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Journal articles on the topic 'Comprensione delle Emozioni'

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De Stasio, Simona, Caterina Fiorilli, Carlo Di Chiacchio, and Maria Cristina Rappazzo. "Comprendere e descrivere l'altro: uno studio sulla comprensione delle emozioni e sul lessico psicologico del bambino." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (May 2011): 149–60. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-001011.

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Abstract:
Un rilevante numero di studi mostra una relazione tra l'utilizzo nel bambino di termini psicologici nelle conversazioni e la comprensione di stati interni. Sono stati oggetto di studio in un gruppo di 120 bambini tra i 6 e i 9 anni l'utilizzo di linguaggio sugli stati interni e la comprensione emotiva. La comprensione emotiva č stata valutata con il Test sulla Comprensione delle Emozioni, mentre l'uso del linguaggio riferito a stati interni č stato valutato con il compito di Mind-Mindedness. I risultati hanno evidenziato delle differenze significative in bambini di etŕ diverse rispetto alla comprensione delle emozioni e all'uso di termini psicologici nella descrizione del miglior amico. Il linguaggio sugli stati interni non č risultato correlato al livello di comprensione delle emozioni. Agli autori sembra possibile ipotizzare che l'utilizzo del linguaggio sugli stati interni possa essere indipendente dalle capacitŕ dei bambini di rappresentare gli aspetti psicologici propri ed altrui.
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Narzisi, Antonio, and Filippo Muratori. "Empatia e Teoria della Mente nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo: le persone con autismo possono riconoscere le emozioni?" QUADERNI DI GESTALT, no. 2 (May 2012): 101–12. http://dx.doi.org/10.3280/gest2011-002011.

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Abstract:
Le persone con autismo possono riconoscere le emozioni? Questa domanda č il focus del lavoro. I risultati del nostro studio mostrano prestazioni deficitarie nelle prove verbali di Teoria della Mente ma non in compiti di Teoria della Mente contestuale, ovvero nella comprensione dei contesti emotivi, suggerendo che la presenza di spunti contestuali č di aiuto per il riconoscimento delle emozioni in bambini con autismo. Questi dati sono stati brevemente discussi attraverso la teoria dell'isomorfismo interpersonale (Psicologia della Gestalt); la teoria della simulazione incarnata (embodied simulation di Gallese); e la teoria del confine di contatto (psicoterapia della Gestalt). Inoltre l'elaborazione locale dell'informazione (livello sistematizzante) non č considerata un ostacolo per l'elaborazione globale/gestaltica dell'informazione e per il riconoscimento delle emozioni ma piuttosto come un segno di neuro-diversitŕ.
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Micotti, Sara. "Un setting tra diritto ed emozioni: la consulenza tecnica nelle separazioni giudiziali." INTERAZIONI, no. 2 (February 2013): 73–83. http://dx.doi.org/10.3280/int2012-002007.

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Abstract:
In questo articolo l'autrice s'interroga sul lavoro dello psicoterapeuta psicoanalitico della famiglia, quando č chiamato dal giudice a svolgere una consulenza tecnica nelle separazioni giudiziali. Le sedute non si limitano alla registrazione puntuale dei fatti (quale testimonianza), ma diventano un ascolto teso alla ricerca e alla comprensione del significato relazionale degli stessi, nella prospettiva di una mentalizzazione conoscitiva e al tempo stesso trasformativa, obiettivo richiesto dal quesito del Giudice. Viene evidenziato come l'intervento possa aiutare i figli a manifestare i propri bisogni emotivi e i genitori a leggerli. Se il lavoro si svolge sia a livello conoscitivo, sia a livello fantasmatico - anche attraverso i test carta e matita e la tecnica del "disegno congiunto della famiglia" - esso puň attivare nei protagonisti la "capacitŕ di sorprendersi" (Winnicott, 1968; Schacht, 2001; Bolognini, 2001). Le vignette cliniche dell'autrice cercano di mostrare come siano possibili aperture di senso e movimenti verso la consapevolezza delle emozioni in famiglie con figli bambini, preadolescenti, adolescenti.
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Miglioli, Claudio. "Il setting incarnato: l'apporto delle neuroscienze alla comprensione della relazione terapeutica." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 37 (September 2022): 58–75. http://dx.doi.org/10.3280/eds2022-037005.

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Abstract:
Winnicott osserva che non si può localizzare la mente nel cervello. Si può allora supporre che sia tutto il corpo a pensare? Le neuroscienze ci aiutano a compren-dere come questo avvenga attraverso uno studio non riduttivo del cervello. In questo articolo si pone particolare attenzione a quelle modalità inconsce, radica-te nello psiche-soma, che rendono significativa la comunicazione tra paziente e terapeuta (identificazione proiettiva, sintonizzazione, enactment). Il setting viene inteso come una sorta di "omeostasi" che assicura il permanere e lo svilupparsi della relazione, tenendo anche conto del contesto esterno. Il Covid, ad esempio, mutando le consuete regole formali del setting, ha messo in evidenza come la fun-zione prioritaria del terapeuta sia quella di mantenere sempre il filo della rela-zione, assicurandone la sopravvivenza e la vitalità. Il setting viene anche inteso come l'ambiente di holding che include la personalità del terapeuta. Una parte significativa è dedicata all'enactment, inteso come un modo in cui le emozioni dissociate chiedono udienza, potendo essere elaborate solo con il profondo coin-volgimento emotivo di entrambi i componenti della coppia terapeutica.
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Testa, Ferdinando. "Quando Perseo incontra Medusa: psicosi e relazione." STUDI JUNGHIANI, no. 51 (July 2020): 113–20. http://dx.doi.org/10.3280/jun51-2020oa10106.

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Abstract:
L'autore evidenzia il rapporto tra il modello analitico junghiano e la cura delle psicosi, utilizzando la dimensione del mito e dell'inconscio collettivo. Lo scritto parte dall'esperienza effettuata all'interno di un contesto istituzionale, una struttura residenziale intermedia per la cura dei pazienti psichiatrici con gravi patologie, in cui il lavoro analitico si è confrontato sia con la dinamica relazionale paziente- terapeuta, ma anche con il sistema gruppo-istituzione. Il lavoro analitico, in tal senso, si è avvalso del patrimoniomitologico per acquisire immagini, simboli ed emozioni che hanno permesso una migliore comprensione del vissuto e del linguaggio della dimensione psicotica.
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Testa, Ferdinando. "Quando Perseo incontra Medusa: psicosi e relazione." STUDI JUNGHIANI, no. 51 (July 2020): 113–20. http://dx.doi.org/10.3280/jun1-2020oa10106.

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Abstract:
L'autore evidenzia il rapporto tra il modello analitico junghiano e la cura delle psicosi, utilizzando la dimensione del mito e dell'inconscio collettivo. Lo scritto parte dall'esperienza effettuata all'interno di un contesto istituzionale, una struttura residenziale intermedia per la cura dei pazienti psichiatrici con gravi patologie, in cui il lavoro analitico si è confrontato sia con la dinamica relazionale paziente- terapeuta, ma anche con il sistema gruppo-istituzione. Il lavoro analitico, in tal senso, si è avvalso del patrimoniomitologico per acquisire immagini, simboli ed emozioni che hanno permesso una migliore comprensione del vissuto e del linguaggio della dimensione psicotica.
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Grazzani, Ilaria, Valeria Cavioni, Veronica Ornaghi, and Alessandro Pepe. "Il Test of Emotion Comprehension (TEC): per bambini dai 3 ai 10 anni proprietà psicometriche, punteggi di riferimento e utilizzo in ambito tipico e atipico." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (December 2020): 907–27. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-003006.

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Abstract:
Il presente lavoro è finalizzato a fornire ulteriore robustezza psicometrica al Test of Emotion Comprehension (TEC), strumento standardizzato per valutare la comprensione delle emozioni in età prescolare e scolare. Lo studio esplora la struttura fattoriale e l'invarianza di genere e di età in un ampio campione di bambini del nord e del centro Italia (N = 1,478, M =755; F =723) tra i 3 e i 10 an-ni. Presenta, inoltre, nuovi punteggi normativi di riferimento con benchmark di sei mesi. L'analisi fattoriale confermativa verifica la struttura psicometrica originale del TEC. Si discutono le implicazioni del suo utilizzo nella valutazione di profili tipici e atipici, e nell'ambito della ricerca.
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Ioele, Clementina, Antonietta Caputo, and Roberto Marcone. "La comprensione delle emozioni dai 3 agli 11 anni: uno studio tra percorsi di sviluppo tipico e atipico." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (April 2017): 9–21. http://dx.doi.org/10.3280/rip2017-001001.

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9

Verdi, Vighetti Leonardo. "L'etica e la comprensione della rabbia." STUDI JUNGHIANI, no. 33 (September 2011): 11–27. http://dx.doi.org/10.3280/jun2011-033002.

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Abstract:
L'intreccio profondo tra psicologia analitica, etica ed energia psichica propone una concezione dell'etica fondata sul funzionamento per coppie di opposti. La strategia di cura fondata sulla comprensione dell'altro contiene i germi di un'etica degli opposti, che sa riconoscere il valore di ciascuno di essi. Per comprendere le emozioni profonde del paziente e i suoi orientamenti di valore, č necessario che la coppia analitica assuma consapevolmente le ragioni degli atteggiamenti del paziente anche quando sono in conflitto. L'emozione della rabbia, riversata nelanalitico dal paziente e rivissuta dall'analista, rappresenta un'esperienza emblematica, a volte al limite della comprensione, che crea nel qui ed ora un campo energetico in cui la pratica dell'etica del doppio valore diventa essenziale per continuare il percorso di trasformazione.
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D'ambrosio, Mariangela. "Educare alle emozioni: l'approccio pedagogico dell'agire emotivo." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 504–19. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9292.

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Abstract:
Il benessere emotivo ed affettivo degli individui, soprattutto dei minori, diventa uno fra gli obiettivi primari, seppur sfidante, della comunità educativa adulta che ha il compito di ripensare il proprio ruolo in un'ottica sociologicamente e pedagogicamente orientata dove le emozioni rivendicano il proprio posto al centro della relazione. Utilizzare l'approccio pedagogico dell'agire emotivo consente ai docenti e agli educatori tutti, da un alto, di ri-leggere e ri-costruire nel discente gli stili e le diverse sue modalità di apprendimento, orientando il proprio lavoro in maniera più efficace ed efficiente; dall'altro, di collettivizzare il processo conoscitivo e di acquisizione di nuovi saperi, in un rispecchiamento dinamico. Per gli insegnanti e gli educatori, focalizzarsi sulla comprensione emotiva dei propri ragazzi attraverso modalità, strumenti e attività specifiche proposte, in coerenza con gli obiettivi prefissati, diventa strumento non solo di approfondimento di tematiche umane più ampie ma anche possibilità per intercettare e prevenire condotte devianti o a rischio, e stimolare il benessere complessivo. I minori, d'altra parte, focalizzandosi sulle emozioni, diventano protagonisti attivi della loro crescita e del loro divenire, nonché del processo formativo, motivando e orientando comportamenti. Ritornare all'agire umano come agire emotivo consapevole significa, dunque, educare le giovani generazioni alla complessità societaria sia come individui che come gruppo all'interno di una comunità sia reale che virtuale.
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Velotti, Patrizia, Renata Tambelli, and Giulio Cesare Zavattini. "Relazioni ed emozioni: il contributo della teoria dell'attaccamento nella comprensione dell'amore di coppia." GROUNDING, no. 1 (November 2009): 87–101. http://dx.doi.org/10.3280/gro2009-001007.

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Capani, Alessandra, Camilla Turchet, Francesca Derme, and Francesca Orsatti. "Zattera o astronave? Un'indagine sui gruppi terapeutici online durante la pandemia Covid-19." GRUPPI, no. 1 (July 2022): 136–53. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2021oa14029.

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Abstract:
Questo articolo si propone di illustrare un'esperienza di gruppi terapeutici online nell'ambito della salute mentale durante il lockdown della prima ondata della pandemia Covid-19. Attraverso un questionario pensato e costruito appositamente per comprendere le interazioni e le emozioni sperimentate durante questi mesi in un setting gruppale alternativo al consueto, intende esplorare i vissuti di tre differenti gruppi di pazienti e degli operatori che li hanno affiancati, al fine di dare un contributo alla comprensione e al dibattito sui limiti e le potenzialità di un contesto terapeutico online. Prosecuzione di un precedente lavoro riguardante i medesimi pazienti (Capani, 2020), questo articolo si prefigge di approfondire il dibattito scientifico iniziato antecedentemente su questo setting gruppale.
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Pacciolla, Aureliano. "EMPATHY IN TODAYS CLINICAL PSYCHOLOGY AND IN EDITH STEIN." Studia Philosophica et Theologica 18, no. 2 (December 7, 2019): 138–60. http://dx.doi.org/10.35312/spet.v18i2.29.

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Abstract:
By Stein Edith: Zum problem der Einfühlung, Niemeyer, Halle 1917, Reprint der OriginalausgabeKaffke, München 1980, trad. it. Il problema dell’empatia, trad. di E. Costantini e E. Schulze Costantini, Studium, Roma 1985. Beiträge zur philosophischen Begründ der Psychologie und Geisteswissen schaften: a) Psychische Kausalität; b)Individuum und Gemeinschaft, «Jahrbuch für Philosophie und phänomenologische Forschung», vol. 5, Halle 1922, pp. 1-283, riedito da Max Niemeyer, Tübingen 1970, trad. it. Psicologia e scienze dello spirito. Contributi per una fondazione filosofica, trad. di A. M. Pezzella, pref. di A. Ales Bello, Città Nuova, Roma 1996. Was ist Phänomenologie?, in Wissenschaft/Volksbildung, supplemento scientifico al «Neuen Pfälzischen Landes Zeitung», n. 5, 15 maggio 1924; è stato pubblicato nella rivista «Teologie und Philosophie», 66 (1991), pp. 570-573; trad. it. 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Abstract:
Lo studio si è posto l'obiettivo di indagare la conoscenza delle emozioni in bambini in età scolare che hanno vissuto in condizioni di maltrattamento. Sono stati confrontati due gruppi di partecipanti: gruppo sperimentale composto da 51 bambini maltrattati (età media = 112 mesi; DS = 13,87) e un gruppo di controllo composto da 51 bambini non maltrattati (età media = 111 mesi; DS = 13,45). Vengono utilizzati differenti strumenti quali il TEC (Test of Emotion Comprehension; Pons & Harris, 2000), il racconto di una storia (Cigala, 2007), e un compito self-report per la regolazione dell'espressione emotiva. I risultati evidenziano differenze significative tra i due gruppi nei punteggi rilevati al TEC, nella regolazione emotiva e in alcune categorie del linguaggio emotivo a vantaggio dei bambini non maltrattati. Questi risultati, contribuiscono a chiarire i dati presenti in letteratura in merito alla comprensione emotiva dei bambini maltrattati.
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Barretta, Vincenzo. "La medicina emotiva e comportamentale: un nuovo paradigma per i sistemi sanitari?" Journal of Advanced Health Care, July 23, 2019. http://dx.doi.org/10.36017/jahc1907-007.

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Abstract:
I profondi cambiamenti che si stanno verificando all’interno dei sistemi sanitari sono dovuti all’invecchiamento della popolazione, alle maggiori richieste di salute e benessere nonché all’avvento delle nuove tecnologie. Le profonde trasformazioni in atto impattano sulla quotidianità degli operatori sanitari, sulla soddisfazione degli utenti e sulle scelte di manager e decisori politici. Il notevole aumento dei disturbi della sfera emotiva e comportamentale, registrato negli ultimi anni sia in termini epidemiologici che di impatto sulla clinica, appare un fenomeno ancora sottovalutato e scarsamente integrato nelle attuali conoscenze. In questo contributo sarà valutata l’utilità di un nuovo paradigma teorico allo scopo di migliorare l’efficienza dei sistemi sanitari e correlarne l’impatto con alcuni parametri in grado di influenzare lo sviluppo sociale ed economico. L’applicazione di questo paradigma può essere descritta come la possibilità di studiare la nostra salute attraverso la griglia di lettura costituita dagli aspetti emozionali e comportamentali. Tale operazione risulta gravida di conseguenze in relazione alla maggiore comprensione della correlazione tra più aree della Medicina, dell’interazione tra diversi ambiti teorici, nonché relativamente alla consapevolezza del valore e dell’entità delle connesse ricadute sociali ed economiche.
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