Journal articles on the topic 'Costruzione del consenso'

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1

Artusi, Marco, and Andrea Maurizzi. "Le nuove frontiere del marketing politico: Internet come strumento di costruzione e gestione del consenso." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 3 (September 2010): 75–96. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-003007.

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Abstract:
Questo articolo si concentra sulle applicazioni digitali nella comunicazione politica e nello sviluppo del consenso, partendo dal presupposto che sia necessario superare la concezione di Internet come semplice mezzo di comunicazione di massa, ma che que- sto vada analizzato come strumento sociale di acquisizione, attivazione e coinvolgimento di persone attorno ad un movimento o idea politica. Le evoluzioni in senso sociale in atto nella Rete Internet stanno portando ad un'integrazione tra reale e virtuale, e stanno rendendo Internet una rappresentazione sempre piů fedele della realtÀ e delle reti sociali dei diversi soggetti: da qui nasce una grande opportunitÀ di costruzione del consenso. Sulla base di queste considerazioni, viene elaborato un modello di comunicazione politica in Internet, integrato nel processo di marketing politico ed articolato nelle fasi di acquisizione, attivazione e difesa. Il modello č basato sulla significativa esperienza di Barack Obama.
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2

Bianchini, Paolo. "La funzione pedagogica dell’estetica totalitaria. La scuola fascista e la celebrazione della Prima Guerra Mondiale in Italia. Il caso di Torino." Educar em Revista 35, no. 73 (February 2019): 135–60. http://dx.doi.org/10.1590/0104-4060.62734.

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Abstract:
SOMMARIO La scuola, anche dal punto di vista architettonico e dell’arredo scolastico, è senza dubbio un prodotto culturale tipico di ogni epoca storica. Durante il fascismo, essa ha svolto il compito di formare il cittadino-soldato, amante della patria e obbediente ai voleri del duce. Servendosi in maniera massiccia dell’arte e della bellezza, la scuola ha assunto un compito centrale nello Stato fascista, venendo incaricata della trasmissione di un’identità nazionale basata sul culto di coloro che erano morti per la costruzione dell’Italia unita. L’arte, in tutte le sue forme, ma specialmente quelle architettoniche e plastiche, è stata per questo abilmente utilizzata nel ventennio fascista come strumento di trasmissione di una pedagogia della morte e della guerra, considerata come imprescindibile per l’“italiano nuovo”. Il saggio indaga i meccanismi con cui l’estetica totalitaria fascista è stata applicata nelle scuole di Torino negli anni del primo dopoguerra, ricoprendo una parte imprescindibile - seppur insospettabile per molti - nella costruzione del consenso.
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3

Sciarra, Silvana. "Lauralba e le "stagioni" delle relazioni industriali. Un ricordo." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 172 (February 2022): 569–76. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-172004.

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Abstract:
In questo ricordo di Lauralba Bellardi si segnalano alcuni temi salienti sviluppati nella sua produzione scientifica. Ne emerge una figura di studiosa rigorosa e originale, impegnata nell'inquadrare le relazioni industriali in un quadro di regole e procedure. I suoi studi sulla contrattazione collettiva hanno contribuito alla costruzione di una cultura del consenso, trasfusa, tra l'altro, negli incarichi istituzionali da lei ricoperti.
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4

Ravenna, Marcella H. "Un caso esemplare di costruzione del consenso: la realizzazione dell'Aktion T4 nella Germania nazista." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 2 (May 2013): 329–48. http://dx.doi.org/10.3280/pu2013-002013.

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5

Gabriele, Nicola. "Tra "buona sociabilità" e avanguardia patriottica. Censura teatrale e costruzione del consenso in età risorgimentale." MEMORIA E RICERCA, no. 44 (November 2013): 25–42. http://dx.doi.org/10.3280/mer2013-044003.

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6

Benzoni, Riccardo. "Laicizzare la beneficenza. La distribuzione dotale nelle feste politiche del Regno d’Italia napoleonico (1805-1814)." Journal of Church History 2021, no. 1 (June 1, 2021): 3–17. http://dx.doi.org/10.24193/jch.2021.1.1.

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Abstract:
"Riassunto. Luogo privilegiato della costruzione del consenso per Bonaparte, le feste politiche del Regno d’Italia napoleonico (1805-1814) costituiscono un caso di studio alquanto significativo per osservare il processo di progressiva laicizzazione della beneficenza che ebbe luogo nella tarda età Moderna. Nel conferire una profonda accelerazione alle novità introdotte dai sovrani illuminati alla metà del secolo XVIII, le iniziative che vennero promosse in questo ambito dal regime napoleonico favorirono infatti la graduale assunzione da parte governo – e specificamente del ministero dell’Interno – di prerogative in precedenza spettanti alle autorità ecclesiastiche e ai gruppi confraternali. Attraverso lo studio della distribuzione delle doti alle fanciulle indigenti in occasione delle feste politiche, il lavoro si propone pertanto di lumeggiare i tratti della profonda trasformazione che ebbe luogo nel corso della stagione francese e di porre altresì l’accento sul cospicuo ritorno, ricercato dal regime tramite la distribuzione delle elargizioni, nei termini del radicamento dell’adesione."
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7

Maffi, Davide. "Blandire e premiare. Cavalieri milanesi di Santiago (1560-1700)." SOCIETÀ E STORIA, no. 127 (July 2010): 1–27. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-127001.

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Abstract:
Nell'Europa della prima etÀ moderna la costruzione del consenso e la cooptazione delle élites locali all'interno degli stati transnazionali era di vitale importanza per il mantenimento della stabilitÀ interna. In questo saggio l'autore analizza l'impiego da parte della corona spagnola dei cavalierati dell'ordine militare di Santiago per blandire l'aristocrazia dello Stato di Milano all'interno del processo di consolidamento del controllo in un'area di importanza strategica fondamentale per la politica della monarchia spagnola nell'Italia settentrionale e nell'Europa centrale. Un processo di larga durata che prende l'avvio dagli onori concessi alle vecchie famiglie della nobiltÀ feudale durante i regni di Filippo II e III, sino ad arrivare alla premiazione degli ufficiali aristocratici dell'esercito durante le guerre di Filippo IV, e l'ascesa delle "nuove" famiglie alla fine della dominazione spagnola.
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Bacuzzi, Marta. "La citta` della festa rivoluzionaria: l'utopia realizzata nella Parigi repubblicana di fine Settecento." TERRITORIO, no. 91 (June 2020): 7–18. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-091001.

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Abstract:
Le feste rivoluzionarie, una serie di celebrazioni che hanno segnato il corso dell'ultimo decennio del Settecento, traducono gli ideali della Rivoluzione francese in qualcosa di concreto, tangibile e accessibile a tutti, tanto da materializzare nella città di Parigi una vera e propria utopia. Questo contributo intende mettere in luce come la trasformazione fisica delle vie cittadine, nonostante abbia prodotto un allestimento temporaneo ed effimero, senza alcun effetto duraturo sulle condizioni di vita delle persone, si sia in realtà rivelata uno strumento indispensabile per la creazione di consenso e di conseguenza per la legittimazione del potere. Si intende dunque evidenziare il ruolo della costruzione ‘virtuale' dello spazio urbano nel plasmare l'immaginazione sociale, rivelando al contempo gli strumenti impiegati dall'élite intellettuale incaricata di progettare le cerimonie.
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Cooley, Alison. "A new date for Agrippa's theatre at Ostia." Papers of the British School at Rome 67 (November 1999): 173–82. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004542.

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Abstract:
UNA NUOVA DATA PER IL TEATRO DI AGRIPPA AD OSTIAQuest'articolo riesamina la data di fondazione del teatro di Ostia, e suggerisce che esso possa contribuire a un più generale modello di costruzione dei teatri tipico dell'impero in un periodo particolare del regno di Augusto. Vi è generale consenso sul fatto che il teatro di Ostia sia stato costruito nel periodo augusteo, dietro suggerimento del braccio destro di Augusto, Marco Agrippa, ma è stato talvolta associato con la prima parte del suo regno. La prima parte della discussione sottolinea l'importanza di un frammento epigrafico, che dovrebbe essere aggiunto ai due frammenti pubblicati come CIL XIV 82. Le due lettere del frammento suggeriscono l'ipotesi che la fondazione del teatro appartenga al periodo 18–12 a.C, e forse al 18–17 a.C. Il teatro di Ostia appartiene quindi ad un gruppo di teatri che furono costruiti fra il 25 ed il 15 a.C. e che sono associati con personaggi influenti che avevano legami personali con Augusto.
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Brizzi, Riccardo. "Aldo Moro, la televisione e l'apertura a sinistra." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (December 2010): 137–66. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-002007.

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Abstract:
Il saggio ricostruisce, attraverso il ricorso a fonti d'archivio inedite, le modalitŕ attraverso le quali il leader democristiano Aldo Moro si servě del mezzo televisivo nella fase di avvicinamento al centro-sinistra, tra il 1959 e il 1963. Se l'interesse della Dc verso il piccolo schermo era andato progressivamente crescendo all'indomani del congresso di Napoli (1962), in seguito all'affermazione della leadership di Amintore Fanfani, č soltanto con l'ascesa di Aldo Moro alla segreteria che la televisione - complice l'avvio delle trasmissioni di "Tribuna elettorale" a partire dall'autunno 1960 - inizia a svolgere un ruolo decisivo nella costruzione del consenso politico rivelandosi uno strumento indispensabile nella paziente opera di tessitura degli equilibri possibili operata da Aldo Moro all'interno del sistema politico italiano. L'autore, in particolare, sottolinea come il leader democristiano si servě del mezzo televisivo per rispondere a tre esigenze fondamentali, nella fase della cosiddetta «apertura a sinistra»: la legittimazione progressiva del partito socialista; la rivendicazione della centralitŕ del partito rispetto al governo; la progressiva conquista di autonomia della Dc rispetto alle gerarchie ecclesiastiche.
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Di Palma, Francesco. "La storiografia tedesca sulla Ddr a venti anni dalla caduta del muro. Bilanci, prospettive, limiti." MONDO CONTEMPORANEO, no. 3 (April 2011): 119–35. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-003005.

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Abstract:
Il testo qui pubblicato fornisce al lettore italiano un'introduzione critica agli sviluppi storiografici ed al dibattito politico ed intellettuale che lo studio della Ddr ha suscitato in Germania dalla fondazione dello Stato tedesco orientale nel 1949 fino ai nostri giorni. La sezione dedicata agli studi apparsi nella Ddr č volutamente contenuta. Ugualmente lo č quella in merito alle opere pubblicate in Germania occidentale negli anni della divisione, che risentivano inevitabilmente, a fronte di alcune pregevoli eccezioni, di pressioni ed influenze ideologiche. Il crollo dei regimi comunisti e la (ri-)apertura degli archivi alimentavano negli ultimi venti anni un vero e propriodi lavori dedicati alla Ddr. Il piů recentedi ricerca si sviluppa prevalentemente attorno a due tematiche specifiche. Sul fronte interno, una maggiore concentrazione sul rapporto partito-societŕ, con un occhio di riguardo per le dinamiche di rinnovo e "costruzione del consenso"; sul fronte esterno, una risorgenza delle analisi internazionali comparate, con l'obiettivo di radicare la storia della Ddr, ed in particolar modo l'attivitŕ politica e propagandistica della Sed, in un contesto transnazionale, comprendente anche i partiti comunisti del mondo occidentale.
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Cremaschi, Marco, and Silvia Lucciarini. "Quale agency per gli esperimenti urbani? Sperimentalismo e tattiche nel Grands Voisins a Parigi e al Mitreo di Corviale a Roma." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 128 (July 2022): 95–108. http://dx.doi.org/10.3280/sur2022-128009.

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Abstract:
A partire dagli anni Duemila nel repertoire delle idee urbanistiche, ha preso piede la cosiddetta "urbanistica tattica", o transitoria, un'iniziativa svolta su terreni non occupati e edifici vuoti che mira a coinvolgere la comunità circostante prima che il sito sia sviluppato. Un aspetto cruciale nelle analisi sull'urbanistica tattica nelle sue forme istituzionalizzate -e quindi nelle public policy- è relativo alla composizione delle arene locali, la rappresentazione dei diversi interessi, le narrative dei diversi attori, e la scelta dei processi negoziali nelle decisioni condivise. Ovvero quali meccanismi di costruzione del consenso all'interno dell'arena degli attori locali siano presenti nell'implementazione di politiche urbane transitorie, che si muovono tra competizione e collaborazione. Questo breve paper esamina queste dinamiche per esplorare natura e prossimità degli interessi degli attori in due casi: i Grands Voisins a Parigi e il Mitreo di Corviale a Roma.
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Paganoni, Maria Cristina. "Fra consumo e utopia. Il cibo planetario all'Expo 2015." CULTURE DELLA SOSTENIBILITA ', no. 6 (June 2010): 36–50. http://dx.doi.org/10.3280/cds2009-006003.

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Abstract:
Nel 2015 Milano ospiterŕ un'esposizione universale dedicata al rapporto fra cibo, salute e sviluppo sostenibile. Atteso come occasione per rilanciare la cittŕ, l'evento č giŕ da tempo anticipato da una campagna mediatica in costante espansione. Mediante gli strumenti dell'analisi del discorso e dei generi testuali, si sono confrontati documenti promozionali e articoli apparsi sulla stampa nazionale e internazionale inglese e francese per portare alla luce l'intreccio delle molteplici finalitŕ - culturali, sociali e commerciali - della manifestazione. A livello discorsivo si č rilevato che la campagna dell'Expo 2015 adotta un registro ufficiale pedagogico e universalista e ricorre a un'incalzante retorica delle promesse. Seppur velatamente, entrambe le caratteristiche mirano soprattutto alla promozione dell'aspetto commerciale dell'Expo, utilizzando a tal fine tecniche di marketing ben riconoscibili in filigrana e rappresentando il capoluogo lombardo come World City all'incrocio strategico fra locale e globale per ragioni di rebranding. Laddove lo sguardo disincantato della stampa internazionale registra le molte contraddizioni della complessa pianificazione dell'evento, la stampa nazionale riporta un conflitto di opinioni e valori che rende problematica la costruzione del consenso da parte dell'opinione pubblica. L'evidenza testuale rileva quindi serie discrepanze fra le molteplici narrazioni mediatiche. Tale cesura discorsiva e sociale rischia di minare non solo l'immagine dell'Expo come spazio sociale utopico del prossimo futuro, ma soprattutto la realizzazione di interventi significativi di riqualificazione urbana.
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Palumbo, Mauro, and Sonia Startari. "La valutazione e la certificazione delle competenze nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnico Superiore (IFTS) della Regione Liguria." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 50 (December 2012): 109–25. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050007.

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Abstract:
Il contributo intende descrivere l'esperienza di un progetto pilota della Regione Liguria sulla "creditizzazione" e la valutazione delle competenze acquisite nei percorsi di Istruzione Formazione Tecnico Superiore (IFTS). Tale sperimentazione ha comportato una riflessione con diversi stakeholder del mondo della scuola, della formazione professionale e delle imprese, sul concetto di competenza e di credito formativo e, soprattutto, sul come connetterli in un processo di riconoscimento e valutazione. I contenuti e le metodologie sono stati sviluppati in modo partecipato e la stessa partecipazione ha comportato la messa in discussione del modo in cui fino a quel momento i vari soggetti avevano operato e dei diversi significati che attribuivano ai diversi concetti implicati. In una prospettiva sperimentale sono stati affrontati alcuni dei principali problemi relativi alla costruzione e alla messa in pratica di una metodologia di valutazione e riconoscimento delle competenze e dei crediti; in questo modo si č pervenuti a definizioni convergenti che hanno permesso di mettere a sistema un modello condiviso, frutto di un vero e proprio reframing dei processi attivati. Infatti, il lavoro comune finalizzato alla condivisione di modelli e metodologie ha prodotto un consenso sul piano operativo che ha generato anche un lessico e una sintassi comune e una rivisitazione delle concettualizzazioni implicite con cui gli operatori si erano fino a quel momento accostati a questi temi.
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Bove, Maria. "Corpi di frontiera. La costruzione di una abitabilità psichica." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 1 (June 2022): 128–35. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-001009.

