Academic literature on the topic 'Consumatore di alimenti'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Consumatore di alimenti.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Consumatore di alimenti"

1

Ramazzotti, Dalila. "Verso l'armonizzazione dell'etichettatura nutrizionale fronte-pacco: NutrInform Battery come modello uniforme?" AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (November 2021): 89–127. http://dx.doi.org/10.3280/aim2019-001004.

Full text
Abstract:
Nel novembre 2020 il governo italiano ha adottato il marchio nutrizionale facoltativo denominato NutrInform Battery, in applicazione dell'art. 35 del reg. (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori; questa disposizione, infatti, consente agli Stati di raccomandare agli operatori del settore alimentare l'utilizzo di forme di espressione o presentazione supplementari della dichiarazione nutrizionale, che servono ad agevolare, tramite colori o forme grafiche facilmente intellegibili, la comprensione delle proprietà nutrizionali degli alimenti da parte del consumatore. Nel presente lavoro, dopo aver illustrato le principali caratteristiche del logo NutrInform Battery, nonché la posizione della Commissione europea sull'uso delle forme di espressione supplementari della dichiarazione nutrizionale, ci si interrogherà sulla fattibilità del logo italiano come modello armonizzato di etichettatura fronte-pacco e più in generale sulla sua effettiva idoneità a supportare scelte alimentari più sane e consapevoli.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Lattanzi, Pamela. "La futura disciplina delle informazioni alimentari (Prima parte)." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2010): 47–68. http://dx.doi.org/10.3280/aim2008-003003.

Full text
Abstract:
La proposta di regolamento sulle informazioni alimentari, presentata nel gennaio 2008, si pone l'obiettivo di semplificare e chiarire l'attuale scenario del settore dell'etichettatura degli alimenti attraverso la rifusione in un unico contesto di diversi atti normativi e la razionalizzazione, l'aggiornamento e il chiarimento delle disposizioni stabilite dalla fondamentale direttiva 2000/13. Molte sono le novitĂ introdotte, sia formali che sostanziali. Dopo aver analizzato il ruolo dell'informazione nei confronti della tutela del consumatore e della libera circolazione delle merci, il saggio si sofferma su un primo profilo innovativo introdotto dalla proposta concernente il rapporto tra tutela del consumatore e funzionamento del mercato unico. L'indagine rivela come, in controtendenza rispetto alla vigente legislazione (dir. 2000/13) - e alla ricca giurisprudenza della Corte di Giustizia in argomento, la proposta riconosca una maggiore attenzione alla tutela del consumatore in particolare al suo diritto all'informazione - rispetto alla libera circolazione delle merci.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

La Porta, Beatrice. "Il consumatore di alimenti tra normativa interna ed europea." Cultura e Diritti, no. 1 (2019): 89–98. http://dx.doi.org/10.12871/97888331805267.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Sobbrio, Paola. "Diritto all'informazione, partecipazione democratica del consumatore e Ogm." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2010): 79–126. http://dx.doi.org/10.3280/aim2008-003005.

Full text
Abstract:
Il consumatore di alimenti prodotti con l'utilizzo di Ogm o che li contengono, ha diritto ad essere informato sia della loro immissione in commercio quanto dell'emissione deliberata nell'ambiente di questi organismi. Il diritto all'informazione non si limita ai soli strumenti dell'etichettatura e della tracciabilità ma si estende alla possibilità , prevista da diverse normative, per il cittadino/consumatore di rivolgersi alle Autorità competenti per richiedere tutte quelle informazioni da cui egli può trarre conoscenze sullo stato tanto dell'emissione nell'ambiente quanto dell'immissione in commercio degli Ogm. Le Autorità , inoltre, devono effettuare consultazioni pubbliche in merito alle decisioni da prendere in entrambe queste fasi. Tali consultazioni, per come vengono effettuate, non conferiscono effettività a tale diritto minando così il rapporto di fiducia tra Istituzioni e cittadini e facendo venire meno la possibilità che il diritto all'informazione si traduca in uno strumento di partecipazione democratica che crei le condizioni per una "co-produzione di conoscenza". Questo comporta una violazione del diritto all'informazione fonte di risarcimento del danno ex art. 2043 c.c.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

De Blasi, Giuseppe, Annalisa De Boni, and Rocco Roma. "Alimenti di qualitŕ: una valutazione del benessere e del surplus del consumatore." ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE, no. 2 (February 2011): 59–73. http://dx.doi.org/10.3280/ecag2010-002005.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Aversano, Francesco. "Regole sul cibo e sviluppo turistico dell'impresa agricola. Il caso dei food events." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 19 (February 2018): 7–37. http://dx.doi.org/10.3280/dt2017-019001.

Full text
Abstract:
La crescita del business nel settore alimentare non è solo legata alle tradizionali attività di distribuzione commerciale, ma anche al settore dell'ospitalità e del tempo libero. La frequente organizzazione di eventi gastronomici è, infatti, un fenomeno che è sicuramente in evoluzione, attraverso la vendita diretta dei prodotti, degustazioni o banchetti. Inoltre, anche le attività produttive e amministrative legate a determinati luoghi sono fattori che guidano lo sviluppo turistico. In questo contributo verranno analizzate tali opportunità, per aziende e territori, attraverso la legislazione del settore alimentare che è un modello di riferimento unitario, perché ha lo scopo di tutelare la sicurezza degli alimenti e salvaguardare il consumatore. In proposito, la legislazione del settore alimentare prevede norme volte a tutelare il consumatore sotto il profilo informativo e a promuovere i prodotti con un valore particolare. Inoltre, la genuinità dei prodotti e la loro origine hanno assunto un'importanza crescente non solo nella scelta del prodotto, ma anche riguardo l'origine del prodotto stesso. Analizzare la legislazione europea del settore alimentare significa, quindi, verificare anche la possibile afferenza alle attuali regole del mercato turistico, il clamore inevitabile sull'assenza di rischio alimentare, quale fattore importante per l'affidabilità della somministrazione del cibo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Sirsi, Eleonora. "Quando la contaminazione da Ogm è "tecnicamente inevitabile": riflessioni in vista dell'adozione di "misure di coesistenza" nelle Regioni italiane." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (December 2010): 33–45. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-001003.

Full text
Abstract:
L'introduzione, nella disciplina comunitaria sull'etichettatura di alimenti e mangimi GM, di una eccezione per il caso in cui vi sia una presenza di materiale Ogm nell'alimento o nel mangime entro lo 0,9% è all'origine delle regole di coesistenza fra produzioni transgeniche, convenzionali e biologiche. Nel momento in cui le Regioni italiane si apprestano ad introdurre siffatte regole è necessario un chiarimento circa il significato dell'espressione "accidentale o tecnicamente inevitabile" utilizzata dal legislatore comunitario. L'interpretazione di questa espressione riguarda gli operatori e le loro responsabilità e riguarda le istituzioni responsabili di individuare efficaci misure di coesistenza e di effettuare i controlli. Alcuni segnali provenienti dalla giurisprudenza e dalle stesse istituzioni comunitarie inducono a ritenere che il limite dello 0,9% configuri una vera e propria soglia, al pari di quelle utilizzate nella normativa sui contaminanti e in altre normative del settore alimentare. Le conseguenze di questa indicazione si rifletterebbero nella configurazione delle misure di coesistenza che potrebbero legittimamente non avere come obbiettivo l'ottenimento di prodotti davvero, ma ripropongono inevitabilmente il problema dell'effettività del diritto del consumatore a scegliere un prodottoe insieme la possibilità per gli Stati europei di autodeterminare il proprio modello di agricoltura.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Bompiani, Adriano. "L’elaborazione di “regole” per le innovazioni biotecnologiche." Medicina e Morale 49, no. 4 (August 31, 2000): 713–50. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2000.765.

Full text
Abstract:
Come è noto, l'unione Europea ha fra i suoi scopi quello di favorire lo sviluppo sociale ed economico dei Paesi aderenti, facilitando la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica, la produzione di beni e la circolazione degli stessi nell’ambito dell’Unione, eliminando per quanto è possibile differenze, normative e conflitti commerciali. Con questo spirito, dopo anni di difficile lavoro, è stata emanata la Direttiva 98/44/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio (6luglio 1998) che riguarda la protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche, ne presupposto che si tratti di genoma – sia esso di origine vegetale, animale o umano – in quanto risultati da “invenzioni” suscettibili di applicazioni industriali e non dal mero isolamento (“scoperta”). L’Autore, che già ha esaminato in un precedente contributo gli aspetti etici dell’impiego delle biotecnologie nel campo vegetale e animale (v. Medicina e Morale 2000, 3: 449-504), si sofferma a descrivere quanto prevede la Direttiva 98/44/CE stessa, assieme ad altre norme internazionali precedentemente emanat, per la tutela dell’ambiente, degli animali e degli organismi umani. L’Autore riconosce che la direttiva vieta, nel dispositivo, lo sfruttamento commerciale che sia contrario all’ordine pubblico e al buon costume, fornendo gli esempi concreti dei divieti applicabili ai processi di clonazione umana a scopo riproduttivo, di modificazione dell’identità genetica germinale dell’essere umano; di modificazione degli embrioni umani a fini commerciali e industriali; di modificazione dell’identità genetica animale di natura tale da provocare sofferenza negli stessi, senza utilità sostanziale per l’uomo o per l’animale. Tuttavia la Direttiva – sotto l’aspetto giuridico – consente l’utilizzazione di embrioni umani (sia pure non direttamente ed espressamente prodotti a scopo di ricerca in base all’art. 18 della Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina) a scopo sperimentale e per applicazioni biotecnologiche riguardanti la produzione di cellule staminali od i medicamenti. L’Autore esamina anche il dibattito che è seguito alla emanazione della Direttiva soprattutto a livello di Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Strasburgo) in merito alle preoccupazioni dell’opinione pubblica sui cosiddetti “cibi transgenici” (raccomandazione n. 1398 (1998) dal titolo “sicurezza del consumatore e qualità degli alimenti”), nella quale è stata espressa contrarietà alla brevettabilità degli organismi viventi, pur riconoscendo la necessità di assicurare un’adeguata protezione ai diritti dell’”invenzione” (proprietà intellettuale) [Raccomandazione 1417/1999]. Questi problemi sono stati affrontati ma non risolti nella conferenza internazionale di Oviedo (16-19 maggio 19999) organizzata dal Consiglio d’Europa. Il Comitato Direttivo di Bioetica del medesimo Consiglio d’Europa è stato indicato di esprimere “parere” sulla complessa materia; nel frattempo sono intervenute la conferenza di Seattle e Montreal, ove è stato firmato, nel gennaio 2000, un Protocollo sulla biosicurezza che regolamenta il commercio internazionale di sementi e sostanze geneticamente modificate ritenuti pericolosi per l’ambiente e la salute, escludendo però i prodotti finiti, e perciò il cibo transgenico. Nel momenti in cui – scadendo la moratoria –la Direttiva 98/44/CE entrerà in vigore (31 luglio 2000) essendo improbabile l’accettazione delle argomentazioni di invalidazione sollevate da Olanda e Italia, l’Autore insiste per l’adozione del “principio di precauzione”, esplicitamente incorporato nel diritto comunicato relativo alla protezione della salute, oltreché alla tutela dell’ambiente, che dovrà essere tuttavia meglio specificato nella sua estensione e nelle conseguenze attese. Un secondo principio, quello della “trasparenza”, richiede un’ulteriore affinamento delle informazioni rivolte al consumatore, tramite una più chiara etichettatura che consenta una scelta realmente libera e consapevole dei prodotti derivanti da organismi geneticamente modificati posti in commercio. Dovrà essere perseguita la ricerca, escludendo peraltro l’uso dell’embrione umano.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Bruno, Francesco. "Le etichette degli alimenti Ogm." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (December 2010): 47–53. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-001004.

Full text
Abstract:
In Europa i prodotti GM o contenenti Ogm, o quelli ottenuti a partire da Ogm, che sono stati autorizzati sulla base della direttiva 2001/18/CE o del reg. CE n. 1829 del 2003, sono soggetti a tracciabilitĂ ed etichettatura secondo le modalitĂ stabilite nel reg. n. 1830 del 2003. L'etichetta fornisce ai consumatori le informazioni necessarie per una scelta consapevole e in tale meccanismo a tutela dei cittadini ha un ruolo fondamentale il principio di precauzione. Il lavoro analizza le conseguenze delle regole dell'etichettatura degli Ogm sui (difficili) equilibri in seno alla ComunitĂ internazionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Antonelli, Gervasio, Gian Italo Bischi, Fabio Tramontana, and Elena Viganò. "Consumo e consumatori di prodotti alimentari nella società postmoderna." ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE, no. 1 (April 2015): 59–80. http://dx.doi.org/10.3280/ecag2015-001004.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Consumatore di alimenti"

1

Maniscalco, Giulia <1990&gt. "Evoluzione del comportamento del consumatore di alimenti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10237.

Full text
Abstract:
La tesi approfondisce la funzione di consumo in generale, presentando diversi contributi della letteratura economica, per poi proseguire con lo studio della funzione del comportamento del consumatore. Si vuole evidenziare l'evoluzione di tale fenomeno, individuandone i fattori determinanti. L'ultima parte tratta invece il comportamento del consumatore di vino, in un'ottica di consumo esperienziale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

CHIODINI, ALESSANDRO MARINO. "Valutazione dell'esposizione del consumatore a resdui di pesticidi negli alimenti: stato attuale e prospettive future in Lombardia." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/973.

Full text
Abstract:
La presente tesi descrive i risultati del programma di controllo dei pesticidi in regione Lombardia da 1996 a 2008 ed analizza i dati per calcolarne, con metodi diversi, la valutazione dell’esposizione del consumatore. 9387 campioni sono stati analizzati con un numero di campioni irregolari pari all’1%. Il numero di campioni senza residuo era pari al 69% ed il numero di campioni con i residui al di sotto del valore limite stabilito per legge era del 30%. Successivamente per capire l'esposizione dei consumatori a residui di antiparassitari si è utilizzato un metodo deterministico sviluppato da EFSA (PRIMo). È stato trovato che fra i campioni irregolari analizzati, solo 31 potrebbero causare il danno alla salute del consumatore. Un’ ulteriore analisi è stata quella di effettuare una valutazione con metodo probabilistico (Creme) calcolando l'esposizione cumulativa di antiparassitari sulla salute dei consumatori. Coem primo passo, residui di uno stesso pesticida trovato su campioni di patate sono stati inseriti nel software. Inoltre, campioni contenenti residui di pesticidi organofosfati sono stati inseriti nel software accoppiati con i dati italiani di consumo. In entrambi i casi, la valutazione cumulativa probabilistica dimostrava un adeguato livello di sicurezza per adulti e bambini.
The presented thesis describes the results of the pesticide monitoring programme in Lombardy Region from 1996 to 2008 and analyses the data gathered to calculate consumer exposure assessment with different approaches. A total of 9387 samples were analysed and the number of irregular samples was equal to 1%. The number of samples without residues was 69% and the number of samples with residues within the MRL was 30%. A further step to understand the exposure of consumers to residue of pesticides was obtained with the use of a deterministic approach developed by EFSA (PRIMo Model). It was found that among the detected irregular samples, only 31 might cause harm to the health of the consumer. An additional step was constituted by the use of one probabilistic method (Creme Software) to calculate the cumulative exposure of pesticides for the consumers. As a first step, residues of Chlorprofam were plotted in the software on samples of potato. In addition, samples containing residues of Organophosphates were also plotted along with the Italian consumption data. In both the case studies, the probabilistic acute cumulative assessment indicated that the intake, for adults and toddlers was below the set toxicological endpoint.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

CHIODINI, ALESSANDRO MARINO. "Valutazione dell'esposizione del consumatore a resdui di pesticidi negli alimenti: stato attuale e prospettive future in Lombardia." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/973.

Full text
Abstract:
La presente tesi descrive i risultati del programma di controllo dei pesticidi in regione Lombardia da 1996 a 2008 ed analizza i dati per calcolarne, con metodi diversi, la valutazione dell’esposizione del consumatore. 9387 campioni sono stati analizzati con un numero di campioni irregolari pari all’1%. Il numero di campioni senza residuo era pari al 69% ed il numero di campioni con i residui al di sotto del valore limite stabilito per legge era del 30%. Successivamente per capire l'esposizione dei consumatori a residui di antiparassitari si è utilizzato un metodo deterministico sviluppato da EFSA (PRIMo). È stato trovato che fra i campioni irregolari analizzati, solo 31 potrebbero causare il danno alla salute del consumatore. Un’ ulteriore analisi è stata quella di effettuare una valutazione con metodo probabilistico (Creme) calcolando l'esposizione cumulativa di antiparassitari sulla salute dei consumatori. Coem primo passo, residui di uno stesso pesticida trovato su campioni di patate sono stati inseriti nel software. Inoltre, campioni contenenti residui di pesticidi organofosfati sono stati inseriti nel software accoppiati con i dati italiani di consumo. In entrambi i casi, la valutazione cumulativa probabilistica dimostrava un adeguato livello di sicurezza per adulti e bambini.
The presented thesis describes the results of the pesticide monitoring programme in Lombardy Region from 1996 to 2008 and analyses the data gathered to calculate consumer exposure assessment with different approaches. A total of 9387 samples were analysed and the number of irregular samples was equal to 1%. The number of samples without residues was 69% and the number of samples with residues within the MRL was 30%. A further step to understand the exposure of consumers to residue of pesticides was obtained with the use of a deterministic approach developed by EFSA (PRIMo Model). It was found that among the detected irregular samples, only 31 might cause harm to the health of the consumer. An additional step was constituted by the use of one probabilistic method (Creme Software) to calculate the cumulative exposure of pesticides for the consumers. As a first step, residues of Chlorprofam were plotted in the software on samples of potato. In addition, samples containing residues of Organophosphates were also plotted along with the Italian consumption data. In both the case studies, the probabilistic acute cumulative assessment indicated that the intake, for adults and toddlers was below the set toxicological endpoint.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

GRECO, ANDREA. "L'informazione nel mercato agro-alimentare." Doctoral thesis, Università di Siena, 2017. http://hdl.handle.net/11365/1011458.

Full text
Abstract:
Nei moderni mercati, il cui perimetro è così vasto da aver fondato la nozione di mercato globale, circolano merci identificabili solo nel genere, e sono esclusi o marginalizzati i caratteri distintivi di provenienza da un certo produttore ed origine da un certo territorio che hanno costituito, per secoli, le informazioni fondamentali per ciascuna scelta di acquisto. L'informazione assurge così ad elemento centrale per la tutela del consumatore, ed un rilievo del tutto peculiare essa assume nel mercato degli alimenti, che trae le proprie peculiarità dalle merci - gli alimenti - che in esso circolano. L'informazione della quale si tratterà è quella posta a vantaggio del consumatore (strumentale alla tutela dello stesso) e quella posta a vantaggio del professionista (strumentale alla competizione concorrenziale), e sarà analizzato cosa deve e cosa può essere oggetto dell'informazione, e come tale informazione debba o possa essere veicolata, tenendo conto in particolare della ratio che informa una tanto dettagliata disciplina. Particolare attenzione sarà infine rivolta alle informazioni nutrizionali e sulla salute, sulle quali convergono interessi talvolta antagonisti tra loro (libertà di iniziativa economica, tutela della salute del consumatore; lealtà della competizione concorrenziale; tutela degli interessi economici dei consumatori). Proprio tali indicazioni rappresentano l'ultima frontiera della competizione tra operatori alimentari e, al contempo, la più recente insidia per gli interessi dei consumatori.
In the modern markets the circulating goods are recognizable only by their gender; the provenance from a certain producer or the origin from a certain place, elements that have been for centuries the fundamentals information for each consumer choice, are nowadays excluded or marginalized. Information became a central element of the consumer protection, and takes a special position in the food market, that takes its peculiarity from the goods – food products – that circulate in it. We will focus on the information to the consumer (functional to its protection) and on the information for the entrepreneur (functional to the commercial competition). We will analyze what “have to” and what “can be” the object of the information, and the ways of transmission of these information, taking into account the ratio of the entire legislation. A special attention will be reserved to the nutritional claims and health claims, that sometimes involve antagonistic interests. These indications represent the last frontier of competition between food operators and, at the same time, the latest trap for consumers’ interest.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

SAVARESE, MARIAROSARIA. "IL RUOLO DELLE DETERMINANTI PSICOLOGICHE NEL CONSUMO DI ALIMENTI "SENZA": UNO STUDIO MIXED-METHODS SULLA POPOLAZIONE ITALIANA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/79303.

Full text
Abstract:
L'aumento delle intolleranze, e la crescente volontà dei consumatori di seguire diete più sane, stanno interrogando il dibattito scientifico circa il ruolo del glutine e del lattosio nelle abitudini alimentari, sia dal punto di vista nutrizionale che di qualità di vita. Nel contesto italiano, l'improvviso cambiamento nelle diete dei consumatori sta causando cambiamenti critici dal punto di vista economico e culturale. Le motivazioni alla base di questi cambiamenti alimentari sembrano poco chiare, suggerendo così la necessità di uno approccio psicologico. Questa tesi di dottorato propone una ricerca mixed-methods volta a esplorare le determinanti psicologiche delle diete “senza” glutine e lattosio tra i consumatori italiani, con particolare attenzione ai consumatori tolleranti. I risultati mostrano che questi consumatori sembrano coinvolti in un profondo cambiamento psicologico e che le diete "senza" rappresentano per loro un "passaggio" per iniziare a ricostruire il loro equilibrio attraverso nuovi piani alimentari (e di stile di vita). Riflettendo sul caso critico delle diete “senza” lattosio e glutine, questa ricerca sottolinea le potenzialità per la psicologia di studiare le scelte alimentari e promuovere la salute e il benessere dei consumatori.
The estimated increase in the adverse reactions from food, along with consumers’ desires to pursue healthier diets, are raising questions for people about the role of gluten and lactose in their food habits. Consequences of this food regimen on a healthy population are under discussion, both from nutritional perspective and broader quality of life. In the Italian context, the sudden change in consumer diets is bringing about critical changes economically and culturally. The motivations behind these dietary changes in tolerant consumers appear unclear, thus suggesting the need for a psychological approach. This dissertation propose a mixed-methods research aimed at exploring to explore the psychological determinants of gluten and lactose-free diets among Italian consumers, with a main focus on tolerant consumers. Results show that these consumers appear involved in a deep psychological change and “free from” diets represent for them a “gate” to start rebuilding a perceived balance through new food (and lifestyle) plans. This is a first attempt that, reflecting on the critical case of lactose- and gluten-free diets, would underline potentialities for psychology to intervene in this field and to promote consumer health and wellbeing through food consumptions.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

SAVARESE, MARIAROSARIA. "IL RUOLO DELLE DETERMINANTI PSICOLOGICHE NEL CONSUMO DI ALIMENTI "SENZA": UNO STUDIO MIXED-METHODS SULLA POPOLAZIONE ITALIANA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/79303.

Full text
Abstract:
L'aumento delle intolleranze, e la crescente volontà dei consumatori di seguire diete più sane, stanno interrogando il dibattito scientifico circa il ruolo del glutine e del lattosio nelle abitudini alimentari, sia dal punto di vista nutrizionale che di qualità di vita. Nel contesto italiano, l'improvviso cambiamento nelle diete dei consumatori sta causando cambiamenti critici dal punto di vista economico e culturale. Le motivazioni alla base di questi cambiamenti alimentari sembrano poco chiare, suggerendo così la necessità di uno approccio psicologico. Questa tesi di dottorato propone una ricerca mixed-methods volta a esplorare le determinanti psicologiche delle diete “senza” glutine e lattosio tra i consumatori italiani, con particolare attenzione ai consumatori tolleranti. I risultati mostrano che questi consumatori sembrano coinvolti in un profondo cambiamento psicologico e che le diete "senza" rappresentano per loro un "passaggio" per iniziare a ricostruire il loro equilibrio attraverso nuovi piani alimentari (e di stile di vita). Riflettendo sul caso critico delle diete “senza” lattosio e glutine, questa ricerca sottolinea le potenzialità per la psicologia di studiare le scelte alimentari e promuovere la salute e il benessere dei consumatori.
The estimated increase in the adverse reactions from food, along with consumers’ desires to pursue healthier diets, are raising questions for people about the role of gluten and lactose in their food habits. Consequences of this food regimen on a healthy population are under discussion, both from nutritional perspective and broader quality of life. In the Italian context, the sudden change in consumer diets is bringing about critical changes economically and culturally. The motivations behind these dietary changes in tolerant consumers appear unclear, thus suggesting the need for a psychological approach. This dissertation propose a mixed-methods research aimed at exploring to explore the psychological determinants of gluten and lactose-free diets among Italian consumers, with a main focus on tolerant consumers. Results show that these consumers appear involved in a deep psychological change and “free from” diets represent for them a “gate” to start rebuilding a perceived balance through new food (and lifestyle) plans. This is a first attempt that, reflecting on the critical case of lactose- and gluten-free diets, would underline potentialities for psychology to intervene in this field and to promote consumer health and wellbeing through food consumptions.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

SAMPALEAN, NICULINA IUDITA. "ESPLORAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI NEI CONFRONTI DELLE DIVERSE ETICHETTE RELATIVE AGLI ALIMENTI DI QUALITÀ CERTIFICATA DALL'UNIONE EUROPEA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/115280.

Full text
Abstract:
Qualsiasi prodotto alimentare che si trova sul mercato contiene diverse etichette che aiutano i consumatori nel loro processo decisionale quando fanno acquisti. Questo aiuto può essere garantito solo se i consumatori comprendono il significato di queste etichette, le differenze tra loro e le informazioni che certificano. La tesi ha esplorato il ruolo delle etichette nel settore del marketing alimentare usando studi condotti sull'approccio del consumatore. Utilizzando diversi metodi (statistici ed econometrici), abbiamo analizzato le percezioni, la consapevolezza e la conoscenza dei consumatori verso alcune etichette alimentari e le loro preferenze e comportamenti verso i prodotti alimentari che portano queste etichette (etichette nutrizionali sul fronte della confezione e marchi di qualità europei). I prodotti alimentari certificati di qualità sono stati scelti perché sono drammaticamente rilevanti per il settore agroalimentare europeo, e ancora di più per quello italiano dove costituisce la DOP Economy, data la sua densità. Sulla base dei risultati abbiamo formulato alcune raccomandazioni di marketing, policy, e di comunicazione che potrebbero essere utilizzate dai consorzi per migliorare l'impegno dei consumatori per i prodotti con marchi di qualità. Le raccomandazioni sono state rivolte anche ai policy maker e ai produttori dei prodotti DOP/IGP/STG/Organici ma anche ai policy maker dell'Etichettatura Nutrizionale.
Any food product found on the market contains several labels that help consumers in their decision making when shopping. This help can be guaranteed only if the consumers understand the significance of those labels, the differences between them and the information that they certify. The thesis explored labels’ role in the food marketing sector and studies were carried out according to consumer approach. Using different methods (statistics and econometrics), we analyzed consumers perceptions, awareness, knowledge towards some food labels and their preferences and behavior toward food products bearing these labels (Front of Packaging Nutritional Labels and Quality labels). Quality certified food products were chosen because are dramatically relevant for the European agri-food sector, even more of the Italian one where it forms the DOP Economy, due to its density. Assessments of several food labels from a consumer behavior perspective was carried out. Based on the findings we formulated some policy, marketing recommendations and communication suggestions that could be used by the consortia to enhance consumers’ engagement for products with quality certifications (PDO/PG/TSG or organic). The recommendations were also addressed to policy makers and producers of the PDO/PGI/TSG/Organic products but also to the policy makers of the Nutritional Labelling.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

