Academic literature on the topic 'DELITTO CONTRO IL PATRIMONIO'

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Journal articles on the topic "DELITTO CONTRO IL PATRIMONIO"

1

Borghi, Vando, and Lisa Dorigatti. "Trasformazioni del lavoro, globalizzazione e ricerca sociale: piste di esplorazione per rinnovare la difesa del lavoro." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 123 (September 2011): 32–48. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-123003.

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Abstract:
L'articolo si colloca al crocevia tra tre ambiti problematici: le trasformazioni del capitalismo contemporaneo, gli orizzonti dell'azione sindacale e il ruolo della ricerca sociale. Alcune delle principali caratteristiche del capitalismo reticolare, che è la forma assunta dal capitalismo nei decenni più recenti, vengono schematicamente richiamate. è in questo contesto, infatti, che l'azione sindacale è venuta mostrando crescenti segni di affanno e di difficoltŕ, sia per quanto riguarda il suo ‘potere strutturale' che quello ‘associativo'. Tuttavia, è in questo stesso contesto che emergono, in diverse parti del mondo, esperienze significative di innovazione dell'azione sindacale stessa. Queste risultano assai interessanti per rinnovare il patrimonio delle risorse cognitive e metodologiche cui la solidarietŕ organizzata puň attingere. Si tratta di uno scenario in cui, a fronte dell'ondata espansiva della mercificazione che ha segnato i decenni più recenti, sembra particolarmente utile riprendere il concetto messo a fuoco da Karl Polanyi, di ‘contro-movimento'. A tale proposito, la ricerca sociale svolge un ruolo assai importante, per quanto delicato.
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2

León Mendoza, Juan. "Determinantes de la violencia urbana en Lima Metropolitana y Callao: Casos de delitos contra el patrimonio." Pensamiento Crítico 20, no. 1 (January 26, 2016): 075. http://dx.doi.org/10.15381/pc.v20i1.11485.

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Abstract:
El artículo tiene como objetivo fundamental especificar las variables que coadyuvan a la generación de los delitos contra el patrimonio (robos y asaltos).Actualmente, el delito contra el patrimonio es el problema de violencia e inseguridad urbana más importante en la capital peruana e inclusive su grado de incidencia tiende a incrementarse.Según los resultados de las regresiones econométricas efectuadas, los principales determinantes de la generación de los delitos contra el patrimonio son: la desigualdad en la distribución de ingresos, el consumo de droga, la densidad poblacional y la pobreza; siendo las elasticidades estimadas de 4.23, 0.20, 0.17 y-0.15 respectivamente.Clasificación JEL: K11
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Meza Lagos, Consuelo. "Vocabulario del delito contra el patrimonio." Consensus 21, no. 2 (December 1, 2016): 39–52. http://dx.doi.org/10.33539/consensus.2016.v21n2.386.

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4

Reales, Francesc. "El delito de robo con fuerza en vivienda en Cataluña: Un estudio criminológico." Revista Española de Investigación Criminológica 8 (April 1, 2010): 1–26. http://dx.doi.org/10.46381/reic.v8i0.54.

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Abstract:
Dentro de los delitos contra el patrimonio y el orden socioeconómico se encuentra el robo en domicilio, este agravante del delito de robo con fuerza, de gran repercusión mediática, aumenta y disminuye a lo largo de diversos periodos temporales y debido a multiplicidad de causas. En el estudio empírico que aquí se presenta se analizan diversas variables tales como, la inmigración, el paro, la construcción de viviendas..etc. en unas determinadas áreas geográficas de Cataluña y durante el periodo 2000-2008. A la conclusión que se llega es que, determinadas variables sí favorecen la comisión de este delito, mientras que otras aportan poco al desarrollo del hecho delictivo.
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5

Muñoz Arango, Campo Elías. "EL DELITO DE SECUESTRO." Anuario de Derecho, no. 48 (November 5, 2018): 178–86. http://dx.doi.org/10.48204/j.aderecho.n48a12.

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Abstract:
El secuestro es un delito grave que va en aumento, que atenta contra la libertad, en concreto la libertad ambulatoria por cuanto el sujeto no puede trasladarse de un lugar a otro, y en segundo lugar el patrimonio económico del mismo ya que está siendo obligado a entregar algo a cambio de su libertad. Al igual que en los delitos de privación de libertad, se afecta la libertad, sin embargo, en el secuestro consiste en secuestrar a la persona para obtener de ello o de otra como precio de liberación, dinero, bienes, información u otros documentos con efecto jurídico.
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6

Najar Farro, César Alfonso, Gerardo Garay Robles, and Leoncio Enrique Vásquez Solís. "La inclusión social educativa de los reos en cárcel por delito contra el patrimonio." Investigación Valdizana 12, no. 3 (September 28, 2018): 129–36. http://dx.doi.org/10.33554/riv.12.3.147.

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Abstract:
Consideramos que la inclusión social educativa de los reos en cárcel, es la situación donde éstas personas están directamente vinculadas a procesos de integración educativa, pero desaprovechada por este grupo poblacional, alienados culturalmente, que son inducidos a optar por el delito como alternativa de vida; y que son aceptados desde un punto de vista democrático por el Estado. El desarrollo del estudio tuvo como objetivo describir la inclusión social educativa de los reos en cárcel del Centro Penitenciario de Potracancha de Huánuco, reos que purgan condena por delitos contra el patrimonio; para ello se tuvo en cuenta el tipo de muestreo criterial, encuestados que tiene un rango de edad de 18 a 72 años. Para la recogida de datos se optó por un cuestionario, el cual estuvo basado en siete dimensiones. Los resultados muestran que en las siete dimensiones mayormente no existe inclusión social educativa, en forma general; un 70% de los encuestados considera que no existe inclusión social educativa, un 22% considera ocasionalmente y solo un 8% responde afirmativamente. Estos resultados demuestran que el país enfrenta una compleja y desafiante situación interna y que desborda la capacidad de la autoridad competente para solucionarlo.
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7

Suchecki, Zbigniew. "Wydalanie duchownych na podstawie kanonicznego procesu karnego." Prawo Kanoniczne 54, no. 3-4 (December 10, 2011): 77–115. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2011.54.3-4.03.

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Abstract:
Il processo penale canonico ha sempre costituito l’extrema ratio cui ricorrere solo quando fossero esaurite tutte le altre vie per ottenere la riparazione dello scandalo, il ristabilimento della giustizia, l’emendamento del reo (cfr. c. 1341). Le cause penali necessitano della presenza del promotore di giustizia in quanto con esse si vuole perseguire le finalità della giustizia e della tutela del bene pubblico. Per irrogare o dichiarare la pena il Codice di Diritto Canonico del 1983 prevede una doppia procedura penale: giudiziaria (che si concluderà con una sentenza) o amministrativa (stragiudiziale – che si concluderà con un decreto). Nel processo penale giudiziario il Promotore di giustizia svolge il compito di parte attrice o titolare dell’azione criminale contro l’imputato. Giovanni Paolo II nel discorso alla Rota Romana ha sottolineato che «l’istituzionalizzazione di quello strumento di giustizia che è il processo rappresenta una progressiva conquista di civiltà e di rispetto della dignità dell’uomo» (Cfr. Giovanni Paolo II, Discorso alla Rota Romana, (18 gennaio 1990), in L’Osservatore Romano, 19 gennaio 1990, p. 5). Si evince molto chiaramente dal can. 1342, § 1 la preferenza del legislatore per la via giudiziale. Infatti, il processo penale giudiziario offre maggiori garanzie di giustizia, in quanto assicura e garantisce in modo conforme il diritto alla difesa, permette al giudice di consolidare una maggiore certezza morale sull’esistenza dei fatti mediante l’acquisizione giudiziale delle prove, delle circostanze e dell’imputabilità, valutando tutte le circostanze del delitto, determina la condizione dell’imputato, precisa il grado del danno causato dal delitto, applica con equità la pena giusta alla luce degli elementi emersi durante il giudizio. Rimangono tuttavia casi in cui il legislatore indica la via giudiziale come la più adatta, che certamente offre maggiori certezze e garanzie ai fini dell’accertamento della verità, della giustizia e soprattutto della salvaguardia dei diritti dei fedeli. Innanzitutto essa è obbligatoria per irrogare o dichiarare le pene più gravi, come quelle espiatorie perpetue (can. 1336). «Per decreto non si possono infliggere o dichiarare pene perpetue; né quelle pene che la legge o il precetto che le costituisce vieta di applicare per decreto» (can. 1342, § 2). Il promotore di giustizia assume le vesti di parte attrice o titolare dell’azione criminale (actio criminalis) contro l’imputato. Egli è la persona pubblica costituita per tutelare il bene pubblico, che deriva dall’osservanza della legge, al di là delle considerazioni soggettive can. 1362, § 1; 1720, 3°; 1726. Nel processo penale, a protezione dei diritti del fedele il legislatore vieta espressamente di imporre all’imputato il giuramento e l’accusato non è tenuto a confessare il delitto (can. 1728, § 2). In questo modo si garantisce al reo la scelta della linea difensiva più opportuna senza costrizione a riconoscere i fatti che siano a sé sfavorevoli. Il processo penale giudiziario prevede e garantisce al reo un diritto fondamentale di appello dopo l’emanazione della sentenza di condanna (can. 1727, § 1). Inoltre garantisce il diritto di appello al promotore di giustizia nelle cause in cui la loro presenza è richiesta (cfr. cann. 1727, § 2, 1628). Il termine per proporre l’appello è di 15 giorni e va proposto avanti al giudice a quo, che ha emesso la sentenza. Può essere fatto a voce, ed in tal caso il notaio lo deve mettere per scritto avanti allo stesso appellante (can. 1630, § 2). Il can. 1353 disciplina che «l’appello o il ricorso contro le sentenze giudiziali o i decreti che infliggono o dichiarano una pena qualsiasi hanno effetto sospensivo». Il legislatore prevede nel Capitolo III: «de actione ad damna reparanda» un’azione contenziosa per la riparazione dei danni ingiustamente inferti dal delitto (cann. 1729–1731). Pur consentendo nell’ambito del processo penale giudiziario l’esercizio dell’azione per il risarcimento dei danni, il legislatore tiene sempre distinte le due azioni, quella criminale, tendente all’irrogazione o alla dichiarazione della pena, e quella contenziosa per la riparazione dei danni inferti dal delitto. La sentenza può essere eseguita dopo che sia passata in giudicato, ossia dopo una duplice sentenza conforme che non sempre si ha con la decisione di secondo grado.
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Flores Dávila, María Lourdes, and Sara Ynés Tello Cabello. "Reflexiones sobre el delito societario." LEX 15, no. 20 (December 2, 2017): 317. http://dx.doi.org/10.21503/lex.v15i20.1447.

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Abstract:
El presente artículo tiene por objetivo mostrar la necesidad de tipificar el delito societario en nuestro ordenamiento jurídico penal, para que se pueda controlar a las empresas y reprimir las conductas ilícitas que atentan contra el orden socioeconómico del país, ya que las conductas lesivas tienen un impacto en la economía, afectando a la comunidad. Mantener tales conductas como un delito contra el patrimonio (por ejemplo, fraude en la administración de personas jurídicas) solamente protege al particular. La investigación permite concluir en un aporte académico con una aproximación al problema planteado.
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Flores Dávila, María Lourdes, and Sara Ynés Tello Cabello. "Reflexiones sobre el delito societario." LEX 16, no. 20 (December 2, 2017): 339. http://dx.doi.org/10.21503/lex.v16i20.1447.

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Abstract:
El presente artículo tiene por objetivo mostrar la necesidad de tipificar el delito societario en nuestro ordenamiento jurídico penal, para que se pueda controlar a las empresas y reprimir las conductas ilícitas que atentan contra el orden socioeconómico del país, ya que las conductas lesivas tienen un impacto en la economía, afectando a la comunidad. Mantener tales conductas como un delito contra el patrimonio (por ejemplo, fraude en la administración de personas jurídicas) solamente protege al particular. La investigación permite concluir en un aporte académico con una aproximación al problema planteado.
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Cando-Vinces, Cesar Gabino, Julio César-de-Jesús Arrias-Añez, and Cesar Elias Paucar-Paucar. "Análisis jurídico sobre la evolución del delito de usura en la Legislación Ecuatoriana." IUSTITIA SOCIALIS 5, no. 2 (December 11, 2020): 759. http://dx.doi.org/10.35381/racji.v5i2.1058.

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Abstract:
La investigación tiene como objetivo realizar un análisis jurídico sobre la evolución del delito de usura en la legislación ecuatoriana con el objeto de medir la eficiencia y eficacia de la normativa vigente en la materia de delitos que afectan el patrimonio. Desde el ámbito metodológico se desarrolló bajo el enfoque analítico – sintético y a nivel descriptivo-documental desde un diseño bibliográfico; analizándose la información recopilada a través de la técnica de análisis de contenido, agrupándose aspectos teoréticos sobre el tema de la usura en el derecho del Ecuador. Se concluye que la usura representa un tipo penal que atenta contra la capacidad económica y financiera de las víctimas al ocasionar una disminución de su capital como consecuencia de estipularse un interés mayor al previsto en la ley, atentando contra el sistema financiero en detrimento de la política monetaria nacional, socavando el principio del comercio justo.
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Dissertations / Theses on the topic "DELITTO CONTRO IL PATRIMONIO"

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Tuero, Ochoa Karelín. "Los delitos contra el patrimonio cultural : delimitación de los ámbitos de responsabilidad penal y administrativa." Master's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2013. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/4668.

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Abstract:
Partiendo del entendimiento de que el patrimonio cultural es el legado histórico de nuestros antecesores, acerca dequiénes somos; su importancia, podemos esclarecerla en el siguiente pensamiento: “un pueblo sin cultura es como un hombre sin memoria”. Así lo entendí durante el tiempo de mis estudios iniciales de antropología y posteriormente de derecho, habiendo tenido la suerte de practicar en una fiscalía en la cual el fiscal era ad hoc para la Prevención y Preservación del Patrimonio Cultural en la ciudad del Cusco; ahí observe y fui parte de como los vacíos y deficiencias de nuestra legislación sobre la materia, llevan a la impunidad y abandono del patrimonio cultural. Razón por la que decidimos hacer un estudio jurídico sobre la protección del patrimonio cultural; pues, la labor de preservar nuestro patrimonionos corresponde a todos, a fin de transmitir a las sucesivas generaciones venideras; y, para ello se deben tomar acciones de administración, conservación, mantenimiento y restauración, así como acciones de protección administrativa y penal que buscan prevenir las infracciones contra los bienes del patrimonio cultural orientadas a su destrucción. Siendo el patrimonio cultural de la nación un tema multidisciplinario —en el que intervienen la arqueología, antropología, arquitectura y el derecho—, con la finalidad de alcanzar las tareas antes señaladas;será materia de nuestro estudio la última disciplina referida “al Derecho” en la que participan dos subdisciplinas del Derecho público (Derecho penal y Derecho administrativo), con el objeto de evitar el empobrecimiento y desaparición de importantes evidencias sobre el origen de los pueblos.La actuación del Derecho penal se produce a partir del reconocimiento constitucional de la calidad de bien jurídico de los bienes culturales y la expansión del Derecho, en cumplimiento de la labor de protección y preservación de los bienes culturales.
Tesis
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INGRAO, Cristina. "Un altro volto del diritto penale: la vittima nei reati contro il patrimonio." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2022. https://hdl.handle.net/10447/563387.

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Abstract:
La tesi intende analizzare il tema classico dei reati contro il patrimonio da una nuova prospettiva, quella della vittima, per troppo tempo solo una comparsa tanto del diritto penale sostanziale, che processuale, allo scopo di comprendere se e come le novità che l'hanno riguardata negli ultimi anni le abbiano davvero giovato o se, invece, sia necessario intervenire ancora, in modo più incisivo.
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VARESANO, BRIGIDA. "I CRIMINI CONTRO IL PATRIMONIO CULTURALE: NUOVE PROSPETTIVE DI TUTELA DEI DIRITTI UMANI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/791194.

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Abstract:
Tra le strategie di contrasto ai multiformi fenomeni criminosi afferenti al patrimonio culturale, riveste un ruolo cruciale l’affermarsi, a livello internazionale, del principio della responsabilità penale individuale. A fronte dell’attuale scenario internazionale, in cui i beni culturali sono stati sovente oggetto della furia iconoclasta di gruppi estremisti, la presente ricerca si propone di acclarare quale rilevanza penale sia riconosciuta dal diritto internazionale, in una prospettiva de iure condito, alla distruzione intenzionale del patrimonio culturale quand’anche questa sia svincolata dai conflitti armati. Onde risolvere tale queastio iuris, la ricerca adotta quel preciso ragionamento giuridico, sviluppato dai tribunali internazionali penali, al fine di affermare la responsabilità penale individuale per la violazione di norme internazionali. In specie l’indagine si occupa di verificare la sussistenza dei tre requisiti che, in ossequio alla giurisprudenza internazionale penale, sono necessari affinché un individuo possa ritenersi penalmente responsabile a livello internazionale per la distruzione di beni culturali: ovverosia, (a) l’esistenza di una norma internazionale che imponga un determinato obbligo di tutela dei beni culturali; (b) la produzione di serious conseguenze in seguito alla violazione della suddetta norma; (c) la generalizzata comminatoria della sanzione penale negli ordinamenti nazionali. Ciò posto, la prima parte del lavoro – avente perlopiù carattere introduttivo – è volta a fornire un inquadramento sistematico del corpus normativo posto a tutela del patrimonio culturale all’interno del sistema di garanzia dei diritti umani. In questo contesto, viene in evidenza come l’interesse del legislatore internazionale in materia si sia declinato in diversi approcci connotati, sia da una progressiva estensione della nozione di bene giuridico protetto, che dall’evoluzione della ratio di tutela perseguita. Al fine di dimostrare quanto detto, si analizza: in primo luogo il diritto internazionale umanitario, le cui disposizioni hanno riconosciuto un’immunità al patrimonio culturale nella sua consistenza materiale, salvaguardandolo dai danni, seppur collaterali, derivanti dalle ostilità armate; e in secondo luogo, la normativa di più ampio respiro che, abbracciando la più estesa nozione di cultural heritage, ha inteso la tutela del bene culturale quale componente essenziale del rispetto dei diritti umani. Una volta chiarita la genesi del sistema normativo, ci si sofferma funditus sulla evoluzione dello stesso, prestando particolare attenzione all’emersione di nuove finalità di tutela. Tramite l’analisi del law enforcement attuato dalla Corte di Strasburgo e dalla Corte interamericana dei diritti umani, in materia di diritti culturali dell’uomo, si provvede ad inquadrare gli obblighi internazionali a protezione dei beni culturali sotto la lente dei diritti umani. Passaggio, questo, che appare centrale onde comprendere la reale portata del divieto di distruggere il patrimonio culturale in qualsivoglia contesto, e non solo in quello bellico. Esaurita la trattazione concernente le norme primarie, ed individuata dunque la sussistenza di specifici obblighi internazionali, l’indagine si concentra poi sulle conseguenze scaturenti, sul piano secondario, in caso di violazioni. Avendo riguardo alle reazioni poste in essere nella Comunità internazionale, essenzialmente realizzate tramite forme istituzionalizzate, quali quelle dell’UNESCO e delle Nazioni Unite, ci si occupa di appurare il grado di gravità riconosciuto alla rottura della legalità in materia. Sicché, guardando al dato fattuale, cioè all’azione solidale ed istituzionale attuata dagli omnes in risposta alla distruzione iconoclasta, si ricostruisce la natura erga omnes del divieto di distruggere il patrimonio culturale, e più in generale degli obblighi protettivi a questo relativi. Acclarato che la distruzione deliberata del patrimonio culturale integra una violazione grave del diritto internazionale, l’ultima parte dell’indagine – che rappresenta forse quella più innovativa – è volta ad accertarne la rilevanza penale nell’ambito dei sistemi giuridici nazionali. Infine, seguendo un ragionamento induttivo, che muove quindi dalle esperienze nazionali, e che si colloca comunque in una prospettiva de iure condito, potrà evincersi l’esistenza o meno di un principio generale, comune agli ordinamenti interni, volto a responsabilizzare penalmente l’individuo per la distruzione deliberata del patrimonio culturale in tempo di pace.
The principle of individual criminal responsibility plays a crucial role among all the different strategies to face the manifold criminal phenomena which currently undermine cultural heritage. Against the recent historical background, where the cultural heritage has been intentionally injured because of iconoclastic waves, the present research pursues a main objective, which can be summarized into the following query: is it possible to affirm the consolidation of the principle of the individual criminal responsibility vis-à-vis the intentional destruction of cultural property committed during peace time? In order to solve this question, the research follows the reasoning adopted by international criminal courts in order to affirm the principle of individual criminal responsibility for violations of international law. In particular the present work, which consists of two parts, aims to ascertain the fulfillment of the three criteria enunciated by the international criminal courts: (a) the existence of rules of international law laying down a specific obligation to protect cultural property; (b) the production of serious consequences in case of violation of such rules; (c) the generalized criminalization, into national legal systems, of a such offence. Consequently, the first part of the work – of an introductive character – is addressed to a systematic overview of the relevant legal framework, whose evolution highlights how the international tools have been characterized by either a progressive extension of cultural good notion, or an evolution of the pursued ratio legis. Therefore, the analysis takes moves from the ius in bello norms which have granted an immunity to cultural property, based on its civilian character and aiming to prevent those damages which are typically caused by armed conflicts. Finally, and especially, it considers those norms of a wider scope which – embracing the broader notion of cultural heritage – have interpreted the cultural property protection as a constituent part of the human rights protection system. Thus, addressing the attention on the most recent achievements of this evolutional process, the research turns to those legal instruments – such as Article 27 of the Universal Declaration of Human Rights (1948) and Article 15 of the International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights (1966) – whereby the international obligations related to cultural property could be interpreted as tools to defend a humankind interest, namely the peaceful enjoyment of the cultural rights: i.e. the right to take part to cultural life, as well as the right to have a cultural identity. However, the pivot of the present research is its second part, which is focused on the consequences deriving from the violations of the relevant international rules protecting cultural property and, consequently, from the cultural rights infringements. Indeed, the second part intends to establish whether the Rome Statute provisions has been overtaken by new rules of customary international law, according to which the intentional destruction of cultural heritage constitutes, besides a war crime, even a crime against humanity. To this scope, the analysis deals with the reactions that international actors have implemented for facing the iconoclasm plague. In order to ascertain the criminalization degree, the work firstly focuses on the pertinent case-law of the international criminal tribunals: indeed it is known that the International Criminal Tribunal for the former Yugoslavia before, and the Extraordinary Chambers in the Courts of Cambodia then, have already condemned the intentional attacks directed against cultural sites as crimes against humanity sub specie of persecution. Ultimately, the object of the last part is represented by the national legal systems, whereby it is given to retrace the criminal relevance degree which is recognized to the destruction of cultural heritage.
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Silva, Chiara. "Il sindacato del giudice penale nei reati contro la pubblica amministrazione: una verifica alla luce del delitto di abuso d'ufficio." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3421988.

Full text
Abstract:
The dissertation is on the syndacate of the penal judge as regards administrative field, taking in particular consideration the crimes against Public Government. The study is done distinguishing the subject from the different and more specific topic of the dis-enforcement of administative acts. The research underlines as, differently from the past, these days the perspective of the penal judge may rarely consist in diseinforcement since he must restrict himself merely to the investigation of the elements of the crime. After some general considerations and an examination of the legislative reforms, regarding this subject, which have been made with specific reference to the syndacate of the penal judge, the report focuses mainly on the crime of abuse of authority. About this specific crime, it has been necessary to verify here whether a wide syndacate of the judge is still existing, considering also the reform of 1997. Consequently the research study pays particolar attention to the problematic aspects of the offence of laws or regulations, the injustice of the event and the intention.
L’elaborato si occupa del sindacato del giudice penale in materia amministrativa, con particolare riferimento ai delitti contro la pubblica amministrazione. L’analisi si sviluppa, innanzi tutto, differenziando il tema rispetto al diverso e ben più ristretto argomento della disapplicazione del provvedimento amministrativo. Si pone in rilievo infatti come, al contrario che in passato, la prospettiva del giudice penale più che consistere nella disapplicazione debba limitarsi all’accertamento degli elementi del reato. Dopo alcune considerazioni generali, e una disamina delle riforme legislative succedutesi in materia, con particolare riferimento alle figure di reato che presentano maggiori spunti critici in tema di sindacato del giudice penale, lo studio si sofferma principalmente sul delitto di abuso d’ufficio. ‘E su tale reato, infatti, che si intende verificare, in particolare, la permanenza – o meno – di un ampio sindacato del giudice anche a seguito della novella del 1997. Gli elementi più problematici su cui si incentra l’attenzione, così, sono la violazione di legge o regolamento, l’ingiustizia dell’evento e il dolo intenzionale.
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Vizueta, Palacios Teófilo. "Reducción de los índices de inseguridad ciudadana por baja incidencia de delitos contra el patrimonio en el distrito de Chorrillos, durante el periodo 2011-2016." Master's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2018. http://hdl.handle.net/20.500.12404/14390.

Full text
Abstract:
En Perú, la criminalidad, así como la delincuencia resultan ser ambas las manifestaciones evidentes que más resaltan respecto a la violencia actual. Corroborando lo antes indicado, tenemos que en las zonas urbanas se hace frente a altas tasas de delincuencia que amenazan la seguridad de sus pobladores, no siendo muy alentadores los resultados de dicha confrontación. Por lo cual, se desprende que estamos con que la violencia ha llegado a convertirse en un problema que compromete a toda la sociedad, creándose la necesidad de que se implementen medidas que realmente tengan un impacto en la población para lograr reducirla. El distrito Chorrillos, según el Anuario Estadístico de la Criminalidad y de Seguridad Ciudadana 2011-2016-INEI, se encuentra en el cuarto lugar de las treinta jurisdicciones distritales a nivel nacional que tiene mayor cantidad de denuncias relacionadas a delitos; así también, se ubica en el mismo puesto de la misma cantidad de distritos también a nivel nacional con más denuncias por haberse cometido actos delictivos que atentan contra los bienes patrimoniales de las personas en sus diferentes formas. El proyecto de innovación, permitirá lograr el resultado que se espera, relacionado a la reducción de las cifras sobre hechos que de manera directa afecten la seguridad del ser humano, y que son perpetrados contra sus bienes patrimoniales en el distrito de Chorrillos; requiriéndose dejar de lado la débil institucionalidad dentro del CODISEC-Chorrillos, con la cual no ha sido posible realizar un verdadero trabajo o accionar articulado y a la vez coordinado entre todos los integrantes, quienes son responsables de llevar a cabo la estrategia adecuada para combatir las actividades o acciones que atentan directamente contra la seguridad de la ciudadanía en el distrito. En resumen, comprobar la efectividad que representaría el hecho de que se realice un trabajo articulado y coordinado entre los integrantes del CODISEC, se vería reflejado en el resultado valorado por la población, al haberse reducido el accionar delictivo en las zonas denominadas críticas de acuerdo al mapeo de riesgo, formulado este último en un trabajo coordinado entre las comisarías y Subgerencia responsable de seguridad ciudadana de Chorrillos
In Peru, criminality, as well as crime, turn out to be both the most evident manifestations that stand out against the current violence. Corroborating the above, we have in urban areas is faced with high crime rates that threaten the safety of its residents, not very encouraging results of such confrontation. Therefore, we can see that violence has become a problem that commits society as a whole, creating the need to implement measures that really have an impact on the population in order to reduce it. The Chorrillos district, according to the Statistical Yearbook of Crime and Citizen Security 2011-2016-INEI, is in the fourth place of the thirty district jurisdictions nationwide that has the highest number of complaints related to crimes; likewise, it is located in the same position of the same number of districts also at the national level with more complaints for having committed criminal acts that attempt against the patrimonial assets of people in their different forms. The innovation project will make it possible to achieve the expected result, related to the reduction of figures on facts that threaten the safety of the people perpetrated against their patrimonial assets in the district of Chorrillos; requiring to leave aside the weak institutionality within the CODISEC-Chorrillos, with which it has not been possible to carry out a real work or articulated and coordinated action among all the members, who are responsible for carrying out the appropriate strategy to combat the actions that threaten the security of citizenship in the district. In summary, to verify the effectiveness that would be represented by the fact that an articulated and coordinated work is carried out among the members of CODISEC, would be reflected in the result valued by the population, since criminal activity has been reduced in the so-called critical areas according to the risk mapping, formulated this last one in a coordinated work between the police stations and Assistant Manager in charge of citizen security of Chorrillos.
Tesis
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Gracia, Sánchez Mercè. "Les polítiques de salvaguarda del patrimoni cultural a Catalunya: de la Guerra Civil a la Postguerra (1936-1943)." Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2016. http://hdl.handle.net/10803/398134.

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Abstract:
La recerca s’emmarca dins les anàlisis sobre les polítiques de salvaguarda del patrimoni en períodes de conflicte, tenint en compte que el patrimoni es converteix sovint en objecte de confrontació política i, fins i tot, militar, per les seves implicacions simbòliques, logístiques i econòmiques. Per tant, la tesi es centra en l’anàlisi de les actuacions polítiques de protecció del patrimoni cultural durant la Guerra Civil i en el període de la immediata Postguerra a Catalunya, entenent aquestes accions en un sentit de polítiques ideològiques (usos simbòlics i polítics del patrimoni) i tècniques (polítiques de preservació davant de l’espoli i destrucció del patrimoni), per part dels dos bàndols enfrontats. El coneixement de les polítiques de preservació de patrimoni en períodes de conflicte esdevé, així, un exemple remarcable de les polítiques públiques en relació al patrimoni en situacions límit, el que ens fa entendre la importància sociopolítica del patrimoni i el seu valor identitari. En aquest sentit, la recerca pretén ser una contribució a l’anàlisi dels significats socials i simbòlics del patrimoni i, alhora, de la seva gestió pública. Es tracta, doncs, d’una recerca històrica, centrada en l’estudi de les polítiques de gestió del patrimoni entre 1936 i 1943, que utilitza una metodologia fonamentalment qualitativa i de caràcter documental, i parteix de fonts bibliogràfiques, de l’anàlisi de disposicions legals, d’escrits de testimonis directes, de reculls de premsa i d’articles de l’època, i de material gràfic.
The research is framed inside the analysis on the policies of heritage preservation in conflict periods, taking into account that the heritage often becomes an object of political, and even military, confrontation, for their symbolic, logistical and economic implications. Therefore, the thesis focuses on the analysis of the political action of protection of cultural heritage during the Spanish Civil War and in the immediate post-war period in Catalonia, understanding these actions as ideological policies (symbolic and political uses of heritage) and techniques (preservation policies before the plundering and destruction of cultural heritage), by the two warring sides. The knowledge of policies for the preservation of the heritage in times of war becomes a remarkable example of public policies in relation to the heritage in limit situations, which makes us understand the socio-political importance of heritage and its identity value. In this regard, the research is intended to be a contribution to the analysis of the social and symbolic meanings of heritage and at the same time of its governance. It is therefore a historical research, focused on the analysis of the management policies of the heritage between 1936 and 1943; using a methodology primarily qualitative and documentary. Starting from bibliographic sources, the analysis of the legal provisions of the period, the writings of direct witnesses, the press, some articles and materials graphic of those ages.
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Barraza, Henríquez Gonzalo Andrés. "Análisis comparativo de las tres propuestas de proyectos de reforma al Código Penal sobre el nuevo delito de administración desleal." Tesis, Universidad de Chile, 2018. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/152791.

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Abstract:
Memoria (licenciado en ciencias jurídicas y sociales)
El presente trabajo tiene como objetivo analizar los anteproyectos de Código Penal que se han realizado respecto a la figura de administración desleal, para luego compararlos y poder observar y examinar los esfuerzos de tipificación, con aspectos destacables tanto positiva, como negativamente. Para lo anterior, se comenzará dando los presupuestos para poder entender este nuevo tipo que es ajeno a la legislación penal nacional. Es conveniente puntualizar que pese a que no se encuentre tipificado el delito, no quiere decir que los supuestos de hecho de éste, no ocurran. Es por lo anterior que analizaremos un par de casos donde se discute tangencialmente la ocurrencia de los hechos de administración desleal. Sin perjuicio de lo anterior, el esfuerzo central es analizar detalladamente cómo los redactores de los anteproyectos de Código Penal han regulado este nuevo delito. Al examinar este nuevo tipo penal en los tres anteproyectos, se puede ver notoriamente cómo se va complejizando la tipificación para lograr sancionar específicamente lo que en derecho comparado se conoce como administración desleal.
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Grozzo, Garcia Cesar Víctor Nelson. "Participación activa de la ciudadanía en la labor policial y fiscal, para hacer frente a la inseguridad ciudadana respecto a los delitos contra el patrimonio, robo y hurto : año 2016 en la ciudad de Chiclayo." Master's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2019. http://hdl.handle.net/20.500.12404/15450.

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Abstract:
Vemos hoy en día que la inseguridad ciudadana se incrementa a pasos agigantados, siendo la población la principal perjudicada con el deficiente accionar de las principales autoridades que deben hacer frente a este flagelo. Esto se ve reflejado en las cifras escandalosas de delincuentes que son detenidos por la Policía Nacional en flagrancia delictiva y que solo en horas son liberados por disposición fiscal, originando esto distanciamiento y falta de participación de la población para con la Policía Nacional y Fiscalía. Para la elaboración de este proyecto de innovación se ha utilizado el método cualitativo y considerado estadística de dos comisarías del distrito de José Leonardo Ortiz (Atusparia y José Leonardo Ortiz) del departamento de Lambayeque, las mismas que evidenciaron que de un total de setenta y cuatro (74) personas detenidas en flagrancia en la comisaria de José Leonardo Ortiz, año 2016- sesenta (60) fueron puestas en libertad, continuando su proceso en calidad de citados y solo catorce (14) son denunciadas ante el Poder Judicial en calidad de detenidos. Y esto solo por citar un ejemplo. Este proyecto de innovación plantea algunos cambios en las actividades de las instituciones comprometidas en la persecución del delito ( Policía Nacional y Ministerio Publico ) a través de la participación ciudadana, para de este manera mitigar la percepción de inseguridad y desconfianza existente y buscar aumentar el compromiso de la población respecto a estos casos. Es decir “control ciudadano” y participación activa de la población dentro de las dependencias policiales; siendo estos cambios viables a nivel organizacional y normativo , puesto que para que las instituciones comprometidas las ejecuten basta con una disposición emanada del Comité Nacional de Seguridad Ciudadana (CONASEC). En cuanto a la viabilidad económica, cada institución comprometida afrontara los gastos con recursos propios, los cuales serán mínimos.
We see today that citizen insecurity is increasing by leaps and bounds, with the population being the main harmed by the deficient actions of the main authorities that must face this scourge. This is reflected in the scandalous figures of criminals who are arrested by the national police in flagrante delicto and only in hours are released by fiscal disposition, causing this distancing and lack of participation of the population to the national police and prosecutor. For the elaboration of this innovation project, the qualitative method, considered statistic of two police stations of the district of José Leonardo Ortiz (Atusparia and José Leonardo Ortiz) of the department of Lambayeque, has been used, which by the way is one of the departments where Work has been done with the New Code of Criminal Procedure, which showed that out of a total of seventy-four (74) people arrested in flagrante delicto in the police station of José Leonardo Ortiz, 2016-60 (60) are released, continuing their process as quoted and only fourteen (14) are reported to the Judiciary as detainees. And this just to give an example. This innovation project proposes some changes in the activities of the institutions involved in the prosecution of crime (National Police and Public Ministry) in order to mitigate the perception of insecurity and mistrust and greater commitment of the population, "citizen control" "And more active participation of the population within the police agencies; These changes are viable at the organizational and normative level, since for the committed institutions to execute them, it is enough with a disposition emanating from the National Citizen Security Committee (CONASEC). In terms of economic viability, each committed institution will face the expenses with its own resources, which will be minimal.
Trabajo de investigación
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Curay, Zapata Pedro. "Diagnóstico en la investigación del delito contra el patrimonio en la modalidad de receptación en el año 2015 en la Ciudad de Lima efectuado por la división de investigación de robos de la DIRINCRI Lima." Master's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2018. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/13285.

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Abstract:
La presente investigación se basa en efectuar un diagnóstico del delito de receptación, en base al clima de inseguridad ciudadana que vive el país, en donde se ve afectado el patrimonio público y privado con el consecuente costo social de personas que sufren lesiones graves o muertes al ser víctimas de robos. El patrimonio obtenido ilícitamente es ofrecido en mercados negros o clandestinos, sin que se tenga una respuesta efectiva por parte del Estado para contrarrestar este ilícito penal. Todo esto a pesar que el Estado tiene una legislación que contempla y sanciona el delito de receptación. Sin embargo, no es suficiente para contrarrestarlo. Esta investigación los siguientes objetivos: 1) Identificar el proceso de investigación del delito contra el patrimonio en la modalidad de receptación a fin de mejorar las políticas públicas en relación a Seguridad Ciudadana 2) Identificar los problemas funcionales de la División de Investigación de Robos PNP (DIVINROB), en la investigación del delito de receptación para mejorar el proceso investigativo del delito de receptación y 3) Revisar la legislación aplicada al delito de receptación, para proponer políticas públicas de endurecimiento de las penas con normas legislativas que frenen la delincuencia en favor de una justa demanda social. Este estudio permitirá establecer el rol del Estado a través del eje de persecución del delito y se priorice las políticas públicas para recuperar la confianza de la ciudadanía y reducir los índices de inseguridad ciudadana.
Tesis
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Bittante, Elena <1996&gt. "La nuova frontiera del turismo digitale: il caso Heritage on the Edge. Scoprire come le persone nel mondo usano la tecnologia per proteggere il Patrimonio culturale contro il cambiamento climatico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19960.

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Abstract:
L’elaborato ha come scopo quello di analizzare, di approfondire e di dimostrare il modo in cui le tecnologie emergenti stiano intensificando e potenziando l’esperienza turistica. Più precisamente, l’analisi del progetto “Heritage on the Edge”, che fornisce al turista digitale la possibilità di immergersi in un tour virtuale di cinque siti Patrimonio dell’Umanità inseriti nella Lista Patrimonio dell’Umanità in pericolo, intende dare prova che le ICT impiegate, oltre a fornire all’utente online una maggiore comprensione dei rischi del cambiamento climatico, conferiscono il vantaggio di preparare preventivamente, responsabilmente e consapevolmente una vacanza attraverso la realtà aumentata. Sebbene non esista una vera e propria definizione di turismo digitale, il primo capitolo intende concettualizzarne il significato delineando il modo di fare turismo odierno, la figura attuale di turista e come la tecnologia sia entrata profondamente nel settore. Il secondo capitolo approfondisce il tema dell’esperienza turistica, la quale, secondo lo studio degli autori Neuhofer e Buhalis e secondo alcune testimonianze riportate da gestori di musei, può essere potenziata e rafforzata in base a un alto livello di co-creazione e di implementazione della tecnologia. Il terzo capitolo intende effettuare un’analisi del progetto Heritage on the Edge, nato dalla collaborazione tra ICOMOS, Google Arts & Culture e CyArk. Infine, il quarto capitolo riporta i vantaggi di utilizzo delle tecnologie immersive con un’ottica di turismo sostenibile
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Books on the topic "DELITTO CONTRO IL PATRIMONIO"

1

Boy, Carlo Baccaredda. I delitti contro il patrimonio mediante violenza. [Padova]: CEDAM, 2010.

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2

Bertolino, M. Nuovi orizzonti dei delitti contro il patrimonio nella circonvenzione di incapace e nell'usura. Torino: G. Giappichelli, 2010.

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3

Falcinelli, Daniela. L'atto dispositivo nei delitti contro il patrimonio: Sezioni e intersezioni del sistema penale. Torino: G. Giappichelli editore, 2013.

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4

Bellagamba, Filippo. Delitto contro l'onore. Torino: G. Giappichelli, 2010.

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5

Vargas, Fidel Rojas. Delitos contra el patrimonio. Lima: Grijley, 2000.

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6

Giorgio, Mario De, Mario Guagliani, and Stefano Tovani. I reati contro il patrimonio. Torino: G. Giappichelli, 2010.

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7

Fiore, Stefano. I reati contro il patrimonio. Italia: UTET giuridica, 2010.

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8

Vargas, Fidel Rojas. Los delitos contra el patrimonio en la jurisprudencia. Lima, Perú: Gaceta Jurídica, 2013.

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9

Vasconcelos, Francisco Herberto Pavón. Delitos contra el patrimonio: Comentarios de derecho penal. 7th ed. México: Editorial Porrúa, 1995.

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10

Siccha, Ramiro Salinas. Curso de derecho penal peruano: Delitos contra el patrimonio. Lima: IDEMSA, 2002.

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Book chapters on the topic "DELITTO CONTRO IL PATRIMONIO"

1

"DELITOS CONTRA EL PATRIMONIO." In Derecho penal aplicado. Parte especial. Delitos contra el patrimonio y contra el orden socioeconómico., 95–170. Dykinson, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv103x9zr.5.

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2

SÁNCHEZ, ALBERTO SUÁREZ. "Delitos contra el patrimonio económico." In Lecciones de derecho penal 3ed. Parte especial. Vol II, 349–400. 3rd ed. Universidad del Externado de Colombia, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1k03rm9.12.

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3

"CONCURSOS EN LOS DELITOS CONTRA EL PATRIMONIO ECONÓMICO." In Delitos contra el patrimonio económico, 435–500. Universidad del Externado de Colombia, 2013. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zjg2b7.21.

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4

"Los elementos especiales subjetivos en los delitos patrimoniales." In Delitos contra el patrimonio económico, 373–80. Universidad del Externado de Colombia, 2013. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zjg2b7.16.

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5

"LA ACCIÓN EN LOS DELITOS CONTRA EL PATRIMONIO ECONÓMICO." In Delitos contra el patrimonio económico, 29–44. Universidad del Externado de Colombia, 2013. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zjg2b7.5.

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6

"El dolo en los delitos contra el patrimonio económico." In Delitos contra el patrimonio económico, 361–72. Universidad del Externado de Colombia, 2013. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zjg2b7.15.

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7

"Clasificación de los delitos patrimoniales según la estructura del tipo." In Delitos contra el patrimonio económico, 47–58. Universidad del Externado de Colombia, 2013. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zjg2b7.6.

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8

"El objeto material en los delitos contra el patrimonio económico." In Delitos contra el patrimonio económico, 99–108. Universidad del Externado de Colombia, 2013. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zjg2b7.9.

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9

"La conducta en los delitos contra el patrimonio económico." In Delitos contra el patrimonio económico, 149–272. Universidad del Externado de Colombia, 2013. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zjg2b7.12.

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10

"Table of Contents." In Delitos contra el patrimonio económico, 7–16. Universidad del Externado de Colombia, 2013. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zjg2b7.2.

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Conference papers on the topic "DELITTO CONTRO IL PATRIMONIO"

1

"PS-109 - LA PATOLOGÍA DUAL EN EL DERECHO PENAL ESPAÑOL: ESPECIAL REFERENCIA AL DELINCUENTE ADICTO A LA COCAÍNA." In 24 CONGRESO DE LA SOCIEDAD ESPAÑOLA DE PATOLOGÍA DUAL. SEPD, 2022. http://dx.doi.org/10.17579/abstractbooksepd2022.ps109.

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Abstract:
En esta comunicación se presenta un estudio comparado de cincuenta y tres sentencias en las que concurre patología dual, enfermedad mental y consumo de cocaína, y treinta sentencias en las que únicamente concurre una adicción a la cocaína en el delincuente. Los objetivos de la investigación llevada a cabo son los siguientes: por un lado, analizar la génesis de los ilícitos cometidos por personas que padecen una enfermedad mental y presentan una adicción a la cocaína o, al menos, un consumo probado en el momento del delito. Pues, sólo es relevante para el Derecho penal el grado de afectación de las capacidades volitivas y cognoscitivas del sujeto en el momento de los hechos. Este análisis se ha centrado especialmente en el tipo de delito cometido, si ha implicado violencia o intimidación, el ánimo del delincuente, el tipo de sanción aplicada por el órgano juzgador; además de factores endógenos, exógenos o mixtos que concurran. Por otro lado, se han comparado estos resultados con otro análisis de sentencias de delincuentes adictos a la cocaína, pero sin enfermedad mental. La metodología que se ha utilizado ha sido una revisión de la literatura, del marco legal y de las propias sentencias, recopilando los datos a través de un formulario para realizar la comparación de los datos. En cuanto a los resultados obtenidos, se han encontrado diferencias significativas. En los casos en los que sujeto sufre una patología dual, priman los delitos contra las personas (homicidio, asesinato, lesiones...), incendios provocados, coacciones y amenazas...todos ellos con un elevado grado de violencia. Sin embargo, en los delitos en los que no concurre patología dual, sino únicamente la adicción a la cocaína, los tipos penales principales que encontramos son el tráfico de drogas y los delitos contra el patrimonio, normalmente para financiarse el adicto el propio consumo.
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