Academic literature on the topic 'Compenso'

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Journal articles on the topic "Compenso"

1

Cappiello, Vincenzo, Jacopo Giannelli, and Roberta Giordano. "Ipocorticosurrenalismo secondario: come valutare il compenso? Differenze con la forma primaria?" L'Endocrinologo 22, S1 (June 1, 2021): 89–91. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-00922-4.

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2

Sarmiento Palacio, Eduardo. "Estado de la economía Colombiana en el contexto de América Latina." ÁNFORA 5, no. 9 (November 30, 2017): 72–96. http://dx.doi.org/10.30854/anf.v5.n9.1997.383.

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Abstract:
Las reformas estructurales de América Latina se presentaron como una manera de promover la insercion internacional, la modernidad y el crecimiento econormeo En un principio, las econormas experimentaron una aceleracion del crecimiento que llevó a sus actores a proyecrarlo al futuro ya proclamar el éxito del nuevo modelo económico, Al cabo de 3 ó 4 años aparecieron dificultades en el sector externo y el ahorro que indujeron un fuerte descenso de la actividad productiva que compenso con creces los aumentos ciruciales. El balance no podia ser más insatisfactorio. En los primeros seis años de la década el producto de la región avanzó 3.0°/0 y para la parte restante se proyectan tasas entre 3.5° ° Y 4°'0. De suerte que el crecnmento de la region durante la totalidad de la década sera cercano a 3.3°'0. Esta cifra corresponde a un aumento de 1.2% del ingreso per capita que apenas compensa la caída de 1°0 registrada en la época perdida del 80 y muy inferior al promedio obtenido en las décadas del 50,60 Y 70. Asi como la década del 80fue la década perdida del endeudamiento. la del 90 sera la mitad de la decada perdida del choque neoliberal.
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3

Kimenyi, M. S., W. F. Shughart, and R. D. Tollison. "What Do Judges Maximize?" Journal of Public Finance and Public Choice 3, no. 3 (October 1, 1985): 181–88. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117200.

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Abstract:
Abstract È stato sostenuto da Richard Posner che i giudici, poiché non ricevono alcun compenso monetario dal modo in cui prendono le decisioni, hanno come obiettivo la massimizzazione della loro utilità attraverso l’imposizione sulla collettività delle loro preferenze.Quest’indagine dimostra, invece, che i giudici sono sensibili agli incentivi economici come tutti gli altri individui. In particolare, la loro produzione aumenta quando il loro stipendio si eleva. Ciò non esclude che i giudici pongano in essere decisioni che massimizzino la loro soddisfazione. Al margine, però, essi fanno di più quando la loro remunerazione aumenta.
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Megna, Gianfranco. "Clinica e antropologia nella riabilitazione del disabile grave." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2012): 17–20. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003003.

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Abstract:
Il recupero dei deficit motori e di comunicazione richiede un'approfondita conoscenza dei meccanismi di compenso e vicarianza esistenti nel SNC. Tali meccanismi riguardano la possibilitŕ di riorganizzazione delle funzioni gnosiche, prassiche e fasiche compromesse o abolite dal danno cerebrale, attraverso processi di "spostamento" della funzione in aree perilesionali o di "riconnessione" di circuiti dedicati che il danno stesso ha posto in stato di isolamento funzionale. Uno strumento di facilitazione dei suddetti processi č rappresentato dalla CIMT (Constraint Induced Movement Therapy); accanto all'intervento tecnico č perň necessario un sostegno legislativo che garantisca al disabile l'accessibilitŕ agli spazi comuni.
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Manfrè, L., R. Angileri, G. Caruso, V. D'Antonio, M. De Maria, and R. Lagalla. "Calibro dei sifoni carotidei e asimmetria del poligono di Willis: Studio Angio-RM." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 148. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s260.

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Abstract:
A differenza dell'Angiografia, l'esame Angio-RM consente la simultanea visualizzazione dei vasi del poligono. Si è valutata la correlazione esistente tra calibro dei sifoni e asimmetrie di sviluppo del poligono nella popolazione normale. Sono stati esaminati 3 casi di occlusione totale di una carotide. 120 pazienti privi di patologie vascolari o neoplastiche sono stati sottoposti ad esame Angio-RM 3DTOF con Magnetization Tranfer e TONE. Sono state valutate le immagini di sorgente e 3DMIP, prima e dopo sottrazione dei pixel non vascolari. I pazienti sono stati suddivisi in 5 gruppi: I = aplasia di A1, II = ipoplasia di A1, III = lieve asimmetria di A1, IV ? arteria comunicante posteriore fetale, V = poligono simmetrico. Inoltre i pazienti sono stati suddivisi in base al calibro della carotide interna in: A (simmetrico), B (lieve asimmetria), e C (marcata asimmetria). è stata calcolata la percentuale di differenza di calibro (PDC) tra carotide destra e sinistra (Cmin/Cmax). Sono stati posti in correlazione PDC e simmetria dei vasi del poligono. I pazienti del gruppo C sono stati sottoposti a color Doppler dei vasi al collo, per escludere vasculopatia a monte. Una differenza statisticamente significativa in termini di PDC tra sifone carotideo destro e sinistro è stata osservata unicamente nei pazienti di gruppo I e II. I pazienti affetti da occlusione del sifone carotideo con compenso via Al dimostravano un calibro di Al superiore rispetto ai gruppi III, IV e V. Per quanto una asimmetria di calibro dei sifoni carotidei possa suggerire l'esistenza di una patologia vascolare a monte, è necessario considerare le varianti anatomiche correlate all'asimmetrico del poligono di Willis. Il bilancio dei rami collaterali esistenti a livello del poligono di Willis mediante Angio-RM è importante per la valutazione dei possibili circoli di compenso.
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Caroni, Pio. "E se anche il codice fosse un messaggio? La storia del codice ha senso solo se il codice non ne è il protagonista." Revista da Faculdade de Direito, Universidade de São Paulo 112 (August 28, 2018): 421–38. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2318-8235.v112i0p421-438.

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Abstract:
Questo saggio conclude ricerche sulla storia della codificazione del diritto, che l’autore ha iniziato mezzo secolo fa. Se aveva finora concesso molto (e forse troppo) spazio alla elaborazione storica di concetti e quindi alla definizione dello ‘statuto ontologico’ del codice, qui ne prescinde quasi totalmente. Ma si interroga in compenso sul destino concreto affrontato dai codici quando, oramai diritto vigente, entrano nella società, alla quale erano destinati, e tentano di disciplinarla. Vede perciò nel codice un messaggio, il cui valore (rispettivamente significato) non viene anticipato dal legislatore, ma via via appurato dal destinatario, in questo caso dalla società. E per essa (la precisazione non è superflua) da chi emergeva, quindi la dominava, ossia da chi era in grado di imporre proprie scelte di natura giuridica, sociale, economica, politica, rispettivamente di sintonizzare l’astratto codice sulle proprie personali frequenze. Mentre finora la ricerca era come stregata dalla storia dell’elaborazione/formazione del codice, questo diverso approccio sposta l’obiettivo sul dopo-codice, tenta cioè di descrivere in quale realtà si imbatte il codice una volta arrivato a destinazione e cosa nasce concretamente da questo incontro-scontro. E lo fa non per screditare quanto già si fece, ma per scoprirne (e descriverne) ora la parabola completa, grazie ad uno sguardo binario, rispettoso tanto dell’ottica del mittente, quanto di quella del destinatario. A chi interroga siffattamente il passato, molte ricerch non interessano più, massime quelle che gli autori hanno finora svolto muovendo esclusivamente dal testo sanzionato dal codice. Gli sembrano virtuali, immaginarie, frammentarie, una traccia sempre più smunta, che poi si perde nella sabbia. Ma in compenso, forte del suo sguardo binario, riesce magari a dissodare qualche incolto. A spiegare diversamente il rapporto istaurato fra codici regolari e irregolari, a ragionare in modo meno preconcetto sulla nozione di recezione/trapianto, oppure a rendersi conto che – a dispetto di quanto tuttora molti sostengono – ogni codice modifica inevitabilmente, tanto o poco, il quadro della realtà giuridica.
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Ferreri, Silvia. "Il metal detector: alleato o avversario della ricerca storica? Inghilterra e Italia a confronto nel diritto." Milan Law Review 2, no. 2 (February 22, 2022): 1–36. http://dx.doi.org/10.54103/milanlawreview/17390.

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Abstract:
Il confronto, provocato da circostanze contingenti, tra Regno Unito e Italia, mette in evidenza un maggiore linearità e accessibilità delle norme che regolano l’invenzione di oggetti storici o archeologici nella normazione di Westminster. Non si deve sottovalutare l’importanza di prescrizioni facilmente reperibili e chiare: impedire totalmente la ricerca di testimonianze del passato è irrealistico, conviene fissare in maniera realistica le condizioni in cui questo può avvenire, incentivando chi faccia un ritrovamento a renderlo pubblico, sapendo di poter contare su un compenso e su un riconoscimento. La normativa italiana è in continua revisione, le politiche che ispirano la tutela dei beni culturali subiscono aggiornamenti e abbondano in misura e in dettagli. Orientarsi non è facile, le sanzioni per le infrazioni sono difficili da applicare, il commercio illegale finisce per essere redditizio.
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Viehweg, Julia. "Dante und die cantautori." Deutsches Dante-Jahrbuch 94, no. 1 (September 23, 2019): 154–68. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2019-0008.

