Books on the topic 'Disciplina del tempo'

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1

Bartoli, Maria Teresa, and Monica Lusoli, eds. Le teorie, le tecniche, i repertori figurativi nella prospettiva d'architettura tra il '400 e il '700. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-884-2.

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Abstract:
La prospettiva dell’età moderna nacque come un ponte gettato tra l’arte e la scienza. Essa dava necessità all’arte e rendeva visibile la scienza; il terreno di coltura fu quello dell’architettura, che da sempre impegnava in sinergia i cultori dell’una e dell’altra. L’ambito di pensiero in cui fu concepita si occupava degli argomenti più alti, l’universo e la terra: a partire dagli astronomi-geografi e dai topografi, si è costruita nel tempo come disciplina e metodo scientifico-artistico, derivando sistematicamente teoremi da teoremi, in un crescendo di complessità, che ha assunto forme talvolta acrobatiche, non aperte all’evidenza. Le tecniche prospettiche sviluppate nel tempo hanno accompagnato le figure dell’architettura e del figurativo nei loro mutamenti. Le attuali tecnologie informatiche ci permettono oggi di studiare i modelli di questo ambito artistico con la fiducia di poter portare alla luce una storia nuova su di esso. Questo volume raccoglie i saggi di 44 ricercatori che, all’interno di un Progetto Nazionale bandito nel 2011, coordinato da Riccardo Migliari di Roma, hanno aderito alla chiamata del gruppo fiorentino, di cui è responsabile Maria Teresa Bartoli, per illustrare il loro metodo di approccio culturale e tecnico al tema attraverso un caso-studio: fosse esso rappresentato da un dipinto o dai passi di un trattato.
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2

Rossi, Maddalena, and Claudio Saragosa, eds. I territori della contemporaneità. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-805-1.

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Abstract:
Il testo raccoglie la rielaborazione di alcune delle tesi di laurea più significative prodotte, dal 2011 al 2015, nei corsi di laurea triennale in Pianificazione della città, del territorio e del paesaggio e di laurea magistrale in Pianificazione e progettazione della città e del territorio dell’Università di Firenze, con sede a Empoli. Le tesi trattano un panorama attuale e variegato di problematiche interne alla disciplina urbanistica, utilizzando metodologie, chiavi di lettura e prospettive di analisi assai diverse. Il territorio che emerge come protagonista delle narrazioni dei giovani autori è un oggetto complesso e pluristratificato, fatto di cose e relazioni, adagiato sui tempi lunghi della storia, teso sul presente e proiettato nel futuro, che continua a sollecitare loro domande, dubbi, curiosità e anche alcune fruttuose risposte. In sintesi, più che campi di discussione di un sapere acquisito e valido una volta per tutte, i lavori qui presentati rappresentano campi di riflessione e di sperimentazione, occasioni di costruzione incrementale di soluzioni creative da parte degli autori.
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3

Barbagli, Fausto, Simone Bianchi, Roberto Casalbuoni, Daniele Dominici, Massimo Mazzoni, and Giuseppe Pelosi, eds. Astronomia e Fisica a Firenze. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-464-0.

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Abstract:
La Mostra Astronomia e Fisica a Firenze illustra l’evoluzione delle due discipline dal XVIII secolo fino ai primi decenni del Novecento. Teatro cittadino di questo processo, anzi di tutte le scienze, fu l’Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale, dove adesso ha sede la Mostra. Nell’arco di tempo esaminato tutti gli aspetti dell’indagine della natura erano ugualmente pertinenti ad un’unica figura di studioso, ma verso l’inizio del XX secolo alcuni indirizzi subirono una profonda trasformazione e al prevalente approccio tassonomico e fenomenologico subentrò, soprattutto per Astronomia e Fisica, un’indagine specialistica che finì per differenziare le varie ricerche. Protagonista di questa fase fu lo sviluppo dell’analisi spettroscopica. La Mostra, aperta da dicembre 2016 a marzo 2017, è organizzata dall’Università di Firenze (Museo di Storia Naturale; Dipartimento di Fisica e Astronomia) e dall’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, in collaborazione con la Sezione di Firenze dell’INFN, il Museo Galileo, l’Archivio Storico del Comune di Firenze, l’Istituto Nazionale di Ottica del CNR e la Biblioteca di Scienze dell’Università.
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4

Bertelé, Matteo. Pavel Florenskij tra Icona e Avanguardia. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-350-2.

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Abstract:
La figura e il pensiero di Pavel Florenskij (1882-1937), il ‘Leonardo da Vinci russo’, godono da tempo di grande attenzione nel nostro Paese. Lo confermano gli atti del convegno internazionale promosso nel 2012 dal Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR) dell’Università Ca’ Foscari Venezia, quando studiosi provenienti da Italia, Russia, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno ragionato sul fondamentale contributo offerto dal pensatore russo allo studio e alla valorizzazione della cultura figurativa russa dalle origini fino alla contemporaneità d’allora, con una particolare attenzione verso le sue forme espressive più genuine come l’Icona e l’Avanguardia storica. Il volume presenta le riflessioni critiche di quegli autorevoli studiosi, qui raccolte nelle rispettive lingue madri, all’insegna, secondo lo spirito della lezione florenskiana, di una stimolante intertestualità linguistica, disciplinare e metodologica.
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5

Sorman, Guy. Les vrais penseurs de notre temps. Paris: Fayard, 1989.

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6

Taschereau), Catholic Church Archdiocese of Quebec Archbishop (1870-1898 :. Circulaire au clergé: I. Circulaire pour la paix. II. Temps de la communion pascale .. [S.l: s.n., 1986.

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7

1799-1885, Bourget Ignace, ed. Circulaire au clergé: De lugubres placards annonçant depuis quelque temps l'apparition d'un nouveau livre .. [S.l: s.n., 1986.

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8

Église catholique. Diocèse de Montréal. Évêque (1840-1876 : Bourget). Circulaire au clergé: Jusqu'à ce que le temps me permettre d'exécuter le projet de division du diocèse .. [S.l: s.n., 1985.

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9

Shakespeare, theatre, and time. New York: Routledge, 2011.

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10

Église catholique. Diocèse de Montréal. Évêque (1840-1876 : Bourget). Circulaire au clergé: Vous recevrez avec la présente les deux encycliques du jubilé avec le mandement qui les publie ... pour qu'il y ait uniformité dans vos travaux avant et pendant ce saint temps .. [S.l: s.n., 1985.

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Luz, Priscyla Cristinny Santiago da, and Clarisse Beltrão Rosas Rocha, eds. I Encontro sobre Práticas de Ensino de Ciências e Biologia. Universidade do Estado do Pará, 2022. http://dx.doi.org/10.31792/978-65-00-39861-8.

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Abstract:
O I Encontro sobre Práticas de Ensino de Ciências e Biologia (EPECB) - Refletindo e dialogando sobre o Estágio Supervisionado em tempos de Pandemia, discutiu a prática educativa realizada durante as disciplinas de Estágio Supervisionado, nas áreas de Ciências Naturais e Biologia, do curso de Licenciatura em Ciências Biológicas da Universidade do Estado do Pará (UEPA). O I EPECB nasceu nesse momento de pandemia, em que se vive uma “nova realidade educativa”. Nessa condição, problematizar e propor alternativas a respeito da prática formativa construída no ensino de Ciências e Biologia se faz urgente e necessário. Neste entendimento, a comunidade educacional (professores, gestores, pesquisadores, dentre outros) tem papel preponderante em pensar e construir alternativas para lidar com as adversidades enfrentadas no processo formativo e educacional. Esse evento objetivou proporcionar diálogos e aprofundamentos acerca da realidade educacional do ensino de Ciências e Biologia, nas regiões onde o curso de Licenciatura Plena em Ciências Biológicas é oferecido. Além de possibilitar aos licenciandos reflexões sobre prática docente, em sua plenitude. Para que a práxis educativa seja efetivada e consolide identidades docentes aos acadêmicos que irão atuar na educação em ciências e biologia na Amazônia paraense. O I EPECB foi de grande importância para o curso de Ciências Biológicas da UEPA, visto que buscou aprofundar o debate que envolve o processo formativo dos estudantes do curso de licenciatura em biologia, visando ressignificar ações na disciplina de Estágio Supervisionado, a partir do planejamento disciplinar adequado ao contexto vivenciado e propor estratégias viáveis que promovam a qualidade na formação dos futuros professores de Biologia.
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Querzola, Lea. La tutela anticipatoria fra procedimento cautelare e giudizio di merito. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg231.

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Abstract:
Dal 1865 in avanti, e limitandosi ai soli aspetti macroscopici, era mutata, anche in profili essenziali, la disciplina del processo di cognizione, il legislatore era intervenuto sul regime delle preclusioni e sul giudizio di appello, aveva introdotto il rito laburistico, modificato la disciplina dell’arbitrato, escogitato provvedimenti anticipatori per far fronte alla crisi determinata dai tempi lunghi della giustizia; sì, a dire il vero era intervenuto anche in materia di tutela cautelare, introducendo il rito uniforme, ma la strumentalità e la provvisorietà non erano state sfiorate. Per questa ragione, la primissima lettura del d.lgs. n. 5 del 2003 in tema di processo societario, nella parte in cui si occupa in specie di provvedimenti cautelari, particolarmente ante causam, mi fece riflettere. Non si poteva non riconoscere che il cambiamento era significativo, forse epocale, che lo sganciamento" o "allentamento" o l’"attenuazione" del nesso di strumentalità cautelare, che fa il suo ingresso nel nostro ordinamento proprio attraverso quel decreto, era una novità significativa, che scalfiva una piccola certezza e meritava un approfondimento. L’esigenza di una riflessione, poi, è stata evidentemente accresciuta dagli ulteriori cambiamenti attuati dal d. l. n. 35 del 14 marzo 2005, convertito con modifiche dalla l. n. 80 del 14 maggio 2005".
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Feitosa, Sheila Oliveira, and Dhecyeny Alves Ferreira. JOGOS E BRINCADEIRAS PARA O ENSINO DE CIÊNCIAS. Editora IF Goiano, 2021. http://dx.doi.org/10.54879/978-65-87469-27-0.2021.01.015.

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Abstract:
A aprendizagem de Ciências requer que o estudante consiga abstrair conceitos, compreender processos e imaginar situações. Por isso, o ensino tradicional pode ser moroso e cansativo, fazendo com que o professor necessite adotar métodos que cativem a atenção do escolar e o envolvam com o conteúdo. Além do modo tradicional de ensino são necessárias abordagens complementares para uma aprendizagem mais eficiente. Uma das metodologias que se mostra eficaz é a aplicação da ludicidade. Contudo, os professores nem sempre dispõem de tempo para elaborar atividades lúdicas. Assim, é proveitoso para docentes de Ciências ter acesso rápido a jogos e brincadeiras já relacionados aos conteúdos da disciplina, o que economiza seu tempo e incentiva o uso desses recursos na sala de aula. Este livro tem como objetivo incentivar e facilitar o uso de jogos, brincadeiras e dinâmicas nas aulas de Ciências no Ensino Fundamental. Além disso, oferecer ao professor alternativas recreativas com potencial didático que tornem o ensino fluido e significativo.
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Redinha, J. Simões. A Química: o primeiro século na Universidade de Coimbra e o progresso desta ciência. Imprensa da Universidade de Coimbra, 2020. http://dx.doi.org/10.14195/978-989-26-1875-3.

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Abstract:
A matriz reflexiva deste escrito é constituída pela evolução da Química na Universidade de Coimbra e nos países cientificamente mais avançados no decurso do primeiro século desta ciência, no que respeita à história das ideias e às condições necessárias para o seu progresso, tais como as técnicas laboratoriais, o interesse social e a sua capacidade de associação. Os estudo comparativo do desenvolvimento da Química no nosso País e o crescimento explosivo da ciência no plano internacional não deixa também de ser objecto de análise crítica na economia da obra. O declínio da Universidade ao tempo da criação da cadeira de Química e a fase pré-científica desta disciplina são apresentadas como introdução necessária à avaliação científica do período em apreço.
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BOST, François, Perrine DELETTRE, Philippe ODOU, Angélique RANVIER, and Fabrice THURIOT, eds. Les épidémies au prisme des SHS. Editions des archives contemporaines, 2022. http://dx.doi.org/10.17184/eac.9782813004659.

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Abstract:
Les épidémies liées aux maladies contagieuses et infectieuses accompagnent le développement humain depuis la nuit des temps, sans oublier les épidémies de maladies nouvelles comme le VIH ou la Covid-19. La croissance démographique, l’augmentation de la densification des espaces, l’essor des mobilités tous azimuts dans le cadre de la mondialisation des échanges en ont encore accéléré la diffusion planétaire comme l’illustre de manière spectaculaire l’épidémie liée au virus SARS-CoV-2, à l’origine de la maladie nouvelle de la Covid-19. Malgré son impact considérable, la mortalité engendrée par cette dernière (au moins 6,4 millions de morts mi-2022) reste cependant bien en deçà des hécatombes de la grippe espagnole (environ 50 millions de morts entre 1918 et 1919) ou encore de la peste noire qui a décimé entre 30 et 50 % des Européens en cinq années seulement au Moyen Âge (1347-1352). Au-delà des inquiétudes purement sanitaires, les épidémies constituent un objet de recherche, qui peut être interrogé par toutes les disciplines des sciences humaines et sociales, en articulation plus ou moins étroite avec les approches épidémiologiques, sanitaires et écologiques. Inscrit au croisement fructueux de l’interdisciplinarité portée par la Maison des Sciences Humaines et Sociales (SHS) de l’Université de Reims Champagne-Ardenne (URCA), ce colloque a eu pour ambition d’appréhender la diversité des dimensions des crises épidémiques contemporaines et passées, en partageant les interrogations, les analyses, les savoirs et les outils des différentes disciplines : histoire, géographie, géopolitique, sociologie, sciences politiques, droit, lettres, économie-gestion, psychologie, sciences de l’éducation et de la formation, etc. Réapparu en raison de l’épidémie de la Covid-19, l’intérêt pour l’étude de la complexité des phénomènes épidémiologiques a pris un tour résolument nouveau, surtout face aux défis multiples et énormes qu’ils soulèvent dans un monde déjà largement gagné par les incertitudes vis-à-vis du futur. Ces actes s’appuient sur le passé et la malheureuse expérience récente pour envisager l’avenir avec une diversité d’approches complémentaires.
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Nicolau, Marcos Fábio Alexandre. Nada é sem razão. Editora SertãoCult, 2020. http://dx.doi.org/10.35260/87429823-2020.

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Abstract:
Filósofo com uma das mais vastas obras, Leibniz segue atual, influenciando a produção de estudiosos de todo o mundo. Tal relevância é refletida neste livro, que traz um conjunto de textos sobre sua filosofia, fruto de parcerias com excelentes pesquisadores e intérpretes da obra de Leibniz. Assim, esta publicação almeja contribuir para o registro e a divulgação destas pesquisas filosóficas, ao mesmo tempo que reafirma o compromisso dos autores, enquanto pesquisadores e filósofos, em continuar promovendo o debate acadêmico em consonância com os anseios culturais e educacionais de nosso povo, principal justificativa para a presença da Filosofia como disciplina na educação básica, no ensino superior e no espírito democrático de nossa sociedade. Ideal que comungamos com Leibniz ao reverberar uma de suas mais famosas frases: “É uma das minhas convicções que devemos trabalhar para o bem comum, e que nos sentiremos felizes na mesma proporção que contribuirmos para isso”.
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PETRIS, Loris, and Perrine GALAND-WILLEMEN, eds. Michel de L'Hospital chancelier-poète. Librairie Droz, 2020. http://dx.doi.org/10.47421/droz60479.

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Abstract:
Les noces du droit et de la littérature, de la politique et de la poésie ne sont plus guère pensables aujourd’hui. Or ces champs du savoir et de l’action étaient réunis sous l’Ancien Régime, quand le langage poétique paraissait le support le plus adéquat d’une pensée élevée. Michel de L’Hospital (v. 1505-1573) a incarné au plus haut point cette union. Entre 1543 et 1573, le chancelier-poète commente en latin poétique et philosophique les aléas de son existence et de son temps, tout en luttant pour la conciliation religieuse et la justice. Il réfléchit aux théories de l’écriture mais affiche ses distances avec les poètes professionnels autant qu’avec les poètes courtisans. Il voit en la poésie une clef pour comprendre le monde et soi-même. À la croisée de la poésie latine et néolatine, de la littérature française, des méditations juridiques et des courants philosophiques, cette œuvre poétique vaste et complexe reflète toujours l’actualité. Un groupe de spécialistes de diverses disciplines en éclaire ici maintes facettes.
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Carelli, Rodrigo. Les travailleurs des plateformes numériques. Teseo, 2022. http://dx.doi.org/10.55778/ts911693055.

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Abstract:
<p>Cet ouvrage interrogeles perturbations de l’organisation du travail et les recompositions de la régulation de l’emploi engendrées par le capitalisme de plateforme. L’approche interdisciplinaire – droit, sociologie, économie – traite des manières dont les catégories institutionnelles et conceptuelles liées à l’État social s’adaptent aux transformations qui accompagnent la reconfiguration numérique du travail mais aussi se heurtent à des phénomènes sociaux qui leur échappent.</p><p>Dans un premier temps, l’étude permet à chaque auteur de saisir les capacités d’adaptation et les limites des frontières institutionnelles et conceptuelles traditionnelles, ainsi que l’aptitude de leur discipline à rendre compte des réalités induites par l’organisation du travail numérique. Ensuite, elle jette les bases d’un cadre transdisciplinaire à travers la notion de « zone grise du travail et de l’emploi ». Les auteurs s’interrogent sur le statut juridique des travailleurs numériques, si les dynamiques à l’œuvre s’inscrivent dans la continuité du salariat ou sont en rupture avec lui. Ils considèrent en commun, comme des zones grises, les phénomènes qui échappent aux catégories traditionnelles tout en leur accordant un rôle différent dans la recodification des normes.</p><p>A partir d’une synthèse des différentes contributions, dans une démarche interdisciplinaire, la conclusion élargit les enjeux à leurs conséquences en termes de subversion de différents types de frontières.</p>
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III Congreso Internacional de Fonética Experimental. Xunta de Galicia, 2007. http://dx.doi.org/10.32766/rag.208.

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Abstract:
Actas do congreso organizado pola Dirección Xeral de Creación e Difusión Cultural, a Universidade de Santiago e a Real Academia Galega, celebrado en Santiago do 24-26 de outubro de 2005. O III Congreso de Fonética Experimental reuniu especialistas de nivel internacional para debater e intercambiar experiencias, opinións e liñas de traballo verbo da investigación relacionada coa realización da linguaxe. Entre os días 24 e 26 de outubro de 2005, o foro de debate afondou nunha das disciplinas de maior evolución na nosa sociedade, con infinidade de aplicacións en áreas tan variadas como a aprendizaxe de idiomas, a investigación sobre as manifestacións nas distintas estruturas sociais ou a evolución dos sistemas de intercambio en tempo real de mensaxes de voz formulados en linguas distantes. Estas actas recollen a valiosísima achega colectiva das e dos especialistas que acudiron para integrar experiencias e darlles un impulso grazas ao contraste e intercambio de materiais e enfoques.
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Rasia, Carlo. La crisi della motivazione nel processo civile. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg283.

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Abstract:
La crisi della motivazione diventa un nuovo e diverso fenomeno di “patologia giudiziaria”, in quanto i rimedi apprestati dalle recenti riforme normative – sulla struttura, sul contenuto e sul controllo motivazionale delle sentenze – non riescono a fornire una soluzione al problema generale dell’aumento del carico giudiziario, il quale continua a trovare il principale “collo di bottiglia” nel momento della redazione della parte motiva della decisione. L’idea di riconoscere uno stretto legame tra completezza argomentativa e correttezza della motivazione – frutto di una cultura crociana ispirata all’eleganza estetico-letteraria – non risulta più attuale ed è destinata al tramonto, poiché non giova innanzitutto all’efficacia e ai tempi della giustizia. Si sta facendo oggi avanti l’idea di una motivazione che punta più al rafforzamento del proprio profilo funzionale che di quello formale: flessibile, deformalizzata ed improntata a conciliare i bisogni di effettività della tutela delle parti con le esigenze di efficienza del sistema. Si cerca, infatti, di rendere una motivazione comprensibile ed idonea ad esplicitare il ragionamento decisorio ma, al contempo, di giungere alla conclusione della lite in tempi ragionevoli. In questo volume, l’autore, dopo un’attenta analisi della disciplina vigente e della giurisprudenza di legittimità, propone una lettura sistematica della motivazione all’interno di una più ampia visione del nostro sistema processuale contemporaneo, giungendo al risultato che essa è, da un lato, in crisi, ma dall’altro, comincia a rinascere a nuova vita, ponendosi più in linea con le molteplici forme e contenuti che caratterizzano oggi la decisione giudiziaria. Un costrutto motivazionale, dunque, sempre più vicino a un processo civile prossimo a lasciare modelli rigidi per schemi flessibili e semplificati, nel quale si affida al giudice e alla sua sensibilità il potere di calibrare anche il momento decisorio, rendendolo più aderente allo scopo del singolo processo
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Antologia da pandemia: vivências e percepções de acadêmicos de medicina sobre a COVID-19. 2nd ed. Editora Amplla, 2021. http://dx.doi.org/10.51859/amplla.avp337.2121-0.

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Abstract:
Neste Volume 2 da obra “Antologia da pandemia: vivências e percepções de acadêmicos de medicina sobre a COVID-19”, começo este prefácio, novamente, com um desabafo: como docente de um curso médico, jamais imaginei que poderia ministrar aulas sobre uma pandemia “em tempo real”, presenciando seus acontecimentos e vivenciando as experiências de quem se encontra em um momento histórico da humanidade. Os vírus são os responsáveis pelo maior número de doenças infecciosas mundialmente, podendo ser transmitidos através de diversas formas. No final do ano de 2019, a China se deparou com uma nova infecção viral que não tardou em se espalhar pelo mundo, assumindo caráter pandêmico, oficialmente decretado pela Organização Mundial da Saúde (OMS) em 11 de março de 2020. O novo vírus, hoje denominado de SARS-CoV-2, é causador de uma infecção que pode ser fatal – a COVID-19. A pandemia de COVID-19 impôs ao mundo novos hábitos, na tentativa de controlar da transmissão viral e diminuir o número de casos da doença. Uma dessas grandes mudanças ocorreu na educação, quando escolas e universidades precisaram se adequar ao sistema de ensino remoto. No contexto pandêmico, foi ofertada a disciplina de Virologia Médica aos alunos do terceiro semestre do curso de Medicina da Universidade Estadual do Ceará. Dentre os inúmeros vírus previstos no programa da disciplina, estava a família Coronaviridae, contemplando o vírus recém-descoberto. Diferente dos demais patógenos a serem estudados, não havia livro suficientemente atualizado para falar sobre o SARS-CoV-2. É... Estávamos de fato dentro da história, uma história que somente aparecerá em livros daqui a algum tempo. A aula sobre a família Coronaviridae transformou-se, então, em um grande diálogo e discussão sobre a atual situação sanitária mundial. Na ocasião, surgiu a ideia de oportunizar aos alunos documentarem suas percepções e vivências sobre a pandemia construindo relatos pessoais. A partir do projeto realizado na disciplina, surgiu o primeiro “Antologia da pandemia: vivências e percepções de acadêmicos de medicina sobre a COVID-19”, lançado, de modo on line, no dia 11 de março de 2021, em alusão a 01 ano da declaração da pandemia pela OMS. A obra encontra-se disponível no site desta editora e conta com 30 textos escritos voluntariamente pelos alunos que cursaram o terceiro semestre do curso médico na UECE no período letivo de 2020.1. Após esta experiência, vários alunos de distintos semestres do curso demonstraram interesse em também relatar suas experiências no contexto pandêmico. Então, com a ajuda da aluna Sandriele Santos Barbosa, mobilizamos os interessados e obtivemos a participação de mais 26 alunos, os quais são autores das produções apresentadas neste Volume 2. Mais uma vez, agradeço a cada aluno que compreendeu a importância de registrar sua percepção como futuro médico e dedicar-se a refletir sobre este momento sanitário histórico para o mundo. A docência pode ultrapassar o limite da sala de aula, quer física ou virtual, e proporcionar experiências que contribuam para a formação pessoal, além da profissional, dos acadêmicos. Assim, este não se trata de um livro técnico. Trata-se de um documento que contém vivências reais e pessoais de pacientes, parentes de pacientes ou observadores que um dia estarão integrando a chamada “linha de frente” de combate a doenças como a COVID-19. Aproveitem a leitura para boas reflexões!
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Pereira dos Santos, Carlos Augusto. Histórias Daqui e Dali: religiosidades, culturas, políticas e literatura. Editora SertãoCult, 2021. http://dx.doi.org/10.35260/67960715-2021.

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Abstract:
Ao longo da última década, sempre quando possível, procuramos relacionar os conteúdos das disciplinas acima descritas com um processo de aproximação histórica com o contexto vivenciado pelos alunos, fazendo com que escrevam textos — na maioria das vezes, voltados para a história local. De 2011 para cá, tivemos a oportunidade de organizar e publicar sete livros, cada um com abordagens específicas e turmas de autores com especificidades, limites e potencialidades a desenvolver. Foram edições de pequena e média tiragens, às vezes publicados quase de forma artesanal, patrocinados por programas institucionais do Governo Federal, da Universidade Estadual Vale do Acaraú (UVA). Ou então pagos pelos próprios alunos, inovando e se adequando às novas tecnologias, como este volume, que, inicialmente, será publicado como e-book. O oitavo fruto desta semeadura chega com histórias daqui e dali, como se intitula, procurando seu lugar num balaio de textos que cresce com o tempo, se acomoda e abre espaços para frutos futuros. A cada edição, esse balaio toma formas diversas, ampliando a diversidade temática e lançando novos caminhos de pesquisa, cabendo tudo… Histórias daqui e dali…, portanto, surgiu da provocação que fizemos para os alunos matriculados na disciplina de História do Brasil III – República. No entanto, desde o primeiro contato com os alunos no quarto semestre em Historiografia Brasileira e, no sétimo, com História do Brasil II – Império, que a ideia vinha sendo amadurecida. A única exigência feita por parte da organização do livro foi que os textos tivessem como recorte temporal a República brasileira e, quando possível, aproveitassem a pesquisa realizada nos seus respectivos TCCs. Recebidos os textos iniciais, orientamos, sugerimos cortes e acréscimos, respeitando ao máximo a autoria e as demandas dos respectivos orientadores dos alunos-autores. Dada à liberdade para escrever sobre qualquer tema — afinal, no nosso balaio cabe tudo —, tivemos alguma dificuldade para enfeixar esses textos e dar-lhes uma feição conceitual ou de aproximação de conteúdo. No entanto, quanto ao aspecto temporal, os textos, em sua maioria, estão localizados entre as décadas de 1930 e 1950, com artigos que tratam de religiosidade, cultura política, sociedade e literatura. Outro conjunto de textos tem como marco a década de 1970 e se estende até o momento atual, quando se insere o debate sobre a inclusão dos direitos das mulheres no texto constitucional de 1988 e sua efetiva participação na política contemporânea.
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Costa, Danielle Rodrigues Monteiro da, Ionara Antunes Terra, João da Silva Carneiro, Marcos Antônio Barros dos Santos, Milta Mariane da Mata Martins, and Vania Lobo Santos, eds. Encontro de Estágio Supervisionado do Curso de Licenciatura em Química. Universidade do Estado do Pará, 2022. http://dx.doi.org/10.31792/978-65-00-40065-6.

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Abstract:
Ainda em um período pandêmico da COVID-19 em que as atividades educacionais ocorrem no formato remoto, a Coordenação de estágio supervisionado do curso de Licenciatura em Química da Universidade do Estado do Pará realizou o I Encontro de Estágio Supervisionado do curso. Este evento pretende ser realizado anualmente e tem o objetivo de fomentar discussões acerca das atividades realizadas nas disciplinas de Estágio Supervisionado ocorridas no ano em curso, suas vivências, possibilidades, dificuldades e a relevância na Formação de Professores para o ensino de Química na Educação Básica. O I Encontro foi realizado no formato online no período de 21 a 23 de setembro de 2021, e teve a participação de professores, preceptores e alunos das disciplinas Estágio Supervisionado I e II dos municípios de Barcarena, Belém, Cametá, Conceição do Araguaia, Paragominas e Marabá, além de professores e alunos de outras instituições de ensino do Brasil. O evento pretende socializar as práticas de ensino de química em contexto de estágio na formação de professores, possibilitando a reflexão teórica sobre a educação em química, analisando as concepções, metodologias e formas de prática, envolvendo questões formativas de professores de química. Pretende-se, assim, enfatizar a importância da socialização e troca de experiências sobre as práticas de ensino entre os professores e futuros professores como oportunidade de constituição de diálogos entre a teoria e a prática e a promoção de espaços de formação, pesquisa e produção de conhecimentos necessários ao trabalho educativo no âmbito científico. A primeira edição do encontro de estágio supervisionado teve como tema “O Estágio Supervisionado e as vivências na formação de professores de Química em tempos de pandemia”, a programação contou com palestras, mesa-redonda e apresentação de trabalhos (de acordo com as linhas temáticas definidas), das quais participaram docentes da educação básica e superior, e licenciandos. A palestra de abertura foi proferida pela professora Sandra Escovedo Selles (UFF) e teve como tema “Contextos formativos e a docência em tempos de pandemia”. O encontro teve uma mesa redonda com professores da educação básica intitulada “A importância do professor da educação básica na formação de Licenciandos de Química” que teve a participação dos professores Eliane Lima (Marabá), Dheangellis da Silva (Barcarena), Sônia Costa (Belém) e Tânia Carvalho (Belém). A última atividade do evento contou com a palestra de encerramento que teve como título “O Estágio Supervisionado como espaço de construção da identidade docente”, e foi proferida pelo professor Victor Magalhães (IFRJ).
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Antologia da pandemia: vivências e percepções de acadêmicos de medicina sobre a COVID-19. Editora Amplla, 2021. http://dx.doi.org/10.51859/amplla.apv252.1121-0.

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Começo este prefácio praticamente com um desabafo: como docente de um curso médico, jamais imaginei que poderia ministrar aulas sobre uma pandemia “em tempo real”, presenciando seus acontecimentos e vivenciando as experiências de quem se encontra em um momento histórico da humanidade. Os vírus são os responsáveis pelo maior número de doenças infecciosas em todo o mundo, podendo ser transmitidos através de diversas formas. No final do ano de 2019, a China se deparou com uma nova infecção viral que não tardou em se espalhar pelo mundo, assumindo caráter pandêmico, oficialmente decretado pela Organização Mundial da Saúde em 11 de março de 2020. O novo vírus, hoje denominado de SARS-CoV-2, é causador de uma infecção que pode ser fatal – a COVID-19. A pandemia de COVID-19 impôs ao mundo novos hábitos, na tentativa de controlar da transmissão viral e diminuir o número de casos da doença. Uma dessas grandes mudanças ocorreu na educação, quando escolas e universidades precisaram se adequar ao sistema de ensino remoto. No contexto pandêmico, foi ofertada a disciplina de Virologia Médica aos alunos do terceiro semestre do curso de Medicina da Universidade Estadual do Ceará (UECE). Dentre os inúmeros vírus previstos no programa da disciplina, estava a família Coronaviridae, contemplando o vírus recém descoberto. Diferente dos demais vírus a serem estudados, não havia livro suficientemente atualizado para falar sobre o SARS-CoV-2. É... Estávamos de fato dentro da história, uma história que somente aparecerá em livros daqui a algum tempo. A aula sobre a família Coronaviridae1 transformou-se, então, em um grande diálogo e discussão sobre a atual situação sanitária mundial. E, neste contexto, surgiu também outra dúvida: como eu iria avaliar os alunos sobre o referido assunto se a própria ciência ainda está em busca de muitas respostas? Foi então que surgiu a ideia de “avaliar” os alunos através de suas percepções e vivências sobre a pandemia construindo relatos pessoais. À princípio, a atividade seria avaliativa; mas após nova solução a respeito de como realizar a avaliação dos alunos, a participação tornou-se voluntária, com adesão de 29 dos 41 alunos matriculados. Assim, esta antologia apresenta 30 1 Agradeço a colaboração da Professora Doutora Caroline Mary Gurgel Dias Florêncio, da Universidade Federal do Ceará na referida aula. textos2 escritos voluntariamente pelos alunos que cursaram o terceiro semestre do curso médico na UECE no período letivo de 2020.1. Agradeço a cada aluno que compreendeu a importância de registrar sua percepção como futuro médico e dedicar-se a refletir sobre este momento sanitário histórico para o mundo. A docência pode ultrapassar o limite da sala de aula, quer física ou virtual, e proporcionar experiências que contribuam para a formação pessoal, além da profissional, dos acadêmicos. Assim, este não se trata de um livro técnico. Trata-se de um documento que contém vivências reais e pessoais de acadêmicos que foram pacientes, parentes de pacientes ou observadores e que um dia estarão integrando a chamada “linha de frente” de combate a doenças como a COVID-19. Aproveitem a leitura!
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Araújo, José Gustavo. A hora de Investir. Brazil Publishing, 2021. http://dx.doi.org/10.31012/978-65-5861-496-8.

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Qual é a hora certa para começar a investir? Esta obra foi feita para você aprender e aprimorar seu conhecimento sobre finanças e investimentos. Ela é fruto de uma pesquisa no sistema financeiro nacional, no mercado de capitais e na economia brasileira, e apresenta uma fórmula desenvolvida e padronizada para ajudar o investidor a começar a crescer financeiramente e tomar decisões assertivas. De 1998 a 2020, o mercado de capitais cresceu 700%. Enquanto o movimento das taxas de juros teve uma queda. Em nossa sociedade, passamos por tempos caóticos quando o assunto é finanças. Existem muitos “gurus” de mercado, existem promessas de rentabilidades milagrosas, e grande parcela da população está endividada. A mentalidade de que investir é apenas para ricos é errada! Investir não é jogo, requer planejamento e disciplina. Investimentos financeiros devem fazer parte do seu patrimônio total, pois podem se tornar uma renda passiva e garantir o seu poder de compra. A hora de investir é agora. A linha de raciocínio utilizada no decorrer do livro é uma investigação na qual avalia o momento exato de investir. Ao olhar de forma racional os riscos, os efeitos da oferta e demanda e pesar as medidas de preços, o investidor consegue avaliar se está pagando caro ou barato pelo investimento e se é possível ter lucro ou prejuízo. Para chegar nesse patamar, aprimoramos os conceitos antigos de lei de oferta e demanda e inovamos ao apresentar a importância de calcular a qualidade do investimento. O movimento global de queda de juros muda o comportamento do investidor. O brasileiro deverá se acostumar com o conceito de juros baixos; eles são bons para o país, mas ruins para quem tem dinheiro guardado. Verificamos os números de CPFs crescendo na bolsa de valores, porém ainda é um número tímido em comparação com a população brasileira. Lembre-se que você não precisa acertar a mosca branca, é preciso balancear a carteira com diversos ativos, desde renda fixa até renda variável. Priorizar nossa economia é fortalecer e contribuir para o desenvolvimento do país. O mercado financeiro é um terreno fértil para crescer o Brasil e pode contribuir muito para o desenvolvimento do país. Devemos primar pelas leis norteadoras da livre-iniciativa e livre concorrência. A hora de investir é agora!
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Guimarães, Thiago Teixeira, Daniel Costa Alves da Silva, Elaine Cristina da Silva Pinto, Ercole da Cruz Rubini, Marcos Vinicios Craveiro de Amorim, Patricia Maria Lourenço Dutra, Ricardo Moreira Borges, Thais Cevada, and Wagner Santos Coelho. Excesso de exercício físico? Brazilian Journals Editora, 2022. http://dx.doi.org/10.35587/brj.ed.0001379.

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Nos últimos anos, alguns questionamentos nortearam a minha busca pelo conhecimento nas ciências do exercício e esporte. O exercício físico sempre é benéfico? O excesso de exercícios físicos entre atletas é uma realidade? Do que se trata o overtraining? Qual a diferença entre overtraining e overreaching? Deve-se evitar exercícios extremos? Há uma linha tênue entre benefícios e prejuízos modulados pelo exercício físico? O excesso de exercícios físicos entre atletas de recreação é uma realidade? O exercício físico pode apresentar “efeitos colaterais”? Qual a origem do overtraining? Quanto mais exercício, melhor? No pain, no gain? Viver SEMPRE fora da zona de conforto? Existe algum tipo de relação paradoxal com o exercício físico? Qualquer coisa é melhor do que nada? Muita coisa é melhor que qualquer coisa? Quais são os benefícios e riscos potenciais de durações prolongadas, cargas extremas e frequência alta? Como evitar o overtraining? Este livro tem o objetivo de discutir e refletir sobre essas questões. Normalmente, os debates sobre os possíveis efeitos colaterais do exercício físico acontecem em outras áreas da saúde, como a fisioterapia e medicina, por exemplo, quando são tratados assuntos envolvendo lesões e desenvolvimento de doenças por estresse acumulado e repetitivo. Ao longo da minha graduação, três cursos de pós-graduação e mestrado, raríssimos foram os professores e disciplinas que debateram sobre excesso de exercício físico. No doutorado, onde investiguei especificamente esse tema e onde surgiu o Grupo de Pesquisa sobre Excesso de Exercício (GPEEx), alguns professores chegaram a me questionar: “em um mundo com pessoas cada vez mais sedentárias, como pode você falar mal do exercício?” Esse questionamento reflete um tremendo conflito de interesse. Fazendo uma analogia, consegue imaginar se todo pesquisador e profissional da área de farmacologia partisse da premissa de que a sua fórmula seria perfeita contra determinadas doenças? Há períodos de um programa de condicionamento ou treinamento onde o excesso de estresse provocado pelo exercício físico é desejável – isso mesmo! Porém, o profissional de educação física que desconhece a linha tênue entre seus riscos e benefícios potenciais, pode prestar um desserviço. Se uma pessoa que se exercita vive cansada, lesionada, apática, inflamada e dolorida, certamente, em algum momento, ela revisará o exercício enquanto prioridade, podendo aumentar as estatísticas de abandono e sedentarismo. Dentro das ciências do exercício e esporte diversas dificuldades metodológicas limitam o avanço sobre o entendimento do tema aqui tratado. Por exemplo, experimentos com humanos devem respeitar critérios éticos que protejam o bem-estar físico e emocional das pessoas, sendo necessária a utilização de modelos animais. Além disso, infelizmente, prevalece o paradigma de que apenas atletas de elite experimentam os sintomas da síndrome do overtraining. Ainda não há sequer um consenso sobre a terminologia mais adequada para caracterizar o “descondicionamento paradoxal”. A própria literatura aponta a inexistência de um marcador único, objetivo, preciso e confiável, a partir de parâmetros fisiológicos e bioquímicos classicamente estudados, para o diagnóstico da exaustão crônica relacionada ao treinamento. Para se ter uma ideia, um comunicado especial publicado pelo Colégio Americano de Medicina do Esporte e Colégio Europeu de Ciências do Esporte, em 2013, afirma que o assunto é muitas vezes abordado de forma anedótica (evidências informais, relatos subjetivos e baseados no “ouvir falar”). O exercício físico por si só não faz milagres e uma boa execução de movimento não é garantia de sucesso. Se pensarmos que o esforço físico é mais um estímulo estressor na já agitada vida de algumas pessoas, uma importante precaução é o seu excesso. Afinal, “o estresse mata e o pior: não aparece no atestado de óbito.” Portanto, recomendações e prescrições consistentes dependem de uma melhor compreensão sobre seus mecanismos fisiológicos e funcionais. Com muita alegria, doutores, mestres, egressos dos nossos grupos de pesquisas e graduandos dedicaram parte do seu tempo precioso para propor reflexões sobre o paradoxo do excesso de exercício físico. O primeiro capítulo – PARADOXO: INATIVIDADE FÍSICA x EXCESSO DE EXERCÍCIO, serve para confrontar os dois extremos do espectro relacionado ao exercício. Sedentarismo e doenças crônicas não transmissíveis geram sofrimento, dependência funcional, gastos intangíveis e muitas mortes. Porém, cargas extremas, ao longo do tempo, podem impactar de forma negativa o funcionamento celular, gerando, inclusive, doenças crônicas não transmissíveis. No segundo capítulo – TERMOS E DEFINIÇÕES PARA O EXCESSO DE EXERCÍCIO, diferentes nomenclaturas são apresentadas, assim como possíveis condições que impactam o desenvolvimento de seus sinais e sintomas. O terceiro capítulo – PREVALÊNCIA, versa sobre a dificuldade de se encontrar estudos epidemiológicos relacionados à síndrome do overtraining entre diferentes populações. Há pesquisa mostrando que 64 % de corredores de elite já experimentaram pelo menos um episódio da síndrome. Isso é realmente muito relevante. O capítulo quatro – OVERTRAINING NO FISICULTURISMO, discute a vigorexia e diversos aspectos negativos dessa condição. O capítulo cinco – OVERTRAINING NO AMBIENTE MILITAR, reforça a necessidade de redobrar as atenções durante treinamentos extremos. O capítulo seis – ORIGEM DO OVERTRAINING: SISTEMA IMUNE, aborda um assunto que cada vez mais recebe atenção por parte da comunidade científica mundial. O sistema imunológico, na maioria dos cursos de graduação em educação física no Brasil, ainda não é trabalhado. Comentamos também resultados da minha pesquisa de doutorado, premiada no tradicional congresso brasileiro de medicina do esporte, em 2019. O capítulo sete – ORIGEM DO OVERTRAINING: ESTRESSE OXIDATIVO, explica uma importante hipótese relacionada aos possíveis efeitos colaterais do excesso de exercícios. O capítulo oito – ORIGEM DA FADIGA AGUDA: CÉREBRO, é muito importante para o entendimento da exaustão aguda, que certamente impacta a fadiga crônica. Como a percepção de cansaço é desenvolvida, estruturas críticas determinantes para a superação de limites, integração de áreas do encéfalo, controle de funções vitais. Conta com diversas informações provenientes da neurociência do exercício e serve também para refletirmos sobre dependência ao exercício, hedonismo, estado de fluxo. A intensa perturbação da homeostase é um processo comprometedor das funções fisiológicas, mas por que será que entusiastas dos esportes e atividades físicas, atletas de recreação, amadores e de elite, praticantes de modalidades “radicais” ou qualquer outra pessoa assídua nos exercícios, experimentam com frequência a sensação de exaustão e tornam a repetir, alguns diariamente, esses estímulos tão estressantes? Exercício sem prazer não favorece sua adesão, mas o vício em exercícios físicos é um tipo de dependência não química. Como trabalhar essa linha tênue? O capítulo nove – SINTOMAS CLÍNICOS DO EXCESSO DE EXERCÍCIOS, apresenta um caso concreto para discutir o monitoramento de cargas no esporte. O capítulo dez – VARIABILIDADE DA FREQUÊNCIA CARDÍACA, contextualiza uma importante e cada vez mais utilizada ferramenta biológica para ajudar a controlar a distribuição de cargas em programas de condicionamento ou treinamento. O capítulo onze – PERIODIZAÇÃO E ESTRATÉGIAS DE TREINAMENTO, serve como revisão sobre o assunto e tenta estabelecer um link entre as “atualidades” apresentadas nos capítulos anteriores e os conceitos norteadores da prescrição de clássicos autores. Finalmente, o capítulo doze – TÓPICOS ESPECIAIS: METABOLÔMICA, convida o leitor para uma área muito promissora nas ciências do exercício e esporte. Em nome de todos os colaboradores, desejo a você uma boa leitura e que o senso crítico despertado possa iluminar muitas tomadas de decisão!
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