Academic literature on the topic 'Critiche'

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Journal articles on the topic "Critiche"

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ABBRI, FERDINANDO. "DISCUSSIONI CRITICHE." Nuncius 7, no. 1 (1992): 195–205. http://dx.doi.org/10.1163/182539192x00127.

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2

HACKMANN, WILLEM D. "DISCUSSIONI CRITICHE." Nuncius 2, no. 1 (1987): 203–13. http://dx.doi.org/10.1163/182539177x00863.

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3

ALBORN, TIMOTHY L. "DISCUSSIONI CRITICHE." Nuncius 3, no. 2 (1988): 227–50. http://dx.doi.org/10.1163/182539178x00402.

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4

MOCCHI, GIULIANA. "DISCUSSIONI CRITICHE." Nuncius 10, no. 2 (1995): 755–67. http://dx.doi.org/10.1163/182539185x00936.

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5

FINOCCHIARO, MAURICE A. "DISCUSSIONI CRITICHE." Nuncius 1, no. 1 (1986): 189–202. http://dx.doi.org/10.1163/182539186x00098.

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6

RENN, JÜRGEN. "DISCUSSIONI CRITICHE." Nuncius 3, no. 1 (1988): 193–241. http://dx.doi.org/10.1163/182539188x00113.

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7

SEGALA, MARCO. "DISCUSSIONI CRITICHE." Nuncius 5, no. 1 (1990): 239–56. http://dx.doi.org/10.1163/182539190x00723.

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8

TOUWAIDE, ALAIN. "DISCUSSIONI CRITICHE." Nuncius 6, no. 2 (1991): 279–93. http://dx.doi.org/10.1163/182539191x00858.

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9

BONSANTI, GIORGIO. "DISCUSSIONI CRITICHE." Nuncius 9, no. 1 (January 1, 1994): 299–303. http://dx.doi.org/10.1163/221058784x00148.

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10

MOCCHI, GIULIANA. "DISCUSSIONI CRITICHE." Nuncius 10, no. 2 (January 1, 1995): 755–67. http://dx.doi.org/10.1163/221058785x00930.

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Dissertations / Theses on the topic "Critiche"

1

MARCHESI, VALENTINA BARBARA. "LE PROSE CRITICHE DI EUGENIO MONTALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1037.

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Abstract:
Eugenio Montale (1896-1981) ha esercitato la professione di critico letterario per tutta la vita. A partire dal 1920 e poi sino alla morte, Montale ha collaborato con numerosi periodici e con le più importanti riviste letterarie del suo tempo. Nel 1948 viene poi assunto al "Corriere della sera", a Milano: qui diventa giornalista per mestiere e si dedica alla divulgazione della letteratura italiana ed europea, con una particolare attenzione a quelle inglese e francese. La presente ricerca analizza le sue prose critiche, individuandone le linee principali: autori e libri recensiti, temi e questioni culturali che Montale analizza nel corso della sua attività. Alcune figure di scrittori, critici e filosofi (Sergio Solmi, Emilio Cecchi, Benedetto Croce, Roberto Bazlen) rappresentano i confini ideali di un'idea di poesia, che Montale mostra nelle sue prose: dialogando con questi personaggi, egli riflette infatti sui principali problemi della cultura e della letteratura contemporanee. Lo stile critico di Montale si colloca perciò tra il giornalismo e la saggistica. Nell'ultima parte della ricerca si è cercato di individuare alcune importanti intersezioni tra prosa critica, prosa narrativa e poesia, che convivono nell'attività montaliana.
Eugenio Montale (1896-1981) has been a literary critic as long as he lived. Since 1920 till death, Montale worked together with many newspapers and with the most important literary reviews of his period. In 1948 was assumed at «Corriere della sera», in Milan: here he became a journalist as a job and dedicated himself to disclosure Italian and European literature, with a particular attention for English and French ones. This essay analyzes his critical proses, identifying their main themes: authors and books reviewed, themes and cultural issues which Montale wrote about as long as he wrote. Some figures of writers, critics and philosophers (Sergio Solmi, Emilio Cecchi, Benedetto Croce, Roberto Bazlen) represent the ideal boundaries for an idea of poetry, which Montale points in his proses: communicating with these figures, he reflects upon the main issues of contemporary culture and literature. Montale’s critical style can infact be placed between journalism and literary criticism. In the last part of this essays it has been tried to find out some important junctions between literary essays, narrative proses and poetry, living all together in Montale’s activity.
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MARCHESI, VALENTINA BARBARA. "LE PROSE CRITICHE DI EUGENIO MONTALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1037.

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Abstract:
Eugenio Montale (1896-1981) ha esercitato la professione di critico letterario per tutta la vita. A partire dal 1920 e poi sino alla morte, Montale ha collaborato con numerosi periodici e con le più importanti riviste letterarie del suo tempo. Nel 1948 viene poi assunto al "Corriere della sera", a Milano: qui diventa giornalista per mestiere e si dedica alla divulgazione della letteratura italiana ed europea, con una particolare attenzione a quelle inglese e francese. La presente ricerca analizza le sue prose critiche, individuandone le linee principali: autori e libri recensiti, temi e questioni culturali che Montale analizza nel corso della sua attività. Alcune figure di scrittori, critici e filosofi (Sergio Solmi, Emilio Cecchi, Benedetto Croce, Roberto Bazlen) rappresentano i confini ideali di un'idea di poesia, che Montale mostra nelle sue prose: dialogando con questi personaggi, egli riflette infatti sui principali problemi della cultura e della letteratura contemporanee. Lo stile critico di Montale si colloca perciò tra il giornalismo e la saggistica. Nell'ultima parte della ricerca si è cercato di individuare alcune importanti intersezioni tra prosa critica, prosa narrativa e poesia, che convivono nell'attività montaliana.
Eugenio Montale (1896-1981) has been a literary critic as long as he lived. Since 1920 till death, Montale worked together with many newspapers and with the most important literary reviews of his period. In 1948 was assumed at «Corriere della sera», in Milan: here he became a journalist as a job and dedicated himself to disclosure Italian and European literature, with a particular attention for English and French ones. This essay analyzes his critical proses, identifying their main themes: authors and books reviewed, themes and cultural issues which Montale wrote about as long as he wrote. Some figures of writers, critics and philosophers (Sergio Solmi, Emilio Cecchi, Benedetto Croce, Roberto Bazlen) represent the ideal boundaries for an idea of poetry, which Montale points in his proses: communicating with these figures, he reflects upon the main issues of contemporary culture and literature. Montale’s critical style can infact be placed between journalism and literary criticism. In the last part of this essays it has been tried to find out some important junctions between literary essays, narrative proses and poetry, living all together in Montale’s activity.
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Lizio, Luisa <1972&gt. "Trusts e sistema giuridico italiano: considerazioni critiche." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2004. http://hdl.handle.net/10579/221.

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Abstract:
II trust è certamente una delle espressioni giuridiche più peculiari di common law. Esso essenzialmente consiste in un meccanismo giuridico in forza del quale il costituente o settlor, trasferisce determinati beni ad un altro soggetto, il trustee, affinchè questi li gestisca in favore di un altro soggetto, detto beneficiary. Si tratta di uno schema generalmente trilatero, ma non necessariamente tale, in quanto è consentito allo stesso disponente di autodichiararsi trustee, a vantaggio di altri soggetti o in vista di un determinato scopo, o di assumere le vesti di beneficiario. In dipendenza della ratifica (1. n. 364/89) della Convenzione dell'Aja del 1° luglio 1985, sulla legge applicabile e sul riconoscimento dei trusts, è stato sollevato il problema dell'ammissibilità del trust nel sistema giuridico interno. Tale problema è stata posto al centro di un intenso e controverso dibattito dottrinale. Esso si articola essenzialmente in due interrogativi: e cioè l'individuazione della fattispecie che ne è oggetto ed i problemi che essa porrebbe rispetto all'ordinamento interno. Segnatamente, ci si chiede se il riconoscimento sia limitato ai soli trusts internazionali, cioè provenienti da ordinamenti-trust e aventi con essi elementi di collegamento, o sia esteso anche ai trusts privi di qualsiasi collegamento con tali ordinamenti e che, proprio in virtù del riconoscimento, sarebbero istituibili negli ordinamenti non trust, qual è il nostro. E' in tale alternativa che si da il quesito sull'(in)ammissibilità del trust interno, c.d."domestico" o "tricolore", come fattispecie interamente collocata nell'ordinamento italiano ad eccezione del rinvio negoziale ad una legge straniera conoscitrice dell'istituto. Su questo punto si fronteggiano due opposte opinioni. Dalla prima alternativa deriverebbe la limitazione del riconoscimento ai soli trusts internazionali, dalla seconda l'estensione ai trusts interni. A sostegno della alternativa che si oppone al trust interno si adduce il carattere abusivo di una tale fattispecie: la scelta negoziale di una legge regolatrice di un trust diversa da quella alla quale tutti gli elementi della fattispecie fanno riferimento darebbe luogo infatti ad un abuso della regola internazional-privatistica che consente la scelta del diritto applicabile ex art. 3, 3° comma Conv. Roma del 1980 sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali con il conseguente rischio di lesione di disposizioni imperative del diritto interno. La riconoscibilità del trust interno poggerebbe invece sul 1° comma dell'art. 3 Conv. Roma 1980: tale norma viene vista infatti come espressione di un principio generale che rimette all'autonomia privata la scelta della legge applicabile ai rapporti negoziali consentendo ai cittadini di uno Stato quello che viene chiamato lo "shopping del diritto", cioè l'adozione per contratto del diritto di uno Stato terzo. In base a tali premesse, la dottrina risulta essenzialmente polarizzata su due posizioni: quella che ritiene che ormai il trust abbia ingresso e pieno riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico, e quella che, invece, vorrebbe tale riconoscimento limitato in ragione dei principi di ordine pubblico che ne risulterebbero violati. Sono due essenzialmente i principi di ordine pubblico che sono stati ritenuti ostativi di una piena ricezione del trust. Innanzitutto il meccanismo proprio del trust sembrerebbe contraddire il principio di tipicità dei diritti reali: esso viene infatti solitamente tradotto nell'istituzione di due situazioni giuridiche contrapposte, il legai title del trustee e l'equitable interest del beneficiario, le quali avrebbero entrambe carattere di realità: a questi infatti è consentito di opporre il proprio diritto ai terzi aventi causa del trustee infedele, seguendo (tracing o following in the hands of third parties) nel loro patrimonio quei beni di questi abbia disposto in violazione degli obblighi impostigli dall'atto istitutivo (fatti salvi gli effetti dell'acquisto in buona fede). La seconda obiezione viene formulata rispetto all'effetto tipico del trust: l'opponibilità ai creditori del trustee del vincolo di destinazione gravante sui beni attribuiti in trust, e dunque l'esclusione di tali beni, pur in titolarità del trustee, dal patrimonio di questi aggredibile dai suoi creditori personali. Ciò che si ritiene contrasterebbe con il principio codificato dall'art. 2740 del codice civile, che sottopone alla garanzia generica dei creditori l'intero patrimonio del debitore. Entrambe le eccezioni di principio confluiscono nella obiezione della intrascrivibilità del trust, e più in generale, dell'ostatività dei principi cui risulta informato il sistema pubblicitario apprestato dal nostro ordinamento al fine di consentire la circolazione degli effetti propri del trust. E' da ciò che si fa derivare tutta una serie di eccezioni all'ammissibilità del trust interno e di smentite all'inammissibilità: il trust interno, si dice da una parte, non sarebbe trascrivibile, e dunque inopponibile, perché abusivo rispetto a principi inderogabili di ordine pubblico interno; dall'altra parte, invece, se ne afferma l'avvenuto riconoscimento per effetto della ratifica della Convenzione, e quindi la piena trascrivibilità, nonché la conformità al sistema interno proprio in dipendenza della Convenzione medesima. Essenzialmente dando luogo ad un circolo vizioso difficile ad arrestarsi. Di qui l'esigenza di 'mettere ordine': di individuare cioè i punti focali e di verificare la reale tenuta degli interrogativi intorno ai quali il dibattito si è svolto sino ad ora. Indagine che ci sembra imprescindibile al fine di una corretta formulazione del problema. Un primo obiettivo della ricerca è stato quello di verificare la natura della convenzione sul trust e l'ambito del riconoscimento che ne deriva. Si è inteso verificare, segnatamente, l'effettiva rilevanza dell'alternativa tra contemplazione del (solo) trust internazionale o (anche) del trust interno ai fini della soluzione del quesito di ammissibilità. Un secondo obbiettivo è stato quello di esaminare, più in generale, la portata delle eccezioni di principio che parte della dottrina italiana frappone all'ingresso di tale istituto nel nostro ordinamento. Segnatamente, se essi siano sempre correttamente invocati per contrastare l'ingresso del trust nel nostro sistema. Si è però ritenuto in via preliminare di effettuare una segnalazione. La scindibilità del problema della compatibilità del trust su due livelli distinti: il livello della generale compatibilità del trust come dispositivo giuridico col nostro sistema, e quello ulteriore della utilizzabilità di tale dispositivo come tecnica alternativa a tecniche contrattuali nominate rispetto a principi e regole che disciplinano l'autonomia privata in ciascun ambito causale. Trust is certainly one of the most particular juridical expression in Common law. Because of the versatility that characterized trust is very common also in other context to the traditional Anglo-Saxon one where it evolved, growing in the international economic and commercial field, where received many uses to satisfy different interests. The trust consists of a juridical mechanism in which the settlor transfers assets to another person, the trustee, so that the trustee can manage the assets in the interest of another person called beneficiary. It is a scheme which is usually trilateral but not necessarily so as the settlor can take the place of the trustee to the vantage of other subjects or with a specific scope (without beneficiaries) or to take the place of the beneficiary. The italian legal scholarship began a debate about these controversial legal device. Because of ratification of the Hague Convention of 1st July 1985, (1 364/89), with which the no trust systems have obliged to give citizenship to this device, but the problem of compatibility has arisen. There are two aspects to this problem: define how trust is composed and how it functions and observe how it affects into the internal legal system. In particular, the problem is whether to ask if the recognition of the trust is limited only to international trust coming from and connected with trust system or is extended to internal trusts to other systems which are not connected to trust systems. In this alternative there is the problem of the acceptability of the internal trust, so called "domestic" or "tricolore", which is connected completely to italian legal system with the exception of contractual choice of a foreign law of a trust system which regulate this device. The answer to this question depends on the riply to how international the trust is considered to be and in which cases it can be made valid. The exact problem is whether a contrast between different laws is necessary or not to give validity to the trust for the Convention. There two opposite positions related to these question. The first says that the validity is limited to international trust, while the second says that the validity s extended also to internal ones. The first says this device is "illegal" because the contractual choice of a foreign law which regulate the device is illegal when it regulates a device which is connected to a completely different foreign legal system. This type of choice would violate the "choice of law" rule described in art. 3, 3° co. Convey, of Roma 1980, and could also violated policy of internal law system. The validity of internal trust depends on the same art. 3 Convey. Roma 1980: this norm is considered as an expression of the general principle that gives the right to an individual to choose a law which is applicable to contractual relationship giving the citizens of one state that which is called "shopping for law", which is the adoption by a legal contract of the law of a third state, which gives to the individual the possibility to determine the content of a contract trough the contractual choice of a foreign law, within the limits of the internal policy norms. From the above derive other objections to the acceptability of internal trust but also agreement. In fact legal opinion is polarized over these two positions: there are those who consider that trust has already entered and is fully recognized in our juridical system. However there are those to would like to limit this recognition based on principle of policy that could violated by trust. Regarding the trust "enforceability against third parties" rule, which characterizes trust in common law system, there are two principles of policy (public order), which the academia considers hostile to a full reception of the trust. Above all, the mechanism of the trust contradicts the principle of numerous clauses of proprietary rights. In fact, this is usually translated in the institution of two opposite juridical situation, the legal title of the trustee and the equitable interest of the beneficiary, both of which are considered property rights, because both can be enforced against thirds parties. The second objection is formulated about the other typical effect of the trust: the enforceability against the trustee's creditors, which contrast with the principle codified in art. 2740 of the civil code, which includes the entire personal wealth of the debtor. Both the exception meet in the objection about the registration of trust and his enforceability into our juridical system. First objective of the research is to verify the nature of the Hague Convention about trust and the range of recognition that derive from it. It has been verified if that the recognition is limited to international trust, or can include internal trust. Also it has been verified if the alternative between international trust and internal one is very relevant to the solution of the question of the acceptability. Second objective is to examine more generally the objection based on the principle that part of the italian legal scholarship opposes the entry of this device into our legal system. In particular, from this investigation we can see that this principles are not always correctly interpreted to oppose the entry of trust into our legal system.
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Zambotti, Silvano <1950&gt. "Le alterne fortune critiche di Domenico Maria Federici." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2810.

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Abstract:
Il mio lavoro è consistito nell'analizzare le opere del Federici alla luce del giudizio critico su di lui espresso dal momento della sua scomparsa ai giorni nostri.In tale periodo egli ha goduto di alterna fortuna,prevalendo quasi sempre il giudizio negativo.Solamente negli ultimi decenni si è levata qualche voce a lui favorevole. Io ho cercato di raccogliere tutte queste testimonianze e vagliarne la credibilità, giungendo alla conclusione che molte delle critiche dalle quali fu investito non avevano fondamento. Da questa analisi sono escluse le opere a carattere teologico, che comunque furono quasi esclusivamente prodotte nella prima parte della sua vita. Il mio studio si è concentrato soprattutto sulle "Memorie Trevigiane sulle Opere di Disegno" e sull' Epistolario: sulla prima opera poichè è quella che più verte su fatti artistici, mentre sulla seconda in quanto eloquente testimonianza della qualità dei suoi corrispondenti e dei giudizi di essi su di lui.
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Falcomer, Giulia <1994&gt. "La tassazione dell'economia digitale: proposte e critiche avanzate." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13262.

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Abstract:
Oggi viviamo in un’epoca dominata dal settore digitale, la cui evoluzione ha portato molti vantaggi, soprattutto per le imprese e per i consumatori, ma ha dato vita a una serie di sfide dal punto di vista fiscale, poiché è risultato facile evitare la tassazione nei luoghi in cui vengono svolte le principali attività. Per questo, sia a livello nazionale sia internazionale, si ritiene necessario intervenire per regolare questo settore e garantire un’imposizione che sia in linea con i principi di imposizione stabiliti nel corso degli anni. Uno dei problemi maggiori riguarda il tema della stabile organizzazione, che nel corso degli anni è stato oggetto di continue elusioni da parte delle imprese del web. Con il Progetto BEPS, l’OCSE è voluto intervenire per avanzare delle modifiche da apportare a tale concetto, che sono state di recente recepite, con delle modifiche agli articoli de Modello OCSE e del TUIR. Anche il tema dei prezzi di trasferimento merita particolare attenzione, per questo le ACTION 8-10 del BEPS hanno proposto degli interventi e sono state in seguito avanzate delle soluzioni per l’attribuzione dei profitti tra i diversi Paesi in cui vengono svolte le attività. Da ultimo, deve essere analizzata la proposta di Web Tax europea promossa dalla Commissione nel marzo 2018 al fine di colpire le imprese del digitale e garantire un’equa tassazione.
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Marcolini, Marina. "Indagini critiche e filologiche su "Pensieri e Discorsi" di Giovanni Pascoli." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 1998. http://hdl.handle.net/10579/796.

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MUZZIN, SILVIA. "LA SCULTURA ROMANICA NELL'ALTO NOVARESE: CATALOGO E CONSIDERAZIONI CRITICHE SULLE MAESTRANZE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/172667.

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Abstract:
Romanic sculpture in the Northern area of Novara: catalogue and critical considerations about the workmen PhD thesis by Silvia Muzzin The purpose of this thesis is to study the sculptural decoration in the Romanic buildings of the Northern area of Novara. The author places this decoration inside a specific production context and she focuses on the lapicide workmen that have realized it , on their displacement and their background. The text is composed by three sections. The first two want to create a catalogue of the sculptural residues that are divided according to the their contexts. Another purpose of these sections is to study these contexts in an historical and structural way and to elaborate on the knowledge of their decoration through some comparative suggestions about Romanic sculpture considered in a larger area and in the specific one. On the other hand, in the third section it is possible to find a visual confirmation about these suggestions. Moreover the last section gives some historical and geographic elements for an elaboration of the area and, in the meantime, it provides the useful instruments for a revaluation of the previous data for the knowledge of the lapicides’ workmen that have directly handled on the considered buildings.
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Mancinelli, Nicolò <1980&gt. "Sul comportamento dinamico di macchine fresatrici in alcune condizioni critiche di lavorazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2666/1/nicolo_mancinelli_tesi.pdf.

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Abstract:
Questa tesi affronta lo studio di una tipologia di vibrazione autoeccitata, nota come chatter, che si manifesta nei processi di lavorazione ad asportazione di truciolo ed in particolare nelle lavorazioni di fresatura. La tesi discute inoltre lo sviluppo di una tecnica di monitoraggio e diagnostica del chatter basato sul rilievo di vibrazioni. Il fenomeno del chatter è caratterizzato da violente oscillazioni tra utensile e pezzo in lavorazione ed elevate emissioni acustiche. Il chatter, se non controllato, causa uno scadimento qualitativo della finitura superficiale e delle tolleranze dimensionali del lavorato, una riduzione della vita degli utensili e dei componenti della macchina. Questa vibrazione affligge negativamente la produttività e la qualità del processo di lavorazione e pregiudica l’interazione uomo-macchina-ambiente. Per una data combinazione di macchina, utensile e pezzo lavorato, i fattori che controllano la velocità di asportazione del materiale sono gli stessi che controllano l’insorgenza del chatter: la velocità di rotazione del mandrino, la profondità assiale di passata e la velocità di avanzamento dell’utensile. Per studiare il fenomeno di chatter, con l’obbiettivo di individuare possibili soluzioni per limitarne o controllarne l’insorgenza, vengono proposti in questa tesi alcuni modelli del processo di fresatura. Tali modelli comprendono il modello viscoelastico della macchina fresatrice e il modello delle azioni di taglio. Per le azioni di taglio è stato utilizzato un modello presente in letteratura, mentre per la macchina fresatrice sono stati utilizzato modelli a parametri concentrati e modelli modali analitico-sperimentali. Questi ultimi sono stati ottenuti accoppiando un modello modale sperimentale del telaio, completo di mandrino, della macchina fresatrice con un modello analitico, basato sulla teoria delle travi, dell’utensile. Le equazioni del moto, associate al processo di fresatura, risultano essere equazioni differenziali con ritardo a coefficienti periodici o PDDE (Periodic Delay Diefferential Equations). È stata implementata una procedura numerica per mappare, nello spazio dei parametri di taglio, la stabilità e le caratteristiche spettrali (frequenze caratteristiche della vibrazione di chatter) delle equazioni del moto associate ai modelli del processo di fresatura proposti. Per testare i modelli e le procedure numeriche proposte, una macchina fresatrice CNC 4 assi, di proprietà del Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni Meccaniche Nucleari e Metallurgiche (DIEM) dell’Università di Bologna, è stata strumentata con accelerometri, con una tavola dinamometrica per la misura delle forze di taglio e con un adeguato sistema di acquisizione. Eseguendo varie prove di lavorazione sono stati identificati i coefficienti di pressione di taglio contenuti nel modello delle forze di taglio. Sono stati condotti, a macchina ferma, rilievi di FRFs (Funzioni Risposta in Frequenza) per identificare, tramite tecniche di analisi modale sperimentale, i modelli del solo telaio e della macchina fresatrice completa di utensile. I segnali acquisiti durante le numerose prove di lavorazione eseguite, al variare dei parametri di taglio, sono stati analizzati per valutare la stabilità di ciascun punto di lavoro e le caratteristiche spettrali della vibrazione associata. Questi risultati sono stati confrontati con quelli ottenuti applicando la procedura numerica proposta ai diversi modelli di macchina fresatrice implementati. Sono state individuate le criticità della procedura di modellazione delle macchine fresatrici a parametri concentrati, proposta in letteratura, che portano a previsioni erronee sulla stabilità delle lavorazioni. È stato mostrato come tali criticità vengano solo in parte superate con l’utilizzo dei modelli modali analitico-sperimentali proposti. Sulla base dei risultati ottenuti, è stato proposto un sistema automatico, basato su misure accelerometriche, per diagnosticare, in tempo reale, l’insorgenza del chatter durante una lavorazione. È stato realizzato un prototipo di tale sistema di diagnostica il cui funzionamento è stato provato mediante prove di lavorazione eseguite su due diverse macchine fresatrici CNC.
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Mancinelli, Nicolò <1980&gt. "Sul comportamento dinamico di macchine fresatrici in alcune condizioni critiche di lavorazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2666/.

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Abstract:
Questa tesi affronta lo studio di una tipologia di vibrazione autoeccitata, nota come chatter, che si manifesta nei processi di lavorazione ad asportazione di truciolo ed in particolare nelle lavorazioni di fresatura. La tesi discute inoltre lo sviluppo di una tecnica di monitoraggio e diagnostica del chatter basato sul rilievo di vibrazioni. Il fenomeno del chatter è caratterizzato da violente oscillazioni tra utensile e pezzo in lavorazione ed elevate emissioni acustiche. Il chatter, se non controllato, causa uno scadimento qualitativo della finitura superficiale e delle tolleranze dimensionali del lavorato, una riduzione della vita degli utensili e dei componenti della macchina. Questa vibrazione affligge negativamente la produttività e la qualità del processo di lavorazione e pregiudica l’interazione uomo-macchina-ambiente. Per una data combinazione di macchina, utensile e pezzo lavorato, i fattori che controllano la velocità di asportazione del materiale sono gli stessi che controllano l’insorgenza del chatter: la velocità di rotazione del mandrino, la profondità assiale di passata e la velocità di avanzamento dell’utensile. Per studiare il fenomeno di chatter, con l’obbiettivo di individuare possibili soluzioni per limitarne o controllarne l’insorgenza, vengono proposti in questa tesi alcuni modelli del processo di fresatura. Tali modelli comprendono il modello viscoelastico della macchina fresatrice e il modello delle azioni di taglio. Per le azioni di taglio è stato utilizzato un modello presente in letteratura, mentre per la macchina fresatrice sono stati utilizzato modelli a parametri concentrati e modelli modali analitico-sperimentali. Questi ultimi sono stati ottenuti accoppiando un modello modale sperimentale del telaio, completo di mandrino, della macchina fresatrice con un modello analitico, basato sulla teoria delle travi, dell’utensile. Le equazioni del moto, associate al processo di fresatura, risultano essere equazioni differenziali con ritardo a coefficienti periodici o PDDE (Periodic Delay Diefferential Equations). È stata implementata una procedura numerica per mappare, nello spazio dei parametri di taglio, la stabilità e le caratteristiche spettrali (frequenze caratteristiche della vibrazione di chatter) delle equazioni del moto associate ai modelli del processo di fresatura proposti. Per testare i modelli e le procedure numeriche proposte, una macchina fresatrice CNC 4 assi, di proprietà del Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni Meccaniche Nucleari e Metallurgiche (DIEM) dell’Università di Bologna, è stata strumentata con accelerometri, con una tavola dinamometrica per la misura delle forze di taglio e con un adeguato sistema di acquisizione. Eseguendo varie prove di lavorazione sono stati identificati i coefficienti di pressione di taglio contenuti nel modello delle forze di taglio. Sono stati condotti, a macchina ferma, rilievi di FRFs (Funzioni Risposta in Frequenza) per identificare, tramite tecniche di analisi modale sperimentale, i modelli del solo telaio e della macchina fresatrice completa di utensile. I segnali acquisiti durante le numerose prove di lavorazione eseguite, al variare dei parametri di taglio, sono stati analizzati per valutare la stabilità di ciascun punto di lavoro e le caratteristiche spettrali della vibrazione associata. Questi risultati sono stati confrontati con quelli ottenuti applicando la procedura numerica proposta ai diversi modelli di macchina fresatrice implementati. Sono state individuate le criticità della procedura di modellazione delle macchine fresatrici a parametri concentrati, proposta in letteratura, che portano a previsioni erronee sulla stabilità delle lavorazioni. È stato mostrato come tali criticità vengano solo in parte superate con l’utilizzo dei modelli modali analitico-sperimentali proposti. Sulla base dei risultati ottenuti, è stato proposto un sistema automatico, basato su misure accelerometriche, per diagnosticare, in tempo reale, l’insorgenza del chatter durante una lavorazione. È stato realizzato un prototipo di tale sistema di diagnostica il cui funzionamento è stato provato mediante prove di lavorazione eseguite su due diverse macchine fresatrici CNC.
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Tagliapietra, Riccardo <1996&gt. "Aree critiche di bilancio ed impairment test nella crisi pandemica Covid-19." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20218.

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Abstract:
Le imprese hanno dovuto affrontare una vera e propria sfida per la redazione e l’approvazione del bilancio 2020, caratterizzato dalle circostanze emergenziali sorte conseguentemente al diffondersi della pandemia Covid-19. L’avvento della crisi pandemica ha portato effetti devastanti non solo dal punto di vista sociale e sanitario, ma anche dal punto di vista economico mettendo in ginocchio numerose imprese italiane. Il seguente elaborato si concentrerà, inizialmente, sulle aree critiche di bilancio: tali aree sono caratterizzate da maggiore discrezionalità e per tale ragione potrebbero essere soggette a possibili manipolazioni di bilancio (Earnings Management), volte a fornire una rappresentazione non veritiera e corretta di alcune voci di bilancio. Al fine di evitare azioni manipolative e, soprattutto, al fine di sostenere le imprese, verranno analizzati i principali interventi normativi sia a livello nazionale sia internazionale, i quali hanno rappresentato una facoltà significativa per le imprese che hanno risentito maggiormente delle conseguenze della pandemia. Successivamente, verrà fornita una panoramica generale sull’impairment test e sulla svalutazione delle attività aziendali, focalizzandosi soprattutto sull’avviamento. La pandemia da Covid-19 per intensità ed imprevedibilità costituisce per tutte le imprese un fattore esterno di potenziale presunzione di perdita di valore e pertanto richiede un'analisi di impatto della crisi sul valore di tutte le attività immobilizzate. Per tale ragione, si farà riferimento agli effetti della pandemia sull’impairment test e alle linee guida dell’Organismo Italiano di Valutazione. Infine, vi saranno due analisi empiriche con obiettivi differenti. La prima si concentra nell’individuare quali sono stati gli effetti della pandemia a bilancio nelle società quotate italiane non finanziarie. Sarà presentata un'analisi, attraverso un confronto tra i dati relativi al bilancio 2019 e bilancio 2020, dei principali trend delle voci dell’attivo e del passivo, degli indici di redditività ed efficienza, degli eventuali cambiamenti della struttura finanziaria, e, infine, è stata effettuata una breve indagine sull’impairment dell’avviamento. Inoltre, si è voluto identificare, attraverso un’analisi settoriale, quali sono le imprese che, all’interno del Mercato Telematico Azionario, hanno subito maggiormente le circostanze emergenziali sopravvenute con l’avvento della pandemia e quali, invece, hanno resistito o registrato performance migliori. La seconda analisi riprende la tematica relativa alle manipolazioni di bilancio e si pone come obiettivo quello di individuare la correlazione tra gli incentivi dettati dagli Earnings Management e la rilevazione di una svalutazione conseguente all’impairment test. La tematica delle manipolazioni conseguenti alle svalutazioni di attività aziendali è stata ampiamente studiata in letteratura internazionale, nella quale gli studi empirici condotti in merito sono numerosi, ma lo stesso non si può affermare rispetto alla letteratura nazionale, nella quale invece gli studi a riguardo sono ancora numericamente bassi, anche se in costante aumento. Successivamente, sulla base della letteratura analizzata, si cercherà di individuare la possibile propensione alle manipolazioni nel contesto pandemico rispetto a quello pre-pandemico. Ci si concentrerà sia sulle politiche di bilancio volte ad accrescere l’utile d’esercizio sia quelle volte a rilevare svalutazioni (in eccesso o quando non vi è necessità), sfruttando la situazione di crisi, in modo idoneo da ottenere un miglioramento significativo negli esercizi successivi.
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Books on the topic "Critiche"

1

Bertoni, Alberto. Partiture critiche. Pisa: Pacini, 2000.

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2

Ferrone, Siro. Visioni critiche. Edited by Teresa Megale and Francesca Simoncini. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-382-7.

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Abstract:
Come un Giano bifronte, Siro Ferrone ha praticato lo studio e la critica teatrale, coniugando ricerca accademica ed esperienza da palcoscenico. L’attività di recensore, svolta con continuità, viene adesso per la prima volta trascritta e organicamente raccolta in volume. Gli articoli, apparsi sulle pagine de «l’Unità-Toscana», costituiscono oggi un’importante fonte per l’analisi di rilevanti spettacoli allestiti nei principali teatri toscani fra il 1975 e il 1983. Ne scaturisce la documentazione di un periodo di fertile e avanguardistica produzione teatrale, qui ripercorso attraverso le consapevoli e illuminanti testimonianze di uno dei principali storici italiani dello spettacolo.
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3

Tozzi, Federigo. Pagine critiche. Pisa: Edizioni ETS, 1993.

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4

Raffaella, Scarpa, ed. Prose critiche. Torino: Nino Aragno, 2012.

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5

Alberto, Bertoni. Partiture critiche. Pisa: Pacini, 2000.

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6

Carducci, Giosuè. Prose critiche. Milano: Garzanti, 1987.

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7

Carducci, Giosuè. Prose critiche. Milano: Garzanti, 1987.

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8

Bezzola, Guido. Schede critiche. Milano: Cisalpino-Goliardica, 1989.

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9

Bragaglia, Cristina. Critica e critiche. Milano: Cooperativa libraria I.U.L.M., 1987.

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10

Critiche epistemologiche al marxismo. Roma: Borla, 1986.

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Book chapters on the topic "Critiche"

1

Benso, Francesco. "Sistema attentivo esecutivo: osservazioni critiche e sviluppo." In Disturbi specifici del linguaggio, disprassie e funzioni esecutive, 41–84. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5349-6_4.

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2

Sturlese, Loris. "Meister Eckhart e la «cura monialium». Osservazioni critiche su un mito storiografico." In Textes et Etudes du Moyen Âge, 463–81. Turnhout: Brepols Publishers, 2006. http://dx.doi.org/10.1484/m.tema-eb.4.00315.

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3

Capone, Alessandro. "La versione latina del De salutari epiphania contra Apollinarium (= Pseudo-Atanasio, Contra Apollinarium liber II): note critiche." In Instrumenta Patristica et Mediaevalia, 161–74. Turnhout: Brepols Publishers, 2017. http://dx.doi.org/10.1484/m.ipm-eb.5.113034.

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4

Thomson, Aidan J. "Elgar’s Critical Critics." In Edward Elgar and His World, edited by Byron Adams, 193–222. Princeton: Princeton University Press, 2011. http://dx.doi.org/10.1515/9781400832101.193.

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5

Panza, Marco. "Dalla metafisica del moto alla scienza matematica della natura. Considerazioni critiche a proposito di alcuni problemi cinematici trecenteschi." In Textes et Etudes du Moyen Âge, 413–78. Turnhout: Brepols Publishers, 1994. http://dx.doi.org/10.1484/m.tema-eb.4.00417.

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6

Dalgliesh, Bregham. "Critique as Critical History." In Critique as Critical History, 205–37. Cham: Springer International Publishing, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-61009-2_7.

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7

Rodríguez, Juan Pablo. "Critical Theories and Social Critique." In Resisting Neoliberal Capitalism in Chile, 17–54. Cham: Springer International Publishing, 2019. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-32108-6_2.

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8

Dalgliesh, Bregham. "Introduction." In Critique as Critical History, 1–33. Cham: Springer International Publishing, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-61009-2_1.

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9

Dalgliesh, Bregham. "Critique and the Subject of Knowledge." In Critique as Critical History, 35–71. Cham: Springer International Publishing, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-61009-2_2.

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10

Dalgliesh, Bregham. "Critique and the Subject of Right." In Critique as Critical History, 73–100. Cham: Springer International Publishing, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-61009-2_3.

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Conference papers on the topic "Critiche"

1

Pugliano, Antonio, Simone Diaz, Elisabetta Moriconi, and Elettra Santucci. "L’antico sistema portuale ostiense: riconoscimento, interpretazione e divulgazione dei processi formativi edilizi e urbani." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7980.

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Abstract:
La presente Relazione descrive l’esito delle ricerche svolte presso il Dipartimento di Architettura dell’Università “Roma Tre”, in sinergia con il MiBAC, Soprintendenza Speciale ai Beni Archeologici, e l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Roma, circa lo studio storicocritico del sistema portuale ostiense inserito nel perimetro della Riserva Naturale del Litorale Romano. La finalità dello studio, condotto da chi scrive nell’ambito del “Programma di Azioni integrate di Ricerca e Formazione per la conservazione e la valorizzazione dei siti di Ostia e Portus (Dipsa-Mibac-SSBAR)”, è rivolto alla documentazione, a fini di restauro e valorizzazione, di tali importanti contesti materiali. Lo studio condotto, pertanto, si è basato sullo svolgimento di letture critiche delle fonti e del contesto materiale, applicando la metodologia propedeutica alla progettazione del restauro architettonico, e sulla definizione di proposte operative utili alla pratica della manutenzione e del restauro, oltre che alla programmazione degli interventi di valorizzazione. Lo studio è rivolto alla creazione di una sistema informatizzato che consenta, non solo di indagare gli aspetti storici, ma anche di essere utilizzato come strumento per la programmazione della valorizzazione e la gestione della conservazione e del restauro dei siti archeologici.
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2

Richardson, Shane, Tia Orton, Nikola Josevski, Wei Pei (Tandy) Pok, Andreas Sandvik, and Chris Jones. "A Critique of Critical Speed Yaw Mark Research." In SAE 2012 World Congress & Exhibition. 400 Commonwealth Drive, Warrendale, PA, United States: SAE International, 2012. http://dx.doi.org/10.4271/2012-01-0600.

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3

Rupakheti, Chandan R., and Daqing Hou. "CriticAL: A critic for APIs and libraries." In 2012 IEEE 20th International Conference on Program Comprehension (ICPC). IEEE, 2012. http://dx.doi.org/10.1109/icpc.2012.6240493.

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4

Yuwono, Untung, and Bernadette Kushartanti. "THE POWER OF ONLINE MEDIA: CRITICAL DISCOURSE ANALYSIS OF SECURITY CRITICS." In International Conference on Arts and Humanities. The International Institute of Knowledge Management - TIIKM, 2018. http://dx.doi.org/10.17501/icoah.2017.4202.

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5

Zhang, Xiaohe, and Xiaodong Zhu. "Critical Route Evaluation Model of Intersection Group Based on CRITIC Method." In 3rd International Forum on Connected Automated Vehicle Highway System through the China Highway & Transportation Society. 400 Commonwealth Drive, Warrendale, PA, United States: SAE International, 2020. http://dx.doi.org/10.4271/2020-01-5231.

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6

Noor, Umar Mohd. "Disagreement Amongst Hadith Critics: A Critical Review On Laknawī’s Rules Of Reconciliation." In INCoH 2017 - The Second International Conference on Humanities. Cognitive-Crcs, 2019. http://dx.doi.org/10.15405/epsbs.2019.09.51.

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7

"Front Matter: Volume 10287." In Critical Review Collection. SPIE, 1996. http://dx.doi.org/10.1117/12.2285236.

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8

"Front Matter: Volume 10283." In Critical Review Collection. SPIE, 1996. http://dx.doi.org/10.1117/12.2285111.

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9

"Front Matter: Volume 10284." In Critical Review Collection. SPIE, 1996. http://dx.doi.org/10.1117/12.2285114.

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10

"Front Matter: Volume 10274." In Critical Review Collection. SPIE, 1994. http://dx.doi.org/10.1117/12.2285117.

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Reports on the topic "Critiche"

1

DEFENSE THREAT REDUCTION AGENCY ALEXANDRIA VA. Militarily Critical Technologies List. Developing Critical Technologies. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, February 2002. http://dx.doi.org/10.21236/ada406679.

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2

Cox, Roger Gary, and David Gerald Robinson. Vulnerability of critical infrastructures : identifying critical nodes. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), June 2004. http://dx.doi.org/10.2172/919120.

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3

Mason, Bradford C. Putting the Critical Back in Critical Infrastructure. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, December 2015. http://dx.doi.org/10.21236/ad1009160.

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4

Price, David R. Technology in Transformation: Critical Strength or Critical Vulnerability. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, May 2001. http://dx.doi.org/10.21236/ada390421.

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5

Tomko, John S., and Jr. Critical Infrastructure Protection. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, April 2002. http://dx.doi.org/10.21236/ada401004.

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6

Hadnott, Crystal D. Mission Critical Partnership. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, November 2011. http://dx.doi.org/10.21236/ada565567.

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7

Loveland, Donald W. Finding Critical Sets. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, September 1985. http://dx.doi.org/10.21236/ada161368.

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8

Klesta, Matthew, and Bonnie Blankenship. Connectivity Is Critical. Federal Reserve Bank of Cleveland, September 2019. http://dx.doi.org/10.26509/frbc-cd-20190930.

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9

McPherson, Michael R. GPS and the Joint Force Commander: Critical Asset, Critical Vulnerability. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, May 2001. http://dx.doi.org/10.21236/ada390320.

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10

Chen, Kuo-Fu. Critical contaminant/critical pathway analysis - surface water transport for nonradioactive contaminants. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), November 1996. http://dx.doi.org/10.2172/477704.

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