Dissertations / Theses on the topic 'Consuetudinario'

To see the other types of publications on this topic, follow the link: Consuetudinario.

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 23 dissertations / theses for your research on the topic 'Consuetudinario.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse dissertations / theses on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Soria, Castillo Carlos. "¿Cómo conceptualizar el Derecho Consuetudinario?" THĒMIS-Revista de Derecho, 2014. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/109998.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Vásquez, Gutiérrez Karin. "Análisis del estado actual del derecho consuetudinario internacional." Tesis, Universidad de Chile, 2018. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/152510.

Full text
Abstract:
Memoria (licenciado en ciencias jurídicas y sociales)
Autor no autoriza el acceso a texto completo de su documento
El presente trabajo tiene por objeto examinar el estado actual del Derecho internacional consuetudinario y su efectiva aplicación al ordenamiento interno chileno. Con tal objetivo, se analizan los elementos constitutivos de la Costumbre Internacional, las discusiones y posturas más relevantes respecto de su valor como una de las fuentes principales del Derecho Internacional, así mismo se incluye un extracto del reporte realizado por Sir Michael Wood para la Identificación de la Costumbre Internacional, encargado por Comisión de Derecho Internacional y una selección de sentencias nacionales recientes que hacen aplicación de esta fuente del derecho internacional.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Garnica, Zurita Edwin. "Derecho Formal y Derecho Consuetudinario: Relaciones de Poder entre las prácticas y percepciones del Jilakata y del Juez como causa del conflicto intercultural en el Juzgamiento del Robo en Achacachi: La Paz, (2002 - 2003)." Universidad Mayor de San Andrés. Programa Cybertesis BOLIVIA, 2010. http://www.cybertesis.umsa.bo:8080/umsa/2010/garnica_ze/html/index-frames.html.

Full text
Abstract:
El país en el que hoy vivimos ya no es el mismo al de los años anteriores, ni siquiera el de hace unos meses atrás; sin duda los últimos acontecimientos suscitados en la esfera política, jurídica y social, nos hacen afirmar que estamos ante otro escenario donde los actores tradicionales integrados por la elite política empresarial han sido ya relegados, dando origen al surgimiento y fortalecimiento de nuevos actores y grupos sociales como los Pueblos Indígenas Originarios y Campesinos, que anteriormente habían sido excluidos y relegados de la acción estatal. La lucha de los pueblos Indígenas Originarios y Campesinos por ser los protagonistas de su propia historia y tener un espacio propio y autónomo dentro de la sociedad nacional es una realidad que nadie puede negar, hoy ya forman parte de la estructura y configuración nacional muchas de las reivindicaciones de los pueblos indígenas y originarios, siendo una de ellas el Derecho a la Autonomía Jurisdiccional Indígena Originaria y Campesina en el marco de la existencia de un verdadero pluralismo jurídico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

ZAPPAROLI, FRANCESCO. "La prassi degli Stati nella formazione e nell’interpretazione delle norme internazionali." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2017. http://hdl.handle.net/10281/158213.

Full text
Abstract:
Le relazioni internazionali sono disciplinate da consuetudini, ossia comportamenti ripetuti dagli Stati (prassi) in funzione di una convinzione di giuridicità (opinio juris), oltre che da trattati volontariamente conclusi dagli Stati. La Convenzione di Vienna del 1969 sul diritto dei trattati (VCLT), all’articolo 31.3.b), consente tuttavia di interpretare un trattato attraverso la ‘prassi successiva’ degli Stati, al ricorrere di determinate condizioni: la prassi dev’essere collegata al trattato, e testimoniare un accordo degli Stati parte circa l’interpretazione. L’obiettivo della tesi è verificare in che modo tale prassi successiva si rapporti a quella che rappresenta l’elemento materiale della consuetudine. Nel tentativo di operare tale confronto, il punto di partenza è il recente lavoro della Commissione di Diritto Internazionale, che nel 2012 ha assegnato due Relatori Speciali rispettivamente al tema dell’identificazione delle consuetudini e a quello dell’analisi di accordi e prassi successiva. I loro rapporti contengono Conclusioni relative a vari temi connessi alla prassi, rilevanti per il presente lavoro. La divisione dei tre capitoli è tematica, nel senso che ciascun capitolo indaga il ruolo della prassi a partire da una determinata prospettiva: la prima parte di ciascuno riprende le Conclusioni maggiormente connesse, mentre la seconda evidenzia analogie e differenze, accompagnate da alcune riflessioni sostenute dalla dottrina. Il primo capitolo è dedicato all’aspetto ‘oggettivo’ della prassi, ossia l’insieme dei requisiti materiali di questa, al fine di svolgere la funzione normativa (consuetudinaria) e interpretativa (convenzionale). Emerge in particolare la possibilità di qualificare il requisito richiesto dall’articolo 31.3.b) VCLT, ossia l’accordo unanime degli Stati parte, come connotato ‘oggettivo’ della prassi, oppure come ‘elemento soggettivo\psicologico’, come l’opinio juris nella consuetudine internazionale. Il secondo capitolo riguarda l’aspetto ‘soggettivo’, ossia l’attribuzione di una condotta allo Stato, ma anche il ruolo di altri soggetti diversi che operano sul piano del diritto internazionale (pur non ‘soggetti’ dell’ordinamento in senso tecino). Tutti gli organi dello Stato potrebbero produrre prassi capace di divenire consuetudine, indipendentemente dalla competenza di ciascuno circa le relazioni internazionali, mentre i rapporti gerarchici interni rileverebbero al fine di stabilire il valore della prassi. La ‘prassi successiva’, invece, dovrebbe dare esecuzione ad un vincolo convenzionale, quindi provenire o essere autorizzata da un organo competente ad applicare il trattato. Una questione delicata riguarda la possibilità di attribuire allo Stato la condotta di un’organizzazione internazionale, benché non possano darsi in astratto criteri utili a tal fine. La prassi di altri enti non statali svolge invece una funzione di tipo precipuamente probatorio, oppure di impulso alla prassi Statale. L’ultimo capitolo riguarda il ruolo della prassi nel rapporto tra consuetudini e trattati, per verificare in che senso la condotta degli Stati contraenti possa essere usata non solo per interpretare il trattato, ma anche per modificarlo. Tale modifica potrebbe attuarsi per mezzo della prassi in sé (‘modifica informale’), quando sussista un accordo unanime delle parti; si tratterebbe in ogni caso di una extrema ratio, a fronte dell’ampio margine interpretativo concesso dalla VCLT. Occorrere distinguere tale ipotesi dalla modifica per mezzo di una consuetudine sopravvenuta, e indagare più a fondo la modifica di una norma consuetudinaria codificata, ossia compresente sia sul piano consuetudinario che su quello pattizio.
International relations are governed by customs, which are repeated conduct of States (practice) based on acceptance as law (opinio juris), other than by treaties willingly concluded by States. Article 31.3.b) of the 1969 Vienna Convention on the law of treaties (VCLT), however, allows to interpret a treaty via the ‘subsequent practice’ of States, under certain conditions: such practice must be connected to the treaty, and show the agreement of State parties about interpretation. The goal of the thesis is to ascertain how such ‘subsequent practice’ relates to that practice which represents the material element of custom. Attempting to realize such comparison, the starting point must be the recent work of the International Law Commission, which in 2012 assigned two special rapporteurs to the topics of identification of custom and of subsequent agreement and practice in treaty interpretation. Their reports contain Conclusions about various themes connected to practice, which the present thesis places special emphasis upon. Every chapter deals with a theme, analyzing practice from a certain point of view: the first part of each one underlines those Conclusions that mostly relate with the theme, while the second part highlights analogies and differences, using doctrine to substantiate further reflection. The first chapter concerns the ‘objective’ aspect of practice, meaning the various conditions required for practice to perform its normative, customary function, and its interpretative, conventional one. The possibility arises to understand the requirement of unanimous agreements of the States parties to the treaty, explicitly called for by article 31.3.b) VCLT, as either an ‘objective’ requirement of practice, or as a ‘psychological element’, like the opinio juris in customary international law. The second chapter refers to the ‘subjective’ side of practice, meaning the conditions required for its attribution to a State, but also the role of other non State actors that operate at the international level (though lacking legal personality in the technical sense). Any State organ could generate practice potentially becoming custom, regardless of the competence of each to enter international relations, though the internal hierarchy between organs must be accounted for to assess its weight. ‘Subsequent practice’ also needs to execute a conventional obligation, thus requiring to be directly effected by organs capable to implement the treaty, or authorized by such organs. One particularly elusive question regards the possibility to attribute to a State the conduct of an international organization, since one could scarcely outline in the abstract the criteria to that end. Practice of other non State actors merely serves in the realm of evidence, or as an impulse for practice by States themselves. The third chapter examines the role of practice in the relation between customs and treaties, and proposes to verify if and how the conduct of States parties to a treaty in its implementation could be used not just to interpret, but also to modify its provisions. Such a modification could be effected via the practice itself (‘informal modification’), when an agreement to that purpose exists; certainly, one should consider that possibility as an extrema ratio, considering the ample scope of interpretation that the VCLT allows. This hypothesis differs from modifications realized via subsequent customs, and becomes even more challenging if considering the possibility of modifying a codified custom, where that two norms exist, one conventional and one customary, whose content is the same, but both capable of different evolution.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Gálvez, Revollar Connie. "El derecho consuetudinario indígena en la legislación indigenista republicana del Perú del siglo XX." Pontificia Universidad Católica del Perú, 2014. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/113997.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Tassara, Zevallos Vanessa. "Una interpretación multicultural liberal del artículo 149 de la Constitución." Pontificia Universidad Católica del Perú, 2014. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/97636.

Full text
Abstract:
En el presente trabajo nos dedicaremos a despejar las controversias que rodean a dicho precepto, es decir, a desentrañar cuál es la fundamentación filosófico-política material que subyace a la Ley Fundamental de 1993, así como a precisar cuál es el concepto de derechos fundamentales que nuestra Constitución adopta. Una vez resuelta dicha problemática nos orientaremos a delinear los alcances del multiculturalismo liberal para justificar por qué resulta ser la propuesta ius filosófica constitucionalmente idónea para interpretar el artículo149 de la Constitución.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Rosés, i. Tubau Mariona. "Responsabilitats adjudicades, compromisos heretats. Conflictes i articulacions entre cultures i pràctiques jurídiques a la Regió de l’Haute Matsiatra de Madagascar." Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2013. http://hdl.handle.net/10803/131156.

Full text
Abstract:
La present tesi té per objectiu analitzar els conflictes i articulacions entre diferents cultures jurídiques a les comunitats rurals de Madagascar, concretament a la Regió de l’Haute Matsiatra, situada als altiplans centrals del país. En el context de les comunitats rurals de la Regió de l’Haute Matsiatra s’ha observat com en les pràctiques locals de resolució de conflictes es juxtaposen, a vegades de manera articulada i d’altres més conflictivament, els principis jurídics propis de la cultura jurídica vindicatòria local i els de l’Estat de dret malgaix, especialment en els casos de robatoris de zebús i en els litigis territorials. El dina, llei que es fonamenta en el costum jurídic local, esdevé el recurs jurídic que les comunitats apliquen per resoldre els casos de conflicte a l’àmbit local segons els principis que caracteritzen el propi costum. Tanmateix, particularment a partir dels anys 1980, l’Estat malgaix s’ha apropiat del dina com a recurs jurídic propi i l’ha adaptat als principis jurídics estatals. Aquest fet ha donat lloc a la coexistència de dos tipus de dina –estatals i locals- en el marc de les comunitats rurals del país. Essent així, a l’àmbit local s’identifiquen un i altre tipus de dina, que es fonamenten en cultures jurídiques diferents i que, sovint, presenten una juxtaposició conflictiva que trasllueix especialment en les pràctiques de resolució de conflictes aplicades a les comunitats rurals. La investigació que desenvolupa aquesta tesi s’ha construït a partir de tres eixos que pretenen descriure i analitzar aquest pluralisme jurídic conflictiu: En primer lloc, l’articulació de cultures jurídiques diverses, la qual dóna lloc a una reinterpretació de les formes jurídiques a l’àmbit local. En segon lloc, l’aspecte social del dret, que esdevé l’element diferencial entre la cultura jurídica vindicatòria local i la cultura jurídica estatal. I, en tercer lloc, els usos polítics del costum, que il•lustren la voluntat estatal de perllongar la legitimitat vers la legalitat a partir de l’apropiació que l’Estat ha fet del dina com a recurs jurídic. Els casos etnogràfics documentats a la Regió de l’Haute Matsiatra han permès analitzar aquesta apropiació estatal del dina com un pretext per poder controlar les estructures de poder local així com per legitimar-se políticament davant la seva població.
This thesis aims to analyze conflicts and interactions between different legal cultures in rural communities of Madagascar, specifically in the Haute Matsiatra region, located in the central highlands of the country. In the context of rural communities in the Haute Matsiatra region it has been seen how legal principles of the Malagasy State Law and legal principles of the local vindictive legal culture are juxtaposed in local practices of conflict resolution, especially in cases of cattle theft and territorial disputes, sometimes quite articulate and some others more conflictive. The dina, law based in the local legal practices, has been taken up by the Malagasy State as an own legal resource presenting a conflictive juxtaposition. The research developed in this thesis is built around three pillars: First, the articulation of different legal cultures. Second, the social aspect of the law. Third, the political uses of local practices.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Zamudio, Teodora. "Los conocimientos tradicionales y el régimen legal de acceso y distribución de beneficios." Pontificia Universidad Católica del Perú, 2012. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/116041.

Full text
Abstract:
Traditional knowledge and legal regime of access and benefitsdistributionThis work highlights interests around traditional knowledge access of local and indigenous communities stressing the need to establish institutions involved in order to give an efficient legal answer within the political, scientific and economic framework. The author critically reviews ideas developed about this issue among international, regional and local spheres formulating the thesis of application of customary law, in particular about prior informed consent and benefits-sharing. Without disregard present conflicts management and those envisaged in the near future, implications and scenarios where State and international organizations determination must face this subject are addressed.
La ponencia pone en evidencia los intereses entorno al acceso a los conocimientos tradicionales de las comunidades indígenas y locales y marca la necesidad de definir los institutos en juego para dar una respuesta legal eficiente en el marco político, científico y económico. Pasa revista, críticamente, a los conceptos que han sido desarrollados entorno de la temática en los ámbitos internacionales, regionales y locales, y desarrolla la tesis de la aplicación del derecho consuetudinario en especial en lo atinente al consentimiento fundamentado previo y la distribución de beneficios. Sin desdeñar el tratamiento de los conflictos planteados, y los que se avizoran en un inminente futuro, se abordan las implicaciones y escenarios en los que la determinación de los Estados y de los organismos internacionales han de enfrentar en la materia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Hakansson, Nieto Carlos Guillermo. "The undulatory effects of the sources in a Constitutional State of Law." THĒMIS-Revista de Derecho, 2015. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/109131.

Full text
Abstract:
The sources of law, as we know them, have been designed under the concept of law of the romangerman system tradition. But, what is the role andposition of the sources of law in a Constitutional State   of   Law,   taking   into   account   that   theConstitution has, according to the author, its originon the Common Law System? Do the sources oflaw lose their utility or have to be rethought?In this article, the author introduces a succession of sources that come from the Constitution, with the aid of jurisprudence, as an undulatory effect thatirradiates all the constitutional legal order.
Las fuentes del Derecho, tal y como las conocemos,han sido pensadas bajo la concepción del Derechodentro de un sistema de tradición romano germánico. Pero, ¿cuál es el rol y posición de las fuentesdel derecho en un Estado Constitucional de Derecho, en la medida que la Constitución tiene, parael autor, origen en el sistema jurídico anglosajón?¿Acaso las fuentes de Derecho pierden utilidad otienen que ser repensadas?En el presente artículo, el autor presenta una su- cesión de fuentes que se desprende desde la Constitución, con la ayuda de la jurisprudencia, como una especie de efecto ondulatorio que irradia atodo el ordenamiento jurídico constitucional.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Ballester, Sansano Jose María. "El riego tradicional en la huerta de Orihuela y pueblos de su marco. Análisis de la evolución histórico-jurídica." Doctoral thesis, Universidad de Alicante, 2015. http://hdl.handle.net/10045/55314.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Jara, Salas Abdias Alfonso. "Trocas fundamentais e redes sociais nos Andes do Peru." [s.n.], 2000. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/279796.

Full text
Abstract:
Orientador : Mauro William Barbosa de Almeida
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciencias Humanas
Made available in DSpace on 2018-07-27T23:10:44Z (GMT). No. of bitstreams: 1 JaraSalas_AbdiasAlfonso_M.pdf: 5031892 bytes, checksum: efd810deae00fdb3b4a6ca82693dd63f (MD5) Previous issue date: 2000
Resumo: Não informado
Abstract: Not informed.
Mestrado
Mestre em Antropologia Social
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Furnish, Dale Beck. "Fuentes del Derecho en los Estados Unidos: la muerte del Derecho consuetudinario, las fuentes escritas en la edad del Derecho positivo, y el papel y efecto de los Restatements of the Law." IUS ET VERITAS, 2016. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/123621.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Costa, Paula Chamy Pereira da. "Interações socioecológicas na pesca à luz da etnoecologia abrangente = a praia de Itaipu, Niterói/Rio de Janeiro." [s.n.], 2011. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/280459.

Full text
Abstract:
Orientadores: José Geraldo Wanderley Marques, Cristiana Simão Seixas
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciências Humanas
Made available in DSpace on 2018-08-17T21:35:04Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Costa_PaulaChamyPereirada_D.pdf: 7769586 bytes, checksum: e36087ad1030cdba120ad314924331c1 (MD5) Previous issue date: 2011
Resumo: Esta tese adota uma perspectiva socioecológica com o intuito de identificar e entender as respostas encontradas por pescadores artesanais para manutenção de seu modo de vida diante de alterações sociais e naturais no ambiente em que se inserem. O aporte teórico interdisciplinar situa-se no âmbito da Etnoecologia Abrangente. A identificação dos elementos, estratégias e condições que favorecem ou obstam o potencial de auto-organização e evolução do sistema socioecológico da pesca artesanal foi realizada por meio do estudo da trajetória das regras informais existentes na pesca artesanal da praia de Itaipu (bairro do município de Niterói/RJ) nos últimos 35 anos. A praia de Itaipu mostrou-se também o locus privilegiado para o estudo por apresentar iniciativas de implantação de uma Reserva Extrativista Marinha. Procedimentos diversificados (depoimentos livres, mapeamento de pontos de pesca, registro fotográfico, entre outros), foram usados para subsidiar as análises, que se concentraram no conhecimento ecológico local das diferentes artes de pesca, áreas de pesca utilizadas, disputas pelos recursos naturais, identificação e compreensão das regras informais e rede de significados imbricados na dinâmica das instituições que permeiam esta atividade de uso coletivo e direcionam as práticas de manejo. Os dados revelam que a manutenção desta atividade secular às margens da região metropolitana de Niterói deve-se ao refinado conhecimento ecológico local e à observação de regras informais por parte dos pescadores artesanais, fatores estes que se adaptam às transformações sociais e ecológicas e devem ser considerados em qualquer iniciativa de gestão na área
Abstract: This thesis adopts a socio-ecological perspective in order to identify and understand the answers found by fishermen to maintain their lifestyle in the face of changes in social and natural environment in which they operate. The interdisciplinary theoretical framework is situated within the Comprehensive Ethnoecology. The identification of the elements, strategies and conditions that foster or impede the potential for self-organization and evolution of socioecological system of artisanal fishing was performed by studying the trajectory of informal rules in the existing artisanal fishing of Itaipu beach (neighborhood in the city of Niteroi, Rio de Janeiro state) over the past 35 years. The Itaipu beach proved to be the locus for the study due to initiatives to implement a Marine Extractive Reserve. Diverse procedures (free depositions, mapping fishing spots, photographic record, amongst others) were used to subsidize the analysis, which were focused on the local ecological knowledge of different fishing arts, fishing areas used, disputes over natural resources, identification and understanding of informal rules, and the imbricated network of meanings in the dynamics of institutions that underlie this activity of collective use and direct their management practices. The data show that the maintenance of this secular activity on the fringes of Niterói metropolitan area is due to the refined local ecological knowledge and the observation of informal rules on the part of fishermen, factors which adapt to social and ecological transformations and should be considered in any management initiative in the area
Doutorado
Aspectos Sociais de Sustentabilidade e Conservação
Doutor em Ambiente e Sociedade
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Romero, Pablo (Romero Noguera). "La persistencia de una cultura jurídica vindicatoria. El caso de los pastores de Barbagia, Cerdeña." Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2018. http://hdl.handle.net/10803/586182.

Full text
Abstract:
Tomando como punto de partida la obra de Antonio Pigliaru La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico (1959), este trabajo estudia la cultura jurídica vindicatoria contemporánea de los pastores de Barbagia, las montañas centrales de la isla de Cerdeña. Referencia y clásico indiscutible, la obra de este jurista de la propia región no tiene parangón en cuanto a dimensión, profundidad y densidad en el estudio de este caso concreto, y al mismo tiempo por la concreción en el establecimiento del sistema vindicatorio como ordenamiento social y jurídico. Sin embargo, su trabajo no parece haber tenido continuidad y sigue muy presente el prejuicio etnocéntrico y evolucionista que reduce la venganza de sangre a un fenómeno prejurídico y de justicia privada. Sólo muy recientemente (Terradas 2008) su aportación ha sido revisada críticamente como merece en términos comparativos y de Antropología jurídica. La constatación de esta discontinuidad ha llevado a preguntarnos sobre la forma y las condiciones de la persistencia de esta cultura jurídica vindicatoria, sugerida por la existencia hasta la actualidad de homicidios vindicativos. Pese a la recurrencia histórica de determinadas instituciones y mecanismos consuetudinarios de mediación, arbitraje y pacificación, el trabajo de Pigliaru deja entrever pero no consolida ni formaliza los procedimientos para la composición de los conflictos y la reconciliación, constatados etnográfica e históricamente en otros sistemas vindicatorios. Esta ausencia es una de las principales cuestiones que planteamos en el trabajo. Los pilares de la investigación son el trabajo de campo, el análisis de casos judiciales y el estudio de la Antropología e Historia social y jurídica de Barbagia. El trabajo de campo ha sentado las bases para la comprensión de las formas de la sociabilidad barbarichina, especialmente la rígida costumbre de la hospitalidad en relación a los regímenes de amistad y enemistad, la vecindad o el parentesco espiritual. La perspectiva histórica sobre el Derecho consuetudinario, los contratos de pastoreo, las formas de propiedad y el parentesco, por su parte, nos han permitido establecer la especificidad etnográfica de la montaña sarda. Finalmente, el estudio directo y en profundidad de dos expedientes judiciales sobre sendas faide (encadenamientos de venganzas) de las pasadas décadas, complementados indirectamente con otros casos conocidos por crónicas periodísticas o estudios secundarios, nos llevan a constatar la continuidad y persistencia de la cultura jurídica vindicatoria de Barbagia. El trabajo concluye sugiriendo las razones de esta persistencia, que parece ir asociada a un desplazamiento y reducción del ámbito de la sociabilidad y la comunidad, y por tanto de la solidaridad, la reciprocidad, la hospitalidad y, en última instancia, de los mecanismos para resolver y componer los conflictos y las ofensas. La adaptación exitosa contemporánea de la economía de pastoreo, que se ha expandido en detrimento de la agricultura, ha pasado por el establecimiento de la empresa ganadera sedentaria y consiguientemente por un reforzamiento del vínculo entre hermanos varones: el éxito de la “empresa” pecuaria, cada vez más basada en la propiedad privada y adaptada a los ritmos y las formas de la economía capitalista, exige unos resultados que han llevado a ese reforzamiento, puesto que son los hermanos varones quienes heredan y conducen el ganado. Se habría pasado de una solidaridad de parentesco más amplia a una reducción agnaticia que relega a las mujeres, históricamente principales activadoras de la reciprocidad y custodias de la hospitalidad entre las casas, contrae el ámbito más extenso de la solidaridad de parentesco e impide la activación de los mecanismos de prevención, composición y reconciliación. En resumen, persiste la economía y la cultura del pastoreo pero sin estos mecanismos, decantando la balanza hacia la vindicta cruenta, lo que explicaría el desencadenamiento más virulento y desenfrenado de venganzas en las últimas décadas.
This is a study on the contemporary vindicatory justice of the shepherds in the inland Sardinian highlands. The starting point is the classical work by Antonio Pigliaru La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico (1959). Despite its indisputable relevance, both as a case study and as recognition and establishment of vendetta in Barbagia as a vindicatory system, this study has had no continuity. Evolutionary and ethnocentric prejudices about vendetta as a pre­legal and private justice system persist even in the Sardinian highlands. Only recently has Pigliaru's work been critically reviewed as it deserves in terms of Comparative and Legal Anthropology (Terradas 2008). This thesis aims at checking the present validity of Pigliaru's findings against new ethnographic evidence. Many present vindictive homicides show the persistence of vindicatory customary law. How has this system persisted until nowadays? We may say that Pigliaru, despite historical evidence, didn't give artibration and pacification institutions its due, while he oversized vindictive resolutions. But there is also ethnographic and historical evidence of blood­feud spreading during the last decades. So the main issue here is the disappearance of composition and reconciliation procedures, demonstrated as universals by ethnography. The basic pillars of this research are: field work on sociability and hospitality in relation to amity and feud regimes, analysis of some court cases on homicides occurred during de 1980s, and the study of Social and Legal Anthropology and History of Sardinia. Its main goal is the verification of persistence of vindicatory customary law in relation to the displacement and reduction of the scope of sociability and community life. Accordingly we ultimately confirm the reduction of the extent of solidarity, reciprocity and hospitality, and, consequently, of the mechanisms to resolve and compose conflicts and offenses. The successful contemporary adaptation to the grazing economy, which has expanded to the detriment of agriculture, required the establishment of a sedentary livestock enterprise and consequently a strengthening of the bond between male brothers. The success of the livestock "business", increasingly based on private property and adapted to the rhythms and forms of the capitalist economy, demands results that have led to this reinforcement, since it is the male brothers who inherit and grow the cattle. A shift would have taken place away from the solidarity of a wider kinship sphere towards an agnatic reduction that relegates women ­historically the main activators of reciprocity and custodians of hospitality among houses­, contracts the broader scope of kinship solidarity and hinders the activation of prevention, composition and reconciliation mechanisms.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Villalobos, Gallegos Felix Alfredo. "Contenido y perspectivas de la jurisdicción especial en las comunidades campesinas de Ayacucho." Master's thesis, Universidad Nacional Mayor de San Marcos, 2019. https://hdl.handle.net/20.500.12672/16948.

Full text
Abstract:
El presente trabajo de investigación constituye un primer esfuerzo en la tarea de esclarecer la justicia comunal, tratamos de introducirnos al interior de las comunidades campesinas de Tinca, Huamanquiquia, Ucho, y Patará, de la jurisdicción de la provincia de Víctor Fajardo, del departamento de Ayacucho; con el objeto de identificar los rasgos esenciales del derecho consuetudinario, como soporte para la aplicación del llamado “jurisdicción especial”. Para tal efecto partimos del análisis de todos los litigios y casos resueltos al interior de la Comunidad a partir del año 2009 hasta fines del año 2014. Elegimos este período por un lado por la plena vigencia de la Constitución Política de 1993 y por otro lado nos extendemos hasta el año 2014 inclusive, a fin de obtener una posible orientación de la justicia administrada por dichas comunidades durante el período de seis años. Es propósito de este trabajo es rescatar las raíces milenarias de las costumbres de las comunidades campesinas, como fuente de derecho, de resultados más eficaces en la solución de conflictos comunales (por resultar íntimamente ligados a la vida diaria del comunero y resultar de uso generalizado); con la esperanza de llamar la atención necesaria a las instituciones públicas competentes, a no desconocer la existencia de tan rico acervo de “orden jurídico comunal” que clama su desarrollo legislativo, a la luz del mandato de la Carta Magna de 1993.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Paredes, Peña Pedro. "La costumbre indígena y responsabilidad penal." Tesis, Universidad de Chile, 2015. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/134991.

Full text
Abstract:
Tesis (magíster en derecho, mención derecho penal)
Este trabajo desarrolla los fundamentos dogmáticos que se hallan detrás de la consideración de la costumbre indígena, en nuestro derecho y en lo penal, como un antecedente para el reconocimiento de una eximente o atenuante de responsabilidad penal. Y en la aceptación de que este reconocimiento normativo, se hace en aras del respeto del principio de culpabilidad. Por lo anterior, seguimos la tesis de que el fundamento de aquel reconocimiento normativo se fundamenta, en la existencia de un error de prohibición que, probado, determinará la eventual irresponsabilidad o benignidad en el tratamiento punitivo del indígena infractor de ley. A su vez, en materia probatoria, postulamos que la exigencia del art. 54 inc. 1° de la Ley 19.253 en concordancia con el art. 8.2 del Convenio OIT 169, obligan a que la acreditación en juicio de la costumbre indígena que se invoca, implica justificar ésta y su vigencia, su compatibilidad con la Constitución Política de la República y con los derechos fundamentales que establece el sistema jurídico nacional o con los derechos humanos internacionalmente reconocidos; y probar que, el proceder del individuo, se motivó en el influjo socio-jurídico que sobre él provocó la regla de comportamiento existente en la comunidad, de que forma parte
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Silva, Picón Mauricio. "Concepción del derecho penal Awajún en el juzgamiento y sanción de la brujería." Bachelor's thesis, Universidad Nacional Mayor de San Marcos, 2013. https://hdl.handle.net/20.500.12672/12555.

Full text
Abstract:
Busca analizar el tratamiento de la brujería en la justicia Awajún (jibaros). Estudiar su sistema de administración, su método y la forma de proceso de resolución en los casos de acusados de brujería desde su perspectiva cultural. Esto permite conocer su cultura, sus costumbres, su cosmovisión para entender desde la antropología jurídica, el derecho y sus derechos humanos reconocidos como pueblos indígenas, su autonomía administrativa y la libre determinación de los pueblos. Se observa en el desarrollo de la investigación que, la comunidad Awajún es uno de los pueblos indígenas amazónicos más organizados social y políticamente. A lo largo de la historia se le conoce como uno de los pueblos más resistentes a toda forma de dominación incaica, colonial e inclusive republicana.
Tesis
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Bonino, J. Nieves Italo Vittorio. "Presencia del Estado, organicidad comunal y mecanismos de administración de justicia alternativa, en el distrito de Leoncio Prado, provincia de Huaura, departamento de Lima." Master's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2017. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/9392.

Full text
Abstract:
El Objetivo general, responde a la pregunta ¿Cuál es la relación entre la presencia del Estado y los grados de organicidad y formas de derecho alternativo vigentes en las comunidades del distrito de Leoncio Prado?. Su importancia, parte de la premisa que la actual Constitución de 1993 y los Artículos: 139, Num. 8: “Principio de no dejar de administrar justicia [...] en tal caso, debe aplicarse el [...] derecho consuetudinario”; y 149: “Las autoridades de las Comunidades Campesinas y Nativas, con apoyo de las Rondas Campesinas, pueden ejercer las funciones jurisdiccionales dentro de su ámbito territorial de conformidad con el derecho consuetudinario, siempre que no violen los derechos fundamentales de la persona. La ley establece las formas de coordinación de dicha jurisdicción especial con los Juzgados de Paz y con las demás instancias del Poder Judicial”; fueron un tanto demagógicos, pues la Ley de Justicia de Paz, recién se promulgó el 2012. La fundamentación teórica, parte del hecho que la colonización europeoanglosajona (“colonias puras”), generó países culturalmente “cuasi homogéneos” y la español-portuguesa (absorción de poblados indígenas); países culturalmente “Heterogéneos, pluriculturales o multiétnicos”, que reprodujeron el mismo modelo de metrópolis colonizadora (centralista, discriminativa, segregacionista y modelos legislativos uniformes), en vez de descentralistas (Federaciones, Regiones, Estados asociados, etc.). El derecho “Monista” (un solo sistema jurídico válido), consideró al derecho consuetudinario: «solo para los dependientes de costumbres salvajes y tiranías incapaces de gobernarse…» y es un “imposible jurídico” (Obligar a pueblos alejados de la “modernidad” a aplicar leyes dictadas desde centros urbanos a donde no llegan). Se justifica la Tesis en la medida que los estudios de comunidades: o son de las muy tradicionales, o son demasiado generalistas (extrapolan casos de derecho alternativo o consuetudinario a todas las comunidades andinas y/o amazónicas). Se concluye con que el estudio de las comunidades campesinas diferenciadas por su altitud y distancias a las urbes, es fundamental para entender su funciones jurisdiccionales en el área andina, por lo que éste tipo de estudios, se podrían aprovechar para una mejor normatividad y aplicación de la Justicia consuetudinaria y de Paz, puesto que es notorio un mayor respeto y mayor efectividad del derecho alternativo en las comunidades más elevadas y alejadas de las ciudades, que en las zonas bajas, más amestizadas y modernizadas.
Tesis
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

SESSA, CLAUDIO. "COLONIALISMO MONETARIO: L’ESPERIENZA ITALIANA IN SOMALIA E LA DIFFICILE TRANSIZIONE (1905-1950)." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1009579.

Full text
Abstract:
La tesi analizza ed approfondisce la storia delle politiche monetarie italiane in Somalia nel periodo compreso tra il 1905 ed il 1950 con l’obiettivo di dimostrare e spiegare le ragioni del loro fallimento. L’utilizzo della questione monetaria come strumento di indagine permette di analizzare da un punto di vista innovativo l’esperienza coloniale italiana in Somalia. Approfondire la storia della monetazione, quindi, permette di focalizzare l’attenzione su aspetti diversi del progetto coloniale italiano. Dalla pervasività del potere dell’amministrazione ai difficili rapporti con le popolazioni locali, dagli scontri con le altre potenze europee per il controllo del mercato monetario agli atti di resistenza e boicottaggio degli africani. La storia monetaria diventa, in questo modo, un nuovo paradigma interpretativo della storia dei fallimenti del colonialismo italiano in Somalia.
The thesis analyzes and deepens the history of Italian monetary policies in Somalia in the period between 1905 and 1950 with the aim of demonstrating and explaining the reasons for their failure. The use of the monetary question as an investigation tool allows us to analyze the Italian colonial experience in Somalia from an innovative point of view. Deepening the history of coinage, therefore, allows you to focus attention on different aspects of the Italian colonial project. From the pervasiveness of the administration's power to the difficult relations with local populations, from the clashes with other European powers for the control of the money market to the acts of resistance and boycott of Africans. Monetary history thus becomes a new interpretative paradigm of the history of the failures of Italian colonialism in Somalia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Gadea, Elise. "Le pluralisme juridique à l'épreuve des pratiques communautaires en Bolivie. Politiques d’administration de la "justice indigène originaire paysanne"." Thesis, Paris 3, 2020. http://www.theses.fr/2020PA030005.

Full text
Abstract:
Depuis plusieurs décennies en Amérique latine, les luttes des peuples indigènes pour faire accepter et reconnaître leurs cultures propres, se sont orientées vers des demandes politiques et juridiques. Le rôle des alliés politiques de ces peuples dans l’émergence de cette requête a été déterminant. Le cas de la Bolivie constitue un cas exemplaire des luttes indigènes, avec une proportion importante de sa population s’auto-identifiant à des groupes ethniques, ainsi qu’avec l’arrivée au pouvoir du « premier paysan indigène » du pays, Evo MORALES, en 2005. La Constitution Politique de l’État Plurinational de Bolivie approuvée en 2009, valorise les droits collectifs et culturels, promeut la reconnaissance des traditions et des savoir-faire indigènes, en particulier au niveau de l’application de la justice. Néanmoins, les préceptes constitutionnels promulgués en 2009 relatifs à la justice indigène originaire paysanne sont contredits par la Loi de « Deslinde » juridictionnelle, promulguée à peine un an plus tard. Ceux-ci annoncent une mise en pratique ambivalente et nébuleuse du système pluriel de justice.En absence de débat et de négociation sur les nouveaux standards de la justice plurielle, nous verrons en quoi les lynchages ont joué un rôle central dans la construction d’une nouvelle institution uniforme, opérée par les autorités dites « naturelles » des communautés indigènes, selon leurs us et coutumes ancestraux. L’observation ethnographique au sein de plusieurs communautés rurales andines nous a permis de nuancer cette conception ainsi que d’analyser les nombreux recours des indigènes auprès du Tribunal Constitutionnel Plurinational et des juges étatiques. L’inflation des conflits et l’enlisement des querelles entre les peuples indigènes originaires paysans prennent en étau les autorités communautaires (syndicales et originaires) entre les habitants qui déstabilisent leur rôle de médiateur et de l’autre le système de justice étatique qui exerce sur eux une pression croissante
Over the last few decades in Latin America the struggles of indigenous peoples for the acceptance and recognition of their own cultures have turned to political and legal demands. The role of political allies of these peoples in the emergence of these claims has been decisive.The example of Bolivia is an exemplary case of the struggles of native peoples because of the proportion of the national population belonging to ethnic groups and the rise to power of Evo MORALES. The Political Constitution of the Plurinational State of Bolivia, approved in 2009, values collective and cultural rights and promotes the recognition of indigenous traditions and knowledge, particularly in the application of justice. Nevertheless, the constitutional precepts promulgated in 2009 relating to native indigenous peasant justice are contradicted by the Jurisdictional "Deslinde" Law, promulgated barely a year later. As we will see this has led to an ambivalent and nebulous implementation of the plural justice system.In the absence of debate and negotiation on the new standards of plural justice, we will see how lynchings played a central role in the homogenizing construction of a new institution, operated by the native authorities of indigenous communities, according to their ancestral norms and customs.Ethnological observation in several rural Andean communities has enabled us to qualify this conception as well as to analyze the numerous petitions of indigenous people to the Plurinational Constitutional Court and state judges. The increase in conflicts, but also the impasse that ensues when these legal claims develop, creates a difficult situation for {indigenous and union] community authorities between, on the one hand, community members who destabilize their role as arbitrator and on the other, the state justice that exercises increasing pressure over them
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

"Derecho consuetudinario de la comunidad indígena frente al sistema jurídico mexicano." Tesis, Universidad de las Américas Puebla, 2003. http://catarina.udlap.mx/u_dl_a/tales/documentos/ledf/solis_l_s/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

SULILLARI, BIORNI. "Il Kanun di Lek Dukagjini e il caso delle "vergini giurate"." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1138810.

Full text
Abstract:
La tematica oggetto della tesi di dottorato è il Kanun di Lek Dukagjini, il più importante codice consuetudinario albanese, nelle sue variazioni storiche e nelle sue peculiarità sociologiche ed antropologiche. L’attenzione dello studio si pone principalmente sulle relazioni fra le caratteristiche del Kanun e le regole sociali che hanno influenzato la società e la cultura albanese. L’obiettivo della tesi è quello di offrire un’analisi del Kanun diversa da quella che si ritrova nella vasta letteratura sul tema concentrandosi soprattutto negli aspetti storici, sociologici ed antropologici . Infatti, l’attenzione degli studiosi si è soffermata soprattutto sugli aspetti critici e negativi del codice in particolare del fenomeno della vendetta di sangue lasciando in ombra gli aspetti sociali, le norme etico-morali, le regole amministrative ed economiche-commerciali che, invece, trovano importanza nel codice. Inoltre, la tesi propone una nuova chiave di lettura del fenomeno delle vergini giurate. La tesi è articolata in quattro capitoli: nel primo capitolo il Kanun è analizzato attraverso la storia dell’Albania e attraverso il confronto con altri tipi di diritto. Inoltre viene prestato particolare attenzione alle origini del codice. Il secondo capitolo è dedicato alla struttura del Kanun e alla sua influenza sulla base morale e giuridica della società albanese contemporanea. Inoltre vengono analizzati gli istituti più importanti come la famiglia, la besa, l’onore, l’ospitalità. Il terzo capitolo introduce il fenomeno delle vergini giurate, guardandolo dal punto di vista sociologico e inserendolo nel contesto sociale che metteva le donne nella condizione di assumere il ruolo maschile. Vengono analizzate le tre tipologie di vergini e le altre figure simili al mondo. Infine, il quarto e ultimo capitolo riporta l’analisi di casi di vergini giurate nei Balcani ed in particolare in Albania. Il tema trattato in questo lavoro è rilevante per gli studi sulla società albanese soprattutto per due motivi: 1. Il primo è legato all’obiettivo principale del lavoro, cioè mostrare il Kanun non come un codice oscuro, incomprensibile e fuori dai confini del territorio in cui è applicato, ma al contrario confrontarlo con altri tipi di diritto diffusi in altri contesti nonché legarlo al contesto sociale, culturale e giuridico in cui il Kanun nasce e si sviluppa. E’ interessante quindi l’approccio sociologico e antropologico a questo fenomeno culturale. 2. Il secondo è relativo all’analisi sociologica di genere del fenomeno delle vergini giurate.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Alfredo, Benjamin. "Alguns aspectos do regime juridico da posse e do direito de uso e Aproveitamento da Terra e so conflitos emergentes em Mocambique." Thesis, 2009. http://hdl.handle.net/10500/3050.

Full text
Abstract:
Southern Africa is experiencing land conflicts themselves in very different ways between state and stakeholders, within and between communities, within families, and specially within singular persons. The conflict of interests in the right to land in southern Africa with particular reference to Mozambique becoming a major issue and evidence conflicts at various levels of society and some of them are quite destructive. The present thesis seeks to address some juridical aspects on access, tenure and land use rights. Land problems have clear roots in the dispossession of Africans under colonialism and apartheid, and the powerful legacy this has left both in terms of outright suffering and also in the historical memory. Land issues are probably the most contentious topic in Mozambique since the independence in 1975. In Southern Africa and Mozambique in particular, one of the most profound causes of such struggles has related to the tenure, the ownership and control of land. In fact the right to land is the major issue in many societies and in Mozambique the unlimited interest in land are quite similar, due the fact that majority of people are peasant or agriculturists. Land is therefore a very strategic socio-economic asset, particularly in poor societies like Mozambique where wealth and survival are measured by control of and access to land. However, land is also a state symbol and source of political influence and power. The Law in Mozambique retains the principle that land is the property of the state and cannot be sold or mortgaged, but it attempts to adjust this legacy from the socialist past to the reality of a market economy. Despite existing land law the government still not enable to control the access and right of use of land. The situation is compounded by a weak or non functioning judiciary system.
Os problemas sobre o direito de acesso, posse, propriedade, uso e aproveitamento da Terra, constituem matéria de debate actual a nível internacional, com realce para a região da Africa Austral e Moçambique em especial. É uma matéria que preocupa os governos e a população em geral, por a terra ser um bem de grande utilidade sócio-económica e política. Moçambique possui um regime jurídico sobre terra (lei nº-19/97 de 1 de Outubro, seu Regulamento e Anexo Técnico), no entanto, ela é lacunosa e carece de reforma afim de se adaptar à realidade dos problemas que se levantam no âmbito da posse, uso e aproveitamento e dos conflitos emergentes. Alguns factores do surgimento de conflitos no âmbito do processo da posse, uso e aproveitamento da terra resultam no entanto, da perda de confiança dos particulares em relação aos órgãos do aparelho do Estado que lidam com matérias sobre terras, devido a burocracia e a corrupção praticada por alguns funcionários. A terra em Moçambique é propriedade do Estado, o que implica uma maior responsabilidade por parte do governo, na sua gestão. O actual regime jurídico sobre a terra, carece de concertação de alguns aspectos fundamentais do ponto de vista legal. Trata-se da harmonização da legislação pertinente sobre terras. As leis promulgadas sobre a matéria embora defendem a necessidade de gestão da terra que beneficie os seus utilizadores, tal vontade, entretanto, não têm produzido efeitos satisfatórios. É, pois, neste contexto, que a presente tese cujo título é Alguns Aspectos do Regime Jurídico da posse e do Direito de uso e aproveitamento da terra e os conflitos emergentes em Mçambique, pretende contribuir na contínua abordagem sobre a problemática da posse da terra e dos conflitos emergentes. Bem gerida, a terra pode constituir um importante factor de paz, estabilidade sócio-política e de desenvolvimento económico.
Public Constitutional and International Law
Thesis (LL.D. )
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography