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Journal articles on the topic 'Di Salute'

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Calloni, Lia, Anna Paola Capriulo, Aurora Torri, Giulia Parisi, Claudia Meroni, Simona Olivadoti, and Corrado Celata. "Una "comunità competente" per la prevenzione ed il contrasto al Gioco d'Azzardo Patologico (GAP): esperienze in corso nei territori lombardi." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (September 2020): 23–40. http://dx.doi.org/10.3280/psc2020-002003.

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Abstract:
L'empowerment di comunità è una strategia centrale per la promozione della salute. Obiet-tivo del case-study è analizzare il ruolo delle "Comunità Competenti" nei programmi lombardi di prevenzione e contrasto al Gioco d'Azzardo Patologico. Identificando cinque principi chiave emersi dai documenti "Salute in tutte le politiche" e "Tutti per la salute" si analizzerà la concretizzazione delle politiche lombarde in tema GAP, declinate localmente dalle Agenzie di Tutela della Salute (ATS). Sarà evidenziato come l'azione di governance e il coinvolgimento intersettoriale, la condi-visione di buone pratiche, la co-costruzione di interventi incrementino conoscenze, percezione di controllo e motivazioni delle comunità, estendendo il loro impatto anche ad altri determinanti di salute.
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Nigro, Nicoletta, and Michael Fanizza. "Il Trattamento DBT orientato del Disturbo Borderline di Personalità nei servizi di Salute Mentale di Modena." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 3 (December 2021): 93–110. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-003007.

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Abstract:
Il presente articolo descriverà Il Disturbo Borderline di Personalità (DBP) ed il suo trattamento nei Centri di Salute Mentale dei 7 Distretti territoriali Modenesi. Il Disturbo Borderline rappresenta, già normalmente una sfida importante per i Centri di Salute Mentale, sia per la criticità del trattamento sia per il benessere dei team curanti essendo un disturbo con forte componente drammatica che impone alle equipe curanti la gestione di aspetti controtransferali e la necessità di un intervento che implementi nel paziente l'integrazione di elementi frammentati e disregolati. In letteratura emerge che per rispondere a tali esigenze l'intervento deve prevedere una co-terapia; una espressione della co-terapia è rappresentata dal doppio setting, individuale e di gruppo. Un modello che risponde a tali requisiti è quello Dialettico- Comportamentale ideato da Marsha Linehan (DBT). La realtà modenese si mette in gioco nella presa in carico dei disturbi gravi della personalità secondo il Modello DBT adattando alla realtà territoriale ed alle esigenze dei Centri di salute Mentale tale intervento associando anche il trattamento gruppale psicoeducativo alle famiglie. In epoca pandemica i servizi territoriali rivolti alla Salute mentale hanno accettato la sfida di un trattamento DBT on line.
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Lucidi, Fabio. "Dal modello bio-psico-sociale all'approccio alla salute globale." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2021): 7–12. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-003002.

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Abstract:
Molti anni dopo la proposta di un modello bio-psico-sociale, si parla oggi di Salute Globa-le come diritto umano fondamentale, nel quale salute e malattia sono considerate risultati di processi non solo biologici ma anche economici, sociali, politici, culturali e ambientali, tra-scendendo e superando le prospettive nazionali, così come gli interessi e le possibilità delle singole discipline. Adottando una prospettiva transdisciplinare in un'ottica transnazionale, parlare di Salute Globale vuol dire mettere in primo piano le disuguaglianze che sono presenti in termini di speranza e di qualità di vita, malattie e disabilità così come risorse e opportunità di salute sia all'interno dei Paesi, sia tra di essi, attraverso la ricerca, la formazione e l'intervento in materia di assistenza, prevenzione della malattia e promozione della salute. La Psicologia della Salute ha l'opportunità di contribuire a questo processo portando in esso conoscenze, competenze, prospettive pronte a fondersi in un approccio che mette al centro la soluzione dei problemi e non le discipline che ad essa contribuiscono.
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Saraceno, Benedetto. "Un Programma per la salute mentale nelle popolazioni meno favorite." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S4 (March 2002): 9–11. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000447.

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Abstract:
Nations for Mental Health è un Programma dell'Organizzazione Mondiale della Sanità istituito di recente, dopo la pubblicazione, nel maggio 1995, di un rapporto sulla salute mentale nel mondo da parte di un gruppo di studio della Harvard Medical School.Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha accolto con entusiasmo la pubblicazione, riconoscendo che l'obiettivo globale delle Nazioni Unite “*è quello di promuovere la salute mentale e il benessere di tutti gli abitanti del pianeta”.Il Programma delle Nazioni per la Salute Mentale si fa carico di questa missione.Il suo scopo principale consiste nel migliorare la salute mentale e il benessere psicosociale delle popolazioni meno favorite del mondo.Il Programma mira ad aumentare la consapevolezza delle conseguenze dei problemi di salute mentale e di abuso di sostanze sul benessere sociale e sulla salute fisica, a coordinare gli sforzi internazionali per combattere le malattie mentali e ad attuare i progetti di salute mentale a livello nazionale. Avviare un certo numero di progetti pilota in ognuna delle sei regioni OMS del mondo.Tali progetti sono intesi a illustrare il potenziale degli sforzi collaborativi a livello nazionale, con l'intenzione di sviluppare poi progetti su più vasta scala.Intende anche sviluppare a livello internazionale un processo di sensibilizzazione tale da ottenere una forte volontà politica e un forte impegno da parte dei policy makers e dei leader nei confronti delle questioni di salute mentale, riconoscendola come un importante problema di sanità pubblica e affrontando il problema della stigmatizzazione e della discriminazione.
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Pasetto, Roberto, Enrica Pizzi, and Valentina Possenti. "Attività di ricerca sul possibile contributo del teatro sociale per la tutela e promozione della salute." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (February 2022): 23–37. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-002002.

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Abstract:
Il presente contributo ha la finalità di porre le basi per attività di ricerca volte allo sviluppo di laboratori di teatro sociale che abbiano come macro-obiettivo la tutela e promozione della salute. Inizialmente, si descrivono le caratteristiche dei laboratori di teatro sociale che li identificano come contesti privilegiati per condurre attività di ricerca; segue quindi una disamina epistemologica sul concetto di salute e della sua promozione, e sono poi rappresentate le dimensioni di salute associate all'ambiente di vita. Infine, si traduce quanto trattato nella traccia di sviluppo di un percorso di ricerca, i cui elementi qualificanti sono: a) l'obiettivo salute in termini di "abilità funzionale"; b) l'adozione dell'approccio life-course per fasi di vita; c) la considerazione delle relazioni con l'ambiente naturale tra i domini propri della tutela e promozione della salute, oltre che delle dimensioni del modello bio-psico-sociale.
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Salvatore, Sergio. "Una critica alla definizione in positivo della salute." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2021): 35–39. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-003007.

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Abstract:
Il contributo discute criticamente la capacità dell'interpretazione in positivo del concetto di salute, di porsi a fondamento scientifico della psicologia della salute. La critica si poggia su tre argomenti: il carattere ideale e asintotico della definizione in positivo, la sua dipendenza dalle contingenze storico-culturali, la mancanza di riferimento ad una classe specifica di fenomeni. Due alternative sono richiamate: il recupero della concezione in negativo ? la salute come as-senza di malattia ? e la concezione metodologica: la salute come dinamica istituzionale che sostanzia l'agire sanitario.
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Rinaldi, Alessandro, Giulia Civitelli, Maurizio Marceca, and Lorenzo Paglione. "Le politiche per la tutela della salute dei migranti: il contesto europeo e il caso Italia." REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 21, no. 40 (June 2013): 9–26. http://dx.doi.org/10.1590/s1980-85852013000100002.

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Abstract:
Intendendo la salute come un diritto umano fondamentale che non si esaurisce alla dimensione biologica ma si estende a quella sociale, economica e politica, gli autori, dopo aver descritto brevemente le politiche che a livello europeo sono state emanate per tutelare la salute dei migranti, analizzano l'esperienza italiana alla luce delle direttive internazionali. L'Italia rappresenta infatti un caso particolare ed avanzato di tutela della salute dei migranti; la sua politica sanitaria decisamente inclusiva riconosce parità di diritti e doveri ai cittadini regolarmente presenti ed ammette ampie possibilità di protezione ed assistenza anche per gli immigrati privi di permesso di soggiorno. Tuttavia, anche in un contesto avanzato come quello italiano, è necessaria un'evoluzione da un approccio di tipo assistenzialistico ad uno più ampio di promozione della salute attraverso politiche di natura intersettoriale, alla luce della teoria dei determinanti sociali di salute. Affrontare la tematica della salute del popolo migrante rappresenta un'occasione per rendere i servizi sanitari in particolare e le politiche migratorie in generale più attente ad ogni persona, alla sua storia e al contesto nel quale essa vive.
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Cersosimo, Giuseppina. "Concezioni di salute e di ambienti urbani." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 101 (July 2013): 11–13. http://dx.doi.org/10.3280/sur2013-101002.

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Amaddeo, F., M. Bacigalupi, G. de Girolamo, W. Di Munzio, A. Lora, and D. Semisa. "Strutture del Dipartimento di Salute Mentale." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 7, S2 (August 1998): 31–36. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000721.

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Abstract:
Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) comprende tutti i presidi psichiatrici pubblici, ospedalieri ed extraospedalieri per adulti, gestisce tutte le attività concernenti la tutela della salute mentale per adulti esistenti nel territorio di competenza e possiede un organico pluriprofessionale a direzione unica. Può comprendere o meno le attività di neuropsichiatria infantile, anche se é auspicabile che le comprenda.II DSM comprende le seguenti unità organizzative:1.Centra di Salute Mentale (CSM)2.Ambulatorio3.Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC)4.Day Hospital (DH)5.Centra Diurno (CD)6.Strutture Residenziali
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Apicella, Anna. "A proposito di salute, diritto alla salute e giustizia sanitaria." SALUTE E SOCIETÀ, no. 2 (November 2011): 207–11. http://dx.doi.org/10.3280/ses2011-002016.

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Philo, Chris, and Jennifer Wolch. "The ‘three waves’ of research in mental health geography: a review and critical commentary." Epidemiology and Psychiatric Sciences 10, no. 4 (December 2001): 230–44. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005406.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo — Valutare la ricerca condotta nel campo della geografia della salute mentale, concentrandosi sui lavori pubblicati in lingua inglese.Metodi — L'articolo offre una lettura globale, approfondita e critica della letteratura relativa alia geografia della salute mentale, a partire dal sorgere di questo settore di ricerca nei primi anni '70.Risultati — L'articolo identifica tre fasi di ricerca all'interno dei lavori sulla geografia della salute mentale. Queste fasi sono descritte in dettaglio; inoltre, sono interpretati punti di forza e di debolezza delle prime due fasi, che sono ben consolidate, e vengono forniti suggerimenti su importanti problemi che dovranno essere affrontati in una futura terza fase della ricerca.Conclusioni — Molte eccellenti ricerche sono state finora condotte nel campo della geografia della salute mentale, è tuttavia necessario aumentare la rilevanza di queste ricerche, mediante un ampliamento del focus ed un collegamento più diretto della ricerca con le politiche sulla salute mentale.
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Briziarelli, Lamberto. "Promozione della salute nei luoghi di lavoro. Un nuovo modello di tutela della salute di chi lavora." FOR - Rivista per la formazione, no. 84 (November 2010): 71–74. http://dx.doi.org/10.3280/for2010-084012.

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Menafra, Teresa, Paolo Melani, and Pio Enrico Ricci Bitti. "Disposizione alla gratitudine e salute individuale." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (January 2021): 99–119. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-001007.

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Abstract:
In anni recenti la ricerca in alcuni ambiti della psicologia, tra cui quello clinico e della per-sonalità, ha riscontrato l'importanza della disposizione alla gratitudine per la comprensione di diversi aspetti del benessere, ciononostante nell'ambito della psicologia della salute la gratitu-dine rimane ancora poco studiata. Sebbene alcuni interventi, scientificamente fondati, finalizzati all'induzione di gratitudine abbiano mostrato di migliorare la salute, i meccanismi che spiegano la relazione fra gratitudine e salute non sono ancora del tutto chiariti. Il presente lavoro ha in-dagato la relazione tra disposizione alla gratitudine e alcuni indicatori della salute individuale: orientamento positivo, qualità di sonno e veglia e benessere psicologico e le differenze fra soggetti con alti e bassi livelli di gratitudine disposizionale rispetto a tali parametri. Lo studio ha interessato 172 studenti universitari (42 maschi, 130 femmine, età media=21.16, DS=3.3) cui sono stati somministrati quattro questionari che misurano le variabili di interesse. I risultati ottenuti hanno evidenziato correlazioni significative fra disposizione alla gratitudine e parametri di salute e confermato differenze significative fra soggetti con alta e bassa gratitudine disposi-zionale rispetto a quasi tutte le variabili considerate. Questi risultati forniscono dati sul ruolo della gratitudine utili al miglioramento di alcuni indici relativi al benessere individuale eviden-ziandone al contempo l'importanza nell'ambito della psicologia della salute.
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Amendolagine, Vincenzo. "Health and well-being education as basic element of the Sustainability Mindset." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 2 (July 31, 2021): 36–45. http://dx.doi.org/10.36253/form-11316.

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Abstract:
For developing a sustainability mindset it is necessary go through an eco-sustainable individual and common concept of health, well-being and lifestyle. The aim of this article is to explain the links that exist between health, well-being, lifestyle and development of sustainability mindset. First, the constituent elements of well-being, mental health and mental disease will be analysed, then the health concept, pathology and determinants of health and the implications that they have in the source of the lifestyle. Finally, the strategies that can be used to change unhealthy lifestyles in the perspective of sustainability will be examined. L’educazione alla salute e al benessere come archetipo fondante dell’educazione alla sostenibilità Per sviluppare una mentalità orientata alla sostenibilità è necessaria un’azione formativa che passi attraverso una concezione ecosostenibile della salute, del benessere e dello stile di vita sia a livello individuale che collettivo. L’obiettivo di questo articolo è quello di esplicitare i raccordi che esistono fra salute, benessere, stile di vita e sviluppo della substinability mindset. Sono dapprima analizzati gli elementi costitutivi del concetto di benessere, di salute mentale e di disturbo mentale, successivamente sono illustrati i costrutti di salute, patologia e determinanti di salute e le implicazioni che essi hanno nella genesi dello stile di vita. In ultimo, sono affrontate le strategie che possono essere utilizzate per cambiare gli stili vita meno salubri nell’ottica della sostenibilità.
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Bosatra, Sara. "Cardiovascular risk in LGBT+ population." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 1 (May 31, 2022): 34–38. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-1-8.

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Abstract:
Le ricerche in ambito cardiovascolare evidenziano che la popolazione LGBT+ vive una disparità di salute rispetto alla popolazione coetanea eterosessuale e cisgender. Le minoranze sessuali sono infatti sottoposte a stressors specifici che intervengono a più livelli nella vita della persona e che, in assenza di peculiari fattori protettivi di resilienza, hanno un impatto negativo sulla salute cardiovascolare. Restano inoltre da raccogliere le evidenze degli effetti delle terapie ormonali di affermazione di genere e dei bloccanti ipotalamici sulla salute cardiovascolare, per consentire ai medici e alle persone transgender e gender-diverse di conoscere il rischio a cui si sottopongono e di gestirlo in maniera adeguata. Nonostante le raccomandazioni di più istituti scientifici, attualmente si rileva una condizione di impreparazione e di incertezza del personale sanitario su come approcciare l’utenza LGBT+ dal punto di vista sia clinico sia relazionale. Per ridurre le disparità in ambito di salute cardiovascolare che riguardano gli individui LGBT+, si rivela necessario approfondire le conoscenze sui fattori biologici e psico-sociali che potenziano i fattori di rischio cardiovascolare di questa popolazione, sviluppare linee guida evidence-based per prendersi cura dei bisogni specifici di salute delle minoranze sessuali, e avviare programmi di formazione al personale sanitario volti a ridurre gli atteggiamenti discriminatori e condividere buone pratiche a garanzia di una medicina dell’uguaglianza.
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Jenkins, Rachel. "England's policy on severe mental illness." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 1 (April 1996): 31–37. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003912.

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Abstract:
RIASSUNTOLa Gran Bretagna ha messo a punto una comprovata strategia sulla salute mentale che include dove e come le persone sono curate e con quali obiettivi. Ha assicurato che la politica sanitaria sia basata sull'epidemiologia dei disturbi psichici e che sia incentrata non solo sui disturbi psichici gravi, che necessitano di trattamenti specifici, ma anche sui disturbi meno gravi in medicina di base, nelle carceri e sul posto di lavoro ed inoltre sull'integrazione e interfaccia tra i servizi di salute mentale ed altre agenzie.Ha basato la politica sanitaria su un quadro coerente di promozione della prevenzione della salute mentale (prevenzione primaria, secondaria e terziaria e prevenzione della mortalita) conduce questa politica quantificando l'esito in termini di salute mentale, nonche gli imputs ed i processi.
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Grasso, Marco Ettore. "La dimensione ambientale della salute: tra sfera sociale e giuridica." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2011): 57–82. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-001003.

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Abstract:
Questo studio presenta la descrizione della "dimensione ambientale della salute". Tale dimensione si colloca su un piano concettuale che si pone tra sfera sociale e giuridica. La "dimensione ambientale della salute" delineata nella sfera giuridica si compone di tre matrici che descrivono un quadro teorico innovativo nel quale il diritto alla salute si confronta con il campo ambientale e della sostenibilitŕ. La prima matrice concerne in modo particolare il diritto all'ambiente salubre, che talvolta č stato interpretato come mero prolungamento del diritto alla riservatezza della vita privata e familiare, altre volte come diritto che si coniuga all'integritŕ culturale e all'identitŕ di un popolo; la seconda matrice riguarda un diritto alla salute che si relaziona con aspetti ambientali ma che non rientra esattamente nel diritto all'ambiente salubre e che contempla tanto casi diquanto una nuova prospettiva sociologico- giuridica nello studio del diritto alla salute, che inerisce alla rivendicazione di tale diritto in quanto leso dai cambiamenti climatici (esemplificativi i casi riguardanti la petizione degli Inuit e Kivalina); la terza matrice invece č volta a costruire un "diritto sostenibile alla salute", che comprende tanto il diritto alla salute quanto quello in materia di sviluppo sostenibile.
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Ugolini, Michele. "Case della Salute: condizioni di fragilità e occasioni di rigenerazione sociale e." TERRITORIO, no. 97 (February 2022): 147–53. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12939.

