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  1. Journal articles
  2. Dissertations / Theses
  3. Books
  4. Book chapters
  5. Conference papers
  6. Reports

Academic literature on the topic 'DAL'

Author: Grafiati
Published: 4 June 2021
Last updated: 1 February 2022

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Journal articles on the topic "DAL"

1

Losada Sierra, Manuel. "L'idea di bene comune "destra" o "sinistra"?" Revista de relaciones internacionales, estrategia y seguridad 2, no. 2 (September 25, 2007): 173–88. http://dx.doi.org/10.18359/ries.2599.

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Abstract:
Con questo documento si pretende far conoscere el dibattito intorno all’idea del bene comune, specialmente dal punto di vista politico di destra e di sinistra. Dal pensiero liberale, l’idea del bene comune è stata sempre considerata come di destra. In effetto, è vista come un modello aristotelico continuato dal pensiero cattolico. Si contrappone, dal pensiero liberale, l’idea di libertà come fine della società politica, vale a dire, una fondamentale uguaglianza di diritti, di possibilità e di opportunità.Nel presente articolo, si presentano gli elementi comuni e divergenti della tradizione liberale, reppresentata specialmente dal primo Rawls, da Hayek e da Von Mises; e la tradizione aristotelica-cattolica, rappresentata specialmente dai comunitaristi, i documenti della Chiesa Cattolica e dal filosofo Jacques Maritain.
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2

Montaldo, C., G. Matta, S. Marcia, and A. Tirotto. "Regione sellare: Anatomia, tecnica di studio e patologia." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 3 (June 2000): 327–40. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300304.

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Abstract:
La diagnostica per immagini della regione sellare riconosce come tecniche di elezione la TC e la RM, che consentono una visualizzazione diretta della ghiandola ipofisaria e delle strutture che la circondano. La regione sellare comprende infatti l'ipofisi e le strutture parasellari, rappresentate dal chiasma ottico, dal tuber cinereum, dai corpi mamillari, dal poligono di Willis, dalle cisterne soprasellari e dai seni cavernosi. Lo studio mediante TC viene eseguito con tecnica “convenzionale” oppure con tecnica “TC Dinamica”. Lo studio mediante RM viene eseguito prevalentemente mediante “S.E.” ma anche con tecnica “G.E. 3D” e con tecniche di “Dinamiche RM” (Fast S.E. e G.E.). Vengono successivamente esaminate le più comuni patologie interessanti la regione sellare nei loro aspetti clinico-patologici, esaminando le loro principali caratteristiche di imaging.
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3

Loi Corvetto, Ines. "Prassi scrittoria nel XIV secolo: lingua e cultura nel giudicato sardo di Arborea." Linguistica 32, no. 2 (December 1, 1992): 177–96. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.32.2.177-196.

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Abstract:
I documenti del giudicato di Arborea costituiscono una fonte preziosa per lo studio della complessa situazione linguistica in Sardegna. La varietà sarda parlata nell'area arborense, come è noto, è considerata ormai un sistema autonomo rispetto alle altre varietà rappresentate in particolar modo dal campidanese e dal logudorese. Caratterizzato da tratti alcuni dei quali sono condivisi dal campidanese mentre altri sono tipici del logudorese, l'arborense è stato definito per lungo tempo come una varietà "mista", tipica delle aree di confine, delle zone grigie, influenzata dai due dialetti sardi contigui che sono appunto il campidanese e ii logudorese.
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4

Pertot, Gianfranco. "Alle origini della ricostruzione di Milano: l'attivitŕ edilizia negli anni successivi alla liberazione." STORIA URBANA, no. 135 (February 2013): 65–89. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-135004.

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Abstract:
Il contributo presenta un bilancio dell'attivitŕ di esame delle richieste di autorizzazione per opere edilizie svolta dal Comune di Milano, tramite diverse commissioni a ciň preposte, nel periodo 1945-1947. Si tratta della fase iniziale della ricostruzione di una cittŕ colpita pesantemente dai bombardamenti, priva di piano regolatore (dopo la sospensione del piano Albertini del 1934 decretata dal Cln - Comitato di liberazione nazionale) ma con molte convenzioni ancora in vigore, soprattutto per le aree centrali e in regime di blocco dell'attivitŕ edilizia. All'analisi dei dati restituiti dai documenti si affianca una valutazione dell'operato delle diverse commissioni di fronte ai problemi di tutela posti dalla ricostruzione, nella fase di definizione di un nuovo Piano regolatore generale, la cui attuazione verrŕ frustrata da un lungo iter di approvazione e dal rilascio di un altissimo numero di autorizzazioni "in precario", consuetudine che ebbe inizio proprio nel periodo considerato e che divenne in seguito dilagante.
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5

Neppi Modona, Guido. "NEL MONDO DELLA GIUSTIZIA: FRATTURE E CONTINUITÀ TRA REGIME FASCISTA E ORDINAMENTO DEMOCRATICO." Il Politico 251, no. 2 (March 3, 2020): 239–54. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.247.

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Abstract:
Per quanto possa apparire paradossale, per alcuni decenni dopo la caduta del fascismo nel mondo della giustizia convivono radicali fratture rispetto al regime e ferrea continuità nella struttura ordinamentale, negli uomini (le donne entreranno in magistratura solo nel 1964) e nelle prassi operative della magistratura italiana. Per rendersi conto di quanto fosse profonda la contraddizione tra fratture e continuità converrà richiamare per sommi capi lo stato della giustizia nel regime fascista, che a sua volta si poneva in termini di sostanziale continuità con lo Stato liberale. La magistratura non godeva né dell’indipendenza esterna dal potere esecutivo, né dell’indipendenza interna dai vertici dell’organizzazione giudiziaria e dai capi degli uffici. In particolare, il pubblico ministero era in rapporto di diretta dipendenza dal Ministro della giustizia; quanto alla magistratura giudicante, i poteri relativi allo stato giuridico (ingresso in carriera, assegnazione della sede, trasferimenti, promozioni, incarichi direttivi, azione disciplinare) erano esercitati dal Ministro della giustizia o da commissioni di alti magistrati istituite presso il ministero. [continua]
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6

Yoder, Laura E., John G. Rehm, Hunter R. Smith, Daniel A. Tigue, Barney Wilborn, Amit Morey, Christy L. Bratcher, Eugene Blythe, and Jason T. Sawyer. "Evaluation of Simulated Shelf-Life Conditions for Food Service Applications on Chicken Tenderloins." Animals 11, no. 7 (July 7, 2021): 2028. http://dx.doi.org/10.3390/ani11072028.

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Abstract:
The objective of this study was to validate the shelf-life of marinated and frozen chicken tenderloins. Treatments were randomly assigned to the age of the tenderloins post-harvest, days aged (DA): DA4, DA5, DA6, DA7, and DA8. Microbial analyses were used to analyze the growth of aerobic, psychotropic, and lactobacilli bacteria to assess the shelf-life of bulk-packaged chicken tenderloins. Tenderloins were sampled fresh, then vacuum tumbled in a marinade. After marination, the tenderloins were sampled with the remaining tenderloins packaged and frozen (−25 °C). After freezing the chicken tenderloins were slacked in a refrigerated cooler (2.2 °C) for up to 132 h (h) and sampled at 36 h, then every 24 h following. After marination, each treatment significantly (p < 0.05) decreased in aerobic and psychotropic counts except DA4. During slacking, no treatment crossed the threshold of 106 CFU/mL (Log 6) set for this study. Though none crossed the threshold, treatments DA4, DA5, and DA6 had significant (p < 0.05) increases in aerobic bacteria after 7 days of age. The psychotropic bacteria continuously grew at each sampling period, with DA4 and DA5 surpassing the other treatments (p < 0.05) at 108 h and 132 h reaching 105 CFU/mL. Every treatment remained below the spoilage threshold, suggesting that this method of storage is suitable for chicken tenderloin shelf-life.
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7

Manghi, Sergio. "Liberi, liberi. Tra violenza e fraternitŕ." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 14 (September 2010): 55–68. http://dx.doi.org/10.3280/eds2010-014005.

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Abstract:
Dal 1945 ad oggi, le nostre societŕ e il nostro immaginario collettivo sono cambiati profondamente. Ed č cambiato anche il modo di significare la violenza smisurata che ha fatto il suo ingresso nella storia con le bombe di Hiroshima e Nagasaki, nel frattempo proliferate. All'immaginario postbellico, caratterizzato da aspettative di forte integrazione sociale e da un rapporto protettivo, "pater-materno", tra individui e istituzioni, č seguito l'immaginario degli anni '60 e '70, caratterizzato dal dilagare del desiderio "filiale" di indipendenza e di libertŕ. A partire dai primi anni '80, la spinta libertaria č stata incorporata, trasformata e sublimata dall'immaginario "neo-liberale" del capitalismo tecnonichilista (Magatti). Con questa inedita configurazione sociale, caratterizzata dal convergere delle spinte libertarie - radicalmente individualizzate, frammentate ed estetizzate ("godimento cinico": "i"ek) - e degli apparati tecnologici sviluppati in tutti gli ambiti della vita, incluso quello militare, ormai potentemente nuclearizzato, il nichilismo profetizzato da Nietzsche tende a permeare l'immaginario collettivo. Nelle nostre relazioni, dal livello internazionale a quello interpersonale, emerge una nuova sfida: la sfida della fraternitŕ. La sfida del riconoscimento reciproco tra i "figli" in uscita - auspicabilmente - dall'adolescenza della libertŕ.
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8

Geloso, Livia. "La questione del "genere" nel contesto della complessitŕ tardo-moderna." GROUNDING, no. 2 (December 2011): 81–100. http://dx.doi.org/10.3280/gro2011-002007.

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Abstract:
L'articolo descrive come il concetto di "identitŕ di genere" emerga, nel contesto della tarda modernitŕ, dal crogiolo composto dalle ricerche sul transessualismo, dai dibattiti psicanalitici sulla sessualitŕ e sull'identitŕ femminile, dal femminismo in relazione al fenomeno del postcolonialismo e dei "nuovi movimenti sociali". La scelta del termine "genere" viene correlata alla "svolta linguistica" avvenuta nella cultura anglosassone. Il contributo intende essere uno strumento di orientamento in un campo particolarmente complesso, con un'attenzione particolare al rischio che la questione del corpo, cosě come la si intende nell'Analisi bioenergetica, possa essere bypassata.
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Bracci, Testasecca Lucangelo. "Immagini dal profondo." STUDI JUNGHIANI, no. 37 (February 2014): 115. http://dx.doi.org/10.3280/jun2013-037007.

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10

Tabasso, Caterina. "Immagini dal profondo." STUDI JUNGHIANI, no. 39 (October 2014): 85. http://dx.doi.org/10.3280/jun2014-039006.

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Dissertations / Theses on the topic "DAL"

1

Dew, Robert, and mikewood@deakin edu au. "The development of DAL and DAPL languages for building distributed applications." Deakin University. School of Information Technology, 2002. http://tux.lib.deakin.edu.au./adt-VDU/public/adt-VDU20050826.101627.

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Abstract:
A common characteristic among parallel/distributed programming languages is that the one language is used to specify not only the overall organisation of the distributed application, but also the functionality of the application. That is, the connectivity and functionality of processes are specified within a single program. Connectivity and functionality are independent aspects of a distributed application. This thesis shows that these two aspects can be specified separately, therefore allowing application designers to freely concentrate on either aspect in a modular fashion. Two new programming languages have been developed for specifying each aspect. These languages are for loosely coupled distributed applications based on message passing, and have been designed to simplify distributed programming by completely removing all low level interprocess communication. A suite of languages and tools has been designed and developed. It includes the two new languages, parsers, a compilation system to generate intermediate C code that is compiled to binary object modules, a run-time system to create, manage and terminate several distributed applications, and a shell to communicate with the run-tune system. DAL (Distributed Application Language) and DAPL (Distributed Application Process Language) are the new programming languages for the specification and development of process oriented, asynchronous message passing, distributed applications. These two languages have been designed and developed as part of this doctorate in order to specify such distributed applications that execute on a cluster of computers. Both languages are used to specify orthogonal components of an application, on the one hand the organisation of processes that constitute an application, and on the other the interface and functionality of each process. Consequently, these components can be created in a modular fashion, individually and concurrently. The DAL language is used to specify not only the connectivity of all processes within an application, but also a cluster of computers for which the application executes. Furthermore, sub-clusters can be specified for individual processes of an application to constrain a process to a particular group of computers. The second language, DAPL, is used to specify the interface, functionality and data structures of application processes. In addition to these languages, a DAL parser, a DAPL parser, and a compilation system have been designed and developed (in this project). This compilation system takes DAL and DAPL programs to generate object modules based on machine code, one module for each application process. These object modules are used by the Distributed Application System (DAS) to instantiate and manage distributed applications. The DAS system is another new component of this project. The purpose of the DAS system is to create, manage, and terminate many distributed applications of similar and different configurations. The creation procedure incorporates the automatic allocation of processes to remote machines. Application management includes several operations such as deletion, addition, replacement, and movement of processes, and also detection and reaction to faults such as a processor crash. A DAS operator communicates with the DAS system via a textual shell called DASH (Distributed Application SHell). This suite of languages and tools allowed distributed applications of varying connectivity and functionality to be specified quickly and simply at a high level of abstraction. DAL and DAPL programs of several processes may require a few dozen lines to specify as compared to several hundred lines of equivalent C code that is generated by the compilation system. Furthermore, the DAL and DAPL compilation system is successful at generating binary object modules, and the DAS system succeeds in instantiating and managing several distributed applications on a cluster.
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2

Carnino, Cecilia. "Dal lusso al consumo." Paris 1, 2012. http://www.theses.fr/2012PA010602.

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Abstract:
La thèse présente a pour objet de reconstruire les implications intellectuelles de la réflexion sur le luxe et sur la consommation qui fut effectuée dans l'Italie de la seconde moitié du dix-huitième siècle, et ce notamment durant le passage de l'ancien régime à la période révolutionnaire. Il s'agit ici de mettre en évidence l'importance que cette réflexion assuma en Italie durant la seconde moitié du dix-huitième siècle, tant du point de vue économique que politique. Notre recherche met notamment en lumière la forte dimension politique que la réflexion économique sur le luxe et la consommation revêtit à cette époque en Italie. Elle a permis en effet de véhiculer une critique radicale du système hiérarchique de l'ancien régime et de proposer un nouveau modèle de société fondé sur des bases plus égalitaires et capables d'harmoniser intérêts privés, justice sociale et prospérité publique. Ce travail a permis également de voire la culture politique italienne durant le passage de l'ancien régime à la phase révolutionnaire. La réflexion sur le luxe et la consommation permet de comprendre combien les patriotes ont adhéré amplement aux principes du libéralisme économique: ils avaient en effet la conviction que c'était précisément sur ce terrain que l'on pourrait conserver les transformations sociales réalisées grâce à la chute de l'ancien régime. Suivant le sillon de la réflexion économique qui avait caractérisé l'Italie à partir des années 1760, mais en même temps pleinement conscients de la nécessité d'une fracture politique radicale, les patriotes ont misé sur la garantie de l'égalité des opportunités. Ceci constituait à la fois un moyen privilégié pour assurer prospérité publique et amélioration générale du bien-être matériel, ainsi qu'un instrument visant à l'égalité des conditions sociales.
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3

Bozzato, Luca. "Metodi perturbativi dipendenti dal tempo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7682/.

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Abstract:
Sono rari i problemi risolubili in maniera esatta in meccanica quantistica. Ciò è legato alle difficoltà matemtiche insite nella teoria dei quanti. Inoltre i problemi risolti, pur essendo in alcuni casi delle ottime approssimazioni, sono spesso delle astrazioni delle situazioni reali. Si pensi ad esempio al caso di una particella quantistica di un problema unidimensionale. Questi sistemi sono talmente astratti da violare un principio fondamentale, il principio di indetermi- nazione. Infatti le componenti dell’impulso e della posizione perpendicolari al moto sono nulle e quindi sono note con certezza ad ogni istante di tempo. Per poter ottenere una descrizione dei modelli che tendono alla realtà è necessario ricorrere alle tecniche di approssimazione. In questa tesi sono stati considerati i fenomeni che coinvolgono una interazione variabile nel tempo. In particolare nella prima parte è stata sviluppata la teoria delle rappresentazioni della meccanica quantistica necessaria per la definizione della serie di Dyson. Questa serie oper- atoriale dovrebbe convergere (il problema della convergenza non è banale) verso l’operatore di evoluzione temporale, grazie al quale è possibile conoscere come un sistema evolve nel tempo. Quindi riuscire a determinare la serie di Dyson fino ad un certo ordine costituisce una soluzione approssimata del problema in esame. Supponiamo che sia possibile scomporre l’hamiltoniana di un sistema fisico nella somma di due termini del tipo: H = H0 + V (t), dove V (t) è una piccola perturbazione dipendente dal tempo di un problema risolubile esattamente caratterizzato dall’hamiltoniana H0 . In tal caso sono applicabili i metodi della teoria perturbativa dipendente dal tempo. Sono stati considerati due casi limite, ovvero il caso in cui lo spettro dell’hamiltoniana imperturbata sia discreto e non degenere ed il caso in cui lo spettro sia continuo. La soluzione al primo ordine del caso discreto è stata applicata per poter formu- lare il principio di indeterminazione energia-tempo e per determinare le regole di selezione in approssimazione di dipolo elettrico. Il secondo caso è servito per spiegare il decadimento beta, rimanendo nel campo della teoria quantistica classica (per una trattazione profonda del problema sarebbe necessaria la teoria dei campi).
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4

Bertozzi, Michela. "Proposta di traduzione dal tedesco di quattro arie dal Singspiel "Die Zauberflöte" di W.A. Mozart." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Nel presente elaborato, si è scelto di addentrarsi nel mondo della traduzione per l'opera. Vengono proposte due traduzioni, rispettivamente una traduzione "cantabile" e una traduzione letteraria, per ciascuna delle quattro arie estratte dal Singspiel "Die Zauberflöte" ("Il Flauto magico") di W.A. Mozart, su libretto di E. Schikaneder. Le traduzioni sono seguite da un commento a motivazione delle scelte traduttive e introdotte da un capitolo dedicato alla traduzione in ambito operistico, nonché da una breve analisi dell'opera in questione, passando per le sue origini e i suoi contenuti.
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5

Moruzzi, Lara. "Dal formalismo Hamiltoniano alla meccanica statistica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18212/.

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Abstract:
L'obiettivo di questa tesi è quello di descrivere i principi della meccanica statistica a partire da risultati della meccanica hamiltoniana. Si tratta soprattutto di arrivare a formulare delle definizioni ragionevoli delle variabili macroscopiche della termodinamica (quali l’entropia e la temperatura) a partire da quelle microscopiche (quali il flusso hamiltoniano). Si dà una particolare attenzione allo studio di sistemi isolati (per i quali viene definita la statistica microcanonica) e a quella di sistemi in interazione con un réservoir (per i quali viene definita la statistica canonica). Alcuni esempi semplici vengono poi analizzati.
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6

Piani, Goffredo. "Sull'interferenza quantistica indotta dal potenziale gravitazionale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19167/.

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Abstract:
Con l’avvento della meccanica quantistica è emerso un nuovo parametro che non ha alcun equivalente nella meccanica classica. La fase di un’onda di materia. Essa è direttamente influenzata dal potenziale cui l’onda è sottoposta, dunque anche dal potenziale gravitazionale. Colella, Overhauser e Werner in uno storico esperimento del 1975 ne introdussero una modalità di verifica che prevede un’interferometria su di un fascio di neutroni. Infatti, i due rami dell’interferometro, se soggetti a un livello differente di potenziale, producono una figura di interferenza. In questa tesi sono trattati i vari fattori che influenzano gli esperimenti COW. A fianco degli effetti gravitazionali, vi sono quelli causati dalla rotazione terrestre, quelli dovuti alla deformazione del cristallo interferometrico e quelli introdotti dalla teoria della dynamical diffraction. Infine viene descritta, una tra le tante, l’applicazione di questa tipologia di esperimenti nella verifica del principio di equivalenza in ambito quantistico.
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7

Assenza, Concetta. "La canzonetta dal 1570 al 1615 /." Lucca : Libreria musicale italiana, 1997. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb36999066q.

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8

Gioventu, Alessandra. "Neutrini dal piano galattico con ANTARES." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9586/.

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Abstract:
In questa tesi si cerca un flusso diffuso di neutrini nel piano Galattico. ANTARES, un telescopio di neutrini che si trova nel Mar Mediterraneo, ha un’area di visibilit`a tale da poter osservare questa parte di cielo, quindi isolare l’emissione di neutrini per trovarne le sorgenti. Sono confrontate diverse regioni del cielo, selezionate in modo tale che abbiano le stesse dimensioni. In particolare si comparano la regione corrispondente al Centro Galattico, detta on-zone, e altre regioni, dove secondo i modelli analizzati ci si aspetta un minor segnale, dette off-zone.
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9

Veres, Michael J. "The Saguwentje of Berg En Dal." Kent State University / OhioLINK, 2012. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=kent1353550765.

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10

Colonnese, Benni Vittoria. "Dante nel cinema dal muto al digitale." Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 1999. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk1/tape7/PQDD_0021/NQ45726.pdf.

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Books on the topic "DAL"

1

Cicero, Marcus Tullius. Testi dal Lucullus, dal De fato, dai Topica. Como: [s.n.], 1985.

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2

Scerbanenco, Giorgio. Storie dal futuro e dal passato. [Milan, Italy]: Frassinelli, 1997.

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3

Scerbanenco, Giorgio. Storie dal futuro e dal passato. [Milano]: Frassinelli, 1997.

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4

Péter, Kállay Molnár. Keselyű dal. Budapest: Seneca, 1995.

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5

Serao, Matilde. Dal vero. Napoli: Libreria Dante & Descartes, 2000.

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6

Islwyn, Dafydd. Dal diferion. [s.l.]: Cyhoeddiadau Barddas, 1999.

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7

Serao, Matilde. Dal vero. Napoli: Libreria Dante & Descartes, 2000.

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8

Barbieri, Olivo. Dal Vero. Leeds: The University Gallery, 1991.

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9

John, Bannerman, ed. Dal Riata. Glaschu: Gairm, 1987.

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10

Nådekvalpenes dal. [Oslo]: Grøndahl, 1985.

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Book chapters on the topic "DAL"

1

Hothi, Randeep. "Dal Khalsa." In Encyclopedia of Indian Religions, 93–94. Dordrecht: Springer Netherlands, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-94-024-0846-1_446.

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2

Martin, Franco Foresta, and Geppi Calcara. "Elettricità dal vento." In Per una storia della geofisica italiana, 151–56. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1578-4_15.

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3

Mandair, Arvind-Pal Singh, and Harjeet Singh Grewal. "Akali/Akali Dal." In Encyclopedia of Scientific Dating Methods, 11–15. Dordrecht: Springer Netherlands, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-94-024-0846-1_606.

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4

Martin, Franco Foresta, and Geppi Calcara. "Il distacco dal CNR." In Per una storia della geofisica italiana, 195–201. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1578-4_20.

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5

Kambič, Bojan. "Dal Microscopio alla Poppa." In Le costellazioni al binocolo, 233–67. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2709-1_10.

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6

Kambič, Bojan. "Dal Bulino al Dragone." In Le costellazioni al binocolo, 159–206. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2709-1_8.

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7

Truffa, Giancarlo. "Toscanelli dal Pozzo, Paolo." In Biographical Encyclopedia of Astronomers, 2169–70. New York, NY: Springer New York, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4419-9917-7_1391.

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8

Vesel, Živa, Leonardo Gariboldi, Steven L. Renshaw, Saori Ihara, İhsan Fazlıoğlu, Voula Saridakis, Michael Fosmire, et al. "Toscanelli dal Pozzo, Paolo." In The Biographical Encyclopedia of Astronomers, 1147–48. New York, NY: Springer New York, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-0-387-30400-7_1391.

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9

Clerici, Fausta, Alfredo Vanotti, and Fabio Gabrielli. "Dal personaggio alla “giusta misura”." In Il corpo in vetrina, 9–18. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1691-0_2.

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10

Angelini, Leonardo. "Teoria Perturbativa indipendente dal tempo." In Meccanica quantistica: problemi scelti, 75–104. Milano: Springer Milan, 2008. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0745-1_6.

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Conference papers on the topic "DAL"

1

Qian, Yanlin, Song Yan, Alan Lukezic, Matej Kristan, Joni-Kristian Kamarainen, and Jiri Matas. "DAL: A Deep Depth-Aware Long-term Tracker." In 2020 25th International Conference on Pattern Recognition (ICPR). IEEE, 2021. http://dx.doi.org/10.1109/icpr48806.2021.9412984.

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2

Istrate, George Dan. "Dal sacro al profano. Percorsi denominativi nelle arti visive." In The Fourth International Conference on Onomastics „Name and Naming”, Sacred and Profane in Onomastics. Editura Mega, Editura Argonaut, 2017. http://dx.doi.org/10.30816/iconn4/2017/67.

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Baratta, P., and A. Cutrone. "Un'ipotesi di rilievo delle aree forestali percorse dal fuoco." In Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.054.

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Li Tian, Xiangliang Meng, Hao Jiang, and Yuanchun Shi. "A tabletop multi-touch Dalí's painting appreciation system." In 2010 3rd IEEE International Conference on Ubi-Media Computing (U-Media 2010). IEEE, 2010. http://dx.doi.org/10.1109/umedia.2010.5544475.

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Zunno, Antonio. "La fortezza e il suo giardino: uno sguardo dal mare." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11368.

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Abstract:
The fortress and its garden: a view from the seaThe Fortress was built from 1554, on the ruins of an ancient convent, at the behest of Philip of Austria, and it was completed in about 55 years under the direction of Giulio Cesare Falco, knight of the Order of Malta and Captain General against the Turks. The maine structure, called Forte a Mare, was joined with the Opera a Corno, a mighty rampart with the function of enclosure of the intermediate island, separated from the other island in 1598 by the construction of the Angevin canal: here were arranged the lodgings of the troops and garrisons. Castello and Forte, were named by the Spaniards Isla Fortalera que abre el Puerto Grande, because of its particular position to protect the port. The complex was entrusted to the Germans in 1715, then conquered by the French Revolutionaries and, in 1815, re-annexed to the Kingdom of Naples and destined to lazaretto. A period of decline follows until the end of the 19th century when Brindisi became a first class naval base and the fort became a garrison of the Royal Navy, destined, during the Great War, to recover torpedoes and detonators The recovery of the complex, starting in the 1980s, allowed the conservation of the structures but was never included in a real valorisation program. With this intervention in progress, a first visit is expected through the visit from the walkways through a circular route from the Castle to the whole Opera in Corno: the itinerary will allow you to retrace the history of the Fortress and enjoy a unique view from the high towards the sea, also through the passage in a curtain of Mediterranean scrub that has colonized the walls over the centuries, creating a veritable hanging garden on the sea. The aim is to lead the visitor to the rediscovery a forgotten place that is closely connected to the coastal landscape, for which it is a privileged point of view also in relation to the city and the port.
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Tang, Bin, Xianjin Zhu, Anandprabhu Subramanian, and Jie Gao. "DAL: A Distributed Localization in Sensor Networks Using Local Angle Measurement." In 2009 Proceedings of 18th International Conference on Computer Communications and Networks - ICCCN 2009. IEEE, 2009. http://dx.doi.org/10.1109/icccn.2009.5235231.

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Mastrocinque, Gianluca. "Archeologia Globale ad Egnazia: nuove acquisizioni dalla città e dal territorio." In Landscape Archaeology Conference. VU E-Publishing, 2016. http://dx.doi.org/10.5463/lac.2014.43.

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Zhukovina, M. G. "ПРОБЛЕМЫ РАЗВИТИЯ КОМПЛЕКСНОГО УПРАВЛЕНИЯ ПРИБРЕЖНОЙ ЗОНОЙ." In GEOGRAFICHESKIE I GEOEKOLOGICHESKIE ISSLEDOVANIIA NA DAL`NEM VOSTOKE. ИП Мироманова Ирина Витальевна, 2019. http://dx.doi.org/10.35735/tig.2019.13.68.016.

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Abstract:
Настоящая статья посвящена существующим проблемам комплексного управления прибрежными зонами, отсутствию понятийного аппарата в современных законодательных актах, несовершенству законодательной базы. Проведено сравнение российских нормативноправовых актов с иностранными, регулирующими деятельность комплексного управления прибрежными зонами (КУПЗ). Выделены факторы, сдерживающие развитие пляжного туризма. Особое внимание уделяется отсутствию определенного понятия прибрежная зона . Большая часть истории человечества прочно связана с бухтами, заливами, морями и океанами, поскольку исторически прибрежные полосы являлись наиболее привлекательными для их заселения и/или для ведения хозяйственной деятельности. Спустя тысячелетия улучшились условия труда и производства, человечество переживает очередную научнотехническую революцию и уже в гораздо меньшей степени испытывает зависимость от внешних факторов, формируя свою внешнюю среду, но как сотни, тысячи лет назад побережье играет столь же значительную роль в жизни человечества, как и в прошлом. Несомненно, побережье является ценным природным ресурсом. В настоящее время прибрежные зоны привлекают внимание не только исключительно с хозяйственной точки зрения или как район благоприятный для заселения. Прибрежные зоны сегодня рассматриваются, как эффективный рекреационный ресурс. Туристическая отрасль активно развивается, увеличивается доступность туристических услуг, уменьшается их стоимость. В туризм, организованный и неорганизованный, вовлекается все большее количество людей как в России, так и в мире. Происходящее развитие туристической деятельности связано с глобализацией, в которую вовлекаются все больше стран, с активной миграцией товаров, услуг, работ, капитала, знаний, ведь туризм является эффективным средством реализации социокультурных ценностей в сфере досуга. Неэффективная и бесконтрольная эксплуатация прибрежной зоны может повлечь за собой деградацию берегов, загрязнение береговой зоны, и, следовательно, это приведет к утрате рекреационной привлекательности. Одна из важных проблем, которую необходимо преодолеть, это поиск баланса между нуждами природопользователей и пределами сохранения естественных ландшафтов.The present article is devoted to the problems of integrated coastal zone management. This research highlights the lack of a conceptual apparatus in Russian modern legislative acts. A comparison of Russian regulatory legal acts with foreign ones regulating the activities of integrated coastal zone management (ICZM) has been carried out. The factors constraining the development of beach tourism are selected in this research. The coastal zone and its ICZM are reviewed in Russian, US, and EU legislation. The attention is paid to the necessity to take the legal acts to control the coastal territories. Nowadays the coastal stripes attract economic resource as well as tourist resource. Currently the tourism industry is actively developing. More and more people are involved in organized and unorganized tourist activities. We can often watch tourists on vacation in various coastal areas. And these areas are often unorganized (or illegal) tourist sites. Inefficient and irrational use of the shores leads to severe environmental pollution, degradation of shores. This problem is very relevant, because the absence of such a regulatory act means the inability to regulate sufficiently the use of coastal strips for economic and tourist purposes. It should be noted that there is no comprehensive regulatory legal act that would comprehensively regulate tourist activities in the Russian legislation. A situation of misunderstanding is likely when solving the same issues by various organizations, nature users and the public without developing a clear conceptual apparatus. One of the important problems that must be overcome is to find a balance between the interests of users of nature, society and the possible tourist load on coastal areas without losing its natural landscape.
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Maslova, M. N. "ЗЕМЛЕПОЛЬЗОВАНИЕ ШКОТОВСКОГО РАЙОНА (ПРИМОРСКИЙ КРАЙ)." In GEOGRAFICHESKIE I GEOEKOLOGICHESKIE ISSLEDOVANIIA NA DAL`NEM VOSTOKE. ИП Мироманова Ирина Витальевна, 2019. http://dx.doi.org/10.35735/tig.2019.25.85.007.

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Abstract:
В данной статье рассмотрены типы землепользования Шкотовского района. На основе материалов, полученных при картографировании структуры использования земель, изучении нормативной документации и статистических данных, представленных на официальном сайте администрации Шкотовского района, проведен анализ структуры использования земель района. В качестве основного источника информации для картографирования были использованы космические снимки спутника Sentinel2А, оснащенного оптикоэлектронным мультиспектральным сенсором (MultiSpectral Instrument MSI). Для составления карты землепользования Шкотовского района использовался программный пакет ArcMap 10.5. В ходе выполнения работы была составлена карта типов земель по состоянию на 2017 г., картографирование выполнено в масштабе 1:100000. Заключительной частью работы являлось сравнение официального статистического материала и данных, полученных в результате картографостатистического анализа геоинформационных данных. На основе данного материала были выявлены некоторые несоответствия официальных статистических и картографических данных. Так, например, не совпадает показатель доли лесных территорий: при картографировании было выявлено меньше территорий, занятых лесами, чем указано в официальной статистической информации. Не совпадают также данные о сельскохозяйственных землях и территорий населенных пунктов. Автором предложены возможные причины данных расхождений. В целом, по результатам картографирования, в структуре использования земель Шкотовского района преобладают леса, площадь которых составляет 1957,75 км2. Лесные земли сосредоточены в южной, восточной и особенно в северной части района. Луга приурочены к населенным пунктам. Их площадь составляет 131,16 км2. К долинам рек и временным водотокам на склонах возвышенностей приурочены редколесья. Площадь данного типа земель составляет 410,12 км. Значительно меньшую площадь занимают территории с горнотундровой и подгольцовой растительностью 5,45 км2. Сельскохозяйственные земли занимают площадь 81,55 км2. Приурочены они к долинам рек и расположенным рядом с ними населенными пунктами. Населенные пункты занимают территорию, равную 53,8 км2.Types of land use of Shkotovsky distict as one of the specific districts of Primorye by physicalgeographical features are reviewed in this article. The material for districtss lands structure was collected by basing on the mapping of a structure of land use, studying of a statistic material, which is given on the official website of the administration of Shkotovsky district and normative documentation of the administration of Shkotovsky district. The space photos made by Sentinel2A are used in this work as the main source of information for cartographic analysis. The satellite is equipped with opticalelectronic multi spectral sensor MSI. ArcMap 10.5 programme was used for creating of the map of the land use of Shkotovsky district. The main result of the work is the map of the types of lands, created for 2017 year. The cartographic analysis was made with scale 1:100000. In the final part of the work the comparing of the official statistic material and data, which were gotten as a result of the cartographic analysis, has been made. As a result, some mismatches of the data were found. So, the indicator of the share of forest territories does not coincide. The cartographic analysis showed that there were less forests area than it can be seen in statistics. The data on agricultural lands and territories of settlements also do not coincide. Some possible sircumstances of mismatches were offered by the author. In general, according to the results of mapping, forests prevail in the structure of land use in the Shkotovsky district, the area of which is 1957.75 km. Another type of land is confined to settlements meadows. Their area is 131.16 km. The area of woodlands is 410.12 km. A much smaller area is occupied by territories with mountaintundra and subalpine vegetation 5.45 km. Agricultural land covers an area of 81.55 km. 53.8 km of the territory of the Shkotovsky district are occupied by settlements.
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Kovalenko, A. A. "МНОГОЛЕТНЯЯ ИЗМЕНЧИВОСТЬ ХИМИЧЕСКОГО СОСТАВА И КАЧЕСТВА ВОДЫ НА ВСЕМ ПРОТЯЖЕНИИ РЕКИ АМУР." In GEOGRAFICHESKIE I GEOEKOLOGICHESKIE ISSLEDOVANIIA NA DAL`NEM VOSTOKE. ИП Мироманова Ирина Витальевна, 2019. http://dx.doi.org/10.35735/tig.2019.26.38.003.

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Abstract:
В условиях антропогенного воздействия на окружающую среду и несбалансированного природопользования может происходить снижение самоочищающей способности реки Амур и ухудшение качества воды. Водопользование в бассейне реки осуществляется со стороны трёх государств: России, Монголии и Китая. Основными источниками поступления загрязняющих веществ в Амур с российской стороны являются предприятия деревообрабатывающей промышленности, машиностроение, цветная металлургия, добыча полезных ископаемых, производство электроэнергии. Снижение качества воды происходит также за счет недостаточной степени очистки сточных вод. Трансграничное положение изучаемого водного объекта, разница демографических потенциалов России и Китая и активное техногенное воздействие со стороны сопредельных территорий обусловливает актуальность настоящего исследования, целью которого является оценка многолетней изменчивости химического состава и качества воды на протяжении реки Амур. Исследование проведено на основе многолетних (20002017 гг.) гидрохимических данных Государственной системы наблюдений за состоянием и загрязнением окружающей среды Росгидромета в пунктах наблюдений на р. Амур: с. Черняево, гг. Благовещенск, Хабаровск, КомсомольскнаАмуре и НиколаевскнаАмуре. Рассмотрен химический состав воды на различных участках реки и проведена оценка качества воды по гидрохимическим показателям. Построены графики временной изменчивости значений удельного комбинаторного индекса загрязненности воды (УКИЗВ). Анализ многолетних данных показал, что на всех исследуемых участках реки концентрации хлоридов, сульфатов и нитратов не превышают предельно допустимые концентрации. Выявлены характерные загрязняющие вещества, содержание которых превышает нормативы ПДК более, чем в половине случаев. Это органические вещества, азот аммонийный, соединения железа, меди, цинка, никеля, марганца, фенолы и нефтепродукты. Наблюдается увеличение содержания некоторых загрязняющих веществ вниз по течению реки. В целом качество воды реки Амур на различных участках характеризуется 3м ( загрязненная и очень загрязненная ) и 4м классами качества ( грязная ). В динамике выражена общая положительная тенденция незначительного снижения уровня загрязненности воды.The title of the article is longterm variability of chemical composition and quality of water along the Amur river. As the title implies the article describes the chemical composition of water in different parts of the river and the water quality by hydrochemical parameters. A mention should be made that under the conditions of anthropogenic press on the environment and unbalanced use of natural resources, the ecological potential of the water ecosystem of the Amur River is depleted and the quality of water decreases. The transboundary position of the studied water object, the difference in the demographic potentials of Russia and China determines the relevance of this paper. The purpose of the work is to assess the longterm variability of the chemical composition and water quality along the Amur River. It should be noted that this research is based on longterm (20002017) Hydrochemical information. The state system of observers for the state and environmental pollution of Roshydromet at observation points along the river: c. Chernyaevo, the city of Blagoveshchensk, Khabarovsk, KomsomolskonAmur and NikolaevskonAmur. As a result, the analysis of longterm data showed that the concentrations of chlorides, sulphates and nitrates do not exceed the maximum permissible concentrations on all the studied river sections. Identified characteristic pollutants, the content of which exceeds the MPC standards in more than half of the cases. There is an increase in the content of some pollutants downstream of the river. In general, the water quality of the Amur River at different sites is characterized by the 3rd (polluted and very polluted) and 4th quality classes (dirty).
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Reports on the topic "DAL"

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de Rooij, L. L., M. Sterk, M. van Meij, X. Hu, I. M. Voskamp, and W. Timmermans. Klimaatrobuuste beek(dal)landschappen Noordoost Brabant : in perspectief 2050. Wageningen: Wageningen Environmental Research, 2021. http://dx.doi.org/10.18174/537114.

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Gies, Edo, and Wieger Wamelink. Passende beoordeling scheuren blijvend grasland : Natura 2000-gebied Springendal & Dal van de Mosbeek. Wageningen: Wageningen Environmental Research, 2020. http://dx.doi.org/10.18174/521560.

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Ottburg, Fabricw, Dennis Lammertsma, and Hugh Jansman. Twentse salamanders : Onderzoek naar kamsalamander (Triturus cristatus) in Natura 2000-gebied Springendal en Dal van de Mosbeek. Wageningen: Zoetwaterecosystemen, Wageningen Environmental Research, 2017. http://dx.doi.org/10.18174/413582.

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Colpron, M., and C. Augereau. Ravens Throat project - geology of Mount Kraft and part of Dal Lake map areas, Mackenzie Mountains, Northwest Territories. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 1998. http://dx.doi.org/10.4095/209484.

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Bijlsma, R. J., K. Bevaart, W. H. K. M. Geraedts, and R. W. de Waal. Van heidebebossing naar heidelandschap : onderzoek naar herstel van de Noordelijke Manderheide (Natura 2000-gebied Springendal & Dal van de Mosbeek). Wageningen: Wageningen Environmental Research, 2016. http://dx.doi.org/10.18174/395165.

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Aitken, J. D., E. C. Turner, and R. B. MacNaughton. Thirty-six archival stratigraphic sections in the Katherine, Little Dal, Coates Lake, and Rapitan groups (Neoproterozoic), Mackenzie Mountains, Northwest Territories. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 2011. http://dx.doi.org/10.4095/288059.

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Gies, Edo, Wieger Wamelink, Fred Kistenkas, Hans Kros, and Anne van Doorn. Beoordeling ecologische en milieueffecten door opheffen scheurverbod van blijvend grasland in Natura 2000-gebieden : Springendal & Dal van de Mosbeek en Rijnstrangen. Wageningen: Wageningen Environmental Research, 2018. http://dx.doi.org/10.18174/445778.

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Ploskey, Gene R., Christopher B. Cook, P. Scott Titzler, and Russell A. Moursund. Optimization of Hydroacoustic Deployments at John Day Dam. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), November 2002. http://dx.doi.org/10.2172/15002441.

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Rakowski, Cynthia L., William A. Perkins, Marshall C. Richmond, and John A. Serkowski. Computational Fluid Dynamics Modeling of the John Day Dam Tailrace. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), July 2010. http://dx.doi.org/10.2172/1033088.

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10

Ploskey, Gene R., Mark A. Weiland, and Thomas J. Carlson. Route-Specific Passage Proportions and Survival Rates for Fish Passing through John Day Dam, The Dalles Dam, and Bonneville Dam in 2010 and 2011. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), June 2012. http://dx.doi.org/10.2172/1046332.

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