Academic literature on the topic 'Diritto punitivo'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Diritto punitivo.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Diritto punitivo"

1

Bartoli, Roberto. "Il diritto penale dell'immigrazione: strumento di tutela dei flussi immigratori o mezzo di esclusione e indebolimento dello straniero?" QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2011): 17–32. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-002003.

Full text
Abstract:
1. Quale l'atteggiamento del giurista davanti a un diritto "punitivo" sempre piů illiberale? / 2. Dal diritto "punitivo" dell'annientamento e del nemico al diritto "punitivo" dell'esclusione e dell'indebolimento / 3. I caratteri strutturali del diritto "punitivo" dell'esclusione e dell'indebolimento / 4. Il rapporto tra scienza penalistica e diritto dell'immigrazione e la difficoltŕ ad affrontare i "reali" problemi di garanzia (4.1. I problemi di legittimitŕ costituzionale posti dal diritto "punitivo" dell'esclusione / 4.2. I problemi di legittimitŕ costituzionale posti dal diritto "punitivo" dell'indebolimento) / 5. I mezzi di tutela: tra giudici dei diritti e giudice delle leggi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Orlandi, Renzo. "Diritti individuali e processo penale nell’Italia repubblicana." Revista Brasileira de Direito Processual Penal 2, no. 1 (September 2, 2016): 7. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v2i1.15.

Full text
Abstract:
Com o presente artigo se propõe uma busca de diálogo interdisciplinar, entre cultores do direito positivo e históricos ou filósofos do direito, sobre as transformações do direito processual penal italiano e também acerca do papel que neste obtiveram os direitos fundamentais na Itália republicana. De 1946 em diante, as novas visões do relacionamento entre o indivíduo e o estado, entre liberdade e autoridade, entre garantia da pessoa e poder punitivo dos aparados públicos, configuraram em modo sensível e não sempre progressista o tipo de rito penal.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Mongillo, Vincenzo. "Imprese multinazionali, criminalità transfrontaliera ed estensione della giurisdizione penale nazionale: efficienza e garanzie "prese sul serio"." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 170 (August 2021): 179–213. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170002.

Full text
Abstract:
In un mondo in cui l'attività economica si è globalizzata e la dimensione transfrontaliera del crimine di impresa è esponenzialmente cresciuta, il tema dell'estensione spaziale delle leggi penali nazionali assume rilievo centrale. La parcellizzazione della produzione in gruppi societari, joint venture e catene di approvvigionamento globali, oltre a fomentare reati e violazioni di diritti umani da parte delle imprese multinazionali o transnazionali, erode la capacità di enforcement degli Stati. Il saggio si concentra, così, sulle nuove forme di giurisdizione extraterritoriale - sia autentiche che "mimetizzate" sotto una nozione di territorialità dilatata all'estremo - da una duplice prospettiva: efficacia della risposta punitiva e tutela dei diritti fondamentali dei soggetti (individui e società) sottoposti a procedimento penale da parte di molteplici autorità nazionali, nell'ottica di un equilibrio ragionevole.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Posenato, Naiara. "A Suprema Corte di Cassazione e o Revirement sobre os Danos Punitivos na Itália: Algumas Anotações." REVISTA INTERNACIONAL CONSINTER DE DIREITO 7, no. 7 (December 19, 2018): 467–79. http://dx.doi.org/10.19135/revista.consinter.00007.27.

Full text
Abstract:
O Acórdão 16.601, de 5 de julho de 2017, pode ser considerado um dos julgados de maior ressonância da Corte Suprema de Cassação italiana nos últimos anos. Nele, as Seções Unidas decidiram sobre a homologação de sentença estrangeira e, mediante o instituto de forte conteúdo nomofilático previsto no art. 363, 3, do c.p.c. italiano (Principio di diritto nell’interesse della legge) preanunciaram um revirement da própria jurisprudência e elaboraram um princípio jurídico geral que deixa antever a futura possibilidade de que sentenças estrangeiras de condenação a danos punitivos sejam reconhecidas. E, qual pressuposto para tal reconhecimento, afirmou expressamente a dúplice natureza – prevalentemente reparatória e, em menor medida, também sancionatória – da responsabilidade civil no ordenamento italiano.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Sung, Myung-Je, and Jeong-Hyun Kim. "Una rassegna psichiatrica sul figlicidio." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 3 (December 2012): 77–96. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-003005.

