaltano le contraddizioni che dominano l’animo umano.
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AIANI, MARINA. "LE NUOVE CITTADINE ED IL CONSUMO DI NOTIZIE: UN'INDAGINE SU PARTECIPAZIONE, APPARTENENZE E TRASMISSIONE CULTURALE DELLE GIOVANI DI ORIGINE ARABA A MILANO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6098.

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Abstract:
Sebbene la presenza dei figli degli migranti stia assumendo sempre maggior rilievo anche in Italia la ricerca ha posto poca attenzione alle loro scelte di consumo mediale e all’appropriazione dei media come risorse sociali ed ambientali. La tesi si focalizza sul caso delle giovani donne di origine araba per indagare il ruolo giocato dal consumo di notizie nella cornice più complessa dei processi di negoziazione di identità. Un focus è riservato alle tre dimensioni di appartenenze, partecipazione e trasmissione culturale tra generazioni – in relazione alle madri e ai coetanei. Un’indagine, a livello più “macro”, indaga le possibili implicazioni per il dialogo interculturale. Attraverso la raccolta di quarantotto storie di vita un primo livello di analisi diacronico indaga presenza e intensità del consumo di news nelle fasi della vita per comprendere se possa rappresentare un rito di passaggio all’età adulta, mentre una seconda pista cerca di comprendere come esso si leghi alla questione del sentirsi “cittadini”, in termini di riconoscimento, appartenenza e per scoprire se il consumo di news possa diventare una risorsa per essere soggetti attivi nella sfera pubblica. Tutte le giovani donne di origine araba vivono a Milano, hanno tra i diciotto e i trentadue anni e differiscono per le variabili di 1) nascita o arrivo in Italia dopo i 6 anni; 2) attivismo e 3) religiosità (musulmane, copte ortodosse, atee).
Although the presence of migrants’ sons and daughters is gaining more and more importance also in Italy, the research have not given special attention to their choices concerning media consumption and to the appropriation of the media as social and environmental resources. This thesis is focused on the case of young women of Arab origin in order to investigate the intersections between news consumption and the negotiation of the social identity. A first focus is on three dimensions: participation, belonging and cultural transmission – in comparison with mothers and peers. A second “macro” level of the research investigates the implications as regard to intercultural dialogue. Through the collection of forty-eight life histories, a first level of diachronic analysis investigates the presence and the intensity of news consumption in different stages in order to understand if it could be a rite of passage to the adulthood, while a second track tries to understand how this is connected to the feeling of being “citizens”, in terms of identification, belonging and to investigate if news consumption may be a resource to be active citizens in the public sphere. All young women of Arab origin live in Milan, they are between eighteen and thirty-two years old, and differ in variables 1) they were born or arrived in Italy since they were 6 years old, 2) activism and 3) religion (Muslims, Coptic Orthodox or atheists).
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PEPE, Ilenia. "Ruolo dell’esercizio fisico sulla densità minerale ossea e sui markers del turnover osseo in donne in post-menopausa." Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/10447/86783.

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Books on the topic "Donne attiviste"

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Degiarde, Elvina, and Daniela Gregorio. Giovani donne e microimprese: Motivazioni e risorse per l'avvio di una attività imprenditoriale in Lombardia. Milano: Guerini, 1998.

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Casanova, Angelo Alfredo, ed. Figure d’Atene nelle opere di Plutarco. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-486-8.

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Abstract:
Il volume contiene il testo di diciannove contributi, elaborati da docenti di otto università europee, tra loro collegate nel ‘Réseau Thématique Plutarque’ (Madrid, Málaga, Coimbra, Paris X, Leuven, Groningen, Salerno, Firenze) ed intende commentare le notizie fornite da Plutarco sulla vita e le attività, l’importanza e l’influenza delle grandi figure dell’antica Atene. Si propongono contributi rilevanti su celebri personaggi politici (Teseo, Solone, Pericle e Cimone); sui grandi filosofi ateniesi (in particolare Socrate, la tradizione dell’Accademia platonica e del Peripato); sull’astrologo Metone ed Epimenide, il purificatore di Atene; ma anche sulle donne famose (in particolare, Aspasia). Due capitoli trattano della situazione storica di Atene all’epoca dei diadochi e in età romana. Altri due sono dedicati alla ricezione in epoca rinascimentale di due opere plutarchee specifiche, sulla Gloria degli Ateniesi e sui Detti degli Ateniesi.
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Biennale Donna (4th 1990 Ferrara, Italy). 4a Biennale Donna--1990: Presenze femminili nella vita artistica a Ferrara tra Ottocento e Novecento : Ferrara, Centro attività visive del Palazzo dei Diamanti, 3 marzo-29 aprile 1990. Ferrara: Liberty House, 1990.

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ItArti. Libro Da Colorare e Attività Adulti Bellissime Donne . ItArti: Puzzle Donne con Fiori, Bel Ritratto Acconciature Farfalle per Rilassarsi e Anti Stress. Independently Published, 2022.

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Moricz, Judith. Salute Sessuale Delle Donne: Come Usare I Muscoli Del Pavimento Pelvico Nelle Attività Quotidiane? Independently Published, 2017.

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Nielsen, Jane. Libro Da Colorare e Da Attività per Donne Che Lavorano Sodo: Libro Da Colorare e Attività per Uomini Che Lavorano Duro. Independently Published, 2020.

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Travaglini, Carlo Maria, Loredana Magnanti, Paolo D’Anselmi, and Patrizia Gori. L’inventario delle carte di Nicolò Licata. Etica e politica di un consigliere comunale (1915-1983). Edited by Maria Renata Gargiulo. Viella editrice, 2012. http://dx.doi.org/10.52056/9788883349904.

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Abstract:
Nicolò Licata (1901-1983), dopo aver partecipato attivamente alla lotta partigiana a Roma nelle formazioni del Partito d’Azione, aderì nel 1944 al Partito Socialista Italiano di cui fu esponente della corrente di sinistra. Venne eletto per la prima volta consigliere comunale nelle elezioni amministrative del 1947 a Roma nella lista del Blocco del Popolo, nel collegio elettorale di Torpignattara nel quale esercitava la professione di medico ginecologo. Riconfermato nelle amministrative del 1952 nella lista Cittadina e in quella del P.S.I nel 1956 e 1962, si adoperò soprattutto per la tutela delle categorie sociali più deboli: lavoratori, malati, donne, bambini, abitanti delle borgate. Tale impegno politico e sociale trova ampia testimonianza nelle carte del suo archivio, qui presentato diviso in quattro sezioni: Documenti personali, Attività politica, Attività istituzionale e Allegati.
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