MARTINI, BARZOLAI Alberta. "LA RESPONSABILITÀ DELL'OPERATORE DEL SETTORE ALIMENTARE ALLA LUCE DEI REQUISITI GENERALI IMPOSTI ALLE INFORMAZIONI ALIMENTARI DAL REG. (UE) N. 1169/2011." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2015. http://hdl.handle.net/11392/2388981.

Full text
Abstract:
My research concerns a specific topic of the new Regulation (EU) n. 1169/2011 on the provision of food information to consumers, that is the responsibility of food business operator for the information given to the consumers in the light of the new «general food information requirements» provided in the Chapter III of the Regulation. Moving from some considerations about the major novelties brought in by the Regulation (EU) n. 1169/2011 and about the concept of responsibility, the first part of the research examines the new rules about the responsibility of the food business operator introduced by the art. 8 of the Reg. (EU) n. 1169/2011 and defines on which operator in the food supply chain are imposed determined duties to inform the consumers or to control the presence and accuracy of food informations. Then, the same section analyzes in which cases the food business operator fulfills the obligation, provided in the art. 6, Reg. (EU) n. 1169/2011, to give informations «in accordance» with the new Regulation and, consequently, when he can't be considered responsible. The third chapter focuses on the the possibility – only mentioned in the 5° Whereas of the Reg. (EU) n. 1169/2011 – to coordinate the specific provisions of the Regulation (Eu) n. 1169/2011, which prohibits unfair food information practices, with the general clauses laid down in the Directive n. 2005/29/EC concerning the Unfair business to consumer commercial pratices. The last part of the thesis, in closing, develops the topic of the enforcement of the food law provisions laid down in the Reg. (EU) n. 1169/2011 examining both the problem of the administrative sanctions applicable in the future to the infringements, both the individual and collective remedies granted to consumers under private law.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

LA, PORTA BEATRICE. "NOVEL FOOD: LA NORMATIVA DELL'UNIONE EUROPEA TRA SICUREZZA ALIMENTARE, SFIDE DELLA TECNICA E TUTELA DELL'AFFIDAMENTO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/57797.

Full text
Abstract:
La produzione normativa degli ultimi decenni in campo alimentare permette di evidenziare come sussista una sempre crescente attenzione verso la scienza da parte del diritto e la costante tendenza della dottrina a ripensare, alla luce delle evoluzioni registrate, il legame esistente tra ambiti distinti ma legati tra loro in modo indissolubile. In una globale progressione della sensibilità del legislatore europeo verso le esigenze di garanzia del corretto funzionamento del mercato nonché di una crescente tutela del consumatore e della sua sicurezza, la normativa in materia di nuovi alimenti ha cercato di trovare un equilibrio tra la spinta innovatrice che, da anni, interessa l’intero settore alimentare e le plurime necessità di operatori e consumatori che richiedono prodotti dalle caratteristiche sempre più definite e idonee a soddisfare un ampio ventaglio di preferenze. Assumendo che “la capacità della tecnica è la potenza effettiva di realizzare indefinitamente scopi e di soddisfare indefinitamente bisogni” ben si comprende come quello dei novel food risulti essere un caso paradigmatico di incontro tra scienza, bisogni del mercato e regole giuridiche e come si sia esteso l’interesse sul tema, portando a porre interrogativi sempre più complessi anche in relazione alle modalità di regolamentazione delle novità in campo scientifico.
The last decades' lawmaking in the food field highlights the increasing attention towards science and got lawyers rethinking about the link existing between law and science. In a progression of the European legislator's sensitivity to guarantee the market as well as the food consumers and their safety, the EU legislation on novel foods has tried to balance food innovation and the multiple needs of operators and consumers who require products with increasingly more defined characteristics and suitable to satisfy a wide range of preferences. If "the capacity of the technique is the effective power to achieve goals and to satisfy needs indefinitely" is easy to understand how the novel food turns out to be a paradigmatic case of an encounter between science, market needs and juridical rules. Furthermore, the increasing interest in the food sector raises the question of which methods of regulation of scientific innovations apply.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

LA, PORTA BEATRICE. "NOVEL FOOD: LA NORMATIVA DELL'UNIONE EUROPEA TRA SICUREZZA ALIMENTARE, SFIDE DELLA TECNICA E TUTELA DELL'AFFIDAMENTO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/57797.