Full text
Abstract:
Il diritto penale disciplina l'infanticidio diversamente, a seconda dei periodi storici e del ruolo ricoperto dalla madre nella famiglia e nella societŕ. L'autrice ne traccia lo sviluppo storico, la attuale disciplina e l'applicazione fattane dalla giurisprudenza. Dal fatto che l'infanticidio sia punito piů gravemente o meno dell'omicidio, e dalle circostanze che determinano la sua disciplina differenziata rispetto all'omicidio in generale, si evidenzia la specificitŕ del ruolo materno come storicamente costruito nelle diverse societŕ e l'immagine della Madre propria dei diversi sistemi penali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Wróbel, Mirosław. "Przestępstwo podsłuchiwania (nagrywania) spowiedzi oraz rozpowszechnianie jej treści w środkach społecznego przekazu w świetle prawodawstwa Kościoła katolickiego." Prawo Kanoniczne 54, no. 3-4 (July 9, 2011): 287–304. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2011.54.3-4.10.

Full text
Abstract:
L’articolo presenta il problema del delitto più grave consistente nella registrazione o nella divulgazione con i mezzi di comunicazione sociale delle cose che vengono dette dal confessore o dal penitente. Inizialmente l’articolo illustra l’evoluzione della problematica nel diritto canonico. Nel diritto canonico ci sono tre simili regolazioni riguardanti questo problema (anno 1973, 1988 e 2010). La legge del 2010 – ultima regolazione – stabilisce che Congregazione per la Dottrina della Fede è riservato il delitto più grave consistente nella registrazione, fatta con qualunque mezzo tecnico, o nella divulgazione con i mezzi di comunicazione sociale svolta con malizia, delle cose che vengono dette dal confessore o dal penitente nella confessione sacramentale, vera o falsa. Colui che commette questo delitto, sia punito secondo la gravità del crimine, non esclusa la dimissione o la deposizione, se è un chierico. Dall’altra parte l’articolo presenta le considerazioni sul tema di interpretazione di verbo latino captare. Negli studi canonici troviamo trattate due ipotesi sul tema questo verbo. Alcuni canonisti dicono che captare significa registrare, altri spiegano che captare significa captazione. L’autore ha considerato le conseguenze pastorali riguardanti questa problematica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Fiore, Stefano. "Verso una nuova rilevanza penale dello sfruttamento di manodopera. Simbolismo ed effettività della risposta punitiva." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (October 2011): 83–98. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-002006.

Full text
Abstract:
La recrudescenza dei fenomeni di "caporalato" nel nostro paese, certamente collegata ai flussi di migranti clandestini che offrono un ricco serbatoio dal quale attingere nuove e particolarmente vulnerabili vittime dello sfruttamento, non ha trovato nella legislazione penale vigente adeguati strumenti di contrasto. La rilevanza penale dei fatti riconducibili al c.d. caporalato, quando non viene collocata in fattispecie "comuni" (come la violenza privata o l'estorsione), si distribuisce tra le poco efficaci ipotesi contravvenzionali previste all'art. 18 del d.lgs. 10 settembre 2003, n. 276 ed il delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù, normalmente sovradimensionato sia sul piano strutturale, che su quello del correlativo impegno probatorio. L'elevato valore dei beni in gioco (libertà, autodeterminazione, dignità personale) legittima certamente un intervento penale appropriato, da inserire in un sistema di tutela integrato dei diritti dei lavoratori e offre un adeguato e condiviso fondamento alla proposta, variamente avanzata, di introdurre una fattispecie incriminatrice. Le proposte di legge analizzate, al di là di alcune disomogeneità nei contenuti, manifestano come tratto comune qualificante un articolato sistema sanzionatorio, che combinando ed integrando diverse misure, appare correttamente "mirato" sulla peculiarità del fenomeno criminale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Kaniecki, Rafal. "L’influsso del luogo e del rito della santa messa sull’adempimento del precetto festivo." Prawo Kanoniczne 63, no. 4 (November 6, 2020): 3–13. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2020.63.4.01.

