Academic literature on the topic 'Conservazione del contratto'

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Journal articles on the topic "Conservazione del contratto"

1

Romagnoli, Alessandra. "I riflessi del rischio sanitario da COVID-19 sul trasporto marittimo di persone." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 30 (September 2020): 305–40. http://dx.doi.org/10.3280/dt2020-030018.

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Abstract:
Il rischio emergenziale connesso alla diffusione della sindrome da COVID-19 e le misure governative di relativo contenimento hanno determinato particolari conseguenze giuridiche sulla regolare esecuzione del contratto di trasporto marittimo di persone, anche sotto il profilo della tutela della posizione giuridico-patrimoniale del passeggero. Lo studio, nel compiere un'indagine comparativa del disposto di cui all'art. 88-bis del d.l. 17 marzo 2020, n. 18, dalla quale emergono significative deviazioni rispetto alle regole eurounitarie ed alle previsioni codicistiche che sarebbero risultate ordinariamente applicabili, si propone di esaminare l'incidenza dei provvedimenti autoritativi di gestione dell'emergenza sanitaria sulla conservazione del contratto, sulle forme di tutela dei diritti dei passeggeri e sul regime di responsabilità vettoriale.
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2

Scovazzi, Tullio. "La partecipazione straniera alla pesca nella zona economica esclusiva." Anuario Español de Derecho Internacional 10 (August 21, 2018): 239–53. http://dx.doi.org/10.15581/010.10.28585.

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Abstract:
1. Il ruolo dello Stato costiero in materia di pesca nella zona economica esclusiva.- 2. Le due scelte principali: licenze di pesca e imprese congiuente.- 3. Le licenze: A) Questioni preliminari; B) La determinazione del corrispettivo; C) Le misure di conservazione; D) La comunicazione di informazioni e lo svolgimento di ricerche; E) Il controllo delle attività e la repressione delle violazioni.- 4. Le società congiunte: A) Questioni generali; B) I fattori rilevanti in materia; C) L’ intensa di massima e il contratto; D) Il ditritto applicable e la soluzione delle controversie.
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3

Accinni, Alessandro, and Leonardo Arienti. "Il negozio fiduciario tra società fiduciaria autorizzata e fiduciante ha rilevanza fiscale e non può essere qualificato come fittizio." Trusts, no. 4 (August 4, 2022): 740–51. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.160.

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Abstract:
Tesi Il contratto di amministrazione fiduciaria con intestazione di beni conferito ad una società fiduciaria operante ai sensi della L. 23 novembre 1939, n. 1966, pur costituendo interposizione reale, determina la conservazione in capo al fiduciante della effettiva proprietà del bene fiduciariamente intestato. Ne consegue la rilevanza fiscale del rapporto per cui il solo fiduciante riveste l’identità di soggetto passivo di imposta ed è, dunque, l’unico possibile destinatario della pretesa erariale.    The author’s view The fiduciary administration agreement with fiduciary registration of assets conferred to a fiduciary company i.e. «fiduciaria» operating under Law No. 1966 of November 23, 1939 although leading to a real interposition of person, determines the preservation in the hands of the «fiduciante» of the actual ownership of the assets. It follows that the tax relevance of the relationship is such that the «fiduciante» itself is the effective taxable entity and it is, therefore, the only possible person subject to the tax claim.
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4

Doglioni, Francesco. "Ruolo e salvaguardia delle evidenze stratigrafiche nel progetto e nel cantiere di restauro." Arqueología de la Arquitectura, no. 1 (December 30, 2002): 113. http://dx.doi.org/10.3989/arq.arqt.2002.10.

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Abstract:
La relazione affronta diversi aspetti del rapporto tra stratigrafia e restauro architettonico.Dopo aver descritto la posizione nei confronti dell’utilizzo della stratigrafia delle principali correnti di pensiero sul restauro in Italia, vengono trattate la questione dell’autenticità e degli interventi a contrasto degli effetti di degrado che coinvolgono le tracce della stratificazione. Ai fini della riconoscibilità degli interventi di restauro, si propone di concepirli e realizzarli come strati intenzionalmente realizzati per consentire a posteriori la lettura della sequenza, e si indicano accorgimenti e modi operativi.Vengono presentati tre casi di restauro (il Chiostro delle Cucine nel Convento di S. Paolo a Parma, la chiesa di S.Marcello a Feltre, il Convento di S. Cosma e Damiano a Venezia) che, con modalità articolate, cercano di coniugare la conservazione e la leggibilità delle tracce con gli obiettivi più generali del restauro.
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5

Mori, Simona, Laura Di Fiore, Chiara Lucrezio Monticelli, and Marco Meriggi. "Un confronto sui sistemi di polizia politica nell'Italia preunitaria." SOCIETÀ E STORIA, no. 176 (August 2022): 301–71. http://dx.doi.org/10.3280/ss2022-0176005.

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Abstract:
Il forum propone una riflessione a più mani sul tema della polizia politica nell'Italia post-napoleonica, che la maturità degli studi su quel comparto strategico dei governi legittimisti sembra ormai consentire. Questa prima messa a punto di taglio comparato vuole cogliere le molte risonanze esistenti fra i dispositivi di controllo politico che, muovendo dalla paradigmatica esperienza rivoluzionaria e napoleonica, gli stati della penisola misero in campo per contrastare le pulsioni eversive dilaganti nell'intero continente con strategie coordinate. L'esame dei casi evidenzia al contempo i profili comuni e le curvature che ciascun governo impresse alle politiche securitarie, tematizzandole in vario modo nel discorso pubblico. Si conferma così, accanto al portato repressivo di questa azione, la duttilità della funzione poliziesca e il ruolo ambivalente che essa giocò nei processi di politicizzazione delle società agli albori della contemporaneità. Per il Regno delle Due Sicilie il contributo di Laura Di Fiore guarda con particolare attenzione alla fase post-quarantottesca, rilevando per un verso l'intensa cooperazione instaurata dal governo borbonico con gli stati confinanti per il contrasto all'attività cospirativa degli esuli, per l'altro la strategia di degradazione del nemico, ovvero della militanza anti-sistema, adottata sul piano retorico. Chiara Lucrezio Monticelli mette a fuoco la peculiare interazione realizzata dallo Stato della Chiesa fra gli ordinamenti di polizia sperimentati nell'incisiva stagione francese e le più tradizionali strutture del controllo ecclesiastico, effetto di un'intensa dialettica interna fra conservazione e riforma. Il Regno Lombardo-Veneto esaminato da Simona Mori mette la polizia politica al servizio del suo progetto imperiale di temperata conservazione, sostanzialmente fallendo nell'intento di egemonizzare i servizi di sicurezza operanti nella penisola, mentre sul versante interno alterna fasi di tolleranza ad altre di rigore, senza riuscire ad arginare l'allargarsi del dissenso. Marco Meriggi conclude con un quadro d'insieme che attinge alla memorialistica, alla letteratura e alle fonti normative, per restituire una rappresentazione multiprospettica della polizia politica che, ridimensionata rispetto al titanismo evocato dalla narrazione risorgimentale, viene a configurarsi come strumento di un complessivo disegno di governo verticale della società, che accomuna i maggiori contesti politici dell'Italia restaurata.
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6

Fracassetti, D., S. Limbo, and A. Tirelli. "Impiego di antiossidanti per limitare la comparsa del difetto di luce durante la shelf-life." BIO Web of Conferences 12 (2019): 02016. http://dx.doi.org/10.1051/bioconf/20191202016.

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Abstract:
Il difetto di luce è un'alterazione che può avvenire nel vino bianco dovuto alla formazione di composti solforati, quali metantiolo (MeSH) e dimetildisolfuro (DMDS). Tali composti derivano dalle reazioni foto-ossidative che coinvolgono la riboflavina (RF), un composto fotosensibile, e la metionina (MET). È stato recentemente osservato che l'aggiunta di tannini di legno limita la comparsa del difetto in soluzione modello. Non è stata ancora chiarita l'evoluzione del difetto di luce nel corso della shelf-life. In questo studio sono stati valutati i fenomeni foto-ossidativi in soluzione modello dopo 24 mesi di conservazione. La soluzione modello è stata addizionata di RF e MET, e di antiossidanti, quali anidride solforosa, glutatione e tannino di castagno, singolarmente ed in combinazione, ed esposta alla luce. Come atteso, RF è stata degradata con la luce in tutte le condizioni saggiate. Al contrario, la diminuzione di MET è dipendente dalla tipologia di antiossidante aggiunto, anche nei campioni conservati al buio. L'aggiunta degli antiossidanti limita la formazione del difetto di luce come dimostra il minore livello dei composti solforati, MeSH, DMDS and dimetil trisolfuro ed il minor punteggio ottenuto dall'analisi sensoriale. Gli antiossidanti testati possono svolgere un'azione protettiva contro la comparsa del difetto di luce.
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7

Richie, Cristina. "Medical Technologies, Health Care, and Environmental Conservation." Medicina e Morale 65, no. 6 (December 20, 2016). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2016.465.

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Abstract:
Van Rensselaer Potter riteneva che fossimo giunti ad un punto in cui “la conoscenza si accumula più velocemente della saggezza per gestirla”. Ciò è certamente vero per la tecnologia medica, ma si riferisce anche ai cambiamenti climatici. Sappiamo, per esempio, che l’inquinamento atmosferico è oggigiorno il più grande rischio per la salute ambientale del mondo. Eppure la nostra società non ha la saggezza di creare strategie per arrestare i cambiamenti climatici, e lasciamo che questi si implementino autonomamente. La bioetica ambientale è una fonte di saggezza che può fornire strategie per affrontare il cambiamento climatico, ossia “una saggezza per gestirlo”. Il presente articolo intende in primo luogo individuare le origini concettuali della “bioetica” all’interno della lunga tradizione della teologia morale cattolica, seguita dal più recente avvento della bioetica all’interno dell’etica secolare. In seguito, si analizzeranno in dettaglio i due filoni fondamentali della bioetica attuale a partire dal 1970: la bioetica ambientale e il “mantra” della Georgetown University. Dopo aver fornito tale sfondo teorico, sarà affrontato il punto cruciale dell’articolo: si tenterà di sintetizzare in tre modelli essenziali, costitutivi della bioetica ambientale, gli innumerevoli dibattiti che avvengono nell’ambito delle tecnologie mediche, dell’assistenza sanitaria e della conservazione ambientale. Li ho chiamati “il modello tecnologico”, “il modello dell’assistenza sanitaria” e “il modello ecologico”. Il mio obiettivo non è tanto quello di sostenere un paradigma piuttosto che un altro. Al contrario, un’adeguata categorizzazione potrebbe portare ad un dialogo più dinamico ed efficace sulla sostenibilità ambientale in ambito medico. L’assistenza sanitaria del XXI secolo sarà definita dagli sforzi per riunire l’ecologia e la bioetica. E, a partire dai distinti approcci all’interazione tra ecologia, assistenza sanitaria e tecnologia, le radici comuni dell’etica ambientale e della bioetica potranno produrre una perfetta cifra per un reale bio-etica (etica della vita). ---------- Van Rensselaer Potter believed that we are at a point where “knowledge is accumulating faster than the wisdom to manage it”. This applies to medical technology, certainly. But it also applies to climate change. We know, for instance, that air pollution is now the world’s largest single environmental health risk. Yet we, as a society, do not have the wisdom to create strategies for halting climate change, let alone implement them. Environmental bioethics is one source of wisdom that can provide strategies for addressing climate change, that is, “the wisdom to manage it”. This article will first locate the conceptual origins of “bioethics” within the long tradition of Catholic moral theology, followed by the more recent advent of bioethics within secular ethics. Then, I will detail the two basic strands of modern bioethics since the 1970’s: environmental bioethics and the Georgetown mantra. After this background has been provided, the crux of my article will be put forth. I will synthesize the many conversations occurring within medical technologies, health care, and environmental conservation into three basic models constitutive of environmental bioethics. I have named these “the technology model”, “the health care model” and “the ecology model”. My objective is not to advance one paradigm over another. Rather, categorizing should lead to a more dynamic and effective conversation on environmental sustainability in the medical industry. Efforts at reuniting ecology and bioethics will be a defining feature of health care in the 21st century. And, with variegated approaches to the interplay between ecology, health care, and technology, the common roots of environmental ethics and bioethics can produce a seamless garment for a truly bio (life) ethic.
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Dissertations / Theses on the topic "Conservazione del contratto"

1

SARTORIS, CHIARA. "Poteri del giudice e nullità di protezione." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/2158/1169962.

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Abstract:
Lo studio della nullità di protezione prevista dall'art. 36 cod. cons. offre lo spunto per riflettere sul grado di effettività del rimedio, quando l'invalidità colpisce una clausola essenziale per il rapporto. A ben vedere, infatti, un sistema di soppressione delle clausole abusive basato sulla semplice nullità parziale necessaria non appare sempre in grado di realizzare efficacemente l'obiettivo di protezione del contraente debole. Ove a essere eliminata sia una clausola essenziale o un gran numero di clausole, il rischio, per il consumatore, è che la nullità si estenda a contagiare l'intero contratto, lasciandolo privo di protezione e obbligandolo, anzi, alle conseguenti restituzioni. Per questi motivi, il presente lavoro intende indagare quali siano le conseguenze del vuoto contrattuale determinato dall'operare della nullità parziale necessaria, stabilendo di quali poteri disponga il giudice per gestire la lacuna sopravvenuta. A tal fine, lo studio si concentra sull'analisi dei principali meccanismi di modificazione integrativa o correttiva del contratto, funzionali ad assicurarne la conservazione. Attraverso l'indagine prospettata, è così possibile cogliere l'attuale stadio di evoluzione del rimedio della nullità di protezione nel nostro ordinamento, nella consapevolezza che, nel delicato rapporto tra sindacato del giudice e autonomia privata, quest'ultima deve concorrere ad assicurare un equo assetto di tutti gli interessi. The study of protective nullity, provided for art. 36 of the Consumer Code, gives the opportunity to reflect upon the grade of effectiveness of this remedy, when invalidity refers to a core clause of the contract. Ultimately, a system that voids abusive clauses, as a result of a nullity which is necessary partial, does not seem to achieve the purpose of protecting the weak contractual partner. When it is voided a core clause or a large number of clauses, the consumer risks to see that the nullity extends to all the agreement, remaining without protection and having to face to the consequent contractual drawbacks. For these reasons, the present research aims to examine the consequences of the contractual lack produced by the protective nullity, providing which are the judicial powers to manage that void. In connection with this purpose, the study analyzes the main instrument of contractual adjustment, in order to incorporate or correct it, so that it can be preserved. By means this research, it is possible to highlight the current stage of development of protective nullity in our legal system, in the awareness that, with reference to the complex relationship between judicial powers and contractual freedom, the latter must cooperate to ensure a fair balance among all the interests.
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