Academic literature on the topic 'Crisi del diritto'

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Journal articles on the topic "Crisi del diritto"

1

Gottardi, Donata. "L'infiltrazione della concorrenza nella tutela del lavoro. Valorizziamo gli argini dei nuovi trattati europei." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 2 (November 2010): 108–31. http://dx.doi.org/10.3280/es2010-010009.

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Abstract:
L'A. dedica attenzione ai cambiamenti apportati dal Trattato di Lisbona sia sul versante dei diritti sociali sia sul versante della concorrenza. Finora si č pensato che il diritto del lavoro continuasse a cedere rispetto al diritto commerciale. Molti erano i segnali che andavano in questa direzione: le incertezze sul significato stesso di diritto del lavoro, la crescita del dumping sociale infra-Ue, la ripresa di pulsioni nazionaliste, la giurisprudenza della Corte di giustizia sui limiti alla contrattazione collettiva e allo sciopero. Č ora il momento di valorizzare le nuove prospettive aperte. La crisi economica e finanziaria ha messo in discussione l'idea di mercato autoregolantesi; nel sistema delle fonti, la concorrenza passa da principio a strumento e la protezione sociale e del lavoro č proiettata nell'economia sociale di mercato, garantita da una clausola sociale di valenza orizzontale. Č l'unica prospettiva possibile, se vogliamo evitare il tracollo del sistema di relazioni sindacali e del lavoro.
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Benvenuti, Marco. "Andata e ritorno per il diritto di asilo costituzionale." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (July 2010): 36–58. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002003.

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Abstract:
Sommario: Prologo1. La "svolta storica nella lotta all'immigrazione clandestina", ovvero della crisi del c.d. "sistema asilo" alla luce della recente pratica dei respingimenti in mare2. L'"identità di natura giuridica del diritto alla protezione umanitaria, del diritto allo status di rifugiato e del diritto costituzionale di asilo", ovvero della funzione emulativa del diritto di asilo costituzionale3. "La presenza del richiedente il diritto di asilo nel territorio dello Stato non č condizione necessaria per il conseguimento del diritto stesso", ovvero della funzione effettiva del diritto di asilo costituzionale
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3

Bisogni, Giovanni. "Dietro al velo del diritto positivo." Isonomía - Revista de teoría y filosofía del derecho, no. 55 (October 30, 2021): 118–41. http://dx.doi.org/10.5347/isonomia.v0i55.470.

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Abstract:
Dietro al velo del diritto positivo. A proposito di Il diritto contro se stesso. Saggio sul positivismo giuridico e la sua crisi, di Massimo La Torre Nel suo ultimo lavoro Massimo La Torre – Il diritto contro se stesso. Saggio sul positivismo giuridico e la sua crisi – sostiene una tesi ben precisa: se non vogliamo che il diritto sia solo violenza messa in forma, è bene prendere le distanze dal positivismo giuridico. Il rischio, tuttavia, è che l’antipositivismo finisca con il ‘buttare il bambino con tutta l’acqua sporca’. Il diritto moderno, infatti, prende forma nella dialettica fra morale e potere, fra cosa si decide e chi decide, in termini habermasiani fra “legittimità” e “positività”. Non è detto affatto che questa dialettica riesca a comporsi praticando solo il giuspositivismo, soprattutto poi se esso schiaccia la “legittimità” sulla “positività”. Ma anche un antipositivismo che si sbilanciasse in direzione della morale, di cosa si decide, in breve della sola “legittimità”, finirebbe con il cadere in un errore esattamente eguale e contrario a quello del positivismo.
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Rubino, Francesco. "Marxismo, ecologia e costituzione." DESC - Direito, Economia e Sociedade Contemporânea 2, no. 2 (February 21, 2020): 146–68. http://dx.doi.org/10.33389/desc.v2n2.2019.p146-168.

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Abstract:
Questo saggio analizza le origini del consolidamento progressivo della sensibilità ecologica negli ultimi cento anni, le rapporti tra l’ecologia e la costituzione e l’ampiezza teorica dei concetti di diritti fondamentali, diritti umani, democrazia, socialismo per evitare la catastrofe, non dimenticando che il discorso ecologico è nato nelle tradizione socialisti sovietici. Analizza anche dalla guerra come fonte di diritto e la legittima difesa ambientale nel diritto internazionale al ‘ambiguo’ ma necessario corollario del principio internazionale di solidarietà come uscita possibile alla crisi. La costruzione di altre nozioni come “beni pubblici globali” sembra, da molti, un’altra conseguenza di questa opposizione tra la protezione ambientale e gli interventi umanitari, entrambi su scala globale e planetaria. Salvare l’ambiente e salvare l’economia è il secondo grande problema: che cos’è la produzione ambientale e come funziona al di là delle tante assunzioni di responsabilità e dei tanti committments che non hanno séguito? Esiste un “capitale naturale del mondo”? è l’ultima questione del saggio, come da una decina d’anni si è legittimato un modo di vedere che punta alla valorizzazione del “capitale naturale del mondo”. Dinanzi una somma di argomenti critici e historici a tutti questi concetti, l’articolo tende a concludere che l’atteggiamento politico è proprio invece quello di un “evasionismo” dal Pianeta, di un abbandono cioè nei confronti di un pianeta ormai in crisi irreversibile.
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Gambino, Silvio, and Walter Nocito. "Governance europea dell'economia, crisi degli. Stati e diritti fondamentali: notazioni costituzionali." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (November 2012): 5–33. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2012-002001.

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Abstract:
La crisi economico-finanziaria ha importanti ricadute sul diritto interno e su quello europeo in termini di riforme accompagnate da previsioni di rango costituzionale sul vincolo del pareggio di bilancio, insieme con l'approvazione di nuovi trattati e la creazione di nuove strutture istituzionali in ambito europeo per assicurare il rispetto degli standard macroeconomici da parte degli stati membri dell'eurozona. Gli effetti di queste riforme si ripercuotono in particolare sulla tenuta del modello statale ed europeo di Welfare e sulla effettivitŕ dei diritti, con particolare riguardo a quelli sociali. Il saggio riflette su tali complesse tematiche evolutive (e di trasformazione) degli ordinamenti europei, interrogandosi problematicamente sulla stessa esigibilitŕ dei diritti sociali al livello di ordinamenti interni e di ordinamento dell'Unione, le cui costituzioni si ispirano al riconoscimento e alla garanzia di tali diritti.
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Piccone, Valeria. "I giudici e l'interpretazione fra diritto interno e diritto sovranazionale." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (July 2010): 58–74. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-003005.

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Abstract:
1. La crisi della cittŕ2. Due aspetti dell'agire3. La gestione del quotidiano4. Tempo e processo5. La grande direzione6. La giustizia procedurale7. Diritto e giustizia8. Gli Osservatorî e il Trattato di Lisbona9. Conclusioni
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Sgreccia, Elio, and Marina Casini. "Diritti umani e bioetica." Medicina e Morale 48, no. 1 (February 28, 1999): 17–47. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.808.

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Abstract:
Esiste un legame tra la riflessione sulla bioetica e quella sui diritti umani? Lo scritto muove da questo interrogativo per giungere dopo un’articolata analisi alla conclusione che il limpido e chiaro riconoscimento della dignità e del conseguente diritto alla vita di ogni essere umano a partire dalla fecondazione costituisce terreno e presupposto comune delle due discipline e, allo stesso tempo, è ciò che consente loro di non navigare verso le derive individualistiche dell’utilitarismo e del relativismo etico. L’analisi del rapporto fra diritti umani e bioetica parte da un dato storico e cioè dalla svolta che il processo di Norimberga e la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo hanno impresso nel cammino dell’umanità. Questa nuova tappa accompagna gli albori del “filone giuridico-normativo della bioetica” che nel corso degli anni assumerà sempre maggior consistenza, tanto da sfociare in un autonomo campo di riflessione noto sotto il nome di “biodiritto” o “biogiuridica”. A riguardo l’articolo presenta una disamina ricognitiva (non esente da osservazioni di tipo valutativo) dei principali documenti giuridici nazionali e internazionali che si occupano di “questioni di bioetica”. Dal ricco affresco di questi emerge da un lato la constatazione di un rapporto che esprime la necessità di un’integrazione fra diritti umani e bioetica, dall’altro l’urgenza di dare un solido ed autentico fondamento agli uni e all’altra. È questa una problematica di cruciale importanza, perché sia i diritti umani che la bioetica risentono di una crisi metafisica tanto più evidente e acuta quanto più ci si avvicina ai momenti di maggiore precarietà e debolezza dell’esistenza umana, nei quali la vita umana “è”, semplicemente “è”. In questo senso, l’embrione umano è l’emblema di ogni povertà ed emarginazione. La via d’uscita dalla “crisi” e dunque la ricerca del fondamento - sia per i diritti umani che per la bioetica - va trovata all luce della dignità umana, sempre presente con la stessa forza e intensità in tutti e in ciascuno, da rispettare e promuovere in primo luogo nel rispetto e nella promozione del diritto ad esistere che della dignità è la prima manifestazione, la più immediata concretizzazione.
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Gherri, Paolo. "Teología del diritto: il nome di una crisi?" Ius Canonicum 43, no. 85 (January 10, 2018): 249–99. http://dx.doi.org/10.15581/016.43.15031.

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Pocar, Valerio. "Presentazione. Riflettendo sul ruolo della sociologia del diritto." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 3 (February 2012): 65–73. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-003003.

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Abstract:
Presentando i saggi del dossier "Il lavoro e le regole: quale futuro oltre la crisi", l'autore si sofferma a riflettere sulla natura interdisciplinare della sociologia del diritto e sul suo ruolo in relazione alla scienza giuridica. Valerio Pocar, Presentation. Some remarks about the role of sociology of law [Interdisciplinarity - The role of sociology of law - Sociology of law v. legal science] Presenting the essays in the collection about "Work and rules: what future awaits us after the crisis?", the author dwells on the interdisciplinary nature of sociology of law and its role in relation to legal science.
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Pacchi, Stefania. "L’impatto del Virus Corona-19 sul diritto della crisi." Prisma Juridico 19, no. 2 (December 10, 2020): 319–46. http://dx.doi.org/10.5585/prismaj.v19n2.18706.

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Abstract:
A causa dell'esplosione del Covid-19 e del conseguente blocco, terribili problemi hanno colpito le aziende. Il governo italiano, come gli altri, si è adoperato per limitare i danni e scongiurare lo spettro di tanti fallimenti immediati. Quattro decreti legge (denominati Cura Italia, Liquidità, Rilancio, Semplificazione), adottati lungo una linea relativa all'andamento della situazione sanitaria, hanno introdotto misure con impatto diretto sulle aziende e sulle opzioni gestionali del amministratori. Gli obiettivi di questi quattro interventi differiscono: mentre il primo è una misura di contenimento dei danni, il secondo è sostenere la crisi di liquidità, il terzo per la riattivazione del sistema imprenditoriale e il quarto per favorire gli investimenti pubblici e la ripresa delle attività. l'economia. L'articolo illustra i principali interventi per aiutare le aziende colpite dal blocco.
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Dissertations / Theses on the topic "Crisi del diritto"

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CANZIAN, NICOLA. "La reviviscenza delle norme nella crisi della certezza del diritto." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2017. http://hdl.handle.net/10281/158259.

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Abstract:
L’oggetto della ricerca è la reviviscenza delle norme, intesa come ripresa in vigore di norme già abrogate a seguito del venir meno della norma abrogatrice, soprattutto in relazione ai profili della certezza del diritto. Si individuano le varie tipologie di reviviscenza possibile a seconda della causa che la determina (per abrogazione della norma abrogatrice, per illegittimità della norma abrogatrice…), specificando caso per caso quali siano gli effetti prodotti in concreto nell’ordinamento. Si cerca infine di dare una risposta al quesito se la reviviscenza sia una causa o una conseguenza della crisi della certezza del diritto e, al contempo, se essa sia sempre e comunque da considerarsi come fattore di incertezza. Si evidenziano casi in cui la reviviscenza può essere considerata un fenomeno che garantisce esiti più solidi e certi rispetto ad altre soluzioni (ciò, in particolare, con riferimento alla reviviscenza a seguito di illegittimità di norma abrogatrice).
The subject of the research is the restoration of laws, which happens when an abrogated law re-enter into force following the repeal of the original abrogating law; the research particularly analyses the above subject in relation to legal certainty. The research identifies the restoration of laws according to its causes (ex: restoration due to the repeal of the abrogating law or due to the illegitimacy of the abrogating law…) by specifying how each case would impact the legal system. The research also tries to answer the question whether the restoration is the cause or, on the contrary, the effect of the legal certainty crisis and whether it should always be considered as an element of uncertainty. It will also highlight that in some situations the restoration could be rather considered as a positive factor to guarantee a better outcome than other solutions (especially regarding the restoration due to the illegitimacy of the abrogating law).
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De, Nes Matteo <1986&gt. "Diritti costituzionali e misure di austerità nell’Eurozona: dalla giurisprudenza della crisi al caso del diritto all’istruzione in Italia." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/10282.

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Abstract:
La tesi affronta innanzitutto il problema della tutela dei diritti fondamentali nel quadro dell'attuale crisi economico-finanziaria dell'Eurozona, soffermandosi sul ruolo svolto dalle corti supreme e costituzionali. Un focus particolare è riservato alla Corte costituzionale italiana. La seconda parte del lavoro affronta il problema della disciplina costituzionale del diritto all'istruzione e del relativo finanziamento in Italia, con particolare riguardo alla problematica relativa delle scuole private paritarie.
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Centamore, Giulio <1984&gt. "Legislazione della crisi e rinvio al contratto collettivo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7209/1/centamore_giulio_tesi.pdf.

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Abstract:
La tesi analizza il mutamento in atto nelle fonti del diritto del lavoro, attraverso uno studio dei casi di rinvio dalla legge al contratto collettivo. Nella Parte I della tesi è affrontato il tema dei rapporti tra legge e contratto collettivo. In una prospettiva statica, i rapporti tra legge e contratto collettivo sono caratterizzati dall’operare dei principii di gerarchia e del favor: la legge prevede il trattamento minimo di tutela e il contratto collettivo può modificare tale trattamento in senso più favorevole al lavoratore. In una prospettiva dinamica, i rapporti tra legge e contratto collettivo sono più complessi: nell’ordinamento italiano, infatti, la disciplina del rapporto e del mercato del lavoro è caratterizzata da una valorizzazione degli apporti dell’autonomia collettiva. In particolare, il contratto collettivo è destinatario di una serie di rinvii, che lo autorizzano a completare la disciplina legale e a modificarla anche in senso meno favorevole al lavoratore, al fine di creare un mercato del lavoro maggiormente dinamico. Nella Parte II della tesi l’analisi si concentra sull’art. 8 della l. n. 148/2011. Tale disposizione è stata introdotta durante la crisi economico-finanziaria che ha colpito l’Italia tra il 2011 e il 2012, a seguito di trattative tra il Governo italiano e le istituzioni dell’UE, al fine di attribuire alle imprese uno strumento per incrementare la loro competitività e produttività. L’art. 8 autorizza il contratto collettivo a derogare in peius alla legge con riferimento a un arco tematico di materie e istituti che comprende l’intero profilo della disciplina del rapporto di lavoro, con alcune eccezioni. L’art. 8 rappresenta il punto di arrivo di una lunga evoluzione legislativa e consente di mettere in discussione la ricostruzione tradizionale dei rapporti tra legge e contratto collettivo basata sui principii di gerarchia e di favore.
The thesis seeks to analyse the change taking place in the sources of labour law, by examining the close relationship between statutory law and collective bargaining. Part I deals with the relationship between these two important sources of labour law. On the one hand, from a static perspective, the relationship between law and collective bargaining is characterised by the principle of hierarchy and the so-called principle of favor: while statutory law provides the minimum framework of protection, collective bargaining can only add to it, in a view of favouring the employee. On the other hand, from a dynamic perspective, the relationship between law and collective bargaining is more complex. In fact, for a long time the Italian legal framework regarding the employment relationship and the job market has been highlighting the importance of collective bargaining. Specifically, several provisions allow collective bargaining to either integrate or modify the legal discipline to the detriment of the worker, aiming at generating a more flexible labour market. Part II of the thesis seeks to shed light on the scope of Article 8 of the Italian Law n. 148/2011. Article 8 was enacted during the financial crisis that affected Italy in 2011-2012, as a result of the negotiations between the Italian Government and the EU institutions, with a view to support the economic recovery and the companies’ increase of productivity. Art. 8 allows collective bargaining to derogate to statutory law with respect to the legal protection granted to the worker to the detriment of the latter, in a range of issues nearly encompassing the whole employment relationship’s legal regime, with only few exceptions. It represents the point of arrival of a long legislative evolution and it results in a reversal of the traditional framework of the relationship between statutory law and collective bargaining.
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Centamore, Giulio <1984&gt. "Legislazione della crisi e rinvio al contratto collettivo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7209/.

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Abstract:
La tesi analizza il mutamento in atto nelle fonti del diritto del lavoro, attraverso uno studio dei casi di rinvio dalla legge al contratto collettivo. Nella Parte I della tesi è affrontato il tema dei rapporti tra legge e contratto collettivo. In una prospettiva statica, i rapporti tra legge e contratto collettivo sono caratterizzati dall’operare dei principii di gerarchia e del favor: la legge prevede il trattamento minimo di tutela e il contratto collettivo può modificare tale trattamento in senso più favorevole al lavoratore. In una prospettiva dinamica, i rapporti tra legge e contratto collettivo sono più complessi: nell’ordinamento italiano, infatti, la disciplina del rapporto e del mercato del lavoro è caratterizzata da una valorizzazione degli apporti dell’autonomia collettiva. In particolare, il contratto collettivo è destinatario di una serie di rinvii, che lo autorizzano a completare la disciplina legale e a modificarla anche in senso meno favorevole al lavoratore, al fine di creare un mercato del lavoro maggiormente dinamico. Nella Parte II della tesi l’analisi si concentra sull’art. 8 della l. n. 148/2011. Tale disposizione è stata introdotta durante la crisi economico-finanziaria che ha colpito l’Italia tra il 2011 e il 2012, a seguito di trattative tra il Governo italiano e le istituzioni dell’UE, al fine di attribuire alle imprese uno strumento per incrementare la loro competitività e produttività. L’art. 8 autorizza il contratto collettivo a derogare in peius alla legge con riferimento a un arco tematico di materie e istituti che comprende l’intero profilo della disciplina del rapporto di lavoro, con alcune eccezioni. L’art. 8 rappresenta il punto di arrivo di una lunga evoluzione legislativa e consente di mettere in discussione la ricostruzione tradizionale dei rapporti tra legge e contratto collettivo basata sui principii di gerarchia e di favore.
The thesis seeks to analyse the change taking place in the sources of labour law, by examining the close relationship between statutory law and collective bargaining. Part I deals with the relationship between these two important sources of labour law. On the one hand, from a static perspective, the relationship between law and collective bargaining is characterised by the principle of hierarchy and the so-called principle of favor: while statutory law provides the minimum framework of protection, collective bargaining can only add to it, in a view of favouring the employee. On the other hand, from a dynamic perspective, the relationship between law and collective bargaining is more complex. In fact, for a long time the Italian legal framework regarding the employment relationship and the job market has been highlighting the importance of collective bargaining. Specifically, several provisions allow collective bargaining to either integrate or modify the legal discipline to the detriment of the worker, aiming at generating a more flexible labour market. Part II of the thesis seeks to shed light on the scope of Article 8 of the Italian Law n. 148/2011. Article 8 was enacted during the financial crisis that affected Italy in 2011-2012, as a result of the negotiations between the Italian Government and the EU institutions, with a view to support the economic recovery and the companies’ increase of productivity. Art. 8 allows collective bargaining to derogate to statutory law with respect to the legal protection granted to the worker to the detriment of the latter, in a range of issues nearly encompassing the whole employment relationship’s legal regime, with only few exceptions. It represents the point of arrival of a long legislative evolution and it results in a reversal of the traditional framework of the relationship between statutory law and collective bargaining.
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Furlan, Chiara <1989&gt. "Crisi d'impresa: sorte dei rapporti di lavoro nel fallimento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3697.

Full text
Abstract:
In un contesto di crisi come quello che stiamo attraversando, un problema da non sottovalutare è quello della tutela del lavoro e dell'occupazione. Il presente elaborato ha lo scopo di analizzare la posizione dei lavoratori alle dipendenze di un datore che si trovi nello stato di insolvenza tale da essere dichiarato fallito. La tesi si articolerà descrivendo prima il caso di cessazione del rapporto di lavoro nella dimensione liquidatoria, poi quello di prosecuzione dei rapporti di lavoro nella prospettiva della conservazione delle componenti positive.
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Chinellato, Laura <1988&gt. "LA SORTE DEI RAPPORTI DI LAVORO DIPENDENTE ALLA LUCE DEL NUOVO CODICE DELLA CRISI D’IMPRESA. LE NOVITÀ IN TEMA DI TRASFERIMENTO DELL’AZIENDA IN CRISI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16238.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro è volto a mettere in luce le principali novità introdotte dal D. Lgs. n. 14/2019 del 12 gennaio 2019, c.d. Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, il quale ha dato attuazione alla Legge di Delega 19 ottobre 2017, n. 155, con particolare attenzione al destino dei rapporti di lavoro subordinato facenti capo all’impresa nei cui confronti sia stata avviata la procedura di liquidazione giudiziale. L’obiettivo che si è inteso perseguire è quello di individuare le principali innovazioni apportate sul tema, con specifico riguardo al coordinamento tra normativa concorsuale e giuslavoristica, anche alla luce delle procedure di infrazione avviate da parte dell’Unione Europea nei confronti dello Stato Italiano. Dopo un breve richiamo circa le tutele riconosciute ai lavoratori a livello costituzionale, vengono analizzate le più importanti modifiche introdotte in tema di sospensione dei rapporti di lavoro, per poi focalizzarsi sul tema centrale del presente elaborato rappresentato dalle modifiche apportate all’art. 47, Legge n. 428/1990 in merito alla sorte dei rapporti di lavoro qualora si preveda il trasferimento dell’azienda in crisi, riservando brevi cenni al tema dei crediti per TFR e al mutamento di orientamento dell’INPS circa il ricorso al Fondo di Garanzia.
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Pozzato, Laura <1984&gt. "CRISI ECONOMICA E RICADUTE PREVIDENZIALI: RUOLO E DESTINO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2362.

Full text
Abstract:
La previdenza complementare nasce solo più tardi rispetto alla previdenza generale, che invece, partendo dal concetto di sicurezza sociale, trae origini nelle istituzioni corporative e poi nelle forme di auto protezione tipiche delle società di mutuo soccorso; l'obiettivo è dunque quello di colmarne le lacune, ma anche di destinare importanti risorse al risparmio, ovvero al mercato, sottraendole alla mano pubblica. Si rivela fondamentale indagare, dunque, in un momento storico di crisi economica e finanziaria, il ruolo assegnato al II e III pilastro (previdenza complementare collettiva ed integrativa individuale), in particolare alla luce delle nuove riforme messe in campo nel nostro Paese, ultima a livello temporale quella introdotta dal "Decreto Salva Italia" per opera del governo tecnico guidato dal Sen. Prof. Mario Monti. Tenendo presente anche la cornice europea e chiariti i principi fondamentali della previdenza complementare, con l'intento di delineare un moderno sistema efficace di previdenza privata, verrà formulata l'ipotesi di conversione in tutela obbligatoria per valorizzarne la sua funzione sociale, al di là del suo carattere "proteiforme", interrogandosi, infine, sulla possibilità che ad oggi, invece, la libertà privata poggi solo su un "pilastro di cartapesta".
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COLLA', RUVOLO Tobia. "Organizzazioni finanziarie internazionali, gestione delle crisi del debito sovrano estero e rispetto dei diritti umani." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2021. http://hdl.handle.net/11695/105840.

Full text
Abstract:
Oggetto e scopo del presente scritto è quello di approfondire alcune tematiche legate alla sostenibilità sociale del debito sovrano estero degli Stati e alle criticità dei programmi d’intervento a sostegno degli Stati in difficoltà. I finanziamenti agli Stati in difficoltà, provenienti tanto dalle organizzazioni internazionali finanziarie come il Fondo Monetario Internazionale o (in determinati casi) la Banca Mondiale, quanto da altri Stati (nell’ambito di riunioni informali come i vertici economici o, relativamente alla ristrutturazione del debito, i Club di Parigi e di Londra), infatti, sono subordinati all’applicazione di misure di condizionalità che, in particolar modo in occasione della crisi del 2008-2010, sono state improntate all’austerità. L’applicazione di tali misure ha causato un’eccessiva compressione e, in alcuni casi, a una violazione di taluni diritti riconosciuti agli individui dai principali trattati internazionali in materia di diritti umani. Gli organi di controllo sui diritti umani, determinate organizzazioni internazionali, nonché alcune corti costituzionali degli Stati beneficiari dei prestiti, hanno segnalato tale problematicità, rivelando come le politiche di condizionalità, non solo di fatto non abbiano risolto le crisi del debito sovrano se non in maniera temporanea, ma abbiano anche fatto abbassare gli standard di tutela dei diritti degli individui delle popolazioni coinvolte oltre i limiti consentiti dall’ordinamento internazionale e da taluni ordinamenti interni. Ciò ha portato la Comunità internazionale a chiedersi se fosse ipotizzabile configurare una responsabilità delle organizzazioni internazionali che, in occasione delle crisi del debito sovrano estero degli Stati, impongono a questi ultimi, per beneficiare dei prestiti, condizioni basate su politiche di austerity destinate a comprimere gli standard di tutela dei diritti degli individui. Tale valutazione va fatta anche alla luce del fatto che, sebbene uno Stato possa porre in essere misure regressive di tutela dei diritti umani, nella misura in cui essi siano finanziariamente condizionati, esso comunque è tenuto a garantire un minimum core standard (uno standard minimo di tutela), individuato dalla dottrina internazionalistica come limite invalicabile nella tutela dei diritti umani. Ulteriore obiettivo del presente scritto, pertanto, è quello di analizzare il regime di responsabilità delle organizzazioni economiche internazionali per le violazioni dei diritti umani conseguenti all’applicazione delle misure di austerità, sia alla luce dei Draft Articles on the Responsibility of International Organizations del 2011, nonché della giurisprudenza internazionale e interna in materia, per poi verificare in concreto i possibili rimedi (internazionali e interni) esperibili dallo Stato debitore e dagli individui. Se per le istituzioni dell’Unione europea tale aspetto appare più di semplice risoluzione grazie alla presenza di organi giurisdizionali interni all’organizzazione stessa, per le altre organizzazioni internazionali, la questione appare più complicata, a causa delle incertezze legate ai rimedi giurisdizionali internazionali e per le problematiche legate all’immunità delle organizzazioni internazionali dalla giurisdizione civile che, sebbene la dottrina sia ancora divisa al riguardo, costituiscono un potenziale impedimento alla tutela giurisdizionale dei diritti degli individui innanzi a una corte interna.
The object and the scope of the present work is to investigate some issues relating to the social sustainability of State sovereign debt and some weaknesses of the intervention programs to help the States in difficulties. Such loans, from both international financial organizations such as the International Monetary Fund or (in some cases) the World Bank, and other States (within the framework of informal meetings such as economic summits or, with respect to debt restructuring, the Paris and London clubs), are subject to the application of conditionality measures that, especially during the crisis of 2008-2010, have been characterised by austerity. The application of such measures has provoked a huge compression, and in some cases a violation, of certain human rights recognised by the main international treaties about human rights. Human rights monitoring bodies, some international organizations and some constitutional courts of the borrowed States have reported this problem, revealing how conditionality policies have not solved the crisis (if not temporarily) and have caused a lowering of the human rights standards beyond the limits allowed by international and domestic law. The International community, therefore, has questioned whether is configurable the responsibility of the international organizations that, during the sovereign debt crises, impose to the borrowing States, in order to get the loans, conditionality based on austerity measures destined to reduce human rights standards. In making this assessment, it is important to consider that, even if a State can impose regressive measures in the protection of human rights, when they are economically conditioned, it has to guarantee a minimum core standard identified by the international doctrine as insurmountable limit in human rights protection. Further scope of the present work is to analyse the responsibility regime of international financial organizations for the violations of human rights, on the basis of the Draft Articles on the Responsibility of International Organizations of 2011 and the international and domestic case law on the matter, to verify the international and domestic remedies available for the borrowing State and the individuals. If for the European Union institutions, such aspect is quite simple thanks to the presence within the organization of jurisdictional bodies, for other international organizations this matter is more complicated because of the uncertainties relating to international remedies and because of is still controversial in doctrine the international organizations immunity from domestic courts. This could be a potential obstacle to the judicial protection of individuals before a domestic court.
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Fidelbo, Costanza <1993&gt. "“Unite for Heritage: la protezione del patrimonio culturale nelle aree di crisi”." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13155.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi analizza quale risposta la comunità internazionale abbia dato agli attacchi deliberati e violenti perpetrati a detrimento del patrimonio culturale nell’ambito di situazioni di crisi e di conflitto. La trattazione si articola in tre capitoli, ognuno dei quali è organizzato in sezioni, paragrafi e sotto-paragrafi. Il I capitolo esamina le fonti di diritto internazionale in materia (fonti universali, atti delle Organizzazioni internazionali, fonti regionali). Il II capitolo si focalizza sull’azione condotta dall’UNESCO (dal 2015 ad oggi), volta ad adeguare la risposta internazionale rispetto a fenomeni – distruzione, saccheggio, traffico illecito – lesivi dell’integrità culturale dei popoli e dei territori colpiti e, dunque, del patrimonio culturale mondiale. Il risultato principale è rappresentato dall’adozione da parte della Conferenza Generale della “Strategia per il rafforzamento dell’azione dell’UNESCO per la protezione della cultura e la promozione del pluralismo culturale in caso di conflitto armato”. In questa cornice, specifica attenzione è rivolta allo studio di uno degli strumenti più innovativi ivi previsto, ovvero l’istituzione di meccanismi di rapido intervento e mobilitazione di esperti nazionali (“Task Force”). Il III capitolo esamina interventi e logiche di conservazione, restauro e ricostruzione (anche mediante il ricorso a tecnologie all’avanguardia) del patrimonio culturale colpito o distrutto in aree di crisi (Mali, Iraq e Siria).
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Ianni', Antonio <1985&gt. "Il cosiddetto fallimento dello Stato : profili giuridici delle crisi del debito sovrano." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12892.

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Abstract:
*** Il lavoro di tesi ha per oggetto l’analisi degli aspetti giuridici del c.d. fallimento economico-finanziario dello Stato. L’elaborato è introdotto per il tramite di un primo capitolo dedicato alla storia dell’insolvenza sovrana: il tutto principiando con le crisi debitorie latinoamericane di fine Ottocento. Un secondo capitolo è riservato invece, da una parte, alle modalità con cui finora si è proceduto alla ristrutturazione del debito sovrano, dall’altra, alle proposte che nel tempo si sono avvicendate in materia di possibili futuri regimi legali per la gestione del default statale. Il terzo capitolo offre una panoramica delle regole e dei principi - di elaborazione dottrinale e giurisprudenziale – in materia di ristrutturazione dell’insolvenza sovrana ad oggi ricavabili a livello internazionalistico. Il quarto e ultimo capitolo è impegnato nello studio dell’odierna crisi europea del default sovrano statale. In primo luogo si procede alla disamina dei rimedi politico-normativi messi in capo dalle Istituzioni europee: soprattutto per ciò che attiene la base giuridica pattizia posta a fondamento dell’intervento del FMI e dei c.d. Fondi salva-Stati. In un secondo momento l’indagine è rivolta alle conseguenze giuridico-sociali determinatesi all’interno degli ordinamenti di alcuni Membri assistiti. Infine, si prendono in considerazione le pronunce c.d. anticrisi della giurisprudenza costituzionale continentale, nonché quelle della giurisdizione di livello regionale (CGUE e Corte EDU).
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Books on the topic "Crisi del diritto"

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Guido, Alpa, Treves Renato 1907-, Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale., and Università di Perugia. Istituto di studi sociali., eds. Crisi dello stato e sociologia del diritto. Milano: Franco Angeli, 1987.

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Massimo, D'Antona, ed. Modificazioni del diritto del lavoro e crisi della tutela processuale. Milano: F.Angeli, 1994.

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3

Crisi e rinascita del diritto naturale in Leibniz. Milano: A. Giuffrè, 2000.

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Ponsetto, Antonio. Crisi del diritto naturale e nuove teorie morali. Milano: F. Angeli, 1986.

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Amendola, Adalgiso. I confini del diritto: La crisi della sovranità e l'autonomia del giuridico. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2003.

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6

Crisi del diritto romano, consolidazioni e codificazioni nel Settecento europeo. Bologna: Pàtron, 1985.

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Galantini, Luca. Relativismo giuridico: La crisi del diritto positivo nello Stato moderno. Milano: V&P, 2011.

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Foglio, Giuseppe. Dialettica del fascismo: Filosofia, politica e diritto di fronte alla crisi del Novecento. Roma: Aracne, 2012.

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9

Calabrò, Gian Pietro. Diritto alla sicurezza e crisi dello Stato costituzionale: Saggio di teoria e filosofia del diritto. Torino: G. Giappichelli, 2003.

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10

Ripepe, Eugenio. Alla ricerca della concezione marxista del diritto: Con un'appendice in tema di crisi nel e del marxismo. Torino: G. Giappichelli, 1987.

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Book chapters on the topic "Crisi del diritto"

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Fontana, Giorgio. "Il diritto del lavoro e i valori nella crisi." In Studi e saggi, 81–100. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-484-7.07.

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Abstract:
The essay deals with the relationship between values and labor law following in the first part a logical thread that moves from two essential foundations: Europe and the trade union. The author considers the crisis of these references as a crucial moment in the transformation of the value system. The dialectic between the different perspectives of labor law and the antithesis on the same vision of work in post-modern society are now reflected in the changes in the world of work. The current situation is being crossed by the pandemic crisis, which is also changing the way of understanding work. The prospect of degrowth and the crisis of the capitalist development model impose problems and new values, a renewed relationship between ethics and labor law.
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