Journal articles on the topic 'Design per la sanità'

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Bocciardi, Letizia. "PNRR e sanità: la social innovation per una sanità sostenibile." PROJECT MANAGER (IL), no. 51 (August 2022): 34–37. http://dx.doi.org/10.3280/pm2022-051007.

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Quintaliani, Giuseppe, Maria Luisa Standoli, and Carlo Giammarioli. "Qualità e Sostenibilità in Sanità." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 1 (October 3, 2014): 75–77. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.866.

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Abstract:
Ci sono diverse interpretazioni sulla qualità del nostro SSN: per alcuni è al secondo posto in Europa, mentre per altri finiamo al 21° posto in classifica. Questo per l’utilizzo di diversi indicatori, di cui la maggior parte è basata sul costo e non sulla qualità clinica. Per la sopravvivenza del nostro SSN, anche in considerazione del cambiamento demografico della popolazione, formata da anziani e malati cronici, è necessario sviluppare e utilizzare indicatori di processo clinici dettati dalle varie società scientifiche, abbandonando la SDO come sistema di valutazione della qualità clinica: l’abbattimento del costo, se non accompagnato all’efficacia clinica, non può essere considerato un risultato. In questo processo, di grande aiuto possono essere i flussi informatici, i cosiddetti big data, attraverso l’incrocio tra i vari database. Il SSN si salverà se ridurrà davvero le spese, basando le scelte sulla clinica e sull’appropriatezza diagnostica. (Clinical_Management)
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3

Mengoni, Alessandro, Anna Maria Murante, Sabina Nuti, and Paolo Tedeschi. "Segmentazione e marketing per la sanitÀ pubblica." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 1 (March 2010): 119–39. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-001009.

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Abstract:
In linea con le nuove strategie di intervento dei sistemi sanitari pubblici, orientate verso un approccio proattivo in grado di fornire servizi differenziati in base ai bisogni, lo studio propone un tentativo di segmentazione dell'utenza dei servizi distrettuali. Nella prima parte vengono presentate le motivazioni alla base della ricerca, la review della letteratura internazionale ed il contesto oggetto di analisi. Da un'indagine su 3461 utilizzatori, vengono successivamente individuati - tramite l'analisi fattoriale e l'analisi cluster - 4 segmenti: i "modesti", i "coscienti e sostenuti" gli "esperti" e gli "evoluti". Le caratteristiche dei segmenti vengono infine commentate, con l'esposizione delle possibili implicazioni gestionali.
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Origo, Lorena. "L’Organizzazione Mondiale della Sanità per un’odontoiatria di comunità." Dental Cadmos 89, no. 02 (February 2021): 88. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.02.2021.02.

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Gallucci, M. "Forum Sanità Futura: Un'esperienza formativa per lo spirito." Rivista di Neuroradiologia 17, no. 5 (October 2004): 716–18. http://dx.doi.org/10.1177/197140090401700516.

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Refolo, Pietro, Dario Sacchini, Filippo Rumi, Americo Cicchetti, and Antonio G. Spagnolo. "“Farmaci insostenibili” e giustizia intergenerazionale in Sanità." Medicina e Morale 68, no. 4 (December 20, 2019): 411–22. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2019.596.

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Abstract:
Una ripresa secondo una dimensione pubblica del dibattito sulla giustizia distributiva in Sanità si è verificata in tempi recenti con l’introduzione dei nuovi farmaci antivirali ad azione diretta per il trattamento dei pazienti affetti da epatite C, estremamente efficaci nel curare la patologia ma dai costi esorbitanti. Obiettivo del presente contributo è di fornire un breve approfondimento sul tema dei c.d. “farmaci insostenibili”, esaminato sotto un particolare modello di giustizia distributiva, ossia l’egualitarismo, e secondo la prospettiva intergenerazionale. La conclusione è che ad oggi i sistemi sanitari stanno affrontando il problema della sostenibilità attraverso l’ottimizzazione della spesa farmaceutica, ma non sembrano ancora ben equipaggiati per affrontare l’eventualità di una divaricazione inaggirabile tra domanda e offerta di questa tipologia di farmaci. Quest’ultima va affrontata in riferimento all’idea di giustizia distributiva che ha una società, e più specificatamente, alla quantità di risorse che una società è disposta a pagare per la cura di un suo membro. Da ultimo, in termini di giustizia distributiva, l’idea – spesso supportata dalle analisi di farmacoeconomia – che sia giustificabile spendere una cifra molto elevata oggi per ricavare risparmi nel lungo periodo non è di per sé coerente con le principali teorie della giustizia, e necessita di argomenti a sostegno estrinseci ai loro presupposti teorici.
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Conigliani, C., A. Tancredi, and A. Manca. "Il metodo bayesiano per le analisi decisionali in sanità." PharmacoEconomics Italian Research Articles 12, no. 1 (March 2010): 1–4. http://dx.doi.org/10.1007/bf03320525.

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8

Spagnolo, Antonio G., and Elio Sgreccia. "L’insegnamento di bioetica nei Diplomi Universitari della sanità." Medicina e Morale 47, no. 6 (December 31, 1998): 1121–40. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1998.814.

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Abstract:
Lo spostamento nell’ambito universitario del luogo di formazione di molte figure professionali dell’area sanitaria, mediante l’istituzione di specifici corsi di Diploma Universitario (DU), ha richiesto anche un livello universitario di formazione bioetica. Gli obiettivi, contenuti nelle tabelle ministeriali, sono quelli di permettere agli allievi di acquisire durante il corso la capacità di valutare i propri comportamenti, di conoscere i principi bioetici generali e quelli specifici che costituiscono le basi del consenso informato e delle valutazioni di pertinenza dei Comitati di bioetica, di approfondire le tematiche etico-deontologiche nella cura e nell’assistenza delle persone. L’articolo, che costituisce uno dei capitoli di un “manuale di bioetica” specificamente rivolto agli allievi e ai docenti dei DU, intende fare il punto sul problema dell’insegnamento della bioetica, considerando alcuni aspetti. Innanzitutto, la collocazione più opportuna della disciplina nell’ambito dei corsi integrati. Gli autori, presentando l’esperienza della Facoltà di Medicina chirurgia dell’Università Cattolica del S. Cuore e tenendo conto anche delle indicazioni in materia del Comitato Nazionale per la Bioetica, propongono l’inserimento della bioetica sin dal primo anno di corso e non solo all’ultimo come previsto dalle tabelle ministeriali. Circa gli obiettivi che gli allievi dovrebbero raggiungere, viene sottolineata la necessità di far sviluppare una maggiore consapevolezza e un’adeguata capacità di analisi razionale dei dilemmi morali nella professione, preparando lo studente ad accettare le responsabilità derivanti dal suo ruolo di operatore sanitario sia come singolo che come membro di una équipe. Metodologicamente, viene proposto di programmare un modulo di insegnamento in parte integrato ad altre materie per far cogliere l’aspetto pratico della bioetica, in parte distinto per comprende il nucleo teoretico che ci deve essere dietro ad ogni decisione etica. Infine, viene proposta la formazione di una specifica figura di docente di bioetica, per la quale andrebbe previsto e strutturato un corrispondente itinerario formativo risultante il più possibile da una integrazione di competenze disciplinari diverse.
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Arynda, Wiena, and Rosmida M Marbun. "Improving The Knowledge Of Primary School Children On Fourth Grade Stundents About Vegetables And Fruits And Attraction Of Puzzle Media In SDN Mekarjaya I." SANITAS : Jurnal Teknologi dan Seni Kesehatan 8, no. 2 (December 1, 2017): 134–45. http://dx.doi.org/10.36525/sanitas.2017.19.

