Journal articles on the topic 'Danno potenziale'

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Sileno, Giuseppe, Teresa Rampino, Gianluca Marchi, Maria Luisa Scaramuzzi, Gianluca Fasoli, Francesca Montagna, Antonio Dal Canton, and Pasquale Esposito. "Trattamento del danno renale da iperbilirubinemia mediante plasma adsorbimento/perfusione." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 3 (February 10, 2013): 228–31. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1042.

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Abstract:
L'iperbilirubinemia severa si associa spesso al danno renale acuto (AKI), soprattutto in pazienti con livelli di bilirubinemia pari a 20–25 mg/dL. Considerando la potenziale tossicità renale della bilirubina, è possibile che la rimozione di tale sostanza dal plasma rappresenti un modo per migliorare la funzione renale nei pazienti con AKI associato a iperbilirubinemia. Qui presentiamo il caso di un uomo di 47 anni, ricoverato per ittero ingravescente e ascite. All'anamnesi il paziente presentava una mielofibrosi idiopatica, associata a epatopatia con valori di bilirubina stabili intorno ai 4 mg/dL. Al momento del ricovero, la bilirubinemia era pari a 45 mg/dL, con valori di creatininemia di 2.1 mg (valore precedente 0.7 mg/dL). La biopsia epatica mostrava un quadro di severa colangite linfogranulocitaria. Per il peggioramento del quadro ematochimico (bilirubinemia 59.7 mg/dL e creatininemia 4 mg/dL), una volta escluse cause funzionali di insufficienza renale e la sindrome epato-renale, sospettando un danno renale da iperbilirubinemia, abbiamo iniziato il trattamento con plasma adsorbimento/perfusione (PAP). Tale metodica si basa sulla rimozione selettiva della bilirubina dal plasma mediante una specifica resina adsorbente. Dopo il trattamento, si assisteva a una riduzione dei livelli di bilirubina sierica fino a 24 mg/dL, associata a un significativo miglioramento della funzione renale. Tuttavia, circa dieci giorni dopo l'inizio della PAP, il paziente decedeva per shock settico. Questo caso rappresenta un'ulteriore prova della potenziale nefrotossicità della bilirubina, suggerendo che la PAP potrebbe essere una valida opzione terapeutica nei pazienti con danno renale acuto secondario a iperbilirubinemia.
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Di Luca, Annalisa, and Rosetta Cappelluccio. "Riflessioni sull'abuso sessuale da parte delle madri. Rivelazioni, trauma e trattamento dei bambini abusati dalle donne." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (January 2021): 115–38. http://dx.doi.org/10.3280/mal2021-003006.

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Abstract:
L'abuso sessuale da parte di donne è poco rilevato, probabilmente per uno stereotipo che identifica la donna come ottimo caregiver e non come un potenziale aggressore (O'Brien, Margolin, John, & Krueger, 1991; Saradijan, 1996). Analizzeremo i numeri dell'abuso ma-terno e di come incida nelle fasi di rivelazione, valutazione del danno e trattamento. È molto più probabile che, a causa del ruolo di cura, l'abuso venga confuso con comportamenti af-fettuosi accettabili, rispetto allo stesso abuso commesso da un uomo. Si tratta, quindi, di gravi esperienze traumatiche precoci, che generano necessariamente una dissociazione pro-tettiva del Sé, vincolata ad un segreto collusivo. Attraverso i casi vorremmo mostrare come in questi minori il danno sia rilevante e sia presente vergogna e identificazione con l'aggressore.
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Castro de la Mata, Gonzalo, Zeinab El-Bakri, Jan Mattsson, Dilek Barlas, and Jordan Burns. "THE WORLD BANK INSPECTION PANEL: ACCOUNTABILITY AND LEARNING." Il Politico 84, no. 1 (June 25, 2019): 70–82. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.53.

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Abstract:
L’Inspection Panel della Banca Mondiale è stato il primo meccanismo indipendente (IAM) finalizzato a ricevere denunce da parte di persone che lamentavano un danno derivante dalla potenziale mancanza di sostegno alle politiche e alle procedure delle istituzioni finanziarie internazionali. Dal 1993 il Panel ha trattato denunce riguardanti i progetti della Banca Mondiale su richiesta delle comunità interessate e ha contribuito a porre rimedio ai relativi danni. L’articolo descrive dettagliatamente questi risultati, con particolare riguardo all’ “apprendimento istituzionale”, soffermandosi inoltre sulla collana Emerging Lessons Series del Panel stesso, una serie di pubblicazioni recenti che riassumono le esperienze derivanti da casi relativi a: reinsediamento involontario, popolazioni indigene, valutazione ambientale, consultazione e divulgazione. L’articolo si conclude con una discussione dei recenti miglioramenti apportati all’attività del Panel, sottolineando il suo ruolo nel promuovere comportamenti responsabili attraverso le procedure operative adottate e il successivo “apprendimento istituzionale”.
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Masola, V., S. Granata, M. Proglio, G. Gambaro, A. Lupo, and G. Zaza. "Eparanasi: un nuovo biomarker di fibrosi e un potenziale target farmacologico per ridurre la progressione del danno renale cronico." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 2 (January 26, 2018): 10–15. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1131.

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Abstract:
Il trattamento poli-farmacologico ha determinato, nel corso degli anni, un significativo rallentamento della progressione della malattia renale cronica verso lo stadio di uremia terminale, ma siamo ancora distanti dallo sviluppo di interventi terapeutici in grado di bloccare questo inesorabile e irreversibile processo. Studi clinico-patologici hanno chiaramente dimostrato che il principale elemento coinvolto nel danno renale è la fibrosi tubulo-interstiziale e che il meccanismo patogenetico alla base di questa condizione ha inizio in larga parte nel compartimento tubulare. In particolare, il processo di transizione epitelio-mesenchimale gioca un ruolo importante nella genesi del danno cronico. Durante questo processo, le cellule epiteliali tubulari subiscono un incremento significativo di markers di superficie di natura mesenchimale e, grazie al rimodellamento del citoscheletro e alla degradazione della membrana basale, sono in grado di migrare nell'interstizio dove svolgono un ruolo chiave nel processo patogenetico. In questo contesto, sembra avere un ruolo chiave l'enzima eparanasi, una endo-β-D-glucuronidasi che taglia le catene dell'eparan-solfato a livello di siti specifici intracatena, e partecipa attivamente alla degradazione e al rimodellamento della matrice extracellulare. La degradazione dei vari costituenti dell'ECM, inclusi i proteoglicani eparan-solfato fa-vorisce il rilascio di fattori trofici quali il FGF-2 che induce l'espressione dei marcatori mesenchimali alfa-SMA, VIM e FN, porta alla degradazione della membrana basale mediante la secrezione di metalloproteinasi della matrice ed aumenta la motilità cellulare. L'epressione dell'eparanasi è regolata da fattori di trascrizione, dalla metilazione del DNA e da varie molecole endogene. L'importanza di questo enzima è stata confermata clinicamente dal riscontro di una sua iperespressione in preparati istologici di biopsie effettuate in soggetti affetti da nefropatie croniche (per esempio, nefropatia diabetica). Pertanto visto l'importante ruolo dell'eparanasi sono in fase di standardizzazione numerose strategie per inibire la sua espressione genica e/o la sua attività enzimatica. Infine, è stato proposto il suo possibile utilizzo come biomarker di progressione del danno tubulo-interstiziale da utilizzare routinariamente in ambito nefrologico.
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Cataldo, Stefania. "Post-Acute Covid-19 Syndrome: manifestazioni cardiovascolari in ottica Pnei e potenziale ruolo della terapia integrata." PNEI REVIEW, no. 2 (November 2022): 92–107. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2022-002009.

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Abstract:
La possibilità di un coinvolgimento cardiovascolare in corso di Covid-19 è emersa fin dall'esordio della pandemia. La Post-Acute Covid-19 Syndrome (PACS) è la persistenza di sintomi o complicanze oltre 4 settimane dall'esordio della malattia. Colpisce il 32-72% dei pazienti. Possono essere presenti dispnea (42-66%), palpitazioni (9-10,9%) e dolore toracico (5-21,7%). Scopo del presente lavoro è analizzare i principali meccanismi alla base del coinvolgimento cardiovascolare in fase acuta e post-acuta in ottica Pnei e presentare le possibilità offerte dalla terapia integrata. Risposta infiammatoria sistemica, infiammazione localizzata sia endoteliale che pericardica, disautonomia e disregolazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone sono spesso presenti in maniera simultanea e amplificati dallo stress. Tali meccanismi si affiancano alla possibilità di un danno diretto ai cardiomiociti da parte del virus. I quadri cinici che ne originano sono variegati e complessi. Occorre pertanto tener conto dei molteplici fattori che influenzano la risposta individuale all'infezione e utilizzare un approccio terapeutico personalizzato, multisistemico, multidisciplinare e integrato. Particolare cura andrà posta alla nutrizione, al ripristino dell'eubiosi, alla graduale ripresa dell'attività fisica, all'approccio psicoterapico e alla cura degli aspetti socio-ambientali a cui eventualmente affiancare discipline corporee, pratiche respiratorie e tecniche di stimolazione vagale.
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Pieruzzi, F. "La denervazione renale transcatetere: il ruolo del nefrologo." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 4 (January 26, 2018): 1–7. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1165.

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Abstract:
Studi clinici recenti hanno dimostrato che la denervazione renale bilaterale con catetere a radiofrequenza riduce significativamente i valori pressori nell'ipertensione resistente. All'efficacia antipertensiva si associa una significativa riduzione dell'ipertono simpatico, dell'insulino-resistenza e del danno d'organo cardio-renale. La procedura si è rivelata pressoché priva di effetti collaterali. Sebbene i dati della letteratura sull'efficacia antipertensiva della denervazione renale transcatetere siano solidi, solo un'analisi dell'utilizzo in campo clinico di questa metodica potrà fornire un reale parametro di giudizio sulle modalità di esecuzione della procedure nelle diverse realtà cliniche sul territorio nazionale. Per questo scopo è stato istituito il Registro Prospettico Italiano che raccoglie dati sull'efficacia e la sicurezza della denervazione renale a breve e a lungo termine. Tuttavia non sono ancora noti gli effetti della procedura sulla funzione renale, la proteinuria e il bilancio del sodio, in particolare nel lungo termine. Queste conoscenze potranno permettere di estendere le indicazioni attuali della procedura anche in altre condizioni patologiche caratterizzate da ipertono simpatico e di valutare l'impatto del costo-beneficio della denervazione renale come un potenziale trattamento alternativo alle tradizionali strategie farmacologiche.
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Marangella, Martino, Cristiana Bagnis, Francesca Bermond, Silvia Berutti, Laura Fabbrini, Paolo Gabella, Cristina Marcuccio, Giorgio Soragna, Alberto Tricerri, and Corrado Vitale. "Update sulla calcolosi renale." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 4 (September 1, 2014): 299–303. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1061.

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Abstract:
Molti lavori recenti analizzano l'associazione fra calcolosi renale e altre patologie non trasmissibili tipiche dei paesi industrializzati. I dati epidemiologici, su casistiche ampie, indicano un aumento di incidenza della calcolosi in pazienti con sindrome metabolica, obesità e ipertensione. Viene anche descritto un aumento del rischio di infarto miocardico e di ictus nei litiasici. Si ipotizza che il denominatore comune in queste patologie sia l'aumento della resistenza all'insulina. Questo causa alterazioni della biochimica urinaria, pH più acido e riduzione della citraturia, tali da aumentare il rischio litogeno. Nel ratto diabetico è stata descritta una steatosi renale che riduce l'ammoniogenesi e che è reversibile con una terapia con PPARγ. Il pioglitazone è stato efficace nel ridurre il danno renale indotto nel ratto da etilen glicole. Altra associazione nota è quella fra calcolosi renale e gotta. Due recenti studi documentano un'incidenza della calcolosi calcica e non solo urica nella gotta, con anomalie metaboliche in parte simili a quelle dei pazienti non gottosi. L'indagine TC mostra che l'incidenza di calcolosi è sottostimata nella gotta e, inoltre, la calcolosi, in alcuni pazienti, precede anche di molti anni l'attacco gottoso. Un altro argomento analizza il potenziale effetto che favorisce la calcolosi nelle donne trattate con calcio e vitamina D. Emergono un modesto ma significativo aumento del rischio litogeno indipendente da altre covariabili e un conseguente invito all'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. La chirurgia bariatrica per la correzione della grave obesità era, in passato, gravata da un elevato rischio di calcolosi renale iperossalurica con quadri anche di ossalosi severa. Negli ultimi anni si sono diffuse tecniche meno litogene come il bendaggio gastrico e il bypass gastrico alla Roux. Iperossaluria e ipocitraturia conseguono a questi interventi e il rischio di calcolosi è di gran lunga inferiore, ma restano segnalazioni in letteratura di casi di ossalosi renale specialmente dopo bypass gastrico alla Roux.
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Kernberg, Otto F. "Correlati neurobiologici della teoria delle relazioni oggettuali." SETTING, no. 44 (March 2021): 41–77. http://dx.doi.org/10.3280/set2020-044003.

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Abstract:
Quella che segue è una panoramica dell'attuale concettualizzazione neurobiologica dello sviluppo precoce, rilevante per le ipotesi della teoria psicoanalitica contemporanea delle relazioni oggettuali. Mi propongo di rivedere brevemente alcune aree fondamentali dell'indagine neurobiologica che, insieme, forniscono uno sfondo neurobiologico e una base per l'analisi dello sviluppo precoce delle relazioni oggettuali interiorizzate. Le aree pertinenti dello sviluppo neurobiologico includono: l'attivazione dei sistemi affettivi, la differenziazione sé/altri, lo sviluppo di una teoria della mente e dell'empatia, l'evoluzione della struttura del Sé e lo sviluppo dei processi di mentalizzazione. Parto da una breve panoramica del concetto psicoanalitico di organizzazione di personalità, che dovrebbe aiutarci a illustrare l'interazione tra disposizioni genetiche presunte e funzioni psicologiche correlate disponibili su base costituzionale, da un lato, e la presunta influenza delle relazioni oggettuali precoci sullo sviluppo della personalità, dall'altro. Le componenti di base dell'organizzazione di personalità comprendono: il temperamento, il carattere, l'identità, i sistemi valoriali e l'intelligenza (1). Il temperamento è determinato geneticamente, su base costituzionale, e consiste nella reattività dell'organismo agli stimoli ambientali in termini di risposte affettive, cognitive e comportamentali. Da un punto di vista psicoanalitico, gli affetti come sistemi motivazionali primari sollevano delle domande sul grado in cui le pulsioni siano costituite dall'integrazione dei corrispondenti affetti positivi ("libidici") o negativi ("aggressivi") e sul grado in cui gli affetti siano espressioni delle corrispondenti pulsioni sottostanti. In ogni caso, gli affetti danno il via alle interazioni Sé/altro e l'interiorizzazione di queste interazioni, sotto forma di memoria affettiva, determina i modelli comportamentali interiorizzati (secondo la terminologia dell'Attaccamento: IWMS) ovvero delle relazioni oggettuali interiorizzate (nei termini della teoria psicoanalitica delle relazioni oggettuali). Questi modelli o relazioni oggettuali interiorizzati gradualmente andranno a determinare dei pattern di comportamento abituale integrati di reazione, che costituiranno il carattere. L'organizzazione soggettiva dell'esperienza del Sé, in quanto parte delle relazioni oggettuali interiorizzate, si consolida gradualmente in un concetto integrato del Sé, con un'organizzazione in parallelo del concetto degli altri significativi; in altre parole, l'identità normale (4). L'identità normale rappresenta il correlato soggettivo del carattere, mentre il carattere riflette l'espressione comportamentale dell'identità, in quanto integra dinamicamente i pattern comportamentali. La progressiva interiorizzazione delle regole generali e non strumentali del comportamento sociale o del sistema dei valori etici (il "Super-Io", in termini psicoanalitici) costituisce un secondo livello di organizzazione di personalità, derivato dall'interiorizzazione delle relazioni oggettuali. Infine, il vero potenziale per l'inquadramento cognitivo delle esperienze affettive, e di tutte le esperienze percettive in generale, con il potenziale di astrazione dall'esperienza concreta delle regole generali e della comprensione della relazione tra se stessi e l'ambiente fisico e psicosociale costituisce l'intelligenza.Oggi è del tutto chiaro che i principali affetti primari emergono molto presto, e compaiono per la prima volta dopo poche settimane o mesi dalla nascita. Le strutture neurobiologiche e i sistemi dei neurotrasmittitori che determinano gli affetti esistono già al momento della nascita. Questi affetti primari comprendono: gioia, rabbia, sorpresa, paura, disgusto, tristezza (molto trascurato!), eccitamento sensuale delle superfici corporee, che costituisce la base della capacità di eccitazione sessuale
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Dreer, Silvia. "E-Learning als Möglichkeit zur Unterstützung des selbstgesteuerten Lernens an Berufsschulen." MedienPädagogik: Zeitschrift für Theorie und Praxis der Medienbildung 2008, Occasional Papers (June 12, 2008): 1–25. http://dx.doi.org/10.21240/mpaed/00/2008.06.12.x.

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Abstract:
Im Mittelpunkt dieses Beitrages steht die Frage, wie durch die Potenziale von ELearning selbstgesteuertes Lernen an berufsbildenden Schulen (Berufsschulen) unterstützt werden kann und wie diese neuen Lernangebote im Unterricht effektiv genutzt werden können. Dann werden bereits vorhandene empirische Belege zum selbstgesteuerten Lernen aufgearbeitet und unterschiedliche Möglichkeiten zur Förderung des selbstgesteuerten Lernens betrachtet bzw. welche Lernumgebungen notwendig sind, um selbstgesteuertes Lernen zu ermöglichen. Es wird auf die Besonderheiten von E-Learning eingegangen und eine mediendidaktische Konzeption realisiert. Im Rahmen der empirischen Untersuchung wird untersucht, ob selbstgesteuertes Lernen durch E-Learning unterstützt werden kann. Den Abschluss bildet eine Abschätzung des mediendidaktischen Potenzials von Lernumgebungen die selbstgesteuertes Lernen unterstützen in Hinblick auf den Unterricht in berufsbildenden Schulen.
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Pelliccioli, G. P., O. Presciutti, P. Floridi, S. Campanella, P. Chiarini, R. Tarducci, and M. Zampolini. "La risonanza magnetica funzionale nello studio della riorganizzazione plastica cerebrale, post-ictale." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 31. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s209.

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Abstract:
Negli ultimi anni lo studio dei meccanismi di recupero funzionale dopo ictus è progredito grazie all'utilizzo di nuove tecniche di indagine sia con immagini che con registrazione elettrofisiologiche. L'interesse è accentuato dal potenziale utilizzo di queste conoscenze per mettere a punto opportuni programmi terapeutici e riabilitativi. Scopo di questo lavoro è stato quello di indagare mediante Risonanza Magnetica funzionale (fMR) quali aree motorie fossero coinvolte nel recupero dopo ictus cerebrale. Sono stati studiati 10 pazienti con ictus sottocorticale ischemico (5 con emiparesi destra e 5 con emiparesi sinistra) in buon recupero funzionale. L'età media era 59,1 anni (min 37, max 84). Tutti i pazienti sono stati indagati effettuando uno studio per immagini e funzionale. La fMR è stata realizzata con apparecchiatura General Electric 1,5 T mediante sequenze SPGR (TR/TE 64/48 ms, Flip Angle 17°, FOV 22×6 cm2, matrice 256times128, spessore di strato 6 mm) costituite da 3 sezioni assiali oblique contigue, parallele alla linea inter-commissurale, condotte a livello della corteccia motoria. L'esame funzionale è stato preceduto da uno studio convenzionale utilizzato per dimostrare le lesioni, per programmare le sequenze funzionali e per fornire una correlazione anatomica ai pixel attivati. La fMR è stata effettuata alternando acquisizioni ottenute durante un movimento delle dita con sequenze eseguite in condizioni di riposo sia per la mano paretica che per quella sana. Per l'elaborazione è stata usata la tecnica “cross correlation” con soglia usando la “box-car” come forma d'onda di riferimento. Sono stati considerati “attivati” i pixel con coefficiente di correlazione (CC) ≥ 70% del CC massimo. I pixel selezionati, codificati mediante colorazione e sovrapposti alle immagini anatomiche, sono stati quantificati con apposito programma, suddivisi per aree motorie corticali. I risultati hanno evidenziato un'attivazione bilaterale durante il movimento della mano paretica mentre si è registrata un'attivazione controlaterale più selettiva durante il movimento della mano sana. Nell'emisfero omolaterale alla paresi si è inoltre rilevato un incremento dell'attivazione nelle aree premotoria e supplementare motoria. Questi dati sembrerebbero dimostrare che una maggiore attivazione delle aree motorie corticali omolaterali alla lesione sia un importante meccanismo di compenso al danno funzionale conseguente ad ictus. Tale attivazione può avere un duplice significato: un rinforzo delle vie discendenti cortico-spinali già presenti nel soggetto sano e un ausilio funzionale da parte delle aree premotoria e supplementare motoria verso il lato lesionato.
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Nuissl, Henning, and Antonie Schmiz. "Migration als Potenzial der kommunalen Entwicklung – Lokale Ansätze zur Unterstützung von ökonomischen Akteuren mit Migrationshintergrund." Raumforschung und Raumordnung 71, no. 3 (June 30, 2013): 181–93. http://dx.doi.org/10.1007/s13147-013-0226-y.

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Abstract:
Zusammenfassung Die Zuwanderang nach Deutschland wird in Medien, Öffentlichkeit und politischen Debatten sehr unterschiedlich wahrgenommen. Zum einen werden migrantische Milieus problematisiert und als „Parallelgesellschaften“ ohne hinreichende Integrationsbereitschaft charakterisiert. Zum anderen wird – im Hinblick auf den demographischen Wandel und die wirtschaftliche Zukunftsfähigkeit der Bundesrepublik – die Anwesenheit von Menschen mit Migrationshintergrand zunehmend als Chance diskutiert. Dieser Beitrag knüpft an die zweite Perspektive an und befasst sich auf der Grandlage einer systematischen Internetrecherche mit der Frage, welche Ansätze sich auf kommunaler Ebene finden lassen, um das mit den wirtschaftlichen Aktivitäten der migrantischen Bevölkerung verbundene Potenzial für die räumliche Entwicklung aufzugreifen und zu fördern. Hierbei zeigt sich, dass derartige Ansätze, das Potenzial von Migranten gezielt in Wert zu setzen, fast ausschließlich in Großstädten existieren. Sofern Migranten außerhalb der großen Verdichtungsräume überhaupt zum Gegenstand der kommunalpolitischen Aufmerksamkeit werden, steht ganz überwiegend ihr angenommener Unterstützungsbedarf bei der Integration in Gesellschaft und Arbeitsmarkt im Vordergrand. Der Akzent liegt dann auf der Bildungs- und Sozialpolitik, nicht auf der Wirtschaftsförderang oder Stadtentwicklung. Vor diesem Hintergrand wird die Vermutung angestellt, dass gerade im Bereich der migrantischen Ökonomie Potenziale der räumlichen Entwicklung verborgen sind, die sich mithilfe einer gezielten Förderung von Migranten in ihrer Rolle als ökonomische Akteure kommunalpolitisch frachtbar machen ließen.
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Buchholz, Michael B. "Interpersonalität und Konversation – Voraussetzungen für eine Theorie." Beziehung und Beziehungsgestaltung in der Psychoanalyse 42, no. 1 (April 2019): 67–83. http://dx.doi.org/10.30820/0171-3434-2019-1-67.

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Abstract:
Der »relational turn« hat sich, ausgehend von starken Anstößen durch Steven Mitchell und seine Gruppe, seit den 1990er Jahren enorm ausgebreitet. Auf der anderen Seite gibt es in der Psychoanalyse eine stärkere Tendenz der Rückentwicklung zu non-relationalen Positionen, zum Kleinianismus und zu monadischen Denkformen. Ich diskutiere an einem Beispiel zunächst die Form der Auseinandersetzung, gehe dann auf einige Theorieprobleme ein und versuche dann zu vermitteln, dass die sozialwissenschaftliche Konversationsanalyse (KA) ein erhebliches Potenzial hat, relationale Positionen zu unterstützen – wenn nur das Vorurteil, sie sei »behavioristisch« (durch deutsche Rezeptionsbarrieren entstanden), überwunden würde. In der amerikanischen relationalen Psychoanalyse wird Gadamers »Gespräch« beständig mit »conversation« übersetzt (etwa bei Donna Orange, 2011), was zu geringeren Rezeptionsschwierigkeiten führt. Die KA ist ein international breit etabliertes Forschungsprogramm, dessen Potenziale für eine relationale Psychoanalyse attraktiv sind. Sie hat Verzweigungen zu Sozialtheorie und Linguistik, zu Interaktionsforschung und Hermeneutik, zu Intersubjektivität und Erkenntnistheorie. Vergleichbare Interessen haben auch relationale Psychoanalytiker entwickelt, ohne freilich eine eigene Forschungsmethode zu etablieren. Hier bieten sich Allianzen mit der Konversationsanalyse an. Ich skizziere am Schluss einige Möglichkeiten solcher Verbindung und eröffne Diskussionslinien um den Begriff der »Person« und der »Interpersonalität«.
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Jazbec, Saša. "„Die intrusive Kraft in Klassenräumen“." Informatologia 52, no. 3-4 (December 31, 2019): 136–47. http://dx.doi.org/10.32914/i.52.3-4.2.

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Abstract:
Mobile Endgeräte sind mittlerweile für viele eine Selbstverständlichkeit geworden und bestimmen unterschiedlich intensiv unser Leben. Aber wie bei allen technologischen Entwicklungen sind die Vorteile gegenüber den Nachteilen gründlich abzuwägen. Im Bildungsdiskurs kann diesbezüglich ein Paradox beobachtet werden. Obwohl viel in technologische Neuanschaffungen investiert wird und die Lehrkräfte privat regelmäßig mobile Endgeräte verwenden und sich das Leben ohne Endgeräte kaum mehr vor-stellen können, werden sie dagegen im Unterricht nur sporadisch und nicht systematisch eingesetzt. Um diese paradoxe Lage zu veranschaulichen, wird im Beitrag theoretisch erörtert und empirisch dargestellt, was das Potenzial mobiler Endgeräte im Unterricht ist und was im schulischen Kontext dieses Potenzial eingrenzt. Im theoretischen Teil werden zunächst die grundlegenden Begriffe mobile Endgeräte und Apps sowie die Kategorien von Apps dargestellt. Ferner wird auf das Medium Smartphone und seine potenzielle Wirkungsbreite eingegangen, wie etwa didaktischer Mehrwert, technische Möglichkeiten, Motivationspotenzial. Dazu werden dann noch die Grenzen seiner Wirkung speziell im Bildungsdiskurs präsentiert, wie etwa gesetzliche Regelungen, Datenschutz oder begrenzte technische Ausstattungen von Ler-nenden. Im empirischen Teil wird eine qualita-tive-inhaltliche Analyse von Meinungen einiger interviewter Lehrkräfte in Slowenien zu dem Thema Smartphones im (DaF)-Unterricht dargestellt. Daraus kann man bestimmte Ten-denzen ableiten, die für den fremdsprachlichen Unterricht relevant sind und die in der breiteren Bildungslandschaft diskutiert werden sollten.
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Gründling, Matthias. "IT-Hersteller können Leben retten." kma - Klinik Management aktuell 18, no. 01 (January 2013): 18. http://dx.doi.org/10.1055/s-0036-1576770.

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Abstract:
IT-Hersteller müssen die Potenziale der elektronischen Patientenakte endlich ausschöpfen und intelligente Alarmsysteme entwickeln. Dann könnten Intensivmediziner lebensbedrohliche Zustände früher erkennen.
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Torrieri, Francesca, Alessandra Oppio, and Marco Rossitti. "Damage assessment for architectural heritage: the Cavallerizza Reale complex in Turin / La stima dei danni al patrimonio architettonico: il caso della Cavallerizza Reale di Torino." Valori e Valutazioni 30 (August 2022): 71–84. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223005.

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Abstract:
Damage assessment for architectural heritage stands as a relevant issue from an appraisal perspective due to heritage properties’ peculiar technological and building techniques and their complex social values. The specificity of Italian cultural heritage, widespread on the national territory, even in high environmental risk (landslides, earthquakes, and floods) areas, calls for dealing with the damage assessment theme by considering tangible and intangible features. Indeed, architectural heritage value is not limited only to its market or use value but must be expressed as a Total Economic Value, in its tangible and intangible components, that can be destroyed or affected by damages. In this context, the paper provides a relevant case study concerning the assessment of fire, lack of maintenance, and occupation damages for the ‘Pagliere’ buildings, located within the building complex ‘Cavallerizza Reale’ in Turin, which is included in the Unesco World Heritage list. Thanks to the specificities and the historical-architectural significance of the properties under analysis, this case study provided an interesting reflection on the methodological approach for the total damage assessment, given by the sum of its three different components: fire damage, lack of maintenance damage, and abandonment damage. Based on the discussion of the results, the paper proposes some possible insights for future research focusing on assessing architectural heritage damages. La stima dei danni al patrimonio storico-architettonico rappresenta una questione interessante da un punto di vista estimativo in considerazione delle particolari caratteristiche tecnologiche-costruttive dei manufatti in oggetto e dei valori sociali complessi di cui essi sono espressione. La specificità del modello italiano di patrimonio culturale, diffuso sul territorio in modo capillare, anche in aree dove sono presenti alti rischi ambientali (frane, terremoti ed alluvioni), pone il tema della stima dei danni rispetto sia alle componenti tangibili sia a quelle intangibili. Il valore del patrimonio architettonico, pertanto, non si limita ai soli valori di mercato e ai valori d’uso, ma si estende al Valore Economico Totale, nelle sue dimensioni tangibili e intangibili, che possono essere distrutte o compromesse dal danno. In questo quadro, il paper presenta un caso studio di rilevante interesse, relativo alla stima dei danni da incendio, da mancata manutenzione e da abbandono del compendio delle Pagliere, sito all’interno del complesso immobiliare, patrimonio dell’Unesco, della Cavallerizza Reale a Torino. Data la particolarità dell’immobile oggetto di analisi e le caratteristiche storico-architettonico di evidente rilievo, il caso ha sollecitato interessanti riflessioni in merito alla metodologia da adottare per la stima del danno nel suo complesso, nonché alla stima delle sue singole componenti, ossia danno da incendio, occupazione e abbandono. A partire da una discussione dei risultati, il contributo traccia potenziali spunti per avviare ricerche che possano essere di supporto all’esercizio della stima del danno arrecato al patrimonio culturale.
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Torrau, Sören. "„Und dann google ich…“. Recherchestrategien von Schüler*innen im Internet." GWP – Gesellschaft, Wirtschaft, Politik 69, no. 2-2020 (June 8, 2020): 235–45. http://dx.doi.org/10.3224/gwp.v69i2.12.

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Abstract:
Der Beitrag thematisiert, wie eine Schülerin einer 10. Klasse eine Suchmaschine als formale Orientierungshilfe verwendet, um selbst inhaltliche Entscheidungen für ihre Präsentation treffen zu können. Dabei werden fachdidaktische Potenziale herausgearbeitet, wie Recherchen und Präsentationen im sozialwissenschaftlichen Unterricht eingesetzt werden können.
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Gaede, Kirsten. "„GBA und IQWiG definieren alles rein ärztlich”." kma - Klinik Management aktuell 18, no. 05 (May 2013): 24–27. http://dx.doi.org/10.1055/s-0036-1576909.

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Abstract:
Trotz ihrer Kompetenzen und Potenziale wird die Pflege in Deutschland klein gehalten, meint die Pflegewissenschaftlerin Sabine Bartholomeyczik. Das sollte sich ändern: Dann wird es leichter, Nachwuchs zu gewinnen und die steigende Zahl chronisch Kranker auf hohem Niveau zu versorgen.
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Sturm, Heidrun, and Andreas Schmid. "Intersektorale Gesundheitszentren (IGZ): Knotenpunkt der integrierten Versorgung." kma - Klinik Management aktuell 27, no. 04 (April 2022): 74–77. http://dx.doi.org/10.1055/s-0042-1748102.

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Abstract:
Ein Team der Uniklinik Tübingen und der Oberender AG hat im Auftrag der KBV untersucht, wie das Behandlungsspektrum einer bettenführenden Erweiterten Ambulanten Versorgung (EAV) genauer gefasst werden dann. Das Gutachten zeigt, wie hoch die Potenziale von Intersektoralen Gesundheitszentren (IGZ) für integrierte und interprofessionelle Versorgungsansätze sind.
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Brautsch, Markus, and Patrick Dirr. "Solare Behälterbewirtschaftung." BWK ENERGIE. 72, no. 06-07 (2020): 18–20. http://dx.doi.org/10.37544/1618-193x-2020-06-07-18.

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Abstract:
Innerhalb der Wasserversorgung im Bereich der Behälterbewirtschaftung stecken große Potenziale zum Lastmanagement und der daraus resultierenden Verringerung der Strombeschaffungskosten sowie der Unterstützung der Energiewende. Aufgrund steigender Strompreise sollten viele Wasserversorgungsunternehmen nicht weiterhin das Wasser nachts pumpen. Hierdurch könnten erhebliche Mengen an solarem Strom dann verbraucht werden, wenn die Sonne scheint.
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Kühnemund, Josephine, Barbara Bocker, Ulrich Christian Smolenski, and Norman Best. "Potenzial von Physiotherapie bei ausgeprägten Strukturbefunden." Physikalische Medizin, Rehabilitationsmedizin, Kurortmedizin 58, no. 06 (December 2019): 354–56. http://dx.doi.org/10.1055/a-1015-6755.

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Abstract:
ZusammenfassungDie Falldarstellung behandelt den Fall eines stark beeinträchtigten Patienten, der erst im Erwachsenenalter als Flüchtling nach Deutschland kam und bezüglich seiner kongenitalen Strukturerkrankungen behandelt wurde. Die Kasuistik verdeutlicht das Potenzial konservativer Therapieoptionen ergänzend zur chirurgischen Intervention und alleinig bei ausgeschöpften operativen Maßnahmen. Der Patient leidet unter einer ausgeprägten Kyphoskoliose, welche ausgedehnt operativ versorgt wurde. Weiterhin schränkt ihn eine massive Trichterbrust durch die verursachte restriktive Ventilationsstörung massiv in Leistungsfähigkeit und Mobilität ein. Eine operative Korrektur wurde seitens der Chirurgen erst dann als möglich angesehen, wenn eine ausreichende Hilfsmittel freie Gehstrecke erreicht wird. Des Weiteren leidet der Patient unter Hüftdysplasie bds. und infolge der ausgeprägten somatischen Befunde sowie psychischen Belastungsfaktoren unter einem chronischem Schmerzsyndrom. Durch die Kombination verschiedener physiotherapeutischer Maßnahmen, konnten Mobilität, Kraft, Atmung sowie Schmerz deutlich positiv beeinflusst werden, was das Potenzial einer konsequenten konservativen Therapie selbst bei ausgeprägten Strukturbefunden demonstriert..
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Diefenbach, Aletta. "Paroli bieten! Methodologische Potenziale der politischen Gegenrede in Gruppendiskussionen mit Rechten." Leviathan 51, no. 1 (2023): 114–39. http://dx.doi.org/10.5771/0340-0425-2023-1-114.

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Abstract:
Mehrdeutigkeiten im rechten Diskurs machen es teils schwierig, legitime von illegitimen Sprechweisen zu unterscheiden. Ausgehend von einem Verständnis des Sozialen, das stets politisch, relational, affektiv und praxeologisch ist, wird in diesem Beitrag die Frage verhandelt, wie die empirische Sozialforschung gerade über eine Diskussion mit rechten Akteuren und mithilfe der politischen Differenz als methodischem Instrument diskursive Grenzen besser erkennen und folglich auch ihre Kritik präzisieren kann. Dazu wird ein zweiphasiges Interview vorgeschlagen, dass Interviewten zuerst mit Empathie und dann mit Konfrontation begegnet. Veranschaulicht werden die Techniken und ihre Effekte anhand von Gruppendiskussionen, die im Rahmen einer Studie zum islamfeindlichen Diskurs unter Anhänger*innen rechter Gruppierungen in Deutschland geführt wurden. Politische Differenz, so wird gezeigt, muss keine Hürde, sondern kann ein Potenzial für kritische Sozialforschung sein.
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von Ramin, Lucas. "Die Substanz der Substanzlosigkeit: Das Normativitätsproblem radikaler Demokratietheorie." Leviathan 49, no. 3 (2021): 337–60. http://dx.doi.org/10.5771/0340-0425-2021-3-337.

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Abstract:
Radikale Demokratietheorien stehen in der Kritik, aufgrund ihrer epistemischen Grundlagen normativ haltlos zu sein. Ein Vergleich mit dem Theoriekern der Kritischen Theorie ermöglicht, die Normativität jener Theorien zu erschließen. Deutlich wird dann, dass das normative Potenzial in einer Umwertung von Entfremdungserfahrungen als Subjektivierungsstrategien liegt und nicht in deren bloßer Verurteilung.
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Glock, Thomas, Martin Hillenbrand, Christoph Weiler, and Michael Hübner. "„Smarte“ Sensoren in der Feldebene." atp edition - Automatisierungstechnische Praxis 57, no. 11 (November 1, 2015): 32. http://dx.doi.org/10.17560/atp.v57i11.537.

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Abstract:
Zukünftige Kommunikationsnetzwerke industrieller Anlagen müssen die Anforderungen von Industrie 4.0 in der Prozessautomatisierung bewältigen. Innovative Ansätze für Kommunikation und Funktionalität können die mit I4.0 verbundenen Potenziale nur dann ausschöpfen, wenn sie einen industriell verwertbaren Mehrwert bieten. Dieser Beitrag stellt einen Ansatz vor, der einfache Sensoren und Aktoren der Feldebene um IP-Kommunikation sowie damit verknüpfte Dienste und Funktionen erweitert. Verbunden über ein industrielles Standard-IP-Netzwerk ermöglichen derartige Konstellationen zusätzliche Überwachungsfunktionen, die zu höherer Zuverlässigkeit und Verfügbarkeit der Anlagen beitragen können.
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Glock, Thomas, Martin Hillenbrand, Christoph Weiler, and Michael Hübner. "„Smarte“ Sensoren in der Feldebene." atp magazin 57, no. 11 (November 2, 2015): 32–42. http://dx.doi.org/10.17560/atp.v57i11.2285.

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Abstract:
Zukünftige Kommunikationsnetzwerke industrieller Anlagen müssen die Anforderungen von Industrie 4.0 in der Prozessautomatisierung bewältigen. Innovative Ansätze für Kommunikation und Funktionalität können die mit I4.0 verbundenen Potenziale nur dann ausschöpfen, wenn sie einen industriell verwertbaren Mehrwert bieten. Dieser Beitrag stellt einen Ansatz vor, der einfache Sensoren und Aktoren der Feldebene um IP-Kommunikation sowie damit verknüpfte Dienste und Funktionen erweitert. Verbunden über ein industrielles Standard-IP-Netzwerk ermöglichen derartige Konstellationen zusätzliche Überwachungsfunktionen, die zu höherer Zuverlässigkeit und Verfügbarkeit der Anlagen beitragen können.
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Towfigh, Emanuel V., and Julian Luckey. "Zielgruppenbasierte Ansprache von Wahlberechtigten durch politische Parteien." Rechtswissenschaft 13, no. 1 (2022): 61–93. http://dx.doi.org/10.5771/1868-8098-2022-1-61.

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Abstract:
Der Beitrag befasst sich mit der durch populistische Kampagnen in den USA und in Großbritannien bekannt gewordenen neuen Wahlkampftechnik des Online-Microtargetings, durch das speziell zugeschnittene Wahlkampfbotschaften sehr gezielt über soziale Medien an nach psychometrischen Merkmalen ausgewählte Menschen ausgespielt werden. Er beleuchtet den technischen Hintergrund, zeigt auf, in welchem Umfang politisches Online-Microtargeting bereits in Deutschland zum Einsatz kommt, und erörtert Potenziale und Gefahren des Einsatzes der Technologie. Dann bewertet der Beitrag (verfassungs-)rechtlich die Zulässigkeit sowie die Grenzen des politischen Online-Microtargetings im Wahlkampf in Deutschland.
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Schulte-Mattler, Wilhelm. "Quantitatives EMG und mehr." Klinische Neurophysiologie 48, no. 03 (September 2017): 123. http://dx.doi.org/10.1055/s-0043-118030.

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Abstract:
Es war zunächst geplant, das vorliegende Themenheft mit „quantitatives EMG“ zu überschreiben. Den Lesern der „Klinische Neurophysiologie“ wird klar sein, dass mit diesem Thema jedenfalls dann kein ganzes Heft zu füllen ist, wenn man meint: „quantitatives EMG, das ist doch Sammeln und Ausmessen von Potenzialen von zwanzig verschiedenen motorischen Einheiten“. Ein Ziel dieses Heftes ist es dazu beizutragen, dass dieser Satz nicht mehr so oft zu hören oder zu lesen ist.
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Masina, Luisa. "Interdisciplinarità e consulenze tecniche in ambito familiare." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (July 2021): 132–40. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001014.

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Abstract:
L'autrice riflette sulle consulenze tecniche in ambito civile in materia di diritto di famiglia, correlando la propria esperienza alle teorie di riferimento e dando conto del metodo utilizzato. Approfondisce la distinzione fra consulenze tecniche "valutative" e consulenze tecniche "terapeutiche" proponendo un modello alternativo, che si caratterizza per la sua proprietà di attivare potenziali trasformazioni. Si sofferma infine sulla questione della ricerca di un linguaggio comune fra le diverse professionalità coinvolte nelle consulenze, indicando nel lavoro di gruppi costituiti cosiddetti misti uno strumento adeguato.
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Belina, Bernd. "Warum denn gleich ontologisieren? Und wenn nicht, warum dann ANT? Kommentar zu Alexa Färbers „Potenziale freisetzen“." sub\urban. zeitschrift für kritische stadtforschung 2, no. 1 (May 5, 2014): 104–9. http://dx.doi.org/10.36900/suburban.v2i1.110.

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Abstract:
Akteur-Netzwerk-Theorie und Assemblageforschung in Stadtforschung und Humangeographie beanspruchen für sich, das genau Hinsehen und die Materialität der Dinge stark zu machen. Sie positionieren sich damit gegen Forschung, die große Diskurse ins Zentrum rückt. Im Kommentar schlage ich vor, beide Positionen – die „Diskursphase“ und die „Materialismusphase“ – im Hinblick auf ihre politischen Einsätze zu kontextualisieren. Ich werfe die Frage auf, ob für diese Politiken die jeweiligen Ontologien tatsächlich notwendig sind, und schlage vor, sich stattdessen darauf zu besinnen, was die beste kritische Stadtforschung schon immer ausgemacht hat, nämlich genau hinzuschauen, die Dinge ernst zu nehmen und nicht schon alles vorher zu wissen.
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Klier, Mathias, and Georg Thiel. "Auf die Datenqualität kommt es an! Fallbeispiel Statistisches Bundesamt." Controlling 32, S (2020): 86–91. http://dx.doi.org/10.15358/0935-0381-2020-s-86.

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Abstract:
Die Analyse von Daten eröffnet ein großes Potenzial in unterschiedlichsten Anwendungsbereichen. Wie wichtig dabei die Qualität der Daten ist, wird am Beispiel des Statistischen Bundesamtes deutlich: Ergebnisse sind nur dann valide und wertstiftend, wenn die Qualität der zugrunde liegenden Daten gewährleistet ist. Dieser Artikel liefert einen Einblick in die digitale Transformation des Statistischen Bundesamtes und dessen Um-gang mit große Datenmengen, dem „Rohstoff“ für Wertschöpfung mit enormer Bedeutung für die Meinungsbildung und demokratische, faktenbasierte Entscheidungsprozesse.
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Kiselev, Jörn. "Interventionen zur präoperativen Unterstützung geriatrischer Patienten mit Frailty." AINS - Anästhesiologie · Intensivmedizin · Notfallmedizin · Schmerztherapie 52, no. 11/12 (November 2017): 777–83. http://dx.doi.org/10.1055/s-0043-104684.

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Abstract:
ZusammenfassungDer stetig zu beobachtende demografische Wandel geht mit veränderten Anforderungen an die Patientenbetreuung einher. Ältere Patienten weisen häufig einen erhöhten Behandlungsbedarf und eine höhere Komplexität des klinischen Gesamtbildes auf. Dieser Umstand ist – abgesehen von der Routineversorgung – besonders dann zu beachten, wenn eine angedachte Intervention zu schweren und potenziell lebensbedrohlichen Komplikationen führen kann.
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Mende, Jana-Katharina. "Einsprachigkeit, Fremdsprachigkeit, Mehrsprachigkeit und Transsprachigkeit in der sprachhistorischen Forschung zu Text und Diskurs." Jahrbuch für Germanistische Sprachgeschichte 11, no. 1 (June 1, 2020): 48–60. http://dx.doi.org/10.1515/jbgsg-2020-0005.

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Abstract:
Abstract Der Beitrag behandelt die Berücksichtigung historischer Mehrsprachigkeit in text- und diskurshistorischen Analysen. Er klärt relevante Konzepte zum Verständnis von Mehrsprachigkeit und ihr Verhältnis innerhalb der sprachhistorischen Text- und Diskursforschung. Dann beschreibt er existierende und potenzielle Forschungen zur historischen Mehrsprachigkeit in Texten. Damit trägt er zur theoretischen Auseinandersetzung mit einer postnationalen, postmonolingualen Sprachgeschichte bei.
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Kalchschmid, Vincent, Christoph Hartmann, Kerstin Angerer, Stefan Roth, Martin Rösch, Andrea Hohmann, Daniel Günther, and Wolfram Volk. "WindMelt." Zeitschrift für wirtschaftlichen Fabrikbetrieb 116, no. 12 (December 1, 2021): 922–30. http://dx.doi.org/10.1515/zwf-2021-0131.

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Abstract:
Abstract Durch den zunehmenden Ausbau der regenerativen Energieerzeugung entstehen immer häufiger Netzengpässe, es steht also mehr Strom zur Verfügung als das Netz transportieren kann. Über das sogenannte Einspeisemanagement, werden die Anlagen dann häufig abgeschaltet. Um die Energiewende ökologisch und ökonomisch zu gestalten, ist es jedoch erforderlich, alternative Lösungen zu finden und zu etablieren. Im vorliegenden Beitrag wird beschrieben, welche Potenziale sich durch das Aufschmelzen von Aluminium direkt am Windrad, mit anschließendem Flüssigmetalltransport zu Gießereien ergeben können. Die Ergebnisse zeigen, dass der Ansatz zur Direktnutzung von Windstrom sowohl eine attraktive Möglichkeit zur Dekarbonisierung der energieintensiven Gießereibranche bietet als auch Kostenvorteile für die Gießereien und dezentralen Schmelzdienstleister erwirken kann.
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Kristanto, Billy. "Freier Herr und dienstbarer Knecht. Luther’s »Christian Liberty« and Secularism." Evangelische Theologie 82, no. 1 (February 1, 2022): 43–51. http://dx.doi.org/10.14315/evth-2022-820107.

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Abstract:
Abstract Der Mord an Samuel Paty im Oktober 2020 hatte die Welt schockiert. Obwhol die Tat von fast allen verurteilt wurde, scheiden sich die Geister über die Meinungsfreiheit, die den Mord verursacht hat. Dieser Artikel möchte die Konzepte der Meinungsfreiheit nachzeichnen, wie sie in Frankreich rezipiert wurden. Basierend auf Luthers Schrift »Von der Freiheit eines Christenmenschen « argumentiert der Artikel dann für die Relevanz von Luthers Freiheitskonzept, um die Suche nach wahrer Freiheit fruchtbar zu beantworten. Er entfaltet die Potenziale von Luthers Freiheitskonzept und zeigt, wie Luthers Denken eine sinnvollere Alternative bieten kann als der säkulare Freiheitsbegriff, wie er von der französischen Aufklärung rezipiert wurde.
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Kramer, Caroline, and Carmella Pfaffenbach. "Alt werden und jung bleiben – Die Region München ais Lebensmittelpunkt zukünftiger Senioren?" Raumforschung und Raumordnung 65, no. 5 (September 30, 2007): 393–406. http://dx.doi.org/10.1007/bf03183830.

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Abstract:
Kurzfassung Der Beitrag geht davon aus, dass die heutige Generation SOplus aufgrund veränderter struktureller und biographischer Voraussetzungen über andere Potenziale und Ansprüche verfügen wird als die heutigen Senioren, und thematisiert die Auswirkungen, die diese veränderten Ansprüche auf die Entwicklung der Großstadtregion München haben können. Auf der Grundlage von qualitativen Interviews werden die aktuelle Lebenssituation, die Lebenskonzepte für die Zukunft und die Altersbilder dieser Gruppe dargestellt. Es wird daraus geschlossen, dass die zukünftigen Senioren in der Stadt München in näherer Zukunft verstärkt kostengünstige Wohnungen, jedoch kaum sogenannte altengerechte Infrastrukturen nachfragen werden. Die Nachfrage nach diesen Einrichtungen wird in der betrachteten Kohorte deutlich später, dann jedoch für eine größere Gruppe einsetzen.
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Chakkarath, Pradeep. "Der dunkle Kontinent." psychosozial 44, no. 3 (September 2021): 75–85. http://dx.doi.org/10.30820/0171-3434-2021-3-75.

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Abstract:
Ausgehend von kolonialistisch geprägten psychologischen Blickweisen auf die vermeintliche Natur der Kolonialisierten geht der Artikel der Frage nach, was unter dem Geist des Kolonialismus verstanden werden kann, wie er auch in die Psychologie eingegangen und wie er darin immer noch wirksam ist. Es wird dann das Potenzial der Postkolonialen Studien aufgezeigt, die gegenwärtige Psychologie aus ihrem ahistorischen Schlummer zu wecken und sie dazu anzuregen, sich sowohl theoretisch als auch praktisch mit der Entstehung von psychischen Belastungen und Verletzungen zu befassen, in die sie selbst involviert war und involviert ist.
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Tunç, Michael. "»Progressive refugee masculinities«: Väterlichkeiten und Care-Verantwortung Geflüchteter im Spannungsfeld progressiver und hegemonialer Männlichkeiten." Zeitschrift für Flüchtlingsforschung 5, no. 1 (2021): 158–74. http://dx.doi.org/10.5771/2509-9485-2021-1-158.

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Abstract:
Ausgehend von gegenwärtigen Debatten um caring masculinities als Gegenkraft zu hegemonialen Männlichkeiten wird der Begriff der progressiven Männlichkeit vorgestellt und im Zusammenhang mit Fluchtmigration reflektiert. Auf Basis der empirischen Rekonstruktion der narrativen Selbstpräsentationen eines geflüchteten Vaters aus Syrien wird danach gefragt, welches Potenzial der Begriff der progressiven (geflüchteten) Männlichkeit hat, um Transformationen von Väterlichkeit geflüchteter Männer analysieren zu können. Die im Interview erkennbaren Spannungsfelder der Narrativierung von Väterlichkeit zwischen progressiven und hegemonialen Deutungsmustern von Männlichkeit werden dann im Kontext relevanter Forschungsergebnisse und mit Bezug auf Entwicklungen der Männlichkeitstheorie diskutiert.
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Mangold, Sonja. "Transnationale Kollektivvereinbarungen – Baustein eines sozialen Europa?" WSI-Mitteilungen 73, no. 4 (2020): 256–65. http://dx.doi.org/10.5771/0342-300x-2020-4-256.

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Abstract:
Der Beitrag stellt Ergebnisse einer neueren Studie zu transnationalen Kollektivvereinbarungen in Europa vor. Beleuchtet werden erreichte Verhandlungsresultate und deren praktische Umsetzung v. a. auf dem Gebiet der Antidiskriminierung. Im Zentrum steht die Frage, ob und unter welchen Rahmenbedingungen die zunehmende transnationale Sozialpartnerregulierung eine angemessene Regelungsqualität und Effektivität erreicht. Wie im Einzelnen aufgezeigt wird, besitzt transnationale kollektive Selbstregulierung vornehmlich dann Potenzial, angemessene Ergebnisse zu erzielen, wenn sie in Zukunft mit sicheren rechtlichen Rahmenbedingungen ausgestattet wird. Eine adäquat flankierte transnationale Vereinbarungspraxis könnte sich als zentrales Instrument gegen die Gefahr eines sozialen Unterbietungswettbewerbs in Europa erweisen.
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Scolozzi, Rocco, and Davide Geneletti. "Priorità locali di adattamento ai cambiamenti climatici: un metodo di screening." TERRITORIO, no. 96 (September 2021): 97–107. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-096009.

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Abstract:
La capacità adattativa ai cambiamenti climatici implica la capacità di modificare sistemi ecologici, sociali o economici per ridurre i potenziali danni o aumentare i benefici. Il contributo mostra una procedura sperimentale che, in accordo con le linee guida della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, integra aspetti di governance anticipativa e supporta la definizione di priorità per possibili misure di adattamento locale. L'approccio, scalabile e adattabile, è testato sui comuni della Provincia Autonoma di Trento e consiste delle seguenti fasi: identificazione delle incertezze climatiche locali, dei settori sensibili e delle possibili misure di adattamento, valutazione della rilevanza e capacità locali di realizzarle, identificazione delle priorità di supporto.
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Durand, Jorge. "Le asimmetrie del potere. Politiche migratorie fra Messico e Stati Uniti." MONDI MIGRANTI, no. 2 (October 2009): 47–67. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-002004.

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Abstract:
Nel corso degli ultimi 100 anni l'azione politica del Messico ha attraversato cinque fasi: i primi decenni del ventesimo secolo con l'attuazione di interventi finalizzati a dissuadere i potenziali migranti dal lasciare il Messico; una politica di negoziazione durante e dopo la seconda guerra mondiale; un approccio orientato al "laissez faire" negli anni '70 ed '80, una politica della "limitazione dei danni" negli anni '90; infine le proposte ed i discorsi centrati sulla "responsabilitŕ condivisa". Questo contributo esamina ogni fase e come queste abbiano dato forma alle contemporanee modalitŕ di relazione tra gli Usa ed il Messico in relazione ai processi migratori e alla direzione delle politiche migratorie del Messico.
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Sahinbas, Hüseyin, and Martin Rösch. "Hyperthermie als wertvolle Ergänzung im Konzept der neuen onkologischen Immuntherapien." Deutsche Zeitschrift für Onkologie 51, no. 04 (December 2019): 171–75. http://dx.doi.org/10.1055/a-1014-7856.

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Abstract:
ZusammenfassungBekannt ist, dass die Hyperthermie ein potenter Wirkverstärker der Strahlentherapie und von vielen Chemotherapien ist. Noch kaum wahrgenommen hingegen ist das interessante Potenzial dieser Methode in Hinblick auf eine Wirkverstärkung der in der Onkologie neu aufgekommenen Immuntherapien. Dieser Artikel stellt die neuen Immuntherapien am Beispiel der Checkpoint-Inhibitoren kurz vor und geht dann auf die Rationale ein, warum die Hyperthermie diese Ansätze fördernd unterstützt. Als Schlussfolgerung bietet sich die Überlegung an, Immuntherapien in Hinblick auf deren Effizienz mit Hyperthermie zu kombinieren. Interessant an dieser Option ist auch, dass im hier relevanten Temperaturbereich keine zusätzlichen unerwünschten Nebenwirkungen zu erwarten sind.
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Krämer, U., R. Kilian, T. Becker, and C. Mahlke. "Bedeutung und Wirksamkeit von Peer-Arbeit in der psychiatrischen Versorgung." Nervenheilkunde 34, no. 04 (2015): 235–39. http://dx.doi.org/10.1055/s-0038-1627580.

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Abstract:
ZusammenfassungGegenstand und Ziel:Dieser Artikel befasst sich mit der aktuellen internationalen Forschung zur klinischen Peer-Arbeit. Material und Methoden: Es werden zunächst einige Überblicksarbeiten zur Evidenz von Peer-Arbeit bei schweren psychischen Störungen vorgestellt, relevante Entwicklungen und Erkenntnisse und die sich daraus ergebenden Problemstellungen werden dann im Licht aktueller betroffenengeleiteter oder partnerschaftlicher Forschungsprojekte diskutiert. Schlussfolgerungen: Peer-Arbeit ist ein vielversprechender Ansatz für die betroffenen Nutzer, der zudem das Potenzial hat, die psychiatrische Versorgung im Sinne der Recovery-Orientierung zu verbessern. Klinische Relevanz: Peer-Arbeit sollte auch in der deutschen psychiatrischen Versorgung regelhaft eingesetzt werden, die Kostendeckung für Träger von Versorgungseinrichtungen wird empfohlen.
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Haider, Katharina, Michael Halwachs, and Nikolaus August Sifferlinger. "Potenzial und Grenzen statistischer Unfallzahlen im österreichischen Berg- und Tunnelbau." BHM Berg- und Hüttenmännische Monatshefte 166, no. 6 (June 2021): 284–300. http://dx.doi.org/10.1007/s00501-021-01118-x.

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Abstract:
ZusammenfassungArbeits- und Gesundheitsschutz hat in allen Bereichen höchste Priorität. Um Maßnahmen zur Unfallvermeidung stetig zu verbessern, müssen diese ständig anhand des tatsächlichen Unfallgeschehens analysiert und evaluiert werden. Die wichtigsten Ansatzpunkte einer aktiven und wirksamen Unfallprävention können in einem ersten Schritt durch eine Auswertung von statistischen Unfallzahlen identifiziert werden.In diesem Artikel werden die Grundlagen der Methodik der Europäischen Statistik über Arbeitsunfälle (ESAW) dargelegt und Datensätze der Allgemeinen Unfallversicherungsanstalt (AUVA) zur statistischen Darstellung des Unfallgeschehens im österreichischen Berg- und Tunnelbau herangezogen.Das daraus generierte Unfallspektrum wird für den Bergbau mit den Daten aus den Montanhandbüchern verglichen. Zudem werden die Daten des Berg- und Tunnelbaus gegenübergestellt. Es zeigt sich, dass aus den zusammengefassten Daten der statistischen Unfallzahlen kein signifikanter Zuwachs an Wissen über Unfallursachen gewonnen werden kann. Die meisten Unfälle betreffen die oberen und unteren Extremitäten und werden durch Verlust der Kontrolle über Arbeitsmittel, Sturz/Absturz von Personen und Bewegung des Körpers ohne und mit körperlicher Belastung verursacht.Der Fokus wird daher darauf gelegt, wie die Datensätze und die Variablen für statistische Auswertungen handzuhaben und zu filtern sind. Es wird diskutiert, welche Möglichkeiten und Probleme sich aus der Zuordnung von Unfällen zu Wirtschaftsklassen ergeben. Als Alternative wird untersucht, ob die Codierung der ESAW genutzt werden kann, um Unfälle nach bestimmten Arbeitsumgebungen zu filtern und den Bereichen „über Tage“ und „unter Tage“ zuzuordnen. Dabei ergeben sich keine eindeutigen Ergebnisse der Korrelation zwischen den Wirtschaftsklassen des Berg- und Tunnelbaus und den Arbeitsumgebungen.Letztendlich können konkrete Maßnahmen nur dann gesetzt werden, wenn der genaue Unfallhergang mit all den beteiligten Faktoren, Gegenständen, Ursachen und Kausalitäten bekannt ist.
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Carcagnì, Addolorata. "Obesità, infiammazione e rischio cardiovascolare: la genesi dell’ateroma." Cardiologia Ambulatoriale 29, no. 1 (May 30, 2021): 30–40. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-1-5.

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Abstract:
Le malattie cardiovascolari associate all’aterosclerosi sono la prima causa di mortalità e morbilità. Diversi studi evidenziano che il tessuto adiposo viscerale ha un ruolo importante nello sviluppo di uno stato infiammatorio sistemico che contribuisce al rischio cardiovascolare e allo sviluppo della patologia ischemica. I mediatori circolanti dell’infiammazione partecipano ai meccanismi del danno vascolare. Nei pazienti obesi tali sostanze sono secrete direttamente dagli adipociti e dai macrofagi del tessuto viscerale e dagli epatociti e contribuiscono all’insorgere dell’insulino-resistenza. Questa rassegna mostra come lo stato infiammatorio si associa ad insulino-resistenza e come questo agisca nella formazione della placca ateromasica. Inoltre, descrive come l’insulino-resistenza potenzia altri fattori di rischio cardiovascolare associati all’obesità; e suggerisce importanti raccomandazioni nella pratica clinica per i pazienti cardiovascolari con obesità viscerale
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Kemmel, Markus. "Eigengefährdung des Patienten ernst nehmen." PPH 24, no. 04 (July 24, 2018): 170–73. http://dx.doi.org/10.1055/a-0620-4051.

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Abstract:
ZusammenfassungIm siebten Teil unserer Serie geht es um einen Patienten mit paranoider Schizophrenie, der immer wieder Suizidgedanken äußert. Aufgrund seiner langen Aufenthalte und seines ablehnenden Verhaltens wird die potenzielle Selbstgefährdung des Patienten vom Stationsteam nicht hundertprozentig ernst genommen. Die Motivation, ihm zu helfen, ist gesunken. Lesen Sie, wie das Pflegeteam es schafft, mithilfe der systemischen Fallbesprechung neue Perspektiven zu entwickeln. Auch hier möchten wir Sie wieder einladen, sich selbst in die verschiedenen Rollen hineinzuversetzen. Fallen Ihnen weitere Lösungswege ein? Dann schreiben Sie uns an psych.pflegeheute@thieme.de.
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Jahn, K., J. Linn, M. Strupp, T. Brandt, and K. Hüfner. "Vestibularisparoxysmie." Nervenheilkunde 28, no. 01/02 (2009): 26–30. http://dx.doi.org/10.1055/s-0038-1628569.

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Abstract:
ZusammenfassungDie Vestibularisparoxysmie ist ein neurovaskuläres Kompressionssyndrom des achten Hirnnerven mit einer Pathogenese analog zur Trigminusneuralgie oder zum Hemispasmus facilis. Klinisch ist die Erkrankung durch bis zu hundert Mal pro Tag auftretende, kurze, monosymptomatische Schwindelattacken charakterisiert. Seltener können diese mit Ohrsymptomen (einseitiger Tinnitus, Taubheit/Druckgefühl im Bereich des Ohrs, einseitige Hörminderung) vergesellschaftet sein. Häufig treten die Attacken ohne Auslöser auf, können aber auch inkonstant durch bestimmte Kopfoder Körperpositionen provoziert werden. Die klinisch-neurologische Untersuchung zeigt im Intervall keine spezifischen Auffälligkeiten, allenfalls gibt es Hinweise auf ein leichtes vestibulo-cochleäres Defizit. Dieses lässt sich dann in den Zusatzuntersuchungen wie Elektronystagmogafie, Hörtests oder akustisch-evozierte Potenziale dokumentieren. Eine cranielle MRT mit stark T2-gewichteter “constructive interference in steady-state” (CISS)-Sequenz dient dem Nachweis des Gefäß-Nerv-Kontaktes und dem Ausschluss konkurrierender Pathologien. Die Therapie erfolgt mit Carbamazepin oder Oxcarbazepin, eine operative Dekompression bleibt Ausnahmefällen vorbehalten.
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Noack, Katrin. "Giardien bei Hund und Katze – Krankheitsbild, Diagnostik und Therapie." Zeitschrift für Ganzheitliche Tiermedizin 34, no. 01 (February 2020): 11–14. http://dx.doi.org/10.1055/a-1076-7640.

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Abstract:
ZusammenfassungAufgrund des hohen Infektionsrisikos und des zoonotischen Potenzials für den Menschen, sollten Hunde und Katzen bei Giardien-Verdacht auf diesen Erreger untersucht und bei positivem Befund behandelt werden.Die Behandlung von Giardieninfektionen kann langwierig und frustrierend sein. Ob Therapieversager durch ein Nichtansprechen auf die Wirkstoffe oder durch ständige Reinfektionen entstehen, lässt sich im Einzelfall kaum abklären.Dazu kommt, dass eine klinisch manifeste Giardieninfektion oft bei jungen Tieren im Welpenalter auftritt und diese Tiere dann in den Intervallen zwischen den Behandlungen zusätzlich geimpft werden, den Besitzer wechseln oder anderen Stressoren ausgesetzt sind, die chronische Magen-Darm-Probleme begünstigen.Häufig führen erst begleitende Maßnahmen wie eine Stärkung der Immunität, Magen-Darm-Diäten, Aufbau der Magen-Darm-Flora und Senkung des Infektionsdrucks zum Erfolg.
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47

Ritter, Renate. "Ambivalenz und Bindung." supervision 39, no. 3 (July 2021): 39–44. http://dx.doi.org/10.30820/1431-7168-2021-3-39.

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Abstract:
Oft bestehen unvereinbare Lager in gesellschaftlichen Gruppen: Wir sehen Polarisierung und Reduktion der Komplexität. Es kommt zu wechselseitig entwertenden Zuschreibungen, wenn die Affekte von Menschen in Organisationen nicht im Gemeinsamen gehalten werden. Ich schlage zur Bearbeitung solcher Zustände eine Großgruppenintervention vor: Wenn Spaltung die Mühen der Ambivalenz ersparen soll, Gewissheit herstellt, dann geht es also darum, einen Raum zu etablieren, in dem Ungewissheit und Ambivalenz aushaltbar sein können. Das potenzielle Zusammenführen der gemischten Gefühle, das szenisch-räumliche Erleben, können einen dialogischen Rahmen geben, in dem Realitätsprüfung, Anerkennung und Zugehörigkeit möglich werden.
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48

Kärtner, Jurit. "Zur Theorie und Typologie der Erfolgsmedien." Zeitschrift für Soziologie 48, no. 2 (May 27, 2019): 116–35. http://dx.doi.org/10.1515/zfsoz-2019-0009.

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Abstract:
ZusammenfassungIm Artikel wird die Theorie der Erfolgsmedien (Geld, Wahrheit etc.) weiterentwickelt und für dadurch mögliche Erkenntnisgewinne argumentiert. Mit Hilfe der basalen Unterscheidung von soziologischen Operationstheorien als Handlungs- oder Kommunikationstheorien (1.1) werden zunächst die klassischen Operationstheorien und Typologien der Erfolgsmedien (Parsons, Luhmann) dargestellt (1.2) und kritisiert (1.3). Darauf folgt die Entwicklung einer kommunikationstheoretisch basierten Medientheorie und -typologie (1.4), um deren heuristische Fruchtbarkeit dann an den Beispielen der Ökonomisierungsthese und der Soziologie der (Be)Wertung deutlich zu machen (1.5). Ordnungstheoretisch werden die zentralen Probleme und Teiltheorien der Medienschöpfung (durch Banken, Universitäten etc.), -zirkulation (von Geld, Publikationen etc.) und -speicherung (durch Eigentümer, Wissenschaftler etc.) samt der entsprechenden Krisen skizziert, wodurch das umfassende Potenzial der prinzipiell vergleichenden Theorie der Erfolgsmedien deutlich wird (2).
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Gebh, Sara. "Denken in Alternativen: Für eine offensive Verteidigung der Radikaldemokratie." Leviathan 50, no. 4 (2022): 577–94. http://dx.doi.org/10.5771/0340-0425-2022-4-577.

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Abstract:
Radikaler Demokratietheorie werden insbesondere zwei Defizite unterstellt, ein normatives und ein institutionelles. Eine offensive Verteidigung gegen diese Vorwürfe charakterisiert radikale Demokratietheorie nicht nur als kritische Befragungsaktivität, sondern geht auf die Kritik ein, indem sie, erstens, einen grundlosen Grund der Radikaldemokratie identifiziert und damit den Austausch mit etablierteren Demokratietheorien erleichtert. Und zweitens, indem ihr utopisches Moment gestärkt und das Aufzeigen institutioneller alternativer Zukünfte als Kernkompetenz der radikalen Demokratietheorie verstanden wird. In diesem Sinne geht sie über eine reine Befragung hinaus, ohne auf Letztbegründungen oder Modelle zurückgreifen zu müssen und ohne ihr Alleinstellungsmerkmal, die Kontingenzaffirmation, zu konterkarieren. Radikaldemokratie, verstanden als Denken in Alternativen, schöpft erst dann ihr Potenzial aus, wenn zur kritisch-befragenden Dimension eine möglichkeitseröffnende hinzukommt.
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Hofbauer, R., D. Boluki, J. Grifka, and J. Matussek. "Konservative Therapie und Rehabilitation bei kindlichen Wirbelsäulendeformitäten." Kinder- und Jugendmedizin 10, no. 07 (2010): 403–14. http://dx.doi.org/10.1055/s-0038-1630864.

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Abstract:
ZusammenfassungOb Säuglingsschiefhals, juvenile idiopathische Skoliose, kindliches Wirbelgleiten oder die sogenannte Lehrlingskyphose: Unerkannt haben diese Symmetriestörungen und Achsabweichungen bei Kindern das Potenzial zu erheblichen Deformitäten während des weiteren Wachstumsverlaufes und müssen dementsprechend äußerst ernst genommen werden. Gerade Rückenschmerzen bei Kindern sind trotz Schulstress und schweren Bücherranzen zwar längst nicht mehr unbekannt, aber dennoch nach wie vor als ungewöhnlich zu betrachten und erfordern eine äußerst sorgfältige Differenzialdiagnose. Meist haben sie eine spezifische Erkrankung als Ursache. Leichte Rumpfasymmetrien werden häufig in den ersten Wachstumsjahren diagnostiziert und sind Anlass zu elterlicher Sorge: Zurecht, denn zwar haben leichte Asymmetrien meist keine Konsequenzen im weiteren Wachstumsverlauf, sofern Progredienzen ausgeschlossen werden können; aber dennoch sind die Kinder, bei denen dann doch starke Asymmetrien unter dem Deckmantel der Pubertät exazerbieren, mit lebenslangen Therapieproblemen behaftet.
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