Journal articles on the topic 'DIDATTICA E PEDAGOGIA SPERIMENTALE'

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Todisco, Vincenzo, and Francesca Cangemi. "“Tandem”: una sperimentazione didattica per promuovere il doppio profilo di competenza." DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no. 2 (November 16, 2022): 207–18. http://dx.doi.org/10.33683/didit.22.02.08.

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Abstract:
Grazie al doppio profilo di competenza, chi opera nel campo dell’insegnamento e delle didattiche disciplinari dispone di conoscenze e abilità sia teorico-scientifiche sia applicative. Un tale profilo è sempre più richiesto nell’ambito delle Alte scuole pedagogiche (ASP). Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile avvicinare la pratica alla teoria. Con il progetto “QUATTRO/Tandem_PHGR” l’Alta scuola pedagogica dei Grigioni sta lavorando a un modello che prevede la collaborazione tra docenti, insegnanti di scuola elementare, ricercatrici/ricercatori e studenti/studentesse nell’ambito della didattica disciplinare italiano lingua straniera (L2). L’articolo presenta il progetto nel suo insieme e le modalità secondo le quali, in una prima fase sperimentale, gli e le insegnanti di scuola elementare hanno avuto la possibilità di partecipare alla ricerca didattica e all’insegnamento di moduli di glottodidattica dell’italiano L2. Si presentano e discutono inoltre i dati raccolti per la valutazione della fase sperimentale del progetto.
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Bertolini, Piro. "Lo stato delle scienze dell’educazione in Italia." Swiss Journal of Educational Research 22, no. 1 (January 1, 2000): 93–110. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.22.1.5083.

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Abstract:
Nell’articolo si affronta dapprima la questione della definizione delle scienze dell’educazione che in Italia si presenta con due accezioni: come indicativa delle varie scienze umane (psicologia, sociologia, psicoanalisi, ecc.) nel momento in cui si occupano esplicitamente del fenomeno educativo la prima e indicativa delle diverse specificazioni della pedagogia generale (storia della pedagogia; didattica; pedagogia speciale; pedagogia sperimentale; pedagogia degli adulti; ecc.) la seconda. Su questa base si discute l’evoluzione delle scienze dell’educazione a partire dalla seconda guerra mondiale, ponendo l’accento sui fattori che ne hanno condizionato le due anime: da un lato le esigenze di carattere sociale con riferimento a problematiche extra-scolastiche, dall’altro lato il diffondersi di un reale interesse per la formazione professionale degli insegnanti. Di particolare interesse è l’evoluzione della didattica che è alla ricerca di una autonomia delle varie specificazioni attraverso la costituzione di un proprio statuto epistemologico e di metodologie di ricerca proprie. Infine, per quanto riguarda le istituzioni e gli strumenti di appoggio alle scienze dell’educazione o pedagogiche, l’articolo tocca il ruolo delle riviste specializzate e di alcune Associazioni che riuniscono i rappresentanti delle varie discipline pedagogiche e ad alcuni centri di ricerca pubblici o privati.
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Cipolli, Carlo, and Pio Enrico Ricci Bitti. "La nascita e lo sviluppo della Psicologia nell'Università di Bologna dal 1950." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (October 2021): 61–84. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12597.

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Abstract:
Renzo Canestrari (1924-2017) è stato uno dei più prestigiosi psicologi italiani del XX secolo. È stato professore ordinario di Psicologia (poi Psicologia generale) nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dal 1960 al 1999. Laureato in Pedagogia nel 1946 e in Medicina e Chirurgia nel 1951, ha effettuato un'attività di ricerca in vari ambiti della psicologia sperimentale ed evolutiva, ovvero la percezione visiva (utilizzando paradigmi della psicologia della Gestalt e del funzionalismo) e il funzionamento dei processi cognitivi ed emozionali nei bambini e negli adolescenti. Ha esercitato anche un ruolo importante nella promozione di studi collaborativi (condotti con metodiche diagnostiche, psicometriche e strumentali) tra psicologi e clinici medici sulle relazioni tra stress e sintomi di varie patologie psicosomatiche, favorendo in tal modo la crescita della Psicologia Clinica nelle Facoltà italiane di Medicina e Chirurgia. Fin dagli ultimi anni '60 ha fornito a molti giovani ricercatori collaboratori l'opportunità di fare ricerca nel suo Istituto di Psicologia, nel quale vi era un numero rilevante di laboratori per la ricerca sperimentale e di ambulatori per attività diagnostiche e psicoterapiche su bambini e adolescenti. Il risultato più importante della sua lunga attività didattica è stato l'inserimento della Psicologia generale e della Psicologia clinica nel core curriculum della laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e nelle lauree delle professioni sanitarie.
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Mazza, Caterina, and Samuele Calzone. "Spazi di apprendimento virtuali e integrati: l’esperienza di alcune scuole italiane impegnate nei progetti ‘PON per la scuola’ nell’affrontare l’emergenza COVID-19." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 46–61. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.307.

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Abstract:
Negli ultimi anni il dibattito sull’educazione si è arricchito di una nuova componente che prevede, come proposto da Loris Malaguzzi (I cento linguaggi dei bambini. L'approccio di Reggio Emilia all'educazione dell'infanzia, 2010), di considerare lo spazio come il “terzo educatore”, capace di sostenere l’apprendimento in una prospettiva di inclusione e di ascolto. È ormai riconosciuto il ruolo dello spazio nei processi di rinnovamento dei sistemi scolastici, così come promosso dalle ricerche dell’OCSE: l’ambiente fisico risulta determinante nello sviluppo del benessere degli studenti (Cuyvers, 2011), nella possibilità di accedere all’istruzione e infine nell’acquisizione di competenze chiave (Von Ahlefeld, 2009). A partire dal 2020, l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del COVID-19 ha costretto le scuole di ogni ordine e grado a ripensare la didattica online e a rivedere, di conseguenza, l’ambiente scolastico. L’iniziale sospensione delle attività didattiche in presenza e la realizzazione, successivamente, di una didattica mista (presenza-online) ha alterato l’organizzazione degli spazi scolastici, accentuando in alcuni casi forme di diseguaglianza (relative, ad esempio, all’accesso ai device tecnologici) che hanno contribuito ad aumentare il divario e la povertà educativa nei territori (Save The Children, 2 marzo 2021). In tale prospettiva, il presente studio ha approfondito la risposta che le scuole secondarie di secondo grado, all’interno dell’opportunità offerta dal Programma Operativo Nazionale PON Per la Scuola 2014-2020, hanno sperimentato in termini di didattica a distanza, durante i mesi del primo lockdown (marzo-giugno 2020) e nel primo quadrimestre dell’a.s. 2020/2021. Sono state individuate 12 scuole particolarmente attive che sono state coinvolte in una analisi qualitativa: l’indagine ha permesso anche di individuare alcuni casi virtuosi di istituti che hanno organizzato lo spazio di apprendimento virtuale sia acquistando strumentazione tecnologica per dotare il proprio istituto di attrezzature adeguate, sia offrendo una formazione specifica al corpo docente in relazione all’uso delle TIC e delle metodologie didattiche maggiormente funzionali all’erogazione della didattica a distanza e digitale integrata. L’obiettivo è capire come un ripensamento dello spazio, in forme miste (presenza-online), abbia promosso il recupero della dimensione di inclusione e di collaborazione che sono alla base dello sviluppo delle competenze: l’ambiente fisico facilita infatti l’espressione di bisogni e di esigenze specifiche ma richiede, allo stesso tempo, una metodologia didattica adeguata e una disponibilità di tecnologie. Questa analisi intende cogliere le prospettive di miglioramento e gli ambiti su cui sarebbe auspicabile pianificare interventi di tipo formativo e di supporto alle scuole per il futuro, oltre che estendere ulteriormente l’analisi esplorando altre realtà. Un’ulteriore prospettiva di ricerca futura potrebbe coinvolgere gli studenti che hanno sperimentato la didattica a distanza in una riflessione meta-cognitiva sul loro processo di apprendimento in relazione allo spazio fisico e virtuale in cui si svolge la relazione pedagogica.
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Francesca, Addarii, Elisabetta Ciracò, and Ketty Polo. "Scacchi a scuola, funzioni esecutive e pandemia: uno studio esplorativo." QUADERNI ACP 29, no. 4 (2022): 153. http://dx.doi.org/10.53141/qacp.2022.153-156.

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Abstract:
L’epidemia da Covid-19 ha alterato significativamente l’apprendimento e lo sviluppo nei bambini in età scolare. Lo studio intende esplorare le funzioni esecutive prima e dopo la quarantena, indagando il possibile effetto di un intervento di un laboratorio di scacchi. Sono stati coinvolti 83 bambini: 39 (gruppo controllo-GC) hanno svolto le attività scolastiche in didattica a distanza; 44 (gruppo sperimentale-GS) hanno svolto didattica a distanza e un laboratorio di scacchi online. I genitori hanno compilato il questionario BRIEF per la valutazione delle funzioni esecutive prima dell’attivazione del laboratorio (marzo 2020) e al termine dell’anno scolastico (giugno 2020). I risultati evidenziano nel GC un aumento della frequenza di rischio nell’acquisizione delle funzioni esecutive (monitoraggio del compito, inibizione e regolazione comportamentale); al contrario, tali aree risultano migliorate nel GS. I risultati sostengono il laboratorio scacchi come utile strumento di supporto all’apprendimento e allo sviluppo di alcune funzioni esecutive.
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Weyland, Beate. "EDEN LAB – Laboratorio di ambienti educativi con la natura." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 26–35. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.337.

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Abstract:
Il contributo descrive il percorso che ha portato alla nascita del laboratorio interdisciplinare EDEN – Educational Environments with Nature – LAB e presenta alcune azioni intraprese tra il 2020 e il 2022. Il laboratorio si occupa di documentare, accogliere e stimolare attività didattiche, ricerche e implementazioni riferite alla creazione di paesaggi educativi che sostengono il benessere e la qualità della relazione didattica, anche attraverso l’introduzione delle piante negli spazi interni. La qualità della proposta si riconosce in un approccio interdisciplinare, che coniuga pedagogia e didattica ad architettura e design e ad altre discipline come botanica, sociologia, filosofia, per comprendere come trasformare gli spazi scolastici nell’ottica dell’abitare.
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Ciccarelli, Santolo, Chiara Scuotto, Luigi Aruta, Francesco V. Ferraro, and Maria Luisa Iavarone. "Developing novel life skills and experiences: a pilot study with Functional Advanced Didactics." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 52–68. http://dx.doi.org/10.36253/form-13731.

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Abstract:
The pandemic has produced profound changes in teaching activities, with consequences on the educational processes and social development of students. In this sense, the following contribution explores the potential of Advanced Functional Didactics (DAF), a didactic proposal that aims to deliver traditional didactic contents through motor activity. Carried out in a difficult social context, namely the IC Ristori of Naples, located in the Forcella district, the study involves a second class of primary school and a first class of lower secondary school. The experimental hypothesis of this research is that the introduction of the DAF can bring benefits to the physical, psychological, social and learning abilities of the learners. This pilot study was the first to carry it out, thus proposing to verify the impact of this methodology on students to collect useful responses to improve it. Lo sviluppo di nuove abilità ed esperienze: uno studio pilota con la Didattica Avanzata Funzionale. La pandemia ha prodotto profondi cambiamenti nelle attività didattiche, con conseguenze sui processi formativi e di sviluppo sociale degli studenti. In tal senso, il seguente contributo esplora le potenzialità della Didattica Avanzata Funzionale (DAF), una proposta didattica che mira ad erogare i contenuti didattici tradizionali attraverso l’attività motoria. Realizzato in un contesto sociale difficile, ossia l’IC Ristori di Napoli, sito nel quartiere di Forcella, lo studio coinvolge una classe seconda della scuola primaria e una classe prima della scuola secondaria di primo grado. L’ipotesi sperimentale di questa ricerca è che l’introduzione della DAF possa apportare benefici alle capacità fisiche, psicologiche, sociali e di apprendimento dei discenti. Questo studio pilota è stato il primo a realizzarla, proponendosi quindi di verificare l’impatto di questa metodologia sugli studenti allo scopo di raccogliere risposte utili a migliorare quest’ultima.
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GIUDICE, FRANCO. "RICERCA, STRUMENTI, DIDATTICA E PUBBLICA UTILITÀ: CARLO BARLETTI E LA FISICA SPERIMENTALE A PAVIA PRIMA DI VOLTA." Nuncius 19, no. 2 (January 1, 2004): 569–99. http://dx.doi.org/10.1163/221058704x00362.

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Munch, Anne-Marie, and Maria-Luisa Schubauer-Leoni. "L’analyse comparée d’une tâche «scolaire» mise en œuvre avec des enfants de 4 ans dans une classe enfantine et dans une crèche à Genève." Swiss Journal of Educational Research 25, no. 2 (September 1, 2003): 251–70. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.25.2.4663.

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Abstract:
Questo contributo s’iscrive nel campo della didattica comparata ed è organizzato attorno al concetto di contratto didattico e delle sue dimensioni topogenetiche, cronogenetiche e mesogenetiche. Questi strumenti teorici, solitamente adoperati per comprendere le pratiche scolastiche, vengono ripresi, a titolo sperimentale, per l’analisi delle pratiche nel contesto prescolastico. La ricerca prende spunto da un compito creato da un gruppo di docenti della scuola dell’infanzia con lo scopo di proporla a degli alunni di 4 anni. Il compito è stato realizzato ed analizzato nei due ambiti: in quello della scuola dell’infanzia ed in quello di un asilo nido. Lo scopo è quindi di confrontare la realizzazione di un compito preciso in due istituzioni distinte, che accolgono, in entrambi i casi, bambini di 4 anni. L’analisi si concentra su una difficoltà specifica del compito, rilevata a priori. Le tecniche alle quali fanno appello le due professioniste (docente ed educatrice) per gestire questa difficoltà sono distinte anche se mirano a finalità fondamentalmente simili.
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Pierotti, Federico. "Film didattico e pedagogia del cinema in Italia nel secondo dopoguerra." Quaderni d'italianistica 34, no. 2 (March 25, 2014): 65–84. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v34i2.21035.

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Abstract:
Il saggio presenta i principali temi che caratterizzano il dibattito sulla pedagogia del cinema in Italia tra la fine degli anni quaranta e l’inizio degli anni cinquanta. La prima parte ripercorre le diverse posizioni in relazione alla dimensione emotiva delle immagini cinematografiche, considerata da taluni come un ostacolo all’attività didattica, da altri come una base da sfruttare per una nuova forma di azione educativa. La seconda parte è dedicata al problema della comprensione delle strutture narrative e linguistiche del film in relazione al grado di sviluppo intellettivo dei giovani spettatori. Il dibattito nazionale evidenzia un terreno fortemente ricettivo nei confronti delle teorie metodologiche che negli stessi anni vanno maturando nell’ambito della filmologia. In questo senso, esso offre un’occasione di aggiornamento e di modernizzazione delle pratiche discorsive sul mezzo cinematografico.
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Di Palma, Davide. "Promote the learning of life skills in primary school through an innovative didactics’ proposal of motor-sports education." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 3 (December 31, 2022): 123–43. http://dx.doi.org/10.36253/form-13662.

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Abstract:
The research work aims to emphasize the importance of motor and sports education in the training of people, starting from primary school, through the acquisition of life skills. In this regard, this work proposes an experimental motor education program to be developed in just 20 hours in primary schools, with the aim of increasing the educational level of young students in five key thematic area useful for stimulating the learning of the main life skills. The research methodology is based on an empirical approach, in line with several studies in the pedagogical field, which allows to observe and evaluate in detail the progress made by the students from the motor, social-relational and educational point of view. The results are measured by creating an evaluation protocol that is applied both before and after the administration of the experimental project. The research carried out fulfills the initial research purpose and it is the basis for future studies in the field of educational sciences aimed at the growth of the individual through a suitable institutional and didactic restructuring of motor and sport education in the school system. Promuovere l’apprendimento delle life skills nella scuola primaria attraverso una proposta didattica innovativa di educazione motorio-sportiva. Il lavoro di ricerca ha lo scopo di sottolineare l’importanza dell’educazione motoria e sportiva nella formazione delle persone, a partire dalla scuola primaria, attraverso l’acquisizione delle life skills. A tal proposito, questo lavoro propone un programma sperimentale di educazione motoria da sviluppare in sole 20 ore nelle scuole primarie, con l’obiettivo di aumentare il livello di istruzione dei giovani studenti in cinque aree educative utili a stimolare l’apprendimento delle principali life skills. La metodologia di ricerca si basa su un approccio empirico e osservativo, in linea con i principali studi in ambito pedagogico, che permette di analizzare nel dettaglio i progressi compiuti dagli studenti dal punto di vista motorio, socio-relazionale ed educativo. I risultati vengono misurati attraverso la realizzazione di un protocollo di valutazione che viene applicato nella fase precedente e successiva alla somministrazione del progetto sperimentale. La ricerca soddisfa lo scopo di ricerca iniziale, ed è la base per futuri studi nel campo delle scienze della formazione volti alla crescita dell’individuo attraverso una adeguata ristrutturazione istituzionale e didattica dell’educazione motoria e sportiva nel sistema scolastico.
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Lilia Bottigli. "La pedagogia ritrovata e rinnovata in una esperienza formativa per il sistema integrato di educazione ed istruzione “zerosei”." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 257–68. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.144.

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Abstract:
Il contributo illustra un’esperienza formativa triennale a sostegno dello sviluppo del sistema di istruzione e scolarizzazione dei bambini fino a sei anni di cui al decreto legislativo n. 65 del 2017; l’esperienza didattica sull’osservazione pedagogica è stata realizzata nel livornese con la collaborazione dell’Università degli Studi di Firenze. Al corso di formazione hanno partecipato diciotto coordinatori pedagogici e duecentoquaranta educatori e insegnanti degli asili nido comunali e privati e degli asili nido statali, comunali e privati.
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Lazzaretti, Letizia. "Efficacia di un progetto di educazione linguistica inclusivo su auto-percezioni e struttura di testi narrativi." DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no. 2 (November 16, 2022): 11–41. http://dx.doi.org/10.33683/didit.22.02.01.

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Abstract:
Lo studio ha confrontato gli alunni con DSA di 4 classi sperimentali (tot. 8) e 3 di controllo (tot. 7) su abilità di scrittura e auto-percezioni su atteggiamenti di scrittura e benessere di classe. Le classi sperimentali hanno seguito un progetto di educazione linguistica che, tra i suoi obiettivi, annovera la promozione di atteggiamenti motivati e strategici verso la scrittura e la costruzione di un clima di classe sereno e inclusivo; le classi di controllo hanno seguito la normale programmazione prevista per l’anno scolastico in corso. Gli alunni hanno scritto un testo narrativo, valutato con procedure olistiche e analitiche, e completato tre questionari di auto-percezione inerenti a autoefficacia, strategie di scrittura e benessere di classe. I risultati evidenziano che le abilità di scrittura e le percezioni sono migliori per il gruppo sperimentale, soprattutto per gli alunni con DSA. Da qui emerge l’efficacia del Progetto nel garantire una didattica inclusiva e un miglioramento di abilità e percezioni di scrittura per tutti gli studenti con difficoltà, anche quelli con DSA.
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Barbara Letteri and Giuseppe Filippo Dettori. "Inclusione e leadership: il ruolo del dirigente scolastico nella promozione della valorizzazione delle differenze." IUL Research 3, no. 5 (June 17, 2022): 87–102. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.202.

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Abstract:
Il contributo presenta i risultati emersi da una ricerca che ha coinvolto 24 dirigenti scolastici, che hanno partecipato a dei focus group sul loro ruolo nel favorire l’inclusione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali. I focus group hanno focalizzato l’attenzione sulla responsabilità del capo d’istituto nella promozione del benessere a scuola di tutti gli studenti, specie di coloro che presentano maggiori difficoltà. Dall’indagine emerge la grande importanza del dirigente nel promuovere l’inclusione. La ricerca evidenzia, inoltre, la necessità di una maggiore formazione di tutto il personale scolastico (compresi i dirigenti) sulla pedagogia e didattica speciale, per avere strumenti più incisivi da realizzare per un clima più attento alla valorizzazione delle differenze.
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Pillera, Giuseppe C. "Feedback docente e revisione tra pari su compiti di progettazione della ricerca: evidenze empiriche da un corso di Pedagogia sperimentale online." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 309–26. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12406.

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Abstract:
La ricerca mira a identificare le tipologie di feedback che gli studenti reputano particolarmente utili per supportare percorsi di formazione universitaria online focalizzati sull'applicazione di conoscenze in compiti di progettazione, studiandone la relazione con alcune dimensioni cognitive dell'apprendimento. Lo studio, basato sull'analisi quantitativa di dati provenienti da un questionario somministrato a un gruppo di studenti e sulle valutazioni loro assegnate nelle diverse fasi del corso, verifica inoltre, all'interno di un disegno quasi-sperimentale, eventuali differenze tra chi ha lavorato in gruppo e chi individualmente e presenta gli esiti di un'analisi correlazionale tra l'utilità percepita delle varie tipologie di feedback indagate e il tasso di frequentazione delle lezioni.
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Marazzi, Elisa. "L'editoria scolastico-educativa e la ricerca storica. Il caso italiano." SOCIETÀ E STORIA, no. 138 (November 2012): 823–51. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-138008.

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Abstract:
L'articolo propone una rassegna degli studi italiani di storia dell'editoria scolastica, condotti negli ultimi trent'anni in risposta a diverse sollecitazioni, spesso provenienti dall'estero. Tra queste, il rinnovamento in chiave interdisciplinare degli studi di storia della pedagogia e della didattica, ma anche l'evoluzione della storiografia del libro e dell'editoria e il conseguente incremento dell'attenzione nei confronti dei prodotti editoriali a larga circolazione e del loro apporto alla storia sociale e culturale. Dopo aver proposto una definizione dell'oggetto di ricerca che tenga in considerazione gli inevitabili intrecci tra manuale scolastico e letteratura per l'infanzia, l'a. passa in rassegna i contributi (repertori, monografie, cataloghi storici) realizzati da studiosi di diversa formazione; il panorama delineato consente di formulare riflessioni sul metodo e proporre nuove piste di ricerca che mettano a frutto il lavoro svolto sinora.
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Pajer, Flavio. "L’istruzione religiosa nelle scuole dell’unione europea: un’ identità plurale e in evoluzione." Revista Pistis Praxis 2, no. 2 (September 29, 2010): 449. http://dx.doi.org/10.7213/pp.v2i2.15338.

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Abstract:
L’insegnamento scolastico della religione nell’Unione Europea obbedisce a una vastíssima gamma di contesti diversi: diversità di sistemi educativi, di rapporti tra Stato e Chiese, di storie religiose nazionali. La legittimazione dei corsi dipende a volte dalla Costituzione, a volte da concordati, a volte dalle Chiese in collaborazione con lo Stato. Nell’ultimo ventennio è stato rilevante anche il “magistero laico” degli organismi europei, che insistono sul ruolo civico, etico dell’istruzione religiosa, ai fini di una educazione alla convivenza pacifica nella diversità crescente delle fedi religiose e delle convinzioni non religiose. Al di là delle differenze confessionali, coesistono diversi modelli didattici di istruzione religiosa: istruzione nella fede, a partire dalla religione, sulla religione, al di fuori della religione. La Pedagogia e la Didattica delle religioni sono oggetto di continua ricerca e sperimentazione nella facoltà teologiche e negli Istituti superiori di Scienze della religione e della formazione.
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CHAGAS, Júnior Olair, Fabiana Aparecida LOBO, and José Luiz GONÇALVES. "Avaliação de uma Nova Abordagem para o Ensino de Química." INTERRITÓRIOS 6, no. 12 (December 7, 2020): 355. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.249005.

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Abstract:
RESUMONeste trabalho é relatado o processo de elaboração e aplicação de um roteiro de atividade prática para professores do ensino médio como uma forma de estratégia didática para o ensino da teoria cinética dos gases na disciplina de química. Esta estratégia foi caracterizada por uma abordagem específica, aula expositiva do conteúdo seguida do vídeo experimental para a discussão do tópico. Optou-se por utilizar o Youtube por ser uma das plataformas mais acessadas por qualquer estudante. Escolheu-se um vídeo que continha um experimento claro e objetivo correlacionado com o conteúdo acima citado. Em seguida, elaborou-se o vídeo da aula prática que conteve com uma breve contextualização no cotidiano dos alunos, seguida do vídeo experimental do Youtube e por fim algumas perguntas discursivas. Os resultados indicam que a abordagem do vídeo experimental apresenta uma vantagem significativa sobre as aulas teóricas, reforçando a importância da utilização de práticas experimentais extras na sala.Ensino de Química. Aula prática. Teoria dos gases. Termodinâmica. Vídeo experimental.ABSTRACTIn this work, the process of elaborating and applying a script of practical activity for high school teachers is reported as a form of didactic strategy for teaching the kinetic theory of gases in the discipline of chemistry. This strategy was characterized by a specific approach, expository class of content followed by the experimental video for the discussion of the topic. We decided to use YouTube as it is one of the most online video-sharing platform accessed by any student. A video was chosen which contained a clear and objective experiment correlated with the above-mentioned content. Then, the video of practical class was elaborated, which contained a brief contextualization in the students' daily lives, followed by experimental YouTube video and finally some discursive questions. The results indicate that the experimental video approach has significant advantage over the analytical classes, reinforcing the importance of using extra experimental practices in classroom.Chemistry teaching. Practical class. Gas theory. Thermodynamics. Experimental vídeo.RESUMENEn este trabajo se reporta el proceso de elaboración y aplicación de un guión de actividad práctica para profesores de secundaria como una forma de estrategia didáctica para la enseñanza de la teoría cinética de los gases en la asignatura de la química. Esta estrategia se caracterizó por un enfoque específico, una clase expositiva del contenido seguida del video experimental para la discusión del tema. Optamos por utilizar Youtube ya que es una de las plataformas más visitadas por cualquier estudiante. Se eligió un video que contenía un experimento claro y objetivo correlacionado con el contenido mencionado anteriormente. Luego, se elaboró el video de la clase práctica, que contenía una breve contextualización en la vida cotidiana de los estudiantes, seguido del video experimental de YouTube y finalmente algunas preguntas discursivas. Los resultados indican que el enfoque de video experimental presenta una ventaja significativa sobre las clases teóricas, lo que refuerza la importancia de utilizar prácticas experimentales adicionales en el aula.Enseñanza de la Química. Clase práctica. Teoría de los gases. Termodinámica. Video experimental.SOMMARIOIn questo lavoro viene riportato il processo di elaborazione e applicazione di uno script di attività pratica per insegnanti di scuola secondaria come una forma di strategia didattica per l'insegnamento della teoria cinetica dei gas in materia di chimica. Questa strategia è stata caratterizzata da un approccio specifico, una classe espositiva del contenuto seguita da un video sperimentale per la discussione dell'argomento. Abbiamo scelto di utilizzare YouTube in quanto è una delle piattaforme più visitate da qualsiasi studente. È stato scelto un video che conteneva un esperimento chiaro e oggettivo correlato ai contenuti sopra menzionati. Quindi è stato prodotto il video della lezione pratica, che conteneva una breve contestualizzazione nella vita quotidiana degli studenti, seguito dal video sperimentale di YouTube e infine da alcune domande discorsive. I risultati indicano che l'approccio video sperimentale ha un vantaggio significativo rispetto alle lezioni, rafforzando l'importanza dell'utilizzo di pratiche sperimentali aggiuntive in classe.Insegnamento di chimica. Lezione pratica. Teoria dei gas. Termodinamica. Video sperimentale.
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Cipolli, Carlo, Vincenzo Natale, Pio Enrico Ricci Bitti, and Nicolino Rossi. "Le radici del Dipartimento di Psicologia "Renzo Canestrari": documenti per una memoria collettiva." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (October 2021): 9–13. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12568.

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Abstract:
Renzo Canestrari (1924-2017) è stato uno dei più illustri psicologi italiani ed ha dato un contributo decisivo alla rinascita della psicologia in Italia nel secondo dopoguerra. Laureato in Pedagogia e in Medicina e Chirurgia, è stato professore ordinario di Psicologia nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna dal 1960 al 1999. Ha fondato l'Istituto (poi Dipartimento) di Psicologia negli anni '60, all'interno del quale ha promosso lo sviluppo di molteplici aree di ricerca di psicologia sperimentale, clinica e applicata. Queste linee sono state successivamente sviluppate dagli allievi, molti dei quali hanno raggiunto posizioni importanti in numerose università italiane. In occasione dell'intitolazione del Dipartimento di Psicologia a suo nome, numerosi allievi hanno progettato di ricordare gli esordi e i successivi sviluppi dei suoi contributi in molteplici aree di ricerca. Questo numero di Ricerche di Psicologia intende essere sia un segno di gratitudine sia uno stimolo per la raccolta di ulteriori documentazioni e per approfondimenti storiografici sulla diffusione e affermazione della psicologia in ambito universitario e in altri ambiti della società italiana nella seconda metà del XX secolo.
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Bocci, Fabio, and Ines Guerini. "La formazione degli insegnanti in era Covid. Descrizione e analisi di una esperienza laboratoriale sui temi della pedagogia e della didattica inclusiva." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2021): 271–86. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2021oa11990.

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Abstract:
La Pandemia Covid-19, com'è ormai ampiamente noto, ha costretto a un ripensamento degli spazi sociali della relazione anche educativa e formativa, facendo emergere tutta una serie di criticità e di questioni già presenti in era pre-pandemica ma che i confinamenti obbligati e i limiti imposti dal distanziamento hanno amplificato. In tal senso, anche in ambito universitario si è dovuto operare una riconfigurazione non solo degli spazi (presenza vs distanza) ma del paradigma della formazione stessa. Questo ha rappresentato e sta rappresentando una opportunità per chi ha raccolto positivamente tale sfida, aprendosi a esperienze che - pur nella loro tendenza a ri-adattare il vecchio nel nuovo - hanno comunque introdotto alcuni elementi innovativi e la sperimentazione di campi d'azione poco o non del tutto esplorati. È quanto accaduto anche agli autori del presente contributo nel quale si descrivono alcune esperienze laboratoriali condotte nell'ambito della formazione iniziale degli insegnanti del ciclo primario. Lo sfondo è dato dall'ambito di riferimento: quello della pedagogia e della didattica inclusiva, che hanno rappresentato non solo il contenuto disciplinare da veicolare ma l'orizzonte di senso per le scelte metodologico-didattiche adottate e per la scelta dello stesso oggetto di studio proposto ai partecipanti.
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Piccardi, Duccio. "TEACHING SOUND SYMBOLISM THROUGH JAPANESE POP CULTURE. A RESPONSE TO KAWAHARA (2018)." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 19, 2023): 724–58. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19725.

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Abstract:
This paper provides a quantitative assessment of Shigeto Kawahara’s phonetics teaching method. A senior high school class from a liceo scientifico in Scandicci (Florence) was involved in a small language awareness program. The students were taught about basic concepts concerning sound symbolism and social meaning through two lessons differing in modality of presentation, i.e., a “standard” lesson vs. a lesson containing multiple Japanese pop examples (Kawahara method). Students attending the latter performed better in an assessment test; moreover, their response accuracy grew along with the number of Japanese pop examples used to explain the related concepts. A statistical interaction between modality of presentation and student attitude towards the Florentine speech variety used to teach during the awareness program was also retrieved: students benefited from Kawahara’s method only when they manifested a positive attitude towards the teacher’s speech variety. Overall, this paper suggests a compact experimental procedure to test for the effectiveness of specific teaching methods in linguistics and beyond. Various strategies for achieving control in teaching experiments are advanced, concerning, among other factors, the evaluation of the individual student’s involvement in acquiring new knowledge, the teacher’s demeanor, and the scoring method. Lastly, future intersections between the scholarship of teaching and learning and sociophonetics are sketched out and promoted. Insegnare il simbolismo sonoro attraverso la cultura pop giapponese. Una risposta A Kawahara (2018) L’articolo esamina quantitativamente l’efficacia del metodo di insegnamento della fonetica di Shigeto Kawahara. Una classe quinta di un liceo scientifico a Scandicci (Firenze) è stata coinvolta in un breve programma di restituzione in seguito a un esperimento linguistico. Agli studenti sono stati insegnati concetti di base relativi al fonosimbolismo e al significato sociale durante due lezioni diverse per stile di presentazione, ovvero una lezione “standard” vs. una lezione con vari esempi presi dalla cultura pop giapponese (metodo Kawahara). Gli studenti che hanno assistito a quest’ultima hanno ottenuto risultati migliori in una successiva prova di valutazione; inoltre, le loro probabilità di rispondere correttamente sono state più alte qualora i concetti fossero stati spiegati con un numero consistente di esempi giapponesi pop. I risultati hanno anche messo in luce un’interazione statistica tra il metodo di insegnamento e l’atteggiamento dimostrato dagli studenti nei confronti della varietà linguistica fiorentina usata dall’insegnante durante le lezioni: il metodo di Kawahara è stato fruttuoso soprattutto per quegli studenti con atteggiamento positivo nei confronti della varietà dell’insegnante. In generale, l’articolo propone un protocollo sperimentale compatto per esaminare l’efficacia di metodi d’insegnamento in linguistica e oltre. Vengono inoltre suggerite varie strategie per ottenere controllo sperimentale nelle ricerche didattiche (quantificazione del coinvolgimento degli studenti nell’acquisizione di nuove conoscenze; comportamento e aspetto del docente; metodo di assegnazione di punteggi). L’articolo promuove infine future possibili intersezioni disciplinari tra la ricerca sulla didattica e la sociofonetica.
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Antonella Meccariello and Renata Mentasti. "Parola d’ordine STEM-conoscere per colmare il divario di genere. L'importanza del curricolo interdisciplinare di educazione finanziaria per promuovere il pensiero scientifico nella scuola primaria." IUL Research 1, no. 2 (December 1, 2020): 107–17. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i2.57.

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Abstract:
L’articolo rientra nella categoria delle “reflection papers” in quanto rappresenta un contributo teorico di approfondimento sulle tematiche della pedagogia e curricula innovativi nell'educazione STEM nonché sugli approcci e le metodologie per la ricerca educativa STEM. Nel documento vengono messe in evidenza le problematiche legate alla didattica delle STEM, partendo dalle evidenze dell’ultima indagine dell’OCSE PISA che sottolinea fortemente l’attuale divario di genere nell’apprendimento delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche. Tale differenza sembra condurre inevitabilmente ad una disuguaglianza sociale crescente, allontanando sempre di più i cittadini dal traguardo di sostenibilità individuato dall’Assemblea delle Nazioni Unite nella Risoluzione adottata nel 2015 e limitando fortemente l’indipendenza della popolazione femminile. Nell’articolo viene evidenziato che l’indagine summenzionata rivela una stretta correlazione tra l’alfabetizzazione matematica e quella finanziaria, tanto da indurre a considerare l’importanza dell’educazione precoce alle STEM anche attraverso percorsi didattici di educazione finanziaria nella scuola primaria, da inserire nei curricoli verticali degli istituti scolastici. Vengono suggerite alcune delle tematiche da affrontare con le diverse fasce d’età, le strategie educative da mettere in atto e le metodologie didattiche da utilizzare passando attraverso l’interdisciplinarietà e l’innovazione tecnologica. L’articolo si conclude con la convinzione che la scuola, non solo la famiglia, sia un contesto efficace per fornire ai giovanissimi gli strumenti di pensiero per sviluppare le competenze di problem solving e per effettuare scelte consapevoli ed informate.
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DIAS, Gabrielle Batista, Nilza Fátima Virgem FERREIRA, and Ronan Daré TOCAFUNDO. "A contribuição da Logosofia para a docência na Educação Física." INTERRITÓRIOS 5, no. 9 (December 9, 2019): 330. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.243601.

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Abstract:
RESUMOA Pedagogia Logosófica é fundamentada pela busca do conhecimento de si mesmo. Dotado dessa ideia, buscou-se como essa Pedagogia pode contribuir para superar possíveis desafios da docência no século XXI. Considerando a Educação Física como uma profissão recentemente regulamentada, experiências docentes desse setor tornam-se um campo experimental excelente para destacar grandes desafios de superação e reconhecimento dentro da escola. O objetivo deste estudo foi conhecer a atuação do professor de Educação Física dentro do Sistema Logosófico. Aplicando um questionário aos Professores de Educação Física do Sistema Logosófico de Educação, analisando e tabulando, obteve-se resultados que indicam que os Professores consideram o conhecimento e o estudo da Logosofia como auxiliador fundamental na boa condução das aulas.Docência. Professor. Educação. Logosofia. Educação Física. The contribution of Logosophy to teaching in Physical Education ABSTRACT The Logosophical Pedagogy it’s based, on the search for knowledge of oneself. Endowed with this idea, we sought how this Pedagogy can contribute to overcome possible challenges of teaching in the 21st century. Considering Physical Education as a newly regulated profession, teaching experiences in this sector become an excellent experimental field to highlight major challenges of overcoming and recognition within the school. The objective of this study was to know the performance of the Physical Education teacher within the Logosophical System. Applying a questionnaire to the Physical Education Teachers of the Logosophical Education System, analyzing and tabulating, we obtained results indicating that the teachers consider the knowledge and study of Logosophy as a fundamental helper in the good conduct of the classes. Teaching. Teacher. Education. Logosophy. Physical Education.Il contributo della logosofia all'insegnamento nell'educazione física RIASSUNTO La pedagogia Logosofica si basa sulla ricerca della conoscenza di se stessi. Dotato di questa idea, abbiamo cercato come questa Pedagogia puo contribuire a superare le possibili sfide dell'insegnamento nel 21° secolo. Considerando l'Educazione Fisica come una professione recentemente regolamentata nel Brasile, le esperienze di insegnamento in questo settore diventano un eccellente campo sperimentale per evidenziare le principali sfide del superamento e del riconoscimento all'interno della scuola. Lo scopo di questo studio `e di conoscere le il lavoro dell'insegnante di educazione fisica all'interno del Sistema logosofico. Applicando un questionario agli Insegnanti di Educazione Fisica del Sistema di Educazione Logosofica, abbiamo ottenuto risultati che indicano che gli insegnanti considerano la conoscenza e lo studio della Logosofia come un aiuto fondamentale nella buona condotta delle lezioni. Insegnamento. Maestro. Istruzione. Logosofia. Educazione física. La contribución de la Logosofía a la enseñanza en Educación Física RESUMEN La Pedagogía Logosófica se funda en la búsqueda del conocimiento de uno mismo. Dotados de esta idea, buscamos cómo esta pedagogía puede contribuir a superar los posibles desafíos de la enseñanza en el siglo XXI. Considerando la Educación Física como una profesión recién regulada, las experiencias de enseñanza en este sector se convierten en un excelente campo experimental para resaltar los principales desafíos de superación y reconocimiento dentro de la escuela. El objetivo de este estudio fue conocer el desempeño del maestro de Educación Física dentro del Sistema Logosófico. Aplicando un cuestionario a los maestros de educación física del sistema de educación logosófica, analizando y tabulando, obtuvimos resultados que indican que los maestros consideran el conocimiento y el estudio de la logosofía como un ayudante fundamental en la buena conducta de las clases. Enseñanza. Profesor. Educación. Logosofía. Educación Física.
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Ferraro, Francesco V. "Teaching Sports and Exercises Science: experiences and life skills of a lecturer." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 132–40. http://dx.doi.org/10.36253/form-13503.

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Abstract:
The following document reports the experiences and life skills developed under the current didactic situation in Sports and Exercise Science. In particular, the manuscript discusses the pedagogic theories that should be fostered to improve the return to campus. The real-life experiences are presented in light of the Social and Emotional Learning and the Learning by Doing theories. The following document aims to reflect on social constructivism and embodied theories to improve the new (post-covid) learning environment. The introduction focuses on the Quality Assurance Agency for Higher Education benchmark statement and progresses to the most recent Blended approaches. With reflections upon in-class assessments, spaces and pace. In conclusion, the cartesian dualism (body-mind) is discussed and ideas for future research in pedagogy are presented to improve teaching and learning experiences in the post-covid scenario. Insegnare Scienze Motorie: esperienze e abilità di un docente universitario. Il documento ha come scopo quello di riflettere sul costruttivismo sociale e sulle embodied theories per migliorare il nuovo ambiente di apprendimento (post-covid). Il seguente documento riporta le esperienze e le abilità sviluppate nell‘attuale situazione didattica, nello specifico riguardo le scienze motorie. In particolare, nel testo sono discusse le teorie pedagogiche che dovrebbero essere incoraggiate per migliorare il ritorno in aula. Le esperienze didattiche sono presentate alla luce delle teorie dell‘apprendimento sociale ed emotivo e del Learning by Doing. L‘introduzione si concentra sul Quality Assurance Agency for Higher Education benchmark e presenta i più recenti approcci didattici definiti Blended, con l’aggiunta di riflessioni su valutazioni, spazi e ritmo della classe. In conclusione, viene discusso il dualismo cartesiano (corpo-mente) e vengono presentate idee per future ricerche in pedagogia al fine di migliorare le esperienze di insegnamento e di apprendimento nello scenario post-covid.
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Giglioni, Cinzia, and Ellen Patat. "Pedagogical implications of teaching codes of ethics at tertiary level: An Italian case study." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 7, no. 2 (October 30, 2020): 51–69. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.12.206.

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Abstract:
EN The study investigates the use of codes of ethics in teaching English as a Foreign Language (EFL) to students enrolled in a first-level master’s course in Marketing Management in an Italian public university. According to Bhatia (2002), genre-specific documents such as codes of ethics have the potential to “sensitise and prepare students to meet the communicative demands of disciplinary communication” (p. 13). Within the theoretical framework of genre analysis and its possible implications for language teaching, this paper focuses on learners’ perceptions and achievements in EFL learning using corporate codes of ethics, presented to students both theoretically and on a practical level. A pre-questionnaire, pre- and post-test, and abridged post-treatment questionnaire were used to collect data. The goal of the five-week study was to demonstrate that genre pedagogy caters to learners’ needs, raises rhetorical and genre awareness, and fosters language awareness at a micro-textual, lexico-syntactical level. Key words: CODES OF ETHICS, LANGUAGE TEACHING, ENGLISH FOR SPECIFIC PURPOSES, GENRE-BASED INSTRUCTION ES Este estudio es investiga el uso de los códigos de ética en la enseñanza del inglés como lengua extranjera (LE) a los alumnos de un Máster en mercadotecnia en una universidad pública italiana. Se espera que los códigos revelen su potencial de “sensibilizar y preparar a los alumnos a fin de poder estar a las alturas de las exigencias comunicativas en comunicación disciplinaria” (Bhatia, 2002, p.13 [traducción nuestra]). Dentro del marco teórico del análisis de género y sus posibles implicaciones para la enseñanza de idiomas, este trabajo se enfoca en las percepciones y resultados de los estudiantes de inglés LE, a quienes se les han presentado códigos de ética empresarial desde un punto de vista tanto teórico como práctico. Para obtener los datos, se han utilizado una encuesta antes del tratamiento, una prueba tanto antes como después y una versión reducida de la encuesta post tratamiento. El objetivo de este estudio de cinco semanas es demostrar que la pedagogía de los géneros se vincula con las necesidades de los principiantes, porque, por un lado, solicita su conocimiento retórico y de género, y, por otro, favorece, a nivel microtextual, su conocimiento del léxico y de la sintaxis de la lengua extranjera. Palabras claves: CÓDIGOS DE ÉTICA, DIDÁCTICA DE IDIOMAS, INGLÉS ESPECIALÍSTICO, ENSEÑANZA BASADA EN EL GÉNERO IT Questo studio indaga l’uso dei codici etici nell’insegnamento dell’inglese come lingua straniera (LS) a studenti di un master in marketing management di un’università pubblica italiana. Ci si aspetta che i codici rivelino la loro potenzialità nel “sensibilizzare e preparare gli studenti a soddisfare i bisogni comunicativi della comunicazione di una data disciplina” (Bhatia, 2002, p. 13 [traduzione nostra]). Avendo come quadro teorico di riferimento l’analisi del genere e le sue possibili implicazioni nella didattica delle lingue, il presente studio si focalizza sulle percezioni e i risultati di studenti di inglese LS, ai quali vengono presentati i codici etici aziendali da un punto di vista sia teorico sia pratico. Per raccogliere i dati sono stati impiegati un questionario preliminare, un pre-test, un post-test e un questionario ridotto finale. Questo studio, durato cinque settimane, si è proposto di dimostrare che la pedagogia dei generi testuali va incontro ai bisogni dei discenti, perché, da una parte, sollecita la loro consapevolezza retorica e dei generi testuali, dall’altra favorisce, a livello microtestuale, la loro consapevolezza del lessico e della sintassi della lingua straniera. Parole chiave: CODICI ETICI, DIDATTICA DELLE LINGUE, INGLESE PER SCOPI SPECIFICI, INSEGNAMENTO BASATO SUI GENERI TESTUALI
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Ott, Ernst, Fabrizio Conceprio, and Andrea Pedrini. "Prime valutazioni sull'introduzione della rinnovazione naturale nel bosco ceduo di castagno misto a faggio nella foresta sperimentale e didattica della SPF di Zurigo a Novaggio, Cantone Ticino | Preliminary evaluation of the introduction of natural regeneration into a chestnut-beech coppice in Novaggio, Tessin, Switzerland." Schweizerische Zeitschrift fur Forstwesen 154, no. 2 (February 1, 2003): 51–67. http://dx.doi.org/10.3188/szf.2003.0051.

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Abstract:
To date there has been very little information on the dry deciduous forests on the southern side of the alps. To redress this imbalance we carried out an intensive and detailed survey of the natural regeneration processes in chestnut-beech-coppice stands in a deciduous forest over a period of 6 years. On a steep sunless slope with easterly exposure we clear cut four narrow aisles, each about 15 metres wide and 100 metres long. On numerous transsections within these aisles, all the way up to the borders where trees were left standing, we installed 119 test sample areas of 1m2, systematically and objectively distributed. The regular examination and taking stock of initial rich natural seeding shows very clearly that this abundance was made possible, above all, by the roughening up of the top soil during clearing. In the following years nearly all test sample areas were covered with increasingly thick layers of leaf-mould which appears to have made subsequent seeding amazingly difficult. In fact, numerous specialist publications and surveys confirm that thick organic cover (the accumulation of leaves over many years with the subsequent formation of leaf-mould)on locations with frequent and severe risk of dehydration is especially unfavourable to germination substrate. However,once the seedlings have successfully put down roots the risk of mortality is strongly diminished in the presence of adequate light. In order to foster natural regeneration in these dry deciduous forest stands we recommend that following procedures be implemented. Using a uniform shelterwood compartment system,the very first light felling (opening up of the stand) should be carried out in winter immediately after effective seeding and the top soil should be roughened up, at least in some places, down to the level of mineral earth layers. Felling carried out in the traditional manner is usually enough to ensure that the top soil is roughened up and, in addition, that seeds and mineral earth are mixed. The increase in the amount of light should optimised in such a way as to allow, on the one hand, regeneration seedlings to survive and grow, but that does not heighten competition from the development of vegetation and possible shoots on the other. Our examination produced further results: growth and survival of the regeneration depends on the amount of light, regeneration reserve under the previous old stand, as well as on the strong throttling of development of the vegetation and shoots in the narrow aisles with little sunlight.
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Tasini, Francesco. "El Libro di ricercate a qvattro voci (1575) de Rocco Rodio y algunas consideraciones sobre relaciones entre Nápoles y España en el siglo XVI." Anuario Musical, no. 69 (December 30, 2014): 99. http://dx.doi.org/10.3989/anuariomusical.2014.69.164.

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Abstract:
Tras un breve repaso de los estudios musicológicos centrados en las relaciones que la música para tecla de los siglos XVI y XVII creó entre Nápoles y España, el ensayo se centra de manera casi exclusiva, y desde un punto de vista analítico y estilístico, en el «Libro di ricercate a qvattro voci di Rocco Rodio con alcvne fantasie sopra Varii canti fermi» publicado en Nápoles por Gioseppe Cacchio dall’Aquila en el 1575. El libro de Rocco Rodio («Rocchus Rodius Civitatis Barensis»; Bari, 1530ca - Nápoles, 1615ca) constituye la primera impresión en partitura, forma que será muy usada en Nápoles a finales del siglo XVI e inicios del XVII. Experimentará este fenómeno editorial una importante expansión a nivel nacional y europeo durante todo el siglo XVII, y aún durante el siglo XVIII se encuentran ejemplos. El análisis formal y estilístico de las composiciones publicadas en esta obra (cinco Ricercate, cuatro Fantasie sobre Canti Fermi y sobre La mi re fa mi re) muestra la “modernidad” y el progresismo del autor: las Ricercate del cual son una elaboración de la práctica coeva de la improvisación y la diminución que se aplicaba en los motetes polifónicos vocales y en los madrigales con affetti; las Fantasie representan un soberbio ejemplo de invención y maestría que se inscribe no sólo en el campo de la composición «osservata» para tecla, sino que representa un modelo ejemplar en el ambiente más amplio de la ferviente producción vocal, didáctica y experimental de la escuela polifónicoinstrumental entre Nápoles, Roma y España. [it] Il Libro di ricercate a qvattro voci (1575) di Rocco Rodio e alcuni rilievi sui rapporti tra Napoli e la Spagna nel XVI secolo. Il saggio, dopo una sintetica messa a punto sugli studi musicologici relativi ai rapporti intercorsi tra Napoli e la Spagna in particolare nel campo della produzione tastieristica dei secoli XVI-XVII, si occupa in maniera pressoché esclusiva – sotto il profi lo analitico e stilistico – del LIBRO DI RICERCATE A QVATTRO VOCI DI ROCCO RODIO CON ALCVNE FANTASIE SOPRA VARII CANTI FERMI, pubblicato a Napoli da Gioseppe Cacchio dall’Aquila nel 1575. Il libro di Rocco Rodio («Rocchus Rodius Civitatis Barensis»; Bari, 1530ca-Napoli, 1615ca) costituisce la prima stampa in assoluto apparsa in partitura, un sistema particolarmente seguìto a Napoli tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII e che troverà un significativo impiego a livello nazionale ed europeo lungo tutto il corso del Seicento, con esempi anche nel Settecento. L’analisi formale e stilistica delle composizioni contenute nella stampa (cinque Ricercate, quattro Fantasie su Canti Fermi e su La mi re fa mi re) mostrano la scrittura ‘moderna’ e progressiva dell’autore, le cui Ricercate sono per così dire una rifrazione della coeva prassi improvvisativa e diminutiva che si esercitava nel mottetto polifonico vocale e nel madrigale affettuoso; le Fantasie costituiscono un superbo esempio di invenzione e maestria compositiva da leggersi non esclusivamente nell’alveo della tradizione del genere «osservato» nel campo tastieristico, ma vanno intese come il modello esemplare scaturito nell’ambiente più ampio della fervente letteratura vocale, didattica e sperimentale della scuola polifonicostrumentale tra Napoli, Roma e la Spagna.
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Gesuato, Sara. "Review: Trubnikova, Victoriya, & Garofolin, Benedetta. (2020). Lingua e interazione. Insegnare la pragmatica a scuola [Language and interaction. Teaching pragmatics at school]. Edizioni ETS." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 9, no. 1 (April 10, 2022): 140–44. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.15.271.

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Abstract:
EN This volume presents a theoretical and practical approach to the teaching of pragmatics in primary and secondary educational contexts. Targeting first language (L1), second language (L2), and foreign language (FL) teachers, the volume starts by introducing key concepts in pragmatics, providing an overview of theoretical notions in communicative competence, and drawing pedagogical implications from these notions. The book then reports findings from a survey conducted among language teachers on their views on and experience with the teaching of linguistic pragmatics. Finally, a 5-step inductive-explicit pedagogical model is put forward for raising metapragmatic awareness and developing receptive and productive pragmatic skills among learners of varied age groups. A rich set of sample activities illustrates how to put the model into practice and to adapt it to learners’ specific needs. Key words: PRAGMATICS TEACHING, METAPRAGMATIC AWARENESS, L1/L2/FL TEACHERS, PRIMARY AND SECONDARY EDUCATION, INDUCTIVE-EXPLICIT PEDAGOGY ES Este volumen presenta una aproximación teórica y práctica a la enseñanza de la pragmática en contextos educativos de primaria y secundaria. Dirigido a profesores de lengua primera (L1), segunda lengua (L2) y lengua extranjera (LE), el volumen comienza introduciendo conceptos clave en pragmática, brindando una descripción general de las nociones teóricas en competencia comunicativa y extrapolando las implicaciones pedagógicas que surgen de dichas nociones. Asimismo, este libro recoge los resultados obtenidos a partir de una encuesta realizada entre profesores de idiomas sobre sus puntos de vista y experiencias en la enseñanza de la pragmática lingüística. Finalmente, se propone un modelo pedagógico inductivo-explícito que consta de 5 pasos para aumentar la conciencia metapragmática y desarrollar habilidades pragmáticas receptivas y productivas entre estudiantes de diferentes grupos de edad. Un amplio conjunto de actividades de muestra ilustra cómo poner en práctica el modelo y adaptarlo a las necesidades específicas del alumnado. Palabras clave: ENSEÑANZA DE LA PRAGMÁTICA, CONCIENCIA METAPRAGMÁTICA, DOCENTES L1/L2/LE, EDUCACIÓN PRIMARIA Y SECUNDARIA, PEDAGOGÍA INDUCTIVO-EXPLICITA IT Questo volume presenta un approccio teorico-pratico all’insegnamento della pragmatica in contesti di istruzione primaria e secondaria. Rivolgendosi a insegnanti delle lingue madre (L1), seconda (L2) e straniera (LS), il volume si apre con una presentazione dei concetti chiave della pragmatica, offrendo una panoramica delle nozioni generali sulla competenza comunicativa e delineando le implicazioni pedagogiche che ne derivano. Il libro riporta poi i risultati di un sondaggio condotto tra insegnanti di lingue sul loro punto di vista e sulla loro esperienza con l’insegnamento della pragmatica. Infine, viene proposto un modello pedagogico induttivo-esplicito composto di cinque fasi per raggiungere una consapevolezza metapragmatica e per sviluppare competenze pragmatiche sia recettive sia produttive tra studenti di età diversa. Un ricco repertorio di attività illustra come mettere in pratica il modello e adattarlo ai bisogni specifici degli studenti. Parole chiave: DIDATTICA DELLA PRAGMATICA, CONSAPEVOLEZZA METAPRAGMATICA, INSEGNANTI DI L1/L2/LS, ISTRUZIONE PRIMARIA E SECONDARIA, PEDAGOGIA INDUTTIVO-ESPLICITA
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Camilo, Marcos Gomes. "Il sistema Elkonin-Davidov: un boschetto di teoria dell'insegnamento dello sviluppo." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, June 14, 2021, 142–58. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/formazione-it/dellinsegnamento-dello-sviluppo.

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Abstract:
Questo articolo presenta l’essenza della ricerca di Elkonin e Davidov sulla didattica dello sviluppo basata sui presupposti sviluppati da Vigotski, riguardo al ruolo dell’educazione e dell’insegnamento nella costruzione della psiche umana. Nel frattempo, la comprensione dell’importanza del nesso tra educazione e sviluppo, la definizione del ruolo della scuola nel trasformare la realtà dei suoi studenti, lo scopo di costruire il pensiero teoretico scientifico nello studente e, anche, come il pensiero scientifico risaltano i concetti, che sono mediati, possono istituire la consapevolezza. Per quanto riguarda specificamente il sistema Elkonin-Davidov, l’accento è stato posto sullo sviluppo del pensiero che è stato ed è considerato una rivoluzione pedagogica. E, infine, espone i principali contributi teorici e pratici che il sistema ha apportato, attraverso la ricerca in laboratorio, nelle scuole sperimentali e nel sistema pubblico di istruzione di base.
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Coscia, Laura. "Fare didattica in spazi flessibili. Progettare, allestire e utilizzare ambienti di apprendimento, a cura di Leonardo Tosi, Giunti Scuola, 2019." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022). http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.408.

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Abstract:
Frutto di un lavoro collettivo e realizzato dal gruppo di ricerca Indire che si occupa di architetture scolastiche, il volume Fare didattica in spazi flessibili affronta il dibattito relativo al rapporto tra pedagogia e architettura, cercando di fornire strumenti pratici per docenti e dirigenti scolastici che intendono approcciarsi a queste tematiche.
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Monti, Giorgio, Valentina Grion, Luca Corazzini, and Marina De Rossi. "L'apprendimento collaborativo nelle scuole. Un approccio sperimentale interdisciplinare tra pedagogia ed economia." MeTis. Mondi educativi. Temi, indagini, suggestioni 10, no. 2 (December 2020). http://dx.doi.org/10.30557/mt00148.

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Abstract:
Questo articolo discute le questioni metodologiche legate al disegno, all’implementazione e all’analisi dei dati di un esperimento sul campo che fa parte del progetto “Piccoli Che Valgono”, finanziato da “Fondazione Con i Bambini”, che verrà condotto in alcune scuole secondarie di primo grado italiane e mirato a valutare l’efficacia del peer-learning e del peer-assessment. Queste attività possono essere svolte a costo zero e con impatti potenzialmente molto positivi per l’apprendimento e lo sviluppo delle capacità relazionali dei bambini. C’è un ampio dibattito su come disegnare e implementare le attività di peer-learning e su come renderle efficaci e valutabili. Dopo aver menzionato la letteratura pedagogica (interessata a come implementare le attività nelle classi e ai principi pedagogici sottesi) e quella economica (più focalizzata sulla misurazione e sull’isolamento degli effetti delle attività di peer-learning), descriveremo il protocollo sperimentale e le principali problematiche metodologiche riguardanti la misurazione dei risultati, l’attuazione nelle classi e il design.
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De Angelis, Viviana. "Vinella, M. (2015). Educare all’arte. Pedagogia dello sguardo e didattica visiva. Lecce: Pensa MultiMedia." MeTis. Mondi educativi. Temi, indagini, suggestioni VI, no. 1 (June 2016). http://dx.doi.org/10.30557/mt00091.

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Francesco Paolo Romeo. "Investimento affettivo nei processi di insegnamento- apprendimento. Tre criteri per la didattica a distanza nelle emergenze." IUL Research 2, no. 3 (July 17, 2021). http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i3.98.

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Abstract:
A fronte di una delle legislazioni più avanzate nel panorama internazionale, la scuola italiana fatica ancora a rendere lo “sguardo” sulla disabilità, i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e lo svantaggio di varia natura pienamente inclusivo. Molti autori hanno infatti osservato come lo studente con disabilità o con Bisogni Educativi Speciali (BES) sia visto spesso per la sua patologia e non già nella globalità della sua persona, con il rischio di ridurlo all’etichetta nosografica indicata nella diagnosi clinica. In accordo con chi afferma che l’insegnante non deve andare a caccia di sintomi e disturbi (Goussot, 2014), ma piuttosto rilevare e in qualche modo rivelare le potenzialità insita in ogni problematica, la via per l’inclusione da percorrere deve essere allora quella suggerita da Cottini (2017), cioè lungo la quale formare nuovi profili di insegnanti che sappiano essere per i loro studenti prima di tutto dei leader emotivi. Specialmente in Pedagogia e Didattica Speciale, la focalizzazione dello “sguardo” educativo sulla dimensione affettiva risulta quanto mai attuale, dal momento che studenti e famiglie fronteggiano ancora l’emergenza sanitaria per Covid-19 e le sue varianti. L’articolo, a partire da un’esperienza didattico-educativa tuttora in atto, testimonia come una criteriologia minima espressamente pensata per un agire didattico ad orientamento emotivo e narrativo (Romeo, 2020), possa migliorare ad un tempo la condizione esistenziale e la resilienza di studenti, famiglie e insegnanti, oltre che favorire l’acquisizione dei diversi saperi disciplinari.
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Raffaghelli, Juliana Elisa. ""Datificazione" e istruzione superiore: verso la costruzione di un quadro competenziale per una rinnovata Digital Scholarship." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, January 2021, 127–47. http://dx.doi.org/10.3280/exioa0-2021oa11132.

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Abstract:
La "datificazione" di processi e servizi è un fenomeno emergente, che sta creando una nuova forma di digital divide. Le due missioni principali dell'università sono entrate in pieno nelle dinamiche della datificazione a partire dai processi di digitalizzazione che hanno accompagnato la modernizzazione dell'università e più recentemente la pedagogia della pandemia. Il presente articolo si propone di introdurre un framework concettuale che supporti lo sviluppo di aree di data literacy legate all'agire professionale dei docenti nella didattica universitaria. Lo studio si basa su una revisione della letteratura e fa parte di una fase iniziale di un progetto di ricerca più ampio. Vengono quindi analizzati una serie di framework relativi alla data literacy, incluso il framework europeo DigCompEdu. Quest'ultimo viene quindi adottato come base strutturale alla formulazione del quadro di alfabetizzazione ai dati o data literacy, in virtù della sua centralità all'interno delle politiche europee. Il quadro che ne consegue viene discusso alla luce delle strategie di sviluppo professionale utili a configurare scenari di uso, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche etico ed epistemologico, entro una rinnovata Digital Scholarship o professionalità docente nell'era delle tecnologie intelligenti.
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"CLAUDIO MANZONI, I cartesiani italiani (1660-1760), Udine, Editrice La nuova base , 1984. (Collana dell'Istituto di Pedagogia e Didattica della Facolt di Lingue e Letterature Straniere dell'Universit di Trieste. Sede di Udine, V)." Annali dell'Istituto e Museo di storia della scienza di Firenze 10, no. 1 (1985): 180. http://dx.doi.org/10.1163/221058785x02145.

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Di Rienzo, Paolo, Aline Sommerhalder, Massimo Margottini, and Concetta La Rocca. "Apprendimento permanente, saperi e competenze strategiche: approcci concettuali nel contesto di collaborazione scientifica tra Brasile e Italia (Lifelong learning, knowledge and Strategic Competence: conceptual approaches in the context of scientific collaboration between Brazil and Italy)." Revista Eletrônica de Educação 12, no. 3 (October 7, 2019). http://dx.doi.org/10.14244/198271993584.

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Abstract:
This essay aims to show some approaches in the understanding of the lifelong learning concepts, knowledge, competence, from a literature review with the contributions of Dewey, Bruner, Freire, Schon and Tardif among others. Coming from theoretical studies carried out by Italian researchers and a Brazilian researcher, through their Research Centers/Laboratories and international collaborative partnership between Brazilian and Italian Universities, this text addresses from the undertake scientific literature, key terms which support the held studies. From the considerations, it is highlighted the regular understanding around lifelong learning concept, which considers the human condition for the permanent learning and valuing experiences from different contexts, such as family and school (basic and higher education). In view of this, the approximation between the concepts of competence and knowledge was also highlighted, recognized and valued as fundamental elements for the learning process and for the development of critical and reflexive thinking, and consequently transforming daily problems and challenges. The task reinforces the research network, pursuing the improving theoretical knowledge to subsidize the scientific research production in the educational field, besides Brazilian or Italian academic walls.SommarioQuesto saggio ha l’obiettivo di presentare gli approcci sulla definizione dei concetti di apprendimento permanente, saperi e competenze, partendo da una revisione della letteratura, con i contributi,tra gli altri, di Dewey, Bruner, Freire, Schon e Tardif. A partire dall’analisi teorica condotta da ricercatori italiani e una ricercatrice brasiliana, mediante i loro centri di ricerca/laboratório, e l’accordo di collaborazione internazionale tra l’università brasiliana e italiana, questo testo affronta, in base alla letteratura scientifica, i termini chiave che supportano gli studi realizzati. Dalle argomentazioni espresse, emerge la posizione comune sul concetto di apprendimento permanente o per tutta la vita, che considera l’approccio umanistico e la valorizzazione delle esperienze provenienti da diversi contesti come la famiglia e la scuola (in particolare di base e superiore). In questa prospettiva, si mette in evidenzia anche l'approssimazione semantica tra i concetti di competenza e saperi, riconosciuti e valorizzati come elementi fondamentali per il processo di apprendimento e per lo sviluppo del pensiero critico e riflessivo, e di conseguenza trasformatore rispetto ai problemi e alle sfide quotidiane della vita. Il presente contributo rafforza la rete di ricerca congiunta, con l'obiettivo di migliorare le conoscenze teoriche per supportare lo sviluppo di ricerche in campo educativo, al di là delle mura accademiche brasiliane o italiane.Keywords: Lifelong learning, Knowledge, Strategic competence, Reflexive competence.Parole chiave: Apprendimento permanente, Saperi, Competenze strategiche, Competenze di riflessione.Palavras-chave: Aprendizagem permanente, Conhecimento, Competência estratégica, Competência reflexiva.ReferencesALBERICI, A. La possibilità di cambiare. Apprendere ad apprendere come risorsa strategica per la vita. Milano: Franco Angeli, 2008.ALBERICI, A.; DI RIENZO, P. Learning to learn for individual and society. In: R. Deakin CRICK, C. S.; K. REN (Eds), Learning to Learn. International perspectives from theory and practice. New York: Routledge, 2014, p. 87-104.BALDACCI M. Trattato di pedagogia generale, Roma: Carocci Editore, 2002.BANDURA A. 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