Academic literature on the topic 'Diritto dei consumatori'

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Journal articles on the topic "Diritto dei consumatori"

1

Alpa, Guido. "La codificazione del diritto dei consumatori. Aspetti di diritto comparato." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (October 2009): 69–83. http://dx.doi.org/10.3280/ed2009-001003.

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Abstract:
- The constitutional dimension of consumer rights obtained definitive consecration with the approval of the Nice Charter in December 2000, made autonomous from the Constitution, in the form of the European Charter of Fundamental Rights and used not only as a political document, but also as a legal document, and with the approval of the European Constitution in October 2004, the latter subject to the ratification of all Member Countries. Among the aims of the Union, the European Charter of Fundamental Rights sets human dignity as the basic value (art.I-2) and states that the sustainable development of Europe is based on "balanced economic growth and price stability, a highly competitive social market economy, aiming at full employment and social progress"(art.I-3). The Charter recognizes and guarantees the right of individuals to physical and mental integrity (art.II-63), reaffirmed in the form of health protection (art.II-95), respect for family life (art.II-67) and protection of personal data (art.II-68) and specifically provides "a high level of protection" for consumers (art.II-98). Consequentially, a distinction should be made between consumer claims which adhere to fundamental rights, recognized in the constitutions of the member countries, and emphasised in the European Charter, and the so-called "economic rights", which are placed on the same level of those rights referring to the "professional". The elevation of individual rights - as a "consumer" - to European constitutional level has a dual value: it binds the Community institutions and the Member States, but it also binds national courts. In this way, the Drittwirkung of the recognized and guaranteed principles may take place directly - and not only as a consequence - in the relations between individuals.
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2

Marino, Silvia. "Gruppi di società e giurisdizione nell’ambito del private enforcement del Diritto della Concorrenza dell’Unione Europea." CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 14, no. 2 (October 5, 2022): 1137–50. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2022.7236.

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Abstract:
Il presente lavoro analizza le implicazioni internazionalprivatistiche del principio dell’unità economica nell’ambito del diritto della concorrenza dell’Unione europea. Prendendo spunto dalla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea nel caso Sumal, viene analizzata la rilevanza del principio nel private enforcement. Quindi si verificano gli effetti dell’applicazione del regolamento n. 1215/2012 e del regolamento n. 864/2007 agli illeciti antitrust con implicazioni transfrontaliere per sottolinearne, in conclusione, il favor che il principio dell’unità economica implicitamente realizza nei confronti dei danneggiati, in particolare dei consumatori o degli utilizzatori finali.
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3

Alpa, Guido. "L'art. 140 bis del Codice del consumo nella prospettiva del diritto privato. Prime note." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (September 2010): 7–19. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-001001.

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Abstract:
L'art. 49 della l. 23 luglio 2009 n. 99 ha ridisegnato il profilo dell'azione collettiva risarcitoria, disciplinata dall'art. 140 bis del codice del consumo. La precedente versione, dettata dalla l. 24 dicembre 2007, n. 244 non era mai entrata in vigore. Ora la rubrica della disposizione č intitolata all'azione di classe. Riferita alle persone, l'espressione "classe" č inusuale nel nostro lessico giuridico, e pertanto il suo significato deve essere costruito sulla base dello stesso contenuto della disposizione. Non possono essere utilizzati criteri sistematici, perché nell'ambito del codice del consumo altri strumenti processuali, come le azioni previste dagli artt. 139 e 140 , sono rivolti alla tutela di "interessi collettivi dei consumatori", e sono affidati non a rappresentanti di una classe bensě alle associazioni rappresentative dei consumatori inserite nell'elenco previsto dall'art. 137. Nell'ordinamento si contano diverse ipotesi di azioni a difesa di interessi di categoria - oltre alle azioni individuali promosse nell'ambito dello stesso giudizio da una pluralitŕ di soggetti - ma nessuna disposizione che le riguarda puň essere invocata per interpretare l'art. 140 bis, il quale č un unicum nel nostro universo processuale.
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Ciaffi, Daniela, and Emanuela Saporito. "Il diritto alla cura dei beni comuni come palestra di democrazia." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 127 (March 2022): 39–51. http://dx.doi.org/10.3280/sur2022-127004.

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Abstract:
L'incrocio tra il diritto e la sociologia urbana apre a scenari di sperimentazione di modelli democratici nuovi, permettendoci di ridefinire servizi pubblici, spazi urbani, territori come beni comuni. Secondo la prospettiva proposta, le pratiche sempre più diffuse di cittadinanza attiva, che si prende cura dei beni comuni, trasformano i cittadini/abitanti da utilizzatori/consumatori di servizi e spazi a prosumers, suggerendoci che siamo in una fase di cambio di paradigma nella rappresentazione e definizione delle istituzioni pubbliche. La scuola è proposta come campo concreto di riflessione, nel suo passaggio da servizio pubblico a bene comune, quando cioè si territorializza, diventando oggetto di cura di tutta la "comunità educante", per disegnarsi sui caratteri socio-spaziali del bisogno educativo.
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5

Spoto, Giuseppe. "L'origine dei prodotti alimentari come informazione da fornire ai consumatori per garantire il diritto internazionale umanitario." Cultura e Diritti, no. 2 (2020): 83–100. http://dx.doi.org/10.12871/97888331806634.

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6

Ferrante, Vincenzo. "Lavoro decente e responsabilità delle imprese multinazionali per le produzioni delocalizzate: Panorama della legislazione italiana." Lex Social: Revista de Derechos Sociales 10, no. 2 (July 8, 2020): 224–52. http://dx.doi.org/10.46661/lexsocial.5070.

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Abstract:
Il saggio, che prende spunto dal Convegno organizzato dall’Università di Alcalà nel dicembre del 2019 “Estándares laborales y responsabilidad de las empresas multinacionales. Desafíos en un mundo global”, esamina la legislazione italiana diretta a garantire che le imprese multinazionali aventi sede nello Stato realizzino scambi commerciali su una base equa, vigilando sulle società controllate estere, per assicurare che queste rispettino i core labour standards previsti dall’OIL e dalle altre organizzazioni internazionali. A differenza della legislazione di altri paesi europei, manca in Italia una norma che imponga un obiettivo siffatto, forse a ragione del fatto che la vasta diffusione del lavoro sommerso ha imposto al legislatore di concentrarsi sui fenomeni di sfruttamento che si manifestano nei confini nazionali (anche se si rileva come la trasposizione delle direttive che hanno riguardo a questo obiettivo non sempre è correttamente avvenuta). In attesa che venga a maturare una norma di diritto internazionale universalmente riconosciuta che faccia divieto di commerciare un qualunque bene, quando esso sia stato prodotto attraverso lo sfruttamento schiavistico di altri uomini, l’A. si concentra sulla legislazione relativa alle società commerciali, su quella che regola gli appalti privati e sulla disciplina europea del commercio alimentare, per verificare se le norme già esistenti in materia non consentano al giudice nazionale, opportunamente sollecitato, di reprimere lo sfruttamento che avvenga al di fuori dei confini nazionali, in virtù degli obblighi assunti dalle singole società nei confronti dei propri soci e dei consumatori.
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7

Alpa, Guido. "Gli obblighi informativi precontrattuali nei contratti di investimento finanziario. Per l'armonizzazione dei modelli regolatori e per l'uniformazione delle regole di diritto comune." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 3 (June 2010): 395–421. http://dx.doi.org/10.3280/ed2009-003001.

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Abstract:
A proposito della violazione di obblighi informativi precontrattuali l'interrogativo che si pongono gli interpreti, nella nostra esperienza ed in altre, ad essa simili o da essa distanti, č se sia possibile qualificare la fattispecie mediante le regole generali del contratto, e far sopravvivere l'orientamento interpretativo che distingue le regole di validitŕ dalle regole di comportamento, essendo le prime dirette - primieramente - ad incidere il vincolo contrattuale, e le seconde - primieramente - a salvare il vincolo comportando perň una responsabilitŕ (precontrattuale, contrattuale, extracontrattuale) a carico della parte inadempiente, oppure se non convenga distinguere fattispecie da fattispecie e, adottando un'ottica funzionale volta alla protezione dell'interesse pubblico e alla protezione dell'interesse del contraente piů debole, scegliere il rimedio piů confacente alla bisogna. Per rispondere all'interrogativo si possono seguire vie diverse. Operare una ricognizione delle disposizioni contenute nei codici e nei repertori della giurisprudenza, nei progetti di legge di riforma dei codici, nei progetti di uniformazione del diritto contrattuale, e poi nelle leggi speciali, sempre in correlazione con le fonti del diritto comunitario. Operare una tripartizione per modelli contrattuali, tenendo conto del ruolo e dello status delle parti, e quindi distinguendo i contratti conclusi tra privati e contratti conclusi tra professionisti (C2C e B2B), i contratti conclusi tra professionisti e consumatori (B2C), i contratti conclusi tra professionisti con maggior potere contrattuale e professionisti piů deboli, esposti dunque all'abuso di dipendenza economica o comunque all' esercizio del un potere preponderante della controparte (B2b). Operare una valutazione degli scopi perseguiti sulla base dell'analisi economica del diritto e delle esigenze del mercato. Nell'ampia letteratura che si č venuta raccogliendo in questi ultimi anni si rinvengono contributi che esplorano una o piů di queste prospettive, che si possono separare per mere esigenze espositive, dal momento che esse sono per lo piů intrecciate tra loro. La linea seguita in queste pagine corrisponde al primo percorso, ma per prospettare uno scenario piů compiuto della problematica anche gli altri due percorsi dovrebbero essere sviluppati, o comunque esser tenuti in considerazione, almeno sullo sfondo.
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8

Simone, Anna. "Corpi a-normali. Eccedenze del diritto e norma eterossessuale." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2010): 65–79. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-001003.

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Abstract:
Norma eterosessuale - diritti differenzianti - status - normalizzazione. Tutte le costruzioni identitarie dei ruoli di genere legate al sesso biologico e all'orientamento sessuale partono da un assunto aprioristico voluto dal processo di "naturalizzazione" dei corpi e dalla relativa nascita della norma eterosessuale. Tale processo ha anche contribuito a costruire una cultura giuridica fondamentalmente sancita a partire dalla stessa norma eterosessuale. Il processo di naturalizzazione prima e di "normalizzazione" poi dei corpi, dei rispettivi ruoli di genere e delle relative condotte sessuali, assieme al diritto, ha cosě favorito la nascita di nuove forme di status (il gay, la lesbica, il trans etc.) che, anziché intaccare il diritto di famiglia e la norma eterosessuale che lo predetermina, ha favorito la nascita di "diritti differenzianti" a seconda dell'orientamento sessuale. D'altronde anche il dibattito consumatosi in Italia attorno ai diritti civili delle persone gay e lesbiche non ha mai preso in considerazione la fondazione antropologico-giuridica della norma eterosessuale nella cultura occidentale e nella cultura giuridica. Attraverso una breve ricostruzione genealogica della costituzione di codici culturali, sociali e giuridici predefiniti in occidente, nonché del tutto funzionali alla determinazione di una cultura giuridica fondata sulla norma eterosessuale, in questo articolo si rimettono in discussione le categorie di differenza ed eguaglianza.
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9

Mendola, Daniela. "Politiche di sviluppo ambientale tra fiscalità e green economy." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 35 (April 2022): 7–26. http://dx.doi.org/10.3280/dt2022-035001.

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Abstract:
Ormai diffusa è l'immagine di un turista "responsabile" che approccia al consumo con un atteggiamento critico, perché più attento alla ecosostenibilità dei territori e orientato a scegliere mete che abbiano attuato una politica di conservazione ambientale. Al turista responsabile fa da pendant un turismo green che impone alle imprese di adottare comportamenti in linea con uno sviluppo sostenibile. Le misure di "fiscalità verde" appaiono parte essenziale delle politiche ambientali e fiscali, orientando comportamenti individuali e collettivi e soprattutto responsabilizzando imprese, consumatori e istituzioni. L'attuale sistema ordinamentale è orientato ad una politica di "promozione" che individua accanto al fine primario del prelievo, qual è appunto il concorso al sostentamento delle spese pubbliche (art. 53 Cost.), dei fini c.d. "accessori" anche di carattere fiscale che valorizzino la funzione impositiva in funzione del soddisfacimento dei diritti fondamentali. Lo strumento fiscale, dunque, viene utilizzato al fine di incentivare comportamenti ecosostenibili da parte degli operatori commerciali, sia imponendo specifici tributi correlati a condotte inquinanti (c.d. "tributi ambientali"), sia riconoscendo agevolazioni fiscali a fronte di comportamenti virtuosi.
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10

Ortu, Rosanna. "Alle origini della tutela giuridica del consumatore: fondamenti romanistici della disciplina europea." Zeszyty Naukowe KUL 60, no. 3 (October 27, 2020): 281–97. http://dx.doi.org/10.31743/zn.2017.60.3.281-297.

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Abstract:
Nel presente contributo si sono voluti comparare taluni aspetti della disciplina della tutela del contraente debole nel contratto di compravendita, figura che attualmente coincide con quella del consumatore, concentrando l’attenzione su alcuni istituti presenti nel diritto romano, in cui emergono alcune situazioni di disparità contrattuale. Nella disciplina dell’Editto degli edili curuli, i magistrati repubblicani stabilirono una normativa speciale per la dichiarazione dei vizi occulti nelle vendite di schiavi ed animali, presupponendo una responsabilità oggettiva del venditore che non si fosse attenuto alle disposizioni edilizie. Un intervento importante che andò a definire una settorializzazione della materia, inquadrata all’interno della vendita in generale. Da ciò derivava una sovrapposizione in livelli della disciplina giuridica negoziale: sul piano orizzontale si collocava la regolamentazione della vendita prevista dal ius civile, mentre sul piano verticale si innestava quella speciale, di ius honorarium, prevista dall’Editto degli edili curuli. Tale modalità si riscontra anche in ambito europeo con la Direttiva 1999/44/CE, a proposito della vendita di beni di consumo, che rappresenta la manifestazione più eclatante del ruolo che il legislatore europeo ha nell’ambito della protezione del consumatore in materia contrattuale. Come nel mondo antico, nella Direttiva 1999/44/CE l’intervento normativo è giustificato dall’esigenza di creare uno spazio di tutele maggiori destinate a determinati soggetti, nonché delimitate per contenuto e ambito.
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Dissertations / Theses on the topic "Diritto dei consumatori"

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Timpano, Vincenzo <1970&gt. "Electio legis e contratti dei consumatori." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1152.

