Academic literature on the topic 'Corrispondenza epistolare'

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Journal articles on the topic "Corrispondenza epistolare"

1

F. Lehmann, Oliver, and Crispin Piney. "Corrispondenza epistolare con il Covid (sul project management)." PROJECT MANAGER (IL), no. 48 (November 2021): 44–47. http://dx.doi.org/10.3280/pm2021-048009.

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2

Gehl, Liana. "The Last Letter. On the Correspondence Between Vladimir Ghika and Jacques Maritain." Studia Universitatis Babeș-Bolyai Theologia Catholica 66, no. 1-2 (December 15, 2021): 105–33. http://dx.doi.org/10.24193/theol.cath.2021.05.

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Abstract:
L’ultima lettera. Sulla corrispondenza fra Vladimir Ghika e Jacques Maritain. Tra il 1920 e il 1945, il Beato Vladimir Ghika e il filosofo francese Jacques Maritain condussero un ricco epistolare. Nonostante le avversità, più di trecentottanta lettere si sono conservate fino ad oggi. Iniziato nei “ruggenti anni Venti”, lo scambio si concluse bruscamente sulla soglia della Seconda Guerra Mondiale. Il presente articolo si concentra sull’ultimo pezzo della corrispondenza: la lettera scritta da Ghika a Maritain il 18 luglio 1945. Dopo averne indagato il contesto e sotteso il significato per le parti direttamente coinvolte, lo studio si pone la domanda dell’eventuale rilevanza per il lettore contemporaneo. La traduzione inglese dell’“ultima lettera”, come pure di quella che la precede, sono fornite in Appendice, insieme a una tabella riassuntiva dei temi e delle emozioni espresse nell’ultima lettera. Parole-chiave: Vladimir Ghika, Jacques Maritain, guerra, amore, fede, agire, ricostruzione
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3

Cecchini, Fabiana. "Il romanzo d'amore di Sibilla Aleramo e Dino Campana in Un Viaggio Chiamato Amore. Lettere 1916-1918." Quaderni d'italianistica 30, no. 1 (January 1, 2009): 109–29. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v30i1.8428.

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Abstract:
Nello scambio epistolare tra Sibilla Aleramo e Dino Campana realmente avvenuto tra il 1916-1918 e edito nella raccolta Un viaggio chiamato amore dalla studiosa Bruna Conti, si riscontrano ricercate pose da innamorati che danno origine ad una storia d'amore al confine tra realtà e creazione letteraria, di cui Sibilla si rivela essere abile artefice e regista. L'intento dell'Aleramo di fare della propria esistenza un'opera d'arte unito alla colta e raffinata complicità intellettuale di Dino Campana, rendono la lettera un luogo in cui proiettare non solo il sentimento di due amanti lontani, ma anche lo spazio in cui Sibilla plasma la sua identità di amante-attrice di un dramma amoroso. La corrispondenza, quindi, come unica testimone del loro idillio realizza la fusione tra vita e arte, trasformando il carteggio Aleramo-Campana nel romanzo del loro amore.
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4

Panzera, Maria Cristina. "Miriam Davide (dir.) La corrispondenza epistolare in Italia, vol. 1, Secoli Xii-Xv Trieste/Rome, Centro europeo di ricerche medievali/École française de Rome, 2013, 195 p.Stéphane Gioanni et Paolo Cammarosano (dir.) La corrispondenza epistolare in Italia, vol. 2, Forme, stili e funzioni della scrittura epistolare nelle cancellerie italiane (secoli V-Xv) Trieste/Rome, Centro europeo di ricerche medievali/École française de Rome, 2013, 418 p." Annales. Histoire, Sciences Sociales 71, no. 02 (June 2016): 478–81. http://dx.doi.org/10.1353/ahs.2016.0072.

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5

Straface, Antonella. "Il Calamo dell’esistenza. La corrispondenza epistolare tra Ṣadr al-Dīn al-Qūnawī e Nāṣir al-Dīn al-Ṭūsī, edited and translated by Patrizia Spallino - Ivana Panzeca." Studi Magrebini 19, no. 1 (June 14, 2021): 207–10. http://dx.doi.org/10.1163/2590034x-12340049.

