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1

Coppola, Cristina, Antonio Iannaccone, Monica Mollo, and Tiziana Pacelli. "Interazioni conversazionali, manipolazioni linguistiche e emergenza di abilità logiche in attività matematiche." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 9 (May 27, 2021): 9–31. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.1.

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Abstract:
In questo lavoro, in accordo con la prospettiva vygotskiana e focalizzando su alcuni aspetti della logica matematica, viene presentata una riflessione derivante da un insieme di ricerche che esplorano le relazioni tra linguaggio e sviluppo di abilità logiche. Si descrive la progettazione/implementazione di un dispositivo educativo, articolato in attività linguistico-manipolative realizzate in classi quarte di scuola primaria. Le attività si basano sulla costruzione e manipolazione di un linguaggio simbolico, socialmente condiviso, nato per far muovere un “bambino-robot” in una stanza. L’analisi qualitativa degli scambi sociali e del contenuto delle interviste di esplicitazione ha permesso di evidenziare come, attraverso il confronto dei diversi punti di vista, i bambini realizzano un processo dinamico di costruzione e negoziazione di significati matematici. In particolare, sono presentati alcuni temi comuni emersi dalle interviste che mostrano le modalità di elaborare le attività da parte dei bambini, collegate ad aspetti interindividuali e intraindividuali.
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2

Pauletto, Franco, and Biagio Ursi. "”Eh ciò, Sergio el xe stà anca sfortunà”." Cuadernos de Filología Italiana 28 (July 15, 2021): 131–61. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.72116.

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Abstract:
Basato sui principi teorici e metodologici dell’analisi della conversazione, questo studio descrive gli usi in interazione di ciò ([ʧɔ]), un segnale discorsivo presente in diverse varietà italo-romanze ancora ampiamente diffuse in Veneto, ma frequente anche nell’italiano regionale parlato in quest’area. I dati provengono da telefonate informali e da conversazioni in famiglia, in italiano e in dialetto trevigiano ([trevi'zaŋ]). I risultati preliminari mostrano che ciò (dalla forma imperativa del verbo veneto ciór / tór / tòr ([ʧor] / [tor] / [tɔr], ‘prendere’) è usato principalmente all’inizio del turno di parola, spesso preceduto da altre particelle. Tuttavia ciò si trova spesso all’interno e, in un numero limitato di casi, anche alla fine del turno. Dal punto di vista sequenziale, nei nostri dati la presenza di ciò è riscontrabile in maniera pressoché esclusiva in turni di risposta. Questo studio dimostra che un approccio metodologico di tipo analitico conversazionale può dare un utile contributo alla comprensione non solo di strutture e fenomeni caratteristici del parlato ma anche delle complesse relazioni esistenti tra varietà linguistiche diverse in Italia.
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3

Malebranche (book author), Nicolas de, Alfonso Ingegno (book editor), Luisa Andrini (book translator), and Jean-Claude Margolin (review author). "Conversazioni cristiane." Renaissance and Reformation 36, no. 3 (January 1, 2000): 108–9. http://dx.doi.org/10.33137/rr.v36i3.8649.

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4

Jeannet, Angela M., and Annamaria Moneti. "Conversazioni in italiano." Italica 65, no. 1 (1988): 41. http://dx.doi.org/10.2307/478734.

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5

Raimondi (book author), Ezio, Davide Rondoni (book editor), and Alessandro Martini (review author). "Conversazioni. Una speranza contesa." Quaderni d'italianistica 19, no. 1 (April 1, 1998): 159–63. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v19i1.9625.

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6

Bommarito, Laura R., and Rita Franceschini. "Riflettere sull'interazione. Un'introduzione alla metacomunicazione e all'analisi conversazionale." Italica 75, no. 4 (1998): 599. http://dx.doi.org/10.2307/479617.

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7

Fatigante, Marilena, Cristina Zucchermaglio, Francesca Alby, and Mariacristina Nutricato. "La struttura della prima visita oncologica: uno studio conversazionale." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (January 2021): 53–77. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-001005.

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Abstract:
La prima visita in oncologia è un evento istituzionale (Drew e Heritage, 1992) altamente complesso sia per medico che per paziente e accompagnatori coinvolti. Il lavoro presenta uno studio conversazionale su un corpus di prime visite oncologiche volto all'esame delle distinte fasi che compongono questo evento. Il corpus di dati è costituito da 36 video registrazioni di visite oncologiche, condotte da due oncologi senior in due differenti ospedali romani. Lo stu-dio aderisce alla prospettiva teorico-metodologica dell'Analisi Conversazionale (Schegloff, 2007), in particolare applicata al contesto medico (Heritage e Maynard, 2006). A partire da indicatori empirici discorsivi e multimodali, sono state identificate 8 fasi attraverso le quali, con diverse durate e complessità, si realizza la visita oncologica: Apertura, Anamnesi, Presentazio-ne della malattia, Stadiazione, Indicazione di trattamento, Prescrizioni e Chiusura. L'analisi qualitativa mostra come paziente e accompagnatore si orientino ai passaggi tra fasi distinte, cooperando con il medico ad assolvere la specifica agenda di attività della visita. Sono discusse le implicazioni dello studio per la ricerca e la comprensione delle forme di partecipazione e strategie di empowerment disponibili ai pazienti per fronteggiare la complessità comunicativa dell'incontro con l'oncologo e ridurre possibili stati d'ansia che si associano a questo evento.
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8

Everri, Marina, and Luisa Molinari. "Le voci degli adolescenti nelle conversazioni familiari." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (September 2013): 18–25. http://dx.doi.org/10.3280/mg2013-003002.

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9

Özdural, Alpay. "Omar Khayyam, Mathematicians, and "Conversazioni" with Artisans." Journal of the Society of Architectural Historians 54, no. 1 (March 1, 1995): 54–71. http://dx.doi.org/10.2307/991025.

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Abstract:
The main purpose of this article is to substantiate the proposition that mathematicians and architect-artisans had collaborated through special meetings, called conversazioni in the text, for the application of geometry to architecture in the Islamic world. A meeting reportedly attended by Omar Khayyam furnishes convincing evidence for this proposition. The study expands on the untitled treatise written by Omar Khayyam as a response to a question raised at this meeting. The treatise is about a problem that concerns an ornamental pattern, the story of which can be traced in two other works on geometry: Abu 'l-Wafa' al-Buzajani's book, What the Artisan Requires of Geometric Constructions, and an anonymous Persian treatise on ornamental geometry, On Interlocking Similar or Corresponding Figures. While these three works are analyzed in the article, the wider implications of the collaboration between mathematicians and artisans concerning the field of architecture are discussed.
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10

Aroldi, Piermarco. "L'arte della conversazione. per un approccio conversazionale ai social network." SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI, no. 2 (November 2014): 109–25. http://dx.doi.org/10.3280/sp2014-002007.

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11

 . "La Voce dei Pazienti Tra di noi, ci diamo conforto. E i medici? Perché non parlano?" Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 28, no. 3 (July 18, 2016): 221–22. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2016.755.

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Abstract:
Dare informazioni, ma, soprattutto, trasmettere rassicurazione e conforto è la funzione della nostra pagina Facebook. Un paziente si prepara all'intervento di fistola e chiede cosa deve aspettarsi. Mentre qualcun altro chiede: dove sono i medici? E perché non partecipano alle nostre conversazioni?
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12

Vaughan, Alan G., and Andrew Samuels. "Una conversazione tra amici e colleghi affini. Alla ricerca di nuovi paradigmi junghiani su etnia, razzismo e cultura per l'individuazione della psicologia analitica." STUDI JUNGHIANI, no. 52 (November 2020): 13–37. http://dx.doi.org/10.3280/jun52-2020oa10781.

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Abstract:
Alan G. Vaughan e Andrew Samuels, entrambi analisti junghiani, hanno avuto il piacere di incontrarsi durante la prima Conferenza di Analysis & Activism tenutasi a Londra nel 2014. Entrambi colpiti dalla presentazione di nuovi paradigmi e dalla applicazione dei principi della psicologia analitica oltre la stanza di analisi, alle comunità più diverse dal punto di vista etnico ed economico, le loro conversazioni si sono intensificate attraverso lo scambio di e-mail e la condivisione delle loro idee.Nell'agosto 2017 si sono incontrati di persona durante la conferenza dell'International Association of Jungian Studies (IAJS) a Cape Town, in Sudafrica, città natale di Nelson Mandela. Gli scambi sono stati animati e ricchi, il rapporto genuino. Hanno discusso di psicologia analitica, analisi e attivismo, politica, economia, diaspora africana e della diffusione della psicopatologia del razzismo. Le loro conversazioni sono continuate, sulle colline di Oakland in California, il 17 dicembre 2017.
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Vaughan, Alan G., and Andrew Samuels. "Una conversazione tra amici e colleghi affini. Alla ricerca di nuovi paradigmi junghiani su etnia, razzismo e cultura per l'individuazione della psicologia analitica." STUDI JUNGHIANI, no. 52 (November 2020): 13–37. http://dx.doi.org/10.3280/jun2-2020oa10781.

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Abstract:
Alan G. Vaughan e Andrew Samuels, entrambi analisti junghiani, hanno avuto il piacere di incontrarsi durante la prima Conferenza di Analysis & Activism tenutasi a Londra nel 2014. Entrambi colpiti dalla presentazione di nuovi paradigmi e dalla applicazione dei principi della psicologia analitica oltre la stanza di analisi, alle comunità più diverse dal punto di vista etnico ed economico, le loro conversazioni si sono intensificate attraverso lo scambio di e-mail e la condivisione delle loro idee.Nell'agosto 2017 si sono incontrati di persona durante la conferenza dell'International Association of Jungian Studies (IAJS) a Cape Town, in Sudafrica, città natale di Nelson Mandela. Gli scambi sono stati animati e ricchi, il rapporto genuino. Hanno discusso di psicologia analitica, analisi e attivismo, politica, economia, diaspora africana e della diffusione della psicopatologia del razzismo. Le loro conversazioni sono continuate, sulle colline di Oakland in California, il 17 dicembre 2017.
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Bernoth, Anja. "Rita Franceschini – Riflettere sull’interazione. Un introduzione alla metacomunicazione e all’analisi conversazionale." Romanistisches Jahrbuch 52, no. 1 (January 1, 2001): 235–37. http://dx.doi.org/10.1515/roja-2001-0114.

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B., S., Diego Carpitella, and Roberta Tucci. "Conversazioni sulla musica: lezioni, conferenze, trasmissioni radiofoniche, 1955-1990." Yearbook for Traditional Music 25 (1993): 170. http://dx.doi.org/10.2307/768704.

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Batini, Federico, and Giulia Toti. "Una scuola per tutti? Riflessioni a margine di "Conversazioni sull'educazione"." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 1 (September 2018): 182–90. http://dx.doi.org/10.3280/siss2018-001014.

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Staiti, Andrea. "Giovanni Piana's "Conversazioni" and some recent controversies on Husserl's "Krisis"." Phenomenological Reviews s1 (2020): 7. http://dx.doi.org/10.19079/pr.s1.10.

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Giacone, Alessandro. "Un socialista di lotta e di governo. Conversazioni con Giovanni Pieraccini." HISTORIA MAGISTRA, no. 27 (December 2018): 99–109. http://dx.doi.org/10.3280/hm2018-027007.

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Moreno Lago, Eva María, and Caterina Duraccio. "Carmen de Burgos y Roberto Bracco: Escritos feministas entre Italia y España." Lingüística y Literatura 43, no. 81 (April 16, 2022): 283–301. http://dx.doi.org/10.17533/udea.lyl.n81a13.

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Abstract:
En este artículo se indaga sobre los vínculos literarios e intelectuales entre Carmen de Burgos y Roberto Bracco. En primer lugar, se analizan las narraciones de viajes, reportajes de prensa y ensayos de la escritora almeriense. Luego, se examinan las ideas principales que el dramaturgo napolitano expone en Nel mondo della donna (conversazioni feministe), ensayo traducido al español por De Burgos. A partir del cotejo de las obras de ambos escritores, se descubre que la dualidad feminista y antifeminista planteada por Bracco se hace presente en los escritos De Burgos, especialmente en La mujer moderna y sus derechos (1927).
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Moreno Lago, Eva María, and Caterina Duraccio. "Carmen de Burgos y Roberto Bracco: Escritos feministas entre Italia y España." Lingüística y Literatura 43, no. 81 (April 16, 2022): 283–301. http://dx.doi.org/10.17533/udea.lyl.n81a13.

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Abstract:
En este artículo se indaga sobre los vínculos literarios e intelectuales entre Carmen de Burgos y Roberto Bracco. En primer lugar, se analizan las narraciones de viajes, reportajes de prensa y ensayos de la escritora almeriense. Luego, se examinan las ideas principales que el dramaturgo napolitano expone en Nel mondo della donna (conversazioni feministe), ensayo traducido al español por De Burgos. A partir del cotejo de las obras de ambos escritores, se descubre que la dualidad feminista y antifeminista planteada por Bracco se hace presente en los escritos De Burgos, especialmente en La mujer moderna y sus derechos (1927).
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Gnoli, Antonio, and Franco Volpi. "Los tormentos de un maestro. Entrevista a Hans-Georg Gadamer." Euphyía - Revista de Filosofía 2, no. 3 (October 27, 2017): 101. http://dx.doi.org/10.33064/3euph39.

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Abstract:
La entrevista que presentamos a continuación forma parte del libro L’Ultimo Sciamano. Conversazioni su Heidegger (Milano: Tascabili Bompiani 2006, 135 pp.). La Casa Editorial Los Libros de Homero publicó en noviembre de 2008 una primera traducción no comercial de esta compilación de entrevistas realizadas por el filósofo Franco Volpi y el periodista Antonio Gnoli a aquellos que conocieron y convivieron de cerca con Martin Heidegger —Hermann Heidegger, Ernst Jünger, Hans-Georg Gadamer, Ernst Nolte y Armin Mohler— con el título El último chamán. Conversaciones sobre Heidegger. La edición al público será publicada en 2009. La traducción fue realizada por Jesús Salazar Velasco.
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Ferreri, Denise Valtz, Gabriella Poli, and Giorgio Calcagno. "Echi di una voce perduta: Incontri, interviste e conversazioni con Primo Levi." World Literature Today 67, no. 2 (1993): 357. http://dx.doi.org/10.2307/40149145.

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Yoon, Soohyun. "Fra Angelico’s Three Sacre Conversazioni - Cosimo de’ Medici’s Private Transactions with God -." Journal of the Association of Western Art History 46 (February 28, 2017): 125. http://dx.doi.org/10.16901/jawah.2017.02.46.125.

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Sedda, Maria Maddalena, Alessandro Carrus, Dorian Soru, Pina Pira, Rita Pusceddu, Elena Lovicu, and Francesco Logias. "Quando e perché scegliere l'emodialisi extracorporea domiciliare." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 4 (December 20, 2013): 293–98. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1060.

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Abstract:
Negli ultimi anni si assiste a un rinnovato interesse per l'emodialisi domiciliare nel trattamento dell'insufficienza renale cronica, anche grazie alle recenti innovazioni tecnologiche che consentono di effettuare tale trattamento più agevolmente che in passato. Il revival di questa metodica suscita un interessante dibattito nella comunità scientifica e tale dibattito ultimamente, in Italia, ha visto l'espressione di alcune posizioni critiche nella piattaforma NephroMEET. In questo contributo, si sottolineano le principali evidenze cliniche e gli effetti psicologici e sociali di questa metodica, attraverso un approfondimento della letteratura più recente e grazie all'analisi conversazionale di un caso di successo. La prospettiva da cui si parte è quella relativa al concetto di salute, come definito dall'OMS. Si evidenzia come l'emodialisi extracorporea domiciliare presenti importanti vantaggi sia clinici che psicosociali, configurandosi come una valida alternativa dopo il trapianto e la dialisi peritoneale.
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Dallolio, Galileo. "Gli Editori ci hanno chiesto: sintesi delle conversazioni svolte in occasione della creazione dell'Osservatorio." FOR - Rivista per la formazione, no. 77 (March 2009): 10–11. http://dx.doi.org/10.3280/for2008-077004.

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Jedlowski, Paolo. "Socievolezza e sfera pubblica. Tipi di conversazione nei "luoghi terzi"." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 41 (May 2012): 15–29. http://dx.doi.org/10.3280/sc2011-041003.

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Abstract:
L'articolo propone la rilettura dei concetti di socievolezza di Georg Simmel e di sfera pubblica di Jürgen Habermas come tipi di conversazioni che si intrecciano nelle pratiche comunicative ordinarie e in modo evidente nei "luoghi terzi" descritti da Ray Oldenburg e caratterizzati da una socialitŕ prevalentemente informale. Il testo si concentra sull'analisi dei caffč, primi luoghi terzi della modernitŕ europea per poi osservare la trasformazione di questi contesti e l'emergere di pratiche comunicative legate alla socievolezza e alla sfera pubblica sul web. Diversi autori parlano oggi di una Łcultura del caffč virtuale". Ma se tale cultura esiste, la storia dei caffč del passato ne costituisce la preistoria e i concetti che servono a leggere quest'ultima possono essere utili anche per leggere forme e funzioni di alcune delle interazioni comunicative che oggi nel web si dispiegano.
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Lalli, Pina, and Luca Zappi. "Il teatro sociale alla prova dei "risvegli": un'esperienza di ricerca." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (February 2022): 39–48. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-002003.

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Abstract:
L'articolo illustra una ricerca relativa a un laboratorio teatrale rivolto a persone con cerebrolesioni acquisite. Gli autori si sono chiesti se e come tale attività abbia reso possibile anche per soggetti colpiti da gravi deprivazioni polisensoriali la costruzione di una scena condivisa in cui comunicare. L'indagine, date le caratteristiche dei soggetti coinvolti, ha adottato strumenti diversi di rilevazione qualitativa: osservazione; conversazioni di gruppo; interviste semistrutturate a operatori, familiari e spettatori. I risultati hanno evidenziato l'importanza del gruppo e degli aspetti di "entertainment" legati al teatro. Il laboratorio costituisce una rottura ludica della routine, motivando un maggiore impegno riabilitativo. Cruciale è il lavoro di recitazione in squadra, che favorisce regole d'interazione resilienti. La solidità del gruppo e l'espressività sono aspetti evidenti anche per gli operatori e gli spettatori, che hanno valutato positivamente l'esperienza. .
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Wells, M. J. "Relations and Reflections to the Eye and Understanding: Architectural Models and the Rebuilding of the Royal Exchange, 1839–44." Architectural History 60 (2017): 219–41. http://dx.doi.org/10.1017/arh.2017.7.

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Abstract:
ABSTRACTHistorians have overlooked the ways in which architects perceived and used models during the nineteenth century. Drawing on a wide range of documentary sources, as well as drawings, prints and a surviving model, this essay examines how architectural models were deployed in the competition for the Royal Exchange and its design and construction (1839–44). Many figures saw models as important arbiters in choosing designs and, after the initial competition process, C.R. Cockerell and William Tite demonstrated the use of models as poetic and rhetoric tools in architectural practice. Drawing especially on the example of Tite's model of the Royal Exchange portico, which survives at the Victoria & Albert Museum, the essay discusses how architectural models played an important role in the social activities surrounding the profession including ceremonial events, conversazioni and international exhibitions.
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Romano, Titti, and Roberto Serpieri. "La leadership educativa nel sistema scolastico italiano: tra istituzioni e competenze." Swiss Journal of Educational Research 28, S (December 1, 2006): 77–102. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.28.s.4758.

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Abstract:
L’obiettivo di questo articolo è fornire una lettura della leadership educativa attra- verso una prospettiva che permetta di vedere la leadership come una «competenza emergente» (duratura, autonoma ed indipendente), esito della complessa relazione tra individuo e contesto (Archer). Il leader educativo non è nient’altro che un soggetto competente capace di monitorare riflessivamente (conversazioni interne) sé stesso (desideri, passioni, progetti) e i vincoli e le risorse istituzionali. La chiave di lettura proposta sarà applicata per l’analisi di uno studio di caso: da un lato, un contesto istituzionale (il sistema scolastico italiano) travolto da un processo di riforma che sol- lecita i leader all’assunzione di nuove competenze (dirigenza scolastica), dall’altro, un leader educativo con una lunga carriera professionale alle spalle. Le competenze di leadership emergeranno da questa complessa relazione tra elementi che si condi- zionano senza né fondersi (ontologia della prassi) né determinarsi (riduzionismo), in quanto irriducibili (secondo il realismo critico archeriano).
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De Stasio, Simona, Caterina Fiorilli, Carlo Di Chiacchio, and Maria Cristina Rappazzo. "Comprendere e descrivere l'altro: uno studio sulla comprensione delle emozioni e sul lessico psicologico del bambino." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (May 2011): 149–60. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-001011.

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Abstract:
Un rilevante numero di studi mostra una relazione tra l'utilizzo nel bambino di termini psicologici nelle conversazioni e la comprensione di stati interni. Sono stati oggetto di studio in un gruppo di 120 bambini tra i 6 e i 9 anni l'utilizzo di linguaggio sugli stati interni e la comprensione emotiva. La comprensione emotiva č stata valutata con il Test sulla Comprensione delle Emozioni, mentre l'uso del linguaggio riferito a stati interni č stato valutato con il compito di Mind-Mindedness. I risultati hanno evidenziato delle differenze significative in bambini di etŕ diverse rispetto alla comprensione delle emozioni e all'uso di termini psicologici nella descrizione del miglior amico. Il linguaggio sugli stati interni non č risultato correlato al livello di comprensione delle emozioni. Agli autori sembra possibile ipotizzare che l'utilizzo del linguaggio sugli stati interni possa essere indipendente dalle capacitŕ dei bambini di rappresentare gli aspetti psicologici propri ed altrui.
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Prati, Gabriele, Serena Petroncini, and Luca Pietrantoni. "Le strategie comunicative adottate dagli operatori della Centrale Operativa del 118." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (December 2010): 7–24. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-002002.

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Abstract:
Gli operatori del servizio 118 devono ottenere tutte le informazioni necessarie e hanno il compito di allocare le risorse e di rispondere entro un minuto. Scopo di questo studio esplorativo era quello di analizzare le strategie comunicative adottate dagli operatori per recuperare le informazioni durante l'intervista telefonica. A tal fine sono state selezionate 217 telefonate da un campione di telefonate raccolte presso la sede della Centrale Operativa 118- ReggioSoccorso. Tali conversazioni sono state analizzate tramite analisi del contenuto tematico. I risultati di questo studio qualitativo hanno mostrato che gli operatori del 118 hanno utilizzato dieci tipologie di strategie comunicative: ascolto attivo, "disco rotto", feedback di rinforzo, rassicurazioni, utilizzo del nome del chiamante, reiterazione parziale, ipotesi/conferma, ripetizione, valorizzazione del comportamento del chiamante e riconoscimento dello stato emotivo del chiamante. Nel contributo sono discusse le implicazioni dei risultati per la teoria, la ricerca e la pratica professionale.
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Ferraro, Anna Maria. "Esercizio di clinica n. 1: passo a passo lungo le tappe fondamentali." GRUPPI, no. 2 (April 2011): 33–45. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-002003.

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Abstract:
In questo scritto l'autore racconta della sua prima paziente e dei "primi passi" che, in assoluto, muove all'interno di una relazione clinica. Vacillando. Non a caso ha scelto d'intitolare il lavoro: Passo a passo lungo le tappe fondamentali. Come se ogni passo - ogni riflessione, ogni momento - avesse bisogno del suo particolare assestamento. Cosě, a partire dal primo colloquio e dall'analisi della domanda, l'autore riferirŕ alcuni frammenti delle conversazioni con gli altri curanti (il neurologo e lo psichiatra); si soffermerŕ a riflettere sul linguaggio diagnostico; proverŕ ad accennare alcune considerazioni sulle dinamiche cotransferali con la signora Noto e, infine, parlerŕ di un incontro di supervisione tenutosi a scuola durante il quale fu discusso questo caso. Il racconto di questa esperienza (che per motivi di spazio sacrifica l'approfondimento dei pur importanti aspetti istituzionali) sarŕ corredato da riflessioni, inserite in nota o nel corpo del testo, relative alle acquisizioni dell'autore durante i primi due anni di frequenza della Scuola di specializzazione LdG di Palermo.
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Pellegrino, Vincenza. ""Lo sappiamo solo noi perché non facciamo figli". La seconda transizione demografica in alcuni forum\net al femminile." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 41 (May 2012): 90–103. http://dx.doi.org/10.3280/sc2011-041008.

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Abstract:
Questo lavoro tratta le opinioni delle giovani donne adulte circa la possibilitŕ o meno di diventare madri. In particolare, il saggio č di interesse per capire se i "forum.net" intorno a questo tema sono i luoghi in cui prendere una posizione piů chiara sui dilemmi di valori riguardanti la genitorialitŕ. L'indagine si basa sull'analisi testuale delle conversazioni registrate nell'ambito di diversi forum.net caratterizzati dalla forma "un solo proponente e molti replicanti". Questi spazi comunicativi sembrano incoraggiare la condivisione di «pensieri comuni, ma comunemente rimossi», come dice una delle partecipanti. Si genera un contesto particolare in cui la presenza delle donne percepite come «simili ma non intime» permette la spiegazione di posizioni impopolari sulla vita delle donne, e mostra una complessa fantasia collettiva in cui l'idea di "buona vita femminile" č cambiata e non č facilmente compatibile con l'idea di "buona maternitŕ", che invece sembra essere molto salda, si potrebbe anzi dire "tradizionale".
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Bacchielli, Lidiano. "Un Santuario di Frontiera, fra Polis E Chora." Libyan Studies 25 (January 1994): 45–59. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900006233.

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Abstract:
Nella campagna di scavi condotta a Cirene tra l'ottobre del 1910 ed il maggio del 1911 la Missione Archeologica Americana diretta da Richard Norton portava alia luce circa tremila statuine fittili, intere o quasi, ed una quantità innumerevole di testine ed altri frammenti.L'occasione per la scoperta era stata del tutto fortuita. Agli inizi di novembre del 1910 un arabo si era presentato al campo portando un cesto con 765 statuette di terracotta, che erano state scavate nel suo giardino posto alle pendici dell'Acropoli, nella parte nord-occidentale, al livello della Terrazza del Santuario di Apollo (la Myrtousa).Molte conversazioni e molti caffè consentirono al Norton l'inizio dello scavo, in una striscia piana posta a valle di un gradino roccioso. Nel sito non si rinvennero resti di edifici, ma diverse nicchie rettangolari scavate in alcuni speroni di roccia. Immediatamente davanti a queste vennero trovate le statuette di terracotta: esse formavano uno strato dello spessore di una novantina di centimetri.
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Fino, Emanuele, and Stefania Aiello. "Le rappresentazioni sociali delle adozioni LGBT in Italia. Analisi del contenuto di conversazioni spontanee tra utenti facebook." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 1 (July 2014): 45–66. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2014-001003.

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Todaro, Letterio. "La cultura dell’educazione e le sue trasformazioni nel passaggio critico degli anni Sessanta /Settanta: conversazioni con Carmen Betti." Espacio, Tiempo y Educación 5, no. 1 (January 1, 2018): 281. http://dx.doi.org/10.14516/ete.198.

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Abstract:
Carmen Betti è tra le figure di riferimento della ricerca italiana in area storico-educativa. Per diversi anni ha insegnato presso l’Università di Firenze, rappresentando con i suoi lavori e con i suoi studi, una voce autorevole e notevolmente qualificata nel panorama italiano della disciplina. L’incisività dei suoi lavori ha contribuito a rafforzare il riconoscimento di una tradizione che porta a individuare nella sede fiorentina una «scuola» di alto profilo dell’accademia italiana nell’ambito degli studi di storia dell’educazione. La sua ricerca ha evidenziato un costante impegno a segnalare lungo i sentieri della storia dell’educazione un cantiere aperto per la costruzione di valori civili, indicando quali criteri «orientatori» dell’impegno intellettuale che caratterizza il lavoro dello storico dell’educazione la tensione a legare la lettura storica dei processi formativi con i motivi della conquista collettiva di spazi di libertà, di democrazia, di emancipazione. Recentemente ha ricoperto la funzione di Segretaria del Centro Italiano per la Ricerca Storico Educativa, segnando con il suo impegno l’attivazione di importanti strumenti di raccordo a servizio della comunità scientifica italiana degli storici dell’educazione e offendo un contributo qualificante per spingere in avanti le piste della ricerca sul terreno della storia dell’educazione.Per dare avvio alla conversazione mi sembra perciò utile chiedere all’interlocutrice una breve presentazione del proprio percorso professionale e un aiuto nel ricordare, attraverso anche spunti di memoria personale, i punti salienti che hanno segnato l’evoluzione del suo profilo di studiosa.
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Cigala, Ada, Paola Corsano, and Marinella Majorano. "Gli effetti del training sulle conversazioni madre- bambino in età prescolare su eventi del passato: implicazioni evolutive e cliniche." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (May 2015): 639–62. http://dx.doi.org/10.3280/rip2014-004007.

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Pauletto, Franco, and Isabelle Ahlström. "Pautas atípicas. Las conversaciones en los materiales auditivos para la enseñanza de español L2 publicados en Suecia." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 9, no. 1 (April 10, 2022): 52–70. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.15.1.264.

