Academic literature on the topic 'Comportamentali'

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Journal articles on the topic "Comportamentali"

1

Frigerio, Alessandra, Elisa Ceppi, Michela Colasanto, and Massimo Molteni. "Attaccamento e problemi emotivo-comportamentali in un campione infantile di bambini maltrattati." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2010): 117–33. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-003006.

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Abstract:
L'importanza di valutare, sin dalla prima infanzia, l'associazione tra una carente e inadeguata qualitŕ delle cure materne e la manifestazione di quadri psicopatologici č ampiamente riconosciuta, alla luce dell'impatto che il maltrattamento esercita sullo sviluppo sia psichico sia biologico del bambino. Il presente studio ha investigato la presenza di problemi emotivo-comportamentali e lo stile di attaccamento in un campione di 28 bambini di un anno circa di etŕ, inseriti insieme alle loro madri in comunitŕ di accoglienza, e in un campione (N = 28) di controllo. Le madri compilavano un questionario che misura i problemi comportamentali e le competenze dei bambini (Infant Toddler Social and Emotional Assessment) e partecipavano insieme ai loro figli alla procedura Strange Situation. I bambini inseriti in comunitŕ, rispetto ai coetanei, sono stati descritti come piů problematici rispetto ai comportamenti internalizzanti, meno abili sul fronte delle competenze socio-emotive e si č visto che formavano piů frequentemente un attaccamento di tipo disorganizzato. Tuttavia, lo stile di attaccamento non č risultato un fattore capace di moderare l'associazione tra maltrattamento e problemi emotivo-comportamentali. In conclusione, lo studio fornisce un contributo alla comprensione del fenomeno del maltrattamento in una fascia d'etŕ poco investigata, verso cui promuovere tempestivamente interventi mirati a migliorare la qualitŕ della relazione madre-bambino.
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2

Luppino, Olga Ines, Gemma Battagliese, Maria Caccetta, Chiara Baglioni, Silvia Carlucci, Alessandra Mancini, Sabina Marianelli, and Carlo Buonanno. "Efficacia dei programmi di intervento cognitivo-comportamentali per i disturbi esternalizzanti in etŕ evolutiva: una metanalisi." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 31 (December 2012): 47–50. http://dx.doi.org/10.3280/qpc2012-031005.

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Abstract:
I disturbi esternalizzanti rappresentano la piu comune e persistente forma di disadattamento nell'infanzia. Proprio per questo motivo lo sviluppo di trattamenti basati sull'evidenza costituisce un'urgenza sociale. L'obiettivo del presente studio e quello di condurre una metaanalisi sistematica e quantitativa di studi randomizzati controllati finalizzati a valutare l'efficacia di programmi di intervento psicologico sui disturbi esternalizzanti in eta evolutiva. La ricerca bibliografica e stata condotta sulle banche dati PsycInfo e PsycArticles, Medline, PubMed ed EBSCO. Gli articoli sono stati selezionati e valutatati da giudici indipendenti. Dai risultati si evince che i trattamenti cognitivo comportamentali sono efficaci nel trattamento delle condotte esternalizzanti, quando invece si prendono in considerazione i comportamenti internalizzanti e la depressione materna non si evincono differenze significative tra il gruppo sperimentale trattato con interventi cognitivo-comportamentali ed il gruppo di controllo. Al fine di produrre un miglioramento del funzionamento globale i trattamenti per le condotte esternalizzanti potrebbero beneficiare di interventi diretti ai sintomi internalizzanti del bambino e alla depressione genitoriale.
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3

Carlini, Gianluca. "Una possibile riorganizzazione teorica di eventi: all'incrocio tra persone, gruppi e tempi diversi." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 15 (December 2010): 70–77. http://dx.doi.org/10.3280/eds2011-015007.

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Abstract:
Viene qui presentata l'esperienza di insegnamento/educazione all'Universitŕ di Bergamo. Si tratta di una narrazione che, attraverso i dieci incontri effettuati, coglie le voci del docente e dei partecipanti. Tratta anche il tema dei comportamenti del gruppo di studenti (in alcuni momenti anche 140-150 persone) che si confronta con una metodologia non tradizionale. Il lettore, quindi, si trova di fronte ad un tessuto dove la trama e l'ordito evidenziano i contenuti teorici trasmessi e le reazioni comportamentali individuali e di gruppo. Il tutto raccolto e qui esposto da due allieve del corso.
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Mainardi, Michele, Lara Zgraggen, and Chiara Balerna. "Genitori e web: il confronto con l'uso della rete da parte dei figli minorenni." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (June 2010): 43–59. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-002004.

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Abstract:
Lo studio dei comportamenti a rischio e dei fattori concorrenti attesta il concorso di piů variabili nell'assunzione da parte dei minori di un atteggiamento consapevole e sicuro nei confronti delle attivitŕ online e offline al computer ed una diffusa reticenza dei soggetti indagati, 750 ragazzi e ragazze di etŕ compresa fra gli 8 e i 16 anni, nel segnalare a qualcuno (amici, docenti o familiari) fatti insoliti, disturbanti o non graditi, accaduti loro nel web. La consapevolezza dei rischi legati alla rete sembrerebbe avere un impatto rilevante sui comportamenti nel web ma č soprattutto la compresenza di taluni fattori d'influenza (l'informazione, la presenza di regole, la frequenza d'uso e l'ubicazione del PC) ad incidere significativamente sull'espressione di forme comportamentali piů o meno caute e sicure.
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5

Graziani, Pierluigi. "L'alcolismo giovanile e le terapie comportamentali e cognitive." PSICOBIETTIVO, no. 3 (January 2016): 33–52. http://dx.doi.org/10.3280/psob2015-003003.

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6

Confalonieri, Emanuela, Chiara Ionio, and Maria Giulia Olivari. "Eventi traumatici in adolescenza: Risposte psicologiche e comportamentali." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (August 2013): 87–99. http://dx.doi.org/10.3280/mal2013-002005.

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7

Ortelli, Valentina. "Il caso di Viola "insolente e sbruffoncella": un percorso psicoterapeutico multimodale tra lavoro con la bambina e intervento sulla genitorialità." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 46 (July 2020): 135–56. http://dx.doi.org/10.3280/qpc46-2020oa10165.

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Abstract:
Il caso clinico presentato è quello di Viola, una bambina di 7 anni con difficoltà comportamentali. Sebbene le manifestazioni non siano severe, non soddisfano, infatti, la diagnosi di disturbo oppositivo-provocatorio, interferiscono sul clima familiare e compromettono il funzionamento scolastico. Vi è un secondo aspetto, inizialmente non esplicitato dai genitori in chiave patologica, che riguarda l'enuresi notturna; tale problematica limita le possibilità di esplorazione del mondo extra-familiare ed è proprio quando emerge la possibilità di fare esperienze con i coetanei, che diventa necessario inserirla tra gli obiettivi terapeutici. In ottica cognitivo-evolutiva e costruttivista, in fase di valutazione è prioritario comprendere il significato interno del sintomo e svelarne la funzione relazionale. Nel caso di Viola è emerso come i comportamenti provocatori fossero il tentativo di controllare in maniera coercitiva gli adulti di riferimento e l'enuresi può essere visto come il sintomo per assicurarsi la prossimità del genitore. Il lavoro clinico è stato favorito da un'ottima collaborazione da parte della coppia genitoriale e buona parte della terapia si è focalizzata su di loro. Grazie alla ricostruzione degli ABC comportamentali in seduta e alla graduale aggiunta di sfumature cognitive ed emotive, i genitori hanno potuto cogliere la funzione relazionale del sintomo e avvicinarsi al mondo emotivo della figlia. L'intervento con la bambina, svolto in parallelo, è stato indirizzato ad una migliore gestione delle proprie emozioni e un lavoro di mentalizzazione in terza persona, finalizzato ad una crescente consapevolezza degli stati mentali altrui.
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Valentino, Gennaro. "Simulazione e dissimulazione a sostegno di politica e amore sullo sfondo della trattatistica del Cinquecento." Lingüística y Literatura 42, no. 80 (July 30, 2021): 12–28. http://dx.doi.org/10.17533/udea.lyl.n80a01.

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Abstract:
Si propone l’analisi di due costituenti rinascimentali ben approfonditi nella precettistica e trattatistica del Cinquecento: la simulazione e dissimulazione. Attraverso lo studio di alcuni trattati precettistici, riflettiamo non solo sul fatto che nel Cinquecento queste pratiche comportamentali fossero riconducibili alla sfera dell’esteriorità, ma ragioneremo anche sul fatto che esse, mutuate dalla politica, si riversassero nella vita privata dell’individuo aiutandolo a raggiungere la «felicità amorosa», per dirla come Piccolomini. Si tenta di tracciare il fil rouge che collega gli scritti politici di Machiavelli e Guicciardini con La Raffaella, di Piccolomini, mettendo in luce gli obbiettivi conseguibili attraverso l’uso di tali pratiche comportamentali.
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Pitariu, Horia, Coralia Sulea, Cătălina Zaborilă, and Laurențiu Maricuțoiu. "Justiția organizațională si afectivitatea negativă: o metaanaliză a relației acestora cu comportamentele contraproductive." Psihologia Resurselor Umane 6, no. 1 (January 21, 2020): 34–46. http://dx.doi.org/10.24837/pru.v6i1.345.

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Abstract:
În cadrul articolului de față s-a efectuat o metaanaliză pe 21 studii empirice incluzând 5678 participanți din 23 de esantioane independente cu o medie de 276,86 subiecți pe esantion. Au fost investigați predictori individuali si organizaționali aferenți comportamentului contraproductiv la locul de muncă. Variabilele luate în considerare au fost: justiția organizațională (interacțională, procedurală si distributivă) si afectivitatea negativă, ca predictori ai comportamentului contraproductiv. Rezultatele indică o asociere negativă între dimensiunile justiției si comportamentele contraproductive si o asociere medie pozitivă între afectivitatea negativă si comportamentele contraproductive. Cel mai bun predictor al comportamentelor contraproductive este justiția procedurală. Afectivitatea negativă influențează direct proporțional comportamentul contraproductiv al angajatului, acesta fiind însă preponderent direcționat spre organizație si nu spre colegi. Autorii descriu implicațiile pentru cercetări ulterioare si sugestiile cu privire la comportamentul managerilor.
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10

Dallavalle, Chiara, Cinzia Novara, Carolina Messina, and Sergio Diminica. "Le forme autodistruttive di gruppo. Narcisismo e autolesionismo fra gli emo: invulnerabilitŕ percepita e ottimismo irrealistico." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (May 2011): 75–88. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-001008.

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Abstract:
La cultura(o) nasce - ma il dibattito č molto aperto - all'interno del punk rock, come una realtŕ musicale in crescente evoluzione, in grado di mixare sonoritŕ e modelli a prima vista vicini all'area punk, ma nei fatti fortemente differenziati. Nell'ultimo decennio, l'evoluzione che ha condotto ad esperienze sonore come l'ha mostrato una forte capacitŕ di aggregare gruppi e stili di vita, intessuti dai due tratti psicologici caratterizzanti: narcisismo e autolesionismo, influenzati dalla cultura musicale delloe del. La cattedra di Psicologia di comunitŕ dell'Universitŕ di Palermo ha avviato una serie di ricerche sugli stili comportamentali e la percezione del rischio nel mondo adolescenziale. La ricerca ha studiato la relazione esistente fra percezione del rischio, percezione della salute e comportamenti a rischio in un campione di 406 giovani (etŕ 13-25 anni, M: 19,93, DS: 3,58). I risultati mostrano che l'invulnerabilitŕ percepita correla con alcuni comportamenti a rischio, come l'abuso di alcol e l'autolesionismo.
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Dissertations / Theses on the topic "Comportamentali"

1

BORGIA, RICCARDO. "Comportamenti alimentari dei bambini: prospettive comportamentali e politiche." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/108768.

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Abstract:
Ridurre l’obesità infantile è una priorità della sanità pubblica Europea. Una delle azioni chiave per frenare tale epidemia è seguire sane abitudini alimentari fin dall’infanzia. L’obbiettivo di questa tesi è perciò esplorare cosa facilita e ostacola l’adozione di sane pratiche alimentari tra i bambini – da una prospettiva comportamentale e politica. La letteratura scientifica suggerisce la famiglia come uno degli ambienti più suscettibili ad influenzare i comportamenti alimentari dei bambini. Per questo motivo il primo capitolo esplora il ruolo degli adulti come modelli all’interno della famiglia. Oltre alla famiglia, anche la scuola è un ambiente chiave per promuovere sani comportamenti alimentari tra i bambini. La principale iniziativa Europea per migliorare tali comportamenti avviene infatti proprio dentro le scuole. L’effetto positivo di questo programma, dove è attuato, è ampiamente riconosciuto. Tuttavia, non tutte le scuole riescono a parteciparci. L’obbiettivo del secondo capitolo è perciò cercare l’esistenza di potenziali driver di non partecipazione da parte delle scuole. L’efficacia del programma Europeo Frutta e Verdura nelle Scuole è valutata a livello nazionale: “gli Stati Membri devono valutare lo svolgimento del programma al fine di verificarne la sua efficacia rispetto ai propri obbiettivi”. Tuttavia, questi obbiettivi seguono solo in parte ciò che viene suggerito in letteratura scientifica per valutare tali tipi di intervento. Guardando al caso dell’Italia e dell’Irlanda, il terzo capitolo confronta i report di valutazione dei due paesi con quello che viene suggerito nella letteratura scientifica e con quello che è richiesto dalla Commissione Europea.
Halting childhood obesity is a major priority of the European public health agenda. One of the key actions to tackle the obesity epidemic is following healthy eating habits since childhood. The objective of this dissertation is therefore to explore drivers and barriers affecting the adoption of healthy dietary patterns among children – from a behavioural and policy perspective. The scientific literature indicates family as one of the environments most prone to influence the children’s eating habits. For this reason, the first chapter explores the modelling role played by the adults within the household. Besides family, also school is a crucial setting to promote healthy eating behaviours among children. Indeed, the main European initiative to improve dietary habits takes place within schools. The positive effect of the scheme is widely recognised in the schools where implemented. However, not all schools succeed to take part in it. The objective of the second chapter is therefore to investigate the presence of potential drivers of school non-participation. The effectiveness of the implementation of the EU School Scheme is assessed at country level: “Member States shall evaluate the implementation of the scheme to assess its effectiveness against its objectives”. However, these objectives follow only in part what is suggested in the scientific literature for evaluating such kind of programs. Focusing on the Irish and Italian case study, the third chapter compares the evaluation reports carried out in the two countries with what is suggested in the scientific literature and what is demanded by the European Commission.
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Mastrogiorgio, Antonio <1976&gt. "Dinamiche Comportamentali dell'Esplorazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2625/1/Mastrogiorgio_Antonio_Tesi.pdf.

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Mastrogiorgio, Antonio <1976&gt. "Dinamiche Comportamentali dell'Esplorazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2625/.

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Piras, Fabrizio, and Fabrizio Piras. "La Morfologia Derivazionale: Aspetti Neuroanatomici, Cognitivi e Comportamentali." Doctoral thesis, La Sapienza, 2005. http://hdl.handle.net/11573/917156.

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5

Serafini, Silvia <1991&gt. "mobilità e determinanti comportamentali della scelta di viaggio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10580.

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Abstract:
Il presente elaborato, partendo dall’analisi della mobilità, con riferimento in particolar modo alla realtà italiana, individua le esternalità negative derivanti da un uso smodato dell’uso dei mezzi di trasporto privato. Procede ricercando i costrutti psicologici che determinano la scelta di utilizzare l’automobile ed elaborando un questionario finalizzato a rilevare le correlazioni esistenti tra i suddetti costrutti. Tale lavoro risulta utile in quanto, andando ad agire sulle determinanti che stanno alla base della scelta di utilizzare i mezzi di trasporto, è possibile implementare strategie volte ad incentivare una riduzione dell’utilizzo dell’automobile, con conseguente riduzione delle connesse esternalità negative.
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de, Vincenzi Giovanni. "Risposte comportamentali a stimoli acustici nell'Aragosta mediterranea Palinurus elephas." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6634/.

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Abstract:
Lo studio è stato effettuato su esemplari di Palinurus elephas, decapodi appartenenti alla famiglia dei Palinuridae. Tali organismi oltre ad essere importanti dal punto di vista bio-ecologico, data l’ampia distribuzione geografica e il ruolo critico che rivestono in numerose reti trofiche marine, costituiscono una risorsa commerciale considerevole in tutto il Mediterraneo. Questo studio nasce dall’assunzione che il rumore di natura antropica potrebbe avere effetti negativi sugli stock di aragoste, andando a mascherare sia il suono del fondo marino, avente un ruolo di orientamento nelle fasi larvali di molti decapodi, sia i suoni d’importanza bio-ecologica prodotti da conspecifici e non. Negli ultimi anni si sono indagati i meccanismi d’emissione acustica di Palinurus elephas dimostrando che questi stimoli sonori, chiamati Rasp (range di frequenza = 2-75 kHz), avvengono in associazione a comportamenti anti-predatoriali, ossia in tutti quei comportamenti che implicano un movimento dell’apparato antennale. Tuttavia ben poco si conosce sull’ecologia di questa specie, in particolare per quanto concerne la comunicazione intraspecifica e l’abilità di questi animali nella percezione di segnali acustici (inclusi quelli emessi da conspecifici) a diverse frequenze. Nel corso di questo studio si sono volute indagare le risposte comportamentali di questo crostaceo a suoni di diversa natura: Sweep Basso = 0.1-20 kHz; Sweep Alto = 20-80 kHz; Rasp = 2-75 kHz, desumendo la sensibilità di questa specie a spettri sonori diversi in frequenza e ampiezza. Le alterazioni del comportamento sono state monitorate e analizzate attraverso filmati audio-visivi. Nella fase sperimentale, sono state valutate 6 diverse variabili comportamentali: Distanza Percorsa, Mobilità, Velocità, Movimento, Tail Flip ed Emissioni Acustiche, al fine di evidenziare eventuali differenze significative tra i gruppi esposti a uno dei tre segnali e il gruppo di controllo.
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7

De, Laurentiis Valeria <1989&gt. "Tokyo street fashion:un'analisi delle devianze comportamentali delle subculture giovanili giapponesi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9585.

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Abstract:
L’elaborato si propone di esaminare più da vicino le devianze comportamentali dei giovani giapponesi analizzandole attraverso la nascita e l’evoluzione dello street fashion, fenomeno diffusosi nei principali quartieri di Tokyo, i cui accenni si hanno già intorno la fine degli anni Sessanta e gli inizi dei Settanta – con l’emergere delle prime gang – ma raggiungendo il massimo della popolarità intorno ai Novanta, quando lo scoppio della bubble economy e le relative conseguenze economiche mutato la struttura sociale e familiare giapponese e i valori precostituiti. Si vengono, dunque, a tracciare i fattori che contribuiscono alla nascita di comportamenti devianti da parte di una minoranza giovanile che comunica la propria ribellione sociale attraverso il modo di vestire, manifesto della propria estromissione ai modelli ideologici dalla cultura dominante. Nella prima sezione della tesi si descrivono i fattori socio-economici che influiscono sull’emergere di tale fenomeno, mentre il secondo capitolo è dedicato al concetto del kawaii e alla pink globalization: due elementi estremamente importanti perché collegati al discorso dello street fashion, in termini di diffusione e popolarità, nonché di ridefinizione delle identità del gender. Nel terzo capitolo, invece, si entra nel vivo della descrizione delle principali subculture del fashion iniziando dalle prime forme di devianza, fino all’evoluzione, alla crescita e allo sviluppo di gruppi fortemente iconici per il mondo della moda e per l’immaginario collettivo, arrivando ad attirare l’attenzione, nel giro di poco tempo, dei mass media e del mainstream. Inoltre, il capitolo interamente dedicato al complesso della Lolita e alle relative sotto forme dimostra la rilevanza di questo particolare look che diventa un vero e proprio stile di vita per numerose ragazzine giapponesi. Nell’ultima sezione dell’elaborato, infine, viene dedicata una panoramica generale alle tendenze più recenti che stanno emergendo nelle strade di Tokyo negli ultimi anni.
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8

Alberton, Ilaria <1994&gt. "PMI E PIR OLTRE I LIMITI COMPORTAMENTALI PER UNA QUOTAZIONE DI SUCCESSO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13410.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone quale analisi circa la realtà delle PMI italiane ed il loro rapporto con il mondo borsistico, rappresentato da AIM Italia. Nello specifico, la nascita di quest’ultimo nel recente 2012 ha favorito l’avvicinamento della suddetta tipologia aziendale ad un contesto, il mercato azionario, di difficile accesso in ragione di vincoli e limitazioni apparentemente insuperabili per le PMI. In questo scenario, l’attività del legislatore si è dimostrata finalizzata al sostegno dello sviluppo aziendale per il tramite della quotazione, introducendo, con la Legge di Stabilità 2017, lo strumento innovativo dei PIR. Lo studio effettuato, dunque, a fronte della constatazione di un eccessivo ricorso al canale bancario da parte delle PMI, focalizza l’attenzione sugli effetti sortiti dalla combinazione di questi due fenomeni, entrambi di ispirazione internazionale. Nel dettaglio, alla luce delle deviazioni comportamentali sofferte dalle PMI, l’elaborato offre uno studio diretto alla ricerca di un’evidenza empirica circa la relazione tra aspetti della profilatura aziendale ed andamento borsistico, tale per cui il processo decisionale ante quotazione guadagni in oggettività. La conclusiva delineazione di un modello indicativo di PMI, sulla base del campione analizzato, concretizza la possibilità di cogliere le esistenti opportunità di AIM Italia e sfruttare le agevolazioni introdotte, minimizzando l’effetto illusorio dei bias comportamentali.
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9

Pallini, Chiara <1989&gt. "Frammenti di follia quotidiana - Disagio sociale e devianze comportamentali nel cinema giapponese contemporaneo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4055.

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Abstract:
Dopo l'introduzione di alcuni dei principali problemi della società giapponese, la tesi si occuperà di descrivere come questi siano stati trattati dai registi contemporanei, presentando in particolare pellicole in cui il disagio sociale provoca nel protagonista comportamenti deviati e/o patologici.
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10

Ruffino, Milena. "Disturbi dell'attenzione selettiva nella dislessia evolutiva: evidenze comportamentali, correlati neurobiologici, neurofisiologici e genetici." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425535.

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Abstract:
Reading acquisition requires not only adequate auditory-phonological skills, but also appropriate visuo-perceptual abilities. Some studies have shown that selective attention (SA) specifically affects these abilities. Although children and adults with developmental dyslexia (DD, neurodevelopmental reading deficit) show a phonological deficit, there are a number of theories supporting a non-linguistic sensory mechanisms (Dorsal-Magnocellular pathway, D-M). The non-linguistic deficit might in principal affect a general efficient processing of perceptual stimuli when spatial and temporal signal interference are induced by near noise. Some studies have shown that in individuals with DD, the deficit in reading is significantly affected by a sub-lexical damage. It is widely assumed that the sub-lexical route requires a primary graphemic parsing process (GP; i.e., the visual segmentation of a grapheme string into its constituent graphemes) provided by SA, in addition to phonological processing, memory and grapheme-phoneme correspondences. Our studies attempted to investigate whether SA deficit, probably arised from a D-M dysfunction, could certainly have important consequences for normal reading developmental. SA deficit could selectively affect the rapid GP process necessary for an efficient phonological decoding. Precisely, a selective GP deficit might be due to a sluggish shifting of spatial (i.e., orienting and focusing processes) and temporal (i.e., engagement and disengagement processes) selective visual attention, which is a critical cognitive mechanism to support the perceptual signal processing and the noise exclusion induced by near letters. The aim of this study is to investigate the potential neurobiologcal (i.e., D-M pathway), neurophysiological (i.e., early sensory modulation from posterior parietal cortex to occipital area) and molecular (i.e., cholinergic-nicotinic receptors) basis of the SA deficit in children with DD. Our psychophysical and behavioral results coherently show that a specific spatial and temporal SA deficit, preventing an efficient GP (lead to all subsequent spelling-to-sound conversion processes), is specifically linked to a selective sub-lexical route damage (Experiments 1-6b). In dyslexics impaired in nonword reading (sub-lexical damage) the SA deficit might be linked to a neurodevelopmental deficit at D-M pathway (i.e., lower contrast sensitivity at frequency doubling illusion; Experiment 7a). In addition, an AS deficit seems to affect the signal discrimination ability and the perceptual lateral noise exclusion (Experiment 7b). Importantly, the study of lateral masking and text reading abilities confirms the potential predictive relation between spatial SA and the GP deficit in DD (Experiment 7c). Moreover, the results of visual event-related potential (ERP) study (Experiment 8) show a neurophysiological evidence of a sluggish shifting of visuo-spatial SA in dyslexics with a sub-lexical damage. Precisely, the facilitatory effect of visuo-spatial attention induced by a peripheral cue on the P1 (a early ERP of visual processing) is not present in dyslexics with a sub-lexical damage. Finally, the genetic study (Experiment 9) show that cholinergic-nicotinic receptors (i.e., polymorphism rs3827020 T/C, gene CHRNA4), affecting the intra-parietal lobe activity, might be linked to the visuo-spatial AS deficit and the specific reading deficit in DD. In sum, our results provide psychophysics and behavioral evidences of spatial and temporal SA deficit in children with DD who are impaired in nonword reading. This deficit could be the result of a neurodevelopmental dysfunction of D-M pathway. Moreover, results from the lateral masking study suggest the possible causal relation between the spatial SA deficit and the specific phonological decoding damage, potentially affected by the GP process, which is requisite for the grapheme-phoneme mapping. Finally, we provide neurophysiological (P1 component) and molecular (cholinergic-nicotinic receptors) evidences that the sluggish of visuo-spatial SA might affect the efficiency of sub-lexical route, necessary to learn to read.
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Books on the topic "Comportamentali"

1

Acuto, Massimo. Etologia dell'amore: Strategie comportamentali della passione. Torino: Marco Valerio, 2006.

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2

1959-, Bocco Silvia, ed. Etologia dell'amore: Strategie comportamentali della passione. Torino: Marco Valerio, 2006.

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3

Antonio, Pierro, ed. Le Dimensioni sociali dell'AIDS: Conoscenze, credenze, attggiamenti e tendenze comportamentali. Roma: Melusina, 1993.

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4

Tănăsescu, Antoaneta. Strategii ale comportamentului european. București: Paideia, 2003.

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5

Ionac, Nicoleta. Clima și comportamentul uman. București: Editura Enciclopedică, 1998.

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6

Il Novecento: Comportamenti borghesi. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1998.

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7

F, Goldwurm G., and Sanavio Ezio, eds. Medicina comportamentale: Saggi su un'esperienza milanese. Milano, Italy: F. Angeli, 1994.

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8

David, Daniel Ovidiu. Tratat de psihoterapii cognitive şi comportamentale. Iaşi: Polirom, 2006.

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9

Bejan, Octavian. Explicație criminologică a comportamentului criminal. Chișinău: Centrul de Prevenire și Asistență Criminologică, 2009.

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10

Lostia, Marcello. Programmazione e controllo dei comportamenti. Milano, Italy: F. Angeli, 1985.

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Book chapters on the topic "Comportamentali"

1

Tonioni, Federico. "Dipendenze comportamentali." In Psicopatologia web-mediata, 19–56. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2817-3_3.

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2

Hodgins, David C., and Nancy M. Petry. "Terapie cognitive e comportamentali." In Il gioco d’azzardo patologico, 157–74. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1538-8_12.

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3

Cattelani, Raffaella, Marina Zettin, and Pierluigi Zoccolotti. "I postumi della grave cerebrolesione acquisita: esiti comportamentali." In La riabilitazione neuropsicologica, 221–31. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2349-9_12.

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4

Roberts, Albert R., and Kenneth R. Yeager. "Segnali comuni, sintomi e risposte psicologiche alla crisi (emotive, cognitive e comportamentali)." In Gli interventi sulla crisi, 35–37. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2029-0_9.

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5

Abrams, Kenneth, and Matt G. Kushner. "Approccio comportamentale." In Il gioco d’azzardo patologico, 103–15. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1538-8_8.

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6

Villa, V., and A. Caretti. "Gli interventi psicologici: Il paradigma cognitivo-comportamentale." In Clinica psicologica dell’obesità, 105–19. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2007-8_10.

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7

Júnior, Mauro Pinheiro de Carvalho, Ana Clara Barradas Mineiro, Yasmim de Sousa Moura, Aélya Drisana Dias Gomes de Araújo, Mauriely Paiva de Alcântara e. Silva, and Carmen Luciane Souza Regis. "ALTERAÇÕES COMPORTAMENTAIS NA DOENÇA DE ALZHEIMER." In Demência em Idosos: abordagem interprofissional, 65–79. José de Freitas, PI, Brazil: Instituto Produzir, 2022. http://dx.doi.org/10.4322/978-65-84941-04-5-007.

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Júnior, Mauro Pinheiro de Carvalho, Ana Clara Barradas Mineiro, Yasmim de Sousa Moura, Aélya Drisana Dias Gomes de Araújo, Mauriely Paiva de Alcântara e. Silva, and Carmen Luciane Souza Regis. "ALTERAÇÕES COMPORTAMENTAIS NA DOENÇA DE ALZHEIMER." In Demência em Idosos: abordagem interprofissional, 65–79. José de Freitas, PI, Brazil: Instituto Produzir, 2022. http://dx.doi.org/10.4322/978-65-84941-04-5-007.pdf.

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9

Russo, V., and P. Moderato. "Comportamenti di consumo e costruzione dell’identità." In Scegliere, comprare, 139–73. Milano: Springer Milan, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1374-2_7.

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10

"Statuti confraternali italiani del tardo Medioevo: aspetti religiosi e comportamentali." In Von der Ordnung zur Norm: Statuten in Mittelalter und Früher Neuzeit, 297–309. Verlag Ferdinand Schöningh, 2010. http://dx.doi.org/10.30965/9783657767076_030.

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Conference papers on the topic "Comportamentali"

1

Peralta Gallego, Francisco Javier, Nathalia Garrido Torres, and María José Valdés Florido. "Patología dual en pacientes mayores de 12 años atendidos en USMIJ." In 22° Congreso de la Sociedad Española de Patología Dual (SEPD) 2020. SEPD, 2020. http://dx.doi.org/10.17579/sepd2020p156.

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Abstract:
OBJETIVOS Objetivo principal: analizar la prevalencia de trastorno de uso de sustancias y/o adicciones comportamentales en usuarios mayores de 12 años atendidos en la unidad de salud mental infanto juvenil (USMIJ) durante el año 2019. Objetivo secundario: analizar el perfil sociodemográfico y clínico de estos mismos pacientes. MATERIAL Y METODOS Estudio descriptivo retrospectivo. Del total de primeras consultas, de usuarios mayores de 12 años atendidos en la USMIJ durante el año 2019, por muestreo aleatorio simple, seleccionamos un total de 151. Se analiza la comorbilidad de un trastorno psiquiátrico con un trastorno de uso de sustancias (TUS) y/o con una adicción comportamental. RESULTADOS Y CONCLUSIONES Un 7.3% (n=11) presenta comorbilidad con TUS. Las sustancias más consumidas son el cannabis (63.9%) y alcohol (27.2%). El 18.2% consume cannabis y alcohol. Los diagnósticos más frecuentes son Trastorno por déficit de atención e hiperactividad (TDAH) (36.4%) y Trastorno negativista desafiante (TND) (9.1%). En función del género, TUS es prevalente en mujeres (8.9%) que en hombres (5.6%). El policonsumo es exclusivamente en mujeres. Un 7.9% (n=12) presenta adicción comportamental: 49.8% móvil, 41.5% videojuegos y 9.3% juegos online. En función del género, encontramos que la prevalencia de las adicciones comportamentales es más prevalente en hombres (11.1%) frente a mujeres (5.1%), con diagnóstico más frecuente de TDAH (16.7%) y TND (16.7%). Un 2.6% (n=4) presenta conjuntamente TUS y adicción comportamental. La presentación más frecuente fue la combinación de consumo de alcohol y adicción al móvil (75%), seguida de consumo de cannabis y videojuegos (25%). El diagnóstico más frecuente es TDAH. Conclusiones: La prevalencia de Trastorno de uso de sustancias en nuestra USMIJ es 7.3% y de adicciones comportamentales 7.9%, siendo en ambos casos la comorbilidad más frecuente trastorno por déficit de atención e hiperactividad. Estas prevalencias son inferiores a la de estudios de nuestro entorno.
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Araújo, Ana Priscila Barroso. "“MEU MAIOR MEDO É DE ME COLOCAR VULNERÁVEL PARA AS PESSOAS”: FORMULAÇÃO DE UM CASO DE ESQUIVA EXPERIENCIAL DE INTIMIDADE." In I Congresso Brasileiro de Psicologia Clínica e Social On-line. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2021. http://dx.doi.org/10.51161/rems/1673.

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Abstract:
Introdução: Em uma formulação comportamental, o foco deve estar na funcionalidade dos comportamentos analisados nos contextos em que ocorrem. A identificação de relações de contingências é o que permitirá uma boa compreensão e análise do caso, bem como futuras intervenções pertinentes. Objetivos: Dessa forma, o presente trabalho tem como objetivo a formulação comportamental de um caso clínico de uma cliente cuja queixa envolvia crises de ansiedade e dificuldades nas relações interpessoais. Material e métodos: Assim, para alcançar esse objetivo, a terapeuta buscou ensinar a cliente a vivenciar o momento presente, suas emoções, sentimentos, pensamentos e memórias, contribuindo para a redução de esquivas contraprodutivas. Ou seja, a terapeuta utilizou-se do reforçamento positivo para validar as emoções da cliente, bem como exercícios de Mindfulness (atenção plena) e metáforas com o objetivo de ensinar a cliente a expressar os seus sentimentos de maneira menos aversiva. Resultados: Desta forma, percebeu-se que, em função dos padrões comportamentais da cliente de fuga/esquiva em alta frequência, com poucos comportamentos de enfrentamento dos estímulos aversivos, a terapeuta precisou ampliar o repertório de auto-observação para que a cliente conseguisse discriminar quais são os estímulos que antecipavam as crises de ansiedade para que, assim, conseguisse alterar seus comportamentos para novas consequências, ou seja, a proposta seria que a cliente parasse de evitar a situação aversiva para que ela pudesse justamente deixar as sensações desagradáveis surgirem para que pudesse desaparecer naturalmente, proposta que era bem desafiadora para a terapeuta, considerando a rigidez e a inflexibilidade dos padrões comportamentais da cliente. Conclusão: Diante do exposto, é possível concluir, que integrando a Psicoterapia Analítico-Funcional (FAP) e a Terapia de Aceitação e Compromisso (ACT), a terapeuta gradualmente estava contribuindo para a promoção de melhorias na maneira como a cliente lidava com os eventos de sua vida.
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Artoni, Arthur, Bruno Oliveira, and Cinthyan Sachs De Barbosa. "Auxílio à Decisão no Diagnóstico do Transtorno do Espectro Autista com M-Health." In Seminário Integrado de Software e Hardware. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2020. http://dx.doi.org/10.5753/semish.2020.11315.

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Abstract:
O diagnóstico do Transtorno do Espectro Autista (TEA) é um desafio para profissionais da área médica. O TEA, uma patologia muito comum e incurável, afeta a parte comportamental, social e de comunicação do indivíduo, porém seu diagnóstico é muito difícil e feito apenas por análises comportamentais. Neste trabalho foi desenvolvida uma ferramenta m-health que utiliza aprendizado de máquina para auxílio no diagnóstico do TEA. Para isso foram utilizadas bases de dados contendo resultados da aplicação do teste AQ-10 e outras características que poderiam influenciar o diagnóstico do TEA. Algoritmos de classificação foram aplicados para gerar um modelo preditivo, com o uso da SVM Linear foram obtidos até 100% de precisão.
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Azevedo, João Roberto Lopes de, and Telma Maria Braga Costa. "TRADUÇÃO, RETROTRADUÇÃO E VALIDADE DE CONTEÚDO DO DIETARIAN IDENTITY QUESTIONNAIRE (DIQ)." In Anais do 8º Congresso de Nutrição Comportamental. Recife, Brasil: Even3, 2022. http://dx.doi.org/10.29327/163574.1-3.

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Silva, Mirella Eduarda da, Lariza Eduarda Pimentel Maurício, and Danielle de Andrade Pitanga Melo. "“EU ACABAVA DESCONTANDO TUDO NA COMIDA”: O COMER EMOCIONAL E OS TRANSTORNOS ALIMENTARES." In Anais do 8º Congresso de Nutrição Comportamental. Recife, Brasil: Even3, 2022. http://dx.doi.org/10.29327/163574.1-2.

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Silva, Mirella Eduarda da, Lariza Eduarda Pimentel Maurício, and Danielle de Andrade Pitanga Melo. "“A COMIDA É SÓ A PONTINHA DE UM ICEBERG”: EXPERIÊNCIAS SUBJETIVAS E COMPORTAMENTO ALIMENTAR." In Anais do 8º Congresso de Nutrição Comportamental. Recife, Brasil: Even3, 2022. http://dx.doi.org/10.29327/163574.1-1.

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Silva, Alice da, Daniella Carvalho Araújo, Láisa Rebecca Sousa Carvalho, Mikaela Dagles de Sousa, Vanessa Moura Carvalho de Oliveira, Paula Lima da Silva, Cecília Natielly da Silva Gomes, Matheus Sousa Marques Carvalho, and Rosilane de Lima Brito Magalhães. "Práticas de risco das infecções sexualmente transmissíveis entre residentes de um colégio técnico." In XIII Congresso da Sociedade Brasileira de DST - IX Congresso Brasileiro de AIDS - IV Congresso Latino Americano de IST/HIV/AIDS. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2021. http://dx.doi.org/10.5327/dst-2177-8264-202133p024.

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Abstract:
Introdução: O início precoce da vida sexual entre adolescentes constitui um comportamento de risco que precisa ser analisado, fazendo-se necessária a utilização do ambiente escolar como espaço propício para a observação da realidade comportamental desse público-alvo. Objetivo: Analisar os aspectos comportamentais e as práticas de risco de estudantes residentes de um colégio técnico da rede pública. Métodos: Trata-se de um estudo transversal realizado no Colégio Técnico de Teresina, localizado no estado do Piauí. A coleta de dados foi realizada nas dependências do colégio técnico, onde foi separada uma sala para a aplicação do questionário (com tempo previsto de aproximadamente 20 minutos). Os alunos menores de idade apresentaram o termo assinado pelos seus pais ou responsáveis legais. Aprovação pelo Comitê de Ética e Pesquisa com parecer de número 107557/2016. Resultados: A pesquisa contou com um total de 72 estudantes, sendo em maioria os participantes do sexo masculino (57,9%), a faixa etária de idade mais evidente foi a dos 14 aos 18 anos (50%), seguida pela de 19 a 24 anos (43,3%). Os aspectos comportamentais mostraram que 61,1% da população de estudo já teve relação sexual, e a faixa etária mais recorrente foi a dos 13 aos 18 anos, com 47,2%. Dos 42 participantes que já tiveram relação sexual, 16 (38%) não usaram preservativo. Dos participantes ativos sexualmente, 50% (36) já tiveram relação com até cinco parceiros sexuais e 31,9% afirmaram não fazer uso de método contraceptivo. Conclusão: Os resultados mostram elevada exposição a riscos para a saúde sexual, representando um momento fundamental para realizar atividades de promoção da saúde.
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Tourinho, Ana Clara, Sabrina Barbosa, André Luiz Borges, and Klaus Chaves Alberto. "COMO A CONFIGURAÇÃO ESPACIAL PODE INFLUENCIAR NA SOCIABILIDADE? UMA ANÁLISE DOS ESPAÇOS AO AR LIVRE ABERTOS DO CAMPUS UNIVERSITÁRIO." In XVIII ENCONTRO NACIONAL DE TECNOLOGIA DO AMBIENTE CONSTRUÍDO. UFRGS, 2020. http://dx.doi.org/10.46421/entac.v18i.705.

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Abstract:
Os espaços ao ar livre se configuram como partes essenciais de campi universitários, pois fazem parte do conjunto de espaços que contribuem para ampliar as relações sociais, culturais e pessoais. Neste sentido, esses espaços podem impactar a qualidade de vida dos usuários e seu desempenho acadêmico, apesar de se tratar de um tema ainda pouco explorado. Assim, usando o campus da Universidade Federal de Juiz de Fora (UFJF) como objeto de estudo, esta pesquisa tem como objetivo determinar se as configurações espaciais dos seus espaços abertos estimulam a vitalidade e a socialização. Para isso, foram desenvolvidas análises de sintaxe espacial e comparadas aos resultados de mapas comportamentais em áreas de convivência da plataforma das Faculdades de Engenharia, Artes e Design e Arquitetura e Urbanismo do campus. A análise dos mapas de integração global, de conectividade e de visibilidade dos espaços abertos mostraram áreas com maior e menor potencial de uso. No entanto, o mapa comportamental indicou que nem sempre esses resultados corresponderam ao real número de usuários registrados nas áreas analisadas.
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BULHÕES, RONALDO, and Dabny Ghiggi. "Escolhas Do Consumidor Pela Ótica Comportamental." In Behavioral Science Lab Seminars. ,: Even3, 2021. http://dx.doi.org/10.29327/bels2021.354797.

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Souza Simões, Marina, and André Amaral Bravin. "Terapia Analítico-Comportamental Aplicada à Surdez." In X Congresso de Psicologia - Conectando Saberes. ,: Even3, 2020. http://dx.doi.org/10.29327/xcongressodepsicologia.249169.

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Reports on the topic "Comportamentali"

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Granada, Isabel, Álvaro Altamirano Montoya, and Pier Saraceno. La recuperación del empleo en el sector transporte: un viaje a marcha lenta. Banco Interamericano de Desarrollo, December 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004604.

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Abstract:
La pandemia del Covid-19 expuso de manifiesto la importancia de las cadenas de abastecimiento en un mundo globalizado. Hoy en día la mayoría de los países sufren fuertes tendencias inflacionarias vinculadas mayormente a interrupciones en las cadenas de suministro de bienes. El alza generalizada de los precios es apenas uno de los efectos económicos de estas disrupciones logísticas. Otros ejemplos incluyen la reducción de inventarios, la carencia de productos de consumo, aumentos en los costos de producción asociados con pérdidas de competitividad en actividades comerciales, rupturas en las cadenas de valor, y mayores barreras para el desarrollo de las empresas de menor tamaño. En América Latina y el Caribe el impacto de la crisis económica derivada de la pandemia fue particularmente agudo, con efectos para el sector de transporte que van más allá de los ámbitos productivos y laborales. Dos años después del inicio de la crisis sanitaria que provocó medidas de distanciamiento social sin precedentes históricos, la recuperación de la actividad sectorial es ampliamente desconocida. Por ejemplo, se desconoce en qué medida los cambios comportamentales de movilidad de personas y de bienes asociados al distanciamiento sanitario persisten a la fecha. También existen vacíos de información relativos a la recuperación del volumen de empleo en el sector de transporte y almacenamiento, el desempeño de esta recuperación relativo a otros sectores de la economía, y sobre la existencia de efectos diferenciados de las distintas modalidades de transporte durante la crisis.
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Inteligência DWRI X Múltiplas Inteligências DWRI X Multiple Intelligences. CPAH REDAÇÃO, February 2023. http://dx.doi.org/10.56238/cpahciencia-002.

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Abstract:
Nova versão de estudo sobre a inteligência DWRI reforça conceito e o diferencia de Múltiplas Inteligências Desde quando foi publicado, o primeiro estudo que trouxe à luz o conceito de um novo tipo de inteligência, a DWRI, causou muito debate, o que é comum com uma nova ideia tão importante quanto essa. Uma das principais questões era a diferenciação entre a DWRI e as Múltiplas Inteligências, e esse é justamente um dos principais pontos dessa nova versão do estudo original chamada “Inteligência DWRI”, publicado pela “Recisatec - Revista Científica Saúde e Tecnologia”. Ao contrário de Múltiplas Inteligências (MI) que são desenvolvimentos em várias áreas do conhecimento, a inteligência DWRI, além dessa característica, também é um tipo de inteligência precursora, responsável por gerenciar as demais. A inteligência DWRI só é percebida em menos de 1% da população mundial e quem a possui, normalmente tem mais de 90 de percentil de QI nos testes tradicionais, mas apesar disso, somente esses testes não são capazes de determiná-la, sendo necessário testes mais profundos e detalhados. Ela não possui uma ótica separatista do conceito de Múltiplas Inteligências, todas as suas partes são interconectadas para formar um todo, ela possui um padrão comportamental específico, como ressalto no artigo “Para ser considerado DWRI, o indivíduo precisa ter um alto QI e todas as regiões relacionadas com a inteligência bem desenvolvidas”. Além disso, o novo estudo possui novos dados, depoimentos, análise observacional, questionário de pessoas de alto QI e etc., que reforçam o conceito da DWRI.
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