Academic literature on the topic 'Diritto dell'arte'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Diritto dell'arte.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Diritto dell'arte"

1

Maggioni, Guido, and M. Paola Mittica. "La sociologia del diritto nell'Universitŕ italiana." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2010): 123–71. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-001006.

Full text
Abstract:
Sociologia - Diritto - Universitŕ - Italia. L'Universitŕ italiana sta vivendo nel corso degli ultimi dieci anni un periodo di forte transizione. In questo contesto di per sé problematico, la sociologia del diritto presente in due settori differenti, sin dall'originaria istituzionalizzazione accademica, rischia di perdere in visibilitŕ e di compromettere la propria identitŕ scientifica, tanto complessa quanto liminare tra la sociologia generale e le scienze giuridiche. Questo articolo č volto a misurare lo spazio accademico attribuito alla disciplina, per come si č configurato nella storia delle riforme del sistema universitario degli ultimi anni e pare prefigurarsi, sia in ordine alle regole del reclutamento che rispetto alla definizione della didattica. Si occupa, inoltre, di operare una ricognizione della presenza dei sociologi del diritto nel sistema universitario relativamente alla loro visibilitŕ nei settori e alla produzione scientifica rintracciabile nelle fonti piů immediatamente riconoscibili sotto l'etichetta "sociologia del diritto". L'obiettivo non č tanto di fornire una ricostruzione del campo attuale della sociologia del diritto italiana, ma di comprendere in che termini e secondo quali limiti il sistema accademico osservi la materia e i suoi cultori, per evidenziare alcuni problemi intorno all'identificazione della materia dall'esterno che possano contribuire a fare il punto sullo stato dell'arte della disciplina.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Bronzini, Giuseppe. "La giurisprudenza della Corte di giustizia e la protezione ‘anticipata' dello stato di diritto. Il ruolo delle norme dei Trattati e della Carta dei diritti." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (June 2022): 57–80. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2022-001003.

Full text
Abstract:
La Corte di giustizia ha saputo proteggere i principi dello stato di diritto di cui all'art. 2 TUE, in particolare quello dell'indipendenza e dell'autonomia della Magistratura, sulla base dell'applicazione dell'art. 47 della Carta dei diritti e dell'art. 19.2 del TUE. Il rispetto della rule of the law è diventato anche un presupposto per godere delle risorse dell'Unione da parte degli stati. Si è sviluppata una nuova fase del processo di integrazione fondata sulla convergenza sui valori fondamentali, che molto dipenderà dalla cooperazione e dal dialogo tra Corti nazionali e Corte del Lussemburgo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Chiappetta, Giovanna. "La «nuova categoria di figli non riconoscibili» e l'applicabilità dell'art. 279 c.c." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2021): 125–50. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-001005.

Full text
Abstract:
Il saggio esamina l'applicabilità dell'art. 279 c.c. alla «nuova categoria di figli non rico-noscibili». Si tratta dei casi dei nati da tecniche di procreazione medicalmente assistita vietate dalla l. 40 del 2004 ed esaminati dalla Consulta nelle sentenze nn. 32 e 33 del 2021. Siffatta soluzione interpretativa dell'art. 279 c.c., riletto alla luce dell'art. 30 cost., può costituire un rimedio congruo alla tutela dell'interesse e al riconoscimento dei diritti del minore, in linea con la giurisprudenza della Corte di Strasburgo e del Lussemburgo che lasciano al diritto nazionale la scelta del rimedio per il riconoscimento del rapporto di genitorialità consolidato d'intenzione e di cura, purché esso presenti modalità che garantiscano l'effettività di tutela e la celerità della loro messa in opera.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Chiappetta, Giovanna. "Allontanamento del minore dalla famiglia d'origine alla luce dell'art. 8 della CEDU." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (December 2022): 71–83. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2022-002003.

Full text
Abstract:
La materia dell'allontanamento del minore dalla famiglia di origine è complessa e delicata anche perché disciplinata da fonti eterogenee frutto della integrazione di almeno tre sistemi giuridici: nazionale, dell'Unione Europea e del più largo Consiglio d'Europa. La riflessione mira a cogliere l'evoluzione dell'istituto dell'adozione dei minori mediante l'interpretazione del diritto alla vita familiare ex art. 8 della Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell'uomo e delle Libertà fondamentali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Bellocchi, Paola. "Rappresentanza e diritti sindacali in azienda." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 132 (November 2011): 543–88. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-132002.

Full text
Abstract:
Il saggio ricostruisce il significato dell'art. 19 dello Statuto dei lavoratori nell'esperienza applicativa del sistema di relazioni sindacali. La chiave di lettura proposta č che obiettivo della legislazione di sostegno fosse quello di promuovere la contrattazione collettiva di diritto comune senza regolarla, agevolando il riconoscimento dei diritti sindacali nei contratti collettivi come contenuti della parte obbligatoria di essi per innervare un sistema di fisiologiche relazioni sindacali nell'impresa. Rispetto a questo modello di legislazione, gli svolgimenti interpretativi intervenuti dopo il referendum abrogativo del 1995 ne hanno reso l'applicazione contraria alla sua stessa logica. Ma soprattutto, al cospetto di accordi separati e di dissensi tra sindacati sui rinnovi contrattuali - di cui la piů preoccupante manifestazione si č avuta negli accordi Fiat - l'assenza di regole condivise sulla contrattazione ha evidenziato notevoli criticitŕ ed incongruenze sulle scelte di governo delle relazioni sindacali in azienda, di cui l'A. auspica una risposta da parte degli attori del sistema all'insegna della ritrovata unitŕ sindacale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Miazzi, Lorenzo, and Giulia Perin. "Legge n. 94/2009: peggiora anche la condizione dei minori stranieri." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (November 2009): 178–209. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-004012.

Full text
Abstract:
1. Italia e stranieri: un paese "cattivo" anche con i bambini2. Le modifiche riguardanti i minori non accompagnati2.1. Il ritorno alla Bossi-Fini e la sterilizzazione del contributo della giurisprudenza2.2. Profili di incostituzionalitŕ e prevedibili conseguenze delle modifiche normative sul flusso migratorio dei minori non accompagnati e sulla capacitŕ del nostro ordinamento di proteggerli efficacemente2.3. Minori irregolari con parenti in Italia e conversione del permesso di soggiorno alla maggiore etŕ2.4. I minori comunitari non accompagnati che esercitano la prostituzione e il rimpatrio assistito3. I figli dei matrimoni poligami4. Le limitazioni ai "ricongiungimenti alla rovescia"5. Il reato di immigrazione illegale e i minori5.1. Il trattenimento illegale: un reato che il minore non puň commettere5.2. L'ingresso illegale del minore: un reato inapplicabile5.3. Il procedimento penale a carico del minore5.4. Gli effetti della denuncia e della condanna; in particolare, gli effetti che l'introduzione della fattispecie di reato potrŕ avere in relazione all'art. 31, co. 3, TU 286/986. Dichiarazione di nascita e riconoscimento del figlio da parte dello straniero privo di autorizzazione al soggiorno6.1. La pericolosa ambiguitŕ del nuovo testo dell'art. 6, co. 2, TU 286/986.2. Il necessario ricorso all'interpretazione sistematica per rendere il nuovo testo dell'art. 6 TU conforme alla Costituzione e alle Convenzioni internazionali7. Il diritto all'istruzione dei minori irregolari: i dubbi sollevati dall'art. 6, co. 2, TU7.1. Cosa si intende per «prestazioni scolastiche obbligatorie»?7.2. La questione dell'accesso alla scuola dell'infanzia e alla scuola superiore di secondo grado dopo il compimento della maggiore etŕ7.3. La scuola, anche quella dell'infanzia e superiore di secondo grado, «č aperta a tutti»7.4. Erogazione di servizi volti a rendere effettivo il diritto allo studio e condizione di irregolaritŕ del soggiorno8. I limiti dell'attivitŕ interpretativa9. Esercizio effettivo dei diritti fondamentali da parte del minore e dei suoi genitori e reato di irregolaritŕ del soggiorno. L'impossibile convivenza9.1. La generalizzazione del divieto di segnalazione: una necessitŕ imposta dalla Costituzione dopo i recenti interventi legislativi
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Casini, C., M. Casini, and M. L. Di Pietro. "Legge n. 40/2004 e disciplina del consenso informato." Medicina e Morale 53, no. 4 (August 31, 2004): 695–736. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.630.

