Contents
Academic literature on the topic 'Democrazia del pubblico'
Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles
Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Democrazia del pubblico.'
Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.
You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.
Journal articles on the topic "Democrazia del pubblico"
Cirillo, Antonella. "L'amministrazione relazionale. Modelli comunicativi di Public Governance." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 4 (November 2011): 59–78. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-004005.
Full textCiaffi, Daniela, and Emanuela Saporito. "Il diritto alla cura dei beni comuni come palestra di democrazia." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 127 (March 2022): 39–51. http://dx.doi.org/10.3280/sur2022-127004.
Full textElster, Jon. "La democrazia deliberativa." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 36 (January 2010): 33–50. http://dx.doi.org/10.3280/las2009-036004.
Full textViñuela, Enrique García, and Pablo Vázquez Vega. "The Financing of Political Parties: a Public Choice Approach*." Journal of Public Finance and Public Choice 14, no. 1 (April 1, 1996): 41–55. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540246.
Full textSola, Giorgio. "LA DEMOCRAZIA RIVISITATA DA SARTORI: UNA NOTA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 19, no. 1 (April 1989): 113–36. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200017512.
Full textDovizio, Ciro. "Tra questione siciliana e questione mafiosa. Sul giornale "L'Ora" nella seconda metà degli anni Cinquanta." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 297 (January 2022): 36–66. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-297002.
Full textPulignano, Valeria. "E-democrazia al lavoro: effetti e problematicità dell'era digitale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 160 (August 2021): 7–23. http://dx.doi.org/10.3280/sl2021-160001.
Full textDondi, Mirco. "L'emittenza privata tra cambiamento sociale e assenza normativa (1976-1984)." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 298 (June 2022): 278–301. http://dx.doi.org/10.3280/ic298-oa1.
Full textFebbrajo, Alberto. "Per una sociologia del diritto tributario." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (December 2011): 27–31. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-002002.
Full textCiampi, Marina. "Per una fenomenologia della societŕ contemporanea. Accesso, approvvigionamento e democrazia dell'acqua." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 3 (November 2010): 137–49. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-003013.
Full textDissertations / Theses on the topic "Democrazia del pubblico"
Russo, Mariangela. "Soggetti politici e trasformazioni della democrazia: democrazia del “pubblico”e controdemocrazia." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/2462.
Full textIl progetto di ricerca analizza alcuni aspetti della democrazia rappresentativa nel XXI secolo, e in particolare i fenomeni quali la democrazia del “pubblico” e la controdemocrazia. Vengono evidenziati gli effetti delle “promesse democratiche non mantenute” dai soggetti politici, e le cause economiche e sociali che hanno contribuito a destabilizzare la democrazia rappresentativa sia a livello nazionale che europeo (tanto da essere configurata come postedmocratica). Democrazia del “pubblico” intesa come trasformazione del popolo in “pubblico” non solo per l’influenza di un leader e dell’uso mediatico del suo partito, ma per l’effetto della politica neoliberale di cui i media sono espressione e strumento. Si segnala come la questione non sia quella di recuperare il metodo del sorteggio come pensa B. Manin, bensì di provare a dare forma a nuovi soggetti politici. Nell’ultima parte della ricerca vengono analizzati i poteri contro democratici (così come definiti da Pierre Rosanvallon), e le possibili strategie per arginarli. Le forme del controllo (sorveglianza, sanzione-interdizione e giudizio, secondo la fenomenologia elaborata da Rosanvallon) vengono da noi considerate non tanto espressione di una partecipazione attiva dei cittadini (come vuole Rosanvallon stesso), quanto piuttosto un mezzo per constatare le inefficienze della politica “negativa”. Il moltiplicarsi, infatti, del lavoro delle autorità indipendenti così come di internet e della stampa ( a partire dagli anni ’90) corrisponde al mal funzionamento dei partiti politici, e il loro compito non può essere accollato a tali istanze, giacché esse hanno funzione di controllo sul mercato ma non di regolazione nella sfera politica. La nostra riflessione evidenzia come la soluzione non sia nella limitazione dei soggetti politici bensì in una loro nuova costruzione, poiché solo attraverso di essi sarà possibile affermare i diritti della pluralità e sfidare questioni importanti (come il populismo e le tendenze alle individualizzazione estrema del corpo sociale) . La nostra analisi si sofferma sull’importanza non solo della sfera sociale (come indica Rosanvallon) ma di quella politica, in quanto entrambe risultano necessarie in un contesto che possa dirsi democratico. Il populismo viene da noi inteso non solo in una veste patologica, cioè come la capacità dell’anti politica di estremizzare la sorveglianza e i poteri di interdizione e di giudizio in un’azione impolitica e contro-politica ( come pensa Rosanvallon), o solo in chiave democratica-radicale, (come ritiene E. Laclau) ossia come costruzione della politica e del politico, bensì in una forma più 2 articolata perché sintomo della democrazia “economica” (cioè del lavoro delle lobby e della finanza). La tesi vuole dimostrare come Rosanvallon individui solo alcuni effetti relativi al populismo quale il bisogno di trasparenza nei confronti della politica che ha esasperato il suo elettorato, trascurandone però lo svuotamento dei contenuti politici e la sostituzione degli stessi con forme sociali che provano a nascondere il bisogno della rappresentanza politica attraverso la sua stessa negazione, e come la politica rischi perciò di ridursi ad un contenitore del populismo. La contro-politica ( o impolitica) viene da noi intesa come fenomeno più ampio, quale: la crisi del potere democratico e dei soggetti collettivi, che denunciano una carenza della politica e del politico. La nostra proposta illustra la necessità di ripensare ad entrambi in una veste agonista e non antagonista, così come suggerisce la filosofa C. Mouffe. Il politico infatti, viene da noi inteso non solo come espressione di un concetto storico ( come vuole Rosanvallon) ma anche egemonico ( come ritiene Mouffe). Inoltre, la “singolarità” viene da noi considerata come l’incapacità delle istituzioni di farsi espressione delle richieste dei singoli, ossia come la mancanza di un’autorità politica in grado di far convergere le richieste della pluralità in un progetto politico; e come ciò abbia portato i singoli a sganciarsi dalla politica e a ricercare nelle proprie capacità (come nel merito e nella fortuna), il modo attraverso cui emergere. La nostra ricerca da un lato prende atto dell’importanza delle proposte quali comunalità, riflessività, similarità ( messe in campo da Rosanvallon) dall’altro ritiene che esse non possano funzionare se non supportate da un contesto politico adeguato. La possibilità di una condivisione mediatica (ossia una democrazia orizzontale, che sfocia nel racconto dei singoli) viene da noi ritenuta efficace solo in parte, poiché tale proposta seppur ambiziosa non sarà forse in grado di affrontare le questioni neoliberali, e probabilmente sarà capace solo di far aumentare la fuoriuscita dei suoi sintomi quali: populismo, singolarità e controllo. Quest’ultimi infatti, rispecchiano il deficit rappresentativo della fase contemporanea, ossia il risultato della mancanza di un’autorità politica (soprattutto di sinistra) in grado di far convergere le richieste della pluralità in un progetto politico. In chiusura d’analisi, l’ipotesi auspicabile consisterebbe in una nuova politicizzazione dal basso con nuovi soggetti politici, e una cultura politica che sia in grado di comprendere non solo i mezzi propri dell’era mediatica globale ma soprattutto le soggettività popolari, la partecipazione e un potere democratico quale espressione di un contesto normativo e istituzionale. [a cura dell'autore]
XIV n.s.
TIMO, MATTEO. "Democrazia partecipativa e democrazia deliberativa, in particolare l’istituto del dibattito pubblico." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2018. http://hdl.handle.net/11567/933152.
Full textIndaco, Serena. "La costruzione condivisa dello spazio pubblico. Architettura e programmi sociali per Zingonia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11969/.
Full textMICHIELI, ANDREA. "Democrazia sostanziale e partecipazione economica. Profili costituzionali della collaborazione dei lavoratori all’impresa." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/262960.
Full textThe thesis aims to analyze the forms of economic participation embedded in the Italian Constitution. The research examines the norms on “economic relations” in the Constitution focusing on the concept of “democrazia sostanziale”; particularly, it addresses the participation of workers in the enterprise as main form of contribution of the citizens to the democratization of the economic power, although so far unrealized.
MANDATO, MARCO. "La democrazia del sorteggio." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1073040.
Full textGIURICKOVIC, ANNA. "Il conflitto tra interessi pubblici nell'azione amministrativa." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1360124.
Full textDONATO, Giuseppe. "La funzione costituzionale dei partiti e il sindacato del potere giudiziario." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/11570/3190346.
Full textThe thesis aims to reconstruct the constitutional function carried out by political parties in the Italian constitutional system, outlining the limits of the activity of the judiciary and concluding with some proposals for change de iure condendo. The research starts from a diachronic analysis of the party as a social phenomenon, starting from the initial hostility of the national systems up to the current role of protagonist of the political system, according to a parable common to all Western democracies. There follows the review the work of the Italian Constituent Assembly, examining the reasons that led to the adoption of a provision, such as art. 49 Cost., with a strong guarantee character. The party is analyzed, both individually and as an element of the system, from a dynamic-functional point of view, in which the principles of pluralism, competition and equal opportunities, and its static profile, play a prominent role as a non-approved association. From the theoretical premises we then move on to the concrete analysis of the configuration of the parties in Italy, from the solid party model of the so-called First Republic up to the changes recorded in the current political framework. The second chapter is devoted to the analysis of the internal organization of the party. Attention is paid to the concept of the democratic method and its extensibility to internal profiles. Ample space is given to the jurisprudential reconstruction and its evolution: after a first phase of clear closure towards internal issues, the judges of merit have begun to consult with greater attention also the cases of expulsion and exclusion from the candidatures. The same problems have also been assessed in the German and Spanish legal experiences, which, for historical, political and cultural reasons, represent two models very close to the Italian one. The third chapter is reserved to the problem of the limit to the association in parties provided for by the XII disp. fin. Cost. The meaning of this provision in relation to the entire body of the Constitution and its impact on the holding of the political system are carefully reconstructed. There follows an extensive analysis of the case law of merit on the dissolution of parties and administrative jurisprudence on the objection of electoral lists of neo-fascist inspiration. In addition to the analysis of the Italian system, a study is carried out on protected and semi-protected democracies, such as Germany and Spain, which, due to the experiences of authoritarian regimes that have united them with Italy, represent the countries of greatest interest for research. At the end of the chapter, the jurisprudence of the European Court of Human Rights is given space, whose decisions offer numerous points of reflection on the current system of the protection of democracies. The fourth and final chapter aims to provide an accurate picture of the state of domestic legislation on political parties, moving from the first rules on funding to successful reforms (in 2013) or left unfinished (in 2016). The examination of the German, Spanish and American legal systems, both in the legislation and in the jurisprudence, has made it possible to delineate even better the strengths and, above all, the criticalities of the Italian system in force. In conclusion, possible changes to the current structure of the matter are proposed, especially looking forward to the direction of a strengthening of the democratic method also internally and a greater institutionalization of the parties as to external activity.
ALMELA, SALVADOR MARTA. "Partecipazione e web 2.0: retorica o realtà? Una ricerca nella provincia di Barcellona." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/11573/933330.
Full textBooks on the topic "Democrazia del pubblico"
La fine del dibattito pubblico: Come la retorica sta distruggendo la lingua della democrazia. Milano: Feltrinelli, 2016.
Find full textBaris, Tommaso. C'era una volta la Dc: Intervento pubblico e costruzione del consenso nella Ciociaria andreottiana (1943-1979). Roma: GLF editori Laterza, 2011.
Find full textFedele, Marcello. Democrazia referendaria: L'Italia dal primato dei partiti al trionfo dell'opinione pubblica. Roma: Donzelli, 1994.
Find full textSoffiato, Ruggero. La Società di istruzione pubblica e la formazione del consenso nella Venezia democratica del 1797. Padova: Cleup, 2015.
Find full textMedia e politica in Italia e Francia: Due democrazie del pubblico a confronto. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2011.
Find full textDalla spending review al ritorno del Principe, ovvero, La pubblica amministrazione come presidio di democrazia. Roma: Datanews, 2012.
Find full textBersani, Marco. Come abbiamo vinto il referendum: Dalla battaglia per l'acqua pubblica alla democrazia dei beni comuni. Roma: Alegre, 2011.
Find full textMontalti, Morris. Orientamento sessuale e costituzione decostruita. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg237.
Full text