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Dissertations / Theses on the topic 'Design per la sanità'

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Pennetta, Renato. "Gli Uffici per le Relazioni con il Pubblico delle Aziende Sanitarie: progettare servizi di gestione e comunicazione nella Pubblica Amministrazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25690/.

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Abstract:
La pubblica amministrazione italiana è molto variegata, Governata da principi costituzionali e dal lavoro dei ministeri, è caratterizzata da molti enti dalle diverse dimensioni e competenze che spesso vanno a sovrapporsi o ad entrare in contrasto, con ripercussioni variegate sui cittadini. A causa della situazione sanitaria attuale, ho deciso di approfondire lo studio sulla Pubblica Amministrazione concentrandomi sulle Aziende Sanitarie e sui loro Uffici per le Relazioni con il Pubblico. L’elaborato si articola in quattro capitoli a cui sono aggiunti introduzione e conclusione. Nell’introduzione sono riassunti i principi, anche costituzionali, che governano la Pubblica Amministrazione, gli enti che ne fanno parte, la transizione digitale che essi stanno vivendo e le basi teoriche di questo elaborato. Nel primo capitolo sono esposte le caratteristiche degli URP, tra personale, funzioni e avviamento di un ufficio di questo tipo all’interno di un ente, in particolare delle Aziende Sanitarie. Nel secondo capitolo è approfondita la comunicazione online e alcune su tecniche, considerando il ruolo che essa ha assunto sia a causa del periodo storico-sociale sia per la situazione pandemica. Il terzo capitolo riguarda l’analisi di interviste condotte con il personale di URP di tutta Italia e le conseguenti considerazioni in merito alle modalità, all’organizzazione del lavoro e alle criticità che incontrano. L’approfondimento continua nel quarto capitolo, che vede la collaborazione diretta con l’ASL di Taranto nell’ambito di un progetto programmatico di riorganizzazione funzionale della struttura di comunicazione dell’ASL di Taranto e nell’analisi di un servizio di recente introduzione rivolto ai pazienti e ai loro familiari. Infine, la conclusione riassume le considerazioni fatte nei capitoli precedenti, aggiungendo degli spunti utili a diffondere una cultura innovativa in merito alla comunicazione istituzionale e alla replicazione di servizi utili ai cittadini.
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Trebbi, Eleonora. "Progetto per la scuola di Design ai Prati di Caprara." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23226/.

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Abstract:
Riqualificare gli spazi dimenticati della periferia bolognese significa confrontarsi con problematiche cittadine fino ad ora mai affrontate.L’area militare di Santa Viola rappresenta in pieno questa situazione e racchiude al suo interno un contesto completamente distaccato dal resto del quartiere, cristallizzato nel tempo a causa del suo muro di recinzione; intervenire in un contesto così distaccato dal contesto rappresenta una sfida per chiunque ci si voglia avvicinare. Le recenti proteste contro il disboscamento dell’area ovest dei Prati di Caprara e l’urbanizzazione intensiva di quest’ultima hanno fornito spunti importanti su quale fosse la strada migliore da perseguire. Il progetto propone la realizzazione di un nuovo complesso pubblico che diventi portavoce della relazione, al giorno d’oggi frammentato, fra centro abitato e le aree verdi che lo circondano, e lo fa attraverso una rete di percorsi ciclopedonali semplici, in stretta connessione con i nuovi sistemi di mobilità pubblica, in particolare la tramvia e la stazione ferroviaria previsti dal PUMS di Bologna. Col fine di portare nuova linfa vitale al quartiere, l’area diventerà un nuovo polmone verde fruibile dalla cittadinanza, ospitando al suo interno la nuova scuola di Design ed il museo della memoria per la strage del 2 agosto. Il grande spazio di carattere pubblico genera un corridoio verde che parte del parco fluviale e giunge in prossimità di Porta San Felice, congiungendo sia idealmente che fisicamente il nuovo polo attrattore del quartiere a quelli già presenti in zona: la fondazione MAST e l’Opificio Golinelli.Insieme collaborano per restituire una nuova immagine al quartiere Santa Viola, culturalmente attiva e strattamente connessa alla città storica.
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Donati, Dina, and Dina Donati. "progettare formazione e-learning in sanità." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Abstract Tra il passato e il presente con l’emergenza Covid, una presentazione di progetti e risultati, di come si muove la macchina istituzionale verso il mondo digitale, con le esperienze di e-learning fatte nell’AUSL di Bologna, che invitano all’ottimismo per la formazione in futuro della Sanità e della PA. In questo ambito il Blended learning e la Formazione totalmente e-lerning sono gli strumenti più idonei a traghettare la formazione tradizionale in presenza. La trasformazione digitale nella nuova PA – il Syllabus - Conoscere le tecnologie emergenti per la trasformazione digitale Le attività di formazione e-learning con SELF_PA/MOODLE Regione Emilia-Romagna La creazione di strumenti per l’e-learning con la Community di Self: • la lezione condizionale, presentazione di una simulazione con gamification; • le risorse di H5P in particolare “BRANCHIN SCENARIO” per l’interattività, obiettivo futuro di espansione nella formazione in Sanità La Fad può e deve riguardare l’educazione continua in Sanità, poiché ne è risorsa. Questa tesi nasce con l’intento di raccogliere, mettere a confronto e comunicare linee progettuali degli interventi formativi; gli oggetti della formazione che possono o non possono essere ricompresi in una FAD che permetta un apprendimento significativo; i metodi migliori da inserire in un contesto più grande di una formazione in cui l’assenza di vincoli di spazio e di tempo permette di rendere concreto il modello della formazione permanente o continua sempre più valida e innovativa. La possibilità è venuta dalla possibilità di sperimentare nuovi oggetti (attività) di Self (H5P principalmente), nuovi strumenti pensati per rendere fruibili e gradevoli gli apprendimenti da sottoporre ai discenti: la nuova release di Moodle è stata una grande occasione per sperimentare e sperimentarsi anche grazie alla risorsa della Community. Dina Donati
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SCOTTI, LORENZA. "Metodi statistici per la valutazione economica in sanità: analisi costo-efficacia per la valutazione dell'incremento di aderenza ai trattamenti per patologie croniche." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/29855.

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Abstract:
Introduzione: Nell’ultimo decennio il Servizio Sanitario Nazionale ha subito numerosi cambiamenti principalmente a causa della riduzione delle risorse economiche disponibili. Si è però contemporaneamente assistito ad un incremento della spesa sanitaria dovuto alla crescente e continua introduzione di tecnologie in campo sanitario. È quindi necessario condurre appropriate analisi, quali le analisi costo-efficacia, che valutano congiuntamente costi ed efficacia legati al’introduzione di una nuova tecnologia sanitaria al fine di fornire importanti informazioni ai decisori in campo sanitario che possono influenzare l’allocazione delle scarse risorse a disposizione. Un campo d’interesse per la valutazione economica in campo sanitario può essere l’analisi costo-efficacia dell’incremento di aderenza alle terapie per il trattamento delle patologie croniche nella pratica clinica corrente. Infatti, affinchè queste terapie siano efficaci devono essere assunte con continuità e per un consistente periodo di tempo. I risultati ottenuti negli studi clinici circa la loro efficacia non sempre sono evidenziati anche dagli studi osservazionali in quanto nella pratica clinica si osserva una scarsa aderenza dei pazienti alla terapia. Sarebbe quindi necessario attivare degli interventi volti a incrementare l’aderenza al trattamento al fine di massimizzare l’efficacia dei farmaci. Per questo tipo di analisi, gli usuali metodi utilizzati per l’analisi costo-efficacia, quali i modelli markoviani, non sono particolarmente adatti in quanto questi generalmente utilizzano dati provenienti dalla letteratura scientifica e in particolare da studi clinici controllati e randomizzati che a causa delle loro caratteristiche non sono in grado di descrivere la pratica clinica corrente. L’obiettivo principale di questo lavoro è quello di identificare l’approccio per effettuare analisi costo-efficacia nel contesto degli studi osservazionali unendo le potenzialità di questi studi, largamente utilizzati in farmaco epidemiologia per indagare l’efficacia del trattamento farmacologico nel prevenire alcuni eventi di interesse, con l’analisi economica per mettere in relazione i costi legati alla storia farmacologica dei pazienti con l’efficacia della terapia stessa. L’approccio individuato è stato applicato alla valutazione dell’effetto dell’aumento di aderenza alle terapie croniche utilizzate nella prevenzione primaria di differenti patologie quali quelle cardiovascolari e le fratture osteoporotiche utilizzando i dati provenienti dai database amministrativi della regione Lombardia. Metodi: Dai database amministrativi della regione Lombardia sono state selezionate tre coorti di pazienti che avevano ricevuto almeno una prescrizione di statine (coorte 1), antipertensivi (coorte 2) o bifosfonati (coorte 3) in un determinato periodo di reclutamento. Successivamente a queste coorti sono stati applicati alcuni criteri di esclusione per assicurare l’inclusione dei soli utilizzatori incidenti del farmaco in prevenzione primaria, che avessero almeno un anno di follow-up e che fossero utilizzatori continui del farmaco. I pazienti hanno accumulato anni-persona di follow-up dalla data della prima prescrizione fino al più precoce dei seguenti eventi: i) evento di interesse (ischemia miocardica acuta per la prima coorte, evento cardiovascolare per la seconda e frattura osteoporotica per la terza, identificate nel database delle schede di dimissione ospedaliera, ii) morte o migrazione iii) termine del follow-up. Per ogni paziente, l’aderenza al trattamento è stata valutata tramite la Proportion of Days Covered (PDC), ovvero la percentuale di giorni di follow-up coperta dal trattamento. Per ogni coorte, è stato implementato un modello di regressione di Cox per valutare la relazione tra aderenza al trattamento (inclusa come covariata tempo-dipendente) e insorgenza dell’evento d’interesse. Le stime ottenute sono state aggiustate per età, genere, indice di comorbosità di Charlson, e cotrattamenti ricevuti durante il follow-up. Per ogni paziente, è stato calcolato il costo totale del trattamento come somma della spesa relativa ad ogni prescrizione del farmaco d’interesse, ricevuta durante il follow-up. Il costo individuale per giorno di trattamento è stato ottenuto dividendo la spesa totale per il numero di giorni coperti dal trattamento. Per ognuna delle coorti sono stai creati alcuni scenari in cui l’aderenza media al trattamento viene incrementata. In ogni scenario, per ogni paziente è stato generato un nuovo livello di PDC, sommando al valore osservato nella coorte originale (baseline) un valore di incremento, estratto da una variabile casuale normale. Per ogni scenario è stata valutata la spesa farmaceutica e una misura d’efficacia rappresentata per le prime due coorti dagli eventi evitati e nella terza coorte dal tempo atteso libero da malattia grazie all’aumento di aderenza alla terapia. L’indicatore utilizzato per valutare se l’incremento dell’aderenza al trattamento è costo efficace è l’Incremental Cost-Effectiveness Ratio (ICER) ovvero il rapporto tra la differenza dei costi medi annuali e la differenza tra gli eventi evitati o il tempo atteso libero da malattia osservati al baseline e in ogni scenario. Risultati: Nella prima coorte sono stati inclusi 84,262 utilizzatori incidenti di statine che hanno accumulato 358,798 anni persona di follow-up (in media 4.3 anni per paziente) di cui il 45% era coperto dal trattamento. La coorte ha generato 1,397 eventi di ischemia miocardica acuta,con un tasso di incidenza di 39 casi ogni 10,000 anni persona a rischio. Per questa coorte, l’ICER varia tra 243 mila euro (95% IC: 230 - 259 mila euro) nello scenario in cui l’aderenza media è pari al 50% e 413 mila euro (95% IC: 391 – 439 mila euro) ogni 10,000 anni persona nello scenario in cui l’aderenza media è pari al 90% per evitare un evento di IMA ogni 10,000 anni persona grazie all’aumento dell’aderenza al trattamento con statine. La coorte degli utilizzatori di antipertensivi era formata da 209,650 utilizzatori incidenti di del farmaco che hanno accumulato 1,244,870 anni persona di follow-up (in media 6 anni per paziente di cui il 52% era coperto dal trattamento. La coorte ha generato 10,688 eventi cardiovascolari, con un tasso di incidenza di 86 casi ogni 10,000 persone anno a rischio. Per questa coorte, i valori dell’ICER decrescono da 76 mila euro (95% IC: 74- 77 mila euro), a 75 mila euro (95% IC: 73 - 76 mila euro) 73 mila euro (95% IC: 72 - 75 mila euro) per ogni evento cardiovascolare evitato dall’incremento dei livelli di aderenza alla terapia con antipertensivi dal baseline rispettivamente a livelli medi di aderenza pari al 60% e all’80%. Infine nell’ultima coorte sono state incluse 28,558 utilizzatori incidenti di bifosfonati che hanno accumulato 177,868 anni persona di follow-up (in media 6 anni per paziente) di cui il 33% era coperto dal trattamento. La coorte ha generato 1,921 eventi di frattura osteoporotica, con un tasso di incidenza di 108 casi ogni 10,000 anni persona a rischio. Per quanto riguarda questa coorte l’ICER varia tra 135 mila euro (95%IC:119 - 152 mila euro) per ogni anno libero da malattia guadagnato nello scenario in cui l’aderenza media è pari al 40% fino a 60 mila euro (95%IC:56 - 65 mila euro) nello scenario in cui l’aderenza media è dell’80%. Conclusioni: Il metodo proposto per l’analisi costo-efficacia consente di integrare le potenzialità degli studi osservazionali, largamente utilizzati in farmaco epidemiologia per indagare l’efficacia del trattamento farmacologico, con l’analisi economica. Inoltre l’approccio sottolinea come i database amministrativi siano un’importante fonte di dati per gli studi di farmacoepidemiologia e farmacoeconomia in quanto consentono di valutare sia costi che efficacia dei farmaci nell’ambito della reale pratica clinica ed inoltre permettono di condurre studi su una popolazione ampia e non selezionata e in tempi brevi. Un importante risparmio di risorse potrebbe essere ottenuto incoraggiando l’uso di farmaci meno costosi, come quelli generici, e scoraggiando lo spreco di risorse per il trattamento di pazienti che non necessitano della terapia farmacologica. Questo potrebbe liberare le risorse necessarie per finanziare gli interventi per migliorare l’aderenza ai trattamenti cornici.
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D'ORIA, MARIKA. "L’uso di metafore linguistiche nella Medicina Generale. Aspetti educativi per la formazione dei professionisti della cura." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2018. http://hdl.handle.net/10281/199145.

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Abstract:
Rationale. La metafora è definita come «un’espressione che descrive una persona o un oggetto, riferendosi a qualcosa che si presuppone abbia caratteristiche simili» (Cambridge Academic Content Dictionary, s.v. “Metaphor,” 2017). A partire dagli anni ’90, nei contesti di Medicina Generale (MG) le metafore sono state studiate come strategie comunicative capaci di ricadere sulla qualità della cura (Mabeck & Olesen, 1997). Nelle Cure Palliative e Primarie, sono usate per motivi formativi, professionali, clinici, organizzativi (Rodriguez & Bélanger, 2014). Le ricerche hanno esaminato in particolare le metafore dei pazienti, e molto meno quelle dei curanti. Inoltre, non ci sono studi sulla riflessione e meta-riflessione di questi ultimi circa l’uso consapevole delle stesse. L’attuale dibattito scientifico è scisso in un dualismo, che le vede come strumenti utili oppure rischiosi. Metodologia. Il quesito “qual è la rappresentazione che hanno i professionisti di un gruppo di MG sull’uso delle metafore?” è nato da un gap presente in letteratura. Come metodologia è stata scelta l’Interpretative Phenomenological Analysis (IPA) (Smith et al., 2009) che, a differenza del metodo fenomenologico puro (Giorgi, 1985), non esclude una preliminare ricerca bibliografica. Lo studio qualitativo a scopo idiografico (Mantovani, 1998) coglie le rappresentazioni di medici, infermieri e segretarie di un gruppo di MG, una forma di associazionismo in cui condividere luoghi e obiettivi terapeutici. Campione. Ipotizzando che un gruppo di MG fosse più aperto a trattare queste tematiche rispetto ad un setting pensato per lavorare singolarmente, abbiamo reclutato un gruppo di 15 partecipanti con criterio propositivo (10 medici, 3 segretarie, 2 infermieri) (10 donne, 5 uomini). Strumenti. Sono state condotte 15 interviste semi-strutturate sia sull’uso di metafore da parte di pazienti e curanti, sia sulle metafore nella loro formazione. Dopo un mese sono state effettuate 15 interviste libere (Sità, 2012) per approfondire alcuni aspetti delle precedenti. Analisi. L’IPA prevede la lettura approfondita delle interviste, e la selezione e organizzazione dei contenuti raggruppati in categorie. Si elabora un piccolo set di generalizzazioni che saturino i dati, rispettando le differenze di ogni partecipante. Infine, si crea un costrutto teorico sulla base della letteratura. I risultati sono stati riportati seguendo la strategia dello studio di caso (Mortari & Zannini, 2017). Risultati. Dall’esperienza dei partecipanti si evince che la rappresentazione delle metafore cambia, se vengono espresse da medici o da pazienti; il riconoscimento delle metafore varia a seconda dei partecipanti; sono stati indicati dei vantaggi nell’uso clinico di queste espressioni, a cui seguono limiti nell’uso professionale. Talvolta, le metafore sono state usate inconsapevolmente per spiegare alcuni argomenti, come l’educazione del paziente, gli effetti del linguaggio clinico su di essi e l’identità professionale. Conclusione. L’ipotesi circa il campione scelto ha riportato i risultati sperati. Superando il dualismo presente in letteratura, da questo studio si evince che la metafora sia essenzialmente un fenomeno epistemologico, relazionale e ontologico. Pertanto, nella formazione dei futuri curanti,
Rationale. The metaphor is defined as «an expression which describes a person or an object, by referring to something that is supposed to have similar characteristics» (Cambridge Academic Content Dictionary, s.v. “Metaphor,” 2017). Since the 90s, metaphors were studied in General Practice (GP), as strategies that impact on the quality of healthcare (Mabeck & Olesen, 1997). In Palliative and Primary Care, metaphors are used to educate students and patients, and to ameliorate clinical and organizational issues (Rodriguez & Bélanger, 2014). Research explored more metaphors expressed by patients, than those of clinicians. There is no research on the reflection and meta-reflection of clinicians about their deliberate use of metaphors in clinical encounters. The state of the art provides a dualism on metaphors, as useful or dangerous tools. Methodology. The research question “what is the representation of metaphor provided by professionals who work in a GP group, on the use of metaphors?” arose from a gap in the literature. The Interpretative Phenomenological Analysis (IPA)(Smith et al., 2009) was selected as methodology, because it suggests a preliminary bibliographic search, differently from the pure phenomenological approach (Giorgi,1985). The design is qualitative, with an idiographic focus (Mantovani, 1998). The research aims to understand the representations of physicians, nurses, and administrative assistants in a GP group, which is a situation where it is possible to share contexts and therapeutic goals. Sample. We hypothesized that a group was more opened to talk about these issues than a context in which a physician works alone. We recruited a group of 15 participants (10 physicians, 3 administrative assistants, 2 nurses) (10 females, 5 males) with a purposeful sampling. Tools. We conducted 15 semistructured interviews on the use of metaphors by participants and patients, and on the use of metaphors in their professional education. After a month, we conducted 15 indepth interviews (Sità, 2012), to saturate data. Analysis. The IPA requires a careful read of the interviews, the selection and the organization of the contents into categories. A set of generalizations is created to saturate data, by respecting the differences among participants. A theoretical construct is formulated according to the literature. The results report follows the case study strategy (Mortari & Zannini, 2017). Results. The representation of metaphors changes, if these expressions are used by clinicians or by patients, in clinical and educative contexts, and differs for each participant. Strengths and limitations are provided on the clinical use of metaphors. Sometimes, metaphors are used unconsciously by participants, to express some concepts, to talk about patient education, the effects of clinical language, or their professional identity. Conclusion. The hypothesis on the sample is verified. To overcome the dualism in the literature, this study suggests that a metaphor is an epistemological, a relational, and an ontological phenomenon. Therefore, specific curricula could be designed to enhance awareness on this issue, to help students/professionals to reflect on metaphoric language as a communicative strategy in clinical encounters, that also impact on patient education.
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Pizzardo, Cinzia <1977&gt. "Gli Uffici Relazioni per il Pubblico e il sistema di gestione dei reclami in sanità." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/86/1/tesi_dott_Cinzia_Pizzardo.pdf.

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Pizzardo, Cinzia <1977&gt. "Gli Uffici Relazioni per il Pubblico e il sistema di gestione dei reclami in sanità." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/86/.

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Pinto, Claudio. "Efficienza e "best practices" in sanità. Uno studio per gli ospedali e le regioni italiane." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/359.

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Abstract:
2008 - 2009
I Sistemi Sanitari Europei sono sottoposti da alcuni anni a penalizzanti tensioni economico/finanziarie dovute sia agli elevati debiti pubblici sia al ciclo economico non favorevole. Tale situazione assume maggior rilevanza nei Paesi in cui i Sistemi Sanitari sono pubblicamente finanziati. Nonostante le suddette condizioni i Sistemi Sanitari sono stati e sono impegnati a perseguire gli obiettivi propri di miglioramento dello stato di salute della popolazione, di garanzia ad un accesso equo ai servizi sanitari, di un uso efficiente ed economico delle risorse ad essi assegnate, di perseguimento di un sistema di finanziamento più equo, di miglioramento della qualità delle cure e appropriatezza dei trattamenti sanitari. Tra le condizioni economico/finanziarie non agevoli e l'impegno al perseguimento degli obbiettivi sopra indicati i Sistemi Sanitari Europei sono stati oggetto di numerose e radicali riforme, e a questo non ha fatto eccezione il Sistema Sanitario Italiano, soprattutto a partire dagli anni '90. Gli obiettivi principali delle riforme sanitarie Italiane, ma non solo in Italia le riforme hanno avuto luogo, sono stati l'istituzione di un Servizio Sanitario Nazionale (SSN) pubblico, più anteriormente, nonché la creazione di "quasi mercati", ovvero la separazione tra acquirenti e fornitori di servizi, la razionalizzazione della rete ospedaliera, l'introduzione di sistemi di finanziamento ospedaliero diversi dai sistemi precedentemente adottati sia per le strutture pubbliche che private accreditate, l'istituto dell'accreditamento, il proseguimento del processo federalista, soprattutto di natura fiscale, che sta attribuendo alle Regioni Italiane sempre maggiore autonomia sia dal lato della spesa sia dal lato delle fonti di finanziamento in sanità, per citarne alcuni dagli anni '90 in poi... [a cura dell'autore]
VIII n.s.
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Creta, Giacomo. "l'Health Technology Assessment per l'acquisizione di tecnologie sanitarie: ruolo in un sistema sanitario nazionale e il caso Cina." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Oltre il 50% della popolazione mondiale vive in un contesto nel quale lo stato centrale investe meno dell’8% di PIL in sanità. La sempre maggior diffusione di tecnologia specializzata nelle operazioni di diagnosi, terapia ed assistenza medica ed i crescenti investimenti in ricerca e sviluppo necessari ad assicurare al mercato migliori performance ed elevati standard di sicurezza hanno fatto in modo che le voci di bilancio dedicate ai dispositivi medici ad alto tasso tecnologico crescessero in numero e peso specifico nei bilanci delle strutture sanitarie e del servizio sanitario nazionale. Il dibattito sulla sostenibilità e sull’organizzazione di un sistema sanitario ha dato origine e diffusione, negli ultimi anni, al termine “Health Technology Assessment” abbreviato nell’acronimo HTA. L’invecchiamento della popolazione e la necessità di una sanità che si occupi della prevenzione e della gestione delle malattie croniche comporterà sicuramente un aumento del costo della sanità. In Paesi a limitata reperibilità di risorse, a maggior ragione, le metodiche dell’HTA divengono uno strumento fondamentale e irrinunciabile per operare nel migliore dei modi soddisfacendo le necessità di vincolo senza per questo rinunciare ad erogare prestazioni sanitarie di base e non a tutta la popolazione. Dopo aver contestualizzato storicamente l’argomento si discuteranno la problematica del caso Cina: un paese dall’economia forte ma dal sistema sanitario sviluppato tardivamente che vedrà, grazie agli investimenti nazionali, un forte sviluppo nel prossimo decennio. Storia dell’HTA nel paese asiatico e l’attuale mercato dei dispositivi biomedici.
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Bernardi, Ilaria <1994&gt. ""Per li presenti, et urgenti bisogni di peste: la Congregazione di Sanità di Senigallia nel Seicento"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17155.

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Abstract:
L’obiettivo dell’elaborato è analizzare in che modo la città di Senigallia affrontò le pestilenze del 1630 e del 1656. Si accede ad un’ampia tradizione storiografica sul tema della “peste” per poter ripercorrere l’andamento delle epidemie nei diversi secoli e comprendere l’entità del pericolo, così come percepito dagli uomini nei vari momenti storici. Dal contesto italiano si giunge poi ad indagare quello strettamente territoriale della città marchigiana. Lo spiccato carattere storico dell’elaborato è dovuto alla lettura delle fonti presenti nell’Archivio Storico di Senigallia, con l’obiettivo di ricostruire quali furono le reazioni alla peste, sia al livello sociale che organizzativo ed economico. Nello specifico i fondi relativi ai Negotia Sanitatis e alla Congregazione di Sanità ci permetteranno di confrontare per la prima volta l’organizzazione senigalliese con quella di altre città italiane, individuarne le misure condivise e quelle invece che furono proprie solo di alcune realtà specifiche. La ricerca dedica un’attenta riflessione soprattutto all'organismo istituzionale della Congregazione di Sanità individuandone la composizione, il ruolo, gli obiettivi e i limiti. Tale elaborato permette dunque alla comunità senigalliese di riportare alla memoria alcuni eventi che hanno interessato la città nel XVII secolo e che potrebbero dare vita a nuovi studi, come quelli relativi alla rilevanza del pericolo di peste nelle attività portuali o nei rapporti commerciali.
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Mezzomo, Mose' <1981&gt. "Gli strumenti per il governo della domanda in sanità: verso un utilizzo più appropriato dei servizi sanitari." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2761.

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Abstract:
Il lavoro inizierà indagando la domanda sanitaria e alcune criticità riguardante il suo governo. Successivamente verranno illustrati due sistemi di assistenza sanitaria: il “National Health Services (NHS)” finanziato dalla fiscalità generale e il “Social Security Health Care System (SSH)” finanziato mediante premi assicurativi. Verranno poi approfondite le tipologie di finanziamento della spesa sanitaria e le principali cause del suo aumento negli ultimi anni anche attraverso una comparazione tra i Paesi OCSE. Nel secondo capitolo sono stati analizzati alcuni strumenti per governare la domanda in sanità quali la compartecipazione alla spesa, il razionamento delle liste d’attesa, l’utilizzo di criteri di priorità e appropriatezza prescrittiva. Il terzo capitolo analizza i dati dell’andamento di alcune prestazioni specialistiche ambulatoriali nell’Azienda Ulss 9 di Treviso (anno 2007-2012), sulla base di alcune variabili che ne possono influenzare la domanda quali ticket, screening oncologico, implementazione di nuove tecnologie, invecchiamento della popolazione e obiettivi dei direttori generali.
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Manenti, Chiara. "la tecnologia blockchain per la condivisione dei dati sanitari." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il presente elaborato illustra l’applicazione dei registri distribuiti in ambito clinico e biomedico, per il trattamento dei dati sanitari nelle reti private. L'oggetto di studio è la tecnologia delle blockchain e come le sue caratteristiche possano incidere in ambiti medici, clinici e di ricerca, accelerandone i processi e permettendo una migliore gestione e condivisione delle informazioni. È prevista un’analisi delle caratteristiche delle blockchain nel contesto d’origine, dando particolare spazio a tutela della privacy, sicurezza e integrità dei dati. Seguirà la presentazione di tre protocolli sperimentali con relativi schemi e architetture (soluzione ponte, MeDShare, blockchain consortile) e analisi delle loro proprietà in termini di integrità dei dati, preservazione della privacy, disponibilità del sistema e controllo degli accessi. Seguono esempi reali di implementazioni per database clinici, progetti applicativi volti alla cura del paziente e alla raccolta di dati: acquisizione dei dati dalla cartella clinica e dai dispositivi impiantabili e non, tracciabilità durante la diagnosi e terapia, autenticazione, consenso da parte del paziente, privacy, condivisione e modalità di utilizzo da parte di terzi (GemOS e healthbank), soluzione al sovraccarico di archiviazione (MedChain). Infine è illustrato lo stato dell’arte in Italia e in Emilia-Romagna, seguito da un’analisi delle innovazioni della blockchain, a fronte di problematiche attuali o mancanze nella gestione dei dati: in base ai sistemi e protocolli precedentemente descritti, si ipotizzano modalità di utilizzo nel contesto ospedaliero, di ricerca, di mHealth e farmaceutico.
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Corticelli, Enrico. "NursePlus, un supporto smart per l'infermiere libero professionista: web app e applicazione mobile." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18436/.

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Abstract:
Nel 2017 sono stati 12.6 i milioni di italiani che si sono rivolti a un infermiere privato, di questi, 2.3 milioni per avere un’assistenza prolungata nel tempo. Il 20% del totale, cioè circa 2.5 milioni di persone, hanno scelto l’infermiere libero professionista, ovvero con studio privato e che interviene a domicilio. La tendenza ormai, viste le condizioni di lavoro sempre più difficili nel campo infermieristico, è quella di un continuo aumento del mercato delle prestazioni private. Di pari passo è silenzioso, ma in realtà enorme, lo sviluppo dell'HealthCare Informatics, cioè il ramo dell’innovazione e digitalizzazione del campo medico sanitario. Al giorno d’oggi sono tanti i servizi online che mirano ad avvicinare pazienti e professionisti del mondo sanitario: il più comune è quello dei portali per la ricerca di specialisti, nei quali è possibile fissare appuntamenti e lasciare feedback utili ad altri utenti. Parallelamente sono pochi però gli strumenti digitali finalizzati a semplificare il lavoro di tali specialisti, specialmente quello degli infermieri liberi professionisti. Questo lavoro in principio illustra e analizza le soluzioni già presenti sul mercato nel settore dell’informatica sanitaria, specialmente in merito a servizi web e applicazioni mobili; successivamente, studiando le problematiche e le criticità riscontrate, cerca di proporre una soluzione per un supporto smart e veloce che vada a semplificare i compiti quotidiani di tali infermieri aumentando la qualità dei loro servizi e delle loro prestazioni. Infine, illustra il funzionamento di una web app e di una applicazione Android che mettano in pratica tali principi fornendo funzionalità di organizzazione appuntamenti, gestione delle visite, schedatura dei pazienti e analisi statistica di vari dati tra cui le misurazioni dei parametri vitali.
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Gialli, Luca. "Modelli di ottimizzazione per la gestione delle agende di specialistica ambulatoriale in logica di pacchetti di accesso." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
L’elaborato si concentrerà sulle priorità tattiche ambulatoriali portate dal Covid-19 nel comune di Bologna: • Riduzione degli accessi; • Riduzione del numero di persone nelle sale di attesa per favorire il distanziamento sociale. Tale elaborato ha quindi un duplice obbiettivo: • Generare un dataset utile allo sviluppo di analisi diagnostiche per l’ottimizzazione del servizio ambulatoriale; • Proporre una concreta ottimizzazione di processo derivante da tale insieme di dati. Si è individuata l’opportunità di erogare gli esami assegnati contemporaneamente al paziente in un'unica prestazione, chiamata pacchetto ambulatoriale. A tale scopo si è sviluppato un modello di programmazione Lineare Intera Mista (MIP) che assegna alle 8 strutture ospedaliere di Bologna, e 10 case della salute, dei pacchetti ambulatoriali da erogare rispettando i vincoli di copertura della domanda sanitaria territoriale. L’elaborato si articola come segue: • Nel capitolo 1 si andrà a spiegare il contesto sanitario di riferimento e come la sanità organizzi e strutturi le attività decisionali e di ottimizzazione di processo; • Nel capitolo 2 si andranno a mostrare le manipolazioni eseguite sui dati volte a raffinarli ed aumentarne il grado informativo, aggregandoli e cercando pattern utili per raggiungere il nostro obbiettivo di ottimizzazione; • Nel capitolo 3 si va a fare l’analisi diagnostica del servizio ambulatoriale partendo dai dati in input. Si mostrerà l’algoritmo utilizzato e si andranno a valutare i risultati al fine di proporre idee di miglioramento; • Nel capitolo 4 sarà presentato il modello MIP, derivante dall’analisi del dataset, per assegnare pacchetti di esami ambulatoriali alle strutture e coprire la domanda territoriale. Verranno inoltre proposte una serie di possibili analisi prescrittive derivanti dall’analisi del dataset che potranno essere sviluppate in studi futuri.
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Cacaci, Lorenzo. "Studio di design per una macchina comprimitrice per l'industria farmaceutica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
Questa tesi si occuperà di analizzare e progettare per un settore sempre più centrale nell’economia dei giorni odierni: il settore Pharma. In questa tesi analizzeremo i competitor presenti all’interno di questo sconfinato comparto produttivo e cercheremo di comprenderlo a fondo considerando tutte le limitazioni che il “Pharma” presenta per poi riuscire, tramite un percorso progettuale, a ideare una macchina industriale per questo settore. Il compito di questa tesi è quello di sviluppare la scocca esterna di una macchina comprimitrice per l’industria farmaceutica. Questa tipologia di prodotto è già presente nel listino macchine IMA:la “famiglia” Prexima. Questo gruppo di macchine automatiche presentano 3 versioni: Prexima 80, Prexima 300, Prexima 800. Si differenziano per design e per produttività. Il mio compito è aggiungere a questi macchinari un altro modello, Prexima 150 che, come si intuisce, sarà un modello intermedio tra Prexima 80 e 300. Questa tesi non si concentrerà solo sulla creazione del modello Prexima 150, ma anche sul restyling di tutta la linea Prexima.
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Di, Lillo Daniele. "Un'applicazione mobile per il telemonitoraggio di pazienti con Sclerosi Multipla." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24305/.

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Abstract:
La salute e il benessere rappresentano un aspetto fondamentale nella vita di qualsiasi individuo. Purtroppo, mai come in questi ultimi anni a causa della pandemia causata da COVID-19, molte persone hanno dovuto affrontare ritardi e posticipazioni nelle visite e nelle cure mediche, stravolgendo soprattutto le vite dei pazienti affetti da malattie croniche come tumori e patologie neurologiche, che ordinariamente svolgono controlli, diagnosi, sedute di riabilitazione con il personale medico. Questa mancanza ha generato uno stimolo allo sviluppo tecnologico in ambito sanitario, tentando di colmare l'impossibilità di contatto con un approccio a distanza, aiutando i pazienti e i medici a mantenere un filo di comunicazione e speranza nel difficile, a volte buio, periodo di quarantena. Entra in gioco un concetto di sanità digitale, o eHealth, ovvero un nuovo modo di vedere la cura e il benessere della persona, orientato sull'ambito tecnologico e incentrato sul paziente. Il progetto si basa su questo principio per offrire ai pazienti affetti da Sclerosi Multipla uno strumento semplice ed intuitivo per monitorare l'andamento della malattia. Unisce la tecnologia wearable e mobile con servizi in Cloud e algoritmi di Machine Learning, con l'obiettivo di estrapolare conoscenza dai dati generati grazie ai test svolti dai pazienti. Questo permette un telemonitoraggio sfruttando uno smartphone e una coppia di plantari sviluppati ad hoc da eSteps. E' un primo passo per innovare il mondo sanitario e offrire strumenti potenti e flessibili ai medici e ai pazienti.
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DI, TELLA Domiziana. "Genomica in Sanità Pubblica: integrazione tra dati molecolari e sorveglianza epidemiologica per la prevenzione e il controllo delle infezioni sostenute da batteri patogeni multi-resistenti." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2020. http://hdl.handle.net/11695/98728.

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Abstract:
L’antibiotico-resistenza (AMR) è un problema diffuso a livello globale. Tra i patogeni che mostrano spiccata multi-resistenza (MDR) sono rilevanti Klebsiella pneumoniae e Acinetobacter baumannii responsabili di infezioni correlate all’assistenza e Salmonella enterica non tifoidea di quelle a trasmissione alimentare. Obiettivo principale del lavoro è stato quello di descrivere le caratteristiche epidemiologiche di AMR relative a tali patogeni caratterizzando, con diversi approcci molecolari, ceppi di K.pneumoniae e A.baumannii isolati nell’ambito del sistema di sorveglianza ‘Alert organisms’ presso il Presidio Ospedaliero(PO)‘A.Cardarelli’ di Campobasso (Regione Molise) e ceppi di S.enterica non tifoidea raccolti nelle attività di ispezione del Public Health England, Regno Unito. Sono stati analizzati 26 ceppi di K.pneumoniae e 24 di A.baumannii per valutare, mediante antibiogramma, il profilo di resistenza (resistotipo) a diversi antibiotici e, mediante PCR, la prevalenza di determinanti di AMR (KPC,GES,VIM,IMP,NDM,OXA-48,CTX-M,TEM, SHV; GIM,AmpC,OXA-23/24/51/58 solo in A.baumannii, come adeB/J/G/S/M,soxR e craA codificanti per sistemi di efflusso. Nei ceppi di K.pneumoniae colistina-resistenti è stata effettuata la ricerca di varianti mcr(1-8) e di mutazioni in mgrB mediante sequenziamento. La tipizzazione molecolare è stata condotta mediante Pulsed field gel electrophoresis(PFGE), con XbaI per K.pneumoniae e ApaI/AscI per A.baumannii, e Multilocus sequence typing(MLST), usando rispettivamente i protocolli Pasteur e Oxford. Sono stati analizzati i dati ottenuti mediante Whole genome sequencing(WGS) relativi a 74.958 campioni di diversa origine (alimenti, mangimi, acqua, ambiente) raccolti nel periodo 2013-18 per determinare la prevalenza di S.enterica non tifoidea e dei serovar e di geni di AMR nei soli ceppi provenienti da Regno Unito, Tailandia e Brasile. Nei ceppi MDR di K.pneumoniae, è stata confermata la presenza di KPC a livello endemico e l’elevata diffusione di VIM,TEM e SHV, implicati nella resistenza ai carbapenemi, mentre la resistenza alla colistina(70%) è stata attribuita alla sola presenza di mutazioni puntiformi e inserzioni di sequenza(IS5like,ISKpn14) in mgrB. PFGE e MLST hanno identificato rispettivamente un cluster epidemico verificatosi nel reparto di terapia intensiva del PO e una maggiore prevalenza del sequence type(ST)512 seguito da ST101, in linea con dati nazionali. In tutti i ceppi MDR di A.baumannii, è stata osservata la presenza di OXA-23 e OXA-51, in linea con molti studi italiani e nel 30% anche VIM, tipicamente riscontrata in K.pneumoniae. I geni codificanti per le pompe di efflusso sono stati individuati in tutti i ceppi, tranne abeM e craA risultati assenti. La PFGE ha raggruppato i ceppi in cluster, mentre ST1720 è risultato il clone prevalente, sebbene non riscontrato in altri studi italiani. La prevalenza di S.enterica non tifoidea è stata pari all’1,3% e più elevata in campioni di pollo e foglie di betel. S.Heidelberg è risultato il serovar maggiormente coinvolto nella diffusione di geni di AMR, in accordo con evidenze in letteratura. L’analisi di determinanti di AMR ha riguardato 384 ceppi includendo quelli da Brasile, Tailandia e Regno Unito. Gli isolati da Brasile hanno mostrato un’elevata MDR (a più di 3 classi di antibiotici), dovuta alla presenza di aac(6')-Iy(100%), parC(97,2%), tet(A)-1(94,6%) sul-2(94,2%) e CMY-2(75%), associati rispettivamente alla resistenza verso aminoglicosidi, fluorochinoloni, tetracicline, sulfametossazolo e β-lattamici. Anche i ceppi provenienti da Tailandia hanno mostrato livelli elevati di AMR presentando soprattutto parC(59%) e aac(6')-Iy(56%). Negli isolati da Regno Unito è stato riscontrato il livello di AMR più basso e parC(70%) e aac(6')-Iy(68,8%) sono stati prevalenti. La differente prevalenza di geni di resistenza è plausibilmente associata a diverse strategie per contrastare il fenomeno dell’AMR nel Regno Unito e in Tailandia, mentre sono ancora assenti in Brasile.
Antimicrobial resistance (AMR) is a global concern. Klebsiella pneumoniae and Acinetobacter baumannii responsible of hospital infections and non-typhoidal Salmonella enterica relevant in the food chain are among pathogens showing high multi-drug resistance (MDR). Aim of this study was to describe the epidemiological insights related to AMR characterizing by different molecular approaches K.pneumoniae and A.baumannii collected within the ‘Alert organism’ surveillance system in the ‘A. Cardarelli’ hospital (Molise Region, central Italy), and non-typhoidal S. enterica collected during the inspection activities carried out by Public Health England, London, United Kingdom. Twenty-six K.pneumoniae and 24 A.baumannii were analyzed to evaluate resistance profile (resistotype) assessing Minimal Inhibitory Concentration for different antibiotics, and prevalence of AMR determinants (KPC/GES/VIM/IMP,NDM,OXA-48,CTX-M/TEM/SHV; GIM/AmpC, OXA-23/24/51/58 only in A.baumannii, such as adeB/J/G/S/M, soxR and craA coding for efflux systems) by PCR. In colistin-resistant K.pneumoniae, detection of mcr1-8variants trough PCR and mutations in mgrB by sequencing was also performed. For molecular typing, Pulsed field gel electrophoresis (PFGE) (using XbaI for K.pneumoniae and ApaI/AscI for A.baumannii) and Multilocus sequence typing (MLST) according to Pasteur and Oxford schemes for K.pneumoniae and A.baumannii, respectively, were used. Whole genome sequencing (WGS) data of non-typhoidal S.enterica collected between 2013-18 were analyzed, including 74,958 samples from different sources to evaluate prevalence and serovars, and AMR determinants analysis focused on strains from United Kingdom, Thailand and Brazil. KPC was confirmed as the endemic carbapenemase in MDR K.pneumoniae, together with a high prevalence of VIM, TEM and SHV, while colistin resistance(70%) was attributed to point mutations and sequence insertions (IS5like, ISKpn14) in mgrB. PFGE and MLST allowed identifying an epidemic cluster occurred in the hospital intensive care unit and high prevalence of sequence type (ST) 512 followed by ST101, in line with national data. OXA-23 and OXA-51 were observed in all MDR A.baumannii, according to other Italian studies and VIM carbapenemase was found in 30% isolates, while is typically found in K. pneumoniae. The genes coding for the efflux pumps were identified in all strains, while abeM and craA were absent. PFGE grouped the strains in clusters, while ST1720 was the prevalent clone, although not found in other Italian studies. Prevalence non-typhoid S.enterica was of 1.3%, and was high in chicken and betel leaves, and S. Heidelberg was the serovar mostly identified. Analysis of AMR determinants covered 384 strains including those from Brazil, Thailand and the United Kingdom. The isolates from Brazil showed a high MDR (to more than 3 classes of antibiotics), due to the presence of aac(6')-Iy(100%), parC(97.2%), tet(A)-1(94.6%) sul-2(94,2%) and CMY-2(75%), associated with resistance to aminoglycosides, fluoroquinolones, tetracyclines, sulfamethoxazole and β-lactams, respectively. Strains from Thailand also showed high AMR levels, showing parC(59%) and aac(6')-Iy(56%). Among isolates from UK, AMR was found at lower level compared to the others, and parC(70%) and aac(6')-Iy(68.8%) prevailed. The different prevalence of resistance genes is likely associated with diverse strategies to fight AMR in the United Kingdom and Thailand, while are still absent in Brazil.
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BERGAMO, FRANCESCO. "Verso un'estetica ecologica per il design dell'interazione." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/11578/278324.

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Ceroni, Francesco. "Metodologie HCI per il design di un cruscotto di infotainment per veicoli elettrici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16109/.

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Abstract:
Il lavoro discusso in questa tesi nasce nel contesto del progetto TIME (Tecnologia Integrata per Mobilità Elettrica), dove l'obiettivo è lo sviluppo di sistemi tecnologici completi (powertrain) per veicoli elettrici. La struttura dell'elaborato descrive l'attività trattata per arrivare alla produzione di un sistema HMI, creando un prodotto coerente da inglobare nel progetto TIME. Inizialmente si partirà con un primo capitolo di introduzione agli argomenti trattati, dove si contestualizzerà il progetto e le varie tematiche coinvolte. Come prima cosa si vedranno in dettaglio gli elementi e le caratteristiche riguardanti i veicoli elettrici e ibridi. Successivamente si forniranno alcune informazioni dello stato dell'arte per quanto riguarda le interfacce uomo macchina, con particolare attenzione alle interfacce utente per applicazioni automotive e alle varie norme. In seguito si parlerà dell'inquinamento; infine verrà fatto un breve excursus riguardante a cos'è e come funziona la gamification, uno strumento che verrà utilizzato per inserire nell'interfaccia utente del cockpit dell'auto elettrica delle dinamiche di guida che favorisco le esigenze ecologiche. Nel secondo capitolo verranno introdotte le varie specifiche delle spie e come devono essere disposte nel cruscotto in base alle normative; successivamente vedremo le tecnologie usate in questo progetto: ovvero Balsamiq che verrà utilizzato per la creazione di Mockup ed il Framework Qt che verrà utilizzato per implementare il progetto vero e proprio; infine tratteremo l'argomento dei Focus Group, Report e dei Mockup. Nel terzo ed ultimo capitolo verrà inizialmente approfondito l'origine del progetto, cercando di inquadrarlo nel contesto del progetto TIME; in seguito si vedranno nello specifico i vari cambiamenti apportati sui Mockup al seguito dei vari Focus Group e del questionario; infine verrà illustrato il progetto con le varie specifiche e dove verrà incorporato nel menù del cruscotto di infotainment.
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Baratta, Daniele <1985&gt. "Il valore del Design per il B2B in Industria 4.0 Design tools per le imprese produttrici di beni strumentali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8504/1/Daniele_Baratta_tesi.pdf.

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Abstract:
Questa ricerca verte sull’implementazione dell’Industrial Design come strumento strategico per le imprese produttrici di beni strumentali. Nonostante non esista un dibattito scientifico che indaghi questo fenomeno del design, i dati empirici derivati dall’osservazione del mercato e le esperienze di consulenza condotte nei tre anni di costruzione della ricerca, sottolineano un trend emergente. L’industrial design sta diventando essenziale per le imprese che producono macchine automatiche e macchine utensili. La disciplina del design ha largamente affrontato temi legati ai processi di design del prodotto e oggi lo sforzo dei product designer è ancora prevalente in questo senso; in più, la loro sensibilità nel gestire la fragile rete di relazioni tra tutti gli stakeholder del progetto è riconosciuta. Queste affermazioni sono sicuramente vere per il mercato consumer ma azzardate per il mercato B2B dei beni strumentali per la produzione: l’efficacia della pratica del Design nel settore specifico è stata scarsamente indagata. L’obiettivo scientifico è quello di analizzare l’inserimento della design culture nelle imprese industriali B2B, per lo più estranee a questa cultura, relazionarle a fenomeni analoghi opportunamente indagati ed isolare le similitudini che possano essere riconosciute come parametri di successo per la pratica. Infine è proposto un elenco di best practices per la trasformazione del processo innovativo dell’impresa, in modo che la ricerca d’innovazione guidata dal design possa essere trasferibile ad altre SMEs del territorio.
This research focuses on Industrial Design extension as a strategic tool for industrial equipment companies. Though there is no scientific debate concerning this Design phenomenon, the empirical data analysis and our consultancy work in the last few years, underline a rising trend. Industrial design is becoming essential to automation and machine tool companies. Design discipline has broadly faced issues concerning product design process and today product designer efforts keep going toward this direction; their sensitivity in managing the fragile network of stakeholder relationships inside a project is well known and almost essential. These statements are surely true for consumer markets but quite hasty for industrial equipments B2B markets: effectiveness of Design practice within this specific sector has been scarcely investigated. The scientific objective is to analyze the inclusion of design cultures in B2B industrial enterprises, mostly alien to this culture, comparing it with similar phenomena investigated appropriately and bring out the similarities that can be recognized as a success parameter of the asset. Ultimately is proposed a definition of a best practice for the transformation of the company's innovation process, so that the research of design driven innovation becomes transferable to other local SMEs.
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Davoli, Giulia. "Pharus, pannello operatore per macchine automatiche per l'industria farmaceutica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21970/.

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Abstract:
Il progetto si pone l'obiettivo di rispondere a possibili esigenze di spazio all'interno degli ambienti industriali, con la necessità di porre il pannello all'interno della stanza non potendo usufruire di soluzioni standard alternative. L'elemento posizionato nella stanza per il comando della macchina industriale deve rispondere ai vincoli di pulizia, di sicurezza e usabilità.
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Bidini, Gabriele. "Sviluppo di una telecamera indossabile ottimizzata per uso subacqueo per attività professionali e ricreative." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22523/.

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Abstract:
Nel corso del tempo la grande maggioranza dei prodotti fotografici ha seguito una progettazione di tipo "terracentrico", lasciando che la fotografia subacquea adattasse la sua attività allo strumento e non il contrario. Questo progetto tenta di dare una risposta alternativa con un telecamera pensata appositamente per diver esperti e non, con un focus accentuato sul rapporto utente-prodotto. Questo approccio, basato sull'osservazione attiva del contesto, ha portato a trovare soluzioni innovative dal punto di vista di comportamenti e dei significati. Il prodotto ha così adottato caratteristiche anche molto divergenti rispetto allo standard settato dai principali player sul mercato.
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Ascani, Andrea. "Ruote per arredi da ufficio dal design innovativo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11191/.

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Abstract:
Studio e progettazione di una nuova ruota per arredi da ufficio dal design innovativo. La ruota si differenzia per essere una tipologia Hub-less (senza mozzo), dotata di un carter che la protegge da polveri e corpi esterni e un sistema di riduzione dell'attrito che aiuta l'utente a muoversi in completa libertà.
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Tonioni, Giulia. "Il design per gli spazi condivisi: progetto Quattrofoglie." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Il progetto attiene a una riqualificazione di una corte residenziale pubblica appartenente ad Acer Modena. Il progetto vuole incrementare le relazioni sociali creando un progetto di spazi condivisi collaborativo e interattivo partendo dal tema del verde e della natura.
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Balzano, Antonella <1989&gt. "il design thinking per l'innovazione sociale:il caso Mywear." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6198.

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Abstract:
Il seguente lavoro di tesi cercherà di indagare i temi dell’innovazione, al fine di mostrarne l’applicazione pratica in un caso studio. Si partirà dal concetto di innovazione, se ne analizzeranno i principi chiave, con una particolare attenzione alle fonti dell’innovazione e ai network collaborativi. Un’attenzione particolare verrà data inoltre ai programmi di finanziamento della Comunità Europea, non solo perché sono programmi che promuovono la collaborazione, l’innovazione e indagano sulle problematiche più significative dell’innovazione, ma anche perchè il case study oggetto di analisi è proprio un progetto di ricerca europeo. Il focus del secondo capitolo sarà il design, se ne analizzeranno i vari punti di vista che negli anni si sono susseguiti, fino ad arrivare al concetto di design thinking. In merito al design thinking ci si soffermerà sulle fasi salienti della progettazione e sull’aspetto human-centred dell’innovazione, sull’applicazione del design thinking nelle aziende fino a toccare concetto di innovazione sociale. Tutti questi temi sono racchiusi nel caso studio Mywear. Mywear è un progetto di ricerca della commissione europea, in cui non si entrerà nel merito del progetto in sé, ma se ne indagheranno i temi su citati, rintracciabili chiaramente in alcune fasi del progetto dandone una presentazione completa, soffermando l’attenzione su un’azienda in particolare, appartenente al partenariato.
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Cecconi, Giulia <1993&gt. "METODOLOGIE DEL DESIGN PER LA CREAZIONE DEL PORTFOLIO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15537.

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Abstract:
Il termine creatività è molto complesso, non ha una definizione univoca e statica, e di recente il suo significato si è legato a quello di innovazione e e design. La creatività è quindi entrata nel settore economico e manageriale, ed è proprio da qui che sono nate metodologie e processi come il Design Thinking. Partendo da questo scenario, in tempi più recenti, è nato il Life Design, una metodologia che aiuta ad avere una maggiore consapevolezza di sé e a rispondere a domande relative al quotidiano, in particolare riguardanti la propria situazione lavorativa. Gli autori Burnett e Evans scrivono “A well-designed life is a marvelous portfolio of experiences, of adventure, of failures that taught you important lessons, and helped you know yourself better”. È possibile quindi creare un collegamento tra le metodologie del design e l’elaborazione del portfolio personale, inteso come una sorta di autobiografia, una narrazione che racconta un processo e una riflessione. La sua finalità è di individuare i passaggi successivi che possano valorizzare la propria traiettoria di vita, riflettendo anche su temi come il riconoscimento, la memoria, e le prospettive di uno sviluppo futuro come promessa, trattate da Ricoeur.
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Pedrona, Jacopo. "Riprogettazione del tavolo Slice per Touchwindow." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
APRIRE CON ADOBE PDF READER PER POTER VISUALIZZARE I VIDEO PRESENTI NEL PDF!!! Immgini di bassa qualità causa dimensioni piccole del file di caricamento. Il file è diviso in tre parti sempre per motivi di spazio.
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Baroni, Andrea. "Pattern design per documenti strutturati: il problema della conversione da e per formati documentali tradizionali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14422/.

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Abstract:
In questa dissertazione presento DOCX2ADF e ADF2DOCX, due software per la conversione di documenti. Il primo si occupa di trasformare documenti redatti attraverso Microsoft Word dal formato Office Open XML al formato ADF, mentre il secondo converte documenti dal formato ADF al formato Office Open XML. Il formato ADF è un sottoinsieme di HTML5 che impiega solamente 25 elementi.
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La, Rosa Andrea. "Progettazione di un'applicazione mobile per studenti universitari." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La tesi presenta la progettazione di servizi destinati all’applicazione mobile dell'Università di Bologna. La trattazione inizia con una panoramica sui servizi scelti correlati alle applicazioni attualmente disponibili. Vengono poi illustrate metodologie di design che tengono conto dell’opinione dell’utenza. Successivamente è descritto il processo di sviluppo di mockup per ogni servizio, partendo dai prototipi low-fidelity per arrivare ai prototipi high-fidelity. Infine sono discussi i dati ricavati da interviste effettuate sull’utenza.
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Romano, Michele. "Metodi e strumenti per l’ottimizzazione della logistica all’ interno di una struttura sanitaria complessa. Il caso del Policlinico S.Orsola-Malpighi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Il seguente elaborato analizza le problematiche della logistica in sanità, focalizzandosi su quella dei materiali (farmaci e beni economati). Il lavoro è stato svolto all'interno del Centro Logistico del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Sono state svolte differenti analisi all'interno del magazzino: studio dei consumi, delle giacenze, analisi di Pareto, cross analysis, ADI e CV^2. Le seguenti analisi hanno delineato un quadro generale, dal quale si evincono criticità dal punto di vista gestionale e delle modalità di approvvigionamento. Il progetto, di questo elaborato, ha riguardato la gestione del magazzino dei beni economali, in particolare si sono ripetute le analisi, nel dettaglio, incentrate esclusivamente su questa tipologia di prodotti. L'obiettivo è l'efficientamento e l'ottimizzazione gestionale del magazzino. Attraverso la cross analysis si è potuto spacchettare il pool di codici in differenti macro famiglie, al fine di studiare politiche migliorative. Inizialmente sono stati presi in considerazione i codici a rischio obsolescenza i quali presentavano una gestione inappropriata. Di questi si sono creati due set di prodotti, uno comprendente i codici che sono attualmente utilizzati, aventi bassi consumi, il secondo set comprendente i codici che costituiscono immobilizzo, quindi con consumo nullo. Per il primo set, si è messo in discussione la modalità di approvvigionamento dei codici, pertanto si è proposta una gestione migliorativa, quindi sono stati presi in gestione andando a definire le quantità da ordinare a fornitore. Per il secondo set di codici si sono proposte differenti politiche di smaltimento della merce immobilizzata. il progetto è a lungo termine, mantenendo monitora la situazione si riuscirebbe a ridurre le giacenze e a ottimizzare la gestione del magazzino. Gli step futuri prevedono di rendere futuribile tale metodologia e applicarla anche per i prodotti farmaceutici ed infine agire lato reparto.
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Capuzzo, Valentina <1980&gt. "L’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni e il minore assuntore di sostanze stupefacenti autore di reato. Le conseguenze del trasferimento al Servizio sanitario nazionale delle funzioni di Sanità Penitenziaria." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4798.

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Abstract:
La presente tesi di laurea è il risultato di un approfondito studio sul trasferimento al Servizio Sanitario Nazionale delle funzioni di Sanità Penitenziaria, con particolare rifermento alle conseguenze che questa Riforma ha avuto sulla Giustizia Minorile e sulle articolazioni periferiche del Dipartimento. Con il D.P.C.M. 1 aprile 2004, le funzioni sanitarie svolte dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e dal Dipartimento per la Giustizia Minorile sono affidate alle Aziende Sanitarie Locali del territorio in cui sono ubicati gli Istituti di Pena, i Servizi Penitenziari e i Servizi Minorili. La disamina si articola in sei parti. Nella prima parte si analizza il fenomeno del disagio giovanile evidenziando il confine sottile che esiste tra la devianza e la delinquenza. Molti studiosi hanno cercato di analizzare e comprendere la delinquenza minorile ma nessuno di essi è riuscito a formulare una teoria valida, duratura ed esente da critiche. Nel secondo capitolo, dopo una breve spiegazione del meccanismo d’azione delle sostanze stupefacente e psicotrope, si è sottolineata la diversità dei termini abuso, tolleranza e dipendenza. Nella parte centrale (terzo e quarto capitolo), dopo l’excursus storico che ha portato a raccogliere tutte le norme in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope nel D.P.R. 309/1990, modificato successivamente dalla Legge n. 49 del 21febbraio 2006, si è trattato in maniere specifica dell’imputabilità del minore autore di reato assuntore di sostanze stupefacenti e delle misure pre-cautelari. Infine, attraverso una trattazione dettagliata delle Conferenze Unificate e delle Delibere della Regione Veneto, si è cercato di analizzare in modo critico le conseguenze della Riforma sui Servizi della Giustizia Minorile e, in particolare, sul Servizio Sociale per i Minorenni che ha dovuto far fronte ad un aumento della complessità del proprio lavoro legata sia alla necessità di coordinare i diversi Servizi coinvolti nella trattazione del caso, Servizi spesso con una conoscenza parziale dei contenuti della Riforma, sia alla modalità dei collocamenti in comunità dei minori tossicodipendenti e psichiatrici.
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CENTAURI, FEDERICA. "LE CONDIZIONI ORGANIZZATIVE PER IMPLEMENTARE IL LEAN IN SANITA'." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/35758.

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Abstract:
Il lean consente di realizzare miglioramenti significativi nelle performance delle organizzazioni sanitarie. Esistono però limitati riscontri sull’effettiva capacità delle iniziative lean di perdurare nel lungo periodo mentre i processi di implementazione risultano scarsamente investigati. Il presente studio, attraverso un protocollo di ricerca articolato in tre fasi, attinge alla letteratura sull’implementation science e sul lean healthcare per investigare: (i) le condizioni organizzative rilevanti per implementare il lean in una organizzazione sanitaria, ed in particolare in un ospedale; (ii) le interdipendenze reciproche tra il lean come approccio sistemico al cambiamento ed il contesto organizzativo e (iii) l’influenza di questi processi di mutuo adattamento sulla sostenibilità delle pratiche implementate. L’analisi empirica (multiple case study) mostra che l’implementazione e la sostenibilità nel tempo di sforzi di miglioramento lean è il risultato di un processo continuo di cambiamenti e aggiustamenti nell’approccio lean originariamente adottato e nel contesto organizzativo dove si sviluppa. In particolare, l’impiego di un framework socio-tecnico per sistematizzare le evidenze emerse ha permesso di identificare alcuni correlati pattern di cambiamento che i manager ospedalieri sono chiamati a presidiare: decentralizzare le responsabilità sulle attività di miglioramento; promuovere funzioni di leadership e guida al cambiamento ad ogni livello organizzativo; introdurre un livello intermedio tra il top management ed il personale; lanciare eventi di promozione; sviluppare un processo continuo di apprendimento; adottare un approccio integrato all’ottimizzazione dei processi produttivi ospedalieri.
Lean has shown to deliver significant performance improvement in healthcare organizations. However, its practical implementation remains challenging and the ability to deliver in the long term is an under investigated issue. By using a three-step research protocol, the study draws on the main streams of literature on implementation science and lean management healthcare to explore: (i) the relevant organizational conditions for implementing lean in healthcare organizations, in particular in hospitals; (ii) the continuous process of reciprocal interdependence between lean as a system-wide organizational strategy and its context of application, and (iii) the influence of these mutual adaptation mechanisms on the sustainability of the implemented practices. As emerged from the empirical analysis (multiple case study), the implementation and the maintenance of lean efforts over time is the result of a continuous process of adjustments and modifications occurring in the overall change program originally adopted and in its context of application. In particular, the use of a socio-technical system framework to systematize the emerged evidence points out some key interrelated change patterns that hospital managers must place equal focus on: decentralizing responsibilities to practically work on lean; ensuring a stable guidance and sponsorship at all organizational levels; introducing an intermediate level between the top management and professionals; launching internal events; developing a continuous learning and improvement process; structuring a comprehensive approach to the optimization of hospital production processes.
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CENTAURI, FEDERICA. "LE CONDIZIONI ORGANIZZATIVE PER IMPLEMENTARE IL LEAN IN SANITA'." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/35758.

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Abstract:
Il lean consente di realizzare miglioramenti significativi nelle performance delle organizzazioni sanitarie. Esistono però limitati riscontri sull’effettiva capacità delle iniziative lean di perdurare nel lungo periodo mentre i processi di implementazione risultano scarsamente investigati. Il presente studio, attraverso un protocollo di ricerca articolato in tre fasi, attinge alla letteratura sull’implementation science e sul lean healthcare per investigare: (i) le condizioni organizzative rilevanti per implementare il lean in una organizzazione sanitaria, ed in particolare in un ospedale; (ii) le interdipendenze reciproche tra il lean come approccio sistemico al cambiamento ed il contesto organizzativo e (iii) l’influenza di questi processi di mutuo adattamento sulla sostenibilità delle pratiche implementate. L’analisi empirica (multiple case study) mostra che l’implementazione e la sostenibilità nel tempo di sforzi di miglioramento lean è il risultato di un processo continuo di cambiamenti e aggiustamenti nell’approccio lean originariamente adottato e nel contesto organizzativo dove si sviluppa. In particolare, l’impiego di un framework socio-tecnico per sistematizzare le evidenze emerse ha permesso di identificare alcuni correlati pattern di cambiamento che i manager ospedalieri sono chiamati a presidiare: decentralizzare le responsabilità sulle attività di miglioramento; promuovere funzioni di leadership e guida al cambiamento ad ogni livello organizzativo; introdurre un livello intermedio tra il top management ed il personale; lanciare eventi di promozione; sviluppare un processo continuo di apprendimento; adottare un approccio integrato all’ottimizzazione dei processi produttivi ospedalieri.
Lean has shown to deliver significant performance improvement in healthcare organizations. However, its practical implementation remains challenging and the ability to deliver in the long term is an under investigated issue. By using a three-step research protocol, the study draws on the main streams of literature on implementation science and lean management healthcare to explore: (i) the relevant organizational conditions for implementing lean in healthcare organizations, in particular in hospitals; (ii) the continuous process of reciprocal interdependence between lean as a system-wide organizational strategy and its context of application, and (iii) the influence of these mutual adaptation mechanisms on the sustainability of the implemented practices. As emerged from the empirical analysis (multiple case study), the implementation and the maintenance of lean efforts over time is the result of a continuous process of adjustments and modifications occurring in the overall change program originally adopted and in its context of application. In particular, the use of a socio-technical system framework to systematize the emerged evidence points out some key interrelated change patterns that hospital managers must place equal focus on: decentralizing responsibilities to practically work on lean; ensuring a stable guidance and sponsorship at all organizational levels; introducing an intermediate level between the top management and professionals; launching internal events; developing a continuous learning and improvement process; structuring a comprehensive approach to the optimization of hospital production processes.
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Montuschi, Monica. "“Soft-pack, progettazione carterature per una innovativa macchina automatica per prodotti Tissue e nonwowen”." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
In questo elaborato viene analizzato il tema del design industriale applicato al mondo delle macchine per il confezionamento automatico, grazie al tirocinio per tesi svolto all'interno dell'azienda TMC - IMA. Il ruolo della progettazione, che interesserà tutto l'involucro di un innovativo macchinario dell'azienda, dovrà comunicare il grande valore del contenuto interno. Attraverso le successive fasi di sviluppo prodotto verranno indagati e sviluppati concetti chiave del design tra cui il rapporto forma-funzione, l'ergonomia, la facilità d'uso, la scelta dei materiali, le lavorazioni industriali, ma anche i dettagli tecnici e la riconoscibilità sul mercato. Gli strumenti di ricerca e quelli digitali serviranno come supporto e verifica delle scelte progettuali di cui questo testo vuole essere il racconto. L'obiettivo finale di questa tesi è dunque quello di sviluppare un prodotto che sia la sintesi coerente di tutti gli elementi fondamentali sopra citati.
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Masini, Gioele. "Meta Style Guide: Design System per un caso aziendale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23318/.

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Abstract:
Quante volte un'interfaccia grafica non è stata di supporto alle intenzioni dell'utente? Quanto e come tutto questo si ripercuote in un ambito aziendale in termini di risorse? Questo è ciò di cui si è indagato in un caso d'uso aziendale attraverso la Meta Style Guide. In situazioni organizzative complesse è importante poter fare uso di strutture adeguate. È stato coniato il termine Meta Style Guide, con cui si intende l'adozione di una Style Guide la realizzazione di un'ulteriore Style Guide: esse assumono la propria identità in base alla collocazione all'interno di un'architettura a due o più livelli. La style guide fornisce le basi per la progettazione e lo sviluppo dell'interfaccia utente delle applicazioni web. È una collezione di principi, linee guida e convenzioni riuniti in un singolo mezzo per formare un look and feel unificato. Il design system prende forma da questi contenuti uniti a valori, principi, design pattern e design library. È un termine nuovo ma già ampiamente usato da imprese primarie del settore di Information Technology, come Google e Microsoft. L'obiettivo del lavoro svolto consiste nel valutare l'adeguatezza dei contenuti identificati come elementi fondanti del design system, tra cui il nuovo concetto di Meta Style Guide. Per questo scopo si è scelto di focalizzarsi sull'ambito delle grandi imprese. Nello specifico si intende studiare la qualità delle interfacce e dell'esperienza utente. Ci si focalizza anche sulla misurazione delle performance nelle attività di progettazione e realizzazione di applicazioni web. Per lo studio e la raccolta dei dati si è scelto un caso d'uso aziendale con sede legale locale ma con impatto internazionale. Viene presentata la realizzazione del design system aziendale che ha l'obiettivo di rendere consistente l'esperienza utente dei numerosi prodotti sul mercato. Dall'analisi delle risposte di due questionari si osserveranno i risultati ottenuti per valutare e verificare l'apporto benefico atteso.
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Sante, Francesca <1993&gt. "Design Thinking: studio preparatorio per un progetto in versi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13549.

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Abstract:
La tesi contiene lineamenti per valutare la fattibilità di un'idea per l'ampliamento del pubblico di lettori di poesia. Il metodo con il quale si conducono le ricerche segue il modello Design Thinking. Si proverà quindi ad offrire una soluzione al problema dell'audience dei testi poetici, indagando sulle possibilità dei lettori e non lettori.
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Salemi, Michelangelo. "Management del cambiamento in Sanità, dalle problematiche alle opportunità per il Sistema Sanitario Nazionale. Nuovi sistemi di valutazione e studio delle complicanze emodinamiche e metaboliche delle epatopatie croniche, fegato artificiale." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1223.

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Abstract:
OBBIETTIVO: Analizzare come negli ultimi anni, i mutamenti sempre più repentini nel mondo della sanità in generale e della domanda di salute in particolare stanno imponendo a chi è chiamato a garantire lo stato di salute della comunità, un improvvisa accelerazione del ritmo del cambiamento che, insieme all esigenza di contenere i costi fissi, sta di fatto spingendo le organizzazioni sanitarie a ridurre il numero dei livelli dell organizzazione stessa e ricercare un diverso modo d interagire tra le diverse funzioni Aziendali, il tutto contrapponendo spesso le esigenze dei clinici a quelle dei decisori Aziendali e come tutto ciò vada ad impattare con i Nuovi sistemi di Valutazione e Studio delle Complicanze emodinamiche e metaboliche delle Epatopatie Croniche MATERIALI E METODI: Studio ed analisi delle maggiori esperienze cliniche nazionali ed internazionali con ricorso al fegato artificiale, al di là del semplice ponte al trapianto , riuscendo a dare risposte certamente più rapide e spesso più appropriate a molti casi clinici come insufficienze epatiche acute o croniche riacutizzate, pazienti trapiantati di fegato che non riprendono subito le funzioni, casi di avvelenamenti da paracetamolo, avvelenamento da funghi mortali ed altre epatopatie. Analisi dei maggiori indicatori di performance ospedalieri e sanitari, utili per poter meglio comprendere come siano tanti e vari i metodi per poter formulare un giudizio e/o una valutazione delle singole scelte in campo sanitario, vedremo quindi come i nuovi dispositivi medici per il trattamento delle epatopatie in generale ed il fegato artificiale in particolare incidono in termini economici e sociali nelle scelte cliniche e strategiche Aziendali. RISULTATI: L applicazione di nuovi sistemi di trattamento dei pazienti epatopatici permetterà: ai pazienti epatopatici di rivoluzionare, migliorandole, le aspettative e la qualità di vita; ai clinici di offrire un assistenza specialistica sempre più efficace ed efficiente al passo con le novità scientifiche, utile anche come garanzia di qualità dell operato quotidiano; alle Direzioni Strategiche Aziendali in generale ed Ospedaliere in particolare, di avere uno strumento vincente per poter tentare di competere con la sanità privata al fine di garantire la salute pubblica nel rispetto dei Budget Aziendali.
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Zappulla, Carmelo. "Per una scienza architettonica del pattern?" Doctoral thesis, Universitat Politècnica de Catalunya, 2014. http://hdl.handle.net/10803/232456.

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Abstract:
The basic premise of this work is to consider architecture as the result of the interrelationship between its constituent parts: aesthetic, tectonics, social, environmental , cultural, and organizational. When the project is focused only on one or a few of these levels, this is when hollow formalisms are generated. The main aim here is to demonstrate that patterns are able to facilitate the interaction and integration ofthese constituents. The rise of computation in architecture has had the effect of diluting the natural thought process of the architect. This paper therefore, helps to fill that theoretical void in parametric design. Hence, new tools are needed to analyse and understand architectural phenomena. For this to happen, the relationship between mathematical models and architecture needs to be cemented, and from here on after, pattern needs to be seen as an invaluable component of architecture. A methodology based on my belief that Complexity Theory could be the basis for interpreting architecture and pattern as structure, in order to transform the abstract into reality.
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Capra, Ilaria. "Spellbound: un serious game per l'epilessia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/22007/.

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Abstract:
Obiettivo di questa tesi è creare un progetto di servizio mirato a supportare i caregiver (chi si prende cura delle persone in difficoltà causa malattia/disagio), con particolare riferimento all’epilessia, utilizzando come strumenti game design e gamification. Per raggiungere l’obiettivo, la ricerca ha individuato i target (focus su famiglie e pazienti in età pediatrica) e le tecniche di game design. L’output è un kit: un card game per facilitare la comunicazione all’ambiente circostante di una malattia, l’epilessia, spesso ignorata o trascurata a causa del modo in cui si manifesta, e un’app, strumento che aiuti i caregiver a gestire gli imprevisti legati all’epilessia nel miglior modo possibile e, in entrambe le componenti, con un approccio leggero tramite l’utilizzo del gioco (gameful).
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Masi, Enrico. "Progettazione di un dispositivo DAE con assistenza remota per spazi pubblici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il progetto che ho scelto di sviluppare per la mia tesi di Laurea Magistrale nasce dalla mia esperienza, iniziata nel lontano 2015, come soccorritore sanitario volontario per il servizio di emergenza 118 Bologna Soccorso, presso la Pubblica Assistenza di Pianoro. Questa incredibile esperienza di vita, che tutt’ora porto avanti, mi ha permesso di poter mettere a disposizione il mio tempo, le mie energie e le mie competenze tecnico-sanitarie alla comunità, aiutando le persone nei momenti di maggiore e incombente difficoltà. L’arresto cardio-circolatorio è uno dei più delicati e importanti temi della medicina d’urgenza ed è fondamentale sensibilizzare le persone al fine di rendere consapevole l’intera comunità della patologia e delle misure che tutti noi possiamo adottare per tentare di salvare chi ne resta colpito. Spesso però la sola trattazione della tematica non è abbastanza se nelle immediate vicinanze del fatto non è presente un dispositivo, non solo facile da individuare e prelevare, ma anche utilizzare in modo rapido e corretto. Nello specifico cerchero’, prima di tutto, di comprendere quali siano le caratteristiche e i punti di forza degli attuali sistemi e prodotti e successivamente quali siano le richieste da parte di sanitari e laici e i punti critici nella catena della sopravvivenza, attraverso strumenti quali QFD e Benchmarking. Individuate le caratteristiche chiave e gli aspetti su cui focalizzare l'innovazione, cerchero’ di sintetizzare al meglio il nuovo concept di DAE. Cerchero’ soprattutto di migliorare l’ergonomia e l’interazione con l'uomo, sia durante il prelievo e nel suo utilizzo. Andrò successivamente al approfondire la user experience relativa al connubio sistema-prodotto, cercando di migliorarla ed espanderla. Curerò infine la progettazione di uno stand che costituisca un vero e proprio arredo urbano tramite il quale il DAE possa inserirsi con carattere e forte presenza nel contesto in cui è richiesta la sua disponibilità.
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MARCHI, Michele. "DESIGN FOR DUCHENNE. Linee guida per il progetto di costruzione o ristrutturazione di abitazioni per famiglie Duchenne." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2015. http://hdl.handle.net/11392/2389086.

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Sanfelici, Matteo. "Design e Sviluppo di un Framework di Testing per Microservizi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14873/.

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Abstract:
Analisi dei requisiti e Progettazione di un framework di testing per microservizi a supporto di un processo di sviluppo agile e congruo con i principi del Development Operation. Spiegazione di un possibile sviluppo della prima parte relativa alla fase di unit test di microservizi.
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CROCI, VALENTINA. "Corpo tecnificato e tecnologie indossabili: orizzonti teorici per il design." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2007. http://hdl.handle.net/11578/278225.

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D'Annibale, Enzo. "Fotogrammetria close-range e visual design per i beni culturali." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2012. http://hdl.handle.net/11566/242287.

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Abstract:
La documentazione, conservazione e analisi del patrimonio culturale ha a sua disposizione al giorno d’oggi una grande varietà di strumenti e tecnologie e risulta evidente come il confine tra i diversi approcci di rilievo (sistemi di acquisizione 3D attivi e passivi) e le tecniche di Compute Vision stia diventando labile a favore di una crescente integrazione tra settori multidisciplinari. In questo contesto, una metodologia di lavoro flessibile per la documentazione dei Beni Culturali e la ricostruzione virtuale non può prescindere dall’effetto sinergico garantito dalla combinazione critica di diversi approcci di rilievo e metodi di visualizzazione. In questa ricerca è proposta una metodologia di lavoro interattiva per la valorizzazione dei Beni Culturali, basata sull’Image-Based Modeling partendo dalla Fotogrammetria Sferica fino alla ricostruzione 3D automatizzata tramite tacniche di Structure from Motion. L’approccio sviluppato di interactive Image-Based Modeling (IBM) si sviluppa attraverso fasi differenti (surface reconstruction, inverse mapping e texture projection, real-time rendering) in modo iterativo al fine di ottimizzare le ricostruzione fotorealistica del Bene oggetto del rilievo. La Fotogrammetria Close-Range (Fotogrammetria Sferica e Structure from Motion) è usata per estrarre dati metrici mentre applicazioni di Computer Vision (Surface Reconstruction, Inverse Mapping and Real-Time Rendering) garantiscono risultati fotorealistici ed un alto impatto comunicativo. La metodologia sviluppata è accurata, accessibile, con un alto grado di flessiblità e, avvalendosi di strumenti e tecnologie low-cost, garantisce risultati professionali con elevati standard di qualità. In più la ricerca evidenzia come è possibile, usando gli stessi panorami necessari al rilievo fotogrammetrico, combinare i vantaggi dei due approcci sopra citati (Fotogrammetria sferica and Structure from Motion) per velocizzare la ricostruzione fotorealistica del modello senza perdere in accuratezza metrica e fotometrica. Infine la necessità di procedure personalizzate ha spinto verso un particolare linguaggio di programmazione visuale (vvvv) con l’obiettivo di sviluppare soluzioni di lavoro e prototipi proprietari per il rilievo 3D, la modellazione e visualizzazione/comunicazione dei Beni Culturali. Keywords.
Giving an overview about the state of art of cultural heritage technologies, it’s clear how the borderline between different survey approaches (three-dimensinal active and passive acquisition systems) and computer vision techniques (modeling and rendering) is getting thinner and more confused in favour of an increasing integration between cross-curricular elaborations and management systems. Aware of this background, a flexible working methodology aimed at cultural heritage documentation and virtual reconstruction can’t manage without the synergy affects gained by a smart combination of different survey approaches and visualization methods. In this research an interactive working methodology for the documentation of good architectural/archaeological value is proposed, taking under special consideration Image-Based Modeling gathering from Spherical Photogrammetry to automated 3D reconstruction from a sparse photo set (Structure from Motion). The interactive Image-Based Modeling (IBM) approach developed goes through different steps (surface reconstruction, inverse mapping and texture projection, real time rendering) and feeds back until an optimized and photo-realistic reconstruction of archaeological /architectural heritage is achieved. Close range Photogrammetry (Spherical Photogrammetry and Structure from Motion) are used to obtain metric data. Beside, Computer Vision applications (Surface Reconstruction, Inverse Mapping and Real Time Rendering) allow photo-realistic results and high communicative impact. The developed methodology ensures accuracy, accessibility and a high degree of flexibility for the photo-realistic model reconstruction and, although using low-cost tools and technologies, allows to meet quality standards and professional levels. Moreover the proposed research highlights how is possible, using the same panorama dataset, to combine the advantages of the two mentioned technologies (Spherical photogrammetry and Structure from Motion) to speed up the 3D photorealistic model reconstruction without losing metric and photometric accuracy. Again, using multimedia tools, reliable results were obtained by developing a platform for the management of survey acquisition data and the provision of innovative services to the visitors and the responsibles for archeological sites: reality-based 3D surveying, modeling and visualization applied to architectures and cultural heritage.
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Bagalini, Emanuele. "Blueadvice, dispositivo per mountain bike di segnalazione preventiva per la trail courtesy in ambienti naturali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22739/.

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Abstract:
Il progetto BlueAdvice nasce da una passione personale che è quella della mountain bike. Quando si svolge tale attività, ci si trova spesso a velocità sostenuta a condividere stretti percorsi e sentieri con altri utenti, generalmente escursionisti o ciclisti, che possono provenire da entrambi i sensi di marcia. Da qui la necessità di un dispositivo, capace nei limiti delle tecnologie attuali, di rilevare la presenza degli altri utenti attraverso segnale Bluetooth ed avvertire con anticipo sufficiente il rider, che quindi ha modo di prendere le adeguate precauzioni, riducendo le situazioni di pericolo. Nell’elaborato viene analizzato lo stato attuale del problema, il mercato dei devices elettronici sportivi, i player del settore, le tecnologie utilizzabili per il progetto ed i motivi per i quali il Bluetooth è risultato la scelta finale, anche in relazione all’utilizzo che se ne è fatto per il tracciamento dei contagi da COVID-19. Sono presentati i risultati di un sondaggio relativo all’utilizzo del Bluetooth in ambito sportivo, i quali hanno permesso di stimare l’affidabilità che BlueAdvice può avere sul campo. Infine la parte di progetto affronta tutti gli aspetti tecnici, progettuali e di user experience necessari al funzionamento, alla produzione e all’uso di questo dispositivo elettronico. Il risultato finale, è un compatto device da posizionare sul manubrio che rappresenta la prima risposta di prodotto industriale mirato al miglioramento della convivenza e della sicurezza tra tutti gli appassionati della montagna.
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Lucchi, Riccardo. "Metodologie HCI e User Centered Design per lo sviluppo di una piattaforma Cloud-based per artigiani e professionisti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14765/.

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Abstract:
L'obiettivo di questa tesi è quello di applicare i principi della UCD (User Centered Design), ossia della progettazione orientata alle esigenze dell'utente piuttosto che alle sole teorie dello sviluppatore, per la realizzazione di un sistema ad-hoc in grado di semplificare la vita sia ai professionisti che ai rispettivi clienti. L'idea principale prevede quindi di partire da un "prodotto base" ideato dallo sviluppatore e coinvolgere utenti reali per tutta la durata del processo di sviluppo, in modo tale da costruire progressivamente un prodotto finale ad elevata usabilità, in grado di soddisfare appieno le esigenze di chi lo utilizza; tutte queste attività di collaborazione tra sviluppatore ed utenti, volte al miglioramento del sistema, vengono classificate come metodologie HCI (Human Computer Interaction).
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CANOVA, RUGGERO. "Tecnologia dei materiali per la sostenibilità del design : un approccio etnografico per ripensare la materialità del prodotto industriale." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/11578/278320.

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Vaccari, Maria Chiara. "Design e sintesi di nuove sonde luminescenti per il "targeting" dell'avidina." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/4938/.

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Abstract:
Recent studies on the use of bio-conjugating organometallic probes report on the possibility to use biotinylated-derivatives to selectively coordinate to a specific protein, avidin. In the present thesis, the synthesis of four new bifunctional ligands is described. The ligands contain both a pyridine triazolic unit able to coordinate a transition metal, and a biotin fragment able to bond avidin: the two functionalities are linked together by an appropriate aromatic linker (amide or ester). The obtained ligands were then employed to form luminescent Ir(III) complexes, that have been fully characterized also by a photophysical point of view both in organic and in aqueous solvent. Therefore, titrations of solutions of avidin with aqueous solutions of Ir(III)-complexes have been performed in order to estimate the luminescence variations of the complexes in the presence or in the absence of bio-conjugation.
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Mattarella, Vincenzo. "Design e Sviluppo di un Tracer Distribuito e Modulare per Microservizi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14810/.

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Abstract:
I sistemi distribuiti sono diventati molto importanti oggi e sempre più utilizzati. I microservizi sono l'attuale stato dell'arte all'interno dei sistemi distribuiti grazie alle loro caratteristiche. Immaginando di avere più microservizi attivi su differenti calcolatori o sistemi virtualizzati, sarebbe utile per lo sviluppatore avere, in primo luogo, un output nell'esecuzione, chiamato anche traccia o trace in inglese, per ognuno di questi microservizi che contenga tutte le informazioni riguardo l'esecuzione di ognuno di essi. In secondo luogo, sarebbe utile avere un 'traduttore' di questi file di output, e quindi uno strumento che si occupi della lettura, dell'interpretazione e della presentazione visuale delle tracce dei programmi, in modo da coordinare il lavoro di sviluppo e manutenzione delle architetture di microservizi. Il lavoro di questa tesi si propone di presentare un Tracer distribuito e modulare creato per produrre tracce derivanti dall’esecuzione di servizi Jolie e visualizzabili su client grafico per essere da supporto al programmatore.
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Vitali, Linda. "Design e prototipazione di un middleware per applicazioni aggregate location-based." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20349/.

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Abstract:
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un notevole incremento di dispositivi intelligenti capaci di interagire tra loro, dando vita a ciò che viene chiamato "ubiquitous computing", ovvero computazione onnipresente. Le tecnologie attuali, infatti, permettono ad oggetti del quotidiano di diventare supporti computazionali, in grado di comunicare sulla rete internet e potenzialmente scambiarsi informazioni. Il paradigma dell'Aggregate Computing si inserisce in tale contesto con lo scopo di introdurre un nuovo modello di programmazione che faciliti lo sviluppo di sistemi pervasivi, spostando l'attenzione dal comportamento del singolo device, a quello di un gruppo di dispositivi che collaborano per un obiettivo comune. Le caratteristiche di questi ultimi, come protocolli di comunicazione, sistemi operativi e architetture, sono però molto diversificate e si rende quindi necessario un livello software, chiamato middleware, che aumenti il livello di astrazione nella realizzazione di applicazioni aggregate. Il lavoro presentato in questa tesi tratta l'analisi generale di un middleware a supporto di applicazioni di questo tipo e mostra il processo di progettazione, nonché di realizzazione, di una sua versione "peer to peer", in cui ogni device è localizzato tramite coordinate Gps. Il software è stato realizzato applicando il modello ad attori, sfruttandone il supporto predisposto per applicazioni concorrenti e distribuite.
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