Full text
Abstract:
L'art. 4 della Legge n. 40/2004 sulla "procreazione medicalmente assistita" (PMA) considera il consenso informato uno dei principi fondamentali - insieme al principio di gradualità nell'uso delle tecniche - dell'intera normativa. L'art. 6 - il più ampio e dettagliato della legge - entra in merito al consenso informato e si sofferma su una serie di disposizioni particolari che vanno ad integrarne la disciplina. Lo spazio riservato a questo profilo della materia si spiega alla luce della riflessione, maturata negli ultimi anni, sia in campo etico sia deontologico e giuridico, circa il fondamento dell'atto medico. Accanto alle disposizioni di legge e allo stato di necessità, non vi è dubbio che il consenso informato del paziente è la prima fonte di legittimazione dell'intervento medico sanitario. Il contributo, infatti, muove proprio dalla considerazione del significato del diritto all'informazione per giungere all'esame di ciò che più direttamente riguarda il rapporto medico-paziente nell'ambito delle tecniche di PMA, così come risultano nell'articolato della Legge n. 40/2004. La legge si fonda sul “principio di destinazione alla nascita” come risulta sin dall’art. 1 che, qualificando il concepito soggetto titolare di diritti, suppone, evidentemente, il suo diritto alla vita. In particolare, l’irrevocabilità del consenso una volta avvenuta la fecondazione, porta gli Autori a soffermarsi su alcuni profili ampiamente dibattuti: il rapporto tra la legge sulla PMA e la Legge n. 194/1978 sull'interruzione volontaria di gravidanza e la questione della diagnosi genetica preimpianto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Ester, Perifano. "La giustizia civile, la BCE e lo Stato di diritto." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 6 (February 2011): 105–16. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-006010.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Zanobetti, Alessandra. "Il diritto di sposarsi dei cittadini stranieri in situazione irregolare: il caso O'Donoghue della CEDU e la sentenza n. 245/2011 della Corte costituzionale italiana." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 3 (December 2011): 73–87. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-003006.

Full text
Abstract:
Sommario: Introduzione: le misure per arginare il fenomeno dei matrimoni fittizi - 1. La sentenza della CEDU nel caso O'Donoghue - 1.1. Il "Certificate of Approval" previsto dalla normativa britannica - 1.2. I fatti e le opinioni delle parti - 1.3. La decisione della Corte - 2. La questione di legittimitŕ costituzionale della modifica dell'art. 116 c.c. introdotta nel 2009 con il c.d. pacchetto sicurezza - 2.1. La modifica all'art. 116 c.c. e la questione di legittimitŕ costituzionale - 2.2. La decisione della Corte costituzionale - 2.3. L'art. 6, co. 2, del d.lgs. 25.7.1998, n. 286 e il diritto di sposarsi - Considerazioni conclusive: diritto di sposarsi e di fondare una famiglia e disciplina dell'immigrazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Pastore, Massimo. "Il diritto all'unitŕ familiare: una questione di sicurezza?" DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (November 2009): 167–77. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-004011.

Full text
Abstract:
1. Pacchetto sicurezza e «restrizioni per i ricongiungimenti»2. Le ultime modifiche alla disciplina del ricongiungimento familiare3. Il nuovo co. 8 dell'art. 29: una norma a tutela della "sicurezza" dell'Amministrazione inadempiente?4. La disciplina del rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari dopo la riforma5. Restrizione del divieto di espulsione per i parenti conviventi con cittadini italiani: conseguenze sui procedimenti in corso e sul rinnovo dei permessi giŕ rilasciati
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Diritto dell'arte"

1

D'Amore, Martina <1993&gt. "Il diritto di proprietà industriale e il mondo dell'arte: il caso Vantablack." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15169.

Full text
Abstract:
L'elaborato vuole proporre una analisi del sistema delle fonti giuridiche in materia di brevetti e proprietà industriali a partire dalle prime convenzioni per arrivare alle leggi più recenti. Dopo aver analizzato nello specifico come funzioni il sistema di tutela da brevetto, si analizza il caso Vantablack. Studio della brevettabilità di un colore e la licenza che ne è scaturita tra la società produttrice e l'artista Anish Kapoor. Tutela e semplice business oppure una trovata pubblicitaria?
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Gonzato, Alessandro Maria <1981&gt. "La libertà di stabilimento delle società nel diritto dell'Unione Europea : "stato dell'arte" e prospettive per il futuro." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1131.

Full text
Abstract:
La tesi ha per oggetto il principio della libertà di stabilimento delle società nel diritto dell'Unione Europea. Il principio, sancito dal Trattato di Roma più di cinquantanni or sono, ha sollevato nel corso del tempo importanti questioni applicative, alimentando costantemente il dibattito dottrinale e giurisprudenziale. L'analisi è stata condotta orientando la ricerca principalmente lungo due direttrici: la prima, volta a tracciare una riflessione sistematica sulle complesse problematiche connesse alla mobilità delle società nel mercato interno dell'Unione; la seconda diretta a fornire elementi di comprensione dello stato attuale del difficile processo di armonizzazione del diritto societario europeo, anche con riferimento agli effetti di sperimentata competizione tra ordinamenti. Con riguardo al primo filone, viene proposto un quadro espositivo che parte dall'analisi della normativa comunitaria, dalle direttive di armonizzazione societaria ai regolamenti che hanno introdotto i principali modelli societari europei, fino a giungere alla trattazione dei casi posti dalla disciplina in oggetto sul versante del diritto internazionale privato. Vengono così esposte le teorie dell'incorporazione e della sede reale, come operanti all'interno dei vari ordinamenti e i relativi criteri di collegamento nella disciplina internazionalprivatistica, sulla scorta delle più importanti pronunce giurisprudenziali della Corte di Giustizia dell'Unione Europea e dei Tribunali nazionali. Muovendo l'orizzonte di analisi ad ulteriori forme societarie operanti nel territorio dell'Unione, ossia le società bancarie, finanziarie ed assicurative, lo spettro di indagine sulla mobilità transfrontaliera si è allargato ulteriormente, contribuendo al confronto con un diverso sistema di regole. Infatti, in tali settori, la libertà di stabilimento, operando attraverso il solo stabilimento secondario e scontando un apparato autorizzativo all'attività intracomunitaria ampiamente regolamentato, risulta peculiare rispetto a quanto succede invece per le società aventi ad oggetto lo svolgimento di attività diverse. Tale impostazione permette, alla fine del lavoro, di compiere un tentativo di sintesi del percorso intrapreso, su opposti versanti, dalla disciplina delle società con riguardo alla loro attività trasfrontaliera in regime di stabilimento; la traccia così segnata offre altresì la possibilità di delineare prospettive orientate alla risoluzione delle questioni ancora aperte, sia in termini di risultati normativi, sia in materia di scelta di una tecnica regolatoria utile al raggiungimento di tali risultati.
The subject of the present thesis is the principle of freedom of establishment under EU company law. This principle has involved relevant questions concerning its application within the internal market since the entering into force of the EC Treaty. Freedom of establishment has also generated a long debate over the last fifty years, in doctrine papers as well as in EU Court of Justice' judgements.The discussion on the principle of freedom of establishment is mainly related to the companies’ mobility in Europe. Secondly, the process between harmonization and liberalisation in EU company law has to be further devoloped, considering also the risks of “forum shopping” between EU member states. Referring to the mobility of companies in Europe, analysis has been enlarged with the discussion about european directives (i.e. Merger Directive 2005/56/CE) concerning the right to exercize mobility from one member state to another, european company statutes (i.e. SE), the proposal of “fourteenth directive” and European Private Company (SPE). The mobility of companies in EU implies international law matter referred to the important choice between “incorporation theory” or “real seat theory” as criteria in transferring company seat, and in cross-boarder mergers among industrial and commercial companies. Comparison between the above-mentioned subject of mobility in Europe with the freedom of establishment's principle, as defined in banking, insurance and financial law, is common so as to stress an in-depth difference in the legislative approach: registered office and administrative office must be positioned in the same member state, european authorisation admitted by the country of origin, establishing branches in other member states. The aforesaid conceptual framework allows to formulate some conclusions based on the right of free establishment next upgrade and fixing perspectives on balance between harmonisation and liberalisation in European company law.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Carraro, Alberto <1996&gt. "Riciclaggio e Mercato dell'arte : analisi e studio del settore in termini di rischiosità ed elementi di criticità." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19064.

Full text
Abstract:
Il reato di riciclaggio e finanziamento al terrorismo ha acquisito nel corso del tempo un'importanza sempre più preponderante all'interno del dibattito economico, in virtù all'evidente aumento delle attività ad esse connesse ed alle distorsioni che esso provoca all'interno dell'economia legale. L'attenzione dei Legislatori internazionali, come conseguenza del susseguirsi delle Convezioni avvenute precedentemete, si è posta in primo luogo al rischio di utilizzo improprio del mercato finanziario, per poi migrare verso altri settori dell'economia considerati ad alto rischio. Con l'emanazione e il conseguente recepimento della V direttiva europea antiriciclaggio, il Legislatore comunitario evidenzia l'elevato rischio di propagazione del reato all'interno del mercato dell'arte determinando l'inserimento degli operatori del commercio di opere d'arte e oggetti d'antiquariato nella platea dei soggetti destinatari degli obblighi di antiriciclaggio. Con il seguente elaborato si cerca di cogliere i motivi per cui vi sia stata l'introduzione di tale settore all'interno della normativa cogliendone gli elementi di criticità e le caratteristiche intrinseche che garantiscono al mercato una forte attrazione verso questi soggetti criminosi. In virtù di ciò, l'elaboratosi presenta suddiviso in tre parti. Nel primo capitolo viene trattato un primo approccio al reato spiegandone le caratteristiche, le rappresentazioni, i metodi di propagazione e i danni macroeconomici indotti al sistema. Nel secondo capitolo si tratta la normativa' italiana e europea, rivolta al contrasto del fenomeno analizzandone i metodi operativi e i soggetti protagonisti di tale attività. Nell'ultimo capitolo si svolgerà un focus sul mercato dell'arte e sui motivi per cui venga utilizzato questo settore economico come strumento di propagazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Babini, Sofia <1997&gt. "Lo sfruttamento dell'animale non umano nelle pratiche artistiche: storia e sviluppo dell'utilizzo degli animali, del diritto animale e degli Animal Studies all'interno dell'arte contemporanea." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21555.

Full text
Abstract:
In questa tesi analizzo il tema dello sfruttamento degli animali nell’ambito dell’arte contemporanea, analizzando lo status giuridico degli animali non umani e le misure volte alla loro protezione all’interno della pratica artistica. Nel primo capitolo contestualizzo la pratica dell’ “arte viva” lungo la storia della performance: introduco l’Arte Povera in Italia per poi analizzare l’opera di Jannis Koiunellis e il suo rapporto con la materia animale; nello stesso capitolo sono analizzate anche le pratiche di altri artisti canonizzati come Joseph Beuys, Jan Fabre, Hermann Nitsch, Gli artisti che tratto sono figure fondamentali del panorama contemporaneo che hanno rivoluzionato il rapporto dell’artista con il pubblico e con la materia artistica. In particolare, analizzo i casi in cui questa materia è un animale non umano, materia viva per l’artista da utilizzare nella sua opera. Gli animali sono stati oggetto dell’arte fin dalle prime espressioni artistiche, come i dipinti rupestri e costumi cerimoniali delle antiche comunità indigene. Tuttavia, l’arte contemporanea ha portato il coinvolgimento degli animali nell’arte un passo oltre: alcuni artisti hanno deciso di includerli direttamente come parte dell’opera per fare dichiarazioni politiche e sociali sulla nostra relazione con il mondo animale. Nel secondo capitolo affrontiamo il tema della legislazione attorno all’essere animale non umano e dell’attivismo animalista. Constatiamo lo stato della legislazione attuale – europeo e italiano –, mettendone in risalto difetti e riportando proposte di legislazione di espriti di diritto animale come Rachel Share. La trattazione è accompagnata dalle voci eminenti degli Animal Studies come Peter Singer e Tom Regan, che scrivono sul tema dagli anni Ottanta, ma anche da personalità del contemporaneo come Donna Haraway, Kari Weil, Cary Wolfe, di cui viene sottolineata l’importanza in questo panorama accademico. Approfondisco in particolare il tema della tassidermia, forma in cui il corpo animale viene utilizzato nelle opere degli artisti trattati, distinguendo in particolare fra due tipi, la tassidermia “pasticciata” e quella “speculativa” teorizzata da Giovanni Aloi. Per quanto rigurarda l’ambito italiano, svolgo una breve storia dell’attivismo animalista che possa contestualizzare il quadro legislativo odierno e le modifiche che ci sono state negli ultimi decenni. L’ultimo capitolo dell’elaborato è dedicato all’analisi della pratica artistica di personalità dell’arte contemporanea come Adel Abdessemed, Berlinde de Bruyckere, Maurizio Cattelan, Wim Delvoye, Damien Hirst, gli attriti che hanno avuto con le associazioni animaliste, con la legge, con il pubblico. L’approccio che adotto è antispecista e critico nei confronti della posizione subalterna dell’animale non umano rispetto a quello umano, della sua mercificazione e del suo sfruttamento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

BERTI, NICOLA. "La modifica dell'atto amministrativo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/277365.

Full text
Abstract:
La tesi ha ad oggetto il regime giuridico della modifica (o riforma) dell'atto amministrativo, la quale costituisce una figura priva di una disciplina giuridica generale all'interno dell'ordinamento italiano. Si indagano, in primo luogo, le strutture giuridiche che consentono la modificazione di un atto amministrativo, al fine di comprendere se essa possa ritenersi compatibile con il principio di legalità. Se ne affrontano, successivamente, le peculiari declinazioni procedimentali, nonché i riflessi in ordine alla tutela del legittimo affidamento del beneficiario dell'atto modificato.
The object of the thesis is the legal regime of the modification (or reformation) of the administrative act, which is an institute devoid of a general discipline inside the legal Italian system. Firstly, the thesis investigates juridical structures which allow the modification of an administrative act, to understand if it can be compatible with the rule of law. Subsequently, the thesis deals with the peculiar procedural declinations of the modification, as well as the consequences regarding the protection of the legitimate expectation of the beneficiaries of the administrative activities.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Mineo, Giulia <1994&gt. "L'attività estera dell'Arma dei Carabinieri." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13322.

Full text
Abstract:
La tesi di laurea magistrale, il cui titolo è “L’attività estera dell’Arma dei Carabinieri”, si focalizza su tutte quelle attività e quei ruoli strategici svolti dagli uomini dell’Arma oltreconfine. Vi sarà un accenno alla storia della nascita dell’Arma per capire meglio quando e perché è stata fondata per poi passare nel concreto al suo effettivo impiego e alla sua efficienza sul campo. Ci sarà un excursus delle missioni di pace a cui ha partecipato l’Arma dei Carabinieri dal lontano ‘800 fino ai giorni nostri, l’attività dell’Europol , dell'Interpol e dell’EuroGendFor. Di particolare spicco si rivela essere il ruolo degli uomini dell’Arma per ciò che concerne la tutela del patrimonio artistico e culturale nonché l’attività di intelligence con la cyber secutiry. Affinché tutto questo possa essere ben reso, tuttavia, è necessario fare un passo indietro e guardare dapprima all’ambito internazionale e solo successivamente all’ambito interno. Di fatto, relativamente alle missioni di pace saranno diversi i capitoli dedicati a quelle organizzazioni internazionali che si occupano della loro giuda nonché gestione, come: l’ONU, la NATO, l’UE ed anche gli accordi internazionali. Infine, prima di giungere al vero cuore della tesi, vi sarà un accenno alle altre forze armate italiane, l’Esercito, la Marina Militare e l’Aeronautica, che pure svolgono missioni all’estero e ricoprono ruoli molto importanti oltreconfine.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Iuffrida, Marco <1982&gt. "Il cane e l'uomo nella cultura e nel diritto dell'alto medioevo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5011/1/Iuffrida_Marco_Tesi.pdf.

Full text
Abstract:
Attraverso l’indagine di fonti altomedievali come le Leges dei barbari si è potuto valutare, da un punto di vista pragmatico e fattuale, l’intenzione umana – a volte incidentale e pure difficoltosa – di inquadrare e definire il rapporto con un animale domestico come il cane, che continua e si evolve tra Antichità ed Alto Medioevo e senza una cesura netta. Per completare il quadro culturale e storico-sociale della ricerca, oltre alla trattatistica antica e alla letteratura medievale sugli animali, si è passato in rassegna espressioni documentarie come i capitularia mundana ed ecclasiastica, che hanno destato ulteriore interesse in quanto in esse sussiste il riflesso di un’attenzione tutta “altomedievale” per il cane e per quell’attività che da millenni lega l’uomo a questo animale: la caccia. L’argomento venatorio presuppone l’associazione con il cane nella quasi totalità dei provvedimenti sulla caccia, trasmettendo testimonianze stimabili del connubio homo cum canibus. Ne risulta ora un’amicitia, ora un legame impedito come nelle continue interdizioni venatorie rivolte agli ecclesiastici, uomini – e donne – di Chiesa che andavano a caccia. Pur non fornendo le stesse informazioni minuziose sui cani delle Leggi dei barbari, i capitularia propongono suggestivi scorci di un mondo in cui la caccia, forse la sola attività attraverso cui uomo e cane condividono le medesime trepidazioni primordiali, non era violenza gratuita ma un fondamento della cultura, soprattutto, ma non solo, di ambito aristocratico.
This thesis analyzes the relationship between man and dog through a novel interpretative grid informed by the cultural approach adopted by a complex assemblage of barbarians (Visigoths, Franks, Lombards, Frisians, etc.). Solidarity or otherness? Examination of the early medieval Leges of the barbarians and the capitularia has facilitated a pragmatic and fact-based assessment of humanity’s fraught and somewhat haphazard attempts at understanding and defining its relations with domestic animals such as dogs. This analysis also allows us to bring to light the new roles that increased the significance of the dog in daily life (different types of dogs listed, i.e. barmbraccus, petrunculus, canis acceptoricius, triphunt, hovawart, etc.). The intrinsic peculiarity of the Laws of the barbarians means we can now underscore the substantial difference between classical civilization and the barbarian world in the context of which the dog took on a specific role that was complementary to man’s activities, above all hunting.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Iuffrida, Marco <1982&gt. "Il cane e l'uomo nella cultura e nel diritto dell'alto medioevo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5011/.

Full text
Abstract:
Attraverso l’indagine di fonti altomedievali come le Leges dei barbari si è potuto valutare, da un punto di vista pragmatico e fattuale, l’intenzione umana – a volte incidentale e pure difficoltosa – di inquadrare e definire il rapporto con un animale domestico come il cane, che continua e si evolve tra Antichità ed Alto Medioevo e senza una cesura netta. Per completare il quadro culturale e storico-sociale della ricerca, oltre alla trattatistica antica e alla letteratura medievale sugli animali, si è passato in rassegna espressioni documentarie come i capitularia mundana ed ecclasiastica, che hanno destato ulteriore interesse in quanto in esse sussiste il riflesso di un’attenzione tutta “altomedievale” per il cane e per quell’attività che da millenni lega l’uomo a questo animale: la caccia. L’argomento venatorio presuppone l’associazione con il cane nella quasi totalità dei provvedimenti sulla caccia, trasmettendo testimonianze stimabili del connubio homo cum canibus. Ne risulta ora un’amicitia, ora un legame impedito come nelle continue interdizioni venatorie rivolte agli ecclesiastici, uomini – e donne – di Chiesa che andavano a caccia. Pur non fornendo le stesse informazioni minuziose sui cani delle Leggi dei barbari, i capitularia propongono suggestivi scorci di un mondo in cui la caccia, forse la sola attività attraverso cui uomo e cane condividono le medesime trepidazioni primordiali, non era violenza gratuita ma un fondamento della cultura, soprattutto, ma non solo, di ambito aristocratico.
This thesis analyzes the relationship between man and dog through a novel interpretative grid informed by the cultural approach adopted by a complex assemblage of barbarians (Visigoths, Franks, Lombards, Frisians, etc.). Solidarity or otherness? Examination of the early medieval Leges of the barbarians and the capitularia has facilitated a pragmatic and fact-based assessment of humanity’s fraught and somewhat haphazard attempts at understanding and defining its relations with domestic animals such as dogs. This analysis also allows us to bring to light the new roles that increased the significance of the dog in daily life (different types of dogs listed, i.e. barmbraccus, petrunculus, canis acceptoricius, triphunt, hovawart, etc.). The intrinsic peculiarity of the Laws of the barbarians means we can now underscore the substantial difference between classical civilization and the barbarian world in the context of which the dog took on a specific role that was complementary to man’s activities, above all hunting.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Bertolin, Alessandro <1989&gt. "AZIONI DI RESPONSABILITA' DEL CURATORE AI SENSI DELL'ART. 146 L.F." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5386.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

CONFORTINI, GIULIO. "Il reclamo dell'art. 26 legge fallimentare: funzione e struttura." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2011. https://hdl.handle.net/11565/4054145.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Diritto dell'arte"

1

editor, Stabile Silvia, ed. Il diritto dell'arte. Milano: Skira, 2012.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Segnalini, Silvia. Dizionario giuridico dell'arte: La guida al diritto per il mondo dell'arte. Milano: Skira, 2010.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Ajani, Gianmaria, and Alessandra Donati. I diritti dell'arte contemporanea. Torino: U. Allemandi, 2011.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Ruggiero, Antonio. Il bilanciamento degli interessi nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea: Osservazioni di diritto comparato a margine dell'art. 52. Padova: CEDAM, 2004.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Sánchez-Gil, Antonio S. La presunzione di validità dell'atto giuridico nel diritto canonico. Milano: Giuffrè, 2006.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Allegrezza, Paolo. Statuta terrae Pontiani: Diritto e organizzazione della vita sociale in una comunità dell'alto Lazio nel 17. secolo. Milano: A. Giuffrè, 2003.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Focarelli, Carlo. Equo processo e Convenzione europea dei diritti dell'uomo: Contributo alla determinazione dell'ambito di applicazione dell'art. 6 della Convenzione. Padova: CEDAM, 2001.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography