Academic literature on the topic 'Dati Vincolati'

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Journal articles on the topic "Dati Vincolati"

1

Bignamini, Bignamini. "Il consenso di chi non può consentire in sperimentazione clinica: etica e GCP a confronto." Medicina e Morale 48, no. 6 (1999): 1087–105. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.790.

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Abstract:
In sperimentazione, il consenso di chi non può consentire costituisce l’incrocio di quattro condizioni alternativamente su base reale o formale: a) posizione etica o legalmente corretta; b) informazione e consenso, o documentazione del consenso; c) impossibilità fisica o tecnica; d) atti che non implicano o implicano utilità diretta per il paziente.
 Le incapacità previste dalla GCP sono: 1. non sa (o non può) leggere e scrivere; 2. minore o legalmente incapace ma con capacità reale; 3. minore o legalmente incapace senza capacità reale, o incosciente, con rappresentate legalmente accettabile; 4. minore o legalmente incapace senza capacità reale, o incosciente, senza rappresentante legalmente accettabile. Per queste condizioni la GCP prevede procedure precise che però possono porsi in contrasto con l’accettabilità etica e produrre conflitti con i comitati di etica, anche perché la GCP considera equivalenti il soggetto e il suo rappresentante, posizione accettabile in studi terapeutici ma non accettabile per studi non terapeutici.
 Quando l’incapacità al consenso è formale non c’è sostanzialmente contrasto fra GCP ed etica, purché l’informazione sia data in maniera completa e vi sia la possibilità reale di consentire liberamente. Su questi aspetti si concentrerà il comitato di etica.
 Quando l’impossibilità a consentire è reale, il comitato di etica ed il medico sperimentatore, vincolati ad operare sotto le condizioni specifiche degli interventi medici straordinari in emergenza, aventi come condizione irrinunciabile il presumibile beneficio per il soggetto stesso, potrebbero respingere su base vincolante etica e deontologica, anche protocolli formalmente conformi alla GCP.
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2

Mencarelli, Emanuela, and Luigi Milone. "La formazione e l'occupazione ambientale tra vincoli e nuove opportunità." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 2 (March 2012): 42–56. http://dx.doi.org/10.3280/pri2011-002004.

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Abstract:
In recent years, in the Italian panorama, many environmental training and educational activities have been aimed at facilitating and accelerating the transition to green economy. About 2000 training activities are offered every year by more than 500 private and public institutions, universities and research institutes. Given the amount of the educational and training investments and the relevance of the issues treated, it seems useful to analyse the characteristics and trends of environmental training, highlighted in the specific compass of basic training, degrees and post-degree, in order to explore critical aspects and potentialities. In this article employment trends data of three-year environmental degrees and master will be discussed. Significant occupational trends emerge, despite the influence of the economic crisis.
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3

Zabłocki, Jan. "Leges de plebiscitis." Prawo Kanoniczne 35, no. 1-2 (1992): 237–46. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1992.35.1-2.13.

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Abstract:
Nella definizione data da Capitone (Gell. 10. 20. 2) si legge che per lex deve intendersi una delibera di carattere generale votata da popolo о plebe su proposta della magistratura. L’efficacia vincolante dei plebisciti, in quanto votati dai soli plebei senza il concorso dei patrizi, veniva tuttavia messa in dubbio (G. 1. 3). Varie fonti (Plin. Nat. hist. 16. 10. 37; Gell. 15. 27. 4; D. 1. 2. 2. 8; Inst. 1. 2. 4) sostengono che i plebisciti siano stati equiparati alle leggi soltanto con l’emanazione della legge Hortensia. Il racconto di Livio informa tuttavia che l’efficacia dei plebisciti era già stata regolamentata in due leggi anteriori: in primo luogo nella lex de plebiscitis (Liv. 3.54-55), votata sotto il consolato di L. Valerio e. M. Orazio, che avrebbe equiparato alle leggi i plebisciti che erano stati votati subito dopo la secessione della plebe; e in secondo luogo nella lex de plebiscitis (Liv. 8. 12. 14-16), votata su proposta del dittatore Publio Filone, che avrebbe riconosciuto vincolante per tutto il popolo qualsiasi plebiscito cui fosse concessa l’auctoritas patrum. Ma in breve una successiva lex Publilia Philonis statui che l’auctoritas patrum avrebbe dovuto concedersi preventivamente; e per qualche tempo non fu chiaro se tale disposizione riguardasse anche i plebisciti. Il problema fu definitivamente risolto dalla lex Hortensia, emanata nel periodo della dittatura di Ortensio.
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4

Giordano, Filippo Maria. "Willem Adolph Visser't Hooft e il federalismo europeo. Dalla Resistenza alle iniziative per l'unitŕ europea nel dopoguerra." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (October 2011): 93–110. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2011-002005.

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Abstract:
Con l'entrata in vigore il 1° dicembre 2009 del Trattato di Lisbona č stato conferito carattere vincolante alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. La Corte europea di giustizia, dopo quella data, ha giŕ richiamato le disposizioni della Carta in oltre trenta sentenze. Viene qui fatta una valutazione di questa prima giurisprudenza, ponendo l'accento sul fatto che la Corte ha, in linea generale, pienamente valorizzato la portata garantista del Bill of rights dell'Unione, assumendolo in alcuni casi come parametro di legittimitŕ ‘costituzionale' degli atti normativi sovranazionali. Il ruolo della Carta si profila oggi come centrale nello sviluppo della giurisprudenza ‘multilivello' ed influenzerŕ inevitabilmente anche gli orientamenti dei giudici nazionali, anche al di lŕ del suo ambito di applicazione diretta, cosě rafforzando la dimensione sostanziale della cittadinanza europea.
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5

Curami, Andrea. "I primi passi dell'industria aeronautica italiana." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 261 (February 2011): 623–52. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-261004.

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Abstract:
Il saggio esamina lo sviluppo dell'industria aeronautica dalla guerra italo-turca fino al suo consolidamento nella prima guerra mondiale, analizzando le cause dello stato lacunoso dei reparti aeronautici (ma non soltanto di quelli) allo scoppio della guerra e le motivazioni che portarono alla ragguardevole produzione, durante il conflitto, di circa 12.000 velivoli da parte della nascente industria nazionale, grazie a uno sviluppo tumultuoso e a un progressivo affrancamento dai vincoli internazionali che la speciale condizione del conflitto consentiva. Il rapporto tra lo Stato committente e l'industria aeronautica č il motivo centrale di questa disamina critica, che mette in luce i molteplici aspetti delle difficoltŕ incontrate dal paese per equipaggiare in maniera abbastanza efficiente l'aeronautica, soddisfacendo allo stesso tempo le aspirazioni degli industriali. Illuminante in questa prospettiva e la spesso dimenticata inchiesta parlamentare sulle spese di guerra, ricca di dati e di documenti preziosi per la storia dell'industria bellica nella Grande guerra.
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6

Pampanini, Rossella, Andrea Marchini, and Francesco Diotallevi. "Il mercato del tartufo fresco in Italia tra performance commerciali e vincoli allo sviluppo: il contributo delle regioni italiane." ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE, no. 3 (December 2012): 11–28. http://dx.doi.org/10.3280/ecag2012-003002.

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Abstract:
The aim of this paper is to provide some elements of synthesis useful for economic analysis of the general field of fresh truffle in Italy. In particular, this work focuses on aspects of production and trade (import/export) sector, analyzing, through specific indicators of performance, the strengths and weaknesses that the sector has to date, and, in this case, the importance in the same role that is played from the local economy of the different favorable regions compared to other Italian regions. The basic assumption is that there are significant potential to increase the local sales performance in response to increased worldwide demand.
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Pappalardo, Adriano. "SISTEMI ELETTORALI, SISTEMI PARTITICI CAUSE E CONSEGUENZE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 33, no. 2 (2003): 195–224. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200027155.

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Abstract:
IntroduzioneIn un passaggio frequentemente citato, Giovanni Sartori definisce il sistema elettorale «il più specifico strumento manipolativo della politica» (1968, 273; 1996, 11). In questo articolo, mi propongo di verificare le più tipiche «manipolazioni» attribuite al maggioritario o alla rappresentanza proporzionale, quelle sul sistema partitico. Al riguardo, è ancor oggi utile partire da Duverger (1954), il quale distingueva oltre cinquanta anni fa effetti psicologici ed effetti meccanici. Gli effetti psicologici entrano in causa prima, o al momento, del voto, condizionando la decisione degli elettori di votare o meno e, in caso affermativo, per quale partito. In questo, evidentemente, ha un plausibile peso la percezione che ogni sistema fornisce incentivi, o pone vincoli, a certi comportamenti, ed esige, quindi, una misura di adattamento alla sua logica di funzionamento. Date le alte soglie di rappresentanza associate ai sistemi maggioritari, l'adattamento si manifesta empiricamente sotto forma di voto strategico, cioè con la tendenza degli elettori a votare «utilmente», disertando i partiti senza possibilità di vincere e concentrandosi sui più forti.
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Castiglioni, Marco, Elena Faccio, Guido Veronese, Annalisa Poiana Mosolo, and Richard C. Bell. "Disturbi alimentari e costruzione del significato." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (November 2011): 5–28. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-003001.

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Abstract:
Secondo l'approccio sistemico-costruzionista la psicopatologia č una "scienza del significato": i disturbi psicopatologici sono legati a specifiche dimensioni semantiche e alla posizione occupata dai singoli individui nel loro contesto familiare. La semantica del potere č considerata la dimensione di significato critica per le persone che presentano disturbi alimentari (anoressia, bulimia, obesitŕ). Scopo della ricerca č sottoporre al vaglio empirico la teoria che connette i disturbi del comportamento alimentare (DCA) alla semantica del potere, formulando l'ipotesi che i significati personali "vincente/perdente" e i loro correlati siano predominanti per questi pazienti.. I costrutti personali di 30 giovani DCA (suddivisi in 10 obesi, 10 anoressiche, 10 bulimiche) sono stati rilevati utilizzando la tecnica delle Griglie di Repertorio (Kelly, 1955) e posti a confronto con quelli di un gruppo di controllo composto da 30 soggetti normo-peso. I costrutti personali sono stati classificati in categorie semantiche e i dati confrontati attraverso opportune analisi statistiche. Dai risultati emerge che i costrutti del gruppo DCA sono correlati alla semantica del potere piů di quelli del gruppo di controllo, confermando le ipotesi formulate, sebbene l'interpretazione dei dati relativi ai sottogruppi appaia meno chiara. Tali risultati sono discussi alla luce sia delle loro implicazioni cliniche sia dei vincoli metodologici della ricerca.
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Fortunato, Vincenzo. "Classe dirigente, cultura manageriale e sviluppo nel Mezzogiorno." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 162 (March 2022): 184–207. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-162009.

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Abstract:
L'articolo analizza alcuni dei principali risultati che emergono da una recente ricerca sulla presenza di manager e dirigenti nelle imprese meridionali e, più in generale sulla scarsa diffusione della cultura manageriale al Sud. Il ruolo svolto dai dirigenti d'impresa nello sviluppo del Mezzogiorno è un tema tanto rilevante quanto poco o affatto esplorato dalla letteratura socioeconomica che focalizza, invece, l'attenzione soprattutto sul ruolo degli imprenditori, dei sindacati e delle istituzioni. I manager e i dirigenti aziendali costituiscono, invece, un banco di analisi privilegiato e utile a comprendere le dinamiche all'interno delle imprese, le tensioni con l'imprenditore, gli elementi di arretratezza e innovazione, le potenzialità e i vincoli allo sviluppo di imprese moderne, competitive e in grado di affrontare con successo le sfide dei mercati globali. Utilizzando i dati, l'obiettivo è quello di approfondire la nostra conoscenza sul ruolo del management; di comprendere se e in quale misura la diffusione della cultura manageriale rappresenta un fattore in grado di influire sullo sviluppo; attraverso quali politiche e interventi è possibile rimuovere gli ostacoli e promuovere lo sviluppo della cultura manageriale nelle realtà del Mezzogiorno; qual è il ruolo dei contesti locali e degli altri attori dello sviluppo.
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Angelozzi, Andrea. "Problemi della previsione in psichiatria." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 4 (December 2021): 623–46. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-004005.

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Abstract:
Sono esaminati vari problemi relativi alla previsione in psichiatria. I dati disponibili mostrano, in modo simile alle scienze sociali, ampi limiti nella capacità previsionale, specie per quanto riguarda il suicidio, la violenza e altri aspetti comportamentali. Vengono esaminate le difficoltà che nascono dal cercare di derivare il futuro della persona dal suo passato, la mancata coerenza fra aspetti di personalità e possibili comportamenti e il privilegio dato a strumenti psicopatologici incentrati sul singolo caso, rispetto a quelli attuariali con valutazioni testistiche e statistiche. Vengono anche evidenziati i numerosi bias cognitivi che distorcono le previsioni, in particolare l'errore fondamentale di attribuzione, che privilegia aspetti personologici rispetto a quelli situazionali. Ma altri bias hanno una importante azione distorsiva, da quelli della rappresentatività a quelli della disponibilità, da quelli statistici, al framing o al priming. Emerge una psichiatria molto legata nelle pratiche ancora al senso comune e alla folk psychology, con la ricchezza ma anche i molti errori che la caratterizzano. Di fatto esiste una modesta capacità previsionale riconosciuta alla psicologia popolare e alla psichiatria, ma è legata più a vincoli situazionali che a modelli personologici e psicopatologici e in ogni caso scarsamente affidabile per la previsione clinica in psichiatria.
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