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Abstract:
In questo scritto l'autrice tenta di mostrare come il corpo si esprima come fron-tiera della pensabilità ma anche come veicolo importante di emozioni che non trovano nella parola alcuna possibilità espressiva. Il corpo può essere sentito come un intralcio, un ostacolo al lavoro analitico. L'autrice propone di vedere come il corpo da limite possa diventare una risorsa importante se la coppia analitica si consente di tollerare le attese, il vuoto, la sospensione di senso. Pensare al corpo richiede l'attivazione di nuovi modi di abitare la stanza d'analisi e forme di lavoro basate sul sostare su un limite/frontiera. I due casi clinici esposti, mostrano le esplosioni e le implosioni delle emozioni attraverso il corpo, un possibile lavoro sui silenzi o sulle difese dal pensiero in seduta. Si riflette, infatti, sulla necessità del la-voro sul presente, sul modo di danzare della coppia analitica, sull'umanizzazione dei vissuti del paziente, come elementi ineludibili per creazione di uno spazio abi-tabile per lo psichismo, che trova il suo fondamento nel corpo inteso come centro vitale del Sé.
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Levatino, Antonina, and Antoine Pécoud. "La difficile costruzione di un consenso internazionale sulla fuga dei cervelli." MONDI MIGRANTI, no. 2 (November 2014): 201–27. http://dx.doi.org/10.3280/mm2014-002010.

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Mazzone, Emanuele. "La creazione del rapport ericksoniano nella relazione terapeutica attraverso il gioco." IPNOSI, no. 1 (August 2011): 5–20. http://dx.doi.org/10.3280/ipn-2011-001001.

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Abstract:
Il setting terapeutico riproduce una realtŕ del "come se". La creazione di una realtŕ del "come se", nella quale l'individuo si muove a fini terapeutici, č l'esito del processo terapeutico ericksoniano. La migliore rappresentazione del "come se", risiede nell'interazione mediata dal gioco. L'attivitŕ ludica, di tipo senso- motorio, funzionale e simbolica, č universalmente riconosciuta ed esperita come elemento fondamentale nella costruzione delle interazioni umane. Il gioco, nelle sue caratteristiche verbali e non-verbali, facilita lo sviluppo del processo di "sintonizzazione" che č alla base di quella particolare relazione interpersonale, il "rapport", che consente alla terapia di progredire.
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Olivi, Alessandra. "Coltivando lo spazio pubblico: l'orto in cittŕ come forma di resistenza urbana." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 92 (February 2011): 103–22. http://dx.doi.org/10.3280/sur2010-092008.

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Abstract:
Partendo da una riflessione sull'importanza di analizzare i processi di costruzione della localitŕ, rompendo l'asimmetria tra dinamiche locali e globali e ricollocando la centralitŕ del luogo nei processi di costruzione identitaria, il presente articolo analizza l'evoluzione del movimento urbano del Huerto del Rey Moro nella cittŕ di Siviglia. Nel caso proposto, l'azione di resistenza urbana organizzata, diretta a contrastare lo sviluppo urbanistico di un'area abbandonata ubicata nel centro storico della cittŕ, si coniuga con una progettualitŕ concreta che prende la forma di orti comunitari autogestiti. L'analisi del conflitto sociale consente di far emergere significati latenti nella cittŕ contemporanea, che rimandano alla centralitŕ dello spazio pubblico e delle aree verdi, in particolare, come laboratori che consentono di riattivare la facoltŕ creativa dell'abitare urbano.
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Cartolari, R., L. Perugini, L. Vocino, and S. Boni. "Costruzione di trasparenti tridimensionali in tomografia computerizzata." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 1 (February 1996): 81–87. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900110.

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Abstract:
Viene presentata una tecnica che, partendo da normali acquisizioni TC, con la sola utilizzazione dei programmi di base del tomografo («on-the-scanner») consente di produrre modelli tridimensionali (3D) con visualizzazione, in trasparenza, di aree di interesse specifico (bersagli). La tecnica prevede la produzione di una serie di «immagini-maschera» alle quali vengono sovrapposte «immagini-bersaglio» nella stessa prospettiva, ottenute sia con semplice campionamento attraverso l'u-so della soglia ( thresholding) che attraverso segmentazione manuale. La costruzione dei trasparenti, oltre a rappresentare un potente mezzo di sintesi delle informazioni contenute nell' esame, può consentire valutazioni diagnostiche originali in pazienti portatori di voluminose protesi metalliche, sia grazie alla visione d'insieme del volume esaminato, sia riducendo in parte gli artefatti da effetto Hounsfield.
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Antenucci, Manuela, Fiorella Ceppi, Lucio Maciocia, and Chiara Manfredini. "La trasmissione transgenerazionale del dolore: espressione dell'abitare l'altro." INTERAZIONI, no. 1 (April 2022): 47–57. http://dx.doi.org/10.3280/int2022-001007.

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Abstract:
Gli autori mettono in evidenza come, nella pratica clinica del gruppo di Psicoanalisi Multi-familiare, l'emergere di ricordi traumatici e dei vissuti emotivi ad essi correlati consenta di percepire l'esistenza, nel mondo interno delle persone sofferenti, di "presenze" patogene, "presenze" che possiedono un potere di condizionamento permanente, segreto e occulto, molto difficile da cogliere in altri contesti. Intorno a tali "presenze" si strutturano identificazioni patogene che bloccano lo sviluppo di proprie risorse egoiche e il soggetto si vivrà abitato e posseduto da altri che gli impediscono di essere se stesso. In questo lavoro si descrive come gli specifici funzionamenti del gruppo consentano di avviare processi di costruzione di identificazioni trasformative che riducano gradualmente il potere patogeno di tali presenze; i rispecchiamenti reciproci, il funzionamento del gruppo come "mente ampliada", l'emergere della virtualità sana personale sono gli elementi che consentono di potere iniziare a pensare, attraverso l'altro, ciò che risultava impossibile pensare da solo, in particolare rispetto alle proprie interdipendenze patogene. La presenza dell'altro diventa sostegno nella scoperta di Sé autentico e la costruzione di un'identità soggettiva integra.
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Bacchetta, Maria Cristina. "Il fantasma nelle nevrosi. Due casi." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 20 (December 2010): 91–101. http://dx.doi.org/10.3280/cost2010-020007.

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Abstract:
Il lavoro che viene presentato riguarda delle riflessioni sul ruolo del fantasma, particolarmente nella nevrosi ossessiva ed anche nell'isteria. Pur tenendo separato il pensiero teoretico di Freud da quello di Lacan essi vengono qui connessi attraverso il supporto di sketch clinici.Trattare il problema del fantasma da un punto di vista clinico non č un lavoro semplice, tuttavia č cruciale per via del suo rilievo nel lavoro clinico. Dal fantasma noi muoviamo al desiderio nelle sue diverse manifestazioni cliniche. Riguardo al lavoro clinico, il fantasma implica una costruzione che č data in quella analisi, con quell'analista. Lo riflessione sui lavori clinici ci consente di approfondire la teoria. E questa č praticamente una prassi dove teoria e pratica si influenzano reciprocamente. Ogni volta noi partiamo da un sostrato teorico per il lavoro clinico e, a sua volta, anche la teoria č influenzata dal lavoro clinico.
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Talŕ, Paola. "Acque trasportate: l'acquedotto di Colognole e l'entroterra di Livorno." STORIA URBANA, no. 125 (April 2010): 169–86. http://dx.doi.org/10.3280/su2009-125009.

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Abstract:
Costruito tra il 1793 e il 1872 su progetto di illustri architetti ed ingegneri delle Regie Fabbriche Granducali, l'Acquedotto di Colognole funziona per la cittŕ fino al 1957; da allora viene abbandonato e approvvigiona solo alcuni piccoli centri collinari. Oggi ci troviamo di fronte ad un manufatto monumentale che ha perso la funzione per cui era stato costruito, ma non il suo valore storico e architettonico e la relazione con il paesaggio. La costruzione di questo acquedotto ha segnato l'evoluzione delle consuetudini delle popolazioni collinari e dei territori che ha attraversato trasformandone gli scenari. La comprensione dei complessi cambiamenti nel tempo consente una lettura del paesaggio di grande attualitŕ in merito a rilevanti questioni di conservazione e tutela. Il contributo inquadra il tema a partire dalle accresciute necessitŕ dell'approvvigionamento idrico della cittŕ e del porto di Livorno, illustra la complessa articolazione del lungo cantiere per la costruzione del nuovo acquedotto; infine dedica un'ultima parte all'importanza della conoscenza geografica del paesaggio, cosě come emerge dalle descrizioni dalle principali guide storiche del XIX secolo e dalle vicende della realizzazione della Passeggiata degli Acquedotti.
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Piazza, Roberta, and Simona Rizzari. "Verso la costruzione dell'identità professionale: un percorso di self-assessment per gli educatori del CdS L-19." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (April 2021): 65–77. http://dx.doi.org/10.3280/erpoa1-2021oa11514.

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Abstract:
L'esperienza del tirocinio rappresenta per gli/le studenti/esse del CdS L-19 un'occasione fondamentale per rafforzare la loro identità professionale. In particolare, essa consente di apprendere a gestire con consapevolezza e intenzionalità le dinamiche del lavoro educativo; fornisce un'occasione strutturata per la verifica delle conoscenze acquisite durante il percorso di studi; è in grado di creare un collegamento diretto tra la didattica universitaria e contesti lavorativi. Tuttavia, non sempre tale esperienza, per quanto fondamentale, è in grado di accompagnare gli studenti nel loro percorso di costruzione identitaria.Il progetto POT "SUPER", a cui il CdS L-19 dell'Università di Catania ha preso parte, ha consentito di ripensare all'esperienza del tirocinio con una maggiore focalizzazione sui percorsi di autoapprendimento e autovalutazione degli/le studenti/esse. I referenti del progetto hanno organizzato un percorso di self-assessment per i/le tirocinanti, finalizzato a descrivere le esperienze realizzate e a individuare le competenze acquisite durante il percorso di tirocinio. Il presente contributo analizza la costruzione del percorso, che ha richiesto una sua rimodulazione in considerazione del COVID, e i primi risultati conseguiti.
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von Salis, Thomas. "Il contributo di Armando Bauleo al concetto di gruppo." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 1 (March 2010): 67–76. http://dx.doi.org/10.3280/pu2010-001005.

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Abstract:
Il "gruppo operativo" (descritto dallo psicoanalista argentino Enrique Pichon- Rivičre) č visto come lo strumento metodologico e pratico della psicologia sociale psicoanalitica. Č caratterizzato dal compito che i membri del gruppo si sono dati ed č un'istanza a ponte tra individuo e societŕ. Questo modello consente di superare la dicotomia tra emozione e cognizione (comprensibile nella moderna societŕ industriale come la distanza tra il lavoratore ed il suo prodotto). La dicotomia č prodotta dall'ideologia, e questa tecnica consente all'operatore di liberarsi dalla sua passivitŕ. L'ipotesi di Armando Bauleo (1932-2008) č che la struttura gruppale sia la costruzione ideologica par excellence e attraverso di essa sia possibile evidenziare i meccanismi costitutivi dell'ideologia. Per fare ciň occorre mettere a fuoco la relazione gruppocompito ed il legame che unisce il conduttore a questa relazione.
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Felisatti, Ettore, Emilia Restiglian, Evelina Scaglia, Franca Zuccoli, Federica Gaetano, and Roberta Bonelli. "La progettazione del Questionario di Valutazione dei Laboratori (QVL) del Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2021): 25–55. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2021oa12064.

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Abstract:
Un gruppo di lavoro, costituitosi all'interno del Coordinamento dei Presidenti dei CdS in Scienze della Formazione Primaria e composto da docenti, ricercatori e tutor provenienti da alcuni atenei italiani, ha costruito, seguendo una metodologia di lavoro partecipativa, un Questionario per la Valutazione dei Laboratori (QVL) di Scienze della Formazione Primaria (SFP). Lo strumento è stato progettato a partire dalle informazioni ricavate da un'indagine somministrata ai Coordinatori dei Corsi di studio in SFP del Paese, dalle esperienze pregresse e dagli studi sui fondamenti del laboratorio dal punto di vista storico e culturale, e consente agli studenti di valutare anonimamente i laboratori ordinamentali secondo quanto delineato dal decreto 249/2010[1]. Il questionario si articola in sezioni che contemplano la rilevazione di molteplici aspetti dell'esperienza laboratoriale: oltre ai dati identificativi e di profilazione, permette agli studenti di esprimersi rispetto a dinamiche relative all'organizzazione, realizzazione, valutazione e conduzione del laboratorio considerato. Sono stati somministrati due pre-test che hanno permesso di migliorare lo strumento, soprattutto nella chiarezza e nella fruibilità, confermando nel complesso la sua struttura ipotizzata in prima stesura. Il contributo qui presentato si sofferma, nello specifico, sul processo di costruzione condivisa dello strumento e sul ruolo che la student voice ha avuto nella verifica della coerenza del questionario con l'esperienza laboratoriale realizzata.   [1] D.M. 10/09/2010, n. 249. Recuperato da: http://www.miur.it/documenti/universita/offerta_formativa/formazione_iniziale_insegnanti_corsi_uni/dm_10_092010_n.249.pdf.
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Braconnier, A. "La comprensione psicopatologica dell'adolescenza, ieri e oggi." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (July 2010): 7–22. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2010-002002.

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Abstract:
Il passaggio dall'infanzia all'etŕ adulta si č evoluto nel tempo, presentandosi diversamente nei diversi periodi storici. L'adolescenza si costituisce oggi in tre tempi articolati fra loro: il tempo dei cambiamenti, quello delle scelte e quello degli investimenti sull'identitŕ. Esaminando il rapporto fra costruzione dell'identitŕ e identificazioni, l'autore riconosce come problematica centrale dell'adolescenza la costruzione delle proprie identifi cazioni, processo complesso che, poggiando sulle immagini interiorizzate delle figure genitoriali, consente una rappresentazione sufficientemente coerente di Sé, della propria identitŕ e personalitŕ. Da un punto di vista psicopatologico la minaccia piů importante in adolescenza č quella depressiva, di cui sono analizzate le possibili manifestazioni (da un attacco alle capacitŕ di pensiero fino alle forme piů gravi di attacco al proprio corpo, come accade nei tentativi di suicidio). Il testo si conclude con una riflessione sul tema del segreto, inteso come necessitŕ umana, garante dell'autonomia psichica, e ricerca di complicitŕ.
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Mandrone, Emiliano. "La (s)composizione della flessibilitŕ lavorativa: modulazione, forma e organizzazione del lavoro." ARGOMENTI, no. 31 (June 2011): 35–63. http://dx.doi.org/10.3280/arg2011-031002.

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Abstract:
La flessibilitŕ lavorativa, intendendo i vari aspetti della relazione lavoratore-impiego, č composta da almeno 3 componenti: la modulazione oraria dell'impiego, la forma contrattuale e l'organizzazione lavorativa. L'obiettivo principale di questo articolo č la costruzione di indicatori sintetici in grado di misurare il livello di flessibilitŕ simultaneamente per le specifiche componenti, sia a livello individuale che aggregato. Inoltre la trattazione analitica di questi aspetti attraverso la lente normativa, economica e statistica consente anche una migliore identificazione della flessibilitŕ propria, legata a istanze temporanee, da quella impropria, usata per finalitŕ diverse da quelle previste dalla Legge. In questa seconda parte, infatti, si concentrano i costi economici e sociali piů rilevanti della flessibilitŕ. Sono stati usati prevalentemente i dati Isfol Plus 2008.
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Perkins, P., and S. Schafer. "The excavation of the Villa Pigneto Sacchetti." Papers of the British School at Rome 68 (November 2000): 269–320. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200003950.

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Abstract:
LO SCAVO DELLA VILLA PIGNETO SACCHETTII resti della Villa Pigneto Sacchetti, progettata da Pietro da Cortona, sono stati localizzati e parzialmente scavati nel 1992. Lo scavo ha rivelato che il Casino è sopravvissuto appena sopra il livello di fondazione e che anche le parti più interne del ninfeo e della grotta sono sopravvissute. I risultati dello scavo consentono una rivalutazione della correttezza delle piante del XVIIII secolo. Due fasi di sviluppo sono state riconosciute — inizialmente una piccola fontana, e successivamente una villa di più grandi dimensioni con un ninfeo e una grotta. La villa è risultata essere di progetto originale e non una ristrutturazione di un edificio gia esistente, come creduto in precedenza. L'analisi dei resti archeologici e dei documenti che sono sopravvissuti consente una rivalutazione della datazione della costruzione, con una prima fase risalente alia metà del 1637 ed una seconda ad un periodo che va dal 1638 al 1644. I reperti archeologici sono pochi, ma la presenza di una serie di vasi da fiori con disegni araldici papali è degna di nota.
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Bellini, Roberta, Gianmauro Numico, Cristian Zanelli, and Daniela Kozel. "Efficientamento del processo di ricovero ordinario nei reparti medici: progetto e risultati di un intervento organizzativo." MECOSAN, no. 119 (November 2021): 57–88. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-119004.

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Abstract:
Nel contesto del dibattito sui fabbisogni di posti letto per acuti, la riflessione sulla potenzialità di un miglioramento della efficienza del percorso di ricovero è particolarmente rilevante. La degenza medica è ancora soggetta a fenomeni di eccessiva variabilità e di scarsa standardizzazione. Nell'ambito di un Dipartimento Internistico di una Azienda Ospedaliera abbiamo progettato la riorganizzazione della degenza medica attraverso: "1", l'indagine sui fattori che ostacolano il processo; "2", la costruzione di un sistema di reporting che ne consenta il governo; "3", l'intervento esteso a tutte le strutture mediche. Sono descritti i miglioramenti del processo e l'ottenimento di una riduzione significativa della durata media della degenza. L'esperienza documenta la possibilità di intervenire in modo trasversale attraverso un percorso di miglioramento organizzativo.
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Rubans’ka, Yuliya, and Gianfranco Franz. "Geografia del potere e grandi progetti urbani in una cittŕ dell'ucraina." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 104 (October 2012): 123–39. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104008.

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Abstract:
L'evoluzione delle politiche di sviluppo urbano nel contesto europeo degli ultimi decenni č stata caratterizzata da modifiche strutturali nelle relazioni di potere: dal governo della cittŕ, incentrato sulla pianificazione urbanistica e il piano regolatore si č passati a forme piů o meno articolate e solo in parte pluraliste di governance urbana, grazie alle quali importanti gruppi immobiliari, immobiliaristi improvvisati e free-riders, importanti gruppi industriali alleati con le grandi centrali del credito e della finanza, hanno trovato maggiori consensi politico-culturali e minori difficoltŕ procedurali nel dirigere, imporre e realizzare grandi progetti di trasformazione urbana. La progressiva crescita del mercato immobiliare, sostenuto e drogato dal mercato finanziario, ha facilitato la proposizione e la realizzazione di GPU, almeno fino al 2007/2008, anno del crack finanziario occidentale, dal quale sono rimasti parzialmente immuni Paesi emergenti le cui economie non erano state ancora tanto profondamente modificate dal sistema finanziario di Stati Uniti ed Europa occidentale. Con differenze di scala e di magnitudo una folta schiera di cittŕ europee e nordamericane si sono impegnate nella realizzazione di GPU, seguite in questo processo dalle principali cittŕ di Paesi emergenti o di potenze in via di consolidamento (Pechino, Shangai, San Paolo, Cittŕ del Messico ecc.). Anche cittŕ piccole e medie si sono impegnate nella sfida di innovare e trasformare i propri tessuti, la propria economia e il proprio rango urbano, investendo in progetti affidati molto spesso alle cosiddette "archistar" internazionali o a societŕ di progettazione parti- colarmente avanzate sui temi della costruzione ecologica e del risparmio energetico. Il presente saggio propone un caso studio particolarmente interessante, caratterizzato da dinamiche precipue e non riscontrabili in molti altri contesti: le recenti trasformazioni urbane nella cittŕ di Dnipropetrovsk (Nipropetrovsk), capoluogo dell'omonima regione, una delle cittŕ principali dell'Ucraina dal punto di vista economico, politico e culturale.
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Nuzzaci, Valentina. "Il gruppo di lavoro e la comunicazione della diagnosi. Riflessioni a partire dalla lettura del libro: "La diagnosi genetica: un dialogo per la cura. Storie cliniche negli Alberi della vita"." GRUPPI, no. 2 (October 2021): 194–200. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa2-2020oa12591.

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Abstract:
L'équipe può funzionare come un gruppo clinico "fondativo", dentro cui circolano idee, valutazioni e riflessioni, per poter giungere alla formulazione di un pensiero condiviso, metabolizzato e comprensibile anche dal paziente. La diagnosi è una costruzione e un dialogo, che deve includere tutte le parti e proseguire seguendo gli sviluppi dell'altro. Nel Test dell'Albero c'è la persona del paziente, le sue radici e i suoi frutti, nei percorsi della genia sindromica. Questi disegni sono una delle parti del modello di Consulenza Genetica Integrata (CGI) ideato dell'équipe multidisciplinare formata da neurologi, biologi, genetisti, che operano con psichiatri e psicologi, presso il Servizio di diagnosi e cura dell'IRCCS "Carlo Besta" di Milano. L'esperienza del modello della CGI è un esemplare modello di lavoro, espressione della potenza del gruppo di lavoro generato dall'équipe e dei gruppi che abitano il paziente e la stanza dei clinici. Lo strumento del gruppo di consultazione svolge la funzione di contenitore dinamico plurale vivente delle angosce di impotenza e di inutilità che le malattie genetiche suscitano nei curanti, che non possiedono cure efficaci. Il lavoro messo a punto da quest'équipe mostra come l'approccio gruppale consenta di evitare il burn out degli specialisti, ma anche di lavorare con maggior profondità, spessore scientifico e umano.
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Hajduk, Ryszard, and Maksym Adam Kopiec. "LA VITA CRISTIANA COME REALIZZAZIONE DELLA VERITÀ." Forum Teologiczne 20 (December 13, 2019): 47–59. http://dx.doi.org/10.31648/ft.4802.

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Abstract:
In un’epoca che mette in discussione l’esistenza della verità oggettiva e la possibilità di conoscerla, la Chiesa dice al mondo la verità che deriva dal Logos divino. Questa è la verità sull’amore di Dio che appare pienamente nella persona del Figlio di Dio, Gesù Cristo. Egli incarna la verità su Dio che è amore e rivela anche la verità sull’uomo, sulla sua chiamata e sul suo destino. Alla luce della verità di Dio, l’uomo può guardare a se stesso con amore e realizzarsi nell’amore, essendo creato a immagine e somiglianza di Dio. La verità proclamata dal cristianesimo è di altissimo livello, tenendo conto della sacralità e dignità di ogni essere umano. Essa aiuta le persone a usare correttamente la libertà che hanno. È la base per la creazione di strutture sociali che supportano lo sviluppo umano integrale e la costruzione di relazioni interpersonali sane. Non consente all’uomo di essere subordinato agli indicatori economici, né di essere strumentalizzato in vista del progresso scientifico e tecnico. A causa della verità oggettiva, anche le norme etiche ottengono la loro base non negoziabile e la loro giustificazione più profonda. Solo allora le norme etiche possono regolare, l’ars vivendi degli individui, il funzionamento dei fattori sociali, aiutando a risolvere problemi che appaiono nella vita sociale e politica, nonché negli affari e nell’economia.
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Conti, Caterina. "Affidamento del minore al servizio sociale. Indagine in sei comuni toscani." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (June 2021): 200–209. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-004020.

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Abstract:
L'affidamento del minore al servizio sociale è una misura soggetta a diverse interpretazioni rispetto al suo utilizzo, in quanto ha come unico riferimento la legge n. 888/56 "Minore irregolare per condotta o per carattere". Tale situazione genera non poche difficoltà nella costruzione dei progetti a favore dei minori e delle famiglie nel lavoro di servizio sociale territoriale. Per poter instaurare un confronto con la magistratura, è prima necessario che la comunità professionale organizzi spazi dedicati al dialogo allo scopo di confrontare le esperienze da cui costruire modalità operative condivise. I risultati della ricerca attuata nei sei comuni toscani conducono a una maggiore consapevolezza della presenza dell'affidamento e delle diverse modalità di gestione di esso. Il collocamento del minore, l'utilità e l'efficacia dell'utilizzo dell'affidamento a favore del minore rappresentano alcuni degli elementi di discussione tra gli assistenti sociali e non solo. Rimane di fondamentale importanza la richiesta di ricevere provvedimenti con prescrizioni specifiche e in linea con la mission della professione in un tempo definito entro cui attuarle, sottolineando l'importanza di legittimare il servizio sociale nella sua veste istituzionale in un dialogo costruttivo con la magistratura che consenta di definire protocolli operativi di riferimento.
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Cassani, Cristiano, Elena Giudici, and Silvia Rota. ""Viaggio alla ricerca delle parole per raccontare una storia... anche sempre la stessa, ma con parole diverse"." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 15 (December 2010): 83–124. http://dx.doi.org/10.3280/eds2011-015009.

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Abstract:
Michele De Lucchi racconta che la presenza di due maestri come Ettore Sottsass e Achille Castiglioni gli ha permesso di coniugare il disegno alla riflessione, insegnandogli da un lato l'importanza di fissare sulla carta l'idea quando giunge nella mente e dall'altro l'amore per il dialogo e l'ironia che fa crescere le idee per farle diventare progetti. La duplice influenza del mondo anglosassone e del mondo latino, che il suo studio ha sempre voluto avere, consente di mantenere separati o di unire, a seconda delle esigenze, momenti razionali e momenti istintivi: un team internazionale mantiene in equilibrio i due aspetti del fare progettuale. Il processo di costruzione di un'architettura, che spontaneamente porterebbe subito a una risoluzione formale, deve invece essere condotta lungo i binari della definizione funzionale, distributiva, degli spazi e dei percorsi. L'insegnamento č stato intrapreso da Michele De Lucchi come mezzo di sintesi e definizione del proprio metodo progettuale. Il nuovo modello che egli vuole trasmettere č quello dell'uomo artigiano, descritto da Richard Sennet: nel lavoro che svolge il progettista deve mettere un impegno personale che lo conduca alla gratificazione emotiva.
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Caruso, Bruno. "Nella bottega del maestro: "Il quarto comma del'art. 39 della Costituzione, oggi" (sapere, tecnica e intuizione nella costruzione di un saggio)." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 121 (April 2009): 53–76. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2009-121005.

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Abstract:
La rilettura intende ripercorrere l'itinerario culturale e il metodo di lavoro seguito da Massimo D'Antona nella stesura del suo ultimo saggio, non solo con riferimento ai contenuti, ma anche con l'intento di contribuire alla ricostruzione della biografia intellettuale dell'autore. La rilettura intende, infatti, segnalare ai giovani studiosi l'approccio culturale, tecnico e metodologico di un grande giurista, intellettuale impegnato in importanti processi di riforma. Sul piano dei contenuti la rilettura mette in luce come il saggio costituisca uno dei contributi piů originali di interpretazione costituzionale alternativa dell'art. 39 Cost. Nel saggio D'Antona propone, infatti, una lettura possibile ma assiologicamente orientata della seconda parte dell'art. 39. L'interpretazione aperta consente di superare la consueta "divisione" in due blocchi normativi della norma ("equiordinazione interferente"): la seconda parte dell'art. 39 viene affrontata con un approccio non piů normativistico (il contratto collettivo come fonte) ma a partire dalle dinamiche organizzative (la rappresentanza) del sindacato. La capacitŕ intuitiva e di argomentazione rivivono, nelle pagine dell'allievo, attraverso memorie e suggestioni collocate intorno al «nocciolo duro» dell'ultima lezione del maestro.
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Salvato, Valentina, and Giuseppe Paternostro. "LA NARRAZIONE COME STRUMENTO DIDATTICO E DI RICERCA NELLA ESPERIENZA DI ITASTRA." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 21, 2022): 49–62. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18153.

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Abstract:
L’obiettivo di questo lavoro è quello di presentare il ruolo della narrazione nel modello didattico e di ricerca della Scuola di lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo. In particolare, gli autori illustrano i tre pilastri su cui poggia l’impianto narrativo del modello di Itastra: l’autobiografia linguistica (§ 2); i laboratori artistico-narrativi (§ 3); la narrazione come pratica discorsiva metacomuncativa (§ 4). In conclusione del lavoro (§ 5) si evidenzia, da un lato, come la narrazione consenta di ampliare la capacità degli insegnanti di riflettere sulla loro attività didattica; dall’altro come essa contribuisca alla costruzione di una comunità di apprendimento centrata sulla forza che le lingue hanno di valorizzare le diversità e favorire la loro convivenza. Narrative as a teaching and research method. The experience of ItaStra The paper illustrates the role of narratives in the teaching and research model developed by the Italian language school for Foreigners of the University of Palermo (ItaStra). In particular, we discuss the three pillars on which the narrative model is based: linguistic autobiography (§ 2); artistic and narrative labs (§ 3); narrative as a meta-communicative practice (§ 4). In the last section (§ 5), we focus the fact that narrative can help teachers broaden their reflective capacity about teaching; narratives support the construction of a learning community where multilingualism plays a central role.
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Loy, Gianni. "Licenziamento, diritto del lavoro e ideologia." Revista Jurídica Trabalho e Desenvolvimento Humano 1, no. 1 (December 18, 2018): 202. http://dx.doi.org/10.33239/rtdh.v1i1.4.

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Abstract:
Em distintas fases históricas, pelo menos três, o Direito do Trabalho foi interrogado sobre a disciplina a ser aplicada à demissão ou ao recesso. Uma breve leitura dessas três fases consente de colocar em evidência as relações intercorrentes entre a norma e a elaboração doutrinária e jurisprudencial, isto é as “construções jurídicas” que acompanharam a sua evolução. Tomarei em consideração as fase das origens, a fase pós-constitucional e obviamente a fase atual. Eu o farei procurando colher o nexo com as ideologias do tempo para alcançar a conclusão que, fundamentalmente, o problema de fundo, que é o de escolher o modelo preferido, é sempre o mesmo e é focalizado no reconhecimento da assimetria das partes na relação de trabalho, e em particular no momento da demissão. Poder-se-á observar como o Direito do Trabalho, nesta matéria, resulta densamente tributário do predomínio de ideologias externas a ele. PALAVRAS-CHAVE: Direito do Trabalho. Relação de Trabalho. Demissão. Assimetria. Ideologia. Riassunto In distinte fasi storiche, almeno tre, il Diritto del lavoro si è interrogato sulla disciplina da applicare al licenziamento, o al recesso. Una breve rilettura di queste tre fasi consente di mettere in evidenza le relazioni intercorrenti tra la norma e l’elaborazione dottrinale e giurisprudenziale, cioè le “costruzioni giuridiche” che hanno accompagnato la sua evoluzione. Prenderò in considerazione la fase delle origini, quella post-costituzionale e ovviamente la fase attuale. Lo farò cercando di cogliere il nesso con le ideologie del tempo per arrivare alla conclusione che, in definitiva, il problema di fondo, che è quello scegliere il modello preferibile, è sempre lo stesso ed è incentrato sul riconoscimento della asimmetria della parti nel rapporto di lavoro, ed in particolare nel momento del recesso. Si potrà osservare come il Diritto del lavoro, in questa materia, risulti fortemente tributario dal predominio di ideologie esterne ad esso. PAROLE CHIAVE: Diritto del Lavoro. Rapporto di Lavoro. Licenziamento. Asimmetria. Ideologia. Abstract In distinct historical phases, at least in three of them, Labor Law has been questioned about which discipline to apply to the dismissal or to the withdrawal. A brief reading of these three phases intends to evidence the intercurrent relations between the norm and doctrinal and jurisprudential elaborations, that is, the “legal constructions” that have accompanied their evolution. I will take into consideration the origins phase, the post-constitutional phase and obviously the current phase. I will seek to grasp the link between the ideologies of the time in order to reach the conclusion that fundamentally the key issue, which is the choice for the preferred model, is always the same and focuses itself on the recognition of asymmetry between the parties in a labor relation, particularly in the moment of withdrawal. It will be possible to observe how Labor Law, in this matter, is strongly tributary to the predominance of ideologies external to it. KEYWORDS: Labor law. Work Relations. Dismissal. Asymmetry. Ideology.
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Muratore, Vicenza, Margherita Maniscalco, Stefania Pitingaro, and Francesco Fazio. "MAGISTER VITAE: EDUCARE OGGI SECONDO UNA PROSPETTIVA ERMENEUTICA." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, no. 1 (June 11, 2016): 297. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2015.n1.v1.256.

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Abstract:
Tutti noi nasciamo, ma nessuno nasce libero: a nessuno è concesso di scegliere dove, come e quando nascere; Heidegger parla, infatti, di originaria finitezza.La nascita dell’uomo è caratterizzata da una certa datità, che consegna l’uomo all’intero anonimato, che lo accompagna fino a quando egli stesso non sarà capace di prendere coscienza di sé, di giungere ad una vita autentica.Il mezzo, lo strumento per realizzare il passaggio dall’inautenticità all’autenticità è individuabile nell’educazione; essa, infatti, consente all’uomo di crescere nel terreno fertile delle relazioni.I rapporti con gli altri, infatti, si configurano come il “luogo” per esercitare la propria libertà,caratteristica fondamentale per dar vita ad un sé autentico, reale e non più ignoto.In questo fondamentale passaggio, si inserisce il ruolo del magister vitae, colui che aiuta a raggiungere il “Bene” all’interno di una relazione diadica, fatta di scambi cooperativi, ed interpersonali. Un rapporto, non occasionale né formale, ma un vero e proprio “apprendistato” nel quale lo scolaro acquisisce gli strumenti cognitivi, affettivi e relazionali per attribuire significati sempre nuovi ed originali alla realtà circostante ed il magister si impegna a gestire le antinomie legate al rapporto autorità/libertà.Un’autorità nel senso pieno dell’etimologia della parola, essere “autore di autori”, ed una “libertà liberante”, nel senso che ciascun uomo è libero di realizzarsi secondo la propria volontà, ma soprattutto secondo le proprie potenzialità.È in questo scambio dialogico che l’educazione assume le caratteristiche di un “dono”, intesocome atto di amore che ha come fine la realizzazione dell’altro, attraverso l’espressione piena di tutto se stesso, in una logica di scoperta, di costruzione della “verità”. Una verità che non è assoluta, ma che si costruisce passo dopo passo, per mezzo sia delle competenze, non aride e sterili, del magister ma anche e soprattutto attraverso le sue doti umane che fanno di lui un uomo, un educatore, un magister vitae che nemmeno il tempo potrà far dimenticare.
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Locurcio, Marco, Francesco Tajani, Debora Anelli, and Rossana Ranieri. "A multi-criteria composite indicator to support sustainable investment choices in the built environment / Un indicatore composito multicriteriale a supporto delle decisioni di investimento sul patrimonio edificato." Valori e Valutazioni 30 (August 2022): 85–100. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223006.

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Abstract:
The economic crisis generated by the current Covid-19 has scratched many of the certainties consolidated in the past, highlighting the fragility of the economic system and the need for a more efficient management of the investments. Extreme events, whether environmental, social, health and economic, trigger off shocks to which it is necessary to promptly react. Starting from these premises, many institutional investors are directing their capitals towards environmental interventions. In the real estate field this translates into promoting initiatives to improve the efficiency of the existing building heritage, in line with the concept of Circular Economy, and avoiding soil sealing. In the present research a composite indicator that allows to analyze the performance of different real estate investments (e.g. new construction, demolition and reconstruction, renovation, etc.) has been proposed. The performance is assessed with respect to the expected profitability, the specific characteristics of the market in which the initiatives are located and the different risk-return profiles that characterize the investors. The case study, relating to two different investments located in Rome (Italy), has allowed to test the effectiveness and the limits of the proposed indicator and the possible application fields. La crisi economica innescata dalla pandemia da Covid-19 ha determinato un diffuso clima di incertezza, evidenziando la fragilità del sistema economico e la necessità di una gestione maggiormente efficiente degli investimenti sul territorio. Eventi estremi (ambientali, sociali, sanitari, economici) generano shock ai quali è necessario reagire prontamente, e per tale ragione molti investitori istituzionali stanno indirizzando i loro capitali verso interventi sostenibili. Nel settore immobiliare questo trend si traduce nella promozione di iniziative finalizzate a migliorare l’efficienza del patrimonio edilizio esistente, coerentemente con i principi dell’economia circolare, e con il contrasto del consumo di suolo. Nella presente ricerca è stato proposto un indicatore composito, che consente di analizzare la performance di diversi investimenti immobiliari (nuove costruzioni, demolizioni e ricostruzioni, ristrutturazioni, ecc.), valutati rispetto alla redditività attesa, alle caratteristiche specifiche del mercato immobiliare di riferimento delle iniziative considerate ed ai diversi profili di rischio-rendimento degli investitori. Il caso studio, relativo a due differenti investimenti localizzati nella città di Roma (Italia), ha permesso di testare l’efficacia ed i limiti dell’indicatore proposto, oltre che i possibili campi di applicazione.
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"Giuliano e la costruzione del consenso: il panegirico “reticente” di Claudio Mamertino [Julian and reaching consensus: the reluctant panegyric of Claudius Mamertinus]." Classica et Christiana 16, no. 1 (2021): 235–59. http://dx.doi.org/10.47743/cetc-2021-16.1.235.

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Delio De Martino. "Oltre l’antinomia “in presenza” e “a distanza”: verso un ambiente di apprendimento sociale e liquido." IUL Research 2, no. 3 (July 17, 2021). http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i3.95.

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Abstract:
Il COVID-19 ha portato alla caduta della “tirannia” della presenza e dell’antinomia “in presenza/a distanza”. All’orizzonte si intravede, citando Bauman, un ambiente di apprendimento “liquido” personalizzato, senza confini netti tra il fisico e il digitale. La liquidità consente di aumentare la socialità e l’interazione, espandendola a un pubblico potenzialmente infinito e aumentando i processi di co-costruzione della conoscenza. Un esempio è quello dell’”aula estesa” del centro METID del Politecnico di Milano, un’aula con confini digitali estesi, labili e trasparenti, supportata dall’AI. I nuovi ambienti hanno nel digitale una “zona di sviluppo prossimale naturale e infinita” e potrebbero diventare il cuore pulsante di una quarta FaD, la quale solo adesso si affaccia concretamente come possibile e prossimo futuro.
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Prada, Massimo. "DAL VOLUME COMPLEMENTARE ALLE PIATTAFORME DIGITALI: I TESTI NEOMEDIALI NELL’EDUCAZIONE LINGUISTICA. IL CASO DI YOUTUBE." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023). http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19607.

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Abstract:
Il contributo inquadra le caratteristiche dei testi multimodali a partire dal concetto di mediazione testuale, che assume, nel Volume complementare al QCER, un rilievo particolare. Sostiene che i testi neomediali sono prodotti e consumati in un ambiente semioticamente ricco che fa assumere alle pratiche di mediazione un’importanza particolare; sottolinea il ruolo fondamentale di strumento mediazionale per eccellenza del linguaggio verbale (ruolo già riconosciuto dal QCER) nei contesti modalmente ricchi; e rileva come la co-costruzione del senso appaia particolarmente importante nell’uso e nella produzione dei testi multimodali telematici, specie negli ambienti “sociali”. Questi, infatti, sono intrinsecamente cooperativi e in essi le operazioni di transmodalizzazione sono indispensabili sia per l’interpretazione del testo, sia per la produzione di testi nuovi (mediante, ad esempio, le pratiche di mashup e remix). Il contributo suggerisce, quindi, il vantaggio di impiegare il concetto di mediazione e la struttura scalare del Volume complementare QCER anche nell’analisi dei testi neomediali: sostiene che si tratti di un’operazione utile anche a fini didattici, perché consente di misurare le competenze e di creare sillabi per farle acquisire. Propone, infine, la lettura e l’analisi di alcuni testi multimodali telematici al fine di farne rilevare i tratti caratterizzanti e per renderne possibile una descrizione formale che consenta di delineare livelli di competenza nel loro uso. From the Companion volume to digital platforms: neo-media texts in language education. The case of YouTube The article frames the characteristics of multimodal texts starting from the concept of textual mediation, which assumes particular importance in the Companion Volume to the CEFR. It argues that neo-media texts are produced and consumed in a semiotically rich environment which gives mediation practices a particular importance; it underlines the fundamental role of verbal language as a mediation tool par excellence (a role already recognized by the CEFR) in modally rich contexts; and it notes how the co-construction of meaning appears particularly important in the use and production of online multimodal texts, especially in “social” environments. These, in fact, are intrinsically cooperative and in them the operations of transmodalization are indispensable both for the interpretation and for the production of texts (through, for example, the practices of mashup and remix). The contribution therefore suggests the advantage of using the concept of mediation and the graded structure of the CEFR Companion Volume also in the analysis of neo-media texts: it claims that it is a useful operation also for educational purposes, because it allows to measure skills and to create syllabuses to make them acquire.Finally, it proposes the reading and analysis of some online multimodal texts in order to highlight their characterizing features and to make possible a formal description that allows to outline levels of competence in their use.
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Letizia Cinganotto, Silvia Panzavolta, and Elena Mosa. "Quando la webcam è accesa e la testa spenta. Strategie per una didattica attiva in DAD e DDI." IUL Research 2, no. 3 (July 17, 2021). http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i3.126.

Full text
Abstract:
La crisi sanitaria generata dalla pandemia sta avendo un impatto profondo e trasformativo sugli assetti globali in ogni settore dell’organizzazione sociale. Il settore dell’istruzione è stato tra quelli più duramente colpiti dal lockdown generalizzato e dalle varie chiusure totali o parziali che si sono susseguite a livello regionale. Le principali problematiche iniziali sono state connesse al digital divide e all’enorme difficoltà, da parte delle scuole, di includere gli studenti più fragili in una situazione di Didattica a Distanza o di Didattica Digitale Integrata. Un ulteriore aspetto critico è emerso in relazione al totale spaesamento di gran parte del personale docente di fronte ad una situazione inedita per la scuola sul panorama mondiale che ha disorientato anche quei docenti che erano già soliti lavorare con le tecnologie a scuola. I dati della prima indagine condotta da Indire durante il lockdown (periodo marzo-giugno 2020, Report pubblicati a luglio e dicembre 2020) confermano queste difficoltà evidenziando che nella maggior parte dei casi, la didattica a distanza si è tradotta in “lezione frontale a distanza”, come nella fase “Substitution”, del modello SAMR di R. Puentedura (2006). I Movimenti di Indire delle Avanguardie educative e delle Piccole Scuole, insieme ad eTwinning, hanno tenuto oltre 200 webinar per le scuole in difficoltà al fine di condividere l’applicazione virtuosa di metodologie didattiche attive quali il Debate, la Flipped Classroom, Making Learning and Thinking Visible o il Digital storytelling. Il Debate consente agli studenti un lavoro che ben si adatta al lavoro in autonomia e in gruppo da remoto. Consiste nel confronto regolamentato tra due o più squadre che sostengono posizioni diverse rispetto ad un tema. La preparazione al Debate, che ha uno specifico protocollo, prevede di realizzare laboratori di ricerca sulle fonti, reperendo esempi, dati ed evidenze per sostenere la propria tesi. Questo lavoro può essere svolto inizialmente in maniera individuale e poi nel piccolo gruppo, all’interno del quale la squadra (PRO o CONTRO) mette a punto la propria strategia argomentativa. La condivisione di fonti, strategie, tecniche di public speaking può senz’altro essere realizzata anche a distanza, attraverso l’uso di piattaforme che aiutano a strutturare le informazioni, così come a realizzare la performance vera e propria. La Flipped è un altro esempio di metodologia che consente una diversa strutturazione del lavoro, che alterna momenti in presenza (in classe) o in sincrono (in DAD) e momenti in asincrono, individuale o in gruppo. Il docente, organizzando dei veri e propri “learning cycles”, può ripensare i tempi della lezione dedicati all’attivazione delle conoscenze, alla costruzione di artefatti o alla problematizzazione di quanto elaborato ibridando momenti di didattica sincrona/asincrona e in presenza/in remoto. Dalla combinazione di queste modalità possiamo avere diverse configurazioni che potrebbero ulteriormente avvalersi anche di gruppi di studenti appartenenti a classi diverse (gruppi eterogenei per età, classi parallele, ecc.). Con MLTV, invece, abbiamo l’utilizzo di particolari protocolli che stimolano il group learning e aiutano ad appropriarsi di particolari forme di pensiero profondo, come le Thinking Routine, ottimi dispositivi per imparare a partire dalle idee e dal pensiero degli altri, anche a distanza. Inoltre, grazie alla documentazione educativa come chiave di valutazione formativa, offre importanti elementi per la fornitura di feedback efficaci agli studenti. Infine, il lavoro sul curricolo, riorganizzando i nuclei fondanti delle discipline in forma di storytelling, offre una modalità di ricucire i saperi attraverso la lente della scrittura creativa. Tali metodologie hanno contribuito ad un ripensamento delle pratiche di insegnamento/apprendimento e valutazione e hanno restituito quella centralità dello studente che mai, come adesso, era necessaria per tenere acceso l’interesse (oltre che la webcam!). Nell’articolo verranno esemplificate alcune buone pratiche di applicazione di queste metodologie.
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