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Abstract:
La pandemia da Covid-19 ha evidenziato la centralità di un sistema efficace e diffuso di sanità territoriale.Le Case della Salute, strutture sanitarie dislocate nel territorio di molte regioni italiane appartenenti al settore dell'assistenza primaria, sono considerate, anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, gli strumenti fondamentali per promuovere un rilancio dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali nei territori. L'articolo analizza le esperienze più significative di promozione e redazione di linee guida per la progettazione di Case della Salute in Italia, e in particolare in Emilia-Romagna, con riferimento anche alla pionieristica esperienza inglese. Si propone un percorso progettuale per consolidare le Case della Salute quali luoghi collettivi di riferimento e occasioni di rigenerazione urbana, favorendone la transizione verso l'idea di Case della Comunità proposta dal PNRR.
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Tomov, Toma. "Multiple perspectives on the evaluation of outcome in Eastern Europe." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no. 3 (December 1998): 173–77. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007363.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Lo scopo di questo articolo è quello di analizzare la capacità dei sistemi di salute mentale dell'Europa Orientale di attuare reali riforme nel campo della salute mentale.Metodi - Partendo dalle ipotesi della scuola delle relazioni di gruppo, è stata messa in evidenza la tendenza delle organizzazioni ad abbandonare i principali compiti che esse dichiarano di avere, sotto influenze di tipo ideologico, politico e altre influenze legate al contesto. Lo stato della salute mentale dell'Europa orientale è discusso in questa prospettiva.Risultati - È stato accertato che i cambiamenti ed i progressi sono impediti dai ruoli che proibiscono la curiosita e che mettono in discussione le pratiche routinarie.Conclusioni - L'emergere in Europa orientale di una rete di operatori orientati verso la riforma è ritenuto un segno positivo. Un ulteriore importante obiettivo e la sostituzione delle strutture defunte di salute mentale (servizi, ricerca e training) con muove strutture. La sfida al sistema ereditato e inevitabile. Il ruolo di progetti di collaborazione con i paesi occidentali è di estrema importanza.
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Bosio, Albino Claudio. "Pratiche di salute, pratiche di psicologia: per una professionalizzazione della Psicologia della Salute in Italia." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2014): 9–25. http://dx.doi.org/10.3280/pds2014-002002.

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Fava, Francesca, and Giovanna Failla. "Il Laboratorio Teatrale dell'Università Campus Bio-Medico di Roma: dieci anni tra scienza, medicina e teatro." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (February 2022): 157–64. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-002012.

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Abstract:
Il contributo evidenzia il ruolo didattico del Laboratorio Teatrale all'interno del piano formativo dell'Università Campus Bio-Medico di Roma attraverso la narrazione dei suoi primi dieci anni di vita (2011-2021). È analizzata la specificità didattica del Laboratorio Teatrale come formazione attiva, emotiva ed espressiva rivolta agli allievi, capace di promuovere la salute, il benessere e incentivare virtuosi processi di umanizzazione delle cure. Attraverso testimonianze di studenti, alumni e docenti che hanno partecipato ad alcune produzioni particolarmente significative, si evince come le pratiche teatrali abbiano saputo influenzare efficacemente la formazione umanistica degli allievi e come questa esperienza abbia creato coesione sociale e identità di gruppo, sulla vita universitaria e sulla comunità del Policlinico Universitario. In particolare, il laboratorio teatrale è stato in grado di: influenzare positivamente i determinanti sociali della salute, incoraggiare comportamenti di promozione della salute, sviluppare l'empatia e fornire una visione più ampia della salute e dell'assistenza clinica.
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Bompiani, Adriano. "Le proposte emendative degli artt. 9, 24, 32 della Costituzione approvate di recente dal Senato." Medicina e Morale 41, no. 4 (August 31, 1992): 635–61. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1992.1094.

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Abstract:
In questa II parte (la I parte è stata pubblicata nel fascicolo 2/92 alle pp.233-255) l'autore affronta la questione della salubrità degli ambienti di vita e di lavoro sotto l'aspetto del diritto, soffermandosi in particolare sul concetto di "danno alla salute" e "danno biologico". Un ampio paragrafo viene dedicato al problema del risarcimento del danno in riferimento del danno alla salute; alcuni cenni vengono fatti al recente processo di espansione del danno alla salute dalla responsabilità civile alla sicurezza sociale.
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Duque-Pàramo, Marìa Claudia. "Un'esperienza di formazione di salute interculturale in Colombia." SALUTE E SOCIETÀ, no. 3 (September 2013): 141–49. http://dx.doi.org/10.3280/ses2013-003010.

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Vesco, Silvia, Tiziana Mancini, and Michele Rossi. "Genere, salute e migrazione: analisi delle determinanti sociali di salute e del benessere autopercepito delle donne migranti, attraverso i dati dell'European Social Survey e del Migration Integration Policy Index." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2021): 103–24. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-003013.

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Abstract:
Lo studio si propone di analizzare le determinanti psico-sociali della salute dei migranti in Europa e delle donne migranti in particolare, all'interno della cornice teorica degli studi sull'acculturazione. Le determinanti di salute sono state analizzate su due livelli: individuale, attraverso dati raccolti dall'European Health Interview Survey nel 2014 (EHIS wave 2) con un campione pari a 15.244 persone, e contestuale, attraverso indicatori quali il Migration Integra-tion Policy Index (Mipex), l'Euro-barometro sulle discriminazioni, il Gender Equality Index (GEI), il Prodotto Interno Lordo (Gross Domestic Product) e la percentuale di migranti sul totale della popolazione riferiti agli anni 2014 e 2015 su 24 paesi EU. I risultati emersi hanno confermato uno svantaggio in termini di salute per le donne migranti, le quali sono soggette a discriminazioni molteplici che impattano sullo stato di salute.
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Zambianchi, Manuela, and Bitti Pio Enrico Ricci. "Rappresentazioni sociali della salute e dell'invecchiamento in un gruppo di anziani." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (December 2010): 95–109. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-002007.

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Abstract:
La ricerca ha analizzato le caratteristiche delle rappresentazioni sociali sulla salute e sull'etŕ anziana possedute dagli anziani. Hanno partecipato 150 anziani, appartenenti alla Terza e Quarta Etŕ, ai quali sono stati somministrati due questionari relativi alle rappresentazioni sulla salute e l'etŕ anziana. L'analisi delle componenti principali, condotta su entrambi i questionari, ha fatto emergere una rappresentazione complessa della salute a struttura bi-fattoriale ed una rappresentazione integrata dell'etŕ anziana, caratterizzata dalla presenza di progettualitŕ, ricchezza esperienziale, crescita personale. I risultati sono stati discussi alla luce delle teorie recenti sulla salute in chiave bio-psico-sociale e delle teorie sull'invecchiamento positivo che ne evidenziano la multidimensionalitŕ e la rilevanza delle risorse interne e sociali per il suo conseguimento.
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Martino, Ardigò, and Sara Bontempo Scavo. "Migrazioni, Globalizzazione, diritti umani e salute." Saúde em Redes 5, no. 2 (January 14, 2020): 207–26. http://dx.doi.org/10.18310/2446-4813.2019v5n2p207-226.

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Abstract:
I processi in atto mondialmente come fattori specifici di questa fase della globalizzazione rappresentano insieme ai grandi cambiamenti epidemiologici e demografici rappresentano una cornice imprescindibile per l’analisi della salute dei migranti. Questo articolo si propone di analizzare il campo specifico della salute dei migranti attraverso un approccio interdisciplinare. I processi salute malattia in cui i migranti sono coinvolti vengono analizzati in chiave critica rispetto alla produzione di conoscenza in campo sanitario rilevando allo stesso tempo le opportunità in termini di costruzione di una cornice di ricerca e formazione e pratiche interdisciplinare, e le ricadute positive in termini di organizzazione dei servizi alla persona e clinici.
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Lonardi, Cristina. "Diseguaglianze sociali di salute: lo stigma." SALUTE E SOCIETÀ, no. 3 (June 2012): 114–34. http://dx.doi.org/10.3280/ses2011-003008.

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Abstract:
This essay offers a reading of the social inequalities in health through the Health Related Stigma perspective, explaining its different meanings and its deeper implications in the lives of those affected by stigma.
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Tognetti, Bordogna Mara. "Disuguaglianze di salute e dinamiche migratorie." SALUTE E SOCIETÀ, no. 3 (June 2012): 75–94. http://dx.doi.org/10.3280/ses2011-003006.

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Abstract:
Immigration, worldwide phenomenon, in particularly in growth in Italy, is a resource and a major challenge for the medical welfare. In addition, the immigration constitute resources as many immigrants fall in this job market becomes critical element because it helps to differentiate the question of health in our country. This new demand in addition to defy operators can determine and determines inequalities in access, use and quality of its provision to the detriment of migrants. In particular, in the essay will highlight new health inequalities caused by the presence of migrants.
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Altieri, Leonardo. "Diritti di cittadinanza, partecipazione, salute collettiva." SALUTE E SOCIETÀ, no. 2 (November 2011): 19–33. http://dx.doi.org/10.3280/ses2011-002003.

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Librandi, Brunella. "Apprendere nella scuola promotrice di salute." FOR - Rivista per la formazione, no. 92 (December 2012): 104–10. http://dx.doi.org/10.3280/for2012-092016.

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31

Ferlin, Alberto. "Infertilità maschile marcatore di salute generale." L'Endocrinologo 21, S1 (May 2020): 1–2. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-020-00701-7.

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Good, Byron J., and Mary-Jo Del Vecchio Good. "Il disturbo post-traumatico da stress č un concetto ‘sufficientemente buono' per il lavoro psichiatrico sulle conseguenze dei conflitti?" RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (July 2012): 99–119. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-002006.

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Abstract:
In un classico articolo del 1992, Derek Summerfield sostenne che "per la grande maggioranza dei sopravvissuti lo stress posttraumatico č una pseudocondizione, una ridefinizione della sofferenza comprensibile della guerra come problema tecnico per il quale sono disponibili soluzioni tecniche a breve termine come il counseling" Non ci sono prove che le popolazioni colpite dalla guerra cerchino questi approcci importati, che sembrano ignorare le loro tradizioni, i loro sistemi di significato, le loro prioritŕ effettive" (p.1449). Questo articolo descrive un programma di collaborazione attiva fra un'équipe della Harvard Medical School e la IOM (Organizzazione Internazionale per la Migrazione) in Indonesia in risposta ai "lasciti della violenza" fra gli abitanti dei villaggi rurali di Aceh, Indonesia, dopo lo tsunami del 2004 e l'accordo di pace tra il governo indonesiano e il Movimento Aceh Libera che mise fine a venti anni di conflitto. L'articolo fornisce dati provenienti da una serie di studi che indicano livelli elevati di esperienze traumatiche e di problemi di salute mentale ad Aceh dopo il conflitto. Descrive un progetto IOM di promozione attiva di salute mentale che ha usato équipe di medici di base e infermieri per rispondere ai problemi di salute mentale, e un progetto valutativo che fornisce importanti prove empiriche dell'efficacia nella pratica del programma. Sostiene che il PTSD č ben altro che una "pseudocondizione" e che i programmi d'intervento possono essere molto potenti nel ridurre sintomi e disabilitŕ. Conclude che lo sviluppo di programmi di salute mentale integrati in politiche di salute pubblica in contesti postbellici dovrebbe avere una prioritŕ elevata.
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Bosio, Albino Claudio, Guendalina Graffigna, and Serena Barello. "In dialogo con gli interventi sull'articolo: "uno scenario transdisciplinare sulla salute: nuovo paradigma per la psicologia e gli psicologi?"." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2021): 52–56. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-003010.

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Abstract:
Gli Autori replicano ai contributi sull'articolo-bersaglio "Uno scenario transdisciplinare sulla salute: paradigma per la psicologia e gli psicologi?" sottolineando lo sviluppo di due linee tematiche di riflessione. Da un lato, si osserva un approfondimento delle ragioni a favore di un approccio transdi-sciplinare alla salute e a favore di un impegno della psicologia in tal senso. Da un altro lato, sono poste a tema una serie di "questioni aperte" (dal punto di vista para-digmatico, metodologico, organizzativo, culturale, formativo, istituzionale-politico) che la psi-cologia è chiamata ad affrontare nel prossimo futuro se vorrà orientare il suo sviluppo in chia-ve transdisciplinare. Entrambe le linee sono ritenute essenziali per una verifica di percorribilità dello scenario transdisciplinare da parte della psicologia della salute
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Louise, Rowling, and Victoria Kasunic. "Prevenzione della depressione nei giovani. Una prospettiva australiana." PSICOBIETTIVO, no. 1 (March 2012): 65–87. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-001005.

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Abstract:
La prevenzione della depressione nei giovani ha bisogno di adottare un duplice approccio, la prevenzione della malattia sulla base dei fattori di rischio e la promozione della salute mentale concentrata sul benessere sociale ed emotivo. Questo articolo descrive il contesto politico di sostegno e le risorse di base presenti in Australia e il concetto esistente di salute pubblica. All'interno di questo approccio l'intervento prevede sensibilizzazione e pre- venzione per i giovani, nonché un focus sulle risorse, sulla resilienza e sulla capacitŕ costruttiva delle istituzioni di lavorare in modo da favorire i giovani. Vengono descritti sia interventi di prevenzione universale sia interventi mirati tra cui Mind Matters, un programma nazionale di promozione della salute mentale per le scuole secondarie e anche strategie innovative basate su internet. Questi studi dimostrano che la prevenzione della depressione nei giovani richiede strategie complesse e multi-livello.
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Luzzi, Saverio. "Salute e sviluppo industriale in Italia. Riflessioni storiche su un rapporto conflittuale." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 266 (September 2012): 113–18. http://dx.doi.org/10.3280/ic2012-266007.

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Abstract:
Il saggio analizza alcune riflessioni contenute in Lavoro, salute, sicurezza. Uno sguardo lungo un secolo (Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Annali, 2010, Roma, Ediesse, 2011), partendo dagli infortuni e dalle malattie professionali dei lavoratori italiani alla fine del secolo XIX ed evidenziandone la maggiore incidenza rispetto ai principali stati europei. Si ripercorre l'evoluzione della salute pubblica e delle modalitŕ con le quali il sindacato italiano ha cercato di tutelare l'equilibrio psicofisico di operai e impiegati, ponendo in risalto come lo sviluppo industriale dell'Italia - in misura maggiore rispetto ad altre nazioni - sia stato basato sulla scarsa considerazione nei confronti della salute e dell'ambiente.
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Campostrini, Stefano. "Determinanti sociali, stili di vita e stato di salute." SALUTE E SOCIETÀ, no. 3 (June 2012): 63–74. http://dx.doi.org/10.3280/ses2011-003005.

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Abstract:
The link between social determinants, risk factors and health outcome is globally quite demonstrated. Much research is still needed to better understand the mechanism underneath these relationships. Although, study is still needed to define better measures of social determinants (both in relation to health outcome and risk factors), already existing data collection system on risk factors - surveillance - can offer several information on these relationships. Particularly, the observation of changes over time and trends can offer unique information on the effectiveness of health promotion programs and policies in decreasing (increasing) health inequalities.
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Angelozzi, Andrea. "Riflessioni sulla direzione di un dipartimento di salute mentale." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 2 (June 2014): 267–88. http://dx.doi.org/10.3280/pu2014-002004.

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Gibertoni, Giancarlo, Michael Fanizza, Stefano Brunello, Sebastiano Pace, Alessio Saponaro, and Fabrizio Starace. "Salute mentale digitale oltre la pandemia." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA 146, no. 3 (December 2022): 139–58. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2022-003008.

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Abstract:
Il periodo di emergenza sanitaria ha costretto gli operatori, soprattutto in un primo periodo, all'utilizzo degli strumenti della telemedicina per vicariare l'impossibilità della relazione in presenza. Tale periodo di crisi ha fornito però anche la possibilità di rivedere alcuni modelli di intervento e di verificare l'introduzione della Telemedicina all'interno dei percorsi clinici assistenziali esistenti. L'articolo si propone di affrontare l'inserimento di tale modalità innovativa nei Servizi di Salute Mentale evidenziandone le caratteristiche, le specificità, i limiti e i vantaggi al fine di aprire la possibilità a percorsi che prevedano una "ibridazione" degli interventi e che considerino la Telemedicina come un ulteriore strumento in dotazione al clinico per un miglioramento complessivo dei percorsi di cura.
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Mezzabotta, Giampaolo. "La salute delle donne in Afghanistan." FUTURIBILI, no. 1 (March 2011): 102–14. http://dx.doi.org/10.3280/fu2011-001008.

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Abstract:
La salute delle donne in Afghanistan č molto piů compromessa di quella degli uomini, sia per ragioni legate alla maternitŕ che per ragioni sociali nel loro essere relegate in casa ed essere un peso, economico prima di tutto, per la famiglia. Rurale e urbano, sistema privato e pubblico della salute, posizione nella famiglia, debolezza della donna sposata in una famiglia in cui oltre il marito convivono vecchi e fratelli e sorelle, sono le variabili principali che rendono tanto vulnerabile la salute della donna. Le ricerche oltre che le statistiche indicano numeri e ragioni di questa vulnerabilitŕ femminile alla salute. Le ragioni di morte o di malattia femminile sono molteplici, ma le principali individuate sono la tubercolosi (Tbc), la depressione delle giovani donne sposate che portano a una sindrome ciclotimica, la mortalitŕ dovuta alla gravidanza e il parto, che spesso oltre la donna riguarda il bambino. Le ragioni di tutte queste, come detto, hanno un carattere sociale, e cioč dovuto alla struttura familiare, alla distanza dai centri sanitari, l'impossibilitŕ di utilizzare un sistema pubblico spesso molto modesto, oppure un sistema privato che a volte puň essere buono e costoso, ma molto piů spesso č composto di persone praticanti e utilizzatrici di conoscenze e mezzi altamente rudimentali.
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Sansone, Andrea, Anna Schiavo, Francesco Romanelli, and Emmanuele A. Jannini. "Esercizio fisico e doping: ricadute in medicina della sessualità." L'Endocrinologo 22, no. 4 (August 2021): 311–17. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-00930-4.

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Abstract:
SommarioL’attività fisica rappresenta uno strumento essenziale per la prevenzione e la tutela della salute individuale. Ciononostante, solo una minoranza degli adulti raggiunge i livelli raccomandati di esercizio fisico. Nell’ambito della sessuologia medica, intervenire sulla sedentarietà può migliorare la salute sessuale e riproduttiva; tuttavia, è necessario che l’attività fisica sia adeguata, onde evitare lo sviluppo di quadri patologici come la triade dell’atleta o l’ipogonadismo indotto da esercizio fisico. Inoltre, l’eventuale uso di “sostanze atte a migliorare l’apparenza e la performance” ha trasceso i confini dello sport agonistico, trovando largo utilizzo fra gli atleti amatoriali al fine di massimizzare la resa dell’esercizio, sebbene siano noti gli effetti avversi sulla salute sessuale e riproduttiva in entrambi i sessi.
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Bosio, Albino Claudio. "Commenti all'articolo "Pratiche di salute, pratiche di psicologia: per una professionalizzazione della Psicologia della Salute in Italia"." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2014): 26–55. http://dx.doi.org/10.3280/pds2014-002003.

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Fassio, Omar, and Norma De Piccoli. "Cosa studiano i ricercatori italiani che si occupano di psicologia della salute?" PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (September 2010): 103–16. http://dx.doi.org/10.3280/psd2010-001006.

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Abstract:
Tra le discipline psicologiche affermatesi piů di recente in Italia figura la psicologia della salute che, nonostante sia ancora una materia "giovane", negli ultimi anni ha ottenuto un considerevole riconoscimento. Questo contributo si propone di descrivere lo stato dell'arte della Psicologia della Salute nel nostro Paese cosě come emerge dagli articoli pubblicati sulla omonima rivista. A tal fine sono stati analizzati i contenuti dei titoli degli articoli pubblicati sulla rivista dal suo esordio e le fonti bibliografiche utilizzate dai ricercatori, espressione dei riferimenti paradigmatici che connotano la materia. Sulla base di questi dati la psicologia della salute italiana sembra attingere eminentemente a modelli teorici derivati dalla psicologia sociale e assegna un ruolo secondario, seppure non marginale, a modelli teorici derivanti dalla medicina comportamentale. Coerentemente con questo, si osserva inoltre un trend che sembrerebbe andare verso una diminuzione di una prospettiva clinica a favore di una piů attenta a cogliere gli intrecci della salute con aspetti sociali, in linea con le politiche sanitarie messe in atto da alcune Regioni Italiane in questi ultimi anni.
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Gelmi, Giusi, Giulia Parisi, Lia Calloni, Aurora Torri, Anna Paola Capriulo, and Corrado Celata. "Promuovere salute e prevenire cronicità nella popolazione over 65: il programma Gruppi di Cammino in Regione Lombardia." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2022): 40–51. http://dx.doi.org/10.3280/pds2022-003006.

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Abstract:
La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di over 65enni: oltre 2 milioni, pari al 22,9% della popolazione (Istat, 2020). Molti soffrono di una o più patologie croniche, incidendo per il 70% sulla spesa sanitaria regionale (Dgr 4662/2015). Le evidenze di letteratu-ra indicano la sedentarietà tra le cause che concorrono allo sviluppo di patologie croniche e sottolineano la necessità di politiche e programmi per promuovere l'attività fisica per favorire l'invecchiamento attivo e in buona salute (Active and Healthy Ageing). In tal senso, dal 2009 Regione Lombardia ha individuato i Gruppi di Cammino come programma principe per pro-muovere e mantenere la salute della popolazione over 65, inserendolo nei propri Piani Regio-nali Prevenzione. Il programma consiste in un'attività organizzata dove un gruppo di persone si ritrova per camminare insieme, almeno due volte a settimana, seguendo un percorso urbano o extra-urbano, sotto la guida di un conduttore (Walking leader). Rappresentano una strategia capace di promuovere il movimento di adulti e anziani in sicurezza, la conoscenza di temi di salute, la partecipazione dei cittadini e le loro abilità sociali, rispondendo ai principi chiave delle politiche di promozione della salute e di Active Ageing (Oms, 2002). L'articolo, attraverso la descrizione dei differenti passaggi adottati per l'implementazione del programma secondo la lente dell'Interactive System Framework, darà evidenza di come il programma Gruppi di Cammino sia una strategia che ad oggi promuove il movimento di oltre 18600 over 65.
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Francescato, Donata, and Maura Benedetti. "Umorismo e Salute: una sinergia possibile." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (March 2012): 111–31. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-001007.

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Abstract:
La presente ricerca ha esplorato le relazioni tra l'umorismo e la qualitŕ della vita, intesa come benessere psicofisico degli individui. Lo scopo della ricerca č stato quello di esaminare la relazione tra inclinazione generale all'umorismo nelle sue componenti di apprezzamento e creativitŕ umoristica e la salute e l'empowerment individuale, nonché la relazione tra questi e la tendenza ad utilizzare l'umorismo come strategia di coping. I soggetti coinvolti nella ricerca sono stati in totale 333, di cui 160 maschi e 173 femmine. Ai partecipanti sono state somministrate le seguenti scale: Test di Ziv sull'Umorismo; Coping Humor Scale; Symptom Checklist-90-R; Scala dell'Empowerment. Le correlazioni tra le scale mostrano che ad una maggiore inclinazione all'umorismo corrisponde un miglior stato di salute. In particolare un elevato apprezzamento umoristico č maggiormente correlato con la presenza di minori sintomi di malattie psicosomatiche. Chi ha un'elevata inclinazione all'umorismo, in particolare nella sua dimensione di apprezzamento dell'umorismo, ha, inoltre, punteggi piů alti di empowerment, specialmente per ciň che riguarda la sottoscala della leadership e perseguimento degli obiettivi. Coloro che hanno alti punteggi alla Coping Humor Scale hanno bassi punteggi alla scala delle malattie psicosomatiche ed un empowerment piů elevato in tutte le sue dimensioni.
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Conte, Riccardo. "Profili di incostituzionalitŕ del divieto di fecondazione eterologa." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 1 (April 2011): 37–53. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-001004.

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Abstract:
1. La quaestio iuris / 2. Gli indici normativi / 3. La sentenza / 4. Procreazione medicalmente assistita e limiti della legislazione statale / 5. Coerenza della disciplina legislativa e rispetto degli obblighi della Convenzione / 6. Fecondazione eterologa e pregiudizio alla salute: esclusione / 7. Fecondazione eterologa e valori morali / 8. Quale morale? / 9. I riflessi della sentenza sulla legislazione italiana.
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Martelli, Pompeo. "Premessa." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S4 (March 2002): 12–14. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000459.

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Abstract:
Sono grato al dr. Benedetto Saraceno per aver accolto la richiesta del Centro Studi e Ricerche della ASL Roma E di pubblicare in Italia il rapporto realizzato dal dr. Alex Cohen per l'Organizzazione Mondiale della Sanità nell'ambito del programma Nations for Mental Health.L'autore offre in modo conciso ma puntuale una panoramica sulla condizione della salute mentale delle popolazioni indigene nel mondo.Come l'autore, chi scrive non è mosso dalla mera curiosità per gli inquieta limina delle alterità esotiche bensì dalla consapevolezza che anche nel nostro Paese sia necessario promuovere programmi interculturali di ricerca e di formazione, nonché realizzare servizi di salute pubblica e di salute mentale culturalmente sensibili.Sono ancora pochi i colleghi italiani che hanno intrapreso questo faticoso percorso (tra loro desidero ricordare il dr. Roberto Beneduce con il Centro Frantz Fanon a Torino) ed è pertanto necessario intensificare i momenti di incontro e di verifica delle nostre attività.L'approccio con persone provenienti da altre culture che chiedono assistenza ai servizi di salute mentale è sempre una circostanza problematica per l'avvio di un buon ascolto, di una eventuale presa in carico e di una adeguata relazione terapeutica.Sui fruitori dei servizi, sul loro mental health seeking behavior e sulle ragioni delle loro scelte sappiamo ancora poco; ancor meno conosciamo sull'interazione fra operatori e utenti immigrati ed in particolare sulle difficoltà che gli operatori sperimentano nel corso di questa interazione e che sono alla base di una forte richiesta di formazione.
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Donizzetti, Anna Rosa, and Giovanna Petrillo. "Health Locus of control Scale per adolescenti: validazione di un originale strumento di rilevazione." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2011): 85–101. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002006.

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Abstract:
La(HLCS) per adolescenti, di cui si presenta uno studio di validazione, č un originale strumento volto a rilevare l'orientamento diriferito alla salute negli adolescenti. Sono stati coinvolti 1469 partecipanti, quasi equamente distribuiti per sesso (44.0% maschi e 56.0% femmine) e con un'etŕ media di 16.6 anni (DS = 1.43). Analisi fattoriali esplorative e confermative hanno evidenziato una struttura tridimensionale della HLCS, che nella versione finale consta di 15 item e presenta soddisfacenti proprietŕ psicometriche sia nel campione generale sia nei sub-campioni. Inoltre, analisi correlazionali ne hanno dimostrato la validitŕ convergente e discriminante. I risultati mostrano l'utilitŕ dello strumento per la rilevazione delle credenze degli adolescenti circa il controllo della propria salute fisica anche in popolazioni diversificate per sesso, etŕ e formazione.
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Ruffa, Brunella, and Massimo Miglioretti. "Progettare la promozione della salute all'interno del Servizio Sanitario Nazionale: criticitŕ e punti di forza di un'esperienza ispirata al Modello Precede-Proceed." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (May 2011): 119–34. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-001009.

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Abstract:
Obiettivo di questo lavoro č illustrare la progettazione di piani di promozione della salute, all'interno di un Dipartimento per le dipendenze, utilizzando e ispirandosi al Modello teorico. Dalla dialettica tra prassi operativa e riferimenti teorici č scaturita una riflessione circa i limiti e le potenzialitŕ dell'applicazione del modello e le criticitŕ del lavoro nei servizi. Rigiditŕ, autoreferenzialitŕ, divergenze sono alcuni dei nodi critici che emergeranno da questo confronto. L'esperienza mostra comunque aspetti di innovazione e sviluppo per la progettazione di interventi di promozione della salute in direzione di una maggiore coerenza, efficacia e confrontabilitŕ.
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Freda, Maria Francesca. "La salute come bene comune sostenibile." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2021): 19–23. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-003004.

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Abstract:
Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una accelerazione dello sviluppo tecnologico, scientifico e culturale che ha radicalmente trasformato gli scenari della vita sociale, generato importanti opportunità, ma anche introdotto questioni relative alla stessa sostenibilità del pro-cesso. Anche in ambito sanitario, gli sviluppi delle conoscenze scientifiche e tecnologiche han-no portato cambiamenti che non comprendono il solo ambito della medicina, ma implicano questioni etiche, sociali, economiche e, ovviamente, psicologiche. La sostenibilità è una domanda trasversale alla contemporaneità che, per essere affrontata, richiede l'istituzione di un campo di conoscenza transdisciplinare. Alla luce di questo scenario, l'autrice propone il riferimento alla Psicologia della Salute quale vertice fondamentale di un campo di conoscenza transdisciplinare che contribuisca allo sviluppo di un modello della salute come bene comune sostenibile.
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Bosio, Albino Claudio, Guendalina Graffigna, and Serena Barello. "Uno scenario transdisciplinare per la salute: nuovo paradigma per la psicologia e gli psicologi?" PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (June 2021): 17–33. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-002003.

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Abstract:
Si afferma in campo scientifico un nuovo approccio transdisciplinare alla salute (TDS) basato sul coinvolgimento partecipativo di più discipline e di più attori (di area scientifica e laica) nella costruzione di risposte alle domande sociali di salute. Descritto il fenomeno della TDS nelle sue caratteristiche principali (storiche, teoriche, me-todologiche) sono messe a fuoco le questioni aperte e le prospettive che tale approccio presenta. Infine, sono argomentate le ragioni per un coinvolgimento partecipativo della psicologia e degli psicologi nell'approccio TDS.
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