Journal articles on the topic 'DELL'ENERGIA E DELLA PRODUZIONE'

To see the other types of publications on this topic, follow the link: DELL'ENERGIA E DELLA PRODUZIONE.

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 journal articles for your research on the topic 'DELL'ENERGIA E DELLA PRODUZIONE.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Curreli, Sebastiano, and Corrado Zoppi. "Carbone e pianificazione del territorio: retorica del declino e criticità della transizione energetica in Sardegna." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 131 (November 2021): 166–85. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131-s1008.

Full text
Abstract:
I processi virtuosi orientati alla transizione energetica si basano su approcci alla pianificazione che integrano l'utilizzo delle risorse territoriali in chiave di produzione dell'energia e di tutela attiva dell'ambiente. Questo contributo propone un'applicazione di questo orizzonte concettuale al processo di attuazione del Piano energetico ambientale della Regione Sardegna, attraverso un sistema energetico integrato fondato su autosostenibilità e riconoscimento delle comunità energetiche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Tadi, Massimo, and Angela Colucci. "Terredoltreadda: un caso campione per un nuovo modello insediativo responsabile." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 138–47. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058013.

Full text
Abstract:
Č in corso la redazione del Piano strategico e di alcuni progetti pilota all'interno della pianifi cazione concertata di tre comunitŕ del Parco Regionale Adda Sud, unite sotto la denominazione di Terreoltreadda, che condividono l'orientamento verso uno sviluppo territoriale sostenibile, la riduzione di emissioni in atmosfera e l'innovazione nei sistemi produttivi, insediativi e dei servizi. Apripista nel 2006 č stato il comune di Boffalora d'Adda, che ha cominciato a integrare la pianifi cazione urbanistica, approvando un Pgt sperimentale, e le singole azioni di progetto. Gli asset sui quali si gioca questa scommessa sono quelli dell'energia, con la sperimentazione di tecniche ambientali e di produzione di energie rinnovabili, della biodiversitŕ e delle acque, per la stretta correlazione non solo con il fi ume, ma con una rete storica di canali e fontanili, e quello della cultura, con la presenza dell'abbazia di Cerreto, dei nuclei storici e delle cascine.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Carrosio, Giovanni. "La diffusione degli impianti per la produzione di energia da biogas agricolo in Italia: una storia di isomorfismo istituzionale." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (April 2013): 9–25. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002001.

Full text
Abstract:
L'articolo affronta il tema della diffusione degli impianti per la produzione di energia da biogas agricolo in Italia, partendo da una lettura di tipo socio-organizzativo. Tale approccio ha consentito di mettere in luce una serie di evidenze emerse da una ricerca sul campo: ovvero, il ruolo esercitato dai fattori istituzionali e dalla formazione di un campo organizzativo strutturato nella produzione di una serie di spinte all'omogeneizzazione delle esperienze di produzione agroenergetica. Questo processo, che viene inquadrato attraverso gli stimoli interpretativi del neo-istituzionalismo e degli studi sugli stili aziendali peculiari della sociologia rurale, ha significato la messa in opera di una serie di modelli organizzativi che hanno determinato, in alcuni casi, uno scostamento significativo tra gli obiettivi delle politiche di incentivazione per le agroenergie – riduzione delle emissioni climalteranti, indipendenza energetica, sviluppo rurale - e i risultati effettivamente ottenuti. Dalla analisi emerge come le spinte isomorfiche abbiano prodotto dei modi di organizzare la produzione di energia ed il suo dispacciamento, decisamente incoerenti rispetto alle motivazioni per le quali le energie rinnovabili vengono incentivate ed inefficienti nel garantire assetti sostenibili per le singole imprese agricole. Si mette in luce, infatti, come le politiche di incentivazione della produzione di energia da biogas abbiano favorito soprattutto il rafforzarsi di uno stile aziendale riconducibile al modello della modernizzazione agricola - caratterizzato da una tendenza all'ampliamento di scala delle aziende ed una marcata accelerazione dell'industrializzazione dei processi produttivi, piuttosto che l'emergere di assetti gestionali basati sulla pluriattivitŕ, dove il sistema di produzione di energia diviene funzionale alla chiusura dei cicli ecologici ed alla creazione di valore aggiunto a partire dagli stessi fattori produttivi. L'analisi compiuta si basa sui dati del censimento degli impianti a biogas realizzato nell'ambito del progetto di ricerca PRIN 2008LY7BJJ_002, che consentono di capire l'evoluzione del settore in modo diacronico, mettendo in luce localizzazione degli impianti, potenza elettrica installata, matrici agricole utilizzate nel processo di digestione anaerobica. Ad una analisi di tipo quantitativo, si č aggiunta l'individuazione di una serie di studi di caso rappresentativi della varietŕ dei modelli organizzativi adottati per la produzione agroenergetica e sono state effettuate diciotto interviste a testimoni qualificati: agricoltori, tecnici, progettisti, agronomi. Le interviste, in particolare hanno permesso di comprendere le varie sfaccettature dei tipi di pressione esistenti in un campo organizzativo popolato da una vastitŕ di figure professionali. In sede di conclusione si ipotizza come, a partire da una revisione dei sistemi di incentivazione, sarebbe possibile contrastare le pressioni che hanno portato il campo organizzativo verso un isomorfismo inefficiente, favorendo la diversificazione degli impianti, dei modi di approvvigionamento, degli utilizzi e delle destinazioni del biogas e dell'energia prodotta da esso.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Paoloni, Lorenza. "L'impresa agricola nella transizione verso le energie rinnovabili." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (June 2011): 25–56. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-001003.

Full text
Abstract:
Nel presente articolo si affrontano alcuni aspetti critici del passaggio dal vigente sistema di produzione energetica basato sui combustibili fossili alla c.d.. In particolare viene analizzato il settore agricolo ove si registra una crescente attenzione verso la produzione di energia proveniente dalle risorse naturali e dalle coltivazioni di vegetali sul fondo o da fonti agro-forestali. Nel contempo, perň, si evidenzia come le produzioni agricole contribuiscano in maniera significativa al fenomeno delmentre le produzioni agroenergetiche, sebbene indirizzate a mitigare le emissioni di CO2, e dunque a limitare gli effetti nocivi del cambiamento climatico sull'intero pianeta, possono confliggere con alcune fondamentali esigenze dell'uomo prima fra tutte la produzione di prodotti agricoli destinati all'alimentazione. Si scontrano, cosě, modelli produttivi agricoli energivori e plasmati sul paradigma industriale con modelli produttivi sostenibili e piů attenti all'utilizzo razionale delle risorse naturali anche al fine di garantire l'autosufficienza alimentare e laalle singole comunitŕ. In questo contesto cosě complesso si colloca l'impresa agricola che produce energie rinnovabili (da biomasse, da agro-combustibili, da utilizzo delle energie naturali) oggi presente nel nostro ordinamento con una sua fisionomia specifica pur in assenza di una qualificazione giuridica unitaria. Si analizza anche il ruolo dei certificati verdi agricoli nella lotta al cambiamento climatico e la funzione delle filiere agro-energetiche, in particolare di quelle corte, che consentono di ridurre al massimo la distanza tra luogo di produzione e di consumo dell'energia e possono rappresentare, altresě, un volano per lo sviluppo economico-sociale delle comunitŕ locali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Coase, Ronald H. "La struttura istituzionale della produzione *." Journal of Public Finance and Public Choice 9, no. 3 (October 1, 1991): 163–73. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345360.

Full text
Abstract:
Abstract During the two centuries following the publication of Adam Smith’s Wealth of Nations the economists’ main objective has been to improve his analysis and in particular his basic statement that government regulation and economic planning are not necessary for the functioning of an efficient economy, since the price system (the «invisible hand») can successfully coordinate the economy.However, the excessive attention to prices deviated research from other aspects of the economic system. Coase’s effort, through his articles on «The nature of the firm» (1937) and «The problem of social cost» (1960), was to introduce in the traditional economic theory some institutional elements. The contribution of the first article was essentially the introduction into economic analysis of transaction costs. In the second article it was shown that contracting in absence of transaction costs maximizes the wealth, quite apart from the assignment of property rights.The introduction of institutional elements can be very helpful for reforms in Eastern European countries, because market economy can only work through appropriate institutions.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Chiesi, Antonio M. "La valutazione della produzione sociologica." Quaderni di Sociologia, no. 47 (August 1, 2008): 123–34. http://dx.doi.org/10.4000/qds.867.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Brunetta, Grazia, Guglielmina Mutani, and Silvia Santantonio. "Pianificare per la resilienza dei territori. L'esperienza delle comunità energetiche." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 131 (November 2021): 44–70. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131-s1003.

Full text
Abstract:
Declinare il paradigma della resilienza nella pianificazione territoriale dell'energia può contribuire ad orientare la transizione energetica verso modelli sostenibili di sviluppo. L'articolo discute il progetto pioniere delle Comunità Energetiche piemontesi. Sono qui presentati gli esiti della sperimentazione di una metodologia multidimensionale di analisi e valutazione dei territori, al fine di supportare la transizione energetica verso modelli green di sviluppo territoriale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

VIGNIERI, VINCENZO. "Co-produzione di valore nei servizi museali e performance multidimensionali: un approccio dinamico a supporto del management culturale." Sinergie Italian Journal of Management 38, no. 3 (January 15, 2021): 215–37. http://dx.doi.org/10.7433/s113.2020.12.

Full text
Abstract:
Contesto della ricerca: nei piccoli centri urbani la co-produzione di servizi museali può essere una leva per la generazione di valore pubblico. Obiettivi del paper: lo scritto mira ad illustrare come un approccio multidimensionale di performance governance sia in grado di offrire una prospettiva sistemica per l’identificazione degli outcome gestionali, organizzativi e di comunità nonché di evidenziare leve per il miglioramento dei processi di generazione di valore nei musei e a beneficio della comunità. Metodologia: dapprima si è proceduto alla revisione della letteratura sul tema della co-produzione di servizi pubblici. Per analizzare le performance di tali contesti collaborativi si è costruito un framework multidimensionale, poi applicato ad un caso di studio. Infine, si è proceduto al riscontro delle proposizioni avanzate. Risultati: l’articolo evidenza in che modo la co-produzione sia in grado di apportare risorse aggiuntive rispetto a quelle in possesso all’organizzazione istituzionalmente responsabile del servizio. Inoltre, dall’applicazione del modello al caso emergono misure di performance gestionali, organizzative e di comunità. Limiti della ricerca: le limitazioni attengono alla reperibilità di informazioni quantitative per valutare gli effetti della iniziativa. Implicazioni pratiche: l’identificazione di performance driver fa emergere gli effetti della disponibilità di risorse sui diversi livelli di performance, evidenziando le connessioni causali che rivelano il contributo della co-produzione agli outcome. Originalità del paper: l’articolo sviluppa il framework analitico Dynamic Multidimensional Performance Governance ed evidenzia il contributo che la co-produzione offre ai processi di generazione di valore nei piccoli centri.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Paola, Galimberti. "Qualitŕ e disponibilitŕ dei dati sulla ricerca: l'archivio istituzionale fra intenzioni e realtŕ." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 48 (January 2012): 59–78. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-048005.

Full text
Abstract:
La valutazione č diventata e sarŕ sempre piů una delle strategie dei sistemi di governance delle universitŕ ma anche dei sistemi di ricerca nazionali. Anche in Italia si sta ponendo sempre di piů l'accento sull'efficacia e l'efficienza della ricerca finanziata con fondi pubblici. Gli atenei italiani si trovano perň ad affrontare un duplice problema: il primo č trasversale e riguarda la completezza e correttezza dei dati sulla produzione scientifica a disposizione di chi deve valutare a qualunque livello. Mancano in generale dati affidabili e completi a livello centrale e locale che permettano la costruzione di indicatori attendibili, robusti e comparabili a livello nazionale e internazionale. Il secondo problema č specifico e riguarda la difficoltŕ nell'individuare criteri adeguati, simili e coerenti per valutare (anche in termini comparativi) la produzione scientifica nelle scienze umane, che utilizzando canali di disseminazione dei risultati diversi dall'articolo e prevalentemente la lingua italiana, resta esclusa dai principali database citazionali. Dal 2004 l'universitŕ di Milano raccoglie i metadati relativi alla produzione dei propri ricercatori in un Archivio istituzionale (AIR) che rappresenta una vetrina esaustiva della produzione scientifica dell'ateneo, unica nel panorama italiano. Dal 2008 si č cominciato a pensare di utilizzare i dati contenuti nell'archivio ai fini della valutazione della produttivitŕ e della produzione di singoli gruppi e strutture (valutazione scuole di dottorato, valutazione dipartimenti). Gli esercizi svolti fino ad ora hanno messo in risalto criticitŕ e potenzialitŕ di questo strumento e hanno permesso un ripensamento e una messa a punto nell'ottica di una sua migliore performance e di possibili sviluppi futuri. Il presente lavoro prende in esame due esercizi (analisi della produttivitŕ della Facoltŕ di Lettere e Filosofia, Raccolta di dati ai fini di effettuare una prevalutazione in vista della VQR 2004-2008) che, pur facendo emergere alcune criticitŕ dell'archivio che necessitano di correzione, ne hanno confermato l'efficacia ai fini della disseminazione ma anche della valutazione della produzione dell'Ateneo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Cerruti But, Michele, Cristiana Mattioli, Roberto Sega, and Ianira Vassallo. "Spazi, territori e suoli della produzione." TERRITORIO, no. 81 (September 2017): 66–70. http://dx.doi.org/10.3280/tr2017-081016.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Infelise, Mario. "Le trasformazioni novecentesche della produzione editoriale." Laboratoire italien, no. 15 (December 31, 2014): 157–66. http://dx.doi.org/10.4000/laboratoireitalien.844.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Finotto, Francesca, Roberto Monaco, and Giorgia Servente. "Un modello per la valutazione di energia biologica in un sistema ambientale." SCIENZE REGIONALI, no. 3 (November 2010): 61–84. http://dx.doi.org/10.3280/scre2010-003003.

Full text
Abstract:
Nell'ambito di ricerche volte allo studio del mantenimento della stabilitŕ ecologica e della conservazione della biodiversitŕ di un sistema ambientale, uno strumento utile alla valutazione della frammentazione di un territorio č il cosiddetto grafo ecologico. La costruzione di quest'ultimo si propone un modello dinamico per la valutazione dell'evoluzione dell'energia biologica nel sistema stesso. Una volta determinato il modello, rappresentato da un sistema di due equazioni differenziali ordinarie, si determinano gli equilibri dello stesso e se ne discute la stabilitŕ. Infine, in sede applicativa, si considera il sistema ambientale relativo al comune di Monforte d'Alba (CN) ottenendo l'evoluzione delle variabili del modello ai fini della stabilitŕ del sistema stesso.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Skeates, Robin. "Prehistoric chert exploitation in the Valle del Cesolone (Macerata): a Preliminary project report." Papers of the British School at Rome 71 (November 2003): 1–15. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002385.

Full text
Abstract:
LO SFRUTTAMENTO DELLA SELCE IN ETÀ PREISTORICA NELLA VALLE DEL CESOLONE (MACERATA): RELAZIONE PRELIMINAREQuesto articolo descrive i risultati di un progetto diretto dall'autore tra il 1992 e il 1995, volto allo studio del procacciamento di selci in età preistorica, della produzione di utensili e dello scambio di attivita grave;esercitate nell'area dell'importante risorsa di pietra siliceà alia sommita della Valle del Cesolone, vicino Serrapetrona (Macerata). Il progetto è iniziato con l'esame delle pubblicazioni di fine XIX e inizio XX secolo delle ricerche archeologiche effettuate sul campo e delle collezioni museali di manufatti realizzati nella valle. É poi proseguito con tre stagioni di ricognizioni sul campo che hanno confermato l'interpretazione originale di Gnoli del sito di Torre Beregna, come luogo di approvvigionamento della selce e di produzione di manufatti, e soprattutto di produzione ed esportazione di grandi lame, databili all'Eta del Bronzo e all'Etá del Rame. Le ricognizioni sul campo hanno inoltre fornito nuovi dettagli sulle sequenze di riduzione dei nuclei impiegati nelle zone di procacciamento, e identificato alcune differenze nella produzione più tarda di manufatti in selce e nel consumo nella valle.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Franz, Gianfranco. "Città Circolare / Circolarità in Città. Limiti e potenzialità di un paradigma emergente." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 131 (August 2021): 32–52. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131002.

Full text
Abstract:
Il saggio affronta il tema della circolarita economica e urbana intesa come sottoinsieme del paradigma della sostenibilita, evidenziando potenzialita e limiti di un nuovo modello in via di affermazione e diffusione a scala planetaria. Il ragionamento critico prende le mosse dalla recente produzione di documenti istituzionali e l'ancora ridotta produzione scientifica sull'argomento per proporre un'interpretazione non ortodossa sul rapporto fra circolarita e citta.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Maffi, Luciano. "Vigne e vini in Oltrepò Pavese. Dalla lunga transizione allo sviluppo." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (April 2022): 131–48. http://dx.doi.org/10.3280/sil2021-001008.

Full text
Abstract:
L'evoluzione della viticoltura e dell'industria enologica in Oltrepò Pavese dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta del Novecento si caratterizza per i numerosi cambiamenti che hanno interessato la coltivazione della vite, la produzione e il commercio del vino. In quel periodo, accanto a una serie di fattori critici, si assiste al verificarsi di fattori positivi quali il miglioramento della qualità del prodotto e l'affermarsi delle prime forme di tutela delle zone di origine. Tali aspetti hanno consentito alla produzione locale di raggiungere un livello qualitativo nettamente migliore, in particolare a partire dagli anni Ottanta, rispetto agli andamenti precedenti che erano maggiormente focalizzati sul potenziamento di tipo quantitativo. È degli stessi decenni la tipizzazione in termini di vini prodotti che permettono all'Oltrepò di contraddistinguersi a livello regionale e nazionale, specialmente nella produzione di Spumante Metodo Classico. L'attività di Antonio Giuseppe Denari e di Bianchina Alberici, figure emblematiche della vitivinicoltura oltrepadana, ha consentito di analizzarne vari aspetti caratterizzanti lo sviluppo in anni di grandi trasformazioni sociali ed economiche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Patriarca, Chiara, Giulia Massini, Luciano Mentuccia, Alessandro Pannicelli, and Antonella Signorini. "Produzione biologica di idrogeno da scarti agroalimentari e zootecnici: ruolo della codigestione." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 2 (February 2013): 33–48. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-su2004.

Full text
Abstract:
In una prospettiva di produzione energetica il piů possibile diversificata e distribuita il biofueling rappresenta oggi un interessante opportunitŕ. In questo ambito lo sviluppo di tecnologie volte alla produzione biologica di idrogeno attraverso l'utilizzo di rifiuti provenienti da industrie zootecniche e agroalimentari raggiunge il duplice obiettivo di produrre energia pulita e di ridurre gli impatti ambientali derivanti dallo smaltimento dei rifiuti stessi. L'idrogeno, per la sua elevata efficienza di conversione, rinnovabilitŕ e natura non inquinante č considerato il vettore energetico del futuro. Lo scopo del presente lavoro č quello di studiare il processo di produzione d'idrogeno potenziale dal solo letame e in codigestione con scotta e glicerolo. La produzione biologica di idrogeno č stata studiata in reattori batch sottoposti ad agitazione e mantenuti a 37°C. Un primo set di esperimenti č stato condotto per valutare gli effetti della sterilizzazione sulle rese di produzione di idrogeno. I risultati hanno mostrato che il processo di sterilizzazione delle biomasse incrementa fino a tre volte la produttivitŕ. Un secondo set di esperimenti č stato allestito per migliorare la produzione di idrogeno da letame tramite codigestione con scotta e glicerolo in differenti rapporti percentuali. I risultati hanno mostrato che la codigestione incrementa la resa dal 24% al 78%.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Borghi, Vando, and Federico Chicchi. "I capricci della merce: produzione di merci come produzione di rapporti sociali." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 116 (April 2010): 20–30. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-116003.

Full text
Abstract:
Karl Marx, in un contesto sociale a dire il vero molto diverso da quello presente, ha dimostrato come il processo di produzione delle merci č, allo stesso tempo, anche un processo di (ri)produzione sociale; un processo in cui non solo le merci, ma anche i rapporti sociali, sono continuamente prodotti in una forma adeguata allo stesso sviluppo capitalistico. Il saggio parte dalla considerazione che questa certamente ancora oggi valida assunzione, deve perň essere interpretata alla luce di due principali metamorfosi: da un lato la dicotomia tra produzione e consumo non puň piů essere considerata in modo cosě netto e radicale (come invece in una considerevole parte delle interpretazioni di origine marxista); dall'altro lato il fatto che le nuove catene di produzione globale del valore coinvolgono, sempre piů direttamente, nuove risorse che riguardano le facoltŕ umane fondamentali (lingua, comunicazione, socievolezza, capacitŕ cognitive e simboliche, capacitŕ sociali, ecc.). Alla fine del saggio, ci si propone inoltre di evidenziare alcune contraddizioni che i piů recenti sviluppi della relazione tra merci e rapporti sociali di produzione stanno causando in termini di rischio di auto-distruzione delle basi morali del capitalismo e di persistenza e crescita di rilevanza economica di pratiche di lavoro che cercano di evitare, come modalitŕ intrinseca della loro organizzazione, l'esercizio dello sfruttamento capitalistico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Giuliano, Corinna Gerbaz. "La produzione letteraria di Marisa Madieri." Quaderni d'italianistica 32, no. 1 (December 6, 2011): 65–81. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v32i1.15935.

Full text
Abstract:
Marisa Madieri inaugura con Verde acqua il filone della letteratura dell’esodo al femminile. La memoria costituisce il perno della narrazione e il tema dell’esilio rappresenta una costante nella scrittura madieriana. Il linguaggio, caratterizzato da un registro espressivo intenso e puro, e dall’essenzialità dell’espressione, solo all’apparenza si presenta semplice e accessibile, ma scava in profondità, in una dialettica in cui passato e presente si rifrangono e risolvono in una pacata, luminosa conciliazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Messina, Patrizia. "Trasferimento di tecnologia e scienza politica: il caso dello spin-off dell'università di Padova sherpa srl." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 3 (December 2018): 95–108. http://dx.doi.org/10.3280/es2018-003009.

Full text
Abstract:
Nella concezione fordista dello sviluppo il "trasferimento tecnologico" viene riferito in modo pressoché esclusivo alla produzione di brevetti e spin-off provenienti dalle discipline ad alto contenuto tecnologico, tipico dei politecnici, finalizzati in genere alla produzione industriale. Nell'ambito di una economia della conoscenza, invece, il trasferimento di tecnologia viene inteso principalmente come "condivisione di sapere codificato" e riguarda l'intera gamma della conoscenza scientifica applicata, in grado cioè di generare innovazione nei processi di produzione del benessere della collettività. In questa seconda accezione del termine gli studi sulle politiche di sviluppo locale hanno permesso di elaborare un "sapere esperto" in grado di accompagnare gli attori locali in un percorso collaborativo di design e implementazione di strategie di sviluppo nell'ambito di processi di policy design partecipativi. Il saggio focalizza l'attenzione sull'esperienza maturata sul campo a questo riguardo, presentando il caso dello spin-off dell'Università di Padova Sherpa srl.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Mannoni, Tiziano. "Archeologia della produzione architettonica. Le tecniche costruttive." Arqueología de la Arquitectura, no. 4 (December 30, 2005): 11. http://dx.doi.org/10.3989/arq.arqt.2005.73.

Full text
Abstract:
La maggior parte delle classificazioni dei modi di costruire murari si basa sugli aspetti formali delle superfici visibili, con certe utilità nel distinguere le unità stratigrafiche murarie e negli aspetti estetici delle superfici stesse. Dal momento però che i muri fanno parte delle strutture portanti più importanti, non si può parlare di tecniche murarie senza cercare di capire come i vari tipi classificati si comportino realmente dal punto di vista statico. Si cerca perciò di verificare e in qualche modo di capire l’intero volume di ogni tecnica muraria, e se vi siano della regole generali o particolari che siano in qualche modo deducibili anche dalle superfici visibili. Si propone infine una classificazione delle «famiglie» di tecniche murarie più note sulla base dei loro sistemi costruttivi e funzionali, oltre che formali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Coppetti, Barbara. "Temi e forme dello spazio della produzione." TERRITORIO, no. 70 (September 2014): 74–79. http://dx.doi.org/10.3280/tr2017-070013.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Paris, Quirino. "Certezze e novitŕ in economia della produzione." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 3 (August 2009): 7–22. http://dx.doi.org/10.3280/qu2009-003001.

Full text
Abstract:
- Michele De Benedictis has for some time taken an interest in behavioral models for agricultural entrepreneurs. Often, such models are specified by means of a production function and a cost function with the associated derived demands for inputs. In order to make such models operational in a given empirical setting, the approach in the traditional literature has been to estimate either the production function and the associated first order conditions or the system of derived demand functions for inputs. This paper proposes an encompassing approach which consists in the joint estimation of the production function and the associated first order conditions and the system of derived demand functions. Empirical verification lends support to the hypothesis that full utilization of the available information requires a primal-dual approach, as presented in this paper.EconLit Classification: C600, D210Keywords: Production Function, Cost Function, Primal-Dual Method, Joint EstimationParole chiave: Funzione di produzione, Funzione di costo, Metodo primario-duale, Stima congiunta
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Fougeyrollas, P., and F. Charrier. "Modello del Processo di produzione della disabilità." EMC - Medicina Riabilitativa 21, no. 1 (March 2014): 1–8. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-078x(13)66037-x.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Zuccala, Brian. "(Ancora) un’altra faccia del verismo: Self-reflexivity nella narrativa capuaniana." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 3 (February 20, 2020): 721–46. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819893664.

Full text
Abstract:
Il saggio, che ha ispirato e complementato la preparazione di una più ampia monografia in lingua inglese, di prossima pubblicazione, prova ad affrontare la questione, prima facie ossimorica, della autoriflessività nell’opera narrativa di Luigi Capuana, tema (relativamente) poco considerato nell’ambito della capuanistica. Si adotta qui una metodologia ibrida, che combina close reading di alcuni testi capuaniani ad una prima formulazione di distant reading di alcune macro-tendenze individuabili nella sua produzione complessiva, critica e narrativa. Dopo avere introdotto la cornice metodologico-terminologica legata all’autoriflessività, la prima parte del contributo illustra come le istanze di metafiction, metanarration e metareference non si limitino alla produzione narrativa tarda. Al contrario, questi fenomeni meta-artistici, seppure a intermittenza, si rivelano essere parte integrante dell’opera capuaniana sin dagli esordi. Tale “lettura distante” della componente autoriflessiva in Capuana narratore consente di far luce sulla maniera tutt’altro che casuale in cui, in Capuana, narrativa e produzione critica si combinano sul piano cronologico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

De Rossi, Antonio, Roberto Dini, and Stefano Girodo. "Regionalità e produzione architettonica contemporanea nelle Alpi." Regionalità e produzione architettonica contemporanea nelle Alpi, no. 1 ns, november 2018 (November 15, 2018): 8–10. http://dx.doi.org/10.30682/aa1801introita.

Full text
Abstract:
In occasione del numero inaugurale, abbiamo pensato che la prima uscita della rivista internazionale «ArchAlp» dovesse essere caratterizzata da uno sguardo panoramico, configurandosi come una sorta di vero e proprio tour d’horizon dello spazio alpino. Ragionando con il comitato scientifico della rivista, ci è sembrato allora che una riflessione sui caratteri della produzione architettonica contemporanea nel territorio alpino europeo a partire da analisi e interpretazioni a base regionale potesse avere una valenza importante. Una restituzione quindi dello “stato dell’arte”, che però, per avere validità scientifica, doveva muovere da letture comparate, con l’obiettivo di restituire continuità e differenze nella cultura del costruire tra le diverse aree regionali alpine. Da qui l’idea di costruire il nucleo centrale del numero intorno a una serie di monografie locali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Berardi, Donato, Filippo Galimberti, Antonio Pergolizzi, and Michele Tettamanzi. "La transizione ecologica: dalle persone alle politiche e viceversa." ECONOMIA PUBBLICA, no. 3 (November 2021): 159–81. http://dx.doi.org/10.3280/ep2021-003007.

Full text
Abstract:
È necessario ricostruire i modelli di produzione e di consumo, abilitando il reddito come strumento in grado di generare sostenibilità. Tra gli strumenti atti a misura-re la relazione tra ambiente e sviluppo economico vi sono la curva di Kuznets e il disaccoppiamento: il primo indaga i modelli di consumo e il rapporto che inter-corre fra il reddito pro capite e l'inquinamento prodotto da ciascun cittadino quale relazione tra reddito e diseguaglianza sociale. L'ipotesi di questa teoria è che al crescere del reddito pro capite l'impatto ambientale cresca fino a segnare un picco, per poi decrescere disegnando una curva ad "U rovesciata". Il disac-coppiamento, invece, si occupa dei modelli di produzione e ha un'accezione più ampia, studiando l'esistenza di un sistema nel quale il benessere e la qualità della vita delle persone possono crescere senza generare ulteriore pressione sull'ambiente: in altre parole, quando alla crescita economica non corrisponde un aumento proporzionale della produzione di rifiuti da parte delle attività eco-nomiche. Il progresso tecnologico è chiamato a trovare il modo di coniugare il miglioramento del tenore di vita con la tutela dell'ambiente. Se i modelli di con-sumo saranno orientati all'ambiente anche la produzione vi si dovrà adeguare. È questo il senso più intimo della transizione ecologica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Wilson, Andrew. "Urban Production in the Roman World: the View from North Africa." Papers of the British School at Rome 70 (November 2002): 231–73. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002166.

Full text
Abstract:
LA PRODUZIONE CITTADINA NEL MONDO ROMANO, VISTA DAL NORD AFRICAQuesto articolo esamina l'evidenza per le attivita industriali nelle città del nord Africa romano e dimostra come l'importanza della produzione artigianale urbana sia stata largamente sottovalutata in molte discussioni di economia antica. Di solito è difficile stabilire la giusta scala delle attività produttive urbane senza effettuare degli scavi estensivi, visto che i laboratori erano molto spesso piuttosto piccoli; ciò non toglie che essi potrebbero essere stati comunque numerosi e distribuiti all'interno della città. Scavi della estensione necessaria non sono irrealizzabili con le tecniche odierne; due siti scavati nella prima metà del ventesimo secolo hanno infatti portato alia luce un quadro caratterizzato da numerosi laboratori: 22 fulloniche a Timgad e 18 stabilimenti per la salatura del pesce a Sabratha. La ricognizione di superficie viene qui indicata come il metodo migliore per effettuare ricerche nei siti che lo consentono, al fine di identificare l'ampiezza dei depositi di rifiuti di fabbricazione, con l'aiuto di indagini geofisiche per trovare forni e fornaci, e scavi di alcune aree specifiche. Questo tipo di tecniche è stato sperimentato con successo a Leptiminus, Meninx e Thamusida, e ha permesso di identificare la presenza di attività di produzione ceramica, lavoro dei metalli e dell'industria per l'estrazione della porpora per la tintura. L'evidenza che emerge dalle recenti indagini archeologiche suggerisce che il contributo dell'industria cittadina all'economia delle città antiche fosse potenzialmente significativo, mentre la scala di produzione nei siti discussi indica un carattere artigianale della vita di queste città molto più consistente di quanto non sia stato di solito ritenuto. Il modello della ‘città di consumo’ non sembra adattarsi completamente a molte delle città romane, e i tentativi di descrizione dell'economia dell'urbanismo romano dovrebbero prestare piu attenzione al ruolo delle città nelle reti di commercio locale, regionale e su lunga distanza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Albertazzi, Stefania, and Valerio Bini. "La produzione della natura nella postcolonia: la foresta Mau (Kenya)." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 2 (June 2021): 21–36. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2021oa12030.

Full text
Abstract:
Muovendosi nell'ambito dell'ecologia politica e adottando la prospettiva teorica della produzione sociale della natura, questo contributo vuole illustrare come elementi umani e non umani coevolvono, determinandosi reciprocamente, nello specifico contesto della postcolonia. Si utilizzerà il caso studio della foresta Mau (Kenya), per mettere in luce l'esistenza di quattro socio-ecologie che si fondano sulle relazioni intrattenute con la foresta e la producono, a livello simbolico e materiale. L'analisi della "natura sociale" porterà a riflettere sulle temporalità complesse della condizione postcoloniale nella quale le diverse socio-ecologie non si esauriscono in un circoscritto periodo storico, ma continuano a disegnare le intricate geografie della regione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Peretti, Griva Pierpaolo, and Monica Bucciarelli. "Auto-efficacia e modalitŕ di produzione del discorso." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (December 2011): 27–52. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-001003.

Full text
Abstract:
Il senso di auto-efficacia influisce sulle modalitŕ di produzione del discorso? I partecipanti al nostro esperimento hanno studiato un testo scientifico e quindi lo hanno spiegato in tre lezioni consecutive, ciascuna seguita da un feedback (fittizio) circa la comprensione della lezione stessa da parte di uno studente. Assumiamo che i partecipanti, per studiare il testo, costruiscono un modello mentale e lo usano per organizzare la loro spiegazione. Assumiamo inoltre che i feedback positivi inducono i partecipanti a mantenere costanti gli aspetti linguistici ed extralinguistici della loro spiegazione. I feedback negativi, invece, inducono un cambiamento nel modo di usare il modello del testo, risultante in un incremento nella produzione di diagrammi, gesti iconici, e produzione di inferenze rispetto al testo originario. I risultati dell'esperimento, condotto su 32 persone adulte, confermano le nostre aspettative.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Marrone, Marco, Gianmarco Peterlongo, and Giorgio Pirina. "La classe operaia va nel cyberspazio. Il capitalismo di piattaforma oltre i miti della digitalizzazione." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (June 2021): 127–51. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-001011.

Full text
Abstract:
A partire da una rassegna della letteratura recentemente formatasi attorno al capitalismo di piattaforma, questo contributo prova a evidenziare la crescente diffusione dei "miti" della di-gitalizzazione. In particolare, verrà sottolineato come l'idea di una produzione dematerializzata, automatizzata, democratizzata ed ecologicamente sostenibile non solo manchi di cogliere la reale entità delle trasformazioni in atto, ma sia funzionale a consentire l'incremento dello sfruttamento del lavoro e della natura. Studi empirici mostrano come la realtà delle trasforma-zioni in atto sia quella di un'economia popolata da una varietà di contesti geografici, situazio-ni lavorative e modi di produzione differenti che vengono spesso oscurati dalle narrazioni diffuse dalle piattaforme digitali. Dunque, il ripensamento dei confini della digitalizzazione appare necessario non solo per disarticolare i suoi "miti", ma si trova anche alla base di un possibile rovesciamento dei suoi esiti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Fastelli, Federico. "Agamben, Delfini e l’indeterminazione di vissuto e poetato." Anuário de Literatura 22, no. 2 (December 14, 2017): 25–37. http://dx.doi.org/10.5007/2175-7917.2017v22n2p25.

Full text
Abstract:
L’intervento discute l’originale interpretazione avanzata da Giorgio Agamben a proposito dell’opera dello scrittore italiano Antonio Delfini. In particolare il saggio analizza la centralità della riflessione poetica di Delfini nel sistema estetico agambeniano: l’intransigenza antimoderna di Delfini, infatti, è ricollegata da Agamben ad una riflessione generale sulla natura della parola poetica e relativamente alle mutazioni storiche del complesso rapporto tra opera e biografia nella cultura letteraria occidentale. In tal senso, il saggio riflette sul parallelo individuato da Agamben tra il significato profondo del racconto Il ricordo della Basca e l’idea di una “pura lingua” pre-babelica di cui parla Benjamin nel celebre intervento sul Compito del traduttore e in numerose altre occasioni. Saranno presi in esame anche altri testi dello scrittore modenese, principalmente dalla produzione in versi, tratti dalla raccolta Poesie della fine del mondo, del prima e del dopo; ma la riflessione non tralascerà anche i diari e le lettere di Delfini, cercando di offrire un ampio panorama della sua produzione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Siscaro, Gaetano. "La gestione della lotta ecosostenibile contro i fitofagi dannosi: il caso della Tignola del pomodoro." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382/SFE (December 22, 2019): DECA22—DECA28. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382/sfe.82.

Full text
Abstract:
La Tignola del pomodoro Tuta absoluta, fitofago invasivo di primario interesse economico in Italia, può infestare le piante di pomodoro durante tutto il ciclo di produzione. Specie di origine neotropicale, è da molti anni presente in Sud America e a partire dal 2006 si è rapidamente insediata anche nel bacino del Mediterraneo. Più di recente la sua diusione ha interessato l’Africa e l’Eurasia divenendo una seria minaccia per la produzione di pomodoro a livello globale sia in serra che in pieno campo. Vengono illustrate le più significative strategie di controllo integrato (IPM) che comprendono l’adozione di misure di prevenzione, strumenti di monitoraggio e metodi di controllo sostenibile a ridotto impatto eco-tossicologico. In serra, queste strategie possono essere adottate sia prima del trapianto (rimozione dei residui colturali, tecniche igienico-sanitarie, utilizzo di reti anti-insetto) che dopo (uso di feromoni, protezione e potenziamento dei nemici naturali indigeni, applicazioni razionali di insetticidi e bioinsetticidi). Tra le applicazioni di controllo biologico, vengono illustrati e discussi il ruolo del miride predatore Nesidiocoris tenuis e le tecniche per la sua valorizzazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Zangrandi, Silvia. "«L’eterno brivido del mistero». Il fantastico nella produzione novellistica di Grazia Deledda." Cuadernos de Filología Italiana 26 (October 2, 2019): 233–43. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.58674.

Full text
Abstract:
Nella produzione novellistica di Grazia Deledda si trovano evidenti tracce di fantastico. Si tratta di un fantastico che si muove tra strano e meraviglioso, tra rêverie (intesa come una situazione in cui l’ìo, dimentico della sua storia contingente, lascia errare il proprio spirito e gode così di una libertà simile a quella del sogno) e narrazioni di superstizioni e leggende popolari in cui si avvicendano maghi dai poteri sovrumani, statuette in cui sono conficcati spilloni, giaculatorie propiziatorie, uso di olio santo o paramenti sacerdotali per fare riti magici. A onor del vero, tutta la produzione deleddiana reca tracce di incantamenti e mistero; tuttavia il presente studio intende indagare, all’interno della produzione novellistica, solo un aspetto del fantastico deleddiano, quello rappresentato dalle figure fantasmatiche. Deledda pare trovare nella forma del racconto la formula più adatta a unire l’elemento magico a quello realistico rappresentato dal mondo barbaricino.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Cravero, Mattia. "Chi dice ragna dice danno. Ecfrasi e ipostasi di Aracne nell’opera di Primo Levi." Quaderns d’Italià 26 (December 3, 2021): 187–98. http://dx.doi.org/10.5565/rev/qdi.497.

Full text
Abstract:
L’articolo analizza le citazioni ecfrastiche della Divina Commedia nell’opera di Primo Levi e dimostra la loro preponderanza nella produzione del chimico-scrittore. Due incisioni di Gustave Doré, in particolare, si ancorarono alla mente del giovane Levi quando, da piccolo, sfogliò e risfogliò l’opera dell’artista francese, fissandosi come un’icona inossidabile che raffigurava i versi di Dante. Ritornarono alla sua attenzione in età matura, sottoforma di simboliche reminiscenze, durante la sua attività di scrittore, favorendo la sua creatività letteraria e dimostrando un ascendente artistico che l’autore stesso negava di avere. L’intento del presente saggio è dunque dipanare il fil rouge della visualità nell’opera di Levi: tramite la comparazione dei passi e delle raffigurazioni della Commedia, ricostruendo la cronologia che intercorre tra questi rapporti, l’obiettivo è ricostruire l’influenza dell’arte nella vita e nella produzione letteraria del chimico-scrittore.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Frey, Bruno S. "Werner W. Pommerehne." Journal of Public Finance and Public Choice 12, no. 2 (October 1, 1994): 83–85. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539888.

Full text
Abstract:
Abstract Werner Pommerehne, professore presso l’Università di Saarbrücken, è morto improvvisamente l’8 ottobre 1994. Egli era un esempio di un tipo generale di economista politico, volto a comprendere i problemi del mondo reale e, quindi, orientato verso le indagini empiriche.I suoi interessi hanno riguardato un vasto campo d’indagine, nel quale occupano un posto rilevante gli studi di Public Choice e di finanza pubblica. Più in generale, il suo settore era costituito dall’economia non di mercato.I contributi di Pommerehne riguardano soprattutto tre aree della politica economica moderna: 1) le determinanti della spesa pubblica; 2) il confronto tra produzione privata e produzione pubblica; 3) l’economia sperimentale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Cherubini, Luca, Leonardo Ghezzi, Renato Panicciŕ, and Stefano Rosignoli. "L'interscambio commerciale tra il mezzogiorno e il centro nord: struttura e meccanismi di propagazione degli shock." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 1 (May 2012): 42–86. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-001003.

Full text
Abstract:
In questo lavoro si esaminano le interdipendenze economiche tra le diverse aree geografiche del Paese, nel periodo 1995-2006, attraverso un modello di Input- Output multiregionale. I risultati mettono in luce che la domanda di beni rivolta al Mezzogiorno produce solo in parte effetti sull'economia locale, mentre si generano significativi incrementi dell'offerta proveniente dalle altre aree geografiche e dall'estero. Per esempio, nel 2006 un aumento di 100 euro della domanda finale interna del Mezzogiorno induceva un incremento complessivo della produzione di 169 euro, di cui 97 a beneficio della produzione locale e 52 del resto dell'Italia; lo stesso aumento nel Nord-Ovest attivava una produzione totale di circa 172 euro, di cui 114 nella stessa area e circa 35 nelle altre aree del Paese. La domanda finale interna che si genera nelle singole macro-aree produce nel Mezzogiorno un saldo commerciale interregionale negativo, mentre nel Nord-Ovest genera un surplus nelle transazioni commerciali con le altre macro-aree. La dipendenza dell'economia meridionale dall'offerta del Centro-Nord non mostra variazioni di rilievo nel periodo di analisi, mentre il Nord-Est e il Centro hanno aumentato gradualmente, nel tempo, il proprio livello di integrazione produttiva e commerciale con il Nord-Ovest. La minore apertura al commercio internazionale delle regioni centrali e meridionali le rende meno vulnerabili agli shock negativi della domanda mondiale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

Domenico Morreale. "Il catalogo perduto. La produzione per l’infanzia della casa editrice cattolica SEI di Torino, di Francesca Davida Pizzigoni, FrancoAngeli, 2021." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 322–23. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.217.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

Di Viggiano, Pasquale Luigi. "DEMOCRAZIA DIGITALE COME DIFFERENZA:." Revista da Faculdade Mineira de Direito 24, no. 48 (March 18, 2022): 64–78. http://dx.doi.org/10.5752/p.2318-7999.2021v24n48p64-78.

Full text
Abstract:
La partecipazione sociale e politica digitale contemporanea (e-Democracy) è un prodotto della digitalizzazione dello Stato e dei suoi apparati, caratterizzata dalla produzione di nuovi diritti resi possibili dalle tecnologie della comunicazione. La digitalizzazione degli apparati dello Stato attraverso le nuove tecnologie basate su algoritmi intelligenti e le norme sulla società dell’informazione e della comunicazione hanno innescato la produzione di cosiddetti “nuovi diritti” la cui esigibilità amplia il concetto di democrazia stabilendo una differenza tra il tradizionale governo della cosa pubblica e le crescenti pretese delle comunità sempre più legate al sistema della comunicazione digitale. I diritti di accedere a Internet e alla rete, all’e-voting, a comunicare con la PA attraverso le nuove tecnologie, a ricevere servizi pubblici digitali sono paralleli a doveri dello Stato caratterizzati dalla soddisfazione dei nuovi diritti. Contemporaneamente cresce il rischio che forme di partecipazione digitale producano livelli di esclusioni intollerabili che intaccano la democrazia. Osservare e descrivere, con gli strumenti concettuali del Centro di Studi sul Rischio, come il sistema del diritto, della politica e della società evolvono attraverso il rapporto con l’ecosistema digitale trainato dall’arcipelago delle intelligenze artificiali rappresenta l’obiettivo e la sfida sempre incerta negli esiti, sempre nuova nelle acquisizioni ma sempre stimolante e proficua sotto il profilo della ricerca sociale, politica e giuridica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Verzichelli, Luca. "LA CLASSE POLITICA DELLA TRANSIZIONE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 26, no. 3 (December 1996): 727–68. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024552.

Full text
Abstract:
1994-1996. Un complesso periodo di rinnovamentoLa recente transizione italiana ha riaperto questioni che negli ultimi anni erano state trascurate dalle analisi politologiche, come le trasformazioni della classe politica e dei suoi modelli di selezione e carriera. Diversi contributi hanno evidenziato la nuova rilevanza assunta da tali questioni, confortati peraltro da un'ampia produzione pubblicistica che si è concentrata essenzialmente sulle caratteristiche socio-professionali dei nuovi politici e sul tasso di rinnovamento del personale parlamentare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

Giusti, Nicoletta. "Corto circuiti tra produzione e consumo nell'editing delle collezioni di moda." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 116 (April 2010): 105–17. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-116010.

Full text
Abstract:
In questo articolo l'autrice intende mostrare come sia opportuno utilizzare il concetto beckeriano di editing per analizzare il processo creativo nella moda e come l'utilizzo di questo concetto come categoria euristica permetta di mettere in evidenza importanti circolaritŕ tra produzione e consumo. Attraverso l'analisi empirica del lavoro nel processo di concezione delle collezioni viene confermata l'impossibilitŕ di separare concettualmente produzione e consumo, organizzazione e mercato nell'industria della moda.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

Bombara, Daniela. "Al margine dei margini: ribellione, esperienza del dolore e denuncia sociale in Letteria Montoro, donna siciliana e scrittrice del Romanticismo." Revista Internacional de Culturas y Literaturas, no. 20 (2017): 171–87. http://dx.doi.org/10.12795/ricl.2017.i20.13.

Full text
Abstract:
Questo lavoro esamina la produzione della messinese Letteria Montoro (1825-1893), poetessa e autrice di Maria Landini, romanzo popolare con protagonista una donna ribelle, che combatte per affermare la propria libertà nello squallido scenario di una società degradata. Volontà di impegno politico, critica sociale e ‘cattiveria rappresentativa’ configurano la produzione di Montoro, apparentemente marginale e del tutto ignorata dalla critica, come perfettamente inserita nel contesto ideologico del Romanticismo italiano.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

BERTUCCIOLI, GIULIANO, and EDOARDO PROVERBIO. "ON A SINGULAR CHINESE PORTABLE SUNDIAL *." Nuncius 1, no. 1 (1986): 47–58. http://dx.doi.org/10.1163/182539186x00034.

Full text
Abstract:
Abstracttitle RIASSUNTO /title La produzione di orologi solari portatili orizzontali e verticali risale in Cina presumibilmente al XVII-XVIII secolo a seguito della diffusione degli orologi di produzione europea. Viene descritto un singolare orologio solare portatile cinese conservato al Museo Siamese di Cagliari. L'orologio presenta caratteristiche del tutto particolari e si presume che sia stato costruito ed utilizzato per fini divinatori sulla base di alcune antiche dottrine astrologiche e geomantiche cinesi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

Piticchio, Tommaso, and Francesco Frasca. "Endocrinopatie e anemie / anemie ed endocrinopatie: una si(pali)ndrome spesso misconosciuta." L'Endocrinologo 21, no. 4 (August 2020): 277–83. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-020-00764-6.

Full text
Abstract:
Sommario È comune osservazione nella pratica clinica che, spesso, i deficit endocrini si accompagnano ad anemie di vario grado. È anche noto che alcune specifiche anemie quali la talassemia possono essere associate a deficit endocrini di diversa gravità ed espressione. La gran parte degli ormoni, con vari meccanismi, può regolare la produzione di eritrociti nel midollo osseo. Quest’azione ormonale può essere diretta sui precursori della linea eritrocitaria o indiretta sulla produzione di eritropoietina a livello renale. Inoltre, quest’effetto può esplicarsi favorendo l’azione dell’eritropoietina sui precursori eritroidi stessi. In questa rassegna saranno presi in esame i diversi aspetti, onde includere l’anemia come parte integrante della pratica clinica endocrinologica sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Mazzanti, Edoardo. "Brevi note sulla tutela penale della produzione alimentare locale." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (January 2021): 63–76. http://dx.doi.org/10.3280/aim2018-002005.

Full text
Abstract:
Il lavoro offre una breve rassegna delle fattispecie penali applicabili a difesa della produzione alimentare locale. Introdotto il tema dell'origine dei prodotti alimentari ai fini penali, il contributo dà conto, prima, dei delitti del Titolo VIII Capo II del codice penale; poi, della complessa disciplina a difesa del made in Italy, contenuta nella legge n. 350/2003. Evidenziate le principali criticità dell'assetto attuale, nella parte finale si prospettano schematicamente alcune possibili direttrici di riforma.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Giannichedda, Enrico. "Costruire storie e raccontare produzioni." Ex Novo: Journal of Archaeology 5 (May 24, 2021): 119–43. http://dx.doi.org/10.32028/exnovo.v5i.416.

Full text
Abstract:
Prendendo le mosse dalle recenti acquisizioni dell’archeologia cognitiva, Michele Cometa, uno specialista di storia e teoria della letteratura, affronta in un corposo volume una questione fondamentale: la relazione fra produzione di utensili (i cicli produttivi), evoluzione del linguaggio, sviluppo di capacità narrative finalizzate a raccontare ‘storie’ utili. Una questione che, a mio avviso, non può riguardare soltanto gli specialisti della preistoria antica e dei processi di ominazione, perché ha molto a che vedere, in qualsiasi contesto preindustriale e prescientifico, con la trasmissione dei saperi tecnici (e, difatti, Cometa rinvia alle opere di A. Leroi-Gourhan), l’archeologia della produzione, la capacità di leggere in un manufatto la commistione di ‘funzione’ e ‘bellezza’ (o stile). Scopo del presente lavoro, oltre ad invitare a riflettere sulle tesi di Cometa a partire ovviamente dal libro, vi è ribadire, indipendentemente dai termini utilizzati e dalle partizioni disciplinari, l’utilità di studi archeologici in cui si fa storia della cultura materiale tenendo insieme la ricostruzione dei comportamenti (tecnici) e quella dei significati (sociali) anche grazie allo studio delle scelte ‘narrative’ adottate dagli antichi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Scharf, Gian Paolo Giuseppe. "Notariato milanese e notariato aretino medievali a confronto (secoli XIII-XIV)." Italian Review of Legal History, no. 7 (December 22, 2021): 677–89. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/16905.

Full text
Abstract:
Milano e Arezzo, due città apparentemente molto distanti, ma in realtà piuttosto simili in fatto di civiltà notarile, vengono qui confrontate da questo punto di vista per evidenziare similitudini e particolarità della produzione notarile, della sua conservazione, della carriera e del ruolo di tali protagonisti, del formulario usato da essi. L’analisi viene estesa anche al contado, considerato parte inscindibile di un unico spazio comunale che nella città aveva il suo centro.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Farruggio, Agata. "I ritratti di uomini illustri negli albarelli siciliani cinquecenteschi." ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, no. 1 (May 2021): 131–37. http://dx.doi.org/10.3280/asso2020-001014.

Full text
Abstract:
L'autrice partendo dall'esame degli albarelli cinquecenteschi di produzione italiana, e siciliana in particolare, sopravvissuti nelle collezioni siciliane pubbliche e private ripercorre il tema del ritratto di personaggi immaginari o storici presente in essi e, sulla scorta della storiografia esistente, traccia una linea di collegamento tra gli stilemi decorativi della maiolica e i coevi moduli rappresentativi delle incisioni e delle illustrazioni dei libri a stampa della seconda metà del XVI secolo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Lanzani, Arturo. "Un commento: geografie della produzione e questioni urbanistiche emergenti." TERRITORIO, no. 81 (September 2017): 119–22. http://dx.doi.org/10.3280/tr2017-081027.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Bianco, Adele. "Responsabilitŕ sociali e capitalismo d'inizio secolo." PARADIGMI, no. 1 (April 2010): 101–13. http://dx.doi.org/10.3280/para2010-001008.

Full text
Abstract:
L'articolo traccia la storia e avanza una definizione della Responsabilitŕ sociale delle imprese (RSI) nella presente congiuntura capitalistica. Analizza i diversi contesti tematici in cui essa opera, i diversi aspetti della produzione e della vita quotidiana sui quali influisce, ed illustra le diverse procedure empiriche e i metodi per misurarla e certificarla a livello internazionale. La conclusione evidenzia la necessitŕ di un sempre maggiore esercizio della responsabilitŕ sociale, sia a livello delle imprese sia nella vita quotidiana di cittadini e consumatori.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

Curami, Andrea. "Miti e realtŕ dell'industria bellica della Rsi." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 261 (February 2011): 680–719. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-261007.

Full text
Abstract:
L'autore parte dalla constatazione che le ricerche sul ruolo dell'industria bellica italiana durante la Repubblica sociale italiana hanno a lungo riproposto i miti nati negli anni di guerra piuttosto che offrire dati sulla produzione sui quali riflettere. Molte affermazioni hanno ricalcato le memorie difensive degli industriali, interessati dopo il 1945 a svalutare il proprio contributo allo sforzo bellico del Terzo Reich e favoriti nella loro ricostruzione dall'indisponibilitŕ di fonti specifiche. Il tema viene cosě affrontato sulla base di una vasta ed eterogenea documentazione, utilizzata per disegnare il complesso mosaico del contributo che piccole, medie e grandi aziende italiane diedero alle forze armate tedesche, il cui obiettivo fu anzitutto rendere il Gruppo di armate B il piů possibile autonomo rispetto all'industria tedesca. L'autore ricostruisce i complessi rapporti tra gli occupanti, la Rsi e le industrie italiane, mettendo in rilievo l'importanza della mobilitazione dell'industria nazionale che, accanto a produzioni obsolete e volte a impiegare le maestranze per frenarne il malcontento, sviluppň, in sedi decentrate e coperte dal segreto, la produzione di componenti per i mezzi bellici piů avanzati di cui furono dotate le forze armate tedesche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography