Academic literature on the topic 'Cooperazione in materia penale'
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Journal articles on the topic "Cooperazione in materia penale"
Nascimbene, Bruno. "Lo spazio di libertŕ, sicurezza e giustizia a due anni dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (March 2012): 13–26. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-004002.
Full textCriste, Lucian. "Verificarea măsurilor asigurătorii în procesul penal." Criminal Law Writings (Caiete de Drept Penal), no. 1 (August 1, 2022): 9–30. http://dx.doi.org/10.24193/cdp.2022.1.1.
Full textDi Donato, Giulio. "TRAME DEL RICONOSCIMENTO: DA HEGEL ALL’IDENTITÀ DI GENERE." Il Politico 256, no. 1 (June 28, 2022): 179–89. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2022.690.
Full textOrnatek, Adam. "Znaczenie kanonu 72 synodu trullańskiego w rozwoju historycznym prawodawstwa Kościołów Wschodnich oraz realizacji myśli ekumenicznej Soboru Watykańskiego II w Kodeksie Kanonów Kościołów Wschodnich." Prawo Kanoniczne 46, no. 3-4 (December 20, 2003): 247–62. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2003.46.3-4.09.
Full textPÂRGARU, Dragoș. "Prescripția sine lex? Privire critică asupra unor argumente aduse împotriva aplicării principiului legii penale mai favorabile în materia întreruperii cursului termenului de prescripție a răspunderii penale." Analele Universitării din București Drept - Forum Juridic 2022, no. 1 (June 22, 2022): 98–112. http://dx.doi.org/10.31178/aubd-fj.2022.1.09.
Full textStreteanu, Florin. "Succinte consideraţii privind implicaţiile adoptării Legii nr. 146/2021 în materia sancţionării pluralităţii de infracţiuni." Criminal Law Writings (Caiete de Drept Penal), no. 4 (April 6, 2022): 9–14. http://dx.doi.org/10.24193/cdp.2021.4.1.
Full textFerla, Alcindo Antônio, Maria Augusta Nicoli, Mirian Ribeiro Conceição, Vanessa Vivoli, Brigida Lilia Marta, Francesco Sintoni, Gabriel Calazans Baptista, Ardigò Martino, and Ricardo Burg Ceccim. "Un laboratorio come il rizoma: conoscenza della salute e del fare in connessioni italo-brasiliane." Saúde em Redes 5, no. 1Suplem (July 15, 2020): 12–22. http://dx.doi.org/10.18310/2446-4813.2019v5n1suplemp12-22.
Full textNato, Alessandro. "La politica d'asilo dell'Unione europea tra crisi e sovranismi: quale futuro per il principio di solidarietà?" CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2020): 191–213. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2020-001007.
Full textGerbasi, Giampaolo. "Dalla "fuga" al "ritorno" del sindacato accentrato di costituzionalità nel processo di integrazione europea tra Carte dei diritti e cooperazione tra le Corti." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2021): 151–221. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-001006.
Full textLuzi, Teo. "Ambiente, foreste e sicurezza." L’Italia Forestale e Montana 77, no. 3 (August 25, 2022): 117–30. http://dx.doi.org/10.36253/ifm-1794.
Full textDissertations / Theses on the topic "Cooperazione in materia penale"
Milanesi, Francesco Carlo <1979>. "Cooperazione giudiziaria in materia penale: il mandato d'arresto europeo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1587/1/Tesi_Milanesi_FrancescoCarlo.pdf.
Full textMilanesi, Francesco Carlo <1979>. "Cooperazione giudiziaria in materia penale: il mandato d'arresto europeo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1587/.
Full textMONTALDO, STEFANO. "Il ruolo della corte di giustizia nella cooperazione in materia penale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/29818.
Full textPalmieri, Luigi. "Il rafforzamento della cooperazione giudiziaria in materia penale: da Eurojust al pubblico ministero europeo." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/355.
Full textLa necessità di una cooperazione giudiziaria in materia penale nell’Unione europea si è manifestata fin dal conseguimento dei primi successi raggiunti nell’ambito della costruzione comunitaria, e più che mai continua a manifestarsi oggi atteso il dilagare del crimine transnazionale. Proprio la realizzazione del mercato unico – e cioè, di uno spazio senza frontiere interne, nel quale assicurare i quattro principi fondamentali quali la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali – ha, infatti, determinato una crescita esponenziale della criminalità ed una sua estensione non solo quantitativa ma soprattutto spaziale di essa. Se, in particolare, la cd. globalizzazione dei rapporti socioeconomici, la liberalizzazione delle regole relative agli spostamenti delle persone e, dei beni e, da ultimo, lo sviluppo delle relazioni umane, (anche grazie a strumenti tecnologici) ed informatici, hanno consentito un sempre più celere progresso sociale, al tempo stesso, hanno agevolato gli autori dei più svariati crimini, consentendo loro di estendere la propria attività delinquenziale oltre confine, in tal modo coinvolgendo interessi sia individuali sia collettivi riferibili a più ordinamenti nazionali. In tale contesto, un ruolo determinante ha assunto la differenza tra le legislazioni penali degli Stati membri, la quale, nel combinarsi con le singole libertà di circolazione, ha determinato una sorta di forum shopping criminoso, consentendo ai “soggetti criminali” di scegliere la giurisdizione e la legge penale più vantaggiose così sottraendo alla giustizia se stessi ed i proventi illeciti conseguiti.In questa nuova e complessa realtà sociale e criminologica, sono diventati obsoleti i principi della territorialità della legge e della giurisdizione, così come si sono dimostrati del tutto inadeguati ed inidonei gli strumenti tradizionalmente adottati nel campo della cooperazione giudiziaria internazionale (caratterizzata dal principio della richiesta, in base al quale uno Stato sovrano presenta una richiesta ad un altro Stato sovrano, che decide se darvi o meno seguito), sia per la loro lentezza, sia anche per la loro complessità rispetto allo sviluppo anche “criminale” dell’Unione europea. Questo percorso ha fatto si che progressivamente le autorità giudiziarie cominciassero ad avere un dialogo tra loro, e nel tempo, questa prospettiva si è modificata attraverso diversi fattori: l’efficacia riflessa delle norme comunitarie sugli ordinamenti nazionali; la individuazione di beni giuridici sovranazionali ( si pensi al tema dell’ambiente); le esigenze di cooperazione giudiziaria. Questi sono stati i tre grandi motori che hanno spinto verso la costruzione di uno spazio di libertà sicurezza e giustizia indicato da Amsterdam tra gli obiettivi fondanti dell’Unione europea. Il ventisette Paesi dell’UE hanno rappresentato lo spazio nel quale si è cercato, con una costruzione spesso faticosa, di creare una prospettiva di sicurezza, libertà e giustizia. In questo percorso di “metamorfosi dei diritti nazionali” si è inserito Eurojust, un organismo che ha facilitato la cooperazione giudiziaria e le indagini a carattere transnazionale. [a cura dell'autore]
X n.s.
Troisi, Roberta. "La cooperazione in materia penale tra gli Stati membri dell’Unione europea per la prevenzione ed il contrasto della criminalità organizzata transnazionale." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/337.
Full textLa tesi ha ad oggetto l’analisi e lo studio degli strumenti predisposti in ambito europeo per prevenire e, soprattutto, per contrastare e combattere la criminalità organizzata transnazionale, in una visione di cooperazione giudiziaria e di polizia tra gli Stati membri dell’Unione europea. Preliminarmente, analizza il fenomeno della criminalità organizzata sia in una prospettiva interna che in una prospettiva transnazionale. Da un lato mette in evidenza la difficoltà di enucleare nel nostro ordinamento una definizione normativa della categoria dei “reati di criminalità organizzata” e dall’altro pone l’accento sull’evoluzione, nell’ambito dell’Unione europea, dell’elaborazione del concetto di “criminalità organizzata transnazionale”. Si concentra, poi, sull’analisi dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia predisposto anche per garantire una più efficace prevenzione ed un migliore contrasto della criminalità organizzata transnazionale. Infine, analizza gli organi e gli strumenti di cooperazione giudiziaria e di polizia apprestati specificamente dall’Unione europea per contrastare la criminalità organizzata transfrontaliera. ****** The thesis concerns the analysis and study of the tools designed in Europe to prevent and, above all, to oppose and to fight against transnational organized crime, in a vision of judicial and police cooperation between Member States of the European Union. Preliminarily, it analyzes the phenomenon of organized crime from internal perspective as from a transnational perspective. On one hand, it highlights the difficulty of identifying in our legal system whit a normative definition of the category of “crimes of organized crime” and on the other, focuses on the development within the European Union, of the elaboration of the concept of “transnational organized crime”. It focuses then on the analysis of the area of freedom, security and justice also designed to ensure a more effective prevention and a better contrast of transnational organized crime. Finally, it analyzes the organs and the instruments of judicial and police cooperation and police disposed specifically by the European Union to combat transnational organized crime. [a cura dell'autore]
X n.s.
FIDELBO, MIRANDA. "LA COOPERAZIONE RAFFORZATA COME MODALITA' D'ISTITUZIONE DELLA PROCURA EUROPEA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/11374.
Full textThe Treaty of Lisbon contains the legal basis for the institution - by means of a regulation to be adopted by the Council acting unanimously - of the European Public Prosecutor’s Office (EPPO), which shall be «responsible for investigating, prosecuting and bringing to judgment the perpetrators of offences against the Union's financial interests» (art. 86 TFEU). In July 2013 the Commission adopted a proposal for a regulation on this matter. However, the ongoing negotiations lead to retain that it will be difficult to reach unanimity. This is the reason why this dissertation analyses the theme from the perspective of enhanced cooperation. The purpose of this thesis consists in demonstrating the concrete existence of an added value deriving from the institution of the EPPO by only some States rather than neglecting this project. Thus, it aims at proving the feasibility of this project, by constructing a functioning system, even in a context of unequal integration. The redrafting of the regulation in order to adapt it to the new object (the implementation of the enhanced cooperation for the institution of the EPPO) and the provision of the text of the agreements between non participating States and the EPPO constitute its originality.
FIDELBO, MIRANDA. "LA COOPERAZIONE RAFFORZATA COME MODALITA' D'ISTITUZIONE DELLA PROCURA EUROPEA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/11374.
Full textThe Treaty of Lisbon contains the legal basis for the institution - by means of a regulation to be adopted by the Council acting unanimously - of the European Public Prosecutor’s Office (EPPO), which shall be «responsible for investigating, prosecuting and bringing to judgment the perpetrators of offences against the Union's financial interests» (art. 86 TFEU). In July 2013 the Commission adopted a proposal for a regulation on this matter. However, the ongoing negotiations lead to retain that it will be difficult to reach unanimity. This is the reason why this dissertation analyses the theme from the perspective of enhanced cooperation. The purpose of this thesis consists in demonstrating the concrete existence of an added value deriving from the institution of the EPPO by only some States rather than neglecting this project. Thus, it aims at proving the feasibility of this project, by constructing a functioning system, even in a context of unequal integration. The redrafting of the regulation in order to adapt it to the new object (the implementation of the enhanced cooperation for the institution of the EPPO) and the provision of the text of the agreements between non participating States and the EPPO constitute its originality.
MONICI, SOFIA. "LA PROCURA EUROPEA NEL CONTESTO DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE IN MATERIA PENALE TRA VINCOLI NAZIONALI E SOVRANAZIONALI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2018. http://hdl.handle.net/2434/565232.
Full textThe thesis deals with the issue of the creation of the European Public Prosecutor's Office (EPPO), established by Council Regulation (EU) 2017/1939 of 12 October 2017, after almost two decades of studies and proposals. Traditionally, the subject has been studied in the disciplinary fields of criminal law and criminal procedure, with all the merits but also all the limits of a research that involves the adoption of a perspective of domestic law. The predilection for such an approach was essentially due to the genesis of the project that developed from a comparative study, but above all to its implications. Reasonably, in fact, the Italian and foreign doctrine was mainly concerned with its compatibility with national laws and national legal traditions. Unlike these studies, the paper examines the subject from the perspective of EU law. In fact, EPPO set-up regulation must respect the principles that base the competence of the EU in criminal matters, regulate the exercise and finally establish the scope and the intensity of EU action in this "sensitive" sector. Furthermore, the Office will place itself in the panorama of the already existing cooperation and coordination actors and bodies, having specific competences in criminal matters and active also in the field of the protection of the financial interests of the EU. From this perspective, the first chapter represents the methodological premise and the key to understanding the entire work. In this chapter the issue is framed in the context of the specificities of the process of European integration in criminal matters, with particular attention to its inspiring principles and its inherent limits. The second chapter examines the studies, proposals, documents (both institutional and non-institutional) that started the debate around the figure of a European investigating authority and which led to the introduction of an ad hoc legal basis for the establishment of the Office, inserted by the Treaty of Lisbon in the art. 86 TFEU. The chapter ends with the long and complex legislative process that led to the approval of the regulation even if with significant renunciations compared to the original aspirations. First of all, the use of enhanced cooperation. The third, fourth and fifth chapters are dedicated, respectively, to institutional profiles, material competence and, lastly, to the operational aspects related to the functioning of the Office and to relations with "partners". In this part, the provisions of the regulation text are examined by highlighting the critical and potentially problematic profiles. The work also investigates the specific implications related to the use of enhanced cooperation.
CASTAGNO, JEAN PAULE. "Il mandato europeo di ricerca delle prove. Presente e futuro del principio di mutuo riconoscimento delle decisioni giudiziarie penali." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. http://hdl.handle.net/10281/14743.
Full textPollice, Alessia. "Portare la tecnologia in cabina: le nuove tecnologie a servizio dell'interprete e il caso della simultanea con testo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9840/.
Full textBooks on the topic "Cooperazione in materia penale"
Pisani, Mario. Italia-Svizzera: Cooperazione in materia penale. Milano: A. Giuffrè, 2003.
Find full textPaolucci, Chiara Maria. Cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale. Torino: UTET giuridica, 2011.
Find full textPanella, Lina, and Claudio Zanghì. Cooperazione giudiziaria in materia penale e diritti dell'uomo: Messina, 21-22 giugno 2002. Torino: Giappichelli, 2004.
Find full textPiattoli, Barbara. Videoconferenze e cooperazione nel processo penale. Milano: Giuffrè, 2005.
Find full textFrancesco, Peroni, and Gialuz Mitja, eds. Cooperazione informativa e giustizia penale nell'Unione europea. Trieste: Edizioni Università di Trieste, 2009.
Find full textFrancesco, Peroni, and Gialuz Mitja, eds. Cooperazione informativa e giustizia penale nell'Unione europea. Trieste: Edizioni Università di Trieste, 2009.
Find full textSalvatore, Berlingò, Scalisi Vincenzo, and Università di Messina. Facoltà di giurisprudenza., eds. Giurisdizione canonica e giurisdizione civile: Cooperazione e concorso in materia matrimoniale. Milano: A. Giuffrè, 1994.
Find full textDiritti umani e impunità: Obblighi positivi degli stati in materia penale. Milano: Vita e pensiero, 2003.
Find full textSocietà italiana di diritto internazionale. Convegno, ed. Cooperazione fra stati e giustizia penale internazionale: III convegno, Siena, 12 e 13 giugno 1998. Napoli: Editoriale scientifica, 1999.
Find full textMario, Pisani, and Mosconi Franco, eds. Codice delle convenzioni di estradizione e di assistenza giudiziaria in materia penale. 2nd ed. Milano: A. Giuffrè, 1993.
Find full textBook chapters on the topic "Cooperazione in materia penale"
Massaro, Antonella. "Principio di affidamento e cooperazione colposa nell’attività medico-chirurgica." In Diritto penale e autoresponsabilità, 215–34. Nomos Verlagsgesellschaft mbH & Co. KG, 2020. http://dx.doi.org/10.5771/9783748924074-215.
Full textDovere, Salvatore. "L’autoresponsabilità nella giurisprudenza penale italiana in materia di delitti colposi di evento." In Diritto penale e autoresponsabilità, 175–94. Nomos Verlagsgesellschaft mbH & Co. KG, 2020. http://dx.doi.org/10.5771/9783748924074-175.
Full textSabella, Pietro Maria. "IL PERCORSO AD OSTACOLI DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE E ARMONIZZAZIONE EUROPEA IN MATERIA PENALE." In El mercado único en la Unión Europea. Balance y perspectivas jurídico-políticas, 1301–22. Dykinson, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv105bch6.95.
Full textGentile, Gianluca. "La tutela penale dell’identità sessuale nelle «Disposizioni in materia di contrasto dell’omofobia e della transfobia»." In Pluralità identitarie tra bioetica e biodiritto, 163–229. Mimesis Edizioni, 2016. http://dx.doi.org/10.4000/books.mimesis.1003.
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