Academic literature on the topic 'Conviventi'

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Journal articles on the topic "Conviventi"

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Pastori, Veronica. "Famiglie diseguali? Analisi delle condizioni occupazionali tra coniugi e conviventi." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 144 (December 2016): 172–89. http://dx.doi.org/10.3280/sl2016-144011.

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Santosuosso, Amedeo. "La salute tra scienza e libertŕ." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (September 2011): 219–35. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-003017.

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Abstract:
La libertŕ: tra senso comune costituzionale e scienza / 2. Salute e libertŕ: un accostamento da definire / 3. Salute e libertŕ di determinarsi: i difficili conviventi / 4. L'autodeterminazione quando il paziente non č cosciente / 5. Quando la libertŕ va in Europa / 6. Uno sguardo al contesto tecnologico prossimo venturo.
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Boccara, Paolo. ""Io e te, in comune, non abbiamo niente.."." INTERAZIONI, no. 1 (April 2022): 131–34. http://dx.doi.org/10.3280/int2022-001014.

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Abstract:
In un carcere che si sta chiudendo definitivamente, un inatteso ostacolo amministrativo impedisce il trasferimento di dodici detenuti, obbligando cinque agenti a rimanere in servizio. Un film che ci propone le interazioni in quel carcere di due microcosmi conviventi e noi associamo immagini ed emozioni provate di fronte alle reazioni tra operatori, pazienti e familiari che si ritrovano a lavorare insieme.
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Pastore, Massimo. "Il diritto all'unitŕ familiare: una questione di sicurezza?" DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (November 2009): 167–77. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-004011.

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Abstract:
1. Pacchetto sicurezza e «restrizioni per i ricongiungimenti»2. Le ultime modifiche alla disciplina del ricongiungimento familiare3. Il nuovo co. 8 dell'art. 29: una norma a tutela della "sicurezza" dell'Amministrazione inadempiente?4. La disciplina del rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari dopo la riforma5. Restrizione del divieto di espulsione per i parenti conviventi con cittadini italiani: conseguenze sui procedimenti in corso e sul rinnovo dei permessi giŕ rilasciati
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5

Moscatelli, Matteo, Elisabetta Carrà, and Chiara Ferrari. "Processi riflessivi nelle storie familiari: stili relazionali e differenze di genere nelle giovani coppie con figli." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 3 (November 2022): 62–78. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-003005.

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Abstract:
La riflessività relazionale è aspetto sempre più determinante per comprendere l'agency delle persone e la vita di coppia. Lo studio qui presentato analizza la ri-flessività in 32 coppie (25-40 anni), sposate o conviventi con almeno un figlio. At-traverso un approccio mixed method sono stati identificati 3 gruppi con diversi li-velli di riflessività relazionale (alto, medio e basso) ed evidenziate alcune differen-ze di genere, durante il processo di costruzione del "noi".
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Bianchetti, Raffaele, and Alessandro Rudelli. "Esperienze di giustizia minorile nei procedimenti amministrativi con i figli maltrattanti." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (January 2022): 132–44. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002012.

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Abstract:
Le condotte violente dei figli a danno dei genitori, se caratterizzate da comportamenti reiterati agiti con la volontà di vessare i propri familiari facendoli vivere in uno stato di terrore, possono configurare il reato di «Maltrattamenti contro famigliari e conviventi», ma nelle situazioni di violenza filio-parentale è del tutto auspicabile poter intervenire precocemente al di fuori del contesto penale. Questo differente ambito di trattazione può essere costituito dai cosiddetti procedimenti amministrativi a favore dei minori «irregolari nella condotta o nel carattere». Il Tribunale per i minorenni di Milano ha sostenuto al riguardo una specifica ricerca per osservare in profondità le situazioni di Parental Abuse cogliendo, oltre ad alcuni dati di ricorrenza, gli aspetti qualitativi del fenomeno. Presentando delle situazioni esemplificative, nell'articolo si mostra la varietà, la complessità e l'intensità emotiva che invariabilmente attraversa chi è coinvolto in tali sofferte vicende. Si configura con ciò la delicatezza della funzione del giudice minorile e degli operatori dei servizi nella relazione con l'adolescente violento e con i suoi genitori.
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7

Ardizzone, Francesca. "Misurare lo stress psico-fisico del caregiver di pazienti cronici: risultati di uno studio." Dissertation Nursing 1, no. 1 (July 29, 2022): 49–63. http://dx.doi.org/10.54103/dn/17647.

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Abstract:
INTRODUZIONE: Il carico dei caregiver è associato a un peggioramento della loro qualità di vita: aumentato rischio d'insorgenza di malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, depressione e disturbi d'ansia vengono riportati in letteratura. Ad un aumento del carico assistenziale del caregiver è associata anche una precoce istituzionalizzazione del familiare. OBIETTIVI: Misurare i livelli di burden in un campione dei caregiver informali di pazienti cronici attraverso la creazione e validazione di una versione italiana modificata del Caregiver Strain Index. METODI: Lo studio ha previsto la traduzione e modifica del Caregiver Strain Index, in seguito somministrato ad un campione di convenienza di caregivers informali di pazienti cronici arruolato nei poliambulatori di un singolo centro ospedaliero. RISULTATI La scala ha un’ottima validità di contenuto (CVI-S=0.95) e di facciata e una buona consistenza interna (α di Cronbach=0.78). Il 75% del campione presenta una situazione di burden eccessivo (Me =8, IQR = [7; 9] cutoff 8). Valori più alti sono riportati nelle donne, nei soggetti con licenza media-inferiore e laurea, nei caregiver conviventi, in quelli che assistono più persone e in quelli i cui assistiti sono affetti da Parkinson (p<0.05 per tutte le variabili). Conclusioni: La versione italiana modificata del Caregiver Strain Index è uno strumento valido, affidabile, veloce e di semplice utilizzo capace di valutare i livelli di burden nei caregivers che assistono i pazienti cronici. Gli alti livelli di burden riferiti rivelano la necessità della figura dell’infermiere case manager per la continuità assistenziale al domicilio.
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Guicciardi, Marco, Daniela Loi, Andrea Manca, Monica Marini, Riccardo Pazzona, and Luigi Raffo. "Pollice verde 2.0: una nuova risorsa per un invecchiamento attivo." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2022): 28–39. http://dx.doi.org/10.3280/pds2022-003005.

