Academic literature on the topic 'Disturbi specifici dell'apprendimento'

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Journal articles on the topic "Disturbi specifici dell'apprendimento"

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Arcieri, Salvatore, Roberta Epifanio, Nicoletta Zanotta, and Claudio Zucca. "Dislessia, discalculia e sindromi epilettiche." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2012): 79–93. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-s03005.

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Abstract:
Il crescente interesse per i Disturbi Specifici dell'Apprendimento e, in particolare, per la dislessia, sta oggi alla base di molte ricerche mirate a chiarirne le determinanti neurobiologiche, a scopo sia preventivo che terapeutico. In questo contesto assume un particolare rilievo anche la questione dei rapporti tra DSA e patologia epilettica. L'articolo contiene un'esauriente revisione degli studi finora condotti sulle relazioni tra i quadri di dislessia e discalculia e le forme di epilessia idiopatiche e sintomatiche, soffermandosi inoltre sul discusso rapporto tra questi tipi di DSA e la presenza di anomalie EEG epilettiformi.
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Boccacci, Daniel. "Il laboratorio "Il filo di Arianna" Un'esperienza tra le nuove frontiere dell'apprendimento." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 43 (June 2012): 41–49. http://dx.doi.org/10.3280/las2012-043005.

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Abstract:
Il saggio prende in esame il nuovo stile cognitivo dei giovani, che, in simbiosi con le tecnologie digitali, apprendono in maniera multitasking, condividendo conoscenze e resistendo ad approcci sistemici. Tali caratteristiche si presentano in forme talmente marcate e naturali, da far pensare a un nuovo orizzonte antropologico, evidente nelle difficoltÀ di comunicazione tra giovani e insegnanti, oggigiorno vera urgenza della scuola. Per le sue potenzialitÀ multicodice, "Il filo di Arianna", laboratorio coordinato dall'autore e rivolto a ragazzi della scuola secondaria di primo grado con disturbi specifici dell'apprendimento, viene proposto qui come pratica didattica da estendere a tutti i preadolescenti che, in quanto nativi digitali, si possono considerare ‘dislessici generazionali'.
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Tobia, Valentina, and Gian Luca Marzocchi. "Il benessere nei bambini con disturbi specifici dell'apprendimento e nei loro genitori: uno studio pilota con il questionario sul benessere scolastico - versione per genitori." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2013): 499–517. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-004004.

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Abstract:
Alcuni studi mostrano come alle difficolta scolastiche dei bambini con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), si affiancano difficolta di natura emotiva, comportamentale e relazionale, che vanno ad influenzare il benessere psicologico dei bambini stessi e dei loro genitori. In questo articolo vengono analizzati i risultati della somministrazione del Questionario sul Benessere Scolastico-versione per genitori (QBS-G), che valuta diversi aspetti dell'integrazione scolastica dei bambini con DSA e i vissuti dei loro genitori. In questo studio pilota viene misurata la validita della struttura interna del questionario con un'analisi fattoriale confermativa che mostra risultati accettabili; anche i punteggi di omogeneita interna delle singole sottoscale e del punteggio totale danno risultati da sufficienti a ottimi. I punteggi del questionario ottenuti dai genitori di bambini con DSA (n = 164) vengono confrontati con quelli di genitori di bambini con sviluppo tipico (n = 59), mostrando differenze significative. L'analisi del solo gruppo di genitori con figli con DSA evidenzia delle differenze nei punteggi in base al numero di disturbi in comorbilita (sottoscala Valutazione degli apprendimenti) e all'aver preso parte o meno ad un intervento (sottoscala Rapporto con scuola e insegnanti). Nell'articolo vengono discusse le implicazioni del benessere scolastico in relazione alla valutazione e al trattamento dei bambini con DSA. Parole chiave: Disturbi specifici dell'apprendimento, difficolta d'apprendimento, benessere scolastico, genitori. Abstract Few studies reported emotional, behavioural and relational difficulties in children with Specific Learning Difficulties (SLD), associated with a decline in school wellness. Furthermore, children's difficulties also afflict parents' wellness. In this study the results from the first administration of the Questionnaire on the School Wellness-parents' version (QSW-P), are described. The questionnaire's internal structure is analyzed using a confirmatory factor analysis, that showed acceptable fit indices. Furthermore, the validity analysis showed good psychometric properties of the instrument. The scores from the QSW-P administered to parents whose children have a diagnosis of SLD (n = 164) were compared to questionnaires of parents of children with typical development (n = 59): the two groups showed significant difference in some sub-scales of the questionnaire. Analyses run on the SLD group, showed differences in the QSW-P scores based on comorbidity (subscale Evaluation of learning processes) and on taking part in an intervention (subscale Relationship with teachers and school). The results of the QSWP in relationship with assessment and treatment of children with SLD are discussed.
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Gandolfi, Miriam. "L'importanza di chiamarsi Ernesto e di essere mancini. Per un approccio connessionista complesso ai disturbi specifici dell'apprendimento (DSA)." RICERCA PSICOANALITICA, no. 2 (August 2018): 53–73. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2018-002004.

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Florio, Eleonora, Letizia Caso, and Ilaria Castelli. "Rappresentazioni e atteggiamenti degli insegnanti verso le diagnosi di DSA: costruzione e validazione preliminare di un questionario." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2022): 1–24. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa13224.

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Abstract:
Questo lavoro presenta un questionario sviluppato per raccogliere ed esplorare le rappresentazioni e gli atteggiamenti degli insegnanti rispetto al recente e considerevole aumento di diagnosi di Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) nelle scuole italiane. Il questionario Rappresentazione e Atteggiamenti rispetto ai DSA (RADSA) è stato elaborato sulla base della letteratura di riferimento e di 11 focus group con 92 insegnanti italiani di scuola primaria (96.7% femmine, età M = 47.2 anni, DS = 8.8). I trascritti dei focus group sono stati analizzati con il software T-LAB (Lancia 2012, 2018) e i contenuti sono stati convertiti in item per il questionario. Successivamente, è stata condotta un'analisi fattoriale esplorativa (con rotazione Direct Oblmin) sulle risposte di 111 insegnanti italiani di scuola primaria, per la maggior parte femmine (94.6%), che hanno partecipato alla seconda fase dello studio. Il range di età di questo secondo campione era compreso tra i 25 e i 63 anni (M = 46.1, DS = 9.34), con una media di 20.18 anni di insegnamento (DS = 11.49). Il questionario RADSA, grazie ai suoi 62 item, divisi in 12 sottoscale, è risultato capace di riflettere la complessità dell'argomento e rappresenta uno strumento di valutazione mirato ad esplorare gli atteggiamenti di insegnanti ed educatori verso la diagnosi di DSA, specialmente quelli che possono minare la qualità della relazione alunno-insegnante. Siccome il RADSA è in grado di identificare le principali rappresentazioni personali riguardanti gli alunni con DSA, si possono progettare interventi mirati per uno specifico contesto educativo, basandoli sui risultati ottenuti dalla sua somministrazione.
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Tinti, Francesca. "la musica e il potenziamento dei prerequisiti di apprendimento." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, no. 1 (June 11, 2016): 315. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2015.n1.v1.94.

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Abstract:
Riassunto: Premessa: La musica viene utilizzata come canale elettivo nella prevenzione dei disturbi di apprendimento. Il DSA è una disabilità specifica dell'apprendimento, di origine neurobiologica, che interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo). Il corso di propedeutica musicale è stato rivolto a bambini dai 4 ai 6 anni, fascia di età in cui la diagnosi di DSA non può ancora essere effettuata ma si possono individuare i bambini a rischio attraverso la valutazione dei prerequisiti di apprendimento. Obiettivo: intervenire in maniera preventiva sulle difficoltà di apprendimento, attraverso il potenziamento dei prerequisiti necessari, con attività propedeutica musicale nella scuola d'infanzia. Metodo: il campione esaminato è composto da 50 bambini appartenenti ad una popolazione d'età compresa dai 4 ai 6 anni. Al campione è stato somministrato il test per la valutazione dei prerequisiti di apprendimento, il Prcr-2 di Cornoldi (2009), prima e dopo il trattamento, riguardante uno specifico metodo di propedeutica musicale con attività di pre-scrittura e pre-lettura delle 7 note (nel pentagramma) durato per 4 mesi. Conclusioni: i dati ottenuti evidenziano come l' attività musicale correli positivamente col miglioramento dei prerequisiti di apprendimento.PAROLE CHIAVE: Musica, DSA, Prerequisiti di apprendimento, Prevenzione. Abstract: The music is used as an elective channel in the prevention of learning disorder.SLD (Specific Learning Disorder) is a specific learning disability of neurobiological origin, characterized by a lack in a specific learning ability (reading , writing, computing). The preparatory music course was intended for children aged 4 to 6 years, that is the age in which the diagnosis of DSA cannot yet be done but we can still identify children at risk through the evaluation of the prerequisites for learning. Objective: preventative intervention on learning difficulties through the enhancement of prerequisites for reading and writing using preparatory music, during preschool years. Method: The examined sample consists of 50 preschooler aged 4 to 6. The Prcr2 Cornoldi test (2010) had been administered to the sample, before and after the treatment, which consisted in a 4 months project of preparatory musical activities based on pre-writing and pre-reading the 7 notes (on the staff). Conclusions: The data obtained show that the musical activities correlates positively with the positive evolution of the pre-requisites of learning. Keywords: Music, LSD, learning prerequisites, Prevention
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Dissertations / Theses on the topic "Disturbi specifici dell'apprendimento"

