Academic literature on the topic 'Diritti religiousi'

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Journal articles on the topic "Diritti religiousi"

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Souza, Lidyane Maria Ferreira de, and Luca Baccelli. "L'UTILITÀ DELL’ANALISI CULTURALE DEI DIRITTI SOGGETTIVI RELIGIOSI." Revista Eletrônica do Curso de Direito da UFSM 17, no. 1 (December 31, 2022): e79979. http://dx.doi.org/10.5902/1981369470979.

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Abstract:
Nei paesi democratici, l’ordine giuridico in genere riconosce diritti soggettivi religiosi, prima di tutti la libertà religiosa. Dalla Guerra dei Trent’anni, un’ esperienza storicamente e geograficamente abbastanza specIfica, la libertà religiosa è presentata come soluzione universale alla sfida della coesistenza di differenti credenze religiose nello stesso spazio politico. Di conseguenza, si osserva come questi diritti promuovano determinati tipi di soggettività e di organizzazione religiosa. Dato che tale critica è già stata rivolta alla categoria dei diritti soggettivi, così come a quella dei diritti umani, questo articolo investiga se le risposte fornite a queste critiche – nell’ambito dei studi sociogiuridici, dell’analisi culturale del diritto e della filosofia e sociologia dei diritti umani – possono contribuire a riflettere sull’utilità dei diritti soggettivi religiosi per le persone di fede non egemonica. Si conclude che l’analisi culturale permette identificare possibili reinvenzioni della strategia politica dei diritti soggettivI religiosi.
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Dammacco, Gaetano. "Riflessioni sul diritto di satira e i suoi limiti." Studia z Prawa Wyznaniowego 23 (December 30, 2020): 101–21. http://dx.doi.org/10.31743/spw.10355.

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Abstract:
La satira è un paradigma estremo della libertà di espressione, ma esistono incertezze sulla sua definizione concettuale e sulla relativa disciplina giuridica. Lo sviluppo della comunicazione ha prodotto numerose figure letterarie simili tra loro come la cronaca (una registrazione impersonale e non interpretativa di fatti accaduti), la critica (analisi soggettiva e giudizio relativi a fatti accaduti) e la satira (critica sarcastica di personaggi, comportamenti, modi di fare individuali con scopo di denuncia sociale). Gli elementi che caratterizzano la satira, sviluppatisi nel corso dei secoli, sono sostanzialmente due: attenzione alle contraddizioni (della politica, della società, della religione, della cultura) e intento moralistico per promuovere un cambiamento sociale. La satira religiosa colpisce il potere ecclesiastico e le sue contraddizioni, ma colpisce anche i simboli religiosi e i contenuti delle religioni. Ne conseguono differenti conseguenze giuridiche. Quando colpisce il patrimonio di fede dei credenti essa non è accettabile. La satira religiosa genera una specie di conflitto tra differenti valori costituzionali, e cioè tra il diritto alla libera espressione del pensiero e il diritto alla reputazione e alla tutela del sentimento religioso. Il diritto di satira in generale è riconosciuto dagli ordinamenti giuridici (sia internazionali, sia nazionali) come diritto soggettivo di rilevanza costituzionale, che deriva dalla libertà di espressione e di pensiero. Pensiero, coscienza e religione – per esempio nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – sono omologhi (come beni giuridici o valori etici). Pertanto pensiero, coscienza e religione non possono essere in contrapposizione tra loro. Notevoli incertezze esistono sulla disciplina giuridica del diritto di satira, che non può mai offendere i diritti fondamentali della persona, la sua dignità, la sua reputazione. La Carta di Nizza ha favorito un orientamento, che considera il diritto di libera espressione nella sua forma più ampia ed espansiva. È tuttavia sempre stato affermato il valore prevalente dei diritti umani fondamentali, che non possono essere offesi dall’esercizio del diritto di satira. Negli ordinamenti giuridici nazionali, la forza del diritto di satira consiste nel riconoscimento del suo rango costituzionale, ma anche nei limiti che deve avere. La giurisprudenza ha elaborato i vincoli “formali”, tra i quali i più importanti sono il limite della continenza e della funzionalità.
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NACCI, MATTEO. "Diritto canonico e diritti delle religioni." Prawo Kanoniczne 58, no. 1 (June 16, 2017): 111–22. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2015.58.1.06.

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Abstract:
Il presente contributo, frutto della conferenza tenuta in occasione della 8° Giornata Canonistica Interdisciplinare, Diritto canonico tra fondamenti e prassi (a 10 anni da: “Novo Codice”), Pontificia Università Lateranense (Città del Vaticano, 5 marzo 2013), prende in esame il rapporto fra il diritto canonico e i diritti delle altre religioni. La prospettiva da cui partire è senz’altro la tradizione dell’Institutum Utriusque Iuris della Pontificia Università Lateranense circa lo studio del diritto delle religioni, aggiornata sulla base del Decreto Novo Codice di riforma degli studi canonistici, in relazione alle società multiculturali del terzo millennio.
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Felice, Flavio. "La nozione di diritti umani nella prospettiva della dottrina sociale della Chiesa." Revista Pistis Praxis 6, no. 3 (September 13, 2014): 817. http://dx.doi.org/10.7213/revistapistispraxis.06.003.ds04.

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Abstract:
L’obiettivo di questo articolo è quello di dimostrare la diversità de prospettive della dottrina sociale della Chiesa su i diritti umani. Sottolinea la prospettiva personalista come la più appropriata per comprendere e giustificare l’interesse generale della dottrina sociale per il tema e l’affermazione dei diritti umani. La Chiesa vede nei diritti umani l’opportunità di promuovere e difendere l’universalità della dignità umana, intesa come carattere stampato da Dio creatore per le sue creature. La prospettiva antropologico-cristiana ha per fondamento la persona umana creata a immagine e somiglianza di Dio. La dottrina sociale della Chiesa, mostra una pluralità di dimensioni, essenziali per definire chi è l’essere umano, e, a sua volta, per la promozione e la difesa della dignità umana di fronte alle istituzioni giuridiche, politiche ed economiche. I diritti umani e la dottrina sociale hanno in Giovanni Paolo II uno dei principali teorici. I diritti umani sono un punto di riferimento per tutte le fasi della vita umana e dei contesti politici, sociali, economici e di culturali. Fonte e sintesi dei diritti umani è il diritto alla vita e il diritto alla libertà religiosa.
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Bianchi, Maria. "Il potere curativo della giustizia: un'esplorazione dei rapporti tra psicologia analitica e diritti umani." STUDI JUNGHIANI, no. 52 (November 2020): 38–52. http://dx.doi.org/10.3280/jun52-2020oa9896.

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Abstract:
Esiste un archetipo della giustizia? E se esiste quale immagine ne danno le mitologie delle diverse culture? Come un tale archetipo ha contribuito alla formazione delle visioni religiose e filosofiche alla base dei diritti umani? La teoria dei tipi psicologici di C.G. Jung può far luce sulla tensione esistente tra legge e giustizia? La giustizia ha un potere curativo? L'autrice propone elementi di risposta alle domande poste per dimostrare l'importanza di abbinare l'azione legale a un approccio psicoterapeutico junghiano nel trattamento delle vittime di violazioni dei diritti umani.L'articolo presenta la progressiva convergenza tra il diritto relativo ai diritti umani e la psicologia, così come le similitudini tra il lavoro di chi opera nel campo dei diritti umani e nella pratica analitica.
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Bianchi, Maria. "Il potere curativo della giustizia: un'esplorazione dei rapporti tra psicologia analitica e diritti umani." STUDI JUNGHIANI, no. 52 (November 2020): 38–52. http://dx.doi.org/10.3280/jun2-2020oa9896.

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Abstract:
Esiste un archetipo della giustizia? E se esiste quale immagine ne danno le mitologie delle diverse culture? Come un tale archetipo ha contribuito alla formazione delle visioni religiose e filosofiche alla base dei diritti umani? La teoria dei tipi psicologici di C.G. Jung può far luce sulla tensione esistente tra legge e giustizia? La giustizia ha un potere curativo? L'autrice propone elementi di risposta alle domande poste per dimostrare l'importanza di abbinare l'azione legale a un approccio psicoterapeutico junghiano nel trattamento delle vittime di violazioni dei diritti umani.L'articolo presenta la progressiva convergenza tra il diritto relativo ai diritti umani e la psicologia, così come le similitudini tra il lavoro di chi opera nel campo dei diritti umani e nella pratica analitica.
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Szewczul, Bożena. "Kształtowanie się prawa zakonników do należnej wolności w zakresie korzystania z sakramentu pokuty i kierownictwa duchowego (I) : (rys historyczno-prawny)." Prawo Kanoniczne 50, no. 1-2 (June 15, 2007): 27–51. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2007.50.1-2.02.

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Abstract:
La dovuta libertà dei religiosi nella scelta del confessore e del direttore spirituale e stata definitivamente espressa nel diritto canonico piu di 30 anni fa. La liberta sembra sia chiara, riconosciuta e rispettata in ogni comunità religiosa ma non sempre succede così. Insorgono, infatti, dei problerni, sia da parte dei superiori che delle comunità, i quali possono scatenare conflitti di coscienza in alcuni religiosi. Nell’articolo, l’autrice vuole presentare le difficoltà createsi al diritto soprannominato lungo la storia della vita consacrata. Si augura, inoltre, che l’esperienza degli anacoreti e dei primi monaci aiuti a far comprendere meglio ai superiori religiosi e a tutti i membri delle comunità religiose la necesità della dovuta libertà per quanto riguarda il Sacramento della penitenza e la direzione della cosienza nella loro vita spirituale.
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Bianca Ceffa, Claudia. "Fra coesistenza e convivenza. Le interazioni tra diritti individuali e collettivi all'interno delle confessioni religiose." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 2 (June 2021): 33–54. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-002003.

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Abstract:
Muovendo dalle peculiarità di quelle particolari formazioni sociali costituite dalle confessioni religiose, l'articolo mira ad indagare come al loro interno sia affrontato il tema del rapporto fra tutela delle libertà individuali e salvaguardia dell'autonomia confessionale, anche alla luce delle nuove esigenze della società multiculturale. Queste ultime, infatti, imponendo all'ordinamento di considerare nuovi possibili profili di lesione dei diritti inviolabili dell'uomo all'interno dei gruppi religiosi, rinnovano il dibattito intorno all'opportunità dell'esistenza dei diritti collettivi in capo alle realtà confessionali, nonostante la funzionalità di tale categoria di diritti all'inveramento dell'obiettivo costituzionale dello sviluppo della personalità individuale.
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Montini, Gianpaolo. "Agenda per una evoluzione della giustizia amministrativa canonica." Estudios Eclesiásticos. Revista de investigación e información teológica y canónica 97, no. 383 (December 13, 2022): 1197–216. http://dx.doi.org/10.14422/ee.v97.i383.y2022.010.

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Abstract:
Nel contesto della tematica delle sfide che attendono il diritto della Chiesa quarant’anni dopo la promulgazione del Codice vigente, l’articolo si propone di preconizzare l’evoluzione auspicata della giustizia amministrativa canonica, ripartendo le responsabilità dell’agenda tra i vari soggetti della missione della Chiesa, a partire dai fedeli fino al Legislatore supremo e universale. L’evoluzione del sistema di giustizia amministrativa — forse come ogni altro ambito del diritto — non può essere caricato sulle spalle del solo legislatore, ma è opera corale: dai fedeli che devono sviluppare una maggiore coscienza dei propri diritti di partecipazione della missione della Chiesa, agli avvocati che devono operare con maggiore competenza e coraggio, ai Dicasteri della Curia Romana che devono maggiormente proceduralizzare i ricorsi gerarchici, ai Vescovi diocesani che devono sviluppare normative più efficaci di conciliazione. L’articolo espone in particolare alcune proposte per una evoluzione della giurisprudenza del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e la proposta che il Legislatore supremo e universale consenta l’istituzione di tribunali amministrativi locali su richiesta di singole Conferenze episcopali.
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Cossiri, Angela, and Giulia Messere. "Il cibo dalla Costituzione alle pratiche educative nel quadro delle politiche per la sostenibilità." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (November 2021): 5–29. http://dx.doi.org/10.3280/aim2019-001001.

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Abstract:
Il cibo, anche a seguito di recenti contenziosi, sta assumendo sempre più una rilevanza costituzionalistica. Oltre a tutelare il diritto al sostentamento, la Costituzione ne presidia la libertà di scelta, che trova ancoraggio nelle libertà personali, di coscienza e religiosa. Il cibo è altresì connesso al diritto alla salute: da questo punto di vista, emerge il problema costituzionale del costo del cibo salubre, che non dovrebbe produrre disuguaglianze. Le questioni vanno inquadrate considerando i diritti delle generazioni future, a cui l'attuale comunità sociale è legata dal dovere di solidarietà. In questo contesto, si colloca l'educazione alimentare, riconosciuta nei programmi dell'Agenda 2030 dell'ONU e nelle Linee Guida per l'Educazione Alimentare del MIUR, in cui prende forma un'idea di azione globale integrata fra tutti i soggetti chiamati a promuovere corrette abitudini sul cibo. Tuttavia, su questo versante, recenti studi hanno evidenziato alcune debolezze nella cooperazione per programmi comuni e unitari verso un'educazione alimentare promossa sul piano nazionale.
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Dissertations / Theses on the topic "Diritti religiousi"

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ALQAWASMI, AMAL YOUSEF OMAR. "Muslim Family Law in the Legal Pluralism System in Europe, Justifications and Conflicts." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/385020.

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Abstract:
Nella rivoluzione silenziosa che i diritti di famiglia stanno attraversando negli ultimi decenni in Europa a seguito delle nuove tendenze socio-culturali, il diritto di famiglia musulmano è stato al centro di particolare attenzione, in quanto la comunità musulmana sta diventando una realtà visibile delle società pluralistiche europee. I dati empirici evidenziano che le disposizioni del diritto di famiglia musulmano vengono applicate in modo non ufficiale, in quanto non accolte all’interno dei sistemi legali europei. Al contempo, vi è l’esigenza di applicare queste disposizioni per la famiglia, in quanto strettamente legate al diritto religioso sia della sfera familiare che dell’identità religiosa. Questa situazione sta generando nuove sfide legali e sociali in Europa in quanto la mancanza di ufficialità ha portato a diritti di famiglia non tutelati e ad incertezze in sede legale. Inoltre, vi è una seria preoccupazione che ciò possa dare luogo all’interno delle società europee a comunità segregate che regolano le questioni riguardanti la famiglia al di fuori del controllo dello Stato. Da qui emergono notevoli responsabilità e problematiche complesse per i sistemi giuridici europei. Questa tesi si propone di discutere le ragioni fondamentali e le reali sfide del diritto di famiglia musulmano in Europa all’interno delle principali tematiche che seguono: in primis, il quadro giuridico del diritto religioso e della famiglia nell’applicazione del codice religioso di famiglia. In secondo luogo, l’applicabilità del Diritto Privato Internazionale nel riconoscimento e implementazione delle disposizioni del diritto di famiglia musulmano in Europa. In terzo luogo, il caso studio dell’applicazione non ufficiale del diritto di famiglia musulmano in Italia, comparato con i risultati di studi effettuati in altri paesi europei. Infine, le principali sfide relative alle questioni del pluralismo legale e dei diritti umani, incluso il quadro giuridico del diritto di famiglia musulmano. Ciò che è principalmente emerso è la complessità della tematica, dove è fondamentale adottare un approccio interdisciplinare a livello socio-legale, per trovare soluzioni concrete nelle società pluralistiche europee attraverso un maggiore coinvolgimento della legge di stato e una migliore comprensione delle sfide che la giurisprudenza e i musulmani affrontano.
Abstract In the silent revolution that family laws in Europe have witnessed over the past decades as a result of new social and cultural tendencies, Muslim family law has been the focus of particular attention since Muslims are becoming a visible part of European pluralistic societies. Empirical data shows that Muslim family provisions are being applied unofficially since there is no official accommodation within the European legal system. At the same time there is a need for these family provisions which are strongly connected with religious rights in family life as well as religious identity. This situation is bringing new legal and social challenges in Europe since the lack of officiality has led to unprotected family rights and legal uncertainty. Moreover, there is deep concern of creating segregated communities within the European societies that regulate their family issues outside the control of the state. All this brings to the scene important responsibilities and challenging issues for the European legal system. This thesis discusses the meaningful justifications and real challenges of Muslim family law in Europe in the following main areas: First, the legal framework of religious and family rights when applying a religious family code. Second, the applicability of International Private Law when recognizing and implementing Muslim family law provisions within Europe. Third, the unofficial Muslim family law applied in Italy, as a study case, in comparison to the results of studies in other European countries. Fourth, the main challenges when addressing and dealing with legal pluralism and human rights concerns, including Muslim family law. The major finding is the complexity of this issue, where an interdisciplinary socio–legal approach is essential in order to find concrete solutions for pluralistic European societies through the greater engagement of state law and a better understanding of the challenges that face the legal system and individual Muslims.
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DI, MICCO GIUSEPPE. "MATRIMONIO E CONSUMAZIONE NEI DIRITTI RELIGIOSI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/352177.

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Abstract:
ABSTRACT Il tema della consumazione del matrimonio è alquanto risalente nel tempo. Esso accompagna tale istituto sin dalla sua origine. Questo è visibile analizzando i tre ordinamenti confessionali considerati nel presente lavoro, ossia quello ebraico, canonico ed islamico. Il contesto sociale in cui viviamo, caratterizzato oramai da un disgregarsi dei valori del matrimonio e della famiglia, ci spingono a dubitare se, forse, è ancora oggi necessario dare rilevanza giuridica alla consumazione. Nel diritto canonico esiste il matrimonio rato e non consumato, nonché il procedimento di scioglimento per inconsumazione del matrimonio, che nel 2011 ha subito un trasferimento di competenza nella fase apostolica dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ad un Ufficio costituito presso il Tribunale della Rota Romana. Una diversa importanza assume invece la consumazione nel diritto ebraico ed islamico. Parole chiave: matrimonio, consumazione, scioglimento, divorzio
ABSTRACT The theme of the consummation of the marriage is somewhat of long standing. It accompanies this institution since its origin. This can be seen by analyzing the three religious orders considered in this work, namely Jewish, and Islamic canon. The social context in which we live, now characterized by a disintegration of the values of marriage and the family, encourage us to doubt if, perhaps, it is still necessary to give legal force to the consummation. In canon law exists marriage which is not consummated, and the procedure for dissolution of marriage for materials presented, which in 2011 underwent a transfer of competence in apostolic phase by the Congregation for Divine Worship and the Discipline of the Sacraments to an office set up at the Tribunal of the Roman Rota. A different importance is instead the consummation in Jewish and Islamic law. Keywords: marriage, consummation, dissolution, divorce
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GALLUCCIO, MARIANGELA. "IL DIVIETO DI MATRIMONIO MISTO NEI DIRITTI RELIGIOSI:DIRITTO CANONICO E DIRITTO EBRAICO A CONFRONTO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/233988.

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Abstract:
Starting from an analysis of the discipline of the prohibition of mixed marriages in canon law and in jewish law, this research aims to clarify if, how and under what conditions the religious laws taken into consideration exceed the prohibition of mixed marriages and show characters of flexibility/dynamism and openness in attitude towards the followers of other faiths, and towards the followers of own faith, balancing authority and freedom.
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PICCINNI, MARIA. "Tempo di Dio e tempo degli uomini: la rilevanza della festività nel diritto delle religioni e nel diritto italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/682.

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Abstract:
Il lavoro di ricerca analizza in tutti i suoi aspetti la disciplina relativa alla rilevanza delle festività religiose nell'ordinamento italiano. Il primo capitolo è dedicato all'individuazione del valore che la festività assume nei diversi ordinamenti religiosi e in particolare nel diritto canonico, ebraico, islamico ed avventista. Il secondo capitolo analizza l'evoluzione della normativa unilaterale dello Stato italiano in materia di giorni festivi. Tra i vari problemi che interessano i rapporti tra confessioni religiose e Stato, quelli che più hanno dato luogo a dissensi, e che sono oggetto di trattazione nel terzo capitolo, riguardano essenzialmente la libertà di osservare il riposo festivo e di adempiere i doveri religiosi ad esso connessi, nonché l'obbligo dei datori di lavoro di rendere effettiva tale libertà organizzando l'attività lavorativa in modo che essa non ostacoli l'osservanza del riposo festivo. Nel quarto capitolo viene analizzata la disciplina pattizia, e in particolare le modalità di tutela del diritto alla festività e al riposo per i fedeli di confessioni che hanno stipulato un'Intesa con lo Stato italiano. Infine nell’ultima parte viene esaminata la normativa sulle celebrazioni pubbliche in occasione delle festività religiose in ambito statale, regionale e comunale.
This research analyses in all its aspects the importance of religious festivity in Italian law. The first chapter is dedicated to the individuation of the festivity value in religious rules, in particular in canon, islamic, jewish and adventist law. The second chapter analyses the evolution of unilateral italian rules of week days and holidays. One of the most important problem in the relationship between State and religious confessions regards the freedom of observe the weekly day off and connected religious duties. Employers must guarantee religious freedom, organizing working activity without preventing the observance of festive rest. In the fourth chapter has been analysed the pactional discipline, and in particular the way of protecting the right to observe holidays and rests for people who belong to a religious confession that stipulated an agreement with Italian State. In the last part of the thesis have been examined the norms about public celebrations on the occasion of religious festivity in statal, regional and communal laws.
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PICCINNI, MARIA. "Tempo di Dio e tempo degli uomini: la rilevanza della festività nel diritto delle religioni e nel diritto italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/682.

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Abstract:
Il lavoro di ricerca analizza in tutti i suoi aspetti la disciplina relativa alla rilevanza delle festività religiose nell'ordinamento italiano. Il primo capitolo è dedicato all'individuazione del valore che la festività assume nei diversi ordinamenti religiosi e in particolare nel diritto canonico, ebraico, islamico ed avventista. Il secondo capitolo analizza l'evoluzione della normativa unilaterale dello Stato italiano in materia di giorni festivi. Tra i vari problemi che interessano i rapporti tra confessioni religiose e Stato, quelli che più hanno dato luogo a dissensi, e che sono oggetto di trattazione nel terzo capitolo, riguardano essenzialmente la libertà di osservare il riposo festivo e di adempiere i doveri religiosi ad esso connessi, nonché l'obbligo dei datori di lavoro di rendere effettiva tale libertà organizzando l'attività lavorativa in modo che essa non ostacoli l'osservanza del riposo festivo. Nel quarto capitolo viene analizzata la disciplina pattizia, e in particolare le modalità di tutela del diritto alla festività e al riposo per i fedeli di confessioni che hanno stipulato un'Intesa con lo Stato italiano. Infine nell’ultima parte viene esaminata la normativa sulle celebrazioni pubbliche in occasione delle festività religiose in ambito statale, regionale e comunale.
This research analyses in all its aspects the importance of religious festivity in Italian law. The first chapter is dedicated to the individuation of the festivity value in religious rules, in particular in canon, islamic, jewish and adventist law. The second chapter analyses the evolution of unilateral italian rules of week days and holidays. One of the most important problem in the relationship between State and religious confessions regards the freedom of observe the weekly day off and connected religious duties. Employers must guarantee religious freedom, organizing working activity without preventing the observance of festive rest. In the fourth chapter has been analysed the pactional discipline, and in particular the way of protecting the right to observe holidays and rests for people who belong to a religious confession that stipulated an agreement with Italian State. In the last part of the thesis have been examined the norms about public celebrations on the occasion of religious festivity in statal, regional and communal laws.
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MAIONI, CORINNE. "L'accesso al sistema di intese e la discrezionalità del Governo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/277369.

Full text
Abstract:
La pronuncia della Corte costituzionale sul caso UAAR, che ha visto l'intervento delle più alte corti, consente di affrontare il tema dell'esistenza di un diritto all'intesa. Il ragionamento condotto dai giudici di legittimità trova le sue premesse nella rappresentazione dell’art. 8, 3 comma Cost. come disposizione meramente procedurale, autonoma e non servente rispetto agli altri due commi. In questa prospettiva la Corte Costituzionale ha ridefinito la ratio dell’intesa, individuandone lo scopo non già nella realizzazione dei principi di uguaglianza e pluralismo in materia religiosa, come fino a quel momento sostenuto da larga parte della dottrina e della stessa giurisprudenza, ma nella estensione del metodo della bilateralità alle confessioni acattoliche. Partendo da queste premesse, dopo una ricostruzione storica della politica ecclesiastica in materia di rapporti Stato-confessioni, che costituisce il contesto nel quale si è posta la questio iuris del "diritto" all'intesa, il presente lavoro intende procedere con un'analisi sistematica dei principi costituzionali che compongono il microsistema normativo riguardante la libertà religiosa, al fine di comprendere se vi siano principi atti a vincolare la discrezionalità dell'Esecutivo quanto all'avvio del procedimento bilaterale.
The ruling of the Constitutional Court on the case of UAAR makes it possible to speak about a right to an agreement with the State. The Constitutional Court has redefined the ratio of the agreement between State and religious group, identifying its purpose not in the realization of the principles of equality and pluralism, but in the extension of the method of bilaterality to acactolic confessions. Starting from these premises, after a historical reconstruction of the ecclesiastical policy, this work intends to proceed with a systematic analysis of the constitutional principles t, in order to understand whether there are principles that bind the freedom of the Government with regard to initiating the bilateral procedure.
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DANINI, FEDERICA. "La propaganda religiosa." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1008934.

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ABIS, ALESSANDRA. "I REATI RELIGIOSAMENTE MOTIVATI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/72217.

Full text
Abstract:
In una prospettiva pluralista e post-secolare, un terreno fertile su cui riflettere a proposito di conflitti tra norma secolare e norma religiosa è rappresentato da quella particolare nicchia di fatti criminosi costituita dai cosiddetti reati religiosamente motivati. Si tratta di reati la cui realizzazione è consistita in un comportamento percepito dall’agente come religiosamente doveroso o, quanto meno, meritorio, pur configurandosi come illecito penale. Il presente lavoro si propone di indagare questo fenomeno criminoso, mettendo in luce lo spazio che l’ordinamento intende riservare al fattore religioso, ogniqualvolta quest’ultimo abbia ingenerato nell’individuo un conflitto tale da indurlo a infrangere la legge dello Stato. Esso consisterà, per buona parte, in una ricerca giurisprudenziale volta ad analizzare i percorsi argomentativi con cui i giudici hanno trattato il movente religioso nella commissione di reati, evidenziando le problematiche di tipo tecnico-operativo al fine di trovare spunti proficui per la creazione di un lessico giuridico positivo che sia rispettoso dei principi di uguaglianza, laicità e libertà religiosa.
In a pluralistic and post-secular perspective, fertile ground on which to reflect on conflicts between secular norm and religious norm is represented by the so-called religiously motivated crimes. These are crimes whose realization consisted of behavior perceived by the agent as religiously dutiful or, at least meritorious, even though it is considered a criminal offense. This work aims to investigate this criminal phenomenon, highlighting the space that the system intends to reserve for the religious factor, whenever the latter has engendered a conflict in the individual such as to induce him to break state law. It will consist, for the most part, in a jurisprudential research aimed at analyzing the argumentative paths with which the judges have treated the religious motive in the commission of crimes, highlighting the technical-operational problems in order to find fruitful ideas for the creation of a positive legal lexicon that is respectful of the principles of equality, secularism and religious freedom.
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NEGRI, ALESSANDRO. "IL CONTRASTO ALLA RADICALIZZAZIONE VIOLENTA DI MATRICE RELIGIOSA IN UN ORDINAMENTO LAICO E PLURALISTA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2021. http://hdl.handle.net/2434/816085.

Full text
Abstract:
Nonostante il tema della lotta al terrorismo di matrice asseritamente religiosa, e dunque della radicalizzazione che precede il passaggio all’atto violento, sia al centro del dibattito politico e giuridico ormai da vent’anni, il nostro ordinamento non sembra essere stato ancora in grado di elaborare una risposta univoca e efficace a detti fenomeni. Il punto di partenza da cui prende le mosse questo lavoro è la convinzione che le difficoltà finora incontrate siano anzitutto legate alla lacuna di una definizione giuridica di radicalizzazione, foriera di confusione e criticità. Primo scopo di tale ricerca, quindi, è conferire a tale concetto un’autentica rilevanza giuridica, capace di indicare all’ordinamento il baricentro attorno al quale orientare la propria reazione. Alla luce della proposta qui elaborata, secondo cui il radicalizzato è colui che ha modellato la sua intera personalità attorno alla sua professione di fede e rifiuta di riconoscere pari dignità a chi non condivide la sua religiosità totalizzante, si vaglierà poi l’attuale modello italiano di contrasto alla radicalizzazione, evidenziandone in particolare i limiti e le debolezze. La seconda parte del lavoro suggerisce invece inedite strategie di prevenzione della radicalizzazione e di de-radicalizzazione attuabili in un ordinamento laico come quello italiano, prefigurando nuove ipotesi di collaborazione con le comunità religiose compatibili col quadro costituzionale e sottolineando la centralità del concetto di responsabilità in un piano laico di de-radicalizzazione.
Despite the fact that the fight against allegedly religious terrorism, and therefore the radicalisation that precedes the transition to violence, has been at the centre of the political and legal debate for twenty years now, our legal system does not yet seem to have been able to develop a univocal and effective response to these phenomena. The starting point for this work is the conviction that the difficulties encountered so far are first and foremost linked to the lack of a legal definition of radicalisation, a source of confusion and criticality. The first aim of this research, therefore, is to give this concept legal relevance, capable of indicating to the legal system the centre of gravity around which to orient its reaction. In the light of the proposal elaborated here, according to which the radicalised individual is he who has modelled his entire personality around his profession of faith and refuses to recognise equal dignity to those who do not share his totalising religiosity, the present Italian model of counteracting radicalisation will be examined, highlighting, in particular, its limits and weaknesses. The second part of the thesis, on the other hand, suggests new strategies for the prevention of radicalisation and de-radicalisation that can be implemented in a secular system such as the Italian one, prefiguring new hypotheses of collaboration with religious communities compatible with the constitutional framework and stressing the centrality of the concept of responsibility in a secular plan of de-radicalisation.
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10

Milani, D. "Autonomie regionali e interessi religiosi : i casi italiano e spagnolo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2002. http://hdl.handle.net/2434/47602.

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Books on the topic "Diritti religiousi"

1

Manuale di diritto ecclesiastico: Valori religiosi e rivendicazioni identitarie nell'autunno dei diritti. Torino: G. Giappichelli, 2008.

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2

Garrone, Daniele. Democrazia, libertà religiosa, diritti umani: Radici laiche o religiose? Torino: Claudiana, 2012.

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3

Diritti umani e libertà religiosa. Soveria Mannelli (Catanzaro): Rubbettino, 2010.

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4

Mancini, Roberto. La libertà religiosa tra tradizione e moderni diritti dell'uomo: Le prospettive delle grandi religioni. Torino: Fondazione Giovanni Agnelli, 2002.

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5

Brunelli, David. Diritto penale della libertà religiosa. Torino: G. Giappichelli, 2010.

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6

Tigano, Marta. L'assolutezza del diritto all'istruzione religiosa. Milano: A. Giuffrè, 2004.

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7

Baldin, Serena. Diritti tradizionali e religiosi in alcuni ordinamenti contempornei. [Trieste]: E.U.T., 2005.

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8

Edoardo, Dieni, Ferrari Alessandro, and Pacillo Vincenzo, eds. Symbolon/ diabolon: Simboli, religioni, diritti nell'Europa multiculturale. Bologna: Il Mulino, 2005.

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9

Concetti, Gino. Diritti degli omosessuali. Casale Monferrato (Alessandria): Piemme, 1997.

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10

Alicino, Francesco. Costituzionalismo e diritto europeo delle religioni. [Padova]: CEDAM, 2011.

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Book chapters on the topic "Diritti religiousi"

1

Indellicato, Michele. "La forza universalistica dei diritti e il primato della dignità della persona." In HUMAN RIGHTS Evolution in the digital era, 11–18. Wydawnictwo Wyższej Szkoły Gospodarki Euroregionalnej im. Alcide De Gasperi w Józefowie, 2021. http://dx.doi.org/10.13166/wsge/hr-pl/chyk8647.

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Abstract:
A serious ethical-anthropological reflection on the universalistic force of human rights must start from the question about man (“who is man why you care?”) opening towards a perspective in which the different cultural and religious traditions, today more than ever, they must meet in order to reduce the distance that separates them and to achieve the recognition of the primacy of the dignity of the person. Una seria riflessione etico-antropologica sulla forza universalistica dei diritti umani deve partire dalla domanda sull’uomo (“chi è l’uomo perché te ne curi?”) aprendo verso una prospettiva in cui le diverse tradizioni culturali e religiose, oggi più che mai, devono incontrarsi per ridurre la distanza che le separa e pervenire al riconoscimento del primato della dignità della persona.
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2

Milani, Daniela, and Alessandro Negri. "Il pluralismo religioso e culturale in carcere, terra di confine dei diritti, nell’età della sicurezza." In Confini, migrazioni e diritti umani, 123–48. Milano University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.54103/milanoup.83.86.

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3

Gardella Tedeschi, Bianca. "Il dovere di istruire e di istruirsi nel diritto ebraico." In Religioni e sviluppo sostenibile, 196–210. Accademia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.4000/books.aaccademia.9905.

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4

Chizzoniti, Antonio G. "Proiezioni individuali del diritto di libertà religiosa. Introduzione." In Costituzione, religione e cambiamenti nel diritto e nella società. Pisa University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.12871/97888333921588.

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5

Fucillo, Antonio. "Proiezioni collettive del diritto di libertà religiosa. Introduzione." In Costituzione, religione e cambiamenti nel diritto e nella società. Pisa University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.12871/978883339215817.

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6

Pacillo, Vincenzo. "Sovranismo e libertà religiosa individuale." In Costituzione, religione e cambiamenti nel diritto e nella società. Pisa University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.12871/978883339215811.

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7

Morozzo della Rocca, Paolo. "Alcune riflessioni sul rapporto tra diritto privato e fattore religioso." In Costituzione, religione e cambiamenti nel diritto e nella società. Pisa University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.12871/978883339215827.

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8

De Gregorio, Laura. "Ambiente, creato, sviluppo umano integrale:dimensione religiosa collettiva e prospettiva ecologica." In Costituzione, religione e cambiamenti nel diritto e nella società. Pisa University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.12871/978883339215819.

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9

Piccolo, Patrizia. "La libertà religiosa della donna nell'ordinamento canonico: la clausura 2.0." In Costituzione, religione e cambiamenti nel diritto e nella società. Pisa University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.12871/978883339215815.

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Martucci, Laura Sabrina. "La tutela della libertà religiosa individuale nei percorsi di deradicalizzazione." In Costituzione, religione e cambiamenti nel diritto e nella società. Pisa University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.12871/978883339215816.

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