Dissertations / Theses on the topic 'CORPORATE ECOSYSTEM'
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DIWAKAR, RAJAT PRASAD. "HR ANALYTICS IN A COPORATE ECOSYSTEM." Thesis, DELHI TECHNOLOGICAL UNIVERSITY, 2021. http://dspace.dtu.ac.in:8080/jspui/handle/repository/18418.
Full textStock, Ingmar. "Getting engaged with Incubators : The Case of Startplatz." Thesis, Uppsala universitet, Företagsekonomiska institutionen, 2016. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:uu:diva-298156.
Full textLi, Tsz Wan. "A Framework Proposal For Choosing A New Business Implementation Model In Henkel." Master's thesis, Vysoká škola ekonomická v Praze, 2015. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-194126.
Full textFRANK, ERIK SIMON. "Corporate Innovation: A Case Study of the Corporate Incubation Process." Thesis, KTH, Industriell ekonomi och organisation (Inst.), 2018. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:kth:diva-240276.
Full textInkubatorer har blivit ett populärt sätt för företag att vara konkurrenskraftiga eftersom dagens startups är en enorm källa av innovation. Dessa företagsinkubatorer erbjuder startups ett supportsystem där de kan testa och accelerera deras innovationsprocess och erbjuda innobation till företagen. Men, det är emellertid en stor skillnad mellan dessa två parter, vilket gör ett framgångsrikt samarbete till en utmaning. Denna studie undersöker hur man kan förbättra detta samarbete baserat på information som erhållits genom en fallstudie av en stor företagsinkubator och dess startups. Resultatet av denna fallstudie är tre viktiga faktorer som behövs för att ett företag ska få ut det mesta av deras inkubator. (1) Tydlig kommunikation, (2) medvetenhet från startups av vad de behöver och (3) inkbatorstöd från hela företaget. För att utnyttja den innovation som startups tillför och för att uppnå dessa tre faktorer, tre delar av processen för en företafsinkubator identifierades: Urvalsprocessen, sammarbetsfasen och examen.
Berg, Alicia. "Empowering the Steel Industry as a Stakeholder : Environmental Management and Communication through a Social-Ecological Approach." Thesis, Stockholms universitet, Stockholm Resilience Centre, 2013. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:su:diva-91102.
Full textTellström, Susanne. "An ecosystem service perspective of the ecological restoration measures to mitigate small-scale hydropower impact in river Billstaån : Steps towards monitoring and dissemination of ecosystem services." Thesis, Mittuniversitetet, Avdelningen för ekoteknik och hållbart byggande, 2017. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:miun:diva-32039.
Full textBetyg 2017-06-14
Hampus, Pernilla. "Corporate responsiveness to drivers of change : Using scenarios to improve decision making on sustainable management of complex dynamic ecosystems." Thesis, Stockholms universitet, Stockholm Resilience Centre, 2011. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:su:diva-63393.
Full textForslind, Maja. "Finding the Dollar Language : Drivers and rationales for monetising corporate environmental and social impacts– practices in counting the true value of business operation from ecosystem services perspective." Thesis, Stockholms universitet, Stockholm Resilience Centre, 2012. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:su:diva-85855.
Full textSchreurs, Zoë, and Agnes Allgén. "Entrepreneurship in Sub-Saharan Africa : Achieving impactful local outcomes through partnerships." Thesis, Uppsala universitet, Företagsekonomiska institutionen, 2021. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:uu:diva-448358.
Full textLiubachyna, Anna. "State forest management organizations in the EU: current performance and future trends." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3423271.
Full textLe istituzioni pubbliche sono proprietarie della maggior parte delle foreste e delle altre aree boscate del mondo, circa l’86%. Esistono tuttavia importanti differenze a livello regionale nella proporzione tra proprietà statali, private o comunali. Studi europei nel settore forestale mostrano che quasi la metà delle foreste dell'Unione europea (UE) sono di proprietà pubblica - circa il 42%. Considerando l'importanza delle risorse forestali, è essenziale assicurarne un uso sostenibile. I governi nazionali e diversi accordi intergovernativi regolamentano l'utilizzo delle risorse forestali, tuttavia, sono i gestori forestali che hanno la più alta responsabilità sullo sfruttamento delle risorse forestali. Tenendo presente la struttura fondiaria delle foreste europee, le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali hanno un ruolo importante nella gestione delle risorse forestali. Questa importanza è giustificata dagli impegni globali che hanno assunto e, naturalmente, dalle numerose risorse a disposizione e dall’influenza che hanno sugli stakeholder. Il futuro delle foreste e della gestione forestale dipende quindi fortemente dalla direzione di sviluppo delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali. Il settore forestale ha subito enormi cambiamenti negli ultimi decenni, ma le istituzioni forestali di molti paesi sono state lente ad adattarsi a questi cambiamenti. I cambiamenti nel settore forestale normalmente non sono rapidi e sicuramente sono più lenti che in altri settori. Le ragioni principali per spiegare questo sono diverse. In primo luogo, gli investimenti forestali possono richiedere diverse generazioni per produrre ritorni d’investimento. In secondo luogo, i forestali sono generalmente conservatori, sentendosi più a proprio agio con la botanica forestale piuttosto che con le questioni sociali che prevalgono il settore oggi. Pertanto, mentre le esigenze e le aspettative della società sono cambiate, la struttura della maggior parte dei dipartimenti forestali è rimasta sostanzialmente invariata. Nonostante l’approccio conservativo della maggior parte dei dipartimenti forestali, numerose modifiche hanno avuto luogo nel settore. Agrawal, Chhatre e Hardin (2008) affermano che le principali caratteristiche di una moderna governance forestale includono il decentramento della gestione, concessioni di taglio in foreste pubbliche di alto valore commerciale e la certificazione forestale, soprattutto nelle foreste temperate del mondo sviluppato, oltre alla privatizzazione delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali. In aggiunta, l'aumento del costo del lavoro e la diminuzione dei prezzi del legname hanno costretto il settore a intraprendere una radicale razionalizzazione dei processi produttivi, risultata in intensa meccanizzazione delle utilizzazioni e della riduzione del personale. Nonostante l'importanza delle foreste statali e dei cambiamenti che sta vivendo, c'è una scarsa letteratura scientifica sulla gestione delle foreste statali, e questa mancanza è particolarmente riscontrabile in Europa. Pertanto, questo lavoro mira a contribuire alla riduzione del divario conoscitivo sul tema chiarendo il ruolo delle foreste statali nei paesi dell'UE, il suo status, le tendenze, le sfide e le opportunità. Il lavoro si basa su una combinazione di metodi qualitativi e quantitativi, tra cui una revisione del sistema di reporting, l'analisi quantitativa e qualitativa dei dati, la Principal Component Analysis, l'analisi dei cluster e casi studio. Il capitolo II della tesi esamina il sistema di reporting delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali. Questo capitolo esplora come le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali riportano le loro attività, quali informazioni sono disponibili e il modo in cui le presentano al pubblico. Pertanto, anche le questioni della trasparenza e della responsabilità delle organizzazioni statali sono incluse. Il capitolo III tenta di raggruppare le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali dell'UE in base alle loro priorità e vedere se sono influenzate dalle caratteristiche del settore forestale dei loro paesi. L'esistenza di diverse alternative di gestione forestale è essenziale per una Gestione Forestale Sostenibile e questa conoscenza dovrebbe essere condivisa tra esperti forestali, industria e gruppi di interesse. Il capitolo IV presenta una discussione sul modello di gestione della foresta di Cansiglio in Italia (foresta di proprietà pubblica) come caso di studio. In questo caso, sono analizzate le principali priorità gestionali, i risultati e le direzioni future. Dai principali risultati sulla divulgazione di informazioni delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali, emerge la mancanza di un quadro di reporting coordinato o di uno standard minimo di indicatori di uso comune. La comparabilità tra le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali è tuttavia limitata a causa dei differenti indicatori, periodi e unità di misura. Un altro aspetto importante della tesi è la sintesi comparativa di diversi modelli di gestione delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali; si può osservare che i paesi in esame mostrano un'applicazione di diverse priorità di gestione e le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali applicano diverse strategie di business. Con l'aiuto dell'analisi cluster abbiamo ottenuto tre cluster (C1, C2 e C3) e tre outliers (O1, O2 e O3). I cluster presentano diversi approcci che le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali usano per le priorità dei pilastri della Gestione Forestale Sostenibile: C1 ha obiettivi diversificati, C2 si comporta come protettore di interessi pubblici e C3 è commerciale. Questa divisione è in parte definita dalle condizioni naturali del paese in cui si trovano le organizzazioni, ma anche dalle decisioni dell’organizzazione stessa (ad esempio, da un lato, in Irlanda è orientata al profitto in un paese con una bassa copertura forestale, dall'altro, in Repubblica Ceca, l’organizzazione di gestione delle foreste demaniali è orientata al profitto in un paese con invece un'alta copertura forestale). Il caso studio (foresta del Cansiglio in Italia, regione Veneto) presenta un modello di gestione di una foresta pubblica con traguardi specifici e una prospettiva di sviluppo per i prossimi 5-10 anni. La foresta del Cansiglio si pone diversi obiettivi per la produzione di legname e la fornitura di servizi sociali. Una particolare attenzione è rivolta alle attività ricreative in quanto vi si è creata una crescente domanda da parte della società per l'ecoturismo e la ricreazione all'aperto. La gestione della foresta viene eseguita dall'amministrazione regionale insieme ad alcuni gestori privati (ad esempio concessionari, imprese boschive). Tra i quattro scenari presentati, il quarto scenario "Concessioni forestali a lungo termine firmate da imprese private" è stato valutato come il più promettente. Per concludere, le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali in Europa hanno adottato diversi modelli organizzativi nella loro gestione. Tuttavia, hanno delle tendenze comuni. Tra i più notevoli sono le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali (i) che sono posseduti dallo Stato ma che funzionano come unità privata; (ii) la maggior parte delle quali decide di separare le funzioni di supervisione e di gestione tra le varie istituzioni; (iii) che spesso impegnano l'aiuto di società private per svolgere alcune attività; (iv) che aumentano l'attenzione sul pilastro ambientale e sociale di gestione sostenibile delle foreste; (v) che hanno un basso livello di divulgazione di informazioni. Le prioritarie raccomandazioni per le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali sono due: la necessità di ottimizzare l'equilibrio tra i tre pilastri di gestione sostenibile delle foreste (sociale, economico e ecologico) e di migliorare i propri sistemi di comunicazione con il pubblico.
Housseau, Anne-Valérie. "Entre opportunités et stratégies d’apprentissages : l’auto-professionnalisation des formateurs à l'ère du numérique dans les organisations." Thesis, Paris, CNAM, 2018. http://www.theses.fr/2018CNAM1197/document.
Full textFacing the effects of the digital revolution, organizations are evolving to offer new services to their customers, partners, suppliers and employees (online banking, dematerialized data, virtual spaces, etc.). New ways of working are emerging, favoring nomadism (working from home or remotely in connected rooms), managing transversal and international projects (tools and communication media) and e-learning or blended learning (alternation of face-to-face and online training). As a result of these digital transformations, the company trainers - internal to the organization or working in delivery - are forced to professionalize in digital training and enroll in various functions (project manager, designer, educational engineer, ...). This thesis questions the professionalization of digital trainers through the learning opportunities they identify in their environments (training, organizational and professional) and the learning strategies they are developing. The issue is about organizational and social learning in work environments. A case study of trainers from different organizations participating in the same "e-training" certification course, chosen for its representativeness, presents the learning strategies deployed by the trainers.This thesis defends the idea of a self-professionalization of digital trainers in the construction of learning ecosystems, in the light of a corporate culture (especially "learning") that they perceive within their organizations
VITELLARO, CIDATMA-FRANCESCO. "Stakeholder Management in Maritime Logistics Ecosystems: How tackling the main challenges of the industry." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1050159.
Full textKrasnokutska, Nataliia. "Key trends in modern management." Thesis, NTU "KhPI", 2017. http://repository.kpi.kharkov.ua/handle/KhPI-Press/34935.
Full textCoetzee, Hendrik Christiaan. "Die ontwikkeling van 'n ekosistemiese program ter fasilitering van selfregulering by korporatiewe werkers / H.C. Coetzee." Thesis, North-West University, 2007. http://hdl.handle.net/10394/1818.
Full textThesis (M.A. (Psychology))--North-West University, Potchefstroom Campus, 2008.
Wolff, Anastasia. "Responsabilité sociétale : quelles contributions des entreprises à la conservation de la biodiversité ?" Thesis, Lyon, 2017. http://www.theses.fr/2017LYSEM039/document.
Full textAs we are experiencing a major biological crisis, institutional actors and NGOs are calling on businesses to engage efforts aiming at halting biodiversity loss. The objective of the thesis is to analyze and evaluate the potential contribution of corporate social responsibility (CSR) to biodiversity conservation.A framework is developed to analyze to which extent a company takes in charge its ecological responsibilities. After characterizing CSR initiatives based on the case study of business commitments to contribute to the French National Biodiversity Strategy, a method is proposed to test whether business activities exert unsustainable pressures on ecosystems. It is assumed that compatibility with ecosystems’ carrying capacities is a prerequisite for effective biodiversity conservation. This method, adapted from the “absolute environmental sustainability assessment” (AESA) approach, is applied in the context of research-intervention projects to the food portfolio of the mass-market retailer Groupe Casino and to the life cycle of two facilities of SARP Industrie specialized in the disposal and storage of hazardous waste. The comparison of the company’s environmental footprints with the ecological constraints is used to draw a comprehensive strategy based on the mitigation hierarchy. As our results highlight the opportunity to strengthen the management of extended pressures through CSR, possible implications for sectors and public policies are discussed
Hsu, Wen-Hsing, and 徐文馨. "The Construction of Innovation Ecosystem of Corporate Social Responsibility : A Case Study of TSMC." Thesis, 2018. http://ndltd.ncl.edu.tw/handle/s35q8p.
Full text國立中興大學
高階經理人碩士在職專班
106
With the development of globalization, the influence of human activities on the environment gradually increases. Various social problems have become increasingly noticeable and cannot be solved entirely by a single corporation or government. Social innovation is imminent and we see the necessity from Corporate Social Responsibility the need to promote social innovation. This case study is based on TSMC''s implementation of corporate social responsibility in three aspects:“Governance and Business”,“Environmental Protection”and “Social Participation”and the practice of assisting government on large-scale disaster relief. It also explores how TSMC adopts Strategic Corporate Social Responsibility to promote social innovation by measuring its corporate resources and technologies to be used as its professional advantage, and to integrate multi-domain expertise with stakeholders to satisfy the needs of social development while pursing corporation sustainability, and eventually realizing shared value of corporation and society. This study proposes a new structure of Innovation Ecosystem of Corporate Social Responsibility, summarizes the composition and characteristics of Innovation Ecosystem. And practitioners of Corporate Social Responsibility from both domestic and foreign small-and medium-size businesses can adopt this research result as a developing principle.
Lin, Yao-Bang, and 林耀邦. "Exploring corporate development and transformation from the viewpoint of business ecosystem: A case study of T company." Thesis, 2017. http://ndltd.ncl.edu.tw/handle/ycdf7s.
Full text國立清華大學
經營管理碩士在職專班
105
The business ecosystem was first proposed by Moore (1993). He proposed a new concept which indicates that key enterprises control the core of the industry whereas surrounding businesses or organizations revolve around the core, connecting to form a business network similar to an ecological system. We call that a business ecosystem. This case study is based on the theory of a business ecosystem. The development of Danshui has rapidly increased within the past few decades. For example, the cityscape has drastically changed, many billboards have been set up, and early food cultures have also unexpectedly grown more popular, becoming an indispensable part of the tourism industry. Deeply impressed by the flourishing development of Danshui, the aim of this study is to explore how the traditional food culture has been sustained for at least six decades. This single case study examines the origins, processes and development of fish balls and adopts the business ecosystem theory proposed by Moore (1993) to divide the case study into four stages for discussion. This study adopts the business ecosystem theory to analyze the management strategy and discuss the possible determining factors for success. Additionally, this study adopts the theory proposed by The Boston Consulting Group to determine the future development of the products in this case and provide recommendations and discussions. Lastly, this case study identifies the challenges that lie in its management and serves as a future reference for readers.
Human, Etienne Hugo. "Solid waste reduction management with special reference to developing countries." Thesis, 2005. http://hdl.handle.net/10500/1458.
Full textGraduate School of Business Leadership
D.B.L.
Sarkis, Hani. "Unraveling the process of creative construction and its impact on corporate strategy and the industry structure in turbulent ecosystems." Thèse, 2012. http://www.archipel.uqam.ca/5359/1/D2380.pdf.
Full textPsaroulis, Georgia. "Leadership in Organisational Cyber Security." Thesis, 2022. https://hdl.handle.net/2440/136018.
Full textThesis (Ph.D.) -- University of Adelaide, Business School, 2022