Academic literature on the topic 'Diritto tedesco'

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Journal articles on the topic "Diritto tedesco"

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Fuchs, Maximilian. "La lunga storia del caso Mangold." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 129 (March 2011): 81–94. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-129003.

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Abstract:
Il casoha acceso in tutta Europa un dibattito molto vivo. In Germania illustri giuristi hanno criticato in maniera molto aspra la sentenza della Corte di giustizia. In seguito ad un caso simile a quello oggetto della pronuncia, deciso dal Tribunale federale del lavoro tedesco sulla scia di quest'ultima sentenza, la societŕ Honeywell ha sollevato davanti alla Corte costituzionale tedesca una questione di legittimitŕ, ritenendo che la pronuncia della Corte di giustizia fosse in contrasto con la Costituzione tedesca. L'articolo ripercorre la lunga storia del controllo delle misure di diritto dell'UE operato dalla Corte costituzionale tedesca. Sulla base degli approdi cui č pervenuta la stessa Corte di giustizia («violazione sufficientemente qualificata del diritto comunitario»), la Corte costituzionale tedesca ha riconosciuto che la pronuncia della Corte di giustizia resa nel caso Mangold sia conforme al c.d. controllo.
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Rusconi, Gian Enrico. "QUALE «DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE»? LA CORTE FEDERALE NELLA POLITICA TEDESCA E IL PROBLEMA DELLA COSTITUZIONE EUROPEA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 27, no. 2 (August 1997): 273–306. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024837.

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Abstract:
IntroduzioneLa Germania offre una interessante versione contemporanea dello «Stato costituzionale» o della «democrazia costituzionale» con le sue tipiche tensioni tra responsabilità politica parlamentare e giustizia costituzionale. Un esempio tanto più istruttivo in quanto si pone all'incrocio tra la tradizione tedesca dello «Stato di diritto» e la tendenza ad un «nuovo costituzionalismo» che suscita crescente attenzione nelle scienze politiche e giuridiche.Ma c'è di più. La centralità del ruolo della Germania in Europa fa sì che questa problematica si proietti sulla costruzione politico-costituzionale dell'Unione europea. L'istituzionalizzazione dell'Europa politica e la semplice ipotesi di una Costituzione europea rimettono in gioco i concetti classici di popolo, sovranità, statualità e legittimazione democratica e aggiornano i dilemmi del costituzionalismo e della Costituzione come statuto delle libertà, come contratto politico e come forma di governo. In questa ottica il progetto europeo acquista i tratti di una democrazia o Stato costituzionale tutto da esplorare, per il quale il modello tedesco diventa molto istruttivo.
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Macrì, Francesco. "LA RIFORMA DEI REATI SESSUALI IN FERMANIA DEL 2016." Revista Eletrônica do Curso de Direito da UFSM 13, no. 1 (May 5, 2018): 370. http://dx.doi.org/10.5902/1981369432281.

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Abstract:
Il legislatore tedesco ha nel 2016 riformato incisivamente la legislazione penale sessuale. La norma di maggiore impatto giuridico e simbolico è il § 177/1 StGB, che sancisce – per la prima volta in un grande ordinamento di Civil Law – la punibilità degli atti sessuali “meramente dissensuali”. Ulteriore modifica rilevante è l'incriminazione degli atti sessuali commessi “a sorpresa”, così come quella delle molestie sessuali. È stato poi introdotto un peculiare delitto “accessorio” (§ 184j StGB) che sanziona la mera partecipazione ad un gruppo che induca uno dei membri a commettere un reato sessuale. Siffatta previsione, peraltro, si connota per una strumentalizzazione simbolica del diritto penale che non appare accompagnata da un potenziamento funzionale della tutela della libertà sessuale. In un'ottica complessiva, tuttavia, va osservato come la suddetta ombra (così come altre minori) sia affiancata da importanti luci, a partire dalla svolta “consensualistica” del Sexualstrafrecht tedesco, che ad avviso dello scrivente consentono un giudizio globalmente positivo – pur con talune riserve – sulla riforma.
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Ferrari, Vincenzo. "I chiaroscuri della geopolitica." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2012): 173–77. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-001012.

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Abstract:
Questa nota offre un commento del recente libro di Mario G. Losano, La geopolitica del Novecento. Dai Grandi Spazi delle dittature alla decolonizzazione (Milano: Bruno Mondadori, 2011), con cui si descrive l'espansionismo dei regimi dittatoriali di Germania, Giappone, Italia, Spagna e Portogallo tra la fine dell'Ottocento e la prima metŕ del Novecento e le sue implicazioni nella sfera del diritto. L'opera di Losano fa riemergere figure di studiosi dimenticati (soprattutto il tedesco Karl Haushofer), alcuni dei quali appoggiarono le dittature mentre altri se ne distaccarono pur appoggiando l'idea di un mondo suddiviso in pochi "Grandi Spazi".
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Macri, Francesco. "LO STALKING QUALE FORMA DI VIOLENZA DI GENERE, E LA SUA DISCIPLINA PENALE NELL'ORDINAMENTO ITALIANO." Revista Direitos Sociais e Políticas Públicas (UNIFAFIBE) 7, no. 3 (December 17, 2019): 494. http://dx.doi.org/10.25245/rdspp.v7i3.668.

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Abstract:
In l'Italia, l'incriminazione delle condotte di Stalking è stata introdotta dall'art. 7 del d.l. n° 11 del 23 febbraio 2009. Nel presente articolo, si analizzerà lo Stalking quale forma di violenza contro le donne e la sua diffusione, gli elementi oggettivo e soggettivo del delitto di “Atti persecutori” (art. 612-bis c.p.), e le altre peculiarità della normativa italiana anti-Stalking. Si discuterà inoltre la questione della costituzionalità della fattispecie de qua, cercando di dimostrare come un'appropriata esegesi della fattispecie, che tiene in conto i requisiti della reiterazione e del carattere molesto o minaccioso della condotta, può assicurare quel minimum 'garantista' in termini di rispetto alla tassatività/determinatezza della fattispecie incriminatrice richiesto dal principio costituzionale di legalità. La analisi includerà altresì cenni comparatistici al diritto tedesco e spagnolo.
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Legnani Annichini, Alessia. "El Tractatus de proxenetis, et proxeneticis de Benvenuto Stracca (1509-1578)." REVISTA LEX MERCATORIA Doctrina, Praxis, Jurisprudencia y Legislación 3, no. 1 (June 13, 2017): 49. http://dx.doi.org/10.21134/lex.v3i1.1249.

