Academic literature on the topic 'Conferenza dell'aia'

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Journal articles on the topic "Conferenza dell'aia"

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Pucci, R., and G. G. N. Angilella. "Leonardo da Vinci, scienziato." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382 (December 22, 2019): FP12—FP28. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382.77.

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Abstract:
Leonardo è stato l'unico scienziato la cui ricerca non solo ha preso spunto da immagini, ma è avvenuta con immagini. Egli ha espresso le sue idee scientifiche non con parole o formule, ma con un linguaggio visivo. Leonardo è questa anomalia. Non si ripeterà nella storia della scienza una simile coincidenza fra scienza ed arte. Egli, inoltre, effettua una continua simbiosi tra diversi campi della scienza. Egli, ad esempio, trasferisce i suoi studi delle onde nell'acqua alle onde dell'aria o i suoi studi nell'ottica alla prospettiva nell'arte o le proprietà delle leve allo studio del moto degli arti. Leonardo è stato definito l'uomo più curioso che sia mai esistito, ed in effetti i suoi interessi spaziano tra tutti i saperi noti alla sua epoca: dalla pittura alla scultura, dalla meccanica all'idraulica, dall'architettura alla geologia, dall'anatomia alla zoologia, dalla fisiologia alla geografia, dalla matematica all'ottica, dalla statica all'astronomia ed alla botanica. In questa conferenza si accenna ad alcune delle più importanti scoperte di Leonardo, sottolineando il carattere di rottura che esse hanno rispetto alle idee dominanti nella scienza del suo tempo.
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Dissertations / Theses on the topic "Conferenza dell'aia"

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BALBI, FRANCESCA. "La circolazione delle decisioni a livello globale: il progetto di convenzione della Conferenza dell'Aia per il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze straniere." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241225.

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Abstract:
La Commissione speciale della Conferenza dell’Aia di diritto internazionale privato, nell’ultima seduta del maggio 2018, ha predisposto una bozza di convenzione relativa al riconoscimento e all’esecuzione delle sentenze straniere in materia civile e commerciale, il c.d. Judgments Project, il quale sarà auspicabilmente adottato nel corso della Sessione diplomatica che si svolgerà all’Aia nell’estate del 2019. Dopo aver esaminato i primi lavori della Conferenza in materia di giurisdizione e di riconoscimento delle decisioni, l’elaborato si sofferma sulle complessità e sulle criticità riscontrate durante la negoziazione – primo fra tutti il tentativo di conciliare i criteri giurisdizionali dei vari Paesi coinvolti – che non hanno consentito di raggiungere l’accordo auspicato. La tesi si focalizza quindi sulla ripresa dei lavori della Conferenza in tema di riconoscimento ed esecuzione delle decisioni a livello globale, evidenziando come la Conferenza in generale – e il c.d. Judgments Project in particolare – possano rappresentare una nuova prospettiva di cooperazione giudiziaria importante anche nell’ottica dei rapporti tra Unione europea e Regno Unito a seguito della «Brexit». La tesi prende quindi in esame l’architettura e l’ambito di applicazione proposti nel Judgments Project, mettendo a confronto i possibili modelli di convenzioni, per poi soffermarsi sulla struttura scelta dai redattori: quella di una convenzione semplice, la quale detta criteri di giurisdizione in via indiretta che, se rispettati, consentono il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni straniere. Nell’ambito di tale struttura, ci si concentra sulla circolazione delle decisioni in specifici settori, che la Commissione speciale ha proposto di escludere dall’ambito di applicazione del Progetto, quali la diffamazione e la privacy, soffermandosi sulle problematiche lasciate aperte dalla loro esclusione. L’elaborato si sofferma inoltre sul tema del mutuo riconoscimento, ossia di quel principio in forza del quale le decisioni di uno Stato contraente vengono riconosciute ed eseguite in un altro Stato contraente. Ci si interroga in particolare sul suo fondamento giuridico-politico, mettendolo a confronto con il principio di mutua fiducia delineatosi in ambito europeo, dove, oltre alla libera circolazione delle decisioni, vigono la libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali. Particolare attenzione è dedicata ai criteri indiretti di giurisdizione i quali, se rispettati, consentono il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni ai sensi delle norme del Progetto. Viene quindi analizzata la circolazione delle decisioni riguardanti la materia contrattuale, gli illeciti civili, i contratti di consumo e di lavoro e la proprietà intellettuale, con l’intento di comprenderne il funzionamento operativo a livello globale ed evidenziarne le relative criticità. Infine, vengono affrontati i motivi di diniego del riconoscimento e dell’esecuzione che consentono di derogare al principio del mutuo riconoscimento, quali la violazione dei diritti di difesa del convenuto, la frode, l’ordine pubblico e il contrasto tra decisioni. La ricerca si conclude con lo sguardo rivolto al futuro, interrogandosi sulle prospettive di successo della convenzione e sulla possibilità di procedere, nel corso degli anni, verso l’unificazione delle norme giurisdizionali.
In May 2018 the special commission of the Hague Conference on private international law has prepared a draft convention on recognition and enforcement of foreign judgments relating to civil and commercial matters, the so-called Judgments Project. The Draft will hopefully be adopted by the Conference during its Diplomatic Session in the Hague in summer 2019. The thesis, after examining the first works of the Conference in the field of jurisdiction and recognition of judgments, points out the difficulties encountered during the negotiations: first, the attempt of the Conference to reach an agreement upon the criteria of the different court systems of the countries involved. The significant diversities encountered did not lead to the hoped deal. Therefore, the thesis focuses on the recovery of the Conference works on the subject of recognition and enforcement of judgments from a global point of view. The present work highlights how the Conference in general and the Judgments Project in particular, could be considered as a new prospect of international judicial cooperation also in the relations between the European Union and the United Kingdom after «Brexit». Then, the thesis analyses the architecture and the scope of application envisaged by the Judgments Project, comparing the different models of conventions and pointing out the structure chosen by the negotiators: a simple convention frame, with indirect jurisdiction criteria. If these criteria are satisfied, they allow the recognition and the enforcement of judgments given by a court of other contracting states. Always in this legal frame, the argumentation goes on considering the judgments in the specific sectors that the Conference has decided to exclude from the Project. Accordingly, the Judgments Project shall not apply to matters such as privacy and defamation. The dissertation ponders also the resulting unsolved problems. The principle of mutual recognition of judgments is addressed as well, which is the principle according to which a judgment given by a court of a Contracting State shall be recognised and enforced in another Contracting State. The thesis tries to question the political and legal foundations of this principle, comparing it with EU law, which establishes not only the principle of free circulation of judgments, but also and foremost the four freedoms of the European Single Market (i.e. the free circulation of persons, goods, capital and services). Particular attention is paid to the indirect criteria of jurisdiction. In case these criteria are met, they allow recognition and enforcement of the judgments complying with the rules of the Project. Hence the essay analyses the circulation of judicial decisions relating to different contracts, as civil torts, consumer and employment contracts, and intellectual property with the aim to understand the global working principles and related problems. In the end the thesis considers the grounds for refusing recognition and enforcement of judgments, which allow to derogate from the principle of mutual recognition, such as the violation of the defendant’s rights of defense, fraud, public order and parallel proceedings. The thesis comes to conclusion looking to the future, questioning about the outlook of the success of the Convention and the possibilities, over the years, to reach a solid unification of the jurisdictional rules at the international level.
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Wang, Han <1983&gt. "La dimensione interazionale nell'interpretazione di conferenza: il caso dell'interpretazione consecutiva tra l'italiano e il cinese in conferenze con minor grado di formalità." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10231/1/HanWang_Unibo_dottorato34ciclo.pdf.

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Abstract:
La nascita dell’interpretazione di conferenza è strettamente legata a storici incontri diplomatici e ai congressi di istituzioni internazionali di grande rilievo. Tuttavia, oggi, nell’epoca della globalizzazione, ci si riunisce sempre più per la condivisione di conoscenze e per motivi personali, anche in contesti meno formalizzati. Sebbene, in quanto conferenza, le norme interazionali continuino a vincolare il meccanismo dei turni di parola, in tali circostanze tra l’oratore e chi lo ascolta si instaurano maggiore sintonia e attenzione reciproca attraverso molteplici mezzi comunicativi, verbali e non-verbali. Il presente studio, posizionandosi nella prospettiva dell’analisi discorsiva e della comunicazione multimodale, ha come obiettivo quello di verificare se la presenza dell’interprete modifichi la relazione interpersonale caratterizzata dal senso di reciprocità tra chi enuncia e chi ascolta, e se sì, quali siano le nuove dinamiche comunicative che emergono. A tal fine, sono stati reperiti filmati di nove conferenze con minor grado di formalità dove era previsto lo svolgimento dell’interpretazione consecutiva tra l’italiano e il cinese e, relativamente a questi, sono state eseguite dapprima due fasi di valutazione preliminare: la prima prevedeva la raccolta e l’analisi delle informazioni di base riguardanti lo svolgimento dei nove eventi e i relativi partecipanti; la seconda consisteva nell’esame contrastivo tra i sistemi linguistico-culturali italiano e cinese. In seguito all’acquisizione delle informazioni contestuali e circostanziali, si è proceduto all’analisi qualitativa dei casi di studio di interazione tra l’interprete e gli altri partecipanti. A tal fine, soni stati esaminati non solo gli interventi linguistici, ma anche le attività non-verbali. Nonostante la molteplicità delle dinamiche osservate, è stato possibile riconoscere una tendenza secondo cui l’interprete stabilisce relazioni di carattere dialogico sia con i partecipanti presenti sul palco, ovvero l’oratore e il moderatore, che con il pubblico presente agli eventi analizzati.
The birth of conference interpreting is closely related to important diplomatic meetings in modern history and congresses of major international institutions. Nowadays, with the intensification of globalization, however, an increasing number of encounters with the purpose of sharing personal interests and knowledge are held within less formalized contexts. In such circumstances, notwithstanding conference communicative norms still exist, mutual understanding can be achieved between speakers and listeners through multiple interactional channels, including both verbal and non-verbal ones. Setting off from Discourse Analysis and Multimodal Communication, this thesis aims to investigate whether interpreters’ presence modifies the interpersonal relationship of reciprocity between speakers and listeners, and if so, which type of communicative dynamics emerges accordingly. To this end, video recordings of Italian-Chinese consecutive interpreting from nine conferences characterized by a minor degree of formality were found online. Based on these data, two preliminary assessments were carried out thereupon, namely the examination of the background information concerning the above-mentioned events and participants involved, and a contrastive description regarding Italian and Chinese linguistic-cultural systems. Relying on contextual information and resources, the interaction between interpreters and other participants were analyzed qualitatively, including both verbal and non-verbal activities. In spite of the variety of dynamics observed, a tendency emerges, whereby interpreters attempted to establish dialogical relationships respectively with participants on stage (speakers and moderators), and audiences who attend the conference.
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Esposito, Papa Francesca <1993&gt. "Ruolo, compito e strategie dell’interprete consecutivo. Il case study della conferenza di Su Tong all’Università Ca’ Foscari." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16204.

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Abstract:
L'argomento di questa tesi è un caso di studio in interpretazione consecutiva (CI). L’obiettivo principale è l'analisi dei problemi e delle strategie emerse durante un processo di interpretazione dal cinese all’italiano. Al fine di dimostrare il ruolo e l'importanza dell'interprete, questa tesi è stata suddivisa in tre capitoli. Il primo capitolo descrive le origini dell'interpretazione, la sua evoluzione nel corso della storia e la sua classificazione secondo le diverse tipologie e i contesti d'utilizzo. Oggetto principale è l’interpretazione consecutiva (IC) in tutte le sue fasi: ascolto e comprensione del messaggio, memoria, presa di appunti e riformulazione dello stesso messaggio nella lingua d’arrivo. Notevole attenzione è stata dedicata alle nuove forme d’interpretazione. Il capitolo si conclude con un breve excursus riguardo gli Interpreting Studies e l’Interpreting Research. Il secondo capitolo si concentra sulla professione dell’interprete. Si affronta il tema della conferenza come evento comunicativo e il ruolo che l’interprete assume al suo interno. Viene affrontata la disciplina del public speaking, in quanto gli interpreti devono essere in grado di esprimersi in modo chiaro e con una velocità adeguata; devono essere pronti, sicuri di sé e, cosa non meno importante, devono mantenere un buon contatto visivo con il pubblico. Il terzo capitolo, infine, si addentra nell’analisi vera e propria del ruolo dell’interprete e di tutte le strategie che egli mette in pratica durante un’interpretazione consecutiva. Per dimostrare ciò, ci si è serviti della conferenza tenutasi a Ca’ Foscari in occasione della visita dello scrittore Su Tong. L’analisi si divide in due parti: nella prima parte viene analizzata la figura dell’interprete in campo lavorativo; la seconda parte, invece, analizza tutte le tecniche che l’interprete utilizza. Segue, infine, un commento ai dati emersi dall’analisi.
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LOBINA, ENRICO. "Organizzazione del consenso e strategia militare del Partito Comunista Indocinese nel nord Vietnam dalla conferenza di Pac Bo al 2 settembre 1945." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2007. http://hdl.handle.net/11584/265971.

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Abstract:
The thesis analyses a crucial period in the Vietnamese history. While we know almost everything about the first (1946-54) and the second Indochinese war (1964-75), the French-Japanese co-habitation in Viet Nam, which ended with the 1945 Revolution, did not raise any particular interest among Western scholars. Nevertheless, the research began because of the dissatisfaction towards the analyses and the conclusions some Western scholars presented. Nobody found the reasons of the military and social victory of the communists in the changes impressed to the Indochinese Communist Party (ICP) by the Conference of Pac Bo (May 1941). The origins of the massive popular support, which enabled Ho Chi Minh and its organization to keep the leadership of the country for decades, lie in the period between 1941 and 1945. This is the hypothesis verified by the thesis. The research studies the organization of the consent and the military strategy carried on by the ICP from 1941 on. Both these aspects have been analyzed from the point of view of the "subaltern", that is the eyes of the Vietnamese people during that period. A comprehensive research has been conducted at the CAOM (Centre des Archives d'Outre-Mer) in Aix-en-Provence and at the National Archives nr. 1 in Hanoi. Moreover, several documents, some of them unpublished, have been consulted at the Museum of the Revolution and the Institute for the History of the Vietnamese Communist Party in Hanoi.
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CAPISANI, LORENZO MARCO. "La Cina da impero a Stato nazionale: la definizione di uno spazio politico negli anni Venti." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/20588.

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Abstract:
La tesi si concentra sul Partito Nazionalista Cinese negli anni Venti come punto privilegiato di osservazione del cambiamento politico della Cina dopo la Prima guerra mondiale. Questo decennio rappresentò un momento di definizione identitaria sia per i comunisti sia per i nazionalisti. La storiografia ne ha sottolineato numerosi aspetti, ma si è finora occupata del periodo 1919-1928 come una preistoria degli anni Trenta piuttosto che come un autonomo segmento di storia cinese. Studi recenti hanno superato implicitamente questo approccio criticando due date periodizzanti fondamentali per il Novecento cinese: la nascita della Repubblica nazionalista (1911) e la nascita della Repubblica Popolare (1949). A metà tra queste due date, gli anni Venti sono emersi come snodo decisivo nel passaggio da impero a Stato nazionale, durante cui si definì un nuovo spazio di discussione politica. Questo processo, pur interno, subì l’influsso delle strategie internazionali di sovietici e statunitensi dando vita a una nuova visione non soltanto della rivoluzione ma anche dello Stato post-rivoluzionario. Le classi dirigenti nazionalista e comunista, durante la collaborazione, si rivelarono dinamiche e tale “competizione” si trasferì anche all’interno di ciascun movimento diventando un fattore determinante per il successo o il fallimento del partito inteso come moderna formazione politica.
The thesis focuses on the Chinese Nationalist Party in the 1920s as a special standpoint to analyze the political changes in China after the World War I. That decade was crucial for shaping the identity of nationalists and communists. Many works have already examined some aspects, but they mostly considered the years 1919-1928 as a pre-history of the Thirties rather than an autonomous part of Chinese history. Recent studies have overcome this approach by criticizing two of the main periodization in the Chinese twentieth century: the birth of the nationalist Republic (1911) and the birth of the People’s Republic (1949). Halfway, the 1920s stood out as a critical juncture in the transition from empire to nation-state. A new space of political discussion was defined. The process, albeit internal, was under the influence of the USSR and US international strategies and gave birth not only to a new vision of the revolution, but also to a vision of the post-revolutionary state. Also, the nationalist and communist leaderships turned out to be dynamic. That "competition" may be seen also within the two political movements and became a shaping factor for the success or failure of the party as a modern political formation.
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Books on the topic "Conferenza dell'aia"

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Lanza, Aldo. La Santa Sede e le conferenze della pace dell'Aja del 1899 e 1907: Studio giuridico-diplomatico. Roma: Lateran University Press, 2002.

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