Books on the topic 'Dibattito culturale'

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1

Marco, Arosio, and Azione cattolica ambrosiana, eds. Decifrare Babele: L'Azione Cattolica nel dibattito culturale. Milano: In Dialogo, 1991.

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2

Tonini, Giorgio. La mediazione culturale: L'idea, le fonti, il dibattito. Roma: AVE, 1985.

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3

1927-, Rasi Gaetano, ed. La Nuova rivoluzione culturale: Dibattito del futuro del corporativismo. Roma: ISC, 1990.

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4

Giuliana, Ricci, and Politecnico di Milano. Facoltà di architettura., eds. L' architettura nelle accademie riformate: Insegnamento, dibattito culturale, interventi pubblici. Milano: Guerini studio, 1992.

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5

Martelli, Sebastiano. Il crepuscolo dell'identità: Letteratura e dibattito culturale degli anni Cinquanta. Salerno: P. Laveglia, 1988.

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6

B, Levin I., and Fondazione Giovanni Agnelli, eds. La nuova Russia: Dibattito culturale e modello di società in costruzione. Torino: Edizioni Fondazione Giovanni Agnelli, 1999.

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7

Bisogno, Armando. Il metodo carolingio: Identità culturale e dibattito teologico nel secolo nono. Turnhout: Brepols, 2008.

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8

Mingardi, Lorenzo. Contro l'analfabetismo architettonico: Carlo Ludovico Ragghianti nel dibattito culturale degli anni Cinquanta. Lucca: Edizioni Fondazione Ragghianti studi sull'arte, 2020.

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9

Basile, Mariaconcetta. Il dibattito politico-culturale nella Messina del Settecento: I "Discorsi" degli "Accademici Pericolanti". Roma: Aracne, 2013.

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10

Auteri, Laura. Elogio dell'armonia: Christoph Martin Wieland e il suo ruolo nel dibattito culturale tedesco della seconda metà del Settecento. Palermo: Flaccovio, 1995.

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11

Piemontese, Angelo. Realismo e neorealismo: Correnti involontarie : narrativa e dibattito culturale dagli anni Trenta alla ricostruzione postbellica, da Gli indifferenti a Metello. Torino: Genesi editrice, 2021.

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12

Laureti, Francesco. La societas christianorum e il mito del mare nostrum: Dialettica politica e dibattito culturale nella politica estera della Dc (1645-1962). Lanciano: Carabba, 2021.

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13

Maria, Bernabò Brea, Mutti Angela, Museo archeologico nazionale di Parma., and Italy. Soprintendenza archeologica per l'Emilia Romagna., eds. "Le terremare si scavano per concimare i prati": La nascita dell'archeologia preistorica a Parma nel dibattito culturale della seconda metà dell'Ottocento. Parma: Silva, 1994.

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14

Lavoro, Confederazione Sammarinese del. Qualita dello sviluppo: Solidarieta, diritti, equita : il ruolo del mondo del lavoro nel cambiamento sociale e culturale : 13o Congreso Confederale CSdL : proposte progettuali per il dibattito congressuale : documento programmatico di base. [San Marino]: Confederazione Sammarinese del Lavoro, 1997.

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15

Casanova, Angelo Alfredo, ed. Menandro e l’evoluzione della commedia greca. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-668-8.

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Abstract:
Il volume contiene diciotto saggi originali, scritti – su invito – da studiosi di fama internazionale, provenienti da varie università italiane o straniere. Si affrontano le maggiori questioni che i recenti ritrovamenti papiracei hanno sollevato (o riproposto) sul testo e l’intepretazione di diverse commedie di Menandro, delineando un quadro autorevole e pienamente aggiornato delle nostre conoscenze in proposito. Si offre tra l’altro la primizia dell’edizione (con fotografia) di un nuovo frammento, finora inedito, del famoso (e discusso) papiro Michigan. Tutte le relazioni presentano aspetti notevoli di novità editoriale, con commenti di tipo filologico, linguistico e letterario, rilevanti per il dibattito culturale sulla commedia di Menandro, e quindi per la storia del teatro antico e della sua evoluzione, nonché per lo studio delle influenze esercitate dalla Commedia Nuova sulla tradizione posteriore, latina e italiana.
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16

Lopez, Angelina. Sociologia e marxismo: Un dibattito degli anni Cinquanta. Roma: Edizioni Nuova cultura, 2013.