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Abstract:
L'orticoltura può influire positivamente sul benessere delle persone anziane, contrastando il declino fisico e cognitivo e migliorando la qualità della vita. Le moderne tecnologie fornisco-no un valido supporto per incoraggiare lo svolgimento di tali attività e promuovere uno stile di vita attivo. Il presente studio esplorativo si propone di valutare gli effetti di attività di orticultura comunitaria supportate da una piattaforma digitale in un campione misto di partecipanti over 60 durante il periodo della pandemia da COVID-19. I partecipanti di età superiore ai sessanta anni hanno preso parte ad un percorso della durata di sei mesi, diviso in due periodi. Durante i primi tre mesi i partecipanti si sono limitati a rispondere ai test che indagavano le seguenti va-riabili psicologiche: autostima, solitudine, depressione, qualità della vita, affetti, supporto sociale e funzionamento cognitivo. Nei successivi tre mesi i partecipanti sono stati coinvolti in attività di orticoltura, supportate da applicazioni digitali accessibili tramite smartphone, cui ha fatto seguito la rilevazione delle stesse variabili psicologiche. Gli effetti dell'orticultura sono stati valutati confrontando le due serie di rilevazioni. I risultati mostrano un incremento della qualità della vita degli anziani, delle funzioni cognitive e, in misura minore, del benessere soggettivo. Gli anziani che risultano spo-sati o conviventi manifestano in genere una migliore qualità della vita e a seguito dell'intervento sono meno propensi ad esprimere stati affettivi negativi. Non sono stati evidenziati segni di depressione. L'orticultura assistita digitalmente può migliorare la qualità della vita degli anziani durante la pandemia da COVID-19.
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Di Pietro, Maria Luisa, and Marina Casini. "Il dibattito parlamentare sulla “procreazione medicalmente assistita”." Medicina e Morale 51, no. 4 (August 31, 2002): 617–66. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2002.688.

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Abstract:
La Camera dei Deputati nel giugno 2002 ha approvato una proposta di legge (PDL) ora in attesa di una valutazione da parte del Senato. In questo articolo viene ricordata dapprima l’evoluzione storica che ha portato all’attuale PDLa partire dalla IX legislatura, ci si sofferma sulle tappe principali e più significative, si tiene conto non solo dell’iter legislativo in senso stretto, ma anche del contributo della giurisprudenza, degli atti governativi, delle Commissioni ad hoc e dei movimenti operanti a livello sociale. Successivamente viene esaminato il contenuto della PDL nei suoi profili più rilevanti. Il principio dei prevalenti interessi/ diritti del concepito - che costituisce il motivo ispiratore di tutta la normativa - trova coerenti e apprezzabili applicazioni. In primo luogo viene declinato nella protezione del nuovo essere umano fin dalla fecondazione perseguendo l’obiettivo della sua destinazione alla nascita (diritto alla vita) senza che siano possibili atti manipolatori del suo patrimonio genetico (diritto alla identità genetica); secondariamente viene difeso il suo diritto alla famiglia sotto il profilo della coincidenza tra genitorialità biologica, affettiva e legale (diritto alla identità psicologica ed esistenziale). Rimangono comunque delle riserve etiche in ordine alla dignità dell’atto procreativo, all’insufficiente tutela del diritto del nascituro ad una famiglia fondata sul matrimonio quale garanzia di certezza e stabilità dell’affetto dei genitori (è infatti previsto l’accesso alle coppie conviventi), alla perdita di embrioni dovuta alla bassa percentuale di successo delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Rimane comunque apprezzabile - tenuto conto del libertarismo e permissivismo dominanti volti a legalizzare tutto quanto è già fattibile - l’impegno manifestato per ottenere l’approvazione della PDL. In ogni caso L’obiezione di coscienza, prevista dalla PDL, acquista dunque tutta la sua valenza di fronte al significato del generare e dell’essere generati.
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Navarrete Rodríguez, José Jewel. "Tenencias de animales en el contexto del programa Salud a su Hogar de septiembre 2004 a junio 2006, en Bogotá, D.C." Investigaciones en Seguridad Social y Salud 10 (December 1, 2008): 109–32. http://dx.doi.org/10.56085/20277970.248.

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Abstract:
Salud a su hogar es la denominación que se dio a la implantación de la estrategia de Atención Primaria en Salud (APS) en el Sistema General de Seguridad Social en Salud (SGSSS) en Bogotá. El presente informe deja ver un análisis inicial de la información capturada a través formato usado en la identificación y caracterización de núcleos familiares, en lo relacionado con la convivencia de animales en estos núcleos. Los objetivos de este estudio fueron: 1. Identificar la prevalencia de familias que conviven con animales en las localidades de Bogotá en el marco del programa salud a su hogar 2. Describir que especies de animales que son parte de esta convivencia 3. Identificar en los caninos convivientes la cobertura antirrábica. El estudio se con concentrará en la fase del programa salud a su hogar que va desde Septiembre de 2004 a Junio de 2006, periodo en el cual fueron encuestadas 177.354 familias en las localidades de Bogotá, en donde se incluyeron 241.597 personas. En esta fase del estudio la convivencia con animales fue del 36% de las familias (n=65.451) conviven con todas las especies contempladas en la encuesta. Todas las localidades presentan convivencia con animales. En general la proporción familia: animal es de 1:0,37. En la localidad de Sumapaz se supera ampliamente el promedio Distrital con 0.81 animales por familia. Del total de animales encontrados en los primeros territorios (n = 11.805) un 48% son caninos (n = 5684), un 14.54% (n = 1717) son felinos y en tercer lugar con un 13,05% (n= 1541) las especies menores. Se observó que ha aumentado significativamente el número de animales encontrados pues fueron registrados en total 108.749 animales de los cuales un 65% (n= 71.171) son caninos, le sigue con un 13,49% (n= 14.673) felinos y en tercer lugar especies menores con 9.586 animales (8.82%). Las especies menores son el 8.82% (n=9587 animales), su tenencia está concentrada en Usme con un 49.24% (n=4721), le siguen Bosa y Sumapaz. Los animales exóticos representan el 1.76% (n= 1980) del total de especies encontradas.
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Dissertations / Theses on the topic "Conviventi"

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OTTOLINA, ALESSANDRO MARIA. "Il contratto di convivenza." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2017. http://hdl.handle.net/10281/170835.

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Abstract:
La tesi ha ad oggetto il contratto di convivenza e ne analizza la natura e il contenuto sia durante il regime di atipicità che dopo l'introduzione della relativa figura tipica ad opera della L. 76/2016. Sommario: 1. LA CONVIVENZA E LA LEGGE N. 76/2016 - 2. IL CONTRATTO DI CONVIVENZA NELLA L. 76/2016: NATURA, FORMA E PUBBLICITA’ - 3. IL CONTENUTO DEL CONTRATTO DI CONVIVENZA - 4. Il DECESSO DEL CONVIVENTE E I MEZZI CONTRATTUALI PER LA REGOLAMENTAZIONE DELLA SUCCESSIONE - 5. INVALIDITA’ E SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO DI CONVIVENZA E CESSAZIONE DEL RAPPORTO - 6. CONTRATTO DI CONVIVENZA E DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO
The thesis analyses the cohabitation agreement ("contratto di convivenza") and deals with the nature and the content of such topic during the atypical regime as well as following the introduction of its typical form under Italian Law No.76/2016. Contents: 1. THE COHABITATION AND THE LAW No. 76/2016 - 2. THE AGREEMENT IN THE LIVING LAW No. 76/2016: NATURE, FORM AND PUBLICITY - 3. THE CONTENT OF THE COHABITATION AGREEMENT - 4. DEATH OF PARTNER CONTRACT AND MEANS FOR THE REGULATION OF SUCCESSION - 5. INVALIDITY AND TERMINATION OF COHABITATION CONTRACT - 6. COHABITATION CONTRACT AND PRIVATE INTERNATIONAL LAW
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Althoff, Coleta Rinaldi. "Convivendo em família." Florianópolis, SC, 2001. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/80362.

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Abstract:
Tese (doutorado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Ciências da Saúde.
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Este é um estudo baseado na Teoria Fundamentada nos Dados e no Interacionismo Simbólico que tem como objetivos: compreender como o ambiente familiar é construído pelas famílias e construir uma formulação teórica sobre o ambiente familiar. Para o levantamento e a análise comparativa dos dados, foram definidos quatro grupos amostrais formados por 10 famílias em diferentes etapas da trajetória de vida familiar. Os dados foram obtidos através de entrevistas realizadas com as famílias em seus domicílios. A metodologia empregada resultou na formulação de um modelo teórico focado no fenômeno CONVIVENDO EM FAMÍLIA. Este modelo revela que CONVIVENDO EM FAMÍLIA é um processo constituído pela inter-relação dos seguintes elementos teóricos: Querendo viver em família; Criando o espaço de moradia da família; Vivendo os tempos da família; Fazendo parte da teia social; Estabelecendo maneiras de se relacionar em família; Construindo valores; Governando a vida cotidiana; Cultivando as ligações familiares e Tomando consciência do viver em família. Os membros da família compartilham símbolos e significados decorrentes das ações desenvolvidas e das interações estabelecidas entre eles, construindo o processo de convivência familiar. O modelo teórico elaborado oferece uma perspectiva para compreender o ambiente familiar através do processo de conviver em família.
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Mirez, Coronado Wagner Salvador. "Fortalecer la convivencia escolar." Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2018. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/10318.

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Abstract:
El presente trabajo se justifica frente a la necesidad de transformar y revertir las actitudes de los estudiantes para crear un clima institucional que les permita desarrollarse en forma integral y lograr la mejora de los aprendizajes. La convivencia escolar es un aprendizaje que se enseña, se aprende y se refleja en cada momento donde el estudiante se relaciona con su entorno. La convivencia escolar es la potencialidad que tienen las personas para vivir con otras, en un ámbito de respeto mutuo y de solidaridad recíproca, considerando la diversidad y valorando las diferencias de puntos de vista de otro y otros. La elaboración de un Plan de Convivencia, es el documento que permitirá identificar y regular los mecanismos para la prevención y solución de los conflictos de una manera pacífica, justa y democrática, orientando la conducta de los actores educativos en unas relaciones armoniosas y pacíficas en la institución educativa. El objetivo principal del presente Plan de Acción, es ofrecer un instrumento orientador en relación a la enseñanza y el aprendizaje de la convivencia escolar poniendo énfasis en la formación del estudiante y no en la resolución de conflictos, buscando la participación de los actores educativos en alcanzar la mejora de los aprendizajes de los estudiantes y una mejor calidad educativa.
Trabajo académico
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Martins, Lucimara Tábata. "Convivendo com a hipertensão." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 2014. https://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/128677.

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Abstract:
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Ciências da Saúde, Programa de Pós-Graduação em Nutrição, Florianópolis, 2014
Made available in DSpace on 2015-02-05T20:14:05Z (GMT). No. of bitstreams: 1 329758.pdf: 1155214 bytes, checksum: 0eca352c7ddb20372313e49f150c0d54 (MD5) Previous issue date: 2014
Objetivo: Descrever, a partir do ponto de vista dos indivíduos, a experiência do adoecimento e o tratamento dietético da hipertensão arterial sistêmica (HAS) entre usuários do Sistema Único de Saúde(SUS) de Florianópolis, Santa Catarina. Método: Trata-se de um estudo etnográfico, realizado com portadores de hipertensão da comunidade de Sambaqui e profissionais de saúde do Centro de Saúde de Santo Antônio de Lisboa, Florianópolis, Santa Catarina. Os dados foram coletados entre março e junho de 2014, por meio de entrevistas semiestruturadas e observação participante. As entrevistas foram gravadas sempre que autorizado pelos envolvidos e as observações foram registradas no diário de campo. Todo o material foi lido e transcrito na integra, divididos em categorias referentes aos objetivos da pesquisa e discutidos com base na Antropologia Interpretativa e na Antropologia Médica. Resultados: A HAS, vista como uma doença muitas vezes assintomática do ponto de vista biomédico, para os hipertensos não se apresentava como tal, reconhecida por estes como uma doença que apresentava sinais físicos e causava infortúnios. Aqueles que a reconheciam como uma doença assintomática, não se rotulavam como pessoas doentes. Os nervos foram considerados pela maioria dos hipertensos como a principal causa da doença. Sobre o tratamento, na visão dos profissionais de saúde, o uso dos fármacos se mostrou a forma mais efetiva de tratar a doença, entretanto, para os hipertensos, o tratamento medicamentoso era feito à sua maneira, usavam quando e quando achassem necessário. No que se refere ao tratamento dietético, quando seguido, estava estritamente ligado à redução do sal; as informações sobre a alimentação no controle da doença eram sempre reforçadas pela equipe de saúde. Havia o conhecimento dos hipertensos sobre essas informações, entretanto alguns entrevistados mesmo diante dos conhecimentos repassados, não associaram as mudanças dietéticas ao controle da doença, havendo a autonomia e agencia da sua condição. Na busca pelo tratamento da doença, o sistema formal de saúde foi considerado o principal itinerário terapêutico. As práticas de autoatenção estiveram relacionadas ao uso de chás, repouso e receitas caseiras. Conclusão: As divergências nas falas e conceitos sobre a doença e seu manejo entre profissionais de saúde e hipertensos, mostram que a doença não pode ser reduzida apenas a seus aspectos fisiológicos. O significado da doença para aqueles que a possuem envolvem dimensões culturais e sociais, as estratégias que estes assumem para lidar com sua condição devem ser reconhecidas pelos profissionais de saúde, por meio de um escuta qualificada, onde abram-se espaços para que o sujeito mostre sua subjetividade. Quanto mais avançarmos nesse campo, articulando as perspectivas das ciências sociais e humanas do campo de saúde biológico, poderemos trazer subsídios para políticas e ações de saúde que contemplem aqueles para as quais essas ações são voltadas.

Abstract: Objective: Describe starting from the individuals point of view, the experience of illness and the dietetic treatment of systemic arterial hypertension (SAH) among users of the Sistema Unico de Saude (SUS)from Florianopolis, Santa Catarina. Method: It's an ethnographic study, being aplied on pacients with hypertension from the Sambaqui community and professionals from Centro de Saude of Santo Antonio de Lisboa, Florianopolis, Santa Catarina. The data was collected between march and july 2014, by semistructured interviews and participant observation. The interviews where recorded when authorized by the people involved and recorded in the field journal. All the material was read and transcribed in full, divided into categories related to the research objectives and discussed based on Interpretative Anthropology and Medical Anthropology. Results: The SAH, often seen as an asymptomatic disease biomedical point of view, for hypertensive patients did not present itself as such recognized by them as a disease that had caused physical signs and misfortunes. Those who recognized it as an asymptomatic disease, not sick people would label as. Ther nerves were considered by most hypertense people as the diseases principal cause. About the treatment, the point of view of the health care professionals, the use of drugs has proved the most effective way to treat the disease, however for the pacients the drug treatment was done their way, when and how much they thought necessary. In what refers to the dietary treatment, when followed was strictly associated to salt reduction, the informations about food in disease control where allways reforced by the health care team. The pacients had knowledge on those informations, however some did not associate dietary changes with the disease control, having the autonomy and agency of their condition. In the search for the disease treatment, the formal health system was considered the principal therapeutic itinerary. The practice of self care were related to the use of teas, rest and some homemad recipes. Conclusion: The discrepancies in the statements and concecpts about the illness and their manegement among health professionals and hypertension pacients, show that the disease can not be reduced to it's physiological aspects. The meaning of illness for those who possess it involves cultural and social dimensions, the strategies wich they assume to deal with their condition must be recognized by the health professionals, by means of a qualified listening, where they open up spaces for the subject to show his subjectivity. The more we advance in this field, articulating the perfective sciences, socials and humans in the field of biological health, we can bring subsidies for health policy and actions that include those of wich these actons are geared.
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Torrecilla, Ariel, and Nadya Cataldo. "Pacientes psiquiátricos y su convivencia." Bachelor's thesis, Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Médicas. Escuela de Enfermería, 2015. http://bdigital.uncu.edu.ar/10746.

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Abstract:
En el servicio “A" del Hospital Psiquiátrico El Sauce se alojan pacientes hombres con distintas patologías, dentro de las cuales se encuentran pacientes oligofrénicos con retraso mental, alcohólicos crónicos, y poli adictos. Estos últimos por lo general son los más difíciles de tratar. Cuando se encuentran en un lugar como es la internación hospitalaria, con horarios que cumplir, normas y reglas a seguir, se hace difícil la convivencia con los demás pacientes y el abordaje terapéutico por parte del personal. Se ha observado que los pacientes poli adictos, no son muy afines a las normas y reglas, por lo que su permanencia con otros pacientes con distintas patologías, como lo son los pacientes oligofrénicos o con retraso mental es una mezcla infructífera, ya que por lo general el encierro, la carencia de las sustancias que habitualmente consumen sumado al aburrimiento, terminan por provocar diferentes tipos de agresiones físicas, burlas, transformando la convivencia en un problema que en apariencia no tendría solución. Esto dificulta la tarea del personal de enfermería, ya que se suscitan conflictos que muchas veces traspasan lo verbal y llegan a lo físico, con graves consecuencias, es por ello que el personal de enfermería tiene la ardua tarea de mediar y evitar conflictos tratando de armonizar la convivencia. La falta de recursos materiales y humanos limita la posibilidad de encontrar posibles soluciones a esta problemática como podría ser separar los pacientes según sus patologías, en especial los pacientes con problemas de adicción y serios problemas de conducta. Este trabajo de investigación tiene como objetivo determinar la existencia de herramientas que mejoren la convivencia de los pacientes internados en el servicio “A" del hospital El Sauce, Guaymallén, Mendoza, que permita establecer un cuidado humanizado por parte del personal de dicho servicio, en el año 2014
Fil: Torrecilla, Ariel. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Médicas. Escuela de Enfermería..
Fil: Cataldo, Nadya. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Médicas. Escuela de Enfermería..
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Vélez, Odette, Falconí Armando Millán, and Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas (UPC). "Taller: Liderazgo y convivencia ciudadana." Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas (UPC), 2013. http://hdl.handle.net/10757/285369.

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Abstract:
La educación del siglo XXI genera diversos desafíos y preocupaciones. La aparición de agentes de socialización virtuales y globalizados como fuentes paralelas de información y elaboración cultural cuestiona el rol tradicional de transmisión de conocimientos otorgado a la institución educativa, haciendo más difícil el consenso social sobre qué valores priorizar y criticar en los modelos educativos. Este escenario cada vez más plural y menos convergente en términos de la definición de marcos pedagógicos y socializadores ha producido, a su vez, desconcierto e incertidumbre en la definición de la función docente
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Feria, Cavero Luis Enrique. "Estrategias metodologicas de convivencia escolar." Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2018. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/11133.

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Abstract:
La formulación del Plan de acción se justifica, ya que parte de las experiencias y prácticas de la misma escuela y pretende dar solución a una problemática real, como es el caso de la convivencia escolar, para lo cual se plantea el siguiente objetivo estratégico: Lograr una adecuada aplicación de estrategias metodológicas de convivencia escolar de los docentes, mediante el fortalecimiento de sus competencias y capacidades para el logro de aprendizajes significativos, con la finalidad de crear las condiciones necesarias y suficientes para la mejora de los aprendizajes. Por ello es necesario empoderar en los maestros los fundamentos teóricos sobre la convivencia y disciplina escolar y la elaboración de los respectivos planes, así como, el manejo de estrategias para mejorar la convivencia. En ese sentido, el presente trabajo recoge información de tipo cualitativo, a través de la entrevista y grupo de discusión con los actores involucrados; cuyos resultados evidencia las frecuentes conductas disruptivas de los estudiantes en los diferentes espacios de la institución, así como, el deficiente manejo de estrategias planificadas y sostenidas por parte de los docentes para hacer frente a esta problemática. En conclusión, el Plan de Acción formulado refuerza el carácter transformacional de la escuela que centra todo su accionar en el aspecto pedagógico y el involucramiento de toda la comunidad educativa organizada.
Trabajo académico
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Escobar, Quiroz Yrma Esther. "Adecuada convivencia escolar entre estudiantes." Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2018. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/10664.

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Abstract:
El presente Plan de Acción denominado Adecuada Convivencia Escolar entre estudiantes se ha priorizado por la situación de violencia física y verbal que existe entre los estudiantes, hechos que obstaculizan una sana y segura convivencia escolar lo que dificulta que los estudiantes logren mejores aprendizajes; para revertir esta situación se ha elaborado el siguiente objetivo general: Lograr una adecuada convivencia escolar entre los actores educativos para promover aprendizajes significativos en la IE Mariano Melgar Urrunaga- José L.Ortiz , dividido en dos objetivos específicos: Desarrollar habilidades interpersonales entre los estudiantes y mejorar la comunicación familiar, el trabajo se sustenta en lo que afirma el Ministerio de Educación (2017) “que una adecuada convivencia escolar se convierte en la piedra angular en las instituciones educativas, la interacción de sus miembros con los estudiantes, profesores, directivos, padres de familia, y otros actores sociales se hace cada día más necesaria” (p. 13) y 7con relación a la comunicación familiar y habilidades sociales, Sobrino (2008) sostiene que: La comunicación familiar son las interacciones que establecen los miembros de una familia y que gracias a ello, se establece el proceso de socialización o culturización que les permite desarrollar habilidades sociales que son fundamentales para el proceso de reinserción en la sociedad a la cual pertenece (p. 4). La conclusión principal a la que he llegado es que con la ejecución del presente Plan de Acción permite revertir la situación de violencia escolar en la Institución Educativa a través de la práctica de habilidades interpersonales, mejorando la convivencia y facilitando el logro de aprendizajes.
Trabajo académico
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Renteria, Corrales Julio Pedro Alberto. "Convivencia escolar: plan de acción." Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2018. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/11336.

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Abstract:
El presente trabajo académico, es el resultado de un estudio exhaustivo que responde a una problemática de Convivencia Escolar en el Colegio Nacional Santa Lucía de la ciudad de Ferreñafe, dado que en la población escolar y docente urge la necesidad de mejorar competencias basadas en actitudes, comportamientos deseables de una escuela acogedora; es por ello que se propone un Plan de Fortalecimiento de la Convivencia Escolar basado en la aplicación de talleres y capacitación sobre Normatividad Disciplinaria, uso adecuado de los Canales de Comunicación y desarrollo de Habilidades Sociales para lograr mejorar la Convivencia Escolar; todo ello en concordancia con las normas y enfoques actuales de la educación peruana como son los Compromisos de Gestión Escolar, el Marco del Buen Desempeño Docente y Directivo, el liderazgo directivo, los enfoques transversales y el perfil de egreso del estudiante. Es por ello que la presente propuesta diseñada en este Plan, pretende como objetivo principal, mejorar la Convivencia Escolar para lograr mejores prácticas docentes y aprendizajes en estudiantes, sustentándose la investigación de la propuesta en la metodología del enfoque de procesos, y en los aportes teóricos brindados durante esta segunda especialidad. Para ello, se trabajó con la técnica de la chacana para priorizar la problemática y se contrastó dicha información con entrevistas a docentes, estudiantes y padres de familia empleándose el cuadro de categorización de variables para la realización del análisis de la problemática lo que motivó la urgente elaboración de la Propuesta de Solución apoyada en la gestión por procesos (Matriz de procesos) y en la práctica pedagógica, diseñándose el Plan de Acción de acuerdo a objetivos específicos y estrategias que permitan su ejecución obteniéndose como conclusión general que la realización de dicho Plan demandará el esfuerzo de toda la comunidad educativa y en especial del liderazgo del directivo.
Trabajo académico
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10

Farro, Zapata Maryela Del Rossio. "Convivencia democrática: plan de acción." Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2018. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/10668.

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Abstract:
El presente plan de acción es el resultado de reuniones entre el equipo directivo y las docentes de la Institución Educativa Inicial N° 318 “Villa Kids” ,se encuentra ubicada en una zona donde existe delincuencia organizada, violencia familiar y drogadicción frente a esta situación y después de haber realizado la priorización se plantea el siguiente plan de acción Fortalecimiento de la Convivencia escolar cuyo problema es “La carencia de valores y normas repercute en el logro de los aprendizajes de los estudiantes” para resolverlo se aplicaran estrategias, capacitaciones y talleres de sensibilización con docentes y padres de familia, la problemática merece una especial atención ya que ello permitirá a los estudiantes desenvolverse en un ambiente adecuado donde la convivencia sea la mejor y le permita desarrollar sus capacidades personales y aplicarlas en los diferentes ámbitos de su vida diaria. Las acciones realizadas permitirán gestionar comunidades de aprendizaje con un liderazgo pedagógico que les permita mejorar su práctica pedagógica haciendo usos del enfoque critico reflexivo, trabajo colegiado, aplicando técnicas innovadoras e involucrando a los padres de familia en las sesiones de aprendizajes con el fin de atender las necesidades encontradas y comprometerlos con los objetivos y metas trazadas para la mejora de los aprendizajes.
Trabajo académico
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Books on the topic "Conviventi"

1

I diritti dei conviventi: Realtà e prospettive tra Italia ed Europa. [Padova]: CEDAM, 2012.

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2

(Italy), Consiglio nazionale forense, and Fondazione dell'avvocatura italiana, eds. Il riconoscimento reciproco dei provvedimenti in materia di regime patrimoniale tra coniugi o tra conviventi: Atti del seminario Roma, Consiglio nazionale forense, 14 dicembre 2005. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2007.

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3

Studio giuridico-canonico della convivenza non matrimoniale: Unioni civili, convivenze registrate, unioni di fatto. Roma: Aracne editrice S.r.l., 2012.

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4

La convivenza. Milano: Edizioni Paoline, 1985.

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5

Martí, Miguel Angel. La Convivencia. Pamplona: EUNSA, 1995.

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6

Rivera, Vio. Convivencia: Poesia. Buenos Aires: Banco Vallemar, 1987.

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7

Rivera, Vio. Convivencia: Poesía. Buenos Aires: Ediciones Banco Vallemar, 1987.

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8

Pluralismo, convivenza, dialogo. Napoli: EDI, 2014.

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9

Borges, Danilo. Conviventes da solidão. Belo Horizonte, MG: Armazém de Idéias, 2002.

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10

Cantos, Felipe. Esa difícil convivencia. Bilbao [Spain]: Ediciones Beta III Milenio, 2003.

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Book chapters on the topic "Conviventi"

1

Coope, Jessica. "Were Women Part of Convivencia?" In Convivencia and Medieval Spain, 297–310. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-96481-2_11.

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2

Arizpe, Lourdes. "Convivencia: The Goal of Conviviability." In Culture, Diversity and Heritage: Major Studies, 165–67. Cham: Springer International Publishing, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-13811-4_13.

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3

Lovat, Terence, and Robert Crotty. "The Historical Exemplar: La Convivencia." In Reconciling Islam, Christianity and Judaism, 103–18. Cham: Springer International Publishing, 2015. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-15548-7_8.

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4

Abate, Mark T. "“Ever Since Castro: Thomas F. Glick, Medieval Spain, and Convivencia”." In Convivencia and Medieval Spain, 1–61. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-96481-2_1.

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5

Meyerson, Mark D. "Narratives of Muslim Violence in Christian Courts in the Late Medieval Kingdom of Valencia." In Convivencia and Medieval Spain, 277–96. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-96481-2_10.

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6

Burman, Thomas E., and Lydia M. Walker. "Spain, Islam, and Thirteenth-Century Dominican Memory." In Convivencia and Medieval Spain, 311–39. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-96481-2_12.

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7

Ray, Jonathan. "“Although He Sinned”: Spanish Conversos Between Law, Theology, and Jewish Popular Perception." In Convivencia and Medieval Spain, 341–67. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-96481-2_13.

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8

Samsó, Julio. "The Astronomical Background of Abraham Bar Ḥiyya’s Astrological History." In Convivencia and Medieval Spain, 371–92. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-96481-2_14.

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9

Weber, Michael C. "A Muslim’s Book and Its Christian and Jewish Readers: The Way al-Farabi’s Enumeration of the Sciences Came to Influence Western European Scholars." In Convivencia and Medieval Spain, 393–408. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-96481-2_15.

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10

McVaugh, Michael. "Reading Averroes." In Convivencia and Medieval Spain, 409–21. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-96481-2_16.

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Conference papers on the topic "Conviventi"

1

Perales Franco, Cristina. "School-Community Relationships and Convivencia in Mexico." In 2019 AERA Annual Meeting. Washington DC: AERA, 2019. http://dx.doi.org/10.3102/1439595.

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2

Garcia-Almirall, M. Pilar, Blanca Alexandra Gutiérrez Valdivia, and Adriana Ciocoletto. "Hábitat y tiempo: elementos urbanos para la convivencia." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7995.

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Abstract:
Cada sociedad urbana desarrolla unas pautas de distribución del tiempo y el espacio que le permiten atender a las diferentes necesidades humanas. La configuración urbana perfila en gran medida cómo habitan las personas el territorio. Esto es más evidente a escala de barrio ya que es el lugar en el que transcurre gran parte del tiempo de la vida cotidiana y las actividades se superponen en un tiempo y espacio dimensional. Las dinámicas migratorias vividas en estos últimos años han originado profundas transformaciones demográficas, sociales y económicas en nuestras ciudades. Este artículo desarrolla parte de una investigación sobre cómo la llegada de población inmigrante ha transformado el escenario convivencial de los barrios. La dimensión espaciotemporal es un elemento clave en la integración de la población inmigrada, ya que el barrio como entorno cotidiano de relación, articula la vida de las personas y abre vías a la convivencia. El trabajo se realizó sobre una base amplia de estudio de más de 9 barrios en la provincia de Barcelona con un porcentaje de población inmigrada por encima de la media de la provincia de Barcelona (14,62%) y de sus respectivos municipios. La aproximación e inmersión a la realidad social y urbana de cada barrio se ha efectuado a partir de la aplicación de metodologías cualitativas, que han consistido en una abundante recolección de datos primarios mediante la observación participante y entrevistas espontáneas y en profundidad. Además, se han desarrollado herramientas gráficas que incorporan la dimensión espacial y que facilitan el análisis de la información. Each urban society develops patterns of distribution of time and space that allow attend to the different human needs. The urban shape defines to a large degree, how people inhabit the territory. This is most evident at neighborhood level because it is the place where the people spend more time in their everyday life and activities overlap in time and space dimension. The migration dynamics that has occurred in last years has caused demographic, social and economic deep transformations in our cities. This paper develops part of an investigation about how the arrival of immigrants has changed the scenario for coexistence in the neighborhoods. The space-time dimension is a key element in the integration of the immigrant population, because the neighborhood, as everyday relationship environment, articulates the lives of people and opens ways to coexistence. The research was carried out on a broad base of study of more of 9 neighborhoods in Barcelona with a percentage of immigrant population over the average of the province of Barcelona (14.62 %) and their respective cities. The approach to social and urban reality of each area was made from the application of qualitative methodologies, which has consisted in an extensive collection of primary data through participant observation and in-depth interviews. Moreover, have been developed graphical tools that incorporate spatial dimension to facilitate analysis of information.
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3

COUTINHO, ANA KARINE GIMENES. "PACIENTES CONVIVENDO COM HIV: DIFICULDADES NA CONTINUIDADE DE TRATAMENTO." In I Congresso Brasileiro de Doenças Crônicas On-line. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2022. http://dx.doi.org/10.51161/cronics/6672.

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Abstract:
O presente estudo tem por objetivo uma revisão bibliográfica a fim de entender como se dá o tratamento para HIV e quais dificuldades esses pacientes encontram para prosseguir com a intervenção. O paciente soropositivo ainda encontra muitos impasses e inseguranças quanto ao tratamento, pois este pode ser muito complexo para algumas pessoas que apresentam um fator socioeconômico precário e que possuem pouca informação. Foi realizada uma revisão de literatura em bases de dados científicos visando ideias de autores que falaram sobre o tema. A maior causa e provocadora de um impacto negativo na adesão ao tratamento são fatores socioeconômicos, pois, podem dificultar de alguma maneira o acesso aos fármacos ou ao local onde a consulta é realizada.
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Castro, Gabriela Van Der Zwaan Broekman, Talitha Martins Uliano, Giselle Dupas, Mayara Carolina Barbieri, Maria Carolina Bonelli, Amanda Borges, and Jaqueline Zonta. "CONVIVENDO COM A FISSURA LABIOPALATINA: A EXPERIENCIA DA CRIANÇA E DO ADOLESCENTE." In 3º Congresso Internacional Sabará de Saúde Infantil. São Paulo: Editora Blucher, 2020. http://dx.doi.org/10.5151/cissi2019-17.

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5

OSORIO, Pedro Martínez, João Gómez de FARIA, and Paula da Cruz LANDIM. "AMBIENTE, TEMPERATURA Y USO DE MOBILIARIOS URBANOS EN ESPACIOS DE CONVIVENCIA ABIERTOS." In 1º Congresso Internacional de Ergonomia Aplicada. São Paulo: Editora Blucher, 2016. http://dx.doi.org/10.5151/engpro-conaerg2016-7032.

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6

Rodríguez Azogue, Araceli, Luis Miguel Carranza Peco, Ana Gómez Díaz, Manuela Puddu, Oliva Rodríguez Gutiérrez, and Álvaro Fernández Flores. "Proyecto Nuraghe: Estrategias para la creación de un entorno digital de convivencia internacional." In Congreso CIMED - II Congreso Internacional de Museos y Estrategias Digitales. Valencia: Editorial Universitat Politècnica de València, 2022. http://dx.doi.org/10.4995/cimed22.2022.15585.

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Abstract:
El Proyecto Nuraghe es un proyecto internacional de investigación y formación arqueológica de uno de los yacimientos más importantes del suroeste de Cerdeña: el Nuraghe Candelargiu, en San Giovanni Suergiu (SU). Con el avance de los trabajos se puso de relieve la necesidad de crear una ventana común en la que poder seguir desarrollando el proyecto y hacer accesible el yacimiento, especialmente tras la pandemia del COVID que impidió la realización del curso de arqueología los dos últimos años, para así permitir una continua transferencia del conocimiento a partir de las actividades que lo caracterizan: la formación, la investigación, el intercambio cultural y la convivencia. De dicha necesidad nace “Candelargiu Virtual” como espacio interactivo integrado dentro de la web del Proyecto Nuraghe y con el objetivo de convertirse en un lugar de aprendizaje y convivencia donde se aúnen los valores que singularizan al proyecto, siendo su pilar fundamental la protección del patrimonio arqueológico a partir del trabajo colaborativo.
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Hernando-Lloréns, Belén. "Saving Democracy by Saving the Muslim Girl: Norms of Convivencia as Technologies of Exclusion." In 2022 AERA Annual Meeting. Washington DC: AERA, 2022. http://dx.doi.org/10.3102/1895510.

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8

Gutiérrez Valdivia, Blanca Alexandra, Adriana Ciocoletto, and M. Pilar Garcia-Almirall. "Cambio social y conviencia en el espacio público de Barcelona." In International Conference Virtual City and Territory. Rio de Janeiro: Universidade Federal do Rio de Janeiro, 2012. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7893.

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Abstract:
En la última década, la llegada de importantes flujos de población inmigrante ha propiciado intensos cambios sociales y físicos en la configuración del territorio urbano de las ciudades catalanas y del resto del Estado. Estas transformaciones han originado continuos debates sobre la convivencia entre población autóctona e inmigrada en los espacios públicos. La comunicación presentará parte de los resultados del proyecto “Inmigración, cohesión social y convivencia en el espacio público”. Uno de los objetivos de esta investigación es analizar el papel del espacio público como escenario de socialización y convivencia. El ámbito de estudio han sido tres barrios de la provincia de Barcelona donde reside un alto porcentaje de población inmigrada y con diferentes características territoriales y urbanas. Para realizar el diagnóstico se han utilizado metodologías cualitativas que permiten incorporar información no cuantificable y trabajar a una mayor escala de detalle. El trabajo ha permitido determinar que la cohesión social no es una variable dicotómica sino que existe una progresión y existen diferentes grados de cohesión social. Una de las aportaciones de este trabajo es la elaboración de indicadores espaciales para medir el grado de cohesión social en los barrios según el nivel de interacción entre personas inmigrantes y autóctonas en los espacios públicos
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9

Moya Regalado, Amanda, and Itahisa Pérez-Pérez. "Expectativa del profesorado hacia los menores que participan en las aulas de convivencia: un estudio exploratorio." In XVI Congreso Nacional Educación Comparada Tenerife. Universidad de La Laguna. Servicio de Publicaciones, 2018. http://dx.doi.org/10.25145/c.educomp.2018.16.013.

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Velasquez Moreno, Jairo, Claudia Guarnizo Vargas, and Juanna Díaz Cuadros. "La responsabilidad social universitaria en la Fundación Universitaria Cafam: Una apuesta de formación para la paz y la convivencia." In The 15th LACCEI International Multi-Conference for Engineering, Education, and Technology: “Global Partnership for Development and Engineering Education”. Latin American and Caribbean Consortium of Engineering Institutions, 2017. http://dx.doi.org/10.18687/laccei2017.1.1.468.

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Reports on the topic "Conviventi"

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Boruchowicz, Cynthia. Programa de Integración y Convivencia Urbana: Informe de línea base. Inter American Development Bank, March 2019. http://dx.doi.org/10.18235/0001609.

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2

Boruchowicz, Cynthia. Programa de Integración y Convivencia Urbana: Informe de línea base (dataset). Edited by César P. Bouillon and Ophélie Chevalier. Inter-American Development Bank, February 2019. http://dx.doi.org/10.18235/0001662.

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3

Boruchowicz, Cynthia. Programa de Integración y Convivencia Urbana: Resultados de la estrategia de pareamiento. Inter American Development Bank, March 2019. http://dx.doi.org/10.18235/0001610.

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Gutiérrez, Felipe. La violencia rutinaria y los límites de la convivencia en una sociedad colonial. Maria Sibylla Merian International Centre for Advanced Studies in the Humanities and Social Sciences Conviviality-Inequality in Latin America, December 2018. http://dx.doi.org/10.46877/gutierrez.2018.09.

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5

Boruchowicz, Cynthia. Programa de Integración y Convivencia Urbana: Resultados de la estrategia de pareamiento (dataset). Edited by César P. Bouillon and Ophélie Chevalier. Inter-American Development Bank, February 2019. http://dx.doi.org/10.18235/0001664.

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Zapata Hernández, Vicente M. Educación inclusiva con enfoque comunitario: fórmula para afianzar la convivencia en contextos de significativa diversidad cultural. OBITen Observatorio de la inmigración de Tenerife, 2019. http://dx.doi.org/10.25145/r.obitfact.2019.06.

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7

Alfonso, Mariana, and Ernesto H. Stein. Convivir con el coronavirus: ¿Cómo puede la región sobreponerse a la pandemia? Inter-American Development Bank, December 2020. http://dx.doi.org/10.18235/0002925.

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Abstract:
Los países de América Latina y el Caribe deben continuar aprendiendo a convivir con la COVID-19. Es por eso que el Banco Interamericano de Desarrollo lanza una serie de informes periódicos sobre distintos temas esenciales en el manejo de la convivencia con el coronavirus. El objetivo es rescatar lecciones aprendidas, tanto de la región como del resto del mundo, que permitan a la vez la preservación de vidas y de medios de vida, al mismo tiempo que la reanudación de las actividades de manera segura. ¿Cómo se puede brindar servicios educativos? ¿Cómo garantizar la movilidad segura en las ciudades de la región? ¿Cómo identificar y rastrear a los posibles contagios para tomar medidas más focalizadas de salud pública? Estos son algunos de los temas que se abordarán en esta serie de reportes, cuyo enfoque estará en la reapertura paulatina de diversas actividades en un entorno donde la pandemia aún se ha controlado. Así, cada reporte discutirá políticas y prácticas relacionadas con el manejo de la convivencia con el COVID-19, en particular las medidas tomadas para garantizar la reapertura segura y los resultados iniciales de los procesos de reanudación de actividades.
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Rocha, Cecilia, A. nne-Marie Urban, Diana Ortiz, Verónica Frisancho, and Jimena Pandolfi. Acoso y discriminación de estudiantes diversos: experiencias en la educación media en Uruguay. Banco Interamericano de Desarrollo, November 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004541.

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Abstract:
Un clima de convivencia escolar saludable está asociado a mejores resultados académicos y de involucramiento de los niños, niñas y adolescentes con los centros educativos; así como a menores índices de absentismo y deserción escolar. Esta nota técnica es un estudio representativo realizado en 2019 por el Ministerio de Desarrollo Social y la Administración Nacional de Educación Pública (ANEP) de Uruguay en conjunto con el BID que analiza y compara la prevalencia del acoso, la agresión y la discriminación escolar en contra de estudiantes con discapacidad, migrantes, afrodescendientes y LGBT de los centros de educación y de enseñanza media en Uruguay. Para el estudio se empleó una metodología mixta que consistió en la recolección de datos a través de una encuesta anónima autoadministrada a 5.995 estudiantes tanto mujeres como varones en 95 liceos (públicos y privados) y de escuelas técnicas de todo el país seleccionados aleatoriamente para el componente cuantitativo; así como 11 entrevistas y 14 grupos focales para el componente cualitativo. El documento proporciona un diagnóstico de la situación de convivencia, el acoso y la discriminación en la educación media en Uruguay e incluye un capítulo con ejemplos de estrategias y buenas prácticas internacionales para el abordaje del acoso y la agresión en centros educativos.
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Gil Montero, Raquel. Esclavitud, servidumbre y libertad en Charcas. Maria Sibylla Merian Centre Conviviality-Inequality in Latin America, November 2020. http://dx.doi.org/10.46877/gilmontero.2020.28.

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Abstract:
Este working paper propone analizar el trabajo coactivo y la servidumbre en los Andes coloniales a partir de la reconstrucción de la convivencia en las haciendas con mano de obra de diferente origen. En particular se centra en los reclamos de personas que siendo legalmente libres se consideraban esclavizadas y/o eran consideradas así por testigos de su situación. El texto se inscribe en una sociedad que por definición era desigual, la de Charcas, y estaba obsesionada por la clasificación de las personas, ya que así se definían las condiciones sociales a las que se les reconocían privilegios, derechos y obligaciones. Las categorizaciones y sus definiciones son, por ello, uno de los ejes del trabajo, en especial la del yanaconazgo. Aunque la experiencia cotidiana de los yanaconas fue muy semejante a la de los esclavizados, el trabajo busca distinguirlos y recuperar el uso específico que hicieron los querellantes de los diferentes términos.
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Celedón-Rivero, José Carlos, Mario Alberto Morales Martínez, Juan Alberto Hernández Padilla, Wilson Miguel Salas-Picón, Gina Marcela Suárez-Bustamante, and Beatriz del Carmen Brunal-Vergara. Abordaje psicológico forense del daño psíquico y riesgo de violencia de pareja o intrafamiliar. Ediciones Universidad Cooperativa de Colombia, June 2022. http://dx.doi.org/10.16925/gcgp.47.

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Abstract:
El objetivo de esta guía práctica es formar a los estudiantes de psicología y ciencias jurídicas en la elaboración de informes periciales relacionados con el daño psíquico y el análisis del riesgo de violencia en el ámbito de la violencia de pareja, intrafamiliar y de género. El sistema de justicia demanda peritos versados en la conducta humana, en especial, en aquellos casos tipificados en los códigos jurídicos o para establecer la afectación psíquica y riesgo de violencia asociados en los hechos victimológicos. La violencia intrafamiliar, de pareja o de género siguen siendo unos problemas más graves en el ámbito psicosocial en todo el mundo. La violencia que se da al interior de los hogares, incluso después de haber concluido la convivencia familiar, ha producido afectación tanto en la salud física y mental en la víctima objeto de maltratos. Tal como lo menciona Salas (2016), la guía pretende que el alumno despliegue las competencias mínimas, suficientes y necesarias para el abordaje psicológico forense del daño psicológico en el ámbito familiar y, a la vez, el análisis del riesgo de violencia en estos contextos, como variables importantes en los informes psicológicos forense.
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