Journal articles on the topic 'Conviventi'

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Pastori, Veronica. "Famiglie diseguali? Analisi delle condizioni occupazionali tra coniugi e conviventi." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 144 (December 2016): 172–89. http://dx.doi.org/10.3280/sl2016-144011.

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Santosuosso, Amedeo. "La salute tra scienza e libertŕ." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (September 2011): 219–35. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-003017.

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Abstract:
La libertŕ: tra senso comune costituzionale e scienza / 2. Salute e libertŕ: un accostamento da definire / 3. Salute e libertŕ di determinarsi: i difficili conviventi / 4. L'autodeterminazione quando il paziente non č cosciente / 5. Quando la libertŕ va in Europa / 6. Uno sguardo al contesto tecnologico prossimo venturo.
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Boccara, Paolo. ""Io e te, in comune, non abbiamo niente.."." INTERAZIONI, no. 1 (April 2022): 131–34. http://dx.doi.org/10.3280/int2022-001014.

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Abstract:
In un carcere che si sta chiudendo definitivamente, un inatteso ostacolo amministrativo impedisce il trasferimento di dodici detenuti, obbligando cinque agenti a rimanere in servizio. Un film che ci propone le interazioni in quel carcere di due microcosmi conviventi e noi associamo immagini ed emozioni provate di fronte alle reazioni tra operatori, pazienti e familiari che si ritrovano a lavorare insieme.
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Pastore, Massimo. "Il diritto all'unitŕ familiare: una questione di sicurezza?" DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (November 2009): 167–77. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-004011.

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Abstract:
1. Pacchetto sicurezza e «restrizioni per i ricongiungimenti»2. Le ultime modifiche alla disciplina del ricongiungimento familiare3. Il nuovo co. 8 dell'art. 29: una norma a tutela della "sicurezza" dell'Amministrazione inadempiente?4. La disciplina del rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari dopo la riforma5. Restrizione del divieto di espulsione per i parenti conviventi con cittadini italiani: conseguenze sui procedimenti in corso e sul rinnovo dei permessi giŕ rilasciati
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Moscatelli, Matteo, Elisabetta Carrà, and Chiara Ferrari. "Processi riflessivi nelle storie familiari: stili relazionali e differenze di genere nelle giovani coppie con figli." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 3 (November 2022): 62–78. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-003005.

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Abstract:
La riflessività relazionale è aspetto sempre più determinante per comprendere l'agency delle persone e la vita di coppia. Lo studio qui presentato analizza la ri-flessività in 32 coppie (25-40 anni), sposate o conviventi con almeno un figlio. At-traverso un approccio mixed method sono stati identificati 3 gruppi con diversi li-velli di riflessività relazionale (alto, medio e basso) ed evidenziate alcune differen-ze di genere, durante il processo di costruzione del "noi".
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Bianchetti, Raffaele, and Alessandro Rudelli. "Esperienze di giustizia minorile nei procedimenti amministrativi con i figli maltrattanti." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (January 2022): 132–44. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002012.

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Abstract:
Le condotte violente dei figli a danno dei genitori, se caratterizzate da comportamenti reiterati agiti con la volontà di vessare i propri familiari facendoli vivere in uno stato di terrore, possono configurare il reato di «Maltrattamenti contro famigliari e conviventi», ma nelle situazioni di violenza filio-parentale è del tutto auspicabile poter intervenire precocemente al di fuori del contesto penale. Questo differente ambito di trattazione può essere costituito dai cosiddetti procedimenti amministrativi a favore dei minori «irregolari nella condotta o nel carattere». Il Tribunale per i minorenni di Milano ha sostenuto al riguardo una specifica ricerca per osservare in profondità le situazioni di Parental Abuse cogliendo, oltre ad alcuni dati di ricorrenza, gli aspetti qualitativi del fenomeno. Presentando delle situazioni esemplificative, nell'articolo si mostra la varietà, la complessità e l'intensità emotiva che invariabilmente attraversa chi è coinvolto in tali sofferte vicende. Si configura con ciò la delicatezza della funzione del giudice minorile e degli operatori dei servizi nella relazione con l'adolescente violento e con i suoi genitori.
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Ardizzone, Francesca. "Misurare lo stress psico-fisico del caregiver di pazienti cronici: risultati di uno studio." Dissertation Nursing 1, no. 1 (July 29, 2022): 49–63. http://dx.doi.org/10.54103/dn/17647.

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Abstract:
INTRODUZIONE: Il carico dei caregiver è associato a un peggioramento della loro qualità di vita: aumentato rischio d'insorgenza di malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, depressione e disturbi d'ansia vengono riportati in letteratura. Ad un aumento del carico assistenziale del caregiver è associata anche una precoce istituzionalizzazione del familiare. OBIETTIVI: Misurare i livelli di burden in un campione dei caregiver informali di pazienti cronici attraverso la creazione e validazione di una versione italiana modificata del Caregiver Strain Index. METODI: Lo studio ha previsto la traduzione e modifica del Caregiver Strain Index, in seguito somministrato ad un campione di convenienza di caregivers informali di pazienti cronici arruolato nei poliambulatori di un singolo centro ospedaliero. RISULTATI La scala ha un’ottima validità di contenuto (CVI-S=0.95) e di facciata e una buona consistenza interna (α di Cronbach=0.78). Il 75% del campione presenta una situazione di burden eccessivo (Me =8, IQR = [7; 9] cutoff 8). Valori più alti sono riportati nelle donne, nei soggetti con licenza media-inferiore e laurea, nei caregiver conviventi, in quelli che assistono più persone e in quelli i cui assistiti sono affetti da Parkinson (p<0.05 per tutte le variabili). Conclusioni: La versione italiana modificata del Caregiver Strain Index è uno strumento valido, affidabile, veloce e di semplice utilizzo capace di valutare i livelli di burden nei caregivers che assistono i pazienti cronici. Gli alti livelli di burden riferiti rivelano la necessità della figura dell’infermiere case manager per la continuità assistenziale al domicilio.
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Guicciardi, Marco, Daniela Loi, Andrea Manca, Monica Marini, Riccardo Pazzona, and Luigi Raffo. "Pollice verde 2.0: una nuova risorsa per un invecchiamento attivo." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2022): 28–39. http://dx.doi.org/10.3280/pds2022-003005.

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Abstract:
L'orticoltura può influire positivamente sul benessere delle persone anziane, contrastando il declino fisico e cognitivo e migliorando la qualità della vita. Le moderne tecnologie fornisco-no un valido supporto per incoraggiare lo svolgimento di tali attività e promuovere uno stile di vita attivo. Il presente studio esplorativo si propone di valutare gli effetti di attività di orticultura comunitaria supportate da una piattaforma digitale in un campione misto di partecipanti over 60 durante il periodo della pandemia da COVID-19. I partecipanti di età superiore ai sessanta anni hanno preso parte ad un percorso della durata di sei mesi, diviso in due periodi. Durante i primi tre mesi i partecipanti si sono limitati a rispondere ai test che indagavano le seguenti va-riabili psicologiche: autostima, solitudine, depressione, qualità della vita, affetti, supporto sociale e funzionamento cognitivo. Nei successivi tre mesi i partecipanti sono stati coinvolti in attività di orticoltura, supportate da applicazioni digitali accessibili tramite smartphone, cui ha fatto seguito la rilevazione delle stesse variabili psicologiche. Gli effetti dell'orticultura sono stati valutati confrontando le due serie di rilevazioni. I risultati mostrano un incremento della qualità della vita degli anziani, delle funzioni cognitive e, in misura minore, del benessere soggettivo. Gli anziani che risultano spo-sati o conviventi manifestano in genere una migliore qualità della vita e a seguito dell'intervento sono meno propensi ad esprimere stati affettivi negativi. Non sono stati evidenziati segni di depressione. L'orticultura assistita digitalmente può migliorare la qualità della vita degli anziani durante la pandemia da COVID-19.
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Di Pietro, Maria Luisa, and Marina Casini. "Il dibattito parlamentare sulla “procreazione medicalmente assistita”." Medicina e Morale 51, no. 4 (August 31, 2002): 617–66. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2002.688.

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Abstract:
La Camera dei Deputati nel giugno 2002 ha approvato una proposta di legge (PDL) ora in attesa di una valutazione da parte del Senato. In questo articolo viene ricordata dapprima l’evoluzione storica che ha portato all’attuale PDLa partire dalla IX legislatura, ci si sofferma sulle tappe principali e più significative, si tiene conto non solo dell’iter legislativo in senso stretto, ma anche del contributo della giurisprudenza, degli atti governativi, delle Commissioni ad hoc e dei movimenti operanti a livello sociale. Successivamente viene esaminato il contenuto della PDL nei suoi profili più rilevanti. Il principio dei prevalenti interessi/ diritti del concepito - che costituisce il motivo ispiratore di tutta la normativa - trova coerenti e apprezzabili applicazioni. In primo luogo viene declinato nella protezione del nuovo essere umano fin dalla fecondazione perseguendo l’obiettivo della sua destinazione alla nascita (diritto alla vita) senza che siano possibili atti manipolatori del suo patrimonio genetico (diritto alla identità genetica); secondariamente viene difeso il suo diritto alla famiglia sotto il profilo della coincidenza tra genitorialità biologica, affettiva e legale (diritto alla identità psicologica ed esistenziale). Rimangono comunque delle riserve etiche in ordine alla dignità dell’atto procreativo, all’insufficiente tutela del diritto del nascituro ad una famiglia fondata sul matrimonio quale garanzia di certezza e stabilità dell’affetto dei genitori (è infatti previsto l’accesso alle coppie conviventi), alla perdita di embrioni dovuta alla bassa percentuale di successo delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Rimane comunque apprezzabile - tenuto conto del libertarismo e permissivismo dominanti volti a legalizzare tutto quanto è già fattibile - l’impegno manifestato per ottenere l’approvazione della PDL. In ogni caso L’obiezione di coscienza, prevista dalla PDL, acquista dunque tutta la sua valenza di fronte al significato del generare e dell’essere generati.
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Navarrete Rodríguez, José Jewel. "Tenencias de animales en el contexto del programa Salud a su Hogar de septiembre 2004 a junio 2006, en Bogotá, D.C." Investigaciones en Seguridad Social y Salud 10 (December 1, 2008): 109–32. http://dx.doi.org/10.56085/20277970.248.

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Abstract:
Salud a su hogar es la denominación que se dio a la implantación de la estrategia de Atención Primaria en Salud (APS) en el Sistema General de Seguridad Social en Salud (SGSSS) en Bogotá. El presente informe deja ver un análisis inicial de la información capturada a través formato usado en la identificación y caracterización de núcleos familiares, en lo relacionado con la convivencia de animales en estos núcleos. Los objetivos de este estudio fueron: 1. Identificar la prevalencia de familias que conviven con animales en las localidades de Bogotá en el marco del programa salud a su hogar 2. Describir que especies de animales que son parte de esta convivencia 3. Identificar en los caninos convivientes la cobertura antirrábica. El estudio se con concentrará en la fase del programa salud a su hogar que va desde Septiembre de 2004 a Junio de 2006, periodo en el cual fueron encuestadas 177.354 familias en las localidades de Bogotá, en donde se incluyeron 241.597 personas. En esta fase del estudio la convivencia con animales fue del 36% de las familias (n=65.451) conviven con todas las especies contempladas en la encuesta. Todas las localidades presentan convivencia con animales. En general la proporción familia: animal es de 1:0,37. En la localidad de Sumapaz se supera ampliamente el promedio Distrital con 0.81 animales por familia. Del total de animales encontrados en los primeros territorios (n = 11.805) un 48% son caninos (n = 5684), un 14.54% (n = 1717) son felinos y en tercer lugar con un 13,05% (n= 1541) las especies menores. Se observó que ha aumentado significativamente el número de animales encontrados pues fueron registrados en total 108.749 animales de los cuales un 65% (n= 71.171) son caninos, le sigue con un 13,49% (n= 14.673) felinos y en tercer lugar especies menores con 9.586 animales (8.82%). Las especies menores son el 8.82% (n=9587 animales), su tenencia está concentrada en Usme con un 49.24% (n=4721), le siguen Bosa y Sumapaz. Los animales exóticos representan el 1.76% (n= 1980) del total de especies encontradas.
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Parreira, M. C., L. A. Peñaherrera-Colina, P. L. C. A. Alves, and F. C. M. Pereira. "Interferencia de malezas en el cultivo de frijol en dos sistemas de labranzas." Planta Daninha 31, no. 2 (June 2013): 319–27. http://dx.doi.org/10.1590/s0100-83582013000200009.

