Academic literature on the topic 'Competenze trasversali'

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Journal articles on the topic "Competenze trasversali"

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Sicurello, Rossana. "La revisione dell'istruzione professionale: giovani, orientamento, competenze trasversali e occupabilità PDF." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2020): 5–28. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2020oa10074.

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Abstract:
Il processo di globalizzazione e il progresso tecnologico alla base della Quarta Rivoluzione Industriale hanno sconvolto il tradizionale modello di organizzazione dell'istruzione e del mercato del lavoro divenuti sempre più dinamici e complessi. La formazione professionale, cercando di rispondere ai bisogni attuali dei singoli e della società della conoscenza e del lavoro 5.0, si sta adoperando per assicurare azioni efficaci di modernizzazione e di innovazione delle pratiche didattiche, formative e valutative, facendo dell'orientamento e della pratica lavorativa gli strumenti principali della loro azione. Lo scopo è quello di verificare la propria capacità di stare al passo con i cambiamenti sociali, nonché di contribuire in maniera significativa alla crescita economica e, quindi, alla promozione della mobilità e dell'employability di cui le soft skills costituiscono una dimensione chiave, soprattutto nell'ambito dell'attuale dibattito politico, sociale, culturale ed economico attorno al mercato del lavoro e al tema della disoccupazione.
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La Rocca, Concetta, Massimo Margottini, and Rosa Capobianco. "Ambienti digitali per lo sviluppo delle competenze trasversali nella didattica universitaria." ECPS - Educational, Cultural and Psychological Studies, no. 10 (December 2014): 245–83. http://dx.doi.org/10.7358/ecps-2014-010-laro.

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3

Pegoraro, Marisa, Maria Pia Zito, Patrizia Galeotti, Alessia Delalio, Francesco Rossi, and Vincenza Guadagno. "Infermieristica Nefrologica: Competenze Assistenziali Generali e Specifiche." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 1 (March 4, 2014): 42–49. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.860.

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Abstract:
L’articolo esprime la posizione attuale dell’associazione EDTNA/ERCA Filiale Italiana rispetto al dibattito sulle competenze infermieristiche avanzate – o specialistiche - in atto nella comunità medico-sanitaria nazionale. Facendo riferimento al modello ISFOL, come strumento della definizione delle competenze nel mondo del lavoro, nel territorio europeo ed oltre, il modello viene declinato per il mondo sanitario ed ulteriomente capillarizzato per le aree di assistenza infermieristica nefrologica. Il modello riconosce competenze di base, competenze di settore, trasversali e specifiche. Attraverso questo percorso, da generico e a specifico, vengono riconosciute 6 aree specifiche di assistenza nefrologica (ambulatorio, degenza, dialisi peritoneale, emodialisi, area critica, trapianti) ed in ognuna di esse vengono elencate le competenze di pertinenza infermieristica (sapere e saper fare, saper essere). L’elaborato si propone come strumento di riferimento, di confronto e di stimolo per le varie realtà operative nazionale dell’assistenza nefrologica.
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Elena Liliana Vitti, Margherita Maria Sacco, and Alberto Parola. "Competenze per tutti: Ricerca-azione sull’uso dei LEGO come mediatori didattici per lo sviluppo delle competenze STEM." IUL Research 1, no. 2 (November 30, 2020): 61–81. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i2.68.

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Abstract:
Il Progetto di Ricerca presentato è frutto della collaborazione tra la scuola secondaria di primo grado dell’I.C. Pacinotti di Torino, che ha ospitato la ricerca durante le ordinarie lezioni di Tecnologia ed un gruppo di ricercatori del Centro di Ricerca Cinedumedia dell’Università degli Studi di Torino, che ha messo a disposizione competenze e risorse. La metodologia didattica implementata è stata creata appositamente per il Progetto ed è incentrata su quattro pratiche pedagogiche: 1) Cooperative Learning, 2) Think-Make-Improve, 3) utilizzo del metodo scientifico tradizionale per stimolare la motivazione all’apprendimento, 4) Competenze Mediali come obiettivi trasversali. Il caso studio presentato riporta i risultati ottenuti in seguito al primo anno di lavoro di un percorso triennale.
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Massara, Flavia. "Biblio: boosting digital skills and librarians in Europe." DigItalia 16, no. 2 (December 2021): 108–15. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00039.

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Abstract:
Il progetto Biblio: boosting digital skills and competences for librarians in Europe, finanziato dal programma Erasmus+ KA2, vuole contribuire alla formazione dei bibliotecari e al consolidamento delle loro competenze digitali e trasversali in un momento storico in cui si è costretti ad affrontare un brusco salto nel futuro dovuto all’emergenza pandemica. Il progetto, attualmente a metà del suo percorso, ha svolto un’indagine sui bisogni formativi dei professionisti delle biblioteche al termine della quale ha delineato due profili professionali che saranno alla base della sua offerta formativa. Biblio offrirà, nella seconda fase del progetto, un corso MOOC e un corso di specializzazione ai bibliotecari o agli aspiranti tali nei paesi partner del progetto.
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Scierri, Irene Dora Maria, and Davide Capperucci. "La valutazione per promuovere l'apprendimento permanente: il rapporto tra formative assessment e self-regulated learning." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 62–75. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12396.

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Abstract:
Le attuali politiche educative pongono al centro l'esigenza di trasformare le pratiche didattiche e valutative per sostenere l'acquisizione di competenze trasversali necessarie a una visione di sviluppo sostenibile e alla capacità di apprendimento permanente. L'articolo esamina il ruolo che la valutazione formativa riveste nella promozione di una di queste competenze chiave: imparare a imparare. Dopo aver esaminato il costrutto di autoregolazione dell'apprendimento, considerato una componente della competenza di imparare a imparare, vengono discusse le principali connessioni tra formative assessment e self-regulated learning. Si evidenzia come il ruolo centrale del feedback, la definizione di obiettivi e strategie e l'articolazione in fasi iterative, siano aspetti dei due processi collegati e in forte interazione. Il quadro che emerge suggerisce come le pratiche di valutazione formativa andrebbero implementate come vere e proprie strategie di autoregolazione dell'apprendimento. La ricerca futura in questo ambito si rivela potenzialmente feconda per una ridefinizione delle pratiche valutative che possa offrire agli studenti migliori opportunità di sviluppare la capacità di gestire il proprio apprendimento.
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Garofalo, Davide. "L'innovazione didattica attraverso il cinema: favorire l'acquisizione di competenze trasversali con l'utilizzo del Blob." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2016): 64–71. http://dx.doi.org/10.3280/erp2016-002005.

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Altomari, Natalia, and Antonella Valenti. "Gamification as a tool for learning and assessment of soft skills at school." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 161–69. http://dx.doi.org/10.36253/form-13765.

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Abstract:
Learning and assessing new skills is a challenge in education that teachers must take up primarily, playing a key role in the educational success of each student. With this perspective, soft skills (or transversal skills) are often considered of secondary importance, instead, if developed properly, they are among the skills required in the world of work, as well as in the purely educational world. Such skills, activated and enhanced through an innovative tool such as gamification, could be an answer to this gap. Serious games, in fact, are not only a means of entertainment or playfulness but are increasingly finding their place in the educational field. La gamification come strumento di apprendimento e di valutazione delle competenze trasversali a scuola. L’apprendimento e la valutazione di nuove abilità rappresentano una sfida nel settore educativo che deve essere colta principalmente dai docenti, giocando, questi, un ruolo fondamentale nel successo formativo di ciascuno studente. In quest’ottica, le soft skills (o abilità trasversali) vengono spesso considerate di secondaria importanza, invece, se sviluppate adeguatamente, rientrano tra le competenze richieste nel mondo del lavoro, oltre che in quello prettamente scolastico. Tali abilità, attivate e potenziate attraverso uno strumento innovativo quale la gamification, potrebbero rappresentare una risposta a questa lacuna. I serious game, infatti, non sono solo un mezzo di intrattenimento o ludico ma trovano sempre più spazio in ambito educativo.
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Torrigiani, Claudio, Valeria Pandolfini, Paola Giannoni, and Sebastiano Benasso. "I Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento: quali dimensioni valutative? Uno studio esplorativo." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 77 (January 2022): 115–33. http://dx.doi.org/10.3280/riv2020-077007.

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Zaggia, Cristina, and Anna Serbati. "La valorizzazione delle competenze trasversali. Il Boot camp for the job: un'esperienza realizzata dalla Regione del Veneto." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 2 (December 2017): 51–67. http://dx.doi.org/10.3280/exi2017-002004.

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Dissertations / Theses on the topic "Competenze trasversali"

1

Polimeno, Silvia <1994&gt. "Le competenze trasversali nel project management." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15285.

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Abstract:
Attraverso questa ricerca si vuole esaminare il legame tra le competenze emotive e sociali e la figura professionale del project manager. Dagli studi condotti sono emersi molteplici fattori critici lungo tutto il ciclo di vita di un progetto. In particolare, le ricerche degli ultimi anni si sono focalizzate sull’aspetto umano della disciplina, più nello specifico sulle competenze trasversali. Tanto maggiore è il livello d’Intelligenza Emotiva del project manager tanto più è basso il tasso di fallimento dei progetti e migliore la performance generale del progetto. Nonostante l’evoluzione tecnologica abbia modificato le modalità d’interazione tra i membri di un gruppo le competenze legate alla comunicazione e la capacità di prendere decisioni sono rimaste di vitale importanza. Per questi motivi negli ultimi 15 anni si è cercato di individuare le competenze trasversali più importanti per un project manager. Nella prima parte dell’elaborato viene chiarito il concetto di competenza trasversale e d’Intelligenza Emotiva, illustrando i principali modelli di riferimento. Infine, viene presentata la teoria del Cambiamento Intenzionale (ICT) di Richard Boyatzis che descrive il processo finalizzato allo sviluppo delle competenze emotive e sociali in modo sostenibile e duraturo. Nella seconda parte si analizza il legame tra project management e Intelligenza Emotiva. Vengono evidenziati i profili delle competenze trasversali emersi nelle diverse ricerche, e il legame tra queste competenze e gli indicatori di performance del progetto. Il possesso di queste competenze non solo ha un impatto positivo sulla performance complessiva del progetto, ma sono anche l’elemento che contraddistingue i project manager con una performance superiore alla media. Nella parte finale viene illustrata l’indagine empirica condotta su un campione di project manager certificati. I dati raccolti attraverso uno strumento di valutazione delle competenze trasversali in auto e in etero valutazione (BECOME360©) sono stati utilizzati per indagare la relazione tra il profilo delle competenze trasversali e gli indicatori di performance del project manager rispetto al grado d’innovatività dei progetti gestiti.
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Bonaldi, Isabella <1993&gt. "Le competenze interculturali trasversali del diplomatico interculturale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21527.

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Veronese, Luca <1989&gt. "Competenze Trasversali: Impatto delle Attività Extra-Lavorative sullo Sviluppo delle Competenze." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8567.

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Fava, Alex <1989&gt. "Managerialità vs imprenditorialità: un'analisi statistica delle competenze trasversali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5032.

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Abstract:
Il quoziente intellettivo non è in grado di descrivere pienamente il successo professionale e sociale degli individui, numerose ricerche effettuate nel corso degli anni hanno dimostrato che è l’intelligenza emotiva ad identificare gli individui con prestazioni superiori. Gli individui eccellenti possiedono delle competenze trasversali che conducono a prestazioni lavorative e professionali superiori. Considerata l’importanza dell’intelligenza emotiva nel mondo del lavoro, è importante fornire agli studenti universitari la possibilità di esplorare le proprie competenze emotive e comprendere come le loro emozioni influenzino il loro apprendimento e le loro prestazioni. Ca’ Foscari è stata la prima università italiana a creare un Centro di Ateneo, Ca’ Foscari Competency Centre (CFCC), dedicato allo sviluppo delle competenze trasversali con percorsi di formazione specifica. In tutte le attività avviate dal Centro il modello teorico utilizzato è quello dell’apprendimento autodiretto sviluppato da Richard Boyatzis nella sua ”Teoria del cambiamento intenzionale” che comporta cinque scoperte, ognuna delle quali evidenzia una discontinuità. Lo scopo dell’analisi consiste nell’indagare se esiste una differenza tra i profili di competenze di due gruppi di individui che esprimono diversi obiettivi professionali, manageriali o imprenditoriali. Il primo gruppo è rappresentato dai partecipanti al ciclo di laboratori di orientamento professionale “Pianeta Lavoro” che ha l’obiettivo di fornire degli strumenti indispensabili per entrare nel mondo del lavoro. Il secondo gruppo di studenti è composto dai partecipanti al seminario di orientamento “Mettersi in Proprio” rivolto agli aspiranti imprenditori che sono intenzionati ad avviare un’attività di impresa. I risultati ottenuti hanno permesso di giungere a delle interessanti conclusioni che evidenziano la differenza di sviluppo di determinate competenze da parte degli aspiranti imprenditori rispetto ai futuri manager.
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Fratantuono, Martina <1992&gt. "L'impatto delle competenze trasversali sull'employability e career success." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10026.

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Abstract:
L'elaborato analizzerà, innanzitutto, la letteratura presente in tema di competenze trasversali, employability/perceived employability e career success. Successivamente, un'analisi empirica sarà condotta sottoponendo ad un campione di studenti (che hanno partecipato alle iniziative promosse dal Competency Center) un questionario volto ad indagare il loro stato attuale di occupazione, il livello di percerved employability e di carriera. I dati così raccolti saranno poi confrontati con la valutazione delle competenze trasversali individuali (dati già raccolti in precedenza) al fine di verificare l'esistenza di relazioni positive fra competenze ed employability e fra competenze e career success.
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Capuzzo, Nicolo' <1993&gt. "Le competenze trasversali dei Data Analyst: un’analisi empirica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11819.

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Abstract:
L'elaborato propone un approfondimento sulle tecnologie big data abilitate dagli sviluppi dei progetti di Industria 4.0 e una panoramica sulle sulle soft skills (competenze trasversali necessarie per generare una performance di livello superiore). Successivamente, l'attività di ricerca mira ad indagare le soft skills proprio nelle figure di big data analyst e specialist, con l'intento di meglio tracciarne il profilo per il Mercato del Lavoro. La tecnica di mappatura usata per l'indagine è la Behavioral Event Interview (BEI).
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Dal, Bò Ilaria <1994&gt. "Competenze trasversali: valutazione empirica di un nuovo modello del Ca'Foscari Competency Center." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16361.

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Abstract:
Nel mercato del lavoro un tema che sta ricevendo sempre maggior attenzione è quello delle competenze trasversali. L’elaborato affronta questo tema soffermandosi nello specifico su un numero limitato di soft skills, ovvero networking, developing others, conflict management, customer focus e leadership. L’obiettivo finale è quello di convalidare un nuovo modello di analisi delle competenze trasversali proposto dal Ca'Foscari Competency Center. Per ciascuna delle competenze prese in considerazione, l'elaborato analizza la teoria esistente soffermandosi sulle relazioni di tali competenze con variabili anagrafiche e personali, proponendo successivamente un confronto tra i dati raccolti e il modello analizzato.
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Pisanello, Laura <1989&gt. "Sviluppo, valutazione ed analisi delle competenze trasversali nell'high education." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3202.

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Abstract:
Le competenze trasversali sono considerate estremamente rilevanti nel contesto lavorativo moderno dato il legame delle stesse con la job performance e lo sviluppo del percorso di carriera. La presente tesi pertanto affronta le questioni associate allo sviluppo ed alla valutazione di tali soft skill con riferimento al contesto universitario. Nell’elaborato verranno discusse le spinte dietro la necessità di inserire l’insegnamento delle competenze trasversali all’interno del mondo accademico al fine di favorire un migliore ingresso dei neolaureati nel contesto produttivo moderno individuando sia le metodologie didattiche utilizzate da alcune università, europee e statunitensi, sia le tecniche formative proposte della letteratura internazionale. Verranno altresì approfondite le questioni associate all’importanza del processo di valutazione del livello di soft skill posseduto dagli studenti, evidenziando da un lato l’arretratezza di molti contesti universitari e dall’altro i casi d’eccellenza con riferimento ad istituti accademici ed anche a progetti internazionali ad ampio respiro. La presente tesi comprende l’esposizione dei risultati di un lavoro di ricerca empirica volto a mappare gli interventi posti in essere dalle università italiane in termini di development ed assessment delle competenze trasversali degli studenti; verrà proposta un’analisi approfondita delle esperienze più significative ed una mappa di posizionamento complessiva dall’impatto immediato. Obiettivo della tesi è di enfatizzare la necessità, da parte del contesto di high education, di investire nei processi di sviluppo e di valutazione delle competenze trasversali degli studenti e dei neolaureati al fine di permettere loro un ingresso nel mondo del lavoro più “competente” che possa permettere la determinazione di job performance eccellenti e la costruzione di un percorso di carriera, ma anche personale, efficace e di successo.
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Beraldo, Giulia <1992&gt. "Misurazione delle competenze trasversali: validazione di un nuovo modello." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12268.

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Abstract:
Il mondo del lavoro ha subito nel tempo profondi cambiamenti ed oggi per riuscire a distinguersi dagli altri e raggiungere determinate performance lavorative non è più sufficiente possedere le competenze tecniche (hard skills) ma è necessario poter contare su un buon bagaglio di soft skills o competenze trasversali. Quest’ultime così definite perché presentano la caratteristica di poter essere utilizzate in varie situazioni e contesti talvolta assai diversi, giovando all’individuo sia nell’ambito professionale ma anche nella vita privata. In una prima parte del lavoro si analizza il concetto di competenza e le definizioni fornite dai principali studiosi del tema. Si va a comprendere il perché della loro importanza dedicando una particolare attenzione al tema dell’employability connesso alle soft skills. Inoltre, si introduce il tema dell’Intelligenza Emotiva (EI) e si vanno ad analizzare i principali modelli ed i relativi strumenti di misurazione. I tre modelli riconosciuti dalla letteratura scientifica sono: il modello di Abilità di Mayer& Salovey (lo strumento è l’Emotional Intelligence Test (MSCEIT); Il modello dell’Intelligenza Sociale-Emotiva di Bar-On (lo strumento è l’Emotional Quotient Inventory (EQ-i)) ed infine il modello delle competenze comportamentali di Boyatzis (lo strumento di misurazione è l’Emotional and Social Competency Inventory (ESCI). Successivamente si vanno ad analizzare i limiti presenti nei diversi modelli per addentrarsi nell’analisi di un nuovo modello elaborato dal Ca Foscary Competency Centre che ha messo in evidenza l’esistenza di 31 competenze trasversali suddivise in 6 aree: Awareness, Action, Social, Cognitive, Exploratory, Commitment toward the group. L’obiettivo della presente tesi è quello di analizzare 6 delle competenze del nuovo modello del CFCC di cui 3 appartenenti all’agire innovativo che sono il questioning, observing e experimenting e dell’agire organizzativo che sono: Visionary Thinking, Commitment toward the group e Integrity. Per ciascuna di queste competenze si vanno ad approfondire le conoscenze presenti nella letteratura scientifica e le variabili e fattori ad esse connessi. Infine vi è una presentazione del nuovo modello del CFCC delle competenze utilizzato con le relative caratteristiche. Saranno analizzate le variabili connesse con le competenze precedentemente citate per scorgere le relazioni esistenti tra quanto rilevato in letteratura e quanto emerso dal modello del CFCC al fine di validare le competenze.
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Tintorri, Sara <1988&gt. "Le competenze trasversali per l'innovazione: analisi quantitativa nel settore calzaturiero." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4288.

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Abstract:
Il presente lavoro si prefigge l’obiettivo di comprendere l’impatto ed i comportamenti individuali innovativi sulle performance aziendali e sul processo di innovazione, con particolare riferimento alle figure professionali di rilievo del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta: responsabile commerciale; responsabile dell’ufficio stile e direttore di produzione. Dopo un’analisi della letteratura, volta ad integrare diversi filoni di ricerca attualmente distinti: competenze trasversali e intelligenza emotiva, comportamenti innovativi e tipologia di innovazione, il lavoro è finalizzato ad individuare le competenze per l’innovazione delle figure professionali di riferimento attraverso l’utilizzo di dati empirici, raccolti tramite intervista sugli episodi comportamentali, e banche dati. Il lavoro inoltre consentirà di individuare un indice che sintetizzi le competenze per ciascuna figura oggetto di analisi. Infine verranno individuate quelle competenze distintive che consentono agli individui di conseguire performance aziendali e innovative superiori. Attraverso questo lavoro si sottolinea l’importanza che rivestono le competenze all'interno di settori che richiedo un elevato grado di innovazione e come queste possano attualmente essere in prima linea per la creazione di vantaggio competitivo.
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Books on the topic "Competenze trasversali"

1

d'Elia, antonio. Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'orientamento: Progettazione, Competenze, Rendicontazione. Independently Published, 2021.

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