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Abstract:
Delineata l’evoluzione della normativa comunitaria per effetto della costruzione del mercato interno ed esaminate le ragioni della politica legislativa di protezione del consumatore, il presente lavoro analizza, nella prima parte, la portata e le finalità del regolamento Roma I che segna la conversione in strumento comunitario della convenzione di Roma del 1980 sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali, e i suoi rapporti con le altre fonti comunitarie. Nella seconda parte, oggetto di esame è la disciplina di conflitto dettata dall’art. 6 del regolamento in materia di contratti di consumo, evidenziandone gli elementi innovativi rispetto alla disciplina previgente e ricostruendone la ratio in coerenza con l’obiettivo prioritario del regolamento di favorire l’effettiva realizzazione del mercato interno e il suo corretto funzionamento secondo le regole della concorrenza.
Outlined the evolution of Community legislation as a result of the construction of the internal market and examined the reasons of legislative policy of consumer protection, this work analyzes, in the first part, the scope and purpose of the Rome I Regulation which represents the conversion into a Community instrument of the Rome Convention of 1980 on the law applicable to contractual obligations, and its relationship with other Community sources. In the second part, the analysis object is the conflict of law rule contained in article 6 of the Regulation relating to consumer contracts, highlighting innovative elements as compared to the previous conflict of law rule and reconstructing the ratio in coherence with the priority objective of the Regulation to ensure the effective implementation of the internal market and its correct functioning according to the rules of competition.
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DEMARTINI, Greta. "Evoluzione della politica della concorrenza e interessi dei consumatori." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2011. http://hdl.handle.net/10446/908.

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CORINI, ANTONIA. "Applicazione del diritto alimentare nell’Unione europea. Poteri pubblici e schemi privati per gestire le violazioni del diritto alimentare." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39865.

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Abstract:
La tesi si incentra sull’applicazione del diritto europeo in materia alimentare. L’elaborato prende il via dall’analisi degli obiettivi fondamentali e degli strumenti principali del diritto alimentare, del suo sviluppo storico e delle questioni che ha affrontato. L’applicazione del diritto alimentare è studiata esaminando il sistema dei controlli nell’Unione europea e la correlata implementazione sia da parte degli Operatori del settore alimentare sia da parte delle Autorità Competenti in due Stati membri (Italia e Olanda). Vengono, altresì, esaminati casi pratici in cui sono state rintracciate problematiche nell’applicazione del diritto alimentare o che hanno dimostrato le debolezze del sistema nel gestire le varie violazioni attinenti gli alimenti. Lo studio intende inoltre dimostrare le carenze del sistema normativo sviluppando un concetto teoretico quale quello delle violazioni dovute al “fattore umano” e del loro impatto sugli interessi economici dei consumatori. La tesi, quindi, si focalizza sugli strumenti più idonei alla gestione di violazioni di questa tipologia esaminando la legislazione recentemente adottata e prendendo in considerazione, altresì, le possibili soluzioni che possono derivare dai differenti approcci degli Stati membri e l’opportunità di utilizzare, parallelamente a regole ed attività svolte dalle Autorità competenti, standard privati.
The thesis analyses enforcement of EU food law. The analysis starts by concentrating on the EU Food Law central objectives and basic tools, its historical development and the issues it has aimed to face. Food Law Enforcement is analysed by examining food control systems in the European Union and their implementation by Food Business Operators as well as by the Competent Authorities in two Member States (Italy and The Netherlands). Cases are scrutinised where problems of enforcement or weaknesses of the system have come to light in dealing with various possible violations which concern food. The dissertation aims to show the shortcomings of the legal system and to contribute to solving them by developing a theoretical concept: that of behavioural infringements due to the human factor and of their impact on consumer economic interests. The dissertation, therefore, focuses on the most suitable instruments in dealing with these infringements by examining the newly adopted legislation and by looking at what can be learnt from different approaches chosen in the two Member States studies, including that of combining the Competent Authorities rules and activities to those of Private schemes.
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BENINI, Giulia. "L’IRRINUNCIABILITÀ DEI DIRITTI CONFERITI AL CONSUMATORE DALLE DIRETTIVE UE E IL SISTEMA DELLE INVALIDITÀ NEGOZIALI EUROPEE." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2013. http://hdl.handle.net/11392/2388857.

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Abstract:
The aim of this work is the in-depth examination of the European prohibition of waiver of the rights conferred on the consumer by the EU directives pertaining b2c “in distance” and “off-premises” contracts, as well as by the directives concerning the credit agreements for consumers, the timesharing on immovable properties directive and by the new directive on consumer rights. The issues, with them this thesis deals with, concern the identification of the subjective legal situations protected, the definition of the concrete scope of the concept of the waiver and the clarification of the consequences destined to occur when the consumer waives the rights conferred on him by the Directives. Each question will be analyzed and investigated in the light of the European legislation and of the Court of Justice interpretation of it; moreover will be identified the distinctive elements that characterize the precepts of the prohibition of waiver in the European national experiences in Europe, among which the Italian one will be object of particular attention. Finally, it will be tried to outline a reconstruction of the precept of the prohibition of waiver, capable of being an interpretative proposal suitable to find acceptance in the different Member States, in order to promote, respect and pursue the purpose of full harmonization, which is aimed by most of the analyzed European directives.
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BERNARDONI, ROSITA. "L'istituto del recesso nella teoria generale del contratto e nella legislazione di tutela del consumatore." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2008. http://hdl.handle.net/2108/698.

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Abstract:
Il progressivo diffondersi ed affermarsi del c.d. diritto dei consumatori – introdotto nell’ordinamento giuridico italiano grazie all’attuazione di alcune direttive comunitarie emanate, tutte, a partire dalla metà degli anni ottanta - sembra aver inciso radicalmente sulle nozioni codicistiche di accordo ed efficacia vincolante del consenso cristallizzate nell’art. 1372 c.c., determinando la crisi definitiva di uno dei principi basilari del diritto dei contratti. Fondamentale strumento di tutela che il legislatore individua a favore del consumatore, nella sua veste di contraente debole, è il diritto potestativo a recedere, secondo modalità e profili del tutto divergenti rispetto a quanto previsto in via generale dall’art. 1373 c.c. Trattasi di una tecnica di tutela adeguata, volta a garantire il consumatore da incauti acquisti, senza mortificare, attesa anche l’esiguità dei termini entro i quali giovarsi del rimedio, “le opposte esigenze di celerità e sicurezza degli scambi commerciali”. Tale diritto si caratterizza, in particolare, per: 1) il suo riconoscimento sempre in favore di un solo contraente, il consumatore, per l’appunto; 2) la sua sottoposizione ad un breve termine di decadenza; 3) la sua riferibilità anche alle mere proposte contrattuali e non solo ai contratti; 4) la sua essenziale gratuità (non essendo possibile prevedere corrispettivi o penalità); 5) il carattere incondizionato, libero e discrezionale del relativo esercizio; 6) la sua irrinunciabilità; 7) la sua operatività anche nei contratti ad effetti reali e la sua esercitabilità anche dopo la produzione di tali effetti; 8) il suo travolgere gli effetti negoziali. La condizione di presunta debolezza del consumatore, in altri termini, trova nel diritto di recesso o meglio nello ius poenitendi, come viene comunemente definito, il mezzo per affrancarsi dagli effetti di un consenso contrattuale che potrebbe essere stato non sufficientemente ponderato. A questa ratio se ne affianca un’altra che amplia la prospettiva funzionale dell’istituto, riconnettendolo al mercato. Si è osservato, infatti, che con il recesso si mira a proteggere la parte debole del rapporto contrattuale e, al contempo, si introducono modalità e regole di funzionamento del mercato, mediante l’imposizione di obblighi informativi e di particolari effetti contrattuali. Il recesso, allora, assurge a “tecnica di regolazione del mercato” e il legame indissolubile tra contratto e mercato fa del recesso un istituto strumentale alla massimizzazione dell’efficienza allocativa e della snellezza degli scambi: il consumatore, nella logica della legislazione comunitaria, deve essere messo quanto prima nella condizione di tornare sul mercato, libero da vincoli giuridici ed economici derivanti da una precedente contrattazione non andata a buon fine.
The progressive spreading and achievement of [the so called] consumer rights – introduced in the mid Eighty in the Italian legal system thanks to implementation of some European directives - seems to extremely affect basic law knowledge of contract and binding effectiveness of acceptance fixed in art. 1372 c.c., producing the definitive crisis of one of the basic contract law principles. Main legal instrument of protection of consumers’ interests is withdrawal right, in way completely different from what provided for art. 1373 c.c. It’s a method of protection of consumers from unfair trading without distort the speed and the security of the commercial practice. Withdrawal right features: 1) acknowledgment always in behalf of one contracting party: the consumer 2) short expiry date 3) reference also to general contract proposal 4) it’s cost-free 5) its practice is unreserved, unconstrained and discretionary 6) it cannot be renounced 7) its efficiency also in real contracts In the withdrawal right, better in the ius poenitendi, as usually defined, the condition of presumed consumers weakness is the way to free from a mislead action.
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6

SAAVEDRA, SERVIDA BLANCA IGNACIA MARIA. "DISCIPLINA DELLA NULLITÀ CONTRATTUALE E PARADIGMA DELL'OPERATIVITÀ A VANTAGGIO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/784603.

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Abstract:
This work aims to analyze the various hypotheses of voidness introduced by European private law in order to ascertain whether, in light of their specificity, they can be considered autonomous figures, enacting a system expressive of a different rationality to that underlying the hypotheses contained in the Italian civil code; in particular, it aims to ascertain whether these figures may be considered remedies to guarantee and protect the proper functioning of the European single market. The pro-competitive purpose served by the economic policies of the European Union reverberates in invalidation techniques, which see the voidness entrusted with the task of reacting to the disturbance of the freedom of will caused by the structural imbalance of power that characterizes transactions in the market economy. The first chapter introduces the rules relating to the voidness and voidability in the Italian civil code and their historical background. The critical analysis of the traditional, structuralist approach to voidness, strongly influenced by the theory of the type, leads to the adoption of a functionalist perspective, which provide a theoretical grounding to the idea that the contract, even if void, is legally relevant and that ineffectiveness is the means by which the legal system, if deems it necessary, prevents private regulations contrary to its founding values from being translated into a juridical bond with the force of law between the parties; hence the idea that voidness is designed to allow control over the private autonomy and that ineffectiveness is only one of the possible consequence of voidness. The second chapter reviews the various hypotheses of voidness introduced by the European private law, in order to identify the main differences that exist with respect to the general discipline referred to in Articles 1418 ff. of the Italian civil code; the uniformity of the legal framework that governs these figures shows a remedy aimed at protecting the instrumental interest of the party whose freedom of will, being in a condition of technical weakness, is threatened. Therefore, is outlined a regulatory microsystem in which the ineffectiveness that follows voidness must be limited, where possible, to the sole agreements and clauses in which the violation of an instrumental interest of the weak party is concretized; this solution is the most appropriate to achieve the objective adopted by the European legislator, which is assumed to be the elimination of the imbalances caused by information asymmetries. The third chapter identifies, in terms of interpretative hypothesis, a solution respectful of the “functioning to the advantage of” standard in the event that the voidness is total; the idea that ineffectiveness has always been a purely incidental consequence of voidness will allow to envisage the possibility that it must be modulated in order to ensure that the protective function, summarized in the “functioning to the advantage of” standard, operates on a substantial level as well as procedural.
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7

Pomini, Emanuele <1978&gt. "Concessione del credito e tutela del consumatore." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2008. http://hdl.handle.net/10579/285.

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8

ZICCARDI, Mariangela. "La tutela del consumatore nell'era digitale: profili applicativi nella società dei consumi." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2018. http://hdl.handle.net/11695/83699.

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Abstract:
Il lavoro analizza l’evoluzione della disciplina a tutela del consumatore telematico a séguito del recepimento della direttiva europea sui diritti dei consumatori con decreto legislativo 21 febbraio 2014, n. 21. Nel primo capitolo, si è ricostruita la complessa figura del consumatore (dalla Relazione al codice civile del 1942 alle piú moderne figure del subfornitore e del sovraindebitato) e si è sottolineata la necessità di tutelarlo non solo come soggetto parte fondamentale del mercato congiuntamente all’imprenditore, ma primariamente come persona che deve essere protetta in quanto tale secondo i princípi della Costituzione. La protezione del consumatore-persona comporta il richiamo al mercato, luogo in cui si realizza la persona e, quindi, il suo funzionamento deve essere strutturato in modo da garantire uno sviluppo equilibrato delle persone che vi operano. Le riflessioni svolte hanno condotto a non condividere l’idea di voler costruire una categoria unitaria e statica di consumatore, né di considerare il consumatore un contraente sempre debole, in quanto la stessa persona può essere considerata un consumatore nell’àmbito di talune operazioni ed un operatore economico nell’àmbito di altre. Le norme consumeristiche quindi trovano applicazione anche nei rapporti tra due professionisti/imprenditori (c.dd. contratti Business to Business), nei quali uno dei due possa trovarsi in una situazione di asimmetria di potere contrattuale, equiparabile a quella tipica dei rapporti tra professionista e consumatore. Nel secondo capitolo, si è analizzata la direttiva sui diritti dei consumatori che ha introdotto importanti novità tra le quali gli incisivi obblighi informativi precontrattuali a carico del professionista nei confronti del consumatore, l’introduzione della c.d. Button solution per impedire le c.dd. trappole di costo e il prolungamento dei termini per l’esercizio del diritto di recesso (14 giorni), con riferimenti anche all’ordinamento spagnolo che ha recepito la nuova normativa. Nel terzo capitolo infine, l’attenzione si è incentrata su alcune figure peculiari. In primo luogo, si è analizzato il consumatore-viaggiatore telematico, preso in considerazione dalla direttiva 2015/2302/UE sui pacchetti turistici acquistati su Internet, non ancora recepita in Italia e le tutele apprestate al viaggiatore-consumatore che acquista pacchetti turistici online. È emerso che la nuova disciplina ha introdotto la totale equiparazione tra pacchetto acquistato presso le agenzie di viaggio e pacchetto acquistato online, con il riconoscimento degli stessi diritti per il viaggiatore telematico. In secondo luogo, dopo aver esaminato il complesso fenomeno dei social networks, si è posta particolare attenzione alla figura del baby navigatore, e cioè il minore d’età che conclude contratti online, (soprattutto mediante l’utilizzo dei social networks), ponendo notevoli problemi di coordinamento tra la sua incapacità di contrarre e la sua capacità di consumare. I minori, infatti, sono i principali destinatari delle pubblicità di beni di consumo; tuttavia, questi rapporti di consumo instaurati dal minore che esistono nella realtà non sono disciplinati dal nostro ordinamento. Considerato il silenzio del legislatore sul tema, si è cercato di inquadrare la sorte dei contratti stipulati dal minore, oscillando tra l’invalidità del contratto e la vincolatività dello stesso solo nei confronti dei genitori capaci.
This work analyzes the evolution of consumer’s protection discipline after the transposition of the directive on consumers rights with legislative decree 21st february 2014, no 21. In the first chapter, is illustrated the complex consumer figure (from the Report to the civil code of 1942 to the most modern figures of the sub-supplier and the over-indebted) and is underlined the need to protect him not only as a subject, a fundamental part of the market, together with entrepreneur, but firstly as a person who must be protected as such according to principles of our Constitution. The protection of consumer as a person involves the recall to the market, a place where the person is realized and so its functioning must guarantee the balanced development of the people who work there. The reflections carried out have led to not sharing the idea of wanting to build a unitary and static category of consumer, or to consider the consumer as always a weak contractor, because the same person can be considered a consumer in some economic operations and an economic operator in others. The consumer protection rules are also applied to relations between two entrepreneurs (so called business to business contracts), in which one of the two may be in a situation of asymmetry of contractual power, such as that typical of the relationship between professional and consumer. In the second chapter, is analyzed the directive on consumers rights that has introduced important innovations among which, the pre-contractual information obligations to the professional towards the consumer, the introduction of the “Botton solution” to prevent Internet cost traps and the extension of the terms for exercising the right of withdrawal (14 days), with references also to the Spanish law that has implemented the new legislation. Finally in the third chapter, the attention is focused on some particular figures. Firstly, is analyzed the consumer-telematic traveler, taken into consideration by the directive 2015/2302/UE on tourist packages buyed on Internet, not yet implemented in Italy and the protections of traveler who buyed tourist packages online. The new regolations introduced the total equivalence between the pakage buyed at the travel agencies and the package buyed online, with the recognition of the same rights for the telematic traveler. Secondly, after examining the complex phenomenon of social networks, particular attention is paid to the figure of the baby navigator, that is minor that concludes online contracts (above all through the use of social networks), placing considerable problems of coordination between his inability to contract and his ability to consume. Infact, minors are the main recipient of consumer advertising; however, these consumption relationships established by the minor that exist in reality are not governed by our legal system. Considering the silence of the legislator on the topic, the author tries to frame the fate of the contracts stipulated by the minor, oscillating between the invalidity of the contract and the binding of the same only towards the capable parents.
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Tramarin, Sara. "La tutela giudiziale e stragiudiziale del consumatore nel diritto dell’Unione europea." Thesis, Strasbourg, 2017. http://www.theses.fr/2017STRAA007/document.

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Abstract:
Le travail réalisé a pris en considération en premier lieu le droit international privé de l'UE, puis des aspects plus à proprement parler de « droit international procédural », en se concrétisant par une « systémisation » et une cartographie des voies de recours proposées au consommateur par le droit européen pour les litiges transfrontaliers. La première partie, concernant la loi applicable aux contrats internationaux du consommateur et le tribunal compétent dans le droit international privé de l'Union européenne, permit d'identifier les problématiques de droit international privé sous-jacentes aux contrats et aux litiges internationaux en matière de consommation, qui sont exacerbées dans le domaine du commerce électronique. La thèse traite deuxièmement la protection du consommateur par l'assouplissement et la simplification des procédures ordinaires et la protection du consommateur par des procédures collectives transfrontalières. Enfin, la thèse concerne la protection du consommateur par les procédures alternatives au contentieux ordinaire
The thesis analyzes, under various aspects related to private international law and international civil procedure of the European Union, the status of the protection offered to the European consumers in their international contracts, in particular in relation to the objectives and in the context of the single market. The thesis is divided into three chapters. The first chapter deals with consumer protection in the international private law of European Union (regulation (UE) 1215/2012 and regulation (CE) 593/2008). The second chapter deals with the protection offered to consumers by european international civil procedure with reference to individual and collective litigations. The third chapter deals with alternative dispute resolution (ADR) and with on-line dispute resolution (ODR) and analyzes EU directive 2013/11/UE and regulation (EU) 524/2013
La tesi analizza, sotto vari aspetti relativi al diritto internazionale privato e processuale dell’Unione Europea, lo stato della protezione offerta al consumatore europeo nei contratti e nelle controversie internazionali, con uno specifico riguardo alle tutele di carattere processuale e giurisdizionale. La tesi si articola in tre capitoli, che investono gli ambiti in cui tale tutela può esplicarsi, ovvero, l’individuazione di un foro e di una legge applicabile favorevoli agli interessi del consumatore, la semplificazione delle regole di procedura nelle controversie individuali internazionali, la possibilità di dare luogo a procedimenti transfrontalieri collettivi e la creazione di un sistema efficace di risoluzione delle controversie internazionali in via stragiudiziale anche on-line. Il primo capitolo ricostruisce dapprima il sistema di diritto internazionale privatodell'Unione europea in materia di contratti di consumo, dando conto del contesto politico ed economico in cui si inserisce ed alla cui luce devono esserne letti gli obiettivi. Vengono quindi individuati i principi e gli obiettivi che fondano le norme di diritto internazionale privato in materia di contratti internazionali del consumatore, le quali si caratterizzano per l’essere ispirate a finalità materiali, ovvero, volte a permettere di individuare un foro competente ed una legge applicabile che siano in grado di bilanciare tra loro le esigenze dei consumatori e degli operatori del mercato, con la conseguenza di favorire l’esplicarsi degli scambi commerciali e della concorrenza nel mercato unico. Ciò avviene garantendo al consumatore l’applicazione della legge e la competenza del foro a lui più prossimi, ovvero quelli del suo paese di residenza abituale (la cui coincidenza permette peraltro una riduzione dei costi delle liti transfrontaliere) e la prevedibilità delle soluzioni agli operatori del mercato.Il capitolo traccia quindi lo sviluppo normativo e giurisprudenziale delle norme di diritto internazionale privato europee in materia di contratti del consumatore, prendendo in particolare in considerazione le più recenti sentenze della Corte di Giustizia che, dal 2010 ad oggi, hanno ridefinito l’ambito di applicazione delle norme contenute nel regolamento (CE) 44/2001 (Bruxelles I), oggi rifuso nel regolamento (UE) 1215/2012 (Bruxelles I-bis), e nel regolamento (CE) 593/2008 (Roma I), insistendo sulla definizione del concetto, volutamente aleatorio, di “attività diretta” e sul suo ruolo di preminenza nel connettere la fattispecie contrattuale allo Stato della residenza del consumatore per permetterne la competenza dei giudici e l’applicabilità della relativa legge. Viene svolta infine una analisi critica sull’interpretazione fornita dalla Corte di Giustizia che rischia, nel concreto, di rendere le norme in oggetto applicabili in maniera variabile dai giudici nazionali, garantendo alle volte una tutela troppo estesa o troppo ristretta al consumatore, senza riguardo per l’esigenza di certezza giuridica degli operatori del mercato
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Tramarin, Sara <1988&gt. "La tutela giudiziale e stragiudiziale del consumatore nel Diritto dell'Unione Europea." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/7975/1/Tesi%20Tramarin%20La%20tutela%20del%20consumatore.pdf.

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Abstract:
La tesi analizza, sotto vari aspetti relativi al diritto internazionale privato e processuale dell’Unione Europea, lo stato della protezione offerta al consumatore europeo che concluda contratti internazionali, in particolare in rapporto agli obiettivi ed al contesto del mercato unico. La tesi si articola in tre capitoli.Il primo capitolo ricostruisce dapprima il sistema di diritto internazionale privato dell'Unione europea, dando conto del contesto politico ed economico in cui si inserisce, ed alla cui luce devono esserne letti gli obiettivi, nonché dello sviluppo normativo e giurisprudenziale delle norme di diritto internazionale privato europee in materia di contratto internazionale del consumatore. In seguito, nel secondo capitolo si analizza la protezione del consumatore offerta dalle norme di procedura del regolamento Bruxelles I-bis e le problematiche sottese all'utilizzo degli strumenti adottati nell'ambito della cooperazione giudiziaria in materia civile volti a semplificare le controversie transfrontaliere. In particolare si valuta il loro impatto sulla tutela del consumatore, mettendo in luce alcune discrasie nel relativo ambito di applicazione rispetto ai regolamenti Bruxelles I e I-bis. Il capitolo indaga poi sullo "stato dell'arte" in materia di ricorsi collettivi risarcitori del consumatore nell’Unione europea.Il terzo capitolo, infine, affronta le problematiche sottese alla messa in opera delle procedure ADR (alternative dispute resolution) e ODR (on-line dispute resolution) a livello transfrontaliero, alla luce della emanazione della direttiva 2013/11/UE e del regolamento (UE) 524/2013 in materia di risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori.
The thesis analyzes, under various aspects related to private international law and international civil procedure of the European Union, the status of the protection offered to the European consumers in their international contracts, in particular in relation to the objectives and in the context of the single market. The thesis is divided into three chapters. The first chapter deals with consumer protection in the international private law of European Union (regulation (UE) 1215/2012 and regulation (CE) 593/2008). The second chapter deals with the protection offered to consumers by european international civil procedure with reference to individual and collective litigations. The third chapter deals with alternative dispute resolution (ADR) and with on-line dispute resolution (ODR) and analyzes EU directive 2013/11/UE and regulation (EU) 524/2013
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Books on the topic "Diritto dei consumatori"

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Alpa, Guido. Il diritto dei consumatori. Roma: Editori Laterza, 1999.

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Alpa, Guido. Il diritto dei consumatori. Roma: Laterza, 2002.

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3

Profilo di diritto dei consumatori. Macerata: EUM, 2010.

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Iurilli, Cristiano. Manuale di diritto dei consumatori. Torino: G. Giappichelli, 2005.

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Maschio, Francesca. Il diritto della nuova economia: E-business, copyright, diritto dei consumatori. Padova: CEDAM, 2002.

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6

Zaccaria, Alessio, and Giovanni De Cristofaro. Commentario breve al diritto dei consumatori: Codice del consumo e legislazione complementare. [Padova]: CEDAM, 2010.

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Cristiano, Iurilli, and Vecchio Gianfrancesco, eds. Il nuovo diritto dei consumatori: Il contratto, la conciliazione, la tutela collettiva. Torino: G. Giappichelli, 2009.

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8

Cristiano, Iurilli, and Vecchio Gianfrancesco, eds. Il nuovo diritto dei consumatori: Il contratto, la conciliazione, la tutela collettiva. Torino: G. Giappichelli, 2009.

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9

Zaccaria, Alessio, Giovanni De Cristofaro, and Chiara Abatangelo. Commentario breve al diritto dei consumatori: Codice del consumo e legislazione complementare. [Padova]: CEDAM, Casa editrice dott. Antonio Milani, 2013.

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10

Tullio, Antonio. Il contratto per adesione: Tra il diritto comune dei contratti e la novella sui contratti dei consumatori. Milano: A. Giuffrè, 1997.

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Book chapters on the topic "Diritto dei consumatori"

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Chieffi, Lorenzo. "Scelte alimentari e diritti della persona: tra autodeterminazione del consumatore e sicurezza sulla qualità del cibo." In Bioetica, ambiente e alimentazione, 47–66. Mimesis Edizioni, 2014. http://dx.doi.org/10.4000/books.mimesis.2696.

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