Academic literature on the topic 'Contro-narrazione'

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Journal articles on the topic "Contro-narrazione"

1

Il Museo, Laboratorio della Mente. "Contro l'invisibilità un museo di narrazione. Il Museo Laboratorio della Mente." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (August 2013): 51–62. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2013-002005.

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2

Pace, Enzo. "La malattia chiamata Europa. Controversia sull’islamizzazione in Europa e rinascita del nazionalismo." REMHU: Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 26, no. 53 (August 2018): 11–24. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880005302.

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Abstract:
Riassunto L’articolo si focalizza sui nuovi movimenti nazionalisti che si stanno affermando politicamente nell’Unione Europea e sulla battaglia che essi conducono contro la diversità religiosa, sempre più visibile nelle società europee, ritenuta una minaccia all’identità cristiana dell’Europa. L’islam è, perciò, diventato, un oggetto polemico (nel senso del polemos, la guerra ideologica che divide drammaticamente la società) nel discorso politico. Tramite tale discorso si tende a costruire una narrazione collettiva convincente: una società troppo diversa dal punto di vista religioso non è sostenibile.
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3

Rivetti, Paola. "L'Iran a partire dalla storia e dal territorio: un tentativo di lettura." STORIA URBANA, no. 131 (November 2011): 11–34. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-131002.

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Abstract:
L'Iran č vittima di rappresentazioni stereotipate, che propongonospesso in contraddizione tra di loro: da violento, chiuso in una rivoluzione medieval-religiosa, abitato da una societŕ omogenea e statica, l'Iran č passato ad essere viceversa un paese "schizofrenico", dicotomico, diviso tra "modernitŕ e tradizione". Transizione traghettata dalla ri-scoperta del paese, iniziata negli anni Novanta in seguito alla fine della guerra contro l'Iraq, l'elemento che la giustifica č la presunta sconnessione tra i comportamenti e i valori incoraggiati dal regime e quelli che sono invece presenti nella popolazione. Questa narrazione del paese, l'Iran come "mondo dei paradossi", restituisce solamente una parte della realtŕ e rinuncia a dipingerne la complessitŕ. Ripartendo dalla storia e dalla geografia del paese, il contributo accenna ad alcuni aspetti tra i piů complessi della realtŕ iraniana (l'estrema eterogeneitŕ e il forte nazionalismo, le aspirazioni geopolitiche e l'"isolamento strategico", le trasformazioni sociali e il sostegno al regime), realtŕ composita ove convivono elementi spesso assai dissimili l'uno dall'altro.
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4

Pastori, Bianca. "Resistenza, rappresaglia e memoria di paese Robecco sul Naviglio, 20 e 21 luglio 1944." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 264 (March 2012): 385–405. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-264003.

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Abstract:
Il 20 e 21 luglio 1944, in seguito all'uccisione di un soldato tedesco da parte di un gruppo di giovani partigiani, il piccolo paese di Robecco sul Naviglio (Milano) e le campagne circostanti subiscono una dura rappresaglia. Nel saggio l'autrice ripercorre le vicende di quelle giornate e la strutturazione della memoria dei fatti nel corso dei decenni successivi. Apparentemente il paese reagisce seguendo uno schema rintracciabile in analoghi casi di rappresaglia contro la popolazione civile nel corso della seconda guerra mondiale in Italia, dando vita a una memoria non perfettamente in linea con quella nazionale e istituzionale, specialmente per quanto riguarda la valutazione del ruolo dei partigiani. Eppure, anche attraverso l'intervento delle istituzioni locali (le amministrazioni comunali e la Chiesa), la comunitŕ giunge, nel dopoguerra, a una narrazione condivisa; essa č parziale, reticente e semplificata, ma, contribuendo a confermare il senso di coesione interno al paese, riesce a impedire il verificarsi di lacerazioni simili a quelle riscontrate altrove.
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Dissertations / Theses on the topic "Contro-narrazione"

1

Odeh, Nader <1997&gt. "La narrazione letteraria contro la narrazione dominante. Caso studio dell’Egitto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21364.

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Abstract:
Analisi di una selezione di opere di letterati egiziani atta ad analizzare come la letteratura nel corso degli anni abbia contraddetto la narrazione ufficiale del regime. Contestualizzazione storica della storia dell’Egitto ripercorrendo le tappe salienti dalla rivoluzione del 1952 alla caduta del regime nel 2011. Focus sulle tre tematiche che fungono da linee guida per l’analisi: il contratto sociale, la dipendenza dell’Egitto dall’occidente e la condizione femminile. Traduzione di passaggi delle opere del corpus scelto e analisi di come fungano da denuncia contro le contraddittorietà dell’epoca, con contestualizzazione del pensiero politico e sociale degli autori trattati.
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2

SAVINA, TONIO. "Il programma spaziale della Repubblica popolare cinese: narrazione nazionale e contro-narrazioni formulate all'estero." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/11573/1638188.

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Abstract:
Assimilando il concetto di 'narrazione' a quello di 'discours', nell'accezione di Michel Foucault, e integrando l’apparato di strumenti metodologici foucaultiani con un ulteriore bagaglio teorico di impronta costruttivista, il presente lavoro di tesi si propone di esaminare la narrazione nazionale che la Repubblica Popolare Cinese (RPC) ha formulato circa la propria epopea spaziale; di essa si proverà a ricostruire la genealogia, individuando personaggi, formule e processi che ne definiscono la morfologia di base. La sezione finale della tesi avvierà altresì un raffronto tra l'elaborato narrativo della Cina continentale e i contro-discorsi formulati a Taiwan e negli Stati Uniti. Dall'analisi qui condotta emergerà come la raffigurazione delle missioni astronautiche di Pechino costituisca spesso il riflesso di una variegata geografia narrativa, in cui immaginari, percezioni e sedimentazioni mitico-simboliche confluiscono nel racconto storico formulato dai diversi attori globali, dando forza ora all'una, ora all'altra posizione.
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3

GORLA, Sandra. "Metamorfosi e magia nel Roman de Renart. Traduzione e commento delle branches XXII e XXIII." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251268.

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Abstract:
Il presente lavoro è incentrato su due branches del Roman de Renart, delle quali propone la prima traduzione completa del testo in italiano e un’analisi al contempo interpretativa, letteraria e filologico-testuale. Il lavoro risulta diviso in due grandi nuclei contraddistinti. La prima parte, comprensiva di due capitoli, affronta l'analisi della tradizione manoscritta e la traduzione del testo delle due branches in italiano (considerando anche le interpolazioni del ms. M). La seconda parte, nuovamente suddivisa in due capitoli, costituisce il necessario accompagnamento critico-letterario al lavoro di traduzione. Tradizione e traduzione. Prima ancora di affrontare la traduzione del testo e la sua interpretazione, è stato necessario porsi il problema di quale testo tradurre. Il primo capitolo, pertanto, affronta la tradizione – e dunque l’edizione – del Roman de Renart, tenendo in considerazione che per quest’opera medievale è praticamente impossibile stabilire uno stemma codicum che sia utile ad una ricostruzione del testo in senso lachmanniano, e dunque scegliere tra una delle edizioni disponibili significa nei fatti scegliere uno dei codici relatori. Viene altresì discussa la questione riguardante l'ordine in cui restituire le due branches. E' risultato impossibile stabilire quale fosse l’ordine migliore e più fedele alla tradizione. Per questo ci si è arresi all’evidenza che anche la disposizione stessa del testo non possa essere assolutamente neutrale, ma includa elementi interpretativi. Il lavoro di traduzione – che occupa il secondo capitolo – costituisce una parte fondamentale della tesi, sia per la voluminosità del testo originale sia per i numerosi problemi 'tecnici' che necessariamente si susseguono sul cammino di chi affronti l'opera di traduzione-interpretazione di un testo medievale. La traduzione è accompagnata da un apparato di note che rendono conto delle scelte operate nei passaggi più complessi e che forniscono indicazioni utili alla comprensione del testo, soprattutto nel caso di riferimenti sottesi a un’enciclopedia presumibilmente condivisa dall’autore e il suo pubblico ma difficilmente discernibili dal lettore moderno. Il terzo capitolo è interamente dedicato alla branche XXII nella versione ‘indipendente’ (BCL); vengono messe in luce le peculiarità e le caratteristiche che la avvicinano al genere dei fabliaux e vengono avanzate delle ipotesi interpretative che evidenziano quelli che si ritengono essere aspetti unici e significativi dell’episodio all’interno dell'intero ciclo. Viene messo in rilievo come il ricorso a temi relativi alla sfera sessuale e corporea e l’uso di un lessico esplicito e a tratti osceno, sebbene ovviamente non esclusivi di questa branche del Roman de Renart, venga qui presentato in un contesto narrativo unico. L'ultimo capitolo della tesi si concentra invece sui testi tramandati da M delle branches XXII e XXIII. Si è cercato innanzitutto di ricostruire i numerosi legami intertestuali che la branche XXIII intesse innanzitutto con le altre branches del RdR (in particolare I, Va, VI, X) e di analizzare le specifiche tecniche narrative dialogiche e polifoniche impiegate all'interno del testo. Per la prima parte del commento, che riguarda poco più di metà della branche ed è dedicata alla lunga narrazione di uno dei processi giudiziari di cui è protagonista Renart, si è scelto di seguire l’ordine diegetico dell’episodio; la complessità dell'ambiente legale impone infatti di seguire con la massima attenzione il serrato alternarsi di accuse, contro-accuse e testimonianze. Data la concentrazione di diversi nuclei narrativi che caratterizza questa seconda parte, l'analisi del testo si discosta a questo punto dall'impostazione cronologica e procede invece per tematiche. Vengono dunque analizzati la figura e l'inedito ruolo di consigliera di Hermeline. Il commento procede poi con un'analisi delle ulteriori peculiarità presenti nella branche XXIII, nel momento in cui il protaginista si reca a Toledo per apprendere le arti magiche: questo viaggio è l’unico vero viaggio che la volpe compie al di fuori del regno nell’intero Roman. Spiccano, qui, la dimensione quasi epica, arturiana, del viaggio, che si traduce in un percorso di formazione per il personaggio; le nuove qualità acquisite da Renart magicien – un intermediario fra due mondi – e l’importanza delle parole nel veicolare il potere dell’art d’enchantement. L'originalità della branche XXIII ha così una vera e propria evoluzione di Renart, che si presenta come un Renart demiurgo. Il commento prosegue a questo punto tornando nuovamente alla branche XXII, questa volta nella versione del ms. M. Benché il testo di M riporti un’importante lacuna (per la caduta del bifolio centrale di un fascicolo) che impedisce di valutare complessivamente l’operazione di riscrittura, sono state esaminate, per quanto possibile, le modalità con cui il testo è stato interpolato dal codice e avanzato delle ipotesi su come e perché possa essere stata compiuta questa operazione, tenendo presente anche i rapporti che intercorrono tra M e il ms. C della sua stessa famiglia, che operano entrambi importanti scelte di riorganizzazione della materia narrativa e dell’ordine di disposizione delle branches rispetto agli altri codici relatori del Roman de Renart.
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Books on the topic "Contro-narrazione"

1

Marco, Osimo, ed. Narrazione della strage compita nel 1547 contro gli Ebrei d'Asolo. [Sala Bolognese]: A. Forni, 1985.

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