Journal articles on the topic 'Comunità cinesi'

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Altiero, Salvatore. "Sulla recente normativa cinese in materia di sicurezza alimentare." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (December 2010): 235–79. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-001015.

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Abstract:
Il 1° giugno 2009, è entrato in vigore il nuovo testo di legge cinese in materia di sicurezza alimentare: è lecito domandarsi se tale normativa debba essere vista come un passo avanti verso la soluzione delle note problematiche legate alla scarsa attenzione tributata da questo Paese - almeno fino ad oggi - all'elaborazione di norme in grado di garantire prodotti alimentari sicuri secondo canoni condivisibili in sede comunitaria e Wto; tale questione investe insieme la sicurezza dei consumatori e il libero commercio. Da un lato, l'approccio del legislatore cinese può essere accostato, per alcuni limitati aspetti, a quello adottato dal regolamento 178/2002 e dall'accordo Sps in quanto, ad esempio, il testo fissa la normativa generale in materia di sicurezza alimentare applicabile a tutti i prodotti del settore. Nel precedente quadro normativo, invece, non solo mancava una netta distinzione trae, ma la disciplina della materia era affidata a norme disconnesse e poteva variare per ciascun tipo di alimento in virtù del fatto che, per ognuno di essi, una legge dettava l'apposita disciplina in materia di produzione e commercio stabilendo a quali procedure e parametri ci si dovesse attenere per assicurarne la sicurezza (ad esempio la legge sulla "agricultural product quality safety"). Ancora, il testo di legge cinese stabilisce ciò che gli standard di sicurezza alimentare dovranno includere e prevede la costituzione di organi centrali incaricati della gestione e del monitoraggio delle situazioni di rischio. D'altro canto, il legislatore cinese ha delegato a futuri e imprecisati atti normativi la definizione della normativa di dettaglio necessaria a rendere realmente efficaci gli standard e ad assicurare il funzionamento delle autorità incaricate delle fasi di monitoraggio e gestione del rischio. Senza una pronta attuazione, quindi, il testo di legge cinese sulla sicurezza alimentare rischia di essere solo una risposta inconcludente e senza incisività alle istanze che la comunità internazionale e, per ciò che più ci interessa, l'Europa rivolgono alla Cina in materia di sicurezza dei consumatori e per la maggiore apertura dei propri mercati ai prodotti cinesi.
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Girardelli, Davide, Stephen M. Croucher, and Thao Nguyen. "La pandemia COVID-19, la sinofobia e il ruolo dei social media in Italia." MONDI MIGRANTI, no. 1 (March 2021): 85–104. http://dx.doi.org/10.3280/mm2021-001005.

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Abstract:
Oltre che ad innescare una crisi sanitaria globale, la pandemia COVID-19 ha fatto emergere in molti paesi fenomeni di sinofobia. Il presente studio esamina il pregiu-dizio anti-cinese in Italia nel contesto della pandemia COVID-19 alla luce della teoria integrata della minaccia (Stephan e Stephan, 2000). Tra i fattori considerati nello studio come possibili antecedenti sono stati inclusi il livello di istruzione, le ideologie conservatrici e l'uso dei social media. La raccolta dati è stata effettuata con un sondaggio online che ha coinvolto 316 partecipanti italiani nell'aprile 2020. I risultati suggeriscono come sesso, contatti intergruppo e conoscenza diretta di persone che hanno contratto il COVID-19 abbiano contribuito a far emergere la comunità cinese italiana come una possibile minaccia agli occhi dei partecipanti.
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Giacci, Vittorio. "Cinematografia e ispirazione letteraria socialista." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 1 (March 31, 2020): 473–557. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820910925.

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Abstract:
Il saggio affronta il tema della relazione tra letteratura e cinema sia in termini generali che in ambito più strettamente politico, soffermandosi sugli adattamenti di opere letterarie scritte da autori di area e ispirazione socialista, ma anche su opere cinematografiche, tratte da soggetti originali, realizzate da registi che si sono riconosciuti, stabilmente o temporaneamente, nel socialismo italiano. Si vuole colmare l’evidente lacuna di una critica che ha preferito guardare alle esperienze di autori che palesavano altre ispirazioni, come quelle cattolica e comunista, benché il contributo di cineasti dell’area socialista sia stato altrettanto, se non più ampio e profondo, come il presente saggio intende dimostrare. Lo studio considera anche l’apporto fornito dai socialisti laddove hanno operato, con incarichi di responsabilità, nelle politiche culturali italiane, partecipando anche alla definizione legislativa di settore, con posizioni di rilievo in importanti istituzioni del cinema pubblico (Centro Sperimentale di Cinematografia, Cinecittà, Italnoleggio, Istituto Luce), senza escludere la Biennale, i vari festival e le organizzazioni del settore pubblico. Ne risulta il ruolo determinante giocato dal pensiero e dai valori socialisti nel quadro del rinnovamento culturale del paese attuato mediante lo strumento della settima arte. La relazione cinema/socialismo non può essere colta in tutte le sue articolazioni se non la si inscrive in un più ampio contesto storico/politico e all’interno delle due anime che hanno da sempre caratterizzato le vicende del Partito Socialista, la tensione massimalista e la progettualità riformista, le scissioni ed i tentativi di riunificazione, l’unità d’azione e il contrasto a sinistra tra Partito Comunista e Partito Socialista, la propensione del primo al monopolio culturale ed a tacciare di “revisionismo” qualunque tentativo di innovazione politica che fosse al passo con i tempi e la refrattarietà del secondo a ogni forma di immobilismo ideologico, di egemonia culturale e di subalternità.
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Cella, Gloria. "Il paratesto del romanzo web in Cina: il caso Punto di partenza." ENTHYMEMA, no. 30 (January 2, 2023): 52–69. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/19550.

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Abstract:
Negli ultimi vent’anni, la letteratura web si è affermata nella Repubblica popolare cinese come forma di letteratura popolare e i lunghi romanzi pubblicati e aggiornati quotidianamente dagli utenti rappresentano la principale forma di narrativa diffusa sulle piattaforme online. Servendosi degli strumenti offerti da Gérard Genette, il contributo analizza il paratesto di romanzi web pubblicati su Punto di partenza e, in particolar modo, i contenuti della sezione “in aggiunta al testo”, uno spazio che precede il romanzo dove lo scrittore pubblica notizie e informazioni di varia natura. L’analisi di tali contenuti ha permesso di mettere in luce pratiche e strategie adottate dalle figure coinvolte, confermando la centralità della comunità virtuale nei processi di produzione e fruizione di tale letteratura.
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Silveira, Mariana G. Alves da, and Vágner Camilo Alves. "A Guerra Fria e o inimigo comunista nas telas de cinema norte-americanas dos anos 1980." Diálogos 22, no. 1 (July 7, 2018): 60. http://dx.doi.org/10.4025/dialogos.v22i1.43623.

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Abstract:
A última década da Guerra Fria foi turbulenta. Seu início apresentou tensão comparável àquela existente nos anos 1950 e princípio dos 1960. A partir de meados dos anos 1980, entretanto, houve distensão, o fim da Guerra Fria e a desintegração do próprio sistema internacional bipolar de poder. O cinema, como outras formas de produção cultural, foi instrumento de propaganda e mobilização durante toda a Guerra Fria. O objetivo deste artigo é analisar como a Guerra Fria se apresentou nos filmes de maior bilheteria nos EEUU na década de 1980. O inimigo comunista é examinado nesses longas-metragens tendo como base a retórica reaganista do período. Abstract The Cold War and the Communist Enemy on the US Movie Theater Screens in the 1980s The last decade of the Cold War was a turbulent one. Its beginning showed tension comparable to that of the 1950s and early 1960s. As of the mid-1980s, however, there was a détente, the end of the Cold War and the collapse of the bipolar international power system. Movies, like other forms of cultural production, were tools for propaganda and mobilization throughout the Cold War. The purpose of this paper is to analyze how the Cold War was shown in the 1980s movies with the highest box-office sales in the US. The Communist enemy is examined in these feature films according to the Reaganist rhetoric of the period. Resumen La Guerra Fría y el enemigo comunista en los cines norteamericanos de los años 1980 La última década de la Guerra Fría fue turbulenta. Su inicio presentó una tensión comparable a la existente en los años 1950 y principios de los años 1960. Sin embargo, a partir de mediados de los años 1980, hubo distensión, el fin de la Guerra Fría y la desintegración del propio sistema internacional bipolar de poder. El cine, como otras formas de producción cultural, fue instrumento de propaganda y movilización durante toda la Guerra Fría. El objetivo de este artículo es analizar cómo la Guerra Fría se presentó en las películas de mayor taquilla en EEUU en la década de los 80'. El enemigo comunista es examinado en esos largometrajes, teniendo como base la retórica reaganista del período
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Costantini, Emanuela. "Gli albanesi che sognavano Celentano. La cultura popolare italiana nell'Albania comunista." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (May 2021): 153–69. http://dx.doi.org/10.3280/mon2020-002008.

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Abstract:
La notevole influenza esercitata dalla musica leggera e in generale dal mondo dello spettacolo italiano sulla società albanese è un aspetto dato per acquisito dal-la storiografia, che non lo ha approfondito in modo sistematico. Si tratta di un processo che ha avuto le sue radici nel periodo comunista e rispetto al quale i mass media hanno svolto un ruolo centrale. Fino al 1973, pur alternandosi fasi di maggiore e minore apertura, la ricezione dei programmi italiani fu in parte possibile le-galmente e questo consentì la conoscenza della musica leggera e delle forme di spettacolo legate alla radio, alla televisione e al cinema. In seguito, la stretta repressiva imposta da Hoxha rese più difficile la circolazione di questi contenuti, ma non la fermò. La popolazione cercò i più creativi espedienti per continuare a captare il segnale proveniente da oltre Adriatico e ciò contribuì a sviluppare nell'immaginario collettivo l'idea dell'Italia come mondo alternativo rispetto a quello albanese, fatto di restrizioni e privazioni. All'inizio degli anni Novanta, questo fu uno dei fattori che spinse parte della popolazione albanese a cercare nuove opportunità proprio nella Penisola del Festival di Sanremo, del calcio e dei divi del cinema.
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Casoni, Matteo. "Lingue di ricezione nei musei svizzeri." Babylonia Journal of Language Education 3 (December 23, 2022): 11. http://dx.doi.org/10.55393/babylonia.v3i.250.

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Abstract:
La visita di musei e siti storici/archeolo-gici, assieme ai concerti e al cinema, è la pratica culturale più diffusa nella popo-lazione residente in Svizzera. L’Indagine sulla lingua, la religione e la cultura (ILRC 2019) mostra che il 71% della popolazione ha visitato nel corso dell’anno almeno un museo, un’esposizione o una galleria. I visitatori più assidui di musei vivono nella regione francofona (74%), seguiti da chi vive nella regione tedescofona (70%) e in quella italofona (66%; fonte UST). Non abbiamo dati sulla mobilità delle persone da una regione all’altra, ma il turismo culturale è senz’altro un motivo forte per visitare un luogo, nonché un’importante occasione di contatto tra le comunità linguistiche.
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Forti, Dario. "La comunitŕ riflettente Il ForFilmFest, osservatorio privilegiato dell'evoluzione nel rapporto tra formatori e cinema." FOR - Rivista per la formazione, no. 83 (July 2010): 16–20. http://dx.doi.org/10.3280/for2010-083003.

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Samarani, Guido. "CENTO ANNI DEL PARTITO COMUNISTA CINESE (1921-2021). ASPETTI E PROBLEMI STORICI E STORIOGRAFICI." Il Politico 256, no. 1 (June 28, 2022): 5–24. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2022.680.

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Abstract:
Vorrei iniziare con una breve premessa e poi proseguire suddividendo il mio contributo cercando di tracciare - pur in modo necessariamente essenziale - i tratti più significativi del percorso del Partito Comunista Cinese (PCC) dal 1921 al 2021in 4 parti, alla luce delle più importanti analisi e pubblicazioni emerse in questi decenni sia in Cina che fuori dalla Cina: la prima parte dedicata alle origini ed alla fondazione del PCC e a seguire le altre tre parti prendendo come punto di riferimento tre eventi e date di particolare rilevanza storicopolitica: il 1945, il 1981 e il 2021. In quegli anni, infatti, il PCC ha approvato tre documenti ufficiali (Risoluzioni) sul proprio percorso storico legati a tre fasi chiave nella riflessione sulla storia del partito: il 1945, con l’avvio del ruolo centrale e dominante di Mao Zedong; il 1981, che segna la fine dell’era maoista e fornisce un quadro di legittimazione al nuovo corso delle quattro modernizzazioni guidate da Deng Xiaping; ed infine il 2021, in novembre, con la nuova risoluzione che di fatto segna un ulteriore decisivo passo nella consacrazione storico-politica dell’attuale leader Xi Jinping. Qualunque sia la nostra percezione e valutazione del ruolo storico del Partito Comunista Cinese, dei suoi successi ed insuccessi, dei momenti più esaltanti e di quelli più drammatici, credo resti al fondo un dato: nel luglio 1921, quando venne fondato, il PCC poteva contare su di una cinquantina di membri, era un partito politico marginale composto da intellettuali che si richiamava al proletariato ma che non aveva di fatto alcun legame ed esperienza con questo. Oggi, cent’anni dopo, è un partito di oltre 90 milioni di membri che dal 1949 guida quella che oggi è la seconda potenza mondiale.
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Varriano, Valeria. "Ritrovarsi in TV durante una pandemia: analisi di due serie televisive cinesi." Altre Modernità, no. 28 (November 30, 2022): 175–93. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/19126.

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Abstract:
Il contributo propone un’analisi della narrazione dell’esperienza del COVID a Wuhan nei primi mesi del 2020 proposta dalle due serie televisive Heroes e With you realizzate a ridosso della conclusione del primo lockdown cinese. L’esame sarà svolto individuando gli elementi comuni alle due serie nella descrizione dei protagonisti delle serie e il modo in cui dialogano con personaggi e fatti reali, anche alla luce delle presentazioni offerte dai produttori televisivi alla stampa e pubblicate su riviste specializzate o riviste di partito. Al fine di capire se questa esperienza sia considerata in Cina come un trauma culturale, le serie sono, quindi, qui considerate come spazi di interpretazione dell’esperienza individuale in senso collettivo, discorsi in cui la memoria esercita un ruolo fondante nella definizione dell’io sociale e culturale.
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Barbosa, Vinicius Sales. "A esperança da revolução representada pela figura de Luiz Carlos Prestes no filme Olga." Revista Discente Ofícios de Clio 4, no. 6 (December 5, 2019): 209. http://dx.doi.org/10.15210/clio.v4i6.13864.

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Abstract:
O presente artigo consiste na análise do filme Olga (2004), que conta a história de Olga Benário em sua luta como militante comunista, prisioneira do regime nazista e, principalmente, sua relação com o Cavaleiro da Esperança, Luiz Carlos Prestes. Ainda que a obra aborde a biografia de Olga, o intuito desta pesquisa é destrinchar o filme em três pontos essenciais para o entendimento de sua estrutura e, posteriormente, apresentar as perspectivas historiográficas a respeito da Intentona Comunista, o papel da Aliança Nacional Libertadora (ANL) e do Partido Comunista Brasileiro (PCB) no movimento e, como objetivo central, trabalhar a esperança da revolução que o filme confere à figura de Luiz Carlos Prestes.Palavras-Chave: Olga, Cinema, História, Religião.AbstractThis article analyzes the movie Olga (2004), which tells the story of Olga Benário in her fight as a communist militant, a prisoner of the Nazi regime, and especially her relationship with the Knight of Hope, Luiz Carlos Prestes. Although the work approaches the biography of Olga, the intention of this research is to unravel the film in three essential points for the understanding of its structure and, later, to present the historiographical perspectives regarding the Communist Uprising of 1935, the role of the National Liberating Alliance (ANL) and the Brazilian Communist Party (PCB) in the movement and, as a central objective, to study the hope of the revolution that the film confers to the figure of Luiz Carlos Prestes..Keywords: Olga, Cinema, History, Religion.
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Fein, Seth. "Dicen que soy comunista: Nationalist Anticommunism in Mexican Cinema of the 1950s." Nuevo Texto Crítico 11, no. 21-22 (1998): 155–72. http://dx.doi.org/10.1353/ntc.1998.0002.

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Cruzado Rodríguez, Ángeles. "El cine como reivindicación de la memoria individual y colectiva. Directoras húngaras del periodo comunista." Arbor 188, no. 758 (December 30, 2012): 1151–63. http://dx.doi.org/10.3989/arbor.2012.758n6013.

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Franciscon, Moisés Wagner. "Os jornais do PCB e a representação no Brasil da atuação soviética na Segunda Guerra." Fronteiras: Revista Catarinense de História, no. 26 (June 5, 2018): 134–59. http://dx.doi.org/10.36661/2238-9717.2015n26.8031.

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Abstract:
Ao utilizar as técnicas de análise de discurso sobre o texto jornalístico, o artigo aborda o impacto no Brasil do cinema bélico soviético sobre a Segunda Guerra. O contato com esse cinema se dava de várias formas. Os membros e simpatizantes do Partido Comunista Brasileiro detinham acesso a jornais diários ou semanais que, entre suas matérias, conferiam algum destaque ao cinema soviético. Os jornais replicavam a informação emitida pelas agências de notícias de Moscou, ou produziam seu próprio material. Os filmes concorriam (e as vezes venciam) em festivais internacionais. Em algumas ocasiões, foram exibidos oficialmente no próprio território brasileiro (durante os anos em que se procurou reatar as relações diplomáticas e comerciais entre o Brasil e a URSS). Esses jornais permitem apreender tanto a visão dos militantes sobre a Segunda Guerra quanto as variações dessa visão, provocadas pelas subsequentes fissuras no antigo monólito partidário. O que deixará marcas nas sinopses dos filmes ou nas colunas dedicadas às películas e sua produção, publicadas nos jornais Novos Rumos e Voz operária, entre 1949 e 1964. Palavras-chave: Representação, mediação, PCB, Segunda Guerra.
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Neiva, Ivany Câmara, and Aluízio Augusto. "Comunicólogo que brinca comunica mais?" Revista Observatório 1, no. 1 (September 30, 2015): 43. http://dx.doi.org/10.20873/uft.2447-4266.2015v1n1p43.

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Abstract:
O artigo trata da utilização de brinquedos e brincadeiras como recurso de aprendizagem no Ensino Superior. A pesquisa partiu de oficinas realizadas há sete anos, na disciplina "Elementos de Realidade Regional e Brasileira Contemporânea", do Curso de Comunicação Social da Universidade Católica de Brasília. Verificaram-se influências no cotidiano e exercício profissional de sete ex-alunos que haviam participado das oficinas.Palavras-chave: Brincar; educação; exercício profissional. ABSTRACTThe article discusses the use of toys and playing activities as learning resources in high school. The research was based on workshops given seven years ago within the class "Elements of contemporary regional and Brazilian Reality" in the course of Social Communication of the University Católica de Brasília. We noticed influences in the everyday practices and professional exercising of seven former graduates who had taken part in the workshops.Keywords: Playing; education; professional exercising. RESÚMENEl artículo trata del uso de juguetes y juegos como recurso de aprendizaje en la enseñanza superior. La pesquisa partio de talleres realizados hace siete años, en la materia "Elementos de la Realidad Regional y Brasileña Contemporanea, del curso de Comunicación Social de la Universidad Catolica de Brasilia. Uno de los objetivos es verificar se ha habido influencias en el cotidiano y en el ejercicio profesional de siete ex alumnos que habían participado de los talleres.Palabras-clave: Jugar; educación; ejercicio profesional. Referências a) Bibliográficas (livros, artigos, publicações eletrônicas)ADORO CINEMA (sobre filme Tarja Branca). Disponível em http://www.adorocinema.com/filmes/filme-229187/trailer-19538718/. Acesso em 02.08.2015.ALCOFORADO, Luis Carlos. Educação brasileira: velhos vícios. Correio Braziliense, Brasília, 02.02.2015. p.11.ARENHART, Deise. Contribuições de Florestan Fernandes ao estudo das culturas infantis. 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Disponível em http://danielcara.blogosfera.uol.com.br/2015/06/24/pne-completa-um-ano-mas-precisa-sair-do-papel/. Acesso em 02.ago.2015.CINECLICK (sobre filme Tarja Branca). Disponível em http://www.cineclick.com.br/tarja-branca-a-revolucao-que-faltava. Acesso em 02.08.2015.COMISSÃO DE PROFESSORES. Carta aberta ao Ministro Cid Gomes. Correio Braziliense, Brasília, 10.02.2015. p.3.CORTELLA, Mário Sérgio. Os alunos não são mais os mesmos. In Novos Paradigmas da Educação (vídeo). São Paulo: Atta Mídia e Educação, 2003.D´ÁVILA, Cristina e VEIGA, Ilma Passos Alencastro (orgs.). Didática e docência na educação superior: implicações para a formação de professores. Campinas, SP: Papirus, 2012.DUARTE, Mauricio. O básico do básico. Disponível em http://www.revistadacultura.com.br/revistadacultura/detalhe/14-09-04/A_base_do_b%C3%A1sico.aspx. Acesso em 02.08.2015.DUARTE JUNIOR, João-Francisco. O que é realidade. 10.ed., 5.reimpr. São Paulo: Brasiliense, 2004. (1ª edição: 1984).______. 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Polese Remaggi, Luca. "Pechino 1955. Intellettuali e politici europei alla scoperta della Cina di Mao." MONDO CONTEMPORANEO, no. 3 (April 2011): 55–89. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-003003.

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Questo saggio studia i viaggi che gruppi di intellettuali e politici europei (soprattutto italiani e francesi) intrapresero alla volta di Pechino nel 1955. L'attrazione intellettuale verso il regime di Mao si concretizzň in seguito all'invito che il primo ministro Zhou Enlai rivolse all'opinione pubblica mondiale nel corso della conferenza di Bandung. Il suo messaggio («venite a vedere») fu raccolto entusiasticamente da quegli intellettuali che faticavano a trovare una collocazione nel contesto della politica della guerra fredda in Europa. L'autore mostra che la formazione del nuovo regime comunista stimolň nel discorso politico l'immagine di una terza via rivoluzionaria e democratica. Nel corso delle visite degli intellettuali occidentali, le autoritŕ cinesi impiegarono i metodi che Mao aveva collaudato giŕ durante la Lunga Marcia: «sicurezza, segretezza, cordialitŕ e guide rosse». La volontŕ di credere dei visitatori rese il lavoro delle autoritŕ piů semplice. I viaggiatori infatti riportarono a casa l'immagine positiva di uno Stato-partito impegnato nello sforzo di sradicare la miseria e l'arretratezza. L'autore discute infine le ragioni per cui soltanto una parte dei viaggiatori si preoccupň della violazione dei diritti civili e delle libertŕ.
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Napolitano, Marcos. "Rio, Zona Norte (1957) de Nelson Pereira dos Santos: a música popular como representação de um impasse cultural." Per Musi, no. 29 (June 2014): 75–85. http://dx.doi.org/10.1590/s1517-75992014000100009.

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Abstract:
Neste artigo, pretendo examinar um determinado tipo de relação do cinema com a música popular, cuja trajetória histórica pode ser localizada entre os anos 1930 e os anos 1950, e que expressou a tentativa de construir um tipo de cinematografia popular que fosse a expressão da identidade nacional brasileira. Em vários filmes deste período, a música popular não desempenhou apenas um papel funcional ou ornamental na narrativa, mas também foi tematizada como "representação" dos dilemas sociais, estéticos e ideológicos da brasilidade, conforme vista pela esquerda, notadamente a esquerda ligada ao Partido Comunista Brasileiro. Esta perspectiva foi adensada no filme Rio, Zona Norte (Nelson Pereira dos Santos, 1957), no qual as trajetórias do compositor negro do morro e do músico erudito branco, em seus encontros e desencontros, podem ser vistas como expressão dos dilemas e contradições deste projeto de cinema popular e de cultura brasileira.
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Hongtao, Zhao, and Emanuele Raini. "Matteo Nicolini-Zani, Monaci cristiani in terra cinese: storia della missione monastica in Cina, Magnano (Bi) [Biella, Italy], Edizioni Qiqajon, Comunità di Bose, 2014, pp. 609." Annales Missiologici Posnanienses, no. 19 (January 1, 2014): 241. http://dx.doi.org/10.14746/amp.2014.19.13.

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Mainer, Carmen. "El cine norteamericano durante la Gran Depresión (1929-1939)." Fotocinema. Revista científica de cine y fotografía, no. 6 (March 17, 2013): 171–200. http://dx.doi.org/10.24310/fotocinema.2013.v0i6.5914.

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Abstract:
El cine comienza su andadura a finales del siglo XIX como un mero entretenimiento de masas, revelando a un público ávido de novedades las posibilidades del reciente descubrimiento. Será a partir de la Revolución bolchevique de 1917 cuando los organismos de poder descubran la capacidad de la imagen en movimiento como herramienta de propaganda ideológica. Los regímenes comunista y fascista se sirvieron del cine para difundir su doctrina y en la democracia de Estados Unidos, durante el período del New Deal (1933-1939), el cine clásico de Hollywood desempeñará la misma función propagandística, aunque haciendo uso de lenguajes y géneros variados y, con frecuencia, mucho más sofisticados. Es precisamente esta faceta del Séptimo Arte, su uso como agente difusor de ideologías, la que nos interesa y se analiza en el presente artículo. Palabras clave: Política cultural del New Deal; cine como ideología; Ernest Lubitsch; King Vidor; Frank Capra The cinema begins its career in the late nineteenth century as a mere mass entertainment, revealing to an eager audience the possibilities of the new discovery. It was from the Bolshevik Revolution of 1917 when the power of the moving image as ideological propaganda tool was discovered by the governments. The communist and fascist regimes used the cinema to spread their doctrines and in the American democracy, during the New Deal period (1933-1939), the classical Hollywood cinema will perform the same propaganda function, but using different languages ​​and genres, and often much more sophisticated. It is this aspect of the cinema, its use as a carier of ideologies, that interests us and analyze this article.Keywords: Cultural policy of the New Deal; cinema as ideology; Ernest Lubitsch; King Vidor; Frank Capra
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Calorio, Giacomo. "Vecchi e nuovi luoghi comuni del e sul cinema giapponese contemporaneo, tra esotismo e autorappresentazioni." Lingue Culture Mediazioni - Languages Cultures Mediation (LCM Journal), no. 3 (2016) 2 (December 2016): 55–71. http://dx.doi.org/10.7358/lcm-2016-002-calo.

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Turibio, Thiago. "A forma do realismo: a crítica de Cyro Siqueira na Revista de Cinema." Rebeca - Revista Brasileira de Estudos de Cinema e Audiovisual 10, no. 2 (November 27, 2021): 322–49. http://dx.doi.org/10.22475/rebeca.v10n2.785.

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Abstract:
O objetivo do artigo é analisar o método crítico de Cyro Siqueira na primeira fase da Revista de Cinema (1954-1957) de Minas Gerais. Em geral, a crítica de cinema no Brasil de 1950 é compreendida no campo acadêmico a partir de esquemas que a divide seja entre “esteticistas” e “crítico-históricos”, seja entre “universalistas” e “nacionalistas”. Nos perguntamos, assim, se os esquemas, sobretudo o primeiro, contribuem para a compreensão da escrita de Cyro Siqueira. A pesquisa nos permite concluir que não. Cyro Siqueira foi um crítico realista, interessado em problemas de conteúdo, como a crítica comunista da época. No entanto, ao contrário desses últimos, reservou lugar central em seu método para a análise formal. Sendo assim, a escrita de Cyro coloca em crise os esquemas binários ainda dominantes na análise acadêmica da crítica dos anos 1950. Em termos de método, mobilizamos alguns pressupostos dos estudos de recepção, tais como os apresentou Janet Staiger. Dessa forma, buscamos analisar os princípios gerais, históricos e compartilháveis, implícitos no método praticado por Cyro. Além disso, nos valemos do conceito de campo de Pierre Bourdieu com o fim de descrever as divisões dominantes entre a crítica da época.
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Venancio, Rafael Duarte Oliveira. "Efeitos sonoros enquanto fala audiovisual: Análise de Gerald McBoing-Boing à luz do §528 das Investigações Filosóficas." C-Legenda - Revista do Programa de Pós-graduação em Cinema e Audiovisual 1, no. 24 (July 18, 2011): 126. http://dx.doi.org/10.22409/c-legenda.v1i24.26209.

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Abstract:
Dentro da produção da UPA, estúdio que buscou rivalizar esteticamente com os preceitos da Disney no cinema de animação nos anos 1950, Gerald McBoing-Boing é a personagem mais emblemática, estrelando quatro curtas de animação que representam os preceitos do estúdio. No entanto, o mote narrativo de McBoing-Boing é que ele não se comunica com sons, mas sim por efeitos sonoros, e se fazendo entender. Para entender quais são as possibilidades linguísticas desse uso sonoro e como ele não nos aparece enquanto algo surreal, analisaremos tal representação à luz da segunda filosofia de Ludwig Wittgenstein, cuja obra-chave são as Investigações Filosóficas. Concentrando no §528, o objetivo é mostrar como McBoing-Boing se encaixa em um fenômeno language-like, representando um ponto central na crítica estética da UPA.
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Cardenuto, Reinaldo. "A escrita da História no cinema de Leon Hirszman. Um comunista diante das contradições do movimento operário (1979-1981)." Cinémas d’Amérique latine, no. 21 (December 1, 2013): 56–67. http://dx.doi.org/10.4000/cinelatino.203.

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Mosa, Elena. "L’uso degli ambienti fisici e virtuali durante l’emergenza sanitaria." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 36–45. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.332.

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Abstract:
Il contributo si basa sui dati raccolti nel corso dell’indagine “Impatto della Pandemia sulle Pratiche Didattiche e Organizzative delle Scuole Italiane nell’Anno Scolastico 2020/21” condotta da Indire su un campione statisticamente rappresentativo. La survey richiama le dimensioni dei framework europei DigCompOrg e DigCompEdu, ovvero: 1) Modalità didattiche 2) Valutazione 3) Supporti e risorse per la didattica 4) Spazi, infrastrutture e tecnologie 5) Formazione continua 6) Organizzazione e leadership scolastica 7) Collaborazione e networking. Il rispondenti all’indagine sono stati 2.546 docenti variamente distribuiti sul territorio nazionale e rappresentativi della scuola primaria, secondaria di I e di II grado. Nello specifico, l’articolo intende approfondire i risultati relativi alla dimensione “spazi, infrastrutture e tecnologie” con l’obiettivo di analizzare l’uso degli spazi scolastici interni ed esterni all’edificio anche in modalità integrata e potenziata dagli ambienti on line. Come è noto, gli spazi e le infrastrutture tecnologiche hanno ricoperto un ruolo fondamentale durante la pandemia. I primi, perché sono risultati essenziali al fine di garantire il distanziamento sociale minimo nel rispetto dei provvedimenti sanitari emanati dal CTS. Le infrastrutture e le tecnologie, inoltre, si sono rivelate essere la conditio sine qua non per garantire le attività didattiche nei vari assetti: in presenza, online o a classi ibride. Assicurare un device a tutti, disporre di connessioni sufficientemente robuste da consentire molteplici accessi in contemporanea (a casa, come a scuola) sono state alcune delle principali sfide fin dai primi giorni di lockdown. Al perdurare dell’emergenza sanitaria e dei relativi provvedimenti necessari al contingentamento della diffusione del virus, si sono poste anche questioni legate alla disponibilità di ambienti domestici dedicati per consentire il corretto svolgimento delle attività didattiche. Ambienti che, non di rado, risultavano inidonei se, ad esempio, dovevano essere condivisi con altri fratelli o sorelle o con i genitori in smart working. I patti educativi di comunità sono stati richiamati nel Piano Scuola 2020/21 al fine di incoraggiare collaborazioni virtuose tra scuola e territorio e rafforzare l’alleanza educativa, civile e sociale tra le scuole e le comunità educanti, anche in relazione al quadro di complessità generato dalla pandemia. Il Piano 2020/21 specifica, tra i vari obiettivi, la messa a disposizione di altre strutture o spazi, come parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei, per svolgere attività didattiche complementari a quelle tradizionali. Si è pertanto inteso indagare la tipologia e la frequenza di utilizzo di ambienti diversi dall’aula scolastica e le motivazioni che hanno sotteso a tali scelte. Il contributo intende fornire una sintesi e una riflessione critica a partire dai dati emersi dal questionario.
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Cerkvenik, Mojca. "LETTERATURA E CINEMA: L’UTILIZZO DEL FILM NELLA DIDATTICA DELLA LETTERATURA ITALIANA." Folia linguistica et litteraria XI, no. 30 (2020): 355–73. http://dx.doi.org/10.31902/fll.30.2020.20.

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Abstract:
Il cinema rappresenta una delle forme narrative più coinvolgenti, soprattutto per lo studente formatosi in costante contatto con una cultura prevalentemente visiva. Sfruttare l’esperienza e le capacità dello studente relative alla fruizione di messaggi audiovisivi per fare leva sulla motivazione è un passaggio decisivo nella predisposizione e nell’applicazione di percorsi didattici nell’ambito dell’educazione letteraria. Il presente articolo si propone pertanto di illustrare la rilevanza, i motivi e l’utilità dell’utilizzo del cinema nell’insegnamento della letteratura, proponendo percorsi e metodi alternativi rispetto alla didattica tradizionale, che prevedono l’accostamento di testi letterari e filmici afferenti al panorama culturale italiano ed esplorano le rappresentazioni e gli immaginari che ne scaturiscono, incoraggiando l’avvicinamento a testi e mezzi espressivi in forme diverse, sia come oggetto di studio sia come opere di piacevole lettura e visione.Le proposte didattiche formulate sono incentrate sulla scoperta congiunta dei tratti formali ed estetici di opere letterarie e cinematografiche con l’intento di individuare ed evidenziare elementi comuni, variazioni e scambi. A una visione passiva del testo filmico si sostituisce una fruizione attiva ed è in questa prospettiva che si delinea la finalità primaria dello studio di testi letterari e cinematografici: accrescere la consapevolezza critica e la capacità di decodificazione linguistica nonché il livello del gusto estetico, affinché lo studente, lettore ma anche spettatore, sia capace di scelte libere e autonome nell’universo dei messaggi audiovisivi in cui si trova immerso nella società contemporanea.
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Coen, Carlo. "“Chist’ è ‘o paese d’ ‘o sole”. La rappresentazione di Napoli in Rossellini e Martone." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 52, no. 2 (February 26, 2018): 566–81. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818757192.

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Abstract:
La rappresentazione di Napoli nel cinema ha utilizzato spesso numerosi luoghi comuni. Tuttavia, piuttosto che facile stereotipo, è talvolta divenuta un complesso sistema di simboli, di carattere storico e filosofico. È il caso del rosselliniano Viaggio in Italia (1953), nel quale vengono contrapposte la civiltà della “toga” e quella del “vestito cucito”. Napoli diviene un personaggio che interagisce con Alex e Katherine Joyce, venuti dal Nord a confrontarsi con le profondità della civiltà mediterranea. Napoli è anche il luogo delle scene finali de Il giovane favoloso di Mario Martone, nelle quali Leopardi si confronta con la città e ciò che essa simboleggia. Napoli occupa una posizione centrale, come luogo al contempo reale e letterario-narrativo, in tutte le opere di Martone e ha contribuito ad ampliare le prospettive del regista proprio per la sua natura di città-simbolo. L’aspetto sonoro gioca un ruolo decisivo: vengono esaminati i testi di alcune canzoni della tradizione e l’uso il dialetto napoletano per ribadire ciò che Napoli ha significato per gli autori presi in considerazione. L’analisi di alcuni passaggi dei testi de L’amore molesto esplora in profondità la “napoletanità” dei due autori, intesa come rapporto con i luoghi della città.
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De Freitas, Ricardo Olivaira. "MÍDIA AUTÓCTONE E INCLUSIVA EM PERIFERIAS URBANAS E [SUB]URBANAS: ALGUMAS CONSIDERAÇÕES ACERCA DE PESQUISAS EM COMUNICAÇÃO COMUNITÁRIA." A Cor das Letras 14, no. 1 (February 22, 2017): 125. http://dx.doi.org/10.13102/cl.v14i1.1454.

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Abstract:
Considerando o fenômeno de visibilização de iniciativas de comuni- cação popular e comunitária, o texto ora apresentado aborda os métodos e as técnicas utilizadas na pesquisa acerca dos processos de comunicação e das interações sociais destes resultantes, a partir do lugar ocupado pelas mídias audiovisuais (vídeo, TV comunitária e cinema de rua) para o desempenho das identidades minoritárias e suas expressões no Brasil. Para tanto, analisa a reincidência de produções que tomam o debate sobre o minoritário e periférico como tema central, constituindo o campo das mídias radicais alternativas, com base nos novos movimentos e nas ações que têm encontrado na mídia (grande mídia e mídias radicais alternativas) importante suporte para desenvolvimento de novas expressões e alianças político-sociais entre democracia, terceiro setor, sociedade civil e grupos ideologicamente minoritários - elaborando, assim, novos modos de representação contra-hegemônicos, com a promoção de políticas públicas e/ou culturais para a inclusão social. Investiga, portanto, a apropriação e utilização de recursos de mídia audiovisuais por grupos e comunidades ideologicamente minoritários, no almejo de alcançarem reconhecimento junto à esfera de visibilidade pública e, por extensão, à esfera pública política, a partir da análise e da elaboração de uma cartografia das iniciativas de comunicação popular e comunitária desenvolvidas na peri- feria de Salvador.
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Trifone, Maurizio. "Dizionari, sinonimia e marche d’uso." Italianistica Debreceniensis 25 (March 29, 2020): 108–22. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2019/5557.

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Abstract:
La straordinaria ricchezza della lingua italiana non sempre viene adeguatamente valorizzata dai dizionari. Nell’epoca della digitalizzazione del dizionario continuano a sopravvivere procedimenti definitori che andrebbero ormai messi al bando. I participi presenti o passati che abbiano anche funzione di aggettivo (per es. nascente) sono talvolta definiti con la formula «Nei significati del verbo». I nomi deaggettivali indicanti qualità, condizione o stato (per es. ordinarietà) sono spesso definiti con la formula “l’essere + aggettivo di base (ordinario)”. Queste definizioni, la cui valenza informativa è pressoché nulla, non rendono certo un buon servizio al lettore. Del tutto diversa è l’impostazione di un dizionario dei sinonimi, che deve cercare di orientare il lettore nel dedalo delle possibili alternative lessicali con l’intento di aiutarlo a trovare i termini più adatti per esprimere le diverse sfumature di uno stesso concetto. La ricerca delle equivalenze semantiche diventa in tal modo una scoperta delle differenze, più o meno rilevanti, che esistono tra una parola e l’altra. Di essenziale importanza a tale riguardo è la funzione delle marche d’uso: la distinzione tra parole fondamentali, parole di alto uso, parole di alta disponibilità e parole comuni, utilissima in molti ambiti, non è di grande aiuto per uno scrivente interessato a informazioni di carattere stilistico. La classificazione per fasce di frequenza non ci avverte per es. che volto è di registro più elevato rispetto a faccia, autovettura è di registro più formale rispetto a macchina, cinematografo nel senso di ‘sala cinematografica’ è antiquato rispetto a cinema.
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Lestari, Nurul Sukma. "ROTI GAMBANG, ACCULTURATION BREAD FROM BETAWI." Journal of Indonesian Tourism, Hospitality and Recreation 3, no. 1 (April 28, 2020): 40–48. http://dx.doi.org/10.17509/jithor.v3i1.23468.

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Abstract:
ABSTRAKTujuan dari penelitian ini adalah untuk mengetahui sejarah dari Roti Gambang, keunikan dan cara melestarikan keberadaan roti ini. Pemilihan roti gambang disebabkan karena roti ini adalah makanan traditional khas Betawi. Metode yang digunakan adalah metode kualitatif dengan pendekatan studi literatur. Hasil yang diperoleh dari penelitian ini adalah Roti Gambang berasal dari era kolonial. Keunikan roti ini adalah bentuknya yang persegi yang mengadopsi bentuk salah satu alat musik dari Gambang Kromong, yaitu Gambang serta penggunaan kayu manis dan gula merah. Roti ini mencapai popularitasnya pada akhir 1980-an dan 1990-an. Roti Gambang sudah mulai dijual di toko makanan yang ada di jaringan bioskop terbesar di Indonesia dan sudah tersedia juga di salah satu gerai Starbuck Comunnity Store di Jakarta. Disarankan untuk menjaga keberadaan Roti Gambang karena roti tersebut memiliki nilai sejarah dan terpilih menjadi salah satu roti paling enak di dunia berdasarkan CNN. Kata Kunci : Betawi, Nilai Sejarah, Roti GambangABSTRACTThe purpose of this research is to find out the history of Roti Gambang, the uniqueness and how to preserve the existence of this bread. Roti Gambang has been chosen because it's a traditional bread from Betawi. A qualitative method with a literature study approach used in this research. The results from this research are the bread originating from the colonial era. The uniqueness is a square shape that adopts the shape of Gambang, the musical instruments from Gambang Kromong and the use of cinnamon and brown sugar. Reached the popularity in the late 1980s and 1990s. The Bread is available at food stores in the largest cinema chain in Indonesia at one of the Starbuck Community Store outlets in Jakarta. It's recommended to maintain the existence of the Roti Gambang because of historical value and it was chosen to be one of the most delicious bread in the world based on CNN. Keywords: Betawi, Historical Value, Roti Gambang
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Bastos, Maria Teresa, and Maria Guiomar Ramos. "Entre fotografia e cinema: Ruy Santos e o documentário militante no Brasil dos anos 1940." Rebeca - Revista Brasileira de Estudos de Cinema e Audiovisual 2, no. 1 (July 25, 2016). http://dx.doi.org/10.22475/rebeca.v2n1.70.

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Abstract:
Ruy Santos (1916-1989), fotógrafo e cineasta, dirigiu filmes de ficção e documentários, é um dos expoentes do cinema militante de esquerda brasileiro, surgido nos anos 1940, permitindo o cruzamento explícito entre cinema e ideologia que, de alguma maneira, antecipou e contribuiu para a exponência do cinema engajado posterior. Carioca e comunista, Ruy Santos tem um grande atuação também como fotógrafo. Foi preso pela Polícia Política Brasileira em 1948 e teve a maior parte de sua produção fotográfica apreendida, material que se encontra preservado hoje pelo Arquivo Público do Estado do Rio de Janeiro. Já no início de seu percurso profissional funda, em 1945, com Oscar Niemeyer e João Tinoco de Freitas, uma produtora ligada ao Partido Comunista Brasileiro, a Liberdade Filmes, produzindo três documentários: Comício: São Paulo a Luís Carlos Prestes, (1945), Marcha para a democracia, (sobre as viagens de Prestes pelo Brasil) (1945) e 24 anos de luta, (sobre a história do PCB) (1947). O primeiro deles é motivo de análise deste artigo.
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"Osservatorio Italiano: Leggi, regolamenti e decreti statali." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 3 (September 2009): 251–77. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-003019.

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Abstract:
Osservatorio italiano Leggi, regolamenti e decreti statali1. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28.5.2009 - Proroga dello stato di emergenza per la prosecuzione delle iniziative inerenti agli insediamenti di comunitŕ nomadi nel territorio delle Regioni Campania, Lazio e Lombardia ed estensione della predetta situazione di emergenza anche al territorio delle Regioni Piemonte e Veneto2. Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 1.6.2009 n. 3776 - Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunitŕ nomadi nel territorio della Regione Piemonte3. Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 1.6.2009 n. 3777 - Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunitŕ nomadi nel territorio della Regione VenetoCircolariCittadini comunitari Cittadinanza1. Ministero interno 15.6.2009 - Riconoscimento della cittadinanza italiana a coloro i quali ne erano stati privati per effetto delle leggi razzialiMinori2. Ministero interno 9.6.2009 - Linee attuative della Direttiva sulla gestione della presenza dei minori romeni non accompagnati o in difficoltŕ presenti sul territorio italianoCittadini extracomunitariAssistenza sanitaria3. Ministero lavoro, salute e politiche sociali 16.4.2009 n. 8489 - Assistenza sanitaria in Italia ai titolari di permesso di soggiorno che svolgono regolare attivitŕ lavorativaDocumenti di viaggio4. Ministero interno 19.3.2009 - Attendibilitŕ e valore delle correzioni e degli aggiornamenti apportati sui passaporti ordinari albanesi e cinesi. Risposta a quesitiIngresso5. Ministero interno 25.6.2009 - Istanze di nulla osta per ricerca scientifica ai sensi dell'art. 27 ter d.lgs. n. 286/98Ricongiungimento familiare6. Ministero interno 8.5.2009 - Nuove disposizioni in materia di ricongiungimento familiare ai sensi dell'art. 29 del testo unico immigrazione, come modificato dal d.lgs. n. 160 del 3.10.2008. Rinnovo del permesso di soggiorno di genitori ultrasessantacinquenni. Assicurazione sanitaria7. Ministero interno 19.5.2009 n. 2497 - Istanze di nulla osta di ricongiungimento familiare ai sensi dell'art. 29 del testo unico immigrazione presentate su modello cartaceoSoggiorno8. Ministero interno 8.5.2009 - Permesso di soggiorno per motivi di attesa occupazione. DurataDocumenti1. ASGI ed altre Associazioni - Esposto alla Commissione europea ed altri contro i respingimenti in Libia del maggio 2009
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BARRANQUERO TEXEIRA, Encarnación. "ANTICOMUNISMO EN EL NO-DO. La continua elaboración del enemigo." Antropología Experimental, no. 18 (September 17, 2018). http://dx.doi.org/10.17561/rae.n18.m01.09.

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Abstract:
En este artículo pretendemos investigar los contenidos sonoros y las imágenes de los noticiarios que eran exhibidos antes de las películas en los cines españoles, ya que son una fuente de gran interés para el conocimiento de la propaganda, la censura y la vida cotidiana durante el franquismo y la Transición. El enemigo comunista tomaba diversas formas (sovietismo, revueltas, huelgas y hasta liberalismo) y evolucionaba a lo largo de los años, pero estuvo siempre presente, como estrategia propagandística y como expresión de la naturaleza del régimen.
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Dias, Rebecca Ferreira. "Perseguidos pela Nação, exaltados pelo Cinema." Em Tempo de Histórias 1, no. 37 (December 3, 2020). http://dx.doi.org/10.26512/emtempos.v1i37.34001.

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Abstract:
Este artigo tem como objetivo identificar as representações do comunismo no filme português A Revolução de Maio, dirigido por António Lopes Ribeiro - o cineasta do regime - e lançado em 1937. Financiado diretamente pelo Secretariado de Propaganda Nacional (SPN) em comemoração aos dez anos da revolução de 28 de Maio de 1926, que instaurou a Ditadura Militar, fora um dos dois únicos filmes considerados essencialmente de propaganda produzidos no regime. A Revolução de Maio conta a história de César Valente, português e comunista que volta clandestinamente do exílio a fim de realizar uma Revolução em Portugal. Entretanto, ao encontrar as melhorias realizadas pelo Estado Novo, o protagonista se transforma em adepto do regime e as ideias comunistas são por fim derrotadas.
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Stabile, Silvia. "Il diritto di seguito nel mercato dell'arte contemporanea." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (August 2017). http://dx.doi.org/10.3280/edt1-2017oa5148.

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Abstract:
Oggi il mercato dell'arte contemporanea è sempre più globale e si assiste ad una crescente delocalizzazione delle vendite verso Paesi in cui il diritto di seguito non è previsto dalla legislazione nazionale. L'articolo affronta le origini del diritto di seguito (droit de suite) in Francia, alla fine del 1800, la sua introduzione, a livello internazionale, con la Convenzione di Berna e, infine, nei Paesi dell'Unione Europea con la Direttiva 2001/84/CE. L'articolo inoltre descrive, in sintesi, il quadro normativo relativo al diritto di seguito in Italia, distinguendo tra mercato dell'arte primario e secondario, per poi affrontare la proposta di riforma della legge sul diritto d'autore della Repubblica Popolare Cinese e i più recenti dibattiti all'interno della comunità dell'arte degli Stati Uniti d'America. In conclusione, è presentata una soluzione alternativa per gli artisti di quei Paesi che non riconoscono il diritto di seguito: la previsione contrattuale della royalty nell'accordo con l'artista per ogni rivendita delle sue opere d'arte.
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Lazzari, Laura. "Identità e alterità nel romanzo "Amiche per la pelle" di Laila Wadia." altrelettere, November 26, 2014. http://dx.doi.org/10.5903/al_uzh-25.

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Abstract:
L’articolo si concentra sugli aspetti identitari e sulla rappresentazione dell’alterità nel romanzo di Laila Wadia, "Amiche per la pelle". Nell’immaginario edificio di Via Ungaretti a Trieste, dove è ambientata la vicenda, convivono diverse tipologie di personaggi appartenenti a varie nazionalità: italiana, albanese, bosniaca, cinese e indiana. Il pluralismo e la diversità che caratterizzano i protagonisti offrono una descrizione complessa degli stranieri che non sono definiti in modo fisso e stereotipato, bensì come personalità ibride, multiculturali e in continua evoluzione. Nel testo sono approfonditi gli aspetti che definiscono l’identità multipla dei personaggi principali, le tappe e le difficoltà riscontrate nel lungo processo d’integrazione nella società italiana (l’apprendimento della lingua e dei costumi locali, la difficoltà nel trovare un alloggio e un lavoro adeguati, il razzismo e i pregiudizi di cui sono vittime, ma anche la solidarietà dimostrata da parte di alcuni italiani). Sono ugualmente analizzati i pregiudizi e i luoghi comuni attribuiti agli stranieri da parte degli abitanti nativi e lo sguardo degli immigrati nei confronti della loro nuova patria.
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Cora, Delia. "Propaganda politică pentru și în timpul naționalizării comuniste / Political propaganda during and for communist nationalization." Analele Banatului XXII 2014, January 1, 2014. http://dx.doi.org/10.55201/luwq5110.

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Abstract:
International political realities after World War II placed Romania in the sphere of Soviet domination. Under the guidance of Moskow, Romanian Communists would trigger the right to build socialism by imposing Stalinist-leninist ideology. The enforcement methods were similar to the Soviet ones: repression and persuation.To convince the public and sometimes even themselves to the righteousness of the measures taken, the Communists had developed a monstrous propaganda under the assault of which did not escape any compartment of the Romanian society. The development and optimisation of the propaganda had evolved in parallel with the Organization and functioning of the PCR., as the only political force with decision making power in the Romanian state. In Communist political concept, the propagandistic eort was consubstantial to the governing act. The entire system worked in the same way as propaganda worked: the lies, misinformation, wild exaggerations, the manipulations were practiced by the communist propaganda. The most used means to indoctrinate Romanian society were censorship, control of information sources and propaganda people who were trained in party schools. Media, art, cinema, education, culture in general, were used by the Communist regime in Romania in achieving this goal: an egalitarian society in which the new man had to have a high level of political and ideological work, and to engage in a highly revolutionary spirit. The physical basis of society organized on the ideas of the scientific realism was provided by a centralized and industrialized economy, planned by the state. One of the great political battles on the imposition of social egalitarianism was confiscation of private property in any form:-producing industry, trade, banks, or agriculture. The first infamous attack was on 11 June 1948 when the industry was nationalized. Propaganda apparatus, massive and tentacular, had the mission to convince the population about economic necessity and political meanings of particular "historical act of 11 June 1948". This political pillage was presenting as being the moment when the working class had been released from the bondage of oppressive exploitative capitalist class. The merit was of course of the unique party vanguard of the working class. The exploitation of man by man being removed, the prospects of universal happiness and well-being were provided, but the class struggle continued. The enemies of communism were everywhere, they had to be denounced and eliminated. rough the work of clarification from man to man through the press, radio or any other source of information, Communist propaganda had proliferated terror, fear, hatred and slavery physically and mentally. Only by appropriating some slogans like: revolutionary vigilance, class struggle, saboteurs exposure, responsibility towards people, ocks, overruns in production plans, severe savings or voluntary work the political victory of 11 June 1948 nationalization could be defended and strenghtened. Like the other great victories of Communists in their struggle to impose totalitarian Stalinist invoice system, the nationalization of producing private property received the entire, institutional, propagandistic political mobilization of state party, both at central level and at the local level
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