Academic literature on the topic 'Cura del corpo'

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Journal articles on the topic "Cura del corpo"

1

Mozzanica, Carlo Maria. "Prendersi cura della fragilitŕ." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 2 (January 2011): 50–30. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-002001.

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Abstract:
Lo scenario socioculturale postmoderno si fa sempre piů generatore di fragilitŕ sistemiche (della persona, della famiglia e della comunitŕ) e infrasistemiche (che toccano tutta la vita e/o la vita di tutti). Diventano parte dell'esperienza ordinaria e condivisa la censura, la rimozione dei vissuti piů profondi propri del quotidiano e dell'ordinaria esistenza: la malattia, la sofferenza, la decadenza non accettata - che diventa marginalitŕ - della vecchiaia, la morte. Nel quadro dei diritti costituzionali emergono la rimozione e la censura di uno dei tre principi fondamentali delle democrazie, quantomeno di quelle occidentali: la fraternitŕ o la solidarietŕ. Occorre invece ribaltare la prospettiva, nell'ottica umana in generale e in quella medica in particolare: non si tratta di "curare" (cure) un corpo oggetto, ma di "prendersi cura" (care) di un corpo soggetto. "Curare" non deve identificarsi con "guarire", cancellando cosě l'idea della morte perché inaccettabile. Č necessario ricordarsi che la malattia č sempre evento esistenziale e non meramente biologico, e che l'assenza di possibilitŕ di guarigione non deve portare mai alla rinuncia del rapporto umano con il malato. In senso piů ampiamente esistenziale, l'uomo di oggi deve abbandonare ogni pretesa di onnipotenza per prendersi cura amorevole della propria fragilitŕ, che č cifra costituiva della sua umanitŕ.
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2

Perrotta, Luigi Antonio. "Corpi in analisi." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 1 (June 2022): 64–83. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-001005.

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Abstract:
Il contributo inizia con una panoramica sul tema corpo-mente, sottolineandone l'importanza sul piano epistemologico, clinico e teorico nello scenario psicoanalitico. L'autore, attraverso rivisitazioni teoriche e casi clinici, si concentra sui differenti livelli in cui il corpo può entrare nello scenario della mente nel complesso svi-luppo psichico individuale, esplorando la possibilità di rappresentare a livello psi-chico il proprio corpo biologico e soffermandosi sul processo che porta la propria corporeità ad una "visibilità psichica". Quando i primitivi processi di integrazione falliscono o risultano compromessi, può stabilirsi una forma di dissociazione corpo-mente, aspetto che si può evidenziare in diverse forme di psicopatologia e condotte sintomatiche contemporanee. Il contributo, inoltre, attraverso uno specifico passaggio clinico, sottolinea la centralità delle reazioni corporee dell'analista in momenti delicati della cura, soffermandosi su un controtransfert corporeo particolarmente intenso. Il controtransfert corporeo può indicare elementi non ancora avvicinabili su un piano diverso da quello delle manifestazioni somatiche. Il corpo dà indicazioni importanti rispetto alla collocazione di elementi del mondo interno del paziente non pensabili, ed è anche "regolatore di stato" per la relazione terapeutica in corso e per le possibilità e disponibilità di investimento dell'analista stes-so.
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3

Scalari, Paola. "Curare CorpoMente. Residenze sociosanitarie per anziani." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 34 (January 2021): 48–58. http://dx.doi.org/10.3280/eds2020-034005.

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Abstract:
Nel periodo del lockdown le residenze socio sanitarie per anziani non autosufficienti hanno evidenziato l'incapacità di tenere insieme la cura del corpo e la cura della mente. Queste isti-tuzioni si sono barricate per tenere lontano il virus non riuscendo a pensare a come salva-guardare emotivamente i loro ospiti. Forse l'importanza di tenere insieme operatori e fami-liari in un'équipe curante non è mai stata presa in seria considerazione. Il periodo di isolamento dovuto a Covid19 ha però evidenziato come senza relazioni familiari e amicali gli an-ziani si lascino andare e muoiano. La depressione, dovuta al mancato contenitore Corpo-Mente, va quindi riconsiderata per evitare nuove stragi. Attivare gruppi coordinati pare la pista di lavoro per ridare dignità alle persone che, malate, vanno a concludere la loro esistenza in queste strutture.
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4

Giannakoulas, Andreas, and Max Hernandez. "Rimembrare la mente e rammentare il corpo." PSICOANALISI, no. 2 (January 2011): 69–81. http://dx.doi.org/10.3280/psi2010-002007.

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Abstract:
Winnicott sostiene che l'individuo sano deve sentire il suo corpo come il fondamento del sé immaginativo. Questo č stato sottolineato alcuni anni dopo in riferimento a ciň che chiamň(insediamento) come processo che permette "l'acquisizione di una relazione stretta e semplice tra la psiche e il corpo e il funzionamento corporeo". Un adeguatopotrebbe essere impedito molto presto nella vita come conseguenza del fallimento ambientale. In questo caso il funzionamento mentale viene a soffrire di una rigiditŕ prematura e acquista la qualitŕ di una "cosa" (di un oggetto) in se stessa. In queste situazioni, spesso la mente sostituisce la madre e diventa ciň che si prende cura del bambino stesso. In altri termini il problema č la relazione del sé con la mente.
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5

Nicolini, Chiara. "Una esperienza di supervisione all'hospice." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 1 (June 2022): 146–54. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-001011.

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Abstract:
L'autore racconta 10 anni di supervisione in un hospice che accoglie malati terminali. La supervisione è rivolta agli operatori impegnati non solo nelle cure fisiche, ma anche nell'accudimento di tutta la persona, che in una fase della vita così delicata necessita di particolari attenzioni. Il personale di cura è coinvolto con tut-ta la sua mente e il suo corpo. Questo vale per ogni situazione di cura fisica, ma in particolare nell'hospice dove il corpo e lo spirito del malato sono completamente dipendenti dalle cure degli operatori. L'autore considera i corpi concreti degli ope-ratori e dei pazienti come potenzialità di pensiero in divenire. La supervisione ha anche un compito di manutenzione del narcisismo sano degli operatori che li aiuti a mantenere un buon legame col proprio sé anche corporeo. Gli incontri di supervisione possono costituire un'occasione per far venire alla luce i pensieri, possono attivare un funzionamento mentale capace di reggere l'impatto con le emozioni a volte molto forti che si vengono a formare in un hospice, grazie alla relazione af-fettiva che si crea nel gruppo. L'autore riporta diversi episodi emersi durante gli incontri di supervisione che mostrano non solo le difficoltà che un lavoro così delicato, a stretto contatto con la malattia e la morte comportano, ma anche le risorse che questi operatori mettono in atto. Vengono riferiti i riflessi degli incontri di su-pervisione anche sulla loro vita esterna all'hospice, nel corso degli anni gli operatori hanno iniziato a fidarsi di più della loro capacità d'ascolto e comunicazione, riescono a fermarsi a pensare anche a casa con i loro familiari.
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6

de Maria, Ranieri. "Corpo e individuo nel Welfare State: pubblici poteri e dignitŕ umana." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 2 (July 2012): 63–78. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-002004.

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Abstract:
Negli ultimi anni i media e la politica si sono occupati spesso delle vicende del corpo, a volte di mero interesse individuale. Ciň probabilmente deriva dall'attitudine crescente del Welfare State ad occuparsi della vita e della salute degli individui, e dalla tendenza alla socializzazione del corpo, sul quale č stata costruita una vera e propria economia. Correlatamente, l'attribuzione alla medicina di compiti sociali ulteriori rispetto alla cura della salute ha contribuito al processo, stabilendo inoltre dei modelli di "normalitŕ" da promuovere e imporre. Se da un lato la compressione indebita di spazi di privatezza da parte dello Stato puň violare la dignitŕ umana e rompere il contratto sociale, la crisi dello Stato sociale apre importanti interrogativi sul futuro.
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7

Colavero, Paolo. "Il corpo, lo spazio e il tempo. Note di metodo per una psicologia nei Servizi di Oncoematologia Pediatrica." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2022): 154–67. http://dx.doi.org/10.3280/pds2022-003012.

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Abstract:
Lo psicologo di Oncoematologia Pediatrica rappresenta una figura chiave nel complesso delle cure mediche che vengono portate avanti nelle Unità Operative Complesse. Il presente lavoro, dopo una breve descrizione della specificità dell'intervento psicologico rivolto alla soggettività e all'esperienza vissuta dei pazienti e dei familiari, discute della cura del contenito-re sanitario messo loro a disposizione. L'attenzione al contenitore e il rispetto dello stesso so-no fondamentali per la corretta fondazione e la tenuta dell'ambulatorio stesso e quindi per la gestione delle situazioni cliniche e la cura del "tempo sospeso" ospedaliero, temporalità propria dei pazienti e delle famiglie, che rappresenta un maker psicopatologico della condizione di fragilità dovuto alla malattia oncoematologica.
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8

Bosco, Gabriella. "À corps perdu. Limiti, costruzioni e intensità del corpo, a cura di G. Aragonese, F. Dainese, A. Nicolini,." Studi Francesi, no. 193 (LXV | I) (June 1, 2021): 266–68. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.44334.

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9

Mele, Vincenza. "Percorsi femminili sull’accanimento riproduttivo." Medicina e Morale 53, no. 1 (February 28, 2004): 91–108. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.655.

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Abstract:
L’Autrice esamina criticamente la tecnica di fecondazione in vitro (FIVET) dal punto di vista etico, mettendo in luce gli elementi di sproporzione dell’intervento tecnologico per la bassa efficacia, l’alto rischio per il nascituro, l’invasività per il corpo materno e gli elevati costi economici. L’obiettivo del presente lavoro è contestare sia la terapeuticità della FIVET, sia contestare un luogo comune che vede il pensiero femminile favorevole alle tecnologie riproduttive. La sproporzionalità terapeutica viene quindi analizzata secondo l’ottica delle donne, alla luce di diverse prospettive: le prospettive della bioetica cosiddetta femminista e la prospettiva della bioetica al femminile. L’articolo mette in luce le ragioni di non accettabilità della tecnica da parte di entrambe le prospettive, in particolare l’oggettivazione del corpo della donna ed il parassitismo della tecnologia. L’Autrice conclude illustrando il suo personale punto di vista sulla bioetica al femminile: il logos delle tecnologie riproduttive, che è quello dell’ottimizzazione di un prodotto, mette a serio rischio il valore simbolico della maternità, come luogo originario del prendersi cura.
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10

Camassa, Giorgio. "Una polemica cruciale: Celso e Origene in tema di corporeità." Klio 100, no. 2 (September 3, 2018): 501–22. http://dx.doi.org/10.1515/klio-2018-0105.

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Abstract:
Riassunto Attraverso le pagine di Celso e di Origene vediamo delinearsi due Weltanschauungen contrapposte. La prima esclude un intervento attivo di Dio nel mondo, ipostatizza l’ordine di cose esistente, privilegia rigorosamente la cura dell’anima, nega che l’uomo possa far affidamento sul corpo (e sulla carne) per raggiungere la meta cui deve tendere, irride come irragionevoli e blasfeme sia la credenza nell’incarnazione sia quella nella resurrezione. La seconda è decisamente più sfaccettata. Il corpo per un verso sembra costituire un gravame, se è vero che le creature razionali cadono in un soma a seguito della trasgressione originaria cui le conduce l’esercizio del libero arbitrio; per l’altro è anch’esso un portato della creazione divina (come tale preordinata a fin di bene) e dall’inizio il Figlio pervade il mondo nella sua consistenza materiale, sino a che si produce il decisivo evento dell’incarnazione; alla fine dei tempi avrà luogo senza dubbio la resurrezione che chiama in causa una volta di più il corpo (o comunque un corpo), in quanto l’esistere creaturale sembra inseparabile da una dotazione corporea. A partire da questo quadro complesso e almeno in parte aporetico si profila – all’interno della seconda Weltanschauung qui considerata attraverso la lente di Origene – una linea di tendenza, che cerca di sciogliere i nodi problematici persistenti negando essere la materia causa del male e rivendicando al corpo nato dalla vergine la capacità di salvare l’umanità.
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Dissertations / Theses on the topic "Cura del corpo"

1

Bagnini, Eugenio <1982&gt. "Fitness, Wellness e cura del corpo nella società digitale: Opportunità e rischi sociali dei Device mobili personali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8708/1/Bagnini_Eugenio_Tesi.pdf.

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Abstract:
Le implicazioni e le ricadute sociali, le opportunità e i rischi sociali legati all’uso dei dispositivi digitali personali e delle piattaforme web based all’interno delle pratiche sportive individuali, di fitness e di wellness hanno costituito l’oggetto di studio del presente lavoro. La fase iniziale è stata di natura teorica e nei primi quattro capitoli vengono analizzati il fenomeno sportivo (cap. 1), le pratiche di body building, fitness e wellness (cap. 2), le dimensioni fondamentali della società digitale (cap. 3) e gli usi dei dispositivi digitali personali (cap. 4). La metodologia della ricerca (cap. 5) si è svolta in tre fasi: indagine di sfondo, indagine qualitativa (interviste e netnografia) ed indagine quantitativa. Dall’indagine di sfondo e qualitativa sono emerse conferme relative alla rilevanza delle pratiche di disciplinamento del corpo, di fitness e wellness nella società odierna, attraverso l’uso delle tecnologie digitali, soprattutto per accedere ad informazioni tramite siti Internet, per discutere nelle community dei social network e per utilizzare App e wearable device. App e device, soprattutto, tramite e coaching, gamification, digitalizzazione del corpo e behavior changing techniques, forniscono molteplici opportunità ai fruitori, da supporto e motivazione a mobile ization delle attività, da prosumerism e amateurism a sharing online e interazione ubiquitaria con i propri contatti, fino alle pratiche di self tracking e quantifying the self. L’analisi bivariata della survey rispetto all’uso delle tecnologie digitali e alla preferenza di relazioni dirette o mediate ha consentito lo sviluppo di una rappresentazione ideale degli utenti in cinque gruppi sociali: tradizionalisti analogici, tradizionalisti digitali, tech fit enthusiast, quantified selfer, sharer. Il presente lavoro si propone come una ricerca qualitativa di frontiera; i risultati raggiunti non hanno alcuna pretesa di generalizzabilità, ma si propongono piuttosto come le ipotesi iniziali di un nuovo percorso di ricerca volto alla verifica dei nessi e dei significati emersi.
The social implications and repercussions, the opportunities and the social risks related to the use of personal digital devices and web based platforms within individual sports, fitness and wellness practices are the main research topic of this work. The initial phase was theoretical and in the first four chapters we analyzed the sporting phenomenon (ch. 1), bodybuilding, fitness and wellness practices (ch. 2), the fundamental dimensions of the digital society (ch. 3) and the uses of personal digital devices (ch. 4). The methodology of the research (ch. 5) was carried out in three phases: background survey, qualitative survey (interviews and netnography) and quantitative survey. From the background and qualitative surveys, confirmations have emerged concerning the relevance of body discipline, fitness and wellness practices in contemporary society, through the usage of digital technologies, mainly for accessing information via Internet sites, to discuss in the communities of social networks, as well as the use of App and wearable devices. App and device, above all, through e coaching, gamification, body digitization and behavior changing techniques, provide multiple opportunities for users, from support and motivation to mobile ization of activities, from prosumerism and amateurism to online sharing and ubiquitous interaction with their contacts, up to self-tracking and quantified self practices. The bivariate analysis of the research regarding the usage of digital technologies and the preference for direct or mediated relationships has allowed the development of an ideal representation of users in five social groups: analogical traditionalists, digital traditionalists, tech-fit enthusiast, quantified selfer, sharer. This work presents itself as a qualitative frontier research; the achieved results do not claim for generalizability, but rather propose themselves as the initial hypotheses of a further investigation aimed at verifying the connections and the meanings that have emerged.
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Zurita, Romero Manuel. "Síndrome de intestino corto como factor desencadenante de translocación bacteriana y del fallo multiorgánico, El." Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 1993. http://hdl.handle.net/10803/1215.

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Abstract:
Está quedando claro que el tracto gastrointestinal no es un órgano pasivo sino que posee importantes funciones endocrinas, metabólicas, inmunológicas y de barrera junto a las de absorción de nutrientes. En situaciones normales la mucosa gastrointestinal íntegra ejerce una función de barrera para las bacterias y endotoxinas intraluminales, pero en determinadas circunstancias estas bacterias pueden alcanzar inicialmente los ganglios linfáticos mesentéricos e invadir los tejidos extraintestinales, constituyendo lo que se conoce como Translocación bacteriana (TLB) concepto ya expuesto por FINE en la década de los sesenta como reservorio de infecciones sistémicas en pacientes de alto riesgo y origen del Fracaso multiorgánico (FMO), no fué tenida en consideración.

CONCEPTO DE SINDROME DE INTESTINO CORTO

Se conoce con el nombre de Síndrome de Intestino Corto (SIC) al conjunto de transtornos que se presentan en el organismo tras la práctica de resecciones masivas del intestino delgado, en las que pueden incluirse total o parcialmente el colon. El término de resección masiva intestinal está en discrepancia según distintos autores, siendo la más aceptada aquella que sobrepasa los 2/3 de su longitud, y puede ser tolerada, pero si excede las 3/4 partes, aparece un cuadro clínico denominado síndrome de intestino corto (SIC). Para llevar una vida razonable debe quedar un remanente entre 90 y 120 cm, adquiriendo gran importancia conservar la vávula ileocecal por sus consecuencia metabólicas derivadas y afectarán: a) a la frecuencia y composición cualitativa de las deposiciones. b) A la secreción intestinal. c) a la secreción gástrica. d) a la secreción biliopancreática y e) A los procesos absortivos de estos órganos.

Procesos que pueden ser causa de un SIC

- Resección Masiva del Intestino Delgado: Oclusión vascular mesentérica, vólvulos, enfermedad de Crohn, neoplasias, traumatismos, hernias internas.

- Operaciones de Cortocircuito Intestinal: Por obesidad morbosa y/o hipercolesterinemia, gastroileostomía inadvertida y fístulas internas.

- Afecciones extensas del Intestino Delgado: Enfermedad de Crohn, carcinomatosis, atresias intestinales múltiples.

Mientras que la resección de segmentos de pequeña longitud es bien tolerada y no se producen consecuencias detectables, en los casos de resecciones amplias se observan alteraciones específicas que pueden poner en peligro la vida del paciente de no proporcionársele algún método adicional para mantener un estado nutritivo adecuado. Así pues, el resultado de una resección intestinal dependerá:

1.- De la extensión de la resección,
2.- De la extirpación del ileon terminal (funciones muy específicas de la absorción),
3.- De la función del intestino residual con presencia o ausencia de la válvula ileocecal, y
4.- De la capacidad del intestino residual para adaptarse, desde el punto de vista morfológico y funcional.

Ya que la longitud media real del intestino es considerable y muy variable, la longitud absoluta del segmento no resecado puede no revestir importancia.

De hecho el factor más importante es la longitud del intestino residual en forma de % de la longitud total del intestino.

Resección Proximal y Resección Distal

Aproximadamente la mitad de la mucosa disponible, unos 100 m2 (SCHMIDT 1965), se encuentra en el 1/4 proximal del intestino delgado. La superficie va disminuyendo progresivamente desde la región proximal a la distal.

El Yeyuno es esencialmente importante para la absorción de hierro, calcio, ácido fólico, vitaminas, etc.

En el Ileon se encuentran mecanismos importantes de transporte para la absorción activa de sales biliares y de vitamina B12, por lo que dependiendo de la amplitud de la reseción puede ocasionarse malabsorción de dicha vitamina y eliminación de ácidos biliares hacia el colon (al quedar interrumpida la circulación enterohepática)lo tendrá varias consecuencias:

1. Diarrea (diarrea de ácidos biliares).
2. Esteatorrea.
3. Litiasis biliar incrementada (DOWLING et al, 1972).
4. Urolitiasis debida a Hiperoxaluria.

Toda resección intestinal conduce a nivel del intestino residual a modificaciones estructurales, cinéticas y funcionales. Estos fenómenos están bajo la dependencia de factores aún no totalmente conocidos interfiriendo fenómenos de regulación intrínseca, factores intraluminales o factores humorales.

Cuadro Clínico
El síntoma principal es la diarrea, que inicialmente es muy importante y debida:
a) Los hidratos de carbono por la acción bacteriana del colon pueden convertirse en ácidos grasos de cadena corta provocando así diarrea, como resultado de la elevada osmolaridad y el bajo pH del contenido intestinal.
b) El paso de AB al colon en sus formas deshidroxiladas altera la absorción de éste y puede desencadenar diarrea.
c) El crecimiento excesivo de bacterias como resultado de la pérdida de la válvula ileocecal, tambien puede provocar diarrea de ácidos biliares y esteatorrea (MEKHJIAN et al, 1971).
d. La hipersecreción ácida puede agravar el cuadro.

Nutrición postoperatoria
El SIC se manifiesta por diarrea intensa y desnutrición consecutivas a la pérdida de la capacidad de absorción del intestino residual.
Hay tres fases postoperatorias en él. La primera es un periodo de pérdida de líquidos y electrolitos por diarrea intensa. Puede no manifestarse hasta que se inicia la alimentación oral. La diarrea acuosa disminuye gradualmente de uno a tres meses pudiendo permanecer alto el volumen fecal.
La segunda fase es el periodo en el que ocurre en gran medida la adaptación del intestino remanante. La diarrea suele estabilizarse pudiendo lograrse un balance positivo de líquidos y electrolitos mediante la ingesta. Sin embargo la grasa se absorbe mal y pueden aparecer deficiencias de calcio y magnesio.
En la tercera fase, de adaptación total, puede alcanzarse un balance positivo de todos los nutrientes con la alimentación oral. No en todos los casos se llega a ésta última y si se consigue dicha adaptación suele requerirse nutrición parenteral de 3 á 12 meses e incluso más tiempo.
Durante la primera fase el único medio de alimentación posible es la nutrición parenteral total (NPT).
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3

Biagi, Beatrice. "Dinamica delle galassie a spirale e delle galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Lo scopo di questo elaborato è presentare una trattazione generale della dinamica delle galassie, evidenziando le differenze tra le galassie ellittiche e quelle a spirale. Nel capitolo 1 viene fornita una breve caratterizzazione delle galassie, basata sui valori tipici delle grandezze fisiche che le descrivono, successivamente vengono presentate le principali proprietà morfologiche e fotometriche che hanno permesso di classificarle in pochi tipi distinti. Nel capitolo 2 viene introdotto il concetto di tempo di rilassamento a due corpi, come criterio per stabilire la condizione di non collisionalità delle galassie e in seguito viene fornito lo strumento matematico fondamentale per una descrizione completa della dinamica delle galassie: la funzione di distribuzione. Questa obbedisce alla fondamentale equazione di Boltzmann non collisionale (CBE), dalla quale si possono dimostrare le equazioni di Jeans e il teorema del viriale. Infine, nel capitolo 3, vengono proposte le principali applicazioni dei risultati precedenti: la massa e lo schiacciamento delle galassie ellittiche e il loro piano fondamentale, la curva di rotazione delle galassie a spirale e la dinamica dei bracci.
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AIELLO, Manuela. "Alla ricerca di salute: il cibo-benessere e le nuove pratiche di consumo. Lo sviluppo degli Alimenti Funzionali da una prospettiva sociologica." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/11562/493553.

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Abstract:
In seguito ad un’analisi approfondita della letteratura esistente sul tema dei consumi, della cultura materiale e sulle teorie relative alle pratiche alimentari, con questo lavoro si è cercato di contestualizzare gli aspetti teorici legati alle nuove pratiche di consumo attraverso uno studio empirico che andasse ad indagare sui principali aspetti che definiscono e caratterizzano il boom dell’offerta di prodotti alimentari con indicazioni salutistiche. Trattandosi di un fenomeno sociale piuttosto recente e molto poco studiato nel contesto italiano, soprattutto dal punto di vista sociologico, si è deciso di dare avvio ad uno studio esplorativo e descrittivo; per questo motivo, gli strumenti che abbiamo utilizzato sono quelli che tipicamente caratterizzano la ricerca qualitativa: l’osservazione partecipante e l’intervista in profondità. Nella fase della ricerca empirica abbiamo quindi focalizzato l’attenzione sui principali attori sociali coinvolti nello studio, nello sviluppo, nella produzione, nella commercializzazione e nella distribuzione dei prodotti funzionali. Perciò, abbiamo svolto una serie di interviste in profondità a scienziati ed esperti di tecnologie alimentari, ai responsabili del marketing di svariate aziende, ai direttori di alcuni punti vendita e infine, ad alcuni professionisti del settore medico e nutrizionale. Per riuscire a cogliere gli aspetti più concreti legati al posizionamento e alla vendita di questi prodotti invece, nel corso dei tre anni di studio abbiamo svolto una serie di osservazioni direttamente all’interno di alcuni punti vendita (soprattutto ipermercati e supermercati).
After a deep analysis of the existing literature on the topic of consumption, material culture and the theories related to supply practices, with this work we have tried to contextualize the theoretical aspects related to new consumption practices through an empirical study that was going to investigate the main aspects which define and characterize the boom supply of food with health claims. As a social phenomenon rather recent and not studied in the Italian context, especially from the sociological point of view, it was decided to start an exploratory and descriptive study, for this reason, the tools we have used are those typically found in the qualitative research: participant observation and in-depth interview. In the phase of the empirical research we then focused on the main social actors involved in the study, development, production, marketing and distribution of functional products. Therefore, we conducted a series of in-depth interviews with scientists and experts of food technologies, those responsible for the marketing of a number of corporations, directors of some stores, and finally, some medical professionals and nutrition professionals. In order to grasp the more practical aspects related to the positioning and sale of these products however, during the three years of study, we carried out a series of observations directly in some stores (especially megastores and supermarkets).
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Books on the topic "Cura del corpo"

1

Convegno "Il corpo distante, l'identità del paziente tra medicina specialistica ed aspettative di cura" (2009 Varese, Italy). Il corpo distante: L'identità del paziente tra medicina specialistica e aspettative di cura. Varese: Insubria University Press, 2010.

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2

La cura del corpo: Medicina e chirurgia nella storia delle università siciliane (secoli XIX-XX). Acireale: Bonanno, 2009.

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3

Enrico, Dal Covolo, and Giannetto I, eds. Cultura e promozione umana: La cura del corpo e dello spirito dai primi secoli cristiani al Medioevo : contributi e attualizzazioni ulteriori : convegno internazionale di studi, Oasi Maria Santissima di Troina, 29 ottobre-1 novembre 1999. Troina (Enna): Oasi, 2000.

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4

Enrico, Dal Covolo, and Giannetto I, eds. Cultura e promozione umana: La cura del corpo e dello spirito dai primi secoli cristiani al Medioevo : contributi e attualizzazioni ulteriori : convegno internazionale di studi, Oasi Maria Santissima di Troina, 29 ottobre-1 novembre 1999. Troina (Enna): Oasi Editrice, 2000.

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5

Isidoro, Giannetto, and Dal Covolo Enrico, eds. Cultura e promozione umana: La cura del corpo e dello spirito dai primi secoli cristiani al Medioevo : contributi e attualizzazioni ulteriori : Convegno internazionale di studi, Oasi Maria Santissima di Troina, 29 ottobre-1 novembre 1999. Troina (Enna): Oasi, 2000.

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6

Enrico, Dal Covolo, and Giannetto I, eds. Cultura e promozione umana: La cura del corpo e dello spirito nell'antichità classica e nei primi secoli cristiani : un magistero ancora attuale? : convegno internazionale di studi, Oasi "Maria Santissima" di Troina, 29 ottobre-1 novembre 1997. Troina (Enna): Oasi, 1998.

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7

Enrico, Dal Covolo, and Giannetto I, eds. Cultura e promozione umana: La cura del corpo e dello spirito nell'antichità classica e nei primi secoli cristiani : un magistero ancora attuale? : convegno internazionale di studi, Oasi "Maria Santissima" di Troina, 29 ottobre-1 novembre 1997. Troina (Enna): Oasi, 1998.

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8

Alicia, Valdés Cantero, ed. Diagnóstico del Coro Nacional. Ciudad Habana: Ministerio de Cultura, Centro de Investigación y Desarrollo de la Música Cubana, Dpto. de Desarrollo, 1988.

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9

García, Blanca R. Cuba, ergástula del opresor: Un cuento corto sobre una historia larga. Orlando: Ediciones Suagar, 2007.

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10

Caldelli, Maria Letizia, Mireille Cébeillac-Gervasoni, Nicolas Laubry, Ilaria Manzini, Raffaella Marchesini, Filippo Marini Recchia, and Fausto Zevi. Epigrafia ostiense dopo il CIL. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-229-1.

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Ostia è, dopo Roma, la città dell’Impero che ha restituito il maggior numero di iscrizioni latine. Dopo la pubblicazione del XIV volume del Corpus Inscriptionum Latinarum (1887) e del Supplementum Ostiense (1930), molto altro materiale è venuto alla luce, in gran parte nel corso dei ‘Grandi Scavi’ degli anni 1938-42, ma è rimasto in gran parte inedito. Da qualche anno un gruppo di studio italo-francese ha dato avvio a un progetto sistematico di pubblicazione. Il volume comprende circa 2000 iscrizioni funerarie provenienti da Ostia e conservate a Ostia (oltre a 168 perdute), con schede scientifiche e fotografie di alta qualità, eseguite a cura della competente Soprintendenza, che apportano un considerevolissimo contributo alla conoscenza dell’onomastica e delle famiglie della città, nonché agli Iura Sepulchrorum. Al catalogo seguono gli indici che adottano la tradizionale ripartizione tematica. Chiudono il volume una bibliografia abbreviata, gli indici delle fonti epigrafiche e le corrispondenze inventariali.
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Conference papers on the topic "Cura del corpo"

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Di Giacomo, Tullia Valeria. "Riconnettere i percorsi della memoria per valorizzare e salvaguardare: la riqualificazione del corridoio fluviale dell’Aniene." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7968.

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Abstract:
I territori attuali, spesso frammentati dal crescente e incontrollato consumo di suolo hanno bisogno di una pianificazione che ristabilisca la continuità dei luoghi contribuendo a tessere nuove relazioni, intese come legami fisici o immateriali, ed eventualmente ricostruire preesistenti legami di senso depauperati o eliminati. Come mostrato dal crescente uso dei moderni strumenti di comunicazione che altro non fanno che creare delle reti per facilitare la comunicazione e il collegamento tra persone nello spazio digitale, allo stesso modo rimane evidente la necessità di creare delle reti di collegamento nello spazio fisico: collegando i diversi paesi, collegando gli abitanti gli uni agli altri, collegando gli abitanti con il territorio e le sue risorse storiche e ambientali. In misura ancora più marcata, si ritrova l’urgenza di restituire un senso ad alcuni luoghi che hanno subito una trasformazione e una perdita di ruolo, di uso, di cura e quindi di dignità. Il caso di studio si colloca a Roma, lungo il corso del fiume Aniene, nel corridoio fluviale che ancora sopravvive all’aggressione del consumo di suolo e che tuttavia necessita di particolari attenzioni verso la protezione della risorsa ambientale e verso la protezione dai rischi connessi dalla presenza del corso d’acqua a ridosso di zone anche fortemente urbanizzate. L’obiettivo è quello di ricucire la frammentazione urbana e impedire l’ulteriore consumo di suolo lungo questi spazi aperti che sono il risultato di interventi di urbanizzazione, i cosiddetti “vuoti” di risulta, gli SLOAP (Space Left Over After Planning).
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Júnior, Francisco Dos Santos Paiva, César Virgílio Freitas Nobre, Karine Da Silva Oliveira, Antonio Rômulo Gabriel Simplicio, Thinally Ribeiro Abreu, and Samuel Oliveira Matos. "REZADEIRAS E A VALORIZAÇÃO DA EDUCAÇÃO POPULAR EM SAÚDE PARA A AMPLIAÇÃO DO CUIDADO: UM RELATO DE EXPERIÊNCIA." In I Congresso Brasileiro de Saúde Pública On-line: Uma abordagem Multiprofissional. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2021. http://dx.doi.org/10.51161/rems/2805.

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Abstract:
Introdução: A Educação Popular em Saúde (EPS) pautada na participação social das práticas do fazer saúde do Sistema Único de Saúde (SUS), através de metodologias leves, agrega valores sócio, políticos e culturais à promoção de saúde já conhecida, fugindo do caráter biológico. Assim, pelas diversas cidades e cantos do país, as rezadeiras/rezadoras à serviço da cultura popular, são conhecidas pela capacidade de curar as feridas da alma e do corpo, amparadas por ervas, ritos e imagens. Objetivo: Descrever experiência referente ao impacto positivo das crenças populares, associadas as rezadeiras, para saúde biopsicossocial dos usuários de uma unidade de saúde. Material e métodos: Este relato de experiência descreve informações obtidas através de observação direta, de cunho qualitativo. Os dados foram coletadas após visitas domiciliares, em conversas com rezadeiras usuárias de uma unidade de saúde, localizada na cidade de Sobral-Ceará, entre agosto a setembro de 2021. Resultados: Consideradas por muitos como "feiticeiras do bem" as rezadeiras atuam com rituais revestidos de mistérios, que nos remetem às divindades protetoras de origem religiosa europeia e africana e que, magicamente, podem intervir em males terrenos e espirituais, ressaltando “que só serve para quem tem crença e fé”. No território observado muitas relataram curas ofertadas por meio de suas rezas. Diversos são os gestos e palavras desenvolvidos nos rituais de cura, sendo utilizadas ervas medicinais, imagens de santos, rosários e oratórios. Sendo os rituais para cura de “quebranto e mal olhado, dores em regiões do corpo, cobreiro, ventre virado e espinhela caída” os mais frequentes, especialmente em crianças. Assim, as mesmas abrem as portas de suas casas e oferecem, principalmente aos mais carentes, "remédios" e tratamentos alternativos. Conclusão: Portanto, observou-se o valor de métodos alternativos de tratamento das diversas mazelas que assolam nossa população, mais naturais e acessíveis, que podem ser conciliados com as práticas científicas tradicionais. A EPS como portadora da coerência política da participação social e das possibilidades teóricas e metodológicas vem transformar as tradicionais práticas de educação em saúde em práticas pedagógicas que levem à superação das situações como a do tratamento centrado somente as tecnologias duras, medicamentos e máquinas.
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Corredor Zambrano, José Daniel, and James Eduardo Sabala Ríos. "AUTOMATIZACIÓN DE UN PROTOTIPO PARA LA CAPTACIÓN Y PREDICCIÓN DE LAS PRECIPITACIONES, PARA UNA VIVIENDA URBANA UNIFAMILIAR EN LA CIUDAD DE BOGOTÁ." In Mujeres en ingeniería: empoderamiento, liderazgo y compromiso. Asociación Colombiana de Facultades de Ingeniería - ACOFI, 2021. http://dx.doi.org/10.26507/ponencia.1728.

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Abstract:
Colombia está ubicada en una región de alta precipitación, la cantidad de lluvia promedio en su territorio es de 3240mm por año. En su capital Bogotá, diversas investigaciones han revelado el consumo y costos derivados del uso del líquido vital en las viviendas, por esta razón varios sistemas de captación de agua lluvia han sido llevados a cabo en esta ciudad, cuya principal característica es netamente la recolección del líquido. Por medio de un control automatizado se plantea además de realizar el monitoreo al sistema en general, la realización de un registro de los niveles de almacenamiento del mismo y adicionalmente, esté en la capacidad de en base a lecturas de algunas variables meteorológicas predecir el comportamiento del clima en corto plazo, y con lo anterior tomar decisiones para la configuración del sistema. Inicialmente el control ha facilitado la gestión del sistema, las predicciones poseen un pronóstico considerable, la implementación de ambas técnicas se realiza en un sistema embebido. Para futuros trabajos se tiene contemplado la optimización del sistema en base al consumo especifico de cada vivienda, relacionándose con los niveles de ocupación de almacenamiento y previsión del clima.
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Gomes, Daniella Amorim, Daniel Pimentel Tavares, and Welder da Silva Correa. "AVALIAÇÃO TÉCNICA DA FABRICAÇÃO DE CONCRETO COM AGREGADO DE ESCÓRIA DE ALTO FORNO." In XVIII ENCONTRO NACIONAL DE TECNOLOGIA DO AMBIENTE CONSTRUÍDO. UFRGS, 2020. http://dx.doi.org/10.46421/entac.v18i.1036.

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Abstract:
A escória de alto forno é um resíduo da produção de ferro gusa em alto forno, portanto a produção desse subproduto é inevitável, de modo que análises e estudos empregando este material é de suma importancia para este seguimento industrial. Portanto, o objetivo deste estudo é realizar uma análise de desempenho e caracteristicas, a partir da incorporação da escória de alto-forno na substituição em tres diferentes proporções no concreto, considerando os criterios do ensaio de resistência à compressão axial. Para tanto, produziu-se um concreto utilizando a escória de alto-forno em tres diferentes proporções (50%, 75% e 100%) e realizados ensaios de resistência à compressão axial nos corpos de prova aos 7, 14, 21 e 28 dias de cura dos concretos pós moldagem. Os resultados obtidos foram comparados e concluiu-se que a escória de alto-forno proporcionou maiores resistências à compressão axial nos corpos de prova.
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Comparsi, Taís Damian, Richard Thomas Lermen, Rodrigo de Almeida Silva, Sílvio Marques Farias, Francieli Tiecher Bonsembiante, and Rogério Marcos Dallago. "ESTUDO PRELIMINAR DO USO DOS FINOS DO RESÍDUO DA AREIA VERDE DE FUNDIÇÃO NO DESENVOLVIMENTO DE PASTAS GEOPOLIMÉRICAS." In XVIII ENCONTRO NACIONAL DE TECNOLOGIA DO AMBIENTE CONSTRUÍDO. UFRGS, 2020. http://dx.doi.org/10.46421/entac.v18i.1039.

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Abstract:
No processo de fundição de peças metálicas, os moldes são produzidos com uma mistura de areia natural e bentonita, entretanto, após o aquecimento, a bentonita ativada perde suas propriedades aglomerantes, fazendo com que parte da areia de fundição tenha que ser descartada do processo. Visando então a reutilização do resíduo de areia verde de fundição (RAVF) que é descartada no processo de fundição de metais, o presente trabalho teve como principal objetivo avaliar a possibilidade de substituir o metacaulim pelos finos do RAVF no desenvolvimento de um material geopolimérico. Cinco níveis de substituição foram estudados (0%, 25%, 50%, 75% e 100%). Os geopolímeros foram sintetizados utilizando a porcentagem de álcalis de 20%, módulo de sílica de 0,5 e a relação água/sólido de 0,45. Os corpos de prova foram submetidos ao ensaio de resistência à compressão para três diferentes tempos de cura (7,14 e 28 dias). Os resultados mostraram que ao substituir o metacaulim por RAVF a resistência à compressão diminuiu significativamente, porém ajustes no processo de cura e nas composições dos ativadores podem melhorar os resultados possibilitando o uso do RAVF no desenvolvimento de geopolímeros.
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Teira Muñiz, Ismael. "Los caminos del deseo como fenómeno ilustrativo de la relación entre el caminar y la práctica artística contemporánea." In IV Congreso Internacional de Investigación en Artes Visuales. ANIAV 2019. Imagen [N] Visible. Valencia: Universitat Politècnica de València, 2019. http://dx.doi.org/10.4995/aniav.2019.9532.

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Abstract:
Los caminos del deseo son senderos producidos como resultado de la acción del caminar erosionando una superficie de hierba o césped. Proponen el camino más corto o sencillo entre un origen y un destino, y en ocasiones son entendidos como atajos. Representan, en definitiva, la interpretación física de algo tan abstracto como el deseo, y son también improntas evidentes de un gesto ciudadano, al acortar, rechazar e, incluso, mejorar el camino marcado. Sin embargo, la forma en que la mayoría de los transeúntes recorren el espacio público dificulta su visibilidad, en parte debido al atractivo de la proliferación de imágenes en dispositivos móviles empleados mientras se camina, que provoca que pasen desapercibidos. Los caminos del deseo también son el resultado de un acto poético, performativo, creativo y subversivo, esquivando la senda marcada. Se presta especial atención al fenómeno propio de Valencia, resultado de la investigación llevada a cabo en los últimos años y que evidencia la existencia de una modalidad particular de caminos del deseo urbanos. Se trata de agrestes veredas rodeadas de naturaleza, itinerarios destinados al trayecto placentero y al deleitoso momento de caminar campo a través hasta acabar dejando huella. Son muchos los caminos del deseo que podemos recorrer en el Parque Metropolitano del Túria, en contraste con el competitivo ritmo de las maratones y demás carreras cuya popularidad está en auge actualmente. De este modo, la propuesta se fija en algunos ejemplos de la práctica artística contemporánea como “The Crooked Path”, 1946, de Jeff Wall, “Shortcuts”, 2004, de Mircea Cantor, o la producción propia en proyectos como “Compostela: caminos del deseo”, 2011, o “El deseo de atravesar el paisaje”, 2012, dentro del contexto valenciano.
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Santos, Ramon Alves dos, Ian Lima Santana, Luan Santos Lemos, and Valmir Henrique de Araujo. "O USO DE UMA SIMULAÇÃO COMO PROPOSTA PARA ABORDAR CONCEITOS DE ESPECTROSCOPIA DE CORPO NEGRO: UMA INTER-RELAÇÃO DE CONTEÚDO ENTRE QUÍMICA E FÍSICA." In Anais do XVIII encontro de debates do centro-oeste sobre o ensino de química (ECODEQ - UFMT/CUA). Recife, Brasil: Even3, 2022. http://dx.doi.org/10.29327/161784.1-3.

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Hunka, Anna Luiza Konig, Milena Mello V. A. de Melo, Rodrigo H. M. V. A. de Melo, Victor L. M. V. A. de Melo, Lohana M. A. C. de Lima, and Ricardo E. V. A. de Melo. "NEUROFIBROMATOSE DO TIPO I: ASPECTOS CLÍNICOS E TRATAMENTOS." In I SIMPÓSIO MARANHENSE DE GENÉTICA E GENÔMICA EM SAÚDE. Doity - Plataforma de Eventos, 2022. http://dx.doi.org/10.55664/simaggens2022.001.

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Abstract:
INTRODUÇÃO: A neurofibromatose é uma doença hereditária, mais frequente em homens, tem etiologia desconhecida. A Neurofibromatose do tipo I (NF1), também conhecida como Doença de Von Recklinghausen, é uma doença que afeta o sistema nervoso central e pode causar alterações oculares. Além disso, eventualmente outros órgãos podem ter uma grande diversidade de manifestações que diferenciam de pessoa para pessoa. A literatura ainda não tem tratamento específico para as mudanças genéticas, sendo assim, o método mais adequado seria um acompanhamento médico regular. OBJETIVO: Revisar os aspectos de diagnóstico e tratamento da doença Neurofibromatose tipo I. MÉTODOS: Realizou-se uma revisão de literatura com busca nas bases de dados plataformas CAPES e SciELO. Utilizou-se o descritor "Neurofibromatose 1”. Houve restrição temporal de 2012 a 2022. Foram encontrados 36 artigos e para seleção, houve critério de inclusão artigos em português, inglês e espanhol e de exclusão as cartas ao editor, textos duplicados, e estudos estatísticos com um total de 18 selecionados. RESULTADOS E DISCUSSÃO: A NF1 é uma doença genética, autossômica dominante, isso é justificado pelo envolvimento do gene da NF1, localizado no braço longo do cromossomo 17. Esse gene tem a função de liberar neurofibromina, que tem um dever de inibir o crescimento celular anormal. Sendo assim, com essa mutação pode ocorrer alterações do sistema nervoso, consequentemente, gerando alguns sinais patognomônicos de NF1 aos quais são: Neurofibromas: pequenos tumores que surgem abaixo da pele; Manchas café com leite: são manchas da pele, geralmente grandes e podem estar presentes nas regiões dobradiças do corpo; Nódulos de Lisch: são pequenos tumores de alterações oculares que aparecem como pigmentos na íris. Outrossim, atualmente, essa doença não tem cura, no entanto é importante o acompanhamento com aconselhamento genético adequado e medidas paliativas das complicações que podem surgir ao longo dos anos, assim com objetivo de melhorar a perspectiva de vida dos pacientes afetados, os tratamentos realizados são: remoção cirúrgica, técnicas de laser e dermoabrasão no tratamento das manchas café com leite e alguns tipos de neurofibromas. Há também a seleção de embriões sem genes de mutação, por meio da fertilização in vitro, uma alternativa para os pacientes que desejam ser pais e mães, sem o medo de transmitirem a doença para seus descendentes. Há ainda, o suporte adequado para aqueles pacientes que demonstram dificuldades de aprendizagem, motivos esses que precisam ser identificados para que uma orientação médica seja encaminhada, principalmente, para os pais. CONCLUSÃO: A NF1 é uma doença autossômica dominante, na qual ocorrem múltiplas alterações clínicas no corpo humano. Apesar de não ter uma cura, existem tratamentos com auxílio médico, com o fito de conter possíveis complicações neurológicas, para melhorar a qualidade de vida desses pacientes.
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Soares, Jara Couceiro, Adriano Pontes Pereira, Natália Lemos Martins, and Alcione De Oliveira Dos Santos. "HOMEOPATIA COMO TRATAMENTO ALTERNATIVO FRENTE A DOENÇAS RESPIRATÓRIAS INFECTOCONTAGIOSAS." In I Congresso Brasileiro de Doenças Infectocontagiosas On-line. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2021. http://dx.doi.org/10.51161/rems/2207.

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Introdução: Anualmente, ocorrem milhares de casos de doenças respiratórias infectocontagiosas e grande parte dos métodos de medicina tradicional são demasiadamente agressivos, tendo medicamentos com efeitos danosos ao corpo humano. Porém, os fármacos, não são os únicos métodos de tratamento dessas doenças, a homeopatia, é um método médico legal, que busca amenizar os impactos dos tratamentos ao organismo. Contudo, seu uso não é amplamente exercido. Objetivo: Nesse âmbito, o presente estudo busca o levantar dados para analisar a eficácia e o custo benefício da homeopatia acerca das infecções respiratórias, e principalmente, a inserção ativa da homeopatia nas redes públicas de saúde. Metodologia: Foram utilizados os métodos de leitura crítica e de pesquisa bibliográfica. As buscas foram realizadas através das principais bases de dados de artigos científicos e constituições estrangeiras e a nacional, como: SciELO, Google Scholar, a Constituição Federal, entre o intervalo de 2000 a 2021. Resultados: Com base nos estudos analisados, o tratamento homeopático se mostra mais que uma resposta com efeito placebo. Ademais, as doenças respiratórias, sejam elas de origem bacterianas, fúngicas ou virais, são causas relevantes de buscas a redes de saúde, com isso são receitados remédios da farmacologia clássica. Como no caso da bronquite, pneumonia e tuberculose que os fármacos apresentam muitas contraindicações e vários efeitos adversos nos pacientes, em contrapartida, o tratamento com o uso da homeopatia, que apresenta igual eficácia a dos fármacos tradicionais, é seguro, eficaz e saudável. Outrossim, um dos atrativos da homeopatia é a redução dos custos, o que favorece o SUS e diversifica o alcance da homeopatia. Conclusão: Portanto, mediante todos os avanços e limites o custo-benefício que a homeopatia apresenta, na busca da cura ou da atenuação das doenças respiratórias infectocontagiosas, prova-se ideal e necessário o seu uso para evitar o alto custo no tratamento de doenças e os danos ao corpo. Somado a isso, é de suma importância que o SUS oferte tratamentos alternativos que sejam menos danosos que os tradicionais de modo que suas políticas de promoção a saúde e redução de danos sejam contempladas.
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Godinho, Jayson Pereira, Rafael Luiz Neves de Oliveira, Ana Paula Brandão Capraro, Giovana Costa Réus, and Marcelo Henrique Farias de Medeiros. "Influência do formato dos corpos de prova e da idade de cura nas leituras de velocidade de ultrassom, resistividade elétrica e resistência à compressão axial." In 3° Simpósio Paranaense de Patologia das Constuções. UFPR - Grupo de Pesquisa em Patologia e Reabilitação das Construções, 2018. http://dx.doi.org/10.4322/2526-7248.011.

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