Academic literature on the topic 'Dati Vincolati'

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Journal articles on the topic "Dati Vincolati"

1

Bignamini, Bignamini. "Il consenso di chi non può consentire in sperimentazione clinica: etica e GCP a confronto." Medicina e Morale 48, no. 6 (December 31, 1999): 1087–105. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.790.

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Abstract:
In sperimentazione, il consenso di chi non può consentire costituisce l’incrocio di quattro condizioni alternativamente su base reale o formale: a) posizione etica o legalmente corretta; b) informazione e consenso, o documentazione del consenso; c) impossibilità fisica o tecnica; d) atti che non implicano o implicano utilità diretta per il paziente. Le incapacità previste dalla GCP sono: 1. non sa (o non può) leggere e scrivere; 2. minore o legalmente incapace ma con capacità reale; 3. minore o legalmente incapace senza capacità reale, o incosciente, con rappresentate legalmente accettabile; 4. minore o legalmente incapace senza capacità reale, o incosciente, senza rappresentante legalmente accettabile. Per queste condizioni la GCP prevede procedure precise che però possono porsi in contrasto con l’accettabilità etica e produrre conflitti con i comitati di etica, anche perché la GCP considera equivalenti il soggetto e il suo rappresentante, posizione accettabile in studi terapeutici ma non accettabile per studi non terapeutici. Quando l’incapacità al consenso è formale non c’è sostanzialmente contrasto fra GCP ed etica, purché l’informazione sia data in maniera completa e vi sia la possibilità reale di consentire liberamente. Su questi aspetti si concentrerà il comitato di etica. Quando l’impossibilità a consentire è reale, il comitato di etica ed il medico sperimentatore, vincolati ad operare sotto le condizioni specifiche degli interventi medici straordinari in emergenza, aventi come condizione irrinunciabile il presumibile beneficio per il soggetto stesso, potrebbero respingere su base vincolante etica e deontologica, anche protocolli formalmente conformi alla GCP.
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2

Mencarelli, Emanuela, and Luigi Milone. "La formazione e l'occupazione ambientale tra vincoli e nuove opportunità." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 2 (March 2012): 42–56. http://dx.doi.org/10.3280/pri2011-002004.

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Abstract:
In recent years, in the Italian panorama, many environmental training and educational activities have been aimed at facilitating and accelerating the transition to green economy. About 2000 training activities are offered every year by more than 500 private and public institutions, universities and research institutes. Given the amount of the educational and training investments and the relevance of the issues treated, it seems useful to analyse the characteristics and trends of environmental training, highlighted in the specific compass of basic training, degrees and post-degree, in order to explore critical aspects and potentialities. In this article employment trends data of three-year environmental degrees and master will be discussed. Significant occupational trends emerge, despite the influence of the economic crisis.
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3

Zabłocki, Jan. "Leges de plebiscitis." Prawo Kanoniczne 35, no. 1-2 (June 5, 1992): 237–46. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1992.35.1-2.13.

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Abstract:
Nella definizione data da Capitone (Gell. 10. 20. 2) si legge che per lex deve intendersi una delibera di carattere generale votata da popolo о plebe su proposta della magistratura. L’efficacia vincolante dei plebisciti, in quanto votati dai soli plebei senza il concorso dei patrizi, veniva tuttavia messa in dubbio (G. 1. 3). Varie fonti (Plin. Nat. hist. 16. 10. 37; Gell. 15. 27. 4; D. 1. 2. 2. 8; Inst. 1. 2. 4) sostengono che i plebisciti siano stati equiparati alle leggi soltanto con l’emanazione della legge Hortensia. Il racconto di Livio informa tuttavia che l’efficacia dei plebisciti era già stata regolamentata in due leggi anteriori: in primo luogo nella lex de plebiscitis (Liv. 3.54-55), votata sotto il consolato di L. Valerio e. M. Orazio, che avrebbe equiparato alle leggi i plebisciti che erano stati votati subito dopo la secessione della plebe; e in secondo luogo nella lex de plebiscitis (Liv. 8. 12. 14-16), votata su proposta del dittatore Publio Filone, che avrebbe riconosciuto vincolante per tutto il popolo qualsiasi plebiscito cui fosse concessa l’auctoritas patrum. Ma in breve una successiva lex Publilia Philonis statui che l’auctoritas patrum avrebbe dovuto concedersi preventivamente; e per qualche tempo non fu chiaro se tale disposizione riguardasse anche i plebisciti. Il problema fu definitivamente risolto dalla lex Hortensia, emanata nel periodo della dittatura di Ortensio.
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Giordano, Filippo Maria. "Willem Adolph Visser't Hooft e il federalismo europeo. Dalla Resistenza alle iniziative per l'unitŕ europea nel dopoguerra." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (October 2011): 93–110. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2011-002005.

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Abstract:
Con l'entrata in vigore il 1° dicembre 2009 del Trattato di Lisbona č stato conferito carattere vincolante alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. La Corte europea di giustizia, dopo quella data, ha giŕ richiamato le disposizioni della Carta in oltre trenta sentenze. Viene qui fatta una valutazione di questa prima giurisprudenza, ponendo l'accento sul fatto che la Corte ha, in linea generale, pienamente valorizzato la portata garantista del Bill of rights dell'Unione, assumendolo in alcuni casi come parametro di legittimitŕ ‘costituzionale' degli atti normativi sovranazionali. Il ruolo della Carta si profila oggi come centrale nello sviluppo della giurisprudenza ‘multilivello' ed influenzerŕ inevitabilmente anche gli orientamenti dei giudici nazionali, anche al di lŕ del suo ambito di applicazione diretta, cosě rafforzando la dimensione sostanziale della cittadinanza europea.
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5

Curami, Andrea. "I primi passi dell'industria aeronautica italiana." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 261 (February 2011): 623–52. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-261004.

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Abstract:
Il saggio esamina lo sviluppo dell'industria aeronautica dalla guerra italo-turca fino al suo consolidamento nella prima guerra mondiale, analizzando le cause dello stato lacunoso dei reparti aeronautici (ma non soltanto di quelli) allo scoppio della guerra e le motivazioni che portarono alla ragguardevole produzione, durante il conflitto, di circa 12.000 velivoli da parte della nascente industria nazionale, grazie a uno sviluppo tumultuoso e a un progressivo affrancamento dai vincoli internazionali che la speciale condizione del conflitto consentiva. Il rapporto tra lo Stato committente e l'industria aeronautica č il motivo centrale di questa disamina critica, che mette in luce i molteplici aspetti delle difficoltŕ incontrate dal paese per equipaggiare in maniera abbastanza efficiente l'aeronautica, soddisfacendo allo stesso tempo le aspirazioni degli industriali. Illuminante in questa prospettiva e la spesso dimenticata inchiesta parlamentare sulle spese di guerra, ricca di dati e di documenti preziosi per la storia dell'industria bellica nella Grande guerra.
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Pampanini, Rossella, Andrea Marchini, and Francesco Diotallevi. "Il mercato del tartufo fresco in Italia tra performance commerciali e vincoli allo sviluppo: il contributo delle regioni italiane." ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE, no. 3 (December 2012): 11–28. http://dx.doi.org/10.3280/ecag2012-003002.

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Abstract:
The aim of this paper is to provide some elements of synthesis useful for economic analysis of the general field of fresh truffle in Italy. In particular, this work focuses on aspects of production and trade (import/export) sector, analyzing, through specific indicators of performance, the strengths and weaknesses that the sector has to date, and, in this case, the importance in the same role that is played from the local economy of the different favorable regions compared to other Italian regions. The basic assumption is that there are significant potential to increase the local sales performance in response to increased worldwide demand.
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Pappalardo, Adriano. "SISTEMI ELETTORALI, SISTEMI PARTITICI CAUSE E CONSEGUENZE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 33, no. 2 (August 2003): 195–224. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200027155.

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Abstract:
IntroduzioneIn un passaggio frequentemente citato, Giovanni Sartori definisce il sistema elettorale «il più specifico strumento manipolativo della politica» (1968, 273; 1996, 11). In questo articolo, mi propongo di verificare le più tipiche «manipolazioni» attribuite al maggioritario o alla rappresentanza proporzionale, quelle sul sistema partitico. Al riguardo, è ancor oggi utile partire da Duverger (1954), il quale distingueva oltre cinquanta anni fa effetti psicologici ed effetti meccanici. Gli effetti psicologici entrano in causa prima, o al momento, del voto, condizionando la decisione degli elettori di votare o meno e, in caso affermativo, per quale partito. In questo, evidentemente, ha un plausibile peso la percezione che ogni sistema fornisce incentivi, o pone vincoli, a certi comportamenti, ed esige, quindi, una misura di adattamento alla sua logica di funzionamento. Date le alte soglie di rappresentanza associate ai sistemi maggioritari, l'adattamento si manifesta empiricamente sotto forma di voto strategico, cioè con la tendenza degli elettori a votare «utilmente», disertando i partiti senza possibilità di vincere e concentrandosi sui più forti.
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8

Castiglioni, Marco, Elena Faccio, Guido Veronese, Annalisa Poiana Mosolo, and Richard C. Bell. "Disturbi alimentari e costruzione del significato." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (November 2011): 5–28. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-003001.

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Abstract:
Secondo l'approccio sistemico-costruzionista la psicopatologia č una "scienza del significato": i disturbi psicopatologici sono legati a specifiche dimensioni semantiche e alla posizione occupata dai singoli individui nel loro contesto familiare. La semantica del potere č considerata la dimensione di significato critica per le persone che presentano disturbi alimentari (anoressia, bulimia, obesitŕ). Scopo della ricerca č sottoporre al vaglio empirico la teoria che connette i disturbi del comportamento alimentare (DCA) alla semantica del potere, formulando l'ipotesi che i significati personali "vincente/perdente" e i loro correlati siano predominanti per questi pazienti.. I costrutti personali di 30 giovani DCA (suddivisi in 10 obesi, 10 anoressiche, 10 bulimiche) sono stati rilevati utilizzando la tecnica delle Griglie di Repertorio (Kelly, 1955) e posti a confronto con quelli di un gruppo di controllo composto da 30 soggetti normo-peso. I costrutti personali sono stati classificati in categorie semantiche e i dati confrontati attraverso opportune analisi statistiche. Dai risultati emerge che i costrutti del gruppo DCA sono correlati alla semantica del potere piů di quelli del gruppo di controllo, confermando le ipotesi formulate, sebbene l'interpretazione dei dati relativi ai sottogruppi appaia meno chiara. Tali risultati sono discussi alla luce sia delle loro implicazioni cliniche sia dei vincoli metodologici della ricerca.
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Fortunato, Vincenzo. "Classe dirigente, cultura manageriale e sviluppo nel Mezzogiorno." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 162 (March 2022): 184–207. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-162009.

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Abstract:
L'articolo analizza alcuni dei principali risultati che emergono da una recente ricerca sulla presenza di manager e dirigenti nelle imprese meridionali e, più in generale sulla scarsa diffusione della cultura manageriale al Sud. Il ruolo svolto dai dirigenti d'impresa nello sviluppo del Mezzogiorno è un tema tanto rilevante quanto poco o affatto esplorato dalla letteratura socioeconomica che focalizza, invece, l'attenzione soprattutto sul ruolo degli imprenditori, dei sindacati e delle istituzioni. I manager e i dirigenti aziendali costituiscono, invece, un banco di analisi privilegiato e utile a comprendere le dinamiche all'interno delle imprese, le tensioni con l'imprenditore, gli elementi di arretratezza e innovazione, le potenzialità e i vincoli allo sviluppo di imprese moderne, competitive e in grado di affrontare con successo le sfide dei mercati globali. Utilizzando i dati, l'obiettivo è quello di approfondire la nostra conoscenza sul ruolo del management; di comprendere se e in quale misura la diffusione della cultura manageriale rappresenta un fattore in grado di influire sullo sviluppo; attraverso quali politiche e interventi è possibile rimuovere gli ostacoli e promuovere lo sviluppo della cultura manageriale nelle realtà del Mezzogiorno; qual è il ruolo dei contesti locali e degli altri attori dello sviluppo.
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Angelozzi, Andrea. "Problemi della previsione in psichiatria." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 4 (December 2021): 623–46. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-004005.

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Abstract:
Sono esaminati vari problemi relativi alla previsione in psichiatria. I dati disponibili mostrano, in modo simile alle scienze sociali, ampi limiti nella capacità previsionale, specie per quanto riguarda il suicidio, la violenza e altri aspetti comportamentali. Vengono esaminate le difficoltà che nascono dal cercare di derivare il futuro della persona dal suo passato, la mancata coerenza fra aspetti di personalità e possibili comportamenti e il privilegio dato a strumenti psicopatologici incentrati sul singolo caso, rispetto a quelli attuariali con valutazioni testistiche e statistiche. Vengono anche evidenziati i numerosi bias cognitivi che distorcono le previsioni, in particolare l'errore fondamentale di attribuzione, che privilegia aspetti personologici rispetto a quelli situazionali. Ma altri bias hanno una importante azione distorsiva, da quelli della rappresentatività a quelli della disponibilità, da quelli statistici, al framing o al priming. Emerge una psichiatria molto legata nelle pratiche ancora al senso comune e alla folk psychology, con la ricchezza ma anche i molti errori che la caratterizzano. Di fatto esiste una modesta capacità previsionale riconosciuta alla psicologia popolare e alla psichiatria, ma è legata più a vincoli situazionali che a modelli personologici e psicopatologici e in ogni caso scarsamente affidabile per la previsione clinica in psichiatria.
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Dissertations / Theses on the topic "Dati Vincolati"

1

ASCARI, ROBERTO. "A family of Flexible mixture distributions for constrained data." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241237.

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Abstract:
Alcune classi di dati sono definite su spazi matematici diversi dal classico spazio reale a D dimensioni. Ad esempio, i dati composizionali sono contenuti nel simplesso, cioè lo spazio dei vettori positivi con componenti che sommano all’unità. Questi dati si possono trovare in molti campi (geologia, medicina, economia, psicologia, etc.) e quindi la definizione di una qualche metodologia atta alla loro analisi è necessaria. La distribuzione più famosa definita sul simplesso è la Dirichlet. Nonostante essa abbia numerose proprietà matematiche, in molte applicazioni reali essa non si adatta molto bene ai dati a causa del rigido schema di indipendenze supposto dal modello e/o dalla rigidità imposta sulla parametrizzazione della matrice di varianze e covarianze. Inoltre, la Dirichlet permette di avere al più una moda finita. Lo scopo di questa tesi è quello di confrontare alcune distribuzioni definite in letteratura per superare gli svantaggi derivanti dalla Dirichlet. Nello specifico, sono stati richiamati gli aspetti principali della Additive Logistic-Normal (ALN, proposta da Aitchison nel 1986) e della Flexible Dirichlet (FD, proposta da Ongaro e Migliorati nel 2013). La FD può essere definita come un modello mistura con componenti distribuite secondo una Dirichlet e che quindi consente una maggiore flessibilità (ad esempio nella struttura della matrice di varianze e covarianze e nel permettere più mode finite). Le covarianze tra elementi distinti di un vettore distribuito secondo una FD sono negative. Nonostante questo sia coerente con il vincolo di somma a 1 imposto dal simplesso, spesso nei dati reali le covarianze di dati composizionali possono essere positive. Per questa ragione, in alcune conferenze è stata proposta una nuova distribuzione che generalizza la FD (e, di conseguenza, la Dirichlet): l’Extended Flexible Dirichlet (EFD). Questa distribuzione può essere ottenuta normalizzando una particolare base Y = (Y_1, …, Y_D), dove Y_r = W_r + X_r * U_r, r = 1,… , D. I vettori W=(W_1, …, W_D), U=(U_1, …, U_D) e Z=(Z_1, …, Z_D) sono congiuntamente indipendenti. Inoltre, W_r ~ Gamma(alpha_r, beta) sono variabili casuali indipendenti, U_r ~ Gamma(tau_r, beta) sono indipendenti tra loro e Z = (Z_1, …, Z_D) è distribuita secondo una Multinomial (1, p). Quindi, X = Y/(Y_1 + … + Y_D) ~ EFD(alpha, tau, p). Anche la EFD può essere espressa come un modello mistura e ha dei vantaggi rispetto alla FD: i cluster (derivanti dalla definizione di componenti della mistura) possono essere allocati in maniera più flessibile nel simplesso e inoltre le correlazioni possono assumere anche valori positivi tendenti all’unità. In questo lavoro sono stati completati alcuni aspetti teorici e computazionali. In particolare, è possibile ottenere stime di Massima Verosimiglianza per mezzo dell’algoritmo EM, il quale è molto preciso nel trovare il punto di massimo ma è sensibile al valore iniziale fornitogli. Per questo motivo è stato impostato uno studio di simulazione allo scopo di selezionare la miglior procedura di inizializzazione tra tre proposte. Il cuore di questa tesi riguarda la proposta di una nuova estensione della FD. È da notare che sia la FD che la EFD consentono di avere al più kSome kind of data are defined on unusual mathematical spaces instead of classical ones as the D-dimensional real space. For instance, compositional data belong to the D-dimensional simplex, defined as the space of positive vectors subject to a unit-sum constraint (i.e. proportions). Note that compositional data are prevalent in many disciplines (e.g. geology, medicine, economics, psychology, environmetrics, etc.), therefore their proper treatment is a relevant issue. The Dirichlet is one of the most known distribution defined on the simplex. Although it has several mathematical properties, in many real applications it does not fit the data well, due to its extreme forms of simplicial independence or stiffness in modeling cluster structure and the covariance matrix. Moreover, the Dirichlet distribution allows only one finite mode. The purpose of this thesis is to compare some distributions proposed in the literature in order to overcome these drawbacks. In particular, the main aspects of the Additive-Logistic Normal (proposed by Aitchison in his complete methodology in 1986) and the Flexibile Dirichlet (FD, proposed by Ongaro and Migliorati in 2013) distributions are recalled. The FD has a particular finite mixture structure (with Dirichlet components) that allows for multimodality and a more flexibile modelization of the covariance matrix. In particular, the covariance between distinct elements of a FD-distributed vector are negative; this is coherent with the unit-sum constraint imposed by the simplex, but in some applications such a covariance may be positive. For this reason, a new generalization of both the Dirichlet and the FD distributions has been proposed in some conferences: the Extended Flexible Dirichlet. This distribution can be obtained normalizing a particular basis Y = (Y_1, …, Y_D), where Y_r = W_r + X_r * U_r, r = 1,… , D. W_r ~ Gamma(alpha_r, beta) are independent random variables, U_r ~ Gamma(tau_r, beta) are independent of each other and independent of each W_r and Z = (Z_1, …, Z_D) is a further independent random variable distributed according to a Multinomial (1, p). Then X = Y/(Y_1 + … + Y_D) ~ EFD(alpha, tau, p). The EFD preserves a finite mixture structure as the FD, but it exhibits some relevant advantages over the FD, such as a more flexible cluster structure and a (even strong) positive dependence for some pairs of variables. In this work, some theoretical and computational aspects related to this model have been completed. In particular, it is possible to obtain Maximum Likelihood estimates through the EM algorithm that is a very precise procedure to find maximizers but it depends heavily on its starting point. For this reason, a simulation study aimed at selecting the best initialization procedure among three proposed have been set up. A very important and significant part of this thesis regards the proposal of a new extension of the Flexible Dirichlet. Both the FD and the EFD distributions allow for a number k < D of possible modes. Even this new model, called Double Flexible Dirichlet (DFD), has a finite mixture structure, but D*(D+1)/2 modes (one for each cluster implied by the mixture structure) are possible. Even this model allows for also positive correlation among two distinct elements of the composition, despite the unit-sum constraint. A lot of theoretical properties have been proved as well as computational aspects have been handled through the R software. The main drawback of this model is the high number of parameters to be estimated. This penalizes the DFD model when one compares it with other models through some criterion like AIC and BIC. Moreover, the DFD assumes that the D*(D+1)/2 clusters are located in a very rigid scheme. The presented models have been compared through simulation studies and analyzing two datasets: the olive oil data from the R package "pdfcluster" and a dataset regarding the results of the 2018 Italian general election.
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Lelli, Leonardo. "Un algoritmo per l'apprendimento di modelli dichiarativi di processo con vincoli sui dati." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
Il process mining è un insieme di tecniche utili per analizzare i log di eventi generati dai processi di business. Esistono due possibilità per descrivere tali processi: in maniera imperativa o in maniera dichiarativa. La modellazione imperativa descrive rigidamente cosa può accadere o meno in un processo, ad esempio tramite BPMN (Business Process Model and Notation). La modellazione dichiarativa, invece, è più lasca e descrive i processi tramite vincoli. In quest’ultima è permesso tutto ciò che non è esplicitamente vietato dai vincoli. Gli sforzi degli ultimi anni in questo campo mirano alla scoperta di vincoli che tengano in considerazione anche la dimensione dei dati. L’obiettivo di questa tesi è quindi quello di studiare e proporre un algoritmo per imparare vincoli dichiarativi con condizioni sui dati associati agli eventi presenti nei log; in particolare, per fare ciò, verrà sfruttato l’algoritmo di Mooney.
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Palestini, Marianna. "Un Modello Ibrido per l'inversione dei dati di Risonanza Magnetica Nucleare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19472/.

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Abstract:
Il rilassamento della risonanza magnetica nucleare (NMR) è un ottimo indicatore per lo studio sulla composizione, struttura e dinamica delle molecole, basato sulla correlazione tra le costanti di tempo di rilassamento longitudinale e trasversale. Il problema di determinare la distribuzione dei tempi di rilassamento dei dati NMR è un noto problema inverso mal posto. Data la grande dimensione e il mal condizionamento, il problema è solitamente riformulato utilizzando la decomposizione ai valori singolari troncata (TSVD) come un problema di ottimizzazione di Tikhonov vincolato positivamente di dimensioni minori. L’obiettivo di questo lavoro di tesi è stato quello di analizzare un modello ibrido proposto in cui la soluzione viene approssimata nel sottospazio formato solo da vettori singolari che corrispondono ai valori singolari al di sopra di una certa soglia. Questo modello si è andato a confrontare con il modello standard in cui il sottospazio in cui si approssima la soluzione in questo caso è meno stabile. Questo confronto è stato fatto su un problema test risolvendo il problema di ottimizzazione vincolato positivamente con due metodi. Dalle analisi riscontrate si è potuto constatare che risolvere il problema nel giusto sottospazio, ossia quello formato dal modello ibrido proposto, fa si che la soluzione approssimata sia più stabile. Inoltre si è riscontrata una sensibilità minore al parametro di troncamento, rispetto invece al modello standard che è più sensibile.
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SANGALLI, ILARIA. "THE ITALIAN MANUFACTURING INDUSTRY THROUGH THE GREAT RECESSION: FINANCIAL CONSTRAINTS, PRODUCTIVITY AND SPATIAL NEIGHBORHOOD EFFECTS." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10967.

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Abstract:
La crisi finanziaria esplosa nel 2008 è degenerata in un’aspra e duratura ondata recessiva, che ha colpito l’economia reale a livello internazionale. La presente tesi si propone di contribuire alla letteratura econometrica sull’ultima crisi focalizzandosi su due temi ampiamente dibattuti: vincoli finanziari e produttività totale dei fattori. Il manifatturiero italiano si presenta come scenario preferenziale per condurre l’analisi, tenuto conto della struttura produttiva frammentata e della dipendenza delle imprese dal debito bancario. Si cercherà dapprima di analizzare l’impatto dei vincoli finanziari sulle dinamiche manifatturiere durante la crisi, per poi passare a trattare i temi della rigidità finanziaria e degli effetti di contagio che si sono verificati tra le imprese attraverso il canale del credito commerciale, quali determinanti della probabilità di insolvenza. Infine, il tema delle agglomerazioni tra imprese, di tipo geografico e settoriale, sarà analizzato quale fattore cruciale per la formazione di spillover di produttività, insieme alla capacità innovativa del territorio. I risultati confermano il carattere di pervasività dell’ultima recessione, che alterando le dinamiche manifatturiere ha contribuito ad esacerbare gli episodi di insolvenza. Il possedere una base produttiva clusterizzata ed eterogenea può tuttavia rappresentare ancora un punto di forza, persino all’interno di un contesto operativo plasmato dalla crisi.
The financial crisis that erupted in 2008 translated into harsh recessionary effects at an international level, that were passed on to the real economy. A solid recovery is still lagging behind. The dissertation contributes to the econometric literature on the great recession by focusing attention on two debated topics: financing constraints and total factor productivity (TFP). The fragmented and strongly bank-dependent Italian production base is a preferred environment to conduct the analysis. The role played by financing constraints as amplifiers of manufacturing dynamics is firstly investigated. As a second step, financial rigidity of firms and contagion effects that occurred via trade credit interconnections are considered, and jointly modelled as core determinants of distress likelihoods by resorting to spatial econometric techniques. In the last section, geographical and sectoral clustering phenomena are spatially analyzed in order to investigate knowledge spillovers at the micro level. Results highlight the pervasive nature of the last crisis. The harshness of the recessionary effects fostered a change in manufacturing equilibria and caused the proliferation of distress episodes. Nevertheless, a clustered production base still represents a driver for the formation of positive externalities.
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SANGALLI, ILARIA. "THE ITALIAN MANUFACTURING INDUSTRY THROUGH THE GREAT RECESSION: FINANCIAL CONSTRAINTS, PRODUCTIVITY AND SPATIAL NEIGHBORHOOD EFFECTS." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10967.

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Abstract:
La crisi finanziaria esplosa nel 2008 è degenerata in un’aspra e duratura ondata recessiva, che ha colpito l’economia reale a livello internazionale. La presente tesi si propone di contribuire alla letteratura econometrica sull’ultima crisi focalizzandosi su due temi ampiamente dibattuti: vincoli finanziari e produttività totale dei fattori. Il manifatturiero italiano si presenta come scenario preferenziale per condurre l’analisi, tenuto conto della struttura produttiva frammentata e della dipendenza delle imprese dal debito bancario. Si cercherà dapprima di analizzare l’impatto dei vincoli finanziari sulle dinamiche manifatturiere durante la crisi, per poi passare a trattare i temi della rigidità finanziaria e degli effetti di contagio che si sono verificati tra le imprese attraverso il canale del credito commerciale, quali determinanti della probabilità di insolvenza. Infine, il tema delle agglomerazioni tra imprese, di tipo geografico e settoriale, sarà analizzato quale fattore cruciale per la formazione di spillover di produttività, insieme alla capacità innovativa del territorio. I risultati confermano il carattere di pervasività dell’ultima recessione, che alterando le dinamiche manifatturiere ha contribuito ad esacerbare gli episodi di insolvenza. Il possedere una base produttiva clusterizzata ed eterogenea può tuttavia rappresentare ancora un punto di forza, persino all’interno di un contesto operativo plasmato dalla crisi.
The financial crisis that erupted in 2008 translated into harsh recessionary effects at an international level, that were passed on to the real economy. A solid recovery is still lagging behind. The dissertation contributes to the econometric literature on the great recession by focusing attention on two debated topics: financing constraints and total factor productivity (TFP). The fragmented and strongly bank-dependent Italian production base is a preferred environment to conduct the analysis. The role played by financing constraints as amplifiers of manufacturing dynamics is firstly investigated. As a second step, financial rigidity of firms and contagion effects that occurred via trade credit interconnections are considered, and jointly modelled as core determinants of distress likelihoods by resorting to spatial econometric techniques. In the last section, geographical and sectoral clustering phenomena are spatially analyzed in order to investigate knowledge spillovers at the micro level. Results highlight the pervasive nature of the last crisis. The harshness of the recessionary effects fostered a change in manufacturing equilibria and caused the proliferation of distress episodes. Nevertheless, a clustered production base still represents a driver for the formation of positive externalities.
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COLUZZI, CHIARA. "Empirical essays on corporate finance and government bond markets." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/840.

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Abstract:
Do financing obstacles hamper firm growth? Evidence on euro area non financial corporations: Questo articolo verifica se fattori finanziari e caratteristiche delle imprese abbiano un impatto significativo sulla crescita delle imprese, basandosi su un panel non bilanciato di circa 1.000.000 osservazioni su circa 155.000 imprese non finanziarie in cinque Paesi dell’area dell’euro. La novità dell’articolo riguarda l’uso congiunto di informazioni di bilancio e di risultati di interviste dirette alle imprese. In questo modo è possibile derivare una misura diretta della probabilità che un’impresa soffra di ostacoli finanziari. Si contribuisce anche ai filoni di letteratura caratterizzati da un approccio stocastico o deterministico alla crescita delle imprese. Si trova che la crescita delle imprese non è casuale e che la posizione finanziaria ne è una determinate. Tuttavia, nonostante la chiara evidenza che il cash flow abbia un impatto positivo sulla crescita, I risultati riguardanti la leva finanziaria non sono conclusivi. Risultato importante, infine, è che la misura di ostacoli finanziari, seppure prevalentemente funzione di indicatori qualitativi, ha un impatto significativamente negativo sulla crescita delle imprese in quattro paesi. Parole chiave: Vincoli Finanziari, crescita dell’Impresa, Dati Panel. The pricing of the option implicitly granted by the Italian Treasury to the Specialists in the reserved auction reopening: Il mercato primario dei titoli di Stato italiani è basato su un sistema di operatori principali. Questi, selezionati dal Tesoro, vengono detti Specialisti e sono sottoposti ad un insieme di obblighi e di privilegi. La letteratura ha mostrato scarso interesse verso uno dei maggiori privilegi a loro accordati, il diritto a partecipare a riaperture riservate di asta. Questo privilegio consiste nel diritto di acquistare titoli di Stato al prezzo stabilito nella precedente asta ordinaria. In questo articolo si prova a suggerire un metodo per la valutazione monetaria del privilegio di riapertura, assimilandolo ad una opzione di acquisto (call option) scritta sui titoli in asta, valutata nell’ambito del modello di Cox – Ingersoll – Ross. Nonostante l’opzione duri un solo giorno, questa ha un valore significativamente diverso da zero, che aumenta all’aumentare della maturità del titolo sottostante e che è superiore per i titoli che pagano una cedola. Infine, il valore dell’opzione spiega in parte il differenziale di prezzo che si registra nei giorni di asta sui mercati primario e secondario dei titoli di Stato. Parole chiave: Struttura a termine dei Tassi di Interesse, Option Pricing, Aste sui titoli di Stato. Measuring and Analyzing the Liquidity of the Italian Treasury Security Wholesale Secondary Market (insieme a Sergio Ginebri e Manuel Turco): Solo di recente si registra maggiore attenzione per la liquidità dei mercati dei titoli di Stato. In questo articolo passiamo in rassegna argomenti quali la liquidità di questi mercati, le misure di liquidità e introduciamo nuove misure per descrivere in modo accurato il mercato secondario all’ingrosso dei titoli di Stato. Applicando un gran numero di misure ad una fonte dati, unica per la capacità di rappresentazione del mercato, troviamo una scarsa qualità dell’ order book. Inoltre, nonostante il gran numero di operatori, la competizione è limitata. Troviamo altresì che la regolamentazione del mercato è importante nell’interpretazione del perché la liquidità di titoli off-the-run non differisca da quella degli on-the-run, nonostante le contrattazioni siano più vivaci per questi ultimi. Infine, suggeriamo un incremento della quantità emessa nel primo collocamento di un nuovo titolo al fine di renderlo prima il benchmark per il proprio segmento di mercato. Parole chiave: Titoli di Stato, Liquidità, Microstruttura del Mercato.
Do financing obstacles hamper firm growth? Evidence on euro area non financial corporations: This paper investigates whether financial factors, along with firms’ characteristics, significantly affect firm growth using an unbalanced panel of about 1,000,000 observations for around 155,000 non-financial corporations in five euro zone countries. The novelty of the paper is the combination of balance sheet information with survey data. In this way it is possible to work out a direct measure of the firms’ probability of facing financing obstacles. Furthermore, I contribute to both the stochastic and the deterministic approaches to firm growth. I find that firm growth is not due to chance and that financial position matter. Although the evidence that firm cash flow and growth opportunities positively affect growth is unambiguous, I obtain less clear-cut results for leverage and debt burden ratios. More importantly, even if the direct measure of financing obstacles is a function of qualitative indicators, it is able to capture the negative impact of financing obstacles on firms growth in four countries. Keywords: Financing Constraints, Firm Growth, Panel Data. The pricing of the option implicitly granted by the Italian Treasury to the Specialists in the reserved auction reopening: The Italian Government Security primary market relies on a primary dealer system, i.e. the Treasury selects a group of intermediaries called Specialists, who benefit from a set of obligations and privileges attached to their status. Academic literature paid scant attention to one of the main privileges, namely the right to participate in reserved auction reopenings. This consists in the right to buy predetermined additional quantities of Government securities at the price settled at the auction. This paper attempts to price this privilege as a call option written on the auctioned bonds in the framework of the Cox – Ingersoll – Ross model. No matter the one-day life, the option has a value significantly different from zero, this values is increasing in the maturity of the underlying bond and it is higher for coupon bonds. Moreover, the option value helps explaining part of the mispricing occurring on auction days between the primary and secondary market prices. Keywords: Term Structure of Interest Rates, Option Pricing, Treasury Auctions. Measuring and Analyzing the Liquidity of the Italian Treasury Security Wholesale Secondary Market (joint with Sergio Ginebri and Manuel Turco): Although its importance, only recently the issue of liquidity in Treasury markets has received greater attention. We survey the literature about market liquidity and liquidity measures, and we put forward new measures. The aim is to describe thoroughly the liquidity of the Italian wholesale secondary market. We apply a large set of measures on a unique dataset, which gives a complete view of the market. We find that the quality of the order book seems to be low, and despite the presence of a large number of market makers, the degree of competition among them is not very high. Moreover, even though trading activity is higher for on-the-run with respect to the off-the-run securities, there is not a sharp difference in terms of liquidity of the order book. In this case market regulation plays an important role. Finally, our evidence shows that some modifications of the issuance policy in order to have a larger outstanding since the first auction could help securities in gaining earlier their benchmark status. Keywords: Government Securities, Liquidity, Market Microstructure.
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