Academic literature on the topic 'Descrizione'

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Journal articles on the topic "Descrizione"

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Visintin, Denis. "Descrizione di Momiano e suo territorio." Vjesnik Istarskog arhiva 25 (2018): 103–34. http://dx.doi.org/10.31726/via.25.5.

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Abstract:
Nel testo viene esaminato il documento “Descrizione di Momiano e suo territorio”, rinvenuto a suo tempo da Jakov Jelinčić e Ljiljana Radaljac, e pubblicato successivamente dal Jelinčić. In quest’occasione si offre un commento dettagliato in materia sotto l’aspetto storico, etnografico, sociale ed ambientale. Una fonte importante per la descrizione e la conoscenza storica di un dato territorio è fornita dagli scritti di viaggio e dalle descrizioni lasciatici dagli ecclesiastici ed altri viaggiatori. Lo hanno fatto in epoca moderna Ermanno Olmo, Niccolo Manzuoli, Giacomo Filippo Tommasini, Prospero Petronio. Argomento del testo che segue è l’esame di un manoscritto dedicato a Momiano ed al suo territorio, descritto in passato anche da altri studiosi. Il testo è stato scritto probabilmente negli anni Quaranta del XVII secolo, forse tra il 1641 – 47, e stando al Jelinčić, è da atrribuirlo al vescovo Giacomo Filippo Tommasini, data l’estrema somiglianza tra esso quanto scritto nei Commentari storici-geografici della Provincia dell’Istria.
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2

Pandolfi, L. "Descrizione interna e descrizione esterna di sistemi a parametri distribuiti." Rendiconti del Seminario Matematico e Fisico di Milano 57, no. 1 (December 1987): 435–57. http://dx.doi.org/10.1007/bf02925064.

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3

Brunetti, Dimitri. "L’archivio multitipologico: definizione, descrizione e identità." La Gazette des archives 249, no. 1 (2018): 39–49. http://dx.doi.org/10.3406/gazar.2018.5590.

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4

Guillon, B., S. Bouche, B. Bernuz, and D. Pradon. "Carrozzine: descrizione, utilizzazione, criteri di scelta." EMC - Medicina Riabilitativa 16, no. 2 (January 2009): 1–22. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-078x(09)70210-x.

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5

Franzolin, N., D. Grassi, E. Marzoli, and M. De Siati. "La schistosomiasi vescicale. Descrizione di due casi." Urologia Journal 61, no. 1_suppl (January 1994): 131–33. http://dx.doi.org/10.1177/039156039406101s38.

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Abstract:
Urinary Schistosomiasis is a parasitic disease, which is endemic in Africa and the Middle East. Very rarely observed in Europe, it is now becoming more frequently seen also in Italy, as a consequence of the immigration of many Africans. A brief review of the natural history of the disease is made by the Authors, who report two clinical cases. Both patients presented with hematuria and irritative symptoms. Microscopic examination of their urine and cystoscopy with bladder biopsies enabled diagnosis to be made. Medical treatment with Praziquantel was effective and well tolerated.
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6

Calcagno, L., L. Gavazzi, M. Campagnoli, A. Casarico, and P. Pasquini. "Infarto Renale Bilaterale: Descrizione Di Un Caso." Urologia Journal 54, no. 4 (August 1987): 486–93. http://dx.doi.org/10.1177/039156038705400416.

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7

Di Cosmo, Antonio Pio. "Santa Brigida ed il Monte Gargano: un paesaggio dell’anima. La descrizione dell’ambiente come stratagemma d’ammaestramento morale." Espacio Tiempo y Forma. Serie III, Historia Medieval, no. 34 (July 12, 2021): 263–92. http://dx.doi.org/10.5944/etfiii.34.2021.30046.

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Abstract:
L’extravagantes delle Revelationes coelestes di Santa Brigida narra l’ascesa al Monte Gargano. Questo testo racconta un episodio della vita di Brigida e invia un preciso messaggio ai lettori, mentre opera su diversi livelli: il simbolico, il narrativo ed il teologico. Pertanto, la descrizione del paesaggio, proposta da Santa Brigida, rappresenta piuttosto un paesaggio dell’anima. L’ambiente è però dipinto con colori foschi e non rimanda alla realtà. L’esposizione culmina nella visione angelica nella grotta di San Michele. Qui gli angeli giustificano il decadimento generale con la corruzione morale delle popolazioni locali. Sicché si può ritenere che la descrizione del paesaggio del Gargano costituisce piuttosto un ammaestramento morale. Un espediente di successo dunque, che trasmette messaggi incisivi.
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8

Pelillo-Hestermeyer, Giulia. "Tra il dire e il non dire." Mnemosyne, no. 2 (October 11, 2018): 11. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i2.12013.

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Abstract:
Lo studio muove dalla descrizione della zona d’ombra compresa tra il detto e il non detto, ossia dallo spazio occupato dall’implicito in un corpus di lettere della Missione Cattolica Italiana di Mannheim, nella Germania meridionale. In contrasto con lo stile ‘semplice’, che si propone di coinvolgere il destinatario, è l’analisi del significato implicito che rivela squarci di quotidianità, problemi della comunità, e la percezione dell’identità della Missione nel contesto socio-culturale tedesco. La descrizione delle strategie comunicative impiegate nelle lettere testimonia inoltre la diffusione, anche nella lingua della predicazione, di una nuova forma di semplicità linguistica che, superato il conflitto fra italiano e dialetto, fa dell’espressività il proprio mezzo stilistico privilegiato, senza distinzione tra oralità e scrittura.
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González Mora, Francisco Javier. "Reseña: V. Bucciantini, Studio su Nearco di Creta. Dalla descrizione geografica alla narrazione storica, Studi di Storia greca e romana 11, Alessandria, Edizioni dell’ Orso, 2015, 251 pp. [ISBN 9788862746434]." Karanos. Bulletin of Ancient Macedonian Studies 2 (November 8, 2019): 111–13. http://dx.doi.org/10.5565/rev/karanos.42.

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Abstract:
Reseña de V. Bucciantini, Studio su Nearco di Creta. Dalla descrizione geografica alla narrazione storica, Studi di Storia greca e romana 11, Alessandria, Edizioni dell’ Orso, 2015, 251 pp. [ISBN 9788862746434]
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10

Grimaldi, Marco. "La descrizione di Amore dai trovatori a Guittone." Romania 131, no. 521 (2013): 200–211. http://dx.doi.org/10.3406/roma.2013.7410.

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Dissertations / Theses on the topic "Descrizione"

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Buda, Francesco. "Telegram: descrizione sicurezza." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10124/.

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2

MUNARIN, STEFANO. "Forme testuali della descrizione : l'atlante." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 1996. http://hdl.handle.net/11578/278383.

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3

Cuccovillo, Andrea. "Deep Learning: descrizione e alcune applicazioni." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14896/.

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Abstract:
Questa tesi si occupa della descrizione storica e tecnica dello stato dell’arte del problema del Deep Learning e del riconoscimento di immagini. Dopo una fase descrittiva delle metodologie attuali applicate agli algoritmi sono stati presi in esame i modelli Inception V3 e MobileNet. Dopo l’analisi dei modelli sono state fatte simulazioni di riaddestramento sul modello MobileNet tramite la libreria TensorFlow: si è generato prima un modello di rete neurale capace di distinguere cinque categorie di fiori, successivamente un modello capace di distinguere cani e gatti. Questo componente integrato in un applicazione Android, ha permesso l’analisi di un flusso di fotogrammi costante dalla fotocamera di uno smartphone, restituendo un output in tempo reale delle stime rilevate.
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4

Notarrigo, Margherita. "La descrizione di un'immagine come fonte di analisi linguistica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8198/.

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Abstract:
Analisi linguistica del parlato cinese/inglese/italiano nella descrizione di un'immagine. Sono stati intervistati 60 giovani delle tre nazionalità coinvolte. Si sono individuate le differenze tra le tecniche descrittive dei rispettivi parlanti e si è cercato di dedurne una spiegazione culturale.
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5

Lupi, Giulia. "Geometria Riemanniana per la descrizione di illusioni ottiche di scala." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19465/.

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Abstract:
In questa tesi studiamo un modello di illusioni ottiche di scala introdotto da Franceschiello, Citti, Sarti, e lo estendiamo ad illusioni dipendenti dal tempo. L'illusione viene giustificata come una deformazione della corteccia visiva e un cambiamento della metrica dello spazio indotto dall'input visivo. Introdurremo pertanto strumenti di geometria differenziale riemanniana, e descriveremo la deformazione con un’equazione che generalizza le classiche equazioni di Cauchy Riemann. Infine introdurremo l’equazione del calore, per descrivere il modello temporale, ed arriveremo a giustificare le illusioni.
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6

Gorni, Paola. "La traduzione automatica assistita: descrizione ed analisi di sistemi CAT." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21293/.

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Abstract:
L'avvento della rivoluzione tecnologica e di Internet hanno rappresentato un punto di svolta per il settore della traduzione. La creazione di sussidi digitali volti ad assistere il traduttore durante il lavoro, ha permesso ai professionisti di poter ottenere, con il minimo sforzo e tempo, testi di elevata qualità. Proprio per questo sono divenuti sempre più indispensabili gli strumenti di traduzione assistita. Grazie a quest'ultimi, i traduttori possono gestire carichi di lavoro molto più elevati e confrontarsi anche con testi specialistici. Nel seguente elaborato verrà perciò effettuata una panoramica generale sulla traduzione assistita, per poi entrare più nello specifico e descrivere le principali caratteristiche dei CAT tools. Saranno poi presi in analisi quattro tra i software più diffusi in commercio: Trados, MemoQ, MateCat e OmegaT. Questi verranno presi in esame ed analizzati proprio in base alle loro proprietà e peculiarità.
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7

Bellomo, Michel. "Crospen API: un formalismo per la descrizione di interfacce con metodo CROSS." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19634/.

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Abstract:
Lo scopo della tesi è di fornire un processo di produzione user-centered e un formalismo che lo descriva ponendosi come alternativa a basso costo a processi che non prevedano attenzioni per l'utente e l'usabilità del sistema. La tesi descrive per primo lo stato dell'arte in quanto a metodi formali e semi-formali nell'interazione uomo macchina. Successivamente si introduce il metodo CROSS che modifica il processo goal-oriented incentrando l'analisi dei requisiti sulle categorie di utenti dette ruoli, i concetti che manipolano e con quali operazioni. Segue la definizione di Crospen Api, un'estensione dello standard OpenAPI che descriva i prodotti di CROSS, con particolar enfasi del diagramma del sistema, creato seguendo il metodo. Si mette infine alla prova il lavoro, confrontando un sistema reale con una specifica che voglia ripensarne l'interfaccia evitando alcuni degli errori di usabilità.
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8

Brusa, Sebastiano. "Interazione tra superfici di diversa natura: descrizione ab initio e formulazione analitica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23897/.

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Abstract:
In questo lavoro di tesi ho applicato un modello analitico per descrivere l’energia di interazione tra due superfici (111) accoppiate dei seguenti materiali: diamante, diamante idrogenato e rame. Tale modello era stato efficacemente proposto in passato per descrivere la superficie di energia potenziale (PES) del sistema grafene su grafene, riuscendo a riprodurre con elevata accuratezza i dati calcolati ab initio. I tre sistemi studiati sono stati scelti per mettere alla prova il modello in presenza di diverse interazioni: legame covalente (diamante), interazioni di van der Waals (diamante passivato), legame metallico (rame). Dal confronto con dati ottenuti da simulazioni DFT è emersa un’ottima capacità predittiva per le superfici di diamante passivato e rame. In questi casi, i punti di minimo, di massimo e di sella sulla PES sono stati individuati correttamente, e gli errori sulle energie predette sono limitati. Invece, per il sistema con il diamante puro il modello analitico non si è rivelato altrettanto efficace, soprattutto nella caratterizzazione dei punti stazionari. La difficoltà nel descrivere la PES del diamante nasce dalla peculiare caratteristica "anticorrugante", per cui i siti a più bassa coordinazione risultano energeticamente più favorevoli. Tale caratteristica può essere catturata apportando alcune modifiche al modello, che sono in fase di implementazione. I risultati ottenuti per le PES corruganti validano il modello applicato e aprono la strada per la derivazione di proprietà tribologiche a partire da pochissimi rapidi calcoli ab initio.
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9

Lurà, Franco. "Il dialetto del Mendrisiotto : descrizione sincronica e diacronica e confronto con l'italiano /." Mendrisio : Unione di banche svizzere, 1987. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb35690580t.

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10

FABBRI, SAMUELE. "Un modello per prezzi di titoli finanziari con eterogeneità e descrizione stocastica." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2013. http://hdl.handle.net/11566/242696.

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Books on the topic "Descrizione"

1

Pellini, Pierluigi. La descrizione. Roma: Laterza, 1998.

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2

Facchi, Paolo. Descrizione e spiegazione. Trieste, Italia: Edizioni Università di Trieste, 2002.

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3

Filippo, Mignini, ed. Descrizione della Cina. Macerata: Quodlibet, 2011.

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4

Descrizione dell'antico Tusculo. Marino]: IGEO, Iniziative Grafiche Editoriali Online, 2010.

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5

Cossu, Giuseppe. Descrizione geografica della Sardegna. Nuoro: Ilisso, 2000.

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6

Cossu, Giuseppe. Descrizione geografica della Sardegna. Nuoro: Ilisso, 2000.

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7

Mansueto, Enzo. Descrizione di una battaglia. Milano: All'insegna del pesce d'oro, 1995.

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8

Grassi, Roberto. Guida operativa alla descrizione archivistica: La descrizione inventariale : Sesamo, archivi storici in Lombardia. San Miniato (Pisa): Archilab, 2001.

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9

Amari, Michele. Descrizione del cholera di Sicilia. Napoli: Morano, 1990.

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10

Marco, Sartori, ed. Canne: Descrizione di una battaglia. Milano: Mondadori, 2008.

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Book chapters on the topic "Descrizione"

1

Perna, Francesco. "Epidemiologia, classificazione, descrizione." In Cardiologia dello Sport, 159–82. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2352-9_14.

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2

Piccardi, Laura, Claudio Vitturini, Francesca Figliozzi, and Maria Rosa Pizzamiglio. "Descrizione del TCCVM." In Training computerizzato di coordinazione visuo-motoria TCCVM, 5–7. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1575-3_3.

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3

Chiuderi, Claudio, and Marco Velli. "Descrizione cinetica dei plasmi." In UNITEXT, 31–41. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1848-8_3.

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4

Piazza, Roberto. "La descrizione statistica dei dati." In UNITEXT, 5–48. Milano: Springer Milan, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1116-8_2.

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5

Barlati, S., G. Deste, and A. Vita. "Cognitive Remediation Therapy (CRT): presupposti e descrizione." In La riabilitazione cognitiva della schizofrenia, 171–81. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2802-9_14.

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6

Farina, Massimo, Cristiano Guarneri, and Silvia Tognella. "La descrizione dei processi in ambito pneumologico." In L’approccio e la gestione per processi in Pneumologia, 25–44. Milano: Springer Milan, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0338-5_3.

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7

Bucca, Donatella. "«Codices hymnographici Byzantini antiquiores»: descrizione del database." In Byzantine Hagiography: Texts, Themes & Projects, 37–54. Turnhout, Belgium: Brepols Publishers, 2018. http://dx.doi.org/10.1484/m.sbhc-eb.5.115093.

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8

Meregalli, Andrea. "La descrizione degli animali nel «Niederrheinischer Orientbericht»." In Testi cosmografici, geografici e odeporici del medioevo germanico, 187–205. Turnhout: Brepols Publishers, 2005. http://dx.doi.org/10.1484/m.tema-eb.4.00223.

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9

Fresi, F., S. Poletti, and R. Cavallaro. "Cogpack®: presupposti, descrizione e metodi a confronto." In La riabilitazione cognitiva della schizofrenia, 151–60. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2802-9_12.

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10

Giobbio, G. M., M. Comazzi, and A. Vita. "Il training cognitivo della Terapia Psicologica Integrata (IPT): presupposti e descrizione." In La riabilitazione cognitiva della schizofrenia, 191–202. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2802-9_16.

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Conference papers on the topic "Descrizione"

1

Lariccia, Stefano, Robert M. Karn, and Marco Stefanoni. "Green’ntropy: semantic web / pragmatic web e Officine per la Sostenibilità della Ricerca come motore per riattivare la riqualificazione energetica degli edifici pubblici." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7914.

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Abstract:
In questo “position paper” si rappresentano obbiettivi modelli e metodi per contribuire ad avviare una campagna attiva di ricerca e sensibilizzazione sociale basata sull’interazione attraverso reti sociali e reti di automi basata nel Parco della Ricerca Enea Casaccia. Viene fornita un’anticipazione di quello che vuole essere il progetto “Sistemi Aperti Sapienza”; viene poi fornita una descrizione delle motivazioni di partenza e della riflessione che ha generato questa idea progettuale. Poi vengono considerate le ragioni per la convergenza di partner, identificati nei principali organismi della ricerca nel nostro territorio, in una organizzazione regionale guidata e ospitata da ENEA per raggiungere più rapidamente gli obiettivi dichiarati. La proposta prevede l’ implementazione presso ENEA, di un “FabLab”, un laboratorio finalizzato alla realizzazione di prototipi virtuali / reali, ovvero progettati attraverso software di modellazione 3d e stampabili attraverso stampanti 3d dall’utilizzatore finale. Ciò avverrebbe sulla scorta di quanto sta rapidamente diffondendosi in Italia e nel mondo sull’esempio del Center for Bits and Atoms (CBA) - MIT di Boston fondato da Neil Gershenfeld. Il FabLab Casaccia dovrebbe essere realizzato come una delle previste Officine della Sostenibilità specializzata nella produzione di soluzioni per la riqualificazione energetica degli edifici, per l’ applicazione delle energie sostenibili, per la diffusione virale di educazione e consapevolezza energetica e ambientale. Questo progetto, è pensato come un contributo di Sapienza nell’ambito della partnership al progetto di riqualificazione del Parco ENEA finalizzato ad operare per l’applicazione, prevista entro il 2015, delle misure di riqualificazione degli edifici nel settore della Pubblica Amministrazione.
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Vidal Climent, Ciro, Maite Palomares Figueres, and Ivo Vidal climent. "Between the heritage and the contemporaneity of the industrial city of Alcoy." In 24th ISUF 2017 - City and Territory in the Globalization Age. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/isuf2017.2017.5812.

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Abstract:
The ARA plan, acronym for Architecture and Rehabilitation of Alcoy, was the response to a collective desire of change and to the need for the renewal of an industrial city with a deeply rooted bourgeois and working-class base. The impulse and credibility that made possible the conception of the ARA plan came from a series of projects that consolidated seriously damaged zones of the historic center, and secondarily from the economic commitment of the Generalitat with urban projects of great disciplinary interest that, at that time, had the character of pioneers for their modern procedures of intervention on the inherited city.The common framework of Plan ARA hosted many urban proposals very different in their methodology. However the sense of their cohesion in the city was evident because behind them there was a thought of order necessary for the consolidation and modernization of the urban patrimony that future challenges would ask for. The most relevant architectural project was the renovation of the neighborhood of La Sang, which won the FAD Architecture Award in 1999, but for the citizens the evidence of a remarkable change came with the construction of the public parks. Since that moment the people perceived that an ambitious and clear idea of the city was giving shape to their daily domestic outer spaces.Unfortunately a mix of political and economical issues truncated or set aside important ongoing projects so the completion of the ARA plan was never reached. and the aspiration of becoming an strategic city was forgotten.References:Vidal Vidal, Vicente M. (1992) Il Piano Ara di Alcoy. Descrizione come premessa. Lotus 71. Lotus international. Rivista trimestrale di architettura. Electa.76de Solà-Morales, Manuel (1992) Il nucleo urbano antico come categoria di progetto. Il quartiere di La Sang. Lotus 71. Lotus international. Rivista trimestrale di architettura. Electa.86Cervellati, Pier Luigi and Scannavini, Roberto. Bolonia. Política y metodología de la restauración de centros históricos. Colección Materiales de la ciudad. Editorial Gustavo Gili. Barcelona 1976.Alcoi de Fil de Vint. Arquitectura y Rehabilitación de Alcoi. Generalitat Valenciana. Conselleria d’Obres Públiques, Urbanisme i Transports. Mostra Marzo- Abril 1991
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Zerbi, Andrea, and Giorgia Bianchi. "Un HGIS per lo studio dei catasti storici della città di Parma." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7981.

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Abstract:
Già da alcuni decenni le discipline che si occupano di storia urbana possono avvalersi delle potenzialità legate allo sviluppo delle tecnologie informatiche. L’impiego dei GIS sviluppati su cartografia storica, in grado di archiviare grandi quantità di dati e riferirli alle rispettive coordinate spaziali, permette oggi di riconsiderare alcuni fenomeni nella loro distribuzione territoriale. In questa direzione all’interno del DICATeA dell’Università degli Studi di Parma sul finire del 2012 ha preso avvio un progetto multidisciplinare che prevede la realizzazione di un HGIS sui catasti storici figurativi della città. La presenza di ben quattro catasti geometrici storici, realizzati a partire dalla seconda metà del Settecento e basati sulla stessa matrice territoriale, permette di impostare un sistema a più soglie e di effettuare una lettura regressiva della storia urbana dalla fine del XVIII secolo ad oggi. La scelta di lavorare su fonti di tipo catastale, oltre a essere legata alla quantità e alla qualità dei dati presenti, è altresì favorita dalla duplice struttura dei catasti moderni che, abbinando descrizioni di carattere cartografico a descrizioni di carattere testuale, ben si prestano ad essere analizzati sfruttando appieno le potenzialità offerte dalle strumentazioni GIS. La rappresentazione zenitale dei catasti geometrici-particellari consente di ottenere, grazie a operazioni di georeferenziazione, la sovrapposizione tra diverse mappe (anche realizzate in diversi periodi storici) e una lettura geometricamente e dimensionalmente corretta. Con la realizzazione del GIS sarà quindi possibile studiare alcuni fenomeni storici da un punto di vista spaziale e operare letture sincroniche e diacroniche sulla storia della città. Already for several decades disciplines that are involved in urban history can take advantage of the potential offered by the development of information technology. Nowadays the use of GIS developed on historical maps, able to store large amounts of data and relate them to their spatial coordinates, allows to reconsider some phenomena in their spatial distribution. In this direction within the DICATeA of the University of Parma at the end of 2012 started a multidisciplinary project that provides for the construction of a HGIS on historic figurative cadastres of the city. The presence of four historical geometric cadastres, made from the second half of the eighteenth century and based on the same territorial matrix, allows to realize a multi-thresholds system and a regressive reading of urban history from the late eighteenth century to today. The choice to work on this type of sources, in addition to be linked to the quantity and quality of data present, is also encouraged by dual structure of modern registers that, combining cartographic descriptions with textual descriptions of characters, lend themeselves to be analyzed by exploiting the full potential offered by GIS. The zenithal representation of the detailed-geometric maps allows to obtain, thanks to georeferencing operations, the overlap between different maps (also made in different historical periods) and a geometrically and dimensionally correct reading. With the implementation of GIS will be possible to study some historical phenomena from a spatial point of view and operate synchronic and diachronic readings on the history of the city.
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