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17

La nascita del Ministero per i beni culturali e ambientali: Il dibattito sulla tutela. Milano: LED, Edizioni Universitarie di lettere economia diritto, 2011.

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18

Pellizzetti, Pierfranco. Italia invertebrata: Personaggi e argomenti nella decadenza del dibattito pubblico. Milano: Mimesis, 2017.

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19

Serra, Valentina. Parigi 1935: Il dibattito sulla letteratura al primo Congresso internazionale degli scrittori per la difesa della cultura. Roma: Bulzoni, 2005.

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20

Barucci, Piero, Piero Bini, and Lucilla Conigliello, eds. Economia e Diritto in Italia durante il Fascismo. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-605-7.

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Abstract:
Il volume raccoglie otto saggi sulla cultura economica e giuridica in Italia nel periodo tra le due guerre mondiali. Alcuni di essi indagano sul rapporto tra regime fascista e intellettuali, come nel caso del giurista Alfredo Rocco e degli economisti Luigi Amoroso, Arrigo Serpieri e Alberto Bertolino. Altri scritti affrontano il tema dei modi e dei luoghi attraverso cui l’economia e il diritto furono divulgati nel periodo fascista. I casi approfonditi sono quelli dell’Università Bocconi di Milano e della Scuola di Scienze Corporative di Pisa. Due saggi, infine, si occupano della politica economica nella fase liberista del fascismo e della natura assunta dal dibattito giuridico sul problema corporativo, individuando in queste esperienze momenti dell’evolversi del rapporto tra Stato e mercato.
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21

Bartolini, Francesca, ed. Lettere a Ruggero Jacobbi. Florence: Firenze University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-164-9.

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Abstract:
Lettere a Ruggero Jacobbi offre un ampio regesto di oltre mille pezzi epistolari inviati all'autore nell'arco di quarant'anni (dal 1938 al 1981) e di circa settanta lettere da lui scritte a vari corrispondenti, dando conto di tutto il materiale epistolare conservato nel Fondo Jacobbi dell'"Archivio contemporaneo Bonsanti" del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze.Dai documenti inediti, attentamente schedati da Francesca Bartolini, emerge con forza la figura di un intellettuale tra i più significativi del nostro Novecento, sempre presente nei dibattiti culturali del tempo e appassionato e reattivo nei confronti del mondo letterario e teatrale. Grazie alle molte voci, che intrecciano diversi paesi ed età, possiamo ricostruirnela vita a partire dagli anni dell'ermetismo, al quale fu vicino nella prima giovinezza, trovare traccia dei sedici anni trascorsi in Brasile, ripercorrere gli ultimi decenni italiani, nei quali avrebbe contemporaneamente esercitato le attività di recensore, regista e autore teatrale, saggista, critico letterario, storico della letteratura, docente universitario, poeta e direttore dell'Accademia d'Arte drammatica "Silvio D'Amico".Molti e autorevoli sono i nomi che ricorrono, anche di mittenti di cultura lusitana e ispanica, a testimoniare la presenza autorevole di Jacobbi sulla scena europea. Basti ricordare Murilo Mendes, Jorge Amado, Ricardo Cassiano e, tra gli italiani, Italo Calvino, Alessandro Parronchi, Vasco Pratolini, Salvatore Quasimodo, Vittorio Sereni e Elio Vittorini. Nell'appendice che chiude il volume è proposta la trascrizione di alcunelettere che trattano di scrittura, di critica, di amicizia ed impegno.
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22

Archeologia e conservazione: Quattro dibattiti-chiave nella storia del restauro archeologico in Italia = Archaeology and conservation : a focus on four key-debates in the history of Italian conservation of archaeological contexts. Santarcangelo di Romagna (RN): Maggioli editore, 2020.

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23

Alberti, Alberto, Marcello Garzaniti, and Stefano Garzonio, eds. Contributi italiani al XIII Congresso internazionale degli Slavisti. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-724-1.

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Abstract:
I Contributi italiani al XIII Congresso Internazionale degli Slavisti (Ljubljana, 15-21 agosto 2003) ebbero una circolazione molto limitata tra i partecipanti al congresso e la cerchia ristretta degli addetti ai lavori. Considerato l’alto valore scientifico dei singoli contributi, ai quali si continua a fare riferimento nella letteratura di ambito slavistico, si è deciso di pubblicare questi atti nella collana “Biblioteca di Studi Slavistici” anche per festeggiare i dieci anni della sua esistenza. Di fronte a una consolidata tradizione di studi in ambito filologico e letterario la slavistica italiana di inizio millennio si è trovata di fronte a nuove esigenze. Da una parte si è affermata una nuova generazione di linguisti, che hanno sviluppato una serie di ricerche innovative sulle lingue slave, soprattutto in ambito contrastivo. Dall’altra si sono sviluppate nuove piste di ricerca nella letteratura contemporanea, soprattutto in relazione alle più recenti circostanze storiche che hanno visto negli stessi paesi slavi profonde trasformazioni culturali con la necessità di ricostruire consolidati canoni letterari anche sulla base della letteratura dell’emigrazione. La stessa ricerca filologica ha saputo interrogarsi nuovamente sul proprio ruolo riprendendo in una forma diversa questioni tradizionali come la questione cirillo-metodiana, il problema delle citazioni bibliche o il dibattito sulla Slavia latina e la Slavia ortodossa, come pure le più tradizionali questioni di ecdotica manifestando una nuova sensibilità a cominciare dalle tematiche religiose. Alberto Alberti è ricercatore di Slavistica presso l’Università di Bologna.
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24

Govi, Elisabetta, ed. BIRTH. Archeologia dell’infanzia nell’Italia preromana. Bologna University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.30682/disciarche31.

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Abstract:
L’archeologia dell’infanzia è un campo di ricerca molto attuale nel quadro internazionale degli studi dedicati all’antichità e negli anni più recenti ha visto una crescita considerevole anche grazie all’approccio interdisciplinare che arricchisce le indagini archeologiche di prospettive complementari, prime fra tutte quella dell’antropologia fisica e culturale. Il mondo infantile resta tuttavia molto difficile da analizzare per la scarsa visibilità che i bambini hanno in termini archeologici, a causa della fragilità dei resti ossei e della limitata evidenza sul piano sociale e culturale. Occorre allora adottare specifiche metodologie di indagine, capaci di fare emergere le tracce di una componente delle comunità antiche tanto significativa, quanto poco rappresentata a livello funerario. La attenta lettura contestuale dei dati riferibili ai bambini è il necessario presupposto per approdare a corrette ipotesi ricostruttive sulla percezione che ogni popolo aveva dell’infanzia. L’opera affronta il tema per la prima volta in modo sistematico e organico, mappando il fenomeno delle sepolture infantili nell’Italia del primo millennio a.C. Trenta saggi, scritti da circa sessanta studiosi, rendono questo volume la più aggiornata e completa raccolta di dati e di studi sull’archeologia dell’infanzia della penisola nell’età preromana. L’attenzione è rivolta non solo all’ambito sepolcrale, certamente il più ricco di informazioni, ma anche a quelli abitativo e santuariale molto meno noti, per ottenere un quadro conoscitivo il più possibile esteso e articolato. Dopo alcuni saggi che introducono alla riflessione teorica sviluppatasi attorno al tema, la prima parte dell’opera è dedicata ad un caso studio del mondo etrusco, oggetto di un recente progetto multidisciplinare; la seconda parte comprende numerosi contributi sull’Etruria, un territorio per il quale mancava finora una visione d’insieme su tutti i principali centri; la terza parte raccoglie saggi sulle popolazioni dell’Italia antica, offrendo uno straordinario sguardo sul mosaico di culture; infine un saggio finale, che delinea le coordinate culturali e antropologiche del fenomeno, valorizza la ricchezza e la complessità dell’opera. BIRTH costituisce il più completo strumento di conoscenza e di analisi del comportamento dei popoli dell’Italia antica nel trattamento funerario del bambino. Numerose appendici forniscono una dettagliata registrazione delle tombe infantili, base per ogni ricostruzione storica. L’opera è il primo passo di un percorso di studi destinato a proseguire, perché ancora molte sono le prospettive di indagine che l’archeologia dell’Italia preromana consente di sviluppare nell’ambito del più vivace dibattito scientifico internazionale sull’infanzia.
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25

Lupoi, Michele Angelo. Tra flessibilità e semplificazione. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg294.

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Abstract:
La disciplina del processo civile italiano è stata a lungo caratterizzata da una rigidità degli schemi procedimentali, in particolare nell’ambito del rito ordinario di cognizione. Nel contesto internazionale, peraltro, da anni le riforme in materia di giustizia civile tendono a valorizzare i principi di flessibilità, proporzionalità e collaborazione, nell’ottica di adattare le regole procedimentali alle caratteristiche del caso concreto, nell’ambito di un dialogo tra giudice e parti sulla gestione manageriale del processo. Proprio partendo dall’analisi comparata della situazione in alcuni ordinamenti stranieri, dunque, il presente volume cerca di fare il punto su come l’ordinamento italiano abbia recepito le indicazioni e le suggestioni del dibattito internazionale in materia, per giungere ad evidenziare come, anche in Italia, negli ultimi anni si siano introdotti istituti volti a “semplificare” l’iter procedimentale, in ragione delle specificità della singola lite, e a dare rilievo, anche nel nostro ordinamento, ai principi di flessibilità e proporzionalità, pur senza attribuire loro esplicito riconoscimento normativo, nel rispetto delle garanzie fondamentali del giusto processo. In quest’ottica, vengono analizzati il calendario del processo, l’attribuzione al giudice di pregnanti prerogative per la soluzione conciliata delle liti, la valorizzazione del principio di chiarezza e sinteticità degli atti processuali e, soprattutto, l’istruttoria semplificata del rito sommario, elevata a modello processuale “alternativo” per tutte le cause di competenza del giudice monocratico del Tribunale. All’esito di questa ricognizione, l’autore conclude che si possa oggi parlare di un embrione di case management “all’italiana”, la cui implementazione richiede però una vera rivoluzione culturale da parte degli operatori pratici.
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26

Montalti, Morris. Orientamento sessuale e costituzione decostruita. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg237.

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Abstract:
Attraverso l’analisi critica e dialettica del dibattito costituzionale più recente in tema di orientamento sessuale, l’autore analizza i principi ritenuti fondamentali per la costruzione di una società democratica e aperta a stili di vita differenti. Egli dimostra come le argomentazioni legali siano pesantemente condizionate dalla pressione di tabù sessuali, di paradigmi culturali sessisti, di tradizioni radicate che assurgono al ruolo di veri e propri miti sociali. Da più parti continuano infatti a sostenersi visioni discriminatorie (socialmente costruite) soprattutto in tema di rapporti sessuali consentiti, famiglia, matrimonio, filiazione, e spesso ci è possibile grazie all'utilizzo di contestate – e pur tuttavia diffuse – prassi d’interpretazione costituzionale che, secondo logiche solo in apparenza coerenti e razionali, considerano la tradizione o la storia come parametro normativo ultimo di definizione dei limiti dei diritti fondamentali e/o dell’ammissibilità di nuovi diritti, così ostacolando l’emersione di un vero e proprio diritto fondamentale al libero orientamento sessuale. L’obiettivo della ricerca è duplice e circolare: da un lato si vuole offrire un fondamento logico, razionale e convincente capace di giustificare le politiche pubbliche e costituzionali che salvaguardano le minoranze sessuali stigmatizzate e storicamente discriminate. Dall'altro si vuole dimostrare come le valutazioni interpretative e il diritto delle società aperte al nuovo e al diverso influenzino le credenze di persone appartenenti a culture chiuse e tradizionaliste in merito agli orientamenti sessuali considerati come anormali, o immorali, o comunque devianti, affinché i loro rispettivi sistemi possano sostenere, anche emotivamente, la ragionevolezza e desiderabilità del cambiamento politico e costituzionale. Un processo duplice e circolare, dunque, che gradatamente anela all'affermazione di un paradigma normativo "sessualmente" decostruito e garantista per tutti.
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