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D'Amico, Chiara. "I Disturbi Specifici dell'Apprendimento nella didattica della matematica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L'argomento di questa tesi sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento e nel dettaglio come si possano utilizzare metodi opportuni nella didattica della matematica per favorire l'apprendimento di studenti con tali disturbi. La scuola riveste un ruolo fondamentale per gli studenti con DSA, i quali hanno il diritto di avere un piano didattico personalizzato che però nella maggior parte dei casi osservati durante la mia esperienza di tirocinio non basta ad aiutare pienamente i ragazzi. Soprattutto durante le verifiche a questi studenti viene solamente concesso del tempo in più o un ridotto numero di esercizi da svolgere rispetto ai compagni, il che potrebbe non bastare quando è la formulazione stessa dell'esercizio ad essere di ostacolo alla comprensione. Ciò perché purtroppo gli insegnanti non sempre sono “sufficientemente preparati” a gestire un disturbo dell’apprendimento. Da qui nasce l’idea della mia tesi, ovvero cercare di capire quali siano i principali ostacoli di fronte ad un problema matematico e come questi possano essere superati. Proverò a trovare strategie per modificare la forma del testo e presentarla in maniera differente dall’originale, semplificandolo e/o aggiungendo delle figure, senza modificare però il contenuto matematico del quesito. Tale sperimentazione è presentata ed analizzata nel quarto capitolo di questa tesi mentre nei primi tre capitoli viene esposta la parte teorica.
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Cecchi, Filippo. "Didattica della matematica con studenti che presentano disturbi specifici dell'apprendimento." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15921/.

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Abstract:
Nel mio lavoro di tesi si documentano dapprima le peculiarità dei disturbi specifici dell'apprendimento, in seguito l'esperienza di insegnamento frontale con studenti con questi disturbi, acquisita presso un centro specializzato. La tesi documenta le difficoltà incontrate da questi ragazzi nella disciplina matematica e come i disturbi accompagnino questi ragazzi durante tutto il percorso scolastico. Nello scontro quotidiano con queste difficoltà all'interno della tesi si è cercato di interrogarsi per trovare i metodi efficaci per intervenire didatticamente, limitando in parte gli effetti negativi del disturbo. E' stato interessante notare come spesso questi studenti imparino procedure per la risoluzione di esercizi senza però comprendere la teoria che sta alla base della risoluzione.
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Berardone, Stefania. "Matematica e Disturbi Specifici dell'Apprendimento: strategie e metodologie didattiche per un apprendimento efficace." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12301/.

