Academic literature on the topic 'Diritto del mare'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Diritto del mare.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Diritto del mare"

1

Trevisanut, Seline. "Immigrazione clandestina via mare e cooperazione fra Italia e Libia dal punto di vista del diritto del mare." DIRITTI UMANI E DIRITTO INTERNAZIONALE, no. 3 (December 2009): 609–20. http://dx.doi.org/10.3280/dudi2009-003009.

Full text
Abstract:
- Since May 2009, Italian naval units have been carrying out redirection programmes of unlawful migrant vessels on the high seas and in the Libyan territorial waters. These patrols are performed jointly with Libyan authorities and in accordance with the Treaty of Friendship, Partnership and Cooperation concluded between the two countries in August 2008. These programmes shall be subjected to a legal analysis focussing on in ternational obligations, in particular on the programmes' legal basis and their respect of international standards for rescue operations at sea. The law of the sea provides the fundamental principle of the safety of human life at sea and the duty of States to render assistance. This duty to render assistance is not confined to the actual rescue operation at sea but extends to determining the place of safety where the rescued people can disembark. In light of this analysis and recent international practice, the redirection of intercepted migrants vessels to the Libyan coasts as place of safety may well be criticised.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Vassallo, Paleologo Fulvio. "Il caso Cap Anamur. Assolto l'intervento umanitario." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (July 2010): 87–102. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002005.

Full text
Abstract:
Sommario:1. Un caso internazionale montato dai fautori della politica dei respingimenti2. Un processo al soccorso umanitario3. Il soccorso umanitario non č reato4. I principi di diritto internazionale del mare sono vincolanti5. Il caso del processo ai pescatori tunisini. La giustizia č uguale per tutti?6. Le nuove pratiche di respingimento collettivo tra media e processi
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Pozo Serrano, Pilar. "SCOVAZZI, Tullio: Elementi di Diritto lnternazionale del mare, Giuffrè Editore, Milán, 3ª edición, 2002, 272 págs." Anuario Español de Derecho Internacional 18 (August 16, 2018): 574–75. http://dx.doi.org/10.15581/010.18.29002.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Denaro, Chiara. "I rifugiati siriani sulle rotte via mare verso la Grecia. Riflessioni sul transito e sullo svuotamento del diritto d'asilo." MONDI MIGRANTI, no. 1 (May 2016): 97–119. http://dx.doi.org/10.3280/mm2016-001006.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Tarantino, Antonio. "Sul fondamento dei diritti del nascituro: alcune considerazioni bioetico-giuridiche (TI)." Medicina e Morale 44, no. 6 (December 31, 1995): 1209–48. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.959.

Full text
Abstract:
L'articolo (che nella sua prima parte è stato pubblicato su "Medicina e Morale" 1995,5:951-984) analizza quale etica sia confacente alla definizione dello statuto biologico dell'embrione. Dopo aver illustrato criticamente le varie posizioni filosofiche al riguardo, l'Autore ritiene decisivo per la riflessione il riconoscimento del rapporto fra ordine biologico ed ordine etico. Tale legame risponde all'esigenza di trovare dei punti fermi naturali ai quali ancorare il ragionamento e le norme che disciplinano la vita individuale e l'ordine civile in materia di tutela del diritto alla vita. Si tratta cioè di affermare che l'ordine insito nella natura umana può costituire il punto di orientamento della condotta della persona. Lo studio prosegue argomentando a favore della titolarità, da parte dell'embrione, di diritti essenziali rispetto alla madre, primo fra tutti quello alla vita, a partire dalla fecondazione. Il nascituro, quindi, va tutelato giuridicamente come persona umana. Dopo avere esaminato, alla luce di quanto precedentemente affermato, se esista un diritto della donna all'aborto volontario - arrivando ad una conclusione negativa - l'articolo si conclude auspicando che gli organi competenti nei vari Stati emanino una "Dichiarazione dei diritti del nascituro", nel rispetto di quanto affermato all'art. 3 della Dichia razione Universale dei Diritti dell'Uomo: "Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona".
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Corleto, Michele. "Il salvataggio di vite umane in mare: ipotesi (sconfessate) di responsabilità penale per l'attività delle ONG alla luce del diritto internazionale, nazionale e dell'Unione europea." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (February 2020): 203–19. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2019-002010.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Giliberto, Andrea. "Diritto del mare, giurisdizione penale e «autorìa mediata»: una recente pronuncia della Corte di cassazione in tema di traffico di migranti conferma le soluzioni proposte dalla Direzione Nazionale Antimafia." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 3 (April 2015): 135–53. http://dx.doi.org/10.3280/diri2014-003009.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Long, Joëlle. "Il contributo della Corte europea dei diritti umani alla definizione dei presupposti per l'adottabilità del minorenne: luci e ombre." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (January 2023): 30–40. http://dx.doi.org/10.3280/mg2022-001003.

Full text
Abstract:
L'analisi della copiosa giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani sui presupposti per l'adottabilità del minorenne mostra frequenti condanne dell'Italia per rotture infondate e frettolose dei rapporti giuridici e di fatto con la famiglia di origine. Alcune delle censure formulate nei confronti del nostro Paese stigmatizzano cattive prassi e inefficienze gravi del sistema amministrativo e giudiziario. Si pensi, per esempio, a violazioni di diritti processuali dei genitori e, dal punto di vista sostanziale, alla carenza di sufficienti azioni positive da parte dei servizi sociali per rimuovere lo svantaggio sociale derivante dalla situazione di vulnerabilità del genitore (spesso una madre single migrante). Purtuttavia, la Corte europea sembra aver distorto il contenuto dell'obbligazione positiva dello Stato di attivarsi per la tutela della vita familiare degli individui in una logica adultocentrica che enfatizza il legame di sangue e i diritti genitoriali. Negli anni, infatti, i giudici di Strasburgo hanno dato una lettura sempre più restrittiva dei presupposti per una rottura completa e definitiva dei rapporti con la famiglia di origine. Il rischio è di limitare l'uso dell'adozione piena ai soli casi di maltrattamenti genitoriali penalmente rilevanti e di escluderne a priori l'utilizzo per negligenza e rischio psicoevolutivo. Con l'aumento delle adozioni in casi particolari, inoltre, aumenteranno le situazioni ambigue in cui la famiglia di origine è stata valutata inidonea a crescere il figlio, ma ha comunque il diritto di continuare a giocare un ruolo nella vita di questi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Knoll, Barbara. "Il diritto al parto in anonimato." Milan Law Review 3, no. 1 (September 28, 2022): 93–115. http://dx.doi.org/10.54103/milanlawreview/18740.

Full text
Abstract:
Il lavoro esamina i conflitti che possono nascere tra il diritto a conoscere le proprie origini e il diritto della madre di partorire in anonimato e descrive l’evoluzione legislativa e giurisprudenziale sulla questione. Dopo un’attenta analisi dello status di filiazione e della sua evoluzione nell’ordinamento giuridico italiano ci si sofferma sulle diverse modalità di accertamento dello stato di figlio sia all’interno del matrimonio che al di fuori di esso. Si pone poi l’attenzione sull’istituto del parto in anonimato, la sua ratio e le sue origini. In questo ambito si menziona l’istituto post medievale della cosiddetta “ruota degli esposti”, come quello delle moderne “culle per la vita”. In chiusura si esamina il diritto del figlio a conoscere le proprie origini, come interpretato dalla più recente giurisprudenza sia nazionale che sovranazionale, anche a seguito della nota sentenza Godelli della Corte Europea dei diritti dell’uomo. Si ha anche modo di affrontare la questione della reversibilità o meno del segreto della madre sulla propria identità dopo il suo decesso e in caso di sua incapacità di intendere e di volere, come anche quella della possibilità data al figlio di effettuare il cosiddetto “interpello” al fine di un’eventuale revoca da parte della madre della sua dichiarazione di non voler essere nominata.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Montanari Vergallo, Gianluca, and Natale Mario Di Luca. "La spinta verso una legislazione europea comune sul diritto di conoscere le proprie origini genetiche / The push towards common European legislation with respect to the right to know one’s genetic origins." Medicina e Morale 66, no. 6 (January 25, 2018): 747–61. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.518.

Full text
Abstract:
A venti anni dalla sua approvazione, la Convenzione di Oviedo necessita di un aggiornamento. Infatti, non affronta la questione del diritto dei bambini nati da fecondazione eterologa di conoscere l’identità dei donatori di gameti. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha recentemente stabilito che: a) il diritto di conoscere le proprie origini biologiche è tutelato dall’art. 8 della Convenzione dei diritti dell’uomo; b) tale diritto deve essere bilanciato con quello della madre biologica di rimanere anonima (c.d. parto anonimo). Al fine di trovare tale bilanciamento, una possibile soluzione consiste nel richiedere ai giudici di convocare la madre per chiederle se intende revocare l’anonimato. Se la madre ribadisce la propria originaria intenzione di rimanere sconosciuta, il Tribunale non può consentire al figlio di conoscere la sua identità. Gli autori analizzano anche altre due questioni non prese in considerazione dalla Corte europea: a) l’equilibrio tra il diritto di conoscere le proprie origini e quello dei donator di gamete all’anonimato; b) se tale diritto dei bambini nati da fecondazione eterologa vincoli i genitori legali a rivelargli le modalità del concepimento. Tali problemi e l’importanza degli interessi in gioco inducono gli autori a sostenere che la scelta di usare il citato art. 8 come criterio di giudizio non è affatto ottimale. Appare preferibile affrontare queste questioni attraverso un aggiornamento della Convenzione di Oviedo o comunque con modalità tali da arrivare ad una regolamentazione che sia uniforme all’interno dell’Unione europea. ---------- Twenty years since it was opened for signature, the Oviedo Convention needs updating. It does not deal with the issue of the donor-conceived children’s right to know the identity of the gamete donors. The European Court of Human Rights has recently stated that: a) the right to know one’s biological background is protected by article 8 of the Convention on Human Rights; b) such a right must be balanced with the biological mother’s right to anonymity (anonymous birth). In order to find such balancing, a possible solution might be to require judges to summon mothers to ask them whether they would like to reverse their decision to be anonymous. If the mother reaffirms her intention to remain unknown, the court may not allow the child to learn of her identity and contact her. The authors also analyze two other issues not taken into account by the European Court: a) the balancing between the right to know one’s origins and the gamete donors’ right to anonymity; b) whether the donor-conceived children’s right to know would make it mandatory for legal parents to disclose conception procedures. These problems and the importance of the interests at stake induce the authors to argue that the choice to keep using the above mentioned article 8 as yardstick is far from ideal. It appears to be far preferable to deal with these issues while updating the Oviedo Convention or in such a way as to incentivize the enactment of legislation that would be uniform throughout the European Union.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Diritto del mare"

1

Trevisanut, S. "L'immigrazione clandestina e il diritto del mare." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2007. http://hdl.handle.net/2434/64459.

Full text
Abstract:
Unlawful migration by sea is not a new phenomenon. Actually, the expression "boat people" was first used during the Indochinese crisis in the 1970 s, in the course of which the main legal problems relating to this topic strongly emerged. The main problem, which has not been completely solved yet, is to identify the rights and the obligations of the concerned States (coastal State, flag State, national State, State of transit) in the different maritime zones, concerning especially the application of the right of asylum, in particular of the principle of non-refoulement, as well as the organization and the management of the rescue at sea operations. It has to be kept in mind that the flows of migrants by sea are mixed, i.e. not all the migrants respond to the refugee definition and then enjoy the protection guaranteed by the Geneva Convention 1951. This does not allow States to violate their obligations and in particular to repel migrants without proceeding at a first exam of their status. In the opinion of some authors, the customary principle of non-refoulement bind States not only within the limits their territory but also when they act beyond the limits of the territorial sea, namely in the high seas. State practice is not homogenous in this respect and remain unsolved in existing legal instruments. The problem of the application of the principle of non-refoulement is partially solved by the multilateral and bilateral cooperation mechanisms that have been created in the last ten years to face the migratory phenomenon. These cooperation programmes aims also at implementing the duty to render assistance at sea, codified by article 98 UNCLOS. European Union policy in this matter is evolving and raises several interests for international law issues, in particular after the creation of the FRONTEX in 2004.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Caroldi, Margherita <1994&gt. "Il Tribunale Internazionale del Diritto del Mare: Genesi, Organizzazione e Competenza." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14511.

Full text
Abstract:
In the present thesis I will conduct an analysis of the role of the International Tribunal for the Law of Sea in the international system for the peaceful settlement of disputes. Among the goals I have established myself is to describe the origins and the organization of this international judicial institution. For this purpose, I will consider the United Nations Convention on the Law of the Sea, which was signed at Montego Bay, Jamaica, on 10 December 1982, and entered into force 12 years later, on 16 November 1994, and the subsequent Agreement relating to the implementation of Part XI of the Convention, which was adopted on 28 July 1994 and entered into force on 28 July 1996. This Agreement and Part XI of the Convention are to be interpreted and considered as a single instrument and both, together with the Convention, will be indicated in this work as “the Convention”, despite the number of States Parties differ, i.e., 150 for the Agreement and 168 for the Convention. However, I will focus above all on Part XV of the Convention, which contains the provisions for the peaceful settlement of disputes and on Annex VI of the Convention, for the reason that they provide the basis for the establishment of the International Tribunal for the Law of the Sea (hereinafter “the Tribunal”). Moreover, as already stated by the General Assembly of the United Nations in its Resolution 54/31 of 16 November 1999, I will argue about the importance and role played by the Tribunal. Finally, I will juxtapose to the doctrinal and theoretical part, which deals with the general aspects of the law of the sea and of the Tribunal, the analysis of an empirical case: the accident that involved the Italian oil tanker “Enrica Lexie” and the Indian fishing boat “St. Antony”. In the first part, I will report a brief introduction to the law of the sea. In particular, I will analyse the following points: the historical evolution of international law of the sea from the principle of freedom of the seas to the Geneva Conventions of 1958; the Third United Nations Conference on the Law of the Sea and the 1982 Montego Bay Convention; the regulation of the contiguous zone between internal practices and conventional regimes; the "sovereign rights" recognized to the coastal State within the exclusive economic zone; the discipline of the continental shelf in the light of the most significant principles developed in this regard by the International Court of Justice and by the European Union Court of Justice; and the marine pollution and international rules of responsibility: the regime outlined by the Montego Bay Convention. In the second part, I will introduce the object of my work, namely the International Tribunal for the Law of the Sea: its composition and proceedings. Particularly, I will focus on the composition of the Tribunal; the institutions that have access to these bodies; the instituting proceedings under the jurisdiction of the Tribunal; and the attribution of jurisdiction to the Tribunal. The third part is about the Tribunal and its competences, i.e., the types of disputes in which the Tribunal operates; the jurisdiction of the Tribunal established by the United Nations Convention on the Law of the Sea; the jurisdiction of the Chamber for the settlement of disputes. In the fourth and final part of my work, I will analyse a case study: The Italian-Indian dispute over the Marò case.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Lerro, Marco <1987&gt. "L’Italia, gli Stati Uniti d’America e il diritto internazionale del mare." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3378.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

TANI, ILARIA. "Le aree naturali protette marine e costiere e il diritto internazionale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. http://hdl.handle.net/10281/7793.

Full text
Abstract:
The research focuses on the institutional and regulatory aspects of marine protected areas in the international legal framework. The first Part analyses the concept of "marine (and/or coastal) protected area" in its fundamental elements; the second Part evaluates the zonal approach, on which the regulation of all ocean activities is actually based, and the sectoral approach, that characterizes almost all international instruments dealing with the creation of marine reserves; the third Part relates to the experience in the Mediterranean Sea and analyses two national legislations on marine protected areas (Spain and Italy).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

VAGAGGINI, CHIARA. "LA LIBERALIZZAZIONE DEI TRAFFICI MARITTIMI DI CABOTAGGIO E LO SVILUPPO DELLE AUTOSTRADE DEL MARE NELL’AMBITO DELLA RETE TRANSEUROPEA DEI TRASPORTI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2011. http://hdl.handle.net/2108/49756.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro analizza un importante processo di liberalizzazione che dalla fine degli anni Ottanta ha interessato i traffici marittimi nazionali ed internazionali. La prima parte concerne, specificatamente, l’evoluzione normativa dei servizi marittimi di cabotaggio, soggetti al rispetto dei principi comunitari di libera concorrenza e libera prestazione dei servizi, per effetto del Reg. Cee n. 3577/92. Particolare attenzione è rivolta ad una valutazione delle conseguenze prodotte in Italia da questo importante processo e delle misure che sono state successivamente adottate a difesa della competitività del nostro armamento in un contesto di traffici marittimi liberalizzati. La seconda parte della tesi si occupa della nascita e lo sviluppo delle reti transeuropee di trasporto che assicurano la mobilità delle persone e dei beni, rafforzando la coesione economica e sociale all’interno dell’Unione. Tra i progetti di interesse prioritario, inseriti nell’ambito delle reti transeuropee di trasporto, sono incluse le autostrade del mare, che garantiscono collegamenti sicuri, coerenti, efficienti e rispettosi dell’ambiente. L’ultima parte concerne l’analisi dei provvedimenti normativi che sono stati adottati in Italia per attuare il programma europeo delle autostrade del mare. Tra le diverse iniziative segnalate, uno studio più approfondito è dedicato ad una particolare forma di incentivazione della modalità marittima (ecobonus), ideata ed applicata, per la prima volta in tutta Europa, proprio dal nostro Paese.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Braghetta, Camilla <1994&gt. "La contraffazione nel campo della moda e del made in Italy." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12816.

Full text
Abstract:
La seguente tesi analizza la contraffazione in campo della moda e nel made in Italy inizialmente considerando un background teorico normativo al fine di comprendere l'ampiezza della problematica e gli ambiti legislativi considerati. Successivamente sono analizzate le peculiarità del settore con le relative problematiche e tendenze nonché l'ampiezza del fenomeno soprattutto in Italia. Si osserva inoltre come la contraffazione riguardi anche il made in Italy ponendo in campo al consumatore confusione ed ingannandolo sulla reale provenienza dei beni. Si comprende infatti il danno creatosi non solo per le persone ma anche per le aziende e per lo Stato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Bau', Valentina <1995&gt. "La direttiva madre-figlia: il trattamento fiscale dei dividendi transnazionali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16571.

Full text
Abstract:
L'elaborato si pone l'obiettivo di prendere in esame gli aspetti salienti in tema di tassazione transnazionale dei flussi di dividendi intersocietari, ponendo particolare attenzione a quanto sancito dalla disciplina comunitaria ex direttiva Madre-Figlia. Svolgerò un'analisi approfondita in merito al contenuto e alle finalità della direttiva 90/435/CEE, il contesto d'origine, le modifiche e le evoluzioni normative. Il focus dell'elaborato si pone sui presupposti applicativi della normativa in oggetto e sulle criticità che ne sono emerse, al fine di sviscerarne le limitazioni intrinseche attraverso uno studio dettagliato in merito alle cause insorte dinanzi alla Corte Europea. La trattazione metterà in luce le conseguenze legate all'applicazione della più recente normativa anti abuso nel contesto della disciplina comunitaria, soffermandosi sulla questione giudiziale insorta in relazione alla clausola del "beneficiario effettivo" (Cause riunite C116/117), scomponendone passo passo tutti i passaggi che hanno portato la Corte di Giustizia a trarre le proprie conclusioni finali. Successivamente sarà preso in esame l'assunto della "non cumulabilità" propria dell'interconnessione dispositiva tra il diritto comunitario e le normative nazionali vigenti nei singoli Stati in materia di tassazione dei dividendi, evidenziando le attuali problematiche sul fronte dell'armonizzazione fiscale e della coerenza tra normative (italiana, comunitaria e convenzionale. L'analisi conclusiva proposta dal paper vuole evidenziare le fonti d'influenza inerenti alla disciplina finalizzata al trattamento dei dividendi transnazionali alla luce di quanto previsto dalle nuove leggi italiane del bilancio 2018.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Pucci, Samantha Eleonora <1988&gt. "Il commercio via mare dalla Cina - Analisi dei meccanismi commerciali sulla base della Legge Marittima Cinese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15599.

Full text
Abstract:
Lo scopo di questa tesi è quello di illustrare le informazioni necessarie per avvicinarsi al commercio via mare con la Cina, basandosi sulla Legge Marittima Cinese e sulle varie Leggi e Regolamenti corollari che la implementano. La Legge Marittima Cinese a mio avviso è un testo fondamentale per il commercio economico, soprattutto in questo periodo storico, in cui i principali fornitori dell’Occidente sono appunto aziende cinesi. Il mio obiettivo nella stesura di questa tesi era quello di apportare informazioni utili a chiunque debba avvicinarsi al commercio marittimo in Cina per tutti gli aspetti principali, con un’attenzione particolare ai tipi di contratti commerciali, senza tralasciare i documenti e le pratiche fondamentali. Per questo ho lavorato a lungo e nel dettaglio per acquisire personalmente le nozioni necessarie a comprendere gli specifici aspetti giuridici, economici e commerciali legati all’argomento. Ho inoltre cercato di rendere questo lavoro più completo ed interessante con una grande attenzione e ricerca della terminologia tecnica e ufficiale in lingua cinese parallelamente ai corrispettivi inglesi ed italiani, analizzando nello specifico i Il testo è arricchito da alcuni casi giuridici svoltisi realmente che ho trovato particolarmente esemplificativi di certe tematiche. L’ultimo capitolo non è legato direttamente alla Legge Marittima, ma tratta principalmente di argomenti imprescindibili dai contratti commerciali marittimi, vale a dire i meccanismi di applicazione della Legge Marittima: i Tribunali Marittimi e le commissioni di arbitrato, quale la CMAC. Studiandone l’importanza e l’impatto sulla materia, ho deciso di inserirne una breve analisi nella dissertazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Scialabba, Lorenzo <1988&gt. "Strategie di penetrazione del mercato cinese per il "Made in Italy" agroalimentare: aspetti legali e commerciali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3267.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Zanellato, Laura. "La madre che uccide: la repressione penale dell'infanticidio e del figlicidio." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422093.

Full text
Abstract:
The present research focuses on the examination of the regulation of infanticide, following the historical analysis of its origins. We examine the constituent elements of this crime, in particular the abandonment of moral and material conditions related to childbirth. We also analyze the main problems posed by art. 578 Criminal Code, and will lay the foundation for the criticisms and solutions de iure condendo. In a comparative perspective, we examine the regulation of infanticide in the English penal system, where the reason of less stringent sanctions is placed in the effects related to childbirth and lactation. Then we analyse another manifestation of maternal violence, the filicide, emphasized in its factual and motivational dynamics. These crimes can help to understand some aspects of female crime, which is then examined with family murders, in their statistical and factual aspects.
Il presente elaborato si incentra sulla disamina dell’attuale disciplina dell’infanticidio, dopo averne analizzate le origini storiche. Vengono presi in esame gli elementi costitutivi di tale fattispecie, in particolare delle condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto. Si analizzano anche le principali problematiche poste dall’art. 578 c.p., e si pongono le basi per dei rilievi critici e delle soluzioni de iure condendo. In un’ottica comparatistica, si esamina la disciplina dell’infanticidio nel sistema penale inglese, dove la ratio del minor rigore sanzionatorio viene posto in legata agli effetti del parto e dell’allattamento. Si analizza poi un’altra estrinsecazione della violenza materna, ovvero il figlicidio, messo in rilievo nelle sue dinamiche fattuali e motivazionali. Tali delitti consentono di comprendere alcuni aspetti della criminalità tipicamente femminile, che poi viene collocata nell’ambito più ampio degli omicidi in famiglia, dei quali si mettono in luce taluni aspetti, statistici e fattuali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Diritto del mare"

1

Caffio, Fabio. Glossario di diritto del mare. 2nd ed. Roma: Rivista marittima, 2001.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Caffio, Fabio. Glossario di diritto del mare. Roma: Rivista Marittima, 1993.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Cannone, Andrea. Il Tribunale internazionale del diritto del mare. Bari: Cacucci, 1991.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Cannone, Andrea. Il tribunale internazionale del diritto del mare. Bari: Cacucci, 1991.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Treves, Tullio. Il diritto del mare e l'Italia. Milano: A. Giuffrè, 1995.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Scovazzi, Tullio. Elementi di diritto internazionale del mare. Milano: Giuffrè, 1990.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Angeloni, M. Marco. Profili applicativi dei principali istituti del nuovo diritto del mare. Bari: Cacucci, 1998.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Morelli, Emilio. Il regime giuridico dello Svalbard e il nuovo diritto del mare. Milano: A. Giuffrè, 1988.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Leanza, Umberto. Il nuovo diritto del mare e la sua applicazione nel Mediterraneo. Torino: G. Giappichelli, 1993.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Spampinato, Antonino. L'archeologia subacquea e il diritto del mare: [la tutela del patrimonio archeologico subacqueo, ricerca e valorizzazione]. Patti (Messina): Kimerik, 2005.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Book chapters on the topic "Diritto del mare"

1

Caruso, Bruno, and Loredana Zappalà. "Un diritto del lavoro ‘tridimensionale’: valori e tecniche di fronte ai mutamenti dei luoghi di lavoro." In Studi e saggi, 29–79. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-484-7.06.

Full text
Abstract:
The essay analyses the changes in labour law by examining working places’ modifications induced by the most meaningful driver: technology. In this perspective, the authors point out three macro scenarios. The first relates to industry 4.0 and to the notion of “cognitive enterprise”. This could, or should, act as a magnet model considering its social and organizational positive consequences. The second is the traditional work organization re-considered in the light of new technologies’ impact; it generates a kind of neo digital Fordism, as does the Amazon model in the logistic sector. The third scenario is linked to the rise of the gig economic, with its “workers on tap” (i.e. the platform economy with the algorithm as a boss). These different scenarios, even if characterised by blurred borders, imply the need to think of Labour law differently than in the past. Beyond its traditional protective function, there should be a promotional one, aimed at developing capabilities and positive liberties of the person in the workplace. In the face of this three-fold dimension of the workplaces and of the expansion of Labour law functions, it is also necessary to rethink its techniques and principles. In that sense, the authors propose a different regulatory perspective: no more rigid and uniform rules, as happened in the “short century”, but a regulation made by differentiation, adaptations, extensions, dilutions. With a unifying value: the reference to the individual, to her/his life project, and ultimately to her/his dignity.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

NEGRI, Stefania. "L’Organizzazione Mondiale della Sanità quale attore atipico del diritto del mare e la protezione dell’ambiente marino." In El desarrollo del Derecho del Mar desde una perspectiva argentina y europea, 71–88. J.M Bosch, 2022. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2zp4s4s.6.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

"Parte 2. Catalogo." In Cipro nella Biblioteca Marciana di Venezia Manoscritti, testi e carte. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-621-3/002.

Full text
Abstract:
La prima sezione del Catalogo, intitolata «Storiografia e diritto a Cipro», raccoglie manoscritti vergati in varie lingue (dal vernacolo locale, al latino, al francese e all’italiano) di contenuto storico e giuridico. Il valore indiscutibile di tali documenti testimonia l’interesse concreto delle autorità della Serenissima per le vicende e l’organizzazione della sua colonia, tanto da favorire il trasferimento e la conservazione di buona parte di questi pezzi presso i suoi archivi e da lì in Marciana. La seconda sezione, «Cipro crocevia di culture», ritrae la vocazione multiculturale dell’isola, lì dove l’elemento nativo greco, a seguito della dominazione franca prima e veneziana poi, si è intrecciato con le altre tradizioni del Mediterraneo medievale e moderno, generando un laboratorio culturale capace di trasmettere il sapere antico e medievale all’Europa moderna. La terza sezione, «Autori e testi ciprioti in Marciana», valorizza specificatamente il patrimonio della Biblioteca. Essa include manoscritti che trasmettono opere di autori di origine cipriota; in taluni casi si tratta di testimoni unici dei quali la Marciana è custode. Notevole è l’importanza di tali manoscritti per definire nuovi orizzonti della ricerca filologica e storica sulle vicende dell’isola. Conclude il Catalogo la sezione dedicata alle «Carte». Il mare magnum dei materiali disponibili non poteva trovare spazio sufficiente. Qui dunque si è preferito, con dolorose soppressioni, privilegiare le rappresentazioni cartografiche che ritraessero l’isola negli anni della dominazione veneziana.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

"Parte 2. Catalogo." In Cipro nella Biblioteca Marciana di Venezia Manoscritti, testi e carte. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-621-3/002.

Full text
Abstract:
La prima sezione del Catalogo, intitolata «Storiografia e diritto a Cipro», raccoglie manoscritti vergati in varie lingue (dal vernacolo locale, al latino, al francese e all’italiano) di contenuto storico e giuridico. Il valore indiscutibile di tali documenti testimonia l’interesse concreto delle autorità della Serenissima per le vicende e l’organizzazione della sua colonia, tanto da favorire il trasferimento e la conservazione di buona parte di questi pezzi presso i suoi archivi e da lì in Marciana. La seconda sezione, «Cipro crocevia di culture», ritrae la vocazione multiculturale dell’isola, lì dove l’elemento nativo greco, a seguito della dominazione franca prima e veneziana poi, si è intrecciato con le altre tradizioni del Mediterraneo medievale e moderno, generando un laboratorio culturale capace di trasmettere il sapere antico e medievale all’Europa moderna. La terza sezione, «Autori e testi ciprioti in Marciana», valorizza specificatamente il patrimonio della Biblioteca. Essa include manoscritti che trasmettono opere di autori di origine cipriota; in taluni casi si tratta di testimoni unici dei quali la Marciana è custode. Notevole è l’importanza di tali manoscritti per definire nuovi orizzonti della ricerca filologica e storica sulle vicende dell’isola. Conclude il Catalogo la sezione dedicata alle «Carte». Il mare magnum dei materiali disponibili non poteva trovare spazio sufficiente. Qui dunque si è preferito, con dolorose soppressioni, privilegiare le rappresentazioni cartografiche che ritraessero l’isola negli anni della dominazione veneziana.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Mascat, Jamila M. H. "Marx e i furti di legna. Dal diritto consuetudinario al diritto di classe." In Marx e la critica del presente, 143–64. Rosenberg & Sellier, 2020. http://dx.doi.org/10.4000/books.res.6022.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Conference papers on the topic "Diritto del mare"

1

Arras, Francesca, Arnaldo Cecchini, Elisa Ghisu, Paola Idini, and Valentina Talu. "Perché e come promuovere la camminabilitá urbana a partire dalle esigenze degli abitanti piú svantaggiati: il progetto "Extrapedestri. Lasciati conquistare dalla mobilità aliena!"." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7962.

Full text
Abstract:
La città contemporanea è una città a misura di automobilista. Chi non vuole o non può usare l'automobile per spostarsi non è in grado di esercitare pienamente il proprio diritto urbano di accesso ed uso degli spazi e delle strade sottratti dalle automobili all'uso pubblico e collettivo. Il prerequisito per la riconquista di questo diritto urbano negato è la promozione di un vero e proprio cambiamento culturale in materia di mobilità, attraverso il coinvolgimento consapevole e responsabile degli abitanti nelle politiche e nei progetti di promozione della mobilità altra, in particolare di coloro che subiscono la maggior parte delle conseguenze negative determinate dalla presenza invasiva delle automobili nella città: bambini, anziani, persone disabili e pedoni (e ciclisti) in generale. Nell'articolo descriveremo il progetto pilota "Extrapedestri. Lasciati conquistare dalla mobilità aliena!" che si pone l'obiettivo di promuovere la camminabilità urbana di due quartieri marginali della città di Sassari (e, in prospettiva, di tutta la città, trattandosi un progetto facilmente replicabile) a partire dalle esigenze, dai desideri e dalla "capacità di disobbedienza" dei bambini, uno dei gruppi di abitanti più svantaggiati in materia di mobilità. Contemporary city is a car-friendly city. Those who cannot or do not want to use a car are not capable to fully exercise their fundamental urban right to access and to use the public spaces and the streets. In this paper, we argue that it is possible to make more effective policies aimed at building walkable cities making reference to the desires and needs of disadvantaged groups. In particular, we concentrate on children as one of the most vulnerable groups of inhabitants of the city. The role children can play in improving urban quality of life is fundamental, for a number of reasons, most important of which, for the purpose of this paper, is their "capability of disobedience" which might be used as a force of urban transformation. Then, we present one project through which we try to promote the urban walkability of the city of Sassari starting from children's involvement: "ExtraPedestrians: let yourself be conquered by the 'alien' mobility".
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Clausí, Raquel. "Camins al Mar. Retrat fotogràfic d'un paisatge habitat." In I Congreso Internacional sobre Fotografia: Nuevas propuestas en Investigacion y Docencia de la Fotografia. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/cifo17.2017.6720.

Full text
Abstract:
Cuando fotografío, en muchas ocasiones utilizo este medio para conocer un poco más la realidad que me rodea. En “CAMINS AL MAR. Retrat fotogràfic d’un paisatge habitat”, narro visualmente retazos de mi lugar de origen, un espacio de la huerta valenciana, conviertiendo así mi práctica fotográfica en un documento visual desde la perspectiva autobiográfica, ya que formo parte del espacio y tiempo de una cultura que es a su vez evolución de otras que la precedieron. Este lugar es fruto de sociedades anteriores que dejaron su huella física sobre el territorio, y a través de la fotografía voy recogiendo aquello que señala hacia lo intangible, hacia el pensamiento que las produjo. Esta manera de reconocer la cultura de mi lugar de origen surge del reencuentro con espacios de mi pasado, transformados actualmente, que forman parte de mi memoria vital pero de los que no poseo memoria gráfica[1] Es entonces cuando dirijo mi mirada hacia el paisaje habitado de l’Horta Nord, heredero de una cultura milenaria, y me pregunto, ¿podría la fotografía como documento reflejar la historia y la identidad de un lugar y establecer una relación dialógica con la propia realidad representada?[2] Busco así respuesta a través de una investigación fotográfica y teórica sobre el retrato en la huerta valenciana, relacionando el imaginario identitario reflejado en la fotografía y el contexto histórico, y también a través de la realización fotográfica propia para la creación de un mapa visual de retrato documental y huellas indiciales del intangible cultural humano en el paisaje. [1] MARINA, José Antonio. “Teoría de la Inteligencia Creadora”. Compactos, Editorial Anagrama, 2002. Págs. 118-119. Según el autor, la memoria es un sistema a través del cual percibimos, viendo, interpretando y comprendiendo desde su sistema dinámico. [2] GARCÍA VARAS, Ana. “Filosofía de la Imagen”. Ediciones Universidad Salamanca. Año 2011. Partiendo de las fotografías como superficies con significación, utilizo la fotografía para encontrar respuestas visuales a la pregunta “¿Cómo se vive la huerta ahora?”. A partir de las imágenes realizadas, ¿qué pensamientos o nuevas preguntas surgen? de las fotografías como superficies con significación, utilizo la fotografía para encontrar respuestas visuales a la pregunta “¿Cómo se vive la huerta ahora?”. A partir de las imágenes realizadas, ¿qué pensamientos o nuevas preguntas surgen?
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography