Academic literature on the topic 'Da impatto'

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Journal articles on the topic "Da impatto"

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De Luca, Francesca, and Paquale Davide Longo. "Impatto dell'acufene e sue implicazioni psicofisiche durante la pandemia da Covid-19." MODELLI DELLA MENTE, no. 1 (September 2021): 97–103. http://dx.doi.org/10.3280/mdm1-2021oa12641.

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Abstract:
Lo stato di emergenza che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo, in-sieme alle restrizioni che hanno modificato radicalmente le nostre abitudini e mi-nato le nostre sicurezze ha impattato fortemente sulle nostre vite. E ha colpito in modo ancor più profondo le persone affette da acufene, una condizione che au-menta frequentemente in condizioni di stress. Per queste persone, l'isolamento so-ciale imposto dalle restrizioni da pandemia è una prova molto dura da affrontare che potrebbe esacerbare vissuti ansiosi o depressivi.
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Salomonsson, Bjorn. "La terapia madre-bambino e il suo impatto sulla psicoanalisi dell'adulto." INTERAZIONI, no. 1 (July 2012): 11–29. http://dx.doi.org/10.3280/int2012-001002.

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Abstract:
Le esperienze che derivano da trattamenti psicoanalitici madre-bambino ci aiutano a comprendere e a gestire la psicoanalisi dell'adulto. I bambini ci sommergono di espressioni non verbali riguardanti i loro stati emotivi. Lavorando con una mamma che tranquillizza il suo bambino, lo psicoanalista č in grado di osservare interazioni contenitore-contenuto da una prospettiva diversa rispetto a quella di un setting psicoanalitico tradizionale e puň cosě giungere a una nuova comprensione del modo in cui lo stesso terapeuta interagisce con il paziente adulto. I conflitti tra madri e bambini rivelano il modo in cui i due soggetti influenzano reciprocamente i rispettivi mondi interiori. Assistere a tali interazioni aiuta lo psicoanalista ad acquisire familiaritŕ nel parlare a pazienti adulti di se stesso, come se si trattasse di un oggetto esterno. Talvolta ciň potrebbe comportare la manifestazione del modo in cui i fattori inconsci sottostanti ai suoi interventi e comportamenti influiscano sul paziente. Vengono qui presentati come esempi il lavoro svolto con un bambino di due settimane e la madre e quello condotto con una donna di 35 anni. La terapia madre-bambino ha costituito una fonte di ispirazione per l'analisi della donna adulta, la cui qualitŕ si č gradualmente trasformata, per usare due metafore prese a prestito da Freud, da "campo di battaglia" a "campo di gioco".
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Cantelmi, Tonino, Emiliano Lambiase, Michela Pensavalli, Pasquale Laselva, and Sara Cecchetti. "COVID-19: impatto sulla salute mentale e supporto psicosociale." MODELLI DELLA MENTE, no. 1 (January 2021): 7–39. http://dx.doi.org/10.3280/mdm1-2020oa10908.

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Abstract:
Una pandemia non è solo un fenomeno medico, ma colpisce gli individui e la società e causa disagi a livello fisico, psicologico, sociale ed economico. Questo perché è un tipo di evento in grado di dimostrare, spesso in modo molto violento, la vulnerabilità e la fragilità dei nostri sistemi sociali e della nostra struttura psicologica, e quanto spesso possano essere inadeguate le nostre capacità di risposta tecnico-scientifica, sociocomunitaria e personale. In questo articolo abbiamo elaborato una rassegna della letteratura al fine di capire le possibili conseguenze psicologiche della pandemia in atto, cercando materiale da tre possibili fonti di informazione: situazioni con caratteristiche simili a quelle della pandemia in atto (es. con distanziamento sociale), eventi epidemici precedenti (es. SARS e MERS) e ricerche svolte direttamente in questo anno sulla pandemia da Sars-CoV-2. Dalle informazioni raccolte è emerso che le conseguenze psicologiche possono essere anche molto gravi (es. Depressione o Disturbo Post-Traumatico), verificarsi in tempi brevi e durare anche molto tempo dopo gli eventi che li hanno prodotti. Inoltre, è emerso come, nonostante le informazioni e la consapevolezza acquisite in situazioni passate o simili, non è stato fatto a sufficienza per prevenire e affrontare tali conseguenze psicologiche avverse.
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Retta, Francesca, and Emanuela Arvat. "Impatto del passaggio da denosumab ad alendronato sui valori di densità minerale ossea." L'Endocrinologo 22, no. 2 (April 2021): 173–74. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-00855-y.

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Chiuini, Emilia, and Ketty Savino. "Impatto del Long COVID sulla medicina di genere." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 3 (December 31, 2022): 165–73. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-3-3.

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Abstract:
Nei mesi successivi alla diffusione della pandemia da SARS-COV-2 molti pazienti hanno cominciato a riferire persistenza di sintomi dopo la guarigione dalla fase acuta, in prevalenza affaticamento, affanno, disturbi neurologici e psicologici. L’attenzione della comunità scientifica e delle strutture sanitarie si è dovuta quindi rivolgere a questa larga popolazione di individui con prolungamento della sintomatologia per analizzare l’impatto e le conseguenze del fenomeno, denominato “Long COVID”. I risultati delle raccolte dati a livello internazionale hanno mostrato una prevalenza netta del genere femminile in questa popolazione con sintomi persistenti. Il presente articolo passa in rassegna le caratteristiche del Long COVID, analizzando la sua incidenza sulla popolazione generale, la sua probabile eziologia, le differenze di genere e le conseguenze della pandemia in campo non solo sanitario ma anche socio-economico.
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Spagnolo, Federica, and Francesco Trimarchi. "Impatto della pandemia da COVID-19 sullo stress psicofisico nei pazienti con insufficienza surrenalica." L'Endocrinologo 22, no. 3 (May 14, 2021): 274–76. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-00876-7.

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Alfieri, Carlo, Maria Teresa Gandolfo, Evaldo Favi, Marianna Tangredi, Paola Monciino, and Piergiorgio Messa. "La patologia da Citomegalovirus nel paziente portatore di trapianto renale: impatto, prevenzione e trattamento." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 31, no. 2 (May 7, 2019): 94–99. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2019.519.

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Abstract:
Renal transplantation (RT) is considered the best therapy for patients with chronic renal failure. Renal transplant patients have an elevated risk of infections, and viral diseases have a high prevalence, especially during the first year after RT. Viral infections might influence, in the short and long term, the graft outcome and the patient’s survival. Cytomegalovirus (CMV) disease can be particularly dangerous in immunosuppressed patients and its evaluation is important in the follow-up of RT. The aim of this review is to present a brief analysis of the epidemiology, clinic characteristics and methods currently available to the clinician for the diagnosis of CMV diseases. The impact, risk factors, main preventive and therapeutic measures currently available to manage CMV diseases in the early stages of RT will also be described, referring to the recent guidelines on the CMV management in transplanted patients.
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Alfieri, Carlo, Maria Teresa Gandolfo, Evaldo Favi, Marianna Tangredi, Paola Monciino, and Piergiorgio Messa. "La patologia da Citomegalovirus nel paziente portatore di trapianto renale: impatto, prevenzione e trattamento." Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 31, no. 2 (May 7, 2019): 94–99. http://dx.doi.org/10.1177/0394936219846415.

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Felicita Sabatella, Rosaria, Paolo Accadia, Maria Cozzolino, Dario Pinello, Monica Gambino, Loretta Malvarosa, and Evelina Carmen Sabatella. "Impatto socioeconomico sulla piccola pesca dell'emergenza Covid-19." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 111 (February 2021): 131–49. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-111007.