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Abstract:
In Indonesia, 93.5% of the population aged ≥10 years still consume less fruits and vegetables 5 servings per day for 7 days a week (RISKESDAS, 2013). The preliminary study conducted at SDN Mekarjaya I shows that the level of knowledge of school children about vegetables and fruits by 60% is still low and 93.3% of vegetable and fruit consumption is still lacking. In addition, SDN Mekarjaya I has never been used as a place of prior research. Therefore, it is necessary to conduct research on the knowledge of fruit vegetables in the fourth grade students of SDN Mekarjaya I. One of them is by doing counseling with the media of puzzle game. This research was conducted to know the increase of knowledge about vegetables and fruits before and after given counseling with puzzle game media in fourth grade students of SDN Mekarjaya I. This research was conducted by Pre-exsperiment method using "One group pretest and posttest" research design. Sampling by purposive sampling is 66 people. The statistical test used is paired sample t-test. Based on the results of the analysis shows that there is a significant difference of knowledge where p-value 0.000 or p <0,05 means there is a meaningful difference between before and after given counseling with puzzle game media.This puzzle game media can be developed by the teachers as a medium of learning in the classroom so that students are more motivated in following the learning process and make students do not feel bored
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Condò, Franco. "Presentazione." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S4 (March 2002): 7–8. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000435.

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Abstract:
Accolgo con favore l'iniziativa del Centro Studi e Ricerche della ASL Roma E di realizzare un'edizione italiana del rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla salute mentale delle popolazioni indigene nel mondo.Questa pubblicazione, ottimamente curata dal dr. Pompeo Martelli, è motivo d'orgoglio per la nostra Azienda impegnata nel miglioramento continuo della qualità dei servizi sanitari e delle prestazioni offerte alla cittadinanza per la promozione della salute, la prevenzione, la cura e la riabilitazione.Gli operatori della salute pubblica del nostro paese si confrontano sempre più spesso con cittadini provenienti da altre culture.Le regole per l'assistenza sanitaria agli immigrati indirizzate dal Ministero della Salute agli operatori del SSN e ai cittadini che provengono da paesi non appartenenti all'Unione Europea e le “Linee guida per l'assistenza sanitaria agli stranieri” pubblicate dall'Assessorato alla Sanità della Regione Lazio pur caratterizzandosi come iniziative molto avanzate nel panorama normativo europeo hanno altresì bisogno di un valido e collaudato modello di servizio sanitario “culturalmente sensibile”, obiettivo questo che la nostra Azienda si è impegnata a percorrere considerando che lo sviluppo di nuove procedure di accesso per utenti stranieri conduce a cambiamenti significativi nell'attuale organizzazione dei servizi.
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Pedersen, Mads M., and Gunner C. Larsen. "Integrated wind farm layout and control optimization." Wind Energy Science 5, no. 4 (November 12, 2020): 1551–66. http://dx.doi.org/10.5194/wes-5-1551-2020.

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Abstract:
Abstract. The objective of this paper is to investigate the joint optimization of wind farm layout and wind farm control in terms of power production. A successful fulfilment of this goal requires the following: (1) an accurate and fast flow model, (2) selection of the minimum set of design parameters that rules or governs the problem, and (3) selection of an optimization algorithm with good scaling properties. For control of the individual wind farm turbines with the aim of wind farm production optimization, the two most obvious strategies are wake steering based on active wind turbine yaw control and wind turbine derating. The present investigation is limited to wind turbine derating. A high-speed linearized computational fluid dynamics (CFD) Reynolds-averaged Navier–Stokes (RANS) solver models the flow field and the crucial wind turbine wake interactions inside the wind farm. The actuator disc method is used to model the wind turbines, and utilizing an aerodynamic model, the design space of the optimization problem is reduced to only three variables per turbine – two geometric and one carefully selected variable specifying the individual wind turbine derating setting for each mean wind speed and direction. The full design space is spanned by these (2N+NdNsN) parameters, where N is the number of wind farm turbines, Nd is the number of direction bins, and Ns is the number of mean wind speed bins. This design space is decomposed into two subsets, which in turn define a nested set of optimization problems to achieve a significantly faster optimization procedure compared to a direct optimization based on the full design space. Following a simplistic sanity check of the platform functionality regarding wind farm layout and control optimization, the capability of the developed optimization platform is demonstrated on a Swedish offshore wind farm. For this particular wind farm, the analysis demonstrates that the expected annual energy production can be increased by 4 % by integrating the wind farm control into the design of the wind farm layout, which is 1.2 % higher than what is achieved by optimizing the layout only.
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Loner, Arnaldo. "Il lavoro del medico: La legge, la deontologia." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 4 (March 22, 2022): 248–54. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-4-5.

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Abstract:
Gli esseri umani stanno insieme, vivono insieme. Sono milioni nelle grandi capitali, poche migliaia nei piccoli centri. Il loro stare vicini cagiona e promuove incontri, relazioni, rapporti. Anche contrasti. Sono necessarie delle regole, una disciplina. Questo per ogni settore delle molteplici attività umane. La sanità rappresenta un elemento essenziale nella vita delle comunità e sussiste una particolare necessità di regolamentare compiutamente lo svolgimento di questa indispensabile attività di protezione della vita e della salute dell’uomo. Lo stato, con il parlamento e le istituzioni locali provvedono a disciplinare in modo dettagliato con specifiche disposizioni legislative il funzionamento delle organizzazioni sanitarie e il lavoro degli operatori sanitari. Vi sono numerose leggi che obbligano tutti i cittadini, non soltanto gli addetti alla sanità, all’applicazione ed al rispetto delle disposizioni.
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Fasanella, Giuseppe, and Elio Sgreccia. "Indagine sui cappellani ospedalieri." Medicina e Morale 40, no. 5 (December 31, 1991): 841–70. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1991.1124.

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Abstract:
Il contributo costituisce il rapporto finale di una ricerca sui cappellani ospedalieri condotta in Italia nel 1990 per iniziativa della Consulta Nazionale per la Pastorale della Sanità della Conferenza Episcopale Italiana. Dopo la descrizione dei risultati (corredati con numerose tabelle esplicative), gli autori, nelle considerazioni conclusive, discutono della validità dell'inchiesta; presentano inoltre la tipologia dei cappellani e il modello di pastorale che scaturisce dall'analisi dei questionari utilizzati.
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Erdiansyah, Iqbal, Mochammad Fahrur Ramadhani, and Damanhuri Damanhuri. "Efektivitas Asap Cair Kulit Buah Randu untuk Mengendalikan Walang Sangit Padi." Agrotechnology Research Journal 5, no. 1 (June 30, 2021): 26–31. http://dx.doi.org/10.20961/agrotechresj.v5i1.42713.