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Abstract:
Con este trabajo, se busco determinar el período anterior a la interferencia de las malezas que conviven con el cultivo de frijol, en ausencia o presencia de residuos vegetales de Crotalaria juncea. Los tratamientos estaban constituidos de siete períodos de convivencia del cultivo con las malezas: 0-10, 0-20, 0-30, 0-40, 0-50, 0-60 y 0-70 días después de la emergencia y también de un testigo sin presencia de las malezas en ausencia o presencia de crotalaria. El diseño experimental utilizado fue de bloques completos seleccionados al azar, con cuatro repeticiones por tratamiento. Hubo reducciones de 40,6% y 55,1% en la productividad de granos de frijol en convivencia con malezas durante todo el ciclo del cultivo, en ausencia y presencia de los residuos vegetales, respectivamente. Se concluyó que la productividad de granos fue afectada negativamente a partir de 29 y 38 días después de la emergencia, sin y con residuos, respectivamente, y eso constituyó los períodos anteriores a la interferencia.
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Navarro Rivera, Isidro. "Perspectivas de ciudadanía como repertorio para la participación: hacia un enfoque complementario." RDP Revista Digital de Posgrado, no. 5 (April 29, 2022): 49–63. http://dx.doi.org/10.22201/fesa.rdp.2022.5.05.

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Abstract:
El objetivo de este ensayo es contribuir a la comprensión del concepto de ciudadanía, mostrando que en la actualidad conviven diferentes perspectivas que complementan el repertorio de recursos que utilizan los ciudadanos en situaciones para fines específicos. En un primer apartado se hace un recorrido de la construcción de la noción moderna de ciudadanía y las perspectivas que la nutren. En un segundo apartado se argumenta la convivencia de estas diferentes ópticas, para ello recuperamos experiencias de comunidades indígenas de Oaxaca y de la elección de autoridades municipales por sistema normativo propio en el municipio de Ayutla de los Libres, Guerrero, en 2018.
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Gómez Villada, Juliana, Mariana Peña Villegas, Samuel Camilo Villegas Bernal, and Walter Bañol López. "Tolerancia y convivencia universitaria: un paso más para la integridad social." Poiésis, no. 31 (July 1, 2016): 173. http://dx.doi.org/10.21501/16920945.2105.

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Abstract:
“Personalmente les confesaré mi temor a vivir en un mundo dominado por expertos sin alma, a merced de especialistas que saben casi todo acerca de muy poco y casi nada acerca de todo lo demás, de las cosas que verdaderamente importan.” (Poupard, 2005, p. 89). Estas fueron las palabras que el Cardenal Paul Poupard dirigió a la Universidad San Pablo-CEU el 28 de mayo de 2001, en Madrid-España; manifestando su gran temor en la misión que posee la Universidad en la formación integral de sus alumnos. Nosotros, agregando de modo personal a estas palabras sabias, esta pequeña parte: “(...) y que no toleran ni conviven, sino que viven en una sociedad en “guerra’“; quisiéramos ilustrar y manifestar la tarea que la Universidad tiene con la convivencia y la tolerancia en el ambiente escolar. Por ende, en este artículo se tratará de mostrar la importancia sobre la tolerancia en la convivencia universitaria, como herramienta formativa, la cual nos servirá para ser protagonistas de una época y de una humanidad que cambia, se repiensa y configura permanentemente.
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Ruiz Fernández, Mª Dolores, Evangelina Martínez Mengíbar, María López Cano, and Antonia Fernández Leyva. "Evaluación de los estilos de afrontamiento utilizados en cuidadores familiares de enfermos crónicos complejos." European Journal of Health Research 2, no. 3 (November 1, 2016): 83. http://dx.doi.org/10.30552/ejhr.v2i3.36.

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Abstract:
El aumento en la prevalencia de personas con múltiples patologías, requiere de una serie de necesidades de alta complejidad en el entorno familiar. El objetivo de este trabajo, consistió en analizar las estrategias de afrontamiento que utilizan los cuidadores familiares de enfermos crónicos complejos y su relación con una serie de variables del cuidador entre las que destacamos, la convivencia en el domicilio, el tiempo de cuidado y la edad, en función del género de este. Estudio descriptivo-transversal. La muestra estuvo compuesta por 65 cuidadores familiares de enfermos crónicos complejos del Distrito Sanitario Almería. Los cuidadores utilizan más la estrategia de afrontamiento pasivo que la de afrontamiento activo, existiendo diferencias significativas en función de la convivencia con el familiar, así pues, los cuidadores que conviven en el domicilio familiar obtienen puntuaciones medias superiores en ambas. Los cuidadores cuyo tiempo de cuidado es menor a un año, obtienen puntuaciones medias significativamente superiores en planteamiento, y en aquellos cuyo tiempo de cuidado es superior a 5 años, las puntuaciones medias son significativamente superiores en negación. Hay una relación significativa positiva en las mujeres, entre edad y aceptación y por otro lado, significativa y negativa entre edad y apoyo instrumental. Como conclusión, la convivencia, el tiempo de cuidado, el género y la edad del cuidador pueden influir en las estrategias de afrontamiento que utilizan los cuidadores, y deben ser tenidos en cuenta al diseñar programas de intervención
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Ayllón García, Jesús Daniel. "Análisis legislativo y jurisprudencial de las uniones extramatrimoniales en italia ¿un ejemplo para el ordenamiento jurídico español?" Revista de Derecho de la UNED (RDUNED), no. 27 (July 1, 2021): 251–86. http://dx.doi.org/10.5944/rduned.27.2021.31083.

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Abstract:
El Ordenamiento Jurídico italiano ha elaborado la “Legge 20 maggio 2016, n. 76. Regolamentazione delle unioni civil tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”, reguladora de las uniones civiles entre personas del mismo sexo y la convivencia de hecho entre personas tanto del mismo como de distinto sexo, introduciendo el régimen jurídico de dos nuevos modelos de familia de una manera cuidadosa y exhaustiva. En relación con el Ordenamiento Jurídico Español, cabe advertir que dichas instituciones guardan similitud con el matrimonio igualitario y con la institución de las parejas de hecho, respectivamente. La normativa italiana puede ser un modelo a seguir por el legislador español a la hora de actualizar y sistematizar la normativa en materia de parejas de hecho.
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Llaña Mena, Mónica. "Convivencia escolar." Revista Enfoques Educacionales 11, no. 1 (January 9, 2018): 55. http://dx.doi.org/10.5354/0717-3229.2009.48195.

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Abstract:
La convivencia escolar constituye un tema de incalculable trascendencia para la formación de las nuevas generaciones en sociedades democráticas. El desenmascaramiento de un constructo complejo constituye un desafío para poder diseñar estrategias que permitan superar los profundos quiebres que se observan en la escuela contemporánea. Desde allí este artículo intenta llevar a cabo un análisis que conecte las profundas transformaciones socioculturales con su impacto en las formas de vida en los espacios escolares para así entregar antecedentes que apoyen la generación de estrategias que reviertan situaciones de transgresión que desafían el logro formador de la educación en contextos de un mundo globalizado.
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Vega Blanco, José. "La Convivencia." Estudio Agustiniano 30, no. 3 (January 1, 1995): 491–515. http://dx.doi.org/10.53111/estagus.v30i3.487.

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Roiz, Javier. "Convivencia posesiva." Foro Interno 20 (December 1, 2020): 1–2. http://dx.doi.org/10.5209/foin.71838.

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Villalba Cano, Janner. "Coexistence school in positive." EDUCACIÓN Y HUMANISMO 18, no. 30 (January 1, 2016): 93–107. http://dx.doi.org/10.17081/eduhum.18.30.1324.

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Níkleva, Dimitrinka G. "Educación para la convivencia intercultural." Arbor 188, no. 757 (October 30, 2012): 991–99. http://dx.doi.org/10.3989/arbor.2012.757n5013.

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Moffette, David. "Convivencia and Securitization." Journal of Legal Anthropology 1, no. 2 (September 1, 2010): 189–211. http://dx.doi.org/10.3167/jla.2010.010203.

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Abstract:
Ceuta is a Spanish city in Northern Morocco. It is thus situated at a European Union border on the African continent. In this context, I contend that migration is generally considered a potential threat to the pacified local order of things by the Christian majority. In order to protect this order of things referred to as convivencia, Christian Ceutíes tend to prefer depoliticizing strategies to manage migration. Nonetheless, migration sometimes becomes highly politicized and is framed as a security issue. This essay thus suggests that the concept of securitization is relevant to grasp the problematization of migration in times of crisis in Ceuta and analyzes three occurrences of local processes of securitization.
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Comellas, M. Jesús. "Convivencia y violencia." Educar 43 (February 1, 2009): 1. http://dx.doi.org/10.5565/rev/educar.115.

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Choy Gómez, Jacobo. "Normas de convivencia." Cirujano General 39, no. 2 (2017): 124–27. http://dx.doi.org/10.35366/76276.

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Duve, Thomas, and Raja Sakrani. "Introduction: Convivencia(s)." Rechtsgeschichte - Legal History 2018, no. 26 (2018): 92–94. http://dx.doi.org/10.12946/rg26/092-094.

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Silva, Derllânio Telecio. "Estratégias de Convivência com o Semiárido no Centro Xingó." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento 15, no. 08 (September 20, 2018): 25–40. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/agronomia/convivencia.

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López Raso, Pablo. "Los mitos de Mercurio y Saturno como metáfora de la búsqueda de sentido a través del arte." Calle 14 revista de investigación en el campo del arte 17, no. 32 (July 22, 2022): 388–412. http://dx.doi.org/10.14483/21450706.19630.

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Abstract:
Frente a la imagen misteriosa y melancólica del dios Saturno con la que se vinculó a los artistas en el Renacimiento, reivindicamos el mito de Mercurio en el arte como mensajero de la obra. Asumir metafóricamente la convivencia de ambos mitos supone reconocer la rica complementariedad que históricamente ha convertido a la imagen en una hermenéutica existencial en la cual conviven lo racional y lo irracional que nos configuran como personas. El espectador satisface su faceta de homo quaerens, de encuentro con la realidad profunda de su ser, a través de imágenes capaces de enfrentarle a las cuestiones trascendentales que le apelan en su existir: la pregunta por su identidad y la del otro, por el bien y la felicidad, por la posibilidad de conocer la verdad y, en definitiva, por el sentido mismo de la vida.
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Pastor Valls, Mª Teresa. "M.I.A.U. (Fanzara), una propuesta social. Historia, materiales y conservación." Ge-conservacion 10 (December 22, 2016): 135–45. http://dx.doi.org/10.37558/gec.v10i0.407.

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Abstract:
El M.I.A.U., Museo Inacabado de Arte Urbano de Fanzara (Castellón) constituye un proyecto en constante cambio y crecimiento, en el que conviven los murales, la música, la danza, y otras muchas propuestas artísticas. Se trata de un proyecto que surgió como una iniciativa de carácter social con el objetivo de promover la convivencia y la cohesión social a través del arte y la cultura. Una iniciativa que ha superado todas las previsiones, alcanzando una gran repercusión a nivel nacional e internacional, gracias a la cual se ha puesto en el mapa a esta pequeña población. El carácter social del M.I.A.U. está provocando el debate en torno al carácter efímero de las obras, planteando de este modo la necesidad de su conservación futura. En este sentido, creemos necesario recabar la mayor información posible sobre las técnicas y materiales empleados.
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Polo Payares, Esther Patricia, Adriana Azucena Ardila Hernández, and Dannis Daniela Ibáñez Polo. "Apoyo social y tipología familiar en mujeres diagnosticadas con VIH." Revista Facultad Nacional de Salud Pública 39, no. 1 (January 28, 2021): 1–13. http://dx.doi.org/10.17533/udea.rfnsp.e340517.

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Abstract:
Objetivos: Determinar la relación entre el apoyo social y la tipología familiar según cohabitación en misma vivienda, en mujeres que conviven con virus de inmunodeficiencia humana/síndrome de inmunodeficiencia adquirida, usuarias de una institución prestadora de servicios de salud en Cartagena. Método: Estudio transversal analítico, realizado entre mayo y junio del 2018, con mujeres mayores de 18 años que manifiestan dicha condición. La muestra fue de 100 participantes, seleccionadas mediante un muestreo aleatorio simple. Se utilizó el “Estudio de desenlaces médicos de apoyo social”, para la evaluación del apoyo social percibido; la “Ficha sociodemográfica”, para la caracterización social, y la “Encuesta nacional de demografía y salud”, para la tipología familiar según convivencia. Resultados: La edad promedio de las participantes fue de 40 años. La tipología familiar tuvo una distribución casi homogénea: del 27 % la nuclear incompleta extensa, 22 % la nuclear completa y con un 23 % la nuclear incompleta; el índice global de apoyo social fue de 83 %; las participantes percibieron un apoyo social máximo. El índice global de apoyo social respecto a los tipos de familia arrojó un puntaje máximo, esto es, entre 74,5 y 101,2. Y la relación entre el índice global de apoyo social y la tipología familiar según convivencia no mostró una diferencia significativa, con 0,087. Conclusiones: Los resultados de este estudio indican que las mujeres que padecen la enfermedad perciben un buen apoyo social en relación con sus tipologías familiares
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Julián, MARÍAS. "Tratado sobre la convivencia." Praxis & Saber 4, no. 7 (January 27, 2013): 283. http://dx.doi.org/10.19053/22160159.2070.

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Abstract:
<p>En primera instancia, convivir, según el autor, es más que coexistir; se coexiste con los objetos, y los seres humanos no son objetos, aun cuando entre nosotros una condición de ese tipo se pueda dar; en cambio se puede decir que se convive por la singularidad de lo humano que, entre otras cosas, integra el ser persona, lo cual implica un mundo de subjetividad que nos permite hablar del carácter único e integrado de cada individuo.</p>
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Vivas-Manrique, Samuel D., Carolina Duarte-Alarcón, and Liliana Parra-Osorio. "Comités de Convivencia Laboral." Revista Colombiana de Salud Ocupacional 4, no. 1 (March 1, 2014): 5–8. http://dx.doi.org/10.18041/2322-634x/rcso.1.2014.4885.

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Abstract:
El acoso laboral constituye una problemática de salud pública a nivel mundial. Frente a ella, Colombia ha dado avances significativos en materia legislativa. Recientemente, el Ministerio de Trabajo y Seguridad Social legisló sobre la conformación de los Comités de Convivencia Laboral a través de la Resolución 652 de 2012. Metodología: Se evaluó la Resolución 652 de 2012 sobre desde su perspectiva teórica y sobre los procedimientos de selección y capacitación, su alcance y el trámite de las quejas de acoso laboral en las empresas públicas y privadas.. Reflexión: La norma evaluada cuenta con vacíos importantes respecto al perfil de los miembros del comité de convivencia laboral, la capacitación de los miembros en acoso laboral, la concepción teórica del acoso laboral, se limita a la mediación del conflicto laboral y deja por fuera varias formas de contratación laboral. Conclusiones: No cabe duda de que la Resolución 652 de 2012 representa un avance altamente significativo en materia de legislación en el campo del riesgo psicosocial y en especial del acoso laboral en Colombia. No obstante, lejos de ser perfecta, la legislación debe determinar los mecanismos de selección previos a la elección de sus miembros, brindar capacitación profunda y amplia en el tema del acoso laboral desde diversas posturas teóricas, así como en las diversas acciones preventivas y correctivas que dicho comité puede llevar a cabo en los diferentes momentos del desarrollo de la situación de acoso en los niveles de prevención primaria, secundaria y terciaria.
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Silva, Luiz Jacintho da. "Convivendo com a Aids." Revista de Saúde Pública 41, suppl 2 (December 2007): 1–2. http://dx.doi.org/10.1590/s0034-89102007000900001.

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Pellejero Goñi, Lucía, Paolo Scotton, Nieves Ledesma Marín, and Maider Pérez de Villarreal Zufiaurre. "Convivencia escolar e inclusión." Revista Psicologia em Pesquisa 14, no. 2 (August 30, 2020): 21–34. http://dx.doi.org/10.34019/1982-1247.2020.v14.27667.

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Abstract:
Este artículo presenta la herramienta metodológica utilizada en una investigación sobre convivencia, inclusión y enfermedades raras realizada en la Universidad Pública de Navarra (UPNA), detallando el marco teórico del estudio y cómo se han diseñado e implementado algunos cuestionarios (dirigidos al alumnado de educación primaria y profesorado); para estudiar las relaciones entre iguales en las aulas en las que convive el alumnado con enfermedades raras o poco frecuentes (ER-EPF). Los cuestionarios se centran en la percepción y experiencia del buen trato y del maltrato por parte del alumnado, así como en la convivencia con su grupo de iguales y en las intervenciones del profesorado en este ámbito, desde los parámetros de la inclusión educativa y la convivencia positiva.
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Grassi, Aldrigo, and Maria Cristina Falzoni. "Employment/unemployment and psychological discomfort. A survey among young people living in an Italian industrial area." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 2 (August 1996): 136–46. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004085.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Mettere a confronto la prevalenza di stati di disagio psichico in quattro gruppi di giovani di diversa condizione sociale (operai metalmeccanici esposti e non esposti a rischi occupazionali per la salute mentale, disoccupati o in cerca di prima occupazione e studenti a tempo pieno); lo studio inoltre valuta tra gli stessi gruppi, a distanza di sei anni, i cambiamenti di stato e le variazioni del disagio psichico. Disegno – I soggetti, selezionati attraverso accurate procedure di randomizzazione, sono maschi, in età compresa tra 20 e 29 anni, residenti da almeno 10 anni nella stessa area geografica e ancora conviventi con il nucleo famigliare originario. Sono stati reclutati 157 giovani, suddivisi nei seguenti gruppi: metalmeccanici esposti a rischi occupazionali specifici per la salute mentale (n° = 30); metalmeccanici non esposti (n° = 57); disoccupati (n° = 40); studenti a tempo pieno (n° = 30).La prevalenza degli stati di disagio psichico è stata confrontata nei quattro gruppi; a distanza di sei anni, sono stati valutati, nei 116 soggetti che hanno partecipato allo studio di follow-up, i cambiamenti di status e i livelli di disagio psichico.Setting – L'indagine è stata condotta a Cento (Ferrara), una zona economicamente ricca e con tassi di disoccupazione molto bassi. Le interviste sono state effettuate nel 1987 e nel 1993; i giovani, dopo essere stati contattati telefonicamente, sono stati intervistati nella propria abitazione, sempre dallo stesso psicologo. Principali misure utilizzate – Nel 1987 a ciascun soggetto sono stati somministrati una scheda «Posizione sociale e salute» (PSS) e un questionario, precedentemente validato, per la determinazione dell'indice di disagio psichico (IDP).Inoltre gli operai metalmeccanici, mediante il «Questionario di rischio lavorativo» (QRL), sono stati suddivisi nei due gruppi «a rischio» e «non a rischio» occupazionale per la salute mentale.Nel 1993, nello studio di follow-up, è stato nuovamente somministrato il questionario per la rilevazione dell'IDP ed è stata fatta compilare una scheda (Scheda per la posizione sociale e occupazionale) per raccogliere dettagliate informazioni sui cambiamenti lavorativi o di stato sociale intervenuti nei sei anni precedenti.Risultati – Nel 1987 si sono riscontrate situazioni di disagio psichico significativamente più frequenti e di maggior rilevanza negli operai metalmeccanici esposti a rischi occupazionali per la salute mentale (mentre nulla di significativo è emerso negli altri gruppi, in quello dei disoccupati in particolare). Dallo studio di follow-up si sono potuti rilevare miglioramenti significativi, per quanto riguarda il disagio psichico, negli operai metalmeccanici che sono passati dal lavoro manuale ad un altro tipo di impiego; si è inoltre riscontrata la tendenza, nei giovani disoccupati che hanno trovato, nei corso dei sei anni, un lavoro fisso, ad un peggioramento del grado di disagio psichico.Conclusioni – L'aspetto piu interessante della nostra ricerca sembra essere rappresentato dall'analisi delle relazioni tra prospettive occupazionali e salute mentale di giovani che vivono in un'area economicamente forte. Ulteriori ricerche dovranno tuttavia approfondire le problematiche specifiche connesse con le possibili prospettive occupazionali di studenti e giovani disoccupati e/o in cerca di prima occupazione.
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Gallardo Ceron, Blanca Nelly, Germán Darío Hernández Zuluaga, Martha Isabel Monsalve Giraldo, and Hugo Ricardo Barrientos Burgos. "Convivencia, conflicto y pacto, hacia la construcción participativa de escenarios de convivencia escolar." Revista Electrónica en Educación y Pedagogía 3, no. .5 (December 8, 2019): 62–75. http://dx.doi.org/10.15658/10.15658/rev.electron.educ.pedagog19.09030504.

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Abstract:
El presente artículo contempla un diálogo de autores en torno a las relaciones que se pueden dar en la construcción participativa de escenarios de convivencia a partir de la concepción del conflicto y los pactos de convivencia escolar como espacios de conciliación integradores, los cuales reconocen la participación activa de todos los actores que hacen parte de los procesos educativos, donde la formación humana integral adquiere protagonismo, enmarcada en el contexto familiar, social y cultural. Se desarrolló a partir de un proceso de investigación documental con alcance crítico hermenéutico, que aporta bases fundamentales para la comprensión de las dinámicas de la convivencia escolar en las instituciones educativas. Se aportan, de esta manera, herramientas a la comunidad académica que permiten reconfigurar el conflicto como componente del ambiente escolar mediador entre la oportunidad de reflexión de sí, la confrontación con los otros y el reconocimiento de las diferencias como fortalecedoras para vivir en medio de la diversidad, promoviendo de esta manera, espacios para la construcción de una cultura de paz estable y duradera en la institución educativa.
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Gallardo Ceron, Blanca Nelly, Germán Darío Hernández Zuluaga, Martha Isabel Monsalve Giraldo, and Hugo Ricardo Barrientos Burgos. "Convivencia, conflicto y pacto, hacia la construcción participativa de escenarios de convivencia escolar." Revista Electrónica en Educación y Pedagogía 3, no. .5 (December 8, 2019): 62–75. http://dx.doi.org/10.15658/rev.electron.educ.pedagog19.09030504.

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Abstract:
El presente artículo contempla un diálogo de autores en torno a las relaciones que se pueden dar en la construcción participativa de escenarios de convivencia a partir de la concepción del conflicto y los pactos de convivencia escolar como espacios de conciliación integradores, los cuales reconocen la participación activa de todos los actores que hacen parte de los procesos educativos, donde la formación humana integral adquiere protagonismo, enmarcada en el contexto familiar, social y cultural. Se desarrolló a partir de un proceso de investigación documental con alcance crítico hermenéutico, que aporta bases fundamentales para la comprensión de las dinámicas de la convivencia escolar en las instituciones educativas. Se aportan, de esta manera, herramientas a la comunidad académica que permiten reconfigurar el conflicto como componente del ambiente escolar mediador entre la oportunidad de reflexión de sí, la confrontación con los otros y el reconocimiento de las diferencias como fortalecedoras para vivir en medio de la diversidad, promoviendo de esta manera, espacios para la construcción de una cultura de paz estable y duradera en la institución educativa.
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Melella, Cecilia E. "Apropiación y uso de las tecnologías de la información y de la comunicación (TIC) en la prensa migrante de las colectividades andinas en la Argentina." Doxa Comunicación. Revista interdisciplinar de estudios de comunicación y ciencias sociales, no. 18 (May 22, 2014): 141–57. http://dx.doi.org/10.31921/doxacom.n18a7.

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Abstract:
El uso de las tecnologías de la información y de la comunicación (TIC) como Internet, han transformado formas de organización social en las comunidades de migrantes. Sin embargo, la apropiación y uso de tecnologías por parte de estos colectivos no es un fenómeno nuevo. En la Argentina, la prensa de la inmigración es un antecedente de la apropiación de tecnología por parte de estos grupos. Los usos de saberes que tienen que ver con el universo del periodismo gráfico conviven con aquellos que se circunscriben al universo de la Internet. Este artículo se propone reflexionar sobre la apropiación de las TIC por parte de las comunidades de migrantes andinos en la Argentina y su convivencia con otras prácticas de comunicación precedentes a partir de dos periódicos de inmigrantes que tienen presencia en la Web. Utilizamos una metodología cualitativa basada en el análisis de discurso y de contenido (con herramientas de la semiótica contemporánea) de los sitios Web y dominios de Facebook de Gaceta del Perú (colectividad peruana) y Renacer (colectividad boliviana).
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Prieto Quezada, María Teresa. "Educación para la paz y convivencia sin violencia. Una propuesta en el nivel básico desde la Terapia Narrativa." Investigación & Desarrollo 30, no. 01 (February 14, 2022): 170–97. http://dx.doi.org/10.14482/indes.30.1.370.114.

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Abstract:
Este artículo contribuye a las investigaciones y propuestas de intervención cualitativas para mejorar la convivencia y fomentar la paz a través de una metodología emergente que muestra la terapia narrativa. Se partió de un diagnóstico realizado en una escuela primaria de la ciudad de Guadalajara (Jalisco) que cuenta con 340 alumnos, entre 6 y 12 años, donde se evidencia la violencia en dicho plantel, detectada mediante estadística simple, narrativas y dibujos. Efectuamos una propuesta de intervención a partir de un modelo que sugiere la terapia narrativa, denominado “el árbol de la vida”, que permitió a niñas y niños tomar un sentido de pertenencia al convivir en paz, manifestando experiencias pedagógicas que promuevan el concepto de comunidad educativa incluyente con valores humanos y esperanzadora, tan necesaria en estos tiempos. El objetivo de esta investigación fue dar cuenta de que educar para la paz y la conviven-cia es una construcción que se realiza en nuestra vida cotidiana y que la escuela es un espacio ideal para tomar conciencia cultivar y crear desde temprana edad una sociedad constructora de culturas de paz.
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Ramírez Trebejo, Andrés. "Educación religiosa en contextos de violencia." Studium Veritatis 12, no. 18 (September 10, 2014): 287–325. http://dx.doi.org/10.35626/sv.18.2014.50.

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Abstract:
El artículo analiza la enseñanza de educación religiosa al interior del Centro de Educación Básica Alternativa (CEBA) Manuel Gonzáles Prada de la localidad de Huaycán, en Lima Metropolitana. En este espacio urbano migrante, se presentan diversas situaciones de violencia y pobreza que afectan la vida, seguridad y adecuada convivencia de los estudiantes y sus familias. De este modo, mediante un enfoque etnográfico, se describirán los tipos de violencia con la que los estudiantes conviven a diario, tanto en sus hogares como en la localidad; la dinámica de la enseñanza de religión al interior del CEBA —donde se resalta el papel importante del docente como única figura de la Iglesia Católica—, la poca articulación entre la escuela con otras instancias de la educación católica de la Diócesis de Chosica, y los aportes de las religiones evangélicas o protestantes en la zona en temas de violencia, lo cual es reconocida por muchos de los alumnos. Finalmente, se presentan los aportes, dificultades y límites que tiene el curso de Educación religiosa en contextos urbanos con situaciones desfavorables como lo muestra el caso analizado.
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Gallardo Vázquez, Pedro. "Educación ciudadana y convivencia democrática." Pedagogia Social Revista Interuniversitaria, no. 16 (January 1, 2009): 119. http://dx.doi.org/10.7179/psri_2009.16.09.

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Serey Araneda, Daniel, and Patricia Zuñiga. "Cultura de la Convivencia Escolar." Lenguas Radicales 1, no. 01 (July 9, 2021): 43–54. http://dx.doi.org/10.56791/lr.v1i01.2.

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Abstract:
El presente artículo, tiene como objetivo conocer los resultados sobre prácticas pedagógicas Objetivo: visibilizar las prácticas pedagógicas implícitas en los discursos profesionales educativos en relación a la convivencia escolar. Metodología: Se realizó un estudio cualitativo hermenéutico-interpretativo por medio de la aplicación de entrevistas en profundidad. En esta investigación participaron 271 sujetos de catorce instituciones municipales de la comuna de Puente Alto de la región Metropolitana Chile, donde se seleccionó al 15% del personal escolar de la Corporación Municipal, de los cuales, 79 % fueron mujeres 21% varones; el 2% corresponden a escuelas, el 62% corresponde a enseñanza básica, y el 36% a liceos, Con un promedio de edad de 47 años, y con una trayectoria profesional que su conjunto promedio los 36 años de servicio. Este perfil se constituyo sobre la base del prejuicio respecto a la mala calidad de estos 14 establecimientos, relacionados a sus prácticas pedagógicas sobre la convivencia. Resultados: Los resultados presentan dimensiones de análisis de las prácticas pedagógicas, las que dan cuenta de una configuración de elementos formales, tales como rituales, definiciones, espacios asignados a determinados objetivos. En cuanto a las Discusiones, se pudo establecer la existencia de racionalidades que se enmarcan sobre la presencia o ausencia del afecto en el trato; la manera de abordar las situaciones de sanción; la mayor o menor posibilidad de expresarse que tienen los docentes. Lo cual da forma y calidad a la convivencia escolar, afianzando e incidiendo fuertemente en el nivel de pertenencia de los miembros de la comunidad educativa, es decir, la complejidad de la convivencia escolar, ha instalado la sensación y percepción de no tener herramientas para tratar la convivencia, lo anteriores, son factores que determinan e instalan un discurso desesperanzador.
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De Piccoli, Norma. "Note per una convivenza urbana." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (March 2013): 11–21. http://dx.doi.org/10.3280/psc2012-002002.

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Gasparrini, Carlo. "Vesuvio. La convivenza col rischio." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 1 (October 2011): 106–20. http://dx.doi.org/10.3280/pri2011-001016.

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MILIAN I MASSANA, ANTONI. "LA CONVIVENCIA LINGÜÍSTICA EN CATALUÑA." Revista Vasca de Administración Pública / Herri-Arduralaritzarako Euskal Aldizkaria, no. 69 (August 1, 2004): 151–84. http://dx.doi.org/10.47623/ivap-rvap.69.2004.2.04.

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ARZOZ SANTISTEBAN, XABIER. "LA CONVIVENCIA LINGÜÍSTICA EN NAVARRA." Revista Vasca de Administración Pública / Herri-Arduralaritzarako Euskal Aldizkaria, no. 69 (August 1, 2004): 35–100. http://dx.doi.org/10.47623/ivap-rvap.69.2004.2.02.

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FARH, MARYSE, and MARCOS ANTONIO MACEDO CINTRA. "Convivendo com o Câmbio Flutuante." Brazilian Journal of Political Economy 20, no. 3 (September 2000): 359–64. http://dx.doi.org/10.1590/0101-31572000-1042.

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Abstract:
RESUMO Desde a implementação de um sistema de câmbio flutuante pelas autoridades econômicas brasileiras em meados de 1999, a trajetória da taxa de câmbio real tem sido caracterizada por extrema volatilidade, inerente a esse sistema. O mercado financeiro brasileiro, no entanto, tem a vantagem de possuir um mercado de derivativos razoavelmente líquido que pode contribuir para um ‘relacionamento’ menos turbulento com um regime de câmbio flutuante. No entanto, quaisquer possíveis benefícios desse mercado para a economia brasileira exigiriam: o uso rotineiro de derivativos financeiros por agentes econômicos em sua gestão de negócios, a eliminação de qualquer restrição ao acesso a mercados de derivativos por investidores estrangeiros e o aprimoramento dos procedimentos de supervisão e regulamentação. mecanismos.
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González-Losa, María del R., Elsa Rodríguez-Angulo, Marylin Puerto-Solís, and Hideyo Noguchi. "Convivencia con animales y rotavirus." Salud Pública de México 50, no. 4 (August 2008): 271. http://dx.doi.org/10.1590/s0036-36342008000400001.

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Carvajal Guzmán, Gilberto, Dayra Elizabeth Ojeda Rosero, Erika Patricia Díaz Muñoz, and Yuranny Alejandra Tabares Díaz. "Convivencia escolar y procesos intergeneracionales:." CULTURA EDUCACIÓN Y SOCIEDAD 11, no. 1 (March 11, 2020): 101–16. http://dx.doi.org/10.17981/cultedusoc.11.1.2020.07.

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Abstract:
Este artículo tiene como objetivo sustentar desde una base filológica, filosófica, y teórica, así como también desde un análisis reflexivo, la convivencia escolar y los procesos intergeneracionales. El componente metodológico se fundamenta en técnicas reflexivas y de análisis, para develar el tratamiento teórico de los autores en relación con los constructos estudiados, de manera que los investigadores puedan generar las debidas inferencias e interpretaciones. Los resultados del análisis conceptual de convivencia y generación, permiten comprender su perfil etimológico y explorar los diferentes significados, desentrañando dos hechos contradictorios, pero a la vez complementarios y necesarios en el marco de la convivencia escolar y el proceso generacional: encuentros y tensiones, los cuales actúan como fundamento insoslayable de diferentes procesos constructivos. Por otra parte, el análisis teórico realizado permite entretejer realidades sobre las cuales se fundamentan la convivencia y los procesos intergeneracionales dentro del contexto escolar. Se concluye al reconocer dichos procesos desde el marco dialógico, como una de las alternativas principales para una adecuada convivencia, al favorecer el encuentro de sus actores, mediante un compartir relacional, cultural, ideológico y simbólico.
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Franco, Vittoria. "Bontà. Una parola della convivenza." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 64 (June 2019): 54–68. http://dx.doi.org/10.3280/las2019-064005.

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Villenas, Sofia A. "Commentary: Latina Literacies in Convivencia." Anthropology & Education Quarterly 36, no. 3 (September 2005): 273–77. http://dx.doi.org/10.1525/aeq.2005.36.3.273.

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Flecha Andrés, José Román. "La convivencia interreligiosa en España." Diálogo Ecuménico, no. 118 (January 1, 2002): 269–86. http://dx.doi.org/10.36576/summa.2239.

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