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Abstract:
Il mio intento in questo lavoro di tesi è quello di analizzare gli aspetti che caratterizzano i Disturbi Specifici dell'Apprendimento, in particolare la Discalculia, per poi entrare nello specifico degli interventi didattici proposti per far sì che gli studenti che ne sono affetti possano raggiungere un discreto livello di autonomia nello studio. Lo scopo è quello di mostrare come strategie didattiche mirate, messe in atto dall'insegnante dopo un'attenta osservazione dei diversi stili di apprendimento degli alunni, possano realmente mettere tutti nelle condizioni di poter raggiungere gli obiettivi. Nei primi due capitoli vengono definiti i Disturbi Specifici dell'Apprendimento, l'iter normativo che ha condotto al riconoscimento di tali disturbi, con un approfondimento sulla legge 170 del 2010, vengono introdotti i concetti di didattica individualizzata e personalizzata, strumenti compensativi e misure dispensative pensate per questi studenti, vengono descritti poi gli stili di apprendimento e stili cognitivi, con alcune considerazioni circa le strategie metodologiche e didattiche ipotizzate partendo dagli stili 'preferiti' dagli studenti con DSA. Il terzo capitolo è dedicato al disturbo specifico del calcolo, la Discalculia, vengono descritti i due profili individuati in letteratura, vengono analizzati gli errori e proposte strategie didattiche mirate a partire dalle caratteristiche di questi studenti. Nell'ultimo capitolo, infine, propongo un'Unità didattica in cui utilizzare le strategie didattiche presentate nei paragrafi precedenti, riportando, in conclusione, considerazioni personali circa il ruolo dei docenti all'interno della scuola e l'importanza di una didattica che risponda alle esigenze e ai bisogni di tutti.
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Negro, Francesco <1989&gt. "Letteratura e disturbi specifici dell'apprendimento. Aspetti teorici e metodologici per una proposta didattica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7200.

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Abstract:
Il quadro teorico della tesi si sviluppa a partire da tre nuclei fondamentali: compie una panoramica iniziale di analisi dei disturbi specifici dell'apprendimento, per poi entrare nel merito della didattica della letteratura e concludere con un excursus sul genere della narrativa e, in particolare, sulla categoria letteraria del personaggio (oggetto dell'esperienza didattica). La seconda parte della tesi descrive uno studio di caso che si propone di ideare e condurre un'unità didattica di letteratura sul tema del personaggio narrativo a studenti con DSA. La finalità della ricerca è di ideare un percorso di apprendimento che permetta un approccio sereno e il più possibile costruttivo con la letteratura ad alunni con difficoltà di decodifica e di comprensione del testo.
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MONAUNI, ANNA. "DIFFERENZIAZIONE DIDATTICA E ALUNNI BILINGUI FIGLI DI MIGRANTI CON POSSIBILI DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/95895.

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Abstract:
Due sono le constatazioni di base che guidano questo elaborato: la complessità che caratterizza le odierne classi richiede agli insegnanti di differenziare la proposta didattica; spetta al docente saper individuare eventuali difficoltà di apprendimento e/o disturbi specifici (DSA) al fine di favorire un percorso scolastico rispettoso delle peculiarità di ciascuno. Cosa succede, però, quando lo studente con DSA è di origine migratoria ed è bilingue? Il disturbo ha reali basi neurobiologiche o è piuttosto correlato alle fatiche di veicolare l’apprendimento attraverso una lingua diversa da quella parlata in ambito familiare? Il dato da cui partire è quello rilevato in letteratura in merito alla scarsità, in ambito nazionale, di test clinici per DSA strutturati e standardizzati su chi parla più di una lingua. Da ciò consegue la necessità di implementare un’azione a monte, al fine di migliorare l’appropriatezza degli invii ai Servizi Sanitari o agli Enti accreditati: un percorso da attuare con il personale docente. A questo scopo l’indagine intende favorire tra gli insegnanti una corretta informazione circa la distinzione tra disturbo specifico dell’apprendimento e difficoltà di letto-scrittura in alunni bilingui figli di migranti. Inoltre, l’insegnante è chiamato ad appropriarsi di una forma mentis capace di cogliere in maniera attenta e rispettosa le peculiarità di ciascun allievo, unico nella sua arricchente diversità: un insegnante flessibile, disposto a sperimentare una didattica di tipo differenziato.
This thesis is based on two fundamental observations: nowadays classes are becoming ever more complex and diverse. Therefore, teachers must diversify the didactic proposal. It’s up to the educator to identify any learning difficulties and / or learning disabilities (LD), in order to favor a scholastic path that respects the peculiarities of each pupil. What happens, however, when the students with LD come from an immigrant family and they are bilingual? Does the disorder really have a neurobiological bases? Or is it rather related to the effort of learning through a language that is not the native language for the children? The starting point is the one found in literature regarding the national scarcity of clinical tests for LD structured and standardized on those who speaks more than one language. For these reasons it is needed an upstream action, in order to make the advice of teachers more specific towards those children with difficulties who have to undertake a diagnostic assessment process. That is why it is important to encourage greater awareness among teachers and correct information about the difference between specific learning disabilities and reading-writing difficulties in bilingual learners with a migrant background. Furthermore, the inclusive teacher must have a mindset aimed at knowing in a careful and respectful way the peculiarities of each student. Every child is unique in its enriching diversity: we need a flexible teacher, motivated to implement the differentiated instruction.
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MONAUNI, ANNA. "DIFFERENZIAZIONE DIDATTICA E ALUNNI BILINGUI FIGLI DI MIGRANTI CON POSSIBILI DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/95895.

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Abstract:
Due sono le constatazioni di base che guidano questo elaborato: la complessità che caratterizza le odierne classi richiede agli insegnanti di differenziare la proposta didattica; spetta al docente saper individuare eventuali difficoltà di apprendimento e/o disturbi specifici (DSA) al fine di favorire un percorso scolastico rispettoso delle peculiarità di ciascuno. Cosa succede, però, quando lo studente con DSA è di origine migratoria ed è bilingue? Il disturbo ha reali basi neurobiologiche o è piuttosto correlato alle fatiche di veicolare l’apprendimento attraverso una lingua diversa da quella parlata in ambito familiare? Il dato da cui partire è quello rilevato in letteratura in merito alla scarsità, in ambito nazionale, di test clinici per DSA strutturati e standardizzati su chi parla più di una lingua. Da ciò consegue la necessità di implementare un’azione a monte, al fine di migliorare l’appropriatezza degli invii ai Servizi Sanitari o agli Enti accreditati: un percorso da attuare con il personale docente. A questo scopo l’indagine intende favorire tra gli insegnanti una corretta informazione circa la distinzione tra disturbo specifico dell’apprendimento e difficoltà di letto-scrittura in alunni bilingui figli di migranti. Inoltre, l’insegnante è chiamato ad appropriarsi di una forma mentis capace di cogliere in maniera attenta e rispettosa le peculiarità di ciascun allievo, unico nella sua arricchente diversità: un insegnante flessibile, disposto a sperimentare una didattica di tipo differenziato.
This thesis is based on two fundamental observations: nowadays classes are becoming ever more complex and diverse. Therefore, teachers must diversify the didactic proposal. It’s up to the educator to identify any learning difficulties and / or learning disabilities (LD), in order to favor a scholastic path that respects the peculiarities of each pupil. What happens, however, when the students with LD come from an immigrant family and they are bilingual? Does the disorder really have a neurobiological bases? Or is it rather related to the effort of learning through a language that is not the native language for the children? The starting point is the one found in literature regarding the national scarcity of clinical tests for LD structured and standardized on those who speaks more than one language. For these reasons it is needed an upstream action, in order to make the advice of teachers more specific towards those children with difficulties who have to undertake a diagnostic assessment process. That is why it is important to encourage greater awareness among teachers and correct information about the difference between specific learning disabilities and reading-writing difficulties in bilingual learners with a migrant background. Furthermore, the inclusive teacher must have a mindset aimed at knowing in a careful and respectful way the peculiarities of each student. Every child is unique in its enriching diversity: we need a flexible teacher, motivated to implement the differentiated instruction.
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MAGISTRO, Lucia Rossella. "Per un'assunzione pedagogica dei disturbi specifici dell'apprendimento (DSA): quali consapevolezze per l'azione educativo-didattica?" Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2017. http://hdl.handle.net/10446/84808.

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CORCELLA, PALMA ROBERTA. "Disturbi specifici e difficoltà dell'apprendimento scolastico. Un questionario osservativo per l'analisi dei prerequisiti e l'identificazione precoce del rischio." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/18766.

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Abstract:
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA Facoltà di Scienze della Formazione Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione ”R. Massa” Dottorato di Ricerca In Scienze Umane, XXII Ciclo Curriculum “Benessere della Persona, Salute e Comunicazione Interculturale” LEARNING DISABILITIES AND DIFFICULTIES AN OBSERVATIONAL QUESTIONNAIRE FOR ANALYSIS OF BASIC SKILLS AND EARLY RISK IDENTIFICATION ABSTRACT Coordinatore: Chiar.ma Prof.ssa Ottavia ALBANESE Tesi di Dottorato di Palma Roberta CORCELLA Matricola N.708042 Anno Accademico 2009/2010 INTRODUCTION This work is part of a research field which over the past twenty years had an important trend. Learning disabilities and difficulties are frequent and important issues in the medical-pediatric field. Recent research suggests that the incidence of specific learning disabilities (LD) is about 4%. Law in Italy has just reached an important milestone that we had been waiting for about 10 years. Law 170, the first law about dyslexia in our country, appears in the October 2010 issue of “La Gazzetta Ufficiale” with the title “New rules about specific learning disorders at school". In their school-learning journey children with specific learning disabilities may have difficulties in the process of reading, writing or calculation automation, which can be very often connected one to the other. In addition to these difficulties concerning only learning, students develop a feeling of emotional and motivational failure with important implications. Therefore the presence of a LD does not affect only the child's learning process but also his general wellness: the child with LD often tends to develop styles of impractical or even harmful attribution to structure a good idea of himself and his self-esteem (De Beni R., Moè A. 2000, Dweck C.S. 2000). An important protective factor for children with LD is early diagnosis. Therefore, considering that the “time” factor plays an important role, it is interesting to hypothesize a program of observation and screening from the last year of kinder garten (Stella G. 2008; AID 2009). According to many longitudinal studies, early identification and intervention play a positive role in determining the evolution of specific learning disabilities and the overall cognitive and emotional development of children with these problems (Baker e Smith, 1999; Jackson et al., 1999; Byrne et al., 2000; Morris et al., 2000; Schneider et. al, 2000; Vadasy et al., 2000). The work of early identification of subjects who can be considered "at risk” has the objective of limiting the likelihood of their school failure by planning targeted and specific educational interventions. The effectiveness of a centered intervention has been shown by longitudinal studies in literature, such as studies of meta-phonological training goal with pre-school children who get significantly better results in reading and writing than the control group (Bryant e Bradley, 1985; Pinto, 1993; Kozminsky e Kozminsky, 1995). This study starts from these premises: we chose to perform a screening during the last year of kinder garten using an Italian instrument, the IPDA Observing Questionnaire (Early Identification of Learning Difficulties), born from a fruitful collaboration with the University of Padua. Peculiarity of this research is first of all the choice to investigate the prerequisites of school education through a questionnaire specifically created to bring to light slight situations of immaturity and potential risk to have difficulties in school learning. Secondly, the analysis of the responses is aimed at strengthening the prerequisites for academic learning through a targeted intervention. This work is structured into four chapters. The first deals with the theoretical definition, etiology, prognosis and characteristics of the specific school learning disability. The second chapter focuses on learning difficulties at school by analysing the differences between them and the LD. The third chapter is about prevention and early identification through the analysis of early risk signs of learning difficulties. The first three chapters can be seen as a theoretical introduction to the fourth chapter which is focused on the research. OBJECTIVES AND PURPOSES OF THE RESEARCH The objectives of my research are: 1. to establish that there are different ways of developing prerequisite skills of learning among children 2. to evaluate the effectiveness of treatment RESEARCH HYPOTHESIS The first hypothesis is that the group of children who undergo a specific work to strengthen their prerequisites of learning will show a better evolution than those who don’t. The second hypothesis is that, in a group of children who work to develop their prerequisites for academic learning, the children who have less structured basic skills will benefit more than those with a better level. METHOD PARTICIPANTS The group consists of 659 5 year-old children , 351 males (53%) and 308 females (47%) in the final year of kinder garten. These children come from five different kinder garten: two in the province of Milan and 3 in the province of Varese. According to the Handbook of Questionnaire Observing IPDA (Terreni et al, 2002), children with disabilities and immigrant children with little or no knowledge of Italian were excluded from this group. The whole group was divided into an experimental group, that followed the treatment, and a control group that followed the traditional educational program. The experimental group was composed of 384 children, 198 males (52%) and 186 females (48%) with an average age of 64 months, in the month of October, corresponding to five years and four months. The control group consisted of 275 children, 153 males (55%) and 122 females (45%) with an average age of 62 months, in the month of October, corresponding to five years and two months. MEASURES Twelve years ago a working group (which I still belong to) of the University of Padova, led by Professor Cesare Cornoldi, following the request of the Department of Education of Bergamo, decided to start a project for the prevention of learning school difficulties. The instrument which was created to perform the screening was the Observing Questionnaire IPDA (Terreni et al 2002). The Observing Questionnaire IPDA allows us to detect in an agile and quick way subjects potentially "at risk" to have learning difficulty at school using the teachers’ observations, whose prediction is confirmed by several works (Stevenson et al. 1976; Feshbach et al., 1977; Cornoldi e Pra Baldi, 1979; Archer e Edwards, 1982; Camerini et al., 1996; Alvidrez e Weinstein, 1999; Panter, 1999; Taylor et al., 2000; Teisl et al., 2001). The IPDA is composed of 43 items divided into two main sections. The first concerns the "general skills" related to general learning ability (behavioral, motor skills, language comprehension, oral expression, metacognition and other cognitive abilities (memory, praxis, orientation); the second refers to "specific skills" that are the prerequisites of reading- writing and mathematics. The total score of each child is calculated by adding the scores (1, 2, 3 or 4) assigned to any individual items. PROCEDURE First step of the research was the training of the teaching staff, who were introduced to the method of observation and the use of the tool; the training was attended by the teachers of the experimental and control groups. Then the teachers of the experimental group were taught about the treatment and they applied it in their class. The IPDA Materials were used in this second phase. At the end the children of both groups, experimental and control ones, underwent a re-test using the IPDA Questionnaire Observing again. TREATMENT IPDA Materials include educational activities that enhance the prerequisites of each specific basic school learning. Metacognition (in its aspects of awareness and control of their cognitive activity) and visual concentration are considered transversal skills. We examined the following basic school learning abilities: • reading-writing as instrumental skills: reading as decoding, spelling and writing as graphics; • reading as the ability of text understanding; • writing as presenting competence, ability to produce a text; • calculation. RESULTS The analysis of the results demonstrate that, after the treatment, children in the experimental group have significantly improved their level of prerequisites compared to the children belonging to the control group. In relation to the experimental group, the children belonging to the subgroups with high and low risk of having learning difficulties showed a higher improvement than the children belonging to the risk-free subgroup, who followed a typical evolution. The qualitative analysis of change is based on comparing the scores obtained at IPDA in pre and post-test; according to the results of the pre-test, 20 of the 35 children of the experimental group were included in the high-risk group; after treatment, the 20 children underwent the post-test and 13 of them were placed into the low-risk level and 7 into the risk-free one. After pre-test, 31 children of the control group were considered at high-risk level; after post-test, 16 of them were included into the low-risk group. No child "migrated" into the risk-free band. The first hypothesis was that the group of children who, in addition to teaching school curriculum program, undergo a specific work to strengthen their learning prerequisites will show a better evolution in relation to “natural” development of children. The data analysis confirms the first hypothesis for the subgroups of children at high and low risk. The second hypothesis was that children with lower performances (considered at risk) in a group of children who undergo this strengthening work on learning prerequisites are those who will benefit more from this work than those with a good level of development of prerequisites. The results confirm the second hypothesis, considering that the improvement of the high-risk group is significant if compared to the risk-free group, which highlighted an evolution similar to the one expected without treatment. DISCUSSION The results show that the treatment brings important benefits to children at high and low risk of scholastic difficulties, but does not bring significant benefits to risk-free children. However, it is important to notice that the treatment gave all the children the opportunity to work together, taking advantage from this collaboration. Working in small groups allowed them to practice communication and social skills that are useful for their personal growth. This experience has demonstrated the potentiality of this work led at school. It should be noticed that the success is also based on the sharing activity among the teachers about the objectives and the proposed methods, as well as their ability to adjust and adapt daily activities to the specific needs and characteristics of their class. From a more theoretical point of view, it is important to consider this improvement as related, besides to the effectiveness of the treatment, also to a wider change, given by the modification of the context. All teachers included in the research have completed a training course aimed not only at providing information and knowledge on the use of instruments and materials, but also at creating a good learning environment. This type of work is consistent with the assertion "Neither knowledge nor learning exist independently from the way the participants make them actual in their context” (Pontecorvo, 1999, p24). It is also important to consider that "the relationships between individual and context form a unique and indivisible unit, because the individual can never be understood outside his/her social dimension" (B. Ligorio, C. Pontecorvo, 2010). Stetsenko and Arievitch (2004) argue that there is a substantial ontological similarity between interindividual and the intraindividual development, because they are two interdependent processes. The events in the life of a class become observable only within a contextual perspective in which learning is understood as a collective co-construction of meanings. This definition goes beyond the cognitivist conceptions of learning that, as well as other cognitive processes, deals only with the mind of the learner. Defining learning in social-constructivist terms means, therefore, considering learning as a result of attribution of meaning and direction to activities, products and processes that relate to the working group, the instruments and the place where learning takes place.
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Ascione, Cristina. "Comprensione delle frazioni, dei numeri decimali e loro rappresentazione sulla retta: caso studio in studenti con Disturbi Specifici dell'Apprendimento." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13440/.

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Abstract:
Argomento della tesi è la comprensione delle frazioni, dei decimali e la loro rappresentazione sulla retta da parte di studenti con discalculia.La discalculia rientra nei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) ed è caratterizzata da deficit nell'apprendimento dei numeri e del calcolo. In particolar modo per questi studenti l'argomento dei numeri razionali risulta di difficile comprensione in quanto richiede un maggiore sforzo concettuale. L'apprendimento di questo argomento inoltre è di cruciale importanza per il miglioramento della comprensione di nozioni matematiche future. Si è scelto di descrivere due casi studio in cui a ciascuna discente è stata proposta un'unità didattica strutturata in quattro lezioni che mira a potenziare l'apprendimento delle frazioni, dei decimali e la loro rappresentazione sulla retta. Le due studentesse frequentano una la classe prima e l'altra la classe terza della scuola secondaria di primo grado. Entrambe presentano un DSA, precisamente discalculia e frequentano la Cooperativa Anastasis. La Cooperativa Anastasis è una software house e un centro di formazione che lavora con persone con bisogni educativi speciali (BES) e disabilità (www.anastasis.it). L'unità didattica è stata progettata in collaborazione con la Dott.ssa Galletti, psicologa dei Laboratori Anastasis e la Dott.ssa del Zozzo, ricercatrice presso tale centro. Essa può essere rivolta a tutti i discenti ma può risultare particolarmente utile a quelli con DSA. Nei casi studio verrà valutata l'effettiva efficacia di tale unità didattica nel miglioramento dell'apprendimento delle nozioni relative ai numeri razionali.
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Capuano, Margherita. "DIDATTICA INTERATTIVA ONLINE: il concetto di frattale nella scuola secondaria di secondo grado." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/22140/.

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Abstract:
Nel mio lavoro di tesi è presentato lo sviluppo di uno strumento di ausilio alla didattica della geometria frattale. Il progetto nasce dal voler disporre di un sito che permetta l'uso di risorse, per tale didattica, in modo interattivo. Il sito WdF (Web per la Didattica Frattale) è implementato e sviluppato mediante l'integrazione di vari linguaggi di programmazione Web: HTML, CSS, linguaggi di scripting. Le risorse per la didattica frattale sono messe a disposizione tramite una collezione di notebook, sviluppata in Mathematica, intitolata Ndf (Notebook per la Didattica Frattale), e destinata a ragazzi del triennio della scuola superiore, con un focus su strategie e metodi che risultino di aiuto a studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento. Mathematica è un moderno ambiente di problem solving, utilizzato in molti campi delle scienze, in generale; impiega un linguaggio di programmazione interpretato, il linguaggio Wolfram. Attraverso un percorso dinamico e interattivo, offerto dagli strumenti da me sviluppati, lo studente è guidato a scoprire il magico mondo del frattale. Ndf è stato fatto valutare da un campione significativo di ragazzi, per attestarne il grado di soddisfacimento relativamente agli strumenti sviluppati. In una realtà in cui il facile accesso alla tecnologia della informazione ha cambiato la velocità e il modo di acquisire conoscenza, la didattica basata su tecnologia digitale può rappresentare uno strumento importante per favorire l'apprendimento, soprattutto nelle materie scientifiche, e per ragazzi con Bisogni Educativi Speciali. In questo palcoscenico si inserisce il mio lavoro di tesi, la cui struttura è stata inoltre pensata per essere facilmente portabile ed estensibile anche all'insegnamento di altri argomenti di didattica della matematica.
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Books on the topic "Disturbi specifici dell'apprendimento"

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Infante, Pippo. I Disturbi Specifici Dell'apprendimento Dsa: Interventi Educativi Negli Alunni con Dislessia. Independently Published, 2021.

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