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Abstract:
The liquid smoke from pod shell of randu potentially serves as a botanical pesticide in rice farming and also provides an effective approach in controlling the rice ear bug (<em>Leptocorisa oratorius</em>). Also, the sample produces the maximum dominant compound as phenol (C<sub>6</sub>H<sub>5</sub>OH) to regulate these bugs. The research was conducted in Kaliwates district, Jember regency, between May-August 2018, using a non-factorial randomized block design with four treatments, that are control-no treatment, formulation 3, 6, and 9 ml.L<sup>-1</sup>, in six replications. Consequently, the samples of 3, 6, and 9 ml.L<sup>-1</sup> obtained a significant effect, in terms of pest control, attack intensity, empty grain percentage, and dry grain weight per sample. The result showed that the maximum and minimum attack intensity occurred in no treatment samples and formulation 9 ml.L<sup>-1</sup> treatments, with an average of 35.31 and 23.13%, respectively. Therefore, the liquid smoke of kapok tree fruit skin peels has been confirmed to effectively control the pest population of rice ear bugs.
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Saraceno, Benedetto. "Un Programma per la salute mentale nelle popolazioni meno favorite." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S4 (March 2002): 9–11. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000447.

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Abstract:
Nations for Mental Health è un Programma dell'Organizzazione Mondiale della Sanità istituito di recente, dopo la pubblicazione, nel maggio 1995, di un rapporto sulla salute mentale nel mondo da parte di un gruppo di studio della Harvard Medical School.Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha accolto con entusiasmo la pubblicazione, riconoscendo che l'obiettivo globale delle Nazioni Unite “*è quello di promuovere la salute mentale e il benessere di tutti gli abitanti del pianeta”.Il Programma delle Nazioni per la Salute Mentale si fa carico di questa missione.Il suo scopo principale consiste nel migliorare la salute mentale e il benessere psicosociale delle popolazioni meno favorite del mondo.Il Programma mira ad aumentare la consapevolezza delle conseguenze dei problemi di salute mentale e di abuso di sostanze sul benessere sociale e sulla salute fisica, a coordinare gli sforzi internazionali per combattere le malattie mentali e ad attuare i progetti di salute mentale a livello nazionale. Avviare un certo numero di progetti pilota in ognuna delle sei regioni OMS del mondo.Tali progetti sono intesi a illustrare il potenziale degli sforzi collaborativi a livello nazionale, con l'intenzione di sviluppare poi progetti su più vasta scala.Intende anche sviluppare a livello internazionale un processo di sensibilizzazione tale da ottenere una forte volontà politica e un forte impegno da parte dei policy makers e dei leader nei confronti delle questioni di salute mentale, riconoscendola come un importante problema di sanità pubblica e affrontando il problema della stigmatizzazione e della discriminazione.
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Gallo, Eugenio, and Gino Targa. "Quality evaluation in psychiatric services: a regional system of quality indicators." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no. 2 (August 1998): 110–19. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007247.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo — Il presente lavoro propone un sistema di indicatori basato sui sistemi informativi di routine adottati dalla Regione Emilia Romagna. Esso si pone l'obiettivo di cogliere la qualità e la complessità dei percorsi di cura dei pazienti psichiatrici tenendo conto dell'articolazione delle strutture psichiatriche della Regione del Progetto obiettivo Tutela della Salute Mentale 1994-1996 e degli Indicatori di efficienza e qualita del SSN. richiesti dal Ministero della Sanità. Metodo — Formazione di un gruppo di lavoro su iniziativa della Regione, per la costruzione degli indicatori con definizione del significato, della formula, della soglia di attenzione, della finalita, del livello di utilizzazione, della fonte dei dati e della frequenza di rilevazione congruente con i sistemi informativi regionali.Risultati — Vengono presentati 105 indicatori suddivisi in base alia struttura psichiatrica a cui fanno riferimento (centri di salute mentale, reparti per acuti, strutture semiresidenziali, strutture residenziali, strutture ex-manicomiali, dipartimento di salute mentale) ed in base al codice in tre elenchi: 1) d'informazione generale (30), comprendente i 12 indicatori richiesti dal Ministero della Sanità; 2) di approfondimento; 3) di esito. Conclusioni — Il sistema di indicatori, pur nato per un uso locale, si fonda su obiettivi definiti dal Progetto Obiettivo ministeriale, per cui può rivestire un interesse anche per altre realtà regionali italiane. La costruzione modulare permette un'applicazione flessibile e un adattamento a sistemi informativi meno complessi. Una parte del sistema è stata inserita dal 1997 nel flusso informativo di routine tra le ASL e la Regione Emilia Romagna.
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Barracca, Antonio. "La sanità tra conservazione e necessità di cambiamento. EBM e cambiamenti epidemiologici." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 4 (May 12, 2014): 377–80. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.943.

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Abstract:
In questi anni ci troviamo di fronte a cambiamenti a cui non eravamo preparati, anche se, altrove, questi cambiamenti erano già stati affrontati. I costi sanitari stanno diventando progressivamente più alti e, per certi versi, insostenibili perché i cambiamenti demografici stanno portando a un progressivo invecchiamento della popolazione a causa di bassi tassi di natalità e dell'aspettativa di vita più lunga. Sempre più, però, la vita più lunga è vissuta in solitudine. A più risorse investite, quindi, non corrispondono i risultati di salute desiderati. L'invecchiamento della popolazione, il benessere che ha cancellato molte malattie e uno stile di vita sedentario che ne ha portato di nuove hanno aumentato sia le malattie degenerative che quelle cardiovascolari insieme ai tumori, con il collante di obesità e diabete. Per cui, più organi si ammalano, contemporaneamente, per gli stessi motivi e per gli stessi fattori di rischio. Quindi, bisogna iniziare ad aggregare culture mediche frammentate e a mettere l'uomo al centro delle cure. Dobbiamo riconoscere, dunque, che i modelli organizzativi devono adattarsi ai cambiamenti epidemiologici e che questi cambiamenti coinvolgono le professioni, medici e infermieri, cambiandone il ruolo, i poteri e le responsabilità e il modo di lavorare. Essi non dovranno più occuparsi solamente della cura degli organi ammalati, come hanno sempre fatto, ma sempre più dovranno prendersi cura di pazienti ammalati a più organi. (Clinical_Management)
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Paoloni, Paola, Francesca Dal Mas, and Amelia Barcellini. "Leadership femminile in sanità: possibili soluzioni e strumenti. Un caso di studio." MECOSAN, no. 120 (February 2022): 83–104. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-120006.

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Abstract:
Obiettivo Lo scopo dell'articolo e approfondire le tematiche relative alla leadership femminile delle imprese sanitarie, andando a individuare, nella letteratura internazionale e mediante un caso di studio, le caratteristiche rilevanti che impattano sulle pari opportunita. L'articolo intende, quindi, approfondire i possibili strumenti e soluzioni al fine di supportare la leadership femminile e rafforzare il ruolo della donna nel management delle aziende sanitarie.Nell'articolo viene utilizzata la metodologia di analisi di un caso di studio. Oggetto dello studio e il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Fondazione CNAO) di Pavia. La Fondazione CNAO e caratterizzata dalla presenza di un middle management a prevalenza femminile (dei 130 operatori, 66 sono donne, di cui 30 madri). A capo della direzione scientifica, medica, tecnico- infermieristica vi sono donne. Sempre donne rivestono il ruolo di responsabili della Comunicazione e URP, Qualita e Regulatory Affairs, Contabilita Generale e Aspetti Fiscali, Amministrazione Clinica, Risorse Umane, Pianificazione Acquisti e Servizi Generali. Dei 12 medici attuali, 10 sono donne, compreso il Direttore Medico, in controtendenza con la media internazionale (per la quale solo il 25% dei medici in ambiente ospedaliero e rappresentato da donne). Risultati L'analisi condotta attraverso il modello del CAOS consente, a partire dall'esperienza della Fondazione CNAO, di determinare alcuni strumenti operativi per facilitare l'accesso delle donne a posizioni di leadership in ambito sanitario. Tramite il caso di studio sono investigate e mappate le soluzioni di flessibilita adeguatamente applicate durante il periodo dell'emergenza causata dalla pandemia da Covid-19. I risultati consentono di proporre strumenti per valorizzare il ruolo delle donne nel management sanitario, in ambiti fortemente multidisciplinari e a elevato impatto di innovazione e tecnologia. Implicazioni teoriche L'articolo contribuisce al tema della diversita di genere nelle aziende sanitarie, con particolare riferimento a barriere, vantaggi e strumenti operativi per facilitare la leadership femminile. Implicazioni operative L'esperienza della Fondazione CNAO, adeguatamente collocata nella letteratura, consente di individuare alcune best practices di concreta applicabilita per le aziende sanitarie, stimolando eventuali studi comparativi.
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Pedone, Ester. ""C'era una volta". L'uso delle storie per la formazione sul rischio in sanità." SALUTE E SOCIETÀ, no. 1 (February 2021): 148–63. http://dx.doi.org/10.3280/ses2021-001011.

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Cattorini, Paolo Marino. "Quale patto per la scienza? Etica, sanità pubblica e comunicazione con i cittadini." Medicina e Morale 69, no. 4 (December 29, 2020): 453–69. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.851.

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Abstract:
I dilemmi etici relativi alle vaccinazioni e, più latamente, alla sanità pubblica non riguardano solo le tattiche comunicative tra operatori sanitari e cittadini, ma il più generale patto d’alleanza sancito tra scienza, politica e società, in merito alle priorità allocative e ai criteri decisionali. Quando un’agenzia scientifica espone pubblicamente la propria mission, dovrebbe chiarire: i) le ragioni dell’autonomia della scienza e gli ambiti in cui è invece necessaria una valutazione da parte di un comitato d’etica; ii) gli scopi della medicina, nel cui dominio vengono applicate le nuove scoperte di base; iii) i motivi della difficoltà comunicative tra scienza e società, difficoltà che vanno in parallelo a quelle riscontrate nella medicina clinica
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Iannucci, Claudio. "Quale contributo cognitivista nella sanità pubblica per la cura dei disturbi di personalità?" QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 33 (December 2013): 81–89. http://dx.doi.org/10.3280/qpc2013-033006.

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Venneri, F., A. Pinna, and B. Tosi. "Risk management in sanità - il problema degli errori." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 22, no. 3 (January 24, 2018): 9–10. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2010.1221.

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Abstract:
Il caso sottoposto ad analisi sistemica utilizzando lo strumento audit clinico gestione del rischio ha riguardato la caduta accidentale di un paziente. La caduta rappresenta un evento sentinella, cioè un evento che ha una soglia di allarme elevato rappresentando un indicatore di rischio elevato. Lo strumento utilizzato dal facilitatore è stato l'audit clinico e l'antefatto con cui i partecipanti hanno potuto discutere ed evidenziare le criticità è rappresentato dalla scheda FMEA (Failure Modes and Effects Analysis) dove viene riportata la descrizione degli accadimenti in maniera sequenziale e cronologica. Il facilitatore inizia la discussione con il metodo del brainstorming e richiede a ognuno dei partecipanti di evidenziare le criticità in termini di fallimenti attivi e fattori latenti. Successivamente a questa fase, il facilitatore continua la discussione focalizzando l'attenzione dei partecipanti sulle azioni correttive e le proposte di miglioramento. Alla fine della discussione verrà redatto un alert report che riassume le criticità accadute e le soluzioni di miglioramento proposte al fine di elaborare un piano di attività ordinato e cronologico da seguire. Nel programma di miglioramento verranno evidenziati anche gli indicatori per misurare e monitorare il percorso delle azioni correttive al fine di assicurare la progressione degli eventi. La finalità sia dello strumento che del metodo è quella di porre intorno a un tavolo i professionisti e farli discutere sull'evento senza focalizzare la loro attenzione sulle responsabilità. Il caso in esame ha evidenziato sia criticità nella prescrizione e somministrazione della terapia farmacologia nonché un livello di sorveglianza non sufficientemente idoneo a prevenire l'evento. Le azioni correttive verranno inviate al nucleo centrale di gestione del rischio clinico che dovrà assicurare la condivisione delle azioni di miglioramento.
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Giansanti, Daniele, Antonia Pirrera, Paola Meli, Mauro Grigioni, Marta De Santis, and Domenica Taruscio. "Technologies to Support Frailty, Disability, and Rare Diseases: Towards a Monitoring Experience during the COVID-19 Pandemic Emergency." Healthcare 10, no. 2 (January 26, 2022): 235. http://dx.doi.org/10.3390/healthcare10020235.

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Abstract:
This report illustrates the design and results of an activity of surveillance proposed by the National Centre for Innovative Technologies in Public Health and the National Centre for Rare Diseases of the Istituto Superiore di Sanità with the aim of monitoring the state-of-use of technologies by people with frailty, disabilities, and rare diseases. The results of the surveillance activity reported in this report are as follows: (a) An international Webinar; (b) A Full report published by the Istituto Superiore di Sanità (ISS); (c) an electronic survey tool, for periodic monitoring; (d) an initial summary of the survey (15 September–30 November 2020), giving an overall picture relating to the state-of-use of technologies by the interviewed; (e) an understanding of the needs that emerged, causing reflection on the current state-of-the-art and offering important stimuli for all the stakeholders involved.
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Li Calzi, Giada. "Perché parlare di complessità e management della Sanità è attuale." MECOSAN, no. 118 (August 2021): 9–54. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-118002.

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Abstract:
La sociologia della complessita aiuta a guardare a fenomeni propri della post-modernita, in cui la dimensione planetaria dell'economia e dei mercati finanziari e una crescente interconnessione tramite il web trasformano la condizione dell'uomo "costretto" a confrontarsi con multicause dagli effetti non prevedibili deterministicamente, non lineari, emergenti da processi di auto-organizzazione, in un mondo sempre piu ampio e accelerato dai progressi nelle conoscenze scientifiche. Anche la sanita va verso un approccio sempre piu tecnologico e data-driven. L'Autrice evidenzia che se si tratta di tecnologie intensive, che incorporano il ruolo e le scelte dell'essere umano, per cui poter predire non coincide necessariamente con il poter controllare, il ruolo del manager in Sanita diventa quello di facilitatore di processi flessibili, capaci di adattarsi a un ambiente incerto e mutevole, anche dotandosi di nuovi profili di competenza capaci di collegare saperi esperti.
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Mancini, Elena, and Roberta Martina Zagarella. "Modelli deliberativi per l’allocazione delle risorse in sanità: il caso della dengue in Tanzania." Medicina e Morale 68, no. 3 (October 15, 2019): 313–35. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2019.589.

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Abstract:
Nei piani di intervento a sostegno dei sistemi sanitari dei paesi in via di sviluppo, l’utilizzo prevalente di approcci tecnici (basati su strumenti economici) ha rappresentato la via maestra per l’individuazione delle priorità sanitarie. Tali approcci mostrano tuttavia il limite, sotto il profilo etico, di non includere un’analisi dei valori e del contesto culturale e di essere scarsamente responsivi nei confronti delle reali domande di salute della popolazione. Nascondono, inoltre, un sostanziale conflitto tra i valori sottesi, quali l’efficienza e l’equità. La nostra analisi si rivolge ai modelli partecipati e deliberativi di allocazione delle risorse, e specialmente all’approccio elaborato da Norman Daniels – che prende il nome di Accountability for Reasonableness (A4R) – con l’intento di proporre un metodo finalizzato alla definizione di priorità “giuste”, definite cioè non in base a predefinite scelte di valori bensì derivanti da una procedura deliberativa legittima (trasparente e negoziata tra tutti i portatori di interessi in gioco). Per testare l’applicabilità in circostanze reali (soprattutto per paesi a basso reddito) del modello A4R, l’articolo propone l’analisi dello studio di un caso. In particolare, viene esaminata una concreta applicazione dell’A4R relativa alla prioritarizzazione degli interventi di contrasto alla Dengue in Tanzania, al fine di mostrare cosa ha funzionato in questa circostanza specifica, quali difficoltà si sono incontrate e quali reazioni sono scaturite da parte della popolazione.
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Ducci, Gea. "Comunicazione pubblica e performance nella sanità digitale: trasparenza e accountability per un empowered patient." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 51 (November 2016): 120–35. http://dx.doi.org/10.3280/sc2016-051008.

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Bellucci, Andrea. "Sistemi di rendicontazione e accountability per la sanità integrativa: una prima proposta di lavoro." MECOSAN, no. 95 (January 2016): 27–54. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2015-095003.

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Anessi Pessina, Eugenio, Americo Cicchetti, Federico Spandonaro, Barbara Polistena, Daniela D’Angela, Cristina Masella, Giuseppe Costa, et al. "Proposte per l'attuazione del PNRR in sanità: governance, riparto, fattori abilitanti e linee realizzative delle missioni." MECOSAN, no. 119 (November 2021): 89–117. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-119005.

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Abstract:
Il PNRR è un documento di alta visione e di allocazione di importanti risorse di investimento per il SSN che devono garantire valore entro 5 anni, per ottenere l'effettivo riconoscimento finanziario da parte della EU e giustificare l'aumento del debito per le generazioni future. La partita attuativa è, quindi, solo iniziata e durerà 5 anni: un tempo breve in cui occorre definire la progettazione esecutiva per ogni misura, costruire pianificazioni regionali, attuare le politiche nelle singole aziende sanitarie locali. Il successo non può allora considerarsi scontato, richiedendo grande coesione di intenti, da perseguirsi con un forte impegno finalizzato a creare convergenze e collaborazione istituzionale. Nell'ottica descritta, un gruppo di studiosi di economia, management e politiche sanitarie, appartenenti a sei università, ha ritenuto di confrontarsi sul tema, ed esperire il tentativo di trovare una convergenza di visioni sul futuro del SSN (e del suo ruolo nelle politiche economiche e sociali del Paese), da consegnare alla valutazione delle istituzioni e al dibattito scientifico. Questa spontanea iniziativa ha permesso di elaborare delle proposte attuative sulla governance e sul riparto del PNRR, sull'autonomia e i vincoli per le regioni e le loro aziende, sullo sviluppo dei fattori abilitanti e sulla progettazione organizzativa e operativa delle diverse missioni del PNRR.
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Muoio, Angelo. "Popolo, municipi e impero in Lombardia durante il colera (1831-1855)." IL RISORGIMENTO, no. 1 (May 2022): 17–40. http://dx.doi.org/10.3280/riso2022-001002.

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Abstract:
Le epidemie di colera dell'Ottocento trasformarono le comunità colpite sotto molteplici punti di vista. Attraverso il caso di studio di alcune città della Lombardia preunitaria, l'autore sostiene che dopo il 1848 il colera, pur non avendo conseguenze dirette sul piano dell'organizzazione amministrativa della sanità pubblica, concorse a rendere più rigido il controllo dell'amministrazione centrale asburgica sulla Lombardia. Allo stesso tempo, la penetrazione a livello locale di un discorso sul colera mise a disposizione delle élite cittadine un potente strumento culturale per trasformare la città e le abitudini di vita delle classi urbane subalterne.
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Furnari, Alessandro, Giuditta Callea, Marianna Cavazza, Lucia Ferrara, Francesca Lecci, Francesco Longo, Alberto Ricci, Valeria Tozzi, and Rosanna Tarricone. "Approccio value-based e logiche di finanziamento: implicazioni per le politiche di rimborsabilità in sanità." MECOSAN, no. 112 (May 2020): 83–101. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2019-112005.

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Bompiani, Adriano. "Economia ed etica nello sviluppo del Sistema sanitario italiano." Medicina e Morale 45, no. 5 (October 31, 1996): 923–34. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1996.898.

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Abstract:
In italia, come nei Paesi industrializzati dell’Europa occidentale, sono intervenuti notevoli cambiamenti demografici ed epidemiologici (invecchiamento della popolazione e aumento del numero di anziani, riduzione della patologia infettiva e aumento delle malattie degenerative), associati a rilevanti fenomeni sociali (contrazione volontaria della fertilità, progressivo aumento del lavoro extradomestico della donna), ai quali fanno riscontro le aumentate capacità di cura delle malattie acute, lo sviluppo incessante della tecnologia e la crescente richiesta di “godimento di salute” come diritto dell’individuo. Tutto ciò ha portato a concepire nuovi assetti sanitari, mentre è venuto meno il welfare state e stenta ad affermarsi la strategia di promozione della salute mediante la prevenzione. Partendo da queste difficoltà e rendendosi conto del rilievo etico di queste problematiche, poichè è indubbia l’estensione del diritto all’assistenza sanitaria a tutti i cittadini, nell’articolo vengono esaminati i rapporti tra il principio di giustizia, tradotto in pratica dal principio di equità, e l’economia sanitaria. Inoltre, delle diverse questioni affrontate (assistenza sanitaria in generale, l’acquisizione delle risorse per la sanità in Italia e negli altri Paesi europei, la proposta del cosiddetto federalismo in sanità, l’impiego delle risorse e la razionalizzazione economica nella spesa) sono evidenziate anche le implicanze etiche e bioetiche relative alle diverse correnti di pensiero: utilitarismo, individualismo-libertario, egualitarismo e personalismo, e se ne ricava che le concezioni della bioetica personalista sono quelle che più servono da supporto all’etica medica tradizionale, sebbene essa richieda un lavoro di interpretazione dei “parametri economici” caso per caso ed una grande responsabilità da parte di ogni operatore sanitario nel gestire le risorse comuni.
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Carè, Alessandra. "Medicina di genere: normativa e rilevanza nella ricerca biomedica." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 1 (May 31, 2022): 3–5. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-1-1.

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Abstract:
L’approccio di genere rappresenta un cambiamento culturale che pone ogni persona al centro della cura. È un vero cambio di prospettiva che indica come aspetti fondamentali l’inclusione e la valorizzazione delle variabili biologiche, ambientali e sociali, dalle quali possono dipendere le differenze di salute tra i generi. La legge 3/2018 all’articolo 3 “Applicazione e diffusione della medicina di genere nel Servizio Sanitario Nazionale”, attraverso un Piano attuativo e con l’istituzione presso l'Istituto Superiore di Sanità dell’Osservatorio Nazionale per la Medicina di Genere, riporta gli step da considerare per assicurare l’avvio, il mantenimento nel tempo e il monitoraggio delle azioni richieste. Scopo primario sarà il raggiungimento di una reale equità nelle cure che tenga conto delle differenze di sesso e genere nella programmazione e nell’organizzazione dell’offerta sanitaria.
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MINIATI, MARA. "NELLI-ELENA VANZAN MARCHINI, Le leggi di sanità della Repubblica di Venezia,volume primo, Vicenza, Neri Pozza Editore, 1995, 503 pp. («Fonti per la storia della sanità», 2/1)." Nuncius 10, no. 2 (1995): 887–88. http://dx.doi.org/10.1163/182539185x01430.

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MINIATI, MARA. "NELLI-ELENA VANZAN MARCHINI, Le leggi di sanità della Repubblica di Venezia,volume primo, Vicenza, Neri Pozza Editore, 1995, 503 pp. («Fonti per la storia della sanità», 2/1)." Nuncius 10, no. 2 (January 1, 1995): 887–88. http://dx.doi.org/10.1163/221058785x01434.

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Accorsi, Lucia, Daniela Converso, Silvia Gilardi, and Chiara Guglielmetti. "La relazione con i pazienti in sanità: quali risorse lavorative per attenuare l'impatto degli stressor sociali?" PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2014): 121–37. http://dx.doi.org/10.3280/pds2014-002008.

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Agnetis, Alessandro, Alberto Coppi, Matteo Corsini, Gabriella Dellino, Carlo Meloni, and Marco Pranzo. "Operations management e sanità: un sistema di supporto alle decisioni per la programmazione della chirurgia elettiva." MECOSAN, no. 90 (October 2014): 55–69. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2014-090004.

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Cislaghi, Cesare, Emidio Di Virgilio, Giampaolo Grippa, and Francesco Bevere. "Le differenze tra Regioni negli anni dei modelli di allocazione delle risorse economiche per la Sanità." MECOSAN, no. 104 (November 2018): 111–29. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2017-104007.

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Del Vecchio, Mario, and Giorgio Giacomelli. "Personale e Sanità: un'agenda per il management delle Risorse Umane nel SSN e nelle sue aziende." MECOSAN, no. 114 (October 2020): 11–31. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2020-114002.

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Palazzani, Laura. "La vaccinazione contro il Covid-19 nei pareri del Comitato Nazionale per la Bioetica." Medicina e Morale 69, no. 4 (December 29, 2020): 431–34. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.849.

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Abstract:
In luogo dell’Editoriale presentiamo qui un intervento della professoressa Laura Palazzani, Vice-Presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica, che presenta i pareri del CNB in tema di vaccinazione contro il Covid-19, data l’attualità del tema. La Direzione della Rivista si riserva di presentare successivamente una propria posizione al riguardo. In tema di Covid-19, in questo stesso numero vengono pubblicati anche l’articolo di P.M. Cattorini: Quale patto per la scienza? Etica, sanità pubblica e comunicazione con i cittadini, che affronta il tema nell’ambito generale del rapporto scienza e società anche applicato alla specificità della pandemia, e l’articolo di P. Refolo, D. Sacchini, A.G. Spagnolo: Triage in emergenza pandemica: sui rischi di una carrellologia, che tratta il tema della questione etica del triage, particolarmente acuto nell’attuale emergenza pandemica e che impone una riflessione di fronte alla limitatezza delle risorse e alla necessità che i cittadini vengano informati sui criteri adottati per la loro assegnazione (NdR).
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Fargion, Valeria. "TIMING E SVILUPPO DEI SERVIZI SOCIALI IN EUROPA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 30, no. 1 (April 2000): 43–88. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200029105.

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Abstract:
Introduzione La letteratura sul welfare state ha largamente privilegiato il settore pensionistico e la sanità, che peraltro costituiscono le componenti più rilevanti della spesa sociale in tutti i paesi europei. Tuttavia, nell'arco dell'ultimo decennio si è manifestato in ambito accademico un crescente interesse per le politiche socio-assistenziali. La nuova attenzione nei confronti di quest'area di policy, tradizionalmente considerata del tutto marginale nel contesto dei sistemi di protezione sociale, riflette la consapevolezza che nuovi bisogni sociali vanno diffondendosi in tutta Europa. A monte dei nuovi bisogni vi sono indubbiamente i profondi cambiamenti che hanno investito le nostre società sia sotto il profilo demografico sia per quanto riguarda la struttura familiare. Tali cambiamenti stanno infatti imponendo la ricerca di nuove soluzioni per far fronte alle esigenze di cura dei soggetti che non sono in grado di provvedere autonomamente a se stessi; ciò riguarda in primo luogo la terza e la quarta età, ma anche la prima infanzia, i portatori di handicap, i malati mentali ed i malati cronici.
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Maisto, Antonella, Maria Gabriella Schettino, and Francesco De Caro. "La formazione al tempo del Covid." La Sanità Pubblica. Ricerca applicata 2, no. 2 (July 25, 2021): 99–104. http://dx.doi.org/10.48268/covid/2021/0001.4.

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Abstract:
La formazione non è appannaggio solo del sistema scolastico ma è propria anche del mondo professionale e aziendale. Nei mesi di emergenza Covid vi è stata l'immediata urgenza di assicurare la continuità della formazione per corsi imprescindibili quali: Salute, Sicurezza e Ambiente. Si è delineato un mondo a due velocità, nel quale una parte ha dovuto rallentare o addirittura fermarsi, mentre l'altra ha subito un’accelerazione improvvisa ed in quest’ultima rientra la Sanità “in prima linea”, posta di fronte ad un fenomeno nuovo e, soprattutto, da affrontare e studiare contemponeamente. La recente epidemia da SARS Cov 19 ha determinato un radicale cambiamento nelle organizzazioni sanitarie come in tutte le organizzazioni che coinvolgono la vita ed il lavoro degli uomini, impossibilitati a proseguire con le abitudinarie modalità relazioni professionali e personali. Ma uno dei settori che in epoca Covid non si è potuto arrestare è la Sanità e la Ricerca: dove c’è ricerca c’è formazione ed informazione; quindi, anche se i decreti hanno chiesto di evitare assembramenti ed hanno chiuso le aule, d’altro canto hanno chiesto di non chiudere i canali di formazione ed informazione. Questi non si sono arrestati ma sono stati oggetto di trasformazione, evoluzione e cambiamento: parole come DAD, FAD, e-learning, ma anche webinar, videoconferenza, smart-working, prima conosciute e utilizzate solo dagli esperti di settore o in specifici contesti, sono divenute in un breve lasso di tempo di uso comune.
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Papi, Luca, Riccardo Ievoli, Giorgia Gobbo, Enrico Deidda Gagliardo, and Lamberto Manzoli. "Performance governance per la generazione di Valore Pubblico in sanità. Evidenze empiriche dalle aziende sanitarie dell'Emilia-Romagna." MECOSAN, no. 117 (April 2021): 27–58. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-117003.

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Abstract:
La finalizzazione del ciclo della performance delle aziende sanitarie verso il Valore Pubblico (VP) puo rappresentare una via per superare il trade-off tra efficientamento e miglioramento degli impatti socio-sanitari. Il paper intende esplorare l'adeguatezza degli strumenti di sistematizzazione, programmazione e rendicontazione della performance delle aziende sanitarie, documentabile tramite la presenza di informazioni di performance utili a supportare la governance delle stesse verso la generazione di VP. I risultati dell'analisi documentale fotografano una presenza non ancora adeguata degli elementi di performance governance nei documenti di sistematizzazione, programmazione e rendicontazione delle performance di 13 aziende sanitarie della Regione Emilia- Romagna indagate e la necessita di approfondire il dibattito scientifico sul concetto di VP nella letteratura.
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Bignamini, Angelo A. "La persona centro e misura di ogni sistema sanitario." Medicina e Morale 51, no. 1 (February 28, 2002): 81–99. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2002.713.

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Abstract:
L’organizzazione sanitaria è l’insieme delle strutture, funzioni e responsabilità che dovrebbe garantire l’adeguata gestione della sanità in un ambito definito. I soggetti coinvolti nel sistema sanitario sono le persone afferenti (sane e malate); gli operatori (medici e operatori sanitari non medici); l’ambito in cui esso viene attuato (società). Essa è quindi il punto di incontro di tre realtà eminentemente umane: la medicina, l’etica, la società. I requisiti per un’adeguata organizzazione sanitaria implicano perciò la coesistenza dei principi fondamentali della medicina, dell’etica, della convivenza sociale. La medicina pone al suo centro il bisogno dell’essere umano che incontra il limite ai propri diritti nativi alla vita (cioè la morte) e alla salvaguardia di salute e integrità (cioè la malattia). La convivenza sociale impone la ricerca di un equilibrio tra i bisogni di ciascuno e la capacità di risposta della collettività nel suo complesso, incluse anche le capacità spontanee di aggregazione e di servizio, secondo priorità dettate dalla natura del soggetto del bisogno (la persona umana malata) e non pregiudizialmente definiti dall’osservatore. L’etica tutela i diritti nativi del soggetto (quoad justum), quindi determina procedure coerenti con la natura di quanti implicati nella progettazione e gestione dell’organizzazione sanitaria. In un approccio bioetico ontologicamente fondato, i criteri primi sono quelli che si riferiscono ai soggetti autonomamente esistenti, quindi alle persone. Subordinati e dialoganti con questi sono i criteri secondi, cioè quelli relativi alle entità per sé non esistenti se non in dipendenza dell’essere dei soggetti autonomi: la società e, in ulteriore subordine, il “governo”, sia esso regionale, sia nazionale. Esistono visioni alternative, nelle quali i criteri principali sono invece quelli, di stampo illuminista, relativi alla “collettività”, allo “stato”, cui si debbono subordinare i singoli “individui”. Già l’utilizzo di “individuo” contrapposto a “persona” mette in luce come questo approccio sia ideologico (basato su ipotesi astratte definite a priori) anziché scientifico (basato sull’osservazione della realtà). I due approcci originano sistemi organizzativi della sanità contrapposti tra loro, con ruoli diversi anche per gli operatori e soprattutto per il medico. Nel modello illuminista di stato etico gli strumenti matematico-statistici e matematico- economicisti (DRG, EBM, linee guida) diventano gabbie interpretative (ideologiche) della realtà. Nel modello sociale tutti gli strumenti disponibili vengono impiegati come uno dei mezzi possibili, insieme a scienza, coscienza e compassione, per descrivere la complessa realtà della singola persona che si pone in relazione con il medico portando i propri bisogni di salute, espressi ed inespressi. Secondo la bioetica personalista il criterio giustificante di qualunque “sistema” e qualunque “organizzazione”, inclusa l’organizzazione della sanità, è il “bene” di tutti i soggetti (malati e operatori con pari dignità), che si manifesta nel rispetto dei loro diritti, primo fra tutti il diritto alla difesa di vita e integrità, alla salvaguardia della salute, al rispetto dei criteri morali e religiosi di ciascuno. In questo contesto la persona rimane l’elemento centrale di riferimento della “organizzazione”, il rispetto della natura della persona rimane la misura della sua validità, la possibilità del “bene” della persona resta il criterio di valore. Esperienze in atto con questa visione non sembra siano, peraltro, meno efficienti di quelle basate sulla visione opposta. In questo contesto il medico, essendo l’operatore più prossimo al soggetto, ha però anche la responsabilità di agire come difensore dei diritti del malato (funzione etica) nei confronti del sistema organizzativo, anziché essere semplicemente un “fornitore di servizi”, dato che la salute non può essere ricondotta a “prodotto” o “servizio”, né può comprimersi nella definizione di “cliente” o “utente” la persona malata.
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Viola, Serena. "Built Heritage Repurposing and Communities Engagement: Symbiosis, Enabling Processes, Key Challenges." Sustainability 14, no. 4 (February 18, 2022): 2320. http://dx.doi.org/10.3390/su14042320.

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Abstract:
The paper debates the results achieved in the Sanità district of Naples within the funded research project Play_ACT by the Department of Architecture, University of Naples Federico II. The research investigates community engagement processes in built heritage design for repurposing. Based on a mixed deductive and inductive approach, this paper frames the built heritage in the following ways: (a) a record of historical development and way of life, a linking capital between community and context; (b) the enabler of community engagement, representative of creative skills and work of humankind; and (c) a driving force for growth. The paper analyses several community-driven repurposing practices experienced within European programs. Supported by the ISO 37104: 2019 and UNI 11151-1: 2005 standards, the paper focuses on the replicability of community engagement in built heritage repurposing processes, outlining the commonalities in terms of strategies, actions, and actors involved in: (1) discovery; (2) negotiation; and (3) sharing. Focusing on the Sanità district of Naples, the research experiences the sustainability of community-led repurposing, observing long-lasting spillover effects on the physical, economic, cultural, and social subsystems. Finally, with the support of a heritage case study, Cristallini 73, future key challenges for a durable and inclusive community engagement are outlined: A activation of collaborative networks; B promotion of inclusive dynamics of long-life learning; and C creation of cultural and creative industries.
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Panero, Cinzia, Carmen Calabrese, Cristina Campanale, Milena Vainieri, and Sabina Nuti. "Esternalizzazione e centralizzazione dei processi di approvvigionamento: risultati e criticitÀ dell'esperienza degli Estav nella sanitÀ toscana." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 2 (June 2010): 103–28. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-002006.

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Abstract:
Le opportunitÀ ed i vantaggi derivanti dall'esternalizzazione e dalla centralizzazione dei processi aziendali, evidenziati in letteratura nel contesto privato, sono riscontrabili anche nel contesto sanitario pubblico? L'articolo si propone di compiere una prima valutazione dei risultati raggiunti in Toscana con l'introduzione degli ESTAV, la cui istituzione č avvenuta per razionalizzare, a livello sovra-aziendale, le funzioni tecnicoamministrative ed in particolare gli approvvigionamenti. Valutando i risultati raggiunti in termini di efficienza e di efficacia, viene evidenziato come tale esperienza presenti, pur con ampi spazi di miglioramento, risultati indubbiamente positivi e assimilabili a quelli presenti nel contesto privato.
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Ziglio, Erio, Johanna Hannefeld, and Andrea Bertola. "Le inequitÀ di salute nella Regione Europea e la nuova strategia per la salute dell'Organizzazione Mondiale della SanitÀ." SALUTE E SOCIETÀ, no. 3 (June 2012): 191–205. http://dx.doi.org/10.3280/ses2011-003012.

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Abstract:
In this article the authors describe the principle of the new health promotion strategy for the reduction of health inequities over the 53 member countries of the European Region of the World Health Organization. A dramatic reduction of health inequities is one of the central objectives of this new strategy known as Health2020. In this chapter the authors, besides describing the reasons that brought the European Office of the WHO (European Region) to develop a new health strategy summarize the various elements of inequity in Europe. Intervention approaches are revisited by the authors in an innovative in a new stream of credible intervention for challenging health inequities in the European continent.
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Moruzzi, Mauro. "Achille Ardigň e il paradigma socio-tecnico della Rete. Per una sociologia della sanitÀ al tempo di Internet." SALUTE E SOCIETÀ, no. 2 (September 2009): 13–55. http://dx.doi.org/10.3280/ses2009-su2002.

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Abstract:
-The Author describes in his contribution the important role played by Achille Ardigň in the age of the Internet in health-care. The analysis focuses on the techno-social paradigm of the Net, in particular with respect to the development of e-health and e-care networks. With a theoretical excursus, the Internet developments are traced back, as they shifted from system-based IT to social networks. The enormous communication power of the Net influences and radically changes the old welfare systems: a change which is analyzed by applying the theory of social systems, the studies of complexity of the Master thinker. A scenario for health-care and welfare for the near future emerges which is strongly influenced by the techno-social paradigm of the Internet.Keywords: Ardigň, network, e-health, e-care, organization, communication, Internet.Parole chiave: Ardigň, network, e-health, e-care, organizzazione, comunicazione, Internet.
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Webster, Ted. "Prefazione." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S4 (March 2002): 17–19. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000472.

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Abstract:
L'esame generale sulla salute mentale delle popolazioni indigene effettuato dal dr. Alex Cohen si inserisce a pieno titolo tra gli sforzi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nel promuovere la salute mentale, prevenire i principali disturbi mentali e neurologici, assicurare l'offerta di cure appropriate particolarmente ai soggetti più vulnerabili e bisognosi di servizi sanitari.Presentando questo lavoro in un contesto più ampio può essere utile richiamare uno dei principi costitutivi dell'OMS, che “il godimento del più elevato standard di salute raggiungibile è uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano senza distinzione di razza, religione, fede politica, condizione economica o sociale”. L'Organizzazione Mondiale della Sanità considera la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non meramente l'assenza di malattia o infermità”.Inoltre questo resoconto giunge a noi nel punto centrale dello svolgimento del programma International Decade of the World's Indigenuos People. Tale programma è patrocinato dall'Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite e dal Gruppo di Lavoro sulle Popolazioni Indigene (Working Group on Indigenous Populations-WGIP) che riferiscono i risultati raggiunti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite attraverso la ECOSOC, la Commissione sui Diritti Umani e la sub-Commissione sulla Prevenzione della Discriminazione e Protezione dei Minori. Al WGIP è assegnato il compito di analizzare gli sviluppi riguardanti le attività di promozione e protezione dei diritti umani e fondamentalmente la libertà delle popolazioni indigene, ponendo particolare attenzione all'evoluzione degli standard relativi ai diritti di queste popolazioni. Al WGIP è stata richiesta la stesura della Dichiarazione sui diritti delle Popolazioni Indigene del mondo che al momento è in discussione e la cui conclusione è attesa nel corso del programma decennale.
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Rita Acone, Maria. "Dal profilo di rischio del lavoratore al profilo di rischio della persona: un metodo per la promozione della salute." PNEI REVIEW, no. 2 (November 2021): 78–97. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2021-002007.

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Abstract:
L'Autrice propone una diversa organizzazione della sanità territoriale con una maggiore attenzione alla prevenzione grazie a una periodica valutazione dello stato di salute psico-fisico delle persone. Trae spunto da due discipline: la medicina del lavoro e la psiconeuroendocrinoimmunologia. Dalla prima estrapola il metodo relativo all'accertamento dei rischi fisici, chimici, biologici, psicologici e le modalità di monitoraggio dell'assistito. Dalla seconda le basi scientifiche per una visione olistica dell'individuo che tenga conto delle interazioni tra i sistemi dell'organismo e di quelle tra persona e ambiente fisico e sociale. La proposta si concretizza in un documento di valutazione del rischio, realizzato con i metodi noti nell'ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro e in una cartella clinica della salute elaborata in base ai principi della Pnei caratterizzata, quindi, da un'anamnesi specifica per definire il profilo psico-socio-culturale dell'assistito e le sue relazioni con l'ambiente fisico e sociale in cui vive. L'Autrice, infine, auspica che la necessaria raccolta sistematica dei dati in formato digitale venga realizzata con il Fascicolo Sanitario Elettronico, già utilizzato in Italia anche se in modo disomogeneo tra le regioni.
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Filannino, Cristina, Irene Stornello, and Stefania Nardi. "Le politiche di people strategy in sanità: lo sviluppo delle clinical competence per la crescita professionale del dirigente medico." Italian Journal of Medicine 5, no. 1 (March 2011): 2–16. http://dx.doi.org/10.1016/j.itjm.2011.03.005.

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