Journal articles on the topic 'Dell'infanzia'

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1

Manara, R., P. A. Battistella, M. Ottina, and C. Carollo. "Encefalopatia necrotizzante acuta dell'infanzia." Rivista di Neuroradiologia 16, no. 1_suppl (May 2003): 243. http://dx.doi.org/10.1177/19714009030160s1100.

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Becchi, Egle, and Dominique Julia. "A proposito di storia dell'infanzia." Mélanges de l’École française de Rome. Italie et Méditerranée 109, no. 1 (1997): 295–97. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.1997.4487.

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3

Alessia Rosa. "Fare autovalutazione nella scuola dell'infanzia. Rapporto sulla sperimentazione del RAV Infanzia, a cura di Michela Freddano e Cristina Stringher, FrancoAngeli, 2021." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 326–27. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.219.

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4

Beltrame, Alessandra. "Alunni stranieri nelle scuole dell'infanzia di Verona." DiPAV - QUADERNI, no. 26 (March 2010): 75–94. http://dx.doi.org/10.3280/dipa2009-026006.

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Abstract:
Scopo di questo articolo č analizzare la situazione socio-demografica di un gruppo di 208 alunni stranieri residenti nel Comune di Verona, che frequentano le scuole dell'infanzia statali, comunali e private della cittŕ. Il flusso in ingresso costantemente in aumento, la percentuale sempre maggiore di donne e bambini stranieri, le nuove nascite di minori con passaporto estero avvenute nel nostro Paese ed infine, l'entrata nell'Unione Europea della Romania, che ha determinato una rapida crescita della presenza di cittadini romeni nel territorio italiano, rendono urgente la necessitŕ di effettuare studi che forniscano dati sull'integrazione degli alunni stranieri figli di immigrati, partendo appunto dalla distribuzione dei cittadini stranieri sul territorio, dalla composizione delle loro famiglie, dalla loro capacitŕ reddituale, dal titolo di studio che possiedono, le loro aspettative ed i loro programmi per il futuro.
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Naldini, Manuela. "Modelli e politiche sociali a sostegno dell'infanzia." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2019): 23–35. http://dx.doi.org/10.3280/mg2018-003003.

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6

Molina, Paola, Alessandra Monetti, Elisa Sangiorgi, Simona Giuseppina Caputo, Sonja Ferrero, Maria Teresa Marcone, and Loredana Versaci. "La didattica a distanza (DAD) nella scuola dell'infanzia: la parola dei genitori." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (September 2022): 1–28. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa14313.

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Abstract:
Gli ultimi mesi del terzo anno della scuola dell'infanzia sono, di norma, considerati un periodo carico di aspettative in vista del passaggio alla scuola primaria. L'avvento della pandemia da pandemia da SARS-CoV-2 ha visto questo momento conclusivo di un ciclo di formazione caratterizzarsi per l'esperienza di lock-down e di didattica a distanza che i bambini e le loro famiglie hanno dovuto affrontare. Con una serie di interviste fatte nei mesi di giugno-luglio 2020 ai genitori dei bambini che avevano appena concluso l'ultimo anno della scuola dell'infanzia, abbiamo cercato di capire quali fossero i vissuti emotivi di questa popolazione in un momento delicato di passaggio tra ordini di scuola, in un periodo storico in cui, per necessità emergenziali, sono state introdotte modalità di formazione a distanza mai prima utilizzate in forma estensiva per questa fascia d'età. Sono state effettuate 16 interviste semi-strutturate, con la metodologia dell'intervista di esplicitazione (Vermersch, 2005), ai genitori di 18 bambini (9 femmine, una tripletta di gemelli dizigoti) che hanno frequentato nel 2019-20 l'ultimo anno della Scuola dell'infanzia. Hanno risposto 14 mamme e 2 papà, 14 famiglie italiane e 2 di origine straniera. Le interviste sono state svolte in remoto e videoregistrate, trascritte interamente e in seguito codificate con un'analisi tematica (Pagani, 2020). In particolare, rispetto alla DAD abbiamo analizzato il vissuto dei bambini (la loro partecipazione, le difficoltà incontrate e gli aspetti positivi riscontrati) e dei genitori, che si sono confrontati con un compito un po' inedito di insegnanti, ma anche le esplicitazioni rispetto alle difficoltà pratiche e tecnologiche incontrate. L'analisi approfondita permessa dall'utilizzo dell'intervista di esplicitazione rende i dati raccolti particolarmente interessanti nel filone degli studi sulla pandemia da SARS-CoV-2, proprio perché esplora l'aspetto qualitativo dell'esperienza in un campo che è sicuramente nuovo per qualunque ricercatore. E alcune delle indicazioni emerse possono essere utili non solo rispetto all'esperienza vissuta e in generale alla riflessione sul ruolo della didattica a distanza, ma anche rispetto al significato della didattica in relazione ai bimbi della scuola dell'infanzia.
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7

Forni, Elisabetta. "La reclusione dell'infanzia. Com'č difficile crescere in cittÀ." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 40 (April 2011): 42–52. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-001004.

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Abstract:
Nel nostro mondo occidentale e urbanizzato i bambini subiscono forme di segregazione e controllo, al pari di altre categorie sociali altrettanto ‘scomode', perché ostacolano il cosiddetto ‘ordine morale del profitto e del consumo'. La casa, la scuola, i luoghi strutturati e sorvegliati delle attivitÀ del tempo libero, vengono presentati come il rifugio contro i pericoli della strada che č perciň interdetta ai bambini con ogni mezzo, compreso il coprifuoco. Ma la libera fruizione di uno spazio pubblico fatto di strade, piazze, slarghi, aree vuote e marginali, č invece fondamentale per lo sviluppo delle capacitÀ sociali dei bambini. Uno dei tre principi della Carta ONU dei Diritti dell'infanzia, quello alla partecipazione e all'autonomia, č violato.
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8

Acone, Giuseppe. "Un'immagine della scoperta della soggettivitŕ pedagogica dell'infanzia moderna." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (September 2012): 31–35. http://dx.doi.org/10.3280/mg2012-003004.

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9

Mignani, Silvia. "La psicoterapia familiare per i disturbi psicosomatici dell'infanzia." TERAPIA FAMILIARE, no. 91 (December 2009): 121–42. http://dx.doi.org/10.3280/tf2009-091008.

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Abstract:
- This paper presents a synthesis of the main psychological and psychotherapeutic theories applied to children psychosomatic disorders. The author suggests a systemic-relational perspective of this kind of disorders. Three clinical examples explain the theory.
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10

Romeo, Francesco Paolo. "I "super-poteri" dell'infanzia per sconfiggere la psicopatologia." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (March 2017): 121–37. http://dx.doi.org/10.3280/mg2016-004012.

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11

Long, Joëlle. "I diritti dell'infanzia e dell'adolescenza nel prisma del genere." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2021): 7–12. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003001.

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Vesi, Alessandra. "Miti letterari dell'infanzia e comportamenti professionali. Esperienze di coaching." FOR - Rivista per la formazione, no. 86 (June 2011): 59–65. http://dx.doi.org/10.3280/for2011-086009.

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Milanesi, Paolo. "Sviluppo psichico: peculiarità dell'infanzia o processo in continuo divenire?" RICERCA PSICOANALITICA, no. 2 (April 2015): 63–92. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2015-002005.

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Bernardi, B., and A. Zimmerman. "Valutazione RM delle malformazioni midollari dell'infanzia (0–2 anni)." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 1_suppl (April 1992): 57–64. http://dx.doi.org/10.1177/19714009920050s111.

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Abstract:
Le malformazioni vertebro-midollari possono essere classificate in diversi gruppi, le forme phù comuni sono comprese in due grandi categorie: 1- disrafismi spinali (spina bifida aperta, disrafismo spinale occulto), 2- altre anomalie spinocaudali. La conoscenza sia dell'embriologia normale che degli aspetti anatomici delle lesioni congenite porta alla comprensione del momento e della fase di sviluppo in cui la normale sequenza era stata interrotta e permette la classificazione delle malformazioni midollari. La risonanza magnetica fornisce la migliore descrizione delle relazioni anatomiche nelle lesioni congenite e quindi rappresenta il modo migliore per pianificare ii trattamento. Alcune anomalie congenite, sebbene presenti alla nascita, non giungono all'attenzione clinica fino all'età adulta. Altre lesioni sono tipicamente evidenti alla nascita o nei primi anni di vita. Il diffuso uso della RM riduce la diagnosi tardiva delle malformazioni occulte e fornisce le informazioni richieste per la pianificazione chirurgica. La proposta di questo lavoro è di utilizzare l'esperienza acquisita dalla revisione della casistica del Children's Hospital di Philadelphia per evidenziare il ruolo della RM nella scoperta e nella valutazione delle malformazioni midollari nei primi due anni di vita. I problemi diagnostici per la giovane eta dei pazienti (0–2 anni), particolarmente importanti nello studio del neonato sono dovuti a considerazioni anatomiche sulla colonna in sviluppo ed alla necessità di ottenere immagini in tempi brevi per avere un controllo del movimento senza anestesia. Sono stati valutati retrospettivamente 64 esami RM di 52 pazienti con evidente o sospetto disrafismo spinale. Sedici presentavano alla nascita una massa dorsale coperta o non coperta da cute. Trentasei erano disrafismi spinali sospetti senza massa dorsale associata (disrafismi spinali occulti) di cui nove presentavano una RM negativa. La RM è attualmente una procedura diagnostica sicura, sensibile e di facile esecuzione e pertanto va utilizzata non appena se ne renda evidente la necessità.
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Frison, Daniela. "Metodi e strategie didattiche esperienziali all'Università per incoraggiare un approccio play-based nella scuola dell'infanzia e primaria." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2020): 63–78. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2020oa10077.

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Abstract:
Il contributo presenta una proposta didattica ispirata ad Experiential e Active Learning rivolta a studenti e studentesse in Scienze della Formazione Primaria, con l'obiettivo di sensibilizzarli verso la centralità di un approccio play-based nella Scuola dell'Infanzia e Primaria. L'articolo presenta il framework metodologico di riferimento, gli obiettivi della strategia e la sua articolazione
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Albano, Filomena. "I bambini e i ragazzi fuori famiglia e il sistema della tutela minorile." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2020): 39–47. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-001004.

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Abstract:
L'articolo prende in considerazione il diritto dei bambini e dei ragazzi a crescere nella propria famiglia correlandolo con gli altri diritti riconosciuti dalla Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia al fine di evidenziare le possibili antinomie e le necessità di bilanciamento. Esamina quindi alcuni aspetti del sistema della tutela minorile che necessitano di cambiamenti e di riforme.
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Guerreschi, M. "Il bambino ipovedente nella scuola materna. Aspetti educativi e didattici." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 1 (October 2009): 67–73. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-001006.

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Abstract:
- L'ipovisione č una condizione molto piů diffusa della cecitŕ, ma č ancora ampiamente misconosciuta, sia in ambito clinico-riabilitativo, sia in quello educativo. Nell'articolo vengono precisate le relazioni tra intervento riabilitativo ed educativo e poi quelle che riguardano educazione e didattica. Vengono individuate le principali risposte richieste alla scuola dell'infanzia in funzione delle esigenze specifiche dei bambini con ipovisione.Parole chiave: ipovisione, educazione scolastica, didattica
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Russo, Federica, Roberto Ceria, Jacopo Jarach, Cecilia Laglia, Lavinia Lombardi, and Lorenza Isola. "Internet addiction disorder: nuova emergenza nel mondo dell'infanzia e dell'adolescenza." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 47 (February 2021): 63–84. http://dx.doi.org/10.3280/qpc47-2020oa11206.

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Abstract:
Le nuove tecnologie hanno cambiato e continuano a cambiare profondamente il nostro modo di vivere. Il continuo processo di adattamento al cambiamento tecnologico condiziona e modifica costantemente le nostre interazioni in tutti gli ambiti di vita. Non ultima la salute mentale e il lavoro in psicoterapia. Il presente lavoro si pone dunque come obiettivo quello di ritrarre lo stato dell'arte di un campo in continua evoluzione ed espansione. Se da un lato questi strumenti risultano essere un'importante opportunità, dall'altro la comunità scientifica ha cominciato a porre attenzione alla problematicità dell'utilizzo degli stessi, con particolare attenzione a Internet e ai dispositivi ad esso associati. Nello specifico, l'obiettivo è di approfondire la controversia che caratterizza la letteratura sull'uso della tecnologia in termini di vantaggi e svantaggi con un focus specifico sui fattori di rischio e di protezione oltre che un'analisi dettagliata degli effetti negativi a breve e lungo termine e degli elementi comuni negli interventi evidence-based nel trattamento dell'Internet addiction nell'infanzia e nell'adolescenza.
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Cardini, Franco. "Le bambole nel Medioevo toscano. Gioco, sentimento dell'infanzia, devozione, magia." La Ricerca Folklorica, no. 16 (October 1987): 27. http://dx.doi.org/10.2307/1479099.

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Bemporad, Jules. "La psicoterapia dedicata ai bambini e agli adolescenti." PSICOBIETTIVO, no. 3 (February 2011): 73–88. http://dx.doi.org/10.3280/psob2010-003005.

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Abstract:
L'articolo che qui pubblichiamo č tradotto dal capitolo della dottoressa M.D. Jules Bemporad, presente nel libro "Psychotherapy is worth it" pubblicato dall'American Psychiatric Pub. Inc., 2010. L'autrice affronta la valutazione dell'efficacia della psicoterapia proponendo una revieuw dei piů significativi lavori. In particolare, lo studio si concentra sui risultati di numerose ricerche di meta-analisi, dalle quali emerge in modo chiarissimo l'importanza di un approccio integrato ai disturbi dell'infanzia e dell'adolescenza.
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Taddei, Arianna. "Inclusive Education in Emergencies: sfide e prospettive." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 81–95. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12954.

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Abstract:
Lo scenario internazionale restituisce una situazione allarmante sulle condizioni dell'infanzia nei contesti di emergenza umanitaria, determinati da catastrofi naturali, guerre e pandemie. Per molti anni le dimensioni di emergenza, educazione ed inclusione apparivano inconciliabili, fino a quando le politiche di cooperazione internazionale hanno iniziato ad adottare un approccio che si avvale dell'educazione e dell'inclusione come strumenti e dimensioni irrinunciabili nei contesti di crisi per la tutela dei diritti dell'infanzia. Le difficoltà presenti in questo tipo di intervento sono numerose ed eterogenee aprendo la riflessione pedagogica a domande fondamentali sul significato di un intervento educativo durante una crisi umanitaria, sulla possibilità di individuare gli assi pedagogici da adottare sulla base del contesto sociale culturale e politico ed infine, sull'importanza di garantire un approccio inclusivo. La riflessione si snoda attraverso l'analisi dell'approccio didattico inclusivo "Diamond Kite Project" (DkiteP) all'interno della Striscia di Gaza, avvalendosi delle testimonianze di tre attori chiave intervenuti a vario titolo nel processo di ideazione, formazione e implementazione dello strumento in ambito scolastico. L'analisi in merito al DkiteP ha messo in evidenza alcune questioni rilevanti connesse alla cornice teorica sull'Education in Emergencies (EiE): prima fra tutte, la sfida dell'inclusione scolastica nei contesti di emergenza si conferma tanto complessa quanto necessaria.
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Leone, Antonio. "Il destino dei figli. Come è difficile costruire una cultura dell'infanzia." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (March 2013): 337–39. http://dx.doi.org/10.3280/mg2013-001037.

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Toselli, Monica. "L'osservazione del pranzo nella vita quotidiana della scuola dell'infanzia, una ricerca-intervento." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (January 2014): 503–17. http://dx.doi.org/10.3280/rip2013-003007.

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Milani, Paola. "Il sistema di welfare dell'infanzia e le famiglie prima e dopo la pandemia: appunti per un Children Act." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2020): 56–66. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-001006.

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Abstract:
L'articolo delinea una proposta di ri-generazione dell'attuale sistema di welfare dell'infanzia e delle famiglie. Esso non ha infatti, nel corso degli ultimi decenni, contribuito ad abbattere il fenomeno, che è invece crescente nel paese, delle disuguaglianze sociali. L'attuale situazione di emergenza sanitaria prelude a una crisi economica di enorme portata che contribuirà a sua volta all'aumento di esse, della povertà e delle violenze sui bambini. Allo stesso tempo, la pandemia offre anche delle lezioni, che unite alle conoscenze fornite dalla ricerca, permettono di tratteggiare le direzioni per costruire un necessario, nuovo e unitario sistema di welfare dei bambini, che l'articolo descrive brevemente.
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Guerrieri, Anna, and Laura Laera. "L'adozione internazionale nel dipanarsi della pandemia: prassi e strategie attuate." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (June 2021): 161–71. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-004016.

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Abstract:
L'adozione internazionale è un delicato strumento di tutela dell'infanzia e si basa sull'intermediazione continua tra paesi e sulla possibilità di varcare facilmente le frontiere. Tutto questo durante il primo lockdown e, in maniera differente, anche successivamente, è stato messo alla prova in maniera inusitata. L'intento di questo lavoro è quello di descrivere sinteticamente quanto messo in atto dalla Commissione Adozioni Internazionali durante il periodo del primo lockdown fino metà settembre 2020, al fine di enucleare prassi di lavoro utili al di là dell'evento pandemico che per altro, ancora determina un completo cambiamento di scenario rispetto a ciò che accadeva precedentemente.
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Durning, Paul. "L'educazione familiare: un approccio ai problemi dell'infanzia maltrattata o di quella a rischio." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2009): 117–28. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2009-001009.

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Abstract:
- The author defines and describes the French context in which family education is considered a specific field of research and of methodological and epistemological innovation. He underlines the role played by the analysis of educational processes in the family in order to understand the problems of children in distress and to assist them. Finally, the analysis of the socio-educational interventions highlights the strong connections existing between research topics and social policies. Key Words: family education, child ill-treatment, history of social interventions.
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Bondanella, Peter. "Book Review: Il punto di vista dell'infanzia nel cinema italiano e francese: Rivisioni." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 44, no. 2 (September 2010): 580–81. http://dx.doi.org/10.1177/001458581004400228.

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GUARNIERI, PATRIZIA. "PER UNA STORIA DELLE SCIENZE DELL'INFANZIA: LE FONTI DELL'ISTITUTO DEGLI INNOCENTI DI FIRENZE*." Nuncius 11, no. 1 (January 1, 1996): 277–307. http://dx.doi.org/10.1163/221058796x00929.

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Spaggiari, Simona. "L'ambiente educante." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 37 (September 2022): 166–76. http://dx.doi.org/10.3280/eds2022-037015.

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Abstract:
L'ambiente della Scuola comunale dell'infanzia Diana di Reggio Emilia è la forma visibile di come oggi il sistema pubblico possa progettare e sostenere esperienze educative di qualità, connettendo saperi e investendo su un'immagine di bambino capace, se messo nelle condizioni di poterlo fare, di costruire la propria conoscenza attraverso una fitta rete di relazioni che sono avventura e prove di libertà quotidiane. Lo stupore e il desiderio rendono possibile lo sforzo necessario per conoscere. Ogni processo di ricerca dei bambini è reso visibile e condivisibile nell'ambiente della scuola attraverso i linguaggi espressivi e vivrà come evento relazionale, dove nessuno insegna "la verità", ma tutti progettano ipotesi del possibile
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Turco, Federica. "Le femmine restano e i maschi partono. Dinamiche spaziali e diritti nelle moderne storie per l'infanzia." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2021): 13–22. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003002.

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Abstract:
In che modo le narrazioni e la realtà sociale interagiscono tra loro nella costruzione di significati condivisi? Questa sembra essere la domanda di partenza per cercare di inquadrare il problema della rappresentazione in generale, e della rappresentazione femminile in particolare, in tutti quei testi che forniscono, a livello simbolico e quindi semiotico, dei modelli d'identificazione per i loro fruitori (dai film ai cartoni animati, passando attraverso romanzi, fiabe, spot pubblicitari e così via). Si tenterà, nel breve saggio che segue, d'inquadrare la relazione tra rappresentazioni e modelli culturali, considerando principalmente alcune storie per bambine e bambini e il modo in cui queste forniscono dei percorsi d'interpretazione e stratificazione dei diritti dell'infanzia (e della loro violazione).
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D’ascenzio, Anna, and Stefani Ferraro. "Un'analisi sociologica delle pratiche di medicalizzazione del disagio minorile nella scuola dell'obbligo." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 2 (September 2022): 124–39. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-002009.

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Abstract:
Questo saggio restituisce un'analisi sociologica relativa ai rischi di accentuazione delle prassi di medicalizzazione dei disagi minorili, soprattutto nei contesti scolastici, riferendosi in particolare al contesto post-pandemico. Nella prima parte del saggio le autrici ripercorrono le fasi di sviluppo della medicina come strategia biopolitica e i processi di definizione dell'infanzia come condizione sociale, che si sono determinati alla fine del XIX secolo. Nei successivi pa-ragrafi sono analizzate le logiche di contaminazione esercitate dal neoliberismo sulle politiche sociali e scolastiche, esaminando le conseguenze di ciò rispetto alla percezione del corpo, tanto umano quanto sociale. Nell'ultima parte sono indagate le conseguenze della sussunzione della prassi di medicalizzazione e, a chiusura, è proposta una riflessione sul concetto di coscientizzazione.
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Lattavo, Chiara. "La classe di esercizi: una strategia per il benessere Un intervento nella scuola dell'infanzia." GROUNDING, no. 2 (August 2010): 87–98. http://dx.doi.org/10.3280/gro2009-002008.

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Abstract:
Attraverso semplici e divertenti esercizi e giochi di movimento, respirazione, rilassamento e massaggio, i bambini possono essere aiutati a risvegliare la consapevolezza del proprio corpo e della loro relazione con lo spazio, con l'ambiente e con gli altri, in modo da sentirsi grounded ed essere pronti a muoversi verso il mondo e le persone, ovvero verso l'amore.
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Cheli, Mariagnese. "La tutela dell'infanzia abusata tra la Carta di Noto e la Dichiarazione di consenso." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2010): 288–97. http://dx.doi.org/10.3280/mg2009-003026.

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Voicu, Sever, and Sever J. Voicu. "Verso il testo primitivo del IIαιδικà το κυρίου ’Iησο « Racconti dell'infanzia del Signore Gesù »." Apocrypha 9 (January 1998): 07–96. http://dx.doi.org/10.1484/j.apocra.2.300860.

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Lia Galardini, Anna. "I servizi educativi per l'infanzia durante la pandemia." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (June 2021): 79–87. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-004008.

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Abstract:
La pandemia ha modificato in modo drammatico i servizi prescolastici. Gli operatori hanno dedicato ogni sforzo per trovare un equilibrio tra la sicurezza sanitaria e nuove modalità di impostare la vita educativa nei nidi e scuole dell'infanzia in grado di garantire il livello qualitativo raggiunto in precedenza. Genitori ed educatori hanno cercato di mantenere alta la consapevolezza dei diritti dei bambini e delle famiglie. È fondamentale ribadire il diritto di tutti i bambini di ricevere un'educazione adeguata in contesti in grado di garantire uguaglianza e inclusione. La realtà senza precedenti della pandemia ha offerto l'opportunità di sviluppare nuove strategie e ha messo in luce la centralità di una educazione ecologica, in grado di mantenere connessioni sempe più strette con l'ambiente e gli ambienti di vita.
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Seveso, Laura. "L'affido familiare come strumento di buon trattamento." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (December 2010): 57–75. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-003004.

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Abstract:
Premessa una breve analisi della normativa vigente in materia di affido e di alcuni dati statistici, nell'articolo si vuole evidenziare la necessitŕ, affinché detto intervento possa avere un'efficacia effettiva anche dal punto di vista riparativo sul bambino vittima di maltrattamento, che l'affido sia preceduto dalla formulazione di un progetto che, tenuto conto della valutazione effettuata su minore e famiglia di origine, possa rappresentare la "sceneggiatura" sulla base della quale si potranno muovere in modo organico e integrato i diversi soggetti dell'affido. Si sottolinea, anche, l'importanza per l'effettivo funzionamento del progetto di una reale interazione tra i diversi soggetti istituzionali coinvolti nel progetto di affido, alla base della quale non puň che esservi una cultura comune in materia di tutela dell'infanzia, frutto di percorsi di formazione condivisi.
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Miazzi, Lorenzo, and Giulia Perin. "Legge n. 94/2009: peggiora anche la condizione dei minori stranieri." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (November 2009): 178–209. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-004012.

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Abstract:
1. Italia e stranieri: un paese "cattivo" anche con i bambini2. Le modifiche riguardanti i minori non accompagnati2.1. Il ritorno alla Bossi-Fini e la sterilizzazione del contributo della giurisprudenza2.2. Profili di incostituzionalitŕ e prevedibili conseguenze delle modifiche normative sul flusso migratorio dei minori non accompagnati e sulla capacitŕ del nostro ordinamento di proteggerli efficacemente2.3. Minori irregolari con parenti in Italia e conversione del permesso di soggiorno alla maggiore etŕ2.4. I minori comunitari non accompagnati che esercitano la prostituzione e il rimpatrio assistito3. I figli dei matrimoni poligami4. Le limitazioni ai "ricongiungimenti alla rovescia"5. Il reato di immigrazione illegale e i minori5.1. Il trattenimento illegale: un reato che il minore non puň commettere5.2. L'ingresso illegale del minore: un reato inapplicabile5.3. Il procedimento penale a carico del minore5.4. Gli effetti della denuncia e della condanna; in particolare, gli effetti che l'introduzione della fattispecie di reato potrŕ avere in relazione all'art. 31, co. 3, TU 286/986. Dichiarazione di nascita e riconoscimento del figlio da parte dello straniero privo di autorizzazione al soggiorno6.1. La pericolosa ambiguitŕ del nuovo testo dell'art. 6, co. 2, TU 286/986.2. Il necessario ricorso all'interpretazione sistematica per rendere il nuovo testo dell'art. 6 TU conforme alla Costituzione e alle Convenzioni internazionali7. Il diritto all'istruzione dei minori irregolari: i dubbi sollevati dall'art. 6, co. 2, TU7.1. Cosa si intende per «prestazioni scolastiche obbligatorie»?7.2. La questione dell'accesso alla scuola dell'infanzia e alla scuola superiore di secondo grado dopo il compimento della maggiore etŕ7.3. La scuola, anche quella dell'infanzia e superiore di secondo grado, «č aperta a tutti»7.4. Erogazione di servizi volti a rendere effettivo il diritto allo studio e condizione di irregolaritŕ del soggiorno8. I limiti dell'attivitŕ interpretativa9. Esercizio effettivo dei diritti fondamentali da parte del minore e dei suoi genitori e reato di irregolaritŕ del soggiorno. L'impossibile convivenza9.1. La generalizzazione del divieto di segnalazione: una necessitŕ imposta dalla Costituzione dopo i recenti interventi legislativi
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Testa, Maria Vittoria, Nadia Boido, Patrizia Montone, Simona Arrŕ, and Elena Bonardi. "Io sono unico e speciale: l'educazione alla sessualitŕ come prevenzione dell'abuso. Un'esperienza nel territorio di Alba e Bra." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (June 2010): 97–107. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-002008.

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Abstract:
Il progetto nasce come intervento di promozione della salute emotiva-sessuale dei bambini. Si propone di trasferire competenze preventive alle figure di riferimento dei bambini della scuola dell'infanzia e primaria attraverso l'attivazione di laboratori finalizzati a favorire una maggiore consapevolezza del proprio corpo e a promuovere la sicurezza personale. Il metodo interattivo ha facilitato il dialogo tra i diversi attori coinvolti, la consapevolezza sul tema e l'attivazione di fattori protettivi nel contesto di vita del bambino. Il progetto si č realizzato in quattro anni e i risultati dell'indagine effettuata si riferiscono al secondo anno di attuazione. La prospettiva č che gli insegnanti giŕ formati diventino a loro volta conduttori di gruppi di altri insegnanti, favorendo l'inserimento del progetto nelle attivitŕ curricolari per promuovere una cultura piů attenta alle necessitŕ dei bambini.
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Bernasconi, Leyla, Alberto Piatti, and Mario Bottinelli Montandon. "Dalla statistica alla creazione di pittogrammi: un esempio di itinerario didattico contestuale nella scuola dell'infanzia." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 10 (November 17, 2021): 100–118. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.10.5.

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Abstract:
Questo itinerario didattico interdisciplinare (matematica ed educazione visiva) è stato realizzato in una scuola dell’infanzia del Canton Ticino seguendo un approccio contestuale. In una prima fase, i bambini hanno realizzato un intero processo statistico, dalla domanda di ricerca alla rappresentazione dei risultati. Sono state proposte due indagini: la prima volta a capire se nelle case degli allievi fossero presenti più gatti o più cani, la seconda per determinare se nella scuola dell’infanzia di Bioggio fossero presenti più allievi o più allieve. Questa prima fase ha messo in evidenza come la difficoltà principale dei bambini fosse la rappresentazione dei risultati, e in particolare la rappresentazione di classi di equivalenza (gatto/cane, maschio/femmina). Questo genere di difficoltà è stato quindi affrontato didatticamente con il linguaggio visivo del pittogramma, che ha accompagnato gli allievi attraverso diversi compiti di realtà. Lungo le ultime fasi del suo sviluppo, l’itinerario è stato strutturato per consolidare la capacità degli allievi di creare pittogrammi.
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Bocquenet, Louis, Angela Sordano, and Diego Rora. "Cadre e l'attualitŕ dell'invisibile." GRUPPI, no. 1 (October 2010): 75–85. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-001007.

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Abstract:
Obiettivo dell'intervento č quello di evidenziare i nodi teorici e concettuali scaturiti dal confronto di due équipe, una francese ed una italiana, che utilizzano la metodologia dello psicodramma nel trattamento di bambini e adolescenti. Lo scambio tra le due équipe č nato con lo scopo di individuare una metodologia comune, raffrontabile, volta alla valutazione degli esiti psicoterapeutici nella clinica dei gruppi dell'infanzia e dell'adolescenza. Č stata fatta una scelta che ribalta lo schema classico della ricerca scientifica, basato sul confronto degli esiti a partire da strumenti predefiniti ed indipendenti dai contesti applicativi. Le due équipe sono, infatti, partite dal confronto concreto dei contesti di lavoro, delle metodologie ed infine dei paradigmi teorici che li supportano. Le riflessioni teoriche vertono sulla relazione individuo-gruppo, sugli indicatori di esito e sul ruolo fondamentale del Cadre per rendere visibili gli aspetti invisibili del processo terapeutico.
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Sandri (book author), Lucia, and Nicholas Terpstra (review author). "L'Ospedale di S. Maria della Scala di S. Gimignano nel Quattrocento. Contributo alia storia dell'infanzia abbandonata." Confraternitas 10, no. 2 (July 1, 1999): 29–30. http://dx.doi.org/10.33137/confrat.v10i2.13134.

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Cepraga, Dan Octavian. "Giannini, Gabriele, and MarianneGasperoni, eds.Vangeli occitani dell'infanzia di Gesù. Edizione critica delle versioni I e II." Textual Cultures: Text, Contexts, Interpretation 3, no. 2 (October 2008): 132–40. http://dx.doi.org/10.2979/tex.2008.3.2.132.

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Long, Joëlle, and Barbara Ongari. "Editoriale. Le politiche a sostegno dell'infanzia e dell'adolescenza e gli attori non convenzionali del welfare minorile." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2019): 14–22. http://dx.doi.org/10.3280/mg2018-003002.

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Amigoni, Ferdinando. ""Un mucchio di reliquie". Perec e Pontalis: dall'assenza di memoria alla memoria dell'assenza." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2011): 333–54. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-003002.

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Abstract:
Georges Perec (1936-1982), grande scrittore francese di origine ebraica, da maggio 1971 a giugno 1975 č in analisi col famoso psicoanalista Jean-Bertrand Pontalis. Orfano della Shoah, Perec si trova in una difficilissima situazione di stallo: se vuole continuare a scrivere (ovvero, se vuole continuare a vivere), deve fare i conti con la sua infanzia, ma la memoria č assente; i genitori sembrano non aver lasciato nulla dietro di loro. Perec si trova, all'apparenza, privo di memoria: il suo inconscio sembra risolversi nel nulla di una dilagante macchia bianca. E tuttavia qualcosa sembra affiorare nel corso di un'analisi connotata da affetti molto forti: l'analizzando arriverŕ a capire che puň avvicinarsi al fantasma materno, alla sua assenza, senza restarne annichilito; l'analista comprenderŕ come sia necessario rispettare, in una certa misura, le fortificazioni difensive di un soggetto colpito nel corso dell'infanzia da una serie di lutti immedicabili e reali.
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Milani, Lorena. "Povertà educativa e Global Education. Riflessioni per uno scenario futuro." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (November 2020): 444–57. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9598.

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Abstract:
L'approccio che noi proponiamo alla questione della povertà educativa intreccia sia gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (Onu, 2015) sia quella della Global Education (Council of Europe, 2019) e dei diritti dei minori dichiarati nella Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (Onu, 1989). In questa prospettiva, indagheremo la questione della povertà educativa in termini non solo di mancanza di opportunità, di deprivazione e di qualità della vita, ma anche come deprivazione morale, di orientamenti e prospettive di vita, di qualità della proposta educativa e dei valori insiti in essa. Partendo dalla situazione attuale generata della pandemia del coronavirus, offriamo una lettura delle ricadute sulle povertà materiali e sulla povertà educativa, considerando anche le povertà altre. La prospettiva viene costruita attorno alla centralità dell'etica e all'ipotesi di un nuovo paradigma: il PEL (Prodotto Etico Lordo) cui è associata l'educazione alla sobrietà. In questa logica, la Global Education diviene approccio pedagogico per promuovere l'educazione alla cittadinanza globale per una vita degna e una dignità educativa
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Di Nunzio, Daniele, Marcello Pedaci, Fabrizio Pirro, and Emanuele Toscano. "La didattica a distanza durante la pandemia di covid-19: il lavoro dei docenti e la diversità dei contesti scolastici." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (June 2021): 98–106. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-001008.

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Abstract:
L'articolo presenta i risultati di un'indagine rivolta ai docenti delle scuole dell'infanzia, prima-ria e secondaria, in merito alla didattica a distanza attuata durante la fase emergenziale della pandemia di Covid-19. L'Indagine è stata condotta su tutto il territorio nazionale, con questio-nario online, tecnica Cawi, dal 3 aprile al 7 maggio 2020, con 1197 questionari validi. L'analisi approfondisce il ruolo dei contesti scolastici nel determinare gli impatti sia sulle con-dizioni di lavoro dei docenti che sulle disuguaglianze di accesso al diritto di istruzione da parte degli studenti. In particolare, sono considerati i seguenti fattori intervenienti: il ruolo delle possibilità di partecipazione dei docenti, la formazione ricevuta e la disponibilità di strumenti tecnologici. L'indagine è stata promossa dalla Flc-Cgil (Federazione Lavoratori della Conoscenza) e con-dotta in collaborazione con Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Università di Teramo e Labora-torio LO-Lavoro e Organizzazioni del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche dell'Università degli Studi di Roma «La Sapienza».
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Pelli, Massimo. "Nudes. La vulnerabilità dell'adolescente tra rivoluzione digitale e trasformazione antropologica." PSICOBIETTIVO, no. 3 (December 2021): 155–65. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-003011.

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Abstract:
L'articolo propone una riflessione a partire dalla visione della serie televisiva "Nudes" su quella che sembra essere una trasformazione antropologica del modo con cui l'adolescente affronta questa fase della vita che si situa tra la fine dell'infanzia e il giovane adulto in fase di organizzazione. Per definizione un'età di passaggio in cui l'adolescente deve confrontarsi con rapidi mutamenti dell'immagine di sé, sia dal punto di vista corporeo che psicologico e relazionale. Scuola e famiglia sono lontani e assenti. L'uso dei dispositivi digitali, il revenge porn e la diffusione non consensuale di immagini intime online sono un epifenomeno di questa trasformazione antropologica dell'adolescente sospeso tra bisogno di appartenenza e bisogno di individuazione. L'articolo include un'intervista a Laura Luchetti, regista della serie televisiva "Nudes", che attraverso tre storie diverse di adolescenti ci parla del fenomeno del revenge porn e della diffusione non consensuale di immagini intime che sta diventando un fenomeno sempre più attuale.
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Anello, Francesca. "Validazione di uno strumento di etero- e auto-valutazione della competenza di organizzazione didattica a scuola." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 378–96. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12400.

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Abstract:
Il contributo presenta uno strumento di etero-auto-valutazione della capacità di organizzazione dell'insegnamento in classe, che è stato usato per misurare negli insegnanti in formazione le abilità di previsione e sviluppo di un intervento didattico, di regolazione e riflessione sulla pratica. Osservare e decidere, pensare che cosa, perché e come insegnare, progettare e valutare in modo autentico, sono operazioni complesse e determinanti per creare l'humus organizzativo e metodologico che caratterizza lo sviluppo professionale dell'insegnante, anche riguardo alle competenze comunicative e riflessive (Perrenoud, 2012; Conole, 2014; Panke, 2019). La rating scale, con le azioni da osservare, è stata costruita a partire da alcuni recenti modelli di profilo professionale del docente e di competenze. Il processo di validazione è stato compiuto su un campione di tirocinanti che si preparavano a diventare maestri nella scuola primaria e dell'infanzia (n = 681); gli esiti delle analisi mostrano buone qualità metrologiche dello strumento.
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Maletta, Rosalba. "Durs Grünbein in cerca d’Europa tra scomparsa delle piazze e genius loci." Altre Modernità, no. 28 (November 30, 2022): 404–37. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/19187.

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Abstract:
Programmata su basi tecno-scientifiche, la città europea del terzo millennio rischia di dimenticare o banalizzare le distruzioni e i massacri di massa provocati dalla Seconda guerra mondiale. La poetica del frottage di Durs Grünbein mostra quanto i camouflages che addobbano le nostre città sconfessino l’unicità del vivente, suscettibile di emergere in ogni pietra e piazza d’Europa. Il cosmopolitismo perseguito da Grünbein lo radica a Dresda e a Hellerau come luoghi in cui per un breve periodo si realizzarono progetti di Lebensreform, tra i quali un’architettura e un’istruzione che comprendesse le classi meno agiate e gli esclusi. Fantasticate e fantasmatizzate come possibilità per il futuro, le immagini dell'infanzia e dell'adolescenza di Grünbein punteggiano la sua poetica urbana. Insieme alla senese Piazza del Campo e alla ricerca del genius loci, l'isola che non c'è diventa per tanto, nell’opera dell'autore di lingua tedesca, la cornice di una rappresentabilità della cittadinanza europea nutrita delle istanze ideali del Manifesto di Ventotene (1941) e dei Colloqui di Hertenstein (1946).
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Novara, Daniele. "I bambini non sono malati, sono bambini. Recuperare il ruolo educativo adulto per evitare la patologizzazione dell'infanzia." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2020): 92–103. http://dx.doi.org/10.3280/mg2019-003009.

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