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Abstract:
Il settore ittico ha risentito in maniera rilevante della crisi sanitaria del Covid-19 sebbene le attività del comparto alieutico fossero incluse tra quelle strategiche per l'economia nazionale e, dunque, non sottoposte a vincoli o chiusure. Il presente articolo valuta l'entità e le cause degli impatti sul reddito e sulla profittabilità della piccola pesca artigianale che, nel contesto del settore ittico italiano, assume un ruolo rilevante in termini sociali ed economici sia a livello nazionale che locale nel-le numerose piccole marinerie presenti lungo la costa. L'impatto socioeconomico del periodo di lockdown legato alla diffusione del Covid-19 sulla piccola pesca italiana viene valutato mediante l'analisi di tre indi-catori socioeconomici: il costo del lavoro, il valore aggiunto ed il profitto lordo. L'analisi si basa sull'utilizzo di un modello economico e sulle risposte a un que-stionario sottoposto al 5% dei battelli della piccola pesca. I risultati dimostrano che la pandemia ha impattato su un settore già sottopo-sto a recessione e ridimensionamento produttivo ed occupazionale. Sulla base dei dati raccolti, in Italia per il segmento della piccola pesca si osserva una rilevante riduzione del livello di attività rispetto allo stesso periodo del 2019, con un conse-guente andamento negativo del valore aggiunto e del profitto lordo. L'articolo inoltre discute le misure di intervento pubblico previste in ambito nazionale e re-gionale a supporto dei pescatori e delle imprese da pesca e le misure di mitigazione, a volte anche di carattere innovativo, messe a punto dagli operatori per superare il periodo di crisi.
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De Angelis, Grazia, Mirella Dragone, and Federica De Masi. "L'impatto della pandemia e delle relazioni familiari sulle condotte aggressive in adolescenza." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (January 2021): 59–92. http://dx.doi.org/10.3280/mal2021-003004.

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Abstract:
L'obiettivo di questo studio è di indagare l'associazione tra l'impatto della pandemia da COVID-19 sulla vita degli adolescenti e delle loro famiglie e il comportamento aggressivo, analizzando inoltre il ruolo di moderazione del calore genitoriale. 1.053 adolescenti hanno compilato un questionario online che andava a valutare: l'impatto della pandemia sugli adolescenti e sull'armonia familiare, il calore, il comportamento aggressivo e la percezione di cambiamento del comportamento aggressivo durante il lockdown. Due modelli di equazioni strutturali sono stati testati per valutare le relazioni tra le variabili. I risultati hanno evidenziato: a) l'associazione tra un maggiore impatto personale della pandemia e livelli più elevati di aggressività e di incremento di questa; b) l'associazione tra un maggiore impatto sull'armonia familiare della pandemia e l'incremento dei comportamenti aggressivi; c) il ruolo protettivo del calore.
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Dissertations / Theses on the topic "Da impatto"

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Valerio, Francesca <1978&gt. "Impatto della glomerulopatia cronica da trapianto sulla disfunzione tardiva del rene trapiantato." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4702/1/Valerio_Francesca_tesi.pdf.

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Abstract:
INTRODUCTION. Late chronic allograft disfunction (CAD) is one of the more concerning issues in the management of patients (pts) with renal transplant (tx). Humoral immune response seems to play an important role in CAD pathogenesis. AIM OF THE STUDY. To identify the causes of late chronic allograft disfunction. METHODS. This study (march 2004-august 2011) enrolled pts who underwent renal biopsy (BR) because of CAD (increase of creatininemia (s-Cr) >30% and/or proteinuria >1g/day at least one year after tx). BR were classified according to 1997/2005 Banff classification. Histological evaluation of C4d (positive if >25%), glomerulitis, tubulitis, intimal arteritis, atrophy/fibrosis and arteriolar-hyalinosis were performed. Ab anti-HLA research at BR was an inclusion criteria. Pts were divided into two groups: with or without transplant glomerulopathy (CTG). RESULTS. Evaluated BR: 93/109. BR indication: impaired s-Cr (52/93), proteinuria (23/93), both (18/93). Time Tx-BR: 7.4±6.3 yrs; s-Cr at BR: 2.7±1.4 mg/dl. CTG group(n=49) not-CTG group(n=44) p Time tx-BR (yrs) 9.3±6.7 5.3±5.2 0.002 Follow-up post-BR (yrs) 2.7±1.8 4.1±1.4 0.0001 s-Cr at BR (mg/dl) 2.9±1.3 2.4±1.5 NS Rate (%) of pts: Proteinuria at BR 61% 25% 0.0004 C4d+ 84% 25% <0.0001 Ab anti-HLA+ 71% 30% 0.0001 C4d+ and/or Ab antiHLA 92% 43% 0.0001 Glomerulitis 76% 16% <0.0001 Tubulitis 6% 32% 0.0014 Intimal arteritis 18% 0% 0.002 Arteriolar hyalinosis 65% 50% NS Atrophy/fibrosis 80% 77% NS Graft survival 45% 86% 0.00005 Histological Diagnosis: CTG group (n=49:Chronic rejection 94%;IgA recurrence + humoral activity 4%;IIA acute rejection + humoral activity 2%. Not-CTG group (n=44: GN recurrence 27%;IF/TA 23%; acute rejection 23%;BKV nephritis 9%; mild not specific alterations 18%. CONCLUSIONS: CTG is the morphological lesion mainly related to CAD. In the 92% of the cases it is associated with markers of immunological activity. It causes graft failure within five years after diagnosis in 55% of pts.
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Valerio, Francesca <1978&gt. "Impatto della glomerulopatia cronica da trapianto sulla disfunzione tardiva del rene trapiantato." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4702/.

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Abstract:
INTRODUCTION. Late chronic allograft disfunction (CAD) is one of the more concerning issues in the management of patients (pts) with renal transplant (tx). Humoral immune response seems to play an important role in CAD pathogenesis. AIM OF THE STUDY. To identify the causes of late chronic allograft disfunction. METHODS. This study (march 2004-august 2011) enrolled pts who underwent renal biopsy (BR) because of CAD (increase of creatininemia (s-Cr) >30% and/or proteinuria >1g/day at least one year after tx). BR were classified according to 1997/2005 Banff classification. Histological evaluation of C4d (positive if >25%), glomerulitis, tubulitis, intimal arteritis, atrophy/fibrosis and arteriolar-hyalinosis were performed. Ab anti-HLA research at BR was an inclusion criteria. Pts were divided into two groups: with or without transplant glomerulopathy (CTG). RESULTS. Evaluated BR: 93/109. BR indication: impaired s-Cr (52/93), proteinuria (23/93), both (18/93). Time Tx-BR: 7.4±6.3 yrs; s-Cr at BR: 2.7±1.4 mg/dl. CTG group(n=49) not-CTG group(n=44) p Time tx-BR (yrs) 9.3±6.7 5.3±5.2 0.002 Follow-up post-BR (yrs) 2.7±1.8 4.1±1.4 0.0001 s-Cr at BR (mg/dl) 2.9±1.3 2.4±1.5 NS Rate (%) of pts: Proteinuria at BR 61% 25% 0.0004 C4d+ 84% 25% <0.0001 Ab anti-HLA+ 71% 30% 0.0001 C4d+ and/or Ab antiHLA 92% 43% 0.0001 Glomerulitis 76% 16% <0.0001 Tubulitis 6% 32% 0.0014 Intimal arteritis 18% 0% 0.002 Arteriolar hyalinosis 65% 50% NS Atrophy/fibrosis 80% 77% NS Graft survival 45% 86% 0.00005 Histological Diagnosis: CTG group (n=49:Chronic rejection 94%;IgA recurrence + humoral activity 4%;IIA acute rejection + humoral activity 2%. Not-CTG group (n=44: GN recurrence 27%;IF/TA 23%; acute rejection 23%;BKV nephritis 9%; mild not specific alterations 18%. CONCLUSIONS: CTG is the morphological lesion mainly related to CAD. In the 92% of the cases it is associated with markers of immunological activity. It causes graft failure within five years after diagnosis in 55% of pts.
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COSTA, LEONARDO. "Impatto delle attività agronomiche sulle aree di salvaguardia delle prese da falda." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3446251.

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Abstract:
The interaction between agronomic practices and the use of groundwater for drinking water, poses a problem of coexistence between fundamental productive activities for most of the Italian and European territory. The relevance of the problem is evident, just to define methods and rules for the correct management of the underground resource, expressly provided for by the law (e.g. in Italy. D.Lgs n.152 of 3 April 2006), being the task of the Regions the identification of wellhead protection areas. Within the latter several activities are restricted, including agricultural activities carried out with the accumulation and use of chemical and natural fertilizers or pesticides. What is the decay of these substances in the first layers of the soil and their ability to alter the quality of the groundwater and / or to reach an intake work for drinking water is substantially unknown, and the alarms on the presumed danger for human health enhance the need to develop of a specific research. To this aim a diffuse activity has been developed on two typical areas of the Veneto piedemont territory interested by Prosecco vineyard, Valdobbiadene (TV) and Conegliano (TV). In these areas relevant well intakes guarantee the drinking water supply to large areas of the territory. Inside each of the two sites, the infiltration and the mobility of a tracer (KBr) and a Glyphosate based herbicide commonly involved in the vineyards protection, were locally monitored and verified in two areal parcels (25 m\textsuperscript{2} each) subjected only to meteorological forcing. The study considered the infiltration process up to a depth of 70 cm, dependent on the pedologic properties of the shallower soil layers, the plant coverage and the root apparati, to obtain the calibration of a one-dimensional hydraulic model for each one of the four monitored parcels. This being the infiltration recognized as the driving mechanism of the pesticides movement. The modelling of the pesticide mobility, monitored together with and its principal metabolite on a temporal window of six months, resulted more complex suggesting a greater affinity of the observed chemical species to be adsorbed to the soil matrix rather than be dissolved in water and transported toward the deeper layers of the soil. The different results observed between parcels of the same site, suggested a dependency of the pesticide vertical mobility on the heterogeneity of soil properties. To extend the experimental evidence to the scale of the wellhead protection area, a large series of tests has been developed in each site using a double ring infiltrometer and a 30 cm deep soil sampler to evaluate the spatial variability of the infiltration capacity, the soil organic content (TOC) and the soluble phosphorous concentration ($PO_4{3-}$ ), seeming the latter apparently correlated to the GLP adsorption. By this way we try to move from a point-wise to a field scale, where the soil properties are described by pedologic maps developed by regional authorities that can be combined with the amount of plant protection products distributed on the Treviso province, to define a vulnerability map of the investigated area. The research results are at the end organized in three subjects linked together: i) modeling of the in-situ experimental evidences of the injection subjected to natural meteorological forcing; ii) characterization of soil heterogeneity based on water infiltration analysis and basic chemical properties of the soil; iii) impact of the total amount of PPPs used in the province of Treviso in the wellhead protection area risk assessment.
The interaction between agronomic practices and the use of groundwater for drinking water, poses a problem of coexistence between fundamental productive activities for most of the Italian and European territory. The relevance of the problem is evident, just to define methods and rules for the correct management of the underground resource, expressly provided for by the law (e.g. in Italy. D.Lgs n.152 of 3 April 2006), being the task of the Regions the identification of wellhead protection areas. Within the latter several activities are restricted, including agricultural activities carried out with the accumulation and use of chemical and natural fertilizers or pesticides. What is the decay of these substances in the first layers of the soil and their ability to alter the quality of the groundwater and / or to reach an intake work for drinking water is substantially unknown, and the alarms on the presumed danger for human health enhance the need to develop of a specific research. To this aim a diffuse activity has been developed on two typical areas of the Veneto piedemont territory interested by Prosecco vineyard, Valdobbiadene (TV) and Conegliano (TV). In these areas relevant well intakes guarantee the drinking water supply to large areas of the territory. Inside each of the two sites, the infiltration and the mobility of a tracer (KBr) and a Glyphosate based herbicide commonly involved in the vineyards protection, were locally monitored and verified in two areal parcels (25 m\textsuperscript{2} each) subjected only to meteorological forcing. The study considered the infiltration process up to a depth of 70 cm, dependent on the pedologic properties of the shallower soil layers, the plant coverage and the root apparati, to obtain the calibration of a one-dimensional hydraulic model for each one of the four monitored parcels. This being the infiltration recognized as the driving mechanism of the pesticides movement. The modelling of the pesticide mobility, monitored together with and its principal metabolite on a temporal window of six months, resulted more complex suggesting a greater affinity of the observed chemical species to be adsorbed to the soil matrix rather than be dissolved in water and transported toward the deeper layers of the soil. The different results observed between parcels of the same site, suggested a dependency of the pesticide vertical mobility on the heterogeneity of soil properties. To extend the experimental evidence to the scale of the wellhead protection area, a large series of tests has been developed in each site using a double ring infiltrometer and a 30 cm deep soil sampler to evaluate the spatial variability of the infiltration capacity, the soil organic content (TOC) and the soluble phosphorous concentration ($PO_4{3-}$ ), seeming the latter apparently correlated to the GLP adsorption. By this way we try to move from a point-wise to a field scale, where the soil properties are described by pedologic maps developed by regional authorities that can be combined with the amount of plant protection products distributed on the Treviso province, to define a vulnerability map of the investigated area. The research results are at the end organized in three subjects linked together: i) modeling of the in-situ experimental evidences of the injection subjected to natural meteorological forcing; ii) characterization of soil heterogeneity based on water infiltration analysis and basic chemical properties of the soil; iii) impact of the total amount of PPPs used in the province of Treviso in the wellhead protection area risk assessment.
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Degli, Esposti Anna. "Progettazione e valutazione di conglomerati bituminosi costituiti da materiali di riciclo provenienti da attività di lavorazione, costruzione e demolizione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18662/.

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Abstract:
La salvaguardia dell’ambiente e il risparmio delle risorse naturali non rinnovabili è divenuta una questione di grande interesse per tutti i settori della società. Nel campo dell’ingegneria civile ci si rivolge in generale all’impiego di materiali da costruzione ecocompatibili che generino un basso impatto ambientale in fase realizzativa e in esercizio. In questo studio è stata valutata e dimostrata scientificamente la possibilità, nel confezionamento di conglomerati bituminosi per uso stradale, di utilizzare, oltre agli aggregati estratti naturalmente da cava, aggregati riciclati convenzionali e non convenzionali, raggiungendo una percentuale medio – alta, pari al 50 % in peso per strato di usura e pari al 56 % in peso sul totale degli aggregati per strato di binder ed utilizzare filler di riciclo, derivanti da precedenti lavorazioni industriali di realtà prossime all’azienda imolese, da sostituire in parte o tutto al filler calcareo, tradizionalmente utilizzato come additivo. Dalla necessità di orientarsi verso scelte strategiche e sostenibili, la Cooperativa trasporti Imola Scrl Societa’ Cooperativa ha deciso di collaborare con l’Università di Bologna per: migliorare la progettazione di conglomerati bituminosi contenenti materiale di riciclo; diminuire ulteriormente il prelievo del capitale naturale e ridurre gli sprechi in sede di trasformazione delle risorse. Si è dimostrato che le miscele bituminose con materiale di riciclo rappresentino una efficace alternativa alle tradizionali e come la metodologia LCA – Life Cycle Assessment risulti essere un valido strumento da impiegare per valutarne gli impatti ambientali.
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SERRA, PAOLO. "Analisi del rischio ed impatto ambientale della produzione di energia elettrica utilizzando sorgo da biomassa." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10808.

Full text
Abstract:
Questa tesi di dottorato analizza l’utilizzo del sorgo (Sorghum bicolour (L.) Moench) al fine di produrre energia elettrica, tramite combustione diretta della biomassa. Il focus della tesi è stato quello di sottolineare i benefici ed i rischi associati all’uso di tre genotipi di sorgo caratterizzati da diversa lunghezza del ciclo culturale (precoce, medio-tardivo e tardivo). La dinamica e la durata del processo di essicazione in campo sono state simulate attraverso un modello ad hoc (“sorghum haying model”), il quale integrato a CropSyst, è stato utilizzato per realizzare un’analisi del rischio produttivo stimando le perdite di biomassa (respirazione e meccanizzazione), ed i mancati affienamenti. Nell’analisi del rischio vengono stimati il numero di ettari necessari e la probabilità di eccedere la soglia di 64.000 ton ss anno-1 necessari per l’alimentazione di una centrale nell’Oltrepò pavese . Inoltre uno studio di Life Cycle Assessment è stato condotto per la valutazione dell’impatto ambientale dell’utilizzo del sorgo integrato a quello della paglia per il completamento del fabbisogno totale della centrale 94.000 ton ss anno-1. Particolare attenzione inoltre è stata data alla variazione del contenuto di C organico del suolo dovuto alla rimozione della paglia ed all’interramento dei mancati affienamenti di sorgo. Il genotipo precoce mostra le migliori performance produttive ed energetiche oltre che la più alta probabilità di eccedere la soglia di 64.000 ton ss anno-1. Lo studio di LCA non ha mostrato differenze significative tra i genotipi anche se il minor impatto ambientale, è stato evidenziato dal genotipo tardivo conseguenza dell’interramento della più alta quantità di mancati affienamenti.
This PhD thesis explores the use of sorghum (Sorghum bicolour (L.) Moench) as a dedicated bio-energy crop and highlights the benefits and risks associated with the use of early, medium-late and late sorghum genotypes to generate electricity by direct combustion in a biomass power plant. The dynamics and duration of the field drying process were simulated through the development of a specific model ("sorghum haying model"), which integrated with CropSyst, was used to perform a production risk assessment analysis estimating the biomass losses (respiration and mechanical), the haymaking failures and consequently to quantify the amount of dry baled biomass available for the power plant. In addition, the number of hectares needed to plant sorghum and the probability to exceed the threshold of 64000 Mg DM y-1, necessary to feed a biomass power plant in Oltrepò Pavese, were estimated. A complete Life Cycle Assessment (LCA) study was carried out in order to evaluate the environmental impact of the three sorghum genotypes involved in this study. The LCA study takes into consideration the use of winter wheat straw as an additional biomass source to satisfy the total biomass power plant needs (94000 Mg DM y-1). Particular attention was given to the soil organic C change (ΔSOC) due to straw removal and haymaking failures soil incorporation. Early genotype showed the best biomass production and energy performance as well as the highest probability to exceed the threshold of 64000 Mg DM y-1. The LCA results did not show significant differences between genotypes although the lower environmental impact, has been achieved by the late genotype due to the highest amount of haymaking failures incorporated in the soil.
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SERRA, PAOLO. "Analisi del rischio ed impatto ambientale della produzione di energia elettrica utilizzando sorgo da biomassa." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10808.

Full text
Abstract:
Questa tesi di dottorato analizza l’utilizzo del sorgo (Sorghum bicolour (L.) Moench) al fine di produrre energia elettrica, tramite combustione diretta della biomassa. Il focus della tesi è stato quello di sottolineare i benefici ed i rischi associati all’uso di tre genotipi di sorgo caratterizzati da diversa lunghezza del ciclo culturale (precoce, medio-tardivo e tardivo). La dinamica e la durata del processo di essicazione in campo sono state simulate attraverso un modello ad hoc (“sorghum haying model”), il quale integrato a CropSyst, è stato utilizzato per realizzare un’analisi del rischio produttivo stimando le perdite di biomassa (respirazione e meccanizzazione), ed i mancati affienamenti. Nell’analisi del rischio vengono stimati il numero di ettari necessari e la probabilità di eccedere la soglia di 64.000 ton ss anno-1 necessari per l’alimentazione di una centrale nell’Oltrepò pavese . Inoltre uno studio di Life Cycle Assessment è stato condotto per la valutazione dell’impatto ambientale dell’utilizzo del sorgo integrato a quello della paglia per il completamento del fabbisogno totale della centrale 94.000 ton ss anno-1. Particolare attenzione inoltre è stata data alla variazione del contenuto di C organico del suolo dovuto alla rimozione della paglia ed all’interramento dei mancati affienamenti di sorgo. Il genotipo precoce mostra le migliori performance produttive ed energetiche oltre che la più alta probabilità di eccedere la soglia di 64.000 ton ss anno-1. Lo studio di LCA non ha mostrato differenze significative tra i genotipi anche se il minor impatto ambientale, è stato evidenziato dal genotipo tardivo conseguenza dell’interramento della più alta quantità di mancati affienamenti.
This PhD thesis explores the use of sorghum (Sorghum bicolour (L.) Moench) as a dedicated bio-energy crop and highlights the benefits and risks associated with the use of early, medium-late and late sorghum genotypes to generate electricity by direct combustion in a biomass power plant. The dynamics and duration of the field drying process were simulated through the development of a specific model ("sorghum haying model"), which integrated with CropSyst, was used to perform a production risk assessment analysis estimating the biomass losses (respiration and mechanical), the haymaking failures and consequently to quantify the amount of dry baled biomass available for the power plant. In addition, the number of hectares needed to plant sorghum and the probability to exceed the threshold of 64000 Mg DM y-1, necessary to feed a biomass power plant in Oltrepò Pavese, were estimated. A complete Life Cycle Assessment (LCA) study was carried out in order to evaluate the environmental impact of the three sorghum genotypes involved in this study. The LCA study takes into consideration the use of winter wheat straw as an additional biomass source to satisfy the total biomass power plant needs (94000 Mg DM y-1). Particular attention was given to the soil organic C change (ΔSOC) due to straw removal and haymaking failures soil incorporation. Early genotype showed the best biomass production and energy performance as well as the highest probability to exceed the threshold of 64000 Mg DM y-1. The LCA results did not show significant differences between genotypes although the lower environmental impact, has been achieved by the late genotype due to the highest amount of haymaking failures incorporated in the soil.
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SBAFFONI, SILVIA. "Innovazioni tecnologiche nella discarica di rifiuti pretrattati e relativo impatto ambientale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2005. http://hdl.handle.net/2108/133.

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Abstract:
A seguito dei recenti sviluppi della normativa italiana ed europea, i sistemi di gestione dei rifiuti saranno organizzati in modo che in discarica siano conferiti rifiuti pretrattati caratterizzati da un basso grado di putrescibilità, al fine di realizzare discariche più facilmente gestibili, controllare le emissioni a lungo termine e ridurre quanto più possibile la durata della fase successiva alla chiusura, in cui è indispensabile operare il monitoraggio ed il controllo delle emissioni. Sulla base di queste considerazioni la presente ricerca ha posto l’attenzione su differenti tipologie di rifiuti pretrattati meccanicamente, biologicamente e termicamente e loro miscele destinabili allo smaltimento in discarica; tali rifiuti, Frazione Organica di Rifiuti Solidi Urbani (FORSU) a diverso grado di biostabilizzazione aerobica e scorie da incenerimento di RU sono stati utilizzati per realizzare diversi reattori in scala semi-pilota, gestiti in maniera “tradizionale”, cioè anaerobicamente, ed in condizioni semiaerobiche, al fine di verificarne il possibile impatto ambientale, in termini di qualità del percolato, condizioni igienico-sanitarie e durata della fase di post mortem per un rapido recupero del sito. Ciascun rifiuto è stato caratterizzato inizialmente da un punto di vista chimico, biologico e geotecnico; per ciascun reattore sono stati inoltre monitorati i cedimenti e le caratteristiche di rifiuti e percolato. Prima di realizzare i reattori, si è provveduto inoltre a caratterizzare il comportamento alla lisciviazione dei rifiuti utilizzati e delle loro miscele, anche con l’obiettivo di verificare il rispetto dei vincoli normativi imposti per l’ammissibilità dei rifiuti in discarica. A questo scopo sono stati utilizzati diversi test di lisciviazione (prEN 12457-1 e prEN 12457-2), sui cui eluati sono state misurate le concentrazioni di metalli pesanti, cloruri, solfati, TDS e sono state valutate le discrepanze tra la normativa italiana ed europea in materia di ammissibilità in discarica. Gli eluati prodotti da FORSU, scorie e dalla loro miscela sono compatibili con i limiti imposti dalla normativa nazionale per lo smaltimento in discarica per rifiuti non pericolosi, ma non con quelli della corrispondente normativa europea, che presenta limiti più restrittivi. Si è inoltre effettuato uno studio delle caratteristiche di rilascio tramite l’applicazione del test NEN 7341, che fornisce indicazioni sul massimo rilascio potenziale di contaminanti, e l’ANC/BNC che, al variare del pH della soluzione lisciviante, consente di valutare la capacità di neutralizzazione acida e basica di un materiale e di costruire le curve di solubilità dei diversi metalli. Le scorie presentano una elevata ANC, che consente di favorire la rapida estinzione della fase acida, con vantaggi per la solubilizzazione dei metalli, di anticipare la fase metanigena e ridurre la produzione di biogas. Le curve di solubilità mostrano un andamento molto diverso per i vari metalli, a seconda del contenuto in organico del rifiuto analizzato: si riscontrano minimi nella solubilità per pH in campo lievemente alcalino (7-9) per matrici, come le scorie, ad elevato contenuto di inorganico, e per pH neutro per la FORSU, a prevalente carattere organico. A seguito dello studio dei reattori di discarica, si è mostrato che il cosmaltimento di FORSU e di scorie rappresenta una valida alternativa alle discariche monorifiuto, con vantaggi in termini di qualità del percolato e di un più rapido recupero finale del sito, grazie ad un più rapido sviluppo dei cedimenti, che peraltro risultano di entità minore; le scorie infatti, ripristinano il materiale strutturale eliminato dal rifiuto durante le fasi del pretrattamento meccanico-biologico, consentendo una riduzione dei cedimenti del cumulo. Inoltre, le scorie, grazie alla loro elevata capacità tampone ed alla diluizione che esercitano sul contenuto iniziale di sostanza organica, consentono, come mostrato dal profilo temporale del pH e del carico organico nel percolato, di raggiungere in tempi ridotti le condizioni metanigene, nelle quali il metabolismo dei microrganismi anaerobici risulta accelerato. In tal modo si raggiungono più velocemente le condizioni di stabilità biologica e meccanica dei rifiuti, si riduce significativamente la produzione di biogas e la durata della fase di gestione post-operativa. Nell’ambito del cosmaltimento, la gestione semiaerobica (condizioni aerobiche e anaerobiche alternate), accelera il processo di biodegradazione, con una significativa riduzione di emissioni di COD ed azoto ed un più rapido raggiungimento delle condizioni di stabilità strutturale, rispetto alla tradizionale gestione anaerobica. L’aerazione comporta, tuttavia, alcuni oneri: la necessità di gestire opportunamente gli apporti idrici e la portata di aria per assicurare le condizioni ottimali per la biomassa, un incremento dei costi di esercizio per la fornitura di aria, problemi associati a intasamento e ostruzione degli impianti di aerazione ed alla distribuzione e circolazione dell’acqua. Lo studio di due diverse tipologie di discariche monorifiuto, contenenti FORSU rispettivamente parzialmente e totalmente stabilizzata, ha mostrato che, a parità di intervallo temporale, le emissioni di COD ed azoto in quest’ultimo caso sono ridotte di circa il 70-80% e si ottiene una maggiore stabilità meccanica. Per tutti i reattori esiste comunque un elevato grado di correlazione tra le caratteristiche del percolato ed i parametri microbiologici, chimici e geotecnica dei rifiuti. Dal bilancio di massa effettuato tra contenuto iniziale di metalli nei rifiuti ed rilascio nel percolato al termine del monitoraggio, si ottiene che il quantitativo trattenuto all’interno di tutti i reattori è generalmente superiore al 90%, a causa sia dei crescenti valori di pH, sia della presenza di agenti complessanti organici ed inorganici, che ne riducono la solubilità; si riduce dunque la pericolosità del percolato a breve termine, ma si genera un potenziale fattore di rischio per il lungo termine. Dal confronto tra i parametri di caratterizzazione del percolato e i cedimenti misurati nel reattore di cosmaltimento anaerobico ed in quello contenente FORSU ad elevato grado di stabilizzazione, si nota un comportamento sovrapponibile, che fa ipotizzare l’equivalenza di un trattamento biologico più spinto e di uno smaltimento congiunto di sostanza organica a basso grado di biostabilizzazione e scorie da incenerimento; entrambe le configurazioni consentono infatti di raggiungere le condizioni metanigene in tempi più brevi e quindi di conseguire i seguenti vantaggi sia da un punto di vista gestionale, che di minimizzazione di impatto ambientale e di tempi di recupero del sito: miglioramento della qualità del percolato, riduzione della produzione di biogas e miglioramento delle caratteristiche meccaniche dei rifiuti. Le valutazioni e le considerazioni conclusive sono necessariamente soggette ad un’attenta ed accurata valutazione preliminare degli oneri economici dei processi di pretrattamento al fine di ottimizzare il rapporto costo/beneficio dell’intero sistema “trattamento -smaltimento”.
Due to the European and Italian laws in force, the waste management integrated systems will be necessarily organized with the aim of landfilling only pretrated and at least partly stabilized waste; these “new” refuses, having very different characteristics with respect of the raw waste, will allow a significant reduction in terms of biogas production and leachate pollutant load, even if this reduction will be not enough to result compatible the environment and the long-term behaviour is still to be understood; new disposal conditions and new management strategies must be defined, aiming at facilitating the development of the biodegradation processes, the achievement of the stabilization conditions and the shortening of the aftercare phase. Based on these issues, the present research focused on the behaviour of different pretreated waste and their mixtures once landfilled; in particular, Municipal Solid Waste Organic Fraction (MSWOF) at a different biostabilization degree (15 and 90 days), coming from a selection and composting plant, and bottom ash (BA) from MSW incineration were used to realize several landfill reactor in semipilot scale; such reactors were managed in different ways (anaerobic and semi-aerobic conditions), in order to evaluate the potential emissions via leachate, the sanitary implications and the length of the post-closure phase. The wastes were initially and periodically characterized in terms of several chemical, microbiological and geotechnical parameters; besides leachate characteristics and settlements of the bulk waste were monitored. Prior to be landfilled, the leaching behaviour of the waste and mixtures used was investigated, thus verifying whether the parameters analyzed in the eluates produced were below the limits fixed by Italian and European laws in force for non-hazardous waste. prEN 12457-1, prEN 12457-2 tests were executed, along with some other characterization tests: Toxicity Characteristic Leaching Procedure (TCLP), NEN 7341, which provided information about the maximum potential emission from the waste (availability) and Acid/Basic Neutralization Capacity (ANC/BNC), which furnishes the acid/base need by the waste to reach a predetermined pH, and pH static test, through which the heavy metals solubility curves as a function of pH can be developed. The eluates obtained in each test were characterized in terms of heavy metals, chlorides, sulphates, Total Dissolved Solids (TDS). The results obtained were used to compare the Italian and European laws regarding the acceptance of waste in landfill as well as the different behaviour of the waste studied as pH and liquid to solid ratio (L/S) changes. BA showed the maximum ANC value, resulting in a higher buffering effect exerted by this material, once landfilled; due to such a behaviour, the solubility of heavy metals in leachate is probably significantly reduced; besides, the length of the acid phase in the anaerobic metabolism can be shortened, allowing both a faster establishment of the methanogenic conditions and a limited production of biogas. The solubility curves showed different behaviour, depending on the organic content of the waste; in particular, minimum values of the heavy metal solubility corresponded to slightly alkaline pH (7÷9) for wastes with higher inorganic content, such as BA, and for neutral pH for predominantly organic waste, such as MSWOF. MSWOF, BA and their mixture resulted non-hazardous according to Italian law; with respect to the European Directive MSWOF resulted hazardous, due to the more restrictive limits. Arising from the results obtained by the study of the reactors, the anaerobic co-disposal of BA and MSWOF biostabilized at 15 days, in the percentages here used (30-70% by weight), allowed to reach some advantages in terms of both leachate organic load and a more rapid definitive closure of landfill, due to the more rapid settlements exhaustion and stabilization; besides, final settlements results lower. The presence of BA behaved as a rigid skeleton which firstly retarded the start of settling and secondly hindered the settlement rate, thus leading to a lower value reached at the biological stability occurrence. Despite the space increase made available by the biodegradable fraction consumption, the bulk waste did not settle appreciably because the BA, by aggregating the residual waste particles, made a sort of “cement”. Probably BA supplied aggregating and stabilizing properties to the materials which they are added to and functioned as structural and support material. The air supply to one of the mixed reactors, allowed to accelerate the biodegradation process, providing a significant reduction in the leachate organic load and a faster mechanical stabilization of the bulk waste; nevertheless, the aeration implies some burdens: proper air and water addition for the biological aerobic metabolism, costs increases due to the air needs, clogging of the air supply pipes, homogeneous water distribution and circulation. By the study of the monolandfills, containing MSWOF 15 and 90 days biostabilized, the release was significantly reduced (of about 70-80%) in the leachate from the latter and also a higher mechanical stability was reached. It is noteworthy that for all the reactors, the total amounts of heavy metals released during the experimental activity represented only a very limited fraction (in some case lower than 10%) of the initial content measured in the bulk waste. Consequently, leachate hazardousness resulted lower, on the other hand, significant heavy metals release can occur in case of pH or Eh changes in the landfill, due for example to oxygen and water entry because of the exhaustion of biogas production and problems at the isolation system. The data obtained showed that co-disposal of BA with MSWOF, being previously partly biostabilized, can allow to achieve a more rapidly plateau conditions of both the organic load released in the leachate, and the settlements of the bulk waste, unless for the operating conditions and the waste fraction percentages tested in this study. This implies some clear advantages in terms of the postclosure management. Moreover, leachate organic load and settlements trends were shown to be quite similar in the case of codisposal of BA and partly biostabilized MSWOF, and in the case of completely biostabilized MSWOF landfilling; thus co-disposal seems to represent a valid alternative to a more stressed and expensive pre-treatment phase. Finally, a strong correlation between the biochemical parameters of leachate and the mechanical behaviour of the bulk waste was demonstrated to exist. This correlation can be used as a valuable tool in both designing and modelling of landfill plant. It can also help in planning the best management practises as well as the economic implications related to either life or post-closure period of the landfill.
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Capitanio, Giovanna. "Impatto della legislazione alimentare sul commercio ortofrutticolo verso l'Europa da parte dei Paesi Terzi del Mediterraneo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La tendenza sempre più accentuata alla liberalizzazione dei commerci ha portato l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), organismo che ha tra gli obiettivi quello di promuovere il commercio alimentare internazionale, a porre maggiore attenzione sulla sicurezza alimentare, tema che negli ultimi anni ha acquisito sempre più importanza tra i consumatori. Tale esigenza dei consumatori insieme alla necessità delle imprese agroalimentari di facilitare la gestione della filiera ha portato allo sviluppo di standard, pubblici e privati. In questo elaborato ci si è proposto l’obiettivo di andare ad analizzare più a fondo come determinati standard pubblici e privati hanno influenzato il mercato ortofrutticolo fresco nell’area mediterranea tra l’Unione Europea (UE) e i Paesi Terzi del Mediterraneo (PTM), andando a valutare alcuni aspetti come l’accesso al mercato, l’agevolazione degli scambi ed eventuali rischi per la salute. Nello specifico, si è focalizzata l’attenzione sulla legislazione inerente ai prodotti fitosanitari, ovvero i pesticidi utilizzati per garantire la buona salute delle colture, ma le cui sostanze sono oggetto di valutazione del rischio per la salute dell’uomo da parte dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare). Analizzando i dati dei report annuali dell’EFSA ed incrociandoli con i dati commerciali, è emerso che l’adozione di una legislazione armonizzata da parte dell’UE relativa ai limiti dei residui di pesticidi abbia avuto un impatto positivo sul commercio con Turchia e Marocco, che rappresentano i due maggiori partner commerciali dell’UE nella zona mediterranea per i prodotti ortofrutticoli. Infatti, da un lato sono aumentati i volumi commerciali, e dall’altro sono diminuite le percentuali di non conformità dei prodotti. Questo è importante, poiché dimostra come alcuni standard possano avere un impatto positivo sia per paesi sviluppati come l’UE, sia per quelli in via di sviluppo come i PTM.
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Camerano, Spelta Rapini Alex. "Resine bio-based da oli vegetali: applicazioni industriali in prodotti vernicianti rinnovabili a basso impatto ambientale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22233/.

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Abstract:
La tesi riguarda lo studio di resine polimeriche derivanti da oli vegetali, impiegabili come leganti nei prodotti vernicianti per l’edilizia ed altri settori. I prodotti vernicianti plant-based sono stati confrontati con altri prodotti attualmente commercializzati, provenienti da fonti fossili. Considerata la produzione ingente dei prodotti vernicianti su base mondiale (8,31 kg/persona) sarebbe determinante impiegare delle fonti rinnovabili per garantirne una produzione sostenibile, diminuendo l’inquinamento, ritardando l’esaurimento del petrolio e riducendo le emissioni di CO2 e di conseguenza l’effetto serra ed il cambiamento climatico. Sono state trattate, quindi, alcune vie di sintesi “green” di leganti poliuretanici ed epossidici per prodotti vernicianti ad elevate prestazioni. Gli oli vegetali sono stati scelti come materie prime in quanto relativamente economici e disponibili in grandi quantità, risultando adatti per produzioni su scala industriale. Sono inoltre riportati i metodi di formulazione di uno smalto opaco bio-based per esterni (ad es. infissi e staccionate) e una vernice opaca per parquet (interni). Le formulazioni sperimentali sono state poi caratterizzate e confrontate con altri prodotti fossil-based presenti in commercio. I prodotti vernicianti sono stati sottoposti a test di brillantezza (gloss), adesione, presa di sporco, durezza, resistenza all’abrasione e resistenza chimica.
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Trocciola, Piero <1989&gt. "Mega eventi in Italia: studio delle analisi di impatto economico da Torino 2006 a Expo 2015." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5191.

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Abstract:
Nell'elaborato si è tentato di comprendere se i mega eventi, in particolare le Olimpiadi di Torino e l’Expo di Milano, debbano essere interpretati come un’opportunità di sviluppo o una scommessa destinata ad essere perduta. Lo studio è stato suddiviso in due macro-aree: la prima, più introduttiva, ha lo scopo di fornire una sorta di vademecum in cui si evidenziano le criticità maggiormente presenti negli studi di impatto e, al contempo, si pone l'obiettivo di creare delle linee guida per l'analisi degli studi di impatto economico dei mega eventi presi in esame; la seconda, più analitica, ha l’obiettivo di evidenziare alcune criticità negli studi dei case studies. Si tenta di far chiarezza nelle cifre proposte nelle analisi di impatto economico dei mega eventi dei XX Giochi olimpici invernali e di Expo 2015, nonostante le difficoltà rappresentate dalla scarsità di fonti ufficiali, da uno scenario economico delicato come quello della crisi economica e da alcuni errori nella metodologia del calcolo di questi impatti.
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Books on the topic "Da impatto"

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Meloni, Irene. Da pastori a operai: L'industrializzazione di Ottana : effetti economico-sociali e impatto ambientale. Ghilarza (Or): Iskra, 2004.

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L' Argentina da Perón a Cavallo: 1945-2002 : determinanti storiche ed impatto socio- politico delle crisi economiche argentine dal dopoguerra ad oggi. Bologna: CLUEB, 2003.

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Ruffino, Mauro Luis. ProVárzea--IBAMA: Resultados e impactos = results and impacts = resultados e impactos. Manaus: ProVárzea/IBAMA, 2008.

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Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística. Impacto da crise sobre as mulheres. Brasília: IPEA, 2009.

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Bahia (Brazil : State). Superintendência de Geologia e Recursos Minerais., ed. Impactos da mineração sobre agregados da economia baiana. Salvador, Bahia: A Superintendência, 1986.

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Patrulha Maria da Penha: O impacto da ação da Polícia Militar no enfrentamento da violência doméstica. Porto Alegre: AGE Editora, 2014.

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Lucchetti, Bingemer Maria Clara, ed. O Impacto da modernidade sobre a religião. São Paulo, Brasil: Edições Loyola, 1992.

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Brazil. Departamento de Análise de Situação de Saúde. Impacto da violência na saúde dos brasileiros. Brasília, DF: Ministério da Saúde, 2005.

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Antonio Augusto Corrêa de Lacerda. O impacto da globalização na economia brasileira. São Paulo: Editora Contexto, 1998.

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10

Héctor, Leis, and Serrano Alan Índio, eds. Impactos da modernidade na condição humana. Florianópolis, Santa Catarina, Brazil: Editora Insular, 2005.

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Book chapters on the topic "Da impatto"

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Fanasca, Marta. "‘Impact taisetsu da!’." In Emoticons, Kaomoji, and Emoji, 85–103. 1. | New York : Routledge, 2019. | Series: Routledge Research in Language and Communication ; 6: Routledge, 2019. http://dx.doi.org/10.4324/9780429491757-5.

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Di Martino, Mario, Alessandro Coletta, Maria Libera Battagliere, and Maria Virelli. "Serra Da Cangalha, Brazil." In Encyclopedic Atlas of Terrestrial Impact Craters, 681–83. Cham: Springer International Publishing, 2019. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-05451-9_188.

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Bubbico, Davide. "4 • L’industria automotive italiana tra problematiche di settore e transizione verso l’auto elettrica Stellantis e le ricadute produttive e occupazionali." In Osservatorio sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano 2022. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2023. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-703-6/004.

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L’industria dell’auto in Italia ha conosciuto nel corso degli ultimi tre anni, complice la pandemia COVID-19 e il più recente conflitto russo-ucraino, un’ulteriore complicazione della sua prospettiva manifatturiera e occupazionale. Non solo in relazione al tema delle mancate forniture di semiconduttori e di altri componenti e all’andamento più generale del mercato dell’auto (in flessione da diversi anni e che risente necessariamente delle condizioni complessive dell’economia nazionale), ma anche in relazione alla decisione assunta in ambito comunitario di mettere fine alla vendita di auto con motore endotermico entro il 2035. Quest’ultimo aspetto, che riguarda naturalmente tutti Paesi dell’Unione, se sta avendo un impatto principalmente sui produttori europei inevitabilmente è destinato ad interessare anche quegli OEM (Original Equipment Manufacturers) che fuori dall’Europa producono per il mercato europeo. Le conseguenze della crisi pandemica con tutti i problemi relativi al sistema delle forniture e alla contrazione delle vendite hanno invece interessato in ugual modo tutti gli altri mercati (dagli Stati Uniti alla Cina) inclusi quelli del Sud-est asiatico, seppure con dinamiche differenziate a livello di ogni singolo Paese.
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Gonçalves, Henrique Vinicius Goes. "O impacto da mudança." In 20 Olhares sobre a Educação na Pandemia em 2020, 116–24. V&V Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.47247/vv/asj/88471.15.9.10.

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Soares, Brenda Kelly Pontes, Albenize de Azevedo Soares, Allyne Dantas Matias, Ilana Bruna de Lima Feitoza, Monalisa Silva de França, Adriana Gomes Magalhães, Ilisdayne Thallita Soares da Silva, and Francisca Marta de Lima Costa Souza. "IMPACTO DA PANDEMIA NA CONTINUIDADE DO ALEITAMENTO MATERNO: REVISÃO INTEGRATIVA." In PROMOÇÃO DA SAÚDE DA MULHER, 295–307. Paulo Sérgio da Paz Silva Filho, 2022. http://dx.doi.org/10.56161/sci.ed.2022103027.

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Andrade, Jéssica Vitória Faria de, Giovana Ribeiro Boaventura, Giulia Curi Balena, Isabela de Oliveira, Isadora de Assis Moraes Souza, and Maria das Graças Teixeira Chaves. "IMPACTOS DO TABAGISMO DURANTE O PERÍODO GESTACIONAL." In PROMOÇÃO DA SAÚDE DA MULHER, 342–53. Paulo Sérgio da Paz Silva Filho, 2022. http://dx.doi.org/10.56161/sci.ed.2022103031.

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Aquino, Érika Carvalho de, Gleidson Junio Oliveira de Sousa, Caio Cézar Caetano Mendonça, Débora Vicente Minaré, Giovanna Garcia de Oliveira, Matheus Oliveira Brito, Maria Clara Arouche Cobucci, and Rafael Caetano da Silva Santana. "IMPACTOS DA ENDOMETRIOSE NA SAÚDE REPRODUTIVA DA MULHER." In PROMOÇÃO DA SAÚDE DA MULHER, 321–30. Paulo Sérgio da Paz Silva Filho, 2022. http://dx.doi.org/10.56161/sci.ed.2022103029.

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Pereira, José, Kelly Mikaelly de Souza Gomes Lima, Joana Flávia de Figuerêdo Galvão, Vilma Pereira Marques da Silva, Mirla Almeida Macedo de Sousa, Graziella Synara Alves da Silva Oliveira, Maria Carollini Araújo de Matos Cabral Sandre, et al. "IMPACTO DO MEIO AMBIENTE NA SAÚDE HUMANA." In Ciências da Saúde: Da Teoria à Prática 5, 202–14. Atena Editora, 2019. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.97219130622.

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Freitas, Cinthia Obladen de Almendra, and Paulo Henrique Santana de Oliveira. "A TECNOLOGIA NA PROFISSÃO DA CIÊNCIA DA COMPUTAÇÃO." In Indústria 4.0: Impactos sociais e profissionais, 61–80. Editora Blucher, 2020. http://dx.doi.org/10.5151/9786555060508-04.

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Silva, Priscilla Ramos de Alencar, Mariana Marques Velasco Nascimento, Ravy Soares Álvares, Thiago Resende Machado, Ana Celina Cavalcante Oliveira, Isadora Canedo de Oliveira Protásio, Ana Lara Lobo Gonçalves, and Danilo Silva Almeida. "IMPACTO DO DIAGNÓSTICO DE CÂNCER DE MAMA EM MULHERES JOVENS: UMA REVISÃO DE LITERATURA." In PROMOÇÃO DA SAÚDE DA MULHER, 308–20. Paulo Sérgio da Paz Silva Filho, 2022. http://dx.doi.org/10.56161/sci.ed.2022103028.

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Conference papers on the topic "Da impatto"

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Ribeiro, Denise Velloso Fernandes. "Impacto da política cultural pública de Porto Alegre sobre as artes visuais." In Encontro da História da Arte. Universidade Estadual de Campinas, 2007. http://dx.doi.org/10.20396/eha.3.2007.3743.

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da Silva Souza, Ricardo, and ALEXANDRE FLORINDO ALVES. "TRIBUTAÇÃO NA EXPORTAÇÃO DE SOJA: ANÁLISE DINÂMICA DOS IMPACTOS DA PRODUÇÃO TAXATION ON SOYBEAN EXPORTS: DYNAMIC ANALYSIS OF PRODUCTION IMPACTS." In 60º Congresso da SOBER. Natal, Rio Grande do Norte: Even3, 2022. http://dx.doi.org/10.29327/sober2022.486208.

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Gomes, Artur Bruno Silva, Ana Paula Moura Mazini, and Maria Helena Rosa da Silva. "ANÁLISE DA IMPORTÂNCIA DA REABILITAÇÃO CARDIOVASCULAR." In I Congresso Nacional de Fisioterapia Clínica On-line. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2021. http://dx.doi.org/10.51161/rems/1143.

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INTRODUÇÃO: Serviços de Reabilitação Cardiovascular (RCV) são reconhecidos por sua importância na prevenção secundária de eventos cardiovasculares, que se configuram com as principais causas de mortalidade, invalidez e dispêndios ao sistema de saúde mundial. Não obstante, apenas 5 a 30% dos pacientes elegíveis são encaminhados aos RCV. Tal fato impacta na morbimortalidade, pois não permite mudança do estilo de vida, mediante ao combate ao sedentarismo, maus hábitos alimentares, tabagismo e gestão do estresse. OBJETIVO: Evidenciar a importância da reabilitação na prevenção secundária de evento cardiovascular. MATERIAL E MÉTODO: Revisão de literatura integrativa, realizada nos portais do PUBMED e SCIELO, utilizando como estratégia de busca os descritores: "Cardiovascular rehabilitation" AND "Impact", combinados pelo operador booleano AND. Como critério de inclusão, selecionaram estudos publicados nos últimos 5 anos e sem restrição linguística, enquanto aos de exclusão, descartam-se artigos que não foram feitos em humanos e duplicatas. As pesquisas retornaram 32 e 2 resultados, após interpretação dos títulos e resumos, selecionaram-se 10 trabalhos. RESULTADOS: Estimativa do Equivalente Metabólico (MET), dimensiona que a cada MET de incremento na capacidade funcional dos indivíduos em programas de RCV, ocorre uma redução de 25% na taxa de eventos cardiovasculares subsequentes. Logo, o suporte multiprofissional é essencial aos pacientes elegíveis à RCV, sendo procedida em 4 momentos, na fase 1, inicia-se nas 48 horas pós-evento cardiovascular até a alta médica, realizada no leito ou no quarto, com exercícios passivos que progridem para os ativos. Na fase 2, após a alta hospitalar, executada com atividade de baixa intensidade e impacto, visando à adaptação inicial e prevenção de lesões musculoesqueléticas. Na fase 3, com a manutenção de capacidade funcional, continuidade do plano de treinos, controle glicêmico, lipidograma e pressão arterial, mediante a adequação nutricional. Na fase 4, com ênfase na educação do paciente, dispõe-se no suporte à mudança de hábitos, motivação e estratégias a longo prazo. CONCLUSÃO: RCV buscam transformações no estilo de vida e controle dos fatores de risco. A fase 1, é importante na prevenção do declínio funcional; na etapa 2; para a estratificação de risco. A fase 3, na manutenção precoce e, no estágio 4, manutenção tardia.
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Marcondes, Emiliana Francini, Karine Schuh, Melissa Tomazini Tavares, Ariana Centa, Gustavo Colombo Dal Pont, and João Paulo Assolini. "IMPACTO DA OBESIDADE NO SISTEMA IMUNOLÓGICO." In ANAIS DO II SIMPóSIO INTERNACIONAL INTERDISCIPLINAR DOS CURSOS DA ÁREA DA SAúDE. Galoa, 2023. http://dx.doi.org/10.17648/siics-2022-159561.

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Campos, José Márcio Garcia de, Marco Túlio Soares Ferreira Coelho, André Maciel Pereira, Marcílio Gonçalves Vieira, Murilo Vinicius Viliares, Nilton Luis da Cunha, Felipe de Castro, Valdemir Moretto Cardoso, and Norival Jesuíno Sturion Junior. "IMPACTOS DA QUALIDADE DA CAL NOS PROCESSOS DA ACIARIA." In 43º Seminário de Aciaria - Internacional. São Paulo: Editora Blucher, 2012. http://dx.doi.org/10.5151/2594-5300-20791.

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Bortoli, Fábio. "Shopping centers: avaliação de impacto ambiental." In 9a Conferência Internacional da LARES. Latin American Real Estate Society, 2009. http://dx.doi.org/10.15396/lares2009_6-276-1-rv.

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Fernandes Rodrigues, Roseli, Daniela Rodrigues da Silva, Franciele Gabriel, Daniela Oliveira de Melo, and Patrícia Soarez. "Revisão sistemática das diretrizes de análise de impacto orçamentário." In PRIMEIRO CONGRESSO DA REBRATS. Galoa, 2019. http://dx.doi.org/10.17648/rebrats-2019-113688.

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CHAGAS, Emiliano Augusto, and Maurício U. KLEINKE. "O impacto da redução de carga cognitiva estranha em itens de matemática do Enem no desempenho de homens e mulheres." In Anais da X Reunião da ABAVE. Recife, Brasil: Even3, 2019. http://dx.doi.org/10.29327/15427.1-5.

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Moreira, Bruna Tayná Ortiz, Luiza Venturini Helaehil, and Clarice Santana Milagres. "Os paradigmas culturais e seus impactos na saúde do homem." In Congresso Científico da Faculdade de Enfermagem da UNICAMP. Universidade Estadual de Campinas, 2018. http://dx.doi.org/10.20396/ccfenf1201815.

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10

Trentini, Flávia, and Sarah Araujo Ravagnani. "AGRICULTURA FAMILIAR: O IMPACTO DAS MUDANÇAS CLIMÁTICAS NOS PRINCIPAIS CULTIVOS." In 60º Congresso da SOBER. Natal, Rio Grande do Norte: Even3, 2022. http://dx.doi.org/10.29327/sober2022.484888.

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Reports on the topic "Da impatto"

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Dutra, Jose. O Impacto da Evolucao Tecnologica na Modalidade Escolhida. NPT Educacional, March 2015. http://dx.doi.org/10.17699/ind.2015.7.a.

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Afonso, José Roberto, Kleber Castro, Gregory Elacqua, Luana Marotta, and Sammara Soares. COVID-19 e financiamento da educação no Brasil: Impactos da pandemia sobre o orçamento educacional. Inter-American Development Bank, August 2020. http://dx.doi.org/10.18235/0002603.

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3

Coelho, Rafael Brito, Sabrina Soares Santos Couto, and Thaiane Deça Alexandrino. DIETA MEDITERRÂNEA E OS IMPACTOS DA SÍNDROME METABÓLICA. Home Editora, October 2022. http://dx.doi.org/10.46898/home.trab2022.36.

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Santos, Jorge, Tereza Giannini, and Sâmia Nunes. Indicadores ambientais e socioeconômicos para medir o impacto da recomposição florestal. ITV, 2020. http://dx.doi.org/10.29223/prod.tec.itv.ds.2020.14.santos.

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Mendes, Ana Rita. Impacto da precipitação nas paradas de embarque de minério de ferro no terminal marítimo de Ponta da Madeira, São Luís/MA. ITV, November 2019. http://dx.doi.org/10.29223/prod.tec.itv.ds.2020.leal.

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Ferreira, Douglas, and Claudia Costa. Impacto das condições atmosféricas em atividades da Vale ao longo do corredor Norte. ITV, 2020. http://dx.doi.org/10.29223/prod.tec.itv.ds.2020.38.ferreira.

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Abstract:
A cadeia mineral da Vale ao longo do Corredor Norte, localizado no leste da Amazônia, entre os estados do Pará e Maranhão, ocorre a céu aberto e está frequentemente exposta aos fenômenos atmosféricos indutores de mau tempo, como tempestades, incidência de raios, rajadas de vento, etc. Neste sentido, o presente relatório técnico teve como objetivo evidenciar os impactos das condições atmosféricas ao longo da cadeia mineral, com ênfase nos sítios de Carajás e no Terminal Marítimo Ponta da Madeira (TMPM). A abordagem foi conduzida com base na análise de dados meteorológicos e na percepção de empregados da Vale alocados em ambos os sítios. Os resultados demonstraram que o Corredor Norte da Vale é influenciado por sistemas atmosféricos, que atuam em diferentes períodos do ano conforme a região. A climatologia regional da precipitação demonstrou uma sazonalidade marcante, com períodos chuvosos e secos distintos entre Carajás e o TMPM, característica que é considerada no planejamento logístico e operacional da Vale, como constatado nas entrevistas com alguns empregados da Vale. Os resultados capturados em tais entrevistas evidenciaram que as condições atmosféricas estão diretamente associadas a atividades da Vale, como citado por gerências operacionais e manutenção, por exemplo. Além disso, a percepção do entrevistado da gerência de segurança ocupacional, monitorar e prever a eventos meteorológicos vai muito além da questão da produção, mas principalmente no ato de salvaguardar a vida dos empregados da Vale, bem como das comunidades que residem em áreas de mineração. Particularmente no TMPM, a criação de um Comitê de Umidade para a mitigação dos impactos atmosféricos na cadeia mineral, como foco em ações para os próximos períodos chuvosos, reforça que a Vale tem dedicado atenção na redução as incertezas em relação aos eventos meteorológicos danosos às suas operações, bem como tem investido em tecnologias aplicadas ao monitoramento e previsão de tempo. Os resultados encontrados no presente relatório técnico corroboram com o uso de tecnologias em meteorologia, capazes de diagnosticar o estado momentâneo da atmosfera, de modo que as informações relevantes sejam disponibilizadas no formato de alertas aos usuários interessados.
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Dutra, Jose. O Impacto da Producao Cientifica na Area de Letras e Artes Visibilidade Peso e Alcance. NPT Educacional, April 2015. http://dx.doi.org/10.17699/workshopnpt.11.8.

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Research Institute (IFPRI), International Food Policy. Relatório sobre a nutrição mundial 2016: da Promessa ao impacto: erradicar a má mutrição até 2030. Washington, DC: International Food Policy Research Institute, 2016. http://dx.doi.org/10.2499/9780896295872.

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Research Institute (IFPRI), International Food Policy. Relatório sobre a nutrição mundial 2016 Da promesa ao impacto: Erradicando a malnutrição até 2030 Sumário. Washington, DC: International Food Policy Research Institute, 2016. http://dx.doi.org/10.2499/9780896299979.

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Costa, Paulo, Gisele Nunes, Vitória Martins, Renato Oliveira, José Bitencourt, and Guilherme Oliveira. Manual para o monitoramento da ictiofauna por meio de DNA ambiental (eDNA). ITV DS, 2021. http://dx.doi.org/10.29223/prod.tec.itv.ds.2020.24.costa.

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Abstract:
A ictiofauna amazônica é composta por uma enorme diverdidade de peixes sendo muitas espécies de ocorrência local. Programas de conservação e monitoramento são muitas vezes dificultados tanto pela falta de especialistas quanto pela dificuldade da captura dos espécimes. A criação de indicadores biológicos é de suma importância principalmente para mineração, que necessita realizar monitoramento periódico para verificar se suas atividades estão ou podem causar impactos sob a diversidade ao entorno do empreendimento. Na Serra dos Carajás, um dos maiores depósitos mineral do mundo, existem lagoas que demandam monitoramento devido suas peculariedades e possibilidades de impactos. Essas lagoas são formadas sob crostas lateríticas ricas em ferro, em platôs acima de 770 m acima do nível do mar, no qual o nível de água é mantido pelo do regime de chuvas da região. Pensando em estratégias de manejo mais eficientes e rápidos, este trabalho teve como objetivo validar uma nova abordagem de levantamento de biodiversidade da ictiofauna utilizando os rastros de DNA presentes no ambiente. Para isso, foi usado a técnica de DNA metabarcoding que permite avaliar a diversidade e riqueza de espécies sem necessidade de captura, e sim através da análise de pequenos fragmentos de DNA a partir de uma amostras ambiental, como água ou sedimentos dos rios e lagoas.
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