Dissertations / Theses on the topic 'CUORE0'

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POZZI, STEFANO. "Search for double-beta decay of 130Te to the excited states of 130Xe in CUORE-0." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2017. http://hdl.handle.net/10281/158137.

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Abstract:
CUORE-0 è stato un esperimento bolometrico, mantenuto in funzione dal 2013 al 2015, il cui scopo scientifico principale è stata la ricerca del decadimento doppio beta senza emissione di neutrini (0vbb) nel 130Te. Il rivelatore era costituito da 52 cristalli di TeO2, usati sia come rivelatore che come sorgente dell'isotopo di interesse. I cristalli erano organizzati in una singola torre e contenuti in un criostato capace di raggiungere la temperatura di 10 mK. Grazie al basso fondo radioattivo raggiunto dall'esperimento, la ricerca di altri processi rari, oltre al decadimento doppio beta senza emissione di neutrini, è stata possibile. In questa tesi descrivo i metodi che ho usato per la ricerca del decadimento doppio beta del 130Te sugli stati eccitati del 130Xe. Questo decadimento è caratterizzato dall'emissione di due elettroni, seguiti da una cascata di fotoni, dandogli una segnatura chiaramente identificabile. Ho studiato due processi distinti, il decadimento con l'emissione di due neutrino, permesso dal Modello Standard, e il decadimento senza emissione di neutrini. Per poter identificare chiaramente la segnatura di questi decadimenti è stato necessario ottimizzare una procedura di analisi dedicata, che ha richiesto l'uso sia di dati reali che simulati. I due decadimenti non sono stati osservati in CUORE-0, ma è stato possibile dare un limite inferiore al relativo tempo di dimezzamento: per il decadimento senza emissione di neutrini T1/2 > 5.44x10^23 anni, mentre per il decadimento con l'emissione di due neutrini T1/2 > 1.85x10^23 anni. In particolare, il risultato per il canale con l'emissione di due neutrini rappresenta un netto miglioramento rispetto al limite preesistente, determinato dall'esperimento Cuoricino e pari a 1.30x10^23 anni. La combinazione dei risultati di CUORE-0 e Cuoricino permette di raggiungere limiti ancora migliori: T1/2 > 1.48x10^24 anni per il decadimento senza neutrini e T1/2 > 2.19x10^23 anni per il decadimento con due neutrini. Questi risultati rappresentano i limiti più stringenti disponibili al momento per entrambi i processi.
CUORE-0 was a bolometric experiment, operated between 2013 and 2015, whose main scientific goal was the search for neutrinoless double-beta decay (0vbb) in 130Te. The detector consisted of 52 TeO2 crystals, used both as a detector and a source for the isotope under investigation. The crystals were arranged in a single tower and contained in a cryostat capable of reaching the temperature of 10 mK. Thanks to the low background of the experiment, searches for rare events other than 0vbb are possible. In this thesis I describe the methods used to search for double-beta decay of 130Te on the excited states of 130Xe. This decay is characterized by the emission of two electrons followed by a photon cascade, giving it a very characteristic signature. I studied two distinct processes, the SM-allowed two neutrino double-beta decay and neutrinoless double-beta decay on the excited states. In order to properly detect the signatures of these decays a dedicated optimization of the analysis procedure, involving both real and simulated data, was required. The two decays are not observed in CUORE-0, but a lower limit on the half-life of both processes can be set: for the neutrinoless decay, T1/2 > 5.44x10^23 yr, and for the two neutrino decay T1/2 > 1.85x10^23. The result from the two neutrino channel from CUORE-0 was a clear improvement over the previously existing half-life limit, set by the Cuoricino experiment at 1.30x#10^23 years. The combination of the results from CUORE-0 and Cuoricino yields even better limits: T1/2 > 1.48x10^24 years for the neutrinoless channel and T1/2 > 2.19x10^23 for the two neutrino channel. These results represent the most stringent limits currently available for both processes.
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Brattoli, Luca. "Elettrofisiologia del cuore e pacemaker." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14176/.

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Abstract:
La tesi tratta del normale funzionamento del cuore in un paziente sano, il ciclo cardiaco con le relative fasi e l'elettrocardiogramma. E alcune delle possibili cause di un paziente malato che richiede l'uso del pacemaker. Analisi di come è strutturato un laboratorio di elettrofisiologia, la preparazione del paziente pre e post-operatorio e gli strumenti necessari. Analisi della storia del pacemaker partendo dai suoi componenti principali. I vari tipi di pacemaker e le modalità di stimolazione. Analisi più approfondita di un pacemaker guidato da un sensore, le indicazioni per l'impianto di pacemaker permanenti e le relative tecniche di inserimento. Per concludere i problemi dovuti e i possibili malfunzionamenti dei pacemaker permanenti e il pacemaker più piccolo del mondo.
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Saturnia, Michela <1990&gt. "“Sutra del cuore” di Zhang Ailing." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8165.

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Abstract:
Questa tesi propone una traduzione di un breve racconto dell'autrice cinese Zhang Ailing, ancora inedito in Italia, intitolato in lingua originale 心经 (Pinyin: Xīnjīng), ovvero “Sutra del cuore”, pubblicato in Cina nel 1943. Lo stile letterario unico ed elegante attraverso cui la scrittrice ha saputo far assaporare ai lettori i gusti, gli odori e i colori dell'Oriente sempre affiancati a qualche dettaglio occidentale, sono i motivi principali che mi hanno portato a scegliere di tradurre Zhang Ailing. Oltre alla traduzione del racconto, la tesi propone anche un approfondimento sulla vita e sulle opere della scrittrice concludendosi con un commento traduttologico volto a spiegare al lettore le varie scelte e strategie adottate per la stesura del testo, cercando di far vedere e toccare con mano il racconto attraverso gli occhi dell'autrice. "Sutra del Cuore" narra la storia di toccanti relazioni umane all' interno di un contesto familare solo apparentemente perfetto, influenzato da etica e morale, emozioni e desideri dei personaggi. La protagonista è Xu Xiao Han, una giovane ragazza di vent'anni bella, intelligente e arrogante, illuminata dalla passione e dalla pazzia. Il racconto si concentra maggiormente sulla relazione combattuta tra amore e odio tra lei e il padre di cui è innamorata. Zhang Ailing descrive con estrema sensibilità i sentimenti contrastanti della ragazza culminando poi in un' ascesa simbolica allo stesso tempo rappresentativa dell' inizio di una nuova era per la Cina.
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Carrer, Jessica <1985&gt. ""SALT: arte pura nel cuore di Istanbul"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2610.

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Abstract:
In Turchia il settore privato sta rivestendo sempre più un ruolo attivo nel campo dell’arte e della cultura. Basti pensare alla città di Istanbul, che soprattutto negli ultimi anni ha assistito, grazie alla ripresa economica e al boom dell’industria turistica, all’apertura di nuovi spazi e location destinate ad organizzazioni culturali e gallerie. La voglia di mettersi in gioco nel panorama contemporaneo e la curiosità di sperimentare nuovi media e tecnologie, per dar vita ad un dialogo con la comunità artistica internazionale, sono stati due elementi di forte motivazione che hanno portato ad intraprendere percorsi volti ad un differente approccio alla cultura in Turchia. In un paese caratterizzato da un immenso e prezioso patrimonio storico culturale, lo Stato ha spesso trascurato e dato poco peso all’esuberante ed effervescente creatività dei giovani artisti locali. Dopo aver avuto l’opportunità di trascorrere due mesi ad Istanbul grazie ad una borsa di studio elargita dalla Venice International University ed avere vissuto in prima persona il fervore artistico che si respira in questa città, ho voluto dedicare la mia ricerca ad una realtà che mi ha colpito sin dall’inizio: il SALT. Questa piattaforma culturale, le cui molteplici attività vengono ospitate in due sedi che prendono il nome dal distretto in cui si trovano, rispettivamente il SALT Beyoğlu e Galata, è nata ufficialmente nel 2010 ma altro non è che il frutto di un’indagine artistica cominciata nel 2001 e portata avanti fino ad oggi. Ritengo che il SALT sia un singolare e fortunato esempio di quanto i finanziamenti privati di una banca, in questo caso GARANTI BANK, siano stati fondamentali per alimentare un discorso artistico inserito in un contesto no-profit che stimoli e attiri la comunità locale a discutere di temi culturali, grazie a frequenti workshop e conferenze, e a confrontarsi con realtà internazionali tramite esposizioni e mostre.
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Schuss, Marina. "Un approccio filosofico ai modelli matematici del cuore." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5891/.

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Abstract:
La tesi tratta di come Noble giunse alla formulazione del modello matematico del cuore, a partire da quello degli impulsi nervosi ideato da Hodgkin e Huxley e di come in seguito arrivò a perfezionarlo grazie ad una sempre maggiore adesione alla biologia dei sistemi integrati, al punto che esso venne poi utilizzato per creare il primo "Cuore Virtuale". Si pone inoltre una particolare attenzione al modo in cui il pensiero di Noble cambiò nel corso dei suoi studi, così da permettergli la formulazione di spiegazioni corrette, relative ai fenomeni osservati.
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AFFRONTI, Francesco. "PENSARE LA CONCILIAZIONE. IL CONCETTO DI CUORE IN PASCAL." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2021. http://hdl.handle.net/10447/513837.

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Abstract:
La tesi di dottorato mira a mostrare il metodo e al tempo stesso il contenuto prezioso del cuore nella filosofia di Blaise Pascal. Il cuore suggerisce nella filosofia, nella lettura proposta, il tema della "conciliazione". Il tema del cuore infatti mostra non tanto o non solo una opposizione con la ragione, ma un accrescimento della ragione stessa, ovvero un recupero di quella dimensione patica che il razionalismo moderno tende a mettere da parte.
This thesis aims to show the method and at the same time the precious content of the heart in the philosophy of Blaise Pascal. The heart proposes the theme of conciliation in philosophy. The theme of the heart in fact shows not an opposition with reason, but an increase in reason itself.
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GERRA, MARIA LIDIA. "CUORE DI VETRO: VULNERABILITA’ AUTONOMICA CARDIACA ALL’INTERAZIONE SOCIALE E PSICOPATOLOGIA." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2020. http://hdl.handle.net/11380/1201002.

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Abstract:
Questa ricerca si propone di studiare i correlati neuro-autonomici delle alterazioni del funzionamento sociale che caratterizzano il Disturbo Borderline di Personalità (DBP) e la Schizofrenia. Nel DBP tali difficoltà riflettono un’organizzazione disfunzionale del sé; nella Schizofrenia, invece, sembrano dipendere dalla sintomatologia difettuale. La teoria polivagale fornisce una cornice teorica per comprendere se tali alterazioni si associno a strategie di regolazione autonomica che favoriscono comportamenti difensivi. Secondo la teoria polivagale, la reattività alle “sfide” ambientali dipende, a livello cardiaco, da tre branche del Sistema Nervoso Autonomo, sviluppate consecutivamente nel corso dell’evoluzione, alternativamente attivabili: (1) il sistema vagale non mielinizzato, responsabile della riduzione della frequenza cardiaca e di comportamenti di immobilizzazione, (2) il sistema nervoso simpatico, che determina tachicardia e risposte di “attacco-fuga”, e (3) il sistema vagale mielinizzato, che si attiva in modo flessibile in base alla presenza di minacce nell’ambiente e favorisce un coinvolgimento sociale adattivo. L’impatto dinamico delle fibre vagali mielinizzate sul cuore può essere misurato con l’Aritmia Sinusale Respiratoria (ASR), un’oscillazione spontanea del ritmo cardiaco in base agli atti respiratori. Nel primo studio, usando il paradigma sperimentale Cyberball, sono stati valutati i cambiamenti di ASR in condizioni di inclusione sociale ed ostracismo nei pazienti affetti da DBP, confrontandoli con un gruppo di Controlli Sani (CS) e con pazienti affetti da Disturbo Depressivo Maggiore Ricorrente in fase di remissione, inclusi come gruppo clinico di controllo. I pazienti affetti da DBP presentavano una ridotta ARS, indice di uno stato fisiologico che predispone a comportamenti difensivi già nell’approccio all’interazione sociale. Durante il gioco i pazienti affetti da DBP hanno presentato un’ulteriore riduzione dei livelli di ARS, che indica uno stato di allarme persistente, indipendente dal tipo di interazione, associato a maggiori sentimenti di minaccia anche in contesti sociali favorevoli. Nel secondo studio le risposte autonomiche ed emotive al gioco Cyberball sono state valutate in un gruppo di pazienti affetti da Schizofrenia, confrontandoli con un gruppo di CS. I pazienti, in condizioni di riposo, mostravano ridotti livelli di ARS, espressione di una ridotta flessibilità fisiologica in potenziali interazioni sociali. Nella condizione di ostracismo hanno riportato una minore percezione di minaccia rispetto ai CS e non hanno sviluppato tendenze aggressive verso i partecipanti da cui erano stati esclusi. In entrambi i gruppi non è stata rilevata alcuna modulazione nell’ARS, ad indicare che nel corso dell’interazione sociale il “freno vagale” ha soppresso l’attivazione di potenziali risposte di attacco/fuga. Tali risultati confermano che ridotti livelli di ARS a riposo si osservano in modo trans-diagnostico in diversi disturbi psichici. I cambiamenti in ARS in risposta all’interazione sociale sembrano essere distintivi del DBP. Il terzo studio riguarda l’enterocezione, intesa come la percezione delle sensazioni interne al corpo. Il processamento dei segnali enterocettivi è stato correlato a funzioni psicologiche superiori quali il senso di sé e la regolazione emotiva. Un recente studio ha mostrato come tali processi siano associati alla capacità di regolazione autonomica nei contesti sociali. L’Accuratezza Enterocettiva (AE) è stata misurata con il task di detenzione dei battiti cardiaci, sul campione aggregato. I risultati hanno mostrato una ridotta AE nei pazienti affetti da DBP e Schizofrenia, suggerendo un possibile effetto di mediazione dei processi enterocettivi nelle alterazioni del funzionamento sociale.
This research aims to study the neuro-autonomic correlates of the impairment in social functioning, found as a core component of at least two psychiatric disorders, namely Borderline Personality Disorder (BPD) and Schizophrenia. Whereas in the former the impairment in social functioning reflects a disturbed psychological self-organization, in the latter it seems to be most related with deficit syndrome symptoms. The polyvagal theory provides a theoretical framework to explore whether these compromised social functioning would be associated with autonomic regulation strategies that foster defensive and non-social behaviours. According to the polyvagal theory the physiological reactivity in response to environmental “challenges” depends, at the cardiac level, on three branches of the Autonomic Nervous System. These could be alternatively dominant and have consecutively developed during evolution as follow: (1) the un-myelinated vagal system, associated with cardiac slowing and “freezing” conducts, (2) the sympathetic nervous system, responsible for tachycardia and “fight or flight” responses, and (3) the myelinated vagal system, that acts in different ways according to the estimated threat in the environments and fosters adaptive social engagement. The dynamic impact of the myelinated vagal fibers on the heart is reflected by the amplitude of the Respiratory Sinus Arrhythmia (RSA), a naturally occurring rhythm in the cardiac cycle at approximately the frequency of spontaneous breathing. In the first study, using the Cyberball experiment, we investigated whether BPD patients display a peculiar pattern of changes in RSA after conditions of social inclusion and ostracism, compared with Healthy Controls (HC) and remitted Major Depressive Disorder patients, as a clinical control group. We found that, before the task, BPD patients showed reduced resting RSA, indicating stable difficulties in social predisposition. During the task, BPD patients responded with greater physiological arousal to any social situation and with greater feelings of ostracism after actually benign social scenarios, i.e., following social inclusion and when the ostracism experience is over. In the second study, we measured the autonomic and psychological response to Cyberball in a sample of patients with Schizophrenia, compared with HC. At baseline, we observed a reduced resting RSA, index of impaired social flexibility. During the task, the patients with Schizophrenia showed a blunted perception of threat and did not report aggressive tendencies, compared to HC, in response to the condition of ostracism. In both samples, a parasympathetic withdrawal was not observed, showing that the experience of being excluded did not induce propensities toward fight/flight responding. Overall, these findings confirmed low resting RSA that was observed across a variety of trans-diagnostic psychiatric conditions. Moreover, our results suggest that phasic changes in RSA in response to social interaction could be a trait marker of BPD. Finally, in the third study, we investigated the interoception, conceptualized as the sense of the internal physiological condition of the body. The processing of afferent bodily signals has been linked to higher-order psychological functions such as the sense of self and emotions regulation. Specifically, recent evidence suggested that interoceptive processes might predict the autonomic regulation in a social setting. Interoceptive Accuracy (IA) was measured with a heart beat detection task in the aggregated sample. Our results showed a reduced IA among patients with both BPD and Schizophrenia, confirming how interoceptive processes are altered in clinical samples and should be considered as potential mediator in patients' psychosocial difficulties.
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8

Rampazzo, Laura <1988&gt. "Un pizzico d'Italia nel cuore della Cina: la concessione di Tianjin." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2656.

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Abstract:
Tema della tesi è la concessione italiana fondata nella città di Tianjin all'inizio del Novecento. Dopo aver inizialmente contestualizzato dal punto di vista storico la fondazione della stessa, si passa all'analisi del suo sviluppo, rispettivamente durante gli anni della fondazione (1902-1912), durante gli anni centrali e dell'epoca fascista (1912- 1943) e durante gli anni del secondo dopoguerra e della retrocessione della stessa alla Cina (anni Quaranta). Ci si dedica poi a uno studio sulla differente immagine che della nostra concessione emerge confrontando le fonti italiane con quelle cinesi, soffermandosi in particolare su come talvolta le fonti italiane enfatizzino alcuni aspetti più del reale, o viceversa su come altre volte le fonti cinesi puntino a sminuirli o ad accentuare le caratteristiche negative. La tesi si conclude con una sezione dedicata all'attuale progetto di restauro di cui la zona della ex concessione è stata protagonista a partire dal 2004 . Tale sezione comprende una digressione iniziale sull'anniversario dei seicento anni dalla fondazione della città e sulla conseguente promulgazione del piano di conservazione del patrimonio culturale (lanciato dalla municipalità di Tianjin ed entrato in vigore nel 2005), e si concentra poi nello specifico sul restauro della zona della nostra ex concessione , che ha portato alla creazione della "New I-style town", vera e propria vetrina del Made in Italy nel cuore della Cina.
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NUTINI, IRENE. "The CUORE experiment: detector optimization and modelling and CPT conservation limit." Doctoral thesis, Gran Sasso Science Institute, 2019. http://hdl.handle.net/10281/342915.

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Abstract:
My PhD thesis project has been carried out within the CUORE (Cryogenic Underground Observatory for Rare Events) experiment. The CUORE experiment is a ton scale cryogenic detector installed in the underground Gran Sasso laboratories of INFN (LNGS) in Italy. The CUORE detector consists of an array of 988 TeO2 bolometric detectors (5 x 5 x 5 cm3 each) arranged into 19 identical structures called 'towers'. Each tower hosts 52 bolometers arranged in 13 floors, each containing 4 crystals. Each crystal has a mass of 750 g, resulting in a total mass of 742 kg of TeO2, or 206 kg of 130Te. The goal of the CUORE experiment is to investigate the 0nuBB decay of 130Te. My main activities have been related to the CUORE detector operation, characterization and optimization. Moreover I developed software tools for the CUORE data processing and analysis. In addition, I have been investigating the CUORE sensitivity to rare processes other than the 0nuBB decay, like the CPT symmetry violation in the 2nuBB decay. In the first part of my PhD thesis, I give a detailed review of the CUORE detector optimization campaigns performed in 2017. It was the first time that such a large number of bolometric detectors were simultaneously operated in a completely new and unique cryogenic system. My main contribution has been related to the analysis of the detectors performance in terms of signal optimization and noise reduction, in order to set both the optimal operating temperature of the cryogenic system and the polarization voltages (working points) for the NTDs coupled with each bolometer. In order to set the best operating conditions of the CUORE detectors, it has been necessary to characterize the response of the CUORE bolometers and NTDs. Utilizing the high number of detectors in CUORE, it was possible to study and model more features of the bolometers response and to try to develop a complete (static and dynamic) thermal model. The development of a thermal model can contribute to the identification of the physical parameters which are affecting the CUORE bolometers energy resolution and which could be possibly better optimized. The second part of the work is focused on the analysis of the CUORE data and on the study of the potential of the CUORE experiment for the search for rare events and/or for physics beyond the Standard Model other than the 0nuBB decay of 130Te. The first CUORE physics data were acquired during the summer of 2017, with a total collected 0nuBB exposure of 86.3 kg.yr of (nat)TeO2. The analysis of these data lead to the first CUORE 0nuBB half-life limit and to a more precise measurement of the 2nuBB decay half-life for 130Te. I have contributed to the analysis by developing and debugging the software for processing and analyzing the CUORE data; moreover I have worked to the evaluation of the selection efficiencies which have been used in the production of the CUORE physics results. Furthermore I studied the sensitivity of the CUORE experiment to the possible CPT symmetry violating terms. Indeed, the violation of this symmetry is described in several Standard Model Extensions (SME); in the case of isotopes which can undergo double-beta decay, the CPT violation would induce a deformation in the spectrum of the total energy of the two electrons emitted in the 2nuBB process. Utilizing the data acquired by CUORE in 2017, it was possible to set the first limit for the CPT violation evaluated from the 130Te isotope.
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CASSINA, LORENZO. "Detectors and equipment for Neutrino and High Energy Physics." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2017. http://hdl.handle.net/10281/158123.

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Abstract:
During my PhD I have been involved in two experiments, LHCb (at CERN) and CUORE (at LNGS). The former is devoted to search of physics beyond the Standard Model. I collaborated to characterize MaPMTs and develop the read-out electronic system. Such equipment will be used for the upgrade of the RICH detector, responsible for the particle identification. CUORE is an experiment searching the neutrinoless double beta decay in tellurium 130. I collaborated to develop and mount the electronic apparatus. The studies on the linear power supply, the slow control communication system and the ultra-precise and ultra-stable pulser board for the bolometer response stabilization, will be described.
During my PhD I have been involved in two experiments, LHCb (at CERN) and CUORE (at LNGS). The former is devoted to search of physics beyond the Standard Model. I collaborated to characterize MaPMTs and develop the read-out electronic system. Such equipment will be used for the upgrade of the RICH detector, responsible for the particle identification. CUORE is an experiment searching the neutrinoless double beta decay in tellurium 130. I collaborated to develop and mount the electronic apparatus. The studies on the linear power supply, the slow control communication system and the ultra-precise and ultra-stable pulser board for the bolometer response stabilization, will be described.
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VIO, GIOVANNI. "Dov'è il cuore della città ? Sulla natura di un presunto centro commerciale." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/11578/278169.

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Graziosi, Maddalena <1979&gt. "La cardiomiopatia aritmogena come causa di scompenso cardiaco e trapianto di cuore." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6593/1/Graziosi_Maddalena_tesi.pdf.

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Abstract:
Scopo dello studio: la cardiomiopatia aritmogena (CA) è conosciuta come causa di morte improvvisa, la sua relazione con lo scompenso cardiaco (SC) è stata scarsamente indagata. Scopo dello studio è la definizione della prevalenza e incidenza dello SC, nonché della fisiopatologia e delle basi morfologiche che conducono i pazienti con CA a SC e trapianto di cuore. Metodi: abbiamo analizzato retrospettivamente 64 pazienti con diagnosi di CA e confrontato i dati clinici e strumentali dei pazienti con e senza SC (NYHA III-IV). Abbiamo analizzato i cuori espiantati dei pazienti sottoposti a trapianto presso i centri di Bologna e Padova. Risultati: la prevalenza dello SC alla prima osservazione era del 14% e l’incidenza del 2,3% anno-persona. Sedici pazienti (23%) sono stati sottoposti a trapianto. I pazienti con SC erano più giovani all’esordio dei sintomi (46±16 versus 37±12 anni, p=0.04); il ventricolo destro (VD) era più dilatato e ipocinetico all’ecocardiogramma (RVOT 41±6 versus 37±7 mm, p=0.03; diametro telediastolico VD 38±11 versus 28±8 mm, p=0.0001; frazione di accorciamento 23%±7 versus 32%±11, p= 0.002). Il ventricolo sinistro (VS) era lievemente più dilatato (75±29 ml/m2 versus 60±19, p= 0.0017) e globalmente più ipocinetico (frazione di eiezione = 35%±14 versus 57%±12, p= 0.001). Il profilo emodinamico dei pazienti sottoposti a trapianto era caratterizzato da un basso indice cardiaco (1.8±0.2 l/min/m2) con pressione capillare e polmonare tendenzialmente normale (12±8 mmHg e 26±10 mmHg). L’analisi dettagliata dei 36 cuori dei pazienti trapiantati ha mostrato sostituzione fibro-adiposa transmurale nel VD e aree di fibrosi nel VS. Conclusioni: Nella CA lo SC può essere l’unico sintomo alla presentazione e condurre a trapianto un rilevante sottogruppo di pazienti. Chi sviluppa SC è più giovane, ha un interessamento del VD più severo accanto a un costante interessamento del VS, solo lievemente dilatato e ipocinetico, con sostituzione prevalentemente fibrosa.
Purpose: Arrythmogenic right ventricular cardiomyopathy (ARVC) is predominantly known as a cause of sudden death in the young, whereas the relationship with heart failure (HF) has been scarcely investigated. We aimed this study to evaluate prevalence, incidence, pathophysiology and morphologic basis of ARVC leading to severe HF. Methods: We retrospectively analysed 64 patients with ARVC evaluated at a single referral centre. We compared the clinical and instrumental findings of ARVC patients with/without severe HF (NYHA III-IV) at first evaluation or during follow up. We analysed the explanted hearts of patients who underwent heart transplantation in two referral centre, Bologna and Padua University. Results: Severe HF was present in 9 patients at presentation (prevalence=14%) and occurred in 10 during follow up (incidence=2.3% person-years). Sixteen patients (23%) required heart transplantation. Patients with advanced HF were younger at symptom onset (46±16 versus 37±12 years, p=0.04); right ventricle (RV) was larger and more hypokinetic at echocardiography (RVOT 41±6 versus 37±7 mm, p=0.03; RV end diastolic diameter 38±11 versus 28±8 mm, p=0.0001; fractional shortening area 23%±7 versus 32%±11, p= 0.002). Left ventricle (LV) was slightly more dilated (75±29 ml/m2 versus 60±19, p= 0.0017) and globally hypokinetic (Ejection Fraction = 35%±14 versus 57%±12, p= 0.001). The hemodynamic profile of patients who underwent cardiac transplantation showed low cardiac index (1.8±0.2 l//min/m2) with nearly normal capillary wedge and pulmonary pressure (12±8 mmHg and 26±10 mmHg). A detailed histological analysis of 36 explanted hearts showed extensive fibro-fatty infiltration of the RV and isolated or confluent areas of LV fibrosis. Conclusions: In ARVC, HF can be the only symptom at presentation and leads to heart transplantation in a relevant subset of patients. Patients who develop advanced HF are younger, have more severe RV involvement associated with slight dilation and global hypokinesia of the LV, due to fibrotic infiltration.
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Graziosi, Maddalena <1979&gt. "La cardiomiopatia aritmogena come causa di scompenso cardiaco e trapianto di cuore." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6593/.

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Abstract:
Scopo dello studio: la cardiomiopatia aritmogena (CA) è conosciuta come causa di morte improvvisa, la sua relazione con lo scompenso cardiaco (SC) è stata scarsamente indagata. Scopo dello studio è la definizione della prevalenza e incidenza dello SC, nonché della fisiopatologia e delle basi morfologiche che conducono i pazienti con CA a SC e trapianto di cuore. Metodi: abbiamo analizzato retrospettivamente 64 pazienti con diagnosi di CA e confrontato i dati clinici e strumentali dei pazienti con e senza SC (NYHA III-IV). Abbiamo analizzato i cuori espiantati dei pazienti sottoposti a trapianto presso i centri di Bologna e Padova. Risultati: la prevalenza dello SC alla prima osservazione era del 14% e l’incidenza del 2,3% anno-persona. Sedici pazienti (23%) sono stati sottoposti a trapianto. I pazienti con SC erano più giovani all’esordio dei sintomi (46±16 versus 37±12 anni, p=0.04); il ventricolo destro (VD) era più dilatato e ipocinetico all’ecocardiogramma (RVOT 41±6 versus 37±7 mm, p=0.03; diametro telediastolico VD 38±11 versus 28±8 mm, p=0.0001; frazione di accorciamento 23%±7 versus 32%±11, p= 0.002). Il ventricolo sinistro (VS) era lievemente più dilatato (75±29 ml/m2 versus 60±19, p= 0.0017) e globalmente più ipocinetico (frazione di eiezione = 35%±14 versus 57%±12, p= 0.001). Il profilo emodinamico dei pazienti sottoposti a trapianto era caratterizzato da un basso indice cardiaco (1.8±0.2 l/min/m2) con pressione capillare e polmonare tendenzialmente normale (12±8 mmHg e 26±10 mmHg). L’analisi dettagliata dei 36 cuori dei pazienti trapiantati ha mostrato sostituzione fibro-adiposa transmurale nel VD e aree di fibrosi nel VS. Conclusioni: Nella CA lo SC può essere l’unico sintomo alla presentazione e condurre a trapianto un rilevante sottogruppo di pazienti. Chi sviluppa SC è più giovane, ha un interessamento del VD più severo accanto a un costante interessamento del VS, solo lievemente dilatato e ipocinetico, con sostituzione prevalentemente fibrosa.
Purpose: Arrythmogenic right ventricular cardiomyopathy (ARVC) is predominantly known as a cause of sudden death in the young, whereas the relationship with heart failure (HF) has been scarcely investigated. We aimed this study to evaluate prevalence, incidence, pathophysiology and morphologic basis of ARVC leading to severe HF. Methods: We retrospectively analysed 64 patients with ARVC evaluated at a single referral centre. We compared the clinical and instrumental findings of ARVC patients with/without severe HF (NYHA III-IV) at first evaluation or during follow up. We analysed the explanted hearts of patients who underwent heart transplantation in two referral centre, Bologna and Padua University. Results: Severe HF was present in 9 patients at presentation (prevalence=14%) and occurred in 10 during follow up (incidence=2.3% person-years). Sixteen patients (23%) required heart transplantation. Patients with advanced HF were younger at symptom onset (46±16 versus 37±12 years, p=0.04); right ventricle (RV) was larger and more hypokinetic at echocardiography (RVOT 41±6 versus 37±7 mm, p=0.03; RV end diastolic diameter 38±11 versus 28±8 mm, p=0.0001; fractional shortening area 23%±7 versus 32%±11, p= 0.002). Left ventricle (LV) was slightly more dilated (75±29 ml/m2 versus 60±19, p= 0.0017) and globally hypokinetic (Ejection Fraction = 35%±14 versus 57%±12, p= 0.001). The hemodynamic profile of patients who underwent cardiac transplantation showed low cardiac index (1.8±0.2 l//min/m2) with nearly normal capillary wedge and pulmonary pressure (12±8 mmHg and 26±10 mmHg). A detailed histological analysis of 36 explanted hearts showed extensive fibro-fatty infiltration of the RV and isolated or confluent areas of LV fibrosis. Conclusions: In ARVC, HF can be the only symptom at presentation and leads to heart transplantation in a relevant subset of patients. Patients who develop advanced HF are younger, have more severe RV involvement associated with slight dilation and global hypokinesia of the LV, due to fibrotic infiltration.
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BIASSONI, MATTEO. "The cuore potential as a coherent interaction based observatory for supernova neutrinos." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/43347.

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Abstract:
The sensitivity of CUORE experiment to the observation of supernova neutrinos via neutrino-nucleus coherent scattering is studied. The possibility of constraining supernova model parameters with an observation is also considered, like the chance of observing coherent scattering with a stopped pion neutrino source. Other aspects of the PhD activity are described as well.
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Righetto, Elena. ""Sarò anche malata, ma qui dentro ho un cuore!" Bambini in Pediatria: un'etnografia." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424377.

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Abstract:
The main theoretical framework of this research is the new sociology of childhood: it adopts, therefore, the analytical perspective which assumes that children are actors who are capable of acting coherently within their social worlds. Through an 8 months’ ethnography in the wards of the Paediatric Clinic of the Hospital of Padua, which was conducted in a dialogical style – proposing, thus, to consider the Other as a subject involved in an interaction, even in the process which leads to scientific knowledge, and not as an object from which the researcher can gain experience and gather information – I investigated the relationship hospitalized children establish with adults, within their peer group and the hospital environment, with reference to the illness and to the processes of treatment. The research explores several themes: the symbolic meanings given by the actors to the space and the places where the interactions come to life; the doctor-patient communication in the paediatric context, paying particular attention to the situations in which this communication takes on characteristics which conflict with the demands and the wishes of the children, who act by putting into action different tactics to collect information about themselves; the relation with the bodies, often considered by adults as objects of the medical practice, bodies which become instead the means children have to exercise their own autonomy and their self-recognition; the issue of competence and agency, developed from the idea that children always possess a situational and relational knowledge, which is specific for the social worlds where they act, but always according to different styles of intervening on the world, which adults sometimes notice with difficulty; the role of the game in the hospital environment, as a particular frame of the action and as a source of sense and meanings. The main conclusions show how children are always subjects, and are always able to act coherently within their social words, even in a context, such as the hospital one, which seems rigidly binding; how children constantly exercise autonomy and self-recognition, through different tactics, although the medical practice appears to limit their spaces of action, and independently of the manner adults relate to them. The research points out, moreover, how a lack of attention among the adults to the subjectivity of children, to the symbolical meanings in the interactions, can become a strong limit to the effectiveness of the therapeutic relations themselves, to the success of treatment processes which take into account the specificities of children, considered as people and not as objects of the medical practice.
La presente ricerca si colloca all’interno della cornice teorica della nuova sociologia dell’infanzia: adotta quindi una prospettiva analitica che parte dal presupposto che i bambini siano attori capaci di agire coerentemente all’interno dei propri mondi sociali. Attraverso un’etnografia durata 8 mesi all’interno dei reparti della Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova, condotta in stile dialogico – che si propone, quindi, di considerare l’Altro come soggetto in interazione, anche nel processo che porta alla conoscenza scientifica, e non un oggetto sul quale fare esperienza, da cui raccogliere informazioni – ho indagato la relazione che i bambini ricoverati sviluppano con gli adulti, all’interno del gruppo dei pari e con il contesto ospedaliero, in riferimento alla malattia e ai processi di cura. La ricerca approfondisce numerosi temi: i significati simbolici che gli attori attribuiscono agli spazi e ai luoghi in cui prendono vita le interazioni; la comunicazione medico-paziente in ambito pediatrico, con particolare attenzione alle situazioni in cui la comunicazione assume caratteristiche che discordano con le richieste e i desideri dei bambini, che agiscono mettendo in gioco differenti tattiche per la raccolta delle informazioni che riguardano loro stessi; il rapporto con i corpi, spesso intesi dagli adulti come oggetti della pratica medica, che diventano invece strumento attraverso cui i bambini praticano la propria autonomia e il riconoscimento di loro stessi; il tema della competenza e dell’agency, sviluppato a partire dall’idea che i bambini siano sempre portatori di saperi situazionali e relazionali specifici per i mondi sociali in cui agiscono, e che lo facciano secondo differenti stili di intervento sul mondo, dei quali a volte gli adulti faticano ad accorgersi; il gioco in ambito ospedaliero, come particolare cornice all’azione e matrice di senso e significati. Le principali conclusioni mostrano come i bambini siano sempre soggetti, e siano sempre capaci di agire coerentemente all’interno dei propri mondi sociali, anche in un contesto che appare rigidamente vincolante come quello ospedaliero; come i bambini pratichino costantemente autonomia e autoriconoscimento, attraverso molteplici tattiche, anche quando le pratiche mediche sembrano limitare i loro spazi di azione, e indipendentemente dal modo in cui gli adulti si relazionano con loro. La ricerca mostra, inoltre, come una scarsa attenzione da parte degli adulti verso la soggettività dei bambini, verso i significati simbolici che entrano in gioco nelle interazioni, possa diventare un forte limite per l’efficacia delle relazioni terapeutiche stesse, per la riuscita di processi di cura che tengano conto delle specificità dei bambini, intesi come persone e non come oggetti della pratica medica.
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Papazzoni, Ilaria. "Trapianto di cuore: condizioni di preservazione, trasporto dell’organo e processi di scambio termico coinvolti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18561/.

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Abstract:
In passato, una qualsiasi diagnosi di malfunzionamento e insufficienza d'organo, era manifesto di una condanna a morte per il paziente in tempi più o meno brevi. Con il perfezionamento e progresso delle innumerevoli tecniche, strumenti e procedure chirurgiche, la catena di espianto, trattamento e trapianto di organi o porzioni di tali, è diventata oggi una pratica medica standard. Tuttavia, mentre la richiesta di organi è incrementata sempre più, il pool di donatori non ha tenuto il passo, portando a più che lunghe liste di attesa per i riceventi. Pertanto, si è ritenuto fin dall’inizio necessario approfondire le tecniche di preservazione e conservazione degli organi in differenti fasi della catena del trapianto; tali ricerche e studi in merito della conservazione degli stessi, forniscono un efficiente mezzo per accrescere il numero di organi trapiantabili disponibili. Suddetto elaborato si focalizza sul trapianto di cuore, una procedura ben conosciuta, nonostante ancora non siano stati ottenuti i medesimi risultati che invece sono stati conseguiti con trapianti di rene e fegato. Attualmente la tecnica di conservazione maggiormente usata prima dell’impianto, è la preservazione a freddo. Tuttavia, ci sono significativi inconvenienti associati a tale metodologia che hanno aperto nuove prospettive di ricerca per gli ingegneri biomedici di tutto il mondo. Sono pertanto stati sviluppati sistemi di perfusione a freddo, a cui si sono poi affiancati i sistemi di perfusione di vario genere, in quanto essi garantiscono una migliore conservazione dell’organo, scongiurando danni ischemici e riducendo significativi fallimenti di trapianto che si possono manifestare solo in seguito all’intervento.
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Santucci, Elisa. "LA BALLERINA CHE RUBÒ IL CUORE ALL’ULTIMO ZAR Proposta di sottotitolaggio del film “Matilda”." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20924/.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone lo scopo di analizzare il film storico-drammatico “Matilda” (2017) del regista russo Aleksej Efimovič Učitel e di avanzarne una proposta di traduzione dei dialoghi sotto forma di sottotitolaggio. L’ambientazione storica della vicenda, che ha luogo tra 1890 e il 1896 in una Russia ancora zarista, rende la pellicola interessante dal punto di vista traduttivo, ma sono state la trama, la controversa narrazione della Storia da parte del regista e le particolari circostanze che ne hanno segnato l’esordio, che hanno fatto di questo film uno dei più discussi e criticati del cinema russo contemporaneo. Infatti, oltre ad analizzare le tecniche di sottotitolazione e le scelte traduttive messe in atto, l’elaborato presenta una sezione dedicata alla verità storica che si cela dietro la trama della pellicola, che racconta della presunta relazione tra l’ultimo Zar di Russia Nikolaj II e la prima ballerina del Teatro Mariinskij, Matil’da Kšesinskaja. Sarà quindi così composto: nel primo capitolo si tratterà la tematica della traduzione audiovisiva da un punto di vista teorico, con particolare attenzione alle tecniche della sottotitolazione. Il secondo capitolo si concentrerà sulla trama della pellicola, le controversie e le proteste che ha provocato e sulla sua fedeltà storica. Il terzo capitolo esaminerà, dal punto di vista storico, le figure di Matil’da Kšesinskaja e Nikolaj II e ripercorrà i momenti salienti della loro relazione. Infine, nel quarto e ultimo capitolo, si passerà all’analisi del lavoro svolto, che approfondirà le difficoltà incontrate e le scelte traduttive messe in atto per superarle.
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Campelo, Katia Gardenia Henrique da Rocha. "Caleidoscópios de leitura: análise comparatica dos livros Cuore/Coração, Corazón e Alma e Coração." Universidade Federal de Minas Gerais, 2013. http://hdl.handle.net/1843/BUOS-9AZFS4.

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Abstract:
This study is limited by the number of questions and concerns about the reading school books of used in Primary Education in the closing decades of the nineteenth and early twentieth century, a period corresponding to the First Republic. The research deals more specifically with the comparative analysis of the books Cuore, Coração, Corazón and Alma e Coração. It is based on the Cultural History assumptions relating to the Education History when it is based on analyses regarding the concepts of representation, imagination, cultural practices, school culture and school books. The Cuore of Edmundo de Amicis is an emblematic work, published in 1886 in Italy, translated into more than twenty languages, and it had numerous adaptations in several countries and it was the inspiration for several works. Brazil, unlike other countries such as Argentina with its Corazón, did not have a Cuore adaptation work, but inspired works that have become true Brazilian hearts. The book Alma e Coração of Hygino Amanajás is considered one of these hearts. Thus, in this research it was used as a source and object of research the books Cuore, Coração, Corazón and Alma e Coração. When operating with a diverse set of sources, it was sought to know and understand: the place occupied by these books in elementary school, the materiality of these forms, the similarities and differences between the works surveyed. The methodological procedures provided a rich and original production. From this perspective, the elements showed some facets of the researched textbooks, bringing out light and shade in aspects of primary education, such as the subjects, practices and devices that were involved in this level of education working dynamics. These elements served as parts for the composition of this mosaic that ultimately led to the building of a reading history frame.
Este trabalho está circunscrito pelo conjunto de indagações e problematizações acerca dos livros de leituras escolares, utilizados no Ensino Primário nas décadas finais do século XIX e iniciais do século XX, período correspondente à Primeira Republica. A pesquisa trata mais especificamente da análise comparativa dos livros Cuore/Coração, Corazón e Alma e Coração. Fundamenta-se nos pressupostos da História Cultural articulada à História da Educação, ao se basear em análises referentes aos conceitos de representação, imaginário, práticas culturais, cultura escolar e livros escolares. O Cuore de Edmundo de Amicis é uma obra emblemática, publicada em 1886 na Itália, traduzida em mais de vinte idiomas, teve inúmeras adaptações em diversos países e serviu de inspiração para várias obras. O Brasil, diferentemente de outros países como a Argentina com o seu Corazón, não teve uma obra de adaptação do Cuore, e sim obras inspiradas que se tornaram verdadeiros corações brasileiros. O livro Alma e Coração, de Hygino Amanajás, é considerado um desses corações. Por isso, nesta investigação, utilizou-se como fonte e objeto de pesquisa os livros Cuore/Coração, Corazón e Alma e Coração. Ao operar com um conjunto diversificado de fontes, buscou-se conhecer e compreender: o lugar ocupado por esses livros na escola primária; a materialidade desses impressos; as similitudes e diferenças existentes entre as obras pesquisadas. Os procedimentos metodológicos propiciaram uma produção enriquecedora e original. Nessa perspectiva, os elementos evidenciaram algumas facetas dos livros escolares investigados, ao lançar luzes e sombras sobre aspectos do ensino primário, tais como: os sujeitos, as práticas e os dispositivos que estiveram envolvidos na dinâmica de funcionamento desse nível de ensino. Esses elementos serviram como peças para a composição deste mosaico que, por fim, resultou por construir um quadro da história da leitura.
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Novati, Valentina. "Sensitivity enhancement of the CUORE experiment via the development of Cherenkov hybrid TeO₂ bolometers." Thesis, Université Paris-Saclay (ComUE), 2018. http://www.theses.fr/2018SACLS412/document.

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Abstract:
CUORE est la plus grande expérience qui recherche la double désintégration bêta sans neutrino avec des bolomètres de TeO₂. La découverte de cette transition nucléaire aurait des conséquences décisives sur la scène actuelle de la physique. Les questions suivantes trouveraient une réponse : pourquoi la matière est-elle dominante dans l’Univers? Quelle est la masse du neutrino? Le neutrino est il un particule de Majorana ou de Dirac? Ce travail présente deux approches différentes pour l’amélioration de la sensibilité de CUORE en vue de sa prochaine phase : CUPID. Dans la première partie de ce travail, une étude du modèle thermique pour les bolomètres équipés avec des NTDs est présentée dans le but de mieux comprendre la réponse des détecteurs de CUORE. Les bolomètres sont des détecteurs extraordinaires utilisés pour un grand nombre d’applications en raison de leurs performances remarquables, mais leur modélisation et leur simulation sont loin d’être complètement comprises. Deux mesures ont été effectuées pour évaluer expérimentalement deux paramètres du modèle thermique : la conductance de la colle et celle entre les électrons et les phonons. Dans la deuxième partie de ce travail, la possibilité de détecter la faible lumière Cherenkov émise par le TeO₂ est étudiée à fin de rejeter des événements alpha, le fond principal de l’expérience CUORE. Le défi consiste dans la détection d’un signal de lumière de 100 eV à moyen d’un détecteur équipé avec un NTD qui a normalement un bruit de l’ordre de 100 eV. Cette question peut être résolue grâce à l’effet Neganov-Trofimov-Luke (NTL) qui a permis de baisser le seuil du détecteur de lumière et d'améliorer son rapport signal-sur-bruit. Cet effet exploite la présence d’un champ électrique pour amplifier les signaux thermiques des bolomètres. Le rejet complet du fond alpha a été prouvé avec un photo-bolomètre amélioré par l’effet NTL et couplé à un bolomètre de TeO₂ comme ceux utilisés par CUORE. Une solution convaincante pour le rejet de fond alpha a été démontrée en vue de l’expérience CUPID
CUORE is the first tonne-scale experiment searching for the neutrinoless double beta decay with TeO₂ bolometers. The discovery of this nuclear transitionwould have decisive consequences on the present physics scene. The following questions would find an answer: why is matter dominant in the Universe? which is the neutrino mass? has the neutrino a Majorana or a Dirac nature? This work presents two different approaches for the enhancement of the CUORE sensitivity with a view to its upgrade: the CUPID experiment. In the first part, a study of the thermal model describing NTD-based bolometers is presented with the objective to achieve a better comprehension of the response of the CUORE detectors. Bolometers are amazing detectors used for a large number of applications because of their impressive high performance, but their modelisation and simulation is far to be completely understood. Two measurements have been performed for an experimental evaluation of two thermal-model parameters: the glue and the electron-phonon conductances. In the second part, the possibility to detect the tiny Cherenkov light emitted by TeO₂ to reject alpha events — the main background of the CUORE experiment — is studied. The challenge consists in the detection of a 100-eV light signal with a NTD-based light detector that usually is characterised by a baseline noise of the order of 100 eV. This issue is solved with the employment of the Neganov-Trofimov-Luke (NTL) effect to lower the energy threshold of the light detector and improve its signal-to-noise ratio. This effect exploits the presence of an electric field to amplify bolometric thermal signals. The full rejection of the alpha background has been proved with one NTL assisted photo-bolometer coupled to a CUORE-size TeO₂ bolometer. A convincing solution for the alpha background rejection has been demonstrated with a view to the CUPID experiment
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Morandi, Anna <1988&gt. "Burundi cuore d'Africa. Le relazioni uomo-ambiente tra generi di vita e conflitti territoriali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6185.

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Abstract:
Il Burundi, piccolo Paese a forma di cuore, sito a sua volta nel cuore dell'Africa è uno dei paesi più poveri del mondo. La terra, principale fonte di sostentamento per la popolazione burundese, rappresenta un valore economico da difendere ed assume inoltre implicazioni culturali e politiche. Pressione demografica e scarsità della terra rappresentano il binomio che sta alla base dei numerosi e gravi conflitti inter ed intra familiari. Le problematiche connesse all’accesso alla terra e alla regolazione dei relativi conflitti, la necessità di garantire una sufficiente alimentazione a tutta la popolazione sono temi centrali e sempre più attuali in un Paese che ancora oggi versa in una precaria situazione politica e sociale. Il presente lavoro è uno scritto compilativo, arricchito dall'esperienza sul campo di oltre tre mesi che mi ha dato la possibilità di sviluppare i temi trattati con interviste in profondità somministrate a persone significative appartenenti a comunità e contesti diversi. Nella prima parte del lavoro viene descritta la geografia fisica ed umana del Burundi ed analizzati gli effetti tuttora persistenti del colonialismo tedesco e di quello successivo belga sulla organizzazione istituzionale e la situazione sociale del Paese. Nella seconda parte si affrontano i temi inerenti l’agricoltura, la malnutrizione e la questione fondiaria.
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Scibilia, Andrea <1977&gt. "“La forza del male nel cuore femminile.” Desiderio e mostruosità nella leggenda di Dōjōji." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6412.

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Abstract:
Questa tesi affronta il tema della rappresentazione della donna nel dramma nō Dōjōji secondo l’interpretazione buddhista del femminile quale incarnazione del desiderio e dell’attaccamento. Mettendo in evidenza gli aspetti grotteschi e mostruosi del corpo femminile in alcune raccolte di setsuwa buddhisti come il Nihon ryōiki e in particolare lo Hokkegenki e il Konjaku monogatari, in cui la storia di Dōjōji appare per la prima volta, si approfondirà la visione della femminilità come sessualità spaventosa e incontrollabile, ostacolo all’uomo nel raggiungimento dell’illuminazione. Si analizzerà nel dettaglio il nō Dōjōji, la sua complessità stilistica, le sue tecniche sceniche e le sue difficoltà interpretative, soffermandosi soprattutto sul suo finale, che si discosta in modo sostanziale da quello del setsuwa e del nō da cui il dramma deriva, Kanemaki. Se nel finale di quest’ultimo la donna raggiungerà l’illuminazione, in Dōjōji – in modo piuttosto inusuale nel nō – la salvezza le sarà preclusa. Il lavoro si concluderà con un’analisi del cortometraggio di animazione di Kawamoto Kihachirō, Dōjōji, che metterà in luce le sue similitudini con il dramma nō e l’influenza delle illustrazioni del Dōjōji engi emaki sulla scelta degli sfondi e la caratterizzazione dei personaggi.
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De, Carlo Marta <1993&gt. "La figura dell'insegnante in Cuore di De Amicis e in Ex cattedra di Starnone." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13184.

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Abstract:
A partire da un capitolo introduttivo circa la storia della scuola dall’Unità d’Italia ai giorni nostri per inquadrare cronologicamente i due romanzi presi in esame, la tesi si propone di mostrare il ruolo di primaria importanza svolto dalla scuola e dagli insegnanti nella vita sociale e nell’organizzazione politica italiana. Attraverso l’analisi di Cuore vengono raccontati i primi passi compiuti dalla scuola italiana prendendo in considerazione la figura del maestro e le condizioni in cui svolgeva il suo lavoro. Allo stesso modo, attraverso il romanzo di Starnone, si analizzano fatti scolastici che mettono in luce pregi e difetti della scuola contemporanea, facendo particolare attenzione alla figura dell’insegnante.
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Iachimovschi, Dan <1991&gt. "LAND GRABBING: UN FENOMENO AMBIVALENTE NEL CUORE DELL’UNIONE EUROPEA IL CASO STUDIO DELLA ROMANIA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16206.

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Abstract:
Considerando i prodotti di origine vegetale siano essi destinati al consumo umano o per l’alimentazione zootecnica la risorsa suolo riveste un ruolo fondamentale come mezzo di produzione per la produzione di cibo. Il 2015 è stato scelto dall’ONU come l’anno nazionale del suolo allo scopo di porre i riflettori sui rischi che esso corre come l’erosione, la desertificazione, la cementificazione e tutte le pratiche di agricoltura intensiva trasformata ormai in agro-industria. Di recente si sente parlare di un fenomeno molto particolare che pochi conoscono e che va sotto il nome di Land Grabbing, tradotto in italiano con il nome di “accaparramento di terre fertili”. Consiste nell’acquisto da parte di grosse aziende private, grandi latifondisti o di governi di ampie aree agricole presso paesi in via di sviluppo, quindi paesi poveri e con una forte disparità sociale interna. Molto spesso queste compravendite avvengono senza che le popolazioni locali siano a conoscenza di quello che sta accadendo. L’aspetto importante da tenere presente in maniera costante durante la lettura di questo elaborato è che nella maggior parte dei casi questi suoli sono necessari al sostentamento della popolazione autoctona. Questi terreni non vengono utilizzati per la produzione di derrate alimentari ma di culture energetiche per la produzione di bio diesel o altri prodotti industriali. Le poche eccedenze alimentari prodotte vengono destinate all’export con il risultato quindi di non produrre nessun vantaggio per le popolazioni locali. Giusto per fornire qualche dato circa questo fenomeno ricordo che il land grabbing ha riguardato negli ultimi anni 4 milioni di ettari per il Sudan, 3 milioni di ettari per il Mozambico, un milione e mezzo di ettari per l’Etiopia e in Cambogia sono stati sottoposti a land grabbing circa 950 mila ettari di suolo a riprova del fatto che questo fenomeno non riguarda come spesso si pensa soltanto il continente Africano. Questo fenomeno dalla portata macroscopica ha colpito non soltanto i paesi considerati del “Terzo Mondo “ ma anche un paese situato nel cuore dell’Europa che dal 2007 è entrato a far parte dell’Unione Europea, ovvero la Romania. Il mio interesse per questa tematica e questo fenomeno epocale nacque circa tre anni fa quando durante la preparazione di un’esame di sociologia mi sono imbattuto a studiare questo fenomeno a caratteri generali. Sin da subito il pensiero si è rivolto al mio paese d’origine nel quale sin da quand’ero piccolo sentivo parlare di vendite di terre ad investitori stranieri. Le fonti che ho utilizzato ai fini dello sviluppo di questa tematica sono molteplici e di vario genere una visione oggettiva delle tematiche descritte in precedenza. Tuttavia una delle difficoltà e problematiche che più spesso si incontra con questo tipo di studio è la scarsità d’informazioni. Questa carenza d’informazioni e l’omertà che accompagna la materia sono conseguenze del fatto che l’argomento trattato da un lato è molto recente e dall’altro è volutamente tenuto in ombra mediante una grande riservatezza al riguardo. Qualora si voglia indagare su di un caso specifico e osservare o analizzare i contratti posti in essere che sono alla base di questi accordi ,essi non vengono resi pubblici. La modalità di ricerca utilizzata soprattutto nel capitolo tre ha richiesto uno studio maggiore in loco che mi ha portato ad optare per una metodologia di ricerca qualitativa mediante interviste che registravo man-mano (e costruivo), analizzando il fenomeno dal punto di vista economico sociale. Ciò che caratterizza questa tesi è sicuramente l’unicità della tematica e i gli argomenti delicati che si vanno a toccare.
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Monti, Alice. "Il trapianto di cuore: metodi e tecnologie per la conservazione ed il trasporto dell’ organo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11139/.

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Abstract:
Nel corso degli ultimi due decenni il trapianto di cuore si è evoluto come il gold standard per il trattamento dell’insufficienza cardiaca allo stadio terminale. Rimane un intervento estremamente complesso; infatti due sono gli aspetti fondamentali per la sua buona riuscita: la corretta conservazione e metodo di trasporto. Esistono due diversi metodi di conservazione e trasporto: il primo si basa sul tradizionale metodo di protezione miocardica e sul trasporto del cuore con utilizzo di contenitori frigoriferi, mentre il secondo, più innovativo, si basa sull’ utilizzo di Organ Care System Heart, un dispositivo appositamente progettato per contenere il cuore e mantenerlo in uno stato fisiologico normotermico attivo simulando le normali condizioni presenti all’interno del corpo umano. La nuova tecnologia di Organ Care System Heart permette un approccio completamente diverso rispetto ai metodi tradizionali, in quanto non solo conserva e trasporta il cuore, ma permette anche il continuo monitoraggio ex-vivo delle sue funzioni, dal momento in cui il cuore viene rimosso dal torace del donatore fino all’ impianto nel ricevente. Il motivo principale che spinge la ricerca ad investire molto per migliorare i metodi di protezione degli organi è legato alla possibilità di ridurre il rischio di ischemia fredda. Questo termine definisce la condizione per cui un organo rimane privo di apporto di sangue, il cui mancato afflusso causa danni via via sempre più gravi ed irreversibili con conseguente compromissione della funzionalità. Nel caso del cuore, il danno da ischemia fredda risulta significativamente ridotto grazie all’utilizzo di Organ Care System Heart con conseguenti benefici in termini di allungamento dei tempi di trasporto, ottimizzazione dell’organo e più in generale migliori risultati sui pazienti.
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CAMPANI, ALICE. "The search for neutrinoless double beta decay of 130Te and 120Te with the CUORE experiment." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1042404.

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Abstract:
The discovery of neutrino masses through the observation of oscillations has boosted the importance of neutrinoless double beta decay (0νββ). This rare process is a direct probe of Beyond the Standard Model Physics, since it violates the lepton number by two units. Furthermore, 0νββ allows us to investigate the Dirac/Majorana nature of the neutrino and to get information on the neutrino absolute mass scale and ordering. This thesis work is developed in the framework of the CUORE experiment. CUORE (Cryogenic Underground Observatory for Rare Events) is a tonne-scale bolometric experiment whose main goal is the search for the 0νββ of 130Te. The experiment is currently taking data at the Laboratori Nazionali del Gran Sasso (Italy). In the first part of the thesis, the Physics of interest for CUORE and the experimental aspects are introduced. A general overview of the current knowledge in neutrino physics is presented. 0νββ process is introduced within the particle physics scenario in which the Majorana mass of ordinary neutrinos dominate the decay rate. Then, the experimental challenge the observation of double beta decay represents is discussed. After a general overview of the bolometric technique for rare events search, a general description of the CUORE experiment is outlined. Details on the main components of the CUORE detector are provided, focusing on the stringent requirements in terms of background and noise reduction they must satisfy. Finally, we illustrate the calibration system of the CUORE detector, comparing two alternative approaches employed in terms of compliance with the cryogenic infrastructure and performance. The second part of the thesis focuses on the data processing chain. The most important stages of the low level data analysis include the evaluation of signal amplitude, the energy calibration and the identification of coincident events between the detectors. We present a preliminary analysis of the improvements we obtain in the background reconstruction with the optimum trigger and discuss the performance of the external detector calibration system. Finally, we describe the steps to characterise our detector in terms of efficiency of the selection cuts and energy response function. The core of the thesis focuses on two physical analysis, the search for 0νββ decay of 130Te with a total TeO2 exposure of 372.5 kg · yr, and the search for neutrinoless double emitting electron capture (0νECβ+) decay of 120Te with 355.7 kg · yr TeO2 exposure. The data selection and the fit strategy for the search of 0νββ decay in 130Te are discussed in detail. An interpretation of the final result on the 0νββ decay rate estimate is given, with an overview of the major sources of uncertainty on the final results. Then, we present the analysis of a specific double beta decay mode of 120Te. We start introducing the motivations behind a growing interest for the (neutrinoless) double beta decay modes different from β−β−, where electrons are emitted. Then, we describe the physical process analyzed in this dissertation, pointing out the requirements we set to identify candidate signal events. We discuss our data selection, specifying differences with respect to the 0νββ decay analysis of 130Te and we illustrate the statistical approach. Given the complexity of this analysis a preliminary result on the 120Te rate for 0νECβ+ is presented, and the future developments of this study are also introduced.
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MAIANO, CECILIA GIOVANNA. "Analysis of surface radioactive background contributions and study of rare decays in the cuore experiment." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/20194.

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Abstract:
Rare Physics event is playing a crucial role, not only in Fundamental Interaction Physics, but also in Astroparticle Physics and in Cosmology. These signals, if detected, would give an importatnt evidence of new Physics. The CUORE experiment (Cryogenic Underground Observatory for Rare Events) is a proposed tightly packed array of 988 TeO2 bolometers, each being a cube 125 cm3 on a side with a mass of 750 g. The array consists of 19 vertical towers, arranged in a compact cylindrical structure. Each tower will consist of 13 layers of 4 crystals. The design of the detector is optimized for ultralow-background searches. Neutrinoless double-beta decay (ββ0ν) is the main goal of CUORE. What is new is the fact that positive observation of neutrino oscillations gives new motivation for more sensitive searches. Neutrino oscillation experiments can only provide data on the mass differences of the neutrino mass-eigenstates. The absolute scale can only be obtained from direct mass measurements (β-decay end point measurements), or in the case of Majorana neutrinos, more sensitively by neutrinoless double-beta decay observation. ββ0ν is not the only exotic process which can be observed in the CUORE experiment. Other rare events, from cold dark matter, to rare nuclear decays and electron decay can in principle be studied with the CUORE experimental facility. I will discuss the last process in the 6th chapter. The topic which joins the exotic and rare processes discussed is the unwanted radioactive background which is inevitably present in the experimental measurements. CUORICINO, almost a single CUORE tower, was constructed as a smaller scale ex- periment and operated from december 2003 to June 2008. Besides being a sensitive experiment on 130Te double beta decay, CUORICINO is a conclusive test of CUORE. CUORICINO provided important results concerning both the technical performances of the bolometric tower (CUORE will be made of 19 such towers), the background level .In particular, one of the information gained is that the most probable candidates for the continuum background observed in the spectra, are the surface α contaminations of the copper mounting frame. Rare Physics event is playing a crucial role, not only in Fundamental Interaction Physics, but also in Astroparticle Physics and in Cosmology. These signals, if detected, would give an importatnt evidence of new Physics. The CUORE experiment (Cryogenic Underground Observatory for Rare Events) is a proposed tightly packed array of 988 TeO2 bolometers, each being a cube 125 cm3 on a side with a mass of 750 g. The array consists of 19 vertical towers, arranged in a compact cylindrical structure. Each tower will consist of 13 layers of 4 crystals. The design of the detector is optimized for ultralow-background searches. Neutrinoless double-beta decay (ββ0ν) is the main goal of CUORE. What is new is the fact that positive observation of neutrino oscillations gives new motivation for more sensitive searches. Neutrino oscillation experiments can only provide data on the mass differences of the neutrino mass-eigenstates. The absolute scale can only be obtained from direct mass measurements (β-decay end point measurements), or in the case of Majorana neutrinos, more sensitively by neutrinoless double-beta decay observation. ββ0ν is not the only exotic process which can be observed in the CUORE experiment. Other rare events, from cold dark matter, to rare nuclear decays and electron decay can in principle be studied with the CUORE experimental facility. I will discuss the last process in the 6th chapter. The topic which joins the exotic and rare processes discussed is the unwanted radioactive background which is inevitably present in the experimental measurements. CUORICINO, almost a single CUORE tower, was constructed as a smaller scale ex- periment and operated from december 2003 to June 2008. Besides being a sensitive experiment on 130Te double beta decay, CUORICINO is a conclusive test of CUORE. CUORICINO provided important results concerning both the technical performances of the bolometric tower (CUORE will be made of 19 such towers), the background level .In particular, one of the information gained is that the most probable candidates for the continuum background observed in the spectra, are the surface α contaminations of the copper mounting frame. Silicon Barrier Detectors (SBD) are a powerful instrument to study charged particle radiation (like α particles). During my PHD one of the activity I focused on was the optimization of the SBD used in the radioactivity laboratoty of the the University of Milano Bicocca A complete procedure for the calibration of these detectors was set- tled. In fact, one of the main problem to face with, (due also to the extremely low activity measured), is the discrimination of their intrinsic background level from that of the sample measured. The SBD are always operated in Ultra Low Background vacuum chambers. In the context of the discrimination of the background, evaluation of the muon and shower contribution to the acquired spectra were performed. The latter were done through a coincidence measurement between the SBD and a scintillator. The result of the measurements and of their ananlysis showed that the major contribution to the spurious counts comes from the showers. A dedicated acquisition was done for the detectors, with a module which lets to have event’s temporal imformation. To give limits on the surface activities of the samples the use of Monte Carlo (MC) simulation is mandatory in order to have an estimation of the efficiency of energy detection. The use of the MC simulation was optimized: different depht and profiles of contamination were studied and tested. This optimization allows to give limits on surface 232Th, 238U and 210Pb-Po activities which depend on the depht of contamination. The drastic reduction of the sensitivity achieved (from 10−5 to 10−7 and 10−8 Bq · cm2 fo the cleanest material measured) is due to the described optimiza- tion. Last, but non least, the SBD measurements played a crucial role in the material selection, depending on the radiopurity required, for the CUORE experiment. Concering the ββ0ν, a crucial role, in the theoretical interpretation of the experimental result, is played by the Nuclear Matrix Element (NME) used to transalte the observed rate (in the energy region where the signal is expected) in a sensitivity on the effective neutrino mass |mν|. I performed a study in order to compare and understand the different nuclear models used nowadays, and the respective Phase Space Factors (PSF) used. This study allows to compare, in a quantitative way, the different experiments on neutrinoless double beta decay. A database was realized in which all the inputs are collected, comments and references on NME and PSF are illustrated and the kind of short range correlation is used in the calculation of the matrix element. The database, with the information collected and properly organized, allows to evaluate the sensitivity on |mν| of all the experiments now at work, depending on the nuclear model used. The difficulties encountered in the comprehension of the nuclear models and in the PSF used are due to three main reasons. • the PSF shoul be in principle standard and unambiguous, not depending on the nuclear model, but just on the initial and final states JP . This is not what the study showed: the PSF, in the different formulation, show discrepancies of a factor 5 or 6. • the nuclear models assume different approaches to the process and should lead to different results. Two models, i.e., the Shell Model and the IBM (Interactive Boson Model) have a similar approach, but they differ in handling the states which are ’far from closed shells’, so in the handling of the nuclear deformations. The QRPA, (in the version pnQRPA an rQRPA, Quasi Random Phase Approximation), have a different approach to the previous models, because it introduces the concept of quasiparticle, which are states built with a ’mixing’ of creation and annihilation operators (a theory very similar to BCS for the superconductivity) and it leads to a correlation between particles and holes and not just between particles (gph and not only gpp pairing). • the SRC (shot range correlation) used should be univocal, but this is not the case. The theoreticians don’t give a clear choice of the proper SRC to be used. Finally I performed a study on the electron decay, in the channel e− ← γ + ν, using CUORICINO data. Moreover I performed a calculation of the cross section for the process, assuming a massless neutrino in the first step and a massive neutrino in the second step. The study of the channel implies to evaluate the signature of the decay, which depends on the material and atomic shell from which the electron disappears. In fact the visible energy changes if the decay happens in the active volume of the detector or in the surroinding materials: Ev = (mec2−Eb) 2 + EX = (mec2+Eb) 2 where me is the electron mass, Eb is the binding energy, EX is the X-ray energy following the decay. The last term is included only if the decay happens inside the active volume of the detectors. Thus, there are several signatures which can be discriminated from the background only if the detector resolution is excellent. Moreover the doppler broadening of the lines, due to the orbital motion of the electron in the shell, must be considered. I thus studied the different signatures in several materials, (potential emitters). In the analysis I included the efficiences for the signatures, using Monte Carlo simulations, expressely conformed to experimental set-up and charachteristics (such as real thresholds, active channels). The correction to the efficiencies, i.e. the loss of ’good events’, due to the analysis cuts, was evaluated. All the analysis done led to a promising result for this decay, in competition with the current limits given from other collaborations. The cross section calculation allowed to give an estimation of the CNC parameter, using as inputs the available experimental data.
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RAPELLI, GIADA. "BATTITI DEL CUORE: UNA RICERCA DIADICA SU PAZIENTI CON MALATTIE CARDIACHE E I LORO PARTNER." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/90822.

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Abstract:
Questa ricerca ha un approccio diadico che coinvolge sia i pazienti con malattie cardiovascolari che il loro partner durante l'ospedalizzazione. Il primo studio indaga l'effetto del coping diadico (DC) sulla soddisfazione coniugale dei partner considerando l'effetto moderatore del distress psicologico dei partner. I risultati mostrano che l'effetto benefico del DC positivo e comune sulla soddisfazione coniugale si verifica quando il distress psicologico dei partner è basso, al contrario il DC negativo diminuisce la soddisfazione coniugale tra coloro che hanno alti livelli di distress psicologico. Il secondo studio si propone di indagare la relazione tra DC, aderenza farmacologica e patient activation. La relazione è mediata dall'autoefficacia per la salute del paziente: il DC positivo e comune aumentano l'autoefficacia che a sua volta aumenta l'aderenza farmacologica e la patient activation; al contrario il DC negativo è dannoso durante il ricovero e anche dopo la dimissione. Il terzo studio indaga la relazione tra il distress psicologico e la qualità del supporto del partner (iperprotezione, ostilità e supporto al patient engagement) attraverso il ruolo moderatore del DC. I risultati mostrano che un alto distress psicologico è associato ad un peggior supporto del partner tra coloro che hanno basso DC positivo e alto DC negativo.
This research has a dyadic approach involving both patients with cardiovascular disease and their partner during the hospitalization. The first study investigates the effect of dyadic coping (DC) on partners’ marital satisfaction considering the moderating effect of the partners’ psychological distress. The results show that the beneficial effect of positive and common DC on marital satisfaction occurs when the partners’ psychological distress is low, on the contrary negative DC decreases marital satisfaction among those who have high levels of psychological distress. The second study aims to investigate the relationship between DC, adherence to medications and patient activation. The relationship is mediated by the patient health self-efficacy: positive and common DC increase patient health self-efficacy which in turn increases adherence to medication and patient activation; on the contrary, the negative DC is detrimental during hospitalization and also over time after discharge. The third study investigates the relationship between psychological distress and the quality of partner support (overprotection, hostility and support for patient engagement) through the moderating role of DC. The results show that high psychological distress increases worse partner support among those with low levels of positive DC and high negative DC.
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RAPELLI, GIADA. "BATTITI DEL CUORE: UNA RICERCA DIADICA SU PAZIENTI CON MALATTIE CARDIACHE E I LORO PARTNER." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/90822.

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Abstract:
Questa ricerca ha un approccio diadico che coinvolge sia i pazienti con malattie cardiovascolari che il loro partner durante l'ospedalizzazione. Il primo studio indaga l'effetto del coping diadico (DC) sulla soddisfazione coniugale dei partner considerando l'effetto moderatore del distress psicologico dei partner. I risultati mostrano che l'effetto benefico del DC positivo e comune sulla soddisfazione coniugale si verifica quando il distress psicologico dei partner è basso, al contrario il DC negativo diminuisce la soddisfazione coniugale tra coloro che hanno alti livelli di distress psicologico. Il secondo studio si propone di indagare la relazione tra DC, aderenza farmacologica e patient activation. La relazione è mediata dall'autoefficacia per la salute del paziente: il DC positivo e comune aumentano l'autoefficacia che a sua volta aumenta l'aderenza farmacologica e la patient activation; al contrario il DC negativo è dannoso durante il ricovero e anche dopo la dimissione. Il terzo studio indaga la relazione tra il distress psicologico e la qualità del supporto del partner (iperprotezione, ostilità e supporto al patient engagement) attraverso il ruolo moderatore del DC. I risultati mostrano che un alto distress psicologico è associato ad un peggior supporto del partner tra coloro che hanno basso DC positivo e alto DC negativo.
This research has a dyadic approach involving both patients with cardiovascular disease and their partner during the hospitalization. The first study investigates the effect of dyadic coping (DC) on partners’ marital satisfaction considering the moderating effect of the partners’ psychological distress. The results show that the beneficial effect of positive and common DC on marital satisfaction occurs when the partners’ psychological distress is low, on the contrary negative DC decreases marital satisfaction among those who have high levels of psychological distress. The second study aims to investigate the relationship between DC, adherence to medications and patient activation. The relationship is mediated by the patient health self-efficacy: positive and common DC increase patient health self-efficacy which in turn increases adherence to medication and patient activation; on the contrary, the negative DC is detrimental during hospitalization and also over time after discharge. The third study investigates the relationship between psychological distress and the quality of partner support (overprotection, hostility and support for patient engagement) through the moderating role of DC. The results show that high psychological distress increases worse partner support among those with low levels of positive DC and high negative DC.
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Gargiulo, Riccardo. "ECGSIM: un programma per la simulazione interattiva di tracciati ECG a scopo didattico e di ricerca." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18297/.

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Abstract:
ECGSIM è un simulatore interattivo utile allo studio e alla comprensione delle relazioni tra le attività elettriche delle cellule miocardiche e i potenziali elettrici registrati tramite elettrodi sulla superficie cutanea del corpo umano. Con ECGSIM è possibile modificare i parametri di attivazione di nodi sulla superficie del cuore, del quale viene mostrata una immagine tridimensionale, e verificarne gli effetti sui tracciati ECG. Sono presenti pannelli che mostrano cuore, torace, potenziale del nodo selezionato sul cuore e tracciati ECG. Finestre e comandi appositi consentono di agire su diversi parametri, come i tempi di depolarizzazione, ripolarizzazione e plateau delle cellule miocardiche. Uno degli scopi principali di ECGSIM è quello di fornire uno strumento per l’apprendimento da parte degli studenti dei fondamenti dell’elettrocardiografia, sia per lo studio individuale che come supporto all'insegnamento in aula. Può essere utilizzato anche come strumento di ricerca da tutti coloro che vogliono testare le ipotesi di patologie cardiache come possibile causa di anomalie nel tracciato ECG.
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de, Respinis Margherita. "Proposta e validazione di un algoritmo per l'individuazione della branca sinistra durante procedure di stimolazione del setto interventricolare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
Uno dei problemi cardiologici importanti durante le procedure di impianto di pacemaker è individuare la corretta posizione in cui avvitare l’elettrocatetere di stimolazione. Per anni, il gold standard è stato l’apice del ventricolo destro perchè ritenuto un sito stabile e facilmente accessibile; tuttavia, nel lungo periodo si è riscontrata una deformazione del miocardio causata da una sequenza di attivazione diversa da quella naturale del cuore. La stimolazione in branca sinistra offre una contrazione più fisiologica perché sfrutta il sistema di conduzione elettrico naturale del cuore, bypassando il punto elettricamente danneggiato. Il corretto raggiungimento della branca sinistra è demandato alla bravura del cardiologo di valutare la morfologia del QRS e stimare alcuni parametri direttamente dallo schermo del poligrafo durante l’intervento. Obiettivo del lavoro, svolto con l’Ospedale di Rovigo, è stato trovare un modo oggettivo e automatico che guidi i cardiologi nella localizzazione della corretta sede anatomica di stimolazione, così da standardizzare le procedure di impianto. È stato implementato un algoritmo in grado di identificare i complessi QRS in V6, Sr’ in V1 e l’impulso erogato nel segnale endocavitario nelle 3 condizioni di stimolazione (iniziale, intermedia e finale). Sono stati studiati 47 pazienti da cui sono stati estratti sia i parametri presenti in letteratura (LVAT, interpicchi) che innovativi (pendenza del complesso QRS) per valutarne eventuali differenze significative mediante test non parametrico di Wilcoxon. Per ogni parametro risultato significativo, è stata determinata una soglia che massimizzasse la sensibilità e avesse una buona specificità. I risultati sono stati combinati in un cutoff generale, da testare in futuro, per discriminare la corretta posizione di impianto dell’elettrocatetere.
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MACRI', MARIA LOREDANA. "Ruolo dello scambiatore Na+/Ca2+ nel precondizionamento ischemico in modelli sperimentali di ischemia-riperfusione cardiaca." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2015. http://hdl.handle.net/11566/242929.

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Abstract:
L’ischemia cardiaca è una delle principali cause di morbidità e mortalità nei Paesi occidentali. Alterazioni dei sistemi di trasporto del calcio cardiaco che causano aumento di calcio citosolico sono i principali responsabili del danno da I/R. Il precondizionamento ischemico (IPC) conferisce cardioprotezione attenuando tale aumento. Uno dei principali responsabili del controllo dell’omeostasi del calcio cellulare nel cuore è NCX1. Durante l’I/R, NCX1 induce l’influsso di Ca2+, pertanto per poterlo contrastare si potrebbe utilizzare l’inibitore SN6. Lo scopo del presente studio è stato di studiare il ruolo potenziale che NCX1 gioca nel PC nei cardiomiociti,nel cuore isolato di ratto e nelle H9c2-wt ed H9c2 NCX1. In tutti questi modelli I/R era in grado di indurre citotossicità cellulare mentre l’SN6 la preveniva. Il PC preveniva la tossicità cellulare mentre l’SN6 era in grado di abolire tale effetto cardioprotettivo. Dall’analisi dell’espressione proteica è risultato che NCX1 aumenta sia nell’IPc che nell’I/R. Tale aumento veniva completamente revertito dall’SN6. In conclusione la presente tesi suggerisce che NCX1 gioca un ruolo inportante nel IPC e che il blocco della sua attività potrebbe esercitare effetti protettivi.
Ischemic heart diseases are a major cause of morbidity and mortality in western nations. Defects in myocardial Ca2+ transport system with cytosolic Ca2+ overload is a major contributor to myocardial ischemia/reperfusion (I/R) injury. Ischemic preconditioning (IPC) is well known to confer cardioprotection against myocardial I/R injury attenuating the cytosolic Ca2+ overload. One of the key players for the maintenance of [Ca2+]i homeostasis in the heart is the sodium/calcium exchanger 1 (NCX1). During IR, NCX induces Ca2+ influx, which strengthens Ca2+ overload. SN-6, a benzyloxyphenyl derivative and proposed selective NCX1 inhibitor, could be used to prevent I/R injury. The present study aimed at evaluating the potential role of NCX1 during ischemic preconditioning in isolated rat ventricular myocyctes, hearts and in a cellular cell line model (H9c2 wilde-type and a stable transfected with NCX1. In all the models the I/R was observed an increased cell toxicity and the SN6 was able to revert this effect. Subseqyently, isolated rat ventricular myocytes and whole hearts were subjected to PI/R. the results obtained suggests that the exposure to PC before I/R improved cell viability and reduced is-chemic areas. The inhibition of the reverse mode of the NCX1 by SN-6 during PC abolished the cardioprotection observed in I/R alone. Furthemore, in isolated rat ventricular myocytes and whole hearts, was observed that PC and I/R alone were able to induce an increased protein levels of NCX1. This effect was completely reverted by SN6. The exposure to PC before I/R induced NCX1 protein levels greater than PC and I/R alone. The presences of SN6, in whole hearts, reverted this effect. In conclusion, the present thesis sug-gests that NCX1 may play an important role in PC reducing the cell toxicity induced by I/R.
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Zappalà, Jessica <1996&gt. "Una città senza cuore. Etnografia della quotidianità, contaminazioni da manganese e percezioni di rischio (Ch'iatura, Georgia)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20869.

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Abstract:
Questa tesi è il risultato di uno sforzo interpretativo epistemologico che parte da un’esperienza di ricerca etnografica condotta per la durata di tre mesi nella municipalità di Ch'iatura, Imerezia, Georgia. Ch'iatura è una cittadina mineraria fondata nel 1879, successivamente alla scoperta da parte del poeta nazionale Ak’ak’i Ts’ereteli (1840-1915) di cospicui giacimenti di manganese presenti nella zona. Al giorno d’oggi la zona, oltre ad essere un centro estrattivo di rilevante importanza per l’economia georgiana, si profila come un’area colpita da un forte inquinamento ambientale delle acque, dell’aria e del suolo, causato dalla contaminazione da manganese. In questo elaborato rifletterò sull’indissolubile rapporto che lega il manganese, la città e i suoi abitanti, indagando sulle percezioni del rischio della comunità locale in relazione al disastro ecologico e considerando le incertezze relative ad un presente e un futuro caratterizzati da situazione di forte vulnerabilità economica e socio-politica dell’area.
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Minardi, Gabriele. "Progettazione e sviluppo di un prototipo di dispositivo wearable per il monitoraggio dell'attivita elettro-meccanica del cuore." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7898/.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi è finalizzato allo sviluppo di un dispositivo indossabile, e minimamente invasivo, in grado di registrare in maniera continua segnali legati all’attività elettromeccanica del muscolo cardiaco, al fine di rilevare eventuali anomalie cardiache. In tal senso il sistema non si limita alla sola acquisizione di un segnale ECG, ma è in grado di rilevare anche i toni cardiaci, ovvero le vibrazioni generate dalla chiusura delle valvole cardiache, la cui ampiezza è espressione della forza contrattile (funzione meccanica) del cuore. Il presente lavoro di tesi ha riguardato sia la progettazione che la realizzazione di un prototipo di tale dispositivo ed è stato svolto presso il laboratorio di Bioingegneria del Dipartimento di Medicina Specialistica Diagnostica e Sperimentale dell’Università di Bologna, sito presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Il sistema finale consiste in un dispositivo applicabile al torace che, attraverso una serie di sensori, è in grado di rilevare dati legati alla meccanica del cuore (toni cardiaci), dati elettrici cardiaci (ECG) e dati accelerometrici di attività fisica. Nello specifico, il sensing dei toni cardiaci avviene attraverso un accelerometro in grado di misurare le vibrazioni trasmesse al torace. I tracciati, raccolti con l’ausilio di una piattaforma Arduino, vengono inviati, tramite tecnologia Bluetooth, ad un PC che, attraverso un applicativo software sviluppato in LabVIEW™, ne effettua l’analisi, il salvataggio e l’elaborazione in real-time, permettendo un monitoraggio wireless ed in tempo reale dello stato del paziente.
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SALA, MARTINA. "LO STAGE SPERIMENTALE NELLA SOCIAL WORK EDUCATION. UNA RICERCA ESPLORATIVA SUL MODELLO DELL'UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/17726.

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Abstract:
Questo lavoro di ricerca si colloca nell’ambito della Social Work Education e indaga gli Stage sperimentali in Servizio sociale, una nuova forma di tirocinio proposta al terzo anno del corso di laurea in Scienze del Servizio Sociale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia. La tesi osserva l’evoluzione della professione di assistente sociale e della sua formazione, dedica attenzione alla Social Work Education di stampo relazionale ed in particolare a delle esperienze di campo innovative a livello internazionale. La parte empirica si concentra sugli Stage sperimentali: attraverso uno strumento originale sono stati raccolti 315 questionari on-line da laureati tra l’anno accademico 2008-2009 e 2014-2015 che hanno sostenuto questa attività. L’indagine ha osservato le caratteristiche fondamentali dei progetti realizzati sul campo e ha riscontrato continuità con il modello teorico degli Stage basato sull’approccio relazionale; si è infatti rilevata la presenza negli Stage sperimentali di: costruzione partecipata delle progettualità, ingaggio di collaboratori riflessivi non necessariamente professionali, innovazione relativa rispetto al contesto. Si è anche rilevato il proseguire di un numero rilevante progetti al termine degli Stage curricolari grazie al contributo dei partner coinvolti e lo scaturire dalle esperienze di Stage di nuove occasioni di lavoro per i neo assistenti sociali.
This study takes palce in the field of Social Work Education and investigates the Social Work Unconventional Placements, a new frame of placement proposed at the third year of Catholic University Social Work degree (Milan-Brescia). The thesis argues the evolution of Social Work profession and its education, giving attention to the Relational-way of Social Work Education and to international innovative practice learning experiences. The research project focused on Unconventional Placement inspired by Relational Social Work method. To collect data and opinions of UC Social Work bachelors an original survey was created. The on-line survey was administered to 315 former-social work students that practiced this activity in 2008-2015. The research explored the main characteristics of the Unconventional Placements realized by the students during their Social work education path. Findings from the study confirmed the presence of distinctive traits related to the theoretic model of Unconventional Placement developed in Relational SWE framework: participatory approach to projects, reflexive involvement of professional/non-professional partners, innovation in the specific context. The survey observes the carry on of a considerable number of projects after the end of curricular placements, through the community project partners activation; from Unconventional Placements emerge new job opportunities for new social workers involved.
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SALA, MARTINA. "LO STAGE SPERIMENTALE NELLA SOCIAL WORK EDUCATION. UNA RICERCA ESPLORATIVA SUL MODELLO DELL'UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/17726.

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Abstract:
Questo lavoro di ricerca si colloca nell’ambito della Social Work Education e indaga gli Stage sperimentali in Servizio sociale, una nuova forma di tirocinio proposta al terzo anno del corso di laurea in Scienze del Servizio Sociale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia. La tesi osserva l’evoluzione della professione di assistente sociale e della sua formazione, dedica attenzione alla Social Work Education di stampo relazionale ed in particolare a delle esperienze di campo innovative a livello internazionale. La parte empirica si concentra sugli Stage sperimentali: attraverso uno strumento originale sono stati raccolti 315 questionari on-line da laureati tra l’anno accademico 2008-2009 e 2014-2015 che hanno sostenuto questa attività. L’indagine ha osservato le caratteristiche fondamentali dei progetti realizzati sul campo e ha riscontrato continuità con il modello teorico degli Stage basato sull’approccio relazionale; si è infatti rilevata la presenza negli Stage sperimentali di: costruzione partecipata delle progettualità, ingaggio di collaboratori riflessivi non necessariamente professionali, innovazione relativa rispetto al contesto. Si è anche rilevato il proseguire di un numero rilevante progetti al termine degli Stage curricolari grazie al contributo dei partner coinvolti e lo scaturire dalle esperienze di Stage di nuove occasioni di lavoro per i neo assistenti sociali.
This study takes palce in the field of Social Work Education and investigates the Social Work Unconventional Placements, a new frame of placement proposed at the third year of Catholic University Social Work degree (Milan-Brescia). The thesis argues the evolution of Social Work profession and its education, giving attention to the Relational-way of Social Work Education and to international innovative practice learning experiences. The research project focused on Unconventional Placement inspired by Relational Social Work method. To collect data and opinions of UC Social Work bachelors an original survey was created. The on-line survey was administered to 315 former-social work students that practiced this activity in 2008-2015. The research explored the main characteristics of the Unconventional Placements realized by the students during their Social work education path. Findings from the study confirmed the presence of distinctive traits related to the theoretic model of Unconventional Placement developed in Relational SWE framework: participatory approach to projects, reflexive involvement of professional/non-professional partners, innovation in the specific context. The survey observes the carry on of a considerable number of projects after the end of curricular placements, through the community project partners activation; from Unconventional Placements emerge new job opportunities for new social workers involved.
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Palazzi, Rossi Lorenzo. "Studio del contributo del sistema arterioso e del cuore alla variazione della pressione arteriosa durante il normale invecchiamento." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18839/.

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Abstract:
La misura e il controllo dei parametri vitali dei pazienti durante le più svariate situazioni, come visite mediche, interventi chirurgici, o semplici degenze nei vari reparti ospedalieri, sono una componente fondamentale nella tutela, salvaguardia e prevenzione della salute delle persone. I parametri che vengono controllati sono diversi, possono venire monitorati, ad esempio, la frequenza cardiaca, mediante ECG, la frequenza respiratoria, l’ossigenazione del sangue, la temperatura del corpo o la pressione sanguigna. Ed è proprio della pressione sanguigna che questo elaborato si occupa, poiché essa è un indicatore estremamente importante della salute fisica, ma è anche un valido argomento di ricerca, il cui campo non è stato ancora del tutto esplorato. Infatti, l'elaborato di tesi si concentra sulla presentazione e discussione di diversi lavori presentati nel corso degli anni riguardanti i cambiamenti dei valori che la pressione sanguigna assume durante il normale invecchiamento. In particolare, viene presentata lo studio di Maksuti et al. del 2016, nel quale si ipotizza che anche l’attività cardiaca fornisca un significativo contributo a queste variazioni, inducendo diversi rimodellamenti pressori durante la vita. In tale studio, le variazioni della pressione arteriosa vengono quantificate utilizzando il modello Windkessel a quattro elementi per il sistema arterioso ed il modello ad elastanza variabile per il cuore, confrontando i valori forniti da questi modelli con i dati raccolti nel Framingham Heart Study. In conclusione l’elaborato espone i risultati ottenuti da tale ricerca e ne analizza l’utilità in un’ottica futura, ponendo l’accento anche sui metodi, sugli strumenti e su tutte le idee utilizzate con lo scopo di fornire un quadro sufficientemente completo delle ipotesi presentate e delle innovazioni proposte.
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Mannari, Pietro <1992&gt. "La Pasqua a Ferrandina. Un percorso etnografico nel cuore della Lucania tra liturgia ufficiale e fenomeni di folklorizzazione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16862.

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Abstract:
Nel presente lavoro di tesi si analizzeranno le peculiarità folkloriche della celebrazione di Pasqua a Ferrandina. Dopo aver tracciato un contesto ermeneutico entro cui leggere i fatti osservati attraverso il pensiero di autorevoli antropologi, passeremo alla descrizione delle celebrazioni del triduo pasquale per cercare successivamente di carpirne i significati emici, i motivi tradizionali e le ragioni storiche.
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Minguzzi, Luca. "Caratteristiche ed evoluzione dei dispositivi cardiaci impiantabili." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9648/.

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Abstract:
La presente tesi si propone di analizzare i pacemaker e i defibrillatori cardiaci impiantabili, soprattutto dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista medico per darne una descrizione il più possibile completa e dettagliata, al fine di comprenderne il funzionamento e come questi dispositivi aiutino a correggere i principali disturbi cardiaci.
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Nones, Claudia. "Identification of surface events in massive bolometers for the search for rare events in the CUORE and EDELWEISS experiments." Paris 11, 2007. http://www.theses.fr/2007PA112322.

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Abstract:
Les expériences actuelles de recherche d'évènements rares au moyen de bolomètres massifs comme la détection directe de WIMPs ou les décroissances double béta sans neutrino (0vBB) sont limitées par le bruit de fond radioactif. En particulier, les évènements ayant lieu près des surfaces des détecteurs réduisent sérieusement la sensibilité des expériences telles que EDELWEISS et CUORE. Deux méthodes ont été étudiées pour l'élimination active des évènements de surface. La première, développée initialement pour EDELWEISS, repose sur l'identification de ces évènements en couvrant les surfaces de couches minces thermométriques NbSi sensibles aux phonons hors d'équilibre. Elle a été appliquée aux détecteurs ionisation-chaleur en Ge pour EDELWEISS et à des bolomètres TeO2 (recherche de 0vBB dans 130Te) pour CUORE. La deuxième, développée pour CUORE, repose sur la réalisation de bolomètres composites: des détecteurs auxiliaires fins, collés sur les surfaces agissent comme des écrans actifs qui identifient les particules issues des évènements de surface. Même si le principe physique est différent, dans les deux cas, une étude de forme des impulsions permet une identification efficace des évènements à rejeter. Dans le cas de CUORE, une méthode d'identification des évènements alpha susceptibles de polluer le signal recherché a été développée. L'idée est de réaliser un bolomètre scintillant où la comparaison entre les signaux chaleur et lumière fournit un critère de rejet : une interaction alpha émet moins de lumière qu'une interaction beta ou gamma pour la même énergie. Une tentative pour augmenter la scintillation des cristaux de TeO2 par un dopage adéquat est décrite et analysée
The present limitation for experiments searching for rare events, such as WIMPs interactions and neutrinoless double beta decay (0vBB), is the radioactive background. In particular, near-surface events are the main problem for very sensitive searches based on the bolometric technique, such as EDELWEISS and CUORE. In this work, two techniques have been studied and developed for the active suppression of the surface background. The first approach, pioneered by the EDELWEISS collaboration, concerns the identification of surface events in Ge bolometers (for Dark Matter search) or TeO2 bolometers (for 0vBB search of 130Te) equipped with NbSi thin film thermometers acting as out-of-equilibrium phonons sensor. The second approach, for the moment applied only to TeO2 bolometers in the framework of the CUORE collaboration, consists in the realization of surface-sensitive composite bolometers in which thin auxiliary detectors act as active shields which reveal and identify surface-generated charge particles. In both cases, even if the physical mechanism is different, pulse shape analysis enables an effective rejection procedure. Finally, a further technique has been analysed which has the potential to recognize alpha particles against gamma or beta interactions. The idea is to realize a scintillating bolometer in which the comparison between the heat and the light signal for the same event allows to reject alpha particles, which emit less light than beta/gamma interactions with the same energy. In particular, the attempt to make TeO2 crystals reasonably good scintillators by proper doping is described and analysed
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Restuccia, Annamaria <1990&gt. "Non solo mare: il caso del Supramonte, tra passato e presente, una nuova destinazione turistica nel cuore della Sardegna." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9985.

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Abstract:
La Sardegna, un’isola al centro del mediterraneo, conosciuta maggiormente per le sue coste, caratterizzate da spiagge e acque da togliere il fiato. Ma la Sardegna può essere davvero solo mare? Sono convinta di no, ed è proprio questo l’obiettivo del mio elaborato, ovvero presentare e valorizzare quelle che sono le bellezze racchiuse all’interno di questo scrigno millenario, al fine di poter dimostrare come la valorizzazione di queste importanti risorse possa essere un valido “aiuto” alla destagionalizzazione del turismo nell’Isola. La destinazione turistica oggetto del lavoro è il Supramonte un complesso montuoso che si estende per circa 35.000 ettari di terreno, abbracciando i territori di Baunei, Dorgali, Oliena, Orgosolo e Urzulei; area conosciuta per lo più per il suo tormentato passato come luogo di prigionia dei più importanti sequestri del trentennio successivo al secondo dopoguerra. Il capitolo iniziale illustrerà un quadro generale sulla storia della Sardegna, come e quando è nato il turismo nell’Isola, i trasporti e un’analisi della situazione turistica corrente, con particolare riferimento alla problematica dei trasporti verificatasi negli ultimi mesi. Successivamente verrà descritto il Supramonte, la sua storia e i suoi aspetti geografici e morfologici che hanno dato origine a vere e proprie bellezze naturali come il più grande Canyon d’Europa “La Gola di Gorropu”, il terzo capitolo verterà sul turismo nell’area montana del Supramonte e nelle aree costiere adiacenti, soffermandosi sulle nuove pratiche turistiche da svolgere nel territorio, dal trekking alle escursioni in canoa lungo il fiume Cedrino, dal climbing alle escursioni a cavallo, senza tralasciare l’importanza “de sos Coiles”, gli antichi ovili dei pastori sardi, una semplice architettura rurale vista oggi come un’importante risorsa di turismo sostenibile. Il quarto capitolo analizzerà invece il sistema turistico nell’area Supramontina, l’offerta e la domanda turistica presente, la capacità ricettiva e il movimento turistico; concludendo il lavoro analizzando il progetto pilota Supramonte finalizzato al rafforzamento, valorizzazione e promozione dell’entroterra Sardo puntando al riuso delle vecchie case cantoniere, alla costruzione di piccoli rifugi a basso impatto ambientale destinati all’accoglienza turistica, alla creazione di un marchio e di un piano di comunicazione.
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Reverdito, Guido. "Giorgio Scerbanenco e il cuore nero del giallo di casa nostra. Viaggio al termine dell'€™ossessione di una vita." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423446.

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Abstract:
Between 1966 and 1969 Giorgio Scerbanenco published four detective novels (Venere privata, Traditori di tutti, I ragazzi del massacro, I milanesi ammazzano al sabato, all of which were dominated by the figure of Duca Lamberti, a doctor struck off the medical register for performing euthanasia and converted into a policeman loaded with existential rage and hungry for social justice), thanks to which Scerbanenco deeply revolutionized Italian crime novel spirit by introducing in it the new and fierce reality of contemporary late 1960s Italy. These four toughest novels turned Scerbanenco swiftly into what can be described as a master to those who decided to follow his steps by trying to use scenes and themes of the crime novel to depict the social reality of a constantly evolving country (even if in a contradictory fashion). The role played by Scerbanenco in freeing Italian crime novel from past slavery and driving it to a future of possible independent production has been officially recognized by both literary critics and readers. To the extent that one can find this aspect mentioned in each respectable history of Italian crime novel. Nevertheless, only rarely investigated is what lies behind this sudden revolution that renewed the dull and monotonous Italian crime novel literature scene with stories that did eventually smell of real life after years in which there had been just passive imitations of American models (sometimes awkward themselves too). However, the perfect balance achieved in Duca Lamberti'€™s series is not to be seen as a random success due to social and historical concurrencies (that is the fact that Scerbanenco had been the first crime novelist to realize that late 1960s Italy had radically changed after the economic boom at the beginning of the decade and that new forms of crime, which were starting to wound the country, deserved to be given some kind of visibility in the only literary genre that could host them). Had Scerbanenco only adopted this brilliant sociological intuition with no previous and long-lasting writing experience, he would have never been able to turn such a visionary intuition into high quality entertainment literature. The aim of this research is to propose a journey to the beginning of an obsession. That is to examine Scerbanenco'€™s earliest production (somehow not adequately investigated by scholars), seeking those pages in which he demonstrates from the outset of his career as a novelist that the late 1960s revolution was not a lucky strike based on improvisation, but the unavoidable ending of a long journey through the obsessions of crime transferred onto the pages of novels.
Tra il 1966 e il 1969 Giorgio Scerbanenco pubblica quattro romanzi polizieschi ("€Venere privata", "Traditori di tutti", "I ragazzi del massacro", "I milanesi ammazzano al sabato", tutti dominati dalla figura di Duca Lamberti, medico radiato dall'ordine a seguito di un'eutanasia e convertito in modernissimo poliziotto carico di rabbia esistenziale e assetato di giustizia sociale per quanti non la possono avere) con i quali rivoluziona dalle fondamenta gli spiriti e le forme del giallo italiano facendo irrompere in un genere fermo da anni alle scimmiottature di modelli americani la realtà del nuovo volto truce che l'€™Italia reduce dal boom economico aveva assunto in quegli anni. Grazie a quei quattro gialli duri e puri Scerbanenco è diventato in breve tempo una sorta di maestro per quanti hanno deciso di seguirne le orme cercando di usare gli schemi e i temi tipici del poliziesco per raccontare la realtà  sociale del paese in continua e spesso contraddittoria evoluzione. Questo ruolo di Scerbanenco visto come liberatore della letteratura di genere (il giallo che trascolora nel noir) dalle servitù di passaggio del passato e di apripista verso un futuro di indipendenza narrativa possibile è ormai un dato di fatto consolidato sia presso la critica che presso il pubblico. Al punto da essere parte integrante di ogni rievocazione della storia del giallo nostrano che si rispetti. Ciò non ostante non è un azzardo affermare che raramente ci si è domandati che cosa stia dietro a questa improvvisa rivoluzione copernicana capace di rinnovarne il panorama uggioso e monotono con storie che puzzassero finalmente di vita vera dopo tanta letteratura plastificata straripante di adattamenti passivi e scodinzolanti di quelli che erano già  brutti modelli americani di partenza. L'approdo di Scerbanenco all'equilibrio perfetto delle storie della serie di Duca Lamberti non è però un evento casuale verificatosi per una serie di fauste concomitanze storiche e letterarie (ovvero l'essere stato egli il primo a capire che la società  italiana dell'immediato post-boom economico dei primi anni '60 era cambiata in maniera imprevedibilmente repentina e che le nuove forme di criminalità  che iniziavano a piagare il paese meritavano di avere una loro visibilità  nel solo genere letterario che le potesse ospitare trasformandole in vero "ambiente"). Se Scerbanenco avesse avuto soltanto il merito di questa brillante intuizione di sociologia amatoriale, senza poter contare su un adeguato magistero creativo durato anni, non avrebbe mai avuto la possibilità  concreta di convertire la lucida visionarietà  di quell'intuizione in un prodotto di letteratura di consumo di alto profilo. Lo scopo che questa ricerca si prefissa è appunto quello di proporre un viaggio di archeologia letteraria alle radici di un'ossessione. Ovvero esaminare le fasi più remote (e in parte confuse, oltre che ancora non adeguatamente studiate) della produzione scerbanenchiana per andare alla ricerca di quelle pagine nelle quali lo scrittore italo-ucraino dimostra sin dagli anni più imberbi di subire fortissima la fascinazione della dimensione poliziesca, cercando così di dimostrare come l'esplosione di fine anni '60 non sia affatto la ciambella uscita col buco perfetto dal forno dell'improvvisazione, quanto piuttosto l'inevitabile approdo di un lungo viaggio dentro le ossessioni del crimine trasferito sulla pagina.
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Onofri, Claudio. "Elaborazione del segnale elettroanatomico cardiaco in condizioni di fibrillazione atriale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La Fibrillazione Atriale è l'aritmia maggiormente riscontrata nella pratica clinica. Le mappe elettroanatomiche sono uno strumento valido per la visualizzazione e il riconoscimento della cardiopatia. L'obiettivo di questa tesi è stato quello di implementare un algoritmo, ai fini dello sviluppo di una mappa di fase per segnali EGM simulati in atrio destro del cuore.
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Macrelli, Luca. "Emodinamica e nuove tecniche di imaging cardiaco." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6414/.

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Abstract:
Lavoro di tesi che mette a confronto una tecnica affermata nel campo della diagnostica cardiaca, come la coronarografia e il cateterismo cardiaco, con tecniche di ultima generazione quali cardio-TC e cardio-RM.
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GRECO, CAROLINA MAGDALEN. "Epigenetics of Myocardial Physiology and Disease." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/83911.

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Abstract:
Alterazione dell’espressione genica sono alla base di numerose patologie, incluse quelle del sistema cardiovascolare. Meccanismi simili a quelli che regolano l'espressione genica nello sviluppo del cuore sono alla base dei meccanismi che si verificano nella ipertrofia e scompenso cardiaco. Pertanto, studiare i meccanismi regolatori che governano lo sviluppo e l'adattamento del cuore a stimoli fisiopatologici é di particolare importanza. L'epigenoma -la somma di modificazioni chimiche su DNA e proteine istoniche - sta emergendo come un meccanismo di regolazione chiave durante lo sviluppo del cuore e nelle malattie cardiache. Lo scopo della tesi è stato di chiarire il ruolo delle modificazioni epigenetiche, con particolare attenzione alla metilazione del DNA, nella regolazione del programma trascrizionale cardiaco. Pertanto usando un approccio genome-wide abbiamo studiato il ruolo della metilazione e idrossimetilazione del DNA nel cuore. Abbiamo trovato che l’ ipertrofia cardiaca é associata con alterazioni del profilo genomico di metilazione del DNA, e,in particolare, con un incremento di metilazione del DNA sui promotori di geni coinvolti nel rimodellamento metabolico del cuore. Screening dell’espressione di geni coinvolti nella metilazione del DNA ha rivelato che il gene Uhrf1 - che codifica per un cofattore epigenetico assente in tessuti sani e in cellule post-mitotiche - è fortemente riespresso in cardiomiociti ipertrofici. Silenziamento in vivo di Uhrf1 con vettori adeno-associati (AAV9) ha portato a una ridotta la disfunzione cardiaca e mitocondriale in topi sottoposti a sovraccarico pressorio. Infine abbiamo valutato il profilo di idrossimetilazione del DNA di cardiomiociti embrionali, neonatali, adulti e ipertrofici. Questo studio ha definito l’importanza della modulazione dinamica del DNA idrossimetilato nel regolare il programma trascrizionale dei cardiomiociti sia nello sviluppo che nell’ipertrofia.
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Buccheri, Germana. "Oscillazioni meccaniche in sistemi biologici." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2014. http://hdl.handle.net/10556/1424.

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2012 - 2013
Lo scopo di questa attività di ricerca è quello di studiare il campo di vibrazioni meccaniche associato a due sistemi fisici naturali: l’ apparato fonatorio e il cuore. Le vibrazioni meccaniche della trachea e della laringe emesse da un operatore che produce un suono associato alle cinque vocali italiane sono state registrate utilizzando due Vibrometri laser Doppler e sono state confrontate con i rispettivi segnali acustici. Si è osservata una propagazione verso l'alto delle vibrazioni meccaniche ed è stato possibile stimare un ritardo temporale tra le due tracce registrate in due punti distinti della trachea, uno più vicino ai polmoni e l’altro più vicino alla laringe. Queste oscillazioni tracheali sono auto-oscillazioni nel tempo e sono associate alla frequenza di pitch, ciò indica un’ulteriore instabilità idrodinamica alla base della trachea. Questo porta a nuove intuizioni nel meccanismo che controlla il pitch nel discorso. Si mostra che i campi vibrazioni acustiche e meccaniche possono essere scomposti in due modi Landau, che sono cicli limite. Le caratteristiche di non linearità evidenziate suggeriscono un nuovo modello fenomenologico del tratto vocale. In questo modello la trachea svolge un ruolo fondamentale nella generazione dei suoni vocalici e contiene informazioni sulla frequenza di pitch. Una tecnica alternativa è suggerita per monitorare il corretto funzionamento del cuore. La vibrazione meccanica associata al cuore è stata indagata utilizzando due Vibrometri laser Doppler. Si dimostra che la trasformata di Hilbert del segnale registrato con i due Vibrometri ha un andamento temporale simile al segnale elettrocardiografico. Questa tecnica può fornire uno strumento diagnostico innovativo e prezioso nel campo della cardiologia. [a cura dell'autore]
The purpose of this work is to study the mechanical vibrations field in two natural physical systems: vocal tract and heart. The mechanical vibrations associated with trachea and larynx when Italian vowels are emitted are investigated by using two laser Doppler vibrometers and compared with the acoustic ones. An upward propagation of the mechanical vibrations is observed for which it is possible to estimate a delay between the traces: the mechanical oscillations at the trachea start before the larynx and the acoustic oscillations. These tracheal oscillations are self-oscillations in time and are associated with the pitch production, indicating a further hydrodynamic instability at trachea. This leads to new insights in the mechanism controlling the pitch in the speech. We show that acoustical and mechanical vibration fields can be decomposed in two Landau modes which are limit cycles. The evidenced features of nonlinearity suggest a new phenomenological model of vocal tract. In this model the trachea plays an important role for in the generation of vowel sounds and contains information on the frequency of pitch. An alternative technique is suggested to monitor the proper functioning of the heart. The mechanical vibration associated with the heart are investigated by using two laser Doppler vibrometers. We show that the Hilbert transform of the recorded signal with the two vibrometers is the envelope of the electrocardiographic signal. This technique can provide an innovative and valuable diagnostic tool in the field of cardiology. [edited by author]
XII n.s.
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Pace, Napoleone Carlo <1966&gt. "Valutazione delle funzioni cardio-respiratorie ed epatiche in pazienti con cuore univentricolare trattati con intervento di connessione cavo-polmonare totale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6856/1/pacenapoleone_carlo_tesi.pdf.

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Abstract:
L'intervento di connessione cavo-polmonare totale (TCPC) nei pazienti portatori di cuore univentricolare, a causa della particolare condizione emodinamica, determina un risentimento a carico di numerosi parenchimi. Scopo della ricerca è di valutare l'entità di questo danno ad un follow-up medio-lungo. Sono stati arruolati 115 pazienti, sottoposti ad intervento presso i centri di Cardiochirurgia Pediatrica di Bologna (52 pz) e Torino (63 pz). Il follow-up medio è stato di 125±2 mesi. I pazienti sono stati sottoposti ad indagine emodinamica (88 pz), test cardiopolmonare (75 pz) e Fibroscan ed ecografia epatica (47 pz). La pressione polmonare media è stata di 11.5±2.6mmHg, ed in 12 pazienti i valori di pressione polmonare erano superiori a 15mmHg. La pressione atriale media era di 6.7±2.3mmHg ed il calcolo delle resistenze vascolari polmonari indicizzate (RVP) era in media di 2±0.99 UW/m2. In 29 pazienti le RVP erano superiori a 2 UW/m2. La VO2 max in media era pari a 28±31 ml/Kg/min, 58±15 % del valore teorico. La frequenza cardiaca massima all'apice dello sforzo era di 151±22 bpm, pari al 74±17% del valore teorico. Il Fibroscan ha fornito un valore medio di 17.01 kPa (8-34.3kPa). Cinque pazienti erano in classe F2, 9 pazienti in classe F3 e 33 pazienti risultavano in classe F4. Nei pazienti con follow-up maggiore di 10 anni il valore di stiffness epatica (19.6±5.2kPa) è risultato significativamente maggiore a quello dei pazienti con follow-up minore di 10 anni (15.1±5.8kPa, p<0.01). La frequenza cardiaca massima raggiunta durante lo sforzo del test cardiopolmonare è risultata significativamente correlata alla morfologia del ventricolo unico, risultando del 67.8±14.4% del valore teorico nei pazienti portatori di ventricolo destro contro il 79.6±8.7% dei portatori di ventricolo sinistro (p=0.006). L'intervento di TCPC determina un risentimento a carico di numerosi parenchimi proporzionale alla lunghezza del follow-up, e necessita pertanto un costante monitoraggio clinico-strumentale multidisciplinare.
Single ventricle patients are treated with total cavo-pulmonary connection (TCPC) operation that, for the particular hemodynamic condition, can cause a multiorgan damage. Aim of the research is to evaluate the amount of this damage at a medium-long term follow-up. One hundred fifteen patients, operated in the Pediatric Cardiac Surgery Department of Bologna (52 pts) and Torino (63 pts), were enrolled. Mean follow-up was 125±2 months. Patients underwent hemodynamic evaluation (88 pts), cardiopulmonary exercise testing (CPET) (75 pts) and Fibroscan and hepatic echography (47 pts). Mean pulmonary artery pressure (PAP) was 11.5±2.6mmHg, and in 12 patients was more than 15mmHg. Mean atrial pressure was 6.7±2.3 mmHg and mean pulmonary vascular resistances (PVR) was 2±0.99 WU/m2. In 29 patients, PVR were more than 2 WU/m2. Mean peak VO2 was 28±31 ml/Kg/min, 58±15 % of the theoretic value. Mean peak heart rate during exercise was 151±22 bpm, 74±17% of the theoretic value. Mean hepatic stiffness evaluation at Fibroscan was 17.01 kPa (8-34.3 kPa). Five patients were in Metavir class F2, 9 in F3 e 33 in F4 class. Among patients with a longer than 10 years follow-up, hepatic stiffness evaluation was significantly higher (19.6±5.2 kPa) than in patients with shorter follow-up (15.1±5.8 kPa, p<0.01). Peak heart rate at CPET was significantly related to single ventricle morphology, resulting 67.8±14.4% of the theoretic value in right single ventricle patients and 79.6±8.7% in left single ventricle patients (p=0.006). TCPC operation cause a multiorgan damage proportional to follow-up length, and for this reason deserve a constant multidisciplinary clinico-instrumental monitoring.
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Pace, Napoleone Carlo <1966&gt. "Valutazione delle funzioni cardio-respiratorie ed epatiche in pazienti con cuore univentricolare trattati con intervento di connessione cavo-polmonare totale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6856/.

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Abstract:
L'intervento di connessione cavo-polmonare totale (TCPC) nei pazienti portatori di cuore univentricolare, a causa della particolare condizione emodinamica, determina un risentimento a carico di numerosi parenchimi. Scopo della ricerca è di valutare l'entità di questo danno ad un follow-up medio-lungo. Sono stati arruolati 115 pazienti, sottoposti ad intervento presso i centri di Cardiochirurgia Pediatrica di Bologna (52 pz) e Torino (63 pz). Il follow-up medio è stato di 125±2 mesi. I pazienti sono stati sottoposti ad indagine emodinamica (88 pz), test cardiopolmonare (75 pz) e Fibroscan ed ecografia epatica (47 pz). La pressione polmonare media è stata di 11.5±2.6mmHg, ed in 12 pazienti i valori di pressione polmonare erano superiori a 15mmHg. La pressione atriale media era di 6.7±2.3mmHg ed il calcolo delle resistenze vascolari polmonari indicizzate (RVP) era in media di 2±0.99 UW/m2. In 29 pazienti le RVP erano superiori a 2 UW/m2. La VO2 max in media era pari a 28±31 ml/Kg/min, 58±15 % del valore teorico. La frequenza cardiaca massima all'apice dello sforzo era di 151±22 bpm, pari al 74±17% del valore teorico. Il Fibroscan ha fornito un valore medio di 17.01 kPa (8-34.3kPa). Cinque pazienti erano in classe F2, 9 pazienti in classe F3 e 33 pazienti risultavano in classe F4. Nei pazienti con follow-up maggiore di 10 anni il valore di stiffness epatica (19.6±5.2kPa) è risultato significativamente maggiore a quello dei pazienti con follow-up minore di 10 anni (15.1±5.8kPa, p<0.01). La frequenza cardiaca massima raggiunta durante lo sforzo del test cardiopolmonare è risultata significativamente correlata alla morfologia del ventricolo unico, risultando del 67.8±14.4% del valore teorico nei pazienti portatori di ventricolo destro contro il 79.6±8.7% dei portatori di ventricolo sinistro (p=0.006). L'intervento di TCPC determina un risentimento a carico di numerosi parenchimi proporzionale alla lunghezza del follow-up, e necessita pertanto un costante monitoraggio clinico-strumentale multidisciplinare.
Single ventricle patients are treated with total cavo-pulmonary connection (TCPC) operation that, for the particular hemodynamic condition, can cause a multiorgan damage. Aim of the research is to evaluate the amount of this damage at a medium-long term follow-up. One hundred fifteen patients, operated in the Pediatric Cardiac Surgery Department of Bologna (52 pts) and Torino (63 pts), were enrolled. Mean follow-up was 125±2 months. Patients underwent hemodynamic evaluation (88 pts), cardiopulmonary exercise testing (CPET) (75 pts) and Fibroscan and hepatic echography (47 pts). Mean pulmonary artery pressure (PAP) was 11.5±2.6mmHg, and in 12 patients was more than 15mmHg. Mean atrial pressure was 6.7±2.3 mmHg and mean pulmonary vascular resistances (PVR) was 2±0.99 WU/m2. In 29 patients, PVR were more than 2 WU/m2. Mean peak VO2 was 28±31 ml/Kg/min, 58±15 % of the theoretic value. Mean peak heart rate during exercise was 151±22 bpm, 74±17% of the theoretic value. Mean hepatic stiffness evaluation at Fibroscan was 17.01 kPa (8-34.3 kPa). Five patients were in Metavir class F2, 9 in F3 e 33 in F4 class. Among patients with a longer than 10 years follow-up, hepatic stiffness evaluation was significantly higher (19.6±5.2 kPa) than in patients with shorter follow-up (15.1±5.8 kPa, p<0.01). Peak heart rate at CPET was significantly related to single ventricle morphology, resulting 67.8±14.4% of the theoretic value in right single ventricle patients and 79.6±8.7% in left single ventricle patients (p=0.006). TCPC operation cause a multiorgan damage proportional to follow-up length, and for this reason deserve a constant multidisciplinary clinico-instrumental monitoring.
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Poldi, Fabio <1987&gt. ""Sicilia nel cuore": storia di un amore tra due terre - Proposta di sottotitolaggio linguistico-culturale di una soap opera cinese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2357.

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Abstract:
在中国电视剧越来越受到关注,而且观众的比例日益上升。电视剧受到关注的原因在于它们代表世界的缩影,就是说,之所以电视剧吸引那么大观众的兴趣,是因为它们演的是普通人的普通生活。因此,它们也能被看为分析中国文化的重要工具。 本文的重点在于一篇中文题目叫«情系西西里»,英文题目叫«Love in Sicily»的剧本的中意翻译。电视剧的主要内容是关于来自西西里的女士和中国男人结婚之后的婚姻生活。该文的最终目的是讨论为了解决由文化或语言系统的不同所产生的问题翻译者所采取的策略。 研究的第一部分围绕翻译界的介绍,包括翻译这个词的定义, 它的历史,翻译理论以及在翻译界最为有名的理论者。除此之外,该文的第一部分还向读者提供了视听翻译的介绍。 第二部分讨论电视剧在中国的产生,它在中国的日益普遍性以及电视剧的主要特点。翻译是论文的结果。不仅如此,论文还探索把原文所提出的内容正确地传达到译文翻译者所采取的策略。
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RUGGERI, MARIA RITA GIUSEPPINA. "'CON ALEGREZZA DE CUORE'. LETTERE DELLA CONTESSA MARGHERITA TRIVULZIO AL CARDINAL FEDERICO BORROMEO CONSERVATE PRESSO LA BIBLIOTECA AMBROSIANA DI MILANO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/46247.

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Abstract:
La presente ricerca fornisce l’edizione critica delle oltre quattrocento epistole inviate dalla contessa Margherita Trivulzio al figlio, il cardinal Federico Borromeo, nel corso del quindicennio 1586-1601. Lo studio di tale nucleo di missive permette non solo di gettare nuova luce sulla figura del Borromeo, approfondendo la trama delle sue relazioni familiari, ma consente soprattutto la messa a fuoco di un personaggio finora rimasto in ombra eppure meritevole di essere scoperto, quello della nobile Trivulzio. A partire dallo studio del materiale epistolografico esaminato, la presente indagine si propone infatti di ricostruire il profilo biografico, il retroterra religioso e il livello culturale della contessa – quest’ultimo indagato anche sul piano dell’analisi linguistica – offrendo al tempo stesso anche un possibile itinerario di lettura delle numerose lettere destinate al celebre fondatore della Biblioteca Ambrosiana di Milano.
This research provides the critical edition of over four hundred letters sent by the countess Margherita Trivulzio to her son, Cardinal Federico Borromeo, between 1586-1601. The study of this nucleus of letters allows one not only to shed new light on the figure of Borromeo, analysing his family relationships, but allows a particular focus on a personality, who has so far remained little known and yet worthy of being discovered: that of the noble Trivulzio. Starting from the study of the examined epistles, the following analysis aims to reconstruct the biographical profile, the religious background and the cultural importance of the countess – the latter being investigated as well in terms of linguistic analysis – while at the same time it offers a possible itinerary of reading the numerous letters addressed to the famous founder of the Ambrosian Library of Milan.
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RUGGERI, MARIA RITA GIUSEPPINA. "'CON ALEGREZZA DE CUORE'. LETTERE DELLA CONTESSA MARGHERITA TRIVULZIO AL CARDINAL FEDERICO BORROMEO CONSERVATE PRESSO LA BIBLIOTECA AMBROSIANA DI MILANO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/46247.

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La presente ricerca fornisce l’edizione critica delle oltre quattrocento epistole inviate dalla contessa Margherita Trivulzio al figlio, il cardinal Federico Borromeo, nel corso del quindicennio 1586-1601. Lo studio di tale nucleo di missive permette non solo di gettare nuova luce sulla figura del Borromeo, approfondendo la trama delle sue relazioni familiari, ma consente soprattutto la messa a fuoco di un personaggio finora rimasto in ombra eppure meritevole di essere scoperto, quello della nobile Trivulzio. A partire dallo studio del materiale epistolografico esaminato, la presente indagine si propone infatti di ricostruire il profilo biografico, il retroterra religioso e il livello culturale della contessa – quest’ultimo indagato anche sul piano dell’analisi linguistica – offrendo al tempo stesso anche un possibile itinerario di lettura delle numerose lettere destinate al celebre fondatore della Biblioteca Ambrosiana di Milano.
This research provides the critical edition of over four hundred letters sent by the countess Margherita Trivulzio to her son, Cardinal Federico Borromeo, between 1586-1601. The study of this nucleus of letters allows one not only to shed new light on the figure of Borromeo, analysing his family relationships, but allows a particular focus on a personality, who has so far remained little known and yet worthy of being discovered: that of the noble Trivulzio. Starting from the study of the examined epistles, the following analysis aims to reconstruct the biographical profile, the religious background and the cultural importance of the countess – the latter being investigated as well in terms of linguistic analysis – while at the same time it offers a possible itinerary of reading the numerous letters addressed to the famous founder of the Ambrosian Library of Milan.
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