Full text
Abstract:
Il Concilio di Adge (506) decise che si poteva adempiere il precetto festivo soltanto nella propria chiesa parrocchiale. Questa norma si è diffusa nella Chiesa latina e sopravviveva fino al Concilio di Trento (1545-1563), quantunque già in precedenza essa fosse stata indebolita dal diritto consuetudinario che permetteva di soddisfare l’obbligo, in determinate situazioni, anche in altre chiese parrocchiali, e anche, grazie ai privilegi papali, nelle chiese degli ordini mendicanti. Dal Concilio di Trento in poi i fedeli possono essere soltanto invogliati all’adempimento del precetto nella propria chiesa parrocchiale. Inoltre i loro concesso farlo negli oratori semi-privati, semi-pubblici, in alcuni oratori privati, e fuori dei luoghi sacri, partecipando alla Messa celebrata sugli altari portatili. Nella normativa vigente attuale basta partecipare alla Messa celebrata in qualunque luogo, però la celebrazione eucaristica fuori del luogo sacro richiede, per la liceità, il previo consenso dell’Ordinario. Il precetto festivo viene adempiuto attraverso la partecipazione alla Messa celebrata nel rito cattolico. Dal XIX secolo i cattolici latini e orientali possono adempierlo partecipando alla Messa nel rito diverso dal loro proprio. Mentre il “Direttorio ecumenico” (1967) aveva ammesso anche la possibilità di adempierlo occasionalmente attraverso la partecipazione alla Messa celebrata dai non cattolici, il “Direttorio ecumenico” (1993) attuale ha abrogato espressamente questo privilegio. La partecipazione alla Messa cattolica celebrata da un sacerdote scomunicato, interdetto, sospeso, se la sua pena è pubblica, adempie il precetto festivo, però un fedele può essere punito con giusta pena per la partecipazione in essa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Chalas, Christelle. "Punitive damages and Private International Law: State of the Art and Future Developments, par Stefania Bariatti, Luigi Fumagalli et Zeno Reghizzi (dir.), Studi e publicazioni della Rivista di diritto internazionale privato e processuale n° 83, CEDAM, Wolters Kluwer, 2019, 320 pages." Revue critique de droit international privé N° 2, no. 2 (July 5, 2021): 514–18. http://dx.doi.org/10.3917/rcdip.212.0514.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Taporosky Filho, Paulo Silas, and Rui Carlo Dissenha. "Riscos do imperativo da convicção na jurisprudência: do “diritto mite” ao “diritto morbido”?" Revista da Faculdade de Direito 1, no. 39 (December 31, 2018). http://dx.doi.org/10.22456/0104-6594.84578.

Full text
Abstract:
RESUMODiante do quadro social contemporâneo, que pressiona as instituições jurídicas a serem ativas no sentido de garantirem clamores populares como a luta contra a sensação social de insegurança, é natural que o Judiciário ganhe protagonismo e termine com uma posição ativa na sua jurisprudência. O que se tem percebido, entretanto, é que, no plano penal, é comum que esse ativismo judicial seja lançado no sentido da reinterpretação de normas garantistas de forma a produzir um aumento do poder punitivo. Fato é que o julgador pode tender a adotar fundamentações que escapam ao jurídico e, mesmo, ao dogmático, para atender a demandas populistas e de ordem pragmática. Nesse exercício, é possível que o Julgador penal siga para além da razoável e constitucional flexibilidade (“mitezza”) do Direito reconhecida por Zagrebelsky, e transforme o Direito em uma massa flácida e amorfa facilmente adaptável aos seus critérios pessoais (“morbida”). Esse exercício, corroborado pelo apoio de parte da doutrina e das falhas do próprio sistema processual penal, são de extremo risco a um poder punitivo controlado e podem produzir, ao mesmo tempo um Judiciário que apenas repete demandas populares e que fomenta a formação de um Estado-gendarme. PALAVRAS-CHAVEJurisdição penal. Decisionismo judicial. Aumento do poder punitivo. ABSTRACTIn the face of the contemporary social situation, which pressures legal institutions to be active in order to guarantee popular demands such as the fight against the sensation of insecurity, it is natural for the judiciary to gain prominence and end up with in an active position in its judgments. What has been perceived, however, is that, in the criminal sphere, it is common that this judicial activism to be used in the sense of reinterpreting norms in order to produce an increase in punitive power. The fact is that the judge may tend to adopt reasons that escape the juridical sense and even the dogmatic, to meet populist and pragmatic demands. In this exercise, it is possible for the criminal judge to go beyond the reasonable and constitutional flexibility (“miteza”) of the Law recognized by Zagrebelsky, and turn the Law into a flaccid and amorphous mass easily adaptable to its personal (“morbid”) criteria. This exercise, corroborated by the support of the doctrine and the failures of the criminal procedural system itself, is an extreme risk to a controlled punitive power and can procedure, at the same time, a Judiciary that only repeats popular demands and that foments the formation of a Gendarme State.KEYWORDSCriminal jurisdiction. Judicial decision-making. Increasing of punitive power.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Diritto punitivo"

1

DELLA, TORRE LUCIA. "Le frontiere mobili del diritto punitivo. Le contravvenzioni in materia di sicurezza del lavoro e immigrazione, tra sfera penale e amministrativa." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/886.

Full text
Abstract:
Le contravvenzioni si collocano lungo il confine tra il sistema amministrativo e quello propriamente penale. Da tale posizione esse derivano la loro peculiare struttura, che spesso sanziona condotte di mera disobbedienza (frequentemente omissive) piuttosto ensangui sul piano soggettivo; su un piano dinamico, fanno da contrappunto allo scarso disvalore del fatto tipico la rapidità dei giudizi e la mitezza delle sanzioni. Le contravvenzioni sembrano così differenziarsi con una certa nettezza dagli illeciti penali tradizionali, avvicinandosi piuttosto agli illeciti c.d. amministrativi: esse mancherebbero della “personalità” che, invece, dovrebbe caratterizzare il reato alla luce anche del dettato costituzionale. Abbiamo tentato di testare la tenuta della categoria contravvenzionale in due settori della “parte speciale”: il diritto penale del lavoro e il diritto penale dell'immigrazione. Nel primo caso le riforme hanno dato luogo a un'amministrativizzazione del diritto penale: essa è connotata da pene sostanzialmente amministrative, con tratti penalistici annacquati; nel secondo caso, invece, le sperimentazioni hanno determinato una penalizzazione del diritto amministrativo, che si caratterizza soprattutto perché conduce a una forma di limitazione della libertà personale per così dire “innominata”, cioè esclusa dal novero delle pene tipiche di cui all'art. 39 c.p.
Misdemeanors are placed along the border between the administrative and the penal system. From that position they derive their peculiar structure, which often punishes mere disobediences carried out without malice or recklessness. The speed of the assessments and the mildness of the sanctions are the dynamic counterpoints to the low negative value of the typical fact. Misdemeanors seem to be quite different from the traditional criminal offenses, and rather similar to the administrative ones: they lack the "personality" which should characterize a constitutionally shaped crime. We attempted to test the internal consistency of the misdemeanors category in the the criminal labor and immigration law. In the first case, reforms have led to essentially administrative sanctions, with the criminal features watering down; in the second case, they have brought to penalties which, though formally administrative, are punitive in character: the most typical of these is a “unnamed” restriction of liberty, which is excluded from the range of typical sentences listed in article 39 c.p.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

MAZZACUVA, FEDERICO. "L'ente collettivo come soggetto nell'ambito del diritto punitivo: modelli di responsabilità e nuovi strumenti sanzionatori. Analisi comparata con i sistemi di common law." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/51368.

Full text
Abstract:
Oggetto di trattazione è l’analisi, in chiave comparata con i sistemi di common law, dei regimi di responsabilità “punitiva” degli enti collettivi, con particolare riguardo, anzitutto, ai principi e alle garanzie applicabili; in secondo luogo, al contenuto dell’addebito rivolto alla società; e, infine, ai profili processuali e sanzionatori. L’individuazione di nozioni autonome di “colpa” e di “rieducazione”, riferibili alla persona giuridica, è condotta attraverso la disamina dei procedimenti di giustizia negoziata e di mediazione penale di matrice anglo-americana.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

SCRIMA, Sofia. "I danni punitivi. Riflessioni in chiave comparatistica sui sistemi di common law e di civil law." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/90903.

Full text
Abstract:
La tesi ha ad oggetto l’istituto del risarcimento punitivo, del quale indaga natura, presupposti applicativi e profili funzionali nell’ambito degli ordinamenti di common law, con particolare riferimento all’ordinamento inglese e a quello statunitense. La parte finale del lavoro si occupa di individuare, in chiave comparatistica, punti di collegamento con le esperienze dei sistemi di responsabilità civile continentali, tentando di avviare una rilettura degli stessi in chiave polifunzionale ed assumendo, a tal fine, come banco di prova il risarcimento del danno non patrimoniale.
The thesis deals with punitive damages, investigating their nature, applicative requirements and functions, among common law jurisdictions, with particular reference to England and U.S. law. The final part of the work aims at identifying, in a comparative light, connection points with the law of torts of the European jurisdictions, proposing a multi-functional framework and using, for this purpose, damages for non-pecuniary losses as a test case.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Nitti, Marialuisa <1987&gt. "I danni punitivi nel sistema della responsabilità civile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9554/1/NITTI_MARIALUISA_TESI.pdf.

Full text
Abstract:
Il concetto di danno punitivo evoca una peculiare forma di risarcimento del danno la cui funzione, lungi dal risolversi in una prospettiva meramente compensativa del soggetto danneggiato, si carica di una valenza punitiva e deterrente. L’obiettivo del presente lavoro è quello di indagare l’ammissibilità e la compatibilità dell’istituto con la sistematica della responsabilità da illecito aquiliano. Un piano di indagine sollecitato dal recente fervore pretorio sul tema, soprattutto in relazione alla verifica dialettica della compatibilità dell’istituto in parola con il concetto di ordine pubblico interno e internazionale: l’attuale impianto normativo dell’illecito aquiliano può legittimamente ambire ad una vocazione polifunzionale e dinamica in una più ampia prospettiva di effettività e completezza della tutela non solo interprivata ma anche superindividuale, nella consapevolezza, che “una responsabilità civile che non accarezzi la deterrenza non è una vera responsabilità civile”.
The concept of punitive damage suggests a particular way of compensation for damage whose function, far from being resolved in a merely compensatory perspective of the damaged party, is charged with a punitive and deterrent shade. The aim of this work is to investigate the admissibility and compatibility of the institution with the italian liability rules. An investigation plan prompted by the recent Italian Courts interest on the subject, especially in relation to the dialectical verification of the compatibility of punitive damages with the concept of internal and international public order. Infact, the Italian liability law system can legitimately aspire to a multifunctional and dynamic vocation in a broader perspective of effectiveness and completeness protection not only between private but also in a social perspective, in the awareness that "civil liability that does not affect deterrence does not it is a real civil liability ".
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

MOSTARDINI, CAMILLA. "I confini della norma penale: fondamento e limiti territoriali della potestà punitiva." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2021. http://hdl.handle.net/11565/4039515.

Full text
Abstract:
No abstract available
La tematica che attiene ai limiti spaziali all’applicazione della legge penale non sembra aver suscitato grande interesse in dottrina, e la stessa marginalità le risulta riservata dalle pronunce della giurisprudenza, ancorché sempre più spesso sia chiamata ad affrontare questioni che concernono l’effettiva portata del diritto penale internazionale. A fronte di tale silenzio, la disciplina di cui agli artt. 7-10 c.p. trova concreta applicazione in termini sempre più lati, al punto che la giurisdizione extraterritoriale è a molti parsa avviata verso una inarrestabile espansione, a scapito della dimensione prettamente territoriale del diritto penale più classico. Il presente lavoro si propone di ripensare questa visione, attraverso un’analisi che guarda al diritto nazionale muovendo dal piano dei principi individuati a livello internazionale al fine legittimare il riparto di giurisdizione penale tra Stati. Poste in questi termini le basi del quadro normativo di riferimento, la questione verrà in primo luogo affrontata in un’ottica de iure condendo: una volta individuato il paradigma di riferimento – ricercato nel fondamento politico e filosofico della potestà punitiva – verrà vagliata alla luce dello stesso la resistenza dei vari criteri di collegamento tra fatto di reato e giurisdizione competente a giudicarlo (territorialità, difesa, personalità attiva e passiva, universalità). All’esito di tale verifica verrà ricavato il leitmotiv delle successive riflessioni, vale a dire la dimensione prevalentemente territoriale della giurisdizione penale, che in quanto ‘regola’ si apre a qualche eccezione dettata dalla peculiarità delle caratteristiche inerenti al reato. La stessa territorialità della giurisdizione penale sarà poi il faro che guiderà le nostre riflessioni allorché affronteremo, in un’ottica de iure condito, alcune questioni giuridiche connesse all’interpretazione delle disciplina italiana sui limiti all’applicazione della legge penale nello spazio. Muovendosi su questo diverso paino, l’obiettivo prefissato è dunque quello di offrire una nuova chiave di lettura della normativa italiana sul punto, con riferimento alla quale dottrina e giurisprudenza sembrano proporre interpretazioni sempre più orientate ad ampliare i confini dell’ambito di giurisdizione penale. Verranno pertanto approfonditi gli aspetti legati alla nozione di locus commissi delicti, dettata ai fini del radicamento della giurisdizione territoriale italiana dall’art. 6 co 2 c.p., nonché al requisito della doppia incriminazione per i delitti comuni realizzati all’estero da cittadino italiano o da straniero, la cui astratta perseguibilità in Italia è sancita dagli artt. 9 e 10 c.p. Ancora, verrà proposta una lettura restrittiva del concetto di delitto politico che ai sensi dell’art. 8 c.p. può essere attirato nella sfera di giurisdizione penale italiana con la sola richiesta del Ministro di giustizia, ancorché commesso all’estero da cittadino straniero, e, da ultimo, affronteremo il tema dei delitti commessi a bordo di navi che si trovino in alto mare. Il tutto volgendo costantemente e contestualmente lo sguardo alla casistica che ha visto affiorare queste tematiche nelle corti penali italiane (maternità surrogata all’estero, traffico di migranti nelle acque internazionali, massacro degli oppositori ai regimi dittatoriali dell’America latina degli anni ’70 ne sono solo alcuni esempi), nella convinzione che un’interpretazione evolutiva della teoria debba prendere le mosse anche – e forse soprattutto – dalla prassi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

PISANI, ANDREA. "IL PROBLEMA DELLA RESPONSABILITÀ CIVILE COMPENSATIVA. STUDIO COMPARATO PER UN RIMEDIO RISARCITORIO EFFETTIVO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/259328.

Full text
Abstract:
Lo scopo del lavoro è quello di studiare criticamente le funzioni e le regole strutturali della responsabilità civile italiana (R.C.), con le metodologie e gli apporti della comparazione giuridica. Si vuole comprendere se il sistema di R.C. vigente, per come esso realmente è e viene interpretato dai diversi operatori giuridici, sia in grado di assolvere adeguatamente ai suoi obiettivi funzionali. Il primo capitolo si concentra sulle diverse funzioni della R.C. e analizza criticamente il problema di un approccio esclusivamente riparatorio. Si passa poi ad analizzare il deficit di effettività rimediale che ciò comporta nel sistema e le strade, tortuose, percorse dalla giurisprudenza per soddisfare un bisogno di tutela (“si fa ma non si dice”). Constatata la desiderabilità di un rimedio generale ultra-compensativo, il capitolo proporrà, sistematicamente, i diversi razionali giustificativi, chiudendo con un innovativo parallelismo con il sistema immunitario umano (base per un futuro modello matematico per la misurazione della risposta). Nel secondo capitolo viene presentato un inquadramento sistematico della risposta di R.C. basata su tre paradigmi: risarcimento puro, indennizzo e risarcimento punitivo: in grado di abbracciare le molteplici sfumature della condotta e dell’elemento soggettivo del danneggiante. Vengono puntualmente censite le fattispecie di indennizzo e quelle speciali punitive, analizzandone in dettaglio un campione scelto per la loro importanza sistemica e applicativa. Il terzo capitolo è dedicato alla comparazione giuridica. Si premettono le ragioni della scelta dei sistemi target (Stati Uniti e Francia). Si analizzano le funzioni e la struttura dei punitive damages statunitensi e il percorso di costituzionalizzazione ivi avviato a partire dagli anni ’90 del secolo scorso. Particolare attenzione è prestata alle decisioni delle corti statale dopo le rigide prese di posizione della U.S. Supreme Court. In relazione alla Francia, si analizza l’evoluzione della riforma del settore di R.C. (ancora in cantiere) che vede gli interpreti discutere sulla nuova figura dell’amende civile. Infine, nel quarto capitolo, si propone la costruzione nel sistema italiano di una fattispecie generale ultra-compensativa azionabile a diritto positivo invariato, con l’identificazione dei relativi presupposti applicativi e dei limiti. Si valuta, infine, il tenore di un’eventuale riforma del codice civile per l’introduzione dei danni punitivi per via legislativa.
The present work aims to investigate the function and the structural rules governing the Italian Civil Liability (CL) by using the tools of comparative law. We focus on assessing whether the CL system currently in force and its implementation by the law makers is capable to fulfill its functional purpose. The first chapter focuses on the different purposes and rationales of the CL and critically evaluates the risk of an only-compensatory approach. Follows the analysis of the implications of such lack of remedial effectiveness and the intricated pathways of the courts to overcome said limitations.Noted the significance of a general remedy “punitive damages”- like, the chapter gives and discusses the reasons. Finally, the chapter introduces a novel and promising similitude between the human immune system reaction against diseases or potential threats and the CL reaction to a tort/breach of contract. That analogy, where appropriately developed and implemented into a numerical model, seems to have the potential to quantify the “effective response” from the CL. In the second chapter, a systematic analysis and classification of the current CL responses is performed based on three paradigms capable to fully catch the behavioural pattern and the subjective element of the tortfeasor: (1) compensatory damages, (2) indemnification, and (3) punitive damages; The cases of indemnification and “special” punitive damages are surveyed and a subgroup is analyzed in detail. The third chapter focuses on the comparative law, and a rationale is provided for the systems that have been identified for the comparison (United States and France). With regards to U.S., functions and structure of the punitive damages are analyzed; as well as the “constitutionalisation path” started from the early 90’of the last century. Emphasis is paid on the decisions of the state courts after the strong stance of the U.S. Supreme Court. With regards to France, the evolution of the reformation of the CL, (still in progress and discussed by the Parliament) is analyzed. Of interest is the character of the new “amende civile” that is being discussed among the French law makers. Lastly, in the fourth chapter, we propose a new layout of overcompensation for the Italian system; applicable within the boundaries of the positive law, identifying the associated operational hypothesis and limitations. We furthermore discuss the implications of an associated amendment of the Italian Civil Code that introduces said layout by law reform.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

DE, MENECH CARLOTTA. "La questione dei "danni puniti. Uno studio della dimensione sanzionatoria del diritto privato." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2017. http://hdl.handle.net/11571/1215973.

Full text
Abstract:
La tesi trae spunto dal problema dell'ammissibilità dei danni punitivi nell'ordinamento italiano. Problema che offre l'occasione per effettuare un'operazione di riordino del sistema delle pene pecuniarie private.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Salvadori, Francesca Cristina <1982&gt. "Il danno non patrimoniale : evoluzione storica e prospettive future." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1151.

Full text
Abstract:
Il lavoro mira ad operare anzitutto un’indagine storico ricostruttiva del concetto di danno non patrimoniale e del problema della sua risarcibilità, analizzando, alla luce del dato normativo storico e vigente, gli orientamenti dottrinali e l’evoluzione giurisprudenziale. Viene quindi operato un lungo excursus storico che analizza il tema oggetto d’indagine a partire dal Codice Civile del 1865 per arrivare fino alle note sentenze delle Sezioni Unite del novembre 2008 e presentare possibili scenari futuri. Il lavoro si sviluppa infine in un’ottica comparativa, esaminando l’istituto dei punitive damages proprio degli ordinamenti giuridici di common law, al cui riconoscimento i sistemi di civil law, e in particolare quello italiano, si mostrano a tutt’oggi refrattari.
My doctoral thesis aims at doing an historical survey of the concept of non pecuniary damages and of their refundability problem, analysing doctrinal trends and jurisprudential evolution, in the light both of historical and presently in force normative data. A long historical excursus analyses the subject we are dealing with starting with the 1865 Italian Civil Code up to the well known judgements of Sezioni Unite in November 2008. Future prospects are also detailed. My doctoral thesis has also a comparative approach, since it also examines punitive damages, which are peculiar to common law legal systems and are not yet recognized by civil law legal systems, particularly the Italian system.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Posada, Perez Jose Antonio <1992&gt. "La responsabilidad civil ex delicto - el articulo 112 Del Codigo Penal español como consolidacion del paradigma utilitario de la responsabilidad civil en via punitiva. Analisis, interpretacion y propuesta de integracion de los contenidos del precepto." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10266/1/TESI%20DOTTORATO%20POSADA%20PEREZ.pdf.

Full text
Abstract:
Esta Tesis Doctoral analiza en profundidad el artículo 112 CP y propone una interpretación acorde con su naturaleza privada
This Doctoral Thesis analyses Article 112 PC and proposes an interpretation in accordance with its private nature.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Cusumano, Vincenzo. "La funzione della responsabilità civile: dalla compensazione alla punizione." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3422327.

Full text
Abstract:
TITOLO: LA RESPONSABILITA’ CIVILE: DALLA COMPENSAZIONE ALLA PUNIZIONE ABSTRACT: Il lavoro è finalizzato ad affermare che la responsabilità civile, così come altri istituti giuridici, non ha alcuna funzione predeterminata se non quella che di volta in volta il legislatore le attribuisce. Infatti, la stessa non è altro che un criterio di allocazione del costo di un danno in capo a qualcuno, criterio, scevro da ogni considerazione dogmatica, che rispecchia esclusivamente le scelte politiche che stanno alla base dell’ordinamento storicamente inteso. Pertanto il sistema della responsabilità, nella prospettiva che si delinea, è interamente teso al raggiungimento di determinati scopi esogeni al sistema stesso. Per raggiugere questo risultato è stato necessario superare la concezione tradizionale che vede nella responsabilità una funzione meramente o prevalentemente compensativa. Il lavoro è suddiviso in tre capitoli. Dapprima si è riportato lo stato dell’arte in tema di responsabilità nella elaborazione dottrinale e giurisprudenziale italiana, con particolare riferimento alla funzione della stessa, al ruolo della colpa e ai c.d. Danni Punitivi, con l’obiettivo iconoclasta di dimostrare l’inutilità di alcuni dogmi che si sono affastellati nel tempo. Poi si è fatta l’analisi di un’esperienza straniera del mondo angloamericano, al fine di cogliere suggerimenti e spunti da un ordinamento molto più legato al lato pratico del diritto ed alla prospettiva rimediale. In ultimo si sono tirate le fila del ragionamento proponendo una riflessione in chiave di analisi economica del diritto dell’istituto della responsabilità civile per poi concludere con le ultime (per ora) riflessioni di Guido Calabresi tramite gli strumenti del Law and Economics.
TITLE: CIVIL LIABILITY: FROM COMPENSATION TO PUNISHMENT ABSTRACT: The aim of the study is to show that civil liability, as well as other legal arrangements, has not any pre-defined function other than the one given by the legislature from time to time. Indeed, the function is nothing but a cost allocating criterion of assigning damage upon somebody. A criterion that, without any dogmatic consideration, only reflects the political decisions upon which the legal system is held. Therefore, the whole liability system, in this perspective, aims to achieve purposes that are outside the system itself. In order to achieve this goal, we have to overcome the traditional conception of liability, mostly considered as a form of compensation. The work is divided into 3 chapters. In the first one, we report the state of the art in terms of liability, concerning the Italian doctrine and legal practice, with a focus on its function, on the role of fault and on the so-called "punitive damages", to highlight the uselessness of some dogma that piled up over time. Afterwards we analyze the Anglo-American experience, in order to get new ideas and hints from a legal system which is much more linked to the practical side of the law and to a perspective focused on remedies. Finally, we develop our argument with a new economic analysis of civil liability, to end up with the last (until now) school of thought by Guido Calabresi with the instruments of "Law and Economics".
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Diritto punitivo"

1

Botti, Federica. L'Eutanasia in Svizzera. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg233.

Full text
Abstract:
Tra i paesi che consentono il ricorso all’eutanasia, la Svizzera presenta elementi peculiari e caratteristici. Il suo codice penale punisce, ancora oggi, sia l’aiuto al suicidio sia l’omicidio su richiesta. Non viene punito chi ha provocato la morte di un altro senza motivi egoistici o di interesse, affidando in questo modo la gestione delle attività di fine vita all’autotutela. Questo volume, facendo ricorso alle categorie del pluralismo ideologico e normativo, ricostruisce le basi teoriche, giuridiche e filosofiche, del modo di operare dell’ordinamento svizzero, dando conto delle recenti modifiche della Costituzione e inquadrando le pratiche di fine vita nel contesto del sistema sanitario elvetico. L’autrice ricostruisce con puntigliosa attenzione le disposizioni emanate dall’Accademia Svizzera delle Scienze Mediche (ASSM) in materia di cure palliative e di ricorso alle pratiche eutanasiche e analizza le disposizioni che regolano il testamento di fine vita e il ruolo del diritto tutorio, i riflessi del ricorso alle pratiche eutanasiche in rapporto alla stipula delle assicurazioni sulla vita e la funzione di associazioni di sostegno al suicidio assistito, quali Exit e Dignitas. Introduzione di Marco Ventura.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography