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Journal articles on the topic 'Dolore lombare'

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1

Ostuni, P. A., and F. Genco. "Fisiopatologia del dolore lombare." Rivista di Neuroradiologia 4, no. 2_suppl (July 1991): 5–10. http://dx.doi.org/10.1177/19714009910040s202.

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2

Fossaluzza, V. "Il dolore lombare: Inquadramento clinico." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1_suppl (February 1989): 15–20. http://dx.doi.org/10.1177/19714009890020s103.

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Abstract:
Il dolore lombare con o senza irradiazione sciatica rappresenta una entità complessa che coinvolge varie strutture anatomiche: le vertebre, i dischi intervertebrali, le articolazioni zigapofisarie, il periostio, i legamenti, i muscoli ed i nervi. Anche se le cause più importanti sono due: l'ernia discale e l'artrosi apofisaria, molte altre possono esserne responsabili: traumi, infezioni, artriti croniche, malattie metaboliche e tumori. Talvolta il dolore lombare è di origine viscerale. Una attenta anamnesi ed un accurato esame obiettivo unitamente ad una buona cultura internistica consentono la diagnosi clinica che puo trovare conferma nei test di laboratorio, nella elettromiografia e negli studi radiologici. Solo questo approccio garantirà la terapia razionale di una affezione assai comune.
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3

Zambelli, E., L. Antalo, A. Langella, S. Tuvo, and M. Saccavini. "La terapia fisica nel dolore lombare." Rivista di Neuroradiologia 4, no. 2_suppl (July 1991): 65–68. http://dx.doi.org/10.1177/19714009910040s212.

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4

Ciaffi, Jacopo, Riccardo Meliconi, Maria Paola Landini, Luana Mancarella, Veronica Brusi, Cesare Faldini, and Francesco Ursini. "Seasonality of Back Pain in Italy: An Infodemiology Study." International Journal of Environmental Research and Public Health 18, no. 3 (February 1, 2021): 1325. http://dx.doi.org/10.3390/ijerph18031325.

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Abstract:
Background: E-health tools have been used to assess the temporal variations of different health problems. The aim of our infodemiology study was to investigate the seasonal pattern of search volumes for back pain in Italy. Methods: In Italian, back pain is indicated by the medical word “lombalgia”. Using Google Trends, we selected the three search terms related to “lombalgia” with higher relative search volumes (RSV), (namely, “mal di schiena”, “dolore alla schiena” and “dolore lombare”), representing the semantic preferences of users when performing web queries for back pain in Italy. Wikipedia page view statistics were used to identify the number of visits to the page “lombalgia”. Strength and direction of secular trends were assessed using the Mann–Kendall test. Cosinor analysis was used to evaluate the potential seasonality of back pain-related RSV. Results: We found a significant upward secular trend from 2005 to 2020 for search terms “mal di schiena” (τ = 0.734, p < 0.0001), “dolore alla schiena” (τ = 0.713, p < 0.0001) and “dolore lombare” (τ = 0.628, p < 0.0001). Cosinor analysis on Google Trends RSV showed a significant seasonality for the terms “mal di schiena” (pcos < 0.001), “dolore alla schiena” (pcos < 0.0001), “dolore lombare” (pcos < 0.0001) and “lombalgia” (pcos = 0.017). Cosinor analysis performed on views for the page “lombalgia” in Wikipedia confirmed a significant seasonality (pcos < 0.0001). Both analyses demonstrated a peak of interest in winter months and decrease in spring/summer. Conclusions: Our infodemiology approach revealed significant seasonal fluctuations in search queries for back pain in Italy, with peaking volumes during the coldest months of the year.
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5

Costanzo, E., G. Caravaglios, G. Failla, R. Marziolo, M. G. Pennisi, and G. Rapisarda. "Low Back Pain." Rivista di Neuroradiologia 15, no. 4 (August 2002): 401–6. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500407.

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Abstract:
Il low back pain è un dolore localizzato a livello lombo-sacrale, eventualmente associato ad irradiazione radicolare sciatalgica o cruralgica. È uno dei sintomi più frequenti per cui viene consultato un medico. Si tratta di una sindrome ad elevato costo sociale. La regione denominata low-back è composta dalle ultime vertebre lombari, il sacro ed il coccige, le articolazioni sacro-iliache ed intervertebrali, i muscoli, i legamenti, gli elementi nervosi. La patogenesi del dolore lombare può essere meccanica, compressiva, infiammatoria, neuropatica e da somatizzazione. Le patologie più frequentemente riscontrate sono quella vertebrale degenerativa e quella discale. Il dolore è il sintomo più importante. Se la sintomatologia è persistente, si accompagna a segni neurologici obiettivi e a segni sistemici d'infezione o di neoplasia, è opportuno procedere con esami di laboratorio e radiologici. Gli esami neurofisiologici sono utili in caso di deficit neurologici evidenti od estesi. Il management del paziente con low back pain è multidisciplinare ed una stretta collaborazione tra le varie figure professionali è essenziale per la diagnosi e la terapia.
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6

D'Aprile, P., A. Tarantino, A. Strada, V. De Santis, and D. Brindicci. "Potenzialità delle sequenze fat suppression e del gadolinio nello studio RM della patologia degenerativa lombare." Rivista di Neuroradiologia 15, no. 6 (December 2002): 679–97. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500604.

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Abstract:
Le lombalgie e lombosciatalgie risultano estremamente frequenti nella popolazione. Il dolore viene attribuito solitamente alla patologia degenerativa discale, particolarmente alle ernie discali, ma le strutture della colonna potenzialmente in grado di determinare dolore sono numerose: dischi, osso, tendini, legamenti, faccette articolari, muscoli. L'esame RM deve pertanto valutare con attenzione non soltanto il complesso somato-discale, ma anche gli elementi posteriori della colonna. Le sequenze T2 Fat-suppressed ed eventualmente T1 Fat-suppressed dopo somministrazione di mdc, nella nostra esperienza risultano di elevata capacità diagnostica nella patologia degenerativa della colonna, in particolare nel caso in cui l'esame RM convenzionale non mostri una chiara causa del dolore.
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Tesio, L., G. Luccarelli, and M. Fornari. "L'auto-trazione vertebrale Lind-Natchev per le lombo-sciatalgie nell'ernia del disco lombare." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1_suppl (February 1989): 79–84. http://dx.doi.org/10.1177/19714009890020s114.

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Abstract:
L'auto-trazione è un trattamento meccanico delle lombosciatalgie. Il paziente stesso si tira afferrandosi al telaio di uno speciale tavolo di trazione che consente anche una selettiva mobilizzazione tridimensionale del rachide lombare. Diversi studi concordano nel riferire che in 3–10 sedute di mezz'ora, anche ambulatoriali, si può ottenere una stabile remissione del dolore nel 25–100% dei casi di ernia discale verificata con TC o mielografia (47% nella nostra esperienza). Non si sono mai registrati effetti collaterali significativi. L'auto-trazione potrebbe quindi essere proposta come approccio di routine all'ernia del disco lombare prima di eventuali trattamenti invasivi.
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8

Rucco, V., F. D'Osualdo, A. Visentini, and A. Zucchi. "Problemi di diagnostica differenziale nelle sindromi lombosciatalgiche." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1_suppl (February 1989): 21–28. http://dx.doi.org/10.1177/19714009890020s104.

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Abstract:
Gli Autori, in base alla loro esperienza pluriennale nella terapia delle sindromi lombo-sciatalgiche, distinguono tre gruppi principali di patologie: 1) Patologia delle radici o del nervo intervertebrale: Queste lesioni alte sono il regno della Neuroradiologia e raramente il paziente giunge al tavolo operatorio con una diagnosi dubbia. Le cause più frequenti di lesione a questo livello sono rappresentate dall'ernia discale, dalla stenosi del canale midollare (congenita o acquisita) e dalla stenosi del canale intervertebrale (continua o intermittente). Queste tre cause principali possono presentarsi isolate o variamente associate tra loro. 2) Patologia del plesso lombare o sacrale, patologia del tronco nervoso del nervo femorale o del nervo ischiatico: Le lesioni del plesso o del tronco nervoso rappresentano il regno della «elettro-diagnosi». Essa permette, infatti, la localizzazione del livello di lesione, agevolando quindi il ricorso ad altre indagini diagnostiche per individuare la causa. 3) Sindromi pseudo-sciatalgiche: Le sindromi pseudo-sciatalgiche rappresentano un gruppo di patologie caratterizzate da una sintomatologia algica lungo un'arto inferiore, in assenza di coinvolgimento diretto del nervo femorale o del nervo ischiatico. Esse possono riconoscere due meccanismi principali: a) Sindromi dolorose con meccanismo rifiesso: In questo gruppo di sindromi, la struttura sede di processo algico-infiammatorio è localizzata a livello lombare, ma essendo innervata da un ramo del plesso lombare o sacrale, il dolore viene falsamente avvertito nelle aree cutanee dal nervo femorale o ischiatico. Ciò si spiega col «fenomeno della convergenza». I principali quadri clinici sono rappresentati da: — Patologia delle articolazioni interapofisarie posteriori. Il meccanismo patogenetico dell'infiammazione articolare non è del tutto noto e probabilmente è complesso. — Patologia del legamento ileo-lombare. Tra le «legamentiti vertebrali» la patologia del legamento ileolombare su base meccano-degenerativa è certamente una delle forme più frequenti. — Patologia della articolazione coxo-femorale. L'articolazione coxo-femorale, per le sue caratteristiche di articolazione portante, è frequentemente coinvolta da patologie degenerative o infiammatorie. A causa della complessità della innervazione di tale articolazione, le zone di irradiazione del dolore possono essere molto varie. b) Sindromi dolorose da convolgimento delle strutture tendinee o fasciali dell'arto inferiore: In questo gruppo di sindromi il dolore lungo l'arto inferiore non è causato da una irradiazione, ma da un coinvolgimento patologico diretto di strutture muscolari, tendinee o fasciali dell'arto. In questo gruppo si possono includere le seguenti forme: — Sindrome fibro-mialgica primaria generalizzata. E caratterizzata da una dolorabilita alla presso-pal-pazione della cute, delle masse muscolari, delle inserzioni tendinee, da una sindrome ansiosa, da disturbi del sonno e della sfera affettiva e sessuale. — Patologia tendinea multidistrettuale dell'arto inferiore. — Patologia della fascia lata e della banderella ileo-tibiale
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9

Marcucci, E. and Mangiarotti, M.A. "Approccio multidisciplinare vs approccio monodisciplinare nel dolore cronico lombare: risultati a confronto." Journal of Sport and Anatomy, no. 1 (2017): 23–36. http://dx.doi.org/10.12871/25326333201714.

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Garosi, G. "Il Caso Clinico: Giovane uomo con insufficienza renale acuta e severo dolore lombare." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 10, no. 1 (January 1, 1998): 50. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.1998.1721.

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Fossaluzza, V. "Studio clinico sulla ciclorenzaprina in unica dose serale nel dolore lombare cronico delle ernie del disco." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1_suppl (February 1989): 142. http://dx.doi.org/10.1177/19714009890020s128.

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Rossi, D., L. Munari, A. Ubbiali, D. Palumbo, M. Fornari, G. Lucarelli, G. Belloni, and M. Porta. "Confronto tra discectomia percutanea lombare secondo Onik, microdiscectomia e trattamento conservativo." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 4 (November 1993): 445–52. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600410.

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Abstract:
Gli autori presentano i risultati di uno studio randomizzato eseguito al fine di valutare le indicazioni e l'efficacia della discectomia percutanea secondo Onik nei confronti della microdiscectomia e del trattamento medico nella cura dell'ernia discale contenuta sintomatica. Sono stati studiati 40 pazienti lombosciatalgici, divisi in due gruppi in base alla sede della protrusione: mediana o laterale. Nel gruppo di soggetti con protrusione discale mediana veniva confrontata la discectomia percutanea con il trattamento medico. Nel gruppo dei pazienti portatori di protrusione laterale l'efficacia della metodica di Onik era messa a confronto con il trattamento microchirurgico. Il controllo è stato effettuato a sei mesi dal trattamento ed è stata valutata sia l'entità della regressione algica che il grado di soddisfazione del paziente. I dati emersi dallo studio permettono le seguenti conclusioni: 1) la discectomia percutanea trova indicazione sia nel trattamento delle protrusioni discali mediane che laterali. 2) La microdiscectomia ha fornito la migliore risposta terapeutica, mentre il trattamento conservativo ha dimostrato essere il meno valido. 3) La tendenza del dolore alla cronicizzazione richiede un trattamento precoce. 4) Il grado di soddisfazione del paziente per le cure ricevute è direttamente proporzionale al grado di invasività del trattamento. 5) La necessità di uno studio finale, di più ampia portata, con due soli bracci di trattamento: terapia medica, completata dalla fisiatria, e discectomia percutanea.
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Lucarelli, G., M. Fornari, G. Oliveri, and M. Bracchi. "La microdiscectomia nel trattamento delle ernie discali lombari. Considerazioni preliminari su di una casistica di 610 casi operati." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1_suppl (February 1989): 131–37. http://dx.doi.org/10.1177/19714009890020s125.

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Abstract:
In un periodo di 6 anni (1982–1988) 610 pazienti con ernia discale lombare sono stati operati con tecnica di microdiscectomia. L'81% dei pazienti aveva età compresa tra i 30 ed i 60 anni con un picco massimo di incidenza nella quinta decade di vita. Nel 94% dei casi è stato operato un solo disco monolateralmente, nell'1,6% un disco solo bilateralmente, nel 4,6% 2 dischi contigui omolateralmente, nello 0,3% dei casi ernie recidive. Net 96% circa dei casi i dischi coinvolti erano il IV ed il V disco lombare, mentre solo nel 4% circa dei casi si trattava del III o del II disco lombare. In nessun caso sono esitati deficit neurologici aggiuntivi all'intervento e le complicanze sono state estremamente limitate (infezione di ferita nel 0,3%; discite nel 0,4%, fissurazioni durali nel 1,6%). Al follow-up clinico a distanza (durata media superiore ai 2 anni) in 572 casi il risultato clinico è stato considerato buono o ottimo (94%), in 28 casi è stato considerato discreto (4,5%), in 10 casi è stato considerato insoddisfacente (1,5%). In nessun caso i dolori residui avevano comunque carattere invalidante Undici pazienti (1,8%) sono stati rioperati per recidiva all'ernia. Vengono sottolineati i vantaggi della tecnica di microdiscectomia, che può consentire, estendento l'incisione cutanea a circa 4 cm, anche l'esposizione di due radici contigue come net caso di ernie intraforaminali. Grazie a questa tecnica è inoltre possibile il massimo rispetto delle radici spinali e del tessuto epidurale (in particolare di quello adiposo) così da poter ridurre l'incidenza della cosidetta failed disk syndrome, responsabile della gran parte degli insuccessi.
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Cattaneo, Marina. "Le scrittrici della rivista La Difesa delle Lavoratrici." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 1 (March 13, 2020): 166–88. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820909297.

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Abstract:
Partendo dall’esperienza che alcune scrittrici socialiste lombarde avviano fondando, nel 1912, la rivista La Difesa delle Lavoratrici, viene effettuata un’analisi della produzione letteraria e politica di intellettuali donne che in quella rivista opereranno a vario titolo. Si tratta di: Anna Kuliscioff, Angelica Balabanoff, Rosa Genoni, Maria Gioia, Maria Giudice, Linda Malnati, Abigaille Zanetta, Enrica Viola, Maria Perotti Bornaghi. Alcune, come Kuliscioff e Balabanoff, sono ricordate soprattutto per il contributo dato alla lotta politica, anche se la poesia di Angelica Balabanoff è anche un riferimento obbligato nella storia letteraria del primo Novecento. Altre soprattutto per i valori che trasfondono nella loro narrativa, in particolare quando fanno scorrere le storie all’interno dei rapporti di classe dell’epoca, improntati all’atteggiamento padronale dei ceti più favoriti. La guerra, il dolore umano, la famiglia, il ruolo della donna nella società, la situazione di povertà di tanti bambini, sono tra i temi maggiormente trattati. Molti i riferimenti al proprio vissuto, anche quando non assumono la veste formale di vere e proprie autobiografie. Il fatto che la funzione pedagogica mostri, nel lavoro delle scrittrici qui presentato, una evidenza maggiore di quella estetica e puramente narrativa è inevitabile, data l’epoca e il contesto al quale i testi fanno riferimento.
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Russo, Claudia, and Karina De Oliveira Azzolin. "Discomfort reported by patients after cardiac catheterization, performed by the Judkins technique." Revista de Enfermagem UFPE on line 4, no. 4 (October 9, 2010): 1735. http://dx.doi.org/10.5205/reuol.1111-9552-1-le.0404201021.

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Abstract:
ABSTRACTObjective: to describe the discomfort reported by patients at rest after cardiac catheterization, performed by the Judkins technique. Methodology: this is a cohort study was conducted in a service of hemodynamics. Data collection was performed at admission in the recovery room, the 4th and 6th hours after the procedure, using a questionnaire and systematic observation. This study follows the norms of Resolution 196/96 of the National Health Council and was approved by the Ethics in Research ISCMPA (nº 311709). Results: from the 42 patients analyzed, 52.4% were men, with mean age of 62 years. As for symptoms, the most relevant was the neck pain reported by 28.7% at the 6th hour, the urinary discomfort was mentioned by 23.8% in the early hours, remaining in the 4th and 6th hours. The presence of headache was reported by 19.2% in the initial hours and at the 4th hour. The neck pain was present in 16.7% as moderate at the 6th hour and the lumbar pain was reported by 9.5% as moderate at the 4th hour, with a low percentage of severe pain being reported by the patients. Among all described signs, a small hematoma was made by 9.5% after removal of the sheath. Conclusion: the discomfort reported by patients during the recovery period after cardiac catheterization showed no significant worsening between the 4th and 6th hours. Descriptors: cardiac catheterization; signs and symptoms; nursing care; nursing; hemodynamics.RESUMO Objetivo: descrever os desconfortos relatados pelos pacientes durante o repouso após cateterismo cardíaco, realizado através da técnica de Judkins. Metodologia: trata-se de estudo de coorte, realizado com pacientes submetidos ao cateterismo cardíaco em um serviço de hemodinâmica. A coleta de dados foi realizada no momento da admissão na sala de recuperação, na 4ª e 6ª hora pós procedimento, através da utilização de um questionário e observação sistemática. Este estudo segue as normas da Resolução 196/96 do Conselho Nacional de Saúde, sendo aprovado pelo Comitê de Ética em Pesquisa da ISCMPA (nº 311709). Resultados: dos 42 pacientes, 52,4% eram homens, com idade média de 62 anos. Quanto aos sintomas apresentados, o mais relevante foi a dor cervical relatada por 28,7% na 6ª hora, o desconforto urinário foi mencionado por 23,8% na hora inicial, permanecendo na 4ª e 6ª hora, a presença de cefaléia foi referida por 19,2% na hora inicial e 4ª hora. A dor cervical foi presente em 16,7% como moderada na 6ª hora e a dor lombar foi relatada por 9,5% como moderada na 4ª hora, sendo baixos os percentuais de dor intensa. Entre os sinais, o hematoma pequeno foi apresentado por 9,5% após a retirada da bainha. Conclusão: os desconfortos referidos pelos pacientes durante o período de repouso pós cateterismo cardíaco não demonstram piora significativa entre a 4ª e 6ª hora. Descritores: cateterismo cardíaco; sinais e sintomas; cuidados de enfermagem; enfermagem; hemodinâmica.RESUMENObjetivos: describir las molestias informadas por los pacientes durante el reposo después de la cateterización cardiaca, realizado mediante la técnica de Judkins. Metodologia: se trata de un estudio del corte, realizado en uno servicio de hemodinâmica. La captura de los datos fue hecha en el momento de la admisión el la habitación de recuperación, en la 4ª y la 6ª hora después del procedimiento, por la utilización de uno cuestionario y la observación sistemática Este estudio sigue las normas de la Resolución 196/96 del Consejo Nacional de Salud y fue aprobado por la Ética en la Investigación ISCMPA (nº 311709). Resultados: de los 42 pacientes, 52,4% eran hombres, con media de edad de 62 años. Acerca de los sintomas presentados, lo más pertinente fue el dolor cervical informada por 28,7% en la 6ª hora, la molestia urinaria fue mencionado por 23,8% en la hora del inicio restante hasta la 4ªy 6ª hora, la presencia del dolor de cabeza fue informado por 19,2% en la hora del inicio y la 4ª hora. El dolor cervical estuvo presente en 16,7% como moderado en la 6ª hora y el dolor lumbar fue informada por 9,6% como moderado en la 4ª hora, siendo baja las porcentajes del dolor intenso. Entre los señales, el hematoma pequeño fue presentado por 9,5% después de la retirada de la vaina. Conclusión: las molestias informadas por los pacientes en el período de reposo después del cateterismo cardiaco no enseñaron empeoramiento significativo entre la 4ª y la 6ª hora. Descriptores: cateterismo cardíaco; signos e síntomas; atención de enfermeira; enfermeíra; hemodinâmica.
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Marcelino, Flavio Augusto Brito, Fabiana Cristina Taubert de Freitas, and Maria Lúcia do Carmo Cruz Robazzi. "Revisão bibliográfica: a lombalgia entre a equipe de enfermagem hospitalar." Revista de Enfermagem UFPE on line 3, no. 1 (December 30, 2008): 142. http://dx.doi.org/10.5205/reuol.269-1574-2-rv.0301200921.

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Abstract:
ABSTRACTObjective: identifying some of the factors related to low back pain among members of the nursing staff who work in hospitals. Method: this study is a literature review, geared to the national literature, developed from scientific articles of health line brazilian journals. For construction of the study, it was considered the inclusion of articles published in indexed journals in the period from January 2000 to December 2007. Results: this study showed then, that the development of changes in the lumbar region is not unicausal but multicausal. The worker puts this region in various circumstances, mainly in the transportation of patients. Conclusions: strategies such as the Labor Gymnastics, correction posture and proper mobilization in the transport of patients and equipment, are effective alternatives to reduce the health problems to the team and, consequently, improve the productivity, quality of life and the assistance. Descriptors: nursing, team; ocupational health; low back pain.RESUMOObjetivo: identificar alguns dos fatores relacionados a lombalgia entre os membros da equipe de enfermagem que trabalham em hospitais. Método: pautando-se na bibliografia nacional, consiste em uma revisão da literatura desenvolvida a partir dos artigos científicos dos periódicos da área da saúde brasileiros. Para construção do estudo, considerou-se a inclusão de artigos publicados em revistas indexadas no período de Janeiro de 2000 a dezembro de 2007. Resultados: evidenciou-se que a lombalgia é um dos problemas de saúde que ainda acomete os trabalhadores de enfermagem; que o desenvolvimento de alterações na região lombar, não é unicausal e sim multicausal e que o trabalhador expõe esta região em várias circunstancias, principalmente no transporte de pacientes. Conclusões: estratégias como a Ginástica Laboral, correção postural e mobilização adequada no transporte de pacientes e equipamentos, são alternativas eficientes para diminuir os agravos à saúde da equipe de enfermagem e, conseqüentemente, melhorar a sua produtividade, qualidade de vida e a assistência que presta aos seus clientes. Descritores: Equipe de enfermagem; Saúde do trabalhador; Dor lombar.RESUMENObjetivos: identificar algunos de los factores relacionados con el dolor de espalda baja entre los miembros del personal de enfermería que trabajan en los hospitales. Método: este estudio es una revisión de la literatura, orientado a la literatura nacional, desarrollado a partir de artículos científicos en revistas de salud y los brasileños. Para la construcción del estudio, se consideró la inclusión de los artículos publicados en revistas indexadas en el período comprendido entre enero de 2000 a diciembre de 2007. Resultados: este estudio mostró entonces que el desarrollo de los cambios en la región lumbar, pero no es unicausal multicausal. El trabajador pone a esta región en diversas circunstancias, especialmente en el transporte de los pacientes. Conclusiones: estrategias como la de Gimnasia de Trabajo, postura correcta y la adecuada movilización en el transporte de pacientes y equipos, son alternativas eficaces para reducir los problemas de salud al equipo y, en consecuencia, mejorar la productividad, la calidad de vida y la asistencia. Descriptores: grupo de enfermería; salud laboral; dolor de la región lumbar.
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Santos Júnior, Bartolomeu José dos, Cibele De Lima Souza Silveira, and Ednaldo Cavalcante de Araújo. "Work conditions and ergonomic factors of health risks to the nursing team of the Mobile Emergency Care - SAMU in Recife-PE city." Revista de Enfermagem UFPE on line 4, no. 1 (December 29, 2009): 245. http://dx.doi.org/10.5205/reuol.746-5686-5-le.0401201032.

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ABSTRACTObjective: to analyze the work conditions and ergonomic as factors of risks to health of the nursing team from Mobile Service Emergency SAMU/Recife-PE. Methods: this is about a descriptive and exploratory study, from quantitative approach. Population was performed from the nurse team. For data collection was applied a questionnaire of 37 questions, from July to September 2009. Data analysis was supported by the Epi-Info, with the presentation of the results in tables. This study has been approved by the Committee of Ethics in Research of the Federal University of Pernambuco (protocol number 064/09). Results: 61.9% of the sample had mental fatigue and muscle 65.1%; 73% said they received no guidance on ergonomics; when asked what could be done for the prevention of occupational illnesses related to the performance of its activities, 35% said the stretch, 11% continuing education, 16% of the exercise, 14% of gym work and 24% did not know. Regarding the gym work, 82.5% heard and this total, 92.1% think that could help in the prevention of musculoskeletal pain and would like the gym work in the service. Conclusion: The activity of the professional nurse who works in the SAMU is stressful to the musculoskeletal system, especially in regions of the spine, back, shoulders and neck. Descriptors: occupational health; nursing; pain; prevention. RESUMOObjetivo: analisar as condições de trabalho e a ergonomia como fatores de riscos à saúde da Equipe de Enfermagem do Serviço de Atendimento Móvel de Urgência SAMU/Recife-PE. Métodos: estudo descritivo e exploratório, de abordagem quantitativa. Foram participantes todos da equipe de enfermagem, após responderem um questionário. A análise dos dados foi subsidiada pelo programa Epi-Info, com a apresentação dos resultados em tabelas. Este estudo foi aprovado pelo Comitê de Ética em Pesquisa da Universidade Federal de Pernambuco (número de protocolo 064/09). Resultados: 61,9% da amostra possuíam fadiga mental e 65,1% muscular; 73% responderam que não receberam nenhuma orientação sobre ergonomia; quando questionados sobre o que poderia ser feito para a prevenção de doenças ocupacionais relacionadas ao desempenho de suas atividades, 35% responderam o alongamento, 11% a educação continuada, 16% os exercícios físicos, 14% a ginástica laboral e 24% não souberam informar. Em relação à ginástica laboral, 82,5% já ouviram falar e desse total, 92,1% acham que poderia ajudar na prevenção de dores osteomusculares e gostariam de ter a ginástica laboral no serviço. Conclusão: a atividade do profissional é desgastante para o sistema musculoesquelético, principalmente nas regiões da coluna vertebral, lombar, ombros e cervical. Descritores: saúde do trabalhador; enfermagem; dor, prevenção. RESUMENObjetivo: analizar las condiciones de trabajo y los factores ergonómicos de los riesgos para la salud del equipo de enfermería del Servicio Móvil de Emergencias SAMU/Recife-PE. Métodos: estudio descriptivo y exploratorio, de enfoque cuantitativo. Los participantes fueron todos del equipo de enfermería, después de responder a un cuestionario de julio a septiembre de 2009. El análisis de los datos fue apoyada por el Epi-Info, con la presentación de los resultados en tablas. El estudio fue aprobado por el Comité de Ética de la Universidad Federal de Pernambuco (número de registro 064/09). Resultados: el 61,9% de la muestra tenía la fatiga mental y muscular 65,1%; 73% dijeron que habían recibido ninguna orientación en cuanto a ergonomía; cuando se le preguntó qué podría hacerse para la prevención de las enfermedades profesionales relacionadas con el desempeño de sus actividades, el 35% dijo que el tramo, el 11% de educación continua, el 16% del ejercicio, el 14% del trabajo de gimnasio y el 24% no sabía. En cuanto al trabajo de gimnasio, un 82,5% escuchado y este total, el 92,1% piensa que podría ayudar en la prevención del dolor musculoesquelético y quisiera que el trabajo de gimnasio en el servicio. Conclusión: la actividad de la enfermera profesional es estresante para el sistema músculo-esquelético, especialmente en las regiones de la columna, espalda, hombros y cuello. Descriptores: salud ocupacional; enfermería; el dolor; la prevención.
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Lima, Kelly Cristina Gomes de, Ednaldo Cavalcante de Araújo, and Ana Catarina Torres de Lacerda. "Knowledge of pregnant teenagers about labor premature birth and the risks for the fetus health." Revista de Enfermagem UFPE on line 2, no. 1 (February 7, 2008): 48. http://dx.doi.org/10.5205/reuol.405-11206-1-le.0201200807.

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ABSTRACTTo identify the pregnant teenagers' knowledge about labor premature birth and the risks for the fetus health, at a maternity of Recife, Pernambuco (PE) - Brazil, was conducted this descriptive exploratory study, from quantitative nature. The data were collected through a questionnaire with 18 pregnant, analyzed and discussed according to the literature, showing that 78% were in the age group of 16 to 19 years old, 72% carried the metropolitan Recife area, 78% lived in consensual union; 72% looked to the fundamental teaching incomplete; 55% had family income from one to two minimum wages; 88% done prenatal, 61% were primiparous, 61% of the pregnancies were not planned; 27% said be aware that the pain in the lower belly, 20% the contractions, 14% to back pain and 14% losses vaginal symptoms were of labor premature birth, 32% indicated as a result of the labor premature birth to the fetus, the prematurity fetal; 28% to infection and neonatal mortality, 44% said the doctor as the professional who informed about his health condition, 6% were for nurses, and 44% do not have any information. Finally, must offer better quality service and the guidance for pregnant adolescents, which in most cases, are not ready for a risk gestation, both for lack of knowledge for themselves as to the fetus on the diseases that affect them. Descriptors: knowledge; pregnant teenager; labor premature birth.RESUMOCom o objetivo de identificar o conhecimento das gestantes adolescentes sobre o trabalho de parto prematuro e os riscos à saúde do feto, em uma maternidade de Recife, Pernambuco (PE) - Brasil, foi realizado este estudo descritivo exploratório, de natureza quantitativa. Os dados foram coletados por meio de um questionário com 18 gestantes, analisados e discutidos de acordo com a literatura, evidenciando que 78% estavam na faixa etária de 16 a 19 anos de idade; 72% procederam da região metropolitana de Recife; 78% viviam em união consensual; 72% estudaram até o ensino fundamental incompleto; 55% tinham renda familiar de um a dois salários mínimos; 88% realizaram pré-natal; 61% eram primíparas; 61% das gestações não foram planejadas; 27% referiram ter conhecimento de que a dor em baixo ventre, 20% as contrações,14% a dor lombar e 14% as perdas vaginais, eram sintomas do trabalho de parto prematuro; 32% apontaram como conseqüência do trabalho de parto prematuro para o feto, a prematuridade fetal; 28% a infecção e a mortalidade neonatal; 44% apontaram o médico como o profissional que informou sobre sua patologia, 6% foram por enfermeiras e 44% não obtiveram nenhuma informação. Por fim, urge oferecer melhor qualidade no atendimento e na orientação para gestantes adolescentes, que nas mais das vezes, estão despreparadas para uma gestação de risco, tanto por falta de conhecimento para si quanto para o feto sobre as patologias que lhes acometem. Descritores: conhecimento; gestante adolescente; trabalho de parto prematuro.RESUMENCon el objetivo de identificar el conocimiento de las adolescentes embarazadas sobre el trabajo de parto prematuro y de los riesgos para la salud del feto, en una maternidad de Recife, Pernambuco (PE) - Brasil, se llevó a cabo este estudio descriptivo exploratorio, de naturaleza cuantitativa. Los datos fueron recolectados a través de un cuestionario con 18 embarazadas, analizado y discutido de acuerdo con la literatura. Los resultados muestran que el78% estaban en el grupo de edad de 16 a 19 años de edad; el 72% procedían de la zona metropolitana de Recife; el 78% vivía en unión consensual; 72% tenía enseñanza fundamental incompleta; 55% tenía de uno a dos salarios mínimos; 88% realizaron control prenatal; 61% fueron primíparas; 61% de los embarazos no son planificados; 27% dicen tener conocimiento del dolor bajo vientre; el 20% de las contracciones, 14% de dolor de espalda y para el 14% las pérdidas vaginales son síntomas del trabajo de parto prematuro; 32% indicó como resultado del trabajo de parto prematuro para al feto, la prematurez fetal; 28% a la infección neonatal y la mortalidad; el 44% dijo que el médico fue el profesional que informa sobre su condición de salud, 6% fueron las enfermeras, y 44% no tiene ninguna información. Por último, urge ofrecer una mejor calidad de servicio y orientación para las adolescentes embarazadas, que en la mayoría de los casos, no están preparadas para una gestación de riesgo, tanto por falta de conocimiento de sí mismas como para el feto en las enfermedades que les afectan. Descriptores: conocimiento; adolescente embarazada; trabajo de parto prematuro.
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Valente, Geilsa Soraia Cavalcanti, Angélica Santos De Souza, Lucia Helena França Ferreira, and Allysson Higino Silva. "Occupational diseases: absenteeism for the prevalence of pain in the musculoskeletal system in nursing professionals working in the surgical center." Revista de Enfermagem UFPE on line 4, no. 4 (October 9, 2010): 1669. http://dx.doi.org/10.5205/reuol.1081-9543-1-le.0404201012.

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ABSTRACTObjective: to assess the prevalence of musculoskeletal symptoms in workers of nurses in the operating room. Method: search of a quantitative approach. The population is composed of 21 nursing professionals. The data collection occurred between August and September 2008. The data were calculated by simple statistical frequency. The ethical aspects have been respected, and the research project approved by the Ethics and Research Committee of the Municipal Health Secretariat of Rio de Janeiro - RJ and registered under No. 150/08. The instruments for data collection were the Nordic Questionnaire of musculoskeletal symptoms and diagram Collert. Results: 91% reported some type of musculoskeletal symptoms in the last 7 days and 100% in the last 12 months. The highest prevalence of symptoms, according to the anatomical areas: low back, shoulders, dorsal and cervical region. Of the 21 respondents, 42% missed work over the past 12 months due to these symptoms. Conclusion: it was found that the high prevalence of musculoskeletal symptoms, causing a high rate of absenteeism in the nursing team. It was evident the need for preventive work of health education, as the posture adopted in carrying out work activities in nursing. Descriptors: occupational diseases; pain referred; absenteeism; occupational health; nurse's practice patterns.RESUMOObjetivo: avaliar a prevalência de sintomas músculo-esqueléticos em trabalhadores de Enfermagem que atuam em centro cirurgico. Método: pesquisa de abordagem quantitativa. A população é composta por 21 profissionais de Enfermagem. A coleta de dados de deu entre agosto e setembro de 2008. Os dados foram calculados por frequência estatística simples. Os aspectos éticos foram respeitados, sendo o projeto de pesquisa aprovado pelo Comitê de Ética e Pesquisa da Secretaria Municipal de Saúde do Rio de Janeiro – RJ e registrado sob nº 150/08. Os instrumentos para coleta de dados foram o questionário Nórdico de sintomas musculoesqueléticos e o diagrama de Collert. Resultados: 91% referiram algum tipo de sintoma músculo esquelético nos últimos 7 dias e 100% nos últimos 12 meses. As mais elevadas prevalências de sintomas, segundo as áreas anatômicas, foram: região lombar, ombros, região dorsal e região cervical. Dos 21 respondentes, 42% faltaram ao trabalho nos últimos 12 meses devido a estes sintomas. Conclusão: verificou-se que é alta a prevalência de sintomas musculoesqueléticos, ocasionando alto índice de absenteísmo na equipe de Enfermagem. Evidenciou-se a necessidade do trabalho preventivo de educação em saúde, quanto à postura adotada na execução das atividades laborais na Enfermagem. Descritores: doenças profissionais; dor referida; absenteísmo; saúde do trabalhador; condições de trabalho; normas de prática de enfermagem.RESUMEN Objetivo: evaluar la prevalencia de síntomas músculo-esqueléticos en los trabajadores de las enfermeras en la sala de operaciones. Método: búsqueda de un enfoque cuantitativo. La población se compone de 21 profesionales de enfermería. La recogida de datos se produjo entre agosto y septiembre de 2008. Los datos fueron calculados por la frecuencia estadística simple. Los aspectos éticos han sido respetados, y el proyecto de investigación aprobado por la Ética y el Comité de Investigación de la Secretaría Municipal de Salud de Rio de Janeiro - RJ y registrado bajo el N º 150/08. Los instrumentos de recolección de datos fueron el cuestionario de síntomas musculoesqueléticos nórdicos y el diagrama de Collert. Resultados: 91% reportó algún tipo de síntomas musculoesqueléticos en los últimos 7 días y 100% en los últimos 12 meses. La mayor prevalencia de síntomas, según las zonas anatómicas: baja de la espalda, hombros, región dorsal y cervical. De los 21 encuestados, 42% faltó al trabajo durante los últimos 12 meses debido a estos síntomas. Conclusión: se encontró que la alta prevalencia de síntomas músculo-esqueléticos, provocando una alta tasa de absentismo en el equipo de enfermería. Era evidente la necesidad de una labor preventiva de educación para la salud, como la postura adoptada en la realización de actividades de trabajo en la enfermería. Descriptores: enfermedades profesionales; dolor referido; absentismo; salud laboral; pautas prácticas de enfermería.
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Leite, Maria Clerya Alvino, Maria Mirtes da Nobrega, and Maria Miriam Lima da Nobrega. "Diagnósticos de enfermagem em gestantes atendidas em Unidade de Saúde da Família." Revista de Enfermagem UFPE on line 3, no. 2 (March 28, 2009): 292. http://dx.doi.org/10.5205/reuol.202-1995-3-ce.0302200913.

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ABSTRACTObjective: to elaborate the profile of nursing diagnoses in pregnant women assisted in a Family’s Health Unit based on NANDA-I’s Taxonomy II. Method: this is about a retrospective study, analytic descriptive, regards to analysis from 20 pregnant women handbooks registered in the prenatal program from a family’s health unit. Data were collected in July 2008, with a form composed of three parts: partner-demographic data, obstetric data and referring data to defining characteristics and related factors (of risk) of the nursing diagnoses. Diagnoses were analyzed based on the descriptive statistics and discussed according to obstetrics references. Results: 13 nursing diagnoses were elaborated: risk for infection of the genital tract, ineffective maintenance of the health, risk for infection of the urinary tract, prejudiced urinary elimination, nauseas, sharp pain (head, pelvis and lumbar), fatigues, insomnia, sexual dysfunction, risk of paternity or prejudiced maternity, volume of excessive liquid, constipation, anxiety. Conclusion: the objective of the study was researched and we hope from the nursing diagnoses elaborated, some nursing interventions specific be addressed to the problems identified in the pregnant women during the prenatal consultations. Descriptors: nursing diagnosis; nursing assistance; assistance pré-natal; pregnancy.RESUMOObjetivo: elaborar o perfil de diagnósticos de enfermagem em gestantes atendidas em Unidade de Saúde da Família com base na Taxonomia II da NANDA-I. Método: trata-se de um estudo retrospectivo, analítico descritivo, com dados colhidos em prontuários das 20 gestantes cadastradas no programa de pré-natal de uma unidade de saúde da família. Os dados foram coletados no mês de julho de 2008 em formulário composto de três partes: dados sócio-demográficos, dados obstétricos e dados referentes a características definidoras e fatores relacionados (de risco) dos diagnósticos de enfermagem. Os diagnósticos foram analisados levando-se em consideração a estatística descritiva e discutidos à luz de referenciais da obstetrícia. Resultados: foram elaborados 13 diagnósticos de enfermagem: risco para infecção do trato genital, manutenção ineficaz da saúde, risco para infecção do trato urinário, eliminação urinária prejudicada, náusea, dor aguda (cabeça, pelve e lombar), fadiga, insônia, disfunção sexual, risco de paternidade ou maternidade prejudicada, volume de líquido excessivo, constipação, ansiedade. Conclusão: o objetivo do estudo foi atendido e espera-se que a partir dos diagnósticos de enfermagem elaborados, possam ser direcionadas intervenções de enfermagem específicas aos problemas detectados nas gestantes durante as consultas de pré-natal. Descritores: diagnóstico de enfermagem; assistência de enfermagem; assistência pré-natal; gestação. RESUMENObjetivo: elaborar el perfil de los diagnósticos de enfermería en las mujeres embarazadas ayudado en Unidad de Salud de la Familia con base en el Taxonomia II del NANDA-I. Método: trata-se del estudio retrospectivo, analítico descriptivo, con dados colectados en prontuarios de 20 mujeres embarazadas registró en el programa de prenatal de unidad de salud de la familia. Los datos eran reunidos no mes de julio de 2008 en formulario compuesta de tres partes: los datos compañero-demográficos, datos obstétricos y datos refiriéndose a los definidoras de las características y los factores relacionados (de riesgo) de los diagnósticos de enfermería. La colección de datos de los archivos era cumplida por el mes de julio de 2008. Los diagnósticos se analizaron ser alojado la consideración las estadísticas descriptivas y discutieron a la luz de referenciales de la obstetricia. Resultados: se elaboraron 13 diagnósticos de la enfermería: riesgo para la infección del tracto genital, mantenimiento ineficaz de la salud, el riesgo para la infección del tracto urinario, la eliminación urinario prejuiciada, la náusea, el dolor afilado (la cabeza, pelvis y lumbar), fatiga, insomnio, el trastorno sexual, el riesgo de paternidad o la maternidad prejuiciada, el volumen de líquido excesivo, el estreñimiento, la ansiedad. Conclusión: el objetivo del estudio forra alcanzado y ha esperado que de los diagnósticos de enfermería elaborada, puedan diseccionar intervenciones de enfermería específica a los problemas identificados en las mujeres embarazadas durante las consultaciones de prenatal. Descriptores: diagnósticos de enfermería. asistencia de enfermería. asistencia prenatal. gestación.
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Silva, Nilson Rogério da, Pedro Fernandes Junqui, and Meire Luci da Silva. "Caracterização do perfil de adoecimento por LER/DORT em um centro de referência em saúde do trabalhador / Characterization of the profile of adoption by reading / wrath in a worker health reference center." Revista Interinstitucional Brasileira de Terapia Ocupacional - REVISBRATO 4, no. 4 (June 30, 2020): 631–45. http://dx.doi.org/10.47222/2526-3544.rbto25850.

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As Lesões por Esforço Repetitivo/Distúrbios Osteomusculares Relacionados ao Trabalho apareceram com maior incidência a partir do final dos anos 70, com destaque na década de 80. Atualmente um problema significativo entre trabalhadores nos mais diversos segmentos laborais, ocasionando elevado contingente de trabalhadores lesionados com prejuízo para saúde e consequentemente para produção, justificando a importância de estudos dessa temática. O objetivo deste estudo foi caracterizar o perfil de adoecimento por LER/DORT de usuários do Centro de Referência em Saúde do Trabalhador de uma cidade de médio porte no interior de São Paulo, entre o período de 2016 a 2017. A coleta de dados foi realizada a partir de um banco de dados informatizado, onde são registradas informações pessoais e profissionais dos usuários, bem como registro de acompanhamento e evolução do tratamento. Para a análise dos resultados foram aplicados cálculos de estatística descritiva. Os resultados revelaram prevalência da Síndrome do Manguito Rotador, seguida da Dor Lombar Baixa e Síndrome do Túnel do Carpo. Estas foram mais frequentes em mulheres, trabalhadoras domésticas, com predomínio de adoecimento acima de 40 anos de idade e em relação à evolução clínica houve predomínio de alta por melhora e elevada evasão do tratamento. Espera-se que os resultados ofereçam subsídios para a implantação de ações de prevenção e promoção da saúde, bem como de intervenção junto aos trabalhadores, além de nortear políticas públicas de atenção a essa população. AbstractRepetitive Strain Injury / Work-Related Musculoskeletal Disorders appeared with greater incidence from the late 1970s onwards, especially in the 1980s. Currently a significant problem among workers in the most diverse occupational segments, causing a high contingent of injured workers with injury for health and consequently for production, justifying the importance of studies of this theme. The aim of this study was to characterize the Repetitive Strain Injury / Work-Related Musculoskeletal Disorders profile of users of the Occupational Health Reference Center of a medium-sized city in the interior of São Paulo, from 2016 to 2017. Data collection was performed from a computerized database, where users' personal and professional information is recorded, as well as monitoring and treatment evolution records. For the analysis of the results, descriptive statistics calculations were applied. The results revealed a prevalence of rotator cuff syndrome, followed by low back pain and carpal tunnel syndrome. These were more frequent in women, domestic workers, with a predominance of illness above 40 years of age and in relation to clinical evolution, there was a predominance of high for improvement and high treatment dropout. The results are expected to offer subsidies for the implementation of health prevention and promotion actions, as well as intervention with the workers, besides guiding public policies of attention to this population.Keywords: Occupational Diseases, Occupational Health, Occupational Therapy, Rehabilitation, Vocational ResumenLas lesiones por esfuerzo repetitivo / trastornos musculoesqueléticos relacionados con el trabajo aparecieron con mayor incidencia desde finales de los años setenta en adelante, especialmente en la década de 1980. Actualmente es un problema importante entre los trabajadores en los segmentos laborales más diversos, causando un alto contingente de trabajadores lesionados con lesiones. para la salud y, en consecuencia, para la producción, justificando la importancia de los estudios sobre este tema. El objetivo de este estudio fue caracterizar el perfil de enfermedad lesiones por esfuerzo repetitivo / trastornos musculoesqueléticos relacionados con el trabajo de los usuarios del Centro de Referencia de Salud Ocupacional de una ciudad mediana en el interior de São Paulo, de 2016 a 2017. Se realizó la recolección de datos. de una base de datos computarizada, donde se registra la información personal y profesional de los usuarios, así como los registros de seguimiento y evolución del tratamiento. Para el análisis de los resultados, se aplicaron cálculos estadísticos descriptivos. Los resultados revelaron una prevalencia del síndrome del manguito rotador, seguido de dolor lumbar y síndrome del túnel carpiano. Estos fueron más frecuentes en mujeres, trabajadoras domésticas, con un predominio de enfermedades mayores de 40 años y en relación con la evolución clínica, hubo un predominio de alta para mejoría y alta deserción del tratamiento. Se espera que los resultados ofrezcan subsidios para la implementación de acciones de prevención y promoción de la salud, así como la intervención con los trabajadores, además de orientar políticas públicas de atención a esta población.Palabrasclave: Enfermedades Profesionales, Salud Laboral, Terapia Ocupacional, Rehabilitación Vocacional.
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ALMEIDA, NICOLE, LUIS HENRIQUE PALADINI, LUCAS VINICIUS DIAS, RAMON SCHMIDT DE SALES, and ANA CAROLINA BRANDT DE MACEDO. "IMMEDIATE ANALGESIC EFFECT OF 4KHZ AMFS INTERFERENTIAL CURRENT ON CHRONIC LOW BACK PAIN." Coluna/Columna 21, no. 2 (2022). http://dx.doi.org/10.1590/s1808-185120222102253908.

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ABSTRACT Objective: To analyze the immediate effect of amplitude modulation frequencies (AMFs) of 4kHz interferential current (IFC) on chronic low back pain (CLBP). Method: This is a randomized controlled clinical trial. Sixty-three subjects with CLBP were recruited. The subjects were randomized into 3 groups: the placebo group (PG, n=21) and 2 intervention groups (IG), IG4kHz/2Hz (n=21) and IG4kHz/100Hz (n=21). All groups were submitted to a single session of 30 minutes. Pain was evaluated using a numerical rating scale (NRS), the McGill Pain Questionnaire (MPQ), and pressure algometry. Flexibility was evaluated using the Modified Schober Test (MST), the Sit-and-Reach Test (SRT), the Fingertip-to-Floor Test (FTF), and the Passive Straight-Leg Raise Test (PSLR). Results: Comparing IG4kHz/100Hz with PG, we found a significant difference (p<0.05) in NRS in the total and in the MPQ categories, whereas in the comparison between IG4kHz/2Hz and PG, we found a significant difference only in the sensory and evaluative categories of MPQ. Regarding the flexibility tests, we observed a significant difference of both IG4kHz/100Hz and IG4kHz/2Hz in comparison to PG in MST and PSLR, and of IG4kHz/2Hz in comparison to PG in SRT. The 4kHz IFC was effective in immediately reducing CLBP and, consequently, in increasing the flexibility of the lumbar spine and lower limbs. Conclusion: Conclusion: There was a greater number of significant positive outcomes when the 100Hz AMF was adopted. Level of Evidence I; High quality randomized clinical trial with or without statistically significant differences, but with narrow confidence intervals.
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