Academic literature on the topic 'Dipartimento di progettazione architettonica e ambientale'

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Journal articles on the topic "Dipartimento di progettazione architettonica e ambientale"

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Erba, Valeria, and Mina di Marino. "Reti ecologiche: pianificazione e progetti territoriali." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 17–26. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058003.

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Abstract:
Il tema delle reti ecologiche in questo contributo di riflessione scientifica e di sperimentazione didattica viene utilizzato per i possibili sviluppi futuri di approccio sostenibile, integrato e multidisciplinare con la pianificazione territoriale, la progettazione urbanistica e architettonica. Il paradigma di sostenibilitŕ ambientale e sociale delle reti ecologiche sia a livello programmatico-strategico che progettuale, viene applicato all'elaborazione dei tre progetti ricadenti nelle province lombarde di Varese, Lecco e Como. Le sperimentazioni non si limitano a un progetto tradizionale di rete ecologica finalizzato solo alla conservazione della biodiversitŕ (a scala regionale, provinciale e locale), ma all'impiego del medesimo strumento concettuale integrato alle componenti urbanistiche e territoriali per valutare, regolare e/o progettare trasformazioni territoriali sostenibili.
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Dissertations / Theses on the topic "Dipartimento di progettazione architettonica e ambientale"

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Specchia, Vittorio Maria. "RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E ARCHITETTONICA. Il caso del comparto di via Torino-via degli Ortolani a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13166/.

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Abstract:
Questo studio ha come obiettivi la riqualificazione energetica del comparto urbano di edilizia popolare situato nel quartiere Cavedone a Bologna, la riqualificazione “sociale" della stessa area e il raggiungimento di un profitto economico a seguito degli interventi svolti. Gli edifici sono locati nella periferia est di Bologna, di natura popolare, altamente disperdenti per via delle scelte adottate al momento della progettazione e realizzazione negli anni ’70 , e in condizioni di deterioramento che richiederebbe interventi di manutenzione/ristrutturazione. Dopo aver calcolato in base ai dati disponibili il fabbisogno energetico dei fabbricati, si fornisce ad un possibile investitore un piano di riqualificazione degli edifici, che tramite l’aggiunta di un cappotto isolante, la sostituzione degli infissi e l’applicazione di soluzioni tecniche/tecnologiche renderà i consumi annui prossimi allo zero. L’intervento sarebbe totalmente a carico dell’investitore e quindi gratuito per gli inquilini, in cambio della concessione da parte di questi ultimi e del Comune del permesso di edificare, nell’area circostante, una determinata superficie utile per rientrare dell’investimento e ricavarne un profitto. Il calcolo viene fatto a fronte di un rientro sui 5 o 0 anni, con relative differenze su metrature quadrate da edificare e relativi costi di costruzione. A fine lavori, a fronte della spesa sostenuta, l’investitore conseguirà un guadagno grazie all’incremento di valore degli immobili restaurati (nel caso di acquisto dagli inquilini) e alla vendita delle nuove volumetrie realizzate. I benefici sarebbero quindi plurimi, da quelli energetici e di sostenibilità ambientale, a quelli “sociali”, oltre che dei vantaggi economici.
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Books on the topic "Dipartimento di progettazione architettonica e ambientale"

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Università di Napoli. Dipartimento di progettazione architettonica e ambientale, ed. Architettura e città: Laboratorio di progettazione architettonica III. A. Roma: Diagonale, 2000.

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Seminario, di progettazione architettonica "La città del teatro" (3rd 1994 Parma Italy). La città del teatro: Per una scuola di architettura : seminario di progettazione architettonica. Milano: Abitare Segesta cataloghi, 1995.

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Leonardi, Mariagrazia. Il progetto della memoria: Casi e strategie di progettazione architettonica e ambientale per la valorizzazione del patrimonio storico monumentale = The memory project : architectural and environmental design cases and strategies for the development of historical monumental heritage sites. Roma: Gangemi, 2012.

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La citta del teatro: Per una scuola di architettura : Seminario di progettazione architettonica. Abitare Segesta cataloghi, 1995.

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Questioni di progettazione: L'esperienza del Laboratorio di progettazione architettonica e urbana 1 del Corso di Laurea in Tecniche dell'architettura e della Costruzione. Roma: Gangemi, 2004.

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Conference papers on the topic "Dipartimento di progettazione architettonica e ambientale"

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Basso, Marzia. "Paesaggi in movimento." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8037.

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Abstract:
Negli ultimi decenni del secolo scorso si è diffusa nel mondo occidentale una nuova coscienza ambientale ed ecologica che, assieme alla rivoluzione tecnologica ed informatica, ha orientato anche la progettazione architettonica ed urbanistica verso una integrazione/ibridazione di elementi naturali, artificiali e tecnologici, con particolare attenzione per gli aspetti della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, alle varie scale di intervento, dagli edifici “intelligenti” alla rete delle smart cities. Ogni giorno assistiamo alla creazione di ambienti sempre più interconnessi, interattivi e interagenti con gli utenti, flessibili e capaci di scambiare informazioni con il mondo esterno. Siamo ormai in grado di monitorare i nostri contesti di vita come mai fino ad ora era stato possibile, raccogliendo e mettendo a sistema una mole di informazioni senza precedenti. Inoltre le nuove tecnologie in molti casi vengono utilizzate per semplificare e facilitare la comunicazione bidirezionale e in tempo reale fra utenti e gestori dei servizi, tra cittadini ed amministrazioni e, più in generale, fra i vari attori del paesaggio, all’interno di una rete di interconnessioni fisiche ed immateriali sempre più fitta e diversificata. Il progetto ecosostenibile di paesaggio richiede, pertanto, un approccio sistemico e uno sguardo ampio che riesca a far incontrare la tutela e la conservazione con la trasformazione e la rigenerazione, inevitabile quanto vitale per i nostri contesti di vita, passando anche attraverso l’uso di strumenti non convenzionali, impiegati diffusamente sia per uno studio del territorio più rispondente alla complessità delle dinamiche reali, sia per la costruzione di un progetto comune di paesaggio. During the last decades of the 20th century a new environmental and ecological awareness has spread in the western world. Together with the technological and digital revolution, it has also directed the architectural and urban design towards an integration/crossbreeding of natural, artificial and technological elements, giving special attention to the aspects of environmental sustainability and of energy saving at the different levels of intervention, from the “intelligent” buildings to the network of the smart cities. Every day we witness to the creation of spaces that are more and more interconnected, user interactive and interagent, flexible and able to exchange information with the outside world. We are now able to supervise our life contexts as never before by collecting and organizing a huge amount of information without precedent. Furthermore, new technologies are used in many cases to simplify and facilitate bidirectional and real-time communication between users and providers, citizens and administrative offices and, in wider terms, among the various actors of the landscape inside a more and more close and diversified network of physical and immaterial interconnections. The eco-sustainable landscape design requires therefore a systemic approach and an overlook in order to permit the match between safeguard and preservation on one hand and transformation and regeneration on the other. This is as inevitable as it is essential for our life contexts, as well as the use of unconventional tools diffusely employed whether for a territorial study in accordance with the complexity of the actual dynamics or for the construction of a collective project of landscape.
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