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Abstract:
ES Este estudio de caso utiliza el análisis de la conversación para examinar la interacción verbal en las conversaciones didácticas de tres manuales de español como lengua extranjera (de ahora en adelante ELE) empleados en la educación secundaria sueca. La observación de dichas conversaciones revela algunos patrones problemáticos en cuanto a la secuencialidad de las acciones, a la presencia sistemática de silencios entre turnos de palabra y, en general, a la falta de coordinación entre co-participantes. Otros fenómenos típicos de la interacción espontánea, como por ejemplo los solapamientos entre turnos de palabra, las reparaciones o las co-construcciones faltan por completo en los materiales analizados. En la perspectiva de una enseñanza de idiomas comunicativa y orientada a la acción, el artículo sostiene que en la preparación de este tipo de soportes didácticos habría que tener más en cuenta la estrecha relación existente entre lengua hablada y acción social. Palabras clave: ANÁLISIS DE LA CONVERSACIÓN, COMPRENSIÓN AUDITIVA, ELE, ENSEÑANZA DE ELE, SUECIA, INTERACCIÓN, SECUENCIALIDAD, ACCIÓN SOCIAL EN This case study adopts the theory and method of conversation analysis to examine recorded dialogues in three textbooks for Spanish as a Foreign Language used in Swedish secondary education. The analyses of these conversations reveal some problematic patterns regarding the sequence of actions, the systematic presence of gaps between turns at talk, and a frequent lack of coordination between co-participants. Other phenomena that are typical of spontaneous interactions, such as overlaps between turns, repair sequences or co-constructions, are completely missing in the analyzed materials. From the perspective of communicative and action-oriented language teaching, the article maintains that in the preparation of this type of pedagogical supports, the authors should consider the close relationship between spoken language and social action. Key words: CONVERSATION ANALYSIS, LISTENING COMPREHENSION, SPANISH AS A FOREIGN LANGUAGE, SPANISH AS A FOREIGN LANGUAGE TEACHING, SWEDEN, INTERACTION, SEQUENTIALITY, SOCIAL ACTION IT Questo studio di caso si avvale dell’analisi della conversazione per esaminare le interazioni verbali nelle conversazioni didattiche di tre manuali di spagnolo come lingua straniera adottati presso le scuole secondarie svedesi. L’osservazione di queste conversazioni rivela alcune costanti problematiche relativamente alla sequenzialità delle azioni, alla presenza sistematica di silenzi tra i turni di parola e, in generale, alla mancanza di coordinamento tra i co-partecipanti. Inoltre, altri fenomeni tipici dell’interazione spontanea, come, per esempio, le sovrapposizioni dei turni, le riparazioni e le co-costruzioni mancano del tutto nei materiali analizzati. Nell’ottica di una glottodidattica comunicativa e orientata all’azione, questo studio sostiene che la stretta relazione esistente tra lingua orale e azione sociale dovrebbe essere tenuta in maggiore considerazione nella preparazione di questo tipo di materiali didattici. Parole chiave: ANALISI DELLA CONVERSAZIONE, COMPRENSIONE ORALE, SPAGNOLO COME LINGUA STRANIERA, INSEGNAMENTO DI SPAGNOLO COME LINGUA STRANIERA, SVEZIA, INTERAZIONE, SEQUENZIALITÀ, AZIONE SOCIALE
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Amicantonio, Claudio. "Scheda. Anthony Molino (introduzione di Rosita Lappi). Oltre la tela. Conversazioni sulla pittura. Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2020, pp. 144, € 15,20." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 1 (June 2021): 219–20. http://dx.doi.org/10.3280/psp2021-001015.

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Degli Esposti, Piergiorgio. "Consumatore 2.0, partecipazione o sfruttamento?" SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 40 (June 2010): 119–30. http://dx.doi.org/10.3280/sc2009-040010.

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Abstract:
Che si parli di societŕ dei consumi, cultura del consumo o anche capitalismo consumistico, tutti questi concetti sottolineano la crescente importanza del consumo rispetto alla produzione. Questo articolo analizza come l'universo del consumo sia in trasformazione in conseguenza delle opportunitŕ rese disponibili oggi dal web 2.0 e dai social network sites. La virtualizzazione ha un importante effetto sulla percezione da parte del consumatore del concetto di proprietŕ, che perde a sua volta progressivamente di significato. Accade cosě che la relazione consumatore, marca, prodotto, si evolva in maniera cosě rapida da far sembrare che negli ultimi anni il consumatore abbia acquisito un nuovo potere nei confronti degli altri due soggetti. Se i mercati e le marche sono sempre piů orientati alle conversazioni con i clienti, significa che richiedono una partecipazione attiva dei consumatori all'interno dei loro discorsi. All'inizio degli anni ottanta Toffler usava il termine prosumer per indicare il momento in cui la produzione e il consumo si incontrano. Questo concetto appare ancora oggi centrale all'interno del dibattito relativo alle modalitŕ di coinvolgimento dei consumatori nei siti di social network. Il termine prosumer oggi perň va letto in una prospettiva differente, che consideri non solo le possibilitŕ di un aumento di potere del consumatore, ma anche quelle che si possono considerare come nuove forme di sfruttamento del consumatore stesso.
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Pauletto, Franco. "L’analisi della conversazione per valutare l’autenticità dei materiali audio per l’insegnamento dell’italiano L2: una proposta metodologica." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 7, no. 2 (October 30, 2020): 28–50. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.12.216.

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Abstract:
IT Questo studio di caso ispirato ai principi dell’analisi della conversazione prende in considerazione due conversazioni registrate tratte da un manuale per l’insegnamento dell’italiano L2 per analizzarne alcune caratteristiche salienti sulla base di quanto sappiamo sul parlato spontaneo a partire dagli studi dell’analisi della conversazione (Schegloff, 2007). L’analisi dettagliata delle registrazioni ne mette in luce il carattere a tratti problematico, soprattutto per ciò che concerne la sequenzialità dell’azione, fatto che si traduce nella frequente assenza di coordinamento tra i turni di parola dei parlanti. Altri fenomeni tipici dell’interazione verbale spontanea, quali sovrapposizioni e riparazioni, sono spesso assenti. In sostanza si tratta di conversazioni poco adatte ad un uso didattico che abbia tra i propri obiettivi anche quello di far riflettere gli apprendenti sulle specificità che caratterizzano il parlato in interazione. L’articolo vuole proporre un modello di analisi di questi supporti audio che prenda in considerazione la stretta relazione esistente tra lingua, struttura sequenziale del parlato e azione sociale. Parole chiave: ITALIANO L2, DIDATTICA, ANALISI DELLA CONVERSAZIONE, SEQUENZIALITÀ, PREFERENZA, COMPETENZA INTERAZIONALE EN This case study, inspired by the principles of conversation analysis, examines two recorded conversations from a manual for teaching Italian as a second language. It analyzes certain salient characteristics of these conversations based on what we know about spontaneous speech from conversation analysis studies (Schegloff, 2007). The detailed analysis of the conversations highlights their problematic nature, especially with regard to the sequentiality of actions, which results in the frequent absence of coordination between conversation shifts. Other phenomena typical of spontaneous verbal interaction, such as overlaps and reparations, are often absent. In essence, these are conversations that are not suitable for instructional approaches that encourage learners to reflect on the details of spoken interaction. The article proposes an analysis model of these audio scripts that takes into consideration the close relationship between language, the sequential structure of speech, and social interaction. Key words: L2 ITALIAN, TEACHING, CONVERSATION ANALYSIS, SEQUENTIALITY, PREFERENCE, INTERACTIONAL COMPETENCE ES Este estudio de caso, inspirado en los principios del análisis de conversaciones, se centra en dos conversaciones grabadas que fueron extraídas de un manual para la enseñanza del italiano L2 para analizar algunas características sobresalientes en base a lo que sabemos sobre el habla espontánea a partir de los estudios del análisis de la conversación (Schegloff, 2007). El análisis detallado de las grabaciones destaca el carácter a veces problemático, sobretodo en lo que respecta a la secuencialidad de la acción, lo que se traduce en la frecuente ausencia de coordinación entre los turnos de habla de los hablantes. Otros fenómenos típicos de la interacción verbal espontánea, como superposiciones y reparaciones, a menudo están ausentes. De hecho son conversaciones que no son aptas para el uso didáctico que tiene entre sus objetivos el de hacer reflexionar a sus discentes sobre las peculiaridades de la interacción hablada. El artículo tiene como objetivo proponer un modelo de análisis de estos soportes de audio que considere la estrecha relación entre la lengua, la estructura secuencial del habla y la acción social. Palabras clave: ITALIANO L2, DIDÁCTICA, ANALISIS DE LA CONVERSACIÓN, SECUENCIALIDAD, PREFERENCIA, COMPETENCIA INTERNACIONAL
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Grotti, Leonardo. "Framing in interactions: expert witnesses' testimony in the italian judicial system." La Nuova Giuridica 2, no. 2 (January 19, 2023): 227–46. http://dx.doi.org/10.36253/lng-1992.

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Abstract:
In a legal system that increasingly relies on scientific knowledge, expert witnesses have a critical role in criminal courts. However, experts have often reported feeling unsatisfi ed with their testimony. Also, the attorneys' style of questioning was found to impact jurors' impression of expert witnesses. This article preoccupies itself with the transformation of experts' testimony in the Court of Assizes. More specifically, it looks at the interactions involving the expert witnesses in the 2005 hearings held for the murder of the Ministry of Justice's advisor Massimo D'Antona. The paper analyses how lawyers shape expert witnesses' testimony and how expert witnesses present their opinion on the stand. Through Conversation and Discourse Analysis, it shows what discursive tools lawyers and expert witnesses use to simultaneously manage multiple frames, presenting scientifi c opinions to other parties (i.e., the judges, the parties involved, and the lay judges) throughout the hearings.In un sistema giudiziario che si basa sempre più sul sapere scientifico, i Consulenti Tecnici (CT) hanno un ruolo fondamentale. Tuttavia, i CT hanno spesso riportato di essere insoddisfatti della loro esperienza in tribunale: è stato dimostrato come diverse tecniche di interrogatorio impattino il modo in cui il CT viene visto dalla corte. Questo articolo si occupa della trasformazione della testimonianza dei CT in Corte d'Assise. Più specificamente, analizza le testimonianze dei consulenti citati nel corso delle udienze tenutesi nel 2005 per l'omicidio del consigliere del Ministero della Giustizia Massimo D'Antona. Il documento analizza le tecniche usate dagli avvocati durante esame e controesame dei CT e come questi ultimi presentano la loro opinione in tribunale. Attraverso l'analisi conversazionale e del discorso, si dimostra quali tecniche retoriche gli avvocati e i CT utilizzano per gestire contemporaneamente più frame, presentando opinioni scientifiche ai giudici, alle parti coinvolte e agli avvocati durante l’udienza.
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Caballero, Juan Luis. "Aleksandr MEN’, Io credo... Il simbolo della fede. Sette conversazioni, Nova Millennium Romae, Roma 2007, 176 pp., 11,5 x 16,5, ISBN 88-87117-51-9." Scripta Theologica 40, no. 2 (October 16, 2017): 639. http://dx.doi.org/10.15581/006.40.10512.

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Giacosa, Antonella. "Clarification and repair in emergency remote EFL classes." Ripensare l’insegnamento delle lingue straniere a partire dall’esperienza della didattica a distanza 8, no. 2 (November 30, 2021): 161–84. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.14.252.

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Abstract:
During the sudden shift in education onto digital platforms due to the Covid-19 emergency, teachers became streamers and experimented with new tools to involve their students in video-mediated, multi-floor, multiparticipant, and multimodal interactions. In turn, students experienced new ways to participate in lessons and interact with instructors. This study focuses on clarification and repair in videoconferencing as a strategy to address trouble in video-mediated communication and to re-establish mutual understanding. Through participant observation of online classes, the researcher collected data on classroom interactions, which are analyzed through conversation analysis. The findings show how the digital affordances of video-mediated conversation help teachers and students manage intersubjectivity and compensate for the lack of non-verbal cues typical in face-to-face interaction, such as facial expressions or tone of voice. Consequently, this article argues that the wisdom gained during the pandemic can help teachers and lecturers better deal with clarification and repair in digital conversations. Ultimately, it can increase their digital interactional competence, thus giving way to more interaction and learning in EFL classes, both online and in-person. Key words: EMERGENCY REMOTE EDUCATION, CONVERSATION ANALYSIS, CLARIFICATION, REPAIR, EFL Durante la migración hacia las plataformas digitales en la educación debido a la emergencia sanitaria del Covid-19, el profesorado se ha convertido en transmisor digital y ha experimentado con nuevas herramientas para implicar a su alumnado en conversaciones mediadas por vídeo multiparticipativas y multimodales. A su vez, el alumnado ha experimentado nuevas formas de participación en las clases y de interacción con el profesorado. Este estudio se centra en la aclaración y en la reparación en las videoconferencias como una estrategia para afrontar los problemas en la comunicación mediada por vídeo y restablecer el entendimiento mutuo entre docentes y estudiantes. Mediante la observación participante de las sesiones en línea, la investigadora recogió datos sobre las interacciones en clase que son analizados a través del análisis conversacional. Los resultados muestran cómo las posibilidades digitales de la conversación mediada por vídeo ayudan al profesorado y al alumnado a manejar la intersubjetividad y a compensar la falta de señales no verbales propias de la interacción cara a cara, como son las expresiones faciales o el tono de voz. En consecuencia, en este artículo se sostiene que el conocimiento adquirido durante la pandemia puede ayudar al profesorado a afrontar mejor la aclaración y la reparación en las conversaciones digitales. En última instancia, este conocimiento puede aumentar la competencia interactiva digital del profesorado dando lugar a una mayor interacción y a un mayor aprendizaje en las clases de inglés como lengua extranjera, tanto en línea como presenciales. Palabras clave: EDUCACIÓN REMOTA DE EMERGENCIA, ANÁLISIS DE LA CONVERSACIÓN, ACLARACIÓN, REPARACIÓN, EFL Durante l'improvvisa migrazione della didattica sulle piattaforme digitali dovuto all'emergenza Covid-19, i docenti sono diventati streamer e hanno sperimentato nuovi strumenti per interagire e coinvolgere i propri studenti in conversazioni mediate dal il video. A loro volta, gli studenti hanno sperimentato nuovi modi per partecipare alla lezione e interagire con i professori e fra loro. Questo studio si concentra sul chiarimento e la riparazione nella videoconferenza come strategie per affrontare i problemi nella comunicazione mediata dal video e ristabilire la comprensione reciproca. Attraverso l'osservazione partecipante delle lezioni online, sono stati raccolti dati sulle interazioni in classe e sono poi stati analizzati attraverso l'analisi della conversazione. I risultati mostrano come alcune caratteristiche della conversazione mediata dal video aiutino insegnanti e studenti a gestire l'intersoggettività e a compensare la mancanza di segnali non verbali tipici dell'interazione in presenza, come le espressioni facciali o il tono di voce. Si sostiene che la consapevolezza guadagnata durante la pandemia può aiutare i docenti a capire come affrontare il chiarimento e la riparazione nelle conversazioni digitali. Inoltre, può aumentare la loro competenza interattiva digitale, permettendo a una maggiore interazione e apprendimento nelle classi EFL, sia online che in presenza. Parole chiave: ISTRUZIONE A DISTANZA IN EMERGENZA, ANALISI DELLA CONVERSAZIONE, CHIARIMENTO, RIPARAZIONE, EFL
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RASINI, VALLORI. "HANS JONAS, Sull'orlo dell'abisso. Conversazioni sul rapporto tra uomo e natura, a cura di Paolo Becchi, Torino, Einaudi, 2000, 150 pp., 11.36; ISBN 88-06-15051-0." Nuncius 18, no. 1 (2003): 399–400. http://dx.doi.org/10.1163/182539103x00927.

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Teodorsson, Sven-Tage. "A. M. Scarcella (ed.): Plutarco, Conversazioni a tavola, libro primo. Introduzione, testo critico, traduzione e commento. (Corpus Plutarchi Moralium 28.) Pp. 357. Napoli: D’Auria Editore, 1998. ISBN: 88-7092-143-3." Classical Review 50, no. 2 (October 2000): 589–90. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00440059.

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Canuto, Claudia. "STIMOLARE LA PARTECIPAZIONE ALLA CONVERSAZIONE IN CLASSI CON LIVELLO ETEROGENEO DI SCOLARIZZAZIONE. LE PRATICHE DEL TEATRO SOCIALE PER SVILUPPARE SCOPI COMUNICATIVI REALI: L’ESPRESSIONE DI SÉ E L’INTEGRAZIONE." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 96–121. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17131.

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Abstract:
Le interazioni nella classe di lingue sono sovente caratterizzate da una forte asimmetria e assenza di spontaneità che limita lo sviluppo della competenza d’uso in L2. L’adozione di alcune pratiche del teatro sociale all’interno di percorsi glottodidattici permette di ribaltare tali dinamiche. In particolare, queste pratiche risultano funzionali nei contesti di italiano L2 per persone migranti in quanto permettono di inserire la persona nella vita sociale e comunitaria. Grazie alla pedagogia del teatro sociale i discenti diventano protagonisti degli scambi comunicativi ed esercitano un ruolo determinante nella scelta dei contenuti delle lezioni. Il presente contributo ha come obiettivo l’analisi delle dinamiche di interazione rilevate nel corso di due laboratori di teatro sociale rivolti a gruppi eterogenei di persone migranti. Per rilevare i dati e per verificare l’utilità delle attività si sono usati gli strumenti dell’Analisi della Conversazione. In particolare, l’analisi si è concentrata sulle forme della turnazione (le autoselezioni dei partecipanti, i turni dei registi), il contenuto dei turni, monitorando l’eventuale prossimità rispetto alle ordinarie conversazioni in classe (feedback correttivi, richieste di chiarimento) e le manifestazioni di attenzione alla forma (autocorrezioni, eterocorrezioni). Stimulating participation conversations in classes with heterogeneous levels of schooling. Social theater practices to develop real communicative objectives: self-expression and integration In language classes, interactions are often characterized by strong asymmetry and the absence of spontaneity that limits the development of proficiency in second language learning. The adoption of some social theater practices in language teaching can reverse these dynamics. These practices are especially functional in Italian language learning for migrants as they allow people to be included in social and community life. Thanks to social theater pedagogy, learners become protagonists of conversations and play a decisive role in choosing the content of the lessons. This paper aims to analyze the interaction dynamics observed during two social theater workshops for heterogeneous groups of migrants. Conversation analysis tools were used to collect data and verify the usefulness of the activities. In particular, the analysis focused on the forms of turns (the self-selection of the participants, the turns of the directors), the content of the turns, monitoring proximity to ordinary class conversations (corrective feedback, requests for clarification) and attention on form (self-corrections, heterocorrections).
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RASINI, VALLORI. "HANS JONAS, Sull'orlo dell'abisso. Conversazioni sul rapporto tra uomo e natura, a cura di Paolo Becchi, Torino, Einaudi, 2000, 150 pp., € 11.36; ISBN 88-06-15051-0." Nuncius 18, no. 1 (January 1, 2003): 399–400. http://dx.doi.org/10.1163/221058703x00921.

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Rapisarda, Giuseppe. "Francesco Giomi and Marco Ligabue: L'istante zero, conversazioni e riflessioni con Pietro Grossi Softcover, 2000, ISBN 88-87027-65-X, 103 pages, illustrated, appendix, biographical note, list of works, bibliography, discography; Sismel-Edi-zioni del Galluzzo, c.p. 90, I-50029 Tavamuzze, Italy; telephone/fax (+39) 55-237-34-54; electronic mail galluzzo@sismel.it; World Wide Web www.sismel.it/." Computer Music Journal 26, no. 1 (March 2002): 96–97. http://dx.doi.org/10.1162/comj.2002.26.1.96.

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De Stefani, Elwys. "Niente nel parlato conversazionale." Zeitschrift für romanische Philologie 132, no. 1 (January 1, 2016). http://dx.doi.org/10.1515/zrp-2016-0008.

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