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6

Baffioni, Carmela. "Il calamo dell’esistenza. La corrispondenza epistolare tra Șadr al-Dīn al-Qūnawī e Naṣīr al-Dīn al-Ṭūsī, edited and translated by Patrizia Spallino and Ivana Panzeca." Annali Sezione Orientale 80, no. 1-2 (June 19, 2020): 223–28. http://dx.doi.org/10.1163/24685631-12340104.

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7

Donato, Maria Pia. "Lettere, corrispondenze, reti epistolari." Mélanges de l'École française de Rome. Italie et Méditerranée, no. 132-2 (December 31, 2020): 249–55. http://dx.doi.org/10.4000/mefrim.9995.

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8

Franzina, Emilio. "Lettere e messaggi nel mondo delle migrazioni." REVISTA DE HISTORIOGRAFÍA (RevHisto), no. 37 (July 21, 2022): 13–38. http://dx.doi.org/10.20318/revhisto.2022.7053.

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Abstract:
Attraverso una riflessione iniziale sul modo in cui nel volgere degli ultimi trent’anni è cambiato nella storiografia di settore, ma prima ancora presso più larghi pubblici, la percezione delle potenzialità espressive e documentarie delle lettere scambiate in varie parti del mondo dagli emigranti e dai loro corrispondenti tra i primi dell’Ottocento e i giorni nostri, cercandone le prove in una letteratura in continua espansione, il saggio esamina tipologie e modalità, finalità e chiavi linguistiche della comunicazione epistolare in particolare della “gente comune” (ma non solo) che ha infine trovato sia in Italia che altrove solide basi di sostegno nella nascita e nel funzionamento di importanti archivi della scrittura epistolare.
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9

Damiani, Martina. "La centralità politico-culturale di Venezia negli scambi epistolari del primo Cinquecento." Tabula, no. 17 (November 16, 2020): 105–24. http://dx.doi.org/10.32728/tab.17.2020.4.

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Abstract:
Pietro Aretino intrattiene da Venezia diverse corrispondenze con personaggi di spicco del panorama politico e culturale, come traspare dai nomi altisonanti presenti nelle sue Lettere. Quando decide di rendere noti i suoi contatti epistolari e di includerli in un libro, ottiene un immediato successo che spinge il suo editore, Francesco Marcolini, a stampare nuove edizioni dell’opera. Con l’intento di ribadire il suo primato nell’epistolografia in volgare, Aretino biasima gli scrittori e i tipografi che pubblicano, subito dopo di lui, una moltitudine di libri di lettere, imitandolo. Dalla sua critica esonera però le persone più in vista di Venezia, tra cui Paolo Manuzio, prolifico autore ed editore di raccolte epistolari. Il presente lavoro si propone di analizzare quelle lettere che svelano il complesso meccanismo editoriale che sta dietro agli scambi epistolari del primo Cinquecento.
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10

Steinsiek, Angela. "Das epistolarische Werk von Ferdinand Gregorovius. Eine Bestandsaufnahme." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (December 20, 2017): 290–315. http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2017-0014.

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Abstract:
Riassunto Quello di Ferdinand Gregorovius e uno dei piu importanti carteggi del XIX secolo. Nonostante gli sforzi dell’autore di sottrarre questa parte delle sue carte al pubblico, si sono conservate diverse migliaia di lettere che, accanto alla sua opera complessiva, rivestono un valore straordinario anche dal punto di vista letterario. Indispensabili sono le lettere per ricostruire la genesi dei suoi lavori, per comprenderne la qualita nella dialettica tra letteratura e scienza, per identificare i suoi scritti anonimi. Le sue corrispondenze con studiosi, nobili, politici, scrittori, artisti ed editori rappresentano nell’insieme un documento unico della storia politica e sociale, culturale e delle scienze nel XIX secolo e permettono di farsi un’idea concreta sulle vaste reti di contatto transnazionali non solo epistolari, ma anche personali, e sulle condizioni di lavoro di uno storico che svolgeva le sue attivita liberamente e in modo indipendente. Le sue corrispondenze, coprendo diversi decenni, mettono infine in luce i rapidi sviluppi che nella loro interazione contrassegnarono la storia italiana e tedesca dell’epoca.
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Dissertations / Theses on the topic "Corrispondenza epistolare"

1

C, Morighi M. "Da Schmitz a Svevo (e ritorno). Edizione critica e commentata dei carteggi di I. Svevo con J. Joyce, V. Larbaud, B. Crémieux, M.-A. Comnène, E. Montale e G. Prezzolini." Doctoral thesis, Università di Siena, 2020. http://hdl.handle.net/11365/1105814.

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Abstract:
The thesis consists in the commented edition of the correspondence between the writer Italo Svevo and those who took part in the ―Svevo affair‖. The main reasons for the choice of this topic are two: first of all, the present study allows for an update of the philological state of the documents involved; secondly this work is an attempt to reinterpret Italo Svevo‘s role as a writer, by using his words to question certain ideas passed along and established by the critical vulgata over a period of many years. This research also offers an insight on how the author responded to certain accusations raised by some Italian intellectual environments, whose main claims were related to his imperfect language, his almost foreign origins (or in other words, the marginality of his native city of Trieste), as well as to his anomalous literary career. This work has added more unpublished documents to the material previously acquired, which were found in Italian and foreign libraries and archives during my doctorate studies.
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2

PETROV, VERONICA. "La rappresentazione dell'io nella corrispondenza privata di Baudelaire." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/11573/916880.

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Abstract:
Partendo dall’ipotesi che la Correspondance di Baudelaire si situi alla frontiera tra la realtà autobiografica e la finzione letteraria, il mio lavoro si propone di analizzare le immagini che Baudelaire dà di sé nella sua corrispondenza privata con i nuovi strumenti dell’epistolario, che permettono di esaminare le lettere al di là della loro letterarietà e di individuare i modi di pensare, le convinzioni e le motivazioni profonde del soggetto epistolare. La prospettiva metodologica mi è stata suggerita dai lavori di analisi del discorso che sono stati già da tempo applicati allo studio delle lettere, e più precisamente dai lavori sull’ethos, sull’immagine di sé e dell’altro, condotti da Ruth Amossy nonché da altri specialisti dell’epistolario che si situano nell’orbita dell’analisi del discorso: Jürgen Siess, Georges-Elia Sarfati, Anna Jaubert, ecc. Dopo un primo capitolo a carattere teorico nel quale affronto tre problematiche diverse ma strettamente collegate tra di loro (la questione della verità nelle scritture intime, l’identità del soggetto epistolare e l’ethos epistolare) passo nel secondo capitolo all’analisi delle principali immagini che Baudelaire offre di sé nelle lettere private, ossia all’immagine del fainéant, dell’escluso e dell’eterno bambino. La figura dell’io epistolare si costruisce a partire da ciò che egli dice di se stesso, ma soprattutto attraverso le modalità della sua parola. È più sul piano dell’enunciazione che sul piano dell’enunciato che si realizza il suo ethos, il quale può essere analizzato secondo un duplice approccio metodologico: il primo tipo di metodo consiste nello studio delle tracce di soggettività nelle lettere, mentre il secondo, di impronta pragmatica, serve a indagare le interazioni tra il mittente e i suoi vari destinatari. Questi due aspetti risultano così strettamente correlati fra di loro da non poter essere oggetto di una trattazione separata. Infine, nell’ultima parte della tesi, a carattere conclusivo, accosto l’io della Correspondance all’io lirico delle Fleurs du mal, cercando di capire che fine fanno le immagini che Baudelaire dà di sé nelle lettere private nel momento in cui passa alla scrittura lirica destinata alla pubblicazione.
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Books on the topic "Corrispondenza epistolare"

1

Frede, Carlo De. Della corrispondenza epistolare. Napoli: Istituto italiano per gli studi storici, 2001.

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2

Palladino, Franco. La corrispondenza epistolare di Federico Amodeo: Catalogo ragionato con regesti degli scritti. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2000.

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Palladino, Franco. La corrispondenza epistolare di Federico Amodeo: Catalogo ragionato con regesti degli scritti. Napoli [etc.]: Edizioni scientifiche italiane, 2000.

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Davide, Miriam, 1975- editor of compilation, ed. La corrispondenza epistolare in Italia 1: Secoli XII-XV = Les correspondances en Italie 1 : XIIe-XVe siècle : convegno di studio, Triesete, 28-29 maggio 2010. Trieste: CERM, 2013.

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5

Martino, Nicolò di. La corrispondenza epistolare tra Niccolò De Martino e Girolamo Settimo: Con un saggio sull'inedito Trattato delle Unghette cilindriche di Settimo (Calcolo infinitesimale algebra geometria tra Roger Cotes e Leonhard Euler). Firenze: Leo S. Olschki, 2008.

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Martino, Nicolò di. La corrispondenza epistolare tra Niccolò De Martino e Girolamo Settimo: Con un saggio sull'inedito Trattato delle Unghette cilindriche di Settimo (Calcolo infinitesimale algebra geometria tra Roger Cotes e Leonhard Euler). Firenze: Leo S. Olschki, 2008.

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7

Italy) Corrispondenza epistolare in Italia (Conference) (2nd 2011 Rome. La corrispondenza epistolare in Italia 2: Forme, stili e funzioni della scrittura epistolare nelle cancellerie italiane (secoli V-XV) = Les correspondances en Italie 2 : formes, styles et fonctions de l'écriture épistolaire dans les chancelleries italiennes (Ve-XVe siècle) : convegno di studio, Roma, 20-21 giugno 2011. Trieste: CERM, 2013.

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8

Pellicanò, Carmelo. Corrispondenza negata: Epistolario della nave dei folli, 1889-1974. Tirrenia (Pisa): Edizioni del Cerro, 2008.

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9

Fabbri, Luigi. Epistolario ai corrispondenti italiani ed esteri, 1900-1935. Pisa: BFS, 2005.

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Dalmati, Margherita. Lettere agli amici fiorentini. Edited by Sara Moran. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-634-7.

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Abstract:
Il fortunato ritrovamento ad Atene degli epistolari di Luzi, Traverso e Macrí a Margherita Dalmati ha consentito di completare con quelle dei corrispondenti le lettere della poetessa e clavicembalista greca conservate negli archivi di Firenze ed Urbino. I 341 pezzi disponibili grazie alle ricerche di Sara Moran permettono di ricostruire i suoi contatti con i grandi protagonisti della Firenze letteraria del dopoguerra, mostrandone i legami anche con l’ambiente romano e milanese. Negli anni del «disgelo» la corrispondenza ci parla della militanza della Dalmati nella lotta per l’indipendenza di Cipro, dell’amicizia con Cristina Campo, delle traduzioni in neo-greco della poesia di Luzi. A scandire gli anni 60 e 70 è invece la sua promozione della poesia italiana in Grecia e di quella greca in Italia tramite la collaborazione a riviste e la traduzione per Einaudi, assieme a Nelo Risi, delle poesie di Kavafi s. Le lettere, tenere, divertenti, ironiche e affettuose, delle quattro voci coinvolte nel libro illuminano momenti importanti non solo della cultura del secondo Novecento ma della vita dei singoli protagonisti, mentre al centro e intorno a tutti si muove, con voce cantante e musicale, un’incantevole figura di donna di cui finora si conosceva poco più del nome.
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Book chapters on the topic "Corrispondenza epistolare"

1

Paribeni, Andrea, and Silvia Pedone. "La corrispondenza epistolare come rete di conoscenza, dibattito e azione Le riflessioni sulle arti e sulla tutela di Philip Webb, Giacomo Boni e John Ruskin." In John Ruskin’s Europe. A Collection of Cross-Cultural Essays With an Introductory Lecture by Salvatore Settis. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-487-5/007.

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Abstract:
Taking as reference point the figure of John Ruskin, we intend to explore in this paper the relationship between two interesting personalities of the European artistic world at the end of the 19thcentury, Philip Webb and Giacomo Boni. Through the correspondence of these scholars held in Italian and British Archives, we consider here disparate topics in order of the political heritage, literary and art-historical debates in the modern Europe. In particular the epistolary reports and archival documentation, relating to the inspections upon monuments carried out by Boni throughout the Italian territory, reveal a sympathetic reception of the Ruskinian theories and indications concerning restoration, albeit with an application ‘tempered’ by the need to realize concrete and effective solutions respecting and safeguarding the monument.
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