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Abstract:
Dentro del rico panorama de la tratadística cinquecentesca se encuentra el De proxenetis, et proxeneticis del anconitano Benvenuto Stracca (1509-1578), publicado por primera vez en Venecia en 1558 y articulado en cuatro partes, de las cuales la última –la más extensa– reúne algunas quaestiones que, según el autor, tienen el valor de convertir el tratado «uberiorem et fertiliorem» Considerándolo casi una suerte de apéndice al famoso De mercatura, seu mercatore, la compilación, dedicada al Cardenal Rodolfo Pio da Carpi (1500-1564) legado de la Marca, tiene el indiscutible mérito de condensar en un solo texto y sistematizar la communis opinio en la materia, proporcionando un cuadro de los principales problemas inherentes al mediador y la mediación a finales de la primera edad moderna. NOTAS * La autora agradece de un modo especial la excelente disponibilidad del Dr. Gabriel Antonio García Escobar, colegial del Real Colegio de España en Bolonia, para la traducción y corrección del texto en su versión castellana. [i] Para una primera aproximación a este jurista véase L. Franchi, Benvenuto Stracca giureconsulto anconitano del secolo XVI, Roma 1888; L. Goldschmidt, Benvenuto Straccha Anconitanus und Petrus Santerna Lusitanus, in «Zeitschrift für das gesamte Handelsrecht», 38 (1891), pp. 1-9; A. Lattes, Lo Stracca giureconsulto, en «Rivista di diritto commerciale», 7 (1909), pp. 1-28; Benvenuto Stracca nel quarto centenario della sua morte. Convegno di studio (Ancona, 29 marzo 1980), Ancona 1981; D. Maffei, Il giureconsulto portoghese Pedro de Santarém autore del primo trattato sulle assicurazioni, in Diritto Comune Diritto Commerciale Diritto Veneziano, a cura di K. Nehlsen-von Stryk e D. Nörr, Venezia 1985 (Centro tedesco di studi veneziani, Quaderni - 31), pp. 54-60; C. Donahue jr., Benvenuto Stracca's De Mercatura: Was There a Lex mercatoria in Sixteenth-Century Italy?, en From lex mercatoria to commercial law, a cura di V. Piergiovanni, Berlin 1987, pp. 69-120; V. Piergiovanni, Considerazioni comparative tra Benvenuto Stracca e Gerard Malynes, in Relations between the Ius Commune and English Law, a cura di R.H. Helmolz e V. Piergiovanni, Soveria Mannelli 2009, pp. 185-196 y, por último, Id., Stracca, Benvenuto, in DBGI, II, Bologna 2013, pp. 1920-1922. [ii] Benvenuto Straccha, De proxenetis, et proxeneticis Tractatus, Venetiis, apud Ioannem Baptistam, et Melchiorem Sessam fratres, 1558. [iii] Ibidem, c. 35r. [iv] Benvenuto Straccha, Tractatus De Mercatura, seu Mercatore, Venetiis, apud Michaelem Bonellum, 1575. [v] Sin pretensiones de exhaustividad sobre este ilustre personaje, distinguido con importantes misiones diplomáticas y llamado a dirigir la Comisión encargada de reformar y actualizar las Constituciones Egidianas (1357), véanse los más recientes: C. Hoffmann, Kardinal Rodolfo Pio da Carpi und seine Reform der Aegidianischen Konstitutionen, Berlin 1989; Alberto e Rodolfo Pio da Carpi collezionisti e mecenati. Atti del Seminario internazionale di studi (Carpi, 22-23 novembre 2002), a cura di M. Rossi, Tavagnacco 2004, y la bibliografía en ambos citada.
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Gherri, Paolo. "Primi appunti per una storia delle origini della Teologia del Diritto (Canonico)." Ius Canonicum 50, no. 99 (July 17, 2015): 221–53. http://dx.doi.org/10.15581/016.50.2658.

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Abstract:
La Teologia del Diritto sviluppatasi nella Canonistica cattolica con l’insegnamento di Mörsdorf mostra le proprie radici più profonde nel problema espressamente germanico dell’autonomia giuridica delle Chiese rispetto allo Stato. La questione venne posta da Sohm negando ogni fondamento a tale autonomia: il Kirchenrecht è di competenza esclusiva dello Stato e contraddice la natura della Chiesa. A Barmen (1934), guidata da Barth, la Chiesa evangelica si ruppe rifiutando le leggi razziali naziste per dotarsi di una regolamentazione autonoma intra-ecclesiale (ancora: Kirchenrecht) da fondare attraverso una Kirchenrechtstheologie anziché filosoficamente. Nel dopo-guerra Mörsdorf seguì tale linea per rivitalizzare il Diritto canonico (Kanonischenrecht) pre-conciliare. Ciò avvenne, tuttavia, scambiando il Kanonischenrecht col Kirchenrecht, poiché il vocabolario e la cultura tedesca erano ormai cambiati. Il Kirchenrecht di Sohm era Diritto dello Stato sulle Chiese (Diritto ecclesiastico); quello di Mörsdorf era Diritto della Chiesa su se stessa (Diritto canonico). Un solo termine per due realtà inconciliabili.
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Nogler, Luca. "La nuova disciplina dei licenziamenti ingiustificati alla prova del diritto comparato." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 136 (December 2012): 661–91. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-136005.

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Abstract:
Il saggio compara la nuova disciplina italiana in tema di licenziamento ingiustificato (l. n. 92 del 2012) con quella tedesca, accennando anche a quella di altri ordinamenti di civil e common law. Dall'analisi dell'autore emerge che la disciplina italiana, a dif- ferenza di quella tedesca, č stata impostata in modo sanzionatorio: per procedere ad un licenziamento per inadempimento il datore di lavoro continua a dover seguire una disciplina molto piů complessa di quella tedesca e la scelta tra reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro oppure riconoscergli un'indennitŕ risarcitoria non dipende dalla persistente possibilitŕ di collaborazione tra le parti bensě dal tipo di vizio che caratterizza l'ingiustificatezza del licenziamento illegittimo. La disciplina italiana non pare aver complessivamente tenuto conto a sufficienza dell'esigenza di garantire l'efficienza dell'organizzazione del lavoro.
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Lima, Fernando Rister de Sousa, and Matteo Finco. "DIRITTI FONDAMENTALI E DIRITTI UMANI: IL CONTRIBUTO DELLA TEORIA DEI SISTEMI SOCIALI. PROSPETTIVE DI INDAGINE." Revista Opinião Jurídica (Fortaleza) 17, no. 26 (August 20, 2019): 109. http://dx.doi.org/10.12662/2447-6641oj.v17i26.p109-137.2019.

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Abstract:
Il presente articolo analizza la natura e la funzione dei diritti fondamentali e umani dalla prospettiva della teoria dei sistemi sociali, sviluppata dal sociologo Niklas Luhmann alla fi ne del XX secolo. A partire dal contributo dell’autore tedesco e di altri studiosi, verrà messo in evidenza il potenziale che la teoria detiene riguardo al tema in oggetto, avanzando proposte su prospettive di ricerca future. L’ipotesi è che una teoria secondo cui la società è fatta di comunicazione, e non di esseri umani, può aprire spazi di riflessione inediti e mettere il luce la funzione latente dei diritti fondamentali e umani: oltre che valori di ispirazione umanistica, essi rappresenterebbero lo strumento attraverso cui la società stessa costituisce gli esseri umani nella triplice veste di individui, soggetti, persone.
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Corona, Paolo. "Riflettendo su sistema e storia nella Scuola storica tedesca. Un itinerario sul filo di un capolavoro goethiano." Italian Review of Legal History, no. 8 (December 21, 2022): 531–58. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19259.

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Abstract:
Seguendo spunti offerti da alcuni passi de Le affinità elettive di Goethe, il saggio ripercorre le vicende della Scuola storica tedesca nel corso dell’Ottocento, ragionando sui motivi tecnici e culturali che ne animarono gli sviluppi. Le dialettiche interne alla Scuola, originatesi a partire dal suo progetto di approccio scientifico al diritto, investono il modo di rapportarsi al passato e di impiegarne i prodotti, e la considerazione del ruolo del giurista all’interno della società. L’itinerario descritto evidenzia l’incessante ricerca di un dialogo soddisfacente fra ‘essere’ e ‘divenire’, fra passato e presente (e futuro), fra ‘sistema’ e ‘storia’.
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Dissertations / Theses on the topic "Diritto tedesco"

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VIGORITI, FRANCESCO. "La rilevanza penale dell’omofobia nell’ordinamento penale tedesco ed italiano." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2016. http://hdl.handle.net/10281/129631.

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Abstract:
The present work analyses the phaenomenon of homophobia in the framework of criminal law, starting from an inquiry concerning the psychosocial and criminological origin of the prejudice toward LGBT people. In particular, the phaenomenon is explored within the context of complex interactions among groups where a pivotal role is covered by gender prejudices and by sex hierarchies in which sexism, heterosexism and hetero-normativism in male-dominated cultures are rooted. The analysis goes on by contextualizing homophobia within the Anglo-American criminological categories “hate crime” and “hate speech”, according to an interpretation that considers them as conducts which may potentially represent the seeds of genocide-related events and are therefore to be contrasted by criminal law per se as well as in a preventative fashion. On these basis, the study moves on to consider a set of juridical criticalities related to the endorsement of prejudice into criminal law provisions as a relevant element for aggravated sanctions. Furthermore the research analyses the most relevant provisions criminalizing hate crimes and hate speeches existing under the German legal system to sanction behaviours characterized by homophobia (§ 130 StGB, Volksverhetzung and the recently modified § 46 StGB, that sets out the criteria for setting the punishment); with reference to the Italian legal system, the so called “Legge Reale-Mancino” is analysed as the law on which basis hate crimes and hate speeches are mainly punished. Finally, in this context, the study will provide an analysis of the so called “DDL Scalfarotto” – the draft bill approved by only one of the two Italian legislative chambers and therefore not entered into force yet – which is going to modify the Legge Reale-Mancino by introducing homophobic and transphobic motives as further basis for applying the said law.
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Cavallo, Nicolo' <1987&gt. "Il sistema sindacale italiano e tedesco a confronto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4848.

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Abstract:
La tesi paragona i sistemi sindacali e la struttura della contrattazione collettiva tedeschi ed italiani. L’analisi delle due realtà parte da un approfondimento della storia dei due sistemi sindacali. L’excursus storico inizia da metà Ottocento con la loro nascita fino ai giorni nostri, passando per le due guerre mondiali e un periodo storico comune come quello delle dittature. Nello sviluppo dell’argomentazione si cerca sempre di fornire i riferimenti storici essenziali per collocare nel tempo i diversi passaggi, alcuni ovviamente caratteristici della singola realtà nazionale, altri comuni ad entrambi i paesi. Per dare un’idea più precisa ed esaustiva dell’argomento affrontato si passa ad un’esposizione dei soggetti protagonisti del sistema sindacale di entrambe le parti sociali. Passaggio necessario a questo fine è l’esposizione dell’organizzazione interna dei sindacati e delle associazioni datoriali. La descrizione della struttura del sistema di contrattazione cerca di delineare i tratti principali della materia. Si parte dai fondamenti giuridici dei due paesi. Descrivendo poi la struttura della contrattazione cioè dei possibili livelli ai quali questa può avvenire e del suo sviluppo in funzione della complessità sociale che deve regolare e della spinta che in entrambi i paesi si ha verso il decentramento contrattuale. Le materie che vengono regolate dalla contrattazione e la funzione normativa ed obbligatoria che legano le due parti al momento della firma dell’accordo. Infine le struttura della retribuzione, la quale è l’argomento più importante della contrattazione, soprattutto nel definirne l’ammontare, e i tempi per il rinnovo dei contratti collettivi.
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Carta, Cinzia <1989&gt. "Il contratto decentrato negli ordinamenti francese, tedesco e italiano." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/8232/1/carta_cinzia_tesi.pdf.

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Abstract:
La tesi esamina – rispetto agli ordinamenti francese, tedesco ed italiano – quegli accordi, conclusi fra il datore di lavoro e i sindacati o gli organismi di rappresentanza unitaria dei lavoratori, attraverso i quali è possibile regolamentare le condizioni di lavoro per i dipendenti di uno stesso datore di lavoro. L’analisi comparata muove dalla descrizione delle dalle trasformazioni storiche e teoriche che hanno progressivamente portato, in ciascuno dei tre paesi, verso l’affermazione della contrattazione collettiva a livello decentrato. Successivamente, vengono esaminate le trasformazioni più recenti, che vedono, in tutti e tre gli ordinamenti, un deciso rafforzamento del contratto decentrato nella regolamentazione dei rapporti di lavoro. La tesi mostra come, nonostante le differenze che caratterizzano i sistemi giuridici considerati, a fronte della stipulazione di un contratto decentrato peggiorativo per il lavoratore (sia esso un contratto collettivo aziendale o un accordo di stabilimento), sia riscontrabile la tendenza a sancire l’irrilevanza del dissenso individuale, in specie quando ciò può garantire la sopravvivenza o la competitività economica delle imprese. L’analisi si sofferma in particolare sulle ipotesi in cui si consente in via eccezionale – a seconda del paese considerato – o la disponibilità dei diritti derivanti dal contratto individuale, quando ciò non sarebbe possibile in via di principio nell’ordinamento, o la facoltà di superare l’ostacolo della non affiliazione al sindacato stipulante, in quegli ordinamenti in cui il contratto collettivo si applicherebbe solo agli iscritti.
This thesis examines different kinds of agreements, which regulate employees’ working conditions within the same workplace. This happens whether between trade unions and employers or between these latter and other workers’ representatives, leading to different legal consequences as far as the relationship between those agreements and each contract of employment is concerned. In the first place, the analysis describes the historical and theoretical transformation that finally brought legal systems to recognize plant level agreements in France, Germany and Italy. Afterwards, it focuses on rather recent transformations that finally lead to strengthen plant level agreements ability to regulate workers’ conditions, even in case of lack of their consent, especially to face enterprises’ economics needs and difficulties.
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Tiozzo, Mariachiara <1988&gt. "Le banche cooperative: spunti di riflessione nel confronto tra l’ordinamento tedesco e quello italiano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2785.

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Abstract:
Il sistema bancario tedesco e quello italiano presentano differenze normative che non sono state interamente eliminate dal processo di armonizzazione della disciplina degli intermediari bancari comunitari, iniziato con la direttiva 77/780/CE. L’indagine si occupa dei profili legislativi delle sole banche cooperative in ragione della loro rilevanza sociale ed economica, riconosciuta anche dalla direttiva 89/646/CE. La ricerca ha permesso inoltre di ricostruire la disciplina tedesca attraverso il confronto con quella italiana, proponendo riflessioni in merito ai caratteri storicamente distintivi di questi istituti di credito, quali lo scopo mutualistico, la territorialità e la struttura democratica.
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Francisetti, Brolin Matteo <1981&gt. "Profili problematici del risarcimento del danno non patrimoniale da inadempimento: il nuovo diritto tedesco delle obbligazioni." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2008. http://hdl.handle.net/10579/671.

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Paliero, L. M. "I POTERI DI DIREZIONE FORMALE DEL GIUDICE NEL PROCESSO CIVILE TEDESCO E ITALIANO: UNO STUDIO COMPARATO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/350174.

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Abstract:
The Judge’s case management powers in italian and german private-law trials: a comparative study. This text offers a comparative analysis of the judge’s case management powers in private-law trials, granted to the judge in the italian and german legal systems. The aim of this research is to create solutions for a reform of the italian private-law system through the comparison between the functioning of italian and german private-law trials. The research opens with an overview of the main historical events which led to the formation of the italian and german private-law systems, focusing on the judge’s power during trials. Next, the constitutional principles related to the to the private-law trial will be analysed, in order to understand if the configuration of a judge having great case management powers can be considered constitutionally acceptable. Afterwards, the research addresses the most relevant reforms of both german and italian private-law trials which concerned the judge and his powers, and the their consequences. Finally, the research ends with an analysis of the positive norms which determine the role of the judge during trials both in the italian and in the german system, suggesting which elements of the german private-law trials can inspire a reform of the italian system.
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Fusco, Federica. "I contratti internazionali: proposta di traduzione italiano-tedesco di un contratto di concessione di vendita." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9494/.

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Abstract:
Gegenstand der vorliegenden Masterarbeit ist die Übersetzung eines Alleinvertriebsvertrages zwischen einem italienischen Hersteller und einem deutschen Vertragshändler aus dem Italienischen ins Deutsche. Die Entscheidung für dieses Thema hat zwei Gründe: die Leidenschaft für das Recht und für die Rechtsübersetzung und die Möglichkeit, ein übliches Szenario in der heutigen Realität der Handelsbeziehungen zwischen Italien und Deutschland aufzuzeigen. Die Arbeit besteht aus sechs Kapiteln, an die sich drei Anhänge anschließen: Der erste enthält ein mit SDL MultiTerm erstelltes Termbase mit den aus übersetzerischer Sicht wichtigsten Termini, die im italienischen Vertrag gefunden wurden. Der zweite beinhaltet den Originaltext auf Italienisch. Der dritte Anhang schließlich besteht aus dem Fragebogen, der zwecks Analyse der Tendenz bezüglich der Abfassung und/oder Übersetzung internationaler Verträge erstellt und internationalen Anwaltskanzleien vorgelegt wurden, sowie die Antworten seitens der kontaktierten Kanzleien. Das erste Kapitel beinhaltet eine kontrastive Analyse betreffend die allgemeine Disziplin der Verträge in Italien und in Deutschland, mit der die Ähnlichkeiten und die Unterschiede zwischen den zwei Rechtsordnungen herausgearbeitet werden. Dieser Teil bietet auch einen Überblick über die Kategorie der Alleinvertriebsverträge, zu der der Originaltext gehört. Das zweite Kapitel behandelt das Thema der internationalen Verträge; insbesondere werden die hauptsächlichen Probleme bei der Abfassung dieser Verträge, sowie die zahlreichen Versuche im Bereich der Harmonisierung des europaischen und internationalen Privatrechts und die Ergebnisse des Fragebogens vorgestellt. Das dritte Kapitel enthält eine Einführung in die Rechtsübersetzung: Nach einer Beschreibung der Kompetenzen eines Rechtsübersetzers und der Merkmale der Rechtssprache werden die besonderen Faktoren, die die Übersetzung von Rechtstexten beeinflussen können, sowie die Unterscheidung zwischen Übersetzungsmethoden und -verfahren erläutert. Das vierte Kapitel beschäftigt sich mit der Analyse des Ausgangstexts im Hinblick auf die Ebenen der Makrostruktur, des Wortschatzes und der Morphosyntax. Nach der Übersetzung des Vertrages ins Deutsche werden im sechsten Kapitel die Übersetzungsschwierigkeiten und die Veränderungen vorgestellt, die bei der Übersetzung vorgenommen wurden.
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SARACENI, BARBARA. "La revoca dell’amministratore di s.r.l. a confronto con l’ordinamento tedesco." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2011. http://hdl.handle.net/2108/202141.

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Abstract:
Scopo della presente ricerca è quello di esaminare la materia della revoca dell’amministratore di s.r.l., regolata, dopo la riforma societaria del 2003, dall’art. 2476 c.c. Tale norma è stata oggetto di numerose interpretazioni da parte di dottrina e di giurisprudenza, in quanto solleva una serie di problematiche, non ancora risolte. L’art. 2476 c.c., infatti, rappresenta uno dei punti più controversi del diritto societario italiano, ove il legislatore della riforma, a fronte dell’autonomia della s.r.l., ha voluto in una medesima norma concentrare più istituti giuridici, con l’intento di incrementare il rilievo attribuito alla persona del socio nell’ambito del contratto sociale, nonché all’organizzazione e alla gestione dell’impresa societaria. Facendo un parallelismo con la medesima disciplina dell’ordinamento tedesco, più dettagliata e più sistematica di quella italiana, si possono notare alcune differenze fondamentali e, così, trarre possibili spunti per eventuali riforme future. La tesi si compone di sei capitoli. Al primo capitolo (“Contesto storico e normativo”) è dedicata la parte introduttiva della nascita della s.r.l. e della GmbH. Dopo un breve excursus storico, vi è un confronto generale fra i due tipi societari dei diversi ordinamenti, con l’analisi dei caratteri salienti della riforma societaria italiana del 2003 e della riforma societaria tedesca, relativa alla GmbH, del 2008 (la c.d. legge MoMiG), fino ad arrivare al quadro normativo relativo alla responsabilità e alla revoca dell’amministratore in entrambi i sistemi giuridici di riferimento. Oggetto dell’indagine del secondo capitolo (“Doveri e responsabilità degli amministratori”) è il tema della responsabilità gestoria, che gioca un ruolo fondamentale nella governance delle società di capitali, sia italiane che ESTRATTO II tedesche, ed è prodromica alla rimozione dall’incarico dell’organo gestorio, che si sia macchiato di atti di mala gestio. Si passa in rassegna l’art. 2476, comma 1, c.c., per quanto riguarda la s.r.l., e il § 46 GmbHG per l’ordinamento tedesco, analizzando i doveri in capo agli amministratori, la diligenza nell’eseguirli e le conseguenze giuridiche della loro violazione. Il terzo capitolo (“Diritti di controllo del socio”) è dedicato ai diritti di informazione e di consultazione attribuiti ai soci di s.r.l. e di GmbH, rispettivamente dall’art. 2476, comma 2, c.c. e dal § 51a GmbHG. Emblematica per il diritto italiano è la collocazione della disposizione nel quadro normativo della disciplina concernente la responsabilità e la revoca degli amministratori. Per la s.r.l. una novità è rappresentata non solo dalla maggiore incisività di cui si compongono i prefati diritti di controllo, ma soprattutto dalla titolarità attribuita a ciascun socio, indipendentemente dalla quota di capitale posseduta. Si è affidato il nuovo assetto di controlli prevalentemente all’iniziativa individuale del socio, avvicinando la s.r.l. al modello delle società personali. Vengono qui analizzate le modalità di esercizio dei diritti di informazione e di consultazione sia del quotista di s.r.l. che di GmbH, anche tramite professionisti di fiducia. Si esamina, poi, la possibilità per gli amministratori di opporre un rifiuto al rilascio delle informazioni richieste, al fine di salvaguardare l’interesse sociale alla non divulgazione di dati societari ritenuti sensibili. Al quarto capitolo (“L’azione sociale di responsabilità e la revoca dell’amministratore di s.r.l.”) si analizza l’azione di responsabilità nei confronti dell’amministratore, colpevole di cattiva gestione, in rapporto all’azione cautelare di revoca, ai sensi dell’art. 2476, comma 3, c.c. In tale fattispecie il legislatore ha abolito il rinvio prima esistente alle s.p.a. ed ha introdotto “altresì” la possibilità di revocare il singolo amministratore in via cautelare. Ampio esame è dedicato al tema della diligenza dell’amministratore e all’esenzione di responsabilità, specialmente per quanto riguarda la manifestazione del dissenso. Nel medesimo capitolo si valuta la questione, non così pacifica, della sostituzione processuale, ovvero se il singolo socio di s.r.l., nell’esperire l’azione sociale, agisce in nome proprio per conto della società, che, così, diventa litisconsorte necessario nel giudizio di ESTRATTO III responsabilità. Vengono, poi, presi in esame ulteriori aspetti di natura processuale dell’azione di responsabilità, quali la possibilità per la società di rinunziare o transigere l’azione intrapresa, il rimborso delle spese di lite spettanti al singolo socio agente e la prescrizione. Con il quinto capitolo (“La revoca cautelare dell’amministratore di s.r.l.) si vagliano le numerose problematiche riguardanti lo strumento cautelare di revoca dell’amministratore di s.r.l., ex art. 2476, comma 3 c.c. La revoca del manager di s.r.l., in realtà, è stata concepita dalla riforma del 2003 solo per via cautelare, mentre il legislatore è silente sulla possibilità di revocare l’organo gestorio attraverso vie extragiudiziarie, che, comunque, vengono analizzate all’interno della ricerca. Durante la trattazione si nota come l’art. 2476, comma 3, c.c. sia una delle disposizioni più controverse, sulla quale si sono affannate dottrina e giurisprudenza, evidenziando i vuoti legislativi lasciati aperti dalla norma. Nel medesimo capitolo si passano in rassegna i presupposti del cautelare di revoca, ovvero del periculum in mora e del fumus boni iuris. Successivamente si analizza la possibile strumentalità tra il rimedio cautelare della rimozione dell’organo gestorio e l’azione sociale di responsabilità introdotta nel merito, questione che ha generato varie linee di pensiero, fra loro discordanti. Inoltre, si valuta la possibile introduzione del rimedio cautelare ante causam, prima che sia esperita l’azione sociale di responsabilità. Infine, si accenna alla ormai remota possibilità di revocare l’amministratore per via giudiziaria (ai sensi dell’art. 2409 c.c.), dopo la nota pronuncia della Corte Costituzionale n. 481/2005, che ha escluso categoricamente l’applicabilità di detta disposizione alle s.r.l., anche a quelle provviste di organi di controllo. L’ultimo capitolo, il sesto, (“La revoca degli amministratori di GmbH e riscontro con la disciplina italiana) ha ad oggetto la rimozione dell’organo gestorio nell’ordinamento tedesco, così come disciplinato dal § 38 GmbHG, raffrontandola con il diritto italiano. Il principio cardine del legislatore tedesco in tema di revoca è quello della libera revocabilità degli amministratori in via stragiudiziale, salvo restrizioni contenute nello statuto societario. Si analizzano i presupposti e le modalità del procedimento di revoca, ponendo l’accento sui casi pratici di possibile accadimento. Anche l’ordinamento ESTRATTO IV tedesco, come quello italiano, conosce la revoca cautelare, che è regolata dalle disposizioni generali della ZPO riguardanti i provvedimenti cautelari. Per quanto concerne l’arbitrato, si analizza la possibilità direttamente per gli arbitri di revocare per via cautelare l’organo gestorio. Infine, sempre sulla scorta dell’esperienza comparatistica, si evidenziano le lacune del diritto italiano sul tema della revoca dell’amministratore, mettendo in luce analogie e differenze con la corrispondente disciplina tedesca. In conclusione, si richiama l’attenzione, attraverso alcuni esempi, sulle possibili modifiche della legislazione italiana in tema di s.r.l. conformemente alla GmbHG, in modo da rendere effettiva la tutela del socio e dei creditori sociali, attrarre investitori e così evitare la temuta fuga generalizzata verso altri modelli societari, sia italiani che stranieri.
The purpose of this legal research is the examination of the discipline of the director’s revocation of Italian limited Company “s.r.l.”, regulated by art. 2476 Italian Civil Code, after the corporate reform of 2003. Such a matter has been subject of numerous interpretations by the Doctrine and Jurisprudence, as it raises many systematic problems not yet resolved. The Art. 2476 c.c. is one of the most controversial points of Italian corporate law; the legislator of the reform, in order to maintain the s.r.l. autonomy, has joined more legal institutions in the same article, with the intention of emphasizing the partner’s figure in the social contract, the organization and management of company. Making a parallel with the same German rules, more detailed and more systematic than the Italian ones, it is possible to notice some key differences and thus take any possible ideas for future reforms. The thesis consists of six chapters. The first chapter (“Historical and normative context”) is dedicated to the introduction of the birth of “s.r.l.” and the “GmbH”. After a brief history, there is a general comparison between the company types of two different systems, analyzing the salient features of both the company reforms: the Italian one, relative to s.r.l., in 2003; the German one, relative to the GmbH, in 2008 (the so-called Law MoMiG), with particular care of the responsibility in both the legal systems. The topic of the second chapter (“Directors’ duties and responsibilities”) is the issue of legal responsibility management activity, which plays a key role in the governance of Italian and German limited liability company and it is prodromal to remove the director from his office, if he’s soiled himself with acts of mismanagement. There is an overview of the ABSTRACT II Art. 2476, comma 1, c.c. with respect s.r.l. and § 46 GmbHG of the German system, analyzing the directors’ duties, diligence executable and the legal consequences of their violation. The third chapter (“Partner’s control rights”) is dedicated to information and consulting rights granted to the s.r.l. and GmbH partners, respectively by art. 2476, comma 2, c.c. and by § 51a GmbHG. Italian law sets the topic “Partner’s control right” in the rule with regard to the responsibility and to the removal of the director, who is guilty of acts of maladministration. For s.r.l. a novelty is represented not only by the more wideness of the aforesaid control rights, but above all by the title attributed to each member, regardless of the share capital owned. Therefore the new arrangement of controls predominantly is left to the partner’s individual initiative, approaching the s.r.l. to the model of the individual companies. Here the procedures are analyzed to the exercise of the right to information and consultation of both the partners, s.r.l. and GmbH, even by trusted professionals. The directors’ power, then, is examined to withhold the release of the requested informations, in order to protect the social interest from the disclosure of corporate data deemed private. In the fourth chapter (“The action of social responsibility and the removal of the s.r.l. director”) the liability action is analyzed towards the director, guilty of misconduct, in relation to precautionary action of removal, in conformity with the Art. 2476, comma 3, c.c. In this case the legislator has abolished the previous reference to the s.p.a. and he has introduced “also” the possibility to remove the individual director by a preliminary injunction. Extensive review is dedicated to the director’s diligence and to his exemption of liability, especially with regard to the manifestation of dissent. The same chapter examines the not so peaceful question of the procedural substitution, or if the individual s.r.l. partner acts in the proceedings in his own name, but for a right of the company, that becomes necessary joinder in the liability action. Then, other procedural aspects of the liability action are examined, such as the company possibility to disclaimer or to settle the action, the repayment of the costs of litigation due to the individual partner claimant and the limitation of actions. ABSTRACT III The fifth chapter (“The precautionary action of the s.r.l. director’s removal”) examines the many issues surrounding the precautionary action of the s.r.l. director’s removal, in conformity with the Art. 2476, comma 3, c.c. The s.r.l. director’s removal, in fact, has been inserted by the 2003 reform only as a precautionary measure. In fact, the legislator is silent about the possibility of the director’s removal through extra-judicial remedies, which, however, are analyzed in the search. During the essay one notes that the Art. 2476, comma 3, c.c. is a much debated issue by the doctrine and the jurisprudence, which have highlighted the gaps left open by the provision. In the same chapter there is the review of the conditions of the precautionary action of removal, that is periculum in mora and fumus boni iuris. Then one analyzes the possible relationship between the precautionary action of the s.r.l. director’s removal and the subsequent action for liability, an issue that has generated several lines of thought, conflicting with each other. In addition, there is the examination of the possible introduction of the precautionary measure ante causam, before introducing the action for liability. Finally, one mentions the remote possibility of the director’s removal through the Judge (in conformity with the Art. 2409 c.c.), disappeared after the famous judgment of the Constitutional Court n. 481/2005, which has categorically excluded the applicability of that provision to s.r.l., even to those ones supplied with board of auditors. The last chapter, the sixth (“The GmbH directors’ removal and feedback with the Italian legislation”), relates to the director’s removal in the German law, as regulated by § 38 GmbHG, comparing it with the Italian law. The cardinal principle of the German legislature in terms of the company director’s removal is the directors’ extra-judicial free revocability, with the exception of the restrictions contained in the articles of association. One analyzes the assumptions and mode of the removal procedure, with an emphasis on practical cases. Even the German legal system, like the Italian one, knows the precautionary action of the director’s removal, which is governed by the general provisions regarding the precautionary measures of the ZPO. With regard to arbitration, one analyzes the arbitrators’ power to removal the director with a precautionary measure. Finally, completing the ABSTRACT IV comparison with the German legal system, there are the gaps of the Italian law in terms of director’s removal, highlighting analogies and differences with the matching German rules. In conclusion, attention is drawn, through some examples, to possible changes in Italian legislation regarding s.r.l. according to the GmbH, in order to make effective the protection of partner and creditors of the company, to attract investors and to avoid the dreaded generalized drain to other company models, whether Italian ones or foreigner ones.
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9

BIASI, MARCO. "Il nodo della partecipazione dei lavoratori in Italia: evoluzione e prospettive nel confronto con il modello tedesco ed europeo." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2013. https://hdl.handle.net/11565/4054342.

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Opocher, Tommaso. "Christian Wolff, filosofo del diritto e della politica." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3421752.

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Abstract:
In my Phd thesis, I deal with the juridical and political thought of Christian Wolff, trying to see its connections with his metaphysical and epistemological conception. In fact the idea of systema occupies a very important rule in Wolff’s philosophy, making a separate treatment of practical and theoretical problems impossible. After some biographical notes on the philosopher of Breslau, I deal with his theory of knowledge and his conception of philosophy as a «science of possible». Here I examine the conclusions of the more recent wolffian studies about very debated problems as the relationship between reason and experience, essence and existence, possibility and reality. Secondly, making use of the original texts – particularly of the Institutiones juris naturae et gentium – I analyse the wolffian conception of natural law. I deal with Wolff’s theory of actions, the principle of perfection, the concepts of state of nature, natural obligation, perfect and imperfect right. Nodal point of this analysis is the problem of the relationship between law and moral, resolved by Wolff in the sense of unity (Leibniz) and not of distinction (Thomasius). Thirdly, I examine the wolffian conception of social pact and State, emphasizing the close nexus between Wolff’s political and juridical doctrines. In fact, the fragilities of the state of nature are resolved in the political State, which is seen by Wolff as the main tool of the fulfillment of natural obligations. Here I treat the notions of pactum sociale, imperium publicum, bonum commune and civitas. Wolff’s theory is very detailed. Each concept is connected with the previous one, as imposed by the demonstrative method. The connection between natural law and Aufklärung allows us to see Wolff’s theory under a double perspective: on the one hand as a coherent development of Grotius’ ideas on natural law; on the other hand as a condition – along with the coming of codes – of the birth of legal positivism.
Nella mia tesi di dottorato affronto il pensiero giuridico e politico di Christian Wolff, cercando di vederne le connessioni con la concezione metafisica e gnoseologica. Infatti, come in quasi tutti gli autori illuministi, l’idea di sistema assume in Wolff un ruolo centrale, rendendo impossibile una trattazione separata dei problemi pratici da quelli teoretici. Dopo aver fornito alcuni cenni biografici sul filosofo di Breslavia al fine di collocarlo all’interno della sua epoca e di spiegarne le opzioni filosofiche di fondo, affronto la sua teoria della conoscenza e la sua concezione della filosofia come scienza del possibile. Qui riprendo e metto al vaglio le conclusioni degli studi wolffiani più recenti a proposito di problemi assai dibattuti come il rapporto fra ragione ed esperienza, essenza ed esistenza, possibilità e realtà. In secondo luogo, avvalendomi dei testi originali – in particolare delle Institutiones juris naturae et gentium –, analizzo la concezione wolffiana del diritto naturale. A tal fine seguo l’ordine con cui il filosofo di Breslavia tratta i problemi giuridici, partendo dalla teoria delle azioni, improntata al principio di perfezione, fino ai concetti, di stampo tipicamente giusnaturalistico, di stato di natura, obbligazione naturale, diritto perfetto e diritto imperfetto. Punto cruciale di quest’analisi è il problema del rapporto fra diritto e morale, risolto da Wolff all’insegna dell’unità e non della distinzione, secondo un’impostazione simile a quella di Leibniz e in netta discontinuità con quella di Thomasius. In terzo luogo prendo in esame la concezione wolffiana del contratto sociale e dello Stato, mettendo in evidenza la stretta connessione fra il discorso politico e quello giuridico, del quale il primo ne costituisce, per così dire, l’esito naturale. Le fragilità insite nello stato di natura trovano infatti soluzione nello Stato politico, che Wolff vede come lo strumento principale per l’adempimento delle obbligazioni naturali dell’individuo. In questa prospettiva prendo poi in esame le nozioni di pactum sociale, imperium publicum, bonum commune e civitas. Il quadro che ne risulta è quello di una teoria giuridica e politica estremamente dettagliata, nella quale ciascun concetto è legato all’altro secondo l’ordine imposto dal metodo dimostrativo. Qui sostengo che l’incontro del giusnaturalismo con lo spirito dell’Aufklärung permette di osservare l’opera wolffiana sotto una duplice prospettiva: da un lato quale coerente elaborazione teorica delle idee giusnaturalistiche risalenti a Grozio; dall’altro – e forse proprio in conseguenza di ciò – quale presupposto dell’ideologia giuspositivistica che, con l’avvento dei codici, avrebbe caratterizzato di lì a poco la cultura giuridica europea.
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Books on the topic "Diritto tedesco"

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Fornasari, Gabriele. I principi del diritto penale tedesco. Padova: CEDAM, 1993.

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2

Storia moderna del diritto penale tedesco: Una introduzione. 2nd ed. [Padova]: CEDAM, 2013.

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3

Gioeni, D'Angiò Francesca Maganzi, and Rösch Angelika, eds. Terminologisches Wörterbuch zum Schuldrecht: Italienisch-deutsch = Dizionario terminologico del diritto delle obbligazioni : italiano-tedesco. München: Beck, 2001.

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4

Barucci, Piero, Piero Bini, and Lucilla Conigliello, eds. Il Corporativismo nell'Italia di Mussolini. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-793-1.

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Abstract:
Il volume raccoglie dieci saggi sul tema generale dell’ampliamento del governo pubblico dell’economia durante il corporativismo fascista. Alcuni scritti affrontano il problematico rapporto tra intellettuali (come Luigi Einaudi, Attilio Cabiati, Ugo Spirito, Nino Massimo Fovel) e dittatura mussoliniana. Altri saggi discutono criticamente le scelte di politica fiscale del periodo e i vari aspetti connessi alla riforma della finanza pubblica. Alcuni autori indagano poi sui rapporti tra diritto amministrativo e diritto corporativo, dedicando un commento puntuale alle due leggi del 1939 sulla tutela del paesaggio e dei beni artistici. Occupano un posto a sé all’interno del volume uno scritto sull’interscambio tra pensiero economico italiano e tedesco dal 1918 al 1945, e quello di cui è autore Sabino Cassese, che, partendo dai suoi numerosi studi, riflette sul senso generale della vicenda storica del fascismo.
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5

Cian, Giorgio. La riforma dello Schuldrecht tedesco: Un modello per il futuro diritto europeo delle obbligazioni e dei contratti? : [atti del convegno, svoltosi in Ferrara, il 7-8 marzo 2003]. Padova: CEDAM, 2004.

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6

1960-, Fonnesu Luca, and Henry Barbara, eds. Diritto naturale e filosofia classica tedesca. Ospedaletto (Pisa): Pacini, 2000.

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7

Gabriella, Valera, and Deutscher Bund (1815-1866), eds. I diritti fondamentali del popolo tedesco: Commento alla costituzione del 1848. [Bologna]: Il mulino, 1994.

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8

G, Losano Mario, and Philipps Lothar, eds. Diritto e CD-ROM: Esperienze italiane e tedesche a confronto. Milano: Giuffrè, 1990.

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9

Mezzetti, Luca. Diritti fondamentali e amministrazione dell'energia: La disciplina giuridica nella Repubblica federale tedesca. Rimini: Maggioli, 1990.

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10

Foi, Maria Carolina. Heine e la vecchia Germania: Le radici della questione tedesca tra poesia e diritto. Milano: Garzanti, 1990.

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Book chapters on the topic "Diritto tedesco"

1

Hofstetter, Joana Lilli. "Dal riconoscimento dei diritti all’aumento del controllo in nome della protezione: l’ambivalenza del quadro giuridico tedesco." In Prostituzione e lavoro sessuale in Italia, 185–201. Rosenberg & Sellier, 2022. http://dx.doi.org/10.4000/books.res.9485.

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