Academic literature on the topic 'Cooperazione di oltre confine'
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Journal articles on the topic "Cooperazione di oltre confine"
Arrighetti, Alessandro, and Andrea Lasagni. "Capitale sociale, contesto istituzionale e performance innovativa delle imprese." SCIENZE REGIONALI, no. 1 (March 2011): 5–34. http://dx.doi.org/10.3280/scre2011-001001.
Full textPronti, Andrea. "Agroecologia e sviluppo rurale nella regione orientale del Minas Gerais." Revista Movimentos Sociais e Dinâmicas Espaciais 6, no. 2 (November 27, 2017): 92. http://dx.doi.org/10.51359/2238-8052.2017.231110.
Full textCossiri, Angela, and Giulia Messere. "Il cibo dalla Costituzione alle pratiche educative nel quadro delle politiche per la sostenibilità." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (November 2021): 5–29. http://dx.doi.org/10.3280/aim2019-001001.
Full textDi Franco, Andrea. "I confini della cittŕ." TERRITORIO, no. 59 (November 2011): 70–74. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059012.
Full textAllari, Chiara, and Marina Oggero. "Pensieri sul setting." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 13 (February 2010): 69–86. http://dx.doi.org/10.3280/eds2010-013006.
Full textGualtieri, Elena, Roberta De Filippis, and Silvia Vayr. "I modelli teorici di matrice cognitivista nella consulenza tecnica in ambito civile nei casi di separazione divorzio: riflessioni ed esemplificazioni cliniche." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 50 (August 2022): 115–31. http://dx.doi.org/10.3280/qpc50-2022oa14084.
Full textSimone, Andrea. "Dante “improvvisato” fra XVIII e XIX secolo: prassi esecutive e influenze culturali in evoluzione." Dante e l'Arte 9 (December 22, 2022): 41–50. http://dx.doi.org/10.5565/rev/dea.160.
Full textRiva, A., M. Bergui, G. C. Ferrari, and G. B. Bradač. "Malformazioni vascolari rare." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 5 (October 1994): 789–95. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700509.
Full textCasaglia, Anna. "Nicosia: origini della contesa e partizione della cittŕ." STORIA URBANA, no. 128 (February 2011): 53–86. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-128004.
Full textCinelli, Gianluca. "La memoria, la traccia e la funzione del narratore in "Ritorno sul Don" di Mario Rigoni Stern." Quaderni d'italianistica 29, no. 1 (January 1, 2008): 165–82. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v29i1.8498.
Full textDissertations / Theses on the topic "Cooperazione di oltre confine"
Iannone, Paola. "Promuoversi online oltre confine: la localizzazione web del sito di Comfy Campers." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12702/.
Full textSELLAR, CHRISTIAN. "IL DISTRETTO INDUSTRIALE COME MODELLO DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE. UN'INDAGINE TEORICO-EMPIRICA." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2006. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/13318.
Full textI distretti industriali, sia nel dibattito scientifico che nel mondo della prassi, talvolta diventano una formula applicata acriticamente, senza molta riflessione sui diversi contesti di mercato ed i percorsi storici che definiscono le peculiarità, il successo o l'insuccesso del distretto. Lo scopo di questa tesi è di "smontare" questa formula, dimostrare come i distretti non sono tanto una realtà tangibile, quanto un'interpretazione, altamente dibattuta ed in evoluzione, della realtà. Il primo obiettivo è quindi restituire la dimensione critica ai lavori sui distretti industriali, e lo si fa ripercorrendo la storia del pensiero sui distretti. In sostanza, questa tesi consiste per la maggior parte in un'analisi della letteratura sui distretti industriali, focalizzata sui dibattiti inter ed intradisciplinari che hanno portato all'evoluzione del pensiero sui distretti, per dimostrare che si tratta di una linea di pensiero dinamica ed aspramente dibattuta. Il secondo obiettivo è un'esortazione alla comunità dei geografi italiani. Si è appositamente strutturata questa storia del pensiero distrettuale attorno agli stimoli reciproci che studiosi italiani ed anglosassoni si sono dati nello sviluppare le rispettive idee, per dimostrare quanto possano essere fertili gli scambi internazionali. Questo perché si vuole invitare la comunità geografica a puntare sempre di più su questo tipo di scambi, da farsi nel modo più ovvio per il mondo accademico: pubblicare su riviste internazionali, e nel contempo invitare sistematicamente gli studiosi stranieri che si occupano dell'Italia (come John Agnew tra i geografi, o Robert Putnam tra i docenti di Scienze politiche) a pubblicare sul Bollettino della Società Geografica Italiana o sulla Rivista Geografica/italiana. Oltre alla fertilità intellettuale, questo ha il non trascurabile vantaggio che le collaborazioni internazionali per la ricerca hanno maggiore facilità ad ottenere fondi dalle organizzazioni internazionali, come l'Unione Europea. Il terzo obiettivo è dare un contributo allo studio dei distretti industriali nell'Est Europa, specialmente per quanto riguarda l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Il legame tra questo terzo obiettivo ed i primi due è di carattere metodologico: sia le linee evolutive della letteratura, che la diffusione ad Est del modello dei distretti vengono analizzati dal punto di vista delle reti di relazioni tra attori a livello internazionale. In questo, sebbene non appaia esplicitamente, la tematica del confine è sempre presente sullo sfondo. Comunità appartenenti ad una stessa entità statale - siano esse composte da studiosi, imprese, o funzionari - hanno la possibilità di condividere una lingua, sistemi normativi, strutture di prezzi e tradizioni comuni, che invece si differenziano a partire dal confine. Gli attori analizzati in questo lavoro hanno in comune l'aver saputo sfruttare a loro vantaggio queste differenze. Gli studiosi che si sono scambiati idee, gli imprenditori che hanno attinto a nuovi mercati e ad un costo del lavoro più basso, i consulenti ed i funzionari che hanno guidato l'utilizzo dei fondi dell'Unione Europea, hanno saputo mobilizzare risorse - siano esse intellettuali o economiche - valorizzando le differenze intersistemiche. La cooperazione internazionale così individuata contribuisce alla defunzionalizzazione del confine, se non addirittura al suo superamento. Si tratta di un processo in pieno sviluppo praticamente in tutto il mondo, che propone alla comunità scientifica una nuova direttrice di ricerca. Come si è detto, la maggior parte della tesi è dedicata alla storia del pensiero sui distretti. Il Capitolo 1 ripercorre brevemente la storia della geografia anglo-americana, con due obiettivi: primo, dare delle indicazioni sul metodo che sarà seguito nel lavoro, ovvero, il dare molta importanza alle contingenze in cui le idee si sviluppano, e vedere il pensiero scientifico come parte di un più ampio insieme di istanze sociali, storiche ed ideologiche; secondo, collocare gli studi sui distretti nell'ambito della disciplina. Il Capitolo 2 traccia le origini dell'idea di distretto, con una breve analisi della rilettura di Marshall da parte di Becattini e dei primi lavori di quest'ultimo. Il Capitolo 3 traccia le linee di sviluppo della scuola distrettuale italiana. La parte centrale del capitolo è costituita dall'esposizione di una serie di lavori pubblicati in lingua inglese in Gran Bretagna o negli Stati Uniti da autori italiani, mostrando come la cooperazione con autori anglosassoni abbia aperto agli studiosi italiani maggiori possibilità di pubblicare all'estero. Inoltre, il capitolo traccia le linee principali dei contributi dei geografi al pensiero sui distretti (basandosi principalmente sugli articoli pubblicati su questo tema dal Bollettino della Società Geografica italiana e dalla Rivista Geografica Italiana), mostrando come ci sono stati contributi originali che avrebbero meritato maggiore visibilità internazionale. Il capitolo 4 parla invece dello sviluppo delle scuole di pensiero in ambito anglo americano che hanno attinto in maniera maggiore o minore al "caso italiano," e si illustra come questo è stato usato. Il Capitolo 5 parla della crisi di queste scuole di pensiero, e se ne analizzano le principali critiche emerse tra la fine degli anni Novanta ed i primi Duemila. Un articolo in particolare (Lovering: 1999) attacca questi studi sulla base di quello che Marx chiamerebbe "economia volgare," ovvero la circostanza che gli studi sulle economie regionali vengono spesso condotti in maniera analiticamente povera, col risultato di un asservimento agli interessi dell'élite, che avviene tramite lo sviluppo di una "classe di servizio" costituita da consulenti che attingono a risorse statali e di organismi internazionali, e producono progetti per richieste di fondi e proposte di politica economica. La parte empirica di questa tesi (Capitolo 6) in parte risponde a questa obiezione, mostrando come questa classe di servizio sta creando una rete di connessioni internazionali importanti per la crescita e l'armonizzazione delle istituzioni dei paesi membri dell'Unione Europea. Infine, il capitolo, che si basa su una serie di interviste condotte in Slovacchia e Bulgaria, contribuisce alla ricerca sull'internazionalizzazione dei distretti industriali italiani, inserendosi in un recente dibattito tra Enzo Rullani (2002) e Charles Sabel (2004). I risultati delle interviste, sebbene limitati e parziali, permettono di affermare che nell'analizzare i processi di internazionalizzazione è necessario distinguere con maggior chiarezza il ruolo delle istituzioni statali e della "classe di servizio" dei consulenti e quello delle imprese, e si invita a condurre ricerche più approfondite- all'estero in modo da capire meglio quali tipologie di interfaccia vengono creati tra le imprese e le istituzioni italiane e le realtà locali. Per quanto riguarda la questione di partenza, ovvero la ricerca dell'anello mancante per capire le interazioni interscalari tra economia, stati nazionali e unione Europea, non lo si è ancora trovato, né poteva esserlo nei ristretti limiti di questa tesi. Sarà l'oggetto di ricerca dei miei lavori futuri, e la presente tesi contribuisce a questo più ampio programma individuando nei processi di networking a livello di studiosi, imprese ed istituzioni un punto di partenza su cui lavorare.
XVII Ciclo
1975
Versione digitalizzata della tesi di dottorato cartacea.
RENGHINI, Cristina. "Il sistema di tutela brevettuale nell'Unione Europea: il Brevetto Europeo con effetto unitario e il Tribunale Unificato dei Brevetti." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251086.
Full textBooks on the topic "Cooperazione di oltre confine"
Oltre il canale: Ipotesi di cooperazione siculo-araba. Roma: Edizioni delle Autonomie, 1986.
Find full textTesio, Giovanni. Oltre il confine: Percorsi e studi di letteratura piemontese. Vercelli: Mercurio, 2007.
Find full textChiara, Marina De. Oltre la gabbia: Ordine coloniale e arte di confine. Roma: Meltemi, 2005.
Find full textBonifacio, Antonio. Oltre la soglia: Il bardo e altre esperienze di confine. Roma: Simmetria edizioni, 2014.
Find full textGiovanna, Gallio, ed. Nell'impresa sociale: Cooperazione, lavoro, ri-abilitazione, culture di confine nelle politiche di salute mentale. [Trieste]: Edizioni "e", 1991.
Find full textVerso est: Racconti di oltre il confine orientale e dell'Egeo con i ricordi del villaggio giuliano-dalmata di Roma. Pasian di Prato (Udine): Campanotto, 2006.
Find full textBianca, Angelo G. Dall'oca. Piccole Imprese Oltre Confine: Competenze Organizzative E Processi Di Internazionalizzazione. Carocci, 2002.
Find full textIannaccone, Mario A. OLTRE il CONFINE Di CORMAC McCARTHY: Analisi, Tecniche Narrative, Struttura. Independently Published, 2022.
Find full textMaestri, Jacopo. Sorridendo, in Silenzio Oltre il Confine: Un Viaggio Alla Ricerca Di Se Stessi. Independently Published, 2020.
Find full textBook chapters on the topic "Cooperazione di oltre confine"
Acocella, Ivana. "L’eterno confine. L’evoluzione della politica italiana in materia di protezione internazionale e accoglienza sul territorio a seguito della «crisi dei rifugiati» del 2015." In Migrazioni in Italia: oltre la sfida, 85–111. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-965-2.06.
Full textConference papers on the topic "Cooperazione di oltre confine"
Roselli, Claudia. "Geografie della memoria e zone di transizione: interpretare le possibilità future di salvaguardia dei legami territoriali a Delhi." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7959.
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