Full text
Abstract:
La produzione normativa degli ultimi decenni in campo alimentare permette di evidenziare come sussista una sempre crescente attenzione verso la scienza da parte del diritto e la costante tendenza della dottrina a ripensare, alla luce delle evoluzioni registrate, il legame esistente tra ambiti distinti ma legati tra loro in modo indissolubile. In una globale progressione della sensibilità del legislatore europeo verso le esigenze di garanzia del corretto funzionamento del mercato nonché di una crescente tutela del consumatore e della sua sicurezza, la normativa in materia di nuovi alimenti ha cercato di trovare un equilibrio tra la spinta innovatrice che, da anni, interessa l’intero settore alimentare e le plurime necessità di operatori e consumatori che richiedono prodotti dalle caratteristiche sempre più definite e idonee a soddisfare un ampio ventaglio di preferenze. Assumendo che “la capacità della tecnica è la potenza effettiva di realizzare indefinitamente scopi e di soddisfare indefinitamente bisogni” ben si comprende come quello dei novel food risulti essere un caso paradigmatico di incontro tra scienza, bisogni del mercato e regole giuridiche e come si sia esteso l’interesse sul tema, portando a porre interrogativi sempre più complessi anche in relazione alle modalità di regolamentazione delle novità in campo scientifico.
The last decades' lawmaking in the food field highlights the increasing attention towards science and got lawyers rethinking about the link existing between law and science. In a progression of the European legislator's sensitivity to guarantee the market as well as the food consumers and their safety, the EU legislation on novel foods has tried to balance food innovation and the multiple needs of operators and consumers who require products with increasingly more defined characteristics and suitable to satisfy a wide range of preferences. If "the capacity of the technique is the effective power to achieve goals and to satisfy needs indefinitely" is easy to understand how the novel food turns out to be a paradigmatic case of an encounter between science, market needs and juridical rules. Furthermore, the increasing interest in the food sector raises the question of which methods of regulation of scientific innovations apply.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Consumatore di alimenti"

1

Nigro, Giampiero, ed. Il commercio al minuto. Domanda e offerta tra economia formale e informale. Secc. XIII-XVIII / Retail Trade. Supply and demand in the formal and informal economy from the 13th to the 18th century. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-751-7.

Full text
Abstract:
La distribuzione dei beni di consumo nell’Europa medievale e moderna era multiforme e coinvolgeva spazi e attori diversi. Nelle fiere e nei mercati, nelle botteghe più o meno grandi delle città si vendeva ogni tipo di derrate alimentari e di oggetti necessari alla vita quotidiana. Erano anche innumerevoli i piccoli ambulanti che tenevano banco per strada, i contadini che raggiungevano la città per offrire i prodotti dei loro orti o del pollaio, della caccia o della raccolta spontanea, passando di casa in casa. Mercanti ambulanti percorrevano con le loro balle e casse anche le vie meno frequentate, raggiungendo villaggi e frazioni disperse. Una grande molteplicità di attori economici che concorrevano assieme a raggiungere ogni tipo di consumatore, dai più agiati ai più umili. L’obiettivo del progetto di ricerca è stato quello di comprendere l’organizzazione economica e l’evoluzione di queste diverse forme di commercio al minuto. Sul piano dei risultati, i contributi raccolti in questo volume costituiscono la risposta storiograficamente più aggiornata ad alcune delle questioni proposte, come l’analisi dei legami tra le diverse scale spaziali (dalla bottega alle reti europee di mercanti ambulanti), del commercio formale e informale tra regola e pratica, della circolazione dei beni fra città e campagna, delle tensioni fra gli attori di questi scambi, le loro rivalità e i loro accordi, ma anche le attese dei consumatori e le esigenze dello stato, e degli effetti sull’organizzazione istituzionale e dei mestieri della distribuzione nel periodo compreso fra il Medioevo e il XVIII secolo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Iacovo, Francesco Di, and Roberta Moruzzo. La qualità degli alimenti di origine animale: Alla ricerca di un dialogo fra operatori di filiera e consumatori. Milano: F. Angeli, 2005.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

DELLEDONNE, Marco. etichettatura Degli Alimenti : Piccola Guida per il Consumatore: La Normativa Spiegata in Modo Comprensibile per Chi Deve Fare Acquisti Di Prodotti Alimentari. Independently Published, 2019.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography