Journal articles on the topic 'Compiti'

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1

D'Achille, Paolo, and Giuseppe Patota. "Ci può essere a scuola l’assegno dei compiti?" XII, 2020/1 (gennaio-marzo) 12, no. 1 (January 14, 2020): 8–9. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2020.3316.

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Abstract:
Alcuni lettori ci chiedono se è corretto usare – come avviene in particolare in Campania – il nome maschile assegno nel significato di ‘compiti assegnati per casa’: “Devo fare l’assegno dei compiti” (o, semplicemente, “Devo fare l’assegno”); “La professoressa ha dato l’assegno dei compiti”, “Scrivere l’assegno sul diario”, e così via.
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2

Maggiolini, Alfio. "Ruoli affettivi, compiti e decisioni." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 1 (February 2017): 75–94. http://dx.doi.org/10.3280/pu2017-001005.

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3

Pontalti, Corrado. "Essere famiglia tra adolescenza e societŕ." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (March 2011): 61–77. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2011-001005.

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Abstract:
L'adolescenza č un tempo e un territorio di transito tra la famiglia e la societŕ. L'organizzazione "famiglia" e le caratteristiche della societŕ non sono delle invarianti. Mutano nel tempo a seconda delle caratteristiche generali di una cultura. La rapida trasformazione della cultura nell'epoca storica attuale ha profondamente modificato il senso istituzionale dell'"essere famiglia" e i compiti ad essa demandati dal sociale. I genitori non possono piů essere guidati da saperi tradizionali e si trovano di fronte a problematiche del tutto nuove nel momento in cui i figli transitano, con diversi e dirompenti compiti evolutivi, nei territori di un sociale che in pratica li ignora. Nell'articolo vengono approfondite, con rimandi clinici, queste tematiche quale consapevolezza necessaria per impostare correttamente il compito di aiuto proprio della professione di psicologi e di psicoterapeuti.
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4

Barbosa, Maria Aparecida, and Maurizio Babini. "PROSPETTIVE E COMPITI DEL LAVORO TERMINOLOGICO." Acta Semiótica et Lingvistica 24, no. 3 (March 17, 2020): 153–66. http://dx.doi.org/10.22478/ufpb.2446-7006.2019v24n3.51210.

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Abstract:
Questo lavoro analizza gli aspetti della natura e delle funzioni deimetalinguaggi tecnico-scientifici, di somma importanza nello sviluppo dellecompetenze e delle performance in un'area del sapere, i modi di trasmissione di unlinguaggio e la teoria coinvolta, le relazioni di equivalenza tra termini tecnico-scientificie i termini banali o volgari, la banalizzazione come strumento per acquisire unacompetenza specifica.
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Carrasco de Paula, Ignacio. "Etica e Salute: due quesiti, due compiti." Medicina e Morale 51, no. 6 (December 31, 2002): 1039–46. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2002.679.

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Abstract:
Etica e salute pur essendo due componenti di ogni singolo uomo sono lette spesso come realtà inconciliabili. Il diritto alla salute occupa un posto di rilievo tra le conquiste della modernità. Tuttavia, nonostante la ben nota definizione di salute che ha dato l’OMS, definizione tendente a precisare, più che una realtà, un potere d’intervento da parte dell’istituzione stessa, è ancora necessario chiarire con che cosa si identifichi, nella pratica, tale diritto: non si tratta di mera sopravvivenza, ma neppure del godimento della pienezza somatica e funzionale del proprio corpo, e comunque non si può prescindere dal considerare in questo contesto anche il benessere spirituale della persona. Il centro dell’attenzione va posto sull’uomo sofferente. Diviene inoltre prioritario affrontare la minaccia della discriminazione nell’accesso ai servizi indispensabili per la difesa della salute stessa. Quest’ultimo aspetto si pone come una questione di giustizia e si gioca a due livelli: quello della giustizia commutativa, nel contesto di un rapporto medico-paziente ridotto a prestazione professionale meramente contrattuale, fondata sull’informazione più che su una reale comunicazione. C’è poi la questione della giustizia distributiva che prevede che a ciascuno venga dato quanto gli spetta. Questa deve essere guidata dal principio di sussidiarietà, dove il sussidio non deve divenire un surrogato pena l’impossibilità da parte dello Stato di farsi carico dei bisogni di tutti. Nell’allocazione delle risorse il rispetto della giustizia distributiva si gioca a tre livelli di responsabilità molto precisi: quello delle politiche sanitarie, quello della professione medica e quello gestione locale delle risorse e dei servizi. Il perseguimento del bene comune trova però un limite nella centralità e preziosità di ogni singola persona, sana o malata che sia, la cui dignità rappresenta un limite invalicabile, neppure nel nome della giustizia.
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6

Stawniak, Henryk. "Udział małżonków-rodziców w kościelnej posłudze uświęcania." Prawo Kanoniczne 36, no. 3-4 (December 10, 1993): 121–36. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1993.36.3-4.05.

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Abstract:
Nello studio é stato presentato il compito dei coniugi-genitori nella missione santificante e sacerdotale del Popolo di Dio. Coniugi-Gentori partecipano in essa tramite: - Ia vita matrimoniale nello spririto cristiano - l’educazione dei figli nello stesso spirito. Nella parte introduttiva viene accennato il probiema dei coniugi-genitori che sono il soggetto dei compito della santificazione. Due suddette questioni saranno l’oggetto dello studio. Diritti e compiti presentati nell’articolo offrono ai gentori le possibilità della piena e consapevole partecipazione nella missione della Chiesa. Alla base del presente studio stanno: il Codice di Giovanni Paolo II del 1983 e gli altri recenti documenti della Chiesa.
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7

Mazzucato, Claudia. "Tra norme e valori: i compiti di cura del diritto in una democrazia." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 2 (January 2011): 53–75. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-002004.

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Abstract:
In una societŕ democratica, guidata da principi costituzionali, al diritto non spetta il compito di regolare la vita dei consociati attraverso comandi, divieti e punizioni, bensě il compito di prendersi cura delle persone mediante il riconoscimento di diritti inviolabili e la promozione delle condizioni di una vita sempre migliore. Il diritto finisce anche per rappresentare il minimo etico condivisibile in una societŕ pluralista e laica. La disciplina migratoria vigente viene presa ad esempio del tradimento dei compiti di cura del diritto; mentre il diritto minorile viene indicato come un modello virtuoso di un sistema giuridico che si ispira alla cura dei destinatari delle norme.
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Gori, Umberto. "Compiti e limiti della previsione nel ciclo dell'intelligence." FUTURIBILI, no. 1 (May 2009): 60–79. http://dx.doi.org/10.3280/fu2008-001003.

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9

Gian, Silvia. "L’esperienza di ‘scuola dei compiti – italiano lingua 2’." Éducation et sociétés plurilingues, no. 39 (December 1, 2015): 43–56. http://dx.doi.org/10.4000/esp.623.

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10

Korzycka-Iwanow, Malgorzata, and Pawell Wojciechowski. "Le strutture della sicurezza alimentare in Polonia." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2010): 151–90. http://dx.doi.org/10.3280/aim2008-003007.

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Abstract:
Il presente articolo affronta il tema delle strutture della sicurezza alimentare in Polonia. Nella prima parte viene presentata la disciplina comunitaria quale fattore determinante le predette strutture. La seconda parte tratta questioni più generali, quali le strutture della pubblica amministrazione e il sistema delle fonti di diritto in Polonia, per passare poi ad argomenti più puntuali concernenti le strutture della sicurezza alimentare e la relazione tra la normativa nazionale e la normativa comunitaria in materia. Nella terza ed ultima parte, vengono esaminati in modo dettagliato gli organi costituenti le strutture della sicurezza alimentare in Polonia, iniziando dai ministri per passare poi all'analisi della composizione, dei compiti e delle competenze degli organi centrali dell'amministrazione governativa e degli organi territoriali dell'amministrazione unita e non unita competenti in materia di sicurezza alimentare. In conclusione l'Autrice constata che l'attuale struttura degli organi che hanno compiti relativi alla sicurezza alimentare in Polonia è complessa, poiché si è formata in diversi periodi ed è basata su diversi criteri. Nel processo di adattamento del diritto polacco alle esigenze comunitarie, le nuove competenze e compiti risultanti dalle norme del diritto comunitario sono stati attribuiti, per ragioni di urgenza, agli organi esistenti incaricati già di compiti e competenze in altre materie. Per cui l'Autrice sostiene che è auspicabile effettuare una riforma delle strutture della sicurezza alimentare in Polonia.
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Oldrini, Giorgio. "Deindustrializzazione e riconversione nella cittŕ." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 22 (December 2011): 27–31. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-022003.

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Abstract:
L'autore, attuale sindaco di una cittŕ che deve riconvertire un'area industriale dismessa che č la piů grande in Europa, propone l'idea che l'amministrazione di una cittŕ, quando si trova di fronte ad un compito cosě gravoso, debba rifarsi da un lato alla storia della cittŕ e dall'altro all'abitudine dei suoi abitanti e delle sue amministrazioni di affrontare con coraggio compiti gravosi che paiono impossibili. Cosě fu, ricorda l'autore, per coloro che affrontarono all'inizio del novecento la grande industrializzazione, cosě fu per coloro che difesero le fabbriche dalle pretese naziste e per quelli infine che la riedificarono dopo i danni della seconda guerra mondiale.
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Minello, Alessandra, and Concetta Russo. "Dentro lo schema. Accademiche italiane tra ricerca e didattica." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 160 (August 2021): 88–109. http://dx.doi.org/10.3280/sl2021-160005.

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Abstract:
Il lavoro accademico si divide tra ricerca, didattica e attività amministrative. Dopo la riforma Gelmini, la ricerca ha un peso rilevante ai fini dell'avanzamento di carriera. Secondo la letteratura, le donne sono più propense ad assumersi i compiti di insegnamento e quelli amministrativi, in virtù di un gender scheme che le vede più portate per queste mansioni. Le donne hanno meno probabilità di raggiungere posizioni apicali e le raggiungono più lentamente. In questo articolo esploriamo il ruolo attribuito dalle accademiche italiane ai compiti di didattica, indagando i percorsi di adattamento/resistenza alle nuove regole di competizione. Attraverso quindici interviste qualitative emerge che la didattica è considerata un elemento di ancoraggio: le intervistate percepiscono il rapporto diretto con gli studenti come indispensabile al raggiungimento della soddisfazione professionale, o considerano l'investimento in questo ambito come una potenziale porta di accesso alla carriera accademica. Alcune hanno subito richieste pressanti sia per l'espletamento di compiti di didattica sia amministrativi.
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Piaia, Gregorio. "Identitŕ e compiti dello storico del pensiero medievale oggi." RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA, no. 2 (May 2012): 341–49. http://dx.doi.org/10.3280/sf2012-002009.

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Borioni, Paolo. "Il populismo etno-nazionalista e i compiti della socialdemocrazia." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 3 (July 2011): 366–405. http://dx.doi.org/10.3280/ded2010-003019.

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Bucchetti, Valeria. "Pubblica utilità: nuovi e vecchi compiti del Design della comunicazione." i+Diseño. Revista científico-académica internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 14 (December 5, 2019): 133. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2019.v14i0.7088.

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Abstract:
Il progetto WeMi. La città per il welfare costituisce il fulcro di questo contributo poiché si offre come caso paradigmatico per compiere, ex post, alcune riflessioni sul terreno disciplinare del Design della comunicazione e, più specificamente, del Design della comunicazione per il welfare.Si tratta di riflettere su nuovi e vecchi compiti del Design della comunicazione, sulle responsabilità e funzioni del Design della comunicazione per il Welfare, considerando le sfide progettuali e le Insidie che la trasformazione, guidata dal ruolo assunto dalla Rete e dai media digitali, impone a questo campo del progetto. Ma anche di soffermarsi sul modello di società che si intende promuovere, interrogandosi sui modi più adeguati per favorire spazi di incontro, tra designer della comunicazione e istituzioni pubbliche, sul piano delle comuni responsabilità culturali.
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Raspa, Venanzio. "Descrizione e critica del mondo sociale: due compiti della Documentalità." Rivista di estetica, no. 50 (July 1, 2012): 143–62. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.1477.

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Brusco, Angelo. "La pastorale della salute nella chiesa italiana." Medicina e Morale 39, no. 3 (June 30, 1990): 469–77. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1174.

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Abstract:
La recente pubblicazione di un documento sulla pastorale della salute da parte della CEI offre l'occasione di vedere a che punto si trovi questo settore della presenza e dell'azione della chiesa italiana. Nelle "linee di pastorale sanitaria" confluiscono, uniti in armoniosa sintesi, gli elementi innovativi maturati nel periodo post-conciliare. Si auspica una pastorale sanitaria più organica, pluridimensionale e più partecipativa. Di tutti i soggetti della pastorale vengono delineati i compiti, tenendo conto delle indicazioni ecclesiologiche più recenti e dei frutti dell'esperienza pastorale degli ultimi decenni. Alla luce di questo documento, la prossimità del malato, compito di sempre, acquisisce nuove forme che mirano a migliorare l'assistenza agli infermi non solo attraverso un'azione diretta, ma anche attraverso una giusta influenza sulle istanze socio-politiche del paese.
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Schnotz, Wolfgang, Mark Ullrich, Ulrike Hochpochler, Holger Horz, Nele McElvany, Sascha Schroeder, and Jürgen Baumert. "What makes text-picture-integration difficult? A structural and procedural analysis of textbook requirements." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2012): 103–35. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-001006.

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Abstract:
La lettura finalizzata all'apprendimento richiede di integrare in strutture di conoscenza coerenti informazioni provenienti dal testo e dalle figure. Per studiare come si sviluppano le competenze di integrazione testo-figura negli studenti, è stato selezionato dai testi scolatici un campione rappresentativo di compiti di integrazione e questo è stato usato per la costruzione di item, che sono stati mostrati a 1060 studenti tedeschi di 4 livelli scolastici differenti (dalla 5^ alla 8^ classe). Sulla base della item-response-theory, 240 item che richiedono un'integrazione a differenti livelli gerarchici sono stati selezionati secondo un modello logistico a 1 parametro. L'analisi cognitiva degli item suggerisce che l'integrazione testo-figura richiede combinazioni flessibili di un insieme limitato di procedure cognitive che operano su modelli mentali specifici per compito. Le difficoltà degli item di integrazione testo-figura nei termini del modello di Rasch possono essere predette sulla base dell'analisi del compito cognitivo includendo le caratteristiche strutturali delle unità di testo e le richieste procedurali degli item.
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Guarcello, Emanuela. "Il senso e i compiti dell'educare nel dialogo con la giustizia." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (July 2021): 32–41. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001004.

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Abstract:
La componente pedagogica della magistratura minorile ha fin da subito operato per promuovere una concreta possibilità di emancipazione per i minori e per le loro famiglie rispetto a condizioni di grave difficoltà, disagio e violenza. È un operato, quello della componente pedagogica, che trova le proprie radici entro la costituzione stessa del tribunale per i minorenni e che si offre come contributo alla magistratura nel pensare e nell'attuare un percorso giudiziario a "misura" del minore e in vista del suo pieno compimento. Sebbene vanti radici lontane e autorevoli, è un operato che - proprio per mantenere la propria significatività - deve ripensarsi in relazione al senso che deve assumere oggi e ai modi entro i quali può essere declinato al fine di rispondere alla vocazione interdisciplinare che da sempre contraddistingue l'intima essenza della magistratura minorile. Entro questa cornice, il contributo si offre come spazio di riflessione sul ruolo della componente pedagogica della magistratura minorile con particolare attenzione alla dimensione del giudizio, che anima tanto il compito della magistratura stessa quanto la possibilità per le persone minorenni e per le loro famiglie di accedere a un percorso di reale emancipazione.
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Pappalardo, Antonio. "L'educatore in carcere minorile. Una professione socialmente debole con compiti forti." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2010): 156–70. http://dx.doi.org/10.3280/mg2010-001016.

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Lo Piccolo, Francesco. "La dimensione etica dei compiti disciplinari nella contrapposizione tra valori non conciliabili." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 106 (April 2013): 159–65. http://dx.doi.org/10.3280/asur2013-106015.

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Pozzi, Sonia. "Compiti e ruoli familiari presenti e futuri degli adolescenti figli di immigrati." MONDI MIGRANTI, no. 1 (July 2011): 153–71. http://dx.doi.org/10.3280/mm2011-001008.

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Consoli, Daniela, Monia Giovannetti, and Nazzarena Zorzella. "La conversione del permesso di soggiorno del cittadino straniero alla maggiore etŕ: le modifiche all'art. 32 TU n. 286/98 e il ruolo del Comitato per i minori stranieri." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 3 (December 2011): 62–71. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-003005.

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Abstract:
Sommario: 1. La sintetica ricostruzione delle modifiche all'art. 32 TU n. 286/98 - 2. Le attuali condizioni per il mantenimento del permesso di soggiorno al raggiungimento della maggiore etŕ - 3. Le funzioni ed i compiti del Comitato minori stranieri - 4. Quando il Comitato puň emettere il parere positivo.
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Kipar, Andreas. "Dal paesaggio all'ambiente, verso una nuova concezione degli spazi aperti urbanistica." Ciudades, no. 04 (February 1, 2018): 115. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.04.1998.115-123.

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Abstract:
“Uno dei compiti centrali dell'urbanistica non e quello di ampliare le arre edificate, ma lo sforzo di conservare lo spazio aperto.” Era probabilmente questa la frase con la quale negli anni '30 l'urbanista Schumacher convinse l'allora sindaco, poi cancelliere, Konrad Adenauer a conferirgli l' incarico di disegnare la grande cintura verde che ancor oggi di Cologna conserva.
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D'Agostino, Francesco. "Bioetica e diritto." Medicina e Morale 42, no. 4 (August 31, 1993): 675–90. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1993.1046.

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Abstract:
L'Autore parte dalla constatazione dell'assenza di una vera scienza "biogiudirica" e della sua necessità all'interno della riflessione bioetica, al fine di proporre direttive giuridiche. Per svolgere questo compito egli ritiene utile ridefinire preliminarmente il codice epistemico al cui interno si può pensare il diritto. Egli sostiene che solo il modello definito "relazionale", che vede nel diritto il sistema di difesa della pretesa di un soggetto che per sua natura è in relazione con gli altri, quello adatto alla costruzione di una scienza biogiuridica. Da questo, l'Autore deduce, come conseguenze, che il diritto può garantire solo valori coerenti con la logica della relazionalità; che esso non tutela solo quest'ultima ma anche la parità antologica dei coesistenti e che, infine, esso ha come suo ambito il sistema delle azioni sociali. Lo studio si occupa, inoltre, dell'enunciazione di quelli che sono - a parere dell'Autore - i compiti della "biogiuridica", dimostrando la rispondenza dal punto di vista pratico del modello delineato e riportando l'applicazione di esso a due temi di scottante attualità, come l'eutanasia e la fecondazione artificiale.
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Dzierżon, Ginter. "Troska Roty Rzymskiej o jedność jurysprudencji w Kościele." Prawo Kanoniczne 42, no. 1-2 (June 15, 1999): 191–207. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1999.42.1-2.07.

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Abstract:
La norma contenuta nell’articolo 126 dela Costituzione Pastor Bonus forma un nuovo dato legislativo. Uno dei compiti istituzionali della Rota Romana e quello di promuovere l’unita della giurisprudenza nella Chiesa. L’interpretazione giurisprudenziale di questo Tribunale ha valore di riferimento per gli altri tribunali ecclesiatici. Quindi essa diviene autorita non soltanto morale, ma pripriamente giuridica, in quanto incide sulla interpretazione e sulla concreta applicazione della legge.
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Calvano, Roberta. "La parabola dell'autonomia scolastica, o dell'eterogenesi dei fini." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 3 (February 2022): 7–30. http://dx.doi.org/10.3280/ded2021-003001.

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Abstract:
Riconoscere che l'istruzione, in quanto servizio collettivo pubblico, può essere erogata da istituti autonomi; attribuire agli istituti scolastici non soltanto autonomia didattica, organizzativa e amministrativa, ma anche contabile e di gestione del personale; spogliare l'apparato centrale di compiti gestionali, attribuendogli funzioni di determinazione di standard e di guideline e funzioni di valutazione e di audit; sopprimere gli uffici provinciali e sostituirli con uffici di relais tra gli istituti scolastici .
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Dyduch, Jan. "Świeccy w służbie Kościołowi w świetle adhortacji "Christofidelis laici"." Prawo Kanoniczne 33, no. 3-4 (December 10, 1990): 61–79. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1990.33.3-4.04.

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Abstract:
L’esortazione apostolica Christifideles laici, dedicata ai laici, mostra qual é il loro ruolo, quali sono i loro compiti ed il loro posto nella Chiesa. La Chiesa é una comunità, é il Popolo di Dio, costituito dai fedeli laici, che sono Chiesa. La Chiesa — Comunità ha il dono del sacerdozio di Cristo. Fedeli laici partecipano a tale sacerdozio. Il sacerdozio universale, al quale partecipano i laici, é sostanzialmente differente dal sacerdozio di servizio che deriva dall’ordinazione. I laici che partecipano al sacerdozio prendono parte, nel modo a loro proprio, alle triplice missione di Cristo e della Chiesa: santificatrice, profetica e regale. Per poter compiere questa missione essi sono arricchiti dai carismi, ad opera dello Spirito Santo. Chiamati da Cristo a lavorare nalla Chiesa-Vigna, hanno vari compiti e serivzi da assolvere. Possono peró svolgere soltanto i servizi che non richiedono l’ordinazione. Essi realizzano il loro impegno nella vita della Chiesa, essendo attivi nelle proprie dioecesi e parrocchie. Lì servono la Chiesa universale Essì servono la Chiesa partecipando al suo apostolato. L’efficacia ed i frutti di tale apostolato dipendono dalla loro unione con Cristo, che é la vita, mentre i fedeli laici sono i tralci. Il debito compimento dell’opera apostolica esige una formazione adeguata e completa.
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Kiwior, Wiesław. "Procedura obowiązująca przy eksklaustracji, sekularyzacji i wydalaniu z instytutów życia konsekrowanego." Prawo Kanoniczne 38, no. 3-4 (December 20, 1995): 119–63. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1995.38.3-4.05.

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Abstract:
Nella vita religiosa, vissuta nella comunità, sorgono alle volte delle situazioni e dei problemi molto difficili, sia per i singoli religiosi che per le comunità e gli instituti, concernenti la realizzazione della vocazione divina. II Legislatore ecclesiastico, mosso dalla sollecitudine per la vita religiosa e la sua missione nella Chiesa e nel mondo, per il bene delle comunità, degli istituti e dei singoli religiosi, dà delle norme speciali per aiutare gli istituti religiosi nella giusta soluzione di tali problemi. I mezzi giuridici che vi possono о alle volte vi devono essere adottati esigono peró ehe sia ben compresa la loro natura, fine, funzione ed applicazione. L’oggetto dell’ articolo lo è la presentazione dettagliata della procedura che occorre osservare nel caso di esclaustrazione, secolarizzazione e dimissione dall’istituto religioso e di espulsione immediata dalla casa religiosa. Nell’iter dei rispettivi procedimenti si parla dei motivi, della domanda, dell’autorità competente e dei suoi compiti, dell’ induito о del decreto e dei suoi effetti canonici, dell’obbligo di osservare l’eguità e Ia carità evanagelica. La conoscenza di tale procedura è importante nella formazione dei superiori che nell’adempimento dei loro compiti devono procedere conformemente alla volontà della Chiesa nella soluzione dei problemi legati all’infedeltà negli impegni religiosi, alle crisi vocazionali, alla mancanza о alla perdita della vocazione religiosa.
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Pujol, Jaime. "Giuseppe GROPPO, Teologia dell'Educazione. Origini, identita, compiti, LAS, Roma 1991, 504 pp., 17 x 24." Scripta Theologica 24, no. 2 (February 20, 2018): 657–62. http://dx.doi.org/10.15581/006.24.17749.

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Maffia, Andrea. "Fare scuola a casa in tempi di lockdown: l’esempio dei problemi moltiplicativi." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 11 (May 18, 2022): 52–67. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.11.3.

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Abstract:
Attraverso due studi di caso, si propone una riflessione sull’attività matematica individuale che i bambini della scuola primaria svolgono a casa e su come l’interazione con i genitori influenzi tale attività. Dopo aver presentato una breve rassegna della letteratura sul tema del “fare scuola a casa” e del rapporto dei genitori con i compiti di matematica dei figli, si analizzano qualitativamente dati raccolti durante il lockdown e relativi a due studenti di classe terza della scuola primaria italiana.
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Kałowski, Julian. "Konstytucje jako zabezpieczenie celu i zadań instytutów życia konsekrowanego." Prawo Kanoniczne 36, no. 3-4 (December 10, 1993): 5–19. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1993.36.3-4.01.

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Abstract:
In questo articolo l’autore tratta della sollecitudine della Chiesa per mantenere l’identità, cioè il fine ed i compiti delineati dai fondatori e approvati dalla competente autorità, in tutte le forme della vita consacrata. Alla base dei documenti promulgati dalla Chiesa è stato dimostrato che, cominciando dal momento delle organizzate forme della realizzazione dei consigli evangelici, la suprema autorità ecclesiale vegliava - per mezzo della legge fondamentale cioè le costituzioni - affinchè gli istituti di vita consacrata fossero fedeli ai loro carismi.
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Stanič, Daša. "Analisi degli errori nella produzione scritta degli studenti di italiano come ls a livello universitario." Journal for Foreign Languages 9, no. 1 (December 28, 2017): 255–85. http://dx.doi.org/10.4312/vestnik.9.255-285.

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Abstract:
All’inizio del contributo vengono esposte le premesse teoriche: la storia della concezione dell’errore nei diversi metodi dell’insegnamento della lingua straniera, i tipi di errori, i criteri i base ai quali è possibile identificare un errore e le cause degli errori. Di seguito sono presentati il corpus dei compiti scritti degli studenti e l’analisi degli errori più tipici e frequenti degli studenti slovenofoni con esempi. L’autrice è del parere che per raggiungere alti livelli di competenza in una lingua straniera sono indispensabili la consapevolezza dei propri errori e la riflessione linguistica su di essi da parte dell’apprendente, guidata da un insegnante che conosca gli errori tipici dei propri studenti (nel nostro caso si tratta di studenti slovenofoni del corso di Laurea Triennale in Lingua e letteratura italiana della Facoltà di lettere e Filosofia di Lubiana). Proprio per questa ragione il contributo si propone di descrivere gli errori più frequenti e di stabilire e descrivere le loro cause. Benché non sia stato possibile risalire a tutte le cause degli errori, l’analisi individua e conferma le tre principali fonti degli errori: la L1, altre lingue straniere che gli studenti studiano o conoscono e la lingua da apprendere. Nonostante il corpus fosse composto da un numero relativamente alto di compiti scritti, si è dimostrato troppo limitato per l’analisi di alcuni errori, specialmente per l’analisi degli errori nell’uso delle forme verbali.
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Di Cesare, Gianluigi, and Rosalia Giammetta. "Prevenire e promuovere salute in adolescenza: la Peer Education." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2010): 135–53. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2010-001010.

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Abstract:
Gli Autori discutono i molteplici modelli di intervento relativi alla psicologia della salute e delineano un quadro teorico-operativo per la Peer Education, strategia di intervento elettiva nell'ambito adolescenziale e centrata sul presupposto che i giovani siano essi stessi una risorsa per la loro crescita e non un problema. Particolare attenzione č rivolta al tema dei comportamenti a rischio, descritti come strategie di gestione dei compiti di sviluppo. Viene fornita una esemplificazione applicativa con riferimento al contrasto del bullismo e alla promozione delle abilitŕ prosociali.
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Di Bonito, Gennaro. "La modellazione dei compiti del responsabile unico del procedimento nel nuovo ordinamento giuridico dei contratti pubblici." PROJECT MANAGER (IL), no. 29 (February 2017): 19–23. http://dx.doi.org/10.3280/pm2017-029005.

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Mosca, Monica. "Compiti narrativi di apprendenti polacchi di italiano L2 / Narrative Tasks of polish Learners of Italian L2." Italica Wratislaviensia 1, no. 4 (April 26, 2013): 59. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2013.04.04.

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Dell’Agnola, Daniele. "Connessioni. Intrecci di testi, parole e storie, per ascoltare l’altro e sé stessi." DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no. 1 (November 9, 2021): 87–100. http://dx.doi.org/10.33683/didit.21.01.04.

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Abstract:
Nel contributo si descrive un lavoro svolto con allievi tredicenni che hanno cercato di esplorare, ricreare e ricercare i significati del proprio vissuto attraverso il testo letterario e attraverso la scrittura. La relazione tra i giovani lettori e ciò che era loro familiare ha rappresentato il motore di un percorso didattico mosso da una continua conversazione tra l’insegnante, le allieve e gli allievi e i testi. L’itinerario si è rivelato essere un’occasione per riflettere sulle connessioni possibili tra il testo letterario e chi, adolescente, svolge dei compiti di lettura e scrittura.
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Liberati, Paolo. "Il finanziamento delle regioni e degli enti locali: problemi e prospettive." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 1 (March 2011): 53–89. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-001003.

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Abstract:
Questo lavoro valuta la recente riforma del federalismo fiscale in Italia (L. 42/2009) in relazione a tre questioni. Primo, come finanziare un crescente volume di competenze locali con imposte proprie, con particolare riferimento alla fornitura di livelli minimi o essenziali di servizio (ad es., sanitŕ). Secondo, come risolvere il trade-off tra esigenze di efficienza nell'uso delle risorse e di compensazione degli squilibri territoriali. Terzo, se sia da privilegiare un rapporto diretto dei governi locali con lo Stato centrale o se compiti di finanziamento e perequazione dei comuni possano essere utilmente affidati alle regioni.
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Pillera, Giuseppe C. "Feedback docente e revisione tra pari su compiti di progettazione della ricerca: evidenze empiriche da un corso di Pedagogia sperimentale online." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 309–26. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12406.

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Abstract:
La ricerca mira a identificare le tipologie di feedback che gli studenti reputano particolarmente utili per supportare percorsi di formazione universitaria online focalizzati sull'applicazione di conoscenze in compiti di progettazione, studiandone la relazione con alcune dimensioni cognitive dell'apprendimento. Lo studio, basato sull'analisi quantitativa di dati provenienti da un questionario somministrato a un gruppo di studenti e sulle valutazioni loro assegnate nelle diverse fasi del corso, verifica inoltre, all'interno di un disegno quasi-sperimentale, eventuali differenze tra chi ha lavorato in gruppo e chi individualmente e presenta gli esiti di un'analisi correlazionale tra l'utilità percepita delle varie tipologie di feedback indagate e il tasso di frequentazione delle lezioni.
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Togni, Fabio. "Come valutare le biografie professionali? L'importanza formativa ed educativa delle Narrative Skills nei contesti professionali." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 112 (March 2021): 199–214. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-112013.

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Abstract:
Il saggio, partendo dalla diffusione delle Professional Bio, con un taglio di se-miotica pedagogica, indaga il valore formativo della narrazione mettendo in evidenza i suoi aspetti tecnico-formali, i suoi espedienti e i suoi schemi principali. Questi tre elementi vengono analizzati per evidenziare il profilo delle Narrative Skills degli autori di questi testi, di coloro che sono chiamati a valutarli e, infine, di coloro che hanno compiti di formazione nei contesti professionali e intendono utilizzare strategie narrative. In conclusione, viene proposto uno strumento per la va-lutazione della competenza narrativa in tutti i contesti in cui essa si manifesta.
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Premarini, Claudio. "Scelte educative e progetto di vita del bambino affetto da epilessia." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2012): 139–54. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-s03009.

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Abstract:
L'articolo prende in considerazione gli elementi che si rivelano piů importanti dal punto di vista educativo per formulare un adeguato progetto di vita a vantaggio di bambini affetti da epilessia. Questi soggetti devono infatti essere aiutati a sviluppare sentimenti di autostima e di efficacia, nonché capacitŕ di autocontrollo e creativitŕ, per poter affrontare con successo i compiti evolutivi e di adattamento. Gli Autori sottolineano anche l'importanza di agire sul contesto scolastico e sociale per il superamento dei pregiudizi che tutt'ora esistono a proposito della patologia epilettica e che condizionano negativamente la qualitŕ di vita della persona affetta da epilessia.
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Micelli, Ezio. "Modelli di perequazione tra piano strutturale e operativo." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 96 (September 2010): 113–32. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-096005.

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Abstract:
L'obiettivo dello studio č di considerare l'effetto della nuova articolazione del piano urbanistico in piano strutturale e operativo sul metodo perequativo. Alcuni piani pongono l'enfasi sulla componente strategica del piano strutturale, delegando alla parte operativa i compiti legati allo sviluppo della principio perequativo; altri, al contrario, promuovono la centralitŕ del piano strutturale e in esso collocano le scelte rilevanti in tema di perequazione. Entrambi i modelli presentano limiti significativi. La soluzione puň essere cercata in scelte capaci di coniugare norme flessibili, capaci di adeguarsi all'evoluzione delle domande collettive, e tuttavia in grado di fissare i capisaldi del metodo perequativo.
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Fadda, Francesca. "Il porno che cura. Una prospettiva ecologica." PSICOBIETTIVO, no. 2 (June 2021): 65–79. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-002004.

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Abstract:
La pornografia è un sistema complesso che risponde a specifiche logiche di produzione, distribuzione e consumo. Leggerlo in un'ottica sistemica richiede di osservarne la multidimensionalità e i molteplici compiti ecologici che può assumere, dal livello sociale a quello individuale. Nella sua funzione omeostatica impersonifica il ruolo di paziente designato che canalizza quella tensione tra pulsione e repressione, tra ossessione e moralizzazione di un sistema culturale incapace di riportare la sessualità ad uno stato fluido e diffuso in tutte le aree della vita e del sapere. Contemporaneamente il paziente designato di una famiglia consuma il porno per legittimare il suo isolamento sociale e mantenersi eternamente vincolato al mito di inseparabilità.
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Monacelli, Nadia, and Luca Caricati. "L'auspicata disparità o la costanza di Cenerentola: quando il mondo ideale non contempla l'equità." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (February 2011): 43–54. http://dx.doi.org/10.3280/psc2010-002005.

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Abstract:
Con questo lavoro si č inteso verificare la persistenza di modelli relazionali improntati a una divisione tradizionale dei ruoli di genere nell'ambito del lavoro riproduttivo. Un questionario volto a rilevare la suddivisione dei lavori domestici sia nella descrizione dei vissuti quotidiani sia in quella relativa ad una convivenza ideale č stato sottoposto a 947 persone (53,5% donne) appartenenti a diverse classi di età. I risultati rivelano, sia sul piano concreto sia su quello ideale, una sostanziale tipizzazione dei compiti domestici. La stabilità del dato attraverso i sottocampioni, indica una consistente condivisione delle aspettative di ruolo, concepite come profondamente asimmetriche, fra tutti i partecipanti: uomini e donne, giovani e adulti.
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Poggi, Gianfranco. "LO STATO SFIDATO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 21, no. 2 (August 1991): 191–221. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200013253.

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Abstract:
IntroduzioneVerso la fine del ventesimo secolo, allo stato si aprono prospettive dubbie, sia nei sistemi liberal-democratici che in quelli a partito unico. In entrambi i casi, per quanto in misura diversa e in modi diversi, lo stato svolge un ruolo assolutamente centrale nella gestione del processo sociale, assorbe e controlla una parte assai cospicua del prodotto sociale, riceve ed elabora una grande quantità di richieste1. In entrambi i tipi, tuttavia, i modi in cui lo stato fa fronte a questi compiti sono da qualche tempo divenuti oggetto di preoccupazione e critica in misura forse maggiore che nelle precedenti fasi della sua vicenda storica.
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Poggi, Gianfranco. "LO STATO SFIDATO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 21, no. 2 (August 1991): 191–221. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200021808.

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Abstract:
IntroduzioneVerso la fine del ventesimo secolo, allo stato si aprono prospettive dubbie, sia nei sistemi liberal-democratici che in quelli a partito unico. In entrambi i casi, per quanto in misura diversa e in modi diversi, lo stato svolge un ruolo assolutamente centrale nella gestione del processo sociale, assorbe e controlla una parte assai cospicua del prodotto sociale, riceve ed elabora una grande quantità di richieste. In entrambi i tipi, tuttavia, i modi in cui lo stato fa fronte a questi compiti sono da qualche tempo divenuti oggetto di preoccupazione e critica in misura forse maggiore che nelle precedenti fasi della sua vicenda storica.
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Laurence, Ray, and Jeremy Paterson. "Power and laughter: imperial dicta." Papers of the British School at Rome 67 (November 1999): 183–97. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004554.

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Abstract:
POTERE E RISATA: I DICTA IMPERIALIUn gran numero di massime argute (dicta) sono state attribuite ad imperatori, in particolare dagli antichi biografi. Queste continuano ad essere usate da moderni biografi come indizi sul carattere degli imperatori. Questo articolo analizza l'origine e la natura di questi dicta e dimostra l'impossibilità di attribuire detti particolare ad uno specifico imperatore. Tuttavia i dicta possono essere divisi in gruppi legati da un tema comune e possono essere usati per chiarire i compiti degli imperatori e i problemi che essi dovevano affrontare, quali, ad esempio, rifiutare alcune richieste. In alcune situazioni queste massime argute potevano essere usate per distogliere o dissolvere risentimenti.
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Krakowski, Kamil. "La figura ed i compiti processuali del Vescovo diocesano nel processo matrimoniale secondo la riforma del Papa Francesco." Rocznik Teologii Katolickiej 15, no. 2 (2016): 189–205. http://dx.doi.org/10.15290/rtk.2016.15.2.13.

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Pietralunga, Susanna, and Claudia Salvioli. "La testimonianza del minore: riflessioni criminologiche." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2021): 67–85. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-001004.

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Abstract:
La testimonianza del minore presenta aspetti di specifica complessità e la letteratura criminologica, psichiatrico-forense e giuridica analizza approfonditamente i compiti dell'esperto sotto il profilo metodologico, clinico ed, altresì, deontologico. Si segnala per la sua complessità la particolare situazione che si crea allorché il minore, non di rado all'interno di un reato di gruppo, riveste il duplice ruolo di testimone e di autore di reato. Anche gli importanti cambiamenti che interessano la cultura sociale e le sollecitazioni che derivano dalla comunicazione multimediale possono facilitare ulteriormente l'intrecciarsi dei ruoli di testimone ed autore di reato. Si pongono in tali contesti problemi specifici ai quali la riflessione criminologica può fornire un contributo, segnatamente nella prospettiva della prevenzione primaria e secondaria.
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Brambilla, Rossana. "Critica della pedagogia e teoria critica dell'educazione." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 23 (May 2012): 105–20. http://dx.doi.org/10.3280/cost2012-023008.

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Abstract:
Teoria critica e pedagogia non hanno mai dialogato profondamente. I pedagogisti affermano che il loro oggetto di studio sia l"educazione. Ma il loro punto di vista non gode di una dignitŕ scientifica, riconosciuta anche dalle altre discipline. Le teorie pedagogiche oscillano soprattutto tra definizioni di valori da perseguire nel lavoro educativo e proposte di tecniche per gestire l"educazione, spesso importate dalla psicologia e dalla psichiatria. Questo impedisce ai processi educativi di produrre effetti di emancipazione sociale e culturale. Ma nella Teoria critica, e in particolare nel pensiero di Adorno e Horkheimer, troviamo le coordinate capaci di portare una disciplina, e anche la pedagogia, verso la scoperta dei suoi compiti "critici".
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