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Abstract:
Riassunto Se Wolf Biermann dice che i cantautori sono quelle persone »[...] che non sanno suonare la chitarra, ma in compenso... non sanno neppure cantare«1, si tratta di una riduzione polemica del concetto del cantautore. I cantautori stessi si vedono non solo come una nuova generazione di cantanti, ma anche di scrittori e storiografi, che attraverso l’impegno politico vogliono essere la voce di una nuova generazione di giovani negli anni ’60. Questo contributo esamina come il fenomeno dei cantautori sia legato alla ricezione di Dante in questi anni. Prima viene presentata una definizione del termine ›cantautore‹, poi si posiziona il movimento dei cantautori nella discussione della intertestualità nella letteratura, che nasce proprio negli stessi anni, e in ultimo si analizza l’esempio Odysseus dall’album Ritratti (2004) di Francesco Guccini.
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Manzano, Juan. "Lo stato attuale della psichiatria dell'adolescente: un punto di vista." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (July 2010): 51–59. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2010-002005.

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Abstract:
Le classificazioni internazionali si sono rivelate particolarmente inoperanti e la ricerca neurobiologica non ha fatto veri progressi sull'eziologia dei disturbi mentali; nella genetica si č attualmente imposto il concetto di interazione geni-ambiente. In compenso, i progressi generali in neuro_ siologia (la plasticitŕ cerebrale, i circuiti della memoria, i neuroni specchio) e gli studi empirici sulle competenze precoci del neonato hanno confermato concetti patogenetici derivati dalla clinica psicodinamica. Si tratta del campo della salute mentale ad indirizzo relazionale, nel cui ambito l'autore propone qui un modello relazionale dello sviluppo normale e patologico, che permetta un approccio preventivo e terapie - basate sulla relazione personale - la cui efficacia č stata dimostrata. I disturbi di personalitŕ dell'adolescente sono considerati come i disturbi piů frequenti e con una ricaduta piů importante per i servizi. Vengono in fine analizzati alcuni fattori sociali attuali e fatte alcune considerazioni principali e urgenti sull'organizzazione dei servizi.
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Falyushina, Luizetta. "“Un ospite vile”: l’epidemia di colera in Russia nell’epistolario di A. P. Čechov." Altre Modernità, no. 28 (November 30, 2022): 249–58. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/19189.

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Abstract:
Nella vasta produzione letteraria di A. P. Čechov sono presenti testimonianze scritte durante il periodo della quinta ondata della pandemia di colera. Originatasi in India e in Asia Centrale nel 1883, arrivò in Russia negli anni 1892-1893, dove causò la morte di circa 400 000 persone. Čechov, in quanto medico di professione, nel 1892 si dedicò all’attività di dottore, fornendo cure ai contadini dei numerosi villaggi situati intorno alla sua tenuta di Melichovo, rifiutando qualsiasi compenso. Questa esperienza si riflette sia nei documenti relativi alla sua attività professionale, sia nella sua eredità epistolare, che viene considerata dagli studiosi parte integrante della sua prosa letteraria in quanto ne presenta le stesse caratteristiche stilistiche e narrative. Questo articolo analizza la rappresentazione di quei tragici eventi da una doppia prospettiva: da un lato dal punto di vista di Čechov-medico e dall’altro dal punto di vista di Čechov-scrittore. Si pone attenzione ai seguenti aspetti: 1) la descrizione del colera come un essere animato, tratto tipico del meccanismo di mitologizzazione della malattia nell’immaginario collettivo; 2) la rappresentazione degli umori apocalittici presenti nel popolo, che conferiscono all'epidemia lo status di punizione celeste; 3) la considerazione dei focolai dell’epidemia come ʻspazi mortiʼ.
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Dissertations / Theses on the topic "Compenso"

1

SEVERONI, CECILIA. "IL COMPENSO DI SOCCORSO." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2003. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/12617.

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Batisti, Roberto <1985&gt. "Ricerche sull'allungamento di compenso in greco antico. Fonetica, fonologia, dialettologia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6548/1/batisti_roberto_tesi.pdf.

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Abstract:
La mia tesi offre uno studio sistematico di tutti i cambiamenti fonetici classificabili come 'Allungamento di Compenso' (AC) nella storia del greco antico. L'importanza di tali allungamenti vocalici nella fonologia storica e nella dialettologia del greco è, naturalmente, ben nota, ma diversi sviluppi individuali sono ancora discussi o poco chiari. Particolare attenzione è stata riservata all'odierno dibattito sull'AC nell'àmbito della fonologia teorica, e ad applicare correttamente i principi della linguistica generale ai fatti greci. Per ciascuna istanza di AC in greco, ho cercato di proporre una soluzione che sia coerente tanto con altri sviluppi noti del greco, sia con le tendenze attestate interlinguisticamente. Il greco risulta confermare la recente visione secondo cui non c'è un'unica regola o meccanismo responsabile dell'AC, ma esistono diverse tipologie, che in parte operano direttamente a livello della struttura fonologica astratta, in parte risultano dalla fonologizzazione di cambiamenti graduali e foneticamente condizionati. Entrambi i tipi risultano ben rappresentati in greco. Tuttavia, una tipologia di AC che è stata spesso postulata per il greco (l'AC da degeminazione) non è mai esistita in questa lingua. L'ultima parte di questo studio è dedicata a quattro casi separati di apparenti irregolarità nella distribuzione dell'AC o nel timbro della vocale lunga risultante. Dopo un'analisi filologica ed etimologica di tutto il materiale rilevante, si propongono delle spiegazioni per queste irregolarità.
My thesis offers a systematic study of all the sound changes classifiable as 'Compensatory Lengthening' (CL) in the history of the Ancient Greek language. The importance of such vowel lengthenings in Greek historical phonology and dialectology is of course well known, but several individual developments are still debated or poorly understood. Special attention has been paid to the current debate on CL in theoretical phonology, and to correctly applying the insights of general linguistics to the Greek facts. For each instance of CL in Greek, I have tried to propose an explanation which is consistent both with other known developments of Greek and with universal, cross-linguistic tendencies. Greek is found to confirm the recent view that there is not one single rule or mechanism responsible for CL, but that several kinds exist, some operating directly at the level of abstract phonological structure, some arising form the phonologization of gradual, phonetically-conditioned developments. Both types are found to be well-represented in Greek. However, one typology of CL that has often been postulated for Greek (i.e. CL from degemination) did not, in fact, exist in this language. The last part of this study is devoted to four separate cases of apparent irregularity in the distribution of CL, or in the timbre of the resulting long vowel. After an etymological and philological analysis of all the relevant material, explanations are proposed for the irregularities.
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Batisti, Roberto <1985&gt. "Ricerche sull'allungamento di compenso in greco antico. Fonetica, fonologia, dialettologia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6548/.

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Abstract:
My thesis offers a systematic study of all the sound changes classifiable as 'Compensatory Lengthening' (CL) in the history of the Ancient Greek language. The importance of such vowel lengthenings in Greek historical phonology and dialectology is of course well known, but several individual developments are still debated or poorly understood. Special attention has been paid to the current debate on CL in theoretical phonology, and to correctly applying the insights of general linguistics to the Greek facts. For each instance of CL in Greek, I have tried to propose an explanation which is consistent both with other known developments of Greek and with universal, cross-linguistic tendencies. Greek is found to confirm the recent view that there is not one single rule or mechanism responsible for CL, but that several kinds exist, some operating directly at the level of abstract phonological structure, some arising form the phonologization of gradual, phonetically-conditioned developments. Both types are found to be well-represented in Greek. However, one typology of CL that has often been postulated for Greek (i.e. CL from degemination) did not, in fact, exist in this language. The last part of this study is devoted to four separate cases of apparent irregularity in the distribution of CL, or in the timbre of the resulting long vowel. After an etymological and philological analysis of all the relevant material, explanations are proposed for the irregularities.
La mia tesi offre uno studio sistematico di tutti i cambiamenti fonetici classificabili come 'Allungamento di Compenso' (AC) nella storia del greco antico. L'importanza di tali allungamenti vocalici nella fonologia storica e nella dialettologia del greco è, naturalmente, ben nota, ma diversi sviluppi individuali sono ancora discussi o poco chiari. Particolare attenzione è stata riservata all'odierno dibattito sull'AC nell'àmbito della fonologia teorica, e ad applicare correttamente i principi della linguistica generale ai fatti greci. Per ciascuna istanza di AC in greco, ho cercato di proporre una soluzione che sia coerente tanto con altri sviluppi noti del greco, sia con le tendenze attestate interlinguisticamente. Il greco risulta confermare la recente visione secondo cui non c'è un'unica regola o meccanismo responsabile dell'AC, ma esistono diverse tipologie, che in parte operano direttamente a livello della struttura fonologica astratta, in parte risultano dalla fonologizzazione di cambiamenti graduali e foneticamente condizionati. Entrambi i tipi risultano ben rappresentati in greco. Tuttavia, una tipologia di AC che è stata spesso postulata per il greco (l'AC da degeminazione) non è mai esistita in questa lingua. L'ultima parte di questo studio è dedicata a quattro casi separati di apparenti irregolarità nella distribuzione dell'AC o nel timbro della vocale lunga risultante. Dopo un'analisi filologica ed etimologica di tutto il materiale rilevante, si propongono delle spiegazioni per queste irregolarità.
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Sgubin, Elisa [Verfasser], Dieter [Akademischer Betreuer] Henrich, and Wiedemann Maria Giovanna [Akademischer Betreuer] Cubeddu. "Accordi sul compenso del professionista legale tra autonomia delle parti e regole di concorrenza / Elisa Sgubin. Betreuer: Dieter Henrich ; Maria Giovanna Cubeddu Wiedemann." Regensburg : Universitätsbibliothek Regensburg, 2016. http://d-nb.info/1101939796/34.

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5

MAFFIOLI, PAMELA. "Effetti sulla variabilità glicemica e sul compenso glico-metabolico di metformina, pioglitazone e sitagliptin in pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2017. http://hdl.handle.net/11571/1203307.

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Abstract:
Scopo: il trattamento del diabete mellito di tipo 2 richiede spesso l'uso di più agenti ipoglicemizzanti per raggiungere un adeguato controllo glicemico. Scopo di questo studio è stato valutare gli effetti di una triplice terapia con metformina, pioglitazone e sitagliptin sul controllo glicemico e la variabilità glicemica rispetto a metformina e metformina + pioglitazone. Per valutare la variabilità glicemica è stato utilizzato un sistema di monitoraggio glicemico in continuo della glicemia. Materiali e Metodi: sono stati arruolati 66 diabetici di tipo 2 non ben controllati. I pazienti hanno assunto per tre mesi metformina 500 mg tre volte al giorno, a cui è stato, poi, aggiunto pioglitazone 15 mg due volte al giorno per altri tre mesi ed, infine, sitagliptin 100 mg, una volta al giorno, per ulteriori tre mesi. Ad ogni fase dello studio, se il paziente raggiungeva l'obiettivo di emoglobina glicata (HbA1c) desiderato (<6.5%), veniva fatto uscire dallo studio. Abbiamo valutato: l'HbA1c, la glicemia a digiuno (FPG), la glicemia post-prandiale (PPG), l'insulinemia a digiuno (FPI), l'indice HOMA (HOMA-IR), la proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hs-CRP), il profilo lipidico, la lipoproteina (a) [Lp(a)], la metalloproteinasi-2 (MMP-2), la metalloproteinasi-9 (MMP-9), le molecole di adesione (sICAM-1, sVCAM-1), la sE-selectina, l'adiponectina (ADN). Risultati: abbiamo registrato una significativa riduzione di HbA1c, FPG, e PPG con metformina + pioglitazone (p < 0.05 vs basale), ed un’ulteriore riduzione con metformina + pioglitazone + sitagliptin (p < 0.01 vs basale). Abbiamo osservato un miglioramento del profilo lipidico rispetto al basale con metformina + pioglitazone + sitagliptin (p < 0.05 vs basale). C'è stata una riduzione di Hs-CRP, sICAM-1, sVCAM-1, ed un aumento di ADN con metformina + pioglitazone (p < 0.05 vs basale) e con metformina + pioglitazone + sitagliptin (p < 0.01 vs basale). i livelli di eSelectina si sono ridotti solo con metformina + pioglitazone + sitagliptin (p < 0.05 vs basale). Per quanto riguarda la variabilità glicemica, la deviazione standard è risultata minore con metformina + pioglitazone (p < 0.05 vs basale) e con metformina + pioglitazone + sitagliptin (p < 0.01 vs basale). Il valore M, indice di variabilità glicemica, è risultato più basso con metformina + pioglitazone + sitagliptin. Conclusioni: la combinazione di metformina + pioglitazone + sitagliptin è risultata efficace nel migliorare il controllo glicemico e nel ridurre la variabilità glicemica e potrebbe essere un'opzione per il trattamento del diabete mellito di tipo 2.
Background and aim: the treatment of type 2 diabetes mellitus often requires the use of one or more hypoglycemic agents to reach the adequate glycemic control. The aim of the study is to evaluate the effects of a triple therapy with metformin, pioglitazone and sitagliptin on glycemic variability compared to metformin monotherapy, and compared to a combination of metformin and pioglitazone. To assess glycemic variability a continuous glucose monitoring system was used. Material and Methods: we enrolled 66 not well controlled, type 2 diabetic patients. Patients were instructed to take metformin 500 mg three times a day for the first three months, then pioglitazone 15 mg twice a day was added for further three months, and finally sitagliptin 100 mg once a day was added for the last three months. At the baseline, and every three months a continuous glucose monitoring system was performed. At any stage of the study, if the value of glycated hemoglobin reached the desired goal (<6.5%), participation in the study was interrupted. We assessed: glycated hemoglobin (HbA1c), fasting plasma glucose (FPG), post-prandial glucose (PPG), fasting plasma insulin (FPI), HOMA-index (HOMA-IR), high sensitivity C-reactive protein (hs-CRP), lipid profile, lipoprotein (a) [Lp(a)], metalloproteinase-2 (MMP-2), metalloproteinase-9 (MMP-9), soluble adhesion molecules (sICAM-1, sVCAM-1), sE-selectin, adiponectin (ADN). Results: we recorded a significant decrease of HbA1c, FPG, and PPG with metformin + pioglitazone (p < 0.05 vs baseline), and a further decrease with metformin + pioglitazone + sitagliptin (p < 0.001 vs baseline). There was an improvement of lipid profile compared to baseline with metformin + pioglitazone + sitagliptin (p < 0.05 vs baseline). We recorded a decrease of Hs-CRP, sICAM-1, sVCAM-1, and an increase of ADN with metformin + pioglitazone (p < 0.05 vs baseline), and with metformin + pioglitazone + sitagliptin (p < 0.01 vs baseline). A decrease of eSelectin was recorded only with metformin + pioglitazone + sitagliptin (p < 0.05 vs baseline). Regarding glycemic variability, standard deviation was lower with metformin + pioglitazone (p < 0.05 vs baseline), and metformin + pioglitazone + sitagliptin (p < 0.01 vs baseline). The M value, an index of glycemic variability, was lower with metformin + pioglitazone + sitagliptin (p < 0.05 vs baseline). Conclusion: combination of metformin + pioglitazone + sitagliptin proved to be effective in improving glycemic control, and in decreasing glycemic variability, therefore it could be suitable for the treatment of type 2 diabetic patients.
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CAVALLINI, GIONATA GOLO. "IL «NUOVO» LAVORO AUTONOMO. QUALIFICAZIONE E TUTELE DOPO IL D.LGS. N. 81/2015 E LA L. N. 81/2017." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/615459.

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Abstract:
La ricerca mira a rispondere a due quesiti che sorgono per così dire spontaneamente a un “primo impatto” con il nuovo formante normativo risultante dagli interventi legislativi che hanno caratterizzato la stagione – forse appena conclusa – dei Jobs Act, secondo una linea che parte idealmente dal decreto legislativo n. 81 del 2015, recante la disciplina organica dei contratti di lavoro per culminare nella legge n. 81 del 2017, recante misure per la tutela del lavoro autonomo «non imprenditoriale». L’intreccio tra le novità introdotte da tali interventi ha prodotto – come è stato da più parti osservato – un piccolo “sisma”, che ha interessato tanto la dimensione della qualificazione dei rapporti di lavoro, quanto quella della tutela applicabile ai rapporti di lavoro non subordinato. Le discussa riconduzione alla disciplina del lavoro subordinato dei rapporti di collaborazione c.d. etero-organizzata (art. 2, d.lgs. 81/2015), la successiva ma parallela norma di interpretazione autentica della nozione di coordinamento, introdotta in calce all’art. 409, n. 3, c.p.c. (art. 15, l. 81/2017) e il contestuale riconoscimento di forme di lavoro subordinato organizzato per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro (art. 18, l. 81/2017) impongono una rimeditazione delle nozioni tradizionali, in quanto finiscono per innestare sulla (pur sempre fondamentale) summa divisio tra lavoro subordinato e autonomo una serie di ulteriori partizioni, che si declinano secondo un continuum dai confini spesso difficilmente individuabili. La previsione di forme di tutela destinate a rispondere alle esigenze del lavoro autonomo purché «non imprenditoriale», poi, richiede di interrogarsi sul senso dell’etichetta adoperata dal legislatore e di esplorare la linea di confine intercorrente tra mondo del lavoro (autonomo) e mondo della (piccola) impresa. Si tratta dunque innanzitutto, questo il primo itinerario di ricerca, di individuare i confini esterni della fattispecie del lavoro autonomo, tradizionalmente raffigurato come un’area residuale compressa tra il mondo del lavoro salariato e quello della piccola impresa, nonché i confini interni tra il lavoro autonomo “puro” e quello variamente coordinato, su base più o meno consensuale, rispetto a un committente principale. Tale operazione richiede inoltre di interrogarsi sulla persistente attualità della grande dicotomia autonomia-subordinazione – a tutt’oggi oggetto di una giurisprudenza che fatica a trovare punti di riferimento più solidi che non siano le copiose massime tralatizie, tanto rigorose quanto circolari – e di chiedersi se le recenti riforme abbiano individuato partizioni interne al sistema del lavoro autonomo (lavoro autonomo etero-organizzato, lavoro autonomo coordinato e continuativo, lavoro autonomo non coordinato ma continuativo, lavoro autonomo “puro”), per consentire una graduazione delle tutele, ovvero se esse abbiano solo spostato la linea di confine tra rapporti di lavoro soggetti alla disciplina protettiva del lavoro subordinato e rapporti che ne sono esclusi. Al contempo, dal punto di vista della disciplina applicabile, l’introduzione su base universalistica di una disciplina a tutela del lavoro autonomo «non imprenditoriale», modellata sulla falsariga delle regole e dei principi che presiedono alla tutela civilistica del contraente debole, si candida, quantomeno nelle intenzioni del legislatore, a riempire lo spazio vuoto in cui il decreto di riordino dei contratti di lavoro aveva lasciato i collaboratori «genuini». È nell’intreccio di queste diverse dimensioni di «novità» che si spiegano la scelta del titolo Il «nuovo» lavoro autonomo e quella di articolare il lavoro nei quattro capitoli che lo compongono. Nel primo capitolo, dopo avere svolto alcune riflessioni introduttive sul concetto di «autonomia» e sulla sua caratterizzazione normativa in termini negativi impressa dalla codificazione del 1942, si tenta di effettuare una ricostruzione genealogica dell’istituto oggetto dell’indagine, per apprezzare come nel secolo breve il lavoro autonomo tenda a muoversi nel “solco” del lavoro subordinato, compresso dapprima dalla cosiddetta «tendenza espansiva» del diritto del lavoro e quindi da un approccio regolativo concepito in termini che rimarranno a lungo di carattere spiccatamente antiabusivo, di repressione cioè del «falso» lavoro autonomo. Tale indugio preliminare richiederà inevitabilmente di dare conto, sia pure per sommi capi, della speculare evoluzione della figura del contratto di lavoro subordinato, nelle cui pieghe il lavoro autonomo è stato dapprima fagocitato, fino quasi a scomparire, e quindi riemerso, orfano di tutele, richiedendone le più svariate, a tratti con grida e più spesso sottovoce. Nel secondo capitolo si cerca invece di ricostruire i tratti caratterizzanti la fattispecie posta ad oggetto dell’indagine e, in particolare, i suoi confini esterni e interni. A tal fine, dopo avere dato conto della perdurante attualità del binomio autonomia / subordinazione e dell’assetto attualmente raggiunto dall’elaborazione dottrinale e giurisprudenziale, il lavoro prosegue in una sorta di climax, passando in rassegna le partizioni interne al mondo dell’autonomia – lavoro etero-organizzato e coordinato – delle quali vengono analizzati gli elementi costitutivi, per poi soffermarsi sul confine esterno rappresentato dall’universo contermine dell’imprenditorialità, la cui analisi si rende necessaria in virtù dell’espressa esclusione dei piccoli imprenditori dal novero dei beneficiari delle nuove tutele statutarie. Il terzo capitolo, dedicato alle tutele del «nuovo» lavoro autonomo, si articola in tre sezioni, aventi ad oggetto tre nuclei concettuali, e, in particolare: i) la tutela contrattuale del lavoro autonomo disegnata dal nuovo Statuto, che attinge a piene mani dagli approdi raggiunti del diritto civile di “seconda generazione” nella tutela dei rapporti negoziali caratterizzati dallo squilibrio di forza contrattuale delle parti; ii) le tutele “fuori dal rapporto”, vale a dire quelle di carattere previdenziale, fiscale e promozionale introdotte dalla novella, rispetto alle quali si cercherà di accompagnare l’analisi puntuale delle disposizioni rilevanti all’individuazione del fil rouge che le lega; iii) le tutele collettive, rispetto alle quali pare opportuno valutare, anche in riferimento ai vincoli provenienti dal diritto europeo, gli spazi di agibilità sindacale e le potenzialità nei diversi modelli di associazionismo delle varie categorie di lavoratori autonomi. I primi due nuclei individuano, pur senza sovrapporvisi, le principali direttrici d’intervento dello Statuto, anche se vi saranno ricomprese questioni trascurate dallo stesso (come il nodo dell’equo compenso, che verrà invece affrontato anche alla luce delle ultime novità relative al mondo del lavoro libero professionale); l’ultimo è invece dalla novella quasi del tutto omesso, nonostante le mai sopite sollecitazioni sul punto lo rendano oggi un oggetto di studio obbligato nell’ambito di una ricerca sulle tutele del lavoro autonomo. Il quarto e ultimo capitolo, infine, ha ad oggetto il fenomeno della gig economy, sul quale gli interpreti si affaticano ormai da qualche anno a questa parte. La scelta di destinare il capitolo conclusivo al tema del lavoro “digitale” si spiega con il fatto che esso, nella misura in cui viene ricondotto, a ragione o a torto, al mondo dell’autonomia – opzione per nulla scontata, ma pare sia questa la direzione imboccata dalla nostra giurisprudenza – si candida a costituire il prototipo di quel lavoro economicamente debole, che, orfano delle tutele del lavoro a progetto (in primis in materia di compenso), non può che guardare alle nuove tutele statutarie, rappresentando, in altri termini, un privilegiato “banco di prova” per saggiarne le potenzialità applicative.
The doctoral research aims to give an answer to a series different questions arising at a first impact with the new Italian discipline regulating self-employed work as provided for by the legislative decree 81/2015, concerning the reform of the contractual models, and by the law 81/2017, concerning the protection of self-employed «non-entrepreneurial» work. The combination of these new provisions produced indeed a little “earthquake” in the system of Italian labour law, and, in particular. The innovations represented by the discussed introduction of a new discipline regarding bogus self-employment (so called hetero-organized collaborations: art. 2, d.lgs. 81/2015) together with the specification of the elements of a genuine self-employed collaboration (art. 15, l. 81/2017) calls for a rethinking of the traditional notions of labour law, as they introduce new categories in the area comprehended by the two poles represented by autonomous work and dependent (subordinate) work. On the other hand, the label «non-entrepreneurial» that the Legislator used to individuate the beneficiaries of the new discipline calls for an investigation regarding the border between (self-employed) work and (medium and small) businesses. Therefore, it seems necessary to individuate, in the first place, the external borders of the complex legal situation «self-employed work», which has traditionally been considered as a residual area compressed by the world of employment and the world of small businesses. In the second place, it seems also necessary to individuate the internal borders of self-employed work, which is articulated in several subcategories covering the area of those self-employed workers who devote the main part of their activity to a main client on a continuative basis. Meanwhile, the introduction on a universalistic basis of a protective regulation, which is structured as the private law remedies applicable to contractual relations characterized by the imbalance of bargaining power of the parties, requires a rethinking of the techniques of protection of «genuine» self-employed work. It is in the combination of these two different elements of innovation that it is possible to appreciate the title chosen (The «new» self-employed work. Qualification and legal protection after the legislative decree n. 81/2015 and the law 81/2017) and the articulation of the thesis in four chapters. In the first chapter, after some introductive reflexions about the concept of «autonomy» and its legal characterization under Italian law, we tried to make a genealogical analysis of the subject, in order to appreciate how during the XXth century self-employed work was compressed by the predominant figure of the employment contract and that for a long time the regulatory approach has been conceived mainly in terms of repressing bogus self-employment. In the second chapter we try to individuate the main characteristics of self-employed work and its internal and external borders. To this end, after having underlined that the dichotomy autonomy-subordination is still a cornerstone of the Italian labour law system, the dissertation continues examining the internal partitions of the figure – hetero-organized work, coordinated work – and its constitutive elements and then investigating the complex relation between the world of (self-employed) work and the world of (medium and small) businesses, expressly excluded from the new protective measures dedicated to «non-entrepreneurial» work. The third chapter deals more in particular with the new protective measures introduced in 2017 and it is articulated in three sections. The first section regards the contractual protection of self-employed work and it analyses the elements of the new discipline that recall closely the innovations coming from the field of private law, with particular regard to the B2b contractual relationships. The second section examines the innovations brought in the field of social security and tax regulation. The third section deals with the instruments of collective protection applicable to self-employed workers, in order to verify, also under European law, potentialities and limits of collective dialogue and conflict in the field of non-subordinate work. The last chapter, finally, deals with the phaenomenon of the so-called gig economy. The decision to dedicate the final part of the dissertation to this topic derives from the fact that insofar as the new forms of work emerged in the gig economy are qualified as self-employed relationship – and it seems that this is the direction taken by Italian case law – they represent the perfect prototype of “weak” self-employed work that shall look at the new protective provisions.
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Boubekeur, Naimi. "Etude, réalisation et caractérisation d'oscillateurs à résonateur saphir compensé." Besançon, 2006. http://www.theses.fr/2006BESA2086.

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Abstract:
Ce mémoire résume l'étude effectuée sur les oscillateurs micro-ondes à résonateurs saphir compensés. Le résonateur, cœur de l'oscillateur, est excité sur un mode de galerie. Actuellement les oscillateurs cryogéniques, à résonateurs saphir, sont les sources les plus stables en fréquence sur le court terme (lO-14, t < 100s) mais fonctionnent à très basses températures (T ~ 6K). Ce qui nécessite des installations complexes. Pour réaliser un oscillateur ayant des performances comparables en stabilité de fréquence et fonctionnant à plus hautes températures, il faudra annuler la forte sensibilité du résonateur à la température tout en conservant de forts coefficients de surtension des modes de galerie du résonateur. Ceci est obtenu, par compensation thermique, avec l'adjonction d'une perturbation diélectrique ou paramagnétique. Dans le cadre de ce travail, nous avons étudié et réalisé deux types de résonateurs: Le résonateur saphir-rutile dans lequel une couche mince de rutile est déposée sur tout le cristal de saphir a fait l'objet d'une étude détaillée. Nous avons exploré plusieurs techniques de dépôt de rutile: voie sol gel, pulvérisation magnétron et évaporation thermique. La meilleure stabilité est obtenue avec le résonateur saphir-rutile par pulvérisation magnétron stabilisé à 38K. Elle est de 9,5. 10-14 avec une dérive de 2,5. 10- 12 /jour. Nous avons réalisé des oscillateurs à résonateurs saphir dopés en titane. Il s'agit de la première étude. Nous avons obtenu une stabilité de 7. 10-14 et une dérive de 8. 10-11t/jour à 39K. Mot-clés: Résonateur micro-onde, stabilité de fréquence, Densité spectrale de puissance, procédé sol gel, oscillateur, correcteur de Pound, rutile, pulvérisation magnétron, Compensation thermique
This memory summarizes the study carried out on the microwave oscillators with compensated sapphire resonators. The resonator, heart of the oscillator, is excited on a whispering gallery mode. Currently the cryogenic oscillators, with sapphire resonator, are the high frequency stability sources at the short term (10-14, t < 100 s) but function at very low temperatures (T ~ 6K). Those sources require complex installations. Ln order to build oscillator having similar performances on frequency stability and operating at higher temperatures, it will be necessary to cancel the strong sensitivity of the resonator to the temperature while preserving high-Q factor of the whispering gallery mode of the resonator. This is obtained, by thermal compensation, by addition of a dielectric or paramagnetic disturbance. Within the framework of this thesis, we studied and carried out two kind of resonators : The sapphire-rutile resonator, in which a thin film of rutile is deposited on the whole sapphire crystal, was study in details. We explored several techniques of rutile deposition : sol gel technique, magnetron sputtering and thermal evaporation. Best stability of 9,5. L0-14 with a drift of 2,5. 10-14 /jour, is obtained with the sapphire-rutile resonator (magnetron sputtering) operating at 38K. Ln other side, we have built the first titanium doped sapphire resonator oscillators. We obtained a stability of 7. 10-14 and a drift of 8. L0-11/jour at 39K
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Silva, Nilza Nunes da. "Estimador ponderado que compensa a ausência de resposta: uma aplicação." Universidade de São Paulo, 1986. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/6/6132/tde-27072016-114220/.

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Abstract:
Como tentativa para compensar a ausência de resposta, aplicou-se o estimador ponderado por pesos amostrais nos dados de um inquérito domiciliar que registrou uma taxa global de resposta igual a 79,10 por cento . O procedimento procurou viabilizar a aplicação do ajuste ao nível dos elementos, usando os pesos obtidos a partir da taxa diferencial de resposta verificada na amostra composta pelas famílias. Fixado o número de cômodos do domicílio como a variável critério para a formação das classes ponderadas, calcularam-se as médias ajustadas e suas variâncias para o peso e a estatura dos menores de 19 anos, usando-se as estimativas calculadas na amostra constituída pelos elementos pertencentes às famílias que efetivamente responderam ao inquérito. A consistência dos resultados obtidos sugere que estudos devem ser desenvolvidos a fim de buscar soluções que minimizem as pressuposições necessárias à aplicação do procedimento e determinem níveis de abrangência que possam ser considerados satisfatórios.
The weighting adjustment by sample weights was applied on the data from a survey sampling with a total response rate of 79,10 per cent , in order to compensate for the unit nonresponse. The weighting factors were gotten by the differential response rate calculated on the household sample to facilitate the application procedure. The variable used to define the weighting classes was the number of rooms of the dwellings. Also, the adjusted means and their variances were calculaled for weight and height of persons with ages under 19 years, using the measures obtained from the same age group individuals related to the respondent households. The consistency of the results support the sugestion that more research has to be done to search for procedures that will minimize the necessary assumptions that underlie them and that can assure wider application levels.
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Gouv?a, Aletheia Janu?ria Zanow de. "Insider trading no mercado de capitais brasileiro: o crime compensa?" PROGRAMA DE P?S-GRADUA??O EM ADMINISTRA??O, 2016. https://repositorio.ufrn.br/jspui/handle/123456789/24544.

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Abstract:
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Frequentemente s?o destaques na m?dia novos esc?ndalos de executivos envolvidos em negocia??es com informa??o privilegiada (insider trading). No contexto dos crimes de colarinho branco, o insider trading ? um dos que mais amea?a a credibilidade do mercado financeiro. Em meio ao exposto, o objetivo desse estudo foi investigar as opera??es de insider trading julgadas pela Comiss?o de Valores Mobili?rios (CVM), observando os ind?cios de retorno anormal e a aplica??o da lei. Para isto, buscou-se ind?cios de retornos anormais em 32 casos julgados pela Comiss?o de Valores Mobili?rios (CVM) entre 2002 a 2015 por suspeita de insider trading. Foi utilizado o Estudo de Eventos como m?todo para estimar o retorno normal, analisando o efeito de um evento informacional de determinada empresa sobre os pre?os de suas a??es ao longo de uma s?rie de tempo. Os resultados encontrados apontam que: (i) 19 casos (59% da amostra) apresentam ind?cios de retorno anormal significativos na janela do evento; no entanto, (ii) 11 casos (34% da amostra) foram condenados ? multa e apenas 2 casos tiveram a inabilita??o tempor?ria acrescida na pena. Testando a distribui??o de probabilidade, nota-se que a chance do acusado ser absolvido ou punido ? independente da evid?ncia de retorno anormal. Ou seja, o que se observa ? a dificuldade da CVM em caracterizar a inten??o do acusado em obter ganhos anormais. No Brasil, em 2011, o ?nico caso que teve a pena de pris?o decretada a dois executivos pelo crime de insider trading foi o caso da Perdig?o. O que mostra a dificuldade da justi?a brasileira em aplicar a lei (enforcement). Outras hip?teses de pesquisa foram testadas: (iii) as vari?veis explicativas tamanho da empresa e ?ndice book-to-market apresentam um baixo poder explicativo do retorno efetivo da a??o, mas n?o foram retiradas do modelo; (iv) a chance de retorno anormal em negocia??es de compra de 4,54 vezes maior do que em negocia??es de venda. Este estudo contribui de forma pr?tica para apontar a import?ncia da amplia??o de regula??o mais restritiva da pr?tica de insider trading bem como sua execu??o, de forma a garantir maior equidade nas informa??es ao mercado e maior efici?ncia do mercado de capitais, ampliando as fontes de investimento e crescimento do mercado financeiro brasileiro.
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BERTIN, EMILIANO. "CONTIBUTI ALL'EDIZIONE CRITICA DELL'ENEIDE IN COMPENDIO VOLGARIZZATA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/289.

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Abstract:
La tesi di dottorato riporta alcuni contributi (tra cui un saggio di edizione critica) riguardanti i volgarizzamenti dell'Eneide in compendio (sec. XIV), opera più volte associata con il nome del fiorentino Andrea Lancia, celebre per i suoi interessi danteschi.
The doctoral thesis quotes several studies (among which an essay of critical edition) about transmission of the Aeneid's abridgement's translations (XIVth century): these works have been often associated with the name of the Florentine notary Andrea Lancia, who is famous because of his interests in Dante.
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Books on the topic "Compenso"

1

Zanoboni, M. Paola. Salariati nel Medioevo, secoli XIII-XV: Guadagnando bene e lealmente il proprio compenso fino al calar del sole. Ferrara: Nuovecarte, 2009.

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Salariati nel Medioevo, secoli XIII-XV: Guadagnando bene e lealmente il proprio compenso fino al calar del sole. Ferrara: Nuovecarte, 2009.

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3

Rossetti, Marco. Il CTU: L'occhiale del giudice : consulente tecnico e ausiliari del giudice, formazione e gestione dell'albo, consulente di parte, svolgimento della consulenza, compenso, responsabilità. Milano: Giuffrè, 2004.

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4

Bruno, Maurizio. Le nuove tariffe forensi: Commento con la giurisprudenza della Cassazione, modalità di determinazione del compenso : responsabilità dell'avvocato : normativa di riferimento sull'attività professionale : con CD per la redazione elettronica delle parcelle. Milano: Giuffrè, 2004.

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5

Bolivia. Compendio electoral. La Paz, Bolivia: Corte Nacional Electoral, 2007.

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6

Mexico. Compendio civil. México, D.F: Porrúa Hermanos, 2011.

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7

Lara, Francisco. Compensar educando. Madrid: Editorial Popular, 1991.

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8

Almela, Diego Rodríguez de. Compendio historial. Murcia [Spain]: Asamblea Regional de Murcia, 2000.

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9

Mexico. Compendio financiero. México, D.F: Editorial Porrúa Hermanos, 2011.

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10

Peru. Compendio laboral. 3rd ed. Lima, Perú: AELE, 2008.

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Book chapters on the topic "Compenso"

1

Mirabile, Lorenzo, and Giuseppina Sestini. "Stato nutrizionale e compenso metabolico." In Rianimazione in età pediatrica, 39–53. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2059-7_4.

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2

Fiorentino, Francesco. "Il compendio logico di Giovanni Buridano." In Textes et Etudes du Moyen Âge, 241–61. Turnhout: Brepols Publishers, 2013. http://dx.doi.org/10.1484/m.tema-eb.4.01055.

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3

Mitchell, R. J., K. Warwick, G. Plint, G. White, R. Howe, M. Brown, and P. Hughes. "Compend - A General Purpose Control & Measurement System." In Engineering Systems with Intelligence, 439–44. Dordrecht: Springer Netherlands, 1991. http://dx.doi.org/10.1007/978-94-011-2560-4_50.

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4

Milani, Matteo. "Un compendio italiano delSecretum secretorum: riflessioni e testo critico." In Trajectoires européennes du 'Secretum secretorum' du Pseudo-Aristote (XIIIe-XVIe siècle), 257–314. Turnhout: Brepols Publishers, 2015. http://dx.doi.org/10.1484/m.ar.5.103392.

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5

"4. [71] Dare e avere nella lirica greca arcaica: il problema dello scambio e del compenso nella lirica monodica e corale." In κηληθμῷ δ᾽ ἔσχοντο Scritti editi e inediti, 324–32. De Gruyter, 2020. http://dx.doi.org/10.1515/9783110648126-019.

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6

"Il compensato." In Progettare con il compensato strutturale, 16–19. Quodlibet, 2022. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2gvdn67.6.

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7

"COMPENDIO DE CATEGORÍAS." In Compendio del Abhidhamma, 241–68. El Colegio de México, 1999. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvhn0c4g.14.

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8

"COMPENDIO DE CONDICIONES." In Compendio del Abhidhamma, 269–306. El Colegio de México, 1999. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvhn0c4g.15.

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9

"“Assault Compels Defense”:." In The Powers of Dignity, 82–100. Duke University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1d82hgt.8.

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10

"“Assault Compels Defense”:." In The Powers of Dignity, 82–100. Duke University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1d82hgt.8.

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Conference papers on the topic "Compenso"

1

Lee, Dongwoo, Sungbum Kang, and Kiyoung Choi. "ComPEND." In ICS '18: 2018 International Conference on Supercomputing. New York, NY, USA: ACM, 2018. http://dx.doi.org/10.1145/3205289.3205295.

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2

Hall, Jared, and Razib Iqbal. "CoMPES." In IoTDI '17: International Conference on Internet-of-Things Design and Implementation. New York, NY, USA: ACM, 2017. http://dx.doi.org/10.1145/3054977.3054988.

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3

"Proceedings of COMPEURO '93." In Proceedings of COMPEURO '93. IEEE, 1993. http://dx.doi.org/10.1109/cmpeur.1993.289829.

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4

"COMPENG 2022 Cover Page." In 2022 IEEE Workshop on Complexity in Engineering (COMPENG). IEEE, 2022. http://dx.doi.org/10.1109/compeng50184.2022.9905459.

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5

Sut Favaretto, Mery, and Giulia Perli. "Alianzas postcapitalistas: compendio de prácticas autocríticas sobre la propiedad privada." In IV Congreso Internacional Estética y Política: Poéticas del desacuerdo para una democracia plural. València: Editorial Universitat Politècnica de València, 2019. http://dx.doi.org/10.4995/cep4.2019.10505.

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Abstract:
Uno de los aspectos de la actual crisis de las democracias se revela en la dimensión de lo cotidiano e interesa las formas de la convivencia.Esta contribución propone el análisis de una serie de auto-narraciones en las cuales se evidencian procesos de concientización y prácticas que cuestionan la noción y el uso de la propiedad privada.Entendida como fundamento de la construcción identitaria individualista y conservadora propia del capitalismo, de la modernidad y del colonialismo, la propiedad privada (Engels, 1970) es un elemento que se presenta continuamente en las elecciones y en los posicionamientos que asumimos cada día.En una visión interseccional, la crítica feminista hacia las estructuras patriarcales de transmisión de los patrimonios se cruza con las prácticas y los valores de intercambio de personas en diáspora pertenecientes a culturas no occidentales, generando alianzas transversales anticapitalistas y antirracistas (Iveković, 2015).Lo que se define por crisis de la democracia conlleva en el profundo la oportunidad de cuestionar la propiedad privada, un pilar fundamental de las democracias occidentales considerado en peligro por las olas migratorias. Los medios de comunicación articulan imaginarios que se basan, desde la modernidad hasta el cotidiano actual popular, en la idea de que el extranjero quita lo que es tuyo, roba trabajo, mujeres, jubilación, en fin, el futuro.El encuentro con personas diaspóricas propone al feminismo contemporáneo la urgencia de repensar el individualismo y la soledad.. A raíz de lo vivido en keurgumak-casa grande (ideadestroyingmuros, 2015), en esta aportación destacaremos experiencias activas de formas de convivencia comunitaria implicadas en repensar las relaciones que vinculan la propiedad privada con los espacios, los idiomas, los y las niñas, la naturaleza, la comida, las economías y la transmisión de la herencia.Son narraciones de prácticas de vida postcapitalista que ponen en el centro la interdependencia y salen del binarismo entre propiedad privada y comunismo proponiendo la vivencia comunitaria de la propiedad privada en cuanto alternativa posexótica (Alga, 2018).
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6

"2012 IEEE Complexity in Engineering (COMPENG) Proceedings [Copyright notice]." In 2012 Complexity in Engineering (COMPENG). IEEE, 2012. http://dx.doi.org/10.1109/compeng.2012.6242972.

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Pereira, Rogério Passos do Amaral Pereira, Ravena Monteiro, Joabe Ruella da Silva, Marco Antônio L. Cuadros, Gustavo Almeida Maia, Eduardo José Andrade, Teodiano Freire, Jose Leandro F. Salles, Raphael Belizario de Souza Gomes, and Felipe da Silva Paiva. "Implementação do Controlador Repetitivo em um Processo para Compensar Distúrbios Periódicos." In ANAIS DO 14º SIMPóSIO BRASILEIRO DE AUTOMAçãO INTELIGENTE. Galoa, 2019. http://dx.doi.org/10.17648/sbai-2019-111373.

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8

"2012 IEEE COMPENG: Workshop on Complexity in Engineering [Front cover]." In 2012 Complexity in Engineering (COMPENG). IEEE, 2012. http://dx.doi.org/10.1109/compeng.2012.6242973.

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9

"CompEuro 1992 Proceedings. Computer Systems and Software Engineering (Cat. No.91CH3121-1)." In 1992 Proceedings Computer Systems and Software Engineering. IEEE, 1992. http://dx.doi.org/10.1109/cmpeur.1992.218497.

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"CompEuro 88 - System Design: Concepts, Methods and Tools (Cat. No.88CH2548-6)." In COMPEURO 88 - System Design: Concepts, Methods and Tools. IEEE, 1988. http://dx.doi.org/10.1109/cmpeur.1988.4939.

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Reports on the topic "Compenso"

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Rozo-Ortiz, Diana Carolina. Compendio de prácticas en radiología oral. Ediciones Universidad Cooperativa de Colombia, December 2018. http://dx.doi.org/10.16925/gcgp.14.

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Escobar-Potes, Julio, and Jaime Andrés Collazos-Rodríguez. Series históricas del departamento del Valle del Cauca : un compendio de herramientas para la investigación regional. Bogotá, Colombia: Banco de la República, July 2007. http://dx.doi.org/10.32468/eser.47.

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Puig Gabarró, Pau, Ricardo Martínez Garza Fernández, Antonio García Zaballos, Enrique Iglesias Rodriguez, and Maribel Dalio. La última milla: conectividad digital en municipios: análisis de barreras e iniciativas públicas en América Latina y el Caribe. Inter-American Development Bank, December 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004657.

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Abstract:
El objetivo que persigue el presente documento es analizar el conjunto de barreras que explican las brechas de infraestructura de conectividad digital de última milla a nivel municipal y recopilar 100 iniciativas públicas de en América Latina y el Caribe (ALC) que las abordan. Para ello, el documento se estructura en las siguientes cuatro secciones: (i) la primera sección repasa los antecedentes que sientan las bases de la importancia de la conectividad digital de última milla en los municipios de la Región, (ii) la segunda sección identifica y describe los factores clave que explican la brecha de conectividad digital municipal en ALC, (iii) la tercera sección analiza y dimensiona el estado actual de estos factores en los diferentes países de la Región a nivel municipal y (iv) la cuarta sección recopila 100 iniciativas de política pública de ALC que persiguen mejorar el estado de los factores clave identificados. El compendio de 100 iniciativas públicas permite y facilita la identificación de elementos que pueden servir de referencia e inspiración a las autoridades nacionales, municipales y sectoriales de la Región enfocadas a la formulación de nuevas iniciativas para fomentar la conectividad digital de última milla. Para facilitar la navegación entre este amplio compendio de iniciativas, se estructuran y agrupan en los 13 factores identificados como clave para salvar las brechas existentes en la conectividad de última milla de la región.
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Acevedo, Ivonne, Francesca Castellani, Giulia Lotti, and Miguel Székely. Informalidad en los tiempos del COVID-19 en América Latina: Implicaciones y opciones de amortiguamiento. Inter-American Development Bank, April 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003220.

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Abstract:
Este documento analiza la dinámica del mercado laboral en América Latina durante la pandemia del COVID-19. Después de una década en un círculo virtuoso de crecimiento con creación de empleos formales, la pandemia tuvo un impacto sin precedentes en el mercado laboral de la región, generando un crecimiento inusitado en la proporción de población en situación de inactividad, con reducciones considerables en la informalidad, y en cambio, fluctuaciones menores en los empleos formales. En este contexto el sector formal, dada su menor flexibilidad, se convirtió en una “red de protección social” que preservó la estabilidad del empleo y de los salarios. Las estimaciones indican que a partir de 2021 la informalidad crecerá a niveles superiores a los de la era pre-COVID (con 7.56 millones de empleos informales adicionales), como resultado del regreso de la población al mercado laboral para compensar la caída en los ingresos. De acuerdo con las simulaciones presentadas, posponer o condonar pagos de impuesto sobre la renta y contribuciones a la seguridad social condicionados a la generación de empleos formales podría reducir el crecimiento de la informalidad entre 50% y 75%; y lograr mejoras educativas tiene potencial para aminorarlo del 50%.
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Saulais, Laure, and Maurice Doyon. Impact du design de questions sur la perception des compensations proposées et les intentions de participation au pad: étude de préfaisabilité. CIRANO, August 2022. http://dx.doi.org/10.54932/ziga3839.

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Abstract:
Le Plan d’agriculture durable (PAD) du gouvernement du Québec offre aux entreprises agricoles un ensemble de possibilités pour accélérer l’adoption des meilleures pratiques agroenvironnementales d’ici 2030. Il est prévu que des rétributions soient offertes pour compenser les coûts encourus suite à la mise en œuvre de certaines pratiques. Cette étude s’appuie sur les principes de l’économie comportementale et les techniques de l’économie expérimentale pour mettre en évidence des leviers comportementaux de l’acceptation et de l’adhésion des entreprises agricoles à certaines pratiques proposées par le PAD. À partir de l’analyse de données fournies par le Centre d’études sur les coûts de production en agriculture (CECPA) recueillies auprès de 489 répondants, les auteurs concluent que : 1. La façon de présenter l’information aux agricultrices et agriculteurs a un impact sur leur perception du montant de rétribution qui leur est présenté. 2. Présenter l’information comme un incitatif ou un bénéfice est préférable à présenter l’information comme une compensation de coûts. 3. Ajouter un préambule à l’offre de rétribution qui reconnaît les efforts déjà faits par les entreprises agricoles québécoises et la hauteur des défis vers l'amélioration du bilan environnemental de leur entreprise crée une émotion négative, réduisant ainsi la probabilité que les personnes interrogées acceptent un niveau donné de rétribution.
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Vargas-Herrera, Hernando, Pamela Andrea Cardozo-Ortiz, Clara Lía Machado-Franco, Carlos Alberto Cadena-Silva, Freddy Hernán Cepeda-López, Aura María Ciceri-Lozano, Carlos Eduardo León-Rincón, et al. Reporte de Sistemas de Pago - Junio de 2021. Banco de la República de Colombia, July 2021. http://dx.doi.org/10.32468/rept-sist-pag.2021.

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Abstract:
El Banco de la República, con el Reporte de Sistemas de Pago, entrega un panorama completo de la infraestructura financiera local, siendo este un producto importante de la labor de seguimiento a dicha infraestructura. Las cifras contenidas en este reporte corresponden al año 2020, período de pandemia durante el cual las medidas de confinamiento para aliviar la tensión sobre el sistema de salud generaron para Colombia, al igual que en la mayoría de los países, una fuerte reducción de la actividad económica y el consumo. Desde el comienzo de la pandemia, la Junta Directiva del Banco de la República adoptó las decisiones necesarias para otorgar al mercado amplia liquidez en pesos y dólares, garantizar la estabilidad de los mercados, proteger el sistema de pagos y preservar la oferta de crédito. El pronunciado crecimiento de los agregados monetarios reflejó la mayor preferencia por liquidez, la cual fue atendida oportunamente por el Banco de la República. Las decisiones adoptadas se realizaron mediante diferentes operaciones, las cuales fueron compensadas y liquidadas en la infraestructura financiera. Después de la introducción, la segunda sección del presente reporte de pagos analiza la evolución y el desempeño de las diferentes infraestructuras financieras. Se destaca que el sistema de pagos de alto valor CUD registró en 2020 un mayor dinamismo que el año anterior, principalmente por el aumento de los depósitos remunerados que en promedio diario realizó la Dirección General de Crédito Público y del Tesoro Nacional (DGCPTN) con el Banco de República, así como una mayor actividad del mercado de simultáneas de deuda pública. Consecuentemente con el crecimiento de la actividad en el CUD, el Depósito Central de Valores (DCV) registró una mayor actividad por el aumento del mercado monetario de deuda pública y por las colocaciones por parte del Gobierno Nacional en el mercado primario. El valor de las operaciones compensadas y liquidadas por intermedio de la Cámara de Riesgo Central de Contraparte (CRCC) continúa creciendo, jalonado principalmente por los contratos non delivery forward (NDF) peso/dólar. Con respecto a la CRCC, es oportuno mencionar que a partir de finales del año pasado esta cámara se encarga de administrar los riesgos y de compensar y liquidar las operaciones del mercado de contado peso/dólar, debido a la fusión con la Cámara de Compensación de Divisas de Colombia (CCDC). Así mismo, a partir del último trimestre del año 2020 la CRCC se encarga de compensar y liquidar el mercado de renta variable, labor que venía desempeñando la Bolsa de Valores de Colombia (BVC). En la sección tres se entrega una visión integral de los pagos en el mercado de bienes y servicios, es decir, de las transacciones efectuadas en el circuito de personas naturales y empresas no financieras. Durante la pandemia las transferencias electrónicas inter e intrabancarias, que en su mayoría son originadas por empresas, registraron un incremento tanto en número como en valor de operaciones frente a 2019. Por su parte, los pagos con tarjetas débito y crédito originados principalmente por personas naturales mostraron un comportamiento decreciente con respecto a 2019. Los pagos realizados con cheques siguen disminuyendo, presentando una tendencia a la baja muy pronunciada en el último año. Como complemento a la información sobre transferencias electrónicas, el reporte incluye en esta sección un sombreado sobre la caracterización de la población con cuenta de ahorro y corriente, empleando los datos de la encuesta del Banco de la República sobre percepción de uso de los instrumentos de pago en 2019. Se incluye también un recuadro sobre la evolución transaccional de una billetera móvil provista por una sociedad especializada en depósitos y pagos electrónicos (Sedpe), mostrando que desde su creación a finales del año 2017 ha incremento en el número de usuarios y el valor de las transacciones, con especial velocidad durante la pandemia. Adicionalmente, se presenta un diagnóstico sobre los efectos de la pandemia en los patrones de pago de la población, fundamentado en datos sobre el uso del efectivo en circulación, sobre los pagos con instrumentos electrónicos, y sobre el consumo y la confianza del consumidor. Se concluye que el desplome en el índice de confianza del consumidor y la caída en el consumo privado dieron lugar a cambios en los patrones de pago de las personas. Las compras con tarjetas de crédito y débito disminuyeron, mientras que los pagos por bienes y servicios mediante transferencia electrónica aumentaron. Estos resultados, junto con el considerable aumento del efectivo en circulación, podrían proveer indicios a favor de un posible atesoramiento del papel moneda con motivo precaución por parte de las personas y de un mayor uso del efectivo como instrumento de pago. Se incluye, además, un recuadro que presenta los principales cambios que se introdujeron en la regulación del sistema de pagos de bajo valor en el país mediante la expedición del Decreto 1692 de diciembre de 2020. La cuarta sección se refiere a las importantes innovaciones y cambios tecnológicos que se han observado en el sistema de pagos al por menor. Se destacan cuatro temas en esta línea. El primero se constituye en un punto clave para la construcción de la infraestructura financiera de pagos inmediatos. Consiste en el diseño e implementación de los llamados esquemas superpuestos, los cuales son un desarrollo tecnológico que permite una comunicación abierta entre los diferentes agentes de la cadena de pagos, logrando una alta interoperabilidad entre diferentes proveedores de servicios de pago. El segundo tema explora los avances en el debate internacional sobre la emisión de moneda digital por parte de los bancos centrales (CBDC por su sigla en inglés), con el fin de entender su posible impacto en el sistema de pagos de bajo valor y en el uso del efectivo. El tercer tema está relacionado con nuevas formas de iniciación de pagos, tales como los códigos QR, la biometría o la tecnología de comunicación de campos cercanos (NCF por su sigla en inglés). Estos cambios, aparentemente pequeños, pueden tener efectos importantes en la experiencia del usuario con el sistema de pagos de bajo valor. El cuarto tema, finalmente, es el crecimiento de los pagos vinculados con la telefonía móvil y el internet. El reporte finaliza en la sección cinco con una reseña de dos trabajos de investigación aplicada realizados en el Banco de la República en el año 2020. El primero analiza el nivel patrimonial de la CRCC, reconociendo el rol relevante que esta infraestructura ha adquirido en la compensación y liquidación de varios mercados financieros en el país. Se exploran los requerimientos de capital para las entidades de contrapartida central establecidos en algunas jurisdicciones, se identifican los riesgos que se busca cubrir desde la perspectiva del servicio que este tipo de entidades ofrece al mercado y aquellos asociados a su actividad corporativa. Se analizan los niveles patrimoniales de la CRCC a partir de lo observado en la regulación de la Unión Europea y se concluye que la CRCC cuenta con un esquema de anillos de seguridad muy similar al observado en la experiencia internacional y que su nivel patrimonial es superior al exigido por la regulación colombiana, siendo suficiente para cubrir otros riesgos. El segundo trabajo de investigación identifica y cuantifica las fuentes que utilizan las entidades participantes en el CUD para cumplir con sus obligaciones diarias contraídas en el mercado financiero local, y con su uso como herramienta de monitoreo de la liquidez intradía en condiciones normales. Leonardo Villar Gómez Gerente General
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Acosta, Diego, and Jeremy Harris. Regímenes de política migratoria en América Latina y el Caribe: inmigración, libre movilidad regional, refugio y nacionalidad. Banco Interamericano de Desarrollo, July 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004362.

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Abstract:
Este informe presenta y describe una nueva base de datos generada en torno a cuarenta indicadores que caracterizan los regímenes migratorios de los 26 países de América Latina y el Caribe que son miembros prestatarios del BID. Los indicadores permiten realizar una comparación multidimensional de dichos regímenes, identificar patrones subregionales, y observar tendencias en la evolución reciente de estas políticas. Los indicadores se agrupan en seis áreas: instrumentos internacionales que cubren la participación de cada país en tratados y acuerdos multilaterales; instrumentos regionales que analizan la participación de los países en acuerdos a nivel de las Américas y sus subregiones; derecho a la entrada con exención de visado que mide la exigencia de visados para entrar al país; acceso a la residencia que abarca preferencias en el otorgamiento de permisos de residencia y procesos de regularización de migrantes en situación irregular; derechos durante la residencia que investigan el acceso de migrantes a servicios de salud y educación, al mercado laboral, al sufragio, así como a la residencia permanente; y nacionalidad que miden como se obtiene la nacionalidad de un país en el momento del nacimiento o, posteriormente, mediante la naturalización, así como la posibilidad de ostentar dos nacionalidades. El valor asignado a cada indicador para cada país está sustentado por una referencia a los instrumentos jurídicos que definen la política en cuestión y, en la mayoría de los indicadores, se acompaña de un texto con información adicional que explica el caso en concreto. Esta es una base de datos única para la región y se encuentra incluida en el Anexo II de este informe. También se puede acceder a la misma a través de la página web de la Unidad de Migraciones del BID. Los principales hallazgos del análisis de la base de datos son: Se observa un emergente régimen jurídico migratorio latinoamericano del siglo XXI. Este se caracteriza por la adopción de nuevas leyes de migración, generalmente acompañadas por esquemas subregionales de movilidad como el Acuerdo de Residencia Mercosur, Bolivia y Chile, y más recientemente el Estatuto Andino. Este nuevo modelo del siglo XXI incluye generalmente mecanismos permanentes de regularización de migrantes, el derecho de acceso al mercado laboral, los sistemas de salud pública, la educación pública, así como el derecho de reunificación familiar. Esto se ve complementado con un mayor acceso al derecho al voto, al menos en elecciones locales. Si bien hasta la fecha no se observa que este modelo latinoamericano haya tenido influencia en el Caribe, el mismo está claramente arraigado en las otras tres subregiones. La regularización de migrantes en situación irregular, tanto a través de mecanismos permanentes establecidos en las leyes, como a través de programas extraordinarios de regularización, es absolutamente común en América Latina, aunque no así en el Caribe. Los países de la región han llevado a cabo más de 90 regularizaciones extraordinarias desde el año 2000. Muchos de los países ofrecen acceso preferencial a la residencia permanente para migrantes de ciertos países de la región que cumplan criterios básicos, y, en algunos casos, trato preferencial para la nacionalización. Los únicos países que no permiten la residencia de manera casi automática para nacionales de al menos otro país de la región son Bahamas y Haití en el Caribe, así como Costa Rica, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panamá, República Dominicana y México en Mesoamérica. El porcentaje de ratificación de los instrumentos internacionales, al igual que los instrumentos regionales, es muy alto en Latinoamérica, pero mucho menor a nivel subregional en el Caribe. Los acuerdos de libre residencia y movilidad regional se han convertido es un instrumento absolutamente común en el panorama legislativo de la región, e influyen sobre muchos aspectos de la política migratoria, tales como acceso al mercado laboral o reunificación familiar. El país que requiere visas a los nacionales de más estados en la región es Venezuela con 11, seguido de México con nueve. El caso venezolano puede explicarse por su aplicación del principio de reciprocidad con los estados que solicitan visa a sus nacionales. El hecho de ser un país de tránsito hacia los Estados Unidos para algunos migrantes puede explicar el caso mexicano. El estado cuyos nacionales requieren visa en más países de la región es Haití, seguido de Venezuela y República Dominicana. En el desarrollo de la base de datos a través de los 40 indicadores se han analizado más de 435 instrumentos jurídicos de los 26 países, los cuales definen su política migratoria. El análisis de este compendio de leyes, reglamentos, decretos, ordenes administrativas, y demás instrumentos demuestra que: La edad promedio de los instrumentos jurídicos vigentes en países andinos y del Cono Sur es de 8-15 años, lo cual se compara con los 25-30 años en Mesoamérica y el Caribe. Esto demuestra una mayor labor legislativa sobre la materia en dichas dos subregiones en los últimos años. En algunas áreas, tales como la regulación del régimen de visas o los procesos extraordinarios de regularización de migrantes en situación irregular, la actividad legislativa se apoya principalmente en decretos y ordenes administrativas adoptadas por el poder ejecutivo sin intervención de los parlamentos. Esto genera reglas con menor estabilidad y certeza jurídica para todos los actores involucrados: migrantes, administración, poder judicial y otros. Esta base de datos de indicadores e instrumentos jurídicos es parte de un esfuerzo de la Unidad de Migraciones del BID de contar con información y evaluación comparada de los regímenes de política migratoria en los países de la región entre otros insumos jurídicos e institucionales. La Unidad mantendrá la base de datos actualizada con el objetivo de que se convierta en un punto de referencia fundamental para la región.
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Gestión de riesgos cibernéticos en entornos de tecnologías operativas (OT): guía para juntas directivas. Banco Interamericano de Desarrollo, July 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004370.

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Abstract:
En esta edición orientada a la gestión de los riesgos cibernéticos en el entorno de la tecnología operativa (OT) y sistemas de control industrial (ICS), se presentan los objetivos clave de ciberseguridad que caracterizan a las redes OT en conjunto con los principios de la gestión del riesgo cibernético esenciales para la Junta Directiva, haciendo énfasis en aquellas metodologías, técnicas y consultas esenciales para la identificación, seguimiento y respuesta de las ciberamenazas típicas de todo entorno OT. Esta publicación forma parte de la colección “Mejores Prácticas en Ciberseguridad”, un compendio de prácticas, metodologías y recomendaciones en materia de ciberseguridad orientadas a organizaciones, desarrolladas por la Dirección Nacional de Ciberseguridad de Israel (INCD), y adaptadas en la presente serie por el Banco Interamericano de Desarrollo (BID), con el objetivo de facilitar el acceso a este cuerpo de conocimiento a toda la región de América Latina y el Caribe.
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Uso de servicios en la nube: adenda a la metodología de ciberdefensa para organizaciones. Banco Interamericano de Desarrollo, July 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004375.

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Abstract:
En esta edición orientada específicamente al uso de servicios en la nube, se presentan los métodos de trabajo recomendados a la hora de construir un plan de ciberseguridad organizacional enfocado a los servicios en la nube. Estos servicios que las instituciones reciben y emplean durante sus operaciones les permitirán promover canales separados para respaldar sus actividades mediante un modelo de servicio descentralizado. Este documento está dirigido a los Directores de Seguridad de la Información (CISO) para ser utilizado como una guía auxiliar a la Metodología de Ciberdefensa para Organizaciones. Esta publicación forma parte de la colección “Mejores Prácticas en Ciberseguridad”, un compendio de prácticas, metodologías y recomendaciones en materia de ciberseguridad orientadas a organizaciones, desarrolladas por la Dirección Nacional de Ciberseguridad de Israel (INCD), y adaptadas en la presente serie por el Banco Interamericano de Desarrollo (BID), con el objetivo de facilitar el acceso a este cuerpo de conocimiento a toda la región de América Latina y el Caribe.
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Abierta configuration options Preguntas de orientación para formuladores de políticas cibernéticas. Banco Interamericano de Desarrollo, July 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004371.

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Abstract:
En esta edición destinada a la formulación de políticas cibernéticas, se presenta una serie de preguntas fundamentales para los ejecutivos de las organizaciones que lideran e influyen tanto en su estrategia de gestión como en sus principales decisiones operativas. Con estas preguntas se busca orientar a los formuladores de políticas sobre los temas más importantes que deben abordarse durante la toma de decisiones y la planificación de políticas de ciberseguridad, abordando cuestiones estratégicas que ayudarán a definir los riesgos cibernéticos de la organización y la respuesta deseada frente a ellos. Esta publicación forma parte de la colección “Mejores Prácticas en Ciberseguridad”, un compendio de prácticas, metodologías y recomendaciones en materia de ciberseguridad orientadas a organizaciones, desarrolladas por la Dirección Nacional de Ciberseguridad de Israel (INCD), y adaptadas en la presente serie por el Banco Interamericano de Desarrollo (BID), con el objetivo de facilitar el acceso a este cuerpo de conocimiento a toda